Decreto Presidenziale - Parere Commissione Via

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 229 DEL 21/04/2015

                          Servizio VIA VINCA




     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N. 152/2006 E S.M.E I. -
     IMPIANTO DI AUTODEMOLIZIONE
     DITTA: LUCA F.LLI S.R.L. - LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI
     VICENZA, STRADA DEL PASUBIO N. 427



                            IL DIRIGENTE



     Vista la documentazione presentata in data 18/11/14 , prot. n. 80365, da parte della ditta LUCA
     F.LLI S.R.L., con sede legale in Strada del Pasubio 427 in comune di VICENZA (VI), relativa al
     progetto di “Utilizzo di una porzione di 1.470 mq scoperta pavimentata (deposito a cielo libero già
     concessionato dal comune) per l'ampliamento dell'area di movimentazione e stoccaggio esterno
     dell'autodemolizione Luca F.lli (impianto esistente/autorizzato).”, nel sito di Strada del Pasubio n.
     427 , in Comune di VICENZA;
       Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto 7. progetti
     di infrastrutture, lettera z.a) “Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi,mediante
     operazioni di cui all'allegato B, lettere D2, D8 e da D13 a D15, ed all'allegato C, lettere da R2 a
     R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152” dell'allegato IV della parte
     seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i.;
       Tenuto conto che la verifica per tali impianti di smaltimento risulta tra le competenze
     inpiduate in capo alla Provincia dalla Legge Regionale n. 10/1999, e sue successive modifiche ed
     integrazioni, e che con D.G.R.V. n.575 del 03/05/2013 la Giunta regionale ha fornito e confermato
     gli indirizzi applicativi in materia di valutazione d'impatto ambientale e di coordinamento tra le
     proprie disposizioni e le normative nazionali emanate successivamente, confermando la suddetta
     competenza provinciale anche con riferimento alla tipologia degli interventi, come inpiduati negli
     allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006;
       Rilevato che nella documentazione trasmessa la ditta ha chiesto l'attivazione della procedura di
     verifica di cui all'art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed è stata effettuata la pubblicazione sul sito
     web della Provincia in data 24/11/14;




copia informatica per consultazione
      Considerato che il citato art. 20 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
     abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
     valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
     possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni degli articoli da 21 a
     28 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
       Dato atto che la Commissione Provinciale VIA, nella seduta del giorno 17/04/2015, ha disposto
     l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel parere
     allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;
       Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
     nel tempo la situazione aziendale;
       Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità
     urbanistica/edilizia dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il
     rilascio di eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
     l'autorizzazione dell'intervento;
       Vista l’istruttoria della Commissione VIA conservata agli atti;
      Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
      Visto che il presente provvedimento è stato emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013 che è di giorni 80 ID PROC 259);
      Vista la Legge Regionale n. 10/1999 “Disciplina dei contenuti e delle procedure di Valutazione
     di Impatto Ambientale” e s.m.i. e la successiva D.G.R.V. n.575 del 03/05/2013 "Adeguamento alla
     sopravvenuta normativa nazionale e regionale delle disposizioni applicative concernenti le
     procedure di valutazione di impatto ambientale di cui alla Dgr n.1539 del 27 settembre 2011 e sua
     contestuale revoca”;
        Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
        Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.10 del 19/02/2015, con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2015 e Pluriennale 2015-2017;

        Visto il Decreto Presidenziale n. 33 del 17/03/2015 con il quale è stato approvato il Piano
     Esecutivo di Gestione anno 2015;

        Visto il Decreto presidenziale n. 6 del 19/01/2015 con cui è stato approvato il P.E.G.
     Provvisorio 2015 con assegnazione delle risorse finanziarie nei limiti previsti dall'art. 163 c. 2 del
     D.Lgs. 267/2000;



                          DETERMINA


      1. che il progetto della ditta LUCA F.LLI S.R.L.., con sede legale in Strada del Paubio 427, nel
        comune di VICENZA, relativo all'“Utilizzo di una porzione di 1.470 mq scoperta
        pavimentata (deposito a cielo libero già concessionato dal comune) per l'ampliamento
        dell'area di movimentazione e stoccaggio esterno dell'autodemolizione Luca F.lli (impianto
        esistente/autorizzato).” situato in comune di VICENZA, Strada del Pasubio n. 427, è escluso
        dalla procedura di valutazione di impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla
        L.R. 10/99 e s.m.i. con le prescrizioni riportate nel parere allegato alla presente
        determinazione per costituirne parte integrante e sostanziale;




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        2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
         diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
         sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);

        3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
         provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
         Regione Veneto;

        4. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;

        5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
         all'albo pretorio on line;

        6. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta LUCA F.LLI S.R.L., ai Comuni di
         VICENZA e COSTABISSARA, all'ARPAV, all'Ulss 6, ad Acque Vicentine spa ed al Settore
         Ambiente della Provincia;


                              INFORMA


        Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
        Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione
        del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni
        dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
        Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
        autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento.

