determina
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 72 DEL 02/02/2018
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: DITTA: CONCERIA TOLIO SPA
ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 19 D.LGS. 152/2006 E S.M.E I. -
PROGETTO: RICHIESTA DI AUA PER RINNOVO AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO
(ART.13 LR 4/2016)
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI CHIAMPO
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata con nota prot. 78522 del 17 novembre 2017, da parte della ditta
Conceria Tolio spa con sede legale e operativa in in comune di Chiampo, via Arzignano n.146,
relativa al progetto di un “Richiesta di A.U.A. per rinnovo autorizzazione allo scarico.”
richiedendo, contestualmente, l’attivazione della procedura di verifica ai sensi dell’art.19 del D.Lgs.
152/2006 ed in particolare dell’art.13 LR 4/2016.
Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto 5. Industria
dei tessili, del cuoio, del legno della carta. d) impianti per la concia del cuoio e del pellame qualora
la capacità superi le 3 tonnellate di prodotto finito al giorno.
Tenuto conto che la verifica per tali progetti rientra tra le competenze inpiduate in capo alla
Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016, con riferimento alla tipologia degli interventi, come
inpiduati negli allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006.
Dato atto che, ai sensi dell’art. 19 c.2 del D.Lgs 152/2006, è stata effettuata tempestiva
pubblicazione sul sito provinciale dello studio preliminare ambientale e che ne è stata data
informativa al pubblico sul sito web della Provincia in data 30-11-2018 , contestualmente alla
comunicazione di avvio procedimento alle amministrazioni e agli enti interessati per le opportune
valutazioni di competenza.
Considerato che il citato art. 19 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni del comma 9 del
presente articolo.
Tenuto conto che non sono pervenute osservazioni, ai sensi dell'art.19 c.4 del D.Lgs. n. 152/2006.
Dato atto che il Comitato tecnico provinciale VIA, nella seduta del giorno 31-01-2018, ha disposto
l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel parere
03/2018 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale.
copia informatica per consultazione
Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
nel tempo la situazione aziendale.
Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità
urbanistica/edilizia dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il
rilascio di eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
l'autorizzazione dell'intervento.
Vista l’istruttoria del Comitato tecnico provinciale VIA conservata agli atti;
Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i..
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 80 ID PROC 45.
Vista la Legge Regionale 4 del 18 febbraio 2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto
ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”.
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000.
Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.25 del 17/07/2017 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2017-2019.
Visto che con Decreto Presidenziale n. 65 del 01/08/2017 è stato approvato il Piano Esecutivo di
Gestione 2017/19.
DETERMINA
1. che il progetto della ditta Conceria Tolio spa con sede legale e operativa in in comune di
Chiampo, via Arzignano n.146, relativa al progetto di un “Richiesta di A.U.A. per rinnovo
autorizzazione allo scarico. è escluso dalla procedura di valutazione di impatto
ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L.R. 4/2016 e s.m.i. con le prescrizioni riportate
nel parere 03/2018 allegato alla presente determinazione per costituirne parte integrante e
sostanziale;
2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);
3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
Regione Veneto;
4. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line;
6. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta e consulente, al comune di Chiampo, ad
ARPAV, all’ULSS n.8, ad Acque del Chiampo spa.
INFORMA
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione
del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni
dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
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Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento.
Vicenza, 02/02/2018
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
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DETERMINAZIONE N° 72 DEL 02/02/2018
OGGETTO: DITTA: CONCERIA TOLIO SPA
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PROGETTO: RICHIESTA DI AUA PER RINNOVO AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO
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LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI CHIAMPO
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 02/02/2018.
Vicenza, 02/02/2018
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(BERTACCHE CRISTINA)
con firma digitale
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
CONCERIA TOLIO spa
PARERE N. 03/2018
Oggetto: Richiesta di A.U.A. per rinnovo autorizzazione allo scarico (art. 13 L.R. 4/2016).
