determina n.144 del 15/02/2017

                    PROVINCIA DI VICENZA
                   Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 144 DEL 15/02/2017

                           Servizio VIA VINCA

     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N.152/2006 E S.M.E I. -
     IMPIANTO DI  AUTODEMOLIZIONE
     DITTA:COMAUTO   AUTODEMOLIZIONI   SRL
     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI CASSOLA VIA PEROSI N.22/24

                             IL DIRIGENTE


        Vista la documentazione presentata in data 09/12/2016 , prot. n. 83051, da parte della ditta
     COMAUTO AUTODEMOLIZIONI SRL, con sede legale e operativa in via perosi n.22/24 in
     Comune di Cassola (VI), relativa al progetto di “ Rinnovo dell'autorizzazione all'esercizio di un
     impianto di autodemolizione.”;

         Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto 7.
     progetti di infrastrutture, lettera z.a) “Impianti di recupero di rifiuti pericolosi, mediante operazioni
     di cui all'allegato C, lettere da R2 a R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.
     152”

         Tenuto conto che la verifica per tali impianti risulta tra le competenze inpiduate in capo
     alla Provincia dalla Legge Regionale n.4/2016 con riferimento alla tipologia degli interventi, come
     inpiduati negli allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006;

         Rilevato che nella documentazione trasmessa la ditta ha chiesto l'attivazione della procedura
     di verifica di cui all'art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed è stata effettuata la pubblicazione sul sito
     web della Provincia in data 19/12/2016 ;

         Considerato che il citato art. 20 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto
     non abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura
     di valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto
     ha possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni degli articoli da 21
     a 28 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;

        Dato atto che il Comitato Tecnico provinciale, nella seduta del giorno 08/02/2017, ha
     disposto l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel
     parere n.06/2017 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;




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        Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e
     monitorare nel tempo la situazione aziendale;

         Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità
     urbanistica/edilizia dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il
     rilascio di eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
     l'autorizzazione dell'intervento;

        Vista l’istruttoria del Comitato Tecnico Provinciale conservata agli atti;

        Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;

         Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 80 ID PROC 45);

        Vista la Legge Regionale n.4/2016;

        Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;

        Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.27 del 28/07/2016 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2016;

        Visto che con Decreto del Presidente n.8 del 20/01/2017 è stato approvato il PEG
     provvisorio dell'anno 2017;


                          DETERMINA

      1. che il progetto della ditta COMAUTO AUTODEMOLIZIONI SRL, con sede legale e
        operativa in via perosi n.22/24 in Comune di Cassola (VI), relativa al progetto di “ Rinnovo
        dell'autorizzazione all'esercizio di un impianto di autodemolizione.”, è escluso dalla
        procedura di valutazione di impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L.R. 4/2016
        e s.m.i. con le prescrizioni riportate nel parere allegato n.06/2017 alla presente
        determinazione per costituirne parte integrante e sostanziale,

      2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
        diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
        sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);

      3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
        provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
        Regione Veneto.

      4. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
        all'albo pretorio on line.

      5. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta COMAUTO AUTODEMOLIZIONI SRL,
        al Comune di Cassola, all'ARPAV, all'Ulss n.7, e all'Ing. Ruggero Rigoni.




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                             INFORMA

        Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
        Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della
        comunicazione del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello
        Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.

        Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
        autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento.




     Vicenza, 15/02/2017



                                     Sottoscritta dal Dirigente
                                      (MACCHIA ANGELO)
                                       con firma digitale




     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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                  PROVINCIA DI VICENZA
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                DETERMINAZIONE N° 144 DEL 15/02/2017


     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N.152/2006 E S.M.E I. -
     IMPIANTO       DI       AUTODEMOLIZIONE
     DITTA:    COMAUTO     AUTODEMOLIZIONI        SRL
     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI CASSOLA VIA PEROSI N.22/24




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 16/02/2017.


     Vicenza, 16/02/2017




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                           (POLO PAOLA)
                                          con firma digitale




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                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




            COMAUTO AUTODEMOLIZIONI S.R.L.
                           PARERE N. 06/2017
     Oggetto: Rinnovo dell'autorizzazione all'esercizio di un impianto di autodemolizione (art. 13 L.R. 4/2016).
     PROPONENTE:            Comauto Autodemolizioni srl
     SEDE LEGALE:           Via Perosi n.22/24 – Cassola
     SEDE INTERVENTO:         Via Perosi n.22/24 – Cassola
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:        Impianto di autodemolizione
     PROCEDIMENTO:           Verifica di assoggettabilità ex art.20 del D.Lgs. 152/2006.
     MOTIVAZIONE V.I.A:        ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. P7.
                      Progetti di infrastrutture: z.a) Impianti di recupero di rifiuti pericolosi,
                      mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R2 a R9, della parte
                      quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 .
     COMUNE INTERESSATO:        \\\
     DATA DOMANDA:           09 dicembre 2016
     DATA PUBBLICAZIONE:        19 dicembre 2016
     DATA INTEGRAZIONI:        \\\

     DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
      - Elaborato A Relazione: descrizione delle attività e dell'impianto. Valutazione degli impatti.
       -  Elaborato B   Verifica dell'impatto acustico esterno.
       -  Tavola C1    Inquadramento territoriale.
       -  Tavola C2    Lay-out dell'impianto con rete scarichi.
       -  Tavola C3    Documentazione fotografica.
       -  Elaborato D   Attestazione di non necessità della V.Inc.A.