     Vicenza, 21/04/2015



                                      Sottoscritta dal Dirigente
                                      (FERRETTI MARIA PIA)
                                        con firma digitale



     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N. 152/2006 E S.M.E I. -
     IMPIANTO       DI      AUTODEMOLIZIONE
     DITTA: LUCA F.LLI S.R.L. - LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI
     VICENZA, STRADA DEL PASUBIO N. 427




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 22/04/2015.


     Vicenza, 22/04/2015




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                       (PADOVAN ALESSANDRA)
                                          con firma digitale




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                          LUCA F.LLI S.R.L.
                             PARERE N. 01/2015

     Oggetto: Domanda di verifica di assoggettabilità ai sensi dell'art. 20 del D.Lgs 152/06.
     Progetto di “Progetto – Utilizzo di una porzione di 1.470 mq scoperta pavimentata (deposito a cie-
     lo libero già concessionato dal comune) per l'ampliamento dell'area di movimentazione e stoccag-
     gio esterno dell'autodemolizione Luca F.lli (impianto esistente/autorizzato)”.
     Localizzazione - Comune di Vicenza.

     PROPONENTE:            Luca F.lli S.r.L.
     SEDE LEGALE:           Strada del Pasubio n. 427– Vicenza
     SEDE INTERVENTO:         Strada del Pasubio n. 427– Vicenza
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:        Impianto di autodemolizione
     MOTIVAZIONE V.I.A:        Modifica di un impianto di smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi.
                      (Punto 7 – Lettera za - Allegato IV - Parte II - D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii.)
     COMUNI INTERESSATI:        Costabissara.
     DATA DOMANDA:           18 novembre 2014
     DATA PUBBLICAZIONE:        24 novembre 2014
     DATA INTEGRAZIONI:        20 marzo 2015

     DOCUMENTAZIONE TECNICA PRESENTATA:
       • Descrizione del progetto preliminare;
       • Studio Preliminare Ambientale;
       • Permesso di costruire rilasciato dal Comune di Vicenza;
       • Parere di conformità progetto antincendio;
       • Parere preventivo Acque Vicentine S.p.A.;
       • Parere Provincia di Vicenza – Prot. n.17237 del 07/02/2014;
       • Dichiarazione di disponibilità dell’area;
       • Corrispondenza tra i contenuti dell’Allegato V alla Parte Seconda del D.Lgs. N. 152/06 e
       ss.mm.ii. e i contenuti dello Studio Preliminare Ambientale presentato;
       • Tavola n.1 – Inquadramento territoriale;
       • Tavola n.2 – Lay-out dell’impianto;
       • Tavola n.3 - Documentazione fotografica a analisi della visibilità potenziale.

                               PREMESSE
     La società Luca F.lli Srl, con sede in Strada del Pasubio n. 427– Vicenza, è autorizzata all’esercizio di un im-
     pianto di autodemolizione con provvedimento n. 21 del 27.01.2009, con proto.n.6343.
     La ditta ha più volte manifestato la necessità di poter sfruttare almeno parte dell’area agricola di proprietà
     ed adiacente all’impianto esistente, per ampliare la superficie pavimentata scoperta da adibire a spazio di
     movimentazione e deposito a cielo libero con le finalità: svolgere il proprio lavoro in condizioni di maggior
     sicurezza, ottimizzare e distribuire al meglio gli spazi esterni di stoccaggio, far fronte alle richieste del pro -
     prio bacino di utenza soprattutto nei periodi di maggior conferimento, dare certezza duratura all’attività in
     un periodo di stagnazione del mercato e di difficoltà economiche qual’è quello attuale.

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     La proprietà ha pertanto deciso di sfruttare la recente semplificazione normativa offerta dalla L.R. N.55/2012
     per alcuni apprestamenti infrastrutturali sul mapp. n.432 (in deroga allo strumento urbanistico) al fine di po-
     ter utilizzare parte dell'area agricola in questione come un deposito a cielo aperto asservito all’attività di au-
     todemolizione. La procedura di richiesta di permesso di costruire in deroga ha avuto esito positivo con il ri -
     lascio del Provvedimento unico conclusivo telematico - Permesso di Costruire per ampliamento attività pro-
     duttiva in deroga allo strumento urbanistico vigente N.U.T. 3471/2013 – Prot. Gen. N.0070686/2014 del
     15/09/2014 da parte del Comune di Vicenza.
     In forza di suddetto titolo abilitativo, la proprietà ha iniziato la costruzione delle infrastrutture argomento
     del progetto edilizio, con l’intenzione di utilizzare l’area in disponibilità per ampliare il proprio impianto di
     “autodemolizione” su un’ulteriore superficie scoperta pavimentata di 1'470 mq al fine di poter svolgere la
     propria attività (movimentare i materiali e accedere al capannone esistente) in condizioni di maggior sicurez-
     za e ottimizzare e distribuire al meglio gli spazi esterni di stoccaggio di autoveicoli e di parti rimosse dagli
     stessi.
     Il progetto non introduce nuove attività rispetto a quelle in essere, né prevede nuove apparecchiature e/o
     modifiche di quelle esistenti, ma poichè l’attività in discussione riguarda il recupero di rifiuti pericolosi (vei-
     coli fuori uso – C.E.R. 16 01 04*).

