determina n.867 del 12/12/2016
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 867 DEL 12/12/2016
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: ASSOGGETTAMENTO ALLA PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N.
152/2006 E S.M.E I. - APERTURA DI UNA GRANDE STRUTTURA DI VENDITA DELLA
TIPOLOGIA CENTRO COMMERCIALE.
DITTA: CAPITELVECCHIO REAL ESTATE S.R.L. - LOCALIZZAZIONE INTERVENTO:
COMUNE DI CASSOLA, VIA VALSUGANA
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata in data 13/07/16 , prot. n. 47797, da parte della ditta
CAPITELVECCHIO REAL ESTATE S.R.L., con sede legale in via della Stazione n. 100 in
Comune di Castel Ivano (TN), relativa all'“Apertura di una grande struttura di vendita della
tipologia centro commerciale.”, nel sito di via Valsugana , in Comune di Cassola;
Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto 7. progetti
di infrastrutture, lettera b) “Costruzione di centri commerciali di cui al D.Lgs. 31/03/1998, n. 114
“Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell'art. 4, comma 4, della
legge 15/03/1997, n. 59” dell'allegato IV della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i..;
Tenuto conto che la verifica per tali progetti risulta tra le competenze inpiduate in capo alla
Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016, e sue successive modifiche ed integrazioni, anche con
riferimento alla tipologia degli interventi, come inpiduati negli allegati III e IV alla Parte II del
D.Lgs. n. 152/2006;
Rilevato che nella documentazione trasmessa la ditta ha chiesto l'attivazione della procedura di
verifica di cui all'art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed è stata effettuata la pubblicazione sul sito
web della Provincia in data 26/07/16 ;
Considerato che il citato art. 20 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni degli articoli da 21 a
28 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
Dato atto che il Comitato Tecnico Provinciale, nella seduta del giorno 30/11/2016, ha disposto
l'assoggettamento del progetto alla procedura di valutazione di
impatto ambientale per le motivazioni contenute nel parere n. 16/2016 allegato al presente
provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale, ritenendo sussistere possibili impatti
negativi e significativi sull'ambiente;
Vista l’istruttoria del Comitato tecnico Provinciale conservata agli atti;
copia informatica per consultazione
Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 80 ID PROC 45;
Vista la Legge Regionale n. 4/2016 ;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.27 del 28/07/2016 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2016;
Visto che con Decreto del Presidente n. 76 del 03/08/2016 è stato approvato il PEG dell'anno
2016 per la sola parte contabile;
DETERMINA
1. che il progetto della ditta CAPITELVECCHIO REAL ESTATE S.R.L.., con sede legale in
via della Stazione n. 100, nel comune di Castel Ivano, relativo all'“Apertura di una grande
struttura di vendita della tipologia centro commerciale.” situato in comune di Cassola, via
Valsugana, è assoggettato alla procedura di valutazione di impatto
ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L.R. 4/2016 con le motivazioni riportate nel
parere 16/2016 allegato alla presente determinazione per costituirne parte integrante e
sostanziale, ritenendo sussistere possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente;
2. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12).
3. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line.
4. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
Regione Veneto;
5. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
6. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta CAPITELVECCHIO REAL ESTATE
S.R.L., ai Comuni di Cassola, Bassano del Grappa, all'Ulss n.3, alla Regione del Veneto-
Direzione del Commercio, all'ARPAV.
INFORMA
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione
copia informatica per consultazione
del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni
dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
Vicenza, 12/12/2016
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
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Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
CAPITELVECCHIO REAL ESTATE srl
PARERE N. 16/2016
Oggetto: Apertura di una grande struttura di vendita della tipologia centro commerciale.
PROPONENTE: CAPITELVECCHIO REAL ESTATE srl
SEDE LEGALE: Via della Stazione n. 100, Castel Ivano (TN)
SEDE INTERVENTO: Via Valsugana, Cassola
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Centro Commerciale
PROCEDIMENTO: Verifica di assoggettabilità.
MOTIVAZIONE V.I.A: Allegato IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - Punto 7 Lettera
b) “costruzioni di centri commerciali di cui al D.lgs.114/1998”
COMUNE INTERESSATO: Bassano del Grappa
DATA DOMANDA: 13 luglio 2016
DATA PUBBLICAZIONE: 26 luglio 2016
DATA INTEGRAZIONI: 16 novembre 2016
DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
- TAVOLA1 PUA - Inquadramento
- TAVOLA 7 PUA - Planimetria Generale
- TAVOLA 8 PUA - Verifica parametri urbanistici
- TAVOLA 12 PUA - Planimetria Fognatura
- TAVOLA 14 PUA - Schema fognature provvisorio
- TAVOLA 15 PUA - Tombamento Canaletta
- TAVOLA 16 PUA - Impianti
- TAVOLA 17 PUA - Viabilità
- RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA
- TABELLA SUPERFICI
- RELAZIONE LEGGE 13
- TAVOLA 1 - Inquadramento. Foto, mappa, P.I., Planimetria
- TAVOLA 2 - Stato approvato. Elaborati allegati al P.d.C. n. C10/0151
- TAVOLA 3 - Dimostrazione standard. Planimetrie, calcoli, verifiche
- TAVOLA 4 - Progetto. Pianta piano terra e vasca interrata
- TAVOLA 5 - Progetto. Pianta copertura
- TAVOLA 6 - Progetto. Prospetti e sezione
- TAVOLA 7 - Progetto. Elaborato L13/89 e DGR 1428/2011
- TAVOLA 8 - Comparativa. Raffronto tra stato autorizzato e progetto
- STUDIO DI IMPATTO AMIBIENTALE
- ALLEGATO 1 - Permessi
- ALLEGATO 2 - Autorizzazione del Consorzio di bonifica Brenta
- ALLEGATO 3 - Impianti: Relazione tecnica e n.3 tavole allegate
- ALLEGATO 4 - Verifica di compatibilità geologica, geomorfologica, idrogeologica, sismica
- ALLEGATO 5 - Studio di impatto viabilistico: Relazione ed allegati
- ALLEGATO 6 - Valutazione previsionale di impatto acustico
- ALLEGATO 7 - Componente atmosfera
- VINCA.
