parere

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   VERBALE DELLA COMITATO TECNICO PROVINCIALE VIA
           DEL 17/02/2022
L'anno 2022, il giorno 17 del mese di Febbraio alle ore 16:30 il Comitato Tecnico Provinciale di V.I.A si è
riunito nella sede provinciale, a seguito di regolare convocazione, per trattare il seguente argomento: Società
immobiliare Lombarda spa – ampliamento fabbricato commerciale “sorelle ramonda” – comune di Montrecchio
maggiore

All'appello risultano:
SQUARCINA FILIPPO              Presidente               Assente


BALDISSERI ANDREA           Presidente delegato             Presente


CORTESI ANGELO               Commissario          Presente in teleconferenza


DE MARCHI ROBERTO             Commissario          Presente in teleconferenza


MONTANARI RICCARDO             Commissario          Presente in teleconferenza


MURARO TERESA               Commissario               Presente


ROSSI STEFANO               Commissario          Presente in teleconferenza


SALVIATI STEFANO              Commissario          Presente in teleconferenza


SVEGLIADO GIULIA              Commissario          Presente in teleconferenza


VALVASSORI RIMSKY             Commissario               Presente


VICENTIN ALBERTO              Commissario               Presente


OSTOICH MARCO               Commissario          Presente in teleconferenza


SERRAIOTTO MARIO              Commissario          Presente in teleconferenza


La Commissione viene presieduta da Andrea Baldisseri, giusta delega del Presidente, che riconosciuta legale
l’adunanza in conformità dell’art. 7 del Regolamento per il funzionamento del Comitato Tecnico Provincia
VIA, udita la relazione istruttoria, accertata la completezza delle informazioni e preso atto della proposta
progettuale contenuta nella documentazione tecnica presentata, esprime congiuntamente al CTP VIA parere
unanime, per la pratica in oggetto, nel parere sotto riportato.

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         Società Immobiliare Lombarda S.p.A.
                      PARERE N. 02/2022

Oggetto: Ampliamento fabbricato commerciale “Sorelle Ramonda”.
PROPONENTE:          Società Immobiliare Lombarda S.p.A.
SEDE LEGALE:          Viale Trieste n.45 – Montecchio Maggiore
SEDE INTERVENTO:        Viale Trieste n.45 – Montecchio Maggiore
TIPOLOGIA ATTIVITÀ:      Grande struttura con superficie di vendita superiore a 8.000 metri quadrati.
PROCEDIMENTO:         Valutazione di impatto ambientale ex art.27-bis del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A:       Legge regionale 50/2012. Art. 22 - Requisiti ambientali e viabilistici.
                1. Alle grandi strutture di vendita si applica la vigente disciplina di cui alla
                legge regionale 26 marzo 1999, n. 10 “Disciplina dei contenuti e delle
                procedure di valutazione ambientale” e successive modificazioni e al decreto
                legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e successive
                modificazioni, nel rispetto dei principi di semplificazione e unitarietà dei
                procedimenti, con riferimento alle seguenti tipologie progettuali:
                a) grandi strutture aventi superficie di vendita superiore a 8.000 metri
                quadrati, assoggettate alla valutazione di impatto ambientale (VIA)
COMUNE INTERESSATO:      Altavilla Vicentina e Sovizzo
DATA DOMANDA:         09 e 10 dicembre 2020
DATA PUBBLICAZIONE:      11 marzo 2021
DATA INTEGRAZIONI:       17 agosto 2021 e 02 febbraio 2022

DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
  1   Relazione tecnica generale
  2   Documentazione fotografica
  3   Valutazione di compatibilità idraulica
  4   Relazione geologica, geotecnica, idrologica e idraulica
  5   Piano preliminare di utilizzo in sito delle terre e rocce da scavo
  6   Relazione tecnica impianti elettrici e speciali
  7   Relazione tecnica e di calcolo impianti meccanici
  8   Inquadramento urbanistico e catastale
  9   Stato di fatto: Planimetria generale
  10  Stato di fatto: Pianta piano terra
  11  Stato di fatto: Prospetti e sezioni
  12  Stato di riforma: planimetrie a confronto: P.I. vigente e P.U.A.
  13  Stato di riforma: planimetria generale e planivolumetrico
  14  Stato di riforma: planimetria dettaglio nuova superficie a parcheggio
  15  Stato di riforma: sezioni urbanistiche
  16  Stato di riforma: ampliamento - pianta piano terra
  17  Stato di riforma: ampliamento - pianta piano primo
  18  Stato di riforma: ampliamento - pianta copertura
  19  Stato di riforma: ampliamento - sezioni
  20  Stato di riforma: ampliamento - prospetti
  21  Stato di riforma: planimetria standard urbanistici

