DETERMINA

               PROVINCIA DI VICENZA
             Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA  C. Fisc. P. IVA 00496080243




        Determinazione Dirigenziale N° 380 DEL 23/03/2021

                   AREA TECNICA
               SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS


DIRIGENTE/RESPONSABILE: Filippo Squarcina

OGGETTO: PROVVEDIMENTO DI ESCLUSIONE PROCEDURA DI VALUTAZIONE IMPATTO
AMBIENTALE   AI  SENSI  DELL’ART.   19  D.LGS.  152/2006
DITTA:KOMATSU     ITALIA    MANIFACTURING    S.P.A
PROGETTO:RIQUALIFICAZIONE   DI   UN   CAMPO   PROVE
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: NOVENTA VICENTINA


           COPIA CONFORME PROVVEDIMENTO

Titolo: Copia Conforme

Note:



                    Documenti Presenti:

     Titolo       Nome File                 Formato          Data
Impronta
   TESTO ATTO     DD_2021_380.odt               AT - ATTO         23/03/2021
A7BFF5B75D67F4294828825DEF09416FCAF56EF6
NON FIRMATO -


  PARERE N.6/2021    Parere KOMATSU.pdf  INF - DOCUMENTO                 23/03/2021
                        INFORMATICO
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                   Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA  C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINA N° 380 DEL 23/03/2021

                         AREA TECNICA
                     SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS



OGGETTO: PROVVEDIMENTO DI ESCLUSIONE PROCEDURA DI VALUTAZIONE
IMPATTO AMBIENTALE AI SENSI DELL’ART. 19 D.LGS. 152/2006
DITTA:KOMATSU    ITALIA    MANIFACTURING   S.P.A
PROGETTO:RIQUALIFICAZIONE   DI  UN   CAMPO  PROVE
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: NOVENTA VICENTINA



                          IL DIRIGENTE



Vista la documentazione presentata in data 21/01/2021 (prot. n. 2477) ed integrato in data
22/01/2021 (prot. n. 2948 del 25/01/2021), da parte della ditta Komatsu Italia Manifacturing S.p.A
con sede legale Via Atheste n. 4 in comune di Este (PD) e operativa in Via Borgocino n. 28– No­
venta Vicentina, relativa al progetto “Riqualificazione di un campo prove” con cui è stata richiesta
l’attivazione della procedura di verifica ai sensi dell’art. 19 del D.Lgs. 152/2006.

Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata nell’Allegato IV alla
Parte II del D.Lgs. 152/2006 ­ 7. Progetti di infrastrutture ­ b) piste permanenti per corse e prove di
automobili, motociclette ed altri veicoli a motore.
Tenuto conto che la procedura di verifica di assoggettabiltà a procedura di VIA rientra, per il
progetto in parola, tra le competenze inpiduate in capo alla Provincia dalla Legge Regionale n.
4/2016.
Dato atto che, ai sensi dell’art. 19 c.2 del D.Lgs 152/2006, è stata effettuata tempestiva
pubblicazione sul sito web provinciale dello studio preliminare ambientale e che ne è stata data
informativa al pubblico sul medesimo sito web della Provincia in data 26/01/2021, contestualmente
alla comunicazione di avvio procedimento alle amministrazioni e agli enti interessati per le
valutazioni di competenza.
Considerato che il citato art. 19 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l’esclusione dalla procedura di

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti­
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni del comma 9 del
medesimo articolo.
Tenuto conto che non sono pervenute, ai sensi dell’art. 19 c.4 del D.Lgs. n. 152/2006, osservazioni.
Tenuto conto altresì della nota agli atti con prot. 10960 del 15­03­2021 pervenuta dal Comune di
Noventa Vicentina nella quale viene espresso parere favorevole “alla soluzione indicata nella docu­
mentazione presentata spontaneamente dalla ditta in data 10­03­2021 come possibile intervento di
bonifica per l’attenuazione del rumore”.
Dato atto che il Comitato tecnico provinciale VIA , nella seduta in modalità teleconferenza del gior­
no 18/03/2021, ha votato all’unanimità dei presenti l’esclusione dalla procedura di valutazione am­
bientale con le prescrizioni/raccomandazioni contenute nel parere n. 06/2021 allegato al presente
provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale.
Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni/raccomandazioni al fine di mitigare gli impatti ambien­
tali e monitorare nel tempo la situazione aziendale.
Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
dell’intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali
pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per l’autorizzazione del­
l’intervento.
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal succita­
to D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della Provin­
cia di Vicenza ( Determina dirigenziale n. 256 del 26/02/2021) che è di giorni 110 ID PROC 45.
Visti:
  • il D.Lgs. n.152/2006 “Norme in materia ambientale”.;
  • la D.G.R. n. 1539 del 27/9/2011 "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile
    2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18
    giugno 2009, n. 69. Disposizioni applicative”;
  • la L.R. 4/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di competen­
    ze in materia di autorizzazione integrata ambientale”;
    Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;

    Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.1 del 25/01/2021 con la quale è sta­
to approvato il Bilancio di Previsione 2021­2023;

    Richiamato il PEG ­ Piano esecutivo di gestione ­ 2021/2023 approvato con Decreto presi­
denziale n. 11 del 12/02/2021;

     Visto il decreto di attribuzione dell'incarico dirigenziale n 11 del 24/11/2020


                         DETERMINA

  1. di prendere atto facendolo proprio del parere espresso dal Comitato Tecnico provinciale
    VIA n.06/2021 del 18/03/2021, Allegato A al presente provvedimento, di cui forma parte
    integrante e sostanziale;

  2. di non assoggettare a procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale, ai sensi dell’art. 19
    del D.Lgs. 152/2006, il progetto “Riqualificazione di un campo prove” presentato con
    l'istanza in premessa da Komatsu Italia Manifacturing S.p.A, con sede legale Via Atheste n.
    4 in comune di Este (PD) e operativa in Via Borgocino n. 28– Noventa Vicentina;
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti­
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
  3. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
    diretti o indiretti sulla situazione economico­finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
    sensi art. 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012);

  4. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
    all’albo pretorio online;

  5. il presente provvedimento rispetta il termine previsto dal Regolamento sui procedimenti ammi ­
    nistrativi di competenza della Provincia di Vicenza (Determinazione del Segretario Generale n.
    256 del 26/02/2021).
                             INFORMA
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
La documentazione oggetto dell’istruttoria è visionabile presso il Servizio Rifiuti – VIA ­ VAS
della Provincia di Vicenza, contra' Gazzolle n. 1, Vicenza.
Il presente provvedimento viene trasmesso alla Ditta, al Comune di Noventa Vicentina, ad ARPAV
– Vicenza, all'Ulss n.8 Berica e al Consorzio di Bonifica Adige Euganeo.
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l’attuazione dell’intervento.
Agli Enti si ricorda la rispettiva competenza in materia di vigilanza e controllo ai sensi delle vigenti
norma, con particolare riferimento alle competenze comunali in materia di edilizia.
Di dare mandato al Responsabile del procedimento alla pubblicazione nel sito istituzionale ai sensi
e per gli effetti D.L. 33/2013.


                                       Sottoscritta dal Dirigente
                                         Filippo Squarcina
                                         con firma digitale



Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




ALLEGATI     ­ PARERE N.6/2021
         (impronta: 7C95723EE8BD1E8696C24371A014698832A3C2CCABE7ED8B3AA466204C018217)




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   VERBALE DELLA COMITATO TECNICO PROVINCIALE VIA
           DEL 18-03-2021
L'anno 2021 il giorno 18 del mese di marzo alle ore 16:15 il Comitato Tecnico Provinciale di V.I.A si è riunito
nella sede provinciale, a seguito di regolare convocazione, per trattare il seguente argomento: Komatsu Italia
Manifacturing S.p.A - Riqualificazione di un campo prove– comune di Noventa Vicentina.

All'appello risultano:
SQUARCINA FILIPPO              Presidente                assente


BALDISSERI ANDREA           Presidente delegato              presente


CORTESI ANGELO              Commissario                assente


DE MARCHI ROBERTO             Commissario                presente


MONTANARI RICCARDO            Commissario                presente


MURARO TERESA               Commissario                presente


ROSSI STEFANO               Commissario                presente


SALVIATI STEFANO             Commissario                assente


SVEGLIADO GIULIA             Commissario                presente


VALVASSORI RIMSKY             Commissario                presente


VICENTIN ALBERTO             Commissario                presente


PIAZZI OTTORINO              Commissario                presente


La Commissione viene presieduta da Andrea Baldisseri, giusta delega del Presidente prot. 11683 del 18-03-
2021 che riconosciuta legale l’adunanza in conformità dell’art. 7 del Regolamento per il funzionamento del
Comitato Tecnico Provincia VIA, udita la relazione istruttoria, accertata la completezza delle informazioni e
preso atto della proposta progettuale contenuta nella documentazione tecnica presentata, esprime congiun -
tamente al CTP VIA parere unanime, per la pratica in oggetto, nel parere sotto riportato.




