Parere

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   VERBALE DELLA COMITATO TECNICO PROVINCIALE VIA
           DEL 28/07/2022
L'anno 2022, il giorno 28 del mese di LUGLIO alle ore 17:10 il Comitato Tecnico Provinciale di V.I.A si è riu-
nito nella sede provinciale, a seguito di regolare convocazione, per trattare il seguente argomento: Imballaggi
Pegoraro S.R.L. - Impianto di stoccaggio e trattamento di rifiuti speciali - comune di Rosà, via Manzoni n.22.

All'appello risultano:
SQUARCINA FILIPPO               Presidente               Assente


BALDISSERI ANDREA            Responsabile servizio             Presente


CORTESI ANGELO                Commissario               Presente


DE MARCHI ROBERTO              Commissario               Presente


MONTANARI RICCARDO              Commissario               Presente


MURARO TERESA                Commissario               Presente


ROSSI STEFANO                Commissario               Assente


SALVIATI STEFANO               Commissario               Assente


SERRAIOTTO MARIO               Commissario               Presente


SVEGLIADO GIULIA               Commissario               Presente


VALVASSORI RIMSKY              Commissario               Presente


VICENTIN ALBERTO               Commissario               Presente


La Commissione viene presieduta da Andrea Baldisseri, giusta delega del Presidente prot. 24056 del
28/07/2022, che riconosciuta legale l’adunanza in conformità dell’art. 7 del Regolamento per il funziona -
mento del Comitato Tecnico Provincia VIA, udita la relazione istruttoria, accertata la completezza delle in-
formazioni e preso atto della proposta progettuale contenuta nella documentazione tecnica presentata,
esprime congiuntamente al CTP VIA parere unanime, per la pratica in oggetto, nel parere sotto riportato.




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                Imballaggi Pegoraro S.R.L.
                        PARERE N. 08/2022

Oggetto: Impianto di stoccaggio e trattamento di rifiuti speciali.
PROPONENTE:            Imballaggi Pegoraro S.R.L.
SEDE LEGALE:           Via Monte Verena n. 5 – Cassola
SEDE INTERVENTO:         Via Manzoni n.22 – Rosà
TIPOLOGIA ATTIVITÀ:        Impianto di recupero rifiuti.
PROCEDIMENTO:           Verifica di assoggettabilità a VIA ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs 152/06
MOTIVAZIONE V.I.A:        ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
                 infrastrutture - z.b) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non
                 pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante
                 operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del
                 decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
COMUNE INTERESSATO:        \\\
DATA DOMANDA:           17 giugno 2022
DATA PUBBLICAZIONE:        24 giugno 2022
DATA INTEGRAZIONI:        \\\

DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
    Studio Preliminare Ambientale
    Relazione tecnica per l’esclusione dalla procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale (VincA)
    Valutazione previsionale di Impatto acustico
    Layout rifiuti

                             PREMESSE
La ditta IMBALLAGGI PEGORARO S.r.l. è specializzata nella lavorazione del polistirolo espanso ed intende
utilizzare uno stabilimento industriale esistente per svolgere l’attività di recupero rifiuti non pericolosi, che
comporterà una capacità complessiva di trattamento superiore a 10 t/giorno.
La Ditta svolge già la medesima attività di recupero in un altro stabilimento industriale (localizzato in via Dei
Poli n.25/27 in comune di Cassola), per il quale è stata rilasciata l’Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.)
per svolgere attività di messa in riserva e recupero di materie (R3), seppure con produttività è inferiore a 10
t/giorno).
Le attività previste, oltre alla necessaria messa in riserva, consistono nello svolgimento delle operazioni di:
• caricamento manuale dei rifiuti nei macinatori;
• macinazione meccanica degli scarti;
• trasferimento del materiale (EoW) nei silos;
• insacchettamento degli EoW e loro stoccaggio all’interno del capannone, in area dedicata.
Le attività si svolgeranno comunque tutte all’interno del fabbricaro, senza utilizzare gli spazi esterni.
L’impianto di recupero sarà costituito da due mulini macinatori aventi potenzialità pari a 55 mc/h cadauno e
la potenzialità massima giornaliera di trattamento viene stimata in poco meno di 20 t/giorno.
Per lo svolgimento delle attività non saranno necessarie modifiche rilevanti della struttura esistente e non sa -
ranno necessari interventi sulla viabilità, in quanto per l’ingresso degli automezzi sarà realizzata un’apertura
con cancello carrabile sulla recinzione a nord del fabbricato, affacciata sulla viabilità esistente.

