su_1325_2019_dete.pdf
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 1325 DEL 06/09/2019
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M.E I. -
DITTA: MALTAURO ROTTAMI SRL
PROGETTO: DOMANDA DI RINNOVO E MODIFICA/AGGIORNAMENTO (IN MERITO
ALLO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ DI PREPARAZIONE PER IL RIUTILIZZO R12
DI RIFIUTI NON PERICOLOSI METALLICI) DEL PROVV.TO N. 006/SUOLO
RIFIUTI/2009 COME INTEGRATO DAL PROVV.TO N. 51069/AMB DEL 10/07/2013 E
NULLA OSTA N. 51728 DEL 03/08/2018
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: VIA MONTE PASUBIO N. 171 - COMUNE DI ZANE
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata con nota prot.n.83033 del 17 dicembre 2018, con successive
integrazioni, da parte della ditta Maltauro Rottami srl con sede legale e operativa in in comune di
Zanè, via Via Monte Pasubio n. 171, relativa al progetto di un “ Impianto di smaltimento e
recupero di rifiuti di rifiuti inerti e di deposito di materie prime, con capacità complessiva
superiore a 10 t/giorno.” richiedendo, contestualmente, l’attivazione della procedura di verifica ai
sensi dell’art.19 del D.Lgs. 152/2006.
Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto 7. progetti di
infrastrutture, lettera z.b) “Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità
complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9,
della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.” dell'allegato IV della parte seconda
del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i..
Tenuto conto che la verifica per tali progetti rientra tra le competenze inpiduate in capo alla
Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016 (Allegato A), con riferimento alla tipologia degli
interventi, come inpiduati negli allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006.
Dato atto che, ai sensi dell’art. 19 c.2 del D.Lgs 152/2006, è stata effettuata tempestiva
pubblicazione sul sito provinciale dello studio preliminare ambientale e che ne è stata data
informativa al pubblico sul sito web della Provincia in data 07 gennaio 2019, contestualmente alla
comunicazione di avvio procedimento alle amministrazioni e agli enti interessati per le opportune
valutazioni di competenza.
Considerato che il citato art. 19 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, appl\ica le disposizioni del comma 9 del
presente articolo.
Tenuto conto che sono pervenute, ai sensi dell'art.19 c.4 del D.Lgs. n. 152/2006, le osservazioni del
del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, con nota agli atti prot.n.8167 del 08.02.2019, e del
Comune di Zanè, con nota agli atti prot.n.9253 del 13.02.2019, trasmesse al proponente per le
copia informatica per consultazione
considerazioni di pertinenza, con nota prot.n.23238 del 24.04.2019, all’interno della comunicazione
con la quale è stata inoltrata la richiesta di integrazione.
Dato atto che il Comitato tecnico provinciale VIA, nella seduta del giorno 05 settembre 2019, ha
disposto l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel
parere n.23/2019 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale.
Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
nel tempo la situazione aziendale.
Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità
urbanistica/edilizia dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il
rilascio di eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
l'autorizzazione dell'intervento.
Vista l’istruttoria del Comitato tecnico provinciale VIA conservata agli atti.
Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i..
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 90 ID PROC 45.
Vista la Legge Regionale 4 del 18 febbraio 2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto
ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”.
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000.
Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.2 del 10/01/2019 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2019-2021;
Richiamato altresì il Decreto Presidenziale n. 11 del 31/01/2019 con cui è stato approvato il Piano
Esecutivo di Gestione 2019/2021 e il Piano Performance 2019/2021;
DETERMINA
1. che il progetto della ditta Maltauro Rottami srl con sede legale e operativa in in comune di
Zanè, via Monte Pasubio n.171, relativa al progetto di un “Impianto di smaltimento e
recupero di rifiuti di riufiuti inerti e di deposito di materie prime, con capacità complessiva
superiore a 10 t/giorno” è escluso dalla procedura di valutazione di impatto ambientale
di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L.R. 4/2016 e s.m.i. con le prescrizioni riportate nel parere
n.23/2019, allegato alla presente determinazione per costituirne parte integrante e
sostanziale;
2. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
Regione Veneto;
3. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
4. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta e consulente, al comune di Zanè, ad
ARPAV, all’ULSS n.7 Pedemontana, alla società Viacqua spa.
5. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
6. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line.
copia informatica per consultazione
INFORMA
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento.
Vicenza, 06/09/2019
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Maltauro Rottami S.R.L.
PARERE N. 23/2019
Oggetto: Domanda di rinnovo e modifica/aggiornamento (in merito allo svolgimento dell’attività di pre-
parazione per il riutilizzo R12 di rifiuti non pericolosi metallici) del provv.to n. 006/suolo rifiuti/2009
come integrato dal provv.to n. 51069/AMB del 10/07/2013 e nulla osta n. 51728 del 03/08/2018.
