parere

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   VERBALE DELLA COMITATO TECNICO PROVINCIALE VIA
           DEL 18/04/2024
L'anno 2024, il giorno 18 del mese di APRILE alle ore 17:20 il Comitato Tecnico Provinciale di V.I.A si è riuni-
to nella sede provinciale, a seguito di regolare convocazione, per trattare il seguente argomento: PUA D1.28
stabilimenti ex-Lanerossi. Localizzazione - comune di Schio.

All'appello risultano:
SQUARCINA FILIPPO              Presidente               Assente


BALDISSERI ANDREA          Responsabile del Servizio            Presente

BRADASCHIA MAURIZIO            Commissario                Presente

BUSATO FILIPPO               Commissario                Assente

CAMPAGNOLO MIRKO              Commissario                Presente

MENEGHINI ROBERTA             Commissario             In collegamento

MURARO TERESA               Commissario             In collegamento

PIVA MARCO                 Commissario                Presente

SVEGLIADO GIULIA              Commissario             In collegamento

VALVASSORI RIMSKY             Commissario                Presente

VICENTIN ALBERTO              Commissario                Presente

SERRAIOTTO MARIO              Commissario             In collegamento

FERRARI CARLO               Commissario                Presente


La Commissione viene presieduta da Andrea Baldisseri,         giusta delega del Presidente prot. 18756 del
18/04/2024, che riconosciuta legale l’adunanza in conformità dell’art. 7 del Regolamento per il funziona-
mento del Comitato Tecnico Provincia VIA, udita la relazione istruttoria, accertata la completezza delle in-
formazioni e preso atto della proposta progettuale contenuta nella documentazione tecnica presentata,
esprime congiuntamente al CTP VIA parere unanime, per la pratica in oggetto, nel parere sotto riportato.



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           Immobili e Partecipazioni S.R.L.
                      PARERE N. 05/2024

Oggetto: PUA D1.28 stabilimenti ex-Lanerossi.
PROPONENTE:          Immobili e Partecipazioni S.R.L.
SEDE LEGALE:          Largo Santa Margherita n. 1 – Valdagno
SEDE INTERVENTO:        Viale dell’Industria – Schio
TIPOLOGIA ATTIVITÀ:      Progetti di riassetto o sviluppo di aree urbane all'interno di aree urbane esi
                stenti che interessano superfici superiori a 10 ettari.
PROCEDIMENTO:         Verifica di assoggettabilità a VIA ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs 152/06
MOTIVAZIONE V.I.A:       ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
                infrastrutture - b) progetti di sviluppo di aree urbane, nuove o in estensione,
                interessanti superfici superiori ai 40 ettari; progetti di riassetto o sviluppo di
                aree urbane all'interno di aree urbane esistenti che interessano superfici
                superiori a 10 ettari; costruzione di centri commerciali di cui al decreto
                legislativo 31 marzo 1998, n. 114 "Riforma della disciplina relativa al settore
                del commercio, a norma dell'articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997,
                n. 59"; parcheggi di uso pubblico con capacità superiori a 500 posti auto.
COMUNE INTERESSATO:      \\\
DATA DOMANDA:         28 dicembre 2023, 08 e 11 gennaio 2024
DATA PUBBLICAZIONE:      16 gennaio 2024
DATA INTEGRAZIONI:       11 aprile 2024

DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
N.           Titolo                             Nome file
 1  STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE           SPA_area ex-Lanerossi Schio.pdf
    SINTESI NON TECNICA STUDIO
 2                           SNT SPA_area ex-Lanerossi Schio.pdf
    PRELIMINARE AMBIENTALE
    DICHIARAZIONE DI NON NECESSITA' DI        Dich di non necessità di VINCA e Rel allegata area ex-Lanerossi
 3
    V.INC.A. E RELAZIONE ALLEGATA           Schio.pdf
 4  STUDIO DI IMPATTO VIABILISTICO          Studio Impatto Viabilistico area exLanerossi Schio.pdf
    VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO
 5                           Val Previsionale Impatto Acustico area ex-Lanerossi Schio.pdf
    ACUSTICO
 6  VALUTAZIONE RICADUTE IN ATMOSFERA         Val ricadute in atmosfera area ex-Lanerossi Schio.pdf
 7  RELAZIONE GEOLOGICA                VCG GEOLOGICA PUA LANEROSSI.pdf
    ATLANTE SISTEMAZIONI AREE
9.3                           VPV 3-AtlanteSpecieExLanerossiapr2020.pdf
    PARTICOLARI
    INTEGRAZIONE ALLA RELAZIONE TECNICA
9.4                    VPV IntRelBBAALetSpprintendenza-27lug20.pdf
    AMBIENTALE
    PRONTUARIO PER LA MITIGAZIONE
 10                           ProntuarioMitigazioneAmbientale.pdf
    AMBIENTALE
A/00 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA             2023 11 PUA D1-28 A00 DOC FOT.pdf

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A/
   FOTOINSERIMENTI                  2023 11 PUA D1-28 A00 01 FOTOINSERIMENTO.pdf
00.01
A/01 ESTRATTO CATASTALE - ESTRATTO P.I.         2023 11 PUA D1-28 A01 ESTRATTI.pdf
    STATO ATTUALE - RILIEVO
A/02                          2023 11 PUA D1-28 A02 RILIEVO.pdf
    PLANOALTIMETRICO
A/03 STATO ATTUALE - FABBRICATO A            2023 11 PUA D1-28 A03 FABB A.pdf
A/04 STATO ATTUALE - FABBRICATO B            2023 11 PUA D1-28 A04 FABB B.pdf
A/05 STATO ATTUALE - FABBRICATI C-D-E-F-G        2023 11 PUA D1-28 A05 FABB C-D-E-FG.pdf
B/01 PLANIVOLUMETRICO                  2023 11 PUA D1-28 B01 PLANI.pdf
B/02 UNITA' MINIME D'INTERVENTO             2023 11 PUA D1-28 B02 UMI.pdf
    AREE A DOTAZIONE URBANA E AREE
B/03                          2023 11 PUA D1-28 B03 SPSE.pdf
    PRIVATE
B/04 PIANO DEL VERDE                  2023 11 PUA D1-28 B04 VERDE.pdf
    SOVRAPPOSIZIONE STATO ATTUALE E
B/05                          2023 11 PUA D1-28 B05 SOV.pdf
    PROGETTO
B/06 PROFILI LONGITUDINALI               2023 11 PUA D1-28 B06 PROFILI.pdf
B/
   SEZIONI TRASVERSALI                2023 11 PUA D1-28 B07 00SEZTRASVERSALI.pdf
07.00
B/
   SEZIONI TRASVERSALI A SUD E A NORD        2023 11 PUA D1-28 B07 01SEZTRASVERSALI.pdf
07.01
B/08 SEZIONI TIPO                    2023 11 PUA D1-28 B08 SEZTIPO.pdf
B/09 PIANO QUOTATO DI PROGETTO             2023 11 PUA D1-28 B09 PIANO QUOTATO.pdf
    PIANO GENERALE DELLE DEMOLIZIONI E
B/10                          2023 11 PUA D1-28 B10 CANT.pdf
    CANTIERIZZAZIONI
C/
   RETE ACQUE METEORICHE               2023 11 PUA D1-28 C01 00 BIANCHE.pdf
01.00
C/ RETE ACQUE METEORICHE - PROFILI
                            2023 11 PUA D1-28 C01 01PROF BIANCHE.pdf
01.01 LONGITUDINALI
   RETE ACQUE METEORICHE - PARTICOLARI
C/
   COLLEGAMENTI CORSI D’ACQUA            2023 11 PUA D1-28 C01 02 PARTICOLARI BIANCHE.pdf
01.02
   SUPERFICIALI
C/
   RETE FOGNATURA ACQUE NERE             2023 11 PUA D1-28 C02 00 NERE.pdf
02.00
C/ RETE ACQUE NERE – PROFILI
                            2023 11 PUA D1-28 C02 01 PROF NERE.pdf
02.01 LONGITUDINALI
C/03 RETE ACQUEDOTTO                  2023 11 PUA D1-28 C03 ACQUEDOTTO.pdf
C/04 RETE GASDOTTO                   2023 11 PUA D1-28 C04 GASDOTTO.pdf
C/05 RETE TELEFONICA/FIBRA OTTICA            2023 11 PUA D1-28 C05 TELFIBRA.pdf
C/06 RETE ENERGIA ELETTRICA               2023 11 PUA D1-28 C06 ENEL.pdf
C/07 RETE ILLUMINAZIONE PUBBLICA            2023 11 PUA D1-28 C07 ILLU.pdf