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           Komatsu Italia Manifacturing S.p.A.
                       PARERE N. 06/2021

Oggetto: Riqualificazione di un campo prove.
PROPONENTE:            Komatsu Italia Manifacturing S.p.A.
SEDE LEGALE:            Via Atheste n. 4. – Este (PD)
SEDE INTERVENTO:          Via Borgocino n. 28– Noventa Vicentina
TIPOLOGIA ATTIVITÀ:        Pista permanente per prove di altri veicoli a motore
PROCEDIMENTO:           Verifica di assoggettabilità ex art.19 del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A:        ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
                 infrastrutture - b) piste permanenti per corse e prove di automobili,
                 motociclette ed altri veicoli a motore.
COMUNE INTERESSATO:        \\\
DATA DOMANDA:           21, 22 e 25 gennaio 2021
DATA PUBBLICAZIONE:        26 gennaio 2021
DATA INTEGRAZIONI:        05 e 11 marzo 2021

DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
- Studio preliminare ambientale;
- Relazione tecnica Allegato E;
- allegato 2 - Planimetria di progetto con scarichi acque meteoriche;
- allegato 3 - Previsione di impatto acustico;
- allegato 4 – Progetto illuminotecnico.

                             PREMESSE
La Komatsu Italia Manufacturing S.p.A. progetta e costruisce macchine e attrezzature da costruzione, con la
sede italiana principale si trova ad Este (PD) in Via Atheste, 4.
L’azienda nella secondaria nel Comune di Noventa Vicentina, in Via Bergoncino, n. 28, svolge attività di ma-
gazzino e come area test delle macchine movimento terra in fase di prototipizzazione.
Nell’ambito di un riassetto organizzativo si intende sfruttare lo spazio a disposizione nella parte NE del sito
di Noventa Vicentina, per l’ammodernamento dell’area test attualmente utilizzata per le macchine movi-
mento terra prodotte, mediante la costruzione di un circuito di transito dei mezzi, una zona in cui sarà possi-
bile testare le operazioni di escavazione delle macchine ed una struttura costituita da rampe (con altezza
massima pari a circa 5 m), su cui i mezzi transiteranno e potranno provvedere alle prove di movimentazione
terra dall’alto.
Il progetto prevede la costruzione di un circuito di transito dei mezzi pavimentato (pista), con una zona de -
dicata alla realizzazione di rampe asfaltate con altezza massima di 5 m, indicate, ed una zona, indicata come
“cumulo di terra”, in cui sarà possibile testare le operazioni di escavazione delle macchine, con prove di mo -
vimentazione terra dall’alto.
Tale realizzazione sarà preceduta da una fase di cantiere che non vedrà operazioni di demolizione di struttu-
re edili esistenti, ma di sbancamento e scavo di terreno.
Inoltre, verrà realizzato l’impianto per la gestione delle acque meteoriche di prima pioggia e dei manufatti
per ottemperare alla quota di volume di invaso richiesta dal competente consorzio di bonifica.



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                         UBICAZIONE
Il Comune di Noventa Vicentina confina a Nord Est con il comune di Agugliaro, a Nord con Campiglia dei
Berici, a Nord Ovest con Colloredo, ad Ovest con il Comune di Pojana Maggiore, tutti in provincia di Vicen -
za. A Sud, e a Sud- Est il Comune di Noventa Vicentina confina con la Provincia di Padova, in particolare a
Sud con il comune di Borgo Veneto e ad Est con il comune di Lozzo Atestino.
La distanza fra il confine del sito in studio e il confine comunale di Noventa Vicentina (VI), coincidente con il
confine provinciale (provincia di Padova), verso il Comune di Lozzo Atestino (PD), è superiore ad un chilo -
metro e mezzo. L’area in esame si trova nella zona industriale posta a nord del centro urbanizzato di Noven-
ta Vicentina, ad una quota di circa 15 m s.l.m.m..




