determina
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 1014 DEL 14/11/2017
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: GIUDIZIO DI COMPATIBIITA' AMBIENTALE E CONTESTUALE
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE AI SENSI D.LGS. 152/2006 E S.M.E.I.
DITTA: GASER T.C. - TECHNICAL COATING SRL
PROGETTO: MODIFICA E AMPLIAMENTO IMPIANTO GALVANICO
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: ISOLA VICENTINA
IL DIRIGENTE
Premesso che:
• la ditta GASER T.C. - TECHNICAL COATING SRL, con sede legale ed operativa in via
Enzo Ferrari n.51 in comune di Isola Vicentina, ha presentato, in data 17/07/2017 con prot.
n.51196-51199-51204, l'istanza per ottenere il giudizio di compatibilità ambientale e
contestuale autorizzazione integrata ambientale per l'intervento relativo a “modifica e
ampliamento impianto galvanico”, nel sito catastalmente censito Foglio n. 8 mappale n.
1321;
• la suddetta istanza è relativa ad una tipologia ricompresa al punto 3 lettera f) impianti per il
trattamento di superficie di metalli e materia plastiche mediante processi elettrolitici o
chimici qualora le vasche destinate al trattamento abbiano un volume superiore a 30 m3.
• per l'istanza richiamata, l'avvio del procedimento e l'attività istruttoria in materia di VIA e di
AIA si svolgono in maniera unificata attraverso il coordinamento delle perse disposizioni
in materia, come previsto dall'art.10 c.2 D.Lgs. 152/2006.
Tenuto conto che:
• tra le competenze inpiduate in capo alla Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016 rientra,
nell'allegato B, la valutazione d’impatto ambientale e contestuale Autorizzazione Integrata
Ambientale per attività galvaniche.
Considerato che:
• La ditta GASER T.C. - TECHNICAL COATING SRL ha provveduto alla pubblicazione
dell'annuncio di avvenuto deposito del progetto, in data 04/09/2017 sul quotidiano “il
Giornale di Vicenza”, ed alla successiva presentazione al pubblico in data 11/09/2017;
• non sono pervenute osservazioni, ai sensi dell'art. 24 del D.Lgs. n. 152/2006.
Visto e fatto proprio il parere favorevole di impatto ambientale n.28/2017 espresso dal
comitato tecnico di Valutazione Impatto Ambientale provinciale nella riunione del 08/11/2017, ai
copia informatica per consultazione
sensi della L.R. n. 4/2016, allegato al presente atto come parte integrante e sostanziale relativo sia
alla procedura di VIA che di AIA.
Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni/raccomandazioni al fine di mitigare gli impatti
ambientali e monitorare nel tempo la situazione aziendale.
Dato atto che il provvedimento, ai sensi dell'art.26 c.4 del D.Lgs. 152/2006, sostituisce o
coordina tutte le autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta e assensi comunque
dominanti in materia ambientale, necessari per la realizzazione e l'esercizio dell'opera o
dell'impianto.
Dato atto che al rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale provvederà il dirigente del
Ambiente nell'ambito delle proprie competenze.
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2014) che è di 270 giorni (ID PROC 179).
Visti:
• il D.Lgs. n.152/ 2006 “Norme in materia ambientale” e s.m.i.;
• la D.G.R. n. 1539 del 27/9/2011 "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile
2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18
giugno 2009, n. 69. Disposizioni applicative”;
• la L.R. 4/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di
competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”.
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000.
Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.25 del 17/07/2017 con la quale è
stato approvato il Bilancio di Previsione 2017-2019.
Visto che con Decreto Presidenziale n. 65 del 01/08/2017 è stato approvato il Piano
Esecutivo di Gestione 2017/19.
DETERMINA
1. giudizio favorevole di compatibilità ambientale per il progetto della ditta GASER T.C. -
TECHNICAL COATING SRL, con sede legale ed operativa in via Enzo Ferrari n.51 in
comune di Isola Vicentina, ha presentato, in data 17/07/2017 con prot. n.51196-51199-
51204, l'istanza per ottenere il giudizio di compatibilità ambientale e contestuale
autorizzazione integrata ambientale per l'intervento relativo a “modifica e ampliamento
impianto galvanico”, nel sito catastalmente censito Foglio n. 8 mappale n. 1321 con le
prescrizioni riportate nel parere 28/2017 allegato al presente decreto per costituirne parte
integrante e sostanziale;
2. di dare atto che:
a) la procedura di valutazione dell'impatto ambientale, ai sensi dell'art. 26, comma 6,
del D.Lgs. n. 152/06 dovrà essere reiterata qualora il progetto non venga realizzato
entro cinque anni dalla pubblicazione, prevista al successivo punto 6;
b) il presente provvedimento non sostituisce eventuali ulteriori visti, pareri,
concessioni, autorizzazioni di competenza provinciale necessari per la realizzazione
copia informatica per consultazione
del progetto e che la ditta proponente rimane impegnata ad acquisire eventuali
ulteriori autorizzazioni necessarie per l'autorizzazione del progetto;
c) il presente provvedimento si riferisce al progetto così come pervenuto, con le
successive integrazioni presentate; eventuali variazioni progettuali dovranno essere
sottoposte a preventiva valutazione;
d) verrà demandato al Dirigente del Settore Ambiente il rilascio dell'Autorizzazione
Integrata Ambientale ;
3. di prescrivere che:
a) nella fase realizzazione del progetto dovrà essere sempre garantita la sicurezza per
la salute degli addetti ai lavori, dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente
circostante;
b) il proponente, per gli adempimenti di cui all'art. 28 del D.Lgs. 152/06, dovrà
trasmettere un resoconto annuale dei monitoraggi, entro il 30/04 a partire dall’anno
successivo avvio dell'impianto, redatto secondo modalità da definirsi con il Servizio
V.I.A. Provinciale;
4. di informare che
a) avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R.
