Parere

               PROVINCIA DI VICENZA
                      AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                 SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO RIFIUTI, VIA e VAS
                          Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
               Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




   VERBALE DELLA COMITATO TECNICO PROVINCIALE VIA
           DEL 03/08/2023
L'anno 2023, il giorno 03 del mese di AGOSTO alle ore 17:00 il Comitato Tecnico Provinciale di V.I.A si è riunito nella
sede provinciale, a seguito di regolare convocazione, per trattare il seguente argomento: Candian Mario - Verifica di assog-
gettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale per Rinnovo autorizzazione al recupero di rifiuti speciali non pericolosi in regime
ordinario (art. 13 L.R. 4/2016). Localizzazione – comune di Sossano, Via Campanella

All'appello risultano:

SQUARCINA FILIPPO                 Presidente               Assente


BALDISSERI ANDREA              Responsabile servizio             Presente


CORTESI ANGELO                  Commissario               Presente


DE MARCHI ROBERTO                Commissario               Assente


FERRARI CARLO                  Commissario             Presente on line


MONTANARI RICCARDO                Commissario               Assente


MURARO TERESA                  Commissario               Presente


ROSSI STEFANO                  Commissario             Presente on line


SALVIATI STEFANO                 Commissario             Presente on line


SERRAIOTTO MARIO                 Commissario             Presente on line


SVEGLIADO GIULIA                 Commissario               Presente


VALVASSORI RIMSKY                Commissario               Presente


VICENTIN ALBERTO                 Commissario               Presente


La Commissione viene presieduta da Andrea Baldisseri che riconosciuta legale l’adunanza in conformità dell’art. 7 del
Regolamento per il funzionamento del Comitato Tecnico Provincia VIA, udita la relazione istruttoria, accertata la com-
pletezza delle informazioni e preso atto della proposta progettuale contenuta nella documentazione tecnica presentata,
esprime congiuntamente al CTP VIA parere unanime, per la pratica in oggetto, nel parere sotto riportato.




                                                           Pag. 1 di 13
               PROVINCIA DI VICENZA
                     AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                 SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO RIFIUTI, VIA e VAS
                         Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
              Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                        Candian Mario
                         PARERE N. 16/2023

Oggetto: Rinnovo autorizzazione al recupero di rifiuti speciali non pericolosi in regime ordinario (art. 13
L.R. 4/2016).
PROPONENTE:             Candian Mario
SEDE LEGALE:             Via Roma n. 42/b – Val Liona
SEDE INTERVENTO:           Via Campanella – Sossano
TIPOLOGIA ATTIVITÀ:         Impianti di recupero di rifiuti non pericolosi
PROCEDIMENTO:             Verifica di assoggettabilità ex art.19 del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A:          ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
                   infrastrutture z.b) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non
                   pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante
                   operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del
                   decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
COMUNE INTERESSATO:          \\\
DATA DOMANDA:            31 marzo, 07 e 16 aprile 2023
DATA PUBBLICAZIONE:         19 aprile 2023
DATA INTEGRAZIONI:          14 luglio 2023

DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
N.                TITOLO                              NOME FILE
   Verifica di assoggettabilità v.i.a ai sensi del d.lgs. 152/2006 (e
1                                    Verifica assoggettabilità VIA_ Rinnovo Candian Mario
   ss.mm.ii.), della L.R. 4/2016
2 Valutazione di impatto acustico                    Valutazione di impatto acustico_ Rinnovo Candian Mario
   Domanda per rinnovo      autorizzazione   impianto   di
3                                    Domanda Procedura Ordinaria CANDIAN
   trattamento rifiuti inerti
4 Relazione tecnica per Rinnovo                     RT_Candian_rev 0
   Modello per la dichiarazione di non necessità di valutazione
5                                 1400_AllegatoE_353248
   di incidenza
6 Nomina responsabile tecnico impianto                  Nomina responsabile tecnico impianto
7 Tav1_Planimetria d’impianto                      Tav1_Planimetria d’impianto


                       PREMESSE ED UBICAZIONE
La ditta Candian Mario svolge da settembre 2017 l’attività di recupero inerti non pericolosi nell’impianto de-
nominato campanella nel comune di Sossano, a seguito dell’autorizzazione provinciale n. 702 del 03/08/2017.
Le quantità attualmente autorizzate per l’impianto sono:
- il quantitativo massimo stoccabile di rifiuti é definito in 1.440 tonnellate, di cui 510 tonnellate riferite ai ri -
fiuti prodotti dall’attività;
- il quantitativo massimo di rifiuti accettabili all’impianto é definito in 100 tonnellate/giorno e 10.000 tonnel-
late/anno;