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PREMESSE
La domanda in questione si riferisce al progetto d’insediamento di una nuova grande struttura di vendita
della tipologia centro commerciale costituita da quattro punti vendita di cui uno del settore alimentare e tre
del settore non alimentare; tale insediamento sarà ubicato in un’area del comune di Cassola in fregio a via
Valsugana di fronte all’intersezione a rotatoria tra via Colombo e la stessa via Valsugana.
Il proponente Capitelvecchio Real Estate S.r.l., proprietario dell’area, intende realizzare una nuova grande
struttura avente una superficie di vendita complessiva di 4.995 mq del settore alimentare e non alimentare,
nello specifico costituita da:
- un discount con S.d.V pari a 1.300 mq;
- un punto vendita del settore bricolage con l’insegna Eurobrico con S.d.V pari a 3.530 mq;
- un esercizio di vicinato con S.d.V pari a 65 mq;
- un esercizio di vicinato con S.d.V pari a 100 mq.
Il comune di Cassola ha stabilito che l’area, sulla quale verrà realizzato l’intervento, è idonea all’insediamen -
to di Grandi Strutture di Vendita e Parchi commerciali (Delibera del Consiglio Comunale n. 11 del
08/04/2015 ai sensi della L.R. 50/12) e, secondo l’art. 8 delle N.T.O del Piano degli Interventi, ricade
nell’ambito di un Piano urbanistico attuativo confermato ed è identificata come tessuto per insediamenti po -
lifunzionali (§ 2.3.3).
L’area non è vincolata ai sensi della parte III del Codice dei beni culturali e del paesaggio, D.lgs. 22 gennaio
2004, n. 42
UBICAZIONE
Il sito oggetto dell’intervento si trova a Cassola nell’area nord-ovest del territorio comunale in fregio a via
Valsugana (in prossimità del km 40 lato destro): nello specifico la mezzeria di tale arteria funge da confine
tra i comuni di Cassola e di Bassano del Grappa (in quest’ultimo comune viene toponomasticamente definita
via Capitelvecchio).
L’area d’insediamento dell’intervento in questione, sita all’interno del Piano di Lottizzazione “Dobru S.r.l.”,
è identificata dal Piano degli Interventi approvato come tessuto per insediamenti polifunzionali (art. 8 delle
N.T.O.) per grandi strutture di vendita e parchi commerciali (art. 11). E’presente una fascia di rispetto ferro -
viaria (art. 20).
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Ortofoto del sito
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Cassola;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Cassola;
• Rete Natura 2000.
I riferimenti programmatici sopra indicati rappresentano un quadro generale non sufficientemente descritto,
per il quale si ritengono comunque necessari taluni approfondimenti:
- non risultano trattati ed analizzati il Piano Regionale di Tutela delle Acque, Piano Regionale di Tutela
dell’Atmosfera, Atlante Ricognitivo dei Paesaggi del Veneto ed il Piano di Assetto Idrogeologico;
- non vi è evidenza dei motivi/criteri per cui, a livello di PTRC. PTCP e PAT, siano state analizzate solo
alcune tavole piuttosto che altre;
- non vengono analizzati il PAT ed il PI del Comune di Bassano del Grappa;
- in relazione al cumulo con altri progetti occorre rapportarsi anche con quanto previsto dalla
strumentazione urbanistica del comune di Cassola e del comune di Bassano del Grappa (indipendentemente
se a riguardo siano stati presentati progetti sottoponibili a screening o a VIA);
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Ad integrazione di quanto sopra esposto, rimane inoltre da rilevare una evidente criticità determinata dal
fatto che il progetto presentato non risulta conforme al piano attuativo approvato; al momento, risulterebbe
conforme ad una variante al PUA, la cui VAS correlata non è stata ancora approvata dalla Regione; i dati
progettuali indicati nei paragrafi 1.3.1. 1.3.2. 1.3.3. dovrebbero riferirsi al progetto ed al PUA non ancora
approvati.
Le integrazioni fornite non risultano essere del tutto esaustive, si ritiene tuttavia di esaminare le criticità non
analizzate all’interno delle specifiche matrici del quadro ambientale.
VALUTAZIONE
L'intervento previsto risulta parzialmente coerente con il quadro programmatico e non affronta in modo sistematico ed
approfondito le criticità ed i vincoli derivanti dagli strumenti di pianificazione considerati.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
L’area oggetto del presente studio rientra in un Piano di Lottizzazione denominato “Dobru” approvato in
Consiglio Comunale con Delibera n. 41 del 30 luglio 2011, regolarizzato con Permesso di Costruire n.
C11/0100 del 18/01/2012 “Variante al Piano di Lottizzazione DOBRU – Progetto Esecutivo” con data di inizio
lavori il 21/12/2012. Nello specifico sull’area è prevista la costruzione di un edificio a uso commerciale
regolarizzato con Permesso di Costruire n. C10/0151 del 14/06/2012 con data di inizio lavori il 21/12/2012.
Nonostante i titoli di cui sopra, allo stato di fatto l’area risulta ancora inedificata e caratterizzata dalla
presenza di arbusti cresciuti spontaneamente. Si rileva inoltre la presenza di una canaletta di irrigazione che
attraversa in senso nord-sud tutto il lotto; inoltre si rileva che con l’autorizzazione idraulica n.11746 del
06/12/2010 è stato ottenuto il parere favorevole del Consorzio alla tombinatura della canaletta che, tuttavia,
analogamente alla situazione di cui sopra descritta, non è stato effettuato.
Il progetto prevede una nuova grande struttura di vendita della tipologia centro commerciale (d’ora in poi
denominata per semplicità “nuova grande struttura”) costituita da quattro punti vendita di cui uno del
settore alimentare e tre del settore non alimentare. Tale insediamento sarà ubicato in un’area del comune di
Cassola in fregio a via Valsugana di fronte all’intersezione a rotatoria tra via Colombo e la stessa via
Valsugana. Il proponente Capitelvecchio Real Estate S.r.l., proprietario dell’area, intende realizzare la nuova
grande struttura avente una superficie di vendita (S.d.V.) complessiva di 4.995 m2.
