determina

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




               DETERMINAZIONE N° 1072 DEL 11/09/2020

                          Servizio VIA VINCA

     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M. E I.
     DITTA:FERPLAST SPA
     PROGETTO: IMPLEMENTAZIONE (RIATTIVAZIONE) DELLA LINEA DI ZINCATURA
     DELLO STABILIMENTO ESISTENTE
     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI BROGLIANO.

                            IL DIRIGENTE
     Vista la documentazione presentata con nota prot. 31752 del 27-07-2020, da parte della ditta
     FERPLAST SRL con sede legale e operativa in comune di Caste,gomberto, via I° maggio n.5,
     relativa al progetto di un Implementazione (riattivazione) della linea di zincatura dello stabilimento
     esistente richiedendo, contestualmente, l’attivazione della procedura di verifica ai sensi dell’art.19
     del D.Lgs. 152/2006.
     Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto 3.
     Lavorazione dei metalli e dei prodotti minerali - f) impianti per il trattamento di superficie di metalli
     e materia plastiche mediante processi elettrolitici o chimici qualora le vasche destinate al
     trattamento abbiano un volume superiore a 30 mc.dell’allegato IV della parte seconda del D.Lgs.
     152/2006 e s.m. e i..
     Tenuto conto che la verifica per tali progetti rientra tra le competenze inpiduate in capo alla
     Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016 (Allegato A), con riferimento alla tipologia degli
     interventi, come inpiduati negli allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006.
     Dato atto che, ai sensi dell’art. 19 c.2 del D.Lgs 152/2006, è stata effettuata tempestiva
     pubblicazione sul sito provinciale dello studio preliminare ambientale e che ne è stata data
     informativa al pubblico sul sito web della Provincia in data 30-07-2020, contestualmente alla
     comunicazione di avvio procedimento alle amministrazioni e agli enti interessati per le opportune
     valutazioni di competenza.
     Considerato che il citato art. 19 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
     abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l’esclusione dalla procedura di
     valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
     possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni del comma 9 del
     presente articolo.
     Tenuto conto che non sono pervenute, ai sensi dell’art. 19 c.4 del D.Lgs. n. 152/2006, osservazioni.
     Dato atto che il Comitato tecnico provinciale VIA, nella seduta del giorno 03-09-2020, ha disposto
     l’esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel parere
     19/2020 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale.




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     Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni/raccomandazioni al fine di mitigare gli impatti
     ambientali e monitorare nel tempo la situazione aziendale.
     Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
     dell’intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali
     pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per l’autorizzazione
     dell’intervento.
     Vista l’istruttoria del Comitato tecnico provinciale VIA conservata agli atti.
     Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i..
     Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 90 ID PROC 45.
     Vista la Legge Regionale 4 del 18 febbraio 2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto
     ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”.
     Dato atto che con Decreto Presidenziale n. 28 del 24/02/2020 è stato approvato il Piano Esecutivo
     di Gestione 2020/2022 e il Piano delle Performance anni 2020/2021.
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
     Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.3 del 03/02/2020 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2020-2022;

                         DETERMINA

      1. che il progetto della ditta FERPLAST SRL con sede legale e operativa in comune di
        Caste,gomberto, via I° maggio n.5, relativa al progetto di un Implementazione
        (riattivazione) della linea di zincatura dello stabilimento esistente è escluso dalla procedura
        di valutazione di impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/2006 e alla L.R. 4/2016 e
        s.m.i. con le prescrizioni riportate nel parere 19/2020 allegato alla presente determinazione
        per costituirne parte integrante e sostanziale;
      2. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
        provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
        Regione Veneto;
      3. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell’art. 23 D.Lgs. 33/2013;
      4. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta e consulente, al comune di
        Castelgomberto e Cornedo, ad ARPAV, all’Azienda ULSS n.8 Berica, Consorzio di Bonifica
        Alta Pianura Veneta, Viacqua spa, SNAM RETE GAS spa, Comando provinciale dei Vigili
        del Fuoco
      5. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
        diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
        sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
      6. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
        all'albo pretorio on line.




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                            INFORMA
     Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
     Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
     presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
     data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
     Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
     autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l’attuazione dell’intervento.




     Vicenza, 11/09/2020



                                    Sottoscritta dal Dirigente
                                     (MACCHIA ANGELO)
                                      con firma digitale



     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 1072 DEL 11/09/2020


     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M. E I.
     DITTA:FERPLAST            SPA
     PROGETTO: IMPLEMENTAZIONE (RIATTIVAZIONE) DELLA LINEA DI ZINCATURA
     DELLO       STABILIMENTO        ESISTENTE
     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI BROGLIANO.




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 11/09/2020.


     Vicenza, 11/09/2020




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                        (BERTACCHE CRISTINA)
                                           con firma digitale




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                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                             Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                  Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                          FERPLAST S.P.A.
                             PARERE N. 19/2020

     Oggetto: Implementazione (riattivazione) della linea di zincatura dello stabilimento esistente.
     PROPONENTE:            Ferplast S.P.A.
     SEDE LEGALE:            Via I° maggio n. 5 – Castelgomberto
     SEDE INTERVENTO:          Via I° maggio n. 5 – Castelgomberto
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:        Impianti di trattamento superfici metalli
     PROCEDIMENTO:           Verifica di assoggettabilità ex art.19 del D.Lgs. 152/2006.
     MOTIVAZIONE V.I.A:         ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 3.
                      Lavorazione dei metalli e dei prodotti minerali - f) impianti per il
                      trattamento di superficie di metalli e materia plastiche mediante processi
                      elettrolitici o chimici qualora le vasche destinate al trattamento abbiano un
                      volume superiore a 30 mc.
     COMUNE INTERESSATO:        Cornedo Vicentino
     DATA DOMANDA:           27 luglio 2020
     DATA PUBBLICAZIONE:        30 luglio 2020
     DATA INTEGRAZIONI:         02 settembre 2020

     DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
     A1 Relazione Tecnica Descrittiva del Progetto
      A1.1 Rapporti di prova relativi ai controlli analitici delle emissioni in atmosfera
      A1.2 Rapporti di prova relativi ai controlli analitici delle emissioni in pubblica fognatura
      A1.3 Relazione d'analisi relativa ad un recente monitoraggio effettuato sulle acque meteoriche
      A1.4 Schede di sicurezza delle materie prime/ausiliarie
     A2   Elaborati grafici
      A2.1 Inquadramento territoriale
          Estratto C.T.R.         Scala 1:10.000
          Planimetria catastale Scala 1:2.000
          Ortofoto satellitare      fuori scala
          Estratti P.A.T.         Scala 1:5.000
          Estratto P.R.G.         Scala 1:5.000
      A2.2 Lay-out dello stabilimento con rete scarichi ed emissioni in atmosfera
          Planimetria           Scala 1:400
          Particolari           Scale 1:200-1:100
     Studio Preliminare Ambientale
      B1 Relazione dello Studio Preliminare Ambientale
      B2 Valutazione previsionale dell'impatto acustico
      B3 Raccolte cartografiche
      Piani territoriali
           B3.1 P.T.R.C. - (vigente)   Stralci cartografici    Scala 1:700.000
           B3.2 P.T.R.C. - (adottato)  Stralci cartografici    Scala 1:500.000 e Scala 1:50.000
           B3.3 P.T.C.P. -        Stralci cartografici    Scala 1:50.000
           B3.4 P.R.G. e P.A.T. del Comune di Castelgomberto    Estratti cartografici    Scala 1:5.000
      B4 Documentazione fotografica
      B5 Attestazione della non necessità della V.Inc.A.
      B6 Verifica di assoggettabilità al D.Lgs. N. 105/2015 (Direttiva SEVESO III)
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                                  PREMESSE
     Nello stabilimento di Castelgomberto, Ferplast S.p.A. costruisce gabbie, voliere e acquari mediante operazio-
     ni di carpenteria metallica e lavorazioni meccaniche e, recentemente la ditta ha ravvisato l’opportunità di
     riattivare la linea di zincatura elettrolitica, dismessa da circa un decennio.
     Da un punto di vista sostanziale, la linea galvanica in discussione è la medesima già autorizzata col provve-
     dimento di A.I.A. N. 03/2010 (al quale la ditta aveva espressamente rinunciato nel 2017), con l’introduzione
     di alcune modifiche migliorative sotto il profilo ambientale, segnatamente:
     • l’introduzione dei risciacqui statici, che riducono il consumo di risorse idriche e materie prime e incidono
     in maniera positiva su qualità e quantità degli scarichi idrici;
     • l’implementazione di un idoneo scrubber per l’abbattimento (prudenziale) degli eventuali aerosol presenti
     nel flusso d’aria aspirato dalle vasche “calde” prima della sua espulsione all’atmosfera.
     L’impianto stesso viene, per quanto sopra, a prefigurarsi come una “nuova installazione” e dato che
     l’impianto in parola sfrutta un processo galvanico con un volume complessivo di vasche attive superiore alla
     soglia di 30 mc (di cui al punto 3, lett. f dell’allegato IV alla Parte Seconda del D.Lgs. N. 152/06 e ss.mm.ii.), la
     sua legittimazione deve essere preceduta da una procedura di Verifica di Assoggettabilità (a V.I.A.) ai sensi
     dell’art. 19 del D.Lgs. N. 152/06 e ss.mm.ii..
     Lo stabilimento occupa un’area di circa 31˙500 mq di cui 21˙425 mq coperti.

                              UBICAZIONE
     Lo stabilimento di Ferplast si trova nella parte settentrionale della Z.A.I. di Castelgomberto, al civico n. 5 di
     Via I° Maggio E risulta circondato dalla viabilità della zona industriale e, in particolare, dalla strada di attra -
     versamento - via del Velodromo - e dalle strade di servizio via I° Maggio e via del Commercio.
     Nella zona sono presenti persi altri stabilimenti produttivi, principalmente del settore metalmeccanico, e le
     unità abitative si identificano unicamente nelle residenze dei proprietari o dei custodi degli stabilimenti stes-
     si, mentre sul lato ovest è presente un’area di parcheggio pubblico e lo stabilimento dispone anche di un par-
     cheggio privato (in corrispondenza dell’angolo sud-ovest dell’area dello stabilimento) per le autovetture dei
     dipendenti della ditta.
     La destinazione urbanistica dell’area è : “D1b/1” attività produttive artigianale/commerciale di completa-
     mento.