                                                          Pag. 2 di 13
             PROVINCIA DI VICENZA
                   AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
               SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO RIFIUTI, VIA e VAS
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




- il quantitativo massimo di rifiuti sottoposti a trattamento è definito in 30 tonnellate/giorno e 1.500 tonnella -
te/anno.
L’impianto non è mai stato oggetto di una verifica di VIA e, quindi, il rinnovo dell’attività di recupero obbli-
ga la ditta a presentare una domanda di verifica di assoggettabilità alla V.I.A., ai sensi dell’art 13 “Rinnovo di
autorizzazioni o concessioni” della Legge Regionale n. 4 del 18 febbraio 2016.
L’area oggetto di analisi si localizza nel comune di Sossano in provincia di Vicenza, in un’area a destinazione
commerciale produttiva.
La configurazione approvata nel 2017 ha permesso di adeguare l’impianto secondo le indicazioni di cui ai
punti 1 e 2 dell’autorizzazione in essere (13974/2013), permettendo contemporaneamente una migliore ge -
stione delle aree di manovra e delle operazioni di carico scarico.




                          Ortofoto del sito
                                                        Pag. 3 di 13
             PROVINCIA DI VICENZA
                    AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
               SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO RIFIUTI, VIA e VAS
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                     ESAME ISTRUTTORIO

QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
In riferimento alla procedura inpiduata dall'art. 13 della L.R. 4/2016, la DGR 1979/2016 definisce i contenuti
della relazione da allegarsi all'istanza , così come inpiduati nella DGR 1020/2016, indicando la necessita di
prevedere anche una descrizione degli impatti sulle matrici ambientali interessate connessi all'esistenza
dell'opera, all'utilizzazione delle risorse naturali, all'emissione di inquinanti, alla creazione di sostanze
nocive e allo smaltimento dei rifiuti, finalizzata all'inpiduazione delle eventuali misure di mitigazione
necessarie.
L’inpiduazione delle matrici ambientali interessate potrebbe essere utilmente integrata attraverso l’analisi
della strumentazione Programmatoria/Pianificatoria che in prima istanza, visto il contesto, potrebbe essere
rappresentata dalle sensibilità evidenziabili dall’esame dei seguenti aspetti
Piano di Tutela delle Acque
Non è stato indicato il fatto che l’area interessata è all’interno di una zona con “Grado di vulnerabilità M:medio
(Valore Sintacs 35-50)” (Fig. 2.2 relativa alla “Carta della Vulnerabilità Intrinseca della falda freatica della Pianura
Veneta”) ed occorre che nello S.P.A. presentato sia messa in relazione con l’impianto la sopra indicata
tematica riguardanti il PTA.
Sarebbe opportuno che le integrazioni che la ditta presenterà relativamente a quanto sopra indicato vengano
direttamente inserite nel Quadro Ambientale nella parte relativa alla “Caratterizzazione dell’ambiente idrico” e
“Caratterizzazione del suolo e del sottosuolo”.
Piano di Assetto del Territorio del Comune di Sossano
Tav. 02 - Carta delle Invarianti
Il lato corto dell’impianto verso ovest è interessato direttamente da un “elemento lineare – percorso storico (art.
27)” e, in merito, lo S.P.A. afferma che “ … L’intervento in esame non prevede di alterare i caratteri paesaggistici
dell’area vincolati.” e, a riguardo, sarebbe opportuno approfondire la tematica mettendo in relazione detto
elemento lineare con l’impianto in questione anche in funzione delle possibili misure mitigative.
Inoltre, lo S.P.A. non indica il fatto che, a breve distanza ( circa 70 m), è presente un cosi detto “elemento
puntuale – Edifici e complessi di valore testimoniale esterni ai centri storici e di valore monumentale (art. 26)”.
A riguardo sarebbe opportuno approfondire la tematica legata alla tutela dell’edificio rispetto all’attività in
questione andando eventualmente a proporre delle misure mitigative; tali integrazioni andranno
direttamente inserite nel Quadro Ambientale nella parte relativa alla “Caratterizzazione dell’impatto
paesaggistico.
Tav. 03 - Carta delle Fragilità
Lo S.P.A. afferma che “L’impianto insiste in un’area idonea a condizione ai fini urbanistici per quanto riguarda la
compatibilità geologica… Per quanto riguarda le aree idonee a condizione l’articolo 29 delle NTA del PAT, afferma che:
… Le attività in oggetto di analisi non comportano attività edificatorie o di sbancamento; non si riscontano possibili
aggravi delle fragilità delle aree. “
Sarebbe opportuno approfondire analiticamente detta tematica (“area idonea a condizione” (fattore condizionante
17)) mettendola in relazione con l’attività e, a riguardo, si ritiene necessario approfondire la tematica legata
alla tutela dell’edificio rispetto all’attività in questione andando eventualmente a proporre delle misure
mitigative; tali integrazioni andranno direttamente inserite nel Quadro Ambientale nella parte relativa alla
“Caratterizzazione del suolo e sottosuolo”.
                            Valutazione
Si ritiene di chiedere la verifica delle suddette criticità, integrando l’analisi con l’esame del Piano degli
Interventi (P.I.) del Comune di Sossano, metta inoltre in relazione l’impianto con lo Strumento Urbanistico
attuativo vigente (il P.I. inpidua l’area in questione all’interno del ”Perimetro strumenti urbanistici attuativi