PROPONENTE: Conceria Tolio spa
SEDE LEGALE: Via Arzignano n.146 – Chiampo
SEDE INTERVENTO: Via Arzignano n.146 – Chiampo
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Impianto per la concia del cuoio e del pellame
PROCEDIMENTO: Verifica di assoggettabilità ex art.19 del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A: ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 5. Industria
dei tessili, del cuoio, del legno della carta. d) impianti per la concia del cuoio
e del pellame qualora la capacità superi le 3 tonnellate di prodotto finito al
giorno.
COMUNE INTERESSATO: \\\
DATA DOMANDA: 17 novembre 2017
DATA PUBBLICAZIONE: 30 novembre 2017
DATA INTEGRAZIONI: 13 dicembre 2017
DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
- Studio preliminare ambientale;
- Allegato A1a autorizzazione emissioni;
- Allegato A1b autorizzazione emissioni;
- Allegato A2 autorizzazione allo scarico;
- Allegato A3 Planimetria scarichi;
- Allegato A4 Planimetria punti di emissione piano terra;
- Allegato A4b Planimetria punti di emissione piano primo;
- Allegato A5 Planimetria stoccaggio rifiuti;
- Allegato A6a Planimetria stoccaggio materie prime piano terra;
- Allegato A6b Planimetria stoccaggio materie prime piano primo;
- Allegato A7 Planimetria viabilità interna;
- Allegato A8 Valutazione impatto acustico;
- Allegato A9 Vinca;
- Allegato A10 adeguamento PTA;
- Allegato A11 Decreto cencessione preferenziale per derivazione d'acqua pratica 414/CH/P;
- Allegato A11 relazione tecnica per rinnovo concessione preferenziale per derivazione d'acqua
pratica 414/CH/P.
PREMESSE ED UBICAZIONE
L’azienda Conceria Tolio S.p.a., è gestore dell’attività di lavorazione delle pelli a ciclo completo ed è insedia-
ta lungo la Strada Provinciale SP 43 in comune di Chiampo (VI).
L’azienda, a seguito della richiesta di A.U.A. presentata per il rinnovo del titolo abilitativo di autorizzazione
allo scarico (pratica Suap n.00164110249-28102016-0930 - SUAP 572), ha predisposto uno studio di verifica di
VIA (Valutazione di Impatto Ambientale).
L’attività produttiva si svolge su due capannoni sviluppati entrambi su due piani, di superfice coperta ri -
spettivamente di circa m.q.6140 e di m.q. 4030.
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
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Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Nel piano terra del primo stabile, di superfice pari a 6140 m.q., sono svolte le lavorazioni di calcinazione,
concia , tintura ed alcune operazioni meccaniche quali la rasatura delle pelli; nello stesso sono dedicate spe -
cifiche aree dedicate allo stoccaggio di pelle grezza e wet blu. Il primo piano dello stabile di superfice pari a
3298 m.q. è adibito alle lavorazioni di rifinizione.
Al piano terra del secondo capannone, di superficie pari a m.q. 4030 vengono svolte le lavorazione di rifini-
zione, mentre al piano primo di superfice pari a m.q.1709 è adibito allo stoccaggio della pelle finita, alla mi-
sura e spedizione.
Il sito è inserito in un’area industriale nella quale sono presenti altre attività conciarie e ricade in zona D1
produttiva di completamento Art.29-30 del P.R.G. e confina con la Roggia Arzignano.
Ortofoto del sito
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ESAME ISTRUTTORIO
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
In riferimento alla procedura inpiduata dall'art. 13 della L.R. 4/2016, la DGR 1979/2016 definisce i
contenuti della relazione da allegarsi all'istanza , così come inpiduati nella DGR 1020/2016, indicando la
necessita di prevedere anche una descrizione degli impatti sulle matrici ambientali interessate connessi
all'esistenza dell'opera, all'utilizzazione delle risorse naturali, all'emissione di inquinanti, alla creazione di
sostanze nocive e allo smaltimento dei rifiuti, finalizzata all'inpiduazione delle eventuali misure di
mitigazione necessarie.