                          Ortofoto del sito



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            QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Noventa Vicentina;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Noventa Vicentina;
• Piano Regionale di Tutela delle Acque (P.T.A.);
• Piano di Gestione dei Rischi Alluvionali;
• Rete Natura 2000.
Il Quadro Programmatico evidenzia un’adeguata inpiduazione ed analisi degli strumenti di pianificazione
territoriale che interessano l’area, ma sarebbe stato utile analizzare i seguenti elementi, oltre che a valutare il
PTRC vigente (2020) e non quello adottato nel 2013.
P.T.C.P. di Vicenza: Tavola 4 – sistema insediativo infrastrutturale, in quanto lo S.P.A. non indica il fatto
che parte dell’area interessata dall’intervento non è inpiduata come “Aree produttive ampliabili (Art.67)” ma
come zona bianca.
P.A.T. del comune: Tavola 3 – carta delle fragilità, visto che lo S.P.A. si indica il fatto che “L'intera zona
industriale di Noventa Vicentina sorge su “aree idonee a condizione”, che richiedono alcune precauzioni per le nuove
edificazioni. Tale tematica è approfondita al paragrafo “suolo” fra le componenti ambientali.” (4.1.3 Suolo, uso del
suolo e patrimonio agroalimentare). Inoltre nella Tavola 4 – carta delle trasformabilità, non è stato indicato il
fatto che, a ridosso del lato est del sito interessato, è presente un “Area di riqualificazione e riconversione NTA
art. 29”. Occorre che vengano descritte le attività che si intendono insediare in detta area di riqualificazione al
fine di metterle in rapporto con l’attività di progetto.
P.I. del comune: dalla lettura dello S.P.A. non è chiaro se è stato analizzato il PI adottato o quello vigente. E’
comunque necessario che il comune si esprima sulla compatibilità urbanistica dell’intervento.
In sede di approvazione del progetto edilizio, dovranno essere valutate i suddetti aspetti.

                          VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento, demandando tuttavia alla fase di approvazione del progetto edilizio la verifica di conformità urbanistica.

              QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
Il progetto consiste nella riqualificazione di un’area test per le macchine movimento terra prodotte, mediante
la costruzione di un circuito di transito dei mezzi pavimentato (pista), di una zona dedicata alla
realizzazione di rampe asfaltate con altezza massima di 5 m, tramite il motivo a spina di pesce e di una zona,
indicata come “cumulo di terra”, in cui sarà possibile testare le operazioni di escavazione delle macchine e si
potrà provvedere alle prove di movimentazione terra dall’alto.
Tale realizzazione sarà preceduta da una fase di cantiere che non vedrà operazioni di demolizione di
strutture edili esistenti, ma di sbancamento e scavo di terreno per la realizzazione della pista, della struttura
in asfalto costituita da rampe, altezza massima 5 m e del cumulo di terra, altezza massima 5 m.
Si prevede inoltre la realizzazione dell’impianto per le acque meteoriche di prima pioggia e dei manufatti
per ottemperare alla quota di volume di invaso richiesta dal consorzio.
La superficie totale, somma di quella esistente e di quella riqualificata è di 9636 m2. Il rapporto fra il volume
dedicato alla prima pioggia e la superficie in progetto fornisce 0,0069 m, in ottemperanza a quanto richiesto

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dalle Norme Tecniche Attuative del Piano Tutela delle Acque, dove la prima pioggia è definita nei primi
cinque millimetri.




Nella figura successiva si rappresenta la planimetria dello stato di progetto per la realizzazione della pista
permanente per la prove dei mezzi prodotti da Komatsu.




Progetto - Gestione Acque
Dal punto di vista ambientale, il progetto presenta un aspetto importante nella gestione delle acque
meteoriche di dilavamento ed, in particolare, per lo scarico delle acque meteoriche di prima pioggia
dell’area da riqualificare.
Per tale riqualificazione è già stato ottenuto il parere del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo, del novembre
2020, per lo scarico delle acque meteoriche, con un’imposizione di un volume di invaso pari a 379 m3.
Nel dettaglio:
- la superficie di pavimentazione esistente, che viene mantenuta tal quale, è dotata di una rete di acque
meteoriche che convogliano al pozzetto scolmatore;
- la superficie, oggetto di riqualificazione, che verrà pavimentata, sarà dotata di una rete di raccolta di acque
bianche costituita da griglie, che convoglieranno la prima pioggia al suddetto pozzetto scolmatore.