                                                         Pag. 4 di 13
             PROVINCIA DI VICENZA
                   AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
               SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO RIFIUTI, VIA e VAS
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




confermati”) al fine di inpiduare eventuali priorità nell’identificazione della proposta delle misure di
mitigazione.

             QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
L’attività attuale di trattamento e recupero di rifiuti inerti è autorizzata dalla provincia di Vicenza con prot.
n°13974 del 18 Febbraio 2013 e, successivamente, è stata modificata la titolarità dalla società I.L.E.S.A .s.p.a.
alla ditta Candian Mario, con determina n° 702/2017.
L’impianto oggetto di rinnovo prevede le seguenti operazioni di trattamento e codici EER di rifiuti:




La conseguente attività di recupero si articola come segue:




L’impianto in esame risulta conforme alle indicazioni sulla distanza dalle abitazioni di almeno un raggio di
100 m. dalle residenze più prossime ed il proponente dichiara, inoltre, che il blocco di edifici più attigui
risulta al momento in uno stato di abbandono e quindi non di stabile occupazione come prescritto dalla
norma.
In ogni caso l’area è inpiduata come area di urbanizzazione consolidata per attività economiche non
integrabili con la residenza.
A conoscenza della ditta, l’impianto nel suo complesso non ha avuto particolari criticità dal punto di vista
ambientale nell’ultimo quinquennio, da quando è subentrata la nuova proprietà.
Ai fini di un continuo miglioramento ambientale delle attività di gestione, comunque, la ditta prevede nel
prossimo biennio di attuare le eseguenti attività:
1. messa a norma ai sensi della LR 17/2009 con installazione di un dispositivo di dimmerizzazione e sensore
di presenza;

                                                        Pag. 5 di 13
             PROVINCIA DI VICENZA
                    AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
               SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO RIFIUTI, VIA e VAS
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




2. realizzazione di mascheramento alberato sul lato nord dell’impianto.
Nella tabella seguente è riportata una sintesi dei rifiuti trattati ed avviati al recupero dal 2018 al 2022 dalla
ditta Candian.




Per quanto riguarda invece la produzione di rifiuti, la ditta ha prodotto negli anni quasi esclusivamente
rifiuti ferrosi derivanti dalla cernita del materiale recuperato. Anche in tale caso si riporta di seguito una
tabella riassuntiva:




L’impianto in esame risulta conforme alle indicazioni sulla distanza dalle abitazioni di almeno un raggio di
100 m. dalle residenze più prossime. Inoltre il blocco di edifici più attigui risulta al momento in uno stato di
abbandono e quindi non di stabile occupazione come prescritto dalla norma. In ogni caso l’area dell’impianto
è inpiduata come area di urbanizzazione consolidata per attività economiche non integrabili con la
residenza. L’impianto nel suo complesso non ha avuto particolari criticità dal punto di vista ambientale
nell’ultimo quinquennio, da quando è subentrata la nuova proprietà.
Ai fini di un continuo miglioramento ambientale delle attività di gestione la ditta prevede nel prossimo
biennio di attuare le eseguenti attività:
1. messa a norma ai sensi della LR 17/2009 con installazione di un dispositivo di dimmerizzazione e sensore
di presenza;
2. realizzazione di mascheramento alberato sul lato nord dell’impianto.
DESCRIZIONE DEL CICLO DI LAVORAZIONE
Il lay-out di impianto come definito nella relazione voltura della titolarità è lo stesso dello stato di fatto.
Allo stato attuale per quanto concerne la “procedura gestionale" riguardante le modalità di controllo dei
rifiuti in ingresso, in particolare di quelli contraddistinti da codice “a specchio", è prevista l’acquisizione o
l’effettuazione di analisi attestanti la non pericolosità dei rifiuti stessi. Per piccole partite di rifiuti provenienti
da demolizioni (fino a 100 mc) è ritenuto sufficiente, in luogo dell’analisi chimica, una ricognizione visiva del
                                                         Pag. 6 di 13
              PROVINCIA DI VICENZA
                     AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO RIFIUTI, VIA e VAS
                         Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
              Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