PROPONENTE: Maltauro Rottami srl
SEDE LEGALE: Via Monte Pasubio n. 171 – Zanè
SEDE INTERVENTO: Via Monte Pasubio n. 171 – Zanè
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Impianto di recupero di rifiuti non pericolosi
PROCEDIMENTO: Verifica di assoggettabilità ex art.19 del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A: ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
infrastrutture - z.b) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non
pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante
operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
COMUNE INTERESSATO: \\\
DATA DOMANDA: 17 dicembre 2018
DATA PUBBLICAZIONE: 07 gennaio 2019
DATA INTEGRAZIONI: 14 maggio, 15 luglio e 27 agosto 2019
DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
- Studio preliminare ambientale;
- Dichiarazione di non avvio procedura di VINCA e Relazione tecnica;
- Relazione tecnica descrittiva ex DGRV n. 2966/06;
- Previsionale di impatto acustico;
- Relazione gestione acque di scarico;
- Piano di gestione Operativa ex DGRV n. 2966/06;
- ELABORATO GRAFICO: Planimetria layout delle aree stato di progetto;
- ELABORATO GRAFICO: Planimetria layout delle aree stato di fatto;
- ELABORATO GRAFICO: Planimetria delle reti di scarico e manufatti di depurazione.
PREMESSE
La ditta esercita l’attività di messa in riserva R13 e recupero R12/R4 di rifiuti speciali non pericolosi metallici.
L’istanza presentata riguarda, oltre al rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio, la richiesta di modifica
dell’attività di gestione rifiuti attualmente svolta.
L’attività è stata sottoposta alla procedura di V.I.A. nel corso del 2008.
Lo stabilimento si compone di un fabbricato industriale parzialmente tamponato e dei relativi scoperti pavi-
mentati, per una superficie complessiva di circa 9.060 mq.
Tutte le aree, pari a circa 6.600 mq, dove viene svolta attività di gestione dei rifiuti, sia interne che esterne ai
fabbricati, sono accomunate dall’avere i medesimi standard costruttivi che consistono in una pavimentazione
di tipo industriale in cls armato con rete metallica elettrosaldata e di spessore pari a 18‐20 cm, dotata di pen -
Pag. 1 di 14
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
denze in grado di favorire il deflusso delle acque di dilavamento e degli eventuali spanti verso la rete di rac -
colta; i fabbricati esistenti non hanno subito modifiche e non se ne prevedono di nuove.
La Società intende far precedere all’operazione di recupero completo R4 una fase preliminare di miscelazio-
ne dei rifiuti che saranno oggetto del recupero completo: tale operazione preliminare permette di omoge -
neizzare i rifiuti e rendere più efficiente la fase successiva di recupero completo.
Alle operazioni di recupero di rifiuti di terzi sarà affiancata la gestione di rifiuti, di cui la Maltauro è “nuovo
produttore” o “produttore iniziale”, rispettivamente costituiti dai residui derivanti da esse e dei rifiuti deri-
vanti dalle manutenzioni delle strutture impiantistiche, per i quali la Società intende svolgere l’attività di
stoccaggio coperto da garanzia finanziaria.
UBICAZIONE
Il sito si trova al margine della Provinciale n. 66, nel tratto di via Monte Pasubio che interseca l’Autostrada
Valdastico in un contesto pianeggiante ampiamente antropizzato per la presenza industriale e logistica diffu-
sa lungo tutta l’arteria viaria.
L’attività di gestione di rifiuti è svolta nello stabilimento ubicato in zona produttiva.
Il sito è accessibile dalla Provinciale n. 66 “Garziere”, che collega le due direttrici rappresentate dalla Provin -
ciale n. 349 “Costo” a Zanè e dalla n. 350 “Val d’Astico” a Santorso.
Pag. 2 di 14
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Ortofoto del sito
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Zanè;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Zanè;
• Piano Regionale di Tutela delle Acque;
• Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali, anche pericolosi;
• Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni;
• Rete Natura 2000.
Il Quadro Programmatico evidenzia un’adeguata inpiduazione ed analisi degli strumenti di pianificazione
territoriale che interessano l’area, ma si ritengono necessari i seguenti approfondimenti.
P.I. DEL COMUNE DI ZANÈ
Si dovrebbe chiarire se l’autorizzazione rifiuti dovrà essere rilasciata in variante alle norme del PI (art. 30
destinazioni d’uso) nella parte che, relativamente a tutte le zone industriali/artigianali, vieta l’insediamento
di nuove attività produttive insalubri di prima classe.
PIANO REGIONALE PER LA TUTELA DELLE ACQUE
Non è stato approfondito il fatto che l’area interessata dell’impianto:
- Nella Fig. 2.2 (Carta della Vulnerabilità Intrinseca della falda freatica della Pianura Veneta) è all’interno
della zona con “Grado di vulnerabilità - A: alto” – VALORI SINTACS 50 – 70.
- Nella Tav. 36 (Zone omogenee di protezione dall'inquinamento) è all’interno delle Zone omogenee di
protezione- Zona della ricarica.
