autorizzazione integrata ambientale n.21/2016
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Prot. n° 69772 Vicenza, 17 ottobre 2016
Autorizzazione Integrata Ambientale n° 21/2016
Oggetto: Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n° 152 e ss.mm.ii.
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (A.I.A.).
Società: Smet Galvanotecnica Srl
Sede di stabilimento: Via Volta n.11/B in comune di Malo (VI).
Attività IPPC: Produzione e trasformazione dei metalli.
Codice IPPC: 2.6
Impianti per il trattamento di superfici metalliche e materie plastiche mediante processi
elettrolitici o chimici, con vasche destinate al trattamento aventi una volumetria superiore a
30 metri cubi
Impianto esistente con ampliamento.
IL DIRIGENTE
Premesso che la ditta Smet Galvanotecnica srl , con sede legale in Via Volta n.11/B in Comune di
Malo, ha presentato in data 01/06/2016 con prot. n.37926, con successive integrazioni richieste ai
sensi art. 26 c.3 D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii., l'istanza per ottenere il giudizio di compatibilità
ambientale e autorizzazione integrata ambientale per il Progetto relativo all' “aggiornamento ed
ampliamento impianto galvanico”, presso il sito localizzato in Via Volta n.11/B in Comune di Malo .
Considerato che per l'istanza richiamata, l'avvio del procedimento e l'attività istruttoria in materia
di VIA e di AIA si svolgono in maniera unificata attraverso il coordinamento delle perse
disposizioni in materia, come previsto dall'art.10.2 della L.R. n.04/2016.
Premesso altresì che con Decreto del Presidente della Provincia n° 39 del 13.04.2016, il progetto
presentato dalla società Smet Galvanotecnica Srl, con sede legale e operativa in Via Volta n.11/B in
Comune di Malo per l’aggiornamento ed ampliamento del proprio esistente impianto galvanico è
stato oggetto di “giudizio favorevole di compatibilità ambientale” (con prescrizioni) e contestuale
approvazione.
Vista l’Autorizzazione Integrata Ambientale n.04/2010 del 19/03/2010, con cui la Smet
Galvanotecnica srl è stata legittimata all’esercizio dell’attività eistente per il sito ubicato in Via
Volta n.11/B in Comune di Malo e per le operazioni indicate al punto 2.6, dell’Allegato VIII alla
Parte II^ del D.Lgs. 152/2006.
Dato atto che la Smet Galvanotecnica Srl ha richiesto l’Autorizzazione Integrata Ambientale per
le modifiche all’impianto ubicato in Via Volta n.11/B in Comune di Malo, per le operazioni
indicate al punto 2.6, dell’Allegato VIII alla Parte II^ del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. “Impianti per
il trattamento di superfici metalliche e materie plastiche mediante processi elettrolitici o chimici,
con vasche destinate al trattamento aventi una volumetria superiore a 30 metri cubi”; il ciclo
produttivo dell'azienda è sinteticamente descritto nell’ ”allegato 1” al presente provvedimento.
Considerato che la ditta Smet Galvanotecnica srl ha provveduto alla pubblicazione
dell'annuncio di avvenuto deposito del progetto, in data 27/05/2015 sul quotidiano “Corriere
del Veneto”, ed alla successiva presentazione al pubblico in data 03/06/2015 e che non sono
pervenute osservazioni ai sensi dell’art. 24 del D.Lgs. n. 152/2006.
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Visto che con nota prot.n. 39962 del 12.06.2015 è stata data comunicazione di avvio di
procedimento, ai sensi degli artt.7 e 8 della Legge 241/90 e dell’art.29-quater del D.Lgs.
n.152/06.
Vista la successiva richiesta di integrazioni, formulata alla ditta con nota n.50061 del
23.07.2016, cui è stato dato riscontro con documentazione agli atti con prot.n.81056 e 81345
del 01.12.2016, n.81871 del 03.12.2016 e n.9998 del 15.02.2016.
Considerato che in data 23.03.2016, convocata con nota n.18466 e 18470 del 15.03.2016, si è
svolta la Conferenza dei Servizi prevista dall’art.10 della L.R. n.04/2016 e ravvisata la
rilasciabilità dell'autorizzazione in questione, valutato positivamente il proposto piano di
monitoraggio, rivisto congiuntamente con A.R.P.A.V. per alcuni aspetti non sostanziali,
pervenendo alla sua versione definitiva come da documento allegato al presente provvedimento.
Rilevato che il provvedimento, ai sensi dell'art.26 c.4 del D.Lgs. 152/2006, sostituisce o
coordina tutte le autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta e assensi
comunque dominanti in materia ambientale, necessari per la realizzazione e l'esercizio
dell'opera o dell'impianto.
Visto e fatto proprio il parere favorevole di impatto ambientale n.04/2016, espresso dal
Comitato di Valutazione Impatto Ambientale provinciale nella riunione del 23/03/2016, ai
sensi della L.R. n.4/2016, allegato al presente atto come parte integrante e sostanziale relativo
sia alla procedura di VIA che di AIA.
Dato atto delle intervenute sospensioni del procedimento, a seguito dei provvedimenti di diffida
n.75342 del 09.11.2015 e n. 37294 del 31.05.2016, e della successiva ottemperanza a quanto
richiesto.
Rilevato che a seguito di verifiche istruttorie è stato accertato che lo stabilimento in questione è
soggetto ai disposti del D.Lgs. n. 105/2015 (Seveso III) e che la ditta si è attivata con gli
adempimenti di cui alla norma sopra richiamata.
Visto il D.Lgs 03.04.2006, n° 152 e successive modifiche ed integrazioni.
Viste la Legge Regionale n.04/2016.
Visti l’art. 19 (sulle competenze della provincia) e l’art. 107 (sulle funzioni e responsabilità della
dirigenza e sulla riferibilità alla medesima degli atti di carattere gestionale) del D. Lgs. 18.08.2000,
n° 267 (T.U. delle leggi sull’ordinamento degli EE.LL.) e successive modifiche e integrazioni.
Visto il Decreto del Presidente della Provincia n° 11 del 27.10.2014, di conferma degli incarichi
dirigenziali già conferiti con Decreto n° 22 del 20.12.2012.
RILASCIA
Alla Società Smet Galvanotecnica Srl - con sede legale in Via Volta n.11/B in Comune di Malo,
l'Autorizzazione Integrata Ambientale, ai sensi del D.Lgs 152/06 e ss.mm.ii., per il complesso
dell'attività esercitata nello stabilimento localizzato in Via Volta n.11/B in Comune di Malo,
organizzata e gestita secondo le modalità rappresentate nella documentazione depositata agli atti
e citata in premessa.
La richiamata autorizzazione costituisce - ai sensi dell'art. 29-quater del D.Lgs 152/2006 -
autorizzazione alla gestione di rifiuti, agli scarichi idrici edd alle emissioni in atmosfera.
I seguenti allegati costituiscono parte integrante e sostanziale della presente autorizzazione:
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Allegato 1 - che riporta l'inquadramento generale e la descrizione dei processi di recupero svolti
dalla ditta.
Allegato 2 - che riporta limiti, prescrizioni e condizioni per lo svolgimento dell'attività
dell'azienda, nonché riferite alle emissioni in atmosfera, allo scarico delle acque e ad condizioni
non riferibili specificatamente alle autorizzazioni sostituite e richiamate.
Allegato 3 - che riporta il Piano di Monitoraggio e Controllo che deve essere attuato dalla Società
fin dall’avviamento dell’impianto, al fine di garantire un controllo dell'attività autorizzata. Ai
sensi dell'art. 29-decies, prima di dare attuazione a quanto previsto dall'autorizzazione, la Società è
impegnata a darne comunicazione a questa Amministrazione.
Le registrazioni dei dati previsti dal Piano Monitoraggio e Controllo dovranno seguire le seguenti
indicazioni:
• tutti i dati ottenuti dall’autocontrollo devono poter essere verificati in sede di sopralluogo
ispettivo. I dati originali (es. bollette, fatture, documenti di trasporto, rapporti di prova
etc.) devono essere conservati almeno per 5 anni in modo da garantire la rintracciabilità
del dato stesso.
• eventuali registrazioni e tutti i certificati analitici, compresi quelli effettuate da laboratori
esterni o direttamente dall’impianto, devono essere conservati presso lo stabilimento, a
disposizione delle Autorità competenti al controllo, almeno per 5 anni.
Si ricorda che - ai sensi dell’art. 29-decies, comma 2, del D.Lgs. 152/2006, entro il 30 aprile di ogni
anno - il gestore dovrà trasmettere alla Provincia di Vicenza, al Dip. Provinciale dell'A.R.P.A.V. e
al Comune di Malo un documento contenente i dati caratteristici dell’attività dell’anno precedente
costituito da:
a) un report (inviato su supporto informatico) sul modello fornito dall’Autorità competente
(http://ippc.arpa.veneto.it/) dove inserire i dati previsti dalle tabelle del Piano di
Monitoraggio e Controllo (ossia quelli a cui è stato assegnato “SI’” nella colonna 'Reporting'
dell’Allegato 3).
b) una relazione esplicativa (trasmessa su supporto informatico) dell’attività aziendale, con il
commento dei dati dell’anno in questione e i risultati nel monitoraggio. La relazione (che
può essere corredata da grafici esemplificativi) deve contenere la descrizione di eventuali
metodi di stima/calcolo dei dati comunicati. Il superamento dei Valori Limite di Emissioni
è da giustificare, ove possibile, specificando la causa dell’incidente (es. manutenzione
straordinaria, guasto, malfunzionamento, avaria o interruzione degli impianti di
abbattimento, condizioni meteo-climatiche avverse etc.) e gli interventi risolutivi adottati.
Variazioni significative tra i persi anni di monitoraggio vanno giustificate.
La suddetta relazione dovrà essere trasmessa su supporto informatico.
Il primo documento seguirà la cadenza attuale prevista dall’autorizzazione finora in corso.
Il presente provvedimento sostituisce la precedente autorizzazione n.04/2010 del 19/03/2010.
AVVERTE CHE
Per la presente autorizzazione si procederà al riesame con valenza di rinnovo nei termini di cui
all’art. 29-octies del D.Lgs. 152/2006, come modificato dal D.Lgs 46/2014, a decorrere dalla data del
rilascio. L'autorizzazione deve essere custodita anche in copia presso l'impianto. Il gestore dovrà
inviare la domanda entro il termine di validità dell'autorizzazione. Seguirà la procedura di cui al
medesimo articolo.
La presente autorizzazione non esonera l’azienda dal conseguimento di autorizzazioni e/o
provvedimenti di competenza di altre autorità, previsti dalla normativa vigente per l’esercizio
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delle attività in oggetto.