rifiuto finalizzata ad accertare l’assenza di componenti potenzialmente pericolose (ad esempio oli, grassi e
conglomerato bituminose) suffragata da una relazione descrittiva “merceologica" (a firma del responsabile
tecnico dei cantiere) e da documentazione fotografica debitamente archiviate in modo da assicurarne la
rintracciabilità con riferimento ai rispettivi f.i.r. e alle registrazioni delle operazioni di carico/scarico. Per
quantità superiori e richiesta un’analisi chimica di classificazione, a firma di Chimico abilitato, effettuata su
un campione medio rappresentativo del rifiuto per ciascuna partita di volume fino a 1'000 mc; se la partita
eccede il volume di 1.000 mc e fino a 2.000 mc, sono richieste due analisi e cosi via.
I mezzi d’opera in uso sono il gruppo di frantumazione OM Crusher Ulisse ed i vagli EXTEC – SANDVIK
331 e 141 e non si prevedono modifiche al lay-out impiantistico ed alle dotazioni.
                             Valutazioni
In relazione alla gestione si comunica che, come già previsto in sede di autorizzazione di proroga
all’esercizio n. 261 del 21/02/2023, in fase di rinnovo l’impianto dovrà essere adeguato al D.M. n. 152/2022
“Regolamento che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione e di altri
rifiuti inerti di origine minerale, ai sensi dell'articolo 184-ter, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152” ,
ed in particolare si avverte fin d’ora che:
    la ditta non è autorizzata al recupero effettivo R5 delle miscele bituminose EER 170302; rimane
     d’altronde la possibilità di esprimere chiaramente la volontà di recupero effettivo di tale rifiuto dal
     momento che rientra tra i codici EER ammissibili al trattamento per la produzione di aggregato
     recuperato secondo D.M. 152/2022;
    decade la possibilità di recupero effettivo R5 del materiale da costruzione a base di gesso EER 170802
     in quanto non ammissibile al flusso di trattamento secondo il D.M. 152/2022. Resta salva la
     possibilità della ditta di valutare l’attivazione della procedura End of Waste “caso per caso”
     provvedendo alla trasmissione delle specifiche procedure tecnico-gestionali, in conformità alle Linee
     Guida SNPA n. 41/2022;
    in caso di presenza di EoW “caso per caso”, ovvero terra fine, devono essere presenti le specifiche
     procedure tecnico-gestionali, in conformità alle linee Guida SNPA n. 41/2022, le quali devono
     esaminare anche la gestione dell’eventuale sopravaglio antropico e di quello naturale, qualora
     destinato alla realizzazione di aggregati riciclati.
Inoltre:
    in relazione all’area inpiduata nella Tav. 01 – layout di progetto come “Settore di deposito delle terre e
     rocce da scavo destinate all’utilizzo ex art. 186 D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.” si richiede l’origine e la
     provenienza del materiale in cumulo ivi presente, verificando la coerenza con quanto previsto dal
     DPR 120/2017;
    si comunica fin d’ora alla ditta che ai rifiuti prodotti dall’attività di recupero deve essere attribuito un
     codice EER del Capitolo 19 dell’Allegato D, Parte IV, D.Lgs. 152/2006, cioè come “rifiuti prodotti da
     impianti di trattamento dei rifiuti”.

               QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
Aria
Allo stato attuale le attività in essere nell’area possono avere impatto verso la componete atmosfera princi-
palmente per quanto derivante dai mezzi d’opera e per le polveri emesse dalla attività di frantumazione
inerti, carico e scarico degli stessi, transito degli automezzi.
L’impianto è dotato di un sistema per l'umidificazione dei rifiuti nel frantoio e per l’irrorazione dei cumuli e
delle aree di manovra nei periodi particolarmente secchi, mediante presa delle acque sia dall’acquedotto sia
dal terzo comparto della vasca trisettica attraverso una pompa sommergibile.



                                                          Pag. 7 di 13
             PROVINCIA DI VICENZA
                   AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
               SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO RIFIUTI, VIA e VAS
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