Pag. 3 di 14
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
L’attività di gestione di rifiuti di terzi attualmente autorizzata si sostanzia nello svolgimento di 3 operazioni
di recupero identificabili con le seguenti sigle elencate dal D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i. all’allegato C:
R13 “Messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a
R12 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti)”;
R12 “Scambio di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate da R1 a R11”;
R4 “Riciclaggio /recupero dei metalli e dei composti metallici”.
In particolare, per quanto riguarda lo svolgimento dell’operazione identificata con la sigla R12, essa
attualmente è autorizzata ai sensi del Provv.to n. 51069/AMB del 10/07/2013 senza nessuna più precisa
specificazione e solo per il codice EER 120199.
L’attuale elenco dei codici EER autorizzati e gestibili presso lo stabilimento è il seguente:
Per quanto riguarda il layout d’impianto, esso è stato recentemente sottoposto ad un leggero aggiornamento
approvato con Nulla Osta n. 51728 del 03/08/2018 e il suo aspetto è quello riportato nella figura sottostante:
Pag. 4 di 14
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Le modifiche previste dal progetto sono le seguenti:
1. Nell’aumento delle potenzialità di messa in riserva R13 con aumento delle capacità di stoccaggio delle R13
dagli attuali 2838 t/giorno di potenzialità giornaliera a 8983 t/giorno giornaliera massima di cui 3 t di
pericolosi
2. L’aggiornamento - modifica della planimetria di layout dell’impianto (si veda l’immagine riportata sotto).
3. Nell’estensione della possibilità di effettuare attività identificabili con la sigla R12 (come meglio definite
nel seguito) anche per tutti gli altri codici EER oggetto dell’autorizzazione (non solo per i rifiuti identificabili
con il codice EER 120199).
4. La richiesta di autorizzazione alle emissioni in atmosfera derivanti dallo svolgimento dell’operazione di
R12 RV nel caso sia svolta mediante strumenti per il taglio a caldo.
5. Nell’inserimento nell’elenco dei codici EER per i quali è possibile effettuare attività di gestione anche i
seguenti: 020110, 120104, 160118, 160214, 160216, 160304, 191001, 191002, 191203 e limitatamente ai rifiuti
costituiti da spezzoni di cavi anche i codici 170411, 191203.
6. Nella precisazione che per i codici EER che identificano rifiuti rientranti nel campo di applicazione del
Reg. UE n. 715/2013, la Maltauro pur autorizzata al recupero R4 ha sospeso l’esecuzione dell’operazione a far
Pag. 5 di 14
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
data dall’entrata in vigore del regolamento, poiché sprovvista di un sistema di gestione certificato come
richiesto dallo stesso. L’azienda sta implementando il sistema ed è in procinto di sottoporlo a certificazione,
sarà cura dell’azienda comunicare l’esito positivo di tale attività.
Il progetto di modifica dunque si caratterizza per un notevole aumento della capacità dello stoccaggio
(messa in riserva R13) attuato mediante una razionalizzazione dell’uso delle superfici scoperte sulle quali
sono state inpiduate nuove ampie aree di accumulo.
La richiesta di aumentare molto le quantità in deposito è dettata da due esigenze aziendali:
- poter far fronte a periodi nei quali le acciaierie cui viene destinato l’EoW recuperato non ritirano a causa di
fermi impianti eccezionali o legati al periodo di chiusura estiva;
- accumulare il rottame preferibilmente ancora classificato come rifiuto piuttosto che come EoW.
Stante la potenzialità giornaliera di 500 t/gg farà si che l’accumulo mediamente non duri più di 18 gg,
dunque ben al di sotto dei valori indicati come ottimali nelle migliori tecniche del settore.
Per quanto riguarda lo svolgimento delle attività di trattamento, il progetto di modifica prevede
l’introduzione delle operazioni identificate con la sigla R12 che comunque saranno residuali rispetto allo
svolgimento dell’operazione R4 o addirittura saranno funzionali ad essa.
DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
La Maltauro Rottami Srl, esercita l’attività di gestione rifiuti oggetto della domanda di rinnovo usufruendo
delle strutture dello stabilimento di proprietà di Via Monte Pasubio, 171 – 36010 Zanè (VI), identificato
catastalmente al foglio n. 2 del Catasto terreni del Comune di Zanè dai mappali n. 321, 322. La superficie
complessiva dell’area è pari a 11.160 mq.
Al fine di esercitare tale attività ha ottenuto negli anni i seguenti titoli abilitanti:
L’istanza oggetto del presente studio oltre al rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio, prevede anche la
richiesta di modifica dell’attività di gestione rifiuti attualmente svolta. L’attività anche considerando la
modifica rimane sempre riconducibile alla stessa fattispecie progettuale per la quale è stata sottoposta alla
V.I.A. nel corso del 2008.
La modifica di cui si chiede l’autorizzazione pur non variando la potenzialità di tale operazione è stata
ritenuta in grado di apportare un contributo, in termini di potenziale impatto ambientale, che necessita di un
aggiornamento di valutazione rispetto all’esito della V.I.A. conclusasi con giudizio di compatibilità positivo
con prescrizioni nel 2008 (si veda prot. Provincia Vicenza n. 38275 del 27/05/2008); rifacendosi dunque alla
tipologia progettuale di cui alla categoria n. 8 “Altri progetti”, lettera t, si è attivata l’iter di Verifica di
assoggettabilità alla VIA.