                          PREMESSE ED UBICAZIONE
     La La ditta COMAUTO Autodemolizioni s.r.l. è titolare di un impianto di autodemolizione sito in Comune
     di Cassola (loc. San Giuseppe), in Via Lorenzo Perosi, nn. 22/24, autorizzato all’esercizio con provvedimento
     della Provincia di Vicenza N. Reg. Acqua/Suolo/Rifiuti 64/2014 del 16/04/2014 che andrà a scadere il
     30/09/2017.
     L’impianto di Comauto Autodemolizioni s.r.l., in quanto preesistente all’entrata in vigore della normativa in
     materia di V.I.A., non è stato finora sottoposto ad alcuna procedura di V.I.A..
     Con l’entrata in vigore della “nuova” Legge Regionale in materia di V.I.A. (L.R. N. 4 del 18/02/2016) è stato
     istituito l’obbligo di espletamento delle pertinenti procedure di V.I.A. per tutti gli impianti per i quali non
     sia stata effettuata alcuna procedura di V.I.A. (poiché preesistenti) e che rientrino attualmente nel campo di
     applicazione delle norme vigenti in materia di V.I.A. (art. 13 della L.R. N. 4/16) in sede di rinnovo di autoriz-
     zazioni o concessioni.
     L’impianto di Comauto Autodemolizioni s.r.l. ha una potenzialità massima di trattamento di 20
     autoveicoli/giorno che, considerando 250 gg/anno di attività, corrisponde a 5˙000 autoveicoli/anno e quindi
     la capacità massima dell’impianto risulta pari a 5˙000 t/anno di rifiuti C.E.R. 16 01 04* in ingresso.
     L’impianto di Comauto Autodemolizioni s.r.l. si trova ai civici 22/24 di Via Lorenzo Perosi, in Comune di
     Cassola (loc. San Giuseppe), in prossimità del confine settentrionale con il Comune di Romano d’Ezzelino.

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     La ditta si colloca in un’area di tessuto urbano consolidato, . L’impianto di autodemolizione insiste su
     un’area di circa 1 ha opportunamente recintata. L’infrastruttura edilizia, data da un capannone con annessi
     uffici e servizi, ha una superficie coperta di circa 2˙700 mq.
     L’area scoperta di pertinenza dell’impianto di autodemolizione ha una superficie complessiva di circa 7˙000
     mq ed è integralmente pavimentata con massetto di calcestruzzo armato.)..




                             Ortofoto del sito




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                         ESAME ISTRUTTORIO

     QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO (Pellizzer)
     la ditta si colloca all’interno dell’A.T.O. n. 3.1/22 del sistema delle “piastre produttive”, su una porzione di
     tessuto urbano destinato ad insediamenti industriali-artigianali-commerciali. Il P.A.T. di Cassola riporta la
     presenza di un’antenna ripetitore di telefonia mobile sul piazzale della ditta, che medio tempore è stata però
     smantellata.
     Nelle vicinanze della ditta non sono presenti corsi d’acqua superficiali, né pozzi di prelievo idrico per uso
     idropotabile. In corrispondenza dei confini occidentale e orientale della ditta insistono rispettivamente le
     fasce di rispetto stradale della S.S. 47 (profonda 10 m) e di Via Perosi (profonda 5 m). L’area dell’impianto è
     sottoposta a vincolo sismico (zona 3) che interessa peraltro tutto il territorio comunale.
     Si ritiene opportuno, a riguardo, prescrivere che preliminarmente al rinnovo dell’autorizzazione si verifichi:
     - la compatibilità con la fascia di rispetto stradale con i cumuli di auto presenti nella stessa fascia.

     QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
     L’impianto di Comauto Autodemolizioni s.r.l. ha una potenzialità massima di trattamento di 20
     autoveicoli/giorno che, considerando 250 gg/anno di attività, corrisponde a 5˙000 autoveicoli/anno e quindi
     la capacità massima dell’impianto risulta pari a 5˙000 t/anno di rifiuti C.E.R. 16 01 04* in ingresso.
     Il quantitativo massimo di rifiuti in stoccaggio, in ingresso all’attività di autodemolizione, è pari a 22 t di
     rifiuti pericolosi identificati con C.E.R. 16 01 04* (n. 22 autoveicoli da bonificare). L’impianto ha una capacità
     di stoccaggio massima di veicoli messi in sicurezza pari a 712 autoveicoli, che corrispondono a 499˙600 kg di
     rifiuti non pericolosi identificati con C.E.R. 16 01 06, a cui devono essere sommati ulteriori 35˙000 kg di
     rifiuti C.E.R. 16 01 06 costituiti da carcasse di autoveicoli pressate.
     L’impianto è costituito da un vasto piazzale pavimentato in c.a. e da un capannone monopiano
     comprendente l’area di “messa in sicurezza” dei veicoli fuori uso, l’area di “smontaggio e demolizione” dei
     veicoli messi in sicurezza e il magazzino ricambi.
     All’impianto vengono conferiti rifiuti costituiti da veicoli fuori uso da bonificare (CER 16 01 04*) che
     vengono messi in riserva negli appositi “settori di conferimento” inpiduati nel lay-out argomento della
     Tavola C2.
     I veicoli fuori uso da bonificare vengono messi in sicurezza e trattati in un apposito reparto ricavato
     all’interno del capannone su area idraulicamente presidiata da una canaletta grigliata (di captazione di
     eventuali colaticci) posata lungo il fronte (aperto) di accesso, afferente ad un apposito pozzetto di raccolta a
     tenuta. Presso il settore di “messa in sicurezza” si trovano le attrezzature di spillaggio dei liquidi (la c.d.
     “isola di bonifica”) e i serbatoi di stoccaggio della benzina e del gasolio recuperati dai veicoli, oltre che una
     pressa impiegata per la riduzione volumetrica dei componenti in plastica rimossi. I liquidi aspirati con i
     gruppi a vuoto dell’isola di bonifica vengono convogliati, attraverso appositi serbatoi polmone e con
     tubazioni fisse, ai rispettivi contenitori di stoccaggio differenziato dislocati, in area coperta, all’interno di una
     controvasca interrata in c.a. e sul grigliato di copertura della medesima. La controvasca funge pertanto da
     bacino di contenimento per lo stoccaggio dei rifiuti liquidi derivanti dalle operazioni di bonifica dei veicoli
     fuori uso, che sono:
     • liquidi antigelo, raccolti in apposita vasca in acciaio da 2˙000 lt inserita all’interno della controvasca in c.a.;
     • oli lubrificanti, raccolti in apposita vasca in acciaio da 4˙500 lt inserita all’interno della controvasca in c.a.;
     • liquido freni, raccolto in apposito serbatoio da 500 lt dislocato sul grigliato di copertura della controvasca
     in c.a.;
     • liquido tergivetro, raccolto in apposito serbatoio da 1˙500 lt dislocato sul grigliato di copertura della
     controvasca in c.a..