Il fabbricato in progetto sviluppa una superficie coperta pari a circa 7.380 m 2, un'altezza media interna pari a
6,54 m circa e un’altezza massima (dalla quota di riferimento per il calcolo delle altezze definita nel P.d.L.) di
m 7,16 m. La struttura di copertura ed i tamponamenti perimetrali verranno realizzati in legno, avendo
elevate caratteristiche di isolamento; mentre i pilastri saranno in cemento armato precompresso. La
copertura sarà inoltre fornita di adeguati lucernari. Il centro commerciale si sviluppa su un unico livello
fuori terra.
L’ingresso è ubicato nella parte nord-ovest dell’edificio . All’interno si trovano due attività commerciali,
un’unità destinata alla vendita del settore alimentare, un’unità operante nel settore del bricolage, i servizi
igienici (uomini, donne e disabili) ed un ripostiglio. Sul lato sinistro dell’androne è posizionato l’accesso
all’unità destinata alla vendita del settore alimentare, mentre lungo il lato sud dell’androne sarà ubicato
l’accesso alle unità destinate alla vendita del settore non alimentare.
All’esterno, sul fronte sud, a servizio dell’attività di vendita del settore del bricolage, è ricavato uno spazio
di vendita all’aperto definito “drive” avente superficie di vendita pari a 230 m 2, dove l’utente in automobile
o furgone entra, ordina, carica il materiale ed alla fine paga ed esce. La pavimentazione dei vari locali del
centro commerciale sarà in cemento lisciato rifinito con adeguate resine lavabili, mentre i pavimenti e le
pareti dei servizi igienici verranno rivestiti con mattonelle in ceramica. I serramenti a parete saranno in
alluminio con vetro camera. La ventilazione verrà garantita dalla presenza di serramenti apribili, sia a parete
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che mediante lucernari in copertura. La seguente tabella riepiloga le superfici utili del capannone. Negli
“Spazi di uso comune” sono compresi l’ingresso, un disimpegno, wc, un ripostiglio e un vano tecnico.
L’Unità A comprende un negozio (unità di vendita del settore alimentare), un locale filtro, un magazzino e
wc con doccia. Similmente, l’unità B comprende due negozi (settore operante nel bricolage), un locale filtro,
un magazzino e wc con doccia. Infine le Unità C e D sono costituite esclusivamente da negozi, uno per Unità.
Superfici della “nuova grande struttura”
Tabella superfici utili
Descrizione Superficie (m2) Superficie di vendita utile (m2)
Spazi di uso comune 341,94 -
Unità A 1797,29 1300
Unità B 3911,24 3300
Unità C 68,55 65
Unità D 103,39 100
Planimetria generale. Tavola 1 - Inquadramento
DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
Si precisa innanzi tutto che allo stato attuale non è ancora possibile indicare le specifiche attività che
andranno ad insediarsi; in ogni caso, quando tali attività saranno definite, verranno prodotte apposite
pratiche che indicheranno puntualmente: il tipo di prodotto messo in vendita, il nominativo della ditta che
andrà ad insediarsi e gli elaborati saranno aggiornati con la rappresentazione del layout definitivo.
L’insediamento della nuova grande struttura di vendita con le sue attività determinerà i seguenti tipi di
inquinamento:
• Traffico: la nuova struttura di vendita opererà su 4.995 m2 di superficie di vendita, determinando un
indotto pari a 300 movimenti veicolari durante l’ora di punta del sabato pomeriggio.
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• Rumore: l’inquinamento acustico nel caso di una struttura commerciale è strettamente correlato al
numero di veicoli che accedono alla stessa. L’aumento di veicoli stimato in seguito all’apertura della
nuova grande struttura di vendita determinerà un incremento modesto della rumorosità ambientale
di fondo. L’altra fonte di inquinamento acustico generata dalle strutture commerciali è rappresentata
dal rumore prodotto dagli impianti tecnologici, in particolare, dagli impianti di climatizzazione e
dall’impianto di refrigerazione dei banchi frigo del punto vendita alimentare.
• Aria: anche l’inquinamento dell’aria sarà prevalentemente prodotto dal traffico veicolare dei visitato-
ri della struttura.
Il progetto prevede il tombamento dell’esistente canaletta di irrigazione, intervento che non determinerà
impatti sull’ambiente idrico.
I potenziali impatti su suolo e sottosuolo in fase di cantiere saranno relativi alle alterazioni dell’assetto
morfologico dovute alle opere di scavo per la posa delle fondazioni e di rinterro
L’apertura dei nuovi punti vendita comporterà la produzione di rifiuti, in particolare delle frazioni di
umido-organico, carta, cartone, imballaggi di plastica e legno; non è prevista la produzione di rifiuti
pericolosi. Nel caso fosse necessario, in via eccezionale, smaltire anche quest’ultima tipologia di rifiuto, il
servizio di ritiro e smaltimento sarà compiuto con società autorizzata. I nuovi punti vendita effettueranno la
raccolta differenziata per le suddette tipologie di rifiuti. Il gestore dei rifiuti del nuovo punto vendita sarà
ETRA – Energia Territorio Risorse Ambientale.
Per quanto riguarda i rifiuti che saranno prodotti nell’ambito del centro commerciale, ed in particolare il loro
inquadramento amministrativo e operativo, si ritiene necessario che sia precisato il regime di titolarità della
gestione, data la previsione di più esercizi con persi soggetti responsabili. Dalla documentazione di proget-
to e dal sopralluogo emerge la previsione di un’unica area di raccolta e deposito temporaneo rifiuti, condi -
zione che deve essere resa compatibile con la presenza in sito di più produttori.