(Tribunale Amministrativo Regionale) del Veneto entro 60 giorni dal ricevimento,
ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;
b) la documentazione oggetto dell’istruttoria è visionabile presso il Settore Ambiente
Servizio VIA -Suolo - rifiuti della Provincia di Vicenza, contra' Gazzolle n. 1,
Vicenza;
5. di dare altresì atto che:
a) il presente provvedimento sarà pubblicato sul sito web provinciale
www.provincia.vicenza.it;
b) la ditta dovrà pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto un
estratto del presente provvedimento, concordato preventivamente con gli Uffici
provinciali , nel quale saranno indicati l’opera, l’esito del provvedimento e i
luoghi ove lo stesso può essere consultato nella sua interezza;
c) dalla data di pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione decorrono i
termini per eventuali impugnazioni in sede giurisdizionale da parte di soggetti
interessati, nonché per le scadenze di cui al precedente punto 3);
d) la presente deliberazione non comporta spese, minori entrate, né riflessi diretti o
indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12).
6. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta GASER T.C. - TECHNICAL COATING
SRL e al consulente, al Comune di Isola Vicentina, al Dirigente del Dipartimento
Provinciale di Vicenza dell’A.R.P.A.V., al Direttore ULSS 8 Berica. Agli Enti si ricorda la
rispettiva competenza in materia di vigilanza e controllo ai sensi delle vigenti norme, con
particolare riferimento alle competenze comunali in materia di edilizia e commerciale.
7. di dare mandato al Responsabile del procedimento alla pubblicazione nel sito istituzionale ai
sensi e per gli effetti D.L. 33/20113;
8. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012);
copia informatica per consultazione
9. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line;
10. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012);
11. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line.
Vicenza, 14/11/2017
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
copia informatica per consultazione
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Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 1014 DEL 14/11/2017
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DITTA: GASER T.C. - TECHNICAL COATING SRL
PROGETTO: MODIFICA E AMPLIAMENTO IMPIANTO GALVANICO
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: ISOLA VICENTINA
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 15/11/2017.
Vicenza, 15/11/2017
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(BERTACCHE CRISTINA)
con firma digitale
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
GASER T.C. - TECHNICAL COATING S.R.L.
PARERE N. 28/2017
Oggetto: modifica e ampliamento impianto galvanico.
PROPONENTE: Gaser T.C. - Technical Coating srl
SEDE LEGALE: Via Enzo Ferrari n. 51 - Isola Vicentina
SEDE INTERVENTO: Via Enzo Ferrari n. 51 - Isola Vicentina
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Galvanica.
PROCEDIMENTO: Procedura di V.I.A. e contestuale A.I.A.
MOTIVAZIONE V.I.A: ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 3.
Lavorazione dei metalli e dei prodotti minerali - f) impianti per il
trattamento di superficie di metalli e materia plastiche mediante processi
elettrolitici o chimici qualora le vasche destinate al trattamento abbiano un
volume superiore a 30 m3.
COMUNE INTERESSATO: \\\
DATA DOMANDA: 17 luglio 2017
DATA PUBBLICAZIONE: 01 settembre 2017
DATA INTEGRAZIONI: 07 settembre e 02 novembre 2017
DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
- Progetto definitivo dell'impianto, opera o intervento;
- Studio di Impatto Ambientale (S.I.A.);
- Sintesi non tecnica, ai sensi del comma 5 dell'art. 22 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.;
- Allegato 1 – Schema a blocchi del ciclo produttivo;
- Allegato 2 – Sistema di aspirazione ed abbattimento fumi;
- Allegato 3 – Lay-out impianto;
- Allegato 4 – Valutazione previsionale di impatto acustico;
- Planimetria generale;
- Elenco degli allegati alla domanda relativi alla procedura di A.I.A.;
- Schede ed allegati relativi alla procedura di A.I.A.;
- Dichiarazione di non necessità della relazione di valutazione di incidenza ambientale ai sensi del
D.RR. 8 settembre 1997, n. 357 e della D.G.R. n. 3173 del 10 ottobre 2006, e relativa Relazione
tecnica esplicativa.
PREMESSE ED UBICAZIONE
La Ditta intende estendere l’orario lavorativo da 8 a 24 ore e potenziare l’impianto di nichelatura già presen -
te installando una nuova linea costituita da n. 6 vasche per effettuare il trattamento di nichel chimico, inoltre
sarà aggiornato il lay-out delle linee già presenti. L’attività esistente risulta già autorizzata ai sensi della nor -
mativa IPPC, con specifica Autorizzazione Integrata Ambientale. n.11 del 03/06/2011.