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   22    Stato di riforma: opere idrauliche planimetria generale
   23    Stato di riforma: ampliamento – adeguamento dello smaltimento delle acque
   24    Stato di riforma: opere idrauliche settore ovest
   25    Stato di riforma: adeguamento opere idrauliche piazzali esistenti
   26    Stato di riforma: opere di illuminazione pubblica
   27    Stato di riforma: planimetria aree da vincolare
   28    Stato di riforma: Planimetria opere a verde
   29    Preventivo di spesa e quadro economico
   30    SIA Quadro di Riferimento Programmatico
   31    SIA Quadro di Riferimento Progettuale
   32    SIA Quadro di Riferimento Ambientale
   33    Sintesi Non Tecnica dello Studio di Impatto Ambientale
   34    Quadro Programmatico All.1: PTRC vigente 2020, tav:1.c, 4, 5.a, 9.17
   35    Quadro Programmatico All.2: Piano d’Area Monti Berici, tav.1.1
   36    Quadro programmatico All.3: PTCP 2012, tav.: 1.1.b carta dei vincoli e 2.1.b carta delle
        fragilità
   37    Quadro programmatico All.4: PTCP 2012, tav.: 3.1.b carta del sistema Ambientale, 4.1.b carta
        del sistema insediativo e 5.1.b carta del sistema del paesaggio
   38    Quadro programmatico All.5: Area di Progetto Vi.Ver.: tav.01 e tav.06
   39    Quadro programmatico All.6: PAT 2014, tav: 1, 2, 3, 4
   40    Quadro programmatico All.7: P.I. 2015: 2.1 zonizzazione, 3.1 carta dei vincoli, carta della
        SUA, 5.1 Carta del perimetro del centro abitato e delle aree degradate
   41    Quadro progettuale All.1: Ipotesi 1
   42    Quadro progettuale All.2: Ipotesi 2
   43    Quadro progettuale All.3: Fasi di cantiere
   44    Quadro ambientale All.A.1: Atmosfera sdf NOx
   45    Quadro ambientale All.A.2: Atmosfera modellazione sdp NOx
   46    Quadro ambientale All.A.3: Atmosfera modellazione raffronto ante-post operam NOx
   47    Quadro ambientale All.A.4: Atmosfera modellazione sdf PM10
   48    Quadro ambientale All.A.5: Atmosfera modellazione sdp PM10
   49    Quadro ambientale All.A.6: Atmosfera modellazione raffronto ante-post operam PM10
   50    Quadro ambientale All.I.1: Analisi permeabilità area Settore Ovest
   51    Quadro ambientale All.I.2: acque meteoriche area Settore Ovest
   52    Quadro ambientale All.I.3: acque meteoriche piazzali esistenti
   53    Quadro ambientale All.R.1: Rumore modellazione immissione sdf
   54    Quadro ambientale All.R.2: Rumore modellazione emissione sdp
   55    Quadro ambientale All.R.3: Rumore modellazione immissione sdp
   56    Quadro ambientale All.R.4: Rumore modellazione Conflitti acustici sdp
   57    Quadro ambientale All.R.5: Rumore modellazione livelli di rumore residuo sdp
   58    Quadro ambientale All.R.6: Rumore modellazione livelli differenziali sdp
   59    Quadro ambientale All.R.7: Rumore modellazione Raffronto ante –post operam sdp
   60    Dichiarazione di non necessità di procedura di valutazione di incidenza con allegata
        relazione tecnica
                     PREMESSE ED UBICAZIONE
Il progetto in esame riguarda l’ampliamento della struttura commerciale “Sorelle Ramonda” e dai relativi
piazzali di parcheggio, si presenta in larga parte già urbanizzata includendo:
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- l’edificio commerciale “Sorelle Ramonda”, con superficie coperta di circa 18'300 m²;
- un piazzale attrezzato a parcheggio della clientela di 36.140 mq;
- n.2 lotti di terreno ad uso agricolo e destinazione urbanistica a parco urbano e commerciale di 11.733 mq;
- un’area comprensiva di un edificio residenziale collegato a un retrostante fabbricato a opificio (area “Dalla
Barba”) con superficie di 2820 mq.
L’edificio comprende anche altri locali adibiti a uffici amministrativi, magazzini, locali di ristoro e di servizio.
Il Progetto è relativo alle opere connesse all’ampliamento della struttura commerciale esistente “Sorelle
Ramonda”, nel lotto descritto in precedenza.
In particolare, gli interventi inclusi nel Progetto consistono:
- realizzazione di una struttura coperta, destinata ad area di vendita, magazzini e uffici, in adiacenza
all’edificio esistente e ubicata nella porzione a nord dello stesso, insistente su una superficie attualmente
destinata a parcheggio con pavimentazione asfaltata, per una superficie complessiva (al piano terra) di circa
6000 mq;
- la realizzazione di una nuova superficie a parcheggio lungo via Bruschi (“settore ovest”), vincolato a uso
pubblico e destinato al servizio delle vicine piscine comunali, su una superficie totale di 13'760 mq
attualmente utilizzata in parte come parcheggio, parzialmente impermeabilizzato, e in parte come area
agricola;
- la sistemazione della viabilità interna ai parcheggi annessi alla struttura commerciale, esclusivamente in
merito alla segnaletica orizzontale e verticale.
L’area interessata è situata in località Alte Ceccato in Comune di Montecchio Maggiore e si trova ad est del
centro abitato di Montecchio Maggiore, lungo la Strada Regionale 11.
Tale area viene indicata nel Piano degli Interventi del Comune di Montecchio Maggiore come “Zona
Territoriale Omogenea D2/19”.
Attualmente gli accessi alle aree di parcheggio dell’area commerciale sono quattro:
- due da viale Trieste (SR 11), ingressi principali per la clientela al negozio;
- uno da via Bruschi, per lo più riservato all’ingresso dei mezzi commerciali e ai dipendenti;
- uno da via Sant’Antonio, raramente utilizzato e regolato da una barriera di controllo
L’accesso principale si trova lungo il lato ovest in Via Roncalli..