L’inpiduazione delle matrici ambientali interessate potrebbe essere utilmente integrata attraverso l’analisi
dei rapporti tra i vari manufatti presenti nell’area con il “Vincolo Paesaggistico-corsi d’acqua ai sensi dell’art.
142 del D.Lgs 42/2004” e delle “Fasce di rispetto Regio decreto 25 luglio 1904, n. 523 (Roggia di Arzignano o
Fiume Vecchio (nord) – Roggia Arzignano (sud)”, nonché con le “aree carsiche (art. 14 NTA PTCP)” e con la
fascia di ricarica degli acquiferi (art. 12 NTA PTRC approvato).
Si ritiene o che le mitigazioni ambientali già proposte dall’azienda siano sufficienti ed adeguatamente
inpiduate.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
Le fasi del ciclo completo della concia svolte nell’intero complesso produttivo sono le seguenti:
- magazzino e trattamento pelle grezza: dissalatura mediante tamburo rotativo battisale;
- riviera: dissallaggio, rinverdimento e calcinaio (in bottali in legno), scarnatura (mediante macchina
scarnatrice), con prodotto finale costituito da pelli in trippa;
- concia delle pelli, con operazioni di decalcinazione, macerazione, pickel e concia delle pelli, effettuate in
bottali in legno, con prodotto finale costituito da pelli in wet blue;
- pressatura delle pelli conciate (macchina spaccatrice per pelli bagnate);
- rasatura delle pelli;
- tintura delle pelli, con operazioni di neutralizzazione, riconcia, tintura ed ingrasso delle pelli, in bottali, con
prodotto finale costituito da pelli tinte bagnate pelli in crust;
- asciugatura delle pelli mediante tunnel TAIC;
- smerigliatura delle pelli mediante macchina smegliatrice e spazzolatrice;
- rifinizione delle pelli, con utilizzo di spruzzi a giostra rotativa e macchine a rulli.
La pelle grezza può essere di tipo “salata fresca” o “fresca” (quest’ultima proviene direttamente dai macelli
italiani o europei e deve essere lavorata il giorno stesso per evitare fenomeni di putrefazione della stessa); il
vantaggio di usare quest’ultimo tipo di pelle, sta nel fatto che si riduce la quantità d’acqua da utilizzare nelle
fasi di calcinaio, nonché sono ridotte le quantità di cloruri presenti all’effluente finale.
Le pelli grezze salate hanno invece provenienza dai vari stati del mondo, principalmente sono di origine
europea e sono stoccate nell’apposito magazzino del grezzo (vedi planimetrie allegate) per essere lavorate in
giorni successivi.
La pelle grezze lavorata di limita attualmente ai sottoprodotti di origine animale non idoneo al consumo
umano ai sensi del Reg. EU. n.1069/2009. Di seguito sono descritte le lavorazioni eseguite dall’azienda, anche
con l’ausilio di schemi a blocchi, in questi ultimi sono evidenziati in giallo gli impianti che contribuiscono
alle emissioni in atmosfera.
Le materie prime che sono lavorate dalla Conceria Tolio S.p.a. arrivano tramite mezzi pesanti e sono
immagazzinate in appositi magazzini per le pelli classificate ai sensi del R.E. 1069/2009 come non destinate a
consumo umano, controllati periodicamente dall’ente competente (Ufficio veterinario dell’ULSS).
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Dissalatura
Quest’operazione si effettua per separare dalle pelli grezze salate il sale di conservazione in eccesso presente
sulla superficie, che generalmente si aggira intorno al 3-5% in peso.
Quest’operazione è eseguita utilizzando una macchina rotativa che permette di sbattere le pelli, separando
così il sale in eccesso, ed eventuale sterco di cui le pelli possono essere impregnate. Il materiale che si stacca
durante la sbattitura delle pelli, è vagliato, separando da un lato il sale e dall’altro il pelo e sterco; entrambi i
materiali sono recuperati e spediti ad apposite ditte per le operazioni di recupero.