Pag. 6 di 14
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Poiché per la tipologia impiantistica cui il progetto in discussione è riconducibile, non sono ancora state
emanate linee guida in merito alle migliori tecniche disponibili, e poiché il la principale modifica prevista
dal progetto è l’aumento consistente della capacità di stoccaggio, si è scelto di fare riferimento alle “Linee
guida per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei rifiuti e per la prevenzione dei
rischi” contenute nella più recente Circolare Ministeriale datata 15/03/2018. Dall’analisi puntuale delle
migliori tecniche inpiduate si evince come l’impianto sia strutturalmente già idoneo rispetto ai requisiti
previsti e come le procedure descritte negli elaborati di progetto permettano una gestione rispettosa delle
buone pratiche per la gestione degli stoccaggi. Si ritiene dunque che l’impatto della misura di progetto
consistente nel considerevole aumento della capacità di stoccaggio dell’impianto non produca un impatto
tale da essere ostativo al rilascio dell’autorizzazione.
Il proponente presenta istanza per l’aumento delle potenzialità di messa in riserva R13 autorizzate. Tuttavia
la successiva tabella presenta, probabilmente, un errore intendendosi forse che le 8983t (di cui 3 di
pericolosi) sono da intendersi come la massima istantanea presente (R13) come aumento delle attuali 2838T
(di cui 0 di pericolosi) attuali. Se così fosse:
a) il proponente dovrebbe valutare la ipotetica sostanzialità della modifica richiesta alla luce della nota della
Regione Veneto prot.371117 del 16/09/2015 con oggetto "Chiarimenti in merito alle norme tecniche di
attuazione del Piano Regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali. DCR del 29 aprile 2015, n. 30" e
verificare, alla luce di tale valutazione, l'applicabilità del criterio di esclusione descritto alla pagina 19 dello
Studio preliminare ambientale (distanza 100 m da abitazioni stabilmente occupate).
b) poichè i rottami presenti in ciascun momento rispetto alla situazione attualmente autorizzata potrebbero
aumentare di circa tre volte il proponente dovrebbe valutare gli effetti sui contaminanti presenti nelle acque
di dilavamento da piazzale in particolare:
- valutando tecnicamente l'idoneità dell'impianto di trattamento con rispetto all'aumento delle
concentrazioni presenti nelle acque piuttosto che dei volumi captati destinati a rimanere invariati rispetto
allo stato attuale
- progettando il monitoraggio delle acque scaricate in rete fognaria con una iniziale adeguata frequenza e
con rapporti di prova nei quali sia specificamente riportato quale acqua sia stata campionata (scarico della
prima pioggia o piuttosto scarico della frazione successiva durante l'evento meteorico).
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
111
QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
Non sono previste attività progettuali che interferiscano con questo comparto ambientale e non vengono
riportati studi e analisi di approfondimento.
Si richiede, quale integrazione, una valutazione sulle emissioni diffuse di polveri.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
Pag. 7 di 14
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
Per la definizione della rete, le caratteristiche dimensionali delle singole porzioni d’impianto sono state
reperite dalla documentazione progettuale predisposta nel settembre 2012 per l’adeguamento dell’impianto
di trattamento delle acque meteoriche di dilavamento dei piazzali mediante realizzazione di una nuova
vasca di prima pioggia nonché, per la parte di impianto esistente alla data di realizzazione della vasca, dalla
documentazione storica presente negli archivi dell’azienda e da rilevazioni effettuate nel corso di specifici
sopralluoghi.
Le verifiche in merito all’adeguatezza degli impianti alle prescrizioni del Piano di Tutela delle Acque,
invece, sono state condotte analizzando i rapporti di prova relativi alle analisi delle acque di scarico eseguite
negli ultimi 4 anni, confrontandone i valori con i limiti di scarico in pubblica fognatura di cui alla Tabella 3
Allegato 5 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. (non applicando, cioè, le deroghe attualmente concesse con il
Contratto per il servizio di fognatura e depurazione del 16 gennaio 2015) La rete fognaria, così come gli
impianti di trattamento delle acque di dilavamento dei piazzali, nel corso degli ultimi 5 anni non hanno
subito alcuna modifica e presentano lo stesso layout del 2013, quando fu realizzato l’intervento che
comportò la costruzione di una vasca di prima pioggia (del volume di 30 mc) ad integrazione dell’impianto
allora esistente. Attualmente la ditta è dotata di due reti distinte di raccolta delle acque meteoriche:
- La prima, che prevede la raccolta delle acque provenienti dai canali di gronda delle coperture, convoglia le
portate in pozzi perdenti;
- La seconda, che costituisce la rete di raccolta delle acque di dilavamento del piazzale adibito a deposito di
materiali ferrosi, prevede la raccolta delle portate per mezzo di caditoie distribuite su tutta l’area scoperta ed
il convogliamento delle portate all’esistente impianto di trattamento.