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                              Ortofoto del sito

                QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

     STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
     Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
     • Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
     • Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
     • Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Castelgomberto;
     • Piano Regolatore Generale (P.R.G.) del Comune di Castelgomberto;
     • Piano Regionale di Tutela delle Acque (P.T.A.);
     • Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera ;
     • Rete Natura 2000.
     Il Quadro Programmatico evidenzia un’adeguata inpiduazione ed analisi degli strumenti di pianificazione
     territoriale che interessano l’area, ma si ritiene di chiedere specifici approfondimenti, considerata la necessità
     di rapportare analiticamente il progetto con le sotto elencate sensibilità ambientali, coordinando le stesse,
     eventualmente, con il Quadro Programmatico e/o le matrici di riferimento del Quadro Ambientale.
     PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE: Lo S.I.A. ha analizzato il P.T.A. ma non ha precisato che l’area
     dell’impianto è all’interno delle “Zone omogenee di protezione – zona della ricarica (Tav. 36 relativa alle
     “Zone Omogenee di protezione dall’inquinamento”)”.
     PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (P.T.C.P.)
     Lo SPA non cita il fatto che:
     - nella Tavola 2.1.B del P.T.C.P. (Zona Sud) - Carta della fragilità, in adiacenza all’area dell’impianto è
     presente un “Metanodotto (Art.10)”;
     - nella Tavola 5.1.B del P.T.C.P. (Zona Sud) - Carta del sistema del Paesaggio, l’area sud-est dell’impianto è
     lambita da “Contesti figurativi – Contesti figurativi ville venete (art. 46)”.
     Analisi propedeutica al futuro PAT
     Anche in relazione alla Carta dei vincoli e della pianificazione territoriale, nello SPA non viene citato il fatto
     che la parte est dell’area dell’impianto è interessata dalla fascia di rispetto corsi d’acqua (10 m.) e che un


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     metanodotto passa in adiacenza alla parte ovest dell’area e non viene citata la carta idrogeologica che
     inpidua all’interno dell’edificio la presenza di due pozzi.
     Le successive integrazioni prodotte hanno affrontato le suddette tematiche.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

                 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
     DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
     Fino al 2017 la ditta era autorizzata in regime di A.I.A. in quanto presso lo stabilimento veniva esercitata
     anche un’attività IPPC e segnatamente quella corrispondente al Codice IPPC 2.6 (trattamento di superfici
     metalliche…mediante processi elettrolitici o chimici, con vasche destinate al trattamento aventi una
     volumetria superiore a 30 mc). La ditta disponeva infatti di linee galvaniche di zincatura e di ottonatura, la
     prima dismessa da una decina d’anni e la seconda dismessa alla fine di marzo del 2017. A seguito della
     dismissione della linea di ottonatura, la ditta ha rinunciato all’A.I.A. (effettivamente non più necessaria) ed
     ha richiesto ed ottenuto il rilascio di un’A.U.A. (provvedimento provinciale N. 390/2017 del 28/09/2017) che,
     di fatto, ha sostituito l’A.I.A. per l’attività attualmente svolta da Ferplast.
     Attualmente la ditta effettua operazioni di carpenteria metallica, lavorazioni meccaniche e operazioni di
     verniciatura a polveri epossidiche (plasticatura).
     DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
     Stato di fatto
     Il ciclo di produzione si caratterizza per preliminarmente per le operazioni di carpenteria ed officina,
     rappresentata dalle operazioni di puntatura elettrica/saldatura, cui seguono le fasi proprie del reparto
     plasticatura, in cui si effettua la verniciatura elettrostatica a polveri epossidiche di gabbie e voliere, dove i
     manufatti da verniciare vengono appesi su appositi telai agganciati ad una catena di trasporto attraverso le
     varie sezioni che costituiscono l’impianto di plasticatura, costituito dalla seguenti fasi.
     a) Fosfosgrassaggio: complesso di operazioni atte a garantire l’ottenimento di superfici idonee alla
     verniciatura elettrostatica, attraverso le fasi di: sgrassaggio, fosfatazione e lavaggio.
     b) Asciugatura: dove i manufatti fosfosgrassati vengono posti in un forno (tunnel) a 180°C.
     c) Verniciatura: con l’applicazione delle polveri termoindurenti, con pistole che le caricano
     elettrostaticamente e le spruzzano sui manufatti entro apposita cabina aspirata; la cabina è mantenuta in
     depressione per impedire la fuoriuscita della polvere in eccesso (overspray) nell’ambiente di lavoro e
     recuperare la polvere stessa per nuove applicazioni. L’impianto dispone anche di una cabina aspirata di
     applicazione manuale utilizzata saltuariamente per prove di verniciatura (campionature).
     c) Polimerizzazione delle polveri, in un forno (a tunnel) riscaldato alla temperatura di 180°C.
     d) Sverniciatura: sui telai di aggancio dei manufatti si depositano e polimerizzano le polveri che, a seguito di
     successive applicazioni, producono l’isolamento elettrico impedendo la verniciatura elettrostatica; per questa
     ragione i telai devono essere periodicamente “sverniciati”; il mezzo ad oggi più affidabile per la pulizia dei
     telai è la termodistruzione in forno pirolitico. Ferplast utilizza un forno pirolitico statico (a cariche) con
     annessa camera (secondaria) di post-combustione dei fumi di pirolisi. I telai da sverniciare vengono
     introdotti nella camera (primaria) di pirolisi dove, mediante il bruciatore primario, viene innescato il
     processo di distillazione; i gas di pirolisi (in uscita dalla camera primaria) entrano nella camera (secondaria)
     di post-combustione dove permangono per almeno 2 s a 950°C, temperatura minima di set-point di un
     termoregolatore che controlla il funzionamento del bruciatore (secondario) asservito al post-combustore. Il
     post-combustore è munito di dispositivo di misura e registrazione di temperatura e ossigeno libero dei fumi.

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     Stato di progetto
     La modifica in progetto riguarda la riattivazione della linea (galvanica) di zincatura, dismessa circa un
     decennio fa, già legittimata dalla Provincia di Vicenza con un provvedimento di Autorizzazione Integrata
     Ambientale a cui Ferplast ha deciso di rinunciare nel 2017.