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C/08 SEGNALETICA STRADALE E ACCESSIBILITA’         2023 11 PUA D1-28 C08 SEGNALETICA.pdf
C/09 RETE TELERISCALDAMENTO                2023 11 PUA D1-28 C09 TELERISCALDAMENTO.pdf
D/01 RELAZIONE ILLUSTRATIVA                2023 11 PUA D1-28 D01 Relazione Illustrativa.pdf
D/02 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE             2023 11 PUA D1-28 D02 Norme Tecniche di Attuazione.pdf
D/03 BOZZA DI CONVENZIONE CON ALLEGATO           2023 11 PUA D1-28 D03 Bozza di Convenzione con allegato.pdf
    QUADRO ECONOMICO OPERE DI              2023 11 PUA D1-28 D04 Quadro Economico Urbanizzazione Asse
D/04
    URBANIZZAZIONE ASSE CENTRALE            centrale.pdf
   REALIZZAZIONE DI PASSERELLA CICLABILE
E/01 LUNGO LA ROGGIA MAESTRA (AREA     2023 11 PUA D1-28 E01 PASSERELLA CICLABILE.pdf
   INTEGRATIVA N.4 - AREA A SUD)


                      PREMESSE ED UBICAZIONE
L’opera in esame è il Piano Urbanistico Attuativo “Ex stabilimenti Lanerossi”, situato nel Comune di Schio,
nella zona industriale: si tratta della riconversione del complesso industriale “Ex Lanerossi”, localizzato tra
viale dell’Industria e via Maestri del Lavoro.
L’insediamento in questione, della Lanerossi SpA n, è avvenuto alla fine degli anni ’60 nella zona identificata
dall’attuale Piano degli Interventi del Comune di Schio come Zona D1.28.
L’impianto urbanistico dell’area è caratterizzato dalla costruzione dei due fabbricati produttivi principali che
rimangono tuttora l’elemento più significativo dello sviluppo dell’area industriale di Schio, e come tali ven-
gono ancora percepiti.
Il progetto di riassetto urbanistico dell’area tiene conto di tale importante caratteristica e pertanto ne ripren-
de, per quanto possibile, lo schema urbanistico originario, aggiornandolo alle nuove esigenze.
I Principi Generali su cui è stato sviluppato il Progetto di PUA, visto quanto disposto dalle NTO del PI all’art.
6.2 e in particolare per la ZTO D1.28 all’Art. 6.2.2 e in accordo con le indicazioni ricevute in merito da parte
del Comune di Schio, riguardano:
1) Realizzazione per Unità Minime di Intervento (UMI)
In considerazione delle ampie dimensioni dell’ambito del Piano D1.28 e, di conseguenza, all’estensione tem-
porale dell’intervento, si prevede di realizzare il Piano per aree unitarie, in sé stesse compiute e coordinate in
un disegno complessivo.
La superficie della Zona D1.28 è stata pertanto sudpisa in n.6 “Unità Minime d’Intervento” (di seguito
UMI) inpiduate nella Tav. B/02 del Piano.
Ciascuna UMI risulta autonoma in termini di standard e di servizi (viabilità, reti tecnologiche ecc.).
Per migliorare la connessione del Piano con il territorio circostante, sono state identificate delle aree esterne
al PUA che saranno oggetto di uno specifico progetto di intervento:
- N.1 - area ad est (ingresso n.3);
- N.2 - area a nord (ingresso n.2);
- N.3 - area a ovest (uscita da Via Veneto);
- N.4 - area a sud (passerella ciclabile).
2) Demolizioni
Prima di procedere con i permessi di costruire delle opere di urbanizzazione delle varie UMI, nonostante il
progetto del Piano riprenda lo schema urbanistico originario, sarà tuttavia necessario demolire tutti gli edifici
esistenti nell’area.
Il Programma Preliminare delle demolizioni e la conseguente realizzazione delle opere di urbanizzazione è
oggetto dell’elaborato grafico Tav. B/10 “Piano generale delle demolizioni e cantierizzazioni”.

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           QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.I.) dei Comuni di Schio e Valdagno;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Schio;
• Piano Regionale di Tutela delle Acque (P.T.A.);
• Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera ;
• Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
• Piano di Gestione dei Rischi Alluvionali;
• Rete Natura 2000.
Il Quadro Programmatico presenta un’adeguata inpiduazione ed analisi degli strumenti di pianificazione
territoriale che interessano l’area, ma si ritiene necessario verificare, attraverso il coordinamento con la
Regione Veneto e l’attuale procedura di VAS in corso, la risoluzione delle criticità evidenziate nel parere di
assoggettamento a Valutazione Ambientale Strategica del gennaio 2022, che evidenzia l’impossibilità di
esprimere un giudizio relativo alla sostenibilità ambientale della trasformazione di un ambito soggetto a
bonifica in assenza delle informazioni finalizzate a dimostrare:
    il reale stato di avanzamento del procedimento di bonifica;
    il pieno ed assoluto rispetto delle prescrizioni imposte dalla strumentazione comunale vigente;
    l’impossibilità del verificarsi di effetti significativi sulle matrici ambientali e specificatamente
     antropiche, soprattutto con riferimento alla sicurezza e salute umana.
Tale parere, inoltre, evidenzia che nell’analisi del RAP risultavano:
- delle incoerenze ed incongruenze rilevate;
- delle diffuse criticità ambientali precedentemente evidenziate;
- dell’esistenza di una procedura di bonifica in corso,;
- dell’incerto e non pienamente sufficiente grado di approfondimento presente nel RAP;
- di quanto evidenziato nei pareri resi da alcune delle Autorità Ambientali consultate ( Viacqua, AATO
Bacchiglione, ARPAV, Comune di Schio ).
Si ritiene necessario coordinare le valutazioni del Quadro Programmatico con la procedura di VAS in corso
presso la Regione del Veneto.
                          Valutazione
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto; si richiama, inoltre, la valutazione positiva
espressa dalla Commissione Regionale VAS con il parere n.43 del 20 marzo 2024.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

             QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
L’area oggetto di PUA rappresenta una superficie pari a 318.433 m 2, di cui 121.113 m2 sono adibiti a
superficie coperta, 47.512 m2 a superficie pavimentata e 149.808 m2 destinato al verde.
L’area è di proprietà di Immobili e Partecipazioni s.r.l. con sede in via Largo S. Margherita n.1 a Valdagno ed
è attualmente in stato di abbandono, dopo essere stata realizzata negli anni ‘60 del secolo scorso, quando