Questa Amministrazione si riserva di disporre, in ogni caso, anche in tempi persi
dall'emanazione dei predetti decreti in merito ai controlli per il suolo ai sensi dell'art. 29-sexies -
punto 6-bis.
Nell’ipotesi di cessazione dell’attività in vigenza della presente autorizzazione, il Gestore dovrà
trasmettere alla Provincia di Vicenza un piano di dismissione dell’impianto e, in caso di necessità,
il sito stesso dovrà essere ripristinato ai sensi della normativa vigente in materia di bonifiche e
ripristino ambientale.
Eventuali modifiche impiantistiche con rilevanza nei confronti delle perse matrici ambientali o
variazioni nella titolarità della gestione dell’impianto dovranno essere preventivamente
comunicate alla Provincia ai sensi dell’art.29-nonies del D.Lgs.152/06.
In caso di inosservanza delle prescrizioni contenute nella presente autorizzazione, si procederà
secondo quanto previsto dall’art. 29-decies, comma 9 e dall’art. 29-quattordecies del D.Lgs. 152/06.
In relazione al Piano di Monitoraggio e Controllo ARPAV effettuerà, nel corso di validità della
presente autorizzazione effettuerà almeno due ispezioni Ambientali Integrate con oneri a carico
del Gestore e almeno una visita in loco ogni 3 anni, fatto salvo comunque quanto previsto nel
Piano di Ispezione Ambientale a livello regionale così previsto dall'art.29 decies c.11 del D.lgs
152/2006 e ss.mm.ii. intese come controlli documentali, tecnici, gestionali e un controllo analitico
relativo alle matrici ambientali come indicato nel piano stesso.
Per la tariffa dei controlli in questione è di riferimento la D.G.R. Veneto n° 1519 del 26.05.2009.
Qualora ne ravvisasse la necessità, la Provincia potrà disporre controlli aggiuntivi secondo quanto
previsto dall’art 29-decies, comma 4, del D.Lgs 152/2006.
Copia del presente provvedimento e dei dati relativi ai controlli delle emissioni richiesti, saranno
messi a disposizione del pubblico per la consultazione, presso l’ufficio preposto del Settore
Ambiente , sito nella sede della Provincia di Vicenza - Contrà Gazzolle n. 1.
Avverso al presente provvedimento è ammesso ricorso al TAR Veneto nel termine perentorio di
60 giorni dalla data di ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120
giorni.
Il presente provvedimento viene prodotto in due copie originali di cui una consegnata al legale
rappresentante della Soc. Smet Galvanotecnica.Srl e una conservata agli atti della scrivente
Amministrazione.
Copia del medesimo provvedimento viene trasmessa al Comune di Malo, al Dipartimento
Provinciale A.R.P.A.V. di Vicenza, all'U.L.S.S. n° 4, alla società Alto Vicentino Servizi spa, alla
Regione Veneto - Segreteria Regionale per l'Ambiente.
Il Dirigente Settore Ambiente
Dott. Angelo Macchia
Adempimenti L.241/90 e ss.mm.ii.
Struttura competente: Settore Ambiente - Dirigente Dott. Angelo Macchia
Responsabile di procedimento: Andrea Baldisseri Tel. 0444/908225
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ALLEGATO 1 - rev.00
Inquadramento generale e la descrizione dei processi di recupero
Smet Galvanotecnica s.r.l. - Via Volta n.11/B – Malo
Inquadramento attività A.I.A.
Attività Capacità produttiva
Attività IPPC: Produzione e trasformazione dei metalli
Galvanica 132 metri cubi Codice IPPC 2.6 – Impianti per il trattamento di superfici metalliche e
materie plastiche mediante processi elettrolitici o chimici, con vasche
destinate al trattamento aventi una volumetria superiore a 30 metri cubi.
Descrizione del sito
La sede operativa della ditta SMET srl è ubicata nella parte settentrionale del territorio amministrativo del
Comune di Malo (VI) e l’area di progetto ricade nella parte Nord del comune, ricompresa all’interno della
zona industriale “storica” di Malo (Z.T.O. “D2.1 Commerciali/direzionali di completamento con presenza di
attività produttive compatibili e della logistica”) come definita dallo strumento urbanistico vigente.
Il lotto produttivo aziendale comprende i capannoni della ditta SMET srl e SMIT formanti un aggregato uni-
co; la porzione di fabbricato occupata dall’attività della ditta SMET GALVANOTECNICA SRL ha un’area
complessiva di circa 3.300 mq, di cui circa 2.300 mq di superficie coperta e 1.000 mq circa di area scoperta.
L’area è recintata e separata da muro perimetrale dalla strada comunale Via Volta, ad Est confina con altri
stabilimenti produttivi, a Sud con superfici ricadenti in zona industriale, ad Sud-Ovest con il torrente Vede -
sai oltre il quale è presente una zona residenziale.
Il sito aziendale risulta limitrofo alle seguenti attività produttive:
• a Nord confina con un’azienda per la produzione di arredi in legno;
• in direzione Nord-Est a circa 50 m, è presente un magazzino utilizzato per accogliere merci e prodotti fini -
ti destinati alla vendita;
• in direzione Sud-Est, a circa 100 m di distanza, è presente un’azienda di imballaggi in legno;
• gli altri fabbricati produttivi limitrofi alla SMET (ex Vereco srl) risultano ad oggi non in uso.
Nell’impianto sono presenti due capannoni ed un’ampia area scoperta completamente pavimentata, dove
avvengono l’attività di recupero e messa in riserva dei rifiuti. Il sito, recintato da muretti in calcestruzzo con
recinzioni metalliche, ha una superficie complessiva di 3.960 m2, di cui 2.330 m2 di area scoperta
pavimentata in cemento lisciato sul lato sud ed in conglomerato bituminoso sul lato nord(adibito a
parcheggio, carico scarico merci). Gli edifici hanno una superficie complessiva di 1.630 mq e sono
completamente pavimentati, hanno struttura portante metallica ed in calcestruzzo precompresso.
Il progetto non prevede interventi che modifichino la sagoma esterna, è infatti prevista la sola realizzazione
di una parete pisoria interna per delimitare il locale adibito all’installazione delle nuove linee.
L’intervento di progetto prevede l’installazione delle nuove linee di trattamento galvanico in affiancamento
alle esistenti.
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Descrizione dei processi
STATO DI FATTO
La capacità produttiva autorizzata dal provvedimento AIA/2010 è di 48 mc; successivamente, con
provvedimento n. 92124/AMB del 01/12/2012 della Provincia di Vicenza, è stato autorizzato una
ampliamento di 11,42 mc, adpenendo pertanto ad un quantitativo attuale autorizzato complessivo di 59,42
mc. Le attuali linee produttive in servizio presso il sito aziendale di Via Volta sono composte da vasche in
acciaio rivestite in PVC o Moplen (Polipropilene isotattico PP-H), contenenti bagni galvanici (soluzioni
elettrolitiche). L’assetto, allo stato attuale, risulta il seguente:
La linea 3 “finitura statica” non risulta attivata in quanto la volumetria dedicata è stata “trasferita” alle linee
1 e 2. L’attuale assetto produttivo consente di produrre circa 3.350 ton annue di minuterie con trattamenti
galvanici in superficie ed il ciclo di trattamento aziendale si compone delle seguenti fasi:
· fase di preparazione (entrata telai, decapaggio e sgrassaggio);
· fase di elettrodeposizione;
· fase di trasferimento;
· fase di finitura (passivazioni per dare l’aspetto esteriore desiderato, asciugatura ed uscita telai);
Il processo descritto utilizza telai di tipo automatizzato; la fase di entrata ed uscita dei telai avviene tramite
l’utilizzo di transfer a carro provenienti dal magazzino telai con tempi e movimentazioni a seconda del ciclo
di lavoro impostato.
STATO DI PROGETTO
Rispetto alla configurazione attuale verranno eseguiti i seguenti interventi:
1. L’aggiornamento della linea di Nichelatura-Finitura – Linea 1;
2. L’aggiornamento della linea di Zincatura – Linea 2;
3. L’installazione di una nuova linea di Finitura statica – Linea 3 (a sostituire l’attuale Linea 3 non attivata);
4. L’installazione di una nuova linea di Rotobarile di supporto – Linea 4;
5. L’installazione di una nuova linea di Zincatura di supporto
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Le modifiche di progetto saranno attuate in tre fasi con la seguente cronologia:
Lo schema a blocchi aggiornato può pertanto essere così inpiduato:
Le linee saranno posizionate all’interno del fabbricato aziendale, su area pavimentata in PVC e con la
presenza, sotto l’impianto, di idoneo bacino di emergenza in cemento sottoposto a controllo annuale di
tenuta, reso impermeabile con guaina, al fine di scongiurare il rischio di perdita e infiltrazioni di sostanze
inquinanti nel sottosuolo.
Il ciclo di trattamento aziendale di progetto non varierà rispetto a quello attuale; si prevede l’utilizzo di telai
di tipo automatizzato; la fase di entrata ed uscita dei telai avverrò tramite l’utilizzo di transfer a carro
provenienti dal magazzino telai con tempi e movimentazioni a seconda del ciclo di lavoro impostato.
La strutturazione delle singole linee avrà pertanto un’articolazione dei bagni utilizzati per il trattamento
galvanico che vedrà immutata la configurazione di cui alle linee n.1 (Nichelatura finitura) e n.2 (Zincatura).
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Le linee oggetto di integrazione/modifica/introduzione presentano invece la seguente strutturazione:
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In termini generali di utilizzo di materie prime vengono inpiduati i seguenti incrementi:
L’incremento della capacita produttiva, massimo quantitativo di materiale trattato, viene così delineato:
Emissioni in atmosfera
Per quanto riguarda l’emissione in atmosfera il progetto prevede tipologia e quantità di emissioni, riferite
alla singola vasca delle nuove posizioni, del tutto simili alle attuali e la riduzione della superficie libera di
evaporazione delle vasche, oggetto di aspirazione.
Il progetto prevede, per le nuove Linee 3, 4 e 5, l’installazione di un sistema a tunnel e le linee saranno
collocate all’interno di un box, mantenuto in aspirazione, evitando in tal modo le aspirazioni localizzate
dalle vasche; rispetto alla configurazione attuale saranno installati n. 3 nuovi camini (Camino 10, 11 e 12) in
aggiunta agli esistenti. In particolare il Camino 10 sarà a servizio della Linea 3, il Camino 11 della Linea 4 e il
Camino 12 della Linea 5.