Le acque raccolte da questa seconda rete, una volta trattare dall’impianto di disoleazione vengono avviate
alla pubblica fognatura previo il passaggio attraverso un misuratore di portata ed un pozzetto di prelievo
campioni con 30cm di pescaggio. Nello specifico, la vasca di prima pioggia stocca i primi 30 mc di acque di
dilavamento, mentre i volumi eccedenti vengono avviati al gruppo di trattamento dissabbiatore-disoleatore
in continuo, mediante un by-pass presente nella vasca stessa. Al termine dell’evento meteorico, trascorse 48
ore nell’arco delle quali l’acqua all’interno della vasca ha potuto sedimentare i solidi sospesi, il gruppo di
pompaggio inizia le operazioni di svuotamento della vasca conferendo le acque al medesimo gruppo
dissabbiatore-disoleatore. Una volta transitate attraverso il disoleatore, le acque vengono quindi scaricate
nella fognatura nera posta lungo via Volta.
Gli oli che si accumulano nel separatore ed i fanghi che si accumulano sul fondo della vasca di prima pioggia
e del sedimentatore, vengono periodicamente prelevati da ditte specializzate al fine di garantire un adeguato
funzionamento dell’impianto.
L’impianto attualmente installato presso lo stabilimento Maltauro Rottami srl è dimensionato per
dissabbiare e disoleare l’intera portata meteorica generata dai piazzali. Dalla documentazione relativa
all’impianto esistente prima dell’intervento del 2012 (costruzione della vasca di prima pioggia), si desume
che il sedimentatore ed il separatore sono stati dimensionati secondo quanto indicato dalla norma UNI EN
858-2, prevedendo un volume di dissabbiatore di circa 6.000 litri ed una portata massima di trattamento pari
a 40 l/s. Le dimensioni della vasca, invece, sono state calcolate nel 2012 considerando l’estensione della
superficie scoperta al tempo afferente all’impianto Sscoperta=6.000 mq ed attribuendo un volume della vasca
tale da poter laminare le acque di prima pioggia (perché maggiormente cariche di inquinanti) conseguenti ai
primi 5mm di pioggia caduti sull’area. A seguito degli interventi di ristrutturazione avvenuti all’interno
dello stabilimento, la superficie attuale dei piazzali è stimabile in 6.600 mq con un conseguente ammanco
teorico di volume di prima pioggia di 3mc rispetto alle indicazioni del PTA.
Pag. 8 di 14
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
La relazione dettaglia il trattamento ed il destino delle acque meteoriche raccolte da piazzale. Le acque
meteoriche raccolte dai tetti vengono convogliate in pozzi perdenti. Il proponente dovrebbe integrare il
materiale predisposto:
- con la localizzazione dei pozzi perdenti, considerando la protezione all'accesso accidentale di sostanze
indesiderate valutando il rischio di veicolazione nelle acque di falda;
- stante la richiesta in corso di autorizzazione ex art.269 c.2, con una relazione che circostanzi la valutazione
del rischio della contaminazione delle acque meteoriche da tetto proveniente dalle emissioni.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto, in particolare attraverso gli interventi previsti per
il potenziamento dell’impianto di depurazione.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
Non sono previste attività progettuali che interferiscano con questo comparto ambientale e non vengono
riportati studi e analisi di approfondimento.
Come segnalato nell’analisi della cartografia del P.T.C.P., il sito di progetto dista più di 1.200 m dal
perimetro dell’area di cattura del punto di captazione più vicino.
Dal sopralluogo in fase di visita istruttoria del 13/2/2019 è emerso un diffuso ammaloramento delle superfici
esterne impermeabilizzate che determinano una criticità significativa in rapporto alla tipologia
geolpedologica del terreno sottostante e alla possibilità di percolamenti di sostanze la cui natura non è
identificata e si richiede integrazione con valutazione dello stato di fatto della pavimentazione ed eventuale
progetto di risanamento. Dalla documentazione non sono riuscito a notare la descrizione di eventuali
cisterne. Se fossero presenti, andranno descritti (volume, interrata o fuori terra), evidenziando prove di
tenuta e presenza di bacino di contenimento o precauzioni di raccolta spanti.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto, in particolare attraverso gli interventi previsti per
ripristinare e mantenere lo stato di integrità delle pavimentazioni ed i chiarimenti per la situazione relativa
ai pozzi perdenti, cioè all’impossibilità di costituire elemento dei potenziale veicolazione di forme di
contaminazione delle acque meteoriche di dilavamento.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
Pag. 9 di 14
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
La parte destinata alla gestione dei rifiuti dello stabilimento si compone di due fabbricati industriali
parzialmente tamponato e dei relativi scoperti pavimentati, per una superficie complessiva di circa 9.060 mq
di cui circa 2.500 mq coperti; a questa parte prettamente operativa si aggiunge il fabbricato ad uso non
produttivo, sudpiso in una parte destinata all’amministrazione e servizi igienici assistenziali, ed ad una
parte ad alloggio del proprietario/custode e le relative pertinenze esterne, per una superficie di circa 2.100
mq. Tutta l’area è recintata, sui lati est, sud ed ovest con una recinzione prefabbricata in c.a. di altezza pari a
circa 2.80 m e lungo il confine nord con un muretto sovrastato da recinzione metallica di altezza complessiva
pari a 1.65 m. Tutte le aree dove viene svolta attività di gestione dei rifiuti, sia interne che esterne ai
fabbricati, sono accomunate dall’avere i medesimi standard costruttivi che consistono in una pavimentazione
di tipo industriale in cls armato con rete metallica elettrosaldata e di spessore pari a 18-20 cm, dotata di
pendenze in grado di favorire il deflusso delle acque di dilavamento e degli eventuali spanti verso la rete di
raccolta. Automezzi, macchinari e attrezzature Per le proprie attività l’azienda utilizza i seguenti
automezzi/macchinari e attrezzature per il trasporto dei rifiuti: autocarri con cassone ribaltabile
posteriormente e/o scarrabile, rimorchi con cassone ribaltabile posteriormente, trattori, semirimorchi di varie
dimensioni.