Per quanto riguarda i consumi energetici, prevalentemente riguardanti l’energia elettrica degli impianti di
climatizzazione (con possibile utilizzo di gas metano per un impianto termico di riserva), si richiede una va -
lutazione sulle misure tecnico-impiantistiche e gestionali-organizzative che potranno essere poste in atto per
garantire un monitoraggio su esigenze e consumi energetici, sulle opportunità di risparmio e di limitazione
degli sprechi e sulla rivelazione delle anomalie.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
I dati metereologici sono stati raccolti nella stazione meteorologica di Castelfranco, situata a circa 15 km dal
sito. La descrizione del regime anemologico del PRTRA, consultabile nell’Allegato “Analisi campo di vento
stazioni a 10 metri” del Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera è la seguente: “ I venti più
sostenuti (raramente oltre i 5 m/s) sono prevalentemente in inverno e da N‐E.”
Il progetto di riesame della zonizzazione del Veneto in adeguamento alle disposizioni del D.Lgs. 155/2010
classifica il comune di Cassola come “IT0513 Pianura e Capoluogo bassa pianura” (Dgr. 2010 del 23/102012).
In tale classificazione rientrano i comuni con densità emissiva di PM10 superiore a 7 t/a km 2. Nel comune di
Cassola non è presente alcuna stazione di monitoraggio della qualità dell’aria e la più vicina è quella di
Bassano del Grappa, distante 2 km dal sito oggetto di studio. Per quanto riguarda il biossido di azoto (NO 2),
nel 2014 non ci sono stati superamenti né del limite massimo orario né della media annuale. Inoltre la media
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annuale del PM2.5 per l’anno 2014 è risultata di 17 μg/m3, inferiore al valore limite che, per l’anno 2014, è stato
fissato in 26 μg/m3.
La tabella seguente riassume gli esiti dell’applicazione del modello di diffusione CALPUFF 5.5 allo scenario
progettuale. In nessun caso le concentrazioni di inquinanti superano i limiti di legge per la qualità dell’aria.
Scenario traffico indotto
Standard di qualità del Stazione di Bassano al ricettore più critico
Parametro Statistica
D.Lgs. 155/10 (2014) (abitazioni via
Capitalvecchio)
PM10 (μg/m3) Media annua 40 17 (PM2.5) < 0,14
PM10 (μg/m3) 35° max media 24h 50 - < 0,23
NO2 (μg/m3) Media annua 40 19 < 0,8
126 (max annuo media
NO2 (μg/m3) 18° max media 1h 200 < 8,7
1h)
3
CO (μg/m ) Media mobile su 8h 10000 - < 28
Stima delle immissioni prodotte nello scenario attuale e indotto dalla nuova apertura. Allegato 7.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
Il corso d’acqua di interesse è la roggia Basso, per cui la Ditta Dobru s.r.l., con sede a Bassano del Grappa
(VI) in via Capitalvecchio n.39, in data 18.10.2010 con prot. n. 10246, ha inoltrato la richiesta di
autorizzazione idraulica per la tombinatura di un tratto in variante al precedente nulla-osta n.5533 del
23.04.2008, in Comune di Cassola, Fg 12 mapp. 220-608-609-610-611, di cui si dichiara proprietaria. Il
consorzio di bonifica Brenta, ritenendo la richiesta di autorizzazione ammissibile e compatibile con lo stato
dei luoghi e con la vigente normativa di polizia idraulica, rilascia l’autorizzazione in data 06.12.2010 con
prot. n. 11746. Tra le condizioni da rispettare, il consorzio:
• Prevede che l’opera deve consistere nel prolungamento dell’esistente tombinatura per un tratto di
circa 210 m della roggia Basso, tramite condotte munite di giunto a bicchiere e guarnizione.
• Prescrive l’adozione di tutte le cautele necessarie per tutelarsi dagli effetti negativi delle acque.
• Raccomanda il rispetto del regolare deflusso dell’acqua a valle delle opere in oggetto descritte.
• Specifica che i lavori dovranno iniziare entro 1 anno a decorrere dalla data di emissione dell’autoriz -
zazione e dovranno essere completati entro 3 anni. La validità dell’autorizzazione sarà da ritenersi
decaduta oltre quest’ultimo termine se non prorogata previa specifica richiesta.
La gestione del servizio idrico necessario al fabbisogno delle nuove strutture sarà di competenza
dell’azienda di servizi pubblici ETRA. La Tavola 12 del P.U.A. illustra la planimetria della rete “Acque
Bianche”, comprensiva di pozzetti d’ispezione, dissabiatore/disoleatore e pozzo perdente, e della rete
“Acque nere”, con allaccio in rete urbana. La tavola 13 del P.U.A. presenta una soluzione alternativa alla
gestione delle acque nere, tramite l’utilizzo di una vasca Imhoff ed una piastra di dispersione sul suolo.
Da quanto emerso in sede di sopralluogo risulta che:
- lo smaltimento delle acque nere avverrà in una prima fase (vista l’indisponibilità di fognatura pubblica) per
subirrigazione/dispersione al suolo ed in una seconda fase (dopo realizzazione di una nuova condotta
fognaria nell’ambito del PUA “CIM”) in pubblica fognatura;
- lo smaltimento delle acque meteoriche è previsto in pozzi perdenti, malgrado la disponibilità di un corso
d’acqua superficiale (canaletta di scolo/irrigazione, di cui si prevede tombinatura e modifica tracciato)
Si ritiene opportuno che la documentazione di progetto sia integrata con una valutazione di fattibilità
tecnico-normativa in merito alla possibilità di recapitare le acque meteoriche (opportunamente trattate) in
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acque superficiali, utilizzando la canaletta di scolo/irrigazione che attraversa la proprietà. Inoltre,
indipendentemente dal recapito finale dello scarico meteorico, si richiedere di inserire a valle del
trattamento di dissabbiatura/disoleatura dei pozzetti idonei ad interventi di ispezione e campionamento.
Le integrazioni fornite si limitano ad esaminare che la situazione gestionale della roggia Basso non prevede
più l’utilizzo da parte del Consorzio di Bonifica, specificando tuttavia che la ditta stessa, in contemporanea
con la presente procedura di verifica di assoggettabilità, ha richiesto il tombamento (interramento e
dismissione) anziché la tombinatura del corso d’acqua; stante le considerazioni prodotte il proponente non
ha comunque ritenuto di verificare soluzioni alternative. Si ritiene che per il presente aspetto sussista la
possibilità di impatti ambientale potenzialmente negativi e significativi, considerando che le criticità che
emergono dal Piano di Tutela delle Acque, anche in relazione al parcheggio in materiale drenante,
evidenziano come il sito ricada all’interno di zone con grado di vulnerabilità Alto e di zona di ricarica degli
acquiferi.