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                           Ortofoto del sito

            QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Montecchio Maggiore;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Montecchio Maggiore;
• Piano d’area dei Monti Berici;
• Area di Progetto Vi.Ver;
• Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
• Piano di Gestione dei Rischi Alluvionali;
• Rete Natura 2000.
Il Quadro Programmatico evidenzia un’adeguata inpiduazione ed analisi degli strumenti di pianificazione
territoriale che interessano l’area, ma si ritiene di chiedere specifici approfondimenti, considerata la necessità
di rapportare analiticamente il progetto con le sotto elencate sensibilità ambientali, coordinando le stesse,
eventualmente, con il Quadro Progettuale e/o le matrici di riferimento del Quadro Ambientale.
P.T.R.C.: la Regione Veneto ha recentemente approvato il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento
(PTRC), con deliberazione di Consiglio Regionale n. 62 del 30 giugno 2020 (BUR n. 107 del 17/07/2020),
pertanto risulta necessario che gli elaborati siano integrati anche in riferimento al piano regionale vigente. In
particolare, si chiede che il Comune verifichi la necessità di attivare le procedure di cui all’art. 40 nelle
Norme Tecniche del piano regionale (aree afferenti ai caselli autostradali…).
P.T.C.P.: “Carta della fragilità ambientale” (tav.2.1b). Nello SIA si afferma che “l’area oggetto di intervento
ricada all’interno della zona identificata da … e o limite imbocco degli acquiferi in pressione (art. 29 N.T.) ”. Cosa che
non risulta dall’analisi della tavola in questione. Sarebbe opportuno che lo S.I.A. si rapporti con la presenza,
nell’area interessata, delle sensibilità ambientali “Aree Carsiche” e “Corridoio ecologico secondario”.
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NORMATIVA REGIONALE IN TEMA DI COMMERCIO: Si evidenzia che l’ampliamento si configura come
intervento di rilevanza regionale ai sensi dell’art. 26 comma 1 lett. b) LR 50/2012, in quanto trattasi di
ampliamento dimensionale che comporta il superamento del limite di mq. 15.000, in termini di superficie di
vendita, pertanto lo stesso risulta assoggettato alla procedura di accordo di programma di cui all’art. 26 LR
50/2012.
Si demanda in ogni caso ogni determinazione in merito al Comune ed alla conferenza dei servizi regionale
per l’autorizzazione commerciale.
Si chiede inoltre che la documentazione sia integrata con le informazioni necessarie a dimostrare il rispetto di
quanto previsto all’art. 57 della LR 45/2017 (verifica della non necessità di PATI tematico ai sensi dell’art. 16
comma 2bis LR 11/2004, nonché della LR 14/2017 sul contenimento del consumo di suolo.
Le integrazioni fornite ha soddisfatto quanto richiesto; risulta pervenuta anche specifica comunicazione da
parte del Comune di Montecchio Maggiore in merito alla non applicabilità dell’art. 57 della LR 45/2017