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                         UBICAZIONE
Lo stabilimento risulta localizzati in Via Manzoni n.22 in comune di Rosà, all’interno della zona industriale
che si sviluppa lungo la Strada Provinciale 58 - Ca’ Dolfin, che collega il comune di Nove con il comune di
Rosà.
L’immobile ricade all’interno della zona industriale posta lungo la viabilità principale inpiduata dalla SP58
– Ca’ Dolfin, circondandosi da aree agricole notevolmente frammentate per la presenza di estese aree antro-
pizzate di carattere residenziale, industriale e commerciale.




                         Ortofoto del sito




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            QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Rosà;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Rosà;
• Piano Regionale di Tutela delle Acque (P.T.A.);
• Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera ;
• Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali;
• Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
• Piano di Gestione dei Rischi Alluvionali;
• Rete Natura 2000.
Il Quadro Programmatico presenta una sufficiente inpiduazione ed analisi degli strumenti di pianificazione
territoriale che interessano l’area, ma si ritiene di chiedere specifici approfondimenti, considerata la necessità
di rapportare analiticamente il progetto con le sotto elencate sensibilità ambientali, coordinando le stesse,
eventualmente, con il Quadro Progettuale e/o le matrici di riferimento del Quadro Ambientale, anche al fine
di inpiduare possibili mitigazioni.
PIANO TERRITORIALE REGIONALE DI COORDINAMENTO (P.T.R.C.)
Tavola 03 – Energia e Ambiente
PIANO TERRITORIALE PROVINCIALE DI COORDINAMENTO (P.T.C.P.)
Tavola 1.1.A – Carta dei vincoli e della Pianificazione Territoriale
Tavola 4.1 – Carta del Sistema Insediativo-Infrastrutturale
PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (P.A.T.)
Tavola 1 – Vincoli - Lo stabilimento industriale si localizza in una zona di recupero (art. 12) all’interno dell’
Area di ricarica delle falde (art. 11)
Tavola 3 – Fragilità - Lo stabilimento industriale si localizza ... in area a rischio idrogeologico (art. 11) .
PIANO DEGLI INTERVENTI (P.I.)
Tavola 1 - Vincoli
Lo stabilimento industriale si localizza in Aree tutelate del D. Lgs. 42/2004 per la presenza di elementi della
rete idrografica locale.
Ricade anche in un’area classificata ad Allevamento per la presenza a nord oltre il corso d’acqua, di strutture
destinate a tale attività.
Inoltre, l’area interessata dall’insediamento del presente impianto gestione rifiuti non pericolosi è
inpiduata come zona D/1.1/29 si dovrà verificarne la coerenza con le N.T.O, relativamente alle destinazioni
ammesse.
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
Vulnerabilità intrinseca della falda freatica, in quanto lo stabilimento industriale si localizza in una zona con
grado di vulnerabilità Elevato (E).
Zone omogenee di protezione dall’inquinamento, in quanto lo stabilimento industriale si localizza all’interno
della Zona omogenea di protezione Zona della ricarica.
                        Valutazione
Si ritiene necessario prevedere specifici approfondimenti che andranno affrontati nell’ambito del Quadro
Progettuale e nel Quadro Ambientale.