Dissallaggio, Rinverdimento e Calcinaio
Le pelli dissalate sono poste nelle bottali di calcinaio ove sono eseguite in sequenza le operazioni di
dissalaggio, rinverdimento e calcinaio.
Il dissalaggio, ha lo scopo di sciacquare la pelle, eliminando il sale ancora depositato in superficie, ed
eliminare la sporcizia, il sangue e parte del grasso naturale presente.
Successivamente il rinverdimento del grezzo ha lo scopo di reidratare le fibre delle pelli, restituendo alle
stesse l’acqua sottratta nel processo di conservazione, di dissolvere il sale impregnato nella pelle stessa,
permettendo inoltre di allentare dal tessuto sottocutaneo gran parte delle proteine globulari e delle
albumine, solubilizzandole, predisponendo quindi la pelle per la futura fase di calcinaio.
L’operazione di calcinaio permette l’eliminazione dell’epidermide, del pelo e dello strato adiposo
sottocutaneo; favorisce inoltre l’apertura e il rilassamento dell’intreccio fibroso del derma al fine di renderlo
più reattivo nei confronti della fissazione del conciante.
L’operazione si effettua tramite un’azione combinata si calce idrata e solfuro di sodio a pH superiori di 12.
Macchinari utilizzati calcinaio: n. 6 bottali in legno.
Scarnatura:
In questa fase, le pelli calcinate (trippa) sono trattate meccanicamente al fine di separare i residui di carne e il
grasso dal tessuto sottocutaneo della pelle. La prima operazione di scarnatura ha lo scopo di livellare il lato
carne, asportando tutte le impurità presenti e parte dello strato sottocutaneo, ottenendo così come
sottoprodotto il carniccio.
Macchinari utilizzati nella concia: n. 1 macchina scarnatrice.
Decalcinazione, macerazione, pickel e concia
In queste fasi le pelli sono trasferite nei bottali di concia: dopo alcuni lavaggi, che hanno lo scopo di
sciacquare le pelli, si effettua la decalcinazione, che ha la funzione di eliminare la calce presente sulla pelle
sia in forma solida (depositatosi sulla pelle) che quella legata chimicamente ai gruppi carbossilici del
collagene sulla pelle, favorendo quindi l’apertura delle fibre del collagene stesso. A questo scopo è utilizzato
del Solfato di ammonio e una miscela di acidi bicarbossilici; il pH è portato quindi dai valori di 12,5 del
calcinaio a valori di 7,5-8,5.
La macerazione che segue la decalcinazione, e che è sempre effettuata nello stesso bagno, si effettua
mediante enzimi ed ha lo scopo di liberare la pelle da tutti i residui di follicoli, epidermide e cheratine,
preparando un fiore liscio, pulito ed elastico, completando quindi il rilassamento delle fibre.
Il pickel che segue la macerazione ha lo scopo di portare la pelle ai valori di pH ottimali per il processo di
concia, portando il pH da circa 8 delle fasi di decalcinazione-macerazione, a un valore di pH della pelle pari
a 3. Le pelli provenienti dalla fase di macerazione, sono quindi sciacquate con acqua fredda, e scolate. Il
trattamento si effettua con l’azione combinata di acido solforico, acido formico e con una soluzione tampone
di cloruro di sodio. È in questa fase che si ha lo sviluppo dell’idrogeno solforato (emissione E1).
La concia al cromo ha lo scopo di favorire la penetrazione e fissazione del materiale conciante per ottenere
così la stabilizzazione del tessuto dermico, la sua imputrescibilità, e un aumento delle caratteristiche fisiche e
meccaniche dello stesso.
Macchinari utilizzati nella concia: n. 4 bottali in legno
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Pressatura wet-blue
Quest’operazione serve a espellere l’acqua residua di concia presente all’interno della pelle conciata,
portandola ad una umidità di circa il 55-60%.