Acque
Dal punto di vista idraulico l’area
ricade nel bacino idrografico del
consorzio di bonifica Adige Euganeo
e la ditta si trova in prossimità di due
canali irrigui del consorzio. Lo scarico
del depuratore afferisce al canale
Gordoncello che a sua volta confluisce
nello scolo Gordon.
Il sistema di gestione delle acque ha
previsto nel 2017 l’inserimento di un
nuovo ramo di collettamento delle
acque meteoriche come indicato in
figura:
L’impianto è dotato di un impianto di
depurazione delle acque meteoriche e
di dilavamento delle superfici e
consiste in una vasca trisettica di
decantazione e filtraggio.
Il calcolo del volume necessario a garantire il trattamento delle acque di prima pioggia è stato calcolato in
maniera speditiva con il metodo indicato al punto 4 dell’art. 39 delle NTA del PTA ovvero con lo
stoccaggio/trattamento dei primi 5 mm di pioggia; da tale calcolo si ricava che i volumi necessitanti sono di
10 mc valore inferiore ai 38 mc del depuratore esistente.
Il sistema realizzato non presentando alcun by-pass di troppo pieno può esser considerato, per rigurgito dal
depuratore, nella sua completezza funzionale allo stoccaggio/depurazione.
In accordo a quanto definito in fase di prima autorizzazione dell’impianto verrà ripresa la procedura di
gestione e manutenzione del sistema di trattamento e scarico delle acque meteoriche di dilavamento che
prevede controlli e interventi a cadenza programmata e la loro annotazione su apposito “quaderno".
Il rinnovo non comporta modifiche sul potenziale dilavamento di sostanze pericolose o sulla produzione di
acque reflue aggiuntive.
Risultano pervenute le seguenti richieste di integrazione da parte del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo:
    Relazione tecnico-idraulica con analisi dell’eventuale aggravio idraulico di tutti gli interventi che si
     andranno a realizzare;
    Planimetria della zona d’intervento con indicazione dell’eventuale bacino di laminazione relativo
     tracciato di deflusso delle acque meteoriche fino allo scolo consortile di riferimento (all’incontro ci
     hanno detto che è quello realizzato per la lottizzazione);
    Dichiarazione delle aree di sgrondo;
    In alternativa eventuale asseverazione della non necessità della Valutazione di Compatibilità
     idraulica.
                            Valutazione
    Le osservazioni presentate dal Consorzio di Bonifica vengono fatte proprie e saranno oggetto di
    richiesta di integrazioni.
    Inoltre, al fine di un preciso inquadramento della gestione delle acque meteoriche, si richiede, a titolo
    di approfondimento:
    una relazione tecnico-descrittiva dell’impianto di depurazione delle acque meteoriche e di
    dilavamento, comprensivo di processo depurativo e parametri funzionali di riferimento, schema a

                                                        Pag. 8 di 13
             PROVINCIA DI VICENZA
                   AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
               SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO RIFIUTI, VIA e VAS
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




    blocchi, funzione e dimensione dei manufatti, posizione dei punti di campionamento di
    dimensionamento;
    una tavola grafica dedicata in cui siano evidenziate le aree impermeabili afferenti all’impianto di
    depurazione, i sistemi di captazione (caditoie, griglie etc), le linee di flusso delle acque fino al
    depuratore, dal depuratore al primo corpo ricettore (canale Gordoncello) e successivamente fino al
    secondo corpo ricettore (scolo Gordon); nella medesima tavola ovvero in un’ulteriore tavola dedicata
    dovranno essere specificate le caratteristiche superficiali dell’intero sito aziendale, indicando e
    motivando i requisiti di permeabilità alle acque meteoriche in funzione della destinazione d’uso;
    per completezza di inquadramento storico degli scarichi, l’intera raccolta di rapporti d’analisi
    semestrali disponibili sulle acque meteoriche, almeno con riferimento agli ultimi 5 anni (nella
    documentazione progettuale sono reperibili un’analisi del 2018, una del 2020 e due del 2022).
Suolo e sottosuolo
La contaminazione del suolo e conseguentemente del sottosuolo e della falda freatica in esso contenuta, può
avvenire sostanzialmente in due modi: in maniera incidentale e puntiforme nel caso del suolo, in maniera
profonda nel caso di sottosuolo e falda.
Le attività che si svolgono nell’impianto non comporteranno alcuna attività di scavo o di nuova
impermeabilizzazione. Le interferenze sono unicamente di tipo indiretto dovute alle ricadute a terra degli
inquinanti atmosferici ed a eventuali eventi incidentali. Per quanto riguarda le ricadute a terra delle
emissioni si ricorda la trattazione svolta nel quadro di riferimento progettuale in cui si indica che non sono
modificati lay-out e tipologie di materiali.
Per quanto riguarda gli eventi incidentali viste le attività in essere e vista la conformazione dei luoghi si può
ritenere che il magnitudo e la probabilità siano bassi con un rischio quindi basso.
Rumore
Il Comune di Sossano inserisce l’area del lotto in classe III “Aree di tipo misto”, in adiacenza alla fascia di
transizione fra classe III e V. Il contesto è prettamente urbanizzato con un sostenuto traffico veicolare in
prevalenza pesante.
Lo studio inpidua 3 recettori di cui uno industriale (R1), uno rappresentato da un fabbricato dismesso ed in
parziale stato di degrado(R3) e uno residenziale (R2) verso cui comunque sono state già realizzate in fase di
prima autorizzazione delle barriere acustiche.
Le attività d’impianto si svolgono unicamente nel tempo di riferimento diurno orientativamente dalle 8 alle
19. Ai fini della verifica dell’impatto acustico sono state effettuate delle misurazioni con impianto in funzione
e con l’impianto spento in prossimità dei 3 ricettori inpiduati.
Dalle analisi effettuate risulta il rispetto dei limiti di emissione e assoluto di immissione, nonché il non
superamento della soglia di applicabilità del differenziale.