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l’intero stabilimento della Lanerossi Spa fu spostato dalla sede storica ed originaria della Fabbrica Alta,
lungo l’attuale via Pasubio, sui terreni agricoli situati nella parte a Est del territorio comunale.
Nel Piano degli Interventi del Comune di Schio l’area “Stabilimenti Ex Lanerossi” è classificata come Zona
D1.28, destinata ad attività economiche produttive e confina a Nord con Viale dell’Industria e via Luigi dalla
Via, a Est con via Luigi Cazzola, a Sud con via Maestri del Lavoro e a Ovest con via dell’Artigianato.
Il Piano Urbanistico Attuativo prevede la demolizione dei fabbricati esistenti e la realizzazione di nuovi
insediamenti produttivi, tenendo conto dell’originario assetto urbanistico e, a partire da questo approccio, il
PUA prevede di mantenere l’asse centrale come elemento portante dell’intera area su cui andranno a
gravitare le nuove attività produttive e commerciali.
Dal punto di vista morfologico l’area si presenta prevalentemente pianeggiante, con un debole dislivello
verso Sud-Est, ed è situata ad una quota di 170 m s.l.m.
Il terreno si colloca in una posizione ben servita dal punto di vista infrastrutturale, vista la stretta vicinanza
alla Strada Provinciale 46. L’area è infatti completamente delimitata da rilevante viabilità di scorrimento e
collegamento: viale dell9Industria a Nord, via Luigi Cazzola ad Est, via Maestri del Lavoro a Sud e via
dell9Artigianato ad Ovest.
Per accedere all’area sono presenti due ingressi a Nord, uno su viale dell’Industria (Ingresso N.1) e l’altro su
via Luigi Dalla Via (Ingresso N.2).
La superficie coperta è formata principalmente da due grandi volumi industriali posizionati al centro
dell’area, pisi da un viale-corridoio.
I due capannoni, rispettivamente di 56.639 m2 e di 57.080 m2, raggiungono un’altezza di 8 m e, in mezzo
lungo il viale, è collocato l’edificio destinato alla mensa che si sviluppa su 2.538 m 2. Alla fine del viale, verso
ovest, si trova un grande parcheggio, mentre verso est sono presenti dei piazzali e strutture tecnologiche
varie, quali centrale termica e cisterne di varia tipologia; sono inoltre presenti estese aree verdi costituite da
aree boscate lungo il lato Sud, in prossimità del torrente Timonchio, e aree con vegetazione arborea
compenetrata da vegetazione spontanea sul lato Est.




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In considerazione delle ampie dimensioni dell’ambito del Piano D1.28 e, di conseguenza, all’estensione
temporale dell’intervento, si prevede di realizzare il Piano per aree unitarie, in sé stesse compiute e
coordinate in un disegno complessivo.
La superficie della Zona D1.28 è stata pertanto sudpisa in n.6 “Unità Minime d’Intervento” (di seguito
UMI) inpiduate nella Tav. B/02 del Piano e riassunte nella Figura seguente.
Ciascuna UMI risulta autonoma in termini di standard e di servizi (viabilità, reti tecnologiche, ecc.).
Le UMI si articolano come di seguente:
    - Aree destinate ad opere di urbanizzazione, lotti privati e verde privato:
     - UMI n.1, la più grande unità all’interno dell’ambito, con una estensione pari a 126.015 m2;
     - UMI n.2 con una estensione di 34.839 m2;
     - UMI n.3 con una estensione di 69.190 m2;
     - UMI n.4 con una estensione di 56.209 m2;
- Aree interessate da procedura di bonifica ambientale in atto, che comprendono solamente aree private
destinate all’edificazione e non prevedono la realizzazione di opere di urbanizzazione:
     - UMI n.5 con una estensione di 19.200 m2;
     - UMI n.6 con una estensione di 12.980 m2.
Le UMI sono state inpiduate oltre per le loro caratteristiche ambientali (UMI n.5 e n.6) anche per eliminare
ogni possibile interferenza tra le singole, sia nella fase di appalto che di esecuzione delle opere di
urbanizzazione.




Per migliorare la connessione del Piano con il territorio circostante, sono state identificate delle aree esterne
al PUA che saranno oggetto di uno specifico progetto di intervento:
- N.1 - area ad est (ingresso n.3);
- N.2 - area a nord (ingresso n.2);
- N.3 - area a ovest (uscita da Via Veneto);
- N.4 - area a sud (passerella ciclabile).


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Poiché ogni UMI sarà autonoma dal punto di vista funzionale, a seguito dell’approvazione del PUA e della
sottoscrizione della Convenzione del Piano, quale Atto di coordinamento di tutti i successivi Procedimenti
Amministrativi e interventi edilizi, verranno richiesti al Comune di Schio separati ed autonomi Permessi di
Costruire per ciascuna UMI.
Prima di procedere con i permessi di costruire delle opere di urbanizzazione delle varie UMI, nonostante il
progetto del Piano riprenda lo schema urbanistico originario, sarà tuttavia necessario demolire tutti gli edifici
esistenti nell’area.
Il Programma Preliminare delle demolizioni e la conseguente realizzazione delle opere di urbanizzazione è
oggetto dell’elaborato grafico Tav. B/10 “Piano generale delle demolizioni e cantierizzazioni”.
Il progetto prevede 2 stralci.
A seguito della demolizione dei fabbricati verranno realizzate le opere di urbanizzazione e di connessione tra
PUA e viabilità esistente.
Dal punto di vista della viabilità il progetto prevede che venga riproposto l’asse viario principale Est-Ovest
preesistente, che costituisce l’elemento portante dell’intera area su cui andranno a gravitare le nuove attività
e venga mantenuto l’asse viario Nord-Sud dall’ingresso n.2 fino al limite Sud dell’area d’intervento,
opportunamente adeguato nelle dimensioni, con parcheggi su un lato e fascia di verde sull’altro. Viene
inoltre previsto un nuovo asse Nord-Sud in posizione centrale, riservato alla mobilità lenta (marciapiede e
pista ciclabile) alberato e arredato con panchine, allo scopo di collegare la zona Nord con quella a Sud
consentendo a pedoni e ciclisti di attraversare in sicurezza tutta la nuova area produttiva.
In base a quanto previsto dal Nuovo codice della strada, le strade interne del PUA vengono tutte classificate
di Categoria E.
All’esterno del perimetro di PUA il progetto prevede invece che venga mantenuto inalterato l’accesso
esistente a Nord su via dell’Industria (Ingresso n.1), già dotato di ampi spazi di manovra e di un’ottima
connessione con via dell’Industria; venga mantenuto l’accesso esistente su via Luigi Dalla Via (Ingresso n.2),
con una lieve modifica nel tracciato d’innesto; venga previsto un terzo accesso verso Est (Ingresso n.3) con la
realizzazione di una nuova rotatoria su via Luigi Cazzola e risistemazione dell’area a parcheggio comunale
esistente. Inoltre vengono effettuate delle modifiche di alcune rotatorie per migliorare il livello di servizio,
come richiesto dal Comune di Schio.
Dal punto di vista ambientale è da evidenziare che nel Piano degli Interventi l’area soggetta a PUA è in parte
indicata come area con procedura di bonifica in corso. L’iter della procedura è iniziato il 6 marzo 2012,
quando Immobili e Partecipazioni ha inviato una comunicazione ai sensi del comma 2 dell’art.245 del D.Lgs
152/2006 per possibili superamenti delle CSC per il parametro tetracloroetilene nelle acque sotterranee nel
sito.

                          VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
                           111
              QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
Dai dati sulle concentrazioni di inquinanti rilevate con la stazione ARPAV di Schio emerge che lo stato
attuale della qualità dell’aria è complessivamente buono per tutti gli inquinanti a parte l’ozono troposferico
(O3) per il quale si registra uno stato intermedio o incerto; anche il trend conferma una situazione
complessivamente in miglioramento o stabile.