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     I filtri dell’olio rimossi e preventivamente scolati vengono stoccati in contenitore apposito pure esso
     dislocato sul grigliato di copertura della controvasca in c.a. di cui sopra.
     I contenitori di stoccaggio sono tutti muniti di indicatore di livello e di idonea cartellonistica / etichettatura
     di sicurezza. Il gasolio viene raccolto all’interno di un contenitore omologato da 500 lt con gruppo pompa e
     bacino di contenimento mentre la benzina viene stoccata all’interno di un serbatoio omologato a doppia
     camera da 400 lt dotato di gruppo pompa.
     In prossimità del settore “messa in sicurezza” è dislocato il settore “smontaggio/demolizione”, che dispone
     di n. 3 ponti di sollevamento; anche questo settore è presidiato idraulicamente da una canaletta grigliata in
     prossimità dell’accesso, collegata ad un pozzetto di raccolta a tenuta di eventuali colaticci. I colaticci raccolti
     nei pozzetti dei settori “messa in sicurezza” e “smontaggio/demolizione” vengono periodicamente aspirati
     con attrezzatura mobile e stoccati all’interno di una vasca in acciaio da 4˙500 lt.
     Dalle operazioni di smontaggio e demolizione esitano ulteriori rifiuti:
     • batterie al piombo, raccolte in un apposito contenitore a tenuta con capacità massima pari a 5˙000 kg;
     • pastiglie freni non contenenti amianto, raccolte in fusti per una capacità complessiva di stoccaggio pari a
     300 kg;
     • pastiglie freni contenenti amianto, raccolte (se rinvenute) in un fusto a bagno d’acqua con capacità
     massima di stoccaggio pari a 50 kg;
     • componenti pericolosi (contenenti PCB o mercurio), raccolti (se rinvenuti) in due contenitori per una
     capacità complessiva di stoccaggio pari a 20 kg;
     • sacchetti airbag inertizzati, raccolti all’interno di un fusto per una capacità di stoccaggio di 100 kg;
     • catalizzatori esausti, stoccati in una vasca metallica con capacità massima di 1˙000 kg;
     che vengono tutti depositati all’interno di un vano del capannone (come inpiduato nella Tavola C2 di lay-
     out dell’impianto), nel quale vengono anche svolte operazioni di smontaggio-montaggio pneumatici.
     Gli airbag vengono inertizzati a bordo del veicolo con apposita attrezzatura portatile omologata, prima di
     essere rimossi e alienati a rifiuto.
     Nel settore “demolizione/smontaggio” è stata ricavata un’area per il lavaggio dei pezzi (con caditoia
     dedicata afferente in una vasca a tenuta con capacità massima di 4˙500 lt) e trova posto l’apposita
     attrezzatura omologata per il recupero dei gas dei climatizzatori.
     L’area scoperta di pertinenza dell’impianto, che ha una superficie complessiva di circa 7˙000 mq, è
     integralmente pavimentata con calcestruzzo armato ed è destinata principalmente a deposito di veicoli fuori
     uso, rifiuti e pezzi di ricambio.
     Come da lay-out argomento nella Tavola C2, in area scoperta sono presenti:
     • n. 2 settori di “conferimento” dei veicoli fuori uso (da bonificare) delimitati con apposita linea colorata a
     pavimento;
     • un settore di deposito indifferenziato dei veicoli messi in sicurezza e trattati (carcasse bonificate) presso
     l’impianto con ingombri in pianta delimitati da apposita linea colorata a pavimento;
     • i depositi di rifiuti esitati dalle operazioni di smontaggio/demolizione, stoccati prevalentemente all’interno
     di container scarrabili;
     • i depositi di componentistica da riutilizzo quali paraurti, avantreni, retrotreni, cerchi, pneumatici e ricambi
     meccanici;
     • il settore “rottamazione” in cui si effettua la pressatura delle carcasse bonificate e lo stoccaggio dei
     “pacchi” di carcasse pressate.
     Il settore “rottamazione” è realizzato su una piazzola in c.a. rialzata con superficie sagomata ad impluvio
     confluente in una canaletta grigliata di drenaggio e corrivazione sia di eventuali colaticci di pressatura sia
     dell’acqua meteorica (insistente sulla piazzola) in un impianto dedicato di disoleazione, prima della loro
     immissione nel canale di raccolta delle acque di dilavamento dell’intero piazzale. Per la pressatura delle
     carcasse bonificate viene utilizzata una pressa compattatrice oleodinamica azionata da motore diesel
     installato a bordo macchina, con annesso caricatore a polipo di alimentazione e scarico. Nella piazzola
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     dedicata al settore “rottamazione” vengono stoccate le carcasse pressate in pacchi (per una capacità massima
     di 35˙000 kg) e trovasi inoltre dislocato un container per lo stoccaggio di pezzi contaminati da oli avente una
     capacità massima pari a 20˙000 kg.
     Gli autoveicoli fuori uso in ingresso all’impianto sono disposti su un unico livello, mentre gli autoveicoli
     messi in sicurezza presso l’impianto sono disposti su più livelli (da uno a quattro), come evidenziato nel lay-
     out riportato in Tavola C2. Per la disposizione su quattro livelli vengono utilizzate apposite rastrelliere con
     struttura portante in acciaio.
     Per l’estrazione/esaurimento dei gas combustibili (metano o GPL) e la messa in sicurezza delle bombole
     viene utilizzata apposita apparecchiatura denominata “vacuum gas”, installata in area scoperta.
     In vari punti “strategici” dell’impianto di autodemolizione sono presenti depositi di materiali oleoassorbenti
     (seppiolite, cuscini, salsicciotti) da utilizzare in caso di emergenza per contenere eventuali sversamenti
     liquidi accidentali.




