Smet_Decreto n.39 del 13/04/2016

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




            DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
                  N° 39 DEL 13/04/2016

                          Servizio VIA VINCA



     OGGETTO: SMET GALVANOTECNICA S.R.L.- PROCEDURA DI IMPATTO
     AMBIENTALE   CON  CONTESTUALE   PROCEDURA  PER IL RILASCIO
     AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE AI SENSI D.LGS. 152/06 E S.M.I. E
     L.R. 4/2016.
     PROGETTO DI AGGIORNAMENTO ED AMPLIAMENTO IMPIANTO GALVANICO
     PRESSO IL SITO IN VIA VOLTA 11/B IN COMUNE DI MALO



                 IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA



        Premesso che:
      •  tra le competenze inpiduate in capo alla Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016 rientra,
        nell'allegato B, la valutazione d’impatto ambientale e contestuale Autorizzazione Integrata
        Ambientale per attività galvaniche;
        Visto che:
      •  la ditta Smet Galvanotecnica srl , con sede legale in via Volta 11/B in Comune di Malo, ha
        presentato in data 25/05/2015 con prot. n.35492, con successive integrazioni richieste ai
        sensi art. 26 c.3 D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii., l'istanza per ottenere il giudizio di
        compatibilità ambientale e autorizzazione integrata ambientale per il Progetto relativo all'
        “aggiornamento ed ampliamento impianto galvanico”, presso il sito localizzato al foglio
        catastale n. 3 , mappali 80 e 154, del Comune di Malo;
      •  la suddetta istanza è relativa ad una tipologia ricompresa al punto 3 lettera f) di cui
        all'Allegato IV, della parte II del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “lavorazione dei
        metalli e dei prodotti minerali”;
      •  per l'istanza richiamata, l'avvio del procedimento e l'attività istruttoria in materia di VIA e di
        AIA si svolgono in maniera unificata attraverso il coordinamento delle perse disposizioni
        in materia, come previsto dall'art.10 c.2 D.Lgs. 152/2006

     Considerato che:
      • la ditta Smet Galvanotecnica srl ha provveduto alla pubblicazione dell'annuncio di avvenuto



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        deposito del progetto, in data 27/05/2015 sul quotidiano “Corriere del Veneto”, ed alla
        successiva presentazione al pubblico in data 03/06/2015;
      •  non sono pervenute osservazioni ai sensi dell’art. 24 del D.Lgs. n. 152/2006;

        Rilevato che il provvedimento, ai sensi dell'art.26 c.4 del D.Lgs. 152/2006, sostituisce o
     coordina tutte le autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta e assensi comunque
     dominanti in materia ambientale, necessari per la realizzazione e l'esercizio dell'opera o
     dell'impianto;

        Visto e fatto proprio il parere favorevole di impatto ambientale espresso dalla Commissione
     Valutazione Impatto Ambientale provinciale nella riunione del 23/03/2016, ai sensi della L.R. n.
     4/2016, allegato al presente atto come parte integrante e sostanziale relativo sia alla procedura di
     VIA che di AIA; ;

       Dato atto che al rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale provvederà il dirigente del
     Ambiente nell'ambito delle proprie competenze;

         Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2014) che è di 270 giorni (ID PROC 179);

        Visti:
      •  il D.Lgs. n.152/ 2006 “Norme in materia ambientale” e s.m.i.;
      •  la D.G.R. n. 1539 del 27/9/2011 "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile
        2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18
        giugno 2009, n. 69. Disposizioni applicative”;
      •  la L.R. 4/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di
        competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”

        Preso atto del visto di legittimità alle leggi, statuto e regolamenti espresso dal Segretario
     Generale di cui al Decreto presidenziale n. 11 del 27/10/2014;

        Visto l'art. 1 comma 55 della Legge 07.04.2014 n. 56 riguardante le prerogative e
     competenze del Presidente della Provincia.

        Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.10 del 19/02/2015, con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2015 e Pluriennale 2015-2017;

        Preso atto del parere dal dirigente interessato in ordine alla regolarità tecnica;

        Preso atto del visto di legittimità alle leggi, statuto e regolamenti espresso dal Segretario
     Generale di cui al Decreto presidenziale n. 11 del 27/10/2014;

                           DECRETA

      1. di prendere atto, facendolo proprio, del parere favorevole n.04/2016 espresso nella seduta
        del 23/03/2016 dalla Commissione Provinciale V.I.A., Allegato A al presente
        provvedimento, di cui forma parte integrante e sostanziale, ai fini del rilascio del giudizio di
        compatibilità ambientale e autorizzazione integrata ambientale per l'intervento relativo al



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         Progetto “aggiornamento ed ampliamento impianto galvanico”, presso il sito localizzato al
         foglio catastale n. 3 , mappali 80 e 154, del Comune di Malo;
      2.  di esprimere, ai sensi del del D.Lgs. n. 152/2006 e della L.R. n. 4/2016, giudizio favorevole
         di compatibilità ambientale sul progetto, subordinatamente al rispetto delle prescrizioni
         indicate e previste nel parere n.04/2016, Allegato A al presente provvedimento;
      3.  di dare atto che:
             a) la procedura di valutazione dell'impatto ambientale, ai sensi dell'art. 26, comma 6,
             del D.Lgs. n. 152/06 dovrà essere reiterata qualora il progetto non venga realizzato
             entro cinque anni dalla pubblicazione, prevista al successivo punto 6;
             b) il presente provvedimento non sostituisce eventuali ulteriori visti, pareri,
             concessioni, autorizzazioni di competenza provinciale necessari per la realizzazione
             del progetto e che la ditta proponente rimane impegnata ad acquisire eventuali
             ulteriori autorizzazioni necessarie per l'autorizzazione del progetto;
             c) il presente provvedimento si riferisce al progetto così come pervenuto, con le
             successive integrazioni presentate; eventuali variazioni progettuali dovranno essere
             sottoposte a preventiva valutazione;
             d) verrà demandato al Dirigente del Settore Ambiente il rilascio dell'Autorizzazione
             Integrata Ambientale in materia di allevamenti ;
      4.  di prescrivere che:
             a) nella fase realizzazione del progetto dovrà essere sempre garantita la sicurezza per
             la salute degli addetti ai lavori, dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente
             circostante;
             b) il proponente, per gli adempimenti di cui all'art. 28 del D.Lgs. 152/06, dovrà
             trasmettere un resoconto annuale dei monitoraggi, entro il 30/04 a partire dall’anno
             successivo avvio dell'impianto, redatto secondo modalità da definirsi con il Servizio
             V.I.A. Provinciale;
      5.  di informare che
             a) avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R.
             (Tribunale Amministrativo Regionale) del Veneto entro 60 giorni dal ricevimento,
             ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;
             b) la documentazione oggetto dell’istruttoria è visionabile presso il Settore Tutela e
             valorizzazione risorse naturali- Ufficio VIA della Provincia di Vicenza, contra'
             Gazzolle n. 1, Vicenza;
      6.  di dare altresì atto che:
             a) il presente provvedimento sarà pubblicato sul sito web provinciale
             www.provincia.vicenza.it;
             b) la ditta dovrà pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto un
             estratto del presente provvedimento, concordato preventivamente con gli Uffici
             provinciali , nel quale saranno indicati l’opera, l’esito del provvedimento e i
             luoghi ove lo stesso può essere consultato nella sua interezza;
             c) dalla data di pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione decorrono i
             termini per eventuali impugnazioni in sede giurisdizionale da parte di soggetti
             interessati, nonché per le scadenze di cui al precedente punto 3);
             d) la presente deliberazione non comporta spese, minori entrate, né riflessi diretti o
             indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
             sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12).
      7.  di trasmettere il presente provvedimento alla ditta Smet Galvanotecnica, ai Comuni Malo,
         al Dirigente del Dipartimento Provinciale di Vicenza dell’A.R.P.A.V., al Direttore ULSS 4,
         ad AVS spa .Agli Enti si ricorda la rispettiva competenza in materia di vigilanza e controllo