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

             QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
L’area oggetto di intervento si presenta già urbanizzata, includendo:
- un edificio commerciale principale di superficie coperta di 18,300 m²
- un piazzale attrezzato a parcheggio della clientela, di area 36,140 m²
- due lotti di terreno che attualmente hanno uso agricolo e destinazione urbanistica a parco urbano e
commerciale, di superficie 11,733 m²
- un’area di 2,820 m² di destinazione comprensiva di un edificio residenziale, collegato a un retrostante
fabbricato a opificio
Il Progetto oggetto di valutazione è relativo alle opere connesse all’ampliamento della superficie della
struttura commerciale “Sorelle Ramonda” nel lotto ubicato fra via Bruschi, via Sant’Antonio e la SR 11 “viale
Trieste”, classificato nel Piano degli Interventi del comune di Montecchio Maggiore con il codice “D2/19”.
L’ampliamento andrà a occupare l’angolo formato dal lato retrostante il negozio esistente e l’area a
magazzino attuale, creando uno spazio unico con la superficie di vendita esistente, precisamente attraverso
la demolizione della parete di fondo del negozio (all’interno dell’ampliamento è stato ricavato il locale
principale di circa 4.430 m²), che si adibirà a superficie di vendita.
Nell’area rimanente del volume aggiunto sono stati ricavati:
- un magazzino di 650 m² (45.15 x 16.30), altezza netta di 3.90 m
- un’area adibita all’e-commerce di 470 m² (28.85 x 16.30), altezza soffitto di 3.90 m
- un magazzino per reparti di 148 m², altezza netta 3.90 m, porzione a soffitto di 23.40 m
- un locale tecnico per la gestione degli impianti di 17.7 m²;
- servizi igienici (pisi per sesso) su una superficie netta di 69.0 m², con ogni locale wc munito di superficie
illuminazione/areazione naturale a Norma.
La realizzazione di una struttura coperta, destinata ad area di vendita, magazzini e uffici, nella porzione
nord-est dell’edificio esistente, insistente su una superficie attualmente destinata a parcheggio con
pavimentazione asfaltata, quindi già impermeabilizzata e servita da apposita rete di drenaggio;
- la realizzazione di una nuova superficie a parcheggio lungo via Bruschi (“Settore ovest”), vincolato a uso
pubblico e destinato al servizio delle vicine piscine comunali, su un’area attualmente utilizzata in parte come
parcheggio (parzialmente impermeabilizzato e in parte come area agricola;

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- la sistemazione della viabilità interna ai parcheggi annessi alla struttura commerciale, esclusivamente in
merito alla segnaletica orizzontale e verticale.




Le caratteristiche costruttive del fabbricato sono:
- pareti esterne in pannelli prefabbricati coibentati in c.a., con rifoderatura interna in blocchi in calcestruzzo
tipo Leca;
- pareti interne in blocchi tipo Leca, per garantire l’idonea caratterizzazione REI come da prescrizioni
Normative (indicativamente REI 90, pur in attesa della specifica indicazione al riguardo, che verrà formulata
in sede di ottenimento del CPI);
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- per le partizioni minori (come ad esempio gli elementi di separazione degli spazi all’interno dei servizi),
verranno utilizzati muri in cartongesso o in mattoni forati.
Dall’esame degli elaborati progettuali prodotti si può fornire un elenco delle dotazioni impiantistiche
necessarie, oltreché del layout interno secondo l’elenco di seguito riportato:
- Stand di esposizione/vendita;
- Magazzino merci;
- Zona di carico/scarico;
- Servizi igienici;
- Uffici open-space;
- Ripostiglio;
- Ascensore;
- Spogliatoio addetti;
- Magazzino reparti;
- E-commerce;
- Impianto elettrico: potenza;
- Impianto di illuminazione;
- Impianto fotovoltaico;
- Impianto di trattamento aria;
- Impianto di trasmissione dati;
- Impianto antintrusione;
- Impianto automatico di rivelazione incendi e manuale di segnalazione allarme.
Il D. Lgs. n. 28 del 03/03/2011 che attua la Direttiva Europea 2009/28/CE relativa alle fonti rinnovabili, obbliga
l’istallazione di impianti per la produzione di energia elettrica alimentata da fonti rinnovabili per edifici di
nuova costruzione, per le ristrutturazioni rilevanti degli edifici esistenti (art. n. 11, comma 1). Nel Progetto è
prevista l’istallazione di 420 pannelli fotovoltaici (di dimensioni 165 x 100 cm, potenza pari a 300 WP
cadauno con una potenza complessiva di 126,00 kWP
Per quanto riguarda la rete fognaria, non vengono interessate ulteriori superfici permeabili. Lo scarico
dell’acqua piovana dell’ampliamento andrà a fluire all’interno dei pluviali posti in ogni pilastro strutturale,
per poi immettersi nelle relative apposite condotte attraverso un pozzetto (al piede) di ispezione: nel caso
specifico, non registrandosi un incremento di superficie urbanizzata, l’unico problema consisterà
nell’allacciamento dei vari pluviali alla fognatura bianca.
Analogamente, in merito alla fognatura nera non si prevede un aumento del carico organico, poiché
verranno dismessi i servizi esistenti per realizzarne di nuovi, da connettere poi alla relativa rete comunale.
                     Valutazione istruttoria iniziale
Si richiede, in tema di rifiuti, quali siano le previsioni di gestione dei rifiuti, anche a seguito della
realizzazione dell’intervento e siano previste specifiche politiche preventive sulla produzione e riduzione dei
rifiuti.
Inoltre, si ritiene necessario acquisire ulteriori e più dettagliate informazioni rispetto all’efficienza energetica
dell’edificio, alla compatibilità ambientale dei materiali utilizzati ed alle stazioni di ricarica elettrica dei
veicoli.
                           Conclusioni
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto l’approfondimento richiesto e non si ritiene sussistano potenziali
profili di criticità.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