La nuova linea di vasche consentirà alla ditta proponente di rivestire particolari di grande dimensione (val -
vole per il settore petrolifero o gasdotti).
La linea sarà costituita da una serie di vasche per il trattamento di nichel chimico, il sistema di aspirazione e
abbattimento, il sistema di movimentazione, e gli accessori necessari per il corretto funzionamento della li -
nea.
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
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Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
La sede operativa della ditta è ubicata nella parte settentrionale del territorio amministrativo del Comune di
Isola Vicentina, compresa interamente nella sezione “Isola Vicentina” N. 103144 della Carta Tecnica Regiona-
le Numerica – Scala 1:5.000, catastalmente inpiduata al foglio n. 8 mappale n. 1321 dello stesso comune
censuario.
L’area in questione non presenta contatto con zone di persa destinazione urbanistica particolarmente sensi-
bili, le quali sono comunque separate dalle infrastrutture che circondano l’ambito in esame.
La porzione di fabbricato occupata dall’attività della ditta ha un’area complessiva di circa 4.900 mq, di cui
circa 3.000 mq di superficie coperta e 1.900 mq circa di area scoperta pavimentata.
Ortofoto del sito
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
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QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Di seguito si riporta il quadro complessivo degli strumenti di pianificazione regionali, provinciali e locali
vigenti nell’area di progetto. Ai fini del presente studio sono stati presi in esame:
Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto (vigente e adottato);
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Isola Vicentina;
Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Isola Vicentina;
Piano Regionale di Tutela delle Acque (P.T.A.);
Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
Piano di Gestione dei Rischi Alluvionali;
Rete Natura 2000.
I riferimenti programmatici sopra indicati rappresentano un quadro generale sufficientemente descritto, per
il quale può essere utile un approfondimento per quanto riguarda il PAT, negli elaborati grafici in relazione
all’ubicazione dell’impianto in esame ed approfondendo il fatto che “L’area di progetto ricade all’interno di
“Compatibilità geologica: area idonea a condizione” (art. 23 N.T.A.)”, nonché per il PI per quanto riguarda
il rapporto tra l'insediamento con quanto indicato negli elaborati del PI per la zona interessata.
Le integrazioni hanno fornito le informazioni richieste.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
La porzione di fabbricato occupata dall’attività della ditta GASER T.C. TECHNICAL COATING SRL ha
un’area complessiva di circa 4.900 m2, di cui circa 3.000 mq di superficie coperta e 1.900 mq circa di area sco -
perta pavimentata.
La nuova linea di vasche consentirà alla ditta proponente di rivestire particolari di grande dimensione
(valvole per il settore petrolifero o gasdotti). La linea sarà costituita da una serie di vasche per il trattamento
di nichel chimico, da un sistema di aspirazione e abbattimento, da un sistema di movimentazione e dagli
accessori necessari al corretto funzionamento dell'impianto. Il progetto prevede quindi un incremento del
volume delle vasche di trattamento pari a 66 m3.
Le vasche componenti la linea verranno installate in bacino di contenimento ricavato al di sotto di 2500 mm
del piano di calpestio del capannone. Il bacino sarà completamente realizzato in C.A. impermeabilizzato con
l’infiltrazione di resina bicomponente a base acrilica (particolarmente formulata per iniezioni impermeabiliz -
zanti in fessure, pori, porosità capillari, cavità) e con membrana liquida poliuretanica impermeabilizzante
igroindurente e successivamente trattato con polimero termoplastico PVC.
Il bacino sarà provvisto di pozzetto di raccolta per eventuali sversamenti (600*600 mm) con pompa di
trasferimento e sistema emergenza/segnalazione (sonda conduttimetrica).
Nel caso di fuoriuscita di reflui gli stessi per gravità (pavimentazione del bacino con pendenza verso il
pozzetto) sarebbero convogliati nel pozzetto del bacino.
Il refluo raccolto nel pozzetto del bacino di contenimento tramite pompa dedicata sarà inviato nel serbatoio
di contenimento dedicato ai risciacqui impianti.
L’intero ciclo del processo galvanico viene condotto all’interno del capannone mentre l’area esterna
pavimentata oltre che per le vie di transito e parcheggio.
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DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
Il ciclo di trattamento aziendale di progetto non varierà rispetto a quello attuale. I pezzi da trattare, con pesi
fino a 18 tonnellate, vengono agganciati, secondo le dimensioni, singolarmente o a gruppi alla barra
(struttura) di movimentazione. Un carroponte di portata 30 tonnellate preleva la barra con i pezzi agganciati
e la trasferisce immergendo i pezzi nelle soluzioni di processo.
Il trattamento prevede lo sgrassaggio nella vasca di sgrassatura chimica o elettrolitica, il lavaggio e il
decapaggio.
I trattamenti successivi riguardano:
- nichel wood viene eseguito su pezzi di acciaio inox per produrre uno strato flash che migliora il successivo
ancoraggio del nichel chimico;
- nichel chimico, secondo gli spessori di deposito richiesti, con durata fino a 15 ore di immersione.