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Vincoli
In relazione a quanto riportato negli strumenti di pianificazione comunale, anche in relazione alle eventuali
modifiche rispetto al Quadro Progettuale.
a) P.A.T.
Tavola 1 – Vincoli - Lo stabilimento industriale si localizza in una zona di recupero (art. 12) all’interno dell’
Area di ricarica delle falde (art. 11)
Tavola 3 – Fragilità - Lo stabilimento industriale si localizza ... in area a rischio idrogeologico (art. 11) .
b) Piano degli Interventi
L’area interessata dall’insediamento del presente impianto gestione rifiuti non pericolosi è inpiduata come
zona D/1.1/29
Le N.T.O, relativamente alle destinazioni ammesse, in quanto il comma 5 dell’art. 33 prevede che
“L'insediamento di industrie ed attività insalubri di prima classe … è consentito solamente nelle zone D/1 e
limitatamente all'elenco riportato nell'allegato 1 della presente normativa … “
Nell’ Allegato n. 1 Elenco delle Industrie Insalubri di 1^ Classe ammesse nelle zone e tratto dall’elenco di cui
al D.M. 2-3-1987” non è presente, e conseguentemente, non sarebbe ammessa l’industria insalubre di prima
classe “Rifiuti solidi e liquami” (fase interessate dall’attività industriale “depositi ed impianti di deposito e
trattamento”); occorre approfondire con il Comune l’eventuale necessità di variante. Nel caso detta variante
fosse necessaria occorre che la ditta espliciti la richiesta della stessa ed il comune non abbia nulla in contrario
al rilascio della variante all’interno della procedura di autorizzazione rifiuti.
c) In relazione al Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali, che dovrà essere oggetto di
specifica trattazione, dovrà essere posta particolare attenzione ai criteri per la definizione delle aree non
idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti e, in particolare a quanto
previsto per le distanze minime dalle abitazioni ed edifici pubblici.
Sensibilità ambientali
a) In relazione alle sensibilità emerse dalla valutazione del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento
(Tavola 03 – Energia e Ambiente ) si ritiene di approfondire l’aspetto all’interno del Quadro Ambientale, nella
sezione di “Caratterizzazione dell'aria e del clima” e “Caratterizzazione dell’impatto da agenti fisici ”.
b) In relazione alle sensibilità emerse dalla valutazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale
(Tavola 1.1.A – Carta dei vincoli e della Pianificazione Territoriale e Tavola 4.1 – Carta del Sistema Insediativo-Infrastrutturale ), si
ritiene di approfondire l’aspetto all’interno del Quadro Ambientale, nella sezione di “Caratterizzazione
dell’impatto viabilistico ”.
c) In relazione alle sensibilità emerse dalla valutazione del Piano di Tutela delle Acque ( Vulnerabilità intrinseca
della falda freatica e Zone omogenee di protezione dall’inquinamento ) e dal Piano di Assetto del Territorio ( Tavola 1 –
Vincoli - Area di ricarica delle falde e Tavola 3 – Fragilità Area a rischio idrogeologico ) si ritiene di approfondire l’aspetto
all’interno del Quadro Ambientale, nella sezione di “Caratterizzazione dell’Ambiente Idrico, del Suolo e del
Sottosuolo”.
d) In relazione alle sensibilità emerse dalla valutazione al Piano degli Interventi ( Tavola 1 - Vincoli - Aree tutelate
del D. Lgs. 42/2004 per la presenza di elementi della rete idrografica locale ) si ritiene di approfondire l’aspetto all’interno
del Quadro Ambientale, nella sezione di “Caratterizzazione del Paesaggio”.

                           VALUTAZIONE
Si sospende il giudizio per richiesta di integrazioni e lo si riprenderà all’arrivo delle stesse.