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Il contributo alle emissioni in atmosfera determinato dalla realizzazione del PUA dell’area stabilimenti ex-
Lanerossi sarà dovuto:
    in fase di cantiere, alle polveri generate dalle attività per l’apprestamento dell’area e alle emissioni
     generate dai mezzi di trasporto a servizio del cantiere;
    in fase di esercizio, alle emissioni generate dal traffico veicolare e dagli impianti di riscaldamento.
Per la fase di cantiere da quanto riportato, le polveri prodotte (PM10) pari a 145,64 g/h rappresentano un
valore inferiore al valore di soglia per recettori posti a distanze superiori ai 100 m, come nel caso in esame.
Questo valore, secondo quanto indicato dalle Linee Guida ARPAT, non comporta nessun tipo di impatto e
pertanto non è necessaria nessuna ulteriore azione di mitigazione e neppure il monitoraggio presso il
recettore. Durante la fase di cantiere, tuttavia, verranno ugualmente implementati degli accorgimenti tecnici
e delle procedure atte alla mitigazione dell’impatto delle polveri dovute in particolare alle fasi di
demolizione.
Per quel che riguarda le emissioni da traffico, dalla simulazione condotta risulta che in nessun caso, anche
presso il ricettore maggiormente esposto, le concentrazioni di inquinanti supereranno i limiti di legge di
qualità dell’aria.
Relativamente alle emissioni dagli edifici per il consumo di energia elettrica e gas va evidenziato che sono
previsti il collegamento al sistema di teleriscaldamento alimentato dal termovalorizzatore di Schio e
l’installazione di impianti fotovoltaici nei tetti dei nuovi edifici.
L’utilizzo del teleriscaldamento e degli impianti fotovoltaici previsti porterà, complessivamente, ad una
mancata emissione di CO2 pari a circa 2.086 t/anno.
Si valuta che per i 94.000 m3 previsti per le attività commerciali e per i 793.187 m 3 per quelle
industriali/artigianali vi sia un fabbisogno complessivo di 4.583 Mwh/anno.
                           Valutazioni
Lo Studio Preliminare Ambientale non contiene alcuna valutazione delle emissioni in atmosfera da attribuire
alle attività che andranno ad insediarsi, come invece è stato effettuato per la componente rumore in cui sono
state effettuate delle ipotesi cautelative, seppur certamente di massima. Si ritiene che debba essere
predisposto uno studio analogo anche per la presente matrice ambientale ovvero definire specifici criteri da
utilizzare nella fase di autorizzazione delle singole UMI, con valutazioni relative anche ai possibili effetti
cumulativi.
                      Valutazioni post integrazioni
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto; permane, comunque, un            livello di
indeterminatezza proprio dello stato attuale dell’iniziativa. A tale proposito, considerando che non risulta
possibile, ad oggi, una definizione delle future specifiche attività di destinazione delle singole UMI e che
parte di queste, per le loro caratteristiche, potrebbero non essere soggette ad autorizzazioni/valutazioni
ambientali, si ritiene necessario, al fine di verificare il progressivo incremento dell’effetto cumulativo degli
impatti sulla presente matrice ambientale, prescrivere che:
    le Linee Guida redatte dalla proponente dovranno essere integrate con la previsione di un
     monitoraggio triennale della qualità dell’aria, con riferimento ai parametri di riferimento per
     l’inquinamento urbano, provvedendo ad un monitoraggio ante-operam prima dell’inizio degli
     interventi;
    di tale aspetto dovrà essere dato coerente ed esplicito riferimento/attuazione, integrando quanto
     previsto dai punti 1.2 e 2.10 del parere n.43 del 20 marzo 2024 espresso dalla Commissione
     Regionale VAS.




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                          VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento; si ritengono comunque sussistere delle potenziali criticità che dovranno essere oggetto del monitoraggio
sopra descritto.

CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
La rete idrografica principale è formata dai torrenti Leogra e Timonchio che presentano uno stato ecologico
buono a monte di Schio e sufficiente a valle. Così anche lo stato chimico risulta buono a monte e non buono a
valle. In particolare il Timonchio scorre tangendo ad ovest e sud l’area oggetto di valutazione e
determinandone quindi il regime acquifero superficiale che è di tipo semifreatico. Il regime idraulico del
Timonchio è di tipo torrentizio con piene importanti ricorrenti e le sue acque sono utilizzate ad uso irriguo.
Nel dettaglio sull’area oggetto di valutazione la falda superficiale scorre fra i 12 e 20 ml da piano campagna e
presenta due plume di contaminazione principalmente da PCE; anche l’acquifero confinato risulta
contaminato da PCE.
In merito alle acque meteoriche, come riportato nel paragrafo 4.2.1, lo studio di Valutazione di Compatibilità
Idraulica ed il successivo elaborato di progetto ha previsto le seguenti mitigazioni:
- la zona Nord, comprendente il viale principale con i lotti prospicienti e tutta la restante area fino a via
dell9Industria, che scaricherà nel Collettore comunale, le cui acque meteoriche verranno raccolte attraverso
una rete dotata di tubazioni sovradimensionate e bocca tassata per garantire il quantitativo di portata dello
scarico non superiore a 3,16 mc/s (valore inferiore alla portata teorica consentita di 5,3 mc/s) e attraverso
volumi di invaso nei singoli lotti per un totale di 1.224,5 mc, per poi essere scaricate nel Collettore comunale;
- la zona Sud, comprendente la strada verso via Maestri del lavoro con i lotti prospicienti, che afferirà nella
Roggia Maestra, le cui acque meteoriche verranno accumulate in un Bacino di Laminazione di 9.800 mc
(maggiore dei mc 9.752 richiesti) ricavato nell9area verde e la rete sarà dotata di pozzetto con bocca tassata
per garantire uno scarico pari 0,024 mc/s, per poi afferire nella Roggia Maestra.
                          Valutazioni
Il progetto non specifica al momento quali nuove attività andranno ad insediarsi e di conseguenza i
potenziali impatti sulla matrice in oggetto ed appare comunque necessario una maggiore definizione tecnica
e temporale delle attività di bonifica.
In particolare risulta necessario procedere ad una verifica della coerenza del progetto di riqualificazione
dell’area rispetto al MCS assunto alla base dell’Analisi di Rischio approvata con Determinazione n. 297 del
15/03/2017 (in termini di tipologia di recettori, vie di esposizione, estensione aree sorgenti, distanza sorgenti-
recettori).
Si ritiene, inoltre, che debbano essere definiti specifici criteri da utilizzare nella fase di autorizzazione delle
singole UMI.
                     Valutazioni post integrazioni
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto; permane, comunque, un            livello di
indeterminatezza proprio dello stato attuale dell’iniziativa. A tale proposito, considerando che non risulta
possibile, ad oggi, una definizione delle future specifiche attività di destinazione delle singole UMI e che
parte di queste, per le loro caratteristiche, potrebbero non essere soggette ad autorizzazioni/valutazioni
ambientali, si ritiene necessario, al fine di verificare il progressivo incremento dell’effetto cumulativo degli
impatti sulla presente matrice ambientale, prescrivere che:
    delle Linee Guida redatte dalla proponente dovranno essere dato coerente ed esplicito
     riferimento/attuazione, integrando quanto previsto dai punti 1.2, 2.3, 2.5 e 2.10 del parere n.43 del 20
     marzo 2024 espresso dalla Commissione Regionale VAS.



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                          VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento; si ritengono comunque sussistere delle potenziali criticità che dovranno essere oggetto del monitoraggio
sopra descritto.

CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
L’area di progetto è pianeggiante con quote del piano campagna di circa 170 m s.l.m. leggermente digradante
verso sud. Attualmente l’uso del suolo è industriale ed impermeabilizzato per circa 170.000 m 2 (120.000 di
edifici e 50.000 di strade e piazzali) sui complessivi 320.000 m2 di progetto.
Dal punto di vista geologico il sottosuolo è un materasso alluvionale formato prevalentemente da elementi
ghiaiosi e ciottolosi e pertanto con elevata permeabilità.
A seguito di indagini nel sito sono stati inpiduati dei superamenti puntuali delle CSC relativamente ad
idrocarburi pesanti e leggeri, al tetracloroetilene (PCE), arsenico e allo zinco. Per gli inquinamenti superficiali
da idrocarburi si sono asportati e conferiti a discarica i terreni. Per i due punti con inquinamenti più profondi
fra i 6 e 13 metri da PCE è in corso una estrazione di vapori dal sottosuolo oltre una barriera idraulica che
tratta l’acqua con carboni attivi prima di immetterla in corso d’acqua superficiale.
                           Valutazioni
Si veda in proposito quanto già espresso nella matrice relativa all’ambiente idrico.
                      Valutazioni post integrazioni
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto; permane, comunque, un             livello di
indeterminatezza proprio dello stato attuale dell’iniziativa. A tale proposito, considerando che non risulta
possibile, ad oggi, una definizione delle future specifiche attività di destinazione delle singole UMI e che
parte di queste, per le loro caratteristiche, potrebbero non essere soggette ad autorizzazioni/valutazioni
ambientali, si ritiene necessario, al fine di verificare il progressivo incremento dell’effetto cumulativo degli
impatti sulla presente matrice ambientale, prescrivere che:
    le Linee Guida redatte dalla proponente, in particolare per quanto riguarda il tema delle bonifiche,
     dovranno essere assunte come riferimento obbligatorio per tutte le attività che prevederanno una
     cantierizzazione che interessi la matrice suolo e sottuosuolo;
    di tale aspetto dovrà essere dato coerente ed esplicito riferimento/attuazione, integrando quanto
     previsto dai punti 1.2, 2.6, 2.7 e 2.10 del parere n.43 del 20 marzo 2024 espresso dalla Commissione
     Regionale VAS;
    le opere di riqualificazione urbanistica non dovranno pregiudicare né interferire con l’esecuzione di
     interventi di cui al progetto di bonifica dell’area già autorizzato, in particolare per rifinitura sorgente
     di contaminazione denominata HS1, o ulteriori interventi che dovessero rendersi necessari per il
     completamento di tale procedimento;
    poiché si tratta di un sito inquinato, per la gestione delle terre e rocce da scavo dovranno attuarsi le
     procedure di cui agli artt. 12 e 25 del DPR 120/2017.

                          VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento; si ritengono comunque sussistere delle potenziali criticità che dovranno essere oggetto del monitoraggio
sopra descritto.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
Il piano di zonizzazione acustica classifica l‘area di progetto e gran parte dell’area circostante come zona VI
“Aree esclusivamente industriali” mentre i ricettori inpiduati ricadono nelle classi II, III, IV e VI.


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Per i ricettori residenziali di classe VI viene richiesto il rispetto dei limiti previsti per la classe IV.
Il piano riporta anche le fasce di pertinenza acustica stradale ex DPR 142/2004.




Il clima acustico ad oggi è determinato dalle arterie stradali che circondano l’area in tutti i lati (Viale
dell’Industria, Via Maestri del Lavoro /Via Cazzola e via Dell’Artigianato).
Per la verifica dell’impatto acustico è stato utilizzato un programma specifico di simulazione.
Lo stato di fatto è stato studiando tarando il modello attraverso le misure di clima acustico effettuate in
periodo diurno e notturno.
Lo stato di progetto è stato definito facendo innanzitutto delle ipotesi relativamente al traffico indotto (su
viabilità interna e su aree destinate a parcheggio); dai conteggi l’aumento di traffico non comporta
innalzamenti significativi dei livelli di rumore già presenti.
Per quel che riguarda l’impatto dovuto alle attività, non essendo definite le specifiche delle attività che
andranno ad insediarsi, sono state effettuate delle ipotesi lecite e cautelative. Gli immobili a destinazione
produttiva / direzionale / commercio all’ingrosso sono stati considerati a destinazione produttiva. I restanti
fabbricati a destinazione direzionale / servizi. Per ogni categoria sono state ipotizzate delle sorgenti di
rumore (pag.50 della relazione).
Dalle simulazioni effettuate la nuova realizzazione non va in contrasto con i limiti fissati dal Piano, limiti che
risultano rispettati ai ricettori in via previsionale.
Per quel che riguarda la fase di cantiere dalle simulazioni effettuate l’attività rispetta sostanzialmente i limiti,
ma non potendo escludere superamenti viene indicato di richiedere autorizzazione in deroga al Comune per
attività temporanee.
                           Valutazioni
La valutazione è da considerarsi adeguata a questa fase di analisi preliminare in cui non sono definite le
attività; nella fase di autorizzazione della UMI 1 dovrà essere effettuata un’analisi di impatto acustico
congiunto che valuti gli effetti cumulativi di tutte le attività che andranno insediarsi in detta UMI.
Nell’ambito delle autorizzazioni delle UMI successive la valutazione dell’impatto dovrà tener conto anche
delle UMI già autorizzate di modo da studiare progressivamente gli impatti congiunti di tutte le area del
PUA.
                      Valutazioni post integrazioni
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto; permane, comunque, un            livello di
indeterminatezza proprio dello stato attuale dell’iniziativa. A tale proposito, considerando che non risulta
possibile, ad oggi, una definizione delle future specifiche attività di destinazione delle singole UMI e che

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parte di queste, per le loro caratteristiche, potrebbero non essere soggette ad autorizzazioni/valutazioni
ambientali, si ritiene necessario, al fine di verificare il progressivo incremento dell’effetto cumulativo degli
impatti sulla presente matrice ambientale, prescrivere che:
   delle Linee Guida redatte dalla proponente dovranno essere dato coerente ed esplicito
    riferimento/attuazione, integrando quanto previsto dai punti 1.2, 2.8 e 2.10 del parere n.43 del 20
    marzo 2024 espresso dalla Commissione Regionale VAS.

                          VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento; si ritengono comunque sussistere delle potenziali criticità che dovranno essere oggetto del monitoraggio
sopra descritto.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI ED EFFICIENZA ENERGETICA
In merito ai campi elettromagnetici lo studio di impatto ambientale cita il monitoraggio del Comune di Schio
in cui sono risultati livelli in alta frequenza inferiori al valore di attenzione / obiettivo di qualità.
Non si approfondisce la presenza di eventuali fonti di radiazioni, ad alta frequenza (stazioni radio base e
simili) o bassa frequenza (elettrodotti, stazioni elettriche, cabine di trasformazione) legate al progetto.
Non si approfondisce il problema radon.
Per quel che riguarda l’inquinamento luminoso, si evidenzia che il progetto prevede la realizzazione della
rete di illuminazione pubblica per la viabilità interna, per la pista ciclabile e per le zone di contatto con la
viabilità esterna.
I corpi illuminanti saranno tutti del tipo a Led con temperatura colore 4000K e verniciatura grigio scuro, tutti
con dispositivo cut-off in modo da rendere pari a zero il flusso luminoso verso l’alto.
L’interdistanza tra i punti luce sarà pari a 3,7 H, nel rispetto di quanto prescritto da ARPAV, solamente nel
viale centrale, in corrispondenza dei punti di cambio/attraversamento corsia opposta, in considerazione della
particolare pericolosità, l9interdistanza diminuisce a 2,9 H – 3,0 H.
Per favorire il risparmio energetico, oltre a quanto già previsto per legge, i corpi illuminanti della nuova rete
verranno dotati di “sensore di presenza” in modo che nelle ore notturne siano in funzione solo quando
necessario mentre per il resto del tempo possano ridurre (o anche azzerare) il loro flusso luminoso.
L’alimentazione della nuova rete viene prevista derivata dal punto di consegna per illuminazione pubblica
posto in via L. Dalla Via, in prossimità della grande struttura di vendita, previo adeguamento del quadro di
comando esistente, senza necessità di regolatore di flusso. Successivamente, in ciascun Permesso di Costruire
delle opere di urbanizzazione delle UMI n.1, n.2, n.3 e n.4 verrà sviluppato il progetto illuminotecnico, con la
valutazione esecutiva di tutti i parametri di caratterizzazione degli elementi e il piano di manutenzione del
sistema.
Il progetto prevede l’installazione di impianti fotovoltaici nei tetti di tutti gli edifici e l’allacciamento al
termovalorizzatore per la produzione di calore.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
L’area di progetto risulta pianeggiante con un leggero digradamento verso sud e appare come un “catino”
leggermente depresso rispetto il perimetro a cui è raccordato con rive più o meno lunghe e ripide. L’area è
completamente contornata dalla rete stradale comunale ed intercomunale. Sui lati ovest e sud vi è il corridoio
ecologico del Timonchio che il progetto prevede di rafforzare con ulteriori piantumazioni, negli altri due lati
a nord ed est l’area di progetto si raccorda alla grande area industriale di Schio. I due fabbricati attuali sono
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orientati in senso est-ovest e la loro percezione visiva è evidente percorrendo la via Maestri del Lavoro verso
Schio in quanto il colmo dei fabbricati costituisce una sorta di “linea di terra” rispetto la visione sui
retrostanti monti che circondano la Val Leogra.