La vasca di decapaggio e la vasca di nichel wood sono rivestite internamente con rivestimento plastico in PP
atto a resistere alla soluzione contenuta, mentre le pareti delle vasche di nichel chimico sono costruite in AISI
316 in quanto, pur essendo polarizzate con tensione applicata, sulle pareti e sui serpentini, nel tempo, tende
a depositarsi il nichel chimico.
Quando nella vasca di nichel chimico (A) si innesca il processo di deposito su pareti o serpentini, la vasca
viene posta fuori servizio. La soluzione viene filtrata e travasata nella seconda vasca di nichel chimico (B) per
continuare la produzione.
La procedura di ripristino della vasca (A) prevede il riempimento della vasca con una soluzione di HNO3
prelevato dai serbatoi di stoccaggio collocati all’esterno del fabbricato. La soluzione nella vasca (A) può
essere riscaldata a 35 – 40 °C per accelerare i tempi di rimozione del nichel fino al completamento dello
strippaggio. La soluzione di HNO3 staziona in vasca anche fino a 10 ore per passivare le pareti.
La soluzione di strippaggio può essere utilizza per più cicli di strippaggio, quando raggiunge la saturazione
di nichel con tempi di recupero eccessivi, deve essere smaltita.
Una volta scaricata la vasca (A) si procede al risciacquo con acqua fino a raggiungere una concentrazione di
nitrati residui inferiore a 20 ppm.
Scaricata l’acqua di lavaggio, la vasca viene riempita nuovamente con il bagno di nichelatura. In
considerazione della notevole dimensione dei pezzi e al particolare tipo di lavoro che, per i tempi lunghi di
trattamento, consente di tenere prevalentemente chiuse le vasche, si è previsto di utilizzare un sistema di
aspirazione di tipo push pull con copertura e parzializzazione durante le fasi di trattamento o inattività.
Normalmente le vasche aspirate rimangono chiuse, la copertura a tappeto scorrevole dal lato push verso il
fronte di lavoro, azionata meccanicamente, chiude la superficie evaporante della vasca, lasciando
parzialmente libere le aperture delle testate eventualmente tamponabili.
Quando la carica viene introdotta/estratta da una vasca, la copertura viene aperta e contemporaneamente
viene automaticamente attivato il sistema push pull con getto d'aria direzionale rivolto dal fronte lavoro
verso la cappa aspirante installata sul lato opposto. Immediatamente terminata l'operazione che ha una
durata di circa due/tre minuti, la copertura viene chiusa e la portata ridotta al valore di mantenimento.
Con il sistema adottato normalmente tutti i coperchi sono chiusi e la aspirazione si riduce al 15% di
ventilazione di tutte le vasche. Quando il carroponte si porta su una vasca per carico /scarico dei pezzi,
automaticamente entra in funzione l’ aspirazione piena per quella sola vasca.
Disponendo l'impianto di un solo carroponte per la movimentazione dei pezzi non è prevista la
contemporaneità di apertura di più coperchi.
Le aspirazioni che corrono sotto il grigliato, sono convogliate all’esterno del fabbricato e collegate a due
gruppi di aspirazione e abbattimento, che fanno capo ad un unico punto di emissione ( CM24 ).
Il progetto prevede l’utilizzo di materie prime già utilizzate nelle linee galvaniche 6A e 6B. Per quanto
riguarda i consumi si segnala un aumento dell’utilizzo di materia prima dovuto in primo luogo
all’estensione dell’orario lavorativo e con l’aggiunta della nuova vasca di trattamento il conseguente
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aumento della produzione (tabelle da pg. 14. della Relazione tecnica descrittiva), con il conseguente aumento
di utilizzo di materie prime.
Per quanto riguarda il consumo di risorsa acquedottistica si assiste ad un aumento del 175%.
Il consumo di energia è strettamente legato al processo di elettrodeposizione e, a seguito delle modifiche
progettuali in esame, è previsto un aumento dei consumi di energia elettrica che dalla stato attuale di 782
Mwh passa allo stato di progetto di 1950 Mwh, con il consumo di gas metano passa dagli attuali 3837 Mwh
ai consumi futuri di 8595 Mwh.
Di seguito vengono riportate le tabelle illustrative con il ciclo produttivo e l’aggiornamento del lay-out di
ogni singola linea galvanica.
In generale il processo comprende le seguenti fasi:
– Sgrassaggi (persificati a seconda del materiale da trattare);
– Decapaggi (persificati a seconda del materiale da trattare);
– Eventuale trattamento di pre-nichelatura- nichel wood-(necessario per alcuni metalli);
– Eventuale strippaggio di materiale già trattato (denichelatura);
– Nichelatura (stessi bagni per tutti i metalli);
– Risciacqui statici dopo ogni fase;
– Risciacqui a ricircolo dopo ogni fase grazie a demineralizzazione;
– Asciugatura finale.
Di seguito il lay-out riepilogativo delle linee produttive attuali 6A e 6B e linea produttiva di progetto 6D.