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              QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
Dato il contesto territoriale in cui si inserirà l’opera di ampliamento, già interessato da un notevole traffico
viario e dalla compresenza di numerose attività commerciali e produttive, si può ritenere che le possibili
azioni impattanti derivanti dall’esecuzione dell’opera in esame siano trascurabili. Gli effetti sulla qualità
dell’aria legati al richiesto ampliamento dell’area commerciale Sorelle Ramonda vanno infatti considerati nel
contesto di “artificialità” e di elevata urbanizzazione attuale della zona.
L’ampliamento della superficie di vendita, pari a circa 4430 m² è assolutamente trascurabile se riferita
all’area già urbanizzata di Alte Ceccato.
Per quanto riguarda le attività di cantiere tali impatti si potranno dire trascurabili, a causa della modesta
entità dei lavori necessari per l’ampliamento, che non richiedono la presenza in cantiere di mezzi pesanti e
della breve durata temporale.
A parere del proponente i risultati ottenuti dalla modellazione, tarati con riferimento a misure di traffico
veicolare effettuate nel 2008 e aggiornate nel 2019, poste anche a confronto con ulteriori misure eseguite nel
2018, consentono di concludere che:
- l’incremento di flussi veicolari atteso e calcolato a norma di legge in conseguenza all’ampliamento della
struttura di vendita, distribuendosi sulla rete viaria oggetto di riorganizzazione, comporterà incrementi di
traffico non significativi rispetto ai flussi attuali;
- a scala locale, il traffico interno ai parcheggi della struttura commerciale, il traffico indotto e le emissioni
degli impianti termici nella prospettata configurazione di riforma non appaiono tali da produrre sui ricettori
al contorno modifiche alla qualità dell'aria tali da pregiudicare la salubrità dei luoghi;
- per i motivi accennati in precedenza, non si ritiene che il traffico indotto dalla riorganizzazione dello spazio
vendita esistente sarà oggetto di incrementi apprezzabili, contrariamente a quanto previsto dalle
metodologie standardizzate dalla normativa;
- l’impianto di climatizzazione come descritto nel quadro di riferimento progettuale, è del tipo a emissioni
“quasi zero”.
Si ritiene quindi trascurabile l’impatto potenziale delle opere sulla qualità dell’aria.
Clima e microclima
merito del clima generale dell’area vasta nell’intorno della zona commerciale, è diffusamente pavimentata e
occupata da strutture produttive e commerciali, si evidenzia che il microclima locale è penalizzato dalla
presenza di ampie superfici asfaltate adibite a parcheggio, con rare alberature in grado di fornire
ombreggiatura alle pavimentazioni. Gli esemplari arborei presenti sono pini marittimi, collocati sul retro, al
confine con via Sant'Antonio e a ovest, dove il parcheggio usato dal personale confina con la campagna
circostante.
L'unica fonte di ombreggiamento presente sulla restante area è costituita dall'edificio stesso della struttura
commerciale: la distesa pressoché continua di asfalto comporta un elevato assorbimento della radiazione
solare e un sensibile aumento della temperatura al suolo.
Il Progetto sarà quindi occasione per offrire una soluzione migliorativa a questa criticità, prevedendo la
piantumazione di 137 aceri campestri e 25 carpini distribuiti fra le aree di parcheggio nuove ed esistenti,
avendo concordato la scelta delle specie arboree e le specifiche della piantumazione con i competenti uffici
tecnici comunali.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

