determina
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 426 DEL 24/05/2017
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N. 152/2006 E S.M.I.
DITTA: SCUTARO VINCENZO & FIGLIO S.R.L.
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: RICHIESTA INSERIMENTO CODICI IN INGRESSO CON CER
191211 E 191212 CON MODIFICA QUANTITÀ NELLE ATTIVITÀ GIÀ PREVISTE.
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE, VIA
CAL DEL GUA’ N. 63
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata in data 22/03/17 , prot. n. 21231, da parte della ditta Scutaro
Vincenzo & Figlio S.R.L., con sede legale in via Nuova Francesca n. 15 in Comune di SANTA
CROCE SULL'ARNO (PI), relativa alla “Richiesta inserimento codici in ingresso con CER 191211
e 191212 con modifica quantità nelle attività già previste.”, nel sito di via Cal del Gua’ n. 63 , in
Comune di Montecchio Maggiore;
Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata nell'allegato IV della
parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. - 7. Progetti di infrastrutture:
• z.a) Impianti di recupero di rifiuti pericolosi, mediante operazioni di cui all'allegato C,
lettere da R2 a R9;
• z.b) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità complessiva
superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9.
Tenuto conto che la verifica per tali impianti rientra tra le competenze inpiduate in capo alla
Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016, con riferimento alla tipologia degli interventi, come
inpiduati negli allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006;
Rilevato che nella documentazione trasmessa la ditta ha chiesto l'attivazione della procedura di
verifica di cui all'art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed è stata effettuata la pubblicazione sul sito
web della Provincia in data 04/04/17 ;
Considerato che il citato art. 20 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
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valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni degli articoli da 21 a
28 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
Dato atto che la Comitato Tecnico Provinciale VIA, nella seduta del giorno 05/05/2017 ha disposto
l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel parere n.
10/2017 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;
Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
nel tempo la situazione aziendale;
Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali
pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per l'autorizzazione
dell'intervento;
Vista l’istruttoria del Comitato tecnico conservata agli atti;
Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 80 ID PROC 45;
Vista la Legge Regionale 4 del 18 febbraio 2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto
ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.27 del 28/07/2016 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2016;
Visto che con Decreto del Presidente n.8 del 20/01/2017 è stato approvato il PEG
provvisorio dell'anno 2017;
DETERMINA
1. che il progetto della ditta Scutaro Vincenzo & Figlio S.R.L., con sede legale in via Nuova
Francesca n. 15, nel comune di SANTA CROCE SULL'ARNO, relativo alla “Richiesta
inserimento codici in ingresso con CER 191211 e 191212 con modifica quantità nelle
attività già previste.” situato in comune di Montecchio Maggiore, via Cal del Gua’ n. 63, è
escluso dalla procedura di valutazione di impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/06 e
alla L.R. 4/2016 e s.m.i. con le prescrizioni riportate nel parere n. 10/2017 allegato alla
presente determinazione per costituirne parte integrante e sostanziale;
2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);
3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
Regione Veneto;
4. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
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5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line;
6. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta Scutaro Vincenzo & Figlio S.R.L., al
Comune di Montecchio Maggiore, ai consulenti dott. Pietro Strobbe – dott. Michele de
Marchi – ing. Massimiliano Soprana, all'ARPAV ed all'ULSS n.8 ;
INFORMA
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione
del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni
dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento.
Vicenza, 24/05/2017
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
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OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N. 152/2006 E S. M. E
I..
DITTA: SCUTARO VINCENZO & FIGLIO S.R.L.
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: RICHIESTA INSERIMENTO CODICI IN INGRESSO CON CER
191211 E 191212 CON MODIFICA QUANTITÀ NELLE ATTIVITÀ GIÀ PREVISTE.
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE, VIA
CAL DEL GUA’ N. 63
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 26/05/2017.
Vicenza, 26/05/2017
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(POLO PAOLA)
con firma digitale
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
UFFICIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Scutaro Vincenzo & Figlio.
PARERE N. 10/2017
Oggetto: Richiesta inserimento codici in ingresso con CER 191211 e 191212 con modifica quantità nelle
attività già previste.
PROPONENTE: Scutaro Vincenzo & Figlio srl
SEDE LEGALE: Santa Croce sull'Arno (PI) - via Nuova Francesca n. 15
SEDE INTERVENTO: Montecchio Maggiore - via Cal del Guà n. 63
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Impianto di recupero rifiuti.
PROCEDIMENTO: Verifica di assoggettabilità ex art.20 del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A: ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
infrastrutture:
z.a) Impianti di recupero di rifiuti pericolosi, mediante operazioni di cui
all'allegato C, lettere da R2 a R9;
z.b) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità
complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato
C, lettere da R1 a R9.