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Tutte le acque di prima pioggia convogliano quindi nel pozzetto scolmatore e da qui vengono accumulate in
due volumi appositi, specificando che:
- i due volumi di accumulo delle acque di prima pioggia sono comunicanti attraverso un’apertura visibile
nelle sezioni proposte;
- il volume dell’accumulo delle acque di prima pioggia è quantificato in 67,32 m3;
- la sezione di accumulo delle acque di prima pioggia è dotata di una valvola a caplet, di non ritorno, e di
una pompa sommersa che invia le acque, dopo un congruo tempo di sedimentazione, al sistema di
disoleazione previsto;
- il sistema di disoleazione è a coalescenza;
- dopo tale sistema è posizionato il pozzetto di campionamento.




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Gestione delle acque meteoriche – Valutazione di Compatibilità Idraulica
Dall’esame della Relazione di Compatibilità Idraulica, il Consorzio di bonifica Adige Euganeo ha emesso
parere positivo (novembe 2020) con prescrizione sulla valutazione dell’invarianza idraulica per quel che
attiene l’area da riqualificare; fra le prescrizioni si evidenzia che “Il volume minimo di invaso da ricavare a
servizio dell’intervento in parola dovrà tassativamente essere non inferiore a 379 m3, così come valutato nella relazione
idraulica”.
Di seguito si riportano le indicazioni sugli invasi contenute nella Relazione di Compatibilità Idraulica,
sudpisi invasi profondi e invasi superficiali:
• invasi profondi, ricavabili dal sovradimensionamento delle condotte di raccolta delle acque meteoriche;
• in maniera secondaria invasi superficiali, mediante sovradimensionamento della rete di raccolta acque
meteoriche e generando zone a momentanea sommersione.
Gli invasi profondi saranno ottenuti mediante:
1. realizzazione di una condotta costituita da scatolari rettangolari (dimensionata 82 m3);
2. realizzazione di un manufatto scolmatore, idoneo a separare la frazione delle prime piogge dalle seconde
(dimensionata 18 m3);
3. realizzazione di un volume di accumulo delle acque di I^ pioggia (con relativo trattamento fisico di
dissabbiatura e disoleazione) (dimensionata > 40 m3).
Il totale degli invasi profondi assomma a 184,31 m3.
Gli invasi superficiali saranno ottenuti mediante:
1. sovradimensionamento della rete di raccolta delle acque bianche, mediante la realizzazione di canali di
drenaggio carrabili con griglie in ghisa, con persa sezione, da distribuire lungo le superfici
impermeabilizzate (dimensionate 89 m3);
2. sfruttamento della zona infossata del campo prove, in terra (dimensionata 150 m3) nel caso di “bombe
d’acqua”; infatti nella relazione di compatibilità idraulica il bacino di accumulo superficiale (fosso) viene
preso in considerazione in estrema ratio.
Il progetto presentato per la gestione delle acque meteoriche informo che è stato sviluppato nel rispetto delle
norme tecniche e normative in materia, tuttavia, non appare del tutto chiaro il funzionamento del pozzetto a
valle dell'impianto di depurazione in cui confluiscono anche i reflui in ingresso al sistema depurativo e tale
dettaglio dovrà essere chiarito in sede di istruttoria per il rilascio dell'autorizzazione allo scarico; a tal
proposito si evidenzia che quanto illustrato nello Studio Preliminare Ambientale differisce da quello
presentato in data 09/10/2020 con l'istanza di autorizzazione allo scarico e, pertanto, si rende necessario
l'aggiornamento e/o la sostituzione degli elaborati progettuali depositati in precedenza in Provincia.

                           VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.


              QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
L’attività si caratterizza per la presenza di emissioni diffuse che sono generate dalle prove dei mezzi d’opera.
Il carattere saltuario di tali emissioni e il fatto che la costruzione di motori nuovi debba necessariamente
sottostare alle normative tecniche sulle emissioni in atmosfera, fa sì che l’effetto risulti trascurabile.
Si evidenzia, inoltre, che parte dell’area sarà asfaltata e che, quindi, si riduce la possibilità di generare una
polverosità diffusa.