• Per le attività interne al sito:
o macchinari utilizzati per la movimentazione dei
rifiuti e degli EOW (caricatore a polipo o con
magnete, pala gommata e muletto), cui si affianca la
pressa cesoia utilizzata per la riduzione
volumetrica dei rifiuti, il banco di lavoro attrezzato
anche con kit di ossitaglio, taglio plasma e trancia
per il loro smontaggio.
Dall’analisi della cartografia e in base alla
informazioni raccolte in fase di sopralluogo, si è
potuto rilevare come l’area di influenza, all’interno
della quale potrebbe determinarsi una variazione
dei livelli di rumore ambientale rispetto alla
situazione ante operam, è limitata ai recettori R1 ed
R2, situati rispettivamente sul fronte opposto di via Monte Pasubio e presso l’incrocio di via Volta con via
Galilei. Le nuove attività progettuali prevedono che non verranno introdotte nuove attrezzature, cambi di
orario, aumenti di potenzialità che possano comportare un aumento delle emissioni rumorose.
Il comune di Zanè (VI) è dotato di un piano
di zonizzazione acustica (DCC n° 31 del
28/06/2001) i cui limiti di emissione,
immissione e qualità sono definiti
rispettivamente all'art. 2, comma 1, lettera e),
comma 3, lettera a) e comma 1, lettera h) della
legge 26 ottobre 1995, n. 447 sono indicati nella
tabelle B, C e D allegate al D.P.C.M 14/11/97 e
riportati in allegato §7.1.
Le misure fonometriche per la stima della
situazione acustica sono state realizzate il giorno
05/12/2018 nei seguenti punti:
Le informazioni che si desumono dall’elaborato
n. 14 “Studio Previsionale di Impatto Acustico” a
Pag. 10 di 14
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
cura del Ing. Marco Barcaro, evidenziano un fattore fondamentale nell’analisi dell’impatto acustico
dell’attività in progetto: le modifiche richieste non vanno ad alterare la potenzialità giornaliera di
trattamento e dunque neanche i flussi veicolari indotti; si può dunque assumere che non vi saranno
variazioni nelle sorgenti rumorose rispetto a quelle esistenti, perciò lo studio previsionale consiste nella
verifica dell’attuale rispetto dei limiti imposti dalla zonizzazione acustica menzionata sopra. La
conformazione dell’impianto (il cui piano di calpestio e leggermente depresso rispetto a quello della viabilità
su Via Monte Pasubio e la perimetrazione sugli altri lati con pannellature in cls) aiutano a mitigare
l’emissione di rumore al di fuori del perimetro d’impianto.
Nel corso delle misurazioni effettuate il giorno 05/12/2018 con attività in pieno svolgimento ha fatto
registrare risultati (si rimanda all’elaborato richiamato sopra per i dettagli) che sanciscono il rispetto dei
limiti previsti dalla zonizzazione.
Relativamente alle modifiche dell’attività di gestione richieste in concomitanza col rinnovo
dell’autorizzazione all’esercizio la valutazione previsionale d’impatto acustico esclude significativi aumenti
di emissione e pertanto le misure eseguite debbano ritenersi rappresentative anche della situazione post
operam. Si ritiene, dunque, che anche questo aspetto ambientale significativo non subisca un’alterazione
dell’impatto tale da essere elemento ostativo alla valutazione positiva della compatibilità ambientale del
progetto.
Si ritiene opportuno prescrivere fin d’ora un monitoraggio – con gli impianti, le attrezzature e le attività
funzionanti a pieno regime, comprendendo anche la valutazione del traffico indotto come da richiesta
normativa - per evidenziare la bontà della stima previsionale ed eventualmente per inpiduare ulteriori
modalità operative o interventi strutturali finalizzati alla limitazione delle criticità laddove si potessero
riscontrare livelli di emissione acustica superiori a quanto eventualmente indicato nell’autorizzazione in
deroga.