Macchinari utilizzati: n. 1 pressa per wet-blue
Rasatura
Le pelli selezionate sono inviate al processo di rasatura; in quest’operazione la pelle precedentemente
spaccata in wet-blue subisce un’operazione di rasatura meccanica che è eseguita tramite macchine rotative in
cui sono presenti delle lame che rasano la superficie della pelle. La rasatura ha lo scopo di portare la pelle
allo spessore previsto per l’esecuzione dei vari articoli.
Il complesso degli impianti per le operazioni di rasatura delle pelli è costituito da quattro macchine rasatrici.
Tutti i suddetti impianti sono dotati di sistema di aspirazione delle polveri con convogliamento delle
emissioni a un impianto di abbattimento delle polveri costituito da un ciclone separatore delle polveri le cui
emissioni sono convogliate ed espulse tramite il punto di emissione E1.
Macchinari utilizzati: n. 3 rasatrici
Tintura delle pelli
Quest’operazione lavora la pelle conciata in appositi bottali al fine di conferire alla stessa il colore di base, la
flessibilità e la mano desiderati, la stessa comporta in sequenza le fasi di riconcia (al fine di conferire
uniforme pienezza e capacità di conservare la consistenza), tintura (conferisce alla pelle la colorazione
richiesta dall’articolo) e ingrasso della pelle (lubrifica le fibre dermiche onde evitarne l’incollaggio e
conferire morbidezza e pienezza dell’articolo finito)
Macchinari utilizzati: -n. 4 bottali per tintura in legno, n.3 bottali in metallo, n.9 bottalini per campionature
e piccole produzioni
Rifinizione
La fase di rifinizione rappresenta la sequenza delle operazioni meccaniche e di verniciatura eseguite sulla
superficie delle pelli semilavorate (crust) in base alle esigenze del cliente cui è destinata la pelle finita.
La rifinizione rappresenta una modificazione meccanica e delle proprietà reologiche (elasticità, morbidezza,
effetti visivi ecc.) della pelle come un ancoraggio al derma di un film polimerico a effetto estetico coprente.
Le fasi della rifinizione presenti presso lo stabilimento della Conceria Tolio S.p.a. sono rappresentante da
lavorazioni di verniciatura eseguite da spruzzi rotativi e da operazioni di spalmatura eseguite da macchine a
rullo e da operazioni meccaniche di palissonatura, pressatura, stampa, follonatura e misurazione; di seguite
la specifica di ciascuna operazione
Macchinari utilizzati: n. 13 Cabine di spruzzatura e ralativi tunnels di essicazione, n.1 macchina a rulli con
relativo tunnel di essicazione, n.2 cabine di spruzzatura manuale per campionature.
Energia termica
Questa fase ausiliaria ha lo scopo di fornire il calore necessario per la produzione di acqua calda per le
lavorazioni nei bottali di calcinaio, concia.
La centrale termica è costituita da n.2 caldaie alimentata a metano con potenza termica di 1,4 MW, cadauna,
da n.1 caldaia alimentata a metano con potenza termica al focolare di 1,075 MW e da n.1 gruppo elettrogeno
a cogenerazione alimentata a potenza termica nominale pari a 0,200 MW.
QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
Aria
In merito alla quota dei camini in modo da garantire la dispersione degli inquinanti, l’azienda ha adottato il
criterio del parere n.09/2010 del 16.12.2010 della Commissione Tecnica Provinciale per L’ambiente della Pro -
vincia di Vicenza.
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Gli impianti di abbattimento installati sono i seguenti impianti di abbattimento delle emissioni:
n.1 Abbattitore dell’acido solfidrico a servizio dei bottali di bottali di concia. L’impianto è costituito da un
abbattitore umido, un liquido di abbattimento costituto da una soluzione di idrossido di sodio. le emissioni
afferiscono al camino E38 dimensionato per una contemporaneità di aspirazione di n. 3 bottali di concia.
n.13 abbattitori scrubber ad umido, per l’abbattimento delle polveri a servizio delle cabine di spruzzatura;
n.2 abbattitori a ciclone separatore per l’abbattimento delle polveri, a servizio dei tre impianti di rasatura
n.1 abbattitore a maniche + ciclone separatore per l’abbattimento delle polveri, a servizio dei tre impianti di
rasatura.