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                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
La gestione degli aspetti legati alla situazione degli scarichi si articola come segue
Acque civili
Le acque utilizzate a scopo civile, per i servizi presenti sul sito, sono prelevate dall’acquedotto, e scaricate in
fognatura.
Acque industriali
Ad oggi non sono utilizzate acque a scopi industriali.
Acque meteoriche
Il sito in studio fa parte di un complesso industriale più ampio e l’area in esame è stata oggetto di un’opera
di pavimentazione nel 2007; le acque meteoriche di quell’area confluiscono in una condotta comunale
dedicata alle acque bianche, che poi scarica nello scolo Frassanella, che appartiene alla rete idrografica,
gestita dal Consorzio di Bonifica Adige Euganeo.
Nel 2007, quando è stato pavimentato il piazzale, è stato ottenuto l’assenso allo scarico delle acque
meteoriche nella condotta comunale da parte del comune di Noventa Vicentina; il sito ha anche altri piazzali
che sottendono, idraulicamente, aree perse, e che presentano altri due scarichi di acque meteoriche, di cui
uno verso Via Volta (ad Est) e uno verso via Leonardo da Vinci (a Sud).
Il dettaglio dell’intervento in progetto per la gestione delle acque meteoriche è stato dettagliato all’interno
del Quadro Progettuale.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
Per caratterizzare la componente suolo è stato ricavato un estratto dalla Carta dei suoli del Veneto, ricavata
dal Geoportale ARPAV. Nella figura sottostante si inpiduano i confini del comune di Noventa Vicentina,
l’area in studio è segnata indicativamente con un cerchio nero.




Per la riqualificazione dell’area e, in particolare per la realizzazione di rampe alte 5 metri, è stata prodotta
una Relazione Geologica completa di prove penetrometriche e analisi sismica, di cui si riportano le
conclusioni “Dalle indagini eseguite risulta che: I terreni in sito sono costituiti da alternanze di strati sabbiosi e

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limoso-argillosi nei primi 10 metri di profondità, con prevalenza dei termini coesivi; successivamente sono presenti
sabbie con buone caratteristiche fino a 15 metri dal piano campagna. La resistenza di progetto, secondo normativa NTC
2018, per una platea di fondazione con piano di posa posto a -0,5 m di profondità con le geometrie indicate al Capitolo
7(B=11 m e L=90 m) risulta essere di 93 kPa.
Non essendo noti carichi e combinazioni di progetto si è ipotizzato di trasmettere alla fondazione una pressione di
esercizio pari a 30 kPa, cui corrispondono cedimenti dell’ordine di 3,1 cm.Il livello dell’acqua nel terreno è stato
riscontrato a 1,7 metri dal p.c.. Nel caso di scavi spinti oltre questa profondità potrebbe rendersi necessario adottare dei
sistemi per abbassare localmente il livello dell’acqua nel terreno.
Si ritiene che gli interventi in progetto siano compatibili con le condizioni geologiche, geomorfologiche ed idrogeologiche
del sito, tenendo presenti le considerazioni precedentemente esposte”.
Si deduce che “l’area a condizione” della Carta della Fragilità del PAT è stata valutata in modo positivo.
Si ritiene quindi che, attuando le indicazioni di cui sopra, l’intervento non comporterà impatti o rischi
significativi per il suolo e sottosuolo.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
Il progetto è accompagnato da una relazione di previsione di Impatto Acustico, che contiene anche gli esiti
di una campagna di misure fonometriche effettuate nel dicembre 2020.
La zonizzazione acustica comunale identifica l’area di indagine come appartenente alla Classe VI “aree
esclusivamente industriali”, mentre i ricettori R1, R2, R3 si trovano in classe V.
Le principali sorgenti di rumore future sono collegate con:
- un circuito pavimentato che circonderà l’area e che verrà impiegato come pista test esclusivamente per i
mezzi gommati;
- un percorso di rampe con altezza massima di circa 5 m adibite al test per tutti i tipi di mezzi;
- un’area composta da cumuli di terreno e adibita al test delle operazioni di scavo per tutti i tipi di mezzi.
Le prove si terranno in periodo diurno, definito dalla normativa dalle 6:00 alle 22:00.
Sono stati inpiduati 4 ricettori critici:
- “R1”, “R2” e “R3” posti a ovest e distanti circa 15 m dal sito;
- “R4” posto a Sud Est e distante circa 25 m dal sito. Si riporta una fotografia aerea di inquadramento.




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La relazione fornita in via volontaria (nelle revisioni 01 e 02) conclude con la piena conformità relativamente
al rispetto dei limiti assoluti di immissione e dei limiti di emissione, ma con superamento del limite
differenziale ai ricettori R1, R2, R3.
Con riferimento alla rev.02 si ha il superamento del differenziale durante la seguente attività: ‘Mezzi in
movimento su rampe’.
Al fine di contenere le emissioni viene prevista dunque una barriera di lunghezza pari a 50 m con un
diffrattore di 0.5 m inclinato di 90°; in questa ipotesi il limite differenziale risulta dai calcoli rispettato.