Il monitoraggio dovrà, rispetto alla relazione previsionale, anche comprendere l’analisi del traffico indotto,
con indicazioni riferibili sui percorsi di collegamento alle strade principali usati dai mezzi di trasporto del
materiale in ingresso e in uscita dal lotto, sul numero dei mezzi dell’attività e sulle emissioni di traffico
indotto prodotte dall’attività sulle strade afferenti l’area in esame, allo scopo di valutare l’effettiva incidenza
dei livelli incrementali prodotti dai mezzi – soprattutto pesanti – dell’attività in funzione dell’effettiva
classificazione secondo DPR n. 142/2004 delle infrastrutture stradali percorse dai mezzi aziendali e privati
leggeri e pesanti.
Inoltre qualora al Comune dovessero pervenire lamentele o segnalazioni di disturbo ovvero se il Comune,
per precauzione, lo ritenesse comunque opportuno, sarà richiesto alla ditta titolare dell’attività di produrre
adeguate verifiche fonometriche. I risultati delle verifiche dovranno essere consegnati alla
l’Amministrazione Comunale entro breve tempo dalla suddetta richiesta
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Non sono previste attività progettuali che interferiscano con questo comparto ambientale e non vengono
riportati studi e analisi di approfondimento. La ditta ottempera già al Dlgs 230/95 smi avendo i portali, uno
strumento portatile e l'Esperto Qualificato.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
Pag. 11 di 14
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
Non sono previste attività progettuali che interferiscano con questo comparto ambientale e non vengono
riportati studi e analisi di approfondimento.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
Il sito è accessibile dalla Provinciale n. 66 “Garziere”, che collega le due direttrici rappresentate dalla
Provinciale n. 349 “Costo” a Zanè e dalla n. 350 “Val d’Astico” a Santorso. L’ubicazione dell’attività permette
di raggiungere rapidamente i centri produttivi delle zone industriali limitrofe (in particolare quelle di Schio,
Marano, Thiene) rappresentando di fatto un continuum urbanizzato con la stessa area produttiva di Schio.
Al lotto si accede da Nord tramite la viabilità parallela a via Monte Pasubio.
L’area produttiva, pur essendo raggiunta da arterie (SP 66 e SP 349 var) che di per sé non presentando
particolari criticità (flussi veicolari equivalenti stimati compresi tra 8.000 e 12.000 e percentuali di
saturazione della rete tra 25% e 55%), si inserisce in un contesto più ampio, il polo attrattivo Schio - Thiene,
che viene descritto in difficoltà nell’assorbire ulteriore traffico veicolare.
Infatti, considerando a livello comunale l’alta incidenza di popolazione non residente e di merci che
attraversano giornalmente il capoluogo con automezzi privati, si osserva uno squilibrio che si riversa in
misura invasiva sulla viabilità maggiore e causa una dilatazione del tempo impiegato negli spostamenti.
Tale squilibrio risulta maggiormente legato al tessuto urbano e al capoluogo (SP 349) più che al traffico
legato ai mezzi pesanti che usufruiscono della variante alla stessa 349 che gli permette di evitare i centri
urbani congestionati. In generale, le carenze infrastrutturali e l’inadeguatezza della rete viaria di Zanè sono
dovute a:
▪ ampia diffusione di servizi e attività artigianali - industriali inseriti nel polo attrattivo Schio - Thiene;
▪ elevata antropizzazione del territorio urbano e spiccato pendolarismo;
▪ sovraccarico della rete viaria principale, nata per lo smistamento di un traffico limitato, da flussi
veicolari di attraversamento e dall’aumento della mobilità con origine o destinazione comunale;
▪ crescita dei quartieri esterni al capoluogo e utilizzo di infrastrutture “secondarie” come fondamentali
arterie per gli spostamenti principali.
Per quanto riguarda la Superstrada Pedemontana Veneta, questa non dovrebbe influenzare in maniera
significativa il traffico di attraversamento in quanto il casello dovrebbe essere ubicato a sud di Thiene.
La componente ambientale “traffico veicolare” indotto dall’attività, visto anche che la modifica
dell’autorizzazione oggetto di valutazione non prevede una variazione della potenzialità né giornaliera né
annuale e dunque del relativo traffico indotto, il progettista ritiene non sia significativa ai fini dell’esito della
valutazione. Per il trasporto dei rifiuti dal produttore all’impianto e dall’impianto alla destinazione finale, la
Ditta Maltauro Rottami dispone di 17 mezzi tra cui autocarri con cassone ribaltabile posteriormente e/o
scarrabile, rimorchi con cassone ribaltabile posteriormente, trattori, semirimorchi di varie dimensioni.
Lo studio preliminare ambientale non riporta rilievi e dati di traffico aggiornati sulla percorrenza giornaliera
media né della controstrada di accesso, né della viabilità principale, ma rimanda alle simulazioni eseguite in
ordine alla stesura del P.T.C.P. Allo stesso modo non sono presenti valutazioni sulla movimentazione
giornaliera del numero di mezzi in ingresso e uscita dall’impianto, da mettere in relazione in particolare con
il flusso veicolare della controstrada.