Sia il Piano degli Interventi, sia la Soprintendenza con parere motivano l’esigenza di garantire la percezione
visiva consolidata dei monti e pertanto limitano al massimo di 13ml l’altezza delle fronti degli edifici. Il
progetto prevede che i due edifici esistenti siano sostituiti da una serie di unita minime anche accorpabili. La
percezione visiva attuale dai versanti montuosi come dei ”fuoriscala” si trasformerà in una assimilazione del
patchwork industriale confinante.
                          Valutazioni
Si richiede uno studio maggiormente dettagliato dei fronti dei fabbricati, completo di rendering rispetto ai
coni visuali principali, ai fini di valutare l’opportunità di inserire elementi di regolazione nella successiva
fase di realizzazione/insediamento delle perse UMI.
                      Valutazioni post integrazioni
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto; permane, comunque, un           livello di
indeterminatezza proprio dello stato attuale dell’iniziativa. A tale proposito, considerando che non risulta
possibile, ad oggi, una definizione delle future specifiche attività di destinazione delle singole UMI e che
parte di queste, per le loro caratteristiche, potrebbero non essere soggette ad autorizzazioni/valutazioni
ambientali, si ritiene necessario, al fine di verificare il progressivo incremento dell’effetto cumulativo degli
impatti sulla presente matrice ambientale, prescrivere che:
    delle Linee Guida redatte dalla proponente dovranno essere dato coerente ed esplicito
     riferimento/attuazione, integrando quanto previsto dai punti 1.2, 2.2 e 2.10 del parere n.43 del 20
     marzo 2024 espresso dalla Commissione Regionale VAS.

                          VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento; si ritengono comunque sussistere delle potenziali criticità che dovranno essere oggetto del monitoraggio
sopra descritto.




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CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
Si premette che l’area di progetto (32 ettari) è parte della zona industriale intercomunale di Schio e Santorso
che per dimensioni è una delle più grandi del Veneto (oltre 300 ettari) ed è caratterizzata da elevati standard
urbanistici e viabilistici.
Negli stabilimenti Lanerossi alla chiusura nel 2005 erano rimasti in 160 lavoratori rispetto le svariate migliaia
dei decenni precedenti.
Lo studio viabilistico ha condotto i rilievi del traffico attuale su tutta la viabilità al contorno determinando
nell’attuale scenario in 4563 il numero di viaggi alla media di 45km/h che sono generati. Lo scenario di
progetto prevede la realizzazione di 27 potenziali edifici produttivi oltre perse attività commerciali
portando il numero di viaggi generati/attratti in 5696 con la velocità media di 44,9km/h sostanzialmente
invariata. Tale risultato è raggiungibile con gli interventi sulla viabilità esterna che prevede il progetto: una
nuova rotatoria ed il miglioramento dei livelli di servizio di quelle esistenti oltre la risagomatura di alcuni
tratti stradali.
Per quanto riguarda la viabilità interna viene mantenuto come principale l’asse distributivo in senso est ovest
lungo il quale sono attestate le perse attività con collegamenti alla rete comunale perimetrale in tre persi
nodi. Si esprimono delle perplessità rispetto i previsti parcheggi a pettine.
Infine per quanto riguarda la mobilità lenta il progetto ha previsto una integrazione dei percorsi
ciclopedonali alla rete comunale già esistente.




                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI ED AGRONOMICHE
L’area di intervento è inserita in un contesto fortemente antropizzato, destinato prevalentemente agli
insediamenti produttivi. Nelle principali situazioni colturali inpiduate nell’area sono presenti alcune specie
arboree ed arbustive che testimoniano le piantagioni degli anni passati, frammiste a vegetazione spontanea e
infestante.
Le possibili specie presenti nell’area risultano essere molto comuni nella Provincia e non vengono considerate
a rischio di estinzione.