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         ai sensi delle vigenti norme, con particolare riferimento alle competenze comunali in
         materia di edilizia e commerciale
        8. di dare mandato al Responsabile del procedimento alla pubblicazione nel sito istituzionale ai
         sensi e per gli effetti D.L. 33/20113




     Vicenza, 13/04/2016



                                 Sottoscritta dal Presidente della Provincia
                                      (VARIATI ACHILLE)
                                       con firma digitale

     ---
     Responsabile del Procedimento: NOME DEL RESPONSABILE (OBBLIGATORIO)




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                       Proposta di Decreto Presidenziale


                                                    Servizio VIA VINCA
                                                    proposta n. 345/2016



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     PROGETTO DI AGGIORNAMENTO ED AMPLIAMENTO IMPIANTO GALVANICO
     PRESSO IL SITO IN VIA VOLTA 11/B IN COMUNE DI MALO




          VISTO DI CONFORMITA’ ALLE LEGGI, STATUTO E REGOLAMENTI
              SULLA PROPOSTA DI DECRETO PRESIDENZIALE
              (ai sensi del Decreto del Presidente n. 11 del 27/10/2014)




     (X) Favorevole     ( ) Contrario

     ………………………………………………………………………………………………………...




     Vicenza, 12/04/2016                           Sottoscritto dal Segretario
                                          (MACCHIA ANGELO)
                                           con firma digitale




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                       Proposta di Decreto Presidenziale


                                                    Servizio VIA VINCA
                                                    proposta n. 345/2016



     OGGETTO: SMET GALVANOTECNICA S.R.L.- PROCEDURA DI IMPATTO
     AMBIENTALE   CON  CONTESTUALE    PROCEDURA PER IL RILASCIO
     AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE AI SENSI D.LGS. 152/06 E S.M.I. E
     L.R.                 4/2016
     PROGETTO DI AGGIORNAMENTO ED AMPLIAMENTO IMPIANTO GALVANICO
     PRESSO IL SITO IN VIA VOLTA 11/B IN COMUNE DI MALO




              PARERE IN ORDINE ALLA REGOLARITA’ TECNICA
               SULLA PROPOSTA DI DECRETO PRESIDENZIALE




     (X) Favorevole     ( ) Contrario

     ………………………………………………………………………………………………………...




     Vicenza, 12/04/2016                           Sottoscritto dal Dirigente
                                          (MACCHIA ANGELO)
                                            con firma digitale




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                   PROVINCIA DI VICENZA
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                     DECRETO PRESIDENZIALE
                      N° 39 DEL 13/04/2016


     OGGETTO: SMET GALVANOTECNICA S.R.L.- PROCEDURA DI IMPATTO
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     PRESSO IL SITO IN VIA VOLTA 11/B IN COMUNE DI MALO




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia del presente decreto è pubblicata all'albo pretorio di questa Provincia per 15
     giorni dal 13/04/2016.


     Vicenza, 13/04/2016




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                        (BERTACCHE CRISTINA)
                                           con firma digitale




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                  PROVINCIA DI VICENZA
                         AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                             Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                  Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




          VERBALE DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE VIA
                 DEL 23/03/2016


     L'anno DUEMILASEDICI, il giorno VENTITRE' del mese di MARZO alle ore 10:45 la Commissione Provin-
     ciale di Valutazione Impatto Ambientale si è riunita nella sede provinciale, a seguito di regolare convocazio -
     ne, per trattare il seguente argomento: Domanda di compatibilità ambientale ai sensi del D.Lgs 152/06 e ss. mm. e
     ii..della ditta SMET GALVANOTECNICA S.R.L. per il Progetto “ aggiornamento ed ampliamento impianto galvani -
     co”localizzato presso comune di Malo.

     All'appello risultano:


     MACCHIA ANGELO               Presidente                Assente

     BALDISSERI ANDREA            Vicepresidente               Presente

     CORTESI ANGELO              Commissario                Assente

     DE MARCHI ROBERTO            Commissario                Presente

     FRANCHETTI PAOLO             Commissario                Presente

     MILANESE SABRINA             Commissario                Presente

     MONTANARI RICCARDO            Commissario                Presente

     PELLIZZER FABIO             Commissario                Presente

     SALVIATI STEFANO             Commissario                Presente

     SOTTANI ANDREA              Commissario                Assente

     VICENTIN ALBERTO             Commissario                Assente

     SARTORI GIUSEPPE             Commissario                Presente


     La Commissione viene presieduta da Andrea Baldisseri,         giusta delega del Presidente prot. 19637 del
     21/03/2016, che riconosciuta legale l’adunanza in conformità dell’art. 7 del Regolamento per il funzionamen-
     to della commissione provinciale VIA, udita la relazione istruttoria, accertata la completezza delle informa-
     zioni e preso atto della proposta progettuale contenuta nella documentazione tecnica presentata, esprime
     congiuntamente alla Commissione Provinciale Valutazione Impatto Ambientale parere unanime, per la pra-
     tica in oggetto, nel parere sotto riportato.