                                                        Pag. 9 di 13
             PROVINCIA DI VICENZA
                    AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
               SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO RIFIUTI, VIA e VAS
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                            Valutazione
Si ritiene necessario chiarire se durante le misurazioni effettuate e fornite fossero in funzione sia l’impianto di
frantumazione che il vaglio; ciò anche fine di valutare l’efficacia della barriera fonoassorbente installata.
Paesaggio
L’area oggetto di analisi non si trova in connessione con nessuna singolarità del patrimonio archeologico ed
architettonico mentre risulta adiacente ad un ambito paesaggistico agrario. L’impianto risulta tuttavia già esi-
stente e non si prevedono interventi che possano introdurre distonie con i caratteri percettivi del paesaggio
stesso. In particolare come indicato nel rapporto ambientale del PAT per tale ambito paesaggistico una delle
criticità maggiori è l’Interruzione della continuità delle unità di paesaggio; l’impianto si trova tuttavia in un’area
inpiduata come a sviluppo artigianale – produttivo la cui destinazione è stata valutata coerente dalle previ-
sioni urbanistiche degli strumenti sovraordinati.
                           Valutazione
Predisporre un elaborato progettuale delle opere di mitigazione e inserimento paesaggistico/ambientale rela-
tivo a stato di fatto e di progetto, con indicazioni della sistemazione a verde, che riguardi anche gli altri lati
della proprietà, ove possibile; si precisino le specie impiegate (arboree ed arbustive), le loro dimensioni, i se -
sti impianto del tipo irregolare/naturaliforme (non in filare), computo metrico estimativo dell’intervento
comprensivo della manutenzione per almeno i primi tre anni.
Agenti fisici
L’impianto non ha impianti che emettono radiazioni sia di tipo ionizzante che non ionizzante aventi intensità
rilevabile.
Per quanto riguarda l’inquinamento luminoso l’area oggetto di intervento si inserisce in quella porzione di
territorio ove si ha un aumento della luminanza rispetto al naturale dal 300 al 900%.
L’impianto normalmente non presenta la presenza di lavorazioni notturne e quindi anche l’inquinamento
luminoso di può ritenere trascurabile tuttavia il proponente intende mettere a norma ai sensi della LR
17/2009 con installazione di un dispositivo di dimmerizzazione e sensore di presenza.
Lo scopo è di ridurre i consumi energetici e di ridurre al minimo l’inquinamento luminoso. Al momento
l’impianto ha un palo con 2 punti luce che si accendono ad orari prefissati ed illuminano l’area di cantiere.
L’idea progettuale è quella di inserire un impianto di controllo della luminosità ambientale in modo da
regolare l’intensità luminosa dei fari, di prevedere 2 sensori di movimento in modo tale da far accendere
l’impianto solo con reale presenza nell’impianto e di sostituire/integrare l’armatura dei punti luce con sistemi
di orientamento del fascio luminoso in modo tale da evitarne la dispersione oltre i 90° dalla perpendicolare
con il terreno ai sensi della LR 17/2009.
Viabilità
Il comune di Sossano è direttamente interessato da due assi viari principali: ad Est, con direzione N-S, scorre
la SP 247 “Riviera Berica” e a Sud, con direzione E-O, scorre la Strada Provinciale Mediana. A breve distanza
dal confine comunale meridionale scorre inoltre la SP 125 “San Feliciano”, con direzione NO-SE, che collega i
centri abitati di Lonigo e Noventa Vicentina. A sud del centro abitato di Sossano vi è via della
Circonvallazione, che, costeggiando la vecchia linea ferroviaria dismessa e proseguendo in Viale della
Stazione, si collega alla SP 247 tramite via Sajanega-San Teobaldo; tramite via Cà Berta e Via Colloredo
collega invece alla Strada Provinciale Mediana.
Per l’impianto al momento si hanno mediamente 6 transiti settimanali di ingresso ed uscita.
Non è previsto un aumento dei transiti della ditta in futuro. Viste comunque le caratteristiche di via
Campanella ed il traffico attuale nell’area e nei tratti stradali potenzialmente interessati il proponente
ipotizza che si possano anche raddoppiare i mezzi di trasporto e considerare come trascurabile l’impatto
date le capacità di carico ed i livelli di servizio della rete stradale locale.