     La linea di zincatura è articolata nelle seguenti fasi (sequenziali) di trattamento:
     A) Decapaggio acido – 7 mc
     B) Sgrassatura elettrolitica (alcalina) – 5,25 mc
     C) Neutralizzazione (acida) – 1,75 mc
     D) Zincatura (acida) – 35 mc
     E) Passivazione – 3,5 mc
     Il volume complessivo delle vasche attive ascende pertanto a 52,5 mc.
     Dopo ogni step di processo si effettuano dei lavaggi al fine di prevenire la contaminazione di bagni persi a
     causa del drag-out, ovvero per rimuovere dai manufatti in trattamento i residui dei bagni precedenti. Nelle
     fasi di pretrattamento si è deciso di implementare dei risciacqui statici (a monte delle vasche di lavaggio
     dinamico) con recupero in controcorrente e rabbocchi/ripristino livelli con acqua di rete. Non avendo la
     disponibilità di una vasca di risciacquo statico a valle del bagno di zincatura (che comunque essendo freddo
     non necessita di significativi rabbocchi), si è optato per l’inserimento di una fase di soffiaggio (per recuperare
     il drag-out) a monte della vasca di lavaggio dinamico. Il tutto assicura la massima “epicresi”, minimizzando
     cioè i consumi idrici e al tempo stesso anche i consumi di prodotti chimici (grazie ai “recuperi” in contro
     corrente).
     Di seguito vengono descritte le perse fasi del ciclo di trattamento.

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     A. DECAPAGGIO ACIDO
     Il decapaggio ha lo scopo di rimuovere dalla superficie metallica polveri microscopiche, ruggini e ossidazioni
     di vario tipo. Il decapaggio viene effettuato in un bagno a 22°Bè di acido solforico contenente il 2,5% di
     additivo “Picklane” riscaldato ad una temperatura di 50°C; segue un risciacquo statico con recupero in
     controcorrente (nel bagno di decapaggio) e quindi un lavaggio dinamico (con acqua a perdere) che rabbocca
     anche il risciacquo statico.
     B. SGRASSATURA ELETTROLITICA
     La sgrassatura ha lo scopo di rimuovere dalla superficie metallica sostanze oleose, residuate da precedenti
     lavorazioni, intrappolate nelle microasperità superficiali e comunque per ottenere una pulizia spinta. La
     sgrassatura viene effettuata in un bagno alcalino a caldo (50°C); le basi forti contenute nel prodotto
     sgrassante (“Prelik”) favoriscono il passaggio della corrente elettrica che, in combinazione con i saponi,
     rimuove le impurità; segue un risciacquo statico con recupero in controcorrente (nel bagno di sgrassatura) e
     quindi un lavaggio dinamico (con acqua a perdere) che rabbocca anche il risciacquo statico.
     C. NEUTRALIZZAZIONE
     I manufatti da zincare, dopo il trattamento di sgrassatura alcalina e rispettivi risciacqui, vengono immersi in
     un bagno di neutralizzazione acida; questo step di processo ha il duplice scopo di:
     - eliminare eventuali idrossidi (insolubili) formatisi sulla superficie metallica a seguito del trattamento di
     sgrassatura alcalina (azione di decapaggio);
     - rendere compatibile (abbassare) il pH della superficie metallica con il trattamento (acido) successivo (azione
     di neutralizzazione).
     Viene allo scopo utilizzata una soluzione acida diluita di acido cloridrico, a temperatura ambiente.
     D. ZINCATURA
     La vasca di zincatura è una vera e propria cella elettrolitica con anodi costituiti da cesti in Titanio contenenti
     sfere di Zinco puro agganciati su una barra (conduttrice) di rame collegata al polo positivo dei raddrizzatori,
     mentre i catodi sono formati dai pezzi da zincare, appesi ad appositi telai, a loro volta collegati (mediante
     bracci conduttori) al polo negativo dei raddrizzatori.

                                    L’elettrolita è una soluzione acida di cloruri di Zinco e
                                    di Potassio contenente anche additivi (“Zetaplus”) atti
                                    a favorire la penetrazione e la brillantezza oltre che a
                                    tamponare le variazioni di pH (in passato, come
                                    tampone, veniva usato acido borico, ora abbandonato
                                    e sostituito anche per ragioni ambientali).Il passaggio
                                    di corrente (con una densità di corrente di circa 3
                                    A/dm2) porta in soluzione lo Zinco degli anodi come
                                    ione Zn++ e quindi la sua deposizione ai catodi come
                                    Zinco metallico. Mentre lo Zinco viene asportato dal
                                    bagno, i radicali negativi aumentano la loro
                                    concentrazione con effetto alcalinizzante; per questa
                                    ragione è necessario aggiungere acido cloridrico al
                                    fine di ripristinare il pH ai valori originari.
                                    Il processo di zincatura adottato da Ferplast è a
                                    FREDDO, (con temperature mantenute fra 18 e 23 °C
                                    utilizzando   all’occorrenza   un  impianto  di
                                    refrigerazione a circuito chiuso) e per questa ragione
                                    non è necessario presidiare il bagno con impianto di
                                    aspirazione.
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     I pezzi zincati, in uscita dal bagno, vengono soffiati con appositi dispositivi al fine di eliminare il drag-out
     (che viene riportato nel bagno dai getti di aria) e quindi sottoposti a lavaggio in apposita vasca con acqua a
     perdere.
     E. PASSIVAZIONE
     La passivazione è un processo chimico col quale si produce una pellicola protettiva sui pezzi zincati al fine di
     assicurarne la resistenza all’ossidazione. In passato venivano utilizzate (anche da Ferplast) soluzioni
     passivanti contenenti sali di Cromo esavalente; queste soluzioni vengono oggi realizzate con prodotti più
     ecologici (“Lantahe”) contenenti sali di Cromo trivalente; il bagno di passivazione viene mantenuto ad una
     temperatura di circa 35 °C.
     A seguire viene effettuato un lavaggio dinamico (con acqua a perdere) che deve essere veloce e molto intenso
     per asportare completamente ogni residuo di bagno ed evitare così l’effetto di “sovrapassivazione”.
     I pezzi zincati e passivati possono essere commercializzati tal quali oppure (più frequentemente) sottoposti
     ad un trattamento di verniciatura; come nella situazione già a suo tempo autorizzata, la verniciatura viene
     effettuata per immersione dei pezzi in una vasca contenente un prodotto verniciante (nero) a base acquosa
     (“Form Zinthium”); segue l’asciugatura in forno alla temperatura di circa 100 °C.
     La movimentazione dei pezzi e l’immersione nelle vasche sono gestite automaticamente tramite PLC; il
     software gestisce automaticamente ogni fase del ciclo, tempi di immersione compresi.