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                        SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
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                Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




               SMET GALVANOTECNICA S.R.L.
                            PARERE N. 04/2016

     Oggetto: aggiornamento ed ampliamento impianto galvanico.
     PROPONENTE:           SMET GALVANOTECNICA S.R.L.
     SEDE LEGALE:          Via Volta, 11/B - Malo
     SEDE INTERVENTO:        Via Volta, 11/B - Malo
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:       Galvanica.
     MOTIVAZIONE V.I.A:       ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. -
                     3.Lavorazione dei metalli e dei prodotti minerali:
                     f) impianti per il trattamento di superficie di metalli e materia plastiche
                     mediante processi elettrolitici o chimici qualora le vasche destinate al
                     trattamento abbiano un volume superiore a 30 m 3.
     COMUNE INTERESSATO:       Malo
     DATA DOMANDA:          25 maggio 2015
     DATA PUBBLICAZIONE:       27 maggio 2015
     DATA INTEGRAZIONI:       01 dicembre 2015 e 15 febbraio 2016

     DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI:
      - Elaborato 1 - Relazione tecnico-descrittiva;
      - Elaborato 2 - Studio di Impatto Ambientale;
      - Elaborato 3 - Sintesi non tecnica;
      - Elaborato 4 - Relazione tecnica di non necessità della valutazione di incidenza         ambientale.
      Elenco allegati AlA
      -  Scheda A - Informazioni Generali;
      -  Scheda B - Dati e notizie sull'impianto attuale;
      -  Scheda C - Dati e notizie sull'impianto da autorizzare;
      -  Scheda D - Inpiduazione della proposta impiantistica ed effetti ambientali;
      -  Scheda E - Modalità di gestione degli aspetti Ambientale piano di monitoraggio;
      -  Allegato A10 - Certificato camerale;
      -  Allegato A11 - Contratto di affitto;
      -  Allegato A13 - Corografia 1:5000;
      -  Allegato A14 - Planimetria catastale;
      -  Allegato A15 – PRG;
      -  Allegato A16 - Zonizzazione Acustica;
      -  Allegato A17 – Agibilità;
      -  Allegato A18 - Permesso pozzi;
      -  Allegato A19 e A20 AIA;
      -  Allegato A22 – CPI;
      -  Allegato A25 - Schema a blocchi;
      -  Allegato B18 - Relazione tecnica dei processi produttivi;
      -  Allegato B20 - Planimetria con punti di emissione;
      -  Allegato B19 e B21 - Planimetria approvvigionamento idrico e rete fognaria;
      -  Allegato B22 - Planimetria con aree di stoccaggio;
      -  Allegatot B23 - Planimetria rumore stato attuale;
      -  Allegato B24 - Valutazione impatto acustico;
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       -  Allegato C7 - Nuovo schema a blocchi;
       -  Allegato C7,1 - Linea 1 -finitura nuovo stato;
       -  Allegato C7,2 - Linea 2 – zincatura;
       -  Allegato C7,3 - Linea 3 - finitura statica nuova;
       -  Allegato C7,4 - Linea 4 - rotobarile nuovo;
       -  Allegato C7,5 - Linea 5 - zincatura nuova;
       -  Allegato C9 - Planimetria punti di emissione;
       -  Allegato C11 - Planimetria Stoccaggi;
       -  Allegato C12 - Planimetria rumore;
       -  Allegato C13 - Analisi prevista da aspirazione tunnel;
       -  Allegato D6-D14;
       -  Allegato D15 - Previsione Impatto acustico;
       -  Allegato E2 - Piano di Monitoraggio.

                               PREMESSE
     La Ditta proponente risulta costituita nel 1990, operando inizialmente nel settore della nichelatura su piccole
     linee manuali; seguendo le richieste di mercato e una propria spinta evolutiva si è successivamente sviluppa-
     ta acquisendo nuove tecnologie necessarie a lavorazioni per i settori automobilistico, elettronico, elettrodo-
     mestico e della viteria in generale.
     L'attività della ditta comprende, ad oggi, trattamenti di Zincatura, Nichelatura lucida, Ramatura, Stagnatura
     e Ottonatura.
     Al fine di garantire un adeguato e completo servizio all’attuale clientela, la Ditta intende apportare delle mo -
     difiche sostanziali alle linee già esistenti, si prevede un aumento dei volumi dei bagni galvanici dagli attuali
     59,42 mc autorizzati ai 132 mc di progetto L’esigenza di attivare il nuovo impianto deriva dal proposito di
     completare l’attuale ciclo di recupero, ottimizzare la gestione dal punto di vista logistico e poter fornire un
     più ampio servizio ai clienti.

                              UBICAZIONE
     La sede operativa della ditta SMET srl è ubicata nella parte settentrionale del territorio amministrativo del
     Comune di Malo (VI) e l’area di progetto ricade nella parte Nord del comune, ricompresa all’interno della
     zona industriale “storica” di Malo (Z.T.O. “D2.1 Commerciali/direzionali di completamento con presenza di
     attività produttive compatibili e della logistica”) come definita dallo strumento urbanistico vigente.
     Il lotto produttivo aziendale comprende i capannoni della ditta SMET srl e SMIT formanti un aggregato uni-
     co; la porzione di fabbricato occupata dall’attività della ditta SMET GALVANOTECNICA SRL ha un’area
     complessiva di circa 3.300 mq, di cui circa 2.300 mq di superficie coperta e 1.000 mq circa di area scoperta.
     L’area è recintata e separata da muro perimetrale dalla strada comunale Via Volta, ad Est confina con altri
     stabilimenti produttivi, a Sud con superfici ricadenti in zona industriale, ad Sud-Ovest con il torrente Vede -
     sai oltre il quale è presente una zona residenziale.
     Il sito aziendale risulta limitrofo alle seguenti attività produttive:
     • a Nord confina con un’azienda per la produzione di arredi in legno;
     • in direzione Nord-Est a circa 50 m, è presente un magazzino utilizzato per accogliere merci e prodotti fini -
     ti destinati alla vendita;
     • in direzione Sud-Est, a circa 100 m di distanza, è presente un’azienda di imballaggi in legno;
     • gli altri fabbricati produttivi limitrofi alla SMET (ex Vereco srl) risultano ad oggi non in uso.