                                                         Pag. 10 di 13
              PROVINCIA DI VICENZA
                    AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO RIFIUTI, VIA e VAS
                         Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
              Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                         Valutazione
In considerazione che l'accesso carraio è posto in un punto potenzialmente critico per chi proviene da sud, si
chiede di prevedere un’implementazione della segnaletica verticale di preavviso per chi proviene da tale
direzione, in modo da indicare che subito dopo la curva si può trovare qualche mezzo in uscita a rilento
(segnali compositi con lampeggianti e indicazioni di “attenzione uscita veicoli” “curva pericolosa” “limite
velocita” …., con indicazione della distanza).
Risorse naturali, Flora, Fauna
Ai fini di un continuo miglioramento ambientale delle attività di gestione la ditta prevede nel prossimo
                           biennio di attuare la seguente attività:
                           - realizzazione di mascheramento alberato sul lato
                           nord dell’impianto.
                           Prevede invece l’impianto di essenze arboree al fine
                           di dare un migliore mascheramento dell’impianto.
                           La scelta è quella di porre a sedime del carpino
                           bianco sesto d’impianto di 3 m con sviluppo a
                           forma fastigiata e vestiti dal basso. La planimetria
                           riportante lo schema di impianto è rappresentata
                           nell’immagine seguente.




                         Valutazione
Si veda, in proposito, quanto richiesto nella matrice sull’impatto paesaggistico.
Rete Natura 2000
L’habitat più prossimo all’impianto Candian è il 6210 “Formazioni erbose secche seminaturali e facies
coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (stupenda fioritura di orchidee)”che dista
1490 m. Vista la distanza e vista la tipologia di territorio che funge da cuscinetto tra le due aree, formata
quasi esclusivamente da ambito urbanizzato, si può ritenere che le interferenze prevedibili siano nulle.
                         Valutazione
Il proponente ha presentato dichiarazione di non necessità di valutazione di incidenza in base al punto 4
della D.G.R 1400 del 29/08/2017 “rinnovo di autorizzazioni e concessioni rilasciate per progetti e interventi
già sottoposti con esito favorevole alla procedura di valutazione di incidenza”. Si chiede pertanto di
integrare la documentazione con lo Studio di Incidenza Ambientale approvato nel 2013.
Salute dei Lavoratori e delle persone
Visto il tenore delle interferenze previste con le modifiche delle attività di trattamento inerti, visti gli areali di
ipotetica influenza, vista la tipologia di lavorazione e la semplicità del ciclo produttivo praticamente privo di
lavorazioni interferenziali, il proponente conclude che l’intervento in esame non possa avere influenza sulla
salute pubblica e/o su mortalità e morbilità locali.

MISURE MITIGATIVE PROPOSTE
L’art. 13 della L.R. n.04/2016 prevede che “Le domande di rinnovo di autorizzazione o concessione relative
all’esercizio di attività per le quali all’epoca del rilascio non sia stata effettuata alcuna VIA e che attualmente rientrino
nel campo di applicazione delle norme vigenti in materia di VIA, sono soggette alla procedura di VIA, secondo quanto
previsto dalla presente legge. Per le parti di opere o attività non interessate da modifiche, la procedura è finalizzata
all’inpiduazione di eventuali misure idonee ad ottenere la migliore mitigazione possibile degli impatti, tenuto conto

                                                         Pag. 11 di 13
              PROVINCIA DI VICENZA
                    AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO RIFIUTI, VIA e VAS
                         Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
              Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