VALUTAZIONE
Il tema dell’ambiente idrico e la caratterizzazione del suolo e sottosuolo del sito evidenziano effettive criticità, presenza
di pozzi disperdenti in falda senza valutare compiutamente possibili alternative, che portano a ritenere possibili poten -
ziali impatti negativi e ricadute significative dell’iniziativa sull’ambiente.
CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
Il sottosuolo è costituito dalla potente successione dei depositi alluvionali e fluvioglaciali della conoide del
fiume Brenta che nell’area in esame hanno uno spessore superiore a 100 metri. Il sottosuolo presenta Ghiaie
medio grosse con ciottoli e trovanti in matrice sabbiosa poco limosa con locali livelli di conglomerato da -70
mt dal p.c. La successione stratigrafica tipo del sottosuolo nell’area interessata dal piano di lottizzazione, con
riferimento al p.c. risulta:
• Dal p.c. attuale a -0.4mt: Terreno vegetale argilloso
• da -0.4mt a -1.0mt: Argilla limosa passante ad Argilla con Ghiaia
• da -1.0mt a -1.5mt: Ghiaia media in matrice argilloso sabbiosa
• da -1.5mt a -2.2mt: Ghiaia media in matrice limoso sabbiosa
• da -2.2mt a -4.0mt (estendibile fino a -10mt): Ghiaia medio grossa con ciottoli in matrice sabbioso limosa,
densa
Il livello statico medio della falda, dalla correlazione con alcuni pozzi della zona, è presente alla profondità
di –60mt dal p.c. con escursioni massime stagionali di 5-6mt dal valore medio; la direzione dei deflussi è
verso sudest. Dall’esame delle caratteristiche granulometriche e della capacità di assorbimento del
sottosuolo, il drenaggio superficiale è buono su tutta l’area interessata dal piano di lottizzazione
Nell’area in esame si rileva un andamento generale dei deflussi verso sudest con un gradiente idraulico
medio variabile dal 3% al 4%. I deflussi sotterranei dell’area in esame convergono verso sudest in direzione
di Rossano Veneto. La realizzazione del P.d.L. “Dobru” in progetto non determina alterazioni sulle
condizioni idrogeologiche generali del territorio limitrofo, sulle caratteristiche dei deflussi sotterranei e sulle
derivazioni esistenti per uso idropotabile. I valori medi dei parametri idrogeologici risultano:
Coefficiente di Permeabilità K = 9 x 10-2 cm/sec
Capacità Dispersiva Cd = 0.50 lt/s m2.
Per lo smaltimento delle acque meteoriche si dovrà prevedere la realizzazione di pozzi perdenti spinti al di
sotto del piano interrato, comunque al di fuori dai locali interrati e a distanza di sicurezza dagli stessi. Dai
calcoli idraulici illustrati nell’Allegato 4 allo Studio Ambientale Preliminare si deduce che, considerata una
precipitazione massima I = 60mm/ora, il pozzo perdente ipotizzato in tale relazione è in grado di smaltire
una portata di circa 53.3 lt/sec corrispondente alla precipitazione che interessa una superficie di circa 3.198
m2. Le considerazioni rispetto al presente punto sono inglobate nel giudizio relativo all’ambiente idrico.
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VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
Il Comune di Cassola ha adottato il Piano di Classificazione Acustica, assegnando la classe IV all’area in cui
è situata la struttura. Nelle vicinanze sono presenti alcune abitazioni, identificate come recettori, sia in classe
V, IV che in classe III per il comune di Cassola e Bassano del Grappa. Tutte le abitazioni identificate come
recettori ricadono inoltre all’interno delle fasce di pertinenza stradale di tipo B. Le sorgenti allo stato di
progetto con i relativi valori di potenza acustica prese in considerazione dal presente studio sono
riconducibili principalmente alla variazione del numero di mezzi transitanti lungo alcune strade presenti
nell’area e aree parcheggio ed ai nuovi impianti installati presso il centro commerciale.
Lp dB(A) Lp dB(A) Limiti di immissione
attuale previsto Differenziale Fuori fascia di Entro fascia di
Ricettori Classi
(valore (valore (valore medio) pertinenza pertinenza
medio) medio) acustica stradale acustica stradale
Edifici e abitazioni a
70 (classe V)
Nord, Nord-Ovest V e IV 62,5 63,25 0,75 70 (classe V)
65 (classe IV)
dell’area di progetto
Edifici e abitazioni a Sud,
Sud-Est dell’area di III 69,7 70,7 0,7 60 70
progetto
Edifici e abitazioni a Sud-
III 54 54 0 60 -
Ovest dell’area di progetto
Esito valutazione acustica
La realizzazione della struttura commerciale comporta, secondo quanto dichiara nel Documento di Previsio-
ne di Impatto Acustico il tecnico redattore, aumenti pressoché nulli dei valori acustici nei punti considerati.
Dalla valutazione risulta quindi trascurabile l’impatto acustico relativo alla presenza della struttura sul clima
acustico esistente attualmente. La prevista limitata affluenza di mezzi per scarico merci ha indotto il tecnico
redattore a dichiarare questa componente ininfluente sul clima acustico e quindi non è stata implementata
nel modello previsionale. Tutte le valutazioni sono state effettuate senza considerare l’influenza della linea
ferroviaria, in quanto di effetti temporanei limitati.
Si ritiene necessario richiedere le seguenti integrazioni:
mancano nella valutazione informazioni riferibili all’attività di carico – scarico delle merci del futuro
centro commerciale, e si rende necessario caratterizzare le sorgenti specifiche indicando dove l’attività
viene svolta, il tempo relativo allo svolgimento e i livelli di emissione acustica prodotti e verificati
presso i ricettori considerati nella relazione;
manca la verifica dei livelli di residuo con rilievo fonometrico - scorporati dalle emissione stradali e
non, nonché i valori LeqA e L95 orari più bassi (essendo in fascia di pertinenza stradale) riscontrati
dal monitoraggio, che saranno usati per la verifica del livello differenziale presso i suddetti ricettori - e
la valutazione dei livelli di rumore prodotti dagli impianti tecnici da valutarsi presso i ricettori, in pe-
riodo notturno.