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             QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
La Proponente, che opera nel settore della lavorazione del polistirolo espanso realizzando prodotti per
molteplici impieghi (dall’isolamento all’edilizia, dall’industria alla vetrinistica), indica la realizzazione di un
impianto di recupero rifiuti non pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, in uno
stabilimento esistente. I codici CER di identificazione rifiuto in ingresso all’impianto sono:
 CER 150102 Imballaggi in Plastica;
 CER 170203 Plastica;
 CER 191204 Plastica e Gomma;
 CER 020104 Rifiuti Plastici (ad esclusione degli imballaggi).
L’impianto prevede una macinazione meccanica per il trattamento dei rifiuti, costituiti principalmente da
polistirene espanso e in frazione minoritaria da nylon e polietilene; l’attività di macinazione viene condotta
mediante due mulini macinatori aventi potenzialità pari a 55 m3/h cadauno, con una potenzialità massima
giornaliera di trattamento stimata in ca. 20 t/giorno.
Nel dettaglio, considerando un peso specifico medio del materiale pari a 12 Kg/mc, risulta per 14 ore di
operatività e su due mulini che lavorano tutto il giorno contemporaneamente, una quantità di rifiuto trattato
massima pari a 18,4 ton/giorno.
L’operazione di macinazione del nylon prevede una capacità massima di 200 Kg/h ed ipotizzando 2 ore di
funzionamento (relativa ad attività limitata/concentrata nel tempo), si indica una capacità di recupero
massimo dell’impianto pari a 18,4 + 0,4 = 18,8 ton/giorno.
Per la predisposizione del nuovo impianto non risultano necessarie modifiche significative alla struttura esi-
stente né interventi sulla viabilità, in quanto per l’ingresso degli automezzi verrà realizzata un’apertura con
cancello carrabile sulla recinzione a nord del fabbricato affacciata sulla viabilità esistente.
DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
Il ciclo di lavorazione è costituito dalle seguenti attività ed è sintetizzato nello schema a seguire:
1. conferimento dei rifiuti all’interno del capannone nell’area destinata allo stoccaggio degli stessi;
2. caricamento manuale dei rifiuti nei macinatori;
3. macinazione meccanica dei rifiuti;
4. trasferimento del materiale (EoW) nei silos mediante flusso d’aria convogliato;
5. insacchettamento degli EoW;
6. stoccaggio degli EoW all’interno del capannone nell’area dedicata.

Macinatore
 Nylon
Mulino Granulatore n.1      Silos n. 1       Compattatore
                            Insaccamento

Mulino Granulatore n.2      Silos n. 2       Compattatore
                            Insaccamento


Tutte le attività di processo sopra descritte risultano svolte all’interno del capannone dello stabilimento ed è
escluso il coinvolgimento di spazi esterni.
Quanto sopra considerato, il quadro progettuale risulta sufficientemente esaustivo nelle sue definizioni
generali.



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                            VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
                                111
                QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
L’attività di messa in riserva e recupero rifiuti, di cui allo schema riportato al capitolo precedente, non
comporta alcun tipo di emissioni in atmosfera convogliate a camino.
L’unica situazione in cui potrebbe formarsi una residua polverosità dispersa in ambiente è rappresentata
dalla movimentazione dei granuli dal macinatore al silo (eseguita mediante un flusso convogliato) ma, in
ogni caso, la Proponente dichiara che l’aria dei silos viene filtrata e reimmessa nell’ambiente di lavoro
interno come da analoga soluzione, autorizzata dallo SPISAL competente, già in adozione nello stabilimento
della medesima Ditta ubicato in comune di Cassola.
Ad ogni buon conto, considerato che la succitata operazione di filtrazione delle polveri non è condotta
mediante un dedicato impianto di filtrazione ma è conseguente all’operazione di insaccamento a valle del
silos, a seguito della messa a regime dell’impianto, si ritiene opportuno richiedere un monitoraggio delle
polveri totali (inalabili) aerodisperse da postazione fissa in ambiente di lavoro nell’immediata vicinanza del
punto a valle del silos corrispondente all’operazione di insaccamento del materiale EoW, al fine di
confermare l’efficacia dell’operazione ai fini dell’abbattimento delle polveri.
Considerato quanto sopra riportato e la documentazione presentata, in relazione al progetto proposto non
emergano impatti significativi sulla presente componente (fermo restando la necessaria verifica degli
approfondimenti richiesti nel Quadro di Riferimento Programmatico).