L’attività di trattamento galvanico comporta la produzione si emissioni gassose composte, prevalentemente,
da metalli e composti acidi/basici ed attualmente la concentrazione delle specie chimiche contenute nei reflui
gassosi sono oggetto di periodico e specifico controllo, al fine di garantire il rispetto dei limiti indicati
nell’autorizzazione AIA n.04/2010.
Al fine di quantificare l’impatto dell’azienda sulla qualità dell’aria circostante sono stati considerati i valori
soglia di emissione inpiduati nell’Allegato 1 alla Parte V del D.lgs 152/2006 ss.mm.ii., per quanto riguarda
il particolato totale, l’acido cloridrico e l’acido cianidrico, nonché i valori soglia imposti alla ditta con
l’autorizzazione AIA vigente.
Sulla base delle analisi eseguite contenute nella documentazione tecnica di progetto le azioni previste
relative all’ammodernamento/restauro delle attuali linee di trattamento galvanico e l’inserimento di nuove
comporteranno:
- il rispetto dei limiti imposti dall’autorizzazione AIA 2010 vigente;
- il rispetto dei limiti imposti dal D.lgs 152/2006 (Allegato 1 alla Parte V);
- una diminuzione complessiva delle emissioni rispetto allo stato attuale per quanto riguarda il particolato
totale e l’acido cloridrico;
- una sostanziale invarianza delle emissioni rispetto allo stato attuale riguardo l’acido solforico e l’acido
cianidrico;
- la dispersione delle specie chimiche al suolo risulta concentra all’interno della zona produttiva (Z.T.O. D1),
in un contesto territoriale a bassa qualità ambientale, non residenziale.
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Scarichi idrici
La ditta è autorizzata allo scarico in fognaria consortile, gestita dalla società A.V.S. spa, per un quantitativo
di 140 mc/die; in relazione alla discontinuità di produzione si prevedono picchi di adduzione di 180 mc/die,
con cicli produttivi di 18 ore/die alla portata di 10 mc/h, fermo restando il quantitativo totale annuo.
L’aumento delle posizioni di trattamento pur determinando un minore trascinamento (drag-out), una
diminuzione di acqua usata per i lavaggi e una minore quantità di inquinanti nei reflui (la concentrazione di
Boro da nichelatura e Cianuro dal rame in arrivo al depuratore rimarrà invariata) comporterà le adduzioni
giornaliere al depuratore aziendale con i picchi sopra citati.
Al depuratore viene avviata anche l’acqua di prima pioggia proveniente dal piazzale sud, usato anche come
deposito di materie prime ed avente superficie di circa 300 mq; al fine di modulare l’afflusso al depuratore
questa viene raccolta in una vasca di accumulo di circa 10 mc.
La Ditta è autorizzata a prelevare acqua in falda mediante pozzo.
L’acqua di seconda pioggia (dalla copertura e dai piazzali) è versata direttamente nel torrente Vedesai e sono
state prodotte analisi aggiornate, derivanti dall’AIA in corso, che non pongono in evidenza contaminazioni
di sorta.
In considerazione dell’applicabilità al sito della normativa in tema di “Normativa Seveso”, si ritiene di
mantenere in vigore tale prescrizione sul controllo analitico periodico.
Visto il superamento dei limiti riscontrato per lo scarico in fognatura ed il programma di miglioramento
presentato dalla ditta a seguito della diffida, sono stati richiesti ed ottenuti un crono-programma dei lavori,
da completarsi entro 6 mesi dalla data della proposta, e un’idonea procedura gestionale avente modalità di
controllo anche con frequenza giornaliera
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ALLEGATO 2 - rev.00
Limiti, le prescrizioni e le condizioni da osservare nell’esercizio dell’attività
Smet Galvanotecnica s.r.l. - Via Volta n.11/B – Malo
Prescrizioni e limiti per singole matrici ambientali
1 - Emissioni in atmosfera
1.1 - Prescrizioni
a) Le procedure di avvio e di controllo delle nuove emissioni dovranno essere svolte con le medesime
modalità previste dall’art.269.6 del D.Lgs. n.152/2006. Gli inquinanti da controllare e relativi limiti
sono come da tabella sottoriportata. Gli esiti delle analisi del controllo di cui al precedente punto,
nel termine di 45 giorni dal prelievo dovranno essere trasmessi a questa Amministrazione e ad
ARPAV.
b) La ditta deve effettuare i controlli analitici di cui sopra così come ogni altro controllo successivo
comunicando a Provincia, Comune ed al Dipartimento provinciale dell’ARPAV, con almeno 15
giorni di anticipo, la data in cui intende effettuare i prelievi.
c) Il controllo periodico delle emissioni dovrà avere cadenza annuale a decorrere dalla data di ritiro del
presente provvedimento. I dati relativi ai controlli devono essere riportati su apposito registro 1
allegando i certificati analitici e tenuti a disposizione dell’autorità competente al controllo.
d) Durante gli autocontrolli devono essere determinate, nelle più gravose condizioni di esercizio
dell’impianto produttivo, sia le portate degli effluenti, sia le concentrazioni degli inquinanti per i
quali sono stabiliti limiti di emissione. Per i referti e le analisi si dovrà far riferimento, con carattere
vincolante per i contenuti, allo schema riportato in Appendice 1 al presente Allegato.
e) Le metodologie di campionamento e analisi dovranno essere quelle utilizzate dal Servizio Laboratori
A.R.P.A.V., riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-ambientali/ippc/servizi-alle-
aziende/metodi-di-campionamento-e-analisi. L’azienda può cambiare le metodiche analitiche, previa
comunicazione ad A.R.P.A.V., la quale può esprimersi in merito Le metodiche utilizzate dal Servizio
Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso fede in fase di contraddittorio.
f) La sezione di campionamento dovrà essere rispettare quanto previsto al punto 3.5 dell’allegato VI
alla parte V del D.Lgs.152/2006 e ss.mm.ii; per ogni punto di controllo e prelievo dovrà essere
garantita in alternativa, la presenza di una bocchetta di prelievo dotata di tronchetto filettato, munito
di tappo e saldato al camino, o di flangia universale di dimensioni unificate dotata di fori passanti e
di controflangia cieca per la chiusura, costruiti secondo quanto riportato in Appendice 2 al presente
Allegato. In caso di impossibilità tecnica l’azienda dovrà procedere a formulare una proposta
alternativa secondo i criteri espressi con D.G.P. n °173 del 22.05.2012 e riportati nel sito specifico
www.provincia.vicenza.it/ente/la-struttura-della-provincia/servizi/ambiente-1/emissioni-in-
atmosfera-controlli-analitici-1.
g) La ditta dovrà sempre provvedere ad una corretta gestione e manutenzione dei propri sistemi di
abbattimento come da Piano di Monitoraggio e Controllo ed in caso di avarie o carente
funzionamento degli stessi, darne tempestiva comunicazione alla Provincia ed al Dipartimento
Provinciale dell’A.R.P.A.V.
h) In caso di anomalie o guasti agli impianti il gestore deve darne comunicazione alla Provincia ed al
dipartimento provinciale dell’A.R.P.A.V. entro le otto ore successive. Qualora le anomalie di
funzionamento siano tali da non garantire il rispetto dei limiti di emissione fissati, si dovrà
1
Si veda lo schema esemplificativo riportato in appendice 1, Allegato VI, parte V del D.Lgs 152/2006.
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procedere alla sospensione delle relative lavorazioni per il tempo necessario alla rimessa in
efficienza. Le difformità accertate nei controlli analitici effettuate dal gestore devono essere
comunicate entro 24 ore dall'accertamento. Ogni interruzione del normale funzionamento degli
abbattitori, comprese manutenzione ordinaria e straordinaria, dovrà essere annotata in apposito
registro 2, da tenere a disposizione dell’autorità di controllo.
1.2 - Limiti
Quota Portata * Fasi e dispositivi tecnici di Sistemi di Limiti
Camino Parametro
(dal suolo) (Nm3/ora) provenienza trattamento (concentrazione)
Acido Cloridrico 5 mg / Nm3
Acido Solforico 2 mg / Nm3
Aspirazione Linea 1- Nichelatura
1 11 m 33760 \\\ Cianuri 5 mg / Nm3
(finiture ottone rame)
Metalli
2 mg / Nm3
(Cu+Ni+Sn+Zn)
Acido Cloridrico 5 mg / Nm3
Acido Solforico 2 mg / Nm3
2 11 m 33670 Aspirazione Linea 1 Nichelatura Scrubber Cianuri 5 mg / Nm3
Metalli (Cu+Ni) 1 mg / Nm3
Cromo VI 1 mg / Nm3
Acido Cloridrico 5 mg / Nm3
Acido Solforico 2 mg / Nm3
3 11 m 37570 Aspirazione Linea 2 Zincatura \\\
Cianuri 3 mg / Nm3
Zinco 1 mg / Nm3
Acido Cloridrico 5 mg / Nm3
Aspirazione Linea 2 Zincatura Acido Solforico 2 mg / Nm3
4 11 m 32980 \\\
(fosfosgrassaggio/decapaggio) Acido Fluoridrico 2 mg / Nm3
Zinco 1 mg / Nm3
Acido Cloridrico 5 mg / Nm3
Acido Solforico 2 mg / Nm3
Aspirazione Linea 3 Rotobarile di
8 11 m 0 \\\ Metalli
supporto 2 mg / Nm3
(Cu+Ni+Sn+Zn)
Cromo VI 1 mg / Nm3
Acido Cloridrico 5 mg / Nm3
Acido Solforico 2 mg / Nm3
9 11 m 0 Aspirazione Linea 4 Finitura statica \\\
Metalli
2 mg / Nm3
(Cu+Ni+Sn+Zn)
Acido cloridrico 5 mg / Nm3
Acido solforico 2 mg / Nm3
10 11 m 0 Aspirazione Linea 5 Zincatura nuova \\\
Cianuri 3 mg / Nm3
Zinco 1 mg / Nm3
* Ammesso con un range di variabilità di ±20%. Qualora in sede di realizzazione dell'impianto per esigenze di salubrità degli ambienti di lavoro dovessero
realizzarsi condizioni perse di aspirazione e di conseguenza di portata ne dovrà essere data notizia con la prevista comunicazione di avvio, con apposita
giustificazione. A fronte di riscontri analitici con portate riscontrate superiori il limite in emissione dovrà essere modulato proporzionalmente secondo la
formula indicata nella norma.
2 - Emissioni sonore
2.1 - Prescrizioni
a) L’azienda deve verific are, con cadenza triennale e ogni qualvolta vi siano delle modifiche che
comportano delle variazioni sostanziali del livello di rumore, l’attualità della Valutazione di Impatto
2
Si veda lo schema esemplificativo riportato in appendice 2, Allegato VI, parte V del D.Lgs 152/2006.