Le integrazioni fornite soddisfano quanto richiesto, si ritiene comunque necessario prescrivere fin d’ora un
monitoraggio - con gli impianti e le attività funzionanti a pieno regime presso i ricettori verificati in fase di
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progetto - per evidenziare la bontà della stima previsionale ed eventualmente per inpiduare modalità ope-
rative o interventi strutturali finalizzati alla limitazione delle criticità.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento, prescrivendo tuttavia un monitoraggio post operam.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Nella documentazione progettuale non sono state citate sorgenti di radiazioni non ionizzanti (es. stazioni
radiobase) e/o ionizzanti, né è stata riportata la classificazione comunale su rischio Radon e radiazioni UV.
L’inquinamento luminoso invece è stato oggetto di analisi nello studio preliminare ambientale. L’impianto
di illuminazione previsto dal P.U.A. sarà tale da garantire la sicurezza del traffico veicolare e dei pedoni ed
avrà l’obiettivo di massimizzare il risparmio energetico e garantire l’adeguata fruizione degli spazi
ambientali ed architettonici. La rete di illuminazione pubblica sarà realizzata in conformità alla L.R. n. 17 del
07.08.09 “Nuove norme per il contenimento dell’inquinamento luminoso, il risparmio energetico
nell’illuminazione per esterni e per la tutela dell’ambiente e dell’attività svolta dagli osservatori
astronomici”. In ottemperanza alla legge di cui sopra, nelle aree esterne e nei parcheggi saranno installati dei
lampioni e delle torri faro con tecnologia a LED dotati di dispositivo che consentirà
l’accensione/spegnimento nonché la riduzione del flusso luminoso superiore al 30% e di orologio
astronomico che permetterà la regolazione dell’intensità dell’illuminazione in modo da garantire il massimo
risparmio energetico, fermo restando il rispetto della normativa sulla sicurezza stradale.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
L’area del progetto si inserisce in un contesto paesaggistico ed ambientale già caratterizzato dalla presenza
di infrastrutture viarie e di altre strutture commerciali già insediate da tempo (centro commerciale “Il
Grifone Shopping Center”). Al contrario, nell’area in esame è presente una copertura erbaceo-arbustiva di
natura spontanea.
A B
) )
Vista nord-ovest (A) e vista nord (B)
L’area non è vincolata ai sensi della parte III del Codice dei beni culturali e del paesaggio, D.lgs. 22 gennaio
2004, n. 42. Inoltre nelle immediate vicinanze non si rileva la presenza di manufatti di carattere storico o
monumentale e l’area non risulta di potenziale interesse archeologico: di conseguenza è altamente
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improbabile che i movimenti di terra in fase di cantiere rappresenteranno un rischio per la tutela di beni
archeologici. Le scelte cromatiche/materiche di progetto saranno mirati a favorire l’inserimento armonico
dell’edificio, tenuto conto della destinazione urbanistica dell’area. I parcheggi saranno dotati di aiuole a
verde con alberature che contribuiranno a migliorare l’inserimento paesaggistico del contesto.
VALUTAZIONE
Il tema del paesaggio non risulta adeguatamente trattato in relazione alle possibili criticità derivanti dagli obiettivi ed
indirizzi di qualità paesaggistica derivanti dall’Atlante Ricognitivo del Paesaggio Veneto e non sono rappresentati ed
esposti elementi di qualificazione architettonica dell’edifico in questione; si ritengono quindi sussistere possibili
potenziali impatti negativi e ricadute significative dell’iniziativa sull’ambiente.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
Le principali direttrici infrastrutturali afferenti all’area oggetto di studio risultano essere la SS47
“Valsugana”, la SP111 “Nuova Gasparona”, Via Cristoforo Colombo e Via Capitelvecchio. Le principali
intersezioni limitrofe al lotto esaminato sono rappresentate da un’intersezione a livelli sfalsati tra SS47-SP111
e Via Capitelvecchio e da un’altra intersezione a rotatoria tra Via Cristoforo Colombo e Via Capitelvecchio .
L’ora di punta, risultante da una serie di rilievi automatici lungo gli assi stradali (Allegato 5 allo Studio
Preliminare Ambientale) è risultata essere tra le 18.15 e le 19.15 per tutti i rilievi effettuati. L’ingresso
principale è ubicato lungo la viabilità di accesso al complesso fieristico bassanese mentre l’uscita è ubicata
lungo Via Capitelvecchio con obbligo di svolta a destra. Per facilitare la manovra di uscita è prevista la
realizzazione di una corsia di immissione. In base al numero di parcheggi previsto, circa 320 posti auto, e
alla frequenza della sosta per le grandi strutture di vendita, si stimano cautelativamente 212 veicoli/h indotti
in ingresso ed in uscita nell’ora di punta. Visto che la nuova struttura di vendita si inserisce in un contesto a
forte vocazione commerciale si può ragionevolmente ipotizzare che quota parte (30%) di tale flusso veicolare
sia costituito da veicoli che già interessano la rete stradale. Quindi il volume di traffico indotto aggiuntivo
sarà pari a 300 veicoli equivalenti/h. Le valutazioni dei livelli di servizio sono state eseguite mediante un
software micro-simulativo in cui sono stati simulati due scenari: lo scenario 0 (che rappresenta la situazione
attuale) e lo scenario 1 (situazione futura all’inserimento della nuova struttura di vendita). Si sono analizzate
due valutazioni: una sulla rete ed una sui nodi. Dalla prima valutazione si deduce che la velocità media dei
veicoli risulta lievemente ridotta nello Scenario 1 a causa dell’incremento di traffico dovuto alla nuova
struttura di vendita. Per lo stesso motivo, il ritardo medio per veicolo risulta lievemente maggiore nello
Scenario 1. I risultati della seconda valutazione dimostrano che il nodo supporta in maniera adeguata i flussi
di traffico previsti nell’ora di punta simulata presentando di fatto un livello di servizio sempre uguale a C. Il
ritardo medio elevato su Via dei Lotti, presente già allo stato di fatto e invariato nello scenario di progetto, è
da attribuirsi al tempo di attesa dovuto alla presenza dell’impianto semaforico. Si osserva infine che il
deflusso veicolare nei nodi di progetto non risulta condizionato dalla mutua interferenza in quanto gli
accodamenti massimi e quelli medi sono contenuti, garantendo una agevole circolazione senza alcun
significativo fenomeno di rigurgito veicolare. Vista la prossima realizzazione della SPV (Superstrada
Pedemontana Veneta), è stata valutata l’influenza di quest’ultima sui flussi dello scenario futuro. La SPV
mira a drenare dalla rete ordinaria il traffico di attraversamento che attualmente gravita sull’area,
separandolo dai flussi aventi origine/destinazione il territorio bassanese.