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     Impianto di trattamento acque meteoriche
     Gli unici scarichi idrici prodotti dall’attività sono quelli dei servizi igienici (reflui assimilati a domestici) e
     delle acque meteoriche di dilavamento del piazzale (scoperto); eventuali colaticci provenienti dalle aree
     operative e le acque di lavaggio pezzi del settore “demolizione/smontaggio” vengono gestiti come rifiuti
     liquidi e conferiti a Terzi autorizzati.
     Tutta l’area scoperta di pertinenza dell’impianto di autodemolizione (destinata a: movimentazione,
     conferimento, deposito indifferenziato di veicoli messi in sicurezza/trattati) è pavimentata e sagomata con
     pendenza da nord verso sud a confluire in una capiente canala grigliata con giacitura ovest-est di raccolta e
     sgrondo delle acque meteoriche di dilavamento, esternamente calettata al muro di recinzione
     della ditta. La canala in parola assicura un volume di invaso di circa 200 mc (di accumulo delle acque
     meteoriche), molto importante per garantire la laminazione delle portate in occasione di precipitazioni di
     notevole intensità e durata. Le acque di dilavamento vengono quindi convogliate, a gravità, ad un impianto
     di trattamento costituito nell’ordine dai seguenti comparti:
     • comparto di decantazione a pianta rettangolare con fondo inclinato per favorire il periodico espurgo dei
     fanghi decantati (volume utile pari a circa 60 mc);
     • n°2 comparti di disoleazione a gravità in serie (volume utile complessivo pari a 50 mc);
     • comparto di raccolta-accumulo oli (volume utile di 13 mc);
     • filtro finale costituito da un pannello di carbone attivo granulare.
     All’impianto di trattamento sono annesse:
     • una vasca di raccolta della 1ª pioggia avente un volume di raccolta (35 mc) corrispondente ad una altezza
     di precipitazione di 5 mm insistente sulla superficie presidiata (7˙000 mq), che viene svuotata al termine
     dell’evento meteorico;
     • una vasca di raccolta della 2ª pioggia (eccedente la capacità di raccolta della 1ª pioggia), avente un volume
     utile di circa 370 mc, che viene svuotata con un ritardo prestabilito sulla cessazione dell’evento meteorico.
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     La capacità (massima) complessiva di accumulo delle vasche di raccolta della 1ª e 2ª pioggia risulta pertanto
     pari a circa 400 mc.
     Il manufatto di pretrattamento (decantazione e disoleazione in continuo) è dimensionato e funzionale in
     ragione dell’estensione della superficie scolante; in particolare, il volume utile complessivo dei comparti di
     decantazione e disoleazione garantisce un tempo di permanenza di mezz’ora, con una precipitazione di 32
     mm/h, sufficiente a garantire la rimozione dei solidi e degli eventuali oli dalle acque di dilavamento che
     vengono successivamente filtrate e quindi sfiorate nel comparto di raccolta della 1ª pioggia. Eventuali
     precipitazioni di punta (critiche), ossia scrosci di notevole intensità e breve durata, vengono laminati dal
     consistente volume di invaso della canala di raccolta che precede il manufatto di trattamento.
     Le acque di dilavamento decantate/disoleate, raccolte nella vasca di accumulo della 1ª pioggia, vengono da
     questa estratte e convogliate in fognatura gestita da ETRA spa mediante una elettropompa sommergibile il
     cui funzionamento viene attivato automaticamente da un sensore di pioggia al cessare dell’evento meteorico;
     la pompa si arresta automaticamente al raggiungimento del livello minimo in vasca segnalato da apposito
     regolatore. La portata della elettropompa di estrazione, pari a circa 1,5 lt/s, assicura lo svuotamento della
     vasca di accumulo della 1ª pioggia in circa 6 ore e mezza.
     Al raggiungimento del livello massimo nella vasca di accumulo della 1ª pioggia, interviene lo sfioro (delle
     eventuali eccedenze di precipitazione) nella vasca di accumulo della 2ª pioggia; il raggiungimento del livello
     massimo nella vasca di accumulo della 1ª pioggia (cui corrisponde l’inizio dello sfioro della 2ª pioggia) viene
     segnalato a quadro dall’accensione di una spia attivata da apposito indicatore di livello. Al cessare della
     precipitazione meteorica, il sensore di pioggia, oltre ad attivare il funzionamento dell’elettropompa di
     svuotamento della vasca di accumulo della 1ª pioggia, attiva un temporizzatore programmabile che a sua
     volta attiva automaticamente l’elettropompa di svuotamento della vasca di accumulo della 2ª pioggia dopo
     un periodo di tempo preimpostato. Considerato che un nuovo evento meteorico è definito tale quando
     succede di almeno 48 h la precedente precipitazione e poiché la vasca di accumulo della 2ª pioggia, di
     volume massimo pari a 370 mc ed equipaggiata con una pompa avente una portata di 5 lt/s, si svuota al
     massimo in 24 h, il temporizzatore attiva la pompa di svuotamento trascorse 24 h dalla cessazione
     dell’evento meteorico; la pompa si arresta automaticamente al raggiungimento del livello minimo in vasca
     segnalato da apposito regolatore; sulla tubazione di scarico (in pressione) è installato un apposito contalitri
     (in pozzetto dedicato) per la contabilizzazione del volume scaricato (sia della1ª che della 2ª pioggia).
     Il pozzetto di ispezione per i prelievi fiscali è collocato a monte dell’allacciamento al collettore fognario
     pubblico.
     L’impianto di trattamento è dotato di sistemi di controllo dei livelli, ulteriori a quelli necessari per il
     funzionamento delle pompe di estrazione, e di sistema di segnalazione delle operazioni di asportazione
     dell’olio dai comparti di disoleazione; in particolare:
     • nel comparto di raccolta (accumulo) oli è installato un indicatore di livello massimo collegato ad un
     dispositivo di allarme visivo (lampeggiante);
     • in ciascun comparto di disoleazione è installato uno specifico indicatore di “scarto” di livello che lancia un
     impulso (ad un contaimpulsi a quadro) ogniqualvolta si produce un abbassamento di livello rispetto alla
     soglia di scarico del comparto che può essere determinato unicamente dall’apertura delle valvole di sfioro
     degli oli nel comparto di accumulo; in questo modo vengono “contate” tutte le operazioni di apertura delle
     valvole in parola (operazioni di “asportazione” dell’olio).
     Tutte le apparecchiature dell’impianto di trattamento acque sono collegate ad un apposito gruppo
     elettrogeno allo scopo di garantire la continuità operativa anche in mancanza di alimentazione elettrica di
     rete; il gruppo elettrogeno si inserisce automaticamente in “mancanza di rete”.
     Le acque meteoriche trattate e i reflui assimilati a domestici provenienti dai servizi igienici vengono scaricati
     nel collettore fognario di Via Perosi, gestito da ETRA S.p.A..