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

                  QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
     COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
     CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
     Le emissioni prodotte dall’esercizio della linea di zincatura sono determinate dalla necessità di mantenere
     adeguati standard qualitativi dell’ambiente di lavoro; infatti, poiché alcune vasche di trattamento
     contengono bagni relativamente caldi (a 50°C), alla loro superficie possono liberarsi aerosol alcalini e gas
     acidi che è necessario rimuovere “alla sorgente”. Per questo motivo è stata prevista l’installazione di appositi
     dispositivi di captazione (cappe aspiranti a flusso tangenziale a bordo vasche) collegati ad un sistema di
     abbattimento (scrubber a umido), con proprio camino di emissione. Le emissioni in atmosfera sono
     caratterizzate da una concentrazione residua di ossidi di zolfo tale da non poter comportare alcuna
     significativa variazione della qualità dell’aria dell’ambiente circostante, né la potenziale ricaduta di sostanze
     inquinanti.
     Per quanto sopra, ancorchè il progetto proposto preveda l’apertura di un nuovo camino, le relative emissioni
     in atmosfera sono da considerarsi scarsamente rilevanti e quindi l’impatto determinato dall’esercizio della
     linea di zincatura in progetto sulla componente ambientale “atmosfera” si ritiene, se non trascurabile,
     sicuramente di lieve entità.
     Le emissioni esistenti, non modificate, sono già oggetto di specifica di autorizzazione e verranno ricomprese
     nella nuova Autorizzazione Integrata Ambientale.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.