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
La Proponente dichiara che l’attività di progetto si svolgerà in una struttura industriale esistente senza
alcuna interferenza con reticoli di drenaggio nè richiesta di alcun apporto idrico, in quanto si prevede
unicamente un trattamento mediante macinazione meccanica del rifiuto in ingresso); pertanto,
l’insediamento dell’attività non comporta scarichi idrici industriali.
Sulla base della documentazione presentata si ritiene ragionevole che in relazione al progetto presentato non
emergano impatti significativi sulla presente componente; fermo restando la necessaria verifica degli
approfondimenti richiesti nel Quadro di Riferimento Programmatico e la richiesta di una “Planimetria delle
reti idriche” che riporti qualsiasi eventuale condotta/pozzetto/griglia di scolo/pozzo perdente anche di acque
da/per uso civile/sanitario.

                           VALUTAZIONE
Si sospende il giudizio per richiesta di integrazioni e lo si riprenderà all’arrivo delle stesse.

CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
L’attività di messa in riserva e recupero rifiuti non pericolosi sarà insediata in uno stabilimento esistente
collocato in un’area industriale. L’insediamento dell’attività non comporta ulteriore occupazione di terreni né


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interventi di movimentazione terra di alcun tipo, ovvero: sgombero del terreno, sterri di ampia dimensione,
sbancamenti.
Sulla base della documentazione presentata, considerato che lo svolgimento dell’attività non implica fattori
di pressione che possano determinare alterazioni qualitative dei suoli, si ritiene ragionevole che in relazione
al progetto presentato non emergano impatti significativi sulla presente componente.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
Secondo il Piano di zonizzazione acustica, lo stabilimento industriale nel quale sarà insediata l’attività si
localizza all’interno della Classe di destinazione d’uso del territorio “V – Area prevalentemente industriale”.
Da quanto è riportato nella Documentazione Previsionale di Impatto Acustico sono state considerate le
lavorazioni interne, il transito degli automezzi e le attività di carico / scarico ed è stato studiato l’impatto in
persi scenari in merito ai serramenti.
Sono state effettuate 1 misura interna relativa ad un’attività analoga (con livelli molto contenuti) e 1 sola
misura di clima acustico.
Le valutazioni sono state effettuate in corrispondenza di 2 edifici, a nord e ad ovest. Le conclusioni riportano
il rispetto dei limiti di emissione ed immissione; il limite differenziale non è stato valutato perché ritenuto
non applicabile.
Dall’analisi dell’elaborato si riscontra però che i livelli di emissione, seppur valutati in condizioni
peggiorative, sono prossimi al limite di emissione, ancor più se si tiene conto dell’incertezza di misura, che è
stata calcolata ma non considerata.
Non è stato valutato il limite differenziale sebbene si ritiene possano esserci degli uffici in prossimità nei
quali deve essere verificato.
Infine non sono forniti i livelli nei persi scenari che permetterebbero nel caso di valutare l’attenuazione
delle emissioni con serramenti chiusi in toto o in parte.
Si ritiene inoltre non sufficiente una caratterizzazione del clima acustico con un’unica misura di breve durata
effettuata ad un orario non noto.

                           VALUTAZIONE
Si sospende il giudizio per richiesta di integrazioni e lo si riprenderà all’arrivo delle stesse.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
La Proponente dichiara che le attività previste si svolgeranno all’interno del fabbricato sito nel Comune di
Rosà senza comportare significative emissioni nell’ambiente di vibrazioni, luce, calore e altre radiazioni.
Considerata la tipologia di impianto industriale ed il contesto industriale di insediamento, si ritiene che
l’inquinamento luminoso risulti trascurabile e che in fase di gestione non si riscontri presenza di radiazioni
ionizzanti o onde elettromagnetiche.
Quanto sopra considerato si ritiene ragionevole che, in relazione al progetto presentato, non emergano
impatti significativi sulla presente componente.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.