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PRODUZIONE DI RIFIUTI
Per la produzione di rifiuti l’azienda ha previsto un organizzazione del personale e delle operazioni che
riguardano in modo specifico i rifiuti prodotti dai processi produttivi dall’azienda, per ottimizzare la
gestione ai fini del rispetto dell’ambiente, della normativa e della convenienza economica.
In particolare, la gestione dei rifiuti interviene nelle fasi di identificazione dei processi e degli impianti che
originano i rifiuti, nella loro caratterizzazione e classificazione, nelle fasi di imballaggio, etichettatura,
modalità di deposito, valutazione degli operatori per lo smaltimento esterno, documentazione e
organizzazione delle spedizioni, registrazione e dichiarazione di produzione e smaltimento.
La gestione dei rifiuti è applicata anche nella scelta dei fornitori dei servizi di smaltimento necessari.
Per quanto riguarda la gestione vera e propria dei rifiuti, i residui di lavorazione, i bagni esausti, saranno
raccolti in idonei recipienti, che andranno stoccati con le stesse modalità delle materie prime, ma saranno
considerati come rifiuti e smaltiti come tali.
Informazioni aggiornate sui rifiuti generati dall’attività galvanica sono disponibili nella scheda B- Punto B
11.2. Il deposito temporaneo avviene nelle aree DrB e DrC con modalità definite al punto B 12. Infine si
precisa che è presente un addolcitore a monte delle linee e n. 4 cisterne all’interno delle quali vengono
accumulate le acque addolcite, tali cisterne sono situate su soppalco. L’acqua addolcita viene poi avviata alle
linee di trattamento.
Gli imballaggi vengono in parte recuperati e utilizzati per spedizione al cliente, mentre i restanti imballaggi
vengono conferiti al servizio di raccolta comunale (si allega copia convenzione stipulata con il comune).
Con integrazioni fornite successivamente l’azienda ha fornito ulteriori informazioni in merito al ciclo di
lavorazione (prodotti esenti PFAS) ed al monitoraggio delle aree di stoccaggio rifiuti.
La documentazione presentata dalla ditta al fine della richiesta VIA+AIA per ampliamento attività risulta
deve essere integrata con il PMC integrato tra l’attività esistente e le modifiche proposte.
Le integrazioni inviate hanno fornito i necessari chiarimenti.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
Le emissioni gassose generate dai trattamenti effettuati sono captate da sistemi di aspirazione localizzati
sugli impianti e convogliate in atmosfera da appositi camini, secondo il prospetto riportato nel seguito. In
particolare sono presenti i seguenti camini:
Camino 1: al servizio delle linee galvaniche 6A e 6B. Al camino vengono convogliati i flussi derivanti dalla
vasca fuori linea V51, dal laboratorio (cappa aspirata) e dell’impianto pilota (Processo 11). E’ attivo per un
massimo di 8 ore/giorno per circa 220 giorni/anno;
Camino 14: al servizio delle sabbiatrici (processo 3.0). Le sabbiatrici hanno periodicità di funzionamento
variabile in funzione del materiale in arrivo dal processo 1.0 e comunque non superiore a 8 ore giornaliere
per circa 220 giorni/anno;
Camino 23: al servizio dei forni 2A e 2B utilizzati per i trattamenti termici finali di
deidrogenazione/indurimento (processo 8.0). E’ attivo circa 6 ore/giorno per circa 4-5 giorni/settimana.
Dalla nuova linea galvanica deriverà un numero minore di inquinanti rispetto alle linee attualmente presenti
e la quantità di emissioni, riferite alla singola vasca delle nuove posizioni, risulteranno del tutto simili alle
attuali;
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SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
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Si ritiene opportuno introdurre cautelativamente tra i parametri monitorati gli aerosol alcalini che
potrebbero generarsi dalla vasca di sgrassaggio e dalla soluzione di lavaggio dello scrubber entrambe
contenenti NaOH).
Le aspirazioni di progetto, che corrono sotto il grigliato sono convogliate all’esterno del fabbricato e
collegate a due gruppi di aspirazione e abbattimento, che fanno capo ad un unico punto di emissione
(CM24).
Rispetto alla configurazione attuale sarà installato n. 1 nuovo camino (Camino 24) in aggiunta agli esistenti.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
Nell’attività galvanica sono generalmente richieste significative quantità di acqua per le vasche delle linee di
trattamento. L’aggiunta della nuova linea di trattamento comporterà un aumento dei consumi di risorsa idri -
ca acquedottistica di circa +175%.
L’attività galvanica non genera scarichi idrici di natura industriale in quanto secondo le soluzioni acquose di
risciacquo, i reflui generati dalla rigenerazione delle resine degli impianti di demineralizzazione ed i bagni
esausti vengono interamente smaltiti come rifiuti.
Si da atto che le valutazioni sulle acque meteoriche ai sensi del P.T.A. non subisce modifiche rispetto a quan -
to già considerato nel rilascio dell’AIA esistente.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
Il progetto in esame non prevede alcun intervento edilizio o di sviluppo urbanistico, nessuna modifica delle
strutture e infrastrutture esistenti rispetto all’attuale assetto territoriale.