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     CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
     Ferplast non ha emissioni liquide in acque superficiali; le acque industriali, in particolare quelle (di lavaggio)
     della linea di zincatura in discussione, vengono opportunamente trattate con un ridondante impianto di
     depurazione (ampiamente sovradimensionato in relazione alla effettiva portata da trattare) e infine
     recapitate nella fognatura pubblica che serve la zona industriale di Castelgomberto, attualmente gestita da
     Viacqua S.p.A..
     Le acque meteoriche vengono invece scaricate prevalentemente in un collettore fognario stradale e soltanto
     in frazione residuale in una roggia tombinata che lambisce il lato meridionale dello stabilimento. In ogni
     caso, per le acque meteoriche scolanti dai piazzali esterni impermeabilizzati viene escluso qualsiasi
     significativo contributo inquinante dato che lo stabilimento di Ferplast si caratterizza per l’assenza di:
     – depositi di rifiuti, materie prime, prodotti non protetti all’azione degli agenti atmosferici,
     – lavorazioni,
     – ogni altra attività o circostanza, che comportino il dilavamento non occasionale e fortuito di sostanze
     pericolose o pregiudizievoli per l’ambiente.
     Si esclude altresì ogni potenziale contributo inquinante ad opera delle acque meteoriche dei pluviali delle
     coperture in quanto le emissioni prodotte dall’attività (e, in particolare, quelle della linea di zincatura in
     discussione) non sono tali da provocare significative ricadute.
     A conferma di quanto sopra si richiamano i risultati di una recente campagna di monitoraggio che dimostra
     l’ampio rispetto dei limiti applicabili per lo scarico in acque superficiali.
     In conclusione, si ritiene di poter considerare trascurabile qualsiasi impatto sulla componente ambientale
     “acque superficiali” determinato dall’attività di Ferplast e, in particolare, dall’esercizio della linea di
     zincatura in discussione.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
     La linea di zincatura in progetto trovasi interamente all'interno di un capannone esistente in area
     impermeabile (pavimentata con calcestruzzo armato) presidiata da sistemi di captazione di eventuali spanti
     e colaticci, che vengono convogliati all’impianto di depurazione aziendale. I reflui di lavaggio (dinamico)
     vengono convogliati all’impianto di trattamento (esistente), prima di essere scaricati in pubblica fognatura.
     Non esiste e non è previsto alcuno scarico, nemmeno delle acque meteoriche scolanti dai piazzali esterni
     pavimentati e dei pluviali delle coperture dello stabilimento, nel suolo e/o nel sottosuolo ragion per cui può
     essere considerato irrilevante, se non nullo; qualsiasi impatto sulle componenti ambientali “suolo - sottosuolo
     - acque sotterranee”, in particolare per quanto concerne l’implementazione in progetto.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
     Il sito di Ferplast si colloca all’interno della Z.A.I. (nord), nell’ambito della Z.T.O. D1b/1 destinata ad attività
     produttive artigianali/commerciali di completamento, in un’area inpiduata in classe V^ “aree
     prevalentemente industriali” dal Piano Comunale di Classificazione Acustica di Castelgomberto, per cui
     sono applicabili i limiti di immissione acustici di 70 dB(A) diurni e 60 dB(A) notturni, di cui al D.P.C.M.
     14/11/97. Lo stabilimento di Ferplast rientra peraltro completamente nella fascia di pertinenza stradale a
     margine della Superstrada Pedemontana Veneta definita ai sensi del D.P.R. 142/2004.
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     Al fine di acquisire oggettivi elementi di valutazione, si è proceduto ad una indagine fonometrica nello stato
     di fatto, con rilevamenti al perimetro aziendale, e ad una modellizzazione acustica per valutare l’impatto in
     via previsionale a seguito di riattivazione della linea di zincatura.
     Le conclusioni della specifica “Valutazione previsionale dell’impatto acustico” (argomento dell’Elaborato B2
     al quale si rimanda per gli opportuni approfondimenti) evidenziano come i livelli di immissione dovuti
     all’attività con le modifiche di progetto, siano inferiori ai limiti assoluti in tutti i punti a confine.
     Per quel che riguarda il limite differenziale, esso risulta non applicabile in 3 casi (R1, R2, R3) e inferiore al
     limite dei 5 dB in 1 caso (R4).
     La relazione conclude evidenziando che le nuove sorgenti acustiche della linea di zincatura in progetto non
     determinano alcun incremento significativo alle attuali immissioni specifiche di rumore al perimetro dello
     stabilimento.
     Prendendo atto delle conclusioni, considerato però che i livelli ambientali calcolati all’esterno sono di 3-4 dB
     superiori alla soglia di applicabilità (50 dBA) e considerato che il limite sarebbe superato se il limite fosse
     applicabile, una volta a regime l’impianto dovrà essere dato riscontro del rispetto del differenziale presso
     tutti e 4 i ricettori.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
     Non risultano modifiche rispetto alla situazione impiantistica ed infrastrutturale esistente.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
     Il paesaggio è il territorio colto nella sua accezione più vasta e dinamica di ecosistema globale che
     comprende l’uomo, le sue azioni modificatrici e le origini culturali di tali modificazioni; in altre parole esso
     rappresenta tutto ciò che è percepibile visivamente del mondo fisico, arricchito dai valori che su di esso
     proiettano i vari soggetti percepenti. Ma così come l’intervento dell’uomo plasma e trasforma il paesaggio, è
     altrettanto evidente che il paesaggio naturale condiziona lo sviluppo della civiltà. L’alta pianura vicentina ha
     conosciuto dal dopoguerra un rapido ed imperioso sviluppo, basato sul modello della piccola media
     industria, grazie proprio alla sua localizzazione e alla disponibilità territoriale e di corsi d’acqua.
     Il Comune di Castelgomberto trovasi nella parte occidentale del territorio provinciale, tra la valle del torrente
     Agno e la valle del torrente Onte, comprendendo ambiti di fondovalle pianeggiante e una porzione dei rilievi
     collinari che dalle Piccole Dolomiti arriva fino alle porte di Vicenza. Si tratta quindi di un territorio
     caratterizzato da una netta scansione morfologica, piso fra porzioni di pianura e rilievi collinari.
     Come già evidenziato, il paesaggio agrario ha subito negli anni delle profonde trasformazioni indotte dallo
     sviluppo urbanistico, che hanno significativamente ridotto la presenza di aree boscate ed entità forestali. La
     trasformazione paesaggistica è avvenuta in un arco di tempo relativamente breve.
     I paesaggi agrari sono ambiti aperti, con appezzamenti di medie dimensioni coltivati a seminativo,
     caratterizzati da alberature e siepi campestri, allevate alternativamente a ceppaia e/o fustaia.
     La copertura boschiva, che caratterizza in particolare i versanti ripidi, ha subito negli ultimi anni un lieve
     aumento a livello di densità. Il territorio comunale, ricco di fossi e risorgive, è attraversato dal torrente
     Poscola e racchiuso ai lati da colline di media altezza; vi si trovano ancora lunghe siepi che delimitano i