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Acustico, aggiornando lo studio agli atti ed eseguendo i rilievi fonometrici necessari, utilizzando le
professionalità di un Tecnico Competente in Acustica Ambientale. Le misure devono essere eseguite
al fine di verificare il rispetto dei limiti di emissione, di immissione e differenziali rispetto ai ricettori
più esposti al rumore..
Si segnalano, per l’elaborazione della documentazione di impatto acustico ai sensi dell’articolo 8 della Legge
n.447 del 1995, le Linee Guida approvate con Deliberazione del Direttore Generale ARPAV (DDG n.3 del
29.01.2008) e consultabili nel sito internet dell’Agenzia, all’indirizzo http://www.arpa.veneto.it/temi-
ambientali/agenti-fisici/fle-e-allegati/linee_Guida-DOC-Impatto_Acustico.
b) In caso di superamento dei limiti assoluti e/o differenziali, da comunicarsi tempestivamente a questo
Ente, al Comune ed all’A.R.P.A.V., dovranno essere realizzate opportune mitigazioni acustiche
concordandole con Comune ed A.R.P.A.V. Tali interventi dovranno essere comunicati a questa
Amministrazione per gli aspetti di competenza.
c) Le campagne di misura dovranno essere effettuate durante lo svolgimento delle attività rumorose,
con comunicazione preventiva di almeno 15 giorni, al Comune ed ad A.R.P.A.V., che potranno
presenziare allo stesso.
d) La prima campagna di misure a seguire il presente provvedimento, dovrà essere effettuata entro il
termine fissato per il collaudo funzionale e comunque non oltre 180 gg dall'avvio dell'impianto.
2.2 - Limiti
Tipologia Punto di emissione Limiti
Punti inpiduati nella Relazione Previsionale di
Emissioni sonore Impatto Acustico allegata all’istanza di Valutazione di Piano di Zonizzazione Acustica del Comune di Malo
Impatto Ambientale
3 - Scarichi idrici
3.1 – Prescrizioni
a) Il controllo degli scarichi dovrà avere frequenza semestrale; per lo scarico delle acque meteoriche
l'analisi deve intervenire dopo un periodo di secco ragionevolmente lungo e la distanza di un anno
da un'analisi all'altra è da intendersi come indicativa.
b) I pozzetti fiscali posti a valle del sistema di depurazione devono essere del tipo UNICHIM o
analogo, in modo da permettere il prelievo manuale o con l’attrezzatura automatica
(autocampionatore), deve essere sempre accessibile da parte delle Autorità competenti al controllo,
deve essere idoneo per i prelievi e le misure di portata dei reflui oggetto del presente
provvedimento e indipendente da altri eventuali apporti di acque reflue.
c) Le analisi e il prelievo dei campioni, realizzati al fine di monitorare nel tempo il rispetto dei limiti,
dovranno essere effettuati da personale qualificato, che redigerà anche un apposito verbale di
prelievo. Quest’ultimo dovrà essere allegato al rapporto di prova che dovrà indicare, oltre agli esiti
delle analisi condotte sui campioni prelevati anche il metodo di campionamento e le metodiche
analitiche adottate. I rapporti di prova con i relativi verbali di prelievo dovranno essere conservati
dalla ditta e messi a disposizione delle autorità competenti al controllo.
d) Le metodologie di campionamento e analisi devono essere quelle utilizzate dal Servizio Laboratori
di ARPAV, riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-ambientali/ippc/servizi-alle-
aziende/metodiche-analitiche. L’azienda può cambiare le metodiche analitiche, previa
comunicazione ad ARPAV, la quale può esprimersi in merito. Le metodiche utilizzate dal Servizio
Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso fede in fase di contraddittorio.
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e) La ditta deve effettuare i controlli di cui ai precedenti punti preavvisando il Dipartimento
Provinciale dell’ARPAV con un anticipo di almeno 15 giorni per lo scarico produttivo e nei
medesimi termini in cui viene contattato il laboratorio incaricato per le acque meteoriche.
f) La ditta dovrà registrare, su apposito quaderno messo a disposizione dell’autorità di controllo, le
operazioni di manutenzione programmate e straordinarie effettuate sul sistema di depurazione.
g) La ditta dovrà provvedere all’attenta e costante conduzione del sistema di depurazione e segnalare
tempestivamente alla Provincia, al Dipartimento Provinciale dell’ARPAV eventuali inconvenienti
che si dovessero verificare.
h) I limiti di accettabilità non potranno in alcun caso essere conseguiti mediante diluizione con acque
prelevate esclusivamente allo scopo.
i) Le acque meteoriche derivanti dal dilavamento dei tetti e dei piazzali raccolte e convogliate al punto
di scarico denominato SF2, recapitante nel corso d’acqua denominato Torrente Vedesai, dovranno
essere monitorate mediante campionamenti conoscitivi, con periodicità semestrale, per i parametri
inpiduati all’interno del Piano di Monitoraggio e Controllo.
3.2 – Limiti
Limiti
Tipologia Punto di Tecnologie di contenimento
emissione
Paramento Valore
Acque di processo e
SF1 Impianto depurazione Limiti di accettabilità degli scarichi in fognatura pubblica
acque di prima
(pubblica fognatura) chimico-fisico gestita dalla società Alto Vicentino Servizi spa
pioggia
Acque meteoriche di
dilavamento piazzali,
SF2
seconda pioggia \\\ \\\
(torrente Valdesai)
piazzale depuratore e
tetti
4 - Gestione rifiuti
4.1 – Aspetti operativi
a) Il report sulla produzione dei rifiuti di cui al Piano di Monitoraggio e Controllo che riporta un
elenco limitato ai rifiuti caratteristici dello specifico comparto produttivo, dovrà essere integrato con
tutte le altre tipologie di rifiuti indicati nel M.U.D.
b) I rifiuti dovranno essere raggruppati in aree dotate di apposita cartellonistica, indicante il relativo
codice C.E.R. e l’eventuale caratteristica di pericolosità.
c) La gestione dei rifiuti prodotti dovrà avvenire nel rispetto di quanto previsto dalla parte IV Titolo I
del D.Lgs. 152/06; in particolare la loro gestione dovrà avvenire nella modalità di deposito
temporaneo così come definito dall’art. 183 c. 1 lettera bb) del D.Lgs. 152/2006 ..
5 - Altro
a) La ditta dovrà costantemente vigilare sul buono stato di conservazione delle pavimentazioni
impermeabilizzate ed effettuare, in presenza di eventuali fessurazioni, le relative
manutenzioni.
b) Con riferimento alla previsione di cui all'art.29-sexies, punto 6-bis, del D.Lgs. 152/2006 e
ss.mm.ii., relativamente al sistema di monitoraggio della falda, si dovrà presentare, entro il
31.12.2016, una specifica proposta operativa in merito, precedentemente concordata con gli
organi di controllo.
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c) Il sistema dovra' essere quindi reso operativo nel termine 30.06.2017 e, nel termine del 30.09.2017, la
ditta dovrà procedere ad un'analisi a set esteso. I referti analitici dovranno essere trasmessi a questa
Amministrazione e ad ARPAV nel termine di 30 giorni dal prelievo con una proposta di set analitico
per i successivi controlli.
a) 8. Successivamente è richiesta un'analisi con frequenza semestrale per i parametri oggetto di
proposta, eventualmente integrati sulla base di determinazioni di questa Amministrazione.
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Allegato 2 - Appendice 1
SCHEMA TIPO DI CERTIFICATO ANALITICO
(*importante considerare indicazioni sotto riportate)
Ditta:___________________________________________________________________________________________________
Attività produttiva svolta: __________________________________________________________________________________
Camino n._________________ Relativo all'impianto di: __________________________________________________________
Campione 1 prelevato il___________________ da ____________________________________________________________
Durata del prelievo dalle ore____________ alle ore ______________
Campione 2 prelevato il___________________ da _____________________________________________________________
Durata del prelievo dalle ore___________ alle ore _______________
Campione 3 prelevato il__________________ da _____________________________________________________________
Durata del prelievo dalle ore___________ alle ore ________________
Tipo e quantità di materie prime utilizzate nell'impianto durate il prelievo e che abbiano influenza sulle emissioni
Strumentazione usata per il prelievo ____________________________________________________________________
Metodiche utilizzate per il campionamento ______________________________________________________________
Metodiche utilizzate per l’analisi _______________________________________________________________________
Risultati analitici:
Portata delle emissioni __________________ Temperatura fumi___________
Tenore di ossigeno* _________________________ Umidità ____________________
*(da riportare solo per processi di combustione)
Inquinante 1 Valore di concentrazione medio _______________ Flusso di massa
Inquinante 2 Valore di concentrazione medio _______________ Flusso di massa
Inquinante 3 Valore di concentrazione medio _______________ Flusso di massa
NOTE:
Oltre alla data e alla firma, con timbro di iscrizione all'albo, del tecnico abilitato all'analisi, si dovrà allegare il verbale di
campionamento e prelievo ed esprimere le seguenti determinazioni:
• che le condizioni di marcia al momento del prelievo risultavano essere al regime massimo possibile od, eventualmente,
motivare una situazione difforme;
• la presenza, o meno, ed il funzionamento, o meno, di eventuali impianti di abbattimento;
• la motivazione sulla scelta degli inquinanti analizzati e giudizio sulla loro rappresentatività rispetto alla globalità
dell'emissione ed al ciclo produttivo esaminato;
• stima dell'errore standard nell’analisi;
• motivazione delle eventuali difformità dei parametri tra quanto richiesto in sede di autorizzazione e quanto determinato al
momento dell’analisi.
(*) Nelle more dei decreti attutivi richiamati al punto 17 dell’ art. 271 del D.lgs 152/2006 per il campionamento manuale delle
emissioni convogliate, tenuto conto di approfondimenti in merito effettuati con ARPAV si dispone quanto segue:
• il numero di prelievi o campioni da eseguire nel caso di campionamento manuale è di 3 per ciascuna misura. Ai fini del
calcolo del valore di emissioni si deve considerare la media ottenuta da questi 3 campioni;
• il numero di prelievi o campioni è relativo a ciascun parametro o sostanza che si deve determinare per il confronto con il
valore limite;
• il tempo di campionamento di norma deve essere di un’ ora, tenuto conto che la concentrazione media è riferita, dal D.lgs
152/2006, ad un’ ora di funzionamento dell’impianto nelle condizioni di esercizio più gravose.