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     Le acque dei pluviali delle coperture e le acque meteoriche insistenti sul corridoio pavimentato di passaggio
     a nord della ditta, non impegnato da lavorazioni e/o depositi, sono da considerarsi incontaminate e pertanto
     vengono recapitate negli strati subsuperficiali del suolo mediante n. 2 pozzi assorbenti.

     QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
     Aria (Cortesi - Vicentin)
     L’attività di autodemolizione consta di operazioni manuali che non producono emissioni in atmosfera, quan-
     tomeno di tipo convogliato, e comunque anche eventuali emissioni diffuse derivanti dalle attività di messa
     in sicurezza e di demolizione/smontaggio degli autoveicoli, effettuate a portoni aperti all’interno del capan -
     none, sono da considerarsi poco significative.
     L’operazione di esaurimento/bonifica delle bombole di gas combustibile (metano, GPL) viene eseguita
     all’aperto con l’ausilio di apposita apparecchiatura “vacuum gas”, mediante la quale il gas combustibile
     eventualmente ancora presente viene estratto e combusto e la bombola viene inertizzata con azoto.
     Quest’operazione determina un’emissione di un’esigua portata di gas di combustione che non può compor-
     tare alcun effetto significativo nei confronti dell’atmosfera.
     In conclusione, considerate la tipologia di rifiuti trattati (metallici, pesanti e complessivamente compatti /
     non polverulenti) e le operazioni di recupero effettuate, che non prevedono l’utilizzo di apparecchiature
     come trituratori/macinatori, la formazione di emissioni (pure diffuse) rappresenta, anche nell’area interna
     all’impianto, rappresenta un’incidenza comunque trascurabile.
     Acque (Cortesi - Vicentin)
     L’attività non comporta alcun impatto sulleacque superficiali in quanto non produce alcuno scarico
     industriale e anche le acque meteoriche di dilavamento del piazzale vengono raccolte e recapitate in pubblica
     fognatura gestita da ETRA S.p.A.. Nelle immediate vicinanze della ditta non sono peraltro presenti corsi
     d’acqua superficiali; il corso d’acqua più vicino è una roggia tombinata (Roggia Cornera Bassa).
     L’impianto di trattamento delle acque meteoriche di dilavamento descritto nel quadro di riferimento
     progettuale è idoneo a garantire il rispetto dei limiti tabellari prescritti per lo scarico in fognatura pubblica,
     come si constata dagli esiti dei controlli analitici effettuati.
     Suolo e sottosuolo (Sottani)
     L’attività comprende esclusivamente operazioni “a secco”, che non richiedono cioè l’impiego della risorsa
     idrica e le acque di lavaggio pezzi e i colaticci delle aree operative vengono infatti raccolti in apposite vasche
     a tenuta e gestiti come rifiuti conferiti a Terzi autorizzati.
     Tutti i depositi di rifiuti liquidi prodotti dalla ditta (oli, liquidi tergivetro, liquidi antigelo, ecc...) sono
     presidiati da bacini di contenimento e la benzina viene stoccata in un serbatoio omologato a doppia camera.
     Tutta l’area scoperta di pertinenza dell’impianto di autodemolizione è pavimentata e sagomata con
     pendenza da nord verso sud a confluire in una capiente canala grigliata di raccolta e sgrondo delle acque
     meteoriche di dilavamento, che vengono raccolte e trattate nell’impianto di depurazione, per essere infine
     scaricate in pubblica fognatura; in pubblica fognatura viene recapitato anche lo scarico assimilato a
     domestico proveniente dai servizi igienici.
     Le acque dei pluviali delle coperture e le acque meteoriche insistenti sul corridoio pavimentato di passaggio
     a nord della ditta, non impegnato da depositi e/o operazioni di sorta, che sono quindi da considerarsi
     incontaminate, vengono recapitate negli strati subsuperficiali del suolo mediante n. 2 pozzi assorbenti.
     Per quanto sopra, si ritiene che la ditta abbia adottato tutte le misure e le cautele necessarie per evitare
     scarichi incontrollati che possano interessare la componente ambientale suolo-sottosuolo-acque sotterranee.
     Rumore (Milanese)
     L’emissione di rumore è determinata unicamente dalle operazioni di movimentazione degli autoveicoli con
     carrelli elevatori e dalla pressatura delle carcasse bonificate con la pressa compattatrice oleodinamica.


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     L’attività di bonifica degli autoveicoli fuori uso non prevede l’uso di apparecchiature rumorose, se non in
     modo saltuario e occasionale per l’utilizzo di utensili manuali elettropneumatici.