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                   AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
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CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
Il proponente ritiene che il progetto in esame non interferisca con il reticolo idrografico esistente ed evidenzia
che vengono quantificate le modificazioni indotte alla permeabilità dei terreni, con la stima dei maggiori
apporti idrici legati all’urbanizzazione e la definizione di tutti gli apprestamenti necessari per annullare i
possibili effetti sulla rete di smaltimento esistente e, se possibile, migliorare le condizioni di deflusso
dell’intero comparto.
Infatti l’ampliamento dell’edificio commerciale non implicherà nessun incremento delle superfici
impermeabili, poiché sorgerà su un piazzale già impermeabilizzato allo stato di fatto ed attualmente usato
come parcheggio; l’esecuzione del nuovo parcheggio ad uso pubblico seguirà tutte le migliori prassi per
l’ottenimento di superfici semi-permeabili ottimali per la relativa funzione, con la previsione di un intero
compendio di opere di gestione delle acque che includeranno un efficace sistema di raccolta, invasi di prima
e di seconda pioggia, sistemi di trattamento), in modo da rispettare i più rigorosi criteri di compatibilità
idraulica.
Si sottolinea che la sistemazione dei piazzali esistenti adibiti a parcheggio sarà occasione per eseguire
interventi migliorativi del sistema di raccolta e di gestione delle acque meteoriche.
Si afferma, quindi, che l’intervento in esame, grazie alle opere di Progetto per la gestione delle acque previste
in ottemperanza al Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto (invaso di seconda pioggia, invaso e
trattamento delle acque di prima pioggia, introduzione di sistemi di invaso e trattamento delle acque di
prima pioggia nei piazzali attualmente non serviti) non determinerà alcun impatto negativo sull’ambiente
idrico nell’intero comparto, contribuendo anzi a mantenere, se non a incrementare, il livello di sicurezza
idraulica dell’area.
Si ritiene quindi che l’attuazione del Progetto non produrrà impatti significativamente negativi sull’ambiente
idrico, né dal punto di vista qualitativo né sotto il profilo della compatibilità idraulica.
La rete fognaria del Comune di Montecchio Maggiore si sviluppa prevalentemente come rete mista (raccolta
sia di acque bianche che di acque nere) nel centro urbano; sempre nel centro urbano è presente una rete
bianca.
La rete fognaria esistente nell’ambito di intervento, è costituita da una rete di collettamento lungo via
Bruschi, a sud-ovest dell’area, probabilmente di tipo misto, e da una rete separata di acque bianche e acque
nere che attraversa l’area di intervento in direzione ovest – est, collegandosi ai collettori presenti lungo la SR
11.
La condotta di fognatura bianca qui presente è costituito da un tubo DN800 in calcestruzzo e la capacità
ricettiva della rete è, attualmente, estremamente limitata in quanto al limite della potenzialità per eventi di
scroscio e poiché è limitata la capacità di deflusso dei collettori di valle.
Allo stato attuale, l’area di intervento è servita da una rete di drenaggio delle acque meteoriche che raccoglie
i contributi generati in corrispondenza dei tetti dei fabbricati e dei piazzali destinati a parcheggio,
dimensionata per la Committenza nel 1994 dall’ing. Brezigar.
La rete esistente consiste nel compendio di caditoie stradali con passo medio di 15 m in corrispondenza alla
viabilità interna ai parcheggi, e di due assi principali di drenaggio costituiti da condotte in cls
vibrocompresso DN 500 e DN 600 a monte dell’impianto di sollevamento, ubicato in prossimità delle rampe
di accesso ai piani interrati, e da una condotta DN 800 a valle dell’impianto, con recapito finale nel fosso di
guardia della SR 11 mediante due condotte di sfioro DN 350 in PVC.
Una porzione dei piazzali a parcheggio lungo la SR 11 è disconnessa dalla rete sopra descritta, e scola
direttamente nel suddetto fosso di guardia mediante aperture nel muro di recinzione.
Compatibilità idraulica dello stato di riforma
Le opere incluse nel progetto non vanno ad interferire con alcun corso d’acqua, ad eccezione della scolina di
confine in fregio al nuovo parcheggio, che viene in ogni caso preservata e non interessata direttamente dagli
interventi.
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Per quanto riguarda la parte principale della presente proposta di intervento, l’ampliamento del negozio
Sorelle Ramonda, si evidenzia come questo si sviluppi completamente all’interno del piazzale asfaltato
esistente, non dovendosi quindi prevedere alcun incremento della risposta idrologica generata dagli eventi
meteorici incidenti.
La parziale impermeabilizzazione della superficie di intervento all’interno del presente Progetto implica
quindi la generazione di maggiori volumi idrologici in risposta agli eventi di precipitazione incidenti.
Al fine di non apportare impatti negativi all’ambito di intervento, sono quindi di seguito indicate le misure
compensative proposte per l’invaso temporaneo dei volumi idrologici generati all’interno dell’area di
intervento, in uno con i relativi calcoli di dimensionamento e di verifica in ottemperanza alla normativa
vigente.
Interventi compensativi per il “settore ovest”
Le opere previste sono rappresentate nella planimetria allegata I.02, costituiscono il sistema di invaso e
smaltimento delle acque meteoriche nel settore ovest e si possono sintetizzare in:
- una condotta DN600 in calcestruzzo vibrocompresso con estesa complessiva di 274 m, che sarà utilizzata
come invaso lineare di prima pioggia per un volume complessivo di circa 78 m³ (maggiore del volume di
prima pioggia calcolato per l’area pari a 68.8 m³);
- una serie di condotte DN 600 in calcestruzzo vibrocompresso, che raccolgano i contributi delle caditoie
stradali distribuite nella nuova superficie a parcheggio, con un’estesa complessiva di 614 m, per un volume
di invaso pari a 174 m³;
- un manufatto scatolare composto da elementi prefabbricati con sezione interna 2.00x1.50 m con estesa
complessiva 274 m, che costituirà il principale volume di invaso per le acque di seconda pioggia, per un
volume totale di 822 m³, sotto a cui saranno disposte le suddette condotte DN 600 per l’invaso di prima
pioggia (il volume complessivo destinato all’invaso delle acque di seconda pioggia è quindi pari a 996 m³).
- un sistema di separazione, trattamento e sollevamento delle acque di prima pioggia, mediante un sistema
tipo Stormwater Stormfilter costituito da un filtro GAC a cartucce ricaricabili, le cui componenti possono
essere definite a seconda delle specifiche necessità di trattamento, con capacità media di trattamento pari a 1
l/s e da un impianto di sollevamento sommergibile con capacità di sollevamento di 1 l/s, la cui condotta di
mandata è diretta al pozzetto della rete di fognatura bianca esistente.
Il terminale di scarico delle reti, separatamente per le acque di prima e di seconda pioggia, è collocato al
vertice nord-est dell’area, in corrispondenza a uno dei pozzetti della rete comunale esistente di fognatura
bianca, che attraversa qui l’area di intervento con una condotta DN800 in calcestruzzo, diretta verso la rete
sottostante la SR 11.
Interventi compensativi per i piazzali esistenti
L’attuazione del progetto ridurrà la superficie a parcheggio nella zona in cui sarà eseguito l’ampliamento
edilizio, con un computo finale dei piazzali esistenti destinati a parcheggio e viabilità interna pari a 30'035 m²
al netto della superficie del nuovo parcheggio “settore ovest” già considerato nei paragrafi precedenti.
Con riferimento alla rete di raccolta e collettamento delle acque meteoriche già esistente presso questi
piazzali, è possibile ripartire l’area scoperta in due sottobacini elementari di dimensione pressoché
equivalente:
- il primo che comprende le aree del “parcheggio nord” e del parcheggio dipendenti ubicato a nord-ovest
della struttura commerciale;
- il secondo che comprende il “parcheggio est” verso la SR 11 e via Bruschi.
Considerando quindi per ciascuno dei due sottobacini una superficie impermeabile afferente pari a circa
15'020 m², e facendo riferimento ai criteri di dimensionamento degli invasi di prima pioggia indicati nel
suddetto art.39 delle NTA del PTA regionale, riferiti cioè ai primi 5 mm di pioggia caduti su tali superfici, il
volume di prima pioggia V pp da invasare, per ciascun sottobacino sarà quindi pari a:
V pp piazzali esistenti = S · 0.005 = 15'020· 0.005 = 75.1 m³
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Tale volume di invaso sarà ottenuto mediante la realizzazione in opera di una vasca interrata di dimensioni
minime interne 5.00 x 5.00 m, con altezza utile interna di 3 m calcolati dal fondo alla quota di sommità dello
sfioro posto a monte della vasca, come dispositivo di separazione fra prima e seconda pioggia.
In particolare, si evidenzia che la collocazione di ciascuna vasca è prevista in corrispondenza alla sezione di
chiusura di ciascun sottobacino:
- per il sottobacino nord, in corrispondenza alla zona delle rampe di discesa ai parcheggi interrati;
- per il sottobacino sud, in corrispondenza all’estremità dell’area a parcheggio prossima alla nuova rotatoria
della SR 11.
Anche in questo caso si propone l’impiego di un trattamento mediante filtri tipo Stormwater Stormfilter già
descritti, con capacità di trattamento in continuo pari a 1 l/s.
Previa la realizzazione di un pozzetto ispezionabile a valle di ciascun sistema di trattamento, da cui eseguire
i necessari monitoraggi per la verifica del rispetto dei limiti di legge (Tabella 3 dell’All.5 alla Parte III del
DLgs 152/2006), si prevede il recapito finale nella rete di fognatura bianca comunale esistente, che allo stato
di fatto transita lungo il margine sud-ovest dell’area a parcheggio, nei pozzetti più prossimi all’ubicazione
delle due vasche.
Valutazione degli effetti ambientali attesi
Sulla base delle valutazioni e delle considerazioni sopra riportate, si può quindi affermare che il Progetto in
esame, grazie alle opere di gestione delle acque, (invaso di seconda pioggia, invaso e trattamento delle acque
di prima pioggia, introduzione di sistemi di invaso e trattamento delle acque di prima pioggia nei piazzali
attualmente non serviti) non determinerà impatti negativi sull’assetto idrogeologico del comparto,
contribuendo anzi a incrementare il livello di sicurezza idraulica dell’area.
Si ritiene che né la fase di esecuzione né quella di esercizio dell’opera potrà produrre impatti
significativamente negativi sulla componente Ambiente idrico, né dal punto di vista qualitativo né sotto il
profilo della compatibilità idraulica.
                      Valutazione istruttoria iniziale
Risulta necessario ricostruire compiutamente l’effettiva articolazione e sviluppo della rete di raccolta delle
acque meteoriche, anche con riferimento all’identificazione del punto di scarico finale ed all’inpiduazione
di eventuali problematiche di tipo idraulico.
Inoltre, si richiede un adeguamento delle superfici impermeabili (mq. 4614) per le area di manovra del nuovo
parcheggio (Cfr.elaborato grafico P.2.3.3 plan.nuovo parcheggio) all'art. 39 comma 10 NTA del PTA Regione
Veneto "E' vietata la realizzazione di superfici impermeabili di estensione superiore a 2000 mq. Fanno eccezione le
superfici soggette a potenziale dilavamento di sostanze pericolose o comunque pregiudizievoli per l'ambiente, di cui al
comma 1, e le opere di pubblico interesse, quali strade e marciapiedi,nonchè altre superfici,qualora sussistano giustificati
motivi e/o non siano possibili soluzioni alternative. La superficie di 2000 mq non può essere superata con più di una
autorizzazione. La superficie che eccede i 2000 mq deve essere realizzata in modo tale da consentire l'infiltrazione diffusa
delle acque meteoriche nel sottosuolo.”. (es. utilizzo di asfalto drenante al posto del convenzionale).
                            Conclusioni
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto l’approfondimento richiesto e non si ritiene sussistano potenziali
profili di criticità.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.