N.B. tempi di campionamento persi devono essere motivati
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Allegato 2 – Appendice 2
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Autorizzazione Integrata Ambientale N. 21/2016
ALLEGATO 3 - rev.00
Piano di Monitoraggio e Controllo
Smet Galvanotecnica s.r.l. - Via Volta n.11/B – Malo
QUADRO SINOTTICO
TERZO
GESTORE ARPA
CONTROLLOR
FASI
E Ispezioni Campionamenti/
Autocontrollo Reporting Attività
programmate analisi
1 COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 Materie prime
1.1.1 Materie prime – prodotti Mensile Annuale X
Materie prime - Additivi ed
1.1.2
altro (componenti variabili)
Mensile Annuale X
1.1.3 Prodotti finiti Giornaliera/Mensile Annuale X
1.2 Consumo di risorse idriche
1.2.1 Risorse idriche Mensile Annuale X
1.3 Energia
1.3.1 Energia consumata Mensile Annuale X
1.4 Consumo Combustibili
1.4.1 Combustibili Mensile annuale X
1.5 Matrice aria
Punti di emissione
1.5.1 Annuale X
(emissioni convogliate)
1.5.2 Inquinanti monitorati Annuale Annuale X X
1.6 Matrice Acqua
Inquadramento del punto di
1.6.1
scarico
1.6.2 Inquinanti da monitorare Semestrale Annuale X X
1.6.3 Acque di falda Quinquennale Quinquennale X X
1.7 Emissioni rumore
Valutazione impatto
1.7.1 Triennale Triennale X Su segnalazione
acustico
1.8 Rifiuti
1.8.1 Gestione rifiuti Settimanale Annuale X
2 Gestione dell’impianto
Controllo fasi critiche del
2.1 Variabile NO (***) X
processo
Manutenzione ordinaria
2.2 Variabile NO (***) X
delle apparecchiature
Piano gestione impianto di
2.3 Variabile NO (***) X
abbattimento fumi
Piano gestione impianto di
2.4 Variabile NO (***) X
depurazione acque
Aree di stoccaggio (vasche,
2.5 Variabile NO (***) X
serbatoi, etc.)
3 INDICATORI PRESTAZIONE
3.1 Indicatori di prestazione Annuale Annuale X
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(**) La Relazione dell’attività di monitoraggio è da inviare all’Autorità competente, al Comune di Romano d’Ezzelino e al Dipartimento Provinciale
ARPAV competente, una volta conclusa, con la periodicità stabilita, in concomitanza dell’invio del reporting annuale.
(***) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. Invece i dati con frequenza
di autocontrollo continua, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile, in
allegato al report.
1 – COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 – Materie prime
Tabella 1.1.1 – Prodotti
Modalità Reporting
Denominazione1 Fase di utilizzo Fonte del dato
stoccaggio (*)
Database
acido borico Sacchi Bagni attivi di zinco e nichel informatizzato SI
per gestione
Fustino/cistern neutralizzazione zinco magazzino
acido cloridrico 31-33 %
a Bagni attivi di zinco
acido solforico 66 Be’ puro Fustino Bagni attivi di stagno
Passivazione zinco rame
ottone e alluminio
ACIDO NITRICO 42 Be' Fustini
neutralizzazione lanthane
Decapaggio ferro e ottone
Fustino su
Acido solforico 96% bacino di neutralizzazione zama
contenimento
Neutralizzazione ferro e ottone
Fustino/cistern
Acido Solforico 26° 30% Depuratore
a
deottonatura
AMMONIACA 28° BE Fustino
Bagni attivi di nichel
BRASS 15 SALT (contiene sodio
cianuro, zinco cianuro, rame Fustino Bagni attivi di ottone
cianuro)
crystal carrier 44f - Additivo
secondario (etichettato come non Fustino Bagni attivi di nichel
pericoloso)
Bagni attivi di rame
ACTICARBONE CHIMICO
Sacchi Bagni attivi di nichel
POLVERE SM (carbone attivo)
Bagni attivi di ottone
cianuro di RAME Fustino Bagni attivi di ottone
Bagni attivi di rame
cianuro di sodio Fustino
Bagni attivi di ottone
cloruro di nichel Sacchi Bagni attivi di nichel
cloruro di potassio Sacchi Bagni attivi di zinco
CRYSTAL LEVELER 02 Fustini Bagni attivi di nichel
(etichettato come non pericoloso)
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CUPROPLATE BASE (contiene
Fustino Bagni attivi di rame
idrossido di potassio)
CUPROPLATE BRIL (Contiene
Fustino Bagni attivi di rame
but-2-in-1,4-diolo)
CUPROPLATE SURFACT
Fustino Bagni attivi di rame
(Contiene Alchilfosfato)
CUPROPLATE REFINER
Fustini Bagni attivi di rame
(etichettato come non pericoloso)
Crystal Surf 46 MF (Contiene
Fustini Bagni attivi di nichel
Alcool grasso etossisolfatato)
Active nichel Sacco Bagni attivi di nichel
DELTA 110 RP addittivo
(Contiene Acido etilsolfonico sale
Fustino Bagni attivi di nichel
sodico, Prop-2-in-1-olo
etossilato)
enduro 400 a (contiene triossido
Fustino Passivazione ottone e rame
di cromo)
nichel ELETTROLITIcO Fustino Bagni attivi di nichel
NICHEL SOLFATO (UMICORE) Sacchi Bagni attivi di nichel
rame METALLO Scatola Bagni attivi di rame
Sodio saccarinato Scatola Bagni attivi di nichel
STABAC 110 add (contiene
metanolo, Alchilbetaina,
Ottilfenolo etossilato, acrilato di Fustino Bagni attivi di stagno
metile, pirocatecolo, acido
acrilico)
STABAC crystal npf base
(contiene Ottilfenolo etossilato,
metanolo, Alchilbetaina, Acido
Fustino Bagni attivi di stagno
solforico, pirocatecolo, 4-
fenilbutone, acrilato di metile,
acido acrilico)
STABAC crystal npf brightener
(contiene metanolo, Ottilfenolo
Fustino Bagni attivi di stagno
etossilato, Cocoamfodipropionato
disodico, 4-fenilbutone)
Aqualor CZ 80 DF (contiene
triossido di cromo, Acido Fustino Passivazione tropicale zinco
solforico)
stagno solfato Fustino Bagni attivi di stagno
stagno vergine anodi 99.89% Anodi sfusi Bagni attivi di stagno
zeta convert k-100 addittivo Fustino Bagni attivi di zinco
(contiene alcool isopropilico, 4-
fenilbutone)
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ZETANIUM 220 BASE addittivo
(contienen Alchilfenolo etossi
solfato, sodio benzoato, sodio Fustino Bagni attivi di zinco
nicotinato, Poliossietilene naftil
etere solfato sodico)
Zetaplus 445 Replensher BAR
(contiene acido acetico,
Ortoclorobenzaldeide, sodio
benzoato, Alchilfenolo etossi Cisterne Bagni attivi di zinco
solfato, Poliossietilene naftil
etere solfato sodico, Alcool
grasso etossilato, 4-fenilbutone)
zeta plus 220 (contiene
Alchilfenolo etossi solfato, sodio
benzoato, sodio nicotinato, Fustino Bagni attivi di zinco
Poliossietilene naftil etere solfato
sodico)
zeta surfact 10 (contiene Alcool
Fustino Bagni attivi di zinco
grasso etossilato)
ZINCO SFERE E ANODI Scatole Zinco
Ottone anodi Scatole Ottone
Altro
1
I prodotti indicati sono indicativi e soggetti a variazione, in funzione della qualità degli stessi e della disponibilità di mercato
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità
Tabella 1.1.2 – Additivi ed altro
Reporting
Denominazione1 Modalità stoccaggio Fase di utilizzo fonte del dato
(*)
Database si
ACQUA informatizzato per
Fustino / cisterna Generale gestione
DEMINERALIZZATA
magazzino
acqua ossigenata 8-35
Fustino Zinco e depurazione
%
ACTIcarbone (carbone
Sacchi Depuratore
attivo)
Bisolfito di Sodio 18% Cisterna Depuratore
BLACK FINISH 5A
(contiene acido acetico,
Fustini Passivazione zinco
triossido di cromo, Acido
solforico)
BLACK FINISH 5B
(contiene acido acetico, Fustini Passivazione zinco
argento nitrato)
calce idrata Silos Depuratore
Cloruro ferrico 40-41% Cisterne Depuratore
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Demetal MS (contiene
Fustino Deottonatura (non in linea)
Ammonio persolfato)
Demetal sN (contiene
Soda caustica, 3-
Sacco Destagnatura (non in linea)
Nitrobenzensolfonato
sodico)
demetal scn ni a
(contiene
etilendiammina, Fustino Denichelante (non in linea)
dimetilditiocarbammato
sodico)
demetal scn ni b
(Contiene 3-nitrobenzen Fustino Denichelante (non in linea)
solforato sodico)
DEMETAL UNIVERSAL
PART A (contiene 3-
Sacco De-ramatura ( non in linea)
Nitrobenzensolfonato
sodico)
demetal universal part b
(contiene sodio solfito
anidro, sodio
Sacco De- ramatura ( non in linea)
solfocianuro,
etilendiamminotetraacet
ato di tetrasodio)
LANTHANE TR 175
PART A addittivo
(contiene Cromo (III) Fustino Passivazione zinco
solfato, sodio nitrato,
nitrato di cobalto)
LANTHANE TR 175
PART b addittivo
Fustino Passivazione zinco
(contiene diossido di
silicio)
LANTHANE TR 175
PART c addittivo
(contiene Cromo (III) Fustino Passivazione zinco
solfato, nitrato di
cobalto)
OSSIDAL 750-L
addittivo (contiene acido
cromico, acido Fustino Passivazione alluminio
fluoridrico, Acido nitrico,
sodio tungstato)
Picklane 31 (contiene Fustino Nichelatura e zincatura
alcool alcossilato,
butilglicole, alcool
grasso etossilato,
Ammina grassa
etossilata)
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picklane 68 addittivo
(contiene ammonio Sacco Nichelatura e zincatura
bifluoruro)
Picklane 74 (contiene
Fustino Nichelatura
acido fluoborico)
polielettrolita anionico
Sacchi Depuratore
(floculant)
presol 1083 (contiene
Soda caustica, sodio
carbonato, Sodio
metasilicato pentaidrato,
sodio metasilicato
Sacco Sgrassatura ottone
anidro, Sodio
tripolifosfato, sodio
fluoruro,
etilendiamminotetraacet
ato di tetrasodio)
presol 1161 (contiene
Soda caustica, sodio
carbonato, Sodio
Sacco Sgrassatura ferro
metasilicato pentaidrato,
Sodio tripolifosfato,
sodio fluoruro)
presol 3071 additivo
(contiene sodio
carbonato, sodio
metasilicato anidro,
Soda caustica, Sodio
Sacco Sgrassatura zama
tripolifosfato, Sodio
alchil benzen solfonato,
alcansolfonato sodico,
alcool alcossilato, sodio
alchen solfonato)
presol 3465 additivo
(contiene sodio
carbonato, Soda
caustica, Sodio
metasilicato pentaidrato, Sacco Sgrassatura ottone
Sodio alchil benzen
solfonato,
Alchileterosolfato, alcool
alcossilato)
soda caustica 30-50% Cisterna Depuratore
Sodio Ipoclorito Cisterna Depuratore
SOLFURO SODIO
Sacchi Depuratore
(SOLVAY)
Triazur 310 (contiene Fustini Passivazione zinco
Cromo (III) solfato,
Acido nitrico, ammonio
bifluoruro)
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Presol 1200 (contiene
Soda caustica, sodio
carbonato, sodio
metasilicato anidro,
Sodio tripolifosfato,
Sacco Sgrassatura zinco
sodio fluoruro,
etilendiamminotetraacet
ato di tetrasodio,
Alchileterosolfato,
butilglicole)
Presol 7071 (contiene
sodio carbonato, sodio
metasilicato anidro,
Soda caustica, Sodio
tripolifosfato, Sodio Sacco Sgrassatura ottone
alchil benzen solfonato,
alcansolfonato sodico,
alcool alcossilato, sodio
alchen solfonato)
Altro
1
I prodotti indicati sono indicativi e soggetti a variazione, in funzione della qualità degli stessi e della disponibilità di mercato
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità
Tabella 1.1.3 – Prodotti finiti
Reporting
Denominazione Modalità stoccaggio UM Metodo misura
(*)
Peso del prodotto Programma
Contenitori del cliente ton/anno SI
trattato/pezzi contabilità
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità.