     L’area dell’impianto è delimitata sui lati sud e nord con pannelli in c.a.p. ciechi alti circa 2,5 m che limitano
     la propagazione delle emissioni acustiche verso le aree contermini.
     La ditta è situata in un’area urbanizzata a destinazione produttiva e l’unico recettore residenziale che può
     essere interessato dalle emissioni acustiche dell’attività è un’abitazione che si trova oltre il confine sud
     dell’impianto.
     L’attività viene svolta in periodo diurno, nell’intervallo temporale compreso tra le 7.00 e le 18.00.
     Al fine di verificare l’impatto acustico dell’attività di Comauto Autodemolizioni s.r.l. è stata condotta una
     indagine fonometrica in ambiente esterno i cui risultati, riportati nel rapporto tecnico argomento
     dell’elaborato B, attestano il rispetto dei limiti diurni di emissione e di immissione acustica stabiliti dal Piano
     di Zonizzazione Acustica comunale. Inoltre, in corrispondenza del recettore più vicino, tenendo conto
     dell’abbattimento medio dei livelli di rumore nel passaggio fra esterno-interno dei locali abitativi, si valuta
     un livello di rumorosità diurno inferiore a 50 dB(A) valore al di sotto del quale non risulta applicabile il
     criterio differenziale essendo ogni effetto del disturbo da ritenersi trascurabile.
     Paesaggio (Montanari)
     L’impianto è inserito in un tessuto fortemente antropizzato, connotato da una significativa presenza di inse-
     diamenti produttivi e commerciali e dall’attraversamento della S.S. 47 della Valsugana. Dal punto di vista
     paesaggistico, in sito non si riscontrano elementi di particolare pregio, soprattutto in considerazione della
     massiccia urbanizzazione dell’ambiente interessato. Soltanto l’area oltre il perimetro dell’impianto a sud pre-
     senta caratteri vegetativi a cui contribuisce anche un’opportuna barriera arborea di mitigazione ambientale.
     Recentemente, gli edifici fronte Via Perosi della ditta sono stati oggetto di un intervento di ampliamento e
     conservativo, provvedendo anche ad una valorizzazione architettonica della facciata lato est sulla quale è
     stato pure realizzato un murales con soggetto astratto in tinte fredde.
     Per quanto questi interventi si rilevino indubbiamente di effetto sotto il profilo paesaggistico, la ditta ritiene
     di proporre, quale ulteriore misura di mitigazione, l’implementazione di una barriera arbustiva anche sul
     lato ovest del piazzale al fine di migliorare l’inserimento paesaggistico dell’impianto di autodemolizione
     nell’ambiente circostante.
     Viabilità (Franchetti)
     L’impianto è situato in un’area produttiva del Comune di Cassola compresa tra la S.S. 47 “della Valsugana”
     e Via Perosi, in prossimità del confine comunale con Romano d’Ezzelino. L’accesso all’area di impianto
     avviene da Via Perosi e la ditta dispone di un ampio parcheggio (prospicente Via Perosi) per gli autoveicoli
     dei clienti e del personale dell’impianto. A circa 500 m a sud, Via Perosi si raccorda allo svincolo della S.S. 47
     di Romano d’Ezzelino. La S.S. 47 della Valsugana, che prolunga la S.P. 111 a partire dal Crocerone di
     Bassano del Grappa, rappresenta attualmente una delle principali arterie stradali del Bassanese.
     Un’altra strada di primaria importanza per la viabilità locale è la S.P. 57 “Ezzelina” che attraversa in
     direzione nord-sud il territorio comunale di Romano d’Ezzelino fino a Rossano Veneto.
     Il traffico veicolare determinato dall’attività di Comauto Autodemolizioni s.r.l. è limitato alla fascia feriale
     diurna (dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.00 alle ore 18.00) ed è rapportato alla consistenza massima dei
     conferimenti all’impianto, che può raggiungere 5˙000 autoveicoli/anno; a questo valore (massimo potenziale)
     corrisponde una media giornaliera di 20 veicoli/giorno che vengono conferiti direttamente dai proprietari o
     mediante carroattrezzi e furgonati. Il traffico indotto determinato dal conferimento degli autoveicoli
     all’impianto è pertanto riconducibile in misura principale alla componente di traffico “leggero” (vettori < 35
     q.li), seppur occasionalmente possano essere impiegate per i conferimenti anche delle bisarche (molto di
     rado). Per le operazioni di allontanamento dei rifiuti prodotti, che sono costituiti principalmente da carcasse
     di veicoli pressate, vengono impiegati mezzi pesanti con una frequenza corrispondente a circa un trasporto
     giornaliero (quando effettuato).