In riferimento alla domanda in oggetto, relativamente all’analisi del sistema viario si osserva quanto segue:
i rilievi automatici sono stati eseguiti nelle giornate di venerdì e sabato mentre i rilievi manuali
delle intersezioni sono stati eseguiti solo per la giornata di sabato, nell’intervallo critico della
sera. Si ritiene utile integrare i rilievi manuali anche per la giornata di venerdì al fine di poter
simulare anche l’ora di punta del venerdì con il software di simulazione;
nella planimetria della viabilità si nota un “cordolo” a protezione della pista ciclabile in
corrispondenza dell’accesso al lotto, si chiede di fare luce su tale aspetto e di valutare altri
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possibili itinerari del percorso ciclabile tali da ridurre al minimo i punti di conflitto con i veicoli
in ingresso e uscita dal comparto;
non appare adeguatamente giustificata la scelta di ridurre del 30% i flussi indotti dall’area
commerciale;
lo scenario di traffico di lungo periodo (con la realizzazione della SPV) è stato solo abbozzato e
le valutazioni sono state effettuate considerando i flussi attuali incrementati del traffico indotto
dalla futura struttura di vendita. Si ritiene invece opportuno presentare specifiche
considerazioni circa il regime veicolare di lungo periodo con l’entrata in funzione della
Superstrada Pedemontana Veneta;
si chiede di dettagliare meglio la scelta della ripartizione dei flussi indotti;
non sono stati presentati i livelli di servizio per gli assi stradali e non è stato calcolato il fattore
dell’ora di punta pertanto si chiede di aggiornare lo studio con tali aspetti.
Le integrazioni fornite portano alle seguenti ulteriori considerazioni:
- è stata presentata una nuova planimetria della viabilità con un dii risultati della microsimulazione sono
stati riportati senza l'indicazione delle matrici OD dei persi nodi analizzati;
- la ditta giustifica la riduzione del 30% del traffico indotto citando il manuale ITE e la stima del
"pass-by trip"; si precisa che la percentuale di traffico "pass-by trip" debba considerarsi come traffico già
presente sulla rete e non come coefficiente riduttivo del traffico indotto dalla nuova struttura
commerciale;
- si ritiene che via Capitelvecchio, sede di perse strutture commerciali, ricopra più un ruolo di polo di
attrazione e generazione di spostamenti che di semplice attraversamento; la futura realizzazione della SPV
comporterebbe un maggior flusso di utenti considerando quelli a medio e lungo raggio e non una loro
riduzione.
Si ritiene che la rilevanza del presente aspetto ambientale debba prevedere ulteriori elementi di
approfondimento e di valutazione più approfondita degli impatti e delle possibili soluzioni di mitigazione.
VALUTAZIONE
Il tema relativo alla caratterizzazione della componente legata al traffico ed alla viabilità evidenzia un impatto rilevate,
che porta a ritenere presente un impatto negativo e significativo sull’ambiente, con la necessità di specifici approfondi -
menti, sia dal punto di vista dello studio, come sopra specificato, che dal punto di vista delle soluzioni progettuali neces-
sarie ad affrontare una situazione di evidente e conclamata criticità.
CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
Il progetto è inserito all'interno dell'area urbana compresa tra il comune di Cassola e quello di Bassano del
Grappa, che si sviluppa lungo l'asse viario di via Capitelvecchio. A sud dell'area di studio è presente
un'importante infrastruttura viabile: la SP248 “Marosticana Schiavonesca” si interseca con la SS47
“Valsugana”, asse stradale che collega l'area bassanese e quella padovana con il trentino. In quest'area è in
fase di realizzazione la Superstrada Pedemontana. L'intervento in progetto ricade all'esterno di confini siti
afferenti alla Rete Natura 2000, S.I.C. IT3260018, “Grave e zone umide della Brenta. Il sito è un ambiente
fluviale con greti, steppe fluviali, saliceti ripariali e boschi igrofili estesi e ben conservati. Accentuati
fenomeni di dealpinismo floristico. La presenza di alberi di grosse dimensioni favorisce l'insediamento di
numerosi chirotteri forestali.
Le distanze tra siti della Rete Natura 2000 e area di progetto sono superiori ai 2,5 km (2,95 km circa) e tra essi
e l'area di progetto sussistono importanti barriere antropiche quali nuclei urbani anche importanti, come
Bassano del Grappa, aree artigianali ed industriali, strade ed autovie di importanza provinciale, regionale e
statale, nonché la rete ferroviaria che collega Padova a Bassano del Grappa e Trento. Non è prevista alcuna
azione tra quelle che determinano la vulnerabilità del sito in questione. L'intervento in progetto ricade
all'esterno dei confini di S.I.C. e Z.P.S. per cui la verifica di non assoggettabilità alla procedura si basa sulle
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tipologie piani, progetti o interventi elencati al paragrafo 2.2 dell'Allegato A alla D.G.R.V. 2299 del 09 - 12 –
2014, e nello specifico si fa riferimento all'art. 6 (3) della 92/43.