                              UBICAZIONE
     L’impianto di autodemolizione (esistente) è situato in prossimità del confine settentrionale del Comune di
     Vicenza, a circa 500 m a sud dal limite meridionale dell’abitato di Costabissara; l’area è catastalmente censita
     in Comune di Vicenza al Foglio 55° mapp. n° 24 – 195 – 229 – 236, ha un'estensione di circa 4.930 mq, e ricade
     in Z.T.O. D1 – zona per insediamenti economici e produttivi esistenti e di completamento.
     L'area confina: a nord e a sud con area artigianale, a ovest con un’area agricola in disponibilità (mapp. n. 432)
     e a est con la S.P. Pasubio; nelle adiacenze dell'impianto non sono presenti nuclei residenziali; l’'argine del
     Torrente Orolo dista circa 250 m dall'impianto mentre la Roggia Archiello scorre tombinata all’interno
     dell’area dell’impianto (mapp.236).




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                QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
     STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
     L’azienda, in considerazione del fatto che il progetto prevede unicamente un’ampliamento dell’area scoperta
     di pertinenza di un impianto di autodemolizione, senza alcuna modifica impiantistica, del ciclo e della
     capacità di trattamento e che il progetto urbanistico-edilizio è già stato approvato dall’amministrazione
     comunale competente, ha ritenuto di limitare l’analisi del quadro programmatico a quanto disposto dallo
     strumento urbanistico vigente del Comune di Vicenza, dato dal Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) e dal
     conseguente Piano degli Interventi (P.I.), ritiene di poter escludere l’analisi delle disposizioni contenute nei
     piani territoriali sovraordinati, quali il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della
     Regione Veneto ed il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.), peraltro regolarmente
     verificata attraverso il competente servizio della Provincia
     In relazione all’area interessata dal progetto, si rilevano i seguenti vincoli ed invarianti previsti dal P.A.T.:
     - il sito rientra, come peraltro tutto il Territorio Comunale, fra le aree classificate come “Zona Sismica 3” (ai
     sensi dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20/03/2003 e della Deliberazione
     del Consiglio Regionale del Veneto n. 67 del 03/12/2003);
     - il sito rientra in un’area a pericolosità idraulica 1 (moderata) in riferimento al P.A.I. (Piano stralcio di
     Assetto Idrogeologico – Tav. 39);
     - nell’elaborato 2 - “Carta delle invarianti”, non risulta alcuna invariante insiste sul sito;
     - nell’elaborato 3 - “Carta della fragilità”, il sito ricade su un’area “idonea a condizione” all’edificazione e in
     un’area “esondabile o soggetta a ristagno idrico”;
     - nell’elaborato 4 - “Carta della trasformabilità”, l’impianto di autodemolizione della LUCA F.lli s.r.l. ricade
     in area di tessuto urbano consolidato; il mappale 432 (area dell’ampliamento in progetto) si sviluppa
     esattamente come da previsione di Piano lungo un linea preferenziale di sviluppo insediativo e rientra
     all’interno dei previsti limiti fisici all’edificazione; - a margine del sito di intervento insiste la previsione di
     alcune strade di progetto.
     In riferimento al Piano degli Interventi (P.I.), invece, il sito di progetto viene inpiduato nell’ambito dei
     seguenti elaborati:
     • nell’elaborato 2 – Vincoli e Tutele – Foglio 1 di 9, il sito ricade, come peraltro tutto il Territorio Comunale,
     fra le aree soggette a “vincolo sismico” e rientra in un’area sottoposta a tutela dal P.A.I. (Piano stralcio di
     Assetto Idrogeologico) – rischio P1 (moderata);
     • nell’elaborato 3 – Zonizzazione – Foglio 1 di 9: l’impianto di autodemolizione di LUCA F.lli s.r.l. ricade in
     Z.T.O. D1 – zona per insediamenti economici e produttivi esistenti e di completamento; il mappale 432 (area
     di ampliamento in progetto) ricade in Z.T.O. TIPO “E” - ZONA RURALE - sottozona omogenea “E” rurale
     agricolo ed è compresa nell’ambito di intervento “LPS NON ATTUABILE” che, normato dall’art.56 delle
     N.T.O., prevede l’esecuzione di interventi di nuova edificazione subordinatamente a finalità di
     soddisfacimento del fabbisogno abitativo famigliare.
     Le criticità sopra emerse sono state oggetto di una specifica richiesta di integrazione cui la ditta ha dato
     adeguato riscontro, evidenziando come la specificità dell’intervento non risulti in contrasto con le suddette
     condizioni/prescrizioni.

                               VALUTAZIONE
     Dall’esame del quadro programmatico non emergono particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e
     significativi sull'ambiente conseguenti all’intervento in esame.