1.2 - Consumo risorse idriche
Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
Modalità di
Tipologia Fase Punto Metodo Frequenza
UM registrazione Reporting
approvvigionamento utilizzo misura misura autocontrollo
dei controlli
Igienico/
Acquedotto Contatore m3/anno Contatore Mensile Scheda SI
sanitario
Industriale Bocca
Acqua di falda m3/anno Contatore Mensile Scheda SI
processo pozzo
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità.
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1.3 – Energia
Tabella 1.3.1 – Energia consumata
Metodo Frequenza Fonte del Reportin
Descrizione Tipologia Punto misura UM
misura autocontrollo dato g
Registro
Energia
cartaceo
Energia non elettrica MWh e
Cabina Contatore mensile informatico SI
autoprodotta importata da TEP
contabilità
rete esterna
aziendale
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità.
1.4 - Consumo combustibili
Tabella 1.4.1 – Combustibili
Fonte del Reporting
Tipologia Fase di utilizzo UM Metodo misura
dato (*)
Riscaldamento
ambienti e m3 e
Metano Contatore Bolletta SI
riscaldamento TEP
vasche galvaniche
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità
1.5 – Emissioni in atmosfera
Tabella 1.5.1 - Punti di emissione
Durata
Durata
Punto Portata massima emissione
Provenienza emissione
di emissione Nmc/h giorni /anno
h/giorno(*)
(*)
Camino 1 Linea 1 finiture (ottone rame) 33.760 16 250
Camino 2 Linea 1 nichelatura 33.670 16 250
Camino 3 Linea 2 zincatura 37.570 16 250
Linea 2 zincatura
Camino 4
(fosfosgrassaggio/decapaggio)
32.980 16 250
Camino 6 Impianto termico (**) /// 16 250
Camino 8 Linea 3 rotobarile di supporto 21.600 16 250
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Camino 9 Linea 4 finitura statica 21.600 16 250
Camino 10 Linea 5 Zincatura nuova 21.600 16 250
(*) Si precisa che le durate indicate sono a massimo regime
(**) Si precisa che l’impianto ha una potenzialità di 0,3 MW (inferiore a 3 MW)
L’Azienda specificherà a titolo puramente indicativo una stima delle eventuali variazioni significative rispetto ai
dati forniti in tabella.
Tabella 1.5.2 - Inquinanti monitorati
Frequenz
Fase di Impianto di a Repor
Camino Parametro (S) UM Note
produzione abbattimento controllo ting
periodico
Portata Nm3/h annuale
Acido cloridrico mg/Nm3 annuale
Linea galvanica
Acido solforico mg/Nm3 annuale
nr 1 - No
1 /// Cianuri mg/Nm3 annuale SI
finitura/Nichelatur abbattimento
Metalli ( Rame-
a
Stagno-Zinco- mg/Nm3 annuale
nichel)
Portata Nm3/h annuale
Acido cloridrico mg/Nm3 annuale
Acido solforico mg/Nm3 annuale
Linea galvanica Scrubber a Metalli
2 mg/Nm3 annuale // SI
nichelatura umido 2a (Nichel-Rame)
Cianuri mg/Nm3 annuale
Cromo VI mg/Nm3 annuale
Portata Nm3/h annuale
Acido cloridrico mg/Nm3 annuale
No
3 /// Acido solforico mg/Nm3 annuale SI
abbattimento
Cianuri mg/Nm3 annuale
Zinco mg/Nm3 annuale
Linea galvanica
Portata Nm3/h annuale
nr 2 - zincatura
Acido cloridrico mg/Nm3 annuale
Acido solforico mg/Nm3 annuale No
4 /// SI
Acido abbattimento
mg/Nm3 annuale
fluoridrico
Zinco mg/Nm3 annuale
Portata Nm3/h annuale No SI
abbattimento
Acido cloridrico mg/Nm3 annuale
Acido solforico mg/Nm3 annuale
Linea galvanica
8 /// Metalli ( Rame-
nr 3 rotobarile
Stagno-Zinco- mg/Nm3 annuale
Nichel)
Cromo VI mg/Nm3 annuale
9 /// Portata Nm3/h annuale No SI
Acido cloridrico mg/Nm3 annuale abbattimento
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Frequenz
Fase di Impianto di a Repor
Camino Parametro (S) UM Note
produzione abbattimento controllo ting
periodico
Acido solforico mg/Nm3 annuale
Metalli ( Rame-
Linea galvanica Stagno-Zinco- mg/Nm3 annuale
nr 4 finitura Nichel)
Linea galvanica No SI
nr 5 – nuova 10 /// Portata Nm /h
3
annuale abbattimento
zincatura
1.6 – Emissioni in acqua
Tabella 1.6.1 – Inquadramento punti di scarico
Punto
Portata Durata Durata
di Impianto di
Provenienza Recapito (m3/giorno emissione emissione
emission abbattimento
) h/giorno gg/anno
e
Depuratore chimico- 180 18 250
fisico mc/die1 h/giorno1 gg/anno
Impianto di Fognatura
trattamento Chimico AVS Alto
SF1 Acque meteoriche di - fisico Vicentino
prima pioggia Servizi
piazzale depuratore
Variabile Variabile Variabile
(depurate)
Acque meteoriche di
dilavamento piazzali,
Torrente
SF2 seconda pioggia /
Valdesai Variabile Variabile Variabile
piazzale depuratore e
tetti
1
Si precisa che si tratta di una stima, e che la durata dell’emissione potrebbe essere maggiore, in dipendenza dal
carico di lavoro
Tabella 1.6.2 - Inquinanti monitorati
Impianto di
Recapito Dato Frequenza Reportin
Provenienza abbattiment Scarico Parametro
finale analitico controllo g
o
Impianto di SF1 Fognatura mg/l semestrale SI
Acque processo trattamento AVS Alto pH
galvanico e chimico - Vicentino mg/l
acque di prima fisico Servizi COD
pioggia area
depuratore mg/l
Azoto nitroso
mg/l
Azoto nitrico
Azoto mg/l
ammoniacale
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Impianto di
Recapito Dato Frequenza Reportin
Provenienza abbattiment Scarico Parametro
finale analitico controllo g
o
mg/l
Cloruri
mg/l
Solfati
mg/l
Fluoruri
mg/l
Tensioattivi
totali
mg/l
Boro
mg/l
Cromo totale
mg/l
Rame
mg/l
Ferro
mg/l
Nichel
mg/l
Cadmio
mg/l
Zinco
mg/l
Cromo VI
mg/l
Cianuri
Impianto di
Recapito Dato Frequenza Reportin
Provenienza abbattiment Scarico Parametro
finale analitico controllo g
o
mg/l
pH
mg/l
Azoto nitroso
mg/l
Azoto nitrico
Azoto mg/l
ammoniacale
Acque
mg/l
meteoriche di
dilavamento Torrente Cloruri
/ SF21 mg/l Annuale SI
piazzali, seconda Valdesai
pioggia piazzale Solfati
depuratore e tetti mg/l
Fluoruri
mg/l
Tensioattivi
totali
mg/l
Boro
mg/l
Cromo totale
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Impianto di
Recapito Dato Frequenza Reportin
Provenienza abbattiment Scarico Parametro
finale analitico controllo g
o
mg/l
Rame
mg/l
Nichel
mg/l
Cadmio
mg/l
Zinco
mg/l
Cromo VI
mg/l
Cianuri
mg/l
COD
mg/l
Idrocarburi
totali
mg/l
SST
mg/l
Ferro
(*) Il report è presentabile inserendo i valori richiesti su supporto informatico o allegando i certificati analitici.
1
L’ente competente (ARPAV) sarà avvertito del campionamento in concomitanza con il laboratorio incaricato dello
stesso.