COMUNE INTERESSATO: Montecchio Maggiore
DATA DOMANDA: 22 marzo 2017
DATA PUBBLICAZIONE: 04 aprile 2017
DATA INTEGRAZIONI: \\\
DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATIPRESENTATA:
- Elaborato 1 - Relazione tecnico-descrittiva;
- Elaborato 2 - Studio Preliminare Ambientale;
- Elaborato 3 - Piano di sicurezza ai sensi art. 22, comma 2, lettera d. della LR 3/2000;
- Elaborato 4 - Piano di ripristino;
- Elaborato 5 - Copia Valutazione di Incidenza Ambientale;
- Elaborato 6 - Gestione delle acque di dilavamento piazzali;
- Elaborato 7 - Valutazione impatto acustico.
PREMESSE
La ditta Scutaro Vincenzo & Figlio s.r.l., con sede in Comune di Santa Croce sull’Arno (PI) in via N. France -
sca 15, opera nel settore del ritiro, recupero e vendita del prodotto ricondizionati degli imballaggi industriali
quali cisterne in plastica, fusti e imballaggi di vario genere.
La ditta, inoltre, svolge l’attività di messa in riserva, selezione e triturazione di imballaggi industriali (rifiuti
speciali pericolosi e non pericolosi) anche presso il sito operativo di Montecchio Maggiore (VI) in via Cal del
Guà 63, secondo le modalità contenute nelle autorizzazioni DGP n. 17 del 08.02.2016 e DGP n. 80 del
03.08.2016 della Provincia di Vicenza – Servizio acqua suolo e rifiuti.
A seguito delle risultanze operative e gestionali emerse durante la fase di esercizio provvisorio, intende ap -
portare modifiche non sostanziali al layout approvato, aggiornare la classificazione e rimodulare i quantitati-
vi di rifiuti in ingresso, fermo restando gli attuali quantitativi complessivi autorizzati in trattamento.
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UBICAZIONE
Il sito aziendale è ubicato all’interno della zona produttiva di Montecchio Maggiore, classificata come Zona
Territoriale Omogenea D1 dallo strumento urbanistico vigente comunale, destinata ad insediamenti di edifi-
ci e complessi produttivi, appartenenti ai rami di attività economica delle industrie.
L’immobile aziendale ricade ad una quota di circa 66 m s.l.m., e risulta direttamente confinante con:
• a Sud e Ovest con un’azienda per la produzione di prodotti per la cura, la pulizia e la protezione della pel-
le, del tessuto e del legno
• a Est con un’azienda che opera nel settore della meccanica di precisione e nello stampaggio delle materie
plastiche
• a Nord con via Cal del Guà oltre la quale sono presenti due abitazioni.
L’area industriale è direttamente servita dalla S.P. 246 “Recoaro”, che attraversa il territorio amministrativo
di Montecchio Maggiore da Sud-Est a Nord-Ovest sulla direttrice Vicenza – Montecchio Maggiore - Valda-
gno – Recoaro, direttamente connessa all’autostrada A4.
Ortofoto del sito
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QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio del Comune di Montecchio Maggiore (P.A.T.);
• Piano degli Interventi del Comune di Montecchio Maggiore (P.I.);
• Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
• Piano di Gestione dei Rischi Alluvionali
• Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti urbani e Speciali;
• Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell'Atmosfera;
• Piano Regionale di Tutela delle Acque.
Non si rileva alcuna variazione rispetto a quanto già analizzato nel corso della procedura di verifica di
Assoggettabilità svoltasi in precedenza.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
La ditta Scutaro Vincenzo & Figlio srl opera nel settore del recupero e selezione di imballi pericolosi e non,
con un impianto per il lavaggio e la rigenerazione di fusti in plastica, metallo e cisternette di recupero non -
ché stoccaggio con operazioni di messa in riserva R13 ed eventuale selezione R12, cui poi seguen il il ciclo di
recupero con l’operazione R3, costituita da attività di triturazione e lavaggio degli imballi in plastica perico -
losi (CER 150110*) e non pericolosi (CER 150102) con produzione di Materia Prima Seconda (MPS).
L’impianto installato nel corso del 2016, a seguito di verifica di assoggettabilità, ha una potenzialità di 300
kg/h, con una capacità di trattamento R3 stimata di 2.5 t./g pari a 500 t./anno e prevede il trattamento con ri -
duzione volumetrica gli imballi in plastica che contengono sostanze pericolose e non con successiva produ-
zione di MPS.
In sede di esercizio è emerso che i rifiuti prodotti dall’attività di trattamento ad umido degli imballi (scarti
presenti nei bidoni tolti prima del trattamento e carte con altre plastiche estratti dai lavatori ) risultano
essere pericolosi con classificazione 191211 (e non 191212 come previsto in sede di domanda) ed inoltre
sono prodotti altri rifiuti che risultano non recuperabili come manufatti per mancanza di mercato
(come inizialmente ipotizzato) e relativi alle cerniere di ferro di chiusura dei bidoni (classificati quindi
191202) ed alle tenute dei coperchi estratte prima della triturazione (classificati con il codice 191204).