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CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
Dalla documentazione presentata risulta che lo stabilimento nel quale si prevede l’insediamento dell’attività
di messa in riserva e recupero rifiuti non pericolosi è collocato in un’area industriale. Nella Carta di
Copertura del Suolo del Veneto (aggiornamento 2018), l’area è classificata con la codifica 121 Aree
industriali, commerciali e dei servizi pubblici e privati. Nella tavola 4 del PAT del Comune di Rosà
“Trasformabilità”, il sito ricade nelle Aree produttive industriali ed artigianali a specifiche destinazioni
d’uso.
Preso atto che gli elementi che caratterizzano il paesaggio comunale di Rosà sono: la permanenza di un
reticolo che risale alla centuriazione romana - la presenza di elementi quali siepi e prati (in realtà medicai e
foraggicoltura) - dimensioni degli appezzamenti ridotte e un certo contenimento della dispersione
insediativa. A questi aspetti descrittivi del paesaggio vanno collegati i vincoli paesaggistici che derivano dal
D. Lgs. 42/2004; esso inpidua per questa area alcune categorie che nel caso del Territorio Rosatese sono
importanti per caratterizzare il sistema paesaggistico attuale.
Le attività previste si svolgeranno all’interno del fabbricato esistente senza comportare alterazione dei
dinamismi spontanei di caratterizzazione del paesaggio. Per l’insediamento dell’attività non sono previste
trasformazioni territoriali o modifiche dell’edificato che possano determinare alterazioni del contesto
paesaggistico. Gli elementi che caratterizzano la componente a livello comunale non presentano relazioni con
l’area industriale interessata dall’attività, né in termini strutturali né in termini funzionali.
Preso atto che l’insediamento dell’attività non comporta alcuna modifica dell’uso territoriale o della
zonizzazione si ritiene che, in relazione al progetto presentato, non emergano impatti significativi sulla
presente componente; fermo restando la necessaria verifica degli approfondimenti richiesti nel Quadro di
Riferimento Programmatico.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
Lo stabilimento in oggetto, si localizza lungo la Strada Provinciale 58 - Ca’ Dolfin che collega il Comune di
Nove con il Comune di Rosà. Dalla documentazione presentata risulta che l’insediamento dell’attività
comporta un traffico indotto di 25 camion al giorno per un totale di 50 transiti (25 in ingresso carichi di rifiuti
- 25 in uscita carichi di MPS). Nell’arco di una giornata lavorativa di 8 ore, lo svolgimento dell’attività
comporta quindi un incremento di traffico nell’ordine dei 3 veicoli/ora che ragionevolmente rappresenta un
valore non significativo anche in ragione del fatto che lo stabilimento è collegato alla SP 58 da una
controstrada con corsie di decelerazione/accelerazione che riducono ulteriormente gli effetti dei transiti
associati all’attività in oggetto sulla viabilità.
Considerato che dalla documentazione presentata risulta che:
 per lo svolgimento delle attività non saranno necessarie modifiche rilevanti della struttura esistente e non
  appaiono necessari interventi sulla viabilità;
 per l’ingresso degli automezzi sarà realizzata un’apertura con cancello carrabile sulla recinzione a nord
  del fabbricato, affacciata sulla viabilità esistente;
si ritiene ragionevole considerare che in relazione al progetto presentato non emergano impatti significativi
sulla presente componente; fermo restando la necessaria verifica degli approfondimenti richiesti nel Quadro
di Riferimento Programmatico.
L’analisi proposta non sviluppa alcuna valutazione sul sistema viario circostante, la viabilità di ingresso e
uscita dal lotto, così come non è riportato alcun riferito ai flussi di traffico attualmente interessanti il