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                  QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
     DESCRIZIONE IN SINTESI DELL’ATTIVITA’
     Lo scopo dell’iniziativa, cui si riferisce il presente progetto, è l’ampliamento dell’area di deposito pertinen-
     ziale ad un impianto di autodemolizione esistente, autorizzato per il recupero di veicoli fuori uso (C.E.R. 16
     01 04*).
     All’atto della consegna degli autoveicoli (C.E.R. 16 01 04), negli appositi settori di conferimento (aree esterne
     ❻ e ❼), vengono effettuate le verifiche documentali dei veicoli ed eventualmente delle autorizzazioni di tra-
     sporto rifiuti (per i rifiuti trasportati da Soggetti Terzi).
     Una volta "accettati", gli autoveicoli vengono scaricati dal mezzo di trasporto per destinarli alle operazioni di
     messa in sicurezza (per i rifiuti C.E.R. 16 01 04) effettuate nell’area tettoiata ❶; preliminarmente alle opera-
     zioni di messa in sicurezza viene effettuata una prova di funzionalità del motore, per definire la sua destina -
     zione; se la prova risulta positiva, il motore può essere venduto integro mentre se risulta negativa si procede
     alla demolizione.
     La messa in sicurezza dei veicoli si articola nelle operazioni di rimozione degli accumulatori, neutralizzazio-
     ne degli air bag ancora attivi, prelievo e stoccaggio di carburante e dei liquidi pericolosi, del filtro dell’olio
     etc.; i rifiuti prodotti dalle operazioni di messa in sicurezza sono stoccati separatamente, in relazione alla
     loro tipologia e alle caratteristiche di pericolo, in appositi contenitori a tenuta stagna dotati (quelli liquidi) di
     bacini di contenimento.
     Le operazioni di demolizione coincidono praticamente con le operazioni di smontaggio finalizzate all’aspor-
     tazione (dal veicolo) di parti di valore adatte ad un reimpiego diretto per l'uso originario (parti classificabili
     come ricambi usati) e di altre componenti da avviare a recupero separatamente dalla carcassa, per la promo -
     zione del riciclaggio, presso specifici impianti autorizzati.
     Per quanto riguarda invece le attività di smontaggio finalizzate alla promozione del
     riciclaggio, viene prevista la rimozione di: pneumatici, paraurti, serbatoi, vetri, catalizzatori non contenenti
     sostanze pericolose, pastiglie dei freni non contenenti sostanze pericolose, componenti metalliche.
     I persi rifiuti esitati dallo smontaggio vengono depositati, separatamente, in apposite aree e strutture
     all'uopo predisposte.
     La potenzialità dell’impianto, che resta invariata, corrispondente ad un flusso pari a 2˙100 veicoli/anno, con
     la capacità massima di trattamento dell’impianto che risulta confermata e pari a 2˙100 t/anno.
     La capacità massima di stoccaggio dell’impianto, valutata sulla base delle superfici e delle strutture di depo-
     sito inpiduate nel lay-out , ascende a 597'380 t di rifiuti (di cui 63'670 t di rifiuti pericolosi).
     Stato attuale impiantistico autorizzato e non modificato
     Area ❶: Area tettoiata sul lato ovest, avente una superficie di circa 75 mq, integralmente pavimentata in cal -
     cestruzzo armato; è il settore di “MESSA IN SICUREZZA” dei VEICOLI “FUORI USO” in cui viene “tratta-
     to” un veicolo alla volta. Il settore è delimitato su un lato dal muro di tamponamento del capannone e sul
     lato opposto da un muro di recinzione, che assieme realizzano un “corridoio” aperto su due lati; in corri -
     spondenza dei lati aperti, il settore è delimitato da un cordolo di compartimentazione idraulica, atto a preve -
     nire eventuali fughe indesiderate di liquidi.
     In questo settore, l‘autoveicolo viene sottoposto alle operazioni di messa in sicurezza: operazioni di rimozio -
     ne di sostanze e di componenti solidi e liquidi pericolosi.
     Area ❷: Area tettoiata sul lato nord, avente una superficie di circa 150 mq, integralmente pavimentata in cal-
     cestruzzo armato; è il settore di trattamento (demolizione/smontaggio) degli autoveicoli “messi in
     sicurezza”. L’area è presidiata da un sistema di captazione di eventuali colaticci confluenti in apposita vasca
     di raccolta interrata in c.a.p. a tenuta, dotata di rivestimento antiacido, avente una capacità utile pari a 5,6
     mc.