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     In linea generale per le attività di autodemolizione si riscontra un incremento stagionale dei conferimenti in
     corrispondenza delle scadenze del bollo auto. In questi periodi si ritiene di poter considerare
     (conservativamente) un traffico veicolare massimo corrispondente al conferimento di circa 25 veicoli/giorno,
     pari quindi ad un massimo di 50 passaggi di mezzi al giorno (ingresso/uscita).
     L’impianto di Comauto è esistente da persi decenni e il suo volume di traffico indotto risulta già
     ricompreso all’interno del flusso veicolare attualmente insistente sulla viabilità locale, non essendo previsto
     alcun incremento di potenzialità dell’impianto.
     Il traffico commerciale insistente sulle arterie stradali considerate si stima in circa 4˙000 passaggi/giorno per
     la S.S. 47 e circa 1˙600 passaggi/giorno per la S.P. 57 e, pertanto il traffico indotto dalla ditta, assunto
     conservativamente pari ad un massimo di 50 passaggi/giorno, non può che avere un impatto trascurabile
     sulla viabilità locale.
     Risorse naturali, Flora, Fauna (de Marchi - Salviati)
     Per quanto riguarda gli aspetti naturalistici, considerato che l’impianto si localizza nell’ambito di un contesto
     fortemente antropizzato e a destinazione produttiva e commerciale, connotato anche dalla presenza di
     un’arteria stradale importante come la S.S. 47 della Valsugana, nell’area non sono presenti biotipi pregiati o
     di particolare interesse naturalistico e non sono nemmeno presenti specie protette da leggi nazionali,
     regionali e/o da convenzioni internazionali, com’è del tutto logico attendersi date le caratteristiche dell’area
     stessa. In particolare, non si rilevano Siti di Importanza Comunitaria (S.I.C.) e/o Zone a Protezione Speciale
     (Z.P.S.) nelle vicinanze dell’impianto, distante oltre 3 km ad est dal sito Rete Natura 2000 più vicino, che
     risulta essere il SIC/ZPS IT 3260018 “Grave e Zone umide della Brenta”; a maggior distanza si trova (a quasi
     4 km in direzione nord) il SIC/ZPS IT 3230022 “Massiccio del Grappa”; entrambi i siti inpiduati si trovano
     a monte idrografico e sopravento, escludendosi pertanto che l’esercizio dell’impianto di autodemolizione di
     Comauto possa comportare effetti significativi di sorta sui siti in parola, come risulta dalla “Attestazione
     della non necessità di effettuare la V.Inc.A.”, argomento dell’elaborato D.
     Salute dei Lavoratori e delle persone
     Per quanto riguarda la salute pubblica, i possibili impatti di qualsivoglia impianto di gestione rifiuti sono
     riconducibili in generale alla presenza di sostanze tossiche, agenti patogeni, radiazioni (ionizzanti e non),
     emissioni di gas, polveri, odori, rumore. Date le caratteristiche dei rifiuti gestiti, le modalità di trattamento
     ed i presidi ambientali in essere si può ragionevolmente escludere qualsivoglia effetto negativo sulla salute
     pubblica legato alla presenza di sostanze tossiche; per quanto concerne le radiazioni (ionizzanti e non), è
     esclusa la presenza di materiali radioattivi ai sensi del D. Lgs. 17/03/95, N. 230 e la natura dei rifiuti gestiti è
     tale da escludere la presenza di agenti patogeni.
     L’impianto non può dar luogo ad emissioni aeriformi significative tali da comportare impatti di sorta nei
     confronti dell’ambiente circostante, men che meno nei confronti della salute degli abitanti della zona.
     In merito al rumore, si ribadisce come i livelli acustici misurati risultino compatibili con i limiti assoluti
     stabiliti dalla zonizzazione acustica comunale.
     L’impianto è stato al tempo valutato anche sotto il profilo della sicurezza, con particolare riferimento al
     rischio incendio. La specifica problematica è stata affrontata realizzando un impianto antincendio fisso con
     idranti in numero e in posizioni tali da presidiare integralmente l’area di impianto. La conformità
     antincendio dell’impianto è stata recentemente riconfermata presso il Comando Provinciale dei VV.F. di
     Vicenza. Per quanto rappresentato, si ritiene che la ditta abbia già adottato tutte le precauzioni e le misure
     atte a scongiurare possibili impatti sulla salute pubblica. Si recepiscono le indicazioni dell’Ulss per quanto
     riguarda la lotta vettoriale alle zanzare.