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comparto su cui i flussi indotti andranno a gravitare. Non sono presenti quindi verifiche in ordine alla
compatibilità del traffico indotto con i flussi di traffico attuali.
Per la valutazione compiuta della analisi è necessario predisporre idonea relazione viabilistica predisposta
secondo le Linee Guida adottate dalla Provincia di Vicenza in merito alla stesura degli studi di traffico, con
particolare riferimento a:
  • valutazione del contesto viario
  • rilievo e analisi dei flussi attuali
  • analisi dei percorsi di ingresso e uscita (valutazione O/D dei flussi).
  • valutazione dei LOS di strade e intersezioni dell’ambito nello stato di fatto
  • valutazione dei LOS di strade e intersezioni dell’ambito dello scenario progettuale
Si ritiene pertanto necessario prevedere le seguenti integrazioni di analisi:
- specifico rilevamento di traffico finalizzato a definire concretamente l’entità del volume di traffico
giornaliero (continuativo sulle 24 ore in un giorno infrasettimanale “tipo”) lungo la SP 58 e la relativa
controstrada,
- analisi delle manovre in corrispondenza dei punti di accesso/uscita sulla viabilità principale (interscambio
strada provinciale / controstrada);
- valutazione dei flussi incrementali derivanti dalla attuazione dell’intervento (flussi attuali + flussi indotti) in
relazione agli effettivi in ingresso e uscita (nella condizione di fascia oraria più sfavorevole);
- correlare i flussi attuali con i flussi di progetto, calcolando la variazione di LOS delle strade in esame,
nonché i LOS delle intersezioni di ingresso uscita (tra lo scenario attuale e lo scenario progettuale).
- coordinare con Vi.abilità eventuali ulteriori osservazioni i merito alla sostenibilità dell’indotto, e/o criticità
legate agli accessi esistenti alla controstrada.

                           VALUTAZIONE
Si sospende il giudizio per richiesta di integrazioni e lo si riprenderà all’arrivo delle stesse.

CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI ED AGRONOMICHE
Lo stabilimento di progetto, dedicato all’attività di messa in riserva e recupero rifiuti non pericolosi, è
collocato in un’area industriale. Nella Carta di Copertura del Suolo del Veneto (aggiornamento 2018), l’area è
classificata con la codifica 121 Aree industriali, commerciali e dei servizi pubblici e privati. Nella tavola 4 del
PAT del Comune di Rosà “Trasformabilità”, il sito ricade nelle Aree produttive industriali ed artigianali a
specifiche destinazioni d’uso.
Dalla documentazione presentata risulta che l’insediamento dell’attività non comporta alcuna modifica
dell’uso territoriale o della zonizzazione ovvero che l’attività in oggetto non interferisce in alcun modo con le
risorse naturali della zona e non può avere alcuna ripercussione sulla ricchezza relativa, la qualità e la
capacità di rigenerazione delle stesse. Inoltre considerato il fabbricato esistente, collocato all’interno di
un’area industriale, l’attività presa in esame non modifica in modo significativo la capacità di carico
dell’ambiente naturale. Preso atto che dalla documentazione presentata risulta che l’insediamento
dell’attività non comporta alcuna modifica territoriale che possa comportare un consumo delle risorse
naturali o che possa modificare l’ambiente sotto l’aspetto qualitativo, si ritiene ragionevole che in relazione al
progetto presentato non emergano impatti significativi sulla presente componente.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.