L’azienda effettua con periodicità programmata una serie di analisi dei punti di emissione di cui è previsto il
monitoraggio come prescritto dall’autorizzazione alle emissioni n.Reg.248/ARIA del 6/09/2011 e dal successi-
vo provvedimento N.Reg. 549/ARIA del 10/10/2012.
Tale monitoraggio riguarda anche il contributo dell’azienda alle emissioni in atmosfera di solventi, con ri-
spetto delle condizioni di consumo totale in atmosfera e relativo fattore di emissione.
Acque
La Gestione delle Acque si pide in: approvvigionamento idrico, valutazione dei consumi delle acque,
gestione acque di scarico e gestione acque meteoriche.
L’approvvigionamento idrico per le lavorazioni è fornito da emungimento da pozzo (rif. Pratica genio civile
277/CH), mentre l’acqua ad uso civile è fornita dall’ente gestore del servizio idrico integrato attraverso un
allacciamento all’acquedotto civile, entrambi gli allacciamenti sono muniti di contatori sigillati dall’ente
gestore.
L’acqua proveniente dall’approvvigionamento idrico autonomo da pozzo va ad alimentare una cisterna di
capacità pari a 68 mc.. i dati relativi ai pozzi artesiano sono approfonditi nell’allegato A12 (relazione tecnica
presentata in sede di rinnovo della concessione idraulica).
La Gestione Acque di scarico
La rete delle acque reflue industriali presente nel sito produttivo raccoglie e convoglia allo scarico finale
avente codice scarico n.140 assegnato dall’all’ente gestore Acque del Chiampo S.p.A.) tutte le acque di
processo e le acqua nere civili (servizi igienici, spogliatoi prodotte all’interno del sito produttivo) per un
quantitativo massimo attualmente autorizzato di 397 m3 giorno.
Le acque reflue prodotte dalle fasi riviera, concia e tintura tramite un sistema di calette/tubazioni e previo
passaggio in sgrigliatore confluiscono su una vasca di accumulo e omogeneizzazione di capacità pari a 900
m.c. con giuntamente con le acque di rifinizione.
Dalla vasca di accumulo e omogeneizzazione tutti i reflui , previo trattamento di filtrazione fine su filtro
rotativo sono pompati in due decantatori in vetroresina per successivamente confluire nelle vasche di
accumulo che rilanciano sulla vasca finale fuoriterra al fine di essere fine inviate alla fognatura industriale
gestita da Acque del Chiampo S.p.A.
Il volume di scarico è monitorato in continuo mediante un sistema di telecontrollo gestito dall’ente gestore
mentre la qualità dei reflui scaricati è monitorata mediante un campionatore automatico installato presso
una nicchia sigillata gestita direttamente dall’ente gestore del servizio idrico integrato posta nei confini
aziendali ed in prossimità dell’allaccio delle rete fognaria industriale presente in via Arzignano, Chiampo.
La Gestione Acque meteoriche
In data 7 dicembre 2012 la ditta ha presentato il Piano di adeguamento ai sensi dell’art. 39 delle norme
tecniche di attuazione del Piano di Tutela della Acque (PTA), al quale si rimanda (allegato A10). Si riportano
le conclusioni:
Per ottemperare alle disposizione del P.T.A la ditta provvederà all’installazione di tre vasche di prima
pioggia da installarsi all’interno del perimetro aziendale in prossimità della Roggia Arzignano intercettanti
le tubazioni di scarico dei pluviali, di capacità cadauna pari a mc11, (a servizio di una superfice paria a
2192,06 m.q.), mc 53 (a servizio di una superfice paria a 2192,06 m.q. 10464.80 e m.c. 19 (a servizio di una
superfice paria a 3736,62 m.q.).
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SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Le Acque di prima pioggia verranno al termine dell’evento piovoso convogliate tramite pompa all’interno
della rete delle acque di processo aziendali al fine di essere inviate allo scarico delle acque reflue finale
gestito da Acque del Chiampo Spa.