Per la sistemazione a verde (impatto su paesaggio e ecosistemi/flora/fauna), è opportuno un progetto con
planimetria che mostri i sesti di impianto dei filari arborei e la composizione e posizione di aiuole con
arbusti, indicando le specie utilizzate e le congrue dimensioni di impianto. Il Ligustrum japonica suggerito
come albero da impiegare, non appare consono alla situazione, sarebbe preferibile utilizzare specie
caducifoglie autoctone (es. l’Acer campestre “Elsrijk” ) o alberi comunque molto resistenti alle condizioni
urbane (es. Melia azedarach (albero dei rosari) o Gingko biloba). Analogamente, per gli arbusti è opportuno
procedere con scelte floristiche più approfondite e articolate rispetto alle tre specie indicate. Il progetto di
sistemazione a verde dovrà essere corredato di un computo metrico per la valutazione e il controllo delle
reali scelte operate. Le integrazioni fornite non hanno soddisfatto la richiesta formulata, che presupponeva
di effettuare uno studio specifico sulla sistemazione a verde, soprattutto intesa nella sua componente di
mitigazione e inserimento paesaggistico, da completare poi con una valutazione economico-estimativa
dell’intervento.Tale richiesta viene ripresa e sottolineata anche dalla Osservazione presentata del Comune di
Bassano, dove al punto 8. b), lamenta la insufficienza delle analisi riportate dallo Studio Preliminare
Ambientale, e indica “la totale assenza di interventi di mitigazione in corrispondenza delle aree esterne”.
VALUTAZIONE
Il tema relativo alla caratterizzazione delle risorse naturali evidenzia un impatto non adeguatamente considerato e
trattato, che porta a ritenere presente un impatto negativo e significativo sull’ambiente, con la necessità di specifici
approfondimenti.
CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE)
Gli impatti che coinvolgono la salute umana, in relazione al progetto in questione, sono da imputarsi alla
componente acustica ed alla produzione di polveri. L’inquinamento acustico in fase di cantiere è dovuto
essenzialmente al funzionamento delle macchine operative. Nel cantiere non sono previste lavorazioni
notturne e le attività si svolgeranno nelle ore lavorative dei giorni feriali rispettando il limite assoluto di
immissione di 70 dB(A) ai sensi del Regolamento per la disciplina delle attività rumorose del comune di
Cassola. Inoltre in adiacenza al lotto, al confine est, si trova la linea ferroviaria che separa l’area dal centro
abitato. Questa, essendo schermata con vegetazione, funge da barriera alla propagazione del rumore verso il
centro di Cassola. L’emissione di polveri in un cantiere è provocata soprattutto dalla movimentazione della
terra e dal traffico veicolare pesante. La polvere sollevata dai mezzi pesanti può comunque essere ridotta
adottando interventi per la riduzione di polveri nel trasporto degli inerti (es.: automezzi con caratteristiche
rispondenti ai limiti di emissione) e per limitare il sollevamento di polveri (es.: bagnatura periodica della
superficie di cantiere e copertura dei mezzi adibiti al trasporto). Si stima che la corretta adozione delle
misure di contenimento appena descritte potrà ridurre sensibilmente l’emissione d’inquinanti in atmosfera
in fase di cantiere. L’impatto residuo, a seguito delle mitigazioni previste, sarà moderato e limitato alle
vicinanze del cantiere nonché alla durata dello stesso. Nello studio preliminare ambientale (par. 1.9) si
precisa che la costruzione dell’edificio che ospiterà la nuova grande struttura di vendita sarà portata a
termine nel puntuale rispetto di tutte le normative di legge in materia di sicurezza. Infine, considerando la
fase di esercizio, le nuove attività commerciali operanti nei settori alimentare e del bricolage non
presenteranno caratteristiche di pericolosità in grado di provocare significativi rischi per l’ambiente e per
l’uomo, né all’interno dei punti vendita né al di fuori degli stessi. Inoltre, per il settore del bricolage, verrà
esercitata un’attività di sola vendita e non di produzione lavorazione e quindi non vi sarà alcun utilizzo di
sostanze chimiche.
Si reputa comunque necessario provvedere in merito alla predisposizione progettuale di modalità di accesso
pedonale che tutelino le persone, anche in funzione di eventuali attraversamenti presso le altre strutture
commerciali insistenti nell’area. Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
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VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento..
VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
In relazione alle possibili interferenze rispetto ad altri piani, progetti o interventi in zone limitrofe, lo studio
non ha sviluppato ed approfondito il tema del cumulo rispetto alla situazione territoriale esistente ed agli
sviluppi previsti.
Il progetto è adeguato rispetto al fine che ci si propone di conseguire, tuttavia emergono criticità rispetto ai
vincoli territoriali vigenti, che seppure accuratamente evidenziate non vengono poi adeguatamente
affrontate e risolte; il progetto presentato, inoltre, non risulta conforme al piano attuativo approvato; al
momento, risulterebbe conforme ad una variante al PUA, la cui VAS correlata non è stata ancora approvata
dalla Regione.
Risultano pervenute osservazioni da parte dei Comuni di Bassano del Grappa e Cassola che, seppur
puntualmente controdedotte, non risolvono compiutamente tutte le criticità evidenziate.
L’analisi degli impatti porta a ritenere come il progetto comporti impatti significativi per l’ambiente per
quanto riguarda l’impatto viabilistico e potenziali impatti per ciò che concerne il suolo e sottosuolo,
ambiente idrico, impatto paesaggistico e risorse naturali, con necessità di un più elevato livello di
approfondimento, anche progettuale, al fine di affrontare in modo organico e sistematico le criticità
emergenti.
Tutto ciò premesso si esprime
PARERE
Di assoggettamento del progetto alla procedura di V.I.A., sulla base delle motivazioni citate in premessa nell’ambito
degli specifici quadri riferimento e matrici ambientali, che portano a ritenere sussistere la presenza di possibili potenziali
impatti negativi e ricadute significative dell’iniziativa sull’ambiente.
Vicenza, 30 novembre 2016
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
Dott.ssa Silvia Chierchia Andrea Baldisseri
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