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CARATTERIZZAZIONE DELLA FLORA E FAUNA
La Proponente riporta che:
 L’analisi dell’assetto del territorio del comune di Rosà ha portato all’inpiduazione di 2 habitat faunistici
  che ben si prestano a sintetizzare la potenzialità faunistica dei luoghi rispetto alla possibilità di ospitare
  specifiche e parzialmente distinte comunità animali: ambiente agrario - ambienti artificiali;
 L’inpiduazione degli habitat faunistici ha permesso di definire porzioni di territorio distinte, all’interno
  delle quali è più probabile riscontrare la presenza di una determinata comunità animale.
Considerati i sistemi ecologici principali del territorio con il riferimento ai codice di nomenclatura della
Comunità Europea “CORINE Biotopes”, lo stabilimento industriale in esame interferisce direttamente in un
sistema “cod. 86.3 - Siti industriali attivi” (aree che presentano importanti segni di degrado e di
inquinamento). Preso atto di quanto sopra riportato e considerato che la superficie impermeabile all’interno
dell’area di stabilimento rimarrà invariata, non si avranno interferenze con le risorse naturali della zona e
non si riscontra alcuna ripercussione sulla ricchezza relativa, la qualità e la capacità di rigenerazione delle
stesse.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE PER LA TUTELA DEI SITI S.I.C./Z.P.S PER LA V.INC.A.
Lo stabilimento industriale in esame non ricade ne interferisce con siti e/o habitat della rete Natura 2000.
I siti più prossimi sono: ZSC/ZPS IT3260018 “Grave e zone umide della Brenta” a circa 2,6 km ad ovest e
ZSC/ZPS IT3230022 “Massiccio del Grappa” a circa 8,2 km a nord.
In considerazione della localizzazione dello stabilimento all’interno di una zona industriale, è ragionevole
ritenere che in relazione al progetto presentato, lo stesso non comporterà ulteriori alterazioni alla natura dei
luoghi.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Per quanto riguarda la Salute Pubblica, per il caso in esame i possibili impatti sono riconducibili in generale
alla presenza di rumore, emissioni di polveri in ambiente di lavoro, accumulo di rifiuti. In merito al rumore e
polveri aerodisperse si rimanda agli specifici paragrafi. Per la gestione rifiuti, l’attività non comporta
incenerimento di rifiuti e consiste nel recupero di rifiuti non pericolosi che a seguito del trattamento sono
riqualificati come MPS per essere impiegati in sostituzione di materie prime.
L’attività di recupero rifiuti sarà effettuata all’interno di fabbricato esistente senza comportare consumo di
risorse naturali, emissione di particolari sostanze nocive per l’ambiente, formazione di acque reflue,
Considerato quanto sopra e che il progetto non presenta significativi elementi in termini di presenza di
sostanze tossiche ed agenti patogeni, si ritiene ragionevole escludere l’instaurarsi di condizioni di potenziale
criticità sulla Salute Pubblica e sui Lavoratori.
Non vi sono segnalazioni in merito provenienti dall’Ulss competente per territorio.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.


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              VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                          CONCLUSIONI
Il progetto in esame si pone in contrasto con la vigente normativa urbanistica del Comune di Rosà e si
ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale presenta la necessità di approfondimenti e/o integrazioni per
quanto riguarda il Quadro Ambientale.
Il progetto presenta criticità che non risultano adeguatamente approfondite e/o considerate, in relazione sia
alla significatività degli aspetti ambientali, con conseguente necessità di intraprendere la procedura di
Valutazione d’Impatto Ambientale, considerando in particolare le sensibilità del contesto del sito
inpiduato.

                      Tutto ciò premesso si esprime
                            PARERE
        di assoggettamento alla V.I.A. sulla base delle motivazioni di seguito citate.
L'impianto verrebbe realizzato in un’area in cui non sussiste la compatibilità urbanistica e con espresso
parere contrario del Comune; tale aspetto non risulta risolvibile né affrontabile nell’ambito del presente
procedimento né dell’attuale procedura inpiduata per la legittimazione alla gestione dei rifiuti.
Si ritiene di non richiedere le integrazioni che sarebbero necessarie per la valutazione compiuta del Quadro
ambientale, per non aggravare un procedimento con approfondimenti che non potrebbero modificare quanto
sopra espresso.

Vicenza, 28 luglio 2022
  F.to Il Segretario                                     F.to Il Presidente
Arch. Benedetto De Santis                                  Andrea Baldisseri




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