Si sospende la valutazione ravvisando la necessità di prevedere le seguenti integrazioni:
a) definire il numero medio di veicoli in ingresso e uscita dal lotto in esame nella situazione di fatto e nello
scenario di progetto (giornaliero ed eventuale ora di punta);
Pag. 12 di 14
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
b) procedere alla definizione del traffico giornaliero medio interessante la controstrada alla strada
provinciale, su cui vi è l’affaccio del passo carrabile dell’attività.
Le integrazioni fornite non hanno soddisfatto quanto richiesto e se ne chiede riscontro preliminarmente
all’approvazione progetto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento, si ravvisa tuttavia l’opportunità di ricevere quanto precisato nell’ambito della richiesta di integrazioni.
CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
Il Comune di Zanè non è interessato dalla presenza di SIC e ZPS: l’area oggetto di autorizzazione si trova ad
una distanza di circa 3,62 Km dal più vicino Sito d’Importanza Comunitaria (SIC) e Zona Protezione Speciale
(ZPS) IT 3210040 “Monti Lessini - Pasubio - Piccole Dolomiti Vicentine”, ad una distanza di circa 9,68 Km
dal Sito d’Importanza Comunitaria IT 3220008 “Buso della rana” e ad una distanza di circa 11,25 Km dalla
Zona Protezione Speciale IT 3220013 “Bosco di Dueville”.
Nel raggio del potenziale impatto derivante dall’attività oggetto di verifica, non è stata rilevata la presenza
di ulteriori:
- Parchi Naturali Nazionali, Interregionali o Regionali;
- Riserve Naturali;
- Zone Umide;
- Riserve Naturali;
- Altre Aree Protette.
- Zone Boscate ai sensi del D.lgs. n. 42/2004 “Codice dei Beni Ambientali e del paesaggio”;
- Zone di Importanza storica, culturale o archeologica ai sensi del D.lgs. n. 42/2004 “Codice dei Beni
Ambientali e del paesaggio”.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Non sono previste attività progettuali che interferiscano con questo comparto ambientale e non vengono
riportati studi e analisi di approfondimento.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
finalità che il proponente intende conseguire.
Pag. 13 di 14
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta, prescrivendo,
tuttavia, l’acquisizione dei dati già richiesti in tema di impatto viabilistico.
Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente, pur necessitando di ulteriori
approfondimenti in tema di impatto viablistico.
Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
monitoraggio post-operam finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti, in tema di rispetto dei limiti
concernenti l’inquinamento acustico.
Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
di rischi ambientali, sanitari ed ecologici.
Tutto ciò premesso si esprime
PARERE FAVOREVOLE
al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
1) L’azienda è impegnata ad acquisire dalle autorità competenti le autorizzazioni necessarie per l’esercizio dell’attività,
in particolare per quanto riguarda la gestione/recupero dei rifiuti, le emissioni in atmosfera e lo scarico dei reflui.
2) Preliminarmente al rilascio dell’autorizzazione la ditta dovrà presentare una documentazione aggiornata sui
seguenti aspetti:
- definire il numero medio di veicoli in ingresso e uscita dal lotto in esame nella situazione di fatto e nello scenario di
progetto (giornaliero ed eventuale ora di punta);
- procedere alla definizione del traffico giornaliero medio interessante la controstrada alla strada provinciale, su cui vi è
l’affaccio del passo carrabile dell’attività;
- acquisire il parere SPISAL rispetto alla dispersione in ambiente di lavoro delle emissioni da ossitaglio/taglio al plasma;
- fornire eventuali aggiornamenti sull’iter di certificazione ex Regolamento UE n.715/2013.
3) Entro il 31/12/2019 dovranno essere completati i i previsti lavori per la sistemazione delle pavimentazioni, fornendo
specifico riscontro, anche fotografico.
4) Successivamente al rilascio del provvedimento autorizzativo, in fase di collaudo, l’azienda dovrà:
- effettuare una mirata ed accurata indagine acustica di verifica del rispetto del criterio differenzial e e del limite di
emissione, da ripetersi poi con frequenza triennale, e mirata ai ricettori presenti in prossimità dell’impianto con
modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei punti di misura), sia
con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), comunicate con congruo preavviso ad Arpav;
- nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante una specifica
progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo, saranno stati comunicati i
risultati delle analisi;
- l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio Previsionale di
Impatto Acustico.
5) L’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale addetto al rice-
vimento-selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli aspetti ambientali e di sicurezza/rischio segnalati (chimi -
co e rumore); di tale definizione dovrà essere dato riscontro in occasione della presentazione del certificato di collaudo fi-
nalizzato all’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio.
Vicenza, 05 settembre 2019
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
Dott.ssa Ingrid Bianchi Andrea Baldisseri
Pag. 14 di 14
copia informatica per consultazione