L’impianto verrà installato in bacino di contenimento ricavato al di sotto di 2500 mm del piano di calpestio
del capannone. Il bacino sarà completamente realizzato in C.A. impermeabilizzato con l’infiltrazione di resi -
na bicomponente a base acrilica (particolarmente formulata per iniezioni impermeabilizzanti in fessure, pori,
porosità capillari, cavità) e con membrana liquida poliuretanica impermeabilizzante igroindurente e succes-
sivamente trattato con polimero termoplastico PVC. Il bacino sarà provvisto di pozzetto di raccolta per even-
tuali sversamenti (600*600 mm) con pompa di trasferimento e sistema emergenza/segnalazione (sonda con-
duttimetrica); nel caso di fuoriuscita di reflui gli stessi per gravità (pavimentazione del bacino con pendenza
verso il pozzetto) sarebbero convogliati nel pozzetto del bacino. Il refluo raccolto nel pozzetto del bacino di
contenimento tramite pompa dedicata sarà inviato nel serbatoio di contenimento dedicato ai risciacqui im -
pianti. Inoltre, qualsiasi eventuale tracimazione o rottura delle tubazioni potrà essere tempestivamente cap-
tata e contenuta grazie ad un catino di contenimento posto sotto a tutte le vasche di trattamento, con una ca -
pacità di 212 m3; gli eventuali sversamenti dunque, saranno tutti raccolti in questo bacino e da qui prelevati
tramite delle pompe e trasferiti direttamente nelle cisterne di raccolta rifiuti.
L’azienda ha ottenuto voltura del provvedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale n.11 del
03/06/2011. Contestualmente è stata data prescrizione di realizzare un piano di monitoraggio delle acque sot-
terranee.
L’azienda ha già realizzato, nell’ambito dell’AIA vigenti, i piezometri di controllo, n.1 idrogeologicamente a
monte e n. 2 idrogeologicamente a valle.
Nelle vicinanze dell’insediamento sono presenti due pozzi con attribuzione classe di rischio R1.
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VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
L’insediamento è ubicato a est della SP 46, che collega Vicenza e Schio. Il capannone fa parte di un comparto
industriale situato lungo la suddetta SP 46, a nord del centro abitato di Isola Vicentina, che dista dal
capannone in oggetto circa 500 m.
In prossimità dell’area in esame si riscontra la presenza di: a nord e nord est: aree agricole e ricettori in classe
IV e III secondo il Piano di Zonizzazione Acustico del comune confinante di Malo; a sud, est e ovest
insediamenti produttivi posti in classe V secondo il Piano di Zonizzazione Acustica del Comune di Isola
Vicentina
In aggiunta all’impatto acustico attuale, monitorato all’interno dell’AIA, verranno installati (all’esterno, sul
lato sud del capannone) i seguenti nuovi impianti:
• 1 ventilatore scrubber WT1 da 81 dBA;
• Pompe scrubber WT1
• 1 ventilatore scrubber WT2
• Pompe scrubber WT2.
Il lato sud dello stabilimento, dove verranno installati i nuovi macchinari elencati precedentemente, confina
con un parcheggio di servizio per il comparto produttivo di Isola Vicentina e con i capannoni industriali e
nel documento di Valutazione previsionale di Impatto Acustico il tecnico scrivente non riscontra potenziali o
manifesti superamenti dei limiti di legge.
Nello specifico si ritiene che il grado di approfondimento del documento di Valutazione Previsionale di
Impatto Acustico non sia sufficiente viste le finalità emerse e che l’argomento non e’stato trattato
relativamente agli impatti acustici determinati dalle attività e dagli impianti dell’azienda per il periodo
diurno e notturno, così come richiesto dalla normativa di settore (ai sensi dell’art. 8 della Legge Quadro
n.447 del 26.10.1995 e successive norme attuative nonchè DDG ARPAV n. 3 del 29/01/2008).
In particolare:
- manca la verifica del traffico indotto dall’attività sulle strade afferenti l’area in esame e si chiedono quindi,
delle indicazione riferibili sui percorsi di collegamento alle strade principali usati dai mezzi di trasporto del
materiale in ingresso e in uscita dal lotto, sul numero dei mezzi di trasporto dell’attività e sulle emissioni di
traffico indotto (leggero e pesante) prodotte dall’attività allo scopo di valutare l’effettiva incidenza dei livelli
incrementali prodotti dai mezzi – soprattutto pesanti – dell’attività. Tali livelli, anche come sommatoria degli
effetti del traffico esterno all’attività saranno confrontati con i limiti delle infrastrutture stradali percorse dai
mezzi di trasporto di cui sopra;
- è opportuno verificare con rilievo fonometrico, in periodo diurno e notturno, i livelli di rumore residuo
anche scorporati dalle emissione stradali, nonché i valori LeqA e L95 orari più bassi (essendo in fascia di
pertinenza stradale) riscontrati dal monitoraggio, che saranno usati per la verifica del livello differenziale
presso i ricettori indagati.
- i dati tecnici relativi ad installazioni, impianti e/o attività (anche manuali) anche di progetto, devono avere
carattere di riferibilità, a riguardo si chiede di integrare – laddove non è possibile è opportuno produrre una
verifica fonometrica atta alla caratterizzazione delle emissioni della specifica sorgente - le informazioni con
schede tecniche e certificazioni.