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     I vari rifiuti prodotti dallo smontaggio vengono depositati separatamente nelle apposite aree all’uopo adibite
     ed inpiduate con apposita cartellonistica.
     Area ❸: Area tettoiata sul lato sud, avente una superficie di circa 75 mq, integralmente pavimentata in calce-
     struzzo armato, destinata allo stoccaggio dei “rifiuti” estratti con l’operazione di messa in sicurezza (in parti-
     colare dei liquidi infiammabili/combustibili) e allo stoccaggio di cristalli e pneumatici usati (da rivendere).
     Lo stoccaggio dei rifiuti pericolosi (prodotti) viene effettuato in modo differenziato, in relazione alla loro na-
     tura e alle caratteristiche di pericolo, in appositi contenitori a tenuta stagna presidiati (quelli liquidi) da baci-
     ni di contenimento. I contenitori hanno caratteristiche di resistenza idonee alla natura del rifiuto da contene -
     re e sono dotati di tutti gli apprestamenti atti a garantire la sicurezza delle operazioni di travaso e deposito.
     Area ❹: Capannone adibito a magazzino, avente una superficie coperta di 300 mq; è destinato al deposito
     dei componenti da riutilizzo / pezzi di ricambio recuperati (essenzialmente particolari meccanici e di carroz -
     zeria). La superficie interna, pavimentata in calcestruzzo, è presidiata da un sistema di captazione di even-
     tuali colaticci che confluiscono in apposita vasca di raccolta a tenuta in c.a.p., interrata, con rivestimento anti-
     acido, in comune con l’area ❷, avente una capacità utile pari a 5,6 mc.
     Area ❺: Fabbricato “ex abitazione”, in muratura a due piani fuori terra, avente una superficie coperta di 180
     mq; parte del piano terra è destinata a magazzino di pezzi di ricambio e ufficio/servizi per il personale.
     Area ❻: Area esterna esistente di pertinenza dell’impianto, avente superficie di circa 4'000 mq al netto dei
     fabbricati e delle aree tettoiate; è integralmente pavimentata con un massetto di calcestruzzo armato ed è adi -
     bita:
     - a deposito dei veicoli da trattare;
     - a deposito dei veicoli “messi in sicurezza” e “trattati” (carcasse bonificate);
     - allo stoccaggio di pezzi e rottami entro container, di vetri, di “grandi” componenti in plastica, di pneumati -
     ci;
     - a movimentazione e manovra.
     Tutta l’area esterna è presidiata da un sistema di captazione (caditoie) e di collettamento delle acque meteo -
     riche ad appositi manufatti interrati di decantazione, disoleazione e accumulo afferenti alla pubblica fogna -
     tura.
     Aree interessate dagli interventi in progetto
     Area ❼: Area esterna in ampliamento: è una porzione di 1˙470 mq del mappale n.432, che sarà pavimentata
     con massetto di calcestruzzo armato e presidiata da un sistema di captazione, raccolta, regimentazione e sca-
     rico delle acque meteoriche insistenti, come da progetto approvato dal Comune di Vicenza per la realizza-
     zione di “area di deposito a cielo aperto” (P.d.C. n.P.G. 0070686/2014 del 15/09/2014).
     Nel dettaglio, le opere (in fase di realizzazione) prevedono la pavimentazione di 1˙470 mq con massetto di
     calcestruzzo dello spessore di 20 cm armato con rete elettrosaldata; la superficie sarà sagomata con impluvi a
     confluire verso una linea centrale di caditoie di captazione dell'acqua meteorica e risulterà delimitata, sui lati
     nord, ovest e sud, da una cordonata di contenimento e compartimentazione idraulica mentre, sul lato
     est, la nuova pavimentazione verrà calettata al muro di recinzione dell'attuale area dell'impianto di autode -
     molizione. Sui lati nord ed ovest è prevista una fascia verde perimetrale, di congrua larghezza, per realizzare
     una barriera arborea di mascheramento e protezione ambientale.
     La nuova area pavimentata sarà principalmente destinata:
     - al conferimento e deposito dei veicoli da trattare,
     - a deposito dei veicoli “messi in sicurezza” e “trattati”,
     - alla movimentazione e manovra,
     e sarà parzialmente interessata da stoccaggi in container di pezzi e rottami,
     di vetri e di pneumatici.


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     Le aree adibite al conferimento e ricavate nella nuova area in ampliamento e in prossimità dell’ingresso
     all’impianto hanno una capacità massima di stoccaggio corrispondente a 42 autoveicoli.
     Le acque meteoriche scolanti dalla nuova area pavimentata, captate dalle caditoie, saranno convogliate ad
     una batteria di vasche prefabbricate interrate di raccolta/laminazione con volume tale da soddisfare l’invaso
     delle acque anche in occasione di eventi meteorici di particolare intensità.
     Le vasche in parola, normalmente vuote, che hanno un volume complessivo pari a 114 mc, saranno interrate
     nella porzione più meridionale dell’area di proprietà (area agricola).
     Le acque raccolte nelle vasche suddette saranno sollevate all’impianto (esistente) di decantazione – disolea-
     zione peraltro già dimensionato in origine in ragione della maggiore superficie scolante, ubicato in prossimi-
     tà del limite nord-orientale dell’impianto di autodemolizione; dopo il trattamento, tutte le acque vengono
     convogliate in fognatura pubblica afferente all’impianto di depurazione municipale di S. Agostino
     gestito da Acque Vicentine S.p.A., che peraltro ha già autorizzato lo scarico.
     Interventi in progetto
     Come già detto, le opere di nuova realizzazione corrispondono al progetto approvato dal Comune di Vicen-
     za e, per quanto concerne l’impianto antincendio, dal competente Comando Provinciale VV.F. Il progetto in
     discussione prevede unicamente un ampliamento e una riorganizzazione delle aree di stoccaggio esterne. I
     settori destinati al conferimento (aree esterne ❻ e ❼) non necessitano di particolari apprestamenti; si ritiene
     sufficente prevedere l’identificazione (perimetrazione) delle aree con segnaletica orizzontale e l’inpidua-
     zione della tipologia di rifiuti da conferire mediante apposita cartellonistica riportante la descrizione e il co -
     dice C.E.R.
     Gli altri settori (di messa in sicurezza e smontaggio/demolizione), non sono interessati da alcuna modifica. Il
     progetto prevede una parziale ri-dislocazione delle aree (esterne) di stoccaggio come rappresentato nella ta-
     vola grafica di lay-out dell’impianto (tav. 02), che saranno opportunamente identificate mediante perimetra-
     zione e apposita cartellonistica riportante la descrizione e il codice C.E.R. dei rifiuti stoccati.