Tabella 1.8.1 – Acque di falda
Si rimanda alla specifica prescrizione autorizzativa
1.7 – Rumore
Tabella 1.7.1 – Rumore
Modalità di
Punto di misura (al perimetro) Frequenza controllo registrazione dei Reporting
controlli
Valutazione di impatto acustico (inclusa misura
presso recettori). Viene eseguita misura puntuale
e/o, per i ricettori, tramite calcolo ai sensi della Triennale Relazione SI
norma UNI ISO 9613 parte 2 (software Prelude)
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1.8 – Rifiuti
Tabella 1.8.1 – Gestione rifiuti
Smaltiment Recuper
Modalità
Codice Descrizione o o Modalità di controllo Fonte Reportin
stoccaggi
CER1 Rifiuto (codice) (codice) e di analisi del dato g
o
(***) (***)
Registro
Prelevati dal- Peso (kg/anno)
Acidi di decapag- rifiuti si
11 01 05* la vasca al D9 //
gio Caratterizzazione/analisi
bisogno (**)
per smaltimento
Registro
Prelevati dal- Peso (kg/anno)
Basi di decapag- rifiuti
11 01 07* la vasca al D15 // si
gio Caratterizzazione/analisi
bisogno (**)
per smaltimento
Registro
Peso (kg/anno)
rifiuti
Soluzioni acquo- Cisterna da
se di lavaggio 1 mc
11 01 11* D9 // si
contenenti so- all’interno di Caratterizzazione/analisi
(**)
stanze pericolose area coperta per smaltimento
Registro
Limatura e trucioli Peso (kg/anno)
Fusto in area rifiuti
12 01 03 di materiali non R13-R4 // si
coperta Caratterizzazione/analisi
ferrosi (**)
per smaltimento
Imballaggi in car- Cassa in Registro
15 01 01 R13-R3 // Peso (kg/anno) si
ta e cartone area coperta rifiuti
Imballaggi in pla- Sacchi di ny- Registro
15 01 02 R13 // Peso (kg/anno) si
stica lon rifiuti
Pallets in
Imballaggi in le- zona coperta Registro
15 01 03 R13 // Peso (kg/anno) si
gno e pavimenta- rifiuti
ta
Imballaggi conte- Big-bag e
nenti residui di Sacchi di ny-
Registro
15 01 10* sostanze perico- lon all’interno D15 // Peso (kg/anno) si
rifiuti
lose o contamina- di vasca in
ti da tali sostanze PVC
Registro
Rifiuti dall’elimi- Peso (kg/anno)
rifiuti
19 08 02 nazione della Cisterna D15 // si
Caratterizzazione/analisi
sabbia (**)
per smaltimento
Fanghi e residui Registro
di filtrazione, con- Peso (kg/anno)
11 01 09* Cassone in rifiuti
tenenti sostanze R13 // si
fangoso area coperta Caratterizzazione/analisi
pericolose (**)
per smaltimento
Fanghi e residui Registro
11 01 09* di filtrazione, con- Peso (kg/anno)
Cassone in rifiuti
solido non tenenti sostanze R13 // si
area coperta Caratterizzazione/analisi
polverulento pericolose (**)
per smaltimento
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Smaltiment Recuper
Modalità
Codice Descrizione o o Modalità di controllo Fonte Reportin
stoccaggi
CER1 Rifiuto (codice) (codice) e di analisi del dato g
o
(***) (***)
Registro
Prelevati dal- Peso (kg/anno)
Acidi di decapag- rifiuti si
11 01 05* la vasca al D9 //
gio Caratterizzazione/analisi
bisogno (**)
per smaltimento
Registro
Prelevati dal- Peso (kg/anno)
Basi di decapag- rifiuti
11 01 07* la vasca al D15 // si
gio Caratterizzazione/analisi
bisogno (**)
per smaltimento
Registro
Peso (kg/anno)
rifiuti
Soluzioni acquo- Cisterna da
se di lavaggio 1 mc
11 01 11* D9 // si
contenenti so- all’interno di Caratterizzazione/analisi
(**)
stanze pericolose area coperta per smaltimento
Assorbenti, mate-
riali filtranti (inclu-
si i filtri dell’olio
non specificati al-
trimenti) stracci e
indumenti protet- Cisterna da
tivi, contaminati Registro
15 02 02* 1 mc in area D15 // Peso (kg/anno) si
da sostanze peri- rifiuti
coperta
colose
1
Nel report viene riportato il quantitativo dei rifiuti della tabella con allegato il MUD completo; i certificati analitici sono
conservati presso l'azienda (vedi specifiche già riportate in autorizzazione) per tutta la durata dell’A.I.A. e messi a
disposizione dell’Autorità di controllo.
(**) Per caratterizzazione del rifiuto si intende sia l'approfondimento (tramite analisi chimica e/o studio delle schede
tecniche, di sicurezza e/o del processo produttivo) finalizzato alla classificazione del rifiuto secondo il Regolamento
1357/2014 e la Decisione 955/2014 (elenco codici CER) sia quello necessario per la verifica di accettabilità presso gli
impianti di destino. L'approfondimento finalizzato alla classificazione si rende necessario in presenza di rifiuti con voci a
specchio e per l’attribuzione delle caratteristiche di pericolo dei rifiuti pericolosi assoluti. La frequenza di
caratterizzazione sarà in generale annuale per i rifiuti avviati a smaltimento e biennale per quelli avviati a recupero,
salvo perse specifiche degli impianti di destino, e dovrà essere comunque rinnovata in corrispondenza di ogni
variazione del ciclo produttivo che comporti modifiche al rifiuto prodotto.
(***) Le indicazioni non vanno considerate vincolanti purché le eventuali perse destinazioni future avvengano nel
rispetto della normativa ambientale sui rifiuti
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2- PIANO DI GESTIONE
2.1 Controllo delle fasi critiche del processo
Modalità di
Frequenza
Attività Attività controllo Parametri esercizio UM registrazione Reporting
autocontrollo
dei controlli
Acidità dei bagni Ph pH Quotidiana NO NO
Controllo Temperatura T °C Quotidiana NO NO
Linea 1
Livello Livello vasca Cm Quotidiana NO NO
finitura/ ni-
chelatura1 Baumè (ove richiesto) Densità soluzione Be’ Quotidiana NO NO
Analisi sul bagno (ove
Concentrazione Mg/l Mensile Registro NO
richiesto) 2
Acidità dei bagni Ph Ph Quotidiana NO NO
Controllo Temperatura T °C Quotidiana NO NO
Linea 2 Livello Livello vasca Cm Quotidiana NO NO
zincatura3 Baumè (ove richiesto) Densità soluzione Be’ Quotidiana NO NO
Analisi sul bagno (ove
Concentrazione Mg/l Mensile Registro NO
richiesto) 4
Acidità dei bagni Ph Ph Quotidiana NO NO
Controllo Temperatura T °C Quotidiana NO NO
Linea 3 Livello Livello vasca Cm Quotidiana NO NO
rotobarile5 Baumè (ove richiesto) Densità soluzione Be’ Quotidiana NO NO
Analisi sul bagno (ove
Concentrazione Mg/l Mensile Registro NO
richiesto) 6
Acidità dei bagni Ph Ph Quotidiana NO NO
Controllo Temperatura T °C Quotidiana NO NO
Linea 4
Livello Livello vasca Cm Quotidiana NO NO
finitura
statica7 Baumè (ove richiesto) Densità soluzione Be’ Quotidiana NO NO
Analisi sul bagno (ove
Concentrazione Mg/l Mensile Registro NO
richiesto)
Acidità dei bagni Ph Ph Quotidiana NO NO
Controllo Temperatura T °C Quotidiana NO NO
Linea 5 Livello Livello vasca Cm Quotidiana NO NO
nuova Quotidiana
Baumè (ove richiesto) Densità soluzione Be’ NO NO
zincatura7
Analisi sul bagno (ove
Concentrazione Mg/l Mensile Registro NO
richiesto)
1
I controlli sono eseguiti alle vasche di: rame, stagno, ottone, nichel
2
I parametri analizzati sono:
- vasche rame: rame cianuro, sodio cianuro; vasche stagno: acido solforico, stagno solfato
- vasche ottone: rame, sodio cianuro, zinco; vasche nichel: acido borico, nichel cloruro, nichel solfato
3
I controlli sono eseguiti alle vasche di zinco
4
I parametri analizzati sono: acido borico, potassio cloruro, zinco cloruro
5
I controlli sono eseguiti alle vasche di: rame, stagno, ottone, piombo
6
I parametri analizzati sono:
- vasche rame: rame cianuro, sodio cianuro; vasche stagno: acido solforico, stagno solfato
- vasche ottone: rame, sodio cianuro, zinco; piombo: piombo
7
Le vasche su cui eseguire i controlli saranno decise una volta che verrà installato l’impianto
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Le registrazioni vengono conservate per tre anni successivi allo scadere dell’AIA presso lo stabilimento, a
disposizione delle Autorità di Controllo.
2.2 Manutenzione ordinaria delle apparecchiature
Modalità di registrazione e
Macchinario Tipo di intervento Frequenza Reporting
comunicazione all’autorità
Vasche bagni attivi di
Travaso e pulizia Annuale Quaderno manutenzioni
zinco
Vasche bagni attivi di
Travaso e pulizia Annuale Quaderno manutenzioni
nichel
Vasche bagni attivi di
Travaso e pulizia Annuale Quaderno manutenzioni
finiture
Vasche bagni attivi di
Travaso e pulizia Annuale Quaderno manutenzioni
finiture statica
Vasche bagni Controllo tenuta Settimanale Quaderno manutenzioni
Controllo tenuta Annuale Quaderno manutenzioni
Controllo visivo
Giornaliero // NO
presenza liquidi
Controllo sonda di
Bacino contenimento livello (che aziona
spanti impianti Semestrale Quaderno manutenzioni
pompa di
svuotamento)
Pulizia (rimozione
eventuali solidi
Annuale Quaderno manutenzioni
depositati anche da
sottovasche)
Sistemi aspirazione
Vedasi prospetto seguente
fumi
Sistemi depurazione
Vedasi prospetto seguente
acque
2.3 Piano gestione impianto abbattimento fumi
Le linee di trattamento galvanico, eccetto la linea di nichelatura, sono dotate di aspirazione con
convogliamento all’esterno. Non sono dotate di abbattimento in quanto le analisi in uscita ai camini effettuate
annualmente e previste indicano concentrazioni allo scarico nella norma. Questa situazione è confermata
anche dal DM1 ottobre 2008 sulle BAT (tabella 10 riga 17 “… non risultano normalmente rilevanti le
emissioni aeriformi …”).
La manutenzione dei sistemi di aspirazione consiste fondamentalmente nella sostituzione delle parti
elettriche monitorate quotidianamente e nella sostituzione delle parti non funzionanti, effettuata al bisogno.
Le aspirazioni localizzate delle vasche di trattamento galvanico di nichelatura sono convogliate alla torre di
abbattimento fumi denominata Scrubber nr. 2a.
Nella tabella di seguito si riportano i controlli che vengono regolarmente effettuati, la periodicità e il reporting.
In allegato si riportano specifiche schede di controllo utilizzate dalla ditta.