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Attualmente, all’interno dell’area degli stabilimenti ex-Lanerossi è presente una notevole superficie a verde,
pari a circa 149.800 m2.
Rispetto all’attuale superficie a verde, la realizzazione del progetto prevede una riduzione di tali superfici.
Tale riduzione, comunque, rispetta ampiamente gli standard urbanistici previsti dalle NTO del PI.
Gli interventi di sistemazione delle aree verdi prevedono da un lato di eliminare le essenze in condizioni
precarie e/o non coerenti con il nuovo progetto di sviluppo dell’area, dall’altro di mantenere alcune essenze
arboree di valore ambientale e storico, in particolare inpiduate nell’area “Boschetto Nord”.
Per far fronte ai potenziali effetti negativi, il progetto prevede alcune specifiche azioni, così da
ridurre/compensare gli impatti sulla componente, quali:
    compensazione: si prevede di mettere a dimora almeno 270 nuovi esemplari arborei;
    mitigazione: in particolare verso Nord e verso Ovest si provvederà ad integrare e sistemare le
     piantumazioni esistenti al fine di ridurre il rumore, le emissioni di gas e le polveri e migliorare le
     vedute;
    arricchimento: la vegetazione autoctona che verrà messa a dimora sarà varia, in modo da adattarsi
     nel modo migliore alle condizioni stazionali e vegetazionali dell’area vasta circostante;
    miglioramento: le aree verdi saranno connesse alla rete ciclabile esistente e a quella di nuovo
     realizzazione, al fine di rendere l’area attrattiva e fruibile anche per scopi ricreativi.
                           Valutazioni
Quanto proposto nel Piano del Verde è adeguato vista la fase progettuale; le specie scelte sono consone
all’ambiente circostante e coerenti con quelle elencate nell’Atlante sistemazioni aree particolari.
Si prescrive il rispetto delle indicazioni contenute nella Relazione tecnica ambientale e vegetazionale affinché il
Piano venga realizzato nel pieno rispetto di quanto atteso.
Nello specifico la Progettazione esecutiva del Verde dovrà rispettare i punti 7, 8 e 9 della succitata Relazione
tecnica ambientale e vegetazionale di seguito riportati.
   7. Interventi tecnici specifici sulle aree a verde
   La realizzazione delle opere previste per la realizzazione del P.U.A. D1.28-Stabilimenti ex Lanerossi comporta la necessità di
   intervenire sulle varie aree a verde e sulle componenti vegetazionali erbacea, arbustiva ed arborea mediante:
   7.1) Interventi di manutenzione ordinaria delle aree prative A-Nord e A-Sud, per tutte le superfici prative, durante tutto il
   tempo necessario per la realizzazione delle “Unità Minime d’Intervento” previste dal P.U.A.;
   7.2) Interventi di manutenzione straordinaria:
   a) Eliminazione di elementi vegetali in evidente stato di deperimento per seccumi o problematiche fitosanitarie;
   b) Eventuale valutazione fitosanitaria o di stabilità, con metodologia V.T.A., per esemplari arborei pericolanti o di pregio da
   mantenere, con particolare riferimento all’area “boschetto”;
   c) Eliminazione o potature di alberature presenti nelle superfici interessate dalle opere di urbanizzazione e, successivamente,
   dalla costruzione degli edifici;
   d) Ripristino di tutte le aree a verde che potranno venire interessate da predisposizione cantieri e da movimentazione di
   materiali;
   7.3) Lavorazioni agronomiche delle nuove superfici a verde, precedute da posa dei sottoservizi dedicati qualora necessari;
   7.4) Interventi di piantagione:
   a) Ripristino e messa in opera di tappeti erbosi nelle aree interessate a vario titolo da lavorazioni con occupazioni di aree a
   verde;
   b) Semina di tappeti erbosi e messa a dimora di vegetazione arbustiva tappezzante nelle nuove aree a verde;
   c) Messa a dimora di nuova vegetazione arbustiva con la creazione di macchie e siepi;
   d) Messa a dimora di nuova vegetazione arborea ad integrazione e miglioramento dell’esistente;
   7.5) Attività manutentive ordinarie sulle nuove e definitive realizzazioni a verde per le prime 2-3 stagioni vegetative, compresa
   l’eventuale sostituzione di piante morte o deperienti;
   7.6) Programmazione e realizzazione di regolari interventi di manutenzione ordinaria per i periodi successivi al completo
   attecchimento.
   8. Attività propedeutiche per la Progettazione Definitiva-Esecutiva delle opere a verde
   Nell’ambito dei progetti esecutivi delle varie UMI, sarà necessario:
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        effettuare uno specifico censimento e segnalazione degli esemplari arborei di rilievo che verranno mantenuti (aree
A-Nord, C-Nord, C-Sud), precisando la loro effettiva posizione topografica rispetto alle opere progettate;
        Identificare con specifica cartografia progettuale le zone di transito ed occupazione con cantieri su aree verdi che
resteranno in dotazione, al fine di evitare e limitare la compattazione dei suoli, le solcature dei tappeti erbosi e i danni agli
esemplari arborei ed arbustivi rimanenti;
In particolare per l’area B-Corridoio centrale e per tutte le aree di contorno alla nuova viabilità interna (lati Est e Ovest) sarà
necessario progettare specifiche soluzioni esecutive in relazione a:
        dimensioni delle superfici a verde realizzabili;
        effettivo spazio a verde disponibile, con riferimento particolare agli apparati radicali;
        interazione fra le reti tecnologiche sotterranee e aeree e gli ingombri delle piante;
        necessità di pianificare, in relazione all’andamento climatico, un adeguato apporto idrico per
        garantire la sopravvivenza delle piante, anche con l’intervento sistematico di sistemi mobili;
        accessibilità operativa alle aree per le successive ed indispensabili manutenzioni.
9. Indicazioni progettuali per le nuove sistemazioni a verde (cfr. Tavola B/04)
A-Nord:
- mantenimento delle superfici a prato con taglio regolare del tappeto erboso mediante 3-5 interventi annui a seconda
dell’andamento stagionale;
- piantagioni di esemplari arborei in filare a Sud (parcheggi), integrazione dell’esistente con un secondo filare a Nord con
completa mascheratura del distributore ENI e completamento filare a Ovest lungo la nuova pista ciclabile in entrata;
- piantagioni di esemplari arbustivi a macchia, sul lato Nord, ad integrazione dell’esistente e nella stessa fascia occupata dalle
piantagioni arboree; le medesime piantagioni verranno effettuate anche nelle aree con scarpate ai fine di limitare la
manutenzione;
- creazione di gruppi di esemplari arborei cardine a Ovest (integrazione con grosso Faggio esistente), a Nord-Est e a Sud-Est (a
confine con nuovi parcheggi pubblici);
- creazione di un punto sosta a Nord-Est, in corrispondenza con la messa a dimora del gruppo arboreo cardine, collegato con la
pista ciclabile; data la favorevole posizione paesaggistica, messa in opera di uno punto di osservazione e identificazione dei
rilievi montani del bordo meridionale dell’Altopiano di Asiago (M. Foraoro), del M. Summano, del M. Novegno, del M.
Pasubio, M Enna, del Sengio Alto, del M. Carega e di Cima Marana
- nella nuova area verde con pista ciclabile ricavata dallo spostamento dell’attuale accesso creazione di una fascia erbosa con
“prato fiorito”, piantagione di un filare di esemplari arborei lungo la strada di accesso fino al parcheggio e di un nuovo gruppo
arboreo a Sud-Est vicino al parcheggio;
A-Sud:
- piantagione di esemplari arborei a formare un boschetto in corrispondenza dell’area in fregio alla Roggia;
- creazione di una radura e di un punto sosta in prossimità della pista ciclabile, nei pressi della Roggia;
- piantagione di esemplari arborei in filare alla base della scarpata esistente e a lato murature di contenimento di Via Maestri
del Lavoro;
- piantagioni di esemplari arborei in filare a Nord (parcheggi) fino al parcheggio per autotreni;
- pulizia delle scarpate dalle infestanti e piantagione di esemplari arbustivi a macchia, nella stessa fascia occupata dalle
piantagioni arboree analogamente a quanto fatto in A-Nord, nelle parti a Sud e a Est;
- per il Lotto 32, verso Via Maestri del Lavoro, si propone la messa in opera di una siepe alta realizzata con elementi arborei
vegetali a foglia caduca a portamento fastigiato o colonnare, in continuità quanto previsto per il L.
B – Corridoio centrale:
- in questa zona, nella quale si prevedono numerose aiuole di forma e dimensione variabili, occorrerà progettare specifiche
sistemazioni a verde a bassa manutenzione, costituite da elementi vegetali aventi portamento tappezzante (arbusti),
eventualmente integrati con messa a dimora di elementi vegetali arborei con portamento fastigiato o a ombrello; trattandosi di
un’area problematica dal punto di vista microclimatico è necessario prevedere un adeguato sistema di irrigazione delle aree a
verde mediante specifica voce prestazionale del Capitolato di manutenzione del verde,
- in relazione alla illuminazione pubblica nelle aree a verde centrali occorre valutare la messa a dimora di specie tappezzanti ed
eventualmente di singoli esemplari arborei a foglia caduca e adatto portamento; nelle superfici ad angolo retto che contornano le
aree produttive il modello verrà replicato con tratti di filare a moduli di 3-5-7 esemplari a chioma fastigiata;
- piantagione negli spazi rimanenti e nelle aiuole poste lungo la viabilità Nord-Sud di arbusti tappezzanti e di siepi basse,
mantenuti a regime in forma obbligata con regolari potature;