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     Gestione delle acque meteoriche di dilavamento
     Il progetto approvato dal Comune di Vicenza comprende anche le opere per la raccolta, il trattamento, la re-
     gimentazione e lo scarico delle acque meteoriche scolanti dalla porzione in ampliamento. Le acque meteori -
     che scolanti dalla nuova area pavimentata, raccolte dalle caditoie, saranno convogliate ad una batteria di va-
     sche prefabbricate interrate di raccolta/laminazione con volume tale da soddisfare l’invaso delle acque anche
     in occasione di eventi meteorici di particolare intensità. Le vasche in parola, normalmente vuote, di volume
     complessivo pari a 114 mc, saranno interrate nella porzione più meridionale dell’area di proprietà (area agri-
     cola).
     Le acque raccolte verranno infine sollevate ai manufatti interrati (esistenti) di decantazione – disoleazione
     già dimensionati in ragione della maggiore superficie scolante, presenti in prossimità del limite nord-orien-
     tale dell’impianto di autodemolizione di Luca F.lli s.r.l.. L'area pavimentata esistente (area ❻) è (già) presi-
     diata da un sistema di decantazione-disoleazione, raccolta e rilancio in fognatura pubblica delle acque me -
     teoriche insistenti a norma di autorizzazione (della Provincia di Vicenza, su conforme parere dell'Ente gesto-
     re). Il sistema di trattamento (delle acque meteoriche) in essere è costituito da 2 manufatti interrati di decan -
     tazione-disoleazione (in continuo), del volume utile complessivo di 30 mc asservito ad una porzione pari a
     2˙150 mq di area pavimentata, e del volume utile di 47,50 mc asservito ad una porzione pari a 2˙000 mq di
     area pavimentata.
     Il dimensionamento dei due manufatti, si è basato su un tempo di permanenza minimo delle acque afferenti
     pari a 15' alla precipitazione (critica) oraria di 50 mm/h; su questa base, il manufatto ! è sufficiente (garanten-
     do un tempo di permanenza pari a circa 17') mentre il manufatto ", realizzato successivamente, è stato sopra-
     dimensionato in prospettiva di un futuro ampliamento dell'area pavimentata; in particolare il manufatto "
     riuscirebbe a garantire un tempo di permanenza di 15' anche a fronte di un incremento di superficie presi-
     diata pari a 1˙800 mq.
     Le acque trattate (in continuo) attraverso i suddetti manufatti affluiscono ad una vasca volano (manufatto #)
     del volume utile di 120 mc, dalla quale vengono riprese con una pompa sommergibile e convogliate a porta -
     ta costante (pari a 2,5 l/s) nel collettore fognario pubblico attraverso un contatore (che contabilizza i volumi
     scaricati) e un pozzetto di ispezione (per la verifica delle caratteristiche qualitative delle acque scaricate). La
     portata della pompa di estrazione è in grado di esaurire un volume d'acqua pari a 432 mc in 48 h (corrispon-
     dente ad un'altezza di precipitazionepari a 104 mm).
     Il sistema di trattamento-esaurimento delle acque meteoriche non ha finora mai evidenziato alcuna criticità,
     neppure in occasione delle eccezionali precipitazioni registrate nell'ultimo triennio.
     Nella situazione di progetto, che prevede un incremento della superficie pavimentata di 1˙470 mq, al fine di
     assicurare l’invarianza idraulica della trasformazione urbanistica, è stato effettuato uno studio di compatibi-
     lità idraulica, le cui conclusioni hanno evidenziato la necessità, per il sottobacino oggetto di analisi, di assi-
     curare un (addizionale) volume efficace di invaso pari a 111 mc; è stata allo scopo prevista la realizzazione di
     una batteria di vasche prefabbricate interrate di raccolta/laminazione atte a soddisfare questo volume di in-
     vaso; le vasche in parola hanno infatti un volume complessivo pari a 114 mc. La portata prevista allo scarico,
     relativa all’area in ampliamento, è pari a 0,84 lt/s (3 mc/h), totalmente corrivata in fognatura pubblica affe-
     rente all’impianto di depurazione municipale di S. Agostino gestito da Acque Vicentine S.p.A., che si è già
     espressa positivamente sullo scarico in parola.
     Il nuovo sistema di raccolta/laminazione delle acque meteoriche scolanti dalla superficie pavimentata in pro-
     getto sarà strutturato in modo da garantire contestualmente una prima decantazione-disoleazione delle ac -
     que afferenti; il sistema comprende infatti una coppia di vasche prefabbricate in serie, di raccolta/decantazio-
     ne della 1ª pioggia, collegate nella parte bassa, con la seconda (vasca) strutturata per svolgere una funzione
     di decantazione (con paratie di contenimento) nella quale è installata una pompa sommergibile con funzio-
     namento controllato da un dispositivo sensore di pioggia-temporizzatore oltreché da un regolatore di livello

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     (per arresto pompa al raggiungimento del livello minino – assicurando anche il trattenimento di eventuali
     sostanze flottanti).