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                              Ortofoto del sito

                QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
     STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
     Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
     • Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
     • Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
     • Piano di Assetto del Territorio del Comune di Malo (P.A.T.);
     • Piano degli Interventi del Comune di Malo (P.I.);
     • Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
     • Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell'Atmosfera;
     • Piano Regionale di Tutela delle Acque.
     In relazione al presente quadro di riferimento, si rileva come la criticità evidenziata in modo diffuso sia in
     relazione al fatto che l’impianto ricade all’interno della fascia di ricarica degli acquiferi, cioè in zona nella
     quale avere un elevato grado di tutela ed, in questo senso, le caratteristiche edilizie del fabbricato e le
     soluzioni tecniche adottate, consentono di escludere possibili interferenze nei confronti del sistema idrico
     superficiale e sottosuperficiale.
     Pur non ricadendo all’interno o in prossimità di aree allagabili o di zone classificate a rischio idrologico
     come definite dal PTCP, l’area è in un ambito “rischio idraulico Piano Provinciale di Emergenza: R1”,
     “rischio idraulico BASSO (fonte: Consorzio di Bonifica Medio Astico Bacchiglione).
     Visto il contesto produttivo consolidato e le modalità dell’intervento, sono state richieste specifiche
     integrazioni/approfondimenti in merito alle criticità di tipo idraulico ed all’applicabilità della modifica
     normativa di cui D.Lgs. n.105 del 26 giugno 2015 (Seveso III); quanto analizzato ha portato l’azienda ad
     attivare le procedure per la valutazione del rischio per le industrie a rischio di incidente rilevante.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.
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                  QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
     Nell’impianto sono presenti due capannoni ed un’ampia area scoperta completamente pavimentata, dove
     avvengono l’attività di recupero e messa in riserva dei rifiuti. Il sito, recintato da muretti in calcestruzzo con
     recinzioni metalliche, ha una superficie complessiva di 3.960 m2, di cui 2.330 m2 di area scoperta
     pavimentata in cemento lisciato sul lato sud ed in conglomerato bituminoso sul lato nord(adibito a
     parcheggio, carico scarico merci). Gli edifici hanno una superficie complessiva di 1.630 mq e sono
     completamente pavimentati, hanno struttura portante metallica ed in calcestruzzo precompresso.
     Il progetto non prevede interventi che modifichino la sagoma esterna, è infatti prevista la sola realizzazione
     di una parete pisoria interna per delimitare il locale adibito all’installazione delle nuove linee.
     L’intervento di progetto prevede l’installazione delle nuove linee di trattamento galvanico in affiancamento
     alle esistenti.
     STATO DI FATTO
     La capacità produttiva autorizzata dal provvedimento AIA/2010 è di 48 mc; successivamente, con
     provvedimento n. 92124/AMB del 01/12/2012 della Provincia di Vicenza, è stato autorizzato una
     ampliamento di 11,42 mc, adpenendo pertanto ad un quantitativo attuale autorizzato complessivo di 59,42
     mc. Le attuali linee produttive in servizio presso il sito aziendale di Via Volta sono composte da vasche in
     acciaio rivestite in PVC o Moplen (Polipropilene isotattico PP-H), contenenti bagni galvanici (soluzioni
     elettrolitiche). L’assetto, allo stato attuale, risulta il seguente:




     La linea 3 “finitura statica” non risulta attivata in quanto la volumetria dedicata è stata “trasferita” alle linee
     1 e 2.
     L’attuale assetto produttivo consente di produrre circa 3.350 ton annue di minuterie con trattamenti
     galvanici in superficie ed il ciclo di trattamento aziendale si compone delle seguenti fasi:
     · fase di preparazione (entrata telai, decapaggio e sgrassaggio);
     · fase di elettrodeposizione;
     · fase di trasferimento;
     · fase di finitura (passivazioni per dare l’aspetto esteriore desiderato, asciugatura ed uscita telai);
     Il processo descritto utilizza telai di tipo automatizzato; la fase di entrata ed uscita dei telai avviene tramite
     l’utilizzo di transfer a carro provenienti dal magazzino telai con tempi e movimentazioni a seconda del ciclo
     di lavoro impostato.
     STATO DI PROGETTO
     Rispetto alla configurazione attuale verranno eseguiti i seguenti interventi:
     1. L’aggiornamento della linea di Nichelatura-Finitura – Linea 1;
     2. L’aggiornamento della linea di Zincatura – Linea 2;
     3. L’installazione di una nuova linea di Finitura statica – Linea 3 (a sostituire l’attuale Linea 3 non attivata);
     4. L’installazione di una nuova linea di Rotobarile di supporto – Linea 4;



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     5. L’installazione di una nuova linea di Zincatura di supporto – Linea 5.




     Le modifiche di progetto saranno attuate in tre fasi con la seguente cronologia:




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     Lo schema a blocchi aggiornato può pertanto essere così inpiduato:




     Le linee saranno posizionate all’interno del fabbricato aziendale, su area pavimentata in PVC e con la
     presenza, sotto l’impianto, di idoneo
     bacino di emergenza in cemento
     sottoposto a controllo annuale di tenuta,
     reso impermeabile con guaina, al fine di
     scongiurare il rischio di perdita e
     infiltrazioni di sostanze inquinanti nel
     sottosuolo.
     Il ciclo di trattamento aziendale di
     progetto non varierà rispetto a quello
     attuale; si prevede l’utilizzo di telai di tipo
     automatizzato; la fase di entrata ed uscita
     dei telai avverrò tramite l’utilizzo di
     transfer a carro provenienti dal magazzino
     telai con tempi e movimentazioni a
     seconda del ciclo di lavoro impostato.
     La strutturazione delle singole linee avrà
     pertanto un’articolazione dei bagni
     utilizzati per il trattamento galvanico che
     vedrà immutata la configurazione di cui
     alle linee n.1 (Nichelatura finitura) e n.2
     (Zincatura).




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     Le linee oggetto di integrazione/modifica/introduzione presentano invece la seguente strutturazione:




     In termini generali di utilizzo di materie prime vengono inpiduati i seguenti incrementi.




     L’incremento della capacita produttiva, massimo quantitativo di materiale trattato, viene così delineato:




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     Il progetto risulta adeguatamente descritto ed è stato successivamente integrato, vista la normativa inerente
     l’Autorizzazione Integrata Ambientale, con la presentazione della “relazione di riferimento”
     In ragione della imprevedibilità della consistenza degli eventi esondativi di cui alle valutazioni sul rischio
     idraulico, si ritiene altresì di prescrivere che le materie prime usate nel processo galvanico e potenzialmente
     contaminanti per l’ambiente, siano prudenzialmente stoccate a quota + 50 cm rispetto alla pavimentazione
     dell'edificio produttivo.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.
                                111
                  QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
     COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
     CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
     Per quanto riguarda l’emissione in atmosfera il progetto prevede tipologia e quantità di emissioni, riferite
     alla singola vasca delle nuove posizioni, del tutto simili alle attuali e la riduzione della superficie libera di
     evaporazione delle vasche, oggetto di aspirazione.
     In generale i processi galvanici non rappresentano una fonte diretta di emissione in atmosfera, se non in
     modesti casi e con quantità limitate. Il progetto prevede, per le nuove Linee 3, 4 e 5, l’installazione di un
     sistema a tunnel e le linee saranno collocate all’interno di un box, mantenuto in aspirazione, evitando in tal
     modo le aspirazioni localizzate dalle vasche.
     Rispetto alla configurazione attuale saranno installati n. 3 nuovi camini (Camino 10, 11 e 12) in aggiunta agli
     esistenti. In particolare il Camino 10 sarà a servizio della Linea 3, il Camino 11 della Linea 4 e il Camino 12
     della Linea 5.
     L’attività di trattamento galvanico comporta la produzione si emissioni gassose composte, prevalentemente,
     da metalli e composti acidi/basici ed attualmente la concentrazione delle specie chimiche contenute nei reflui
     gassosi sono oggetto di periodico e specifico controllo, al fine di garantire il rispetto dei limiti indicati
     nell’autorizzazione AIA (Tabella C).
     Al fine di quantificare l’impatto dell’azienda sulla qualità dell’aria circostante sono stati considerati i
     seguenti parametri:
     - i valori soglia di emissione inpiduati nell’Allegato 1 alla Parte V del D.lgs 152/2006 ss.mm.ii. per quanto
     riguarda il particolato totale, l’acido cloridrico e l’acido cianidrico;
     - i valori soglia imposti alla ditta con l’autorizzazione AIA vigente;
     - i livelli di emissioni del particolato totale (PTS) inpiduati dal Sistema Informativo Territoriale della
     Regione del Veneto per il Comune di Malo.
     Sulla base delle analisi eseguite contenute nella documentazione tecnica di progetto le azioni previste
     relative all’ammodernamento/restauro delle attuali linee di trattamento galvanico e l’inserimento di nuove
     comporteranno:
     - il rispetto dei limiti imposti dall’autorizzazione AIA 2010 vigente;
     - il rispetto dei limiti imposti dal D.lgs 152/2006 (Allegato 1 alla Parte V);
     - una diminuzione complessiva delle emissioni rispetto allo stato attuale per quanto riguarda il particolato
     totale e l’acido cloridrico;
     - una sostanziale invarianza delle emissioni rispetto allo stato attuale riguardo l’acido solforico e l’acido
     cianidrico;
     - sulla base dei dati desumibili dalla Figura 50 le principali direzioni dei venti insistono da Nord-Ovet; in tal
     senso la dispersione delle specie chimiche al suolo risulta concentra all’interno della zona produttiva (Z.T.O.
     D1) come rappresentato in Figura 86, in un contesto territoriale a bassa qualità ambientale, non residenziale;
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     - rispetto a quanto indicato dal Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera (Documento di
     Proposta di Piano, Allegato A DGR 2872/2012) il progetto non comporterà variazioni rispetto al quadro
     conoscitivo rilevato dal Piano, con particolare riferimento all’inquinante primario SO2 (44 t/anno, Tabella 17)
     in quanto si prevede una sostanziale invarianza delle emissioni rispetto allo stato attuale riguardo l’acido
     solforico.




     Sulla base di quanto sopra esposto e dalle evidenze rappresentate nei prospetti e grafici che seguono è
     possibile affermare che le azioni e le opere in programma non determineranno ripercussioni negative sulla
     qualità dell’aria sia nelle zone limitrofe all’azienda sia nell’ambito territoriale di appartenenza.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
     Il comune di Malo rientra all’interno del bacino del Leogra – Bacchiglione, è interessato da un sistema
     idrografico di torrenti in direzione nord sud e da una rete minore di canali irrigui. L’area è nel bacino
     idrografico del torrente Giara Orolo. I corsi d’acqua più prossimi all’area sono: il torrente Vedesai a circa 20
     m in direzione Sud-Ovest tributario del torrente Proa posto a circa 400 m in direzione Est, tributario del
     torrente Giara Orolo;
     L’Indice Biologico di Qualità del t. Giara Orolo ha rilevato un ambiente non inquinato.
     La ditta è autorizzata allo scarico in fognaria consortile, gestita dalla società A.V.S. spa, per un quantitativo
     di 140 mc/die; in relazione alla discontinuità di produzione si prevedono picchi di adduzione di 180 mc/die,
     con cicli produttivi di 18 ore/die alla portata di 10 mc/h, fermo restando il quantitativo totale annuo.
     L’aumento delle posizioni di trattamento pur determinando un minore trascinamento (drag-out), una
     diminuzione di acqua usata per i lavaggi e una minore quantità di inquinanti nei reflui (la concentrazione di
     Boro da nichelatura e Cianuro dal rame in arrivo al depuratore rimarrà invariata) comporterà le adduzioni
     giornaliere al depuratore aziendale con i picchi sopra citati.
     Al depuratore viene avviata anche l’acqua di prima pioggia proveniente dal piazzale sud, usato anche come
     deposito di materie prime ed avente superficie di circa 300 mq; al fine di modulare l’afflusso al depuratore
     questa viene raccolta in una vasca di accumulo di circa 10 mc.
     La Ditta è autorizzata a prelevare acqua in falda mediante pozzo.



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     L’acqua di seconda pioggia (dalla copertura e dai piazzali) è versata direttamente nel torrente Vedesai e sono
     state prodotte analisi aggiornate, derivanti dall’AIA in corso, che non pongono in evidenza contaminazioni
     di sorta.
     In considerazione dell’applicabilità al sito della normativa in tema di “Normativa Seveso”, si ritiene di
     mantenere in vigore tale prescrizione sul controllo analitico periodico.
     Visto il superamento dei limiti riscontrato per lo scarico in fognatura ed il programma di miglioramento
     presentato dalla ditta a seguito della diffida, si ritiene di prescrivere la presentazione, preliminarmente al
     rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, di un crono-programma dei lavori, da completarsi entro 6
     mesi dalla data della proposta 180 giorni e da un’idonea procedura gestionale avente modalità di controllo
     anche con frequenza giornaliera.

                             VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento, ritenendo comunque utile mantenere la prescrizione sul controllo periodico delle acque meteoriche di
     dilavamento convogliate al punto di scarico denominato SF2, oltre che a prevedere idonee procedure gestionali per il
     sistema di depurazione reflui.

     CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
     Il territorio in esame e classificato nella “Carta Geologica del Veneto” come tipo 4b “Depositi di alluvioni
     fluviali e fluvio-glaciali, talora cementate (Quaternario)” La “Carta Geologica del Veneto” (1990) definisce il
     tipo 4b sopracitato come “Aree di transizione tra l’acquifero freatico e le falde in pressione”.
     Secondo la “Carta Litologica” – Elaborato C.05.01 in Scala 1:10.000 del P.A.T. di Malo, l’area aziendale è
     posta su materiali della copertura detritica colluviale poco consolidati e costituiti da frazione limo-argillosa
     prevalente con subordinate inclusioni sabbioso-ghiaiose e/o blocchi lapidei.
     Si inpidua un importante asse di drenaggio, con direzione NO-SE, tra Astico Leogra-Timonchio
     Data l’elevata permeabilità del complesso carbonatico la circolazione idrica superficiale non e articolata. Il
     territorio di pianura si caratterizza da una direzione di deflusso prevalente delle acque mediamente verso est
     e sudest; il collettore principale è rappresentato dal torrente Giara, corso d’acqua perenne torrentizio.
     L’attività produttiva viene svolta all’interno del fabbricato e lo scarico del depuratore avviene in fognaria
     consortile; tutti le aree esterne risultano pavimentate e le acque di seconda pioggia proveniente dalla
     copertura e dai piazzali sono convogliate direttamente nel torrente Vedesai.
     In relazione alla valutazione sulla possibilità di contaminazione, vista anche l’applicabilità della “Normativa
     Seveso”, si ritiene, viste le caratteristiche delle sostanze pericolose utilizzate e delle modalità di gestione
     adottate, non vi siano effettive possibilità di contaminazione del suolo o delle acque sotterranee.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
     Il lotto oggetto di intervento ha destinazione industriale con limiti di immissione ed emissione dati dal
     P.Z.A.C. relativi alla classe IV (rispettivamente 65 DbA - 60 DbA nel periodo diurno e 55 DbA – 50 DbA nel
     periodo notturno) e si colloca in una zona industriale del Comune di Malo; confina a sud con terreni agricoli
     (classe IV), ad ovest ed est con attività produttive poste in classe IV, a nord con via Volta oltre la quale sono
     presenti altre aree agricole in classe III. I ricettori si trovano a sud – ovest rispetto il confine aziendale e gli
     impianti esterni, è presente inoltre in prossimità del confine ovest un’area di lottizzazione residenziale
     attuativa, al momento ancora allo stato di progetto.


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     I ricettori e l’area di progetto residenziale sono posti nel P.Z.A.C. in classe III. I limiti di immissione ed
     emissione per la classe III nel periodo diurno sono rispettivamente 60 DbA – 55 Dba e nel periodo notturno
     di 50 Dba – 45 Dba.
     Il progetto ha come oggetto la realizzazione di nuovi impianti per il potenziamento della produttività
     dell’azienda, con aggiunta alle attuali due linee di zincatura e finitura, di tre nuove linee di finitura e
     zincatura con ulteriori impianti di trattamento aria (nuovi camini di espulsione camino 8, 9 e 10).
     Dalla Documentazione previsionale di Impatto Acustico il tecnico dichiara che le attività e i macchinari della
     ditta funzioneranno solo nel periodo diurno, cui fa fronte però il possibile funzionamento nel periodo
     notturno (22.00 – 06.00) dei camini di trattamento e espulsione dell’aria posti sul lato sud – ovest (attuali) e
     sul lato nord - ovest (di progetto). Si è ritenuto opportuno richiedere specifiche integrazioni, con ulteriori
     verifiche di dettaglio cui l’azienda ha fornito riscontro puntuale, da cui emerge una situazione di generale
     compatibilità, che andrà verificata in fase post operam.

                                 VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento, ritenendo comunque utile prescrivere un monitoraggio post operam ed una situazione operativa che
     preveda l’esercizio con le porte, i portoni e le finestre del capannone sede dell’attività sempre ben chiusi.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
     Il progetto in esame non determina effetti negativi in tema di vibrazioni, sulla base delle valutazioni
     riportate nella seguente tabella:
     Danni da vibrazioni in fase di cantiere   NULLO    Assenza di mezzi in grado di dare disturbi da vibrazione.

     Danni   da vibrazioni in fase di     NULLO    Non si l’utilizzano sorgenti di vibrazione verso ricettori sensibili
     esercizio
     Danni da vibrazioni per traffico      NULLO    L’attività non comporta flussi significativi di traffico veicolare
     veicolare                        pesante.
     EFFETTI POSITIVI
     Riduzione livelli attuali vibrazioni    NULLO    L’intervento non risolve problemi di vibrazioni
     Il progetto in esame non determina effetti negativi in tema di radiazioni non ionizzanti, sulla base delle
     valutazioni riportate nella seguente tabella:
     Introduzione di sorgenti di radiazioni   NULLO    Il progetto non comporta l’introduzione di nuove sorgenti di
     elettromagnetiche.                    radiazioni .
     Modifica delle sorgenti di onde       NULLO    Il progetto non comporta lo modifiche del quadro delle aree
     elettromagnetiche                    interessate dalle onde elettromagnetiche.
     Produzione di luce notturna         NULLO    L’impianto sarà attivo durante l’orario diurno, dalle 08:00 alle ore
                                 19:00. Non si prevede illuminazioni notturna.
     EFFETTI POSITIVI
     Riduzione dei livelli elettromagnetici   NULLO    L’intervento non costituisce occasione per una riduzione.
     Il progetto in esame non determina effetti negativi in tema di radiazioni ionizzanti, sulla base delle
     valutazioni riportate nella seguente tabella:
     Interventi su     impianti legati   NULLO    Le operazioni di trattamento galvanico non risultano connesse
     all’utilizzo dell’energia nucleare, con         all’industria nucleare o al decommissioning di centrali nucleari.
     possibili rischi
     Previsione di azioni che coinvolgano    NULLO    L’intervento in progetto non comporta azioni che coinvolgono
     sostanze radioattive.                  sostanze radioattive.
     EFFETTI POSITIVI
     Riduzione radiazioni            NULLO    L’impianto non crea condizioni di sicurezza maggiori rispetto
                                 alle attuali.