Il documento di valutazione di impatto acustico deve sempre riportare adeguate storie temporali con i
tracciati fonometrici dei rilievi effettuati e con le analisi del dato più opportune (a riguardo si riscontrano
tempi di misura brevi e caratterizzazione con scorpori delle sorgenti non chiara e riferibile). Inoltre le
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valutazioni relative alle verifiche dei livelli di rumore prodotte dall’azienda verso l’ambiente interno di
ricettori, devono essere accompagnate da effettive valutazioni sulla capacità di fono-isolamento degli
ambienti confinanti. Valutando la variabilità delle situazioni incognite presenti nel sito in analisi se non fosse
possibile il monitoraggio in ambiente interno (così come espressamente chiesto dalla norma vigente) presso i
suddetti ricettori, si ritiene opportuno valutare i livelli differenziali a finestre aperte assimilati ai valori in
ambiente esterno verificati ad 1 mt. dalla facciata.
A riguardo si chiede la verifica dei limiti di immissione ed emissione e del livello differenziale presso i
ricettori (anche eventualmente con carattere commerciale-uffici e/o di foresteria) presenti in prossimità del
lotto aziendale sul fronte nord-est posti in classe III nel Comune di Malo.
Le integrazioni fornite non hanno pienamente soddisfatto quanto richiesto, in quanto si riscontra la
mancanza della verifica del traffico indotto dall’attività sulle strade afferenti al lotto, nei termini specifici di
livelli di emissione sonora prodotti dai mezzi aziendali sopratutto pesanti, da confrontarsi - anche come
sommatoria degli effetti sonori - con i limiti di legge definiti dal DPR n1 142 del 2004 in seguito ad adeguata
classificazione stradale.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Nella documentazione proposta dall’azienda non si fa riferimento alla specifica matrice.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento, considerato che l’attività esistente è già soggetta a monitoraggio.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
Non si preventiva l’occupazione di nuovi spazi rispetto all’attuale configurazione del compendio aziendale,
sito all’interno di un ambito urbanistico produttivo. Non si prevede alcun aumento della superficie imper-
meabilizzata o l’occupazione di nuovi ambiti agricoli. Gli interventi di progetto non comportano pertanto il
possibile aumento dell’indicatore relativo all’incidenza della superficie ad uso industriale sul territorio co -
munale.
Nella documentazione pervenuta, oltre alle analisi sopra riportate, i tecnici non fanno riferimento a valuta-
zioni specifiche circa la caratterizzazione dell’impatto paesaggistico. Il lotto aziendale confina a sud, est e
ovest con altri lotti a destinazione industriale, verso nord (confine comune di Malo) l’area in analisi assume
un connotato più agricolo, sono presenti in prossimità verso nord e nord-est strutture residenziali e commer-
ciali. Il lotto è recintato con un muretto con inferiate, è presente verso est il fronte in prossimità dell’ingresso
del lotto, una schermatura a verde tramite essenze caducifoglie a alto fusto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
Il Comune di Isola Vicentina si trova fra itinerari importanti in ambito: la direttrice nord sud (la SP 46 del Pa-
subio) che pone in relazione Vicenza con Rovereto passando per Schio e Pian delle Fugazze; la SP 349 del
“Costo” che collega la provincia di Trento a Thiene e la SP 49 “Capiterlina” che collega le due strade prece -
dentemente nominate. In rapporto al sistema Altovicentino, Isola Vicentina è interessata da forti flussi di
traffico a medio e breve raggio.
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L’area produttiva all’interno della quale si colloca il sito della ditta GASER TC è direttamente servito dalla
SP 46. L’ elemento afferente la viabilità interessata dai flussi di automezzi commerciali in entrata ed uscita
dall’impianto è la S.P. 46 “Pasubio”. Il progetto in esame prevede la generazione di traffico veicolare
commerciale lungo la viabilità comunale interna e a servizio della zona industriale, direttamente connessa
alla SP 46. Non si prevede inoltre la modifica, rispetto a quanto già autorizzato, degli attuali accessi al
compendio produttivo o variazioni in relazione ai flussi veicolari commerciali pesanti in entrata ed uscita
dallo stabilimento.
Nella relazione tecnico descrittiva si scrive che l’alienazione delle produzioni avviene utilizzando automezzi
commerciali con portata media di circa 8,5 ton, i quali oltre che al carico in uscita, trasportano, in ingresso,
anche le materie prime necessarie allo stesso ciclo produttivo. Considerando che l’azienda opera per circa
220 giorni/anno, si stima un valore medio di 20 passaggi/giorno di mezzi commerciali (portata media 8,5
ton). A questi si aggiungono i mezzi personali dei dipendenti.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
La zona in cui è ubicato l’insediamento produttivo è classificata come Zone Produttive - D2 Industriali,
artigianali e commerciali di espansione) come definita dallo strumento urbanistico vigente.