     Il quadro progettuale risulta esaustivo e non sembrano emergere particolari criticità che evidenzino la pre-
     senza di impatti negativi e significativi sull’ambiente.

                               VALUTAZIONE
     Dall’esame degli elementi progettuali non emergono particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e
     significativi sull'ambiente conseguenti all’intervento in esame.

                  QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
     COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
     CARATTERIZZAZIONE DELL'ATMOSFERA E DEL CLIMA
     L’attività di autodemolizione non prevede trattamenti chimici, biologici, termici e nemmeno fisici - meccani-
     ci che possano dar luogo a processi emissivi di gas e odori; non si prefigura quindi alcun impatto sulla com-
     ponente atmosfera.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.


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     CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
     Il modello geologico del sottosuolo deriva unicamente da conoscenze di tipo bibliografico: l’autore propone
     un estratto del quadro conoscitivo del PAT. Non vi sono informazioni di dettaglio riguardanti il sito in
     esame, né vengono proposti dati provenienti da indagini in situ, anche di epoca precedente.
     L’impianto e l’edificio industriale è già esistente ed autorizzato.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO, DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
     In considerazione di quanto esposto nel quadro di riferimento progettuale, cui si fa riferimento per la
     descrizione di dettaglio, si evidenzia come l’attività esistente e le modifiche previste dal progetto si
     riferiscano ad una situazione in cui le superfici risultano completamente pavimentate/coperte, con acque di
     dilavamento meteoriche integralmente trattate e convogliate al sistema fognario gestito da Acque Vicentine
     spa.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
     Il progetto non prevede l’utilizzo di macchinari e/o apparecchiature, né fisse né mobili, che possano dar
     luogo ad emissioni acustiche ulteriori e/o perse da quelle derivanti dall’attività attualmente svolta; non vi
     sono in definitiva nuove sorgenti acustiche rispetto alle quali si renda necessaria una specifica valutazione
     revisionale dell’impatto acustico; in altre parole il progetto non ha nessun effetto sulle emissioni acustiche
     che risulteranno, nella configurazione finale di progetto, identiche a quelle in essere, necessariamente e di
     fatto compatibili con la destinazione urbanistica dell’area di impianto e di quelle contermini; anche per
     quanto concerne il contributo delle sorgenti “mobili”, non essendo previsto alcun incremento del traffico di
     automezzi pesanti in ingresso e in uscita (non essendo modificata la potenzialità dell’impianto) non si avrà
     alcun effetto modificativo del clima acustico in essere e, in definitiva, non si potrà verificare alcun impatto
     aggiuntivo sulla componente clima acustico.

                               VALUTAZIONE
     Si prende atto che l’impatto è dichiarato come non significativo, prescrivendo tuttavia uno specifico monitoraggio per la
     misura dell’effettivo impatto post operam ai ricettori prossimi all’impianto.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO-ECOSISTEMICO
     Il progetto di ampliamento dell’area dell’impianto dell’autodemolizione è già stata valutato positivamente,
     in sede comunale, anche dal punto di vista paesaggistico; riprendendo i contenuti della “Analisi del contesto
     territoriale, modalità di intervento e opere di mitigazione previste ai fini di un idoneo inserimento nel
     contesto territoriale” affrontata in sede di progetto urbanistico – edilizio: non si segnala alcuna valenza
     paesaggistica, il sito oggetto di intervento ricade in zona censita come agricola ancorché confinante a nord e
     a est con aree artigianali, a sud con un'area agricola destinata alla realizzazione della futura viabilità di
     collegamento "variante S.P. 46 – bretella Ponte Alto - Isola" e a ovest con aree agricole; nelle adiacenze
     dell'impianto non sono presenti unità residenziali e le abitazioni più prossime (a ovest) si situano ad una
     distanza di oltre 50 m in linea d’aria.