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CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
L’area di intervento è situata nella parte Nord della struttura presso Alte Ceccato, in viale Trieste 45 nel
Comune di Montecchio Maggiore (VI): il sito in questione è praticamente pianeggiante, con quota altimetrica
indicativa pari a 58 m s.m.m.
Visionando quanto rilevato nella “carta geologica del veneto” – scala 1:250.000 (di cui si propone uno stralcio
in Figura 2), l’area di intervento si trova su depositi alluvionali grossolani di fondovalle (sabbie/ghiaie) al
limite con vulcaniti basaltiche, basalti di colata, filoni e camini di lava. I litotipi presenti sono rocce
vulcaniche derivanti dall’attività eruttiva basica terziaria e rappresentate da basalti di colata, filoni e camini
vulcanici (Terziario) e rocce di disfacimento dei suddetti elementi vulcanici.
Dalla “carta geologica d’Italia (F. 49 Verona)” – scala 1:100.000 (di cui uno stralcio viene presentato nella
successiva Figura 3), si evince che l’area di intervento sia situata sul fondovalle presente fra i depositi della
piattaforma carbonatica eocenica (calcari nummolitici), in uno con i basalti colonnari compatti delle colate e
dei camini vulcanici che affiorano sui versanti delle zone circostanti. Le vulcaniti si sono intruse durante
l’intensa attività tettonica che interessò questa porzione di territorio nell’intervallo Oligocene – Paleocene
superiore: dai due punti di vista geologico e strutturale, nei dintorni dell’area sono presenti alcune
paleofaglie, a testimonianza dell’intensa attività tettonica di carattere distensivo.