Inoltre la gestione degli imballaggi di plastica ha subito in questo periodo un buon interesse sul recupero R3
come MPS a discapito del recupero come manufatto rigenerato e da qui la richiesta di modificare la gestione
dei rifiuti sulla finalità del recupero (minor manufatti e maggior MPS) passando da 500 t/anno a 800
ton/anno di rifiuti da inviare alla triturazione (mantenendo come limite massimo i 500 ton/anno di rifiuti pe -
ricolosi).
Questo in particolare per i fusti in plastica e relativi alla difficoltà di attuare recuperi finalizzati alla rigene-
razione dell’imballo nell’ambito degli imballi in ADR (con relativa normativa - che rappresentano un
requisito fondamentale per gli imballi per prodotti chimici). Questo comporta che questi imballi, non tro-
vando eventuale mercato fuori dall’ambito ADR (dove non è richiesta l’approvazione dell’imballo),
possono essere convenientemente recuperati solo come fonte di MPS; sono inoltre presenti nel mercato ri -
fiuti provenienti dalla selezione di rifiuti costituiti da imballaggi e codificati con il CER 191211* per i
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rifiuti pericolosi in plastica e rifiuti formati da più materiali (esempio cisterne in plastica con gabbia
in ferro) non codificabili con codici specifici del capitolo 1912 e quindi codificati con il codice 191212.
Complessivamente con il progetto di modifica si propone :
a) un incremento della capacità massima di trattamento da 2,4 t/g a 4 t/g e da 500 ton/anno a 800 ton/anno
mantenendo il limite di 1000 ton/anno di rifiuti in ingresso ed il limite di 500 ton max di rifiuti pericolosi
trattati;
b) possibilità di accettare rifiuti di plastica e metallo provenienti da impianti di trattamento e codificati con
191211* e 191212.
L’incremento indicato al punto a) relativo alla capacità giornaliera è resa possibile grazie al miglioramento
della funzionalità delle operazioni di lavaggio.
Le attività previste rimangono (in ordine di importanza):
- R13 per l’invio poi alla sede di S.Croce sull’Arno (PI) per il recupero R3 ed R4 mediante rigenerazione de-
gli imballi (per gli imballi plastici e metallici);
- R3 per il recupero di plastica secondo la norma UNI 10667 (per gli imballi di plastica);
- R13 per il recupero poi come MPS (principalmente per gli imballi metallici).
Il quadro progettuale risulta ben delineato e sufficientemente esaustivo e non si rileva alcuna variazione so-
stanziale rispetto a quanto già analizzato nel corso della procedura di verifica di Assoggettabilità svoltasi in
precedenza.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
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QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
ll progetto in esame non prevede l’attivazione di nuove fonti di emissioni in atmosfera rispetto a quanto
autorizzato.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
Il progetto prevede una soluzione migliorativa, rispetto allo stato attuale, per quanto riguarda la gestione
delle acque di dilavamento dei piazzali destinati alla movimentazione di rifiuti. In particolare le acque di
prima pioggia di dilavamento saranno raccolte, trattate e inviate alla fognatura delle acque nere consortile.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
Il progetto in esame non prevede modifiche sostanziali rispetto a quanto analizzato e valutato nel corso delle
precedente verifica di assoggettabilità.
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VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
La configurazione di progetto manterrà invariate le fonti di rumorosità presenti presso l’impianto, senza
introdurre variazioni rispetto al clima acustico attuale.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Il progetto in esame non prevede modifiche sostanziali rispetto a quanto analizzato e valutato nel corso delle
precedente verifica di assoggettabilità.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
Il progetto in esame non prevede modifiche sostanziali rispetto a quanto analizzato e valutato nel corso delle
precedente verifica di assoggettabilità.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
La configurazione di progetto manterrà invariati i flussi veicolari in entrata ed uscita dall’impianto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
Il progetto in esame non prevede modifiche sostanziali rispetto a quanto analizzato e valutato nel corso delle
precedente verifica di assoggettabilità.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Il progetto in esame non prevede modifiche sostanziali rispetto a quanto analizzato e valutato nel corso delle
precedente verifica di assoggettabilità.
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VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, la tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi
riportati possono essere considerati adeguati alle finalità che il proponente intende conseguire.
Non si ritiene di richiedere integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
attività in atto.
Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
di rischi ambientali, sanitari ed ecologici.
Tutto ciò premesso si esprime
PARERE FAVOREVOLE
al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
1. L’azienda è impegnata ad acquisire dalle autorità competenti le autorizzazioni necessarie per l’esercizio
dell’attività; in particolare per quanto riguarda la gestione/recupero dei rifiuti.
2. La procedura di collaudo in corso (esercizio provvisorio) dovrà prevedere anche l’inserimento degli
ulteriori codici CER richiesti.
3. Si ricorda la precedente prescrizione relativa al monitoraggio dell’impatto acustico con frequenza
triennale.
Vicenza, 05 maggio 2017
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
Dott.ssa Silvia Chierchia Andrea Baldisseri
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