All’interno dell’ambito territoriale di analisi si riconosce una sola unità ecosistemica prevalente e
rappresentativa: ecosistema delle aree urbanizzate. Marginalmente all’ambito produttivo, ove insiste il sito
aziendale, è possibile riconoscere l’ecosistema agrario- planiziale, afferente i fondi agricoli coltivati posti a
Nord.
Il territorio dell'area di studio (ambito di influenza potenziale) risulta, per la maggior parte, fortemente
antropizzato e caratterizzato dalla presenza di un’importante zona industriale, di un sistema insediativo
sparso e di seminativi alternati ad aree edificate. L’analisi a livello del sito aziendale è diretta alla
inpiduazione di elementi di particolare valenza vegetazionale o emergenze floristiche all’interno del
perimetro dell’area ove si intendono attuare le azioni di progetto (ammodernamento e ampliamento delle
linee galvaniche). Attualmente l’area risulta occupata da strutture ed impianti autorizzati per l’attività di
trattamento galvanico. Non sono presenti elementi vegetazionali di particolare valore o rilievo. Non si
segnala la presenza di specie endemiche e/o protette; mancano completamente elementi vegetazionali di
particolare rilievo, salvo sporadica vegetazione erbacea pioniera sinantropica e colonizzatrice.
Gli unici elementi vegetazionali presenti all’interno dell’area di progetto sono rappresentati quindi dalla
siepe perimetrale di Chamaecyparis messa a dimora lungo parte del perimetro Ovest.
L’area interessata dal progetto è inserita in un contesto fortemente antropizzato (area industriale) e privo di
ambiti naturali o naturaliformi, dovuto allo svolgersi da tempo dell’attività produttiva e alla conseguente
sottrazione di habitat e habitat di specie. L’area è nello stato di fatto occupata da immobili e piazzali, ossia
elementi antropici che hanno reso il sito inospitale per la maggior parte delle specie faunistiche locali, e non
più funzionale nei confronti delle aree seminaturali, rappresentate dai corridoio ecologici ripariali del
torrente Leogra- Timonchio e dai boschi termofili collinari.
La residua fauna presente in un ambiente ecologicamente compromesso, come quello di progetto, risulta
fortemente limitata negli effettivi e nella persità infraspecifica.
Non si è rileva alcuna presenza significativa di specie faunistiche di particolare pregio, ma la potenziale
presenza di specie comuni, sinantropiche ancorché del tutto occasionali.
L’intero lotto produttivo aziendale risulta del tutto inospitale per gran parte delle specie faunistiche.
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CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Le modifiche all’impianto galvanico esistente insisteranno all’interno dell’attuale fabbricato produttivo
aziendale, ubicato all’interno di una zona produttiva, dotato di specifici presidi ambientali e di sicurezza atti
a scongiurare potenziali pericoli per l’ambiente con particolare riferimento alle acque superficiali, di falda,
alle emissioni in atmosfera e rumorose. Dalle integrazione fornite l’attività non risulta soggetta alla “Norma-
tiva Seveso”. Si ritiene tuttavia necessario un approfondimento, in particolare, per le informazioni rispetto al
Ni(II)Solfato e specificando in cosa consistano le 20 ton di E1 (vedi pag 2/6 che 5/6 del documento già inol -
trato in merito).
Le integrazioni fornite non hanno soddisfatto appieno quanto richiesto, in quanto risulta fornita documenta-
zione che si differenzia dalla precedente unicamente per l'aggiunta di una colonna nella tabella di pag 3/6
dalla quale si arguisce la natura delle 20 t di classe E1; rimane privo di approfondimenti il tema relativo ai
bagni di NiSO4, nonché allegati citati nello stesso documento.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani, pro -
getti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
finalità che il proponente intende conseguire.
Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
monitoraggio post-operam finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti e dei limiti previsti per il
rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale.
Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
di rischi ambientali, sanitari ed ecologici
Il parere espresso dalla Commissione è relativo sia alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale che
a quella di Autorizzazione Integrata Ambientale.
Tutto ciò premesso si esprime
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PARERE FAVOREVOLE
all’intervento, subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate.
1. Nella fase di avvio dell’impianto, a modifica realizzata, dovrà essere effettuato uno specifico monitoraggio
delle emissioni gassose, con almeno due perse campagne di misura, al fine di verificare il rispetto dei limiti
previsti dalla normativa vigente.
2. Preliminarmente al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, la ditta dovrà presentare:
- la documentazione integrale richiesta in fase di integrazioni, per quanto riguarda l’applicabilità della di -
rettiva sulle industrie a rischio di incidente rilevante;
- un’integrazione dello studio sull’impatto acustico, con verifica del traffico indotto dall’attività sulle strade
afferenti al lotto, nei termini specifici di livelli di emissione sonora prodotti dai mezzi aziendali sopratutto
pesanti, da confrontarsi - anche come sommatoria degli effetti sonori - con i limiti di legge definiti dal DPR
n1 142 del 2004 in seguito ad adeguata classificazione stradale.
3. I prodotti utilizzati nella formulazione dei bagni dovranno essere esenti dalla presenza di sostanze e/o
composti perfluoroalchiliche .
Vicenza, 08 novembre 2017
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
Dott.ssa Silvia Chierchia Andrea Baldisseri
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