     MISURE MITIGATIVE PROPOSTE
     Gli apprestamenti implementati dalla ditta fin dal suo insediamento si rivelano indubbiamente a tutt’oggi
     ancora efficaci sotto il profilo ambientale e, data l’assenza di criticità, non risulterebbe pertanto necessario
     prevedere ulteriori interventi di mitigazione. Anche dal punto di vista paesaggistico, la ditta risulta essere
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     adeguatamente inserita nel contesto urbanistico al contorno, in particolare grazie al recente intervento
     edilizio che ha comportato la valorizzazione architettonica della facciata (lato est). Sul lato sud, a confine con
     una zona mista, l’area di impianto risulta essere adeguatamente schermata da una barriera arborea di
     mitigazione ambientale.
     A nord e, parzialmente, anche a sud la ditta confina con altri fabbricati industriali, entre a ovest è costeggiata
     dalla S.S. 47 della Valsugana.
     Per quanto le misure di mitigazione in essere risultino obiettivamente sufficienti a garantire un adeguato
     inserimento urbanistico della ditta, si ritiene di poter migliorare ulteriormente questo aspetto con
     l’implementazione di una barriera “verde” anche sul lato ovest del piazzale dell’impianto a confine con la
     S.S. 47. Si propone, in particolare, la realizzazione di un filare arbustivo anche sul lato ovest, all’interno della
     recinzione, ricorrendo alla piantumazione in vaso di esemplari di Osmanto a intervalli di circa 2 m l’uno
     dall’altro. Questa soluzione (in vaso) è l’unica proponibile in quanto l’area, peraltro pavimentata con uno
     spesso massetto di calcestruzzo armato, è interessata dalla fascia di rispetto stradale.

                  VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                               CONCLUSIONI
     La presente procedura riguarda un’attività esistente in fase di rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio,
     secondo quanto introdotto dall’art.13 della L.R. n.04/2016.
     Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
     progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
     parere.
     Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
     Il grado di approfondimento documentale, la tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi
     riportati possono essere considerati adeguati alle finalità che il proponente intende conseguire e conformi a
     quanto previsto dalla DGRV 1020/2016.
     Non sussistono osservazioni contrarie alla prosecuzione dell’attività.
     La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
     progetto non comporta pressioni o effetti/impatti significativi sull'ambiente determinati dall’esercizio
     dell’impianto ovvero la possibilità di interventi mitigativi particolari rispetto alla realtà esistente consolidata.
     Il progetto non determina, inoltre, alcun impatto aggiuntivo e/o significativo rispetto all’esercizio corrente.
     Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
     di rischi ambientali, sanitari ed ecologici.

                              Tutto ciò premesso
                           PARERE FAVOREVOLE
               al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
     1. L’azienda è comunque impegnata ad acquisire dalla Provincia di Vicenza il rinnovo dell’autorizzazione
       all’esercizio dell’attività di autodemolizione.
     2. In via preliminare al rilascio dell’autorizzazione la ditta dovrà:
     a) fornire uno specifico approfondimento in tema di compatibilità con la fascia di rispetto stradale con i
     depositi di auto presenti nella stessa fascia;
     b) produrre una planimetria che indichi i percorsi dei mezzi in ingresso, in uscita e interni al lotto con le
     relative fasce di ingombro al fine di inpiduare eventuali punti di conflitto;


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     c) valutare l’opportunità di realizzare delle opere/strutture per ridurre l’impatto visivo diretto sul deposito
     di rottami e vetture dalle finestre dell’abitazione al primo piano;
     d) procedere con la realizzazione delle misure mitigative proposte.
     3. In tema di lotta alle zanzare si prescrive di:
     a) conservare gli pneumatici in aree rigorosamente coperte o, in alternativa, disporli a piramide, dopo averli
     svuotati da eventuale acqua, ricoprendoli con telo impermeabile fisso e teso, assicurandosi che non formi
     pieghe o cavità dove possa raccogliersi acqua piovana;
     b) eliminare o stoccare in luoghi chiusi gli pneumatici fuori uso e non più utilizzabili, dopo averli svuotati
     da ogni contenuto di acqua;
     c) procedere ad una periodica disinfestazione larvicida, da effettuare tra aprile e ottobre, delle aree interessate
     da dette attività;
     d) avere cura nell'evitare la formazione di tutti ristagni d'acqua occasionali, comprese le pieghe di eventuali
     teloni di copertura, e provvedere alla loroeliminazione nel caso essi comunque abbiano a formarsi.
     Di quanto realizzato rispetto al punto 3.d) dovrà essere dato idoneo riscontro fotografico.


     Vicenza, 08 febbraio 2017

       F.to Il Segretario                                    F.to Il Presidente
      Dott.ssa Silvia Chierchia                                 Andrea Baldisseri




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