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Rischi geologici, naturali e indotti
L’area non appare interessata da fenomeni di dissesto in atto e/o potenziali, mentre il territorio dell’area di
fondovalle alluvionale si mostra stabile, non evidenziando segnali preparatori di dissesto.
Dal punto di vista geomorfologico l’area non presenta dissesti in atto né rischi potenziali. Allo stesso modo
non sono presenti sull’area vincoli di natura geologica o idrogeologica.
Il sottosuolo locale è costituito da terreni dotati di caratteristiche di resistenza senz’altro buone con strati
superficiali di sedimenti di natura granulare grossolana (ghiaie sabbiose-limose), seguiti da terreni
limosi/argillosi in maggiore profondità.
La falda acquifera, che nell’intero territorio fra Montecchio Maggiore e Lonigo è indicata come “acquifero
inquinato” da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), è molto profonda: non è infatti stata inpiduata nelle
indagini geognostiche e altre fonti (Piano di Assetto del Territorio del comune di Montecchio Maggiore) ne
indicano la presenza a oltre 10 m di profondità. Si può quindi concludere che non vi sia alcuna interazione
fra le opere di progetto e la falda acquifera.
Da un punto di vista sismico l’area di intervento è stata caratterizzata in zona 3 (grado di sismicità 6),
disponendo quindi di tutti i parametri per le necessarie verifiche sismiche. Si riscontra inoltre che i terreni di
fondazione non sono soggetti a rischio di liquefazione.
Per quanto riguarda le caratteristiche di