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Modalità di
Impianto Apparecchiature Dispositivi Tipo di intervento Frequenza Reporting
registrazione
Controllo allarme (di
Linee di trattamento Aspirazioni localiz- Cappe aspi- Formato carta-
funzionamento aspira- Annuale no
galvanico zate ranti ceo
zione) acustico-visivo
Verifica integrità del
Formato carta-
corpo della colonna di mensile no
ceo
assorbimento
Pulizia ugelli spruzza- Formato carta-
annuale no
tori ceo
Corpo colonna Verifica funzionamen- Formato carta-
mensile no
di assorbimen- to sensori di livello ceo
to
Verifica stato riempi-
mento dei corpi di
Linea galvanica Formato carta-
riempimento ed even- annuale no
nichelatura Scrubber a umido ceo
tuale pulizia/sostituzio-
ne
Verifica stato interno Formato carta-
annuale no
della colonna ceo
Pulizia e rimozioni di
Formato
Demister eventuali depositi/in- annuale no
cartaceo
crostazioni
Verifica integrità e pu- Formato
annuale no
Pompa man- lizia cartaceo
data Verifica funzionamen- Formato
settimanale no
to manometro cartaceo
Sistemi di trattamento fumi: controllo del processo
Parametri di Modalità di
Punto Sistema di controllo del Frequenza registrazio
Fase UM reporting
emissione abbattimento processo di di controllo ne dei
abbattimento controlli
Controllo pressione
di mandata
bar Settimanale
soluzione di
abbattimento
Livello soluzione
livello Settimanale
assorbente
Qualità della
soluzione di
(Range 8.5 –
abbattimento Settimanale
Scrubber a (controllo manuale)
9.5) Formato
Linea nichelatura NO
2a umido pH
cartaceo
Qualità della
soluzione di
abbattimento
µS/cm Settimanale
(controllo
manuale):
conduttività
Sostituzione della
soluzione di / (*)
abbattimento
(*) La sostituzione della soluzione di abbattimento avviene con cadenza almeno mensile e ogni qual volta i controlli evi-
denziano un livello di saturazione (conducibilità superiore a 1.800 µS/cm)
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2.4 Piano di gestione impianto depurazione acque
Come detto, il ciclo di lavoro di SMET SRL si sviluppa con le lavorazioni galvaniche (perse a seconda del
prodotto).
Dalle lavorazioni galvaniche si originano reflui derivanti dai lavaggi effettuati dopo i bagni e i recuperi. Queste
acque, in relazione alla loro origine, vengono fatte confluire in tre vasche di accumulo:
A. vasca di accumulo acque acide (cromiche);
B. vasca di accumulo acque totali.
C. vasca di accumulo acque con cianuro
Le acque acide (cromiche) subiscono in ambiente acido un pre-trattamento di riduzione, che avviene con il
dosaggio di acido solforico con pompa dosatrice, controllata dalla catena di pH, e dosaggio di reagente
riducente (bisolfito di sodio) con pompa dosatrice controllata da catena redox, il tutto miscelato con aria da
apposita elettrosoffiante. Dopo la reazione le acque così trattate vengono fatte confluire per caduta alla linea
delle acque totali (vasca B); da qui le acque proseguono poial il successivo trattamento.
Le acque provenienti dalla vasca di accumulo B vengono inviate mediante pompaggio in una prima vasca
provvista di agitatore dove viene effettuato il dosaggio di agente flocculante (cloruro ferrico) e solfuro di
sodio; in questa vasca confluiscono anche le acque provenienti dall’ossidazione cianuri, preventivamente
trattate con soda caustica e ipoclorito (regolati da una catena di ph e redox). Da qui le acque vengono
successivamente inviate in una seconda vasca per l’aumento del pH tramite l’aggiunta di calce idrata e
carbone, fino al valore di pH ottimale di precipitazione degli idrati del metallo (8,5 – 9,5). Il valore viene
controllato da un’apposita catena di pH e una miscelazione viene effettuata tramite elettroagitatore.
La torbida così ottenuta passa per gravità in una successiva vasca di reazione. Qui tramite pompa dosatrice
viene dosata una soluzione di polielettrolita organico; la vasca è dotata di miscelazione mediante agitatore.
Detto reagente ha la funzione di appesantire i fiocchi di fango ottenuto, velocizzando così la separazione
dall’acqua. La torbida passa per gravità alla fase di decantazione su decantatore lamellare ove avviene di
fatto la separazione acqua fango: quest’ultimo, raccoltosi sul fondo del decantatore, a mezzo di
elettropompa, viene inviato in un secondo decantatore a cono in vetroresina, per una ulteriore separazione, e
quindi all’ispessitore; successivamente il fango viene inviato alla pressa per la separazione dall’acqua. I
fanghi vengono poi smaltiti dalla ditta specializzata ed autorizzata, mentre l’acqua viene mandata per gravità
alla canaletta di raccolta acque da depurare e fatta confluire nel pozzetto: dal pozzetto viene poi inviata
mediante pompa alla linea delle acque da depurare per poi confluire nella vasca B ed essere nuovamente
trattata.
L’acqua depurata in uscita al decantatore lamellare passa in una vasca dove si ha un dosaggio di Ipoclorito
tramite pompa dosatrice, e successivamente viene inviata ad un filtro in quarzo ed ad uno in carbone, per un
ulteriore trattenimento dei solidi sospesi e dei tensioattivi. Infine vi è la vasca di controllo finale per il controllo
finale del pH (con relativa correzione tramite aggiunta di acido solforico) e infine l’aggiunta di perossido
d’idrogeno per l’eliminazione degli eventuali nitriti presenti. L’acqua viene quindi scaricata presso la pubblica
fognatura di via Volta a Malo.
Di seguito si riporta lo schema a blocchi dell’impianto di depurazione
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Schema a blocchi dell’impianto di depurazione
Arrivo acque linee galv. con cromo Acque dilavamento Stoccaggio e smaltimento
piazzale Fanghi
Arrivo linee depuratore
Serbatoio acque acque galv. senza
cromiche cromo
FILTRO PRESSA
Bisolfito
di sodio
RIDUZIONE CROMATI
Acido Pozzetto
solforico
Serbatoio B
POST REAZIONE RACCOLTA ACQUE
CROMATI TOTALI
Cloruro ferrico
Dosaggio reagenti Solfuro di sodio
POST REAZIONE
CIANURI
Soda caustica
Controllo pH e
flocculazione Carbone
Ipoclorito
OSSIDAZIONE Formazione fiocchi Polielettrolita
Soda CIANURI
caustica
Vasca accumulo con Fanghi
pompa rilancio DECANTATORE
IpocloritoAcqua depurata
Vasca accumulo fanghi
Dosaggio ipoclorito
Arrivo acqua linea
finiture lavaggio ottone
contenente cianuri
Filtro a quarzo
Ispessitore
Arrivo acqua linea
finiture lavaggio rame
contenente cianuri
Filtro carboni attivi
Controllo pH Acido solforico 30%
Vasca acqua depurata Perossido d’idrogeno
Allo scarico in fognatura
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Nella tabella di seguito si riportano i controlli che vengono regolarmente effettuati, la periodicità e il reporting.
In allegato si riportano specifiche schede di controllo utilizzate dalla ditta.
Macchinario Tipo di intervento Frequenza Modalità di registrazione Reporting
Pulizia con soluzione acquo-
Settimanale Scheda cartacea* SI
sa e Acido cloridrico
Sonde depuratore Controllo sonde
(eventuale ritaratura al biso- Settimanale Scheda cartacea* SI
gno, ± 0,3 unità)
Controllo pressione e funzio-
Filtri Settimanale Scheda cartacea* SI
namento visivo
Controllo pressione e funzio-
Pompe dosatrici namento visivo (modalità Settimanale Scheda cartacea* SI
manuale)
Controllo pressione e funzio-
namento visivo (modalità Settimanale Scheda cartacea* SI
Pompa dosatrice ipoclorito manuale)
Verifica quantità dosata Settimanale Scheda cartacea* SI
Decantatore in vetroresina Svuotamento Settimanale Scheda cartacea* SI
Decantatore in acciaio Svuotamento Settimanale Scheda cartacea* SI
Pulizia generale Pulizia impianto Settimanale Scheda cartacea* SI
Controllo pressione e funzio-
Pompa di ripristino namento visivo (modalità Settimanale Scheda cartacea* SI
manuale)
Controllo pressione e funzio-
Pompe alimentazione namento visivo (modalità Settimanale Scheda cartacea* SI
manuale)
Controllo funzionamento
Caldaia Verifica temperatura e pres- Settimanale Scheda cartacea* SI
sione
Canalette Pulizia Settimanale Scheda cartacea* SI
Controllo pressione e funzio-
Settimanale Scheda cartacea* SI
namento visivo
Filtri quarzo
Rigenerazione/sostituzione Al bisogno1 Scheda cartacea* SI
Controllo pressione e funzio-
Settimanale Scheda cartacea* SI
Filtri carbone namento visivo
Rigenerazione/sostituzione Al bisogno2 Scheda cartacea* SI
Prodotti Controllo livello Settimanale Scheda cartacea* SI
Controllo livello fanghi Settimanale Scheda cartacea* SI
Decantatore
Svuotamento e pulizia Annuale Scheda cartacea* SI
Vasche Svuotamento e pulizia Annuale Scheda cartacea* SI
Vasca contenimento Controllo tenuta Annuale Scheda cartacea* SI
* Nel quaderno degli interventi verranno registrate solo le anomalie, con le relative azioni correttive intraprese.
1
Se si rileva pressione in ingresso al filtro superiore a 5 bar, si provvede alla rigenerazione; se dopo rigenerazione le
perdite di carico non diminuiscono si procede con la sostituzione (indicativamente il filtro al quarzo viene sostituito con
cadenza da 1 a 3 anni).
2
Per verificare l’efficienza del filtro a carbone attivo si verificano le perdite di carico: se la pressione differenziale tra
ingresso ed uscita è superiore a 5 bar si procede alla rigenerazione. Si fa inoltre riferimento alle analisi periodiche:
quando si nota un aumento della concentrazione di tensioattivi si provvede alla sostituzione del carbone attivo.
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2.5 Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
Struttura di Tipo di controllo Frequenza Modalità di Reporting
contenimento registrazione
Area stoccaggio Verifica ispettiva Mensile (1) NO
materie prime ed
additivi
Area stoccaggio Verifica ispettiva Mensile (1) NO
rifiuti
(1) Rapporto scritto sulle “non conformità” rilevate (integrità strutture) e programma di intervento delle operazioni di
ripristino
3- INDICATORI DI PRESTAZIONE
Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance
Indicatore e
Frequenza di Reportin
sua Denominazione U.M.
monitoraggio g
descrizione
Consumo
Quantitativi di materie prima dedotti da
specifico di Kg/ton Annuale SI
quanto indicato nella tabella 4.1.1.1
materia prima
Consumo
Quantitativi di additivi dedotti da quanto
specifico di Kg/ton Annuale SI
indicato nella tabella 4.1.1.2
prodotti ausiliari
Produzione
specifica di Totale rifiuti Kg/ton Annuale SI
rifiuti
Consumo
specifico di Energia elettrica MWh/ton Annuale SI
Energia
Consumo
specifico di Metano m3/ton Annuale SI
combustibile
Consumo idrico Acqua di falda (pozzo artesiano) m3/ton Annuale SI
specifico Acquedotto m3/ton Annuale SI
Scarico
Acqua scaricata m3/ton Annuale SI
produttivo
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