anche della sostenibilità economico-finanziaria delle medesime in relazione all’attività esistente. Tali disposizioni non si
applicano alle attività soggette ad AIA.”
In relazione alla suddetta previsione normativa l’azienda ha proposto due perse tipologie di mitigazione.
La prima riguarda alcuni interventi di contenimento della polverosità derivante dall’attività di recupero e
più specificatamente:
    - il controllo delle emissioni di polveri da piste e piazzali;
    - il controllo delle emissioni di polveri da operazioni di demolizione, abbattimento, disgaggio e
    finitura;
    - il controllo delle emissioni di polveri da operazioni di carico e scarico e da operazioni di
    movimento terra su e da materiali stoccati.
Tali proposte sono, tuttavia, riconducibili ad adeguamenti/miglioramenti rispetto al rispetto della
normativa ambientale.
La seconda, invece, prevede :
   a) una messa a norma ai sensi della LR 17/2009 con installazione di un dispositivo di dimmerizzazione
      e sensore di presenza;
   b) la realizzazione di mascheramento alberato sul lato nord dell’impianto.
La prima attività ha lo scopo di ridurre i consumi energetici e di ridurre al minimo l’inquinamento
luminoso; al momento l’impianto ha un palo con 2 punti luce che si accendono ad orari prefissati ed
illuminano l’area di cantiere. L’idea progettuale è quella di inserire un impianto di controllo della
luminosità ambientale in modo da regolare l’intensità luminosa dei fari, di prevedere 2 sensori di
movimento in modo tale da far accendere l’impianto solo con reale presenze nell’impianto e di
sostituire/integrare l’armatura dei punti luce con sistemi di orientamento del fascio luminoso in modo
tale da evitarne la dispersione oltre i 90° dalla perpendicolare con il terreno ai sensi della LR 17/2009.
La seconda prevede invece l’impianto di essenze arboree al fine di dare un migliore mascheramento
dell’impianto. La scelta è quella di porre a sedime del carpino bianco sesto d’impianto di 3 m con
sviluppo a forma fastigiata e vestiti dal basso. Un esempio di sviluppo si riporta nelle immagini
seguenti.
                           Valutazione
La proposta di cui al punto a) risulta accoglibile.
La proposta di cui al punto b) sarà valutata, invece, nell’ambito più generale delle matrici di impatto
generale relative al paesaggio ed alle risorse naturali.

               VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                           CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, la tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi
riportati, anche a seguito delle integrazioni pervenute a seguito dell’esame istruttorio, possono essere
considerati adeguati alle finalità che il proponente intende conseguire.
Non sussistono osservazioni contrarie alla prosecuzione dell’attività.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti/impatti significativi sull'ambiente determinati dall’esercizio
dell’impianto.
Il progetto non determina, inoltre, alcun impatto aggiuntivo e/o significativo rispetto all’esercizio corrente.

                                                         Pag. 12 di 13
              PROVINCIA DI VICENZA
                     AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO RIFIUTI, VIA e VAS
                         Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
              Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza di
rischi ambientali, sanitari ed ecologici.
Risulta comunque necessario prevedere specifiche prescrizioni finalizzate al successivo rinnovo
dell’autorizzazione all’esercizio ex aart. 208 del D.Lgs n.152/2006

                       Tutto ciò premesso si esprime
                              PARERE
          al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
1. La richiesta presentata per il rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio dovrà essere integrata con una rela -
zione tecnica che definisca in modo univoco:
a) l’area di messa in riserva (R13) dei rifiuti EER 170504 con limiti superiori a colonna B deve essere univo -
ca in impianto e separata dai restanti flussi di rifiuti conferiti ed è vietata qualsiasi operazione di miscelazio -
ne con tali rifiuti;
b) i lotti di EoW caratterizzati devono essere mantenuti distanziati/separati nell’area inpiduata per il loro
deposito al fine di preservare la tracciabilità della filiera di recupero;
c) l’azienda dovrà fornire la certificazione del sistema di gestione della qualità secondo la norma UNI EN
ISO 9001 come esplicitamente richiesto nel Decreto Ministeriale n. 152 del 27/09/2022 per la produzione
di EoW aggregato recuperato; (al massimo entro la scadenza ad oggi prevista al 03/05/2024)
d) i rifiuti prodotti presso l’installazione, qualora derivanti dall’attività di gestione dei rifiuti effettuata e
provenienti dalle operazioni autorizzate, non possono avvalersi del deposito temporaneo e devono essere ri -
compresi nei quantitativi in stoccaggio autorizzati, anche al fine del calcolo delle garanzie finanziarie;
e) l’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale ad -
detto al ricevimento-selezione-trattamento dei rifiuti;
f) all’interno dell’impianto di recupero sono gestibili solo terre e rocce da scavo classificate come rifiuti EER
170504 e non appartenenti alla categoria dei sottoprodotti secondo DPR 120/2017.
2. Con frequenza semestrale, fino a completamento degli interventi, dovrà essere fornito un aggiornamento,
anche fotografico, degli interventi di mitigazione proposti.
3. Impatto acustico
La compatibilità acustica mediante indagine di verifica del rispetto dei limiti assoluti e differenziali dovrà es -
sere svolta con frequenza triennale,mirata ai ricettori presenti in prossimità dell’impianto:
a) le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei pun -
ti di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno comunica -
te con congruo preavviso ad Arpav;
b) nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante una
specifica progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo, sa-
ranno stati comunicati i risultati delle analisi;
c) l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio Previ -
sionale di Impatto Acustico.

Vicenza, 03 agosto 2023
  F.to Il Segretario                                      F.to Il Presidente
dott.ssa Silvia Chierchia                                    Andrea Baldisseri

                                                          Pag. 13 di 13