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   - per il Lotto 32 e per le aree private dei Lotti 01, 02, 03 a Ovest, dotate di proprie aree standard inpiduate nella Tav. B/01, si
   propone di uniformare le sistemazioni a verde prevedendo mediante specifici dispositivi regolamentari la messa in opera di una
   siepe alta realizzata con elementi arborei vegetali a foglia caduca a portamento fastigiato o colonnare.
   C-Nord:
   - valutazione di stabilità e stato fitosanitario dell’area del “boschetto” esistente, pulizia dalle infestanti, successiva piantagione
   di una fascia arbustiva con specie autoctone lungo la recinzione Nord;
   - diradamento o eliminazione completa degli esemplari di Cedro presenti perché tipologicamente incongruenti nel contesto
   vegetazionale;
   - valutazione di stabilità e stato fitosanitario degli esemplari arborei presenti a Sud, nelle aree a lato dell’entrata dalla nuova
   rotatoria, eventuale taglio e sostituzione degli esemplari arborei esistenti;
   - semina o piantagione di prato stabile lungo la viabilità Nord-Sud; in alternativa piantagione di esemplari arbustivi a
   macchia;
   C-Sud:
   - valutazione di stabilità e stato fitosanitario degli esemplari arborei presenti a Nord, nelle aree a lato dell’entrata da rotatoria,
   eventuale taglio e sostituzione degli esemplari arborei esistenti;
   - semina o piantagione di prato stabile lungo la viabilità Nord-Sud; in alternativa piantagione di esemplari arbustivi a
   macchia;
   - per le aree private dei Lotti 04, 05, 06 a Est, dotate di proprie aree standard inpiduate nella Tav. B/01, si propone di
   uniformare le sistemazioni a verde prevedendo mediante specifici dispositivi regolamentari la messa in opera di una siepe alta
   realizzata con elementi arborei vegetali a foglia caduca a portamento fastigiato o colonnare.
   D – Area esterna:
   - piantagione di esemplari arborei e esemplari arbustivi a macchia a coprire l’area di confine con A-Nord e C-Nord, al fine di
   creare un continuum vegetale;
   - piantagione di filare lungo il nuovo tratto di pista ciclabile (fra la ciclabile e via L. Cazzola), a continuazione e completamento
   del filare esistente.
  Si prescrive altresì il rispetto delle mitigazioni indicate nel Prontuario di mitigazione Ambientale sia nella
  fase di cantiere che nella fase successiva.
  La progettazione e la realizzazione dovranno essere coerenti con quanto previsto dai punti 1.2, 2.4 e 2.10
  del parere n.43 del 20 marzo 2024 espresso dalla Commissione Regionale VAS.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELLA FLORA E FAUNA E V.INC.A.
La vegetazione che caratterizza l’area in esame è stata analizzata nella Relazione Tecnica Ambientale e
Vegetazionale redatta dal Dott. Forestale Giorgio Cocco ed allegata al progetto di PUA.
Nel complesso è possibile affermare che l’intera area a verde della ex-Lanerossi è stata in passato oggetto di
piantagioni con specie arboree ed arbustive di vario genere, secondo un filo conduttore vegetazionale a tratti
ben riconoscibile.
Per la caratterizzazione delle specie faunistiche presenti nel territorio non sono stati condotti specifici rilievi
faunistici, ma ci si è rifatti a quanto riportato nella VINCA del PATI dei Comuni di Schio e Valdagno
Le possibili specie presenti risultano essere molto comuni nella Provincia e non vengono considerate a rischio
di estinzione.
Il sito della rete Natura 2000 più prossimo si colloca a 3,3 Km in direzione Nord e pertanto lontano dall’area
di intervento. Si evidenzia tuttavia la presenza del corridoio ecologico in corrispondenza del torrente
Timonchio a Sud e ad Ovest dell’area.
E’ stata predisposta dichiarazione di non assoggettabilità alla VINCA.




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                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Il SIA approfondisce il tema della bonifica, iniziata nel novembre del 2013, con una Analisi del Rischio (AdR)
approvata dagli Enti competenti, per quanto concerne le condizioni di rischio ambientale e sanitario del sito,
che consente di evincere quanto segue:
    sussiste la completa compatibilità delle concentrazioni nei terreni e nelle acque sotterranee degli
     analiti considerati (idrocarburi, zinco e composti organo-alogenati) anche con la destinazione d’uso a
     verde ricreativo-pubblico nelle aree dedicate a tale fruizione;
    l’unica condizione di rischio ambientale per il sito compete alla protezione della risorsa idrica
     sotterranea, in relazione alla presenza di solventi organo-alogenati al Punto di Conformità (POC)
     (confine est del lotto di Immobili e Partecipazioni);
    le concentrazioni residue, nei terreni e nelle acque sotterranee, di composti organoalogenati sono ad
     ogni buon conto compatibili con scenari sanitari di frequentazione di recettori "lavoratori".
In alcuni comparti della bonifica sono già state raggiunte le concentrazioni obiettivo, mentre in altri comparti
sono in programma ulteriori interventi di iniezione di reagenti e, nel complesso, i dati chimici aggiornati a
febbraio 2023, hanno evidenziato che i trend dei contaminanti organo-alogenati sono congruenti con quanto
atteso dal progetto di bonifica.
In base a tali linee di tendenza, si conferma che, occorrerà mantenere attivi:
- i presidi impiantistici in atto,
- le reti di monitoraggio,
per almeno 5-6 anni, curandone la manutenzione strumentale e la gestione dei dati.
Le attività previste riguarderanno:
- le azioni di messa in sicurezza tramite la barriera idraulica,
- le azioni di bonifica mediante estrazione dei vapori residui (SVE),
- lo svolgimento delle verifiche periodiche come previsto dal Piano di Monitoraggio conpiso con gli Enti,
- le azioni di rifinitura della bonifica presso le aree sorgenti, impiegando i reagenti già utilizzati.
Gli interventi sopra descritti non risultano in alcun modo ostativi con le azioni di riqualificazione urbanistica
previste dal PUA, e questo oltre che per le considerazioni già svolte in precedenti paragrafi, anche per la
prevista sudpisione in Unità Minime di Intervento ed alla prescrizione che l’utilizzazione delle aree
interessate dall’intervento di bonifica (UMI 5 e 6) potrà avvenire solamente a progetto di bonifica concluso.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.


             VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                          CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del parere.
Il grado di approfondimento documentale, la tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi
riportati possono essere considerati adeguati alle finalità che il proponente intende conseguire.
Non sussistono osservazioni contrarie alla prosecuzione dell’attività.


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La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti/impatti significativi sull'ambiente determinati.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
A tal proposito, considerando che non risulta possibile, ad oggi, una definizione delle future specifiche
attività di destinazione delle singole UMI e che parte di queste, per le loro caratteristiche, potrebbero non
essere soggette ad autorizzazioni/valutazioni ambientali, si ritiene necessario, al fine di verificare il
progressivo incremento dell’effetto cumulativo degli impatti sulle perse matrici ambientali, intervenire con
specifiche prescrizioni.
Nel corso della fase istruttoria, altresì, è stata verificata la coerenza ed attuate le opportune sinergie con
quanto previsto e prescritto dal parere n. 43 del 20 marzo 2024 espresso dalla Commissione Regionale VAS.
Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza di
rischi ambientali, sanitari ed ecologici.
Si ritiene, infine, che i monitoraggi previsti dalla proponente e riportati nel suddetto parere VAS, debbano
essere integrati prevedendo anche un monitoraggio periodico della qualità dell’aria.
                       Tutto ciò premesso si esprime
                              PARERE
          al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
1. Prima dell’attuazione della variante e coerentemente con quanto previsto al punto 1.2 del parere n.43 del
20 marzo 2024 espresso dalla Commissione Regionale VAS, dovrà essere dato esplicito riferimento/attuazio -
ne alla Linee Guida redatte dalla proponente nell’ambito della presente istruttoria.
2. In sede di attuazione della variante e coerentemente con quanto previsto al paragrafo 2 del parere n.43 del
20 marzo 2024 espresso dalla Commissione Regionale VAS, dovrà essere dato esplicito riferimento/attuazio -
ne alla Linee Guida redatte dalla proponente nell’ambito della presente istruttoria.
3. In particolare, si rimanda alle considerazione espresso in premessa nel Quadro Ambientale, ed esplicitate
per le persi matrici ambientali, in particolare per l’inquinamento atmosferico e suolo/sottosuolo, lcon rife -
rimento alle esigenze di monitoraggio del progressivo incremento dell’effetto cumulativo.
4. Le eventuali sopravvenienze che dovessero verificarsi per contaminazioni dei suoli, dovranno essere coor-
dinate con il procedimento bonifica attualmente in corso.

Vicenza, 18 aprile 2024


  F.to Il Segretario                                      F.to Il Presidente
dott.ssa Silvia Chierchia                                    Andrea Baldisseri




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