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                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
     Le azioni di progetto insistono entro il fabbricato aziendale esistente e non si preventiva alcun aumento della
     superficie impermeabilizzata o l’occupazione di ambiti agricoli.
     Il sito è nella fascia pedemontana vicentina, in prossimità della dorsale collinare che ne chiude il limite
     occidentale; la fascia è occupata da zone più o meno urbanizzate con intensa frammentazione delle matrici
     rurali e frammistione delle aree residenziali e produttive.
     L’ambito è in zona gravata da vincolo paesaggistico e non si rileva la presenza di:
     - immobili o aree dichiarate di notevole interesse pubblico ai sensi dell’art. 136 del DLgs 42/04;
     - aree tutelate per legge ai sensi dell’art. 142 del DLgs 42/04;
     - di beni culturali tutelati ai sensi della parte seconda del Codice dei beni culturali e del paesaggio.
     Nell’Atlante dei Paesaggi adottato, l’area è nell’Ambito di Paesaggio n. 23 “Alta Pianura Vicentina”.
     I fenomeni di criticità (fattori di rischio e vulnerabilità) nell’ambito di paesaggio n. 23 sono:
     - alcune pratiche agro-forestali (cambi di assetto colturale, abbandono delle tradizioni…);
     - la modifica delle condizioni idrauliche (drenaggi, interramenti),
     - la notevole diffusione delle stazioni radio.
     Elementi qualificanti (Rapporto Ambientale della VAS): elementi legati all’ecosistema agricolo, a particolari
     morfologie del territorio (terrazzamenti, covoli,…), principali corsi d’acqua.
     Lo scolo Vedesai, che passa lungo il lato Ovest dell’area, è meritevole di essere evidenziato.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
     Nello Studio Preliminare Ambientale si afferma che “Il ciclo produttivo aziendale produce annualmente cir -
     ca 3.350 ton di minuteria (lavorati e semilavorati). L’alienazione delle produzioni avviene utilizzando auto-
     mezzi commerciali con portata media di circa 1 ton, i quali oltre che al carico in uscita, trasportano, in ingres -
     so, anche le materie prime necessarie allo stesso ciclo produttivo. Considerando che l’azienda opera per circa
     220 giorni/anno, si stima un valore medio di 15 passaggi/giorno di mezzi commerciali (portata media 1 ton).
     A questi si aggiungono i mezzi personali dei dipendenti e circa 2 bilici al mese per il trasporto dei fanghi del
     depuratore e per gli assimilabili.”
     “Il ciclo produttivo aziendale di progetto determinerà una produzione massima annua di circa 5.100 ton di
     minuteria (lavorati e semilavorati). L’alienazione delle produzioni avverrà con le stesse modalità attuali, uti-
     lizzando automezzi commerciali con portata media di circa 1 ton, i quali oltre che al carico in uscita, traspor -
     tano, in ingresso, anche le materie prime necessarie allo stesso ciclo produttivo. Considerando che l’azienda
     opera per circa 220 giorni/anno, si stima un valore medio di 23 passaggi/giorno di mezzi commerciali (porta-
     ta media 1 ton). A questi si aggiungono i mezzi personali dei dipendenti e circa 2 bilici al mese per il traspor-
     to dei fanghi del depuratore e per gli assimilabili.”
     “L’attività di trattamento galvanico non comporta la generazione di traffico veicolare pesante. I mezzi com -
     merciali, di tipo leggero (portata circa 1 ton), in entrata ed uscita dall’impianto interesseranno esclusivamen-
     te la viabilità interna alla zona industriale. Non si preventivano possibili alterazioni nella distribuzione del
     traffico sul territorio anche in ragione dei modesti flussi previsti (23 passaggi giorno di veicoli commerciali
     leggeri).”
                                                             Pag. 13 di 17


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     L’analisi del traffico appare circostanziata; si ritiene fondata l’ipotesi di non considerare particolarmente im-
     pattante l’aumento di 8 mezzi commerciali leggeri al giorno che interesseranno la viabilità della zona indu -
     striale e la S.P. 46, anche considerando il fatto che non si prevede un aumento di mezzi pesanti.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
     Il sito aziendale della SMET srl ricade all’interno di:
     · “Habitat di città, centri abitati”, (VAS del PAT del Comune di Malo);
     · “Aree industriali e spazi annessi – (Quadro Conoscitivo Regione del Veneto);
     · “Città, centri abitati – cod. 86.1.”, (Carta della Natura – Quadro Conoscitivo Regione del Veneto).
     Nell’ambito si riconosce l’ecosistema delle aree urbanizzate a margine dell’ecosistema agrarioplaniziale,
     afferente i fondi agricoli coltivati posti a Nord.
     Qui l’ecosistema agricolo è elemento a bassa stabilità in quanto la catena trofica naturale risulta semplificata
     (utilizzo di erbicidi e pesticidi); siepi, filari di vegetazione naturale sono elementi con maggiore stabilità, non
     direttamente funzionale alla produzione agricola ma, in senso ecologico, stabilizzanti.
     L’ambito di influenza potenziale è caratterizzato dalla presenza della zona industriale in un sistema
     insediativo sparso con seminativi alternati ad aree edificate sul quale la sporadica presenza di relitte
     alberate, filari e siepi conservano una, seppur bassa, persificazione del paesaggio agrario. Quanto descritto
     semplifica il quadro ecosistemico che si banalizza nei pressi dell’area in esame priva di elementi
     vegetazionali se non una siepe perimetrale di Chamaecyparis a dimora lungo parte del perimetro Ovest.
     Non si rilevano specie faunistiche di pregio, ma la potenziale presenza di specie comuni, sinantropiche
     occasionali. L’intero lotto risulta inospitale per gran parte delle specie faunistiche.
     L’ambito di progetto è esterno a siti della rete Natura 2000, S.I.C. o Z.P.S. ed. Isiti più vicini sono:
     · SIC IT3220008 “Buso della Rana” – Distanza 3,5 km; · SIC IT3220039 “Biotopo Le Poscole” – Distanza 4,5
     Km. E · SIC/ZPS IT3220013 “Bosco di Dueville e risorgive limitrofe” – Distanza 9,5 km.
     La distanza dal “Bosco di Dueville e risorgive limitrofe” ed le peculiarità ambientali del “Buso della Rana” e
     del “Biotipo le Poscole” suggeriscono l’assenza di interferenze con l’intervento in oggetto.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
     Induzione di vie critiche coinvolgenti   NULLO    L’attività comporta la produzione di rifiuti pericolosi; questi
     rifiuti ed, in generale, sostanze            saranno   inviati  a   ditte  specializzate per  il  loro
     pericolose                       trattamento/smaltimento
     Rischi alla salute da contatto       NULLO    L’impianto è in un fabbricato industriale, su superfici in cls
     potenziale con sostanze pericolose           impermeabile. Rifiuti e sostanze pericolose sono, separati per tipo
     presenti nei suoli                   e stoccati in contenitori a tenuta. Non si prevede movimentazione
                                 di suoli contaminati.
     bioaccumuli nelle catene alimentari     NULLO    Il progetto non prevede movimenti di sostanze pericolose in grado
                                 di bioaccumularsi.
     Rischi legati alla produzione di      NULLO    L’azienda e dotata di un depuratore interno collegato alla rete
     occasioni di contatto con acque             consortile delle acque nere.
     inquinate
     Rischi per la salute e l’ambiente legati  NULLO    La movimentazione avverrà all’interno del fabbricato aziendale su
     a fuoriuscite eccezionali da automezzi         superfici impermeabili, dotata di presidi ambientali.
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                  Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     Problemi di sicurezza in seguito a     NULLO    Il crollo del capannone coinvolgerà esclusivamente l’ area di
     crolli o cedimenti delle opere             occupazione dello stesso, senza rischio per edificati posti nelle
     realizzate                       immediate vicinanze.
     Sicurezza ciclopedonale          NULLO    Le azioni di progetto non modificano o rendono critici i sistemi
                                viari ciclopedonali.
     Sicurezza per la popolazione rischi di   NULLO    Il progetto non comporta o movimenti terra. L’ambito non risulta
     frane o eventi idrogeologici indotti          gravato da vincolo idrogeologico o interessato da dissesto
                                idrogeologico.
     Sicurezza per utenti futuri del      NULLO    L’impianti è dotato di dispositivi di sicurezza in grado di
     territorio interessato per scelte           escludere rischi di esplosioni, nubi tossiche in grado di interessare
     tecniche indebite.                   la sicurezza nelle adiacenze L’attività non e classificata a rischio
                                di incidente rilevante (D.lgs 334/99)
     Disagi emotivi   alla   sensibilità  NULLO    Vista la tipologia e le caratteristiche dell’attività,accettata sul piano
     comune                         tecnico, non si ravvisano preoccupazioni nellea popolazione locale.