Vista la criticità della situazione si prescrivere un monitoraggio molto accurato da svolgere in facciata ai
ricettori ai persi piani - quanto meno durante lo svolgimento delle seguenti attività: ‘Mezzi in movimento
su rampe’ e ‘Mezzi in movimento su pista’ - al fine di verificare l’efficacia della prevista barriera acustica.
Nel caso gli esiti fossero persi da quanto atteso, si dovrà intervenire attraverso la ricollocazione delle fonti
di pressione.

                          VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento; si ritiene tuttavia necessario prescrivere uno specifico monitoraggio finalizzato alla verifica della
valutazione previsionale.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Al progetto risulta allegata una relazione tecnica sull’impianto di illuminazione esterno da realizzarsi presso
il nuovo campo prove in studio, di cui si evidenziano alcuni estratti:
“Le opere consistono nel rifacimento e riorganizzazione campo prove escavatori escavatori già esistente posto all’esterno
dell’edificio industriale di proprietà Komatsu a Noventa Vicentina. Il campo prove esistente è già dotato di un impianto
illuminazione. Tale impianto verrà ampliato, potenziato e ammodernato con l’installazione di nuovi pali, nuovi corpi
illuminanti a tecnologia led, nuove linee elettriche , e protezioni, nuovo impianto di controllo regolazione del flusso
luminoso, ecc…”.
Alla relazione è allegata una simulazione eseguita con software professionale Relux per i calcoli
illuminotecnici di illuminamento, luminanze, abbagliamenti, inquinamenti luminosi, etc. e “Dai dati risultati
ottenuti si ottiene la conformità a quanto richiesto da ogni punto della Legge Regionale n. 17 del 07/08/2009.”.




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                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
Il contesto di inserimento è tipico di una zona produttiva, senza la presenza di aspetti qualificanti del
paesaggio da preservare.
I coni ottici di seguito riportati, relativi allo stato attuale evidenziano la presenza del cumulo di terra
esistente e visibile.




Cono visuale 1 verso Via Dell’Industria




Cono visuale 2 – Via Dell’industria (verso Sud)

Il progetto consiste nella riduzione del cumulo di terra visibile e la costruzione di rampe in asfalto alte 5
metri. A progetto ultimato sarà visibile la sommità del cumulo in terra ridotto e la sommità delle rampe.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
Il sito è utilizzato principalmente come magazzino e sporadicamente come circuito prove.
In futuro l’utilizzo non cambia, quindi non si ritiene esserci nessuna influenza sulla rete viaria esistente in
prossimità del sito.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.


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CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI ED AGRONOMICHE, FLORA E FAUNA, E PER
LA TUTELA DEI SITI S.I.C./Z.P.S PER LA V.INC.A.
Il territorio di pertinenza di Noventa Vicentina è situato nel vasto lembo di pianura situato a ovest dei Colli
Euganei e a sud dei Colli Berici e si stende, funzionalmente, fino al fiume Adige, proseguendo poi fino agli
Appennini. L'area è a spiccata vocazione agricola, riscontrabile nel frazionamento agricolo che risulta
evidente anche da satellite.
Le campagne attualmente si presentano per lo più spoglie di alberi e siepi campestri a causa delle pratiche
agricole intensive, con superfici quasi uniformemente coltivate a mais, frumento, soia e barbabietole, o con
vigneti e frutteti (soprattutto peschi), concentrati nella parte sud e sud-ovest dell’area oggetto della
ricognizione.
Il valore naturalistico-ambientale dell’area oggetto è scarso a causa della semplificazione del paesaggio
agrario dovuta a pratiche colturali di tipo intensivo, a cui si aggiunge in questi ultimi decenni la crescita
incontrollata dei centri abitati.
Non risultano presenti, all'interno del territorio comunale, elementi di particolare spicco nell'ambito della
conservazione della natura e della biopersità fermo restando che, localmente, la presenza di giardini,
parchi storici, residuali filari di siepi campestri creino un sistema di connettività tra i grandi bacini
naturalistici dei sistemi collinari.
Il sito di Natura 2000 più prossimo alla committente è IT3260017 “Colli Euganei – Monte Lozzo – Monte
Ricco”, a 3,56 km dal perimetro della committente.
La Relazione Tecnica Allegato E D.G.R.V. 1400/2017 non rileva interazioni tra progetto e Rete Natura 2000.
Il contesto urbano dell’intervento di progetto, nonché la sua natura e durata e l’uso successivo previsto
nell’area, non determina impatti sulle risorse naturali ed agronomiche, sottrazione o frammentazione di
habitat faunistici e non interessa direttamente elementi della rete ecologica locale, provinciale e regionale.
Non si prefigurano pertanto impatti potenziali nei confronti di aree di particolare sensibilità ambientale.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Per la redazione di uno Studio Preliminare Ambientale sono state valutati i rischi accidentali che possono
avere delle conseguenze importanti sull’ambiente circostante:
- Rischio incendio;
- Rischio sversamento;
- Rischio alluvione.
Per quel che riguarda il rischio incendio il progetto non va ad alterare il rischio esistente, mentre per il
rischio sversamento si evidenzia la presenza di un serbatoio di gasolio, con capienza 2300 L, a camera
singola e fuori terra, che risulta dotato di tettoia e di bacino di contenimento, oltre ad altri serbatoi, tutti fuori
terra e dotati di bacino di contenimento.
Infine, per il rischio alluvione, è stato effettuato un raffronto con il Piano di Gestione del Rischio Alluvioni
2015-2021, che non ha evidenziato classi di rischio nel sito in studio
Non vi sono indicazioni specifici da parte dell’Ulss competente per territorio.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.