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     campi coltivati, un bosco ceduo prevalentemente a Carpino nero, alberi di notevoli dimensioni come il
     Castagno e perse fattorie tutt’ora in attività con tipiche case coloniche.
     Nel suo complesso, il paesaggio agrario del Comune di Castelgomberto risulta molto semplificato a causa
     della forte meccanizzazione e della politica agricola comunitaria che hanno favorito largamente la
     coltivazione dei seminativi a scapito dei prati.
     Lo stabilimento di Ferplast si trova all’interno della Z.A.I. nord di Castelgomberto, caratterizzata da un
     ambiente fortemente antropizzato, com’è del tutto ovvio trattandosi di un’area a destinazione produttiva. In
     particolare, la linea galvanica (di zincatura) in discussione sarà riattivata all’interno di un fabbricato
     industriale esistente e regolarmente concessionato. Pertanto, non prevedendo alcun intervento edilizio, il
     progetto non può determinare alcuna incidenza nei confronti della componente ambientale “paesaggio” e il
     relativo impatto su questa componente ambientale è quindi da considerarsi nullo.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
     Il sistema viario che interessa il territorio comunale di Castelgomberto è costituito dalle seguenti arterie
     stradali principali:
     • S.P. 246 “Recoaro”: l’ex strada statale di Recoaro collega la frazione di Alte Ceccato del Comune di
     Montecchio Maggiore a Valli del Pasubio attraverso la Valle dell’Agno. Questa arteria stradale è attualmente
     la più importante e si caratterizza per la maggior intensità di flusso di traffico;
     • S.P. 35 “Peschiera dei Muzzi”: questa strada collega Castelgomberto (dallo svincolo con la S.P. 246) a
     Vicenza attraverso i Comuni di Sovizzo e Creazzo;
     • S.P. 124 “Priabonese”: questa strada collega Cornedo Vicentino a Malo attraverso il passo di Priabona;
     • “Superstrada Pedemontana Veneta” (in corso di realizzazione): attraversa la Regione Veneto nel territorio
     vicentino e trevigiano con un itinerario pedemontano di continuità, raccordato al sistema autostradale, che
     inizia dalla A4 (Montecchio Maggiore), si collega con la A31 (tra Dueville e Thiene) e si chiude nell’A27
     (all’altezza di Spresiano).
     L’Allegato F - “Mobilità” del P.T.C.P. della Provincia di Vicenza riporta i risultati di una modellazione del
     flusso veicolare equivalente e dei livelli di saturazione della rete viaria vicentina al 2006, eseguita mediante
     specifico software a partire dai dati sulla domanda di mobilità nella Provincia di Vicenza, dai dati di
     monitoraggio del traffico e dall’analisi della rete viaria esistente (Figura 2). Per quanto riguarda la S.P. 246 si
     è previsto il superamento della soglia dell’80% del livello di saturazione proprio nei pressi del sito di
     Ferplast.
     Si rileva inoltre come nell’Allegato F al P.T.C.P. sia stata anche eseguita un’analisi delle variazioni dei flussi
     veicolari futuri, per un possibile scenario al 2020, applicando dei coefficienti di incremento alle matrici di
     traffico calibrate al 2006. L’incremento della domanda di spostamento è stato desunto dai tassi di crescita
     stimati nel piano generale dei trasporti del 2000, facendo riferimento, a scopo cautelativo, allo scenario
     “tendenziale” stimando incrementi annui del 2% per i mezzi leggeri e del 3,1% per i mezzi pesanti; nei pressi
     di Ferplast lo scenario previsionale (fino a 20˙000 veicoli/giorno) è stato tuttavia almeno in parte smentito dai
     dati rilevati nel 2008 (poco più di 16˙000 veicoli/giorno), sicuramente già cautelativi per l’attuale situazione.
     Si rileva peraltro che la nuova Superstrada Pedemontana Veneta (in costruzione) consentirà un significativo
     sgravio del traffico locale proprio nel tratto in cui si riscontrano le citate criticità (fra Montecchio Maggiore e
     Castelgomberto) che viene utilizzato in via principale anche per il trasporto merci di Ferplast.
     In ogni caso, la riattivazione della linea di zincatura in progetto non determina alcun effetto sull’entità del
     traffico afferente a Ferplast in quanto non si tratta di una installazione finalizzata ad un aumento della

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     capacità produttiva in essere e quindi nemmeno della quantità di materie prime in entrata e di prodotti finiti
     in uscita dallo stabilimento; anche i quantitativi di ausiliari richiesti per lo specifico processo sono marginali
     e comunque sicuramente irrilevanti per la componente “trasporti”.
     In conclusione, la realizzazione del progetto proposto non potrà comportare alcun significativo effetto
     peggiorativo dei volumi di traffico in essere.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI ED AGRONOMICHE, FLORA E FAUNA E PER
     LA TUTELA DEI SITI S.I.C./Z.P.S PER LA V.INC.A.
     Il territorio comunale di Castelgomberto è un classico esempio delle trasformazioni che hanno interessato in
     questi ultimi anni l’ambiente agricolo del fondovalle (ai piedi dei Lessini vicentini). In particolare si
     evidenzia come l’urbanizzazione diffusa sul territorio abbia fortemente compromesso dal punto di vista
     ambientale la pianura della vallata dell’Agno, con evidenti conseguenze sulla qualità dell’ambiente e dei
     corsi d’acqua. Da ultimo, all’impoverimento naturale locale contribuisce senz’altro la Superstrada
     Pedemontano Veneta in costruzione il cui tracciato (a circa 50 m a ovest dallo stabilimento di Ferplast) pide
     in due parti la zona produttiva di Castelgomberto.
     Dal punto di vista dei valori naturalistici e ambientali, il territorio collinare e quello afferente alla valle
     dell’Onte risultano essere quelli maggiormente qualificati.
     Il territorio comunale di Castelgomberto è un classico esempio delle trasformazioni che hanno interessato in
     questi ultimi anni l’ambiente agricolo del fondovalle (ai piedi dei Lessini vicentini). In particolare si
     evidenzia come l’urbanizzazione diffusa sul territorio abbia fortemente compromesso dal punto di vista
     ambientale la pianura della vallata dell’Agno, con evidenti conseguenze sulla qualità dell’ambiente e dei
     corsi d’acqua. Da ultimo, all’impoverimento naturale locale contribuisce senz’altro la Superstrada
     Pedemontano Veneta in costruzione il cui tracciato (a circa 50 m a ovest dallo stabilimento di Ferplast)
     pide in due parti la zona produttiva di Castelgomberto.
     Dal punto di vista dei valori naturalistici e ambientali, il territorio collinare e quello afferente alla valle
     dell’Onte risultano essere quelli maggiormente qualificati.
     Lo stabilimento di Ferplast si trova all’interno della zona industriale nord di Castelgomberto in Via I°
     Maggio, a sud-ovest del sito della rete Natura 2000 più prossimo che risulta essere il S.I.C./Z.P.S. “Biotopo le
     Poscole” (IT 3220039), il cui confine si spinge fino poco oltre 200 m dallo stabilimento in parola; il sito
     costituisce un agrobiotopo con ampi tratti di corso d’acqua di origine carsica che origina situazioni di prato
     umido accompagnati da boschi con facies e Buglossoido-Ostryetum ed è composto prevalentemente da
     praterie umide e secondariamente da brughiere e foreste caducifoglie.
     In relazione alla fauna presente, si segnala una notevole rilevanza del biotopo quale sito di rifugio e
     riproduttivo per numerose specie di anfibi, tra i quali il tritone crestato, l’ululone dal ventre giallo, il rospo
     smeraldino, la raganella italiana, la rana agile e la rana esculenta.
     Il territorio del Comune di Castelgomberto risulta confermare la tendenza generale dove la presenza
     dell’uomo e l’affermarsi dell’agricoltura specializzata, con elevati input energetici e di sostanze di sintesi,
     hanno mutato in modo sostanziale gli habitat.
     Le emissioni aeriformi previste sono residuali e non possono comportare alcuna significativa alterazione
     della qualità dell’aria dell’ambiente circostante, men che meno arrecare disturbo per la vegetazione e la flora
     locali, soprattutto in ragione della localizzazione dell’impianto in un’area industriale esistente, a circa 50 m a
     est della futura Superstrada Pedemontana Veneta (in fase di realizzazione).