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     In considerazione della destinazione attribuita all’area, ed in funzione delle modalità di realizzazione del
     progetto, che non prevede alcuna struttura in elevazione, non appaiono esserci condizioni di alterazione o di
     distruzione di caratteri connotativi del paesaggio antropico esistente; dal punto di vista ambientale le misure
     di mitigazione proposte dal progetto consentono di prevenire condizioni di facile alterazione o di
     distruzione di caratteri connotativi del paesaggio ambientale. Si ritengono quindi appropriati gli interventi
     di mitigazione previsti dal progetto approvato in sede comunale (realizzazione di barriera arborea di
     mascheramento e protezione ambientale), ampiamente sufficienti dato che le opere in progetto non incidono
     in alcun modo sulla componente paesaggistica esistente e non è in buona sostanza palesabile alcun impatto
     sulla componente paesaggio.
     Per quanto riguarda la tutela dei “siti di particolare interesse”, in considerazione della distanza e delle
     caratteristiche dell’intervento in progetto, è da ritenersi escluso ogni possibile interessamento delle
     componenti ambientali, degli habitat e delle specie presenti nei S.I.C. più vicini (il SIC “Bosco di Dueville e
     risorgive limitrofe” che si trova a circa 1,2 Km a est e il SIC “Torrente Valdiezza” che si trova a circa 4,5 Km a
     ovest) ritenendosi per questa ragione di poter trascurare ogni ulteriore specifica valutazione. Considerato
     inoltre che il sito di progetto è adiacente ad un impianto di autodemolizione esistente, in cui non sono
     presenti specie vegetali o animali da proteggere e nemmeno habitat adatti al loro insediamento, la
     realizzazione del progetto non comporterà alcun impatto sulle componenti vegetazione – flora e fauna.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
     In merito ai trasporti, come già detto, il progetto in discussione, non prevedendo un aumento della potenzia -
     lità dell’impianto (in particolare dei conferimenti), risulta del tutto ininfluente sul sistema viario esistente;
     l’ampliamento dell’attività di autodemolizione non comporterà quindi alcun impatto aggiuntivo sulle com-
     ponenti.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE
     PERSONE
     In relazione alla tipologia dell’intervento non sono previsti né attesi impatti aggiuntivi significativi e capaci
     di generare alterazioni significative o alcun elemento negativo per quanto concerne la salute dei lavoratori e
     delle persone.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI DA AGENTI FISICI
     Considerata la tipologia dell’intervento e le caratteristiche dell’ambiente in cui esso si inserisce, non è stata
     effettuata la caratterizzazione della qualità ambientale in relazione alle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti.



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                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

                      VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                              CONCLUSIONI
     Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
     progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
     parere.
     Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
     Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
     tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
     finalità che il proponente intende conseguire.
     Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
     Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
     La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
     progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
     Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
     attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
     monitoraggio post-operam finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti, in tema di rispetto dei limiti
     concernenti l’inquinamento acustico e lo scarico in fognatura.
     Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
     di rischi ambientali, sanitari ed ecologici.

                          Tutto ciò premesso si esprime
                           PARERE FAVOREVOLE
               al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
     1. L’azienda è impegnata ad acquisire dalle autorità competenti le autorizzazioni necessarie per l’esercizio
      dell’attività; in particolare per quanto riguarda lo scarico dei reflui in fognatura e la gestione/recupero
      dei rifiuti.
     2. Lo scarico in fognatura dovrà rispettare i limiti e prescrizioni stabilite dal gestore e l ’impianto di
      depurazione chimico-fisico, dovrà essere costantemente gestito in modo tale da garantire nel tempo
      l’efficienza di trattamento prevista in progetto e i relativi limiti normativi.
     3. Si dovrà garantire il rispetto integrale delle condizioni di cui al Permesso di Costruire per ampliamento
      attività produttiva in deroga allo strumento urbanistico vigente N.U.T. 3471/2013 – Prot. Gen.
      N.0070686/2014 del 15/09/2014 da parte del Comune di Vicenza.
     4. In sede di collaudo dell’impianto dovrà essere effettuata una mirata ed accurata indagine acustica di
      verifica del rispetto del criterio differenziale e del limite di emissione, da ripetersi poi con frequenza
      triennale, e mirata ai ricettori presenti in prossimità dell’impianto:



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     - le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei punti
     di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno concordate
     con Arpav;
     - nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, concordati con
     Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo, saranno stati comunicati i risultati delle
     analisi.
     5. Contestualmente alla richiesta di autorizzazione in tema di gestione rifiuti, si dovrà presentare una
       specifica relazione contenente considerazioni legate al regime veicolare delle strade afferenti all’area in
       esame e dettagliare il calcolo degli autoveicoli in arrivo e in partenza sulla base del quantitativo di
       autoveicoli in demolizione. Si dovrà altresì presentare il definitivo “Progetto a verde”, tenendo in ogni
       caso conto della necessità di garantire un adeguato mascheramento in relazione all’altezza dello
       stoccaggio degli autoveicoli depositati.
     6. La ditta dovrà effettuare un costante monitoraggio del progetto del verde e con frequenza almeno
       annuale vengano redatte delle relazioni allo scopo. Si dovrà prevedere di sostituire tutte quelle piante
       che non hanno attecchito o che risultino malate.
     7. L’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale
       addetto al ricevimento-selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli aspetti ambientali e di
       sicurezza/rischio segnalati (chimico e rumore); di tale definizione dovrà essere dato riscontro in
       occasione della presentazione del certificato di collaudo finalizzato all’ottenimento dell’autorizzazione
       all’esercizio.


     Vicenza, 17 aprile 2015


       F.to Il Segretario                                    F.to Il Presidente
     dott.ssa Silvia Chierchia                             Andrea Baldisseri




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