L’azienda, inoltre, ha previsto che tutti i cassoni adibiti a deposito rifiuti presenti in aree non collegate con
acque di processo vengano coperte, così come è previsto lo stoccaggio in bacini di contenimento di rifiuti e
materie prime che possono dare luogoa dilavamento non occasionale.
Suolo e sottosuolo
L’attività si svolge su area pavimentata, in buona parte coperta, e le acque di scarico e di dilavamento
meteorico sono convogliate alle reti consortili esterne.
Come ulteriori aspetti di garanzia gestionale, l’azienda ha previsto che per garantire l’integrità ed un idoneo
stato di conservazione e tenuta delle vasche di omogeneizzazione ed accumulo interrate e coperte presenti
nel sito produttivo, con frequenza biennale avverrà lo svuotamento e la pulizia della vasche e di far eseguire
da personale specializzato la verifica buon stato interno delle stesse; nel caso in cui venga evidenziato un
degrado delle stesse, si procede programmando la resinatura delle parti usurate o totale della vasca, al fine
di materne lo strato superficiale di calcestruzzo al riparo da eventuali attacchi corrosivi.
L’azienda propone inoltre che indipendentemente ad eventuali esiti positivi delle verifiche , venga eseguita
una resinatura totale della vasca almeno ogni dieci anni, con prima verifica nell’estate del 2018.
Viene inoltre prevista una verifica periodica sullo stato di conservazione ed integrità delle pavimentazioni,
con un primo rifacimento sempre nell’estate del 2018.
Rumore
All’interno dello stabilimento oggetto del presente studio esistono sorgenti rumorose. La rumorosità interna
viene controllata a norma di legge ai fini della tutela della salute dei lavoratori. Per la tutela ambientale nel
2017 è stata effettuata una valutazione di impatto acustico, riportata nell’Allegato A8, cui si rimanda ove si
evidenzia il rispetto dei limiti previsti dalla zonizzazione acustica del Comune di Chiampo nell’area ove
ricade l’azienda .
L’area ove sorge l’azienda, secondo la zonizzazione acustica del Comune di Chiampo è posta in classe V.
Paesaggio
Per quanto riguarda l’impatto sul paesaggio, si ritiene lo stesso nullo, in quanto, trattandosi di un impianto
esistente, non oggetto di modifiche.
Viabilità
La Conceria Tolio S.p.a., si trova insediata nella zona artigianale industriale sita lungo la strada provinciale
SP43 di Chiampo (VI) , la stessa strada provinciale e collegata alla strada SP31 che collega il sito
all’autostrada A4 Milano A4 Milano-Venezia tramite i caselli di Alte di Montecchio Maggiore e Montebello
Vicentino.
Ad oggi, si stimano 1 mezzo pesante per l’arrivo delle pelli grezze la settimana, uno per l’arrivo della pelle
in wet-blu, 10 giorno autocarri per il conferimento delle pelli ai terzisti, 4 autocarri giorno per l’arrivo dei
prodotti chimici, 2 mezzi pesanti per il ritiro del carniccio a settimana, e tre mezzi pesanti settimanali per il
ritiro dei rifiuti.
Risorse naturali, Flora, Fauna
Trattandosi di un impianto esistente, non oggetto di modifiche, sito in un’area produttiva già fortemente
caratterizzata dalla presenza di impatto antropico, in quanto è collocato all’interno di una zona industriale
con presenza di numerosi stabilimenti, tra i quali un impianto di produzione aggregati; inoltre, l’area si
trova ad una distanza dai siti della Rete Natura 2000, tale da escludere possibili interferenze.
Salute dei Lavoratori e delle persone
ll rischio tecnologico-industriale è associato al verificarsi di eventi che possono essere di origine
intenzionale, a seguito di azione terroristica o di sabotaggio, e di origine accidentale, come conseguenza di
errore umano, incendio o di deterioramento dei materiali.
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Nel sito possono verificarsi le seguenti tipologie di incidenti che possono portare alle relative conseguenze
di rischio ambientale: sversamento sostanze chimiche ed incendio.
Entrambi i rischi sono molto limitati, per quanto riguarda gli spandimenti essi possono avvenire solo
all’interno e sono prontamente raccolti. Se avvengono all’esterno sono pure prontamente raccolti oppure
collettati alla vasca di raccolta acqua industriali e meteoriche e inviati al trattamento depurativo.
Il rischio incendio è limitato ai reparti rifinizione ove sono utilizzate miscele infiammabili; la ditta dispone
comunque di certificato di prevenzione incendi.
La ditta è dotata di un Documento di Valutazione dei Rischi in cui sono valutati i rischi correlati alla
presenza e alla gestione di sostanze chimiche e infiammabili.
Gli impatti odorigeni derivanti dall’attività produttiva dell’azienda sposso essere inpiduati nei seguenti
punti potenzialmente critici costituiti da: reflui dalle fasi di riviera e concia delle pelli scaricati nella rete
fognaria aziendale, dall’accumulo dei reflui nelle vasche di omogeneizzazione, dallo stoccaggio del
sottoprodotto di origine animale “carniccio” potenzialmente putrescibile;.
MISURE MITIGATIVE PROPOSTE
Gli apprestamenti implementati dalla ditta fin dal suo insediamento si rilevano indubbiamente a tutt’oggi
efficaci sotto il profilo ambientale e, data l’assenza di criticità e anche considerata la concreta modesta
consistenza dell’impianto in questione, non risulterebbe necessaria l’implementazione di ulteriori interventi
di mitigazione.
In relazione alle possibili misure mitigative richieste dalla nuova procedura di verifica introdotta dall’art.13
della L.R. n.04/2016, tuttavia, la ditta ha proposto una dettagliata ipotesi progettuale, costituita
dall’installazione di un impianto di aspirazione ed abbattimento dell’inquinante idrogeno solforato da porre
a servizio della vasca di accumulo ed omogeneizzazione finalizzato alla captazione delle emissioni diffuse di
idrogeno solforato che si generano durante lo scarico della acque acide delle fasi della concia delle pelli.
VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
La presente procedura riguarda un’attività esistente in fase di rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio,
secondo quanto introdotto dall’art.13 della L.R. n.04/2016.
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, la tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi
riportati possono essere considerati adeguati alle finalità che il proponente intende conseguire e conformi a
quanto previsto dalla DGRV 1020/2016.
Non sussistono osservazioni contrarie alla prosecuzione dell’attività.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti/impatti significativi sull'ambiente determinati dall’esercizio
dell’impianto ovvero la possibilità di interventi mitigativi particolari rispetto alla realtà esistente consolidata.
Il progetto non determina, inoltre, alcun impatto aggiuntivo e/o significativo rispetto all’esercizio corrente.
Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
di rischi ambientali, sanitari ed ecologici.
Tutto ciò premesso si esprime
PARERE FAVOREVOLE
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al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
1. L’azienda è comunque impegnata ad acquisire il rinnovo dell’autorizzazione unica ambientale (A.U.A.).
2. Entro il 30 settembre 2018 dovrà essere dato conto, con specifica documentazione tecnica di collaudo,
degli interventi mitigativi adottati, in tema di trattamento delle emissioni della vasca di
omogenizzazione, rifacimento delle pavimentazioni e resinatura vasche, così come da progetto
presentato e successivamente integrato.
3. L’azienda è inoltre impegnata ad effettuare un monitoraggio periodico dell’impatto acustico, nell’ambito
dell’esercizio dell’attività.
4. Preliminarmente al rilascio dell’AUA dovrà essere data evidenza dell’accoglimento del Genio Civile
della richiesta di rinnovo dell'autorizzazione al consumo di acqua sotterranea scaduta in maggio 2017.
Di quanto realizzato rispetto al punto 2 dovrà essere dato anche idoneo riscontro fotografico .
Vicenza, 31 gennaio 2018
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
Dott.ssa Silvia Chierchia Andrea Baldisseri
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