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     Le emissioni acustiche determinate dall’esercizio dell’attività non comporteranno alcun disturbo antropico
     significativo nei confronti degli habitat presenti in prossimità della ZAI nord di Castelgomberto.
     Inoltre, in considerazione della distanza dell’impianto di Ferplast dal sito della rete Natura 2000 più
     prossimo, oltre che del tipo di attività svolta e delle cautele e misure di mitigazione adottate, si ritiene che
     l’esercizio dell’impianto non possa comportare effetti significativi di sorta sul sito medesimo, come risulta
     dalla “Attestazione della non necessità di effettuare la V.Inc.A.”, argomento dell’Elaborato B6, né alcun
     significativo contributo addizionale sulle componenti “vegetazione - flora e fauna”, relativamente alle quali
     si valuta quindi un impatto trascurabile.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.


     CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
     Lo studio degli impatti su questa componente ambientale prende in considerazione il rischio a cui sono
     esposti gli inpidui che potenzialmente possono venire a contatto, direttamente o indirettamente, con
     l’attività in discussione.
     In generale, nel caso di attività industriali, i possibili impatti sulla salute pubblica sono sostanzialmente
     riconducibili:
     • alla presenza di sostanze tossiche e radioattive;
     • alla presenza di agenti patogeni biologici;
     • all’emissione di gas, polveri, odori;
     • all’emissione di rumori e vibrazioni.
     L’analisi di questi parametri consente di valutare da un punto di vista concettuale il coefficiente di rischio per
     la salute pubblica, utilizzando le valutazioni fatte per le altre componenti ambientali, in particolare per
     l’atmosfera e per il clima acustico, ritenendosi nello specifico di poter ragionevolmente escludere la presenza
     di sostanze tossiche e radioattive e di agenti patogeni.
     I quantitativi massimi di stoccaggio di sostanze pericolose risultano di ordini di grandezza inferiori alle
     rispettive soglie di riferimento di cui alla Parte 1 dell’Allegato 1 al D.Lgs. N. 105/2015 (Direttiva Seveso III) e
     quindi l’attività non è qualificabile a rischio di incidente rilevante (vedasi “Verifica di assoggettabilità al
     D.Lgs. N. 105/2015” argomento dell’Elaborato B6).
     Infine, anche in merito al rilevante aspetto della sicurezza, si evidenzia come Ferplast disponga di idonei
     mezzi di estinzione di eventuali incendi, efficaci al fine di prevenirne la propagazione nelle aree esterne al
     sito. La sicurezza nei confronti di pericoli i cui effetti si possano estendere anche oltre il perimetro
     dell’impianto è gestita da Personale adeguatamente formato sulla base di periodici specifici corsi di
     addestramento, in particolare rivolti alle Squadre di controllo dell’Emergenza, in primo luogo la Squadra
     degli Addetti antincendio. La gestione del rischio di incendio avviene in base a rigorose procedure sotto il
     controllo del competente Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Vicenza.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento..




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                   VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO

                                CONCLUSIONI
     Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
     progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del parere.
     Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
     Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
     tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
     finalità che il proponente intende conseguire.
     Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
     Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
     La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
     progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
     Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
     attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
     monitoraggio finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti.
     Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza di
     rischi ambientali, sanitari ed ecologici.

                         Tutto ciò premesso il Comitato esprime
                                  PARERE
             al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate
     1) L’azienda è impegnata ad acquisire dalle autorità competenti le autorizzazioni necessarie per l’esercizio dell’attività,
     in particolare per quanto riguarda l’Autorizzazione Integrata Ambientale.
     2) La documentazione finalizzata al rilascio dell’AIA dovrà contenere:
     - un aggiornamento di tipo analitico rispetto alla presenza di PFASs, mediante presentazione di nuovi RdP relativi sia
     allo scarico che al pozzo di approvvigionamento idrico, considerato anche l’ aumento di consumi (20'000 m3/anno)
     previsto per quest ultimo;
     - una procedura gestionale per il mantenimento di un adeguato stato di integrità delle pavimentazioni, al fine di
     limitare il rischio di infiltrazioni sul suolo e nel sottosuolo;
     - in relazione alla normativa antincendio, la situazione di conformità dell’impianto termico avente potenzialità
     superiore a 300 KW, sulla base del fatto che si tratti di impianto esistente ovvero di nuovo impianto.
     3) Il PMC dovrà prevedere modalità di controllo della presenza di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) nei prodotti in
     ingresso e nei rifiuti liquidi inviati a smaltimento presso terzi ed un monitoraggio sulle acque meteoriche di
     dilavamento, almeno in avvio per una caratterizzazione ed, eventualmente, con cadenza periodica in base ai risultati
     iniziali.

     Vicenza, 03 settembre 2020
      F.to Il Segretario                                      F.to Il Presidente
     Dott.ssa Silvia Chierchia                                    Andrea Baldisseri




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