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              VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                          CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, la tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi
riportati possono essere considerati adeguati alle finalità che il proponente intende conseguire.
Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
monitoraggio finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti, in tema di contenimento degli impatti in
tema di inquinamento acustico e gestione delle acque meteoriche di dilavamento.
Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
di rischi ambientali, sanitari ed ecologici
                      Tutto ciò premesso si esprime
                           PARERE
      di non assoggettamento alla procedura V.I.A., subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate.

1) L’azienda è impegnata ad acquisire dalle autorità competenti le autorizzazioni necessarie per l’esercizio
dell’attività; in particolare, per gli aspetti ambientali, lo scarico delle acque meteoriche di prima pioggia.
2) Nel progetto definitivo da presentare per l’autorizzazione allo scarico, quanto illustrato nello Studio
Preliminare Ambientale differisce da quello presentato in data 09/10/2020 con l'istanza di autorizzazione
allo scarico, dovranno pertanto essere aggiornati e/o sostituiti gli elaborati progettuali depositati in
precedenza; dovrà inoltre essere chiarito il funzionamento del pozzetto a valle dell'impianto di depurazione in
cui confluiscono anche i reflui in ingresso al sistema depurativo.
3) Il progetto definitivo dovrà prevedere l’adeguamento delle nuove superfici da impermeabilizzare (Cfr. lo
S.P.A. punto 2.4.3 consumo di suolo a pag. 25) all'art. 39 comma 10 NTA del PTA Regione Veneto " E'
vietata la realizzazione di superfici impermeabili di estensione superiore a 2000 mq. Fanno eccezione le
superfici soggette a potenziale dilavamento di sostanze pericolose o comunque pregiudizievoli per l'ambiente,
di cui al comma 1, e le opere di pubblico interesse, quali strade e marciapiedi,nonchè altre superfici,qualora
sussistano giustificati motivi e/o non siano possibili soluzioni alternative. La superficie di 2000 mq non può
essere superata con più di una autorizzazione. La superficie che eccede i 2000 mq deve essere realizzata in
modo tale da consentire l'infiltrazione diffusa delle acque meteoriche nel sottosuolo.” (es. Utilizzo di asfalto
drenante al posto del convenzionale).
4) Successivamente al rilascio del provvedimento autorizzativo, l’azienda dovrà:
- effettuare una mirata ed accurata indagine acustica di verifica del rispetto del criterio differenziale e del
limite di emissione, da ripetersi poi con frequenza triennale, e mirata ai ricettori presenti in prossimità
dell’impianto con modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale
(scelta dei punti di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura),
comunicate con congruo preavviso ad Arpav;


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- nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante una
specifica progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo,
saranno stati comunicati i risultati delle analisi;
- in caso non sia possibile intervenire in modo adeguato ed efficacie attraverso misure di mitigazione
(barriere) il progetto dovrà essere rivisto intervenendo sulla collocazione/posizionamento delle fonti.
5) Le operazioni di scavo e movimentazione del terreno vengano eseguite in conformità al DPR 120/2017.


Vicenza, 18 marzo 2021
  F.to Il Segretario                                      F.to Il Presidente
Dott.ssa Silvia Chierchia                               Andrea Baldisseri




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