     EFFETTI POSITIVI
     Miglioramento, con interventi di      DA     L’intervento rappresenta occasione per la soluzione di problemi
     mitigazione, delle condizioni di salute  VERIFI   esistenti legati al rumore e all’emissioni in atmosfera, attraverso
     e  sicurezza  delle  popolazioni   CARE    azioni mitigative (su opere esistenti) o compensative (per fonti
     coinvolte                       esterne di inquinamento sonoro).

     Il progetto non determina effetti negativi nei confronti del settore ambientale SALUTE E BENESSERE.
     L’ammodernamento delle linee, l’adozione di BAT (Best Available Techiniques) e di MTD (Migliori Tecniche
     Disponibili) incentivano la soluzione di problemi esistenti legati al rumore e alle emissioni in atmosfera.
     L’attività produce emissioni gassose composte, prevalentemente, da metalli e composti acidi/basici.
     La concentrazione delle specie chimiche nei reflui gassosi sono oggetto di periodico controllo.
     Il progetto non comporta variazioni del QC del PAT, con particolare riferimento allo SO2 (44 t/anno).
     L’azienda ha successivamente prodotto il documento sulla valutazione del rischio di incidente rilevante per i
     cittadini ed i lavoratori, vista l’applicabilità del D.Lgs. 224/99 e s.m.i. (quadro normativo sulle attività a
     rischio di incidente rilevante, cosiddetta “Normativa Seveso”).

                               VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento; l’azienda dovrà espletare gli adempimenti amministrativi e tecnico-organizzativi di cui alla normativa
     sulle industrie a rischio di incidente rilevante (ivi compreso il SGS interno) coerentemente con la realizzazione del
     progetto in esame di VIA.



                     VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                               CONCLUSIONI
     Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
     progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
     parere.
     Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
     Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
     tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
     finalità che il proponente intende conseguire.
     Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
     Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
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     La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
     progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
     Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
     attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
     monitoraggio post-operam finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti, in tema di rispetto dei limiti
     concernenti l’inquinamento acustico, le emissioni in atmosfera e lo scarico dei reflui idrici.
     Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
     di rischi ambientali, sanitari ed ecologici
     Il parere espresso dalla Commissione è relativo sia alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale che
     a quella di Autorizzazione Integrata Ambientale.

                          Tutto ciò premesso si esprime
                           PARERE FAVOREVOLE
                all’intervento, subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate.
     1.   Nella fase di avvio dell’impianto dovrà essere effettuato uno specifico monitoraggio delle emissioni
       gassose, con almeno due perse campagne di misura, al fine di verificare il rispetto dei limiti previsti
       dalla normativa vigente.
     2.  Lo scarico delle acque con recapito in pubblica fognatura gestita da Alto Vicentino Servizi spa, dovrà
       rispettare i limiti e le prescrizioni date dal gestore; lo scarico nel torrente Vadesai dovrà essere
       monitorato secondo le frequenze e con le modalità stabilite dal provvedimento di Autorizzazione
       Integrata Ambientale in corso.
     3.  L’impianto di depurazione reflui dovrà essere costantemente gestito in modo tale da garantire nel tempo
       l’efficienza di trattamento prevista in progetto e i relativi limiti fissati dal gestore.
     4.  Preliminarmente al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, la ditta dovrà presentare un
       crono-programma dei lavori di miglioramento proposti della diffida per superamento limiti, da
       completarsi entro 6 mesi dalla data della proposta; dovrà inoltre essere prodotta un’idonea procedura
       gestionale avente modalità di controllo anche con frequenza giornaliera
     5.  In sede di collaudo dell’impianto dovrà essere effettuata una mirata ed accurata indagine acustica di
       verifica del rispetto del criterio differenziale e del limite di emissione, da ripetersi poi con frequenza
       triennale, e mirata ai ricettori presenti in prossimità dell’impianto;
       - le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei
       punti di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno
       comunicate con congruo preavviso ad Arpav;
       - nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante
       una specifica progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel
       frattempo, saranno stati comunicati i risultati delle analisi.
       Durante la normale attività lavorativa, l’esercizio dovrà essere previsto con le porte, i portoni e le
       finestre del capannone sempre ben chiusi.
     6.   L'azienda dovrà soddisfare agli adempimenti amministrativi, tecnici e gestionali previsti dalla
       normativa sulle industrie a rischio di incidente rilevante pertinenti alla descrizione progettuale in
       esame di VIA secondo quanto previsto nel Capo III del D.Lgs. 105/2015 ".


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     7. In ragione della imprevedibilità della consistenza degli eventi esondativi di cui alle valutazioni sul
      rischio idraulico, si ritiene altresì di prescrivere che le materie prime usate nel processo galvanico e
      potenzialmente contaminanti per l’ambiente, siano prudenzialmente stoccate a quota + 50 cm rispetto
      alla pavimentazione dell'edificio produttivo

     Si raccomanda infine al gestore dell'impianto, di verificare (eventualmente provvedendo con adeguate
     implementazioni di sicurezza) che l'impianto ed i manufatti di presa di acque sotterranee autorizzato siano
     adeguatamente strutturati, tramite presidi di impermeabilizzazione, testate a tenuta stagna, ovvero
     protezioni di contenimento perimetrali e rialzate, in ordine ad evitare, in caso di incidente o di evento
     accidentale, ogni possibilità di veicolazione nel sottosuolo di soluzioni o reflui di processo, così come di
     acque di lavaggio o altri fluidi, tramite la camicia del pozzo medesimo"

     Vicenza, 23 marzo 2016

       F.to Il Segretario                                    F.to Il Presidente
      Dott.ssa Silvia Chierchia                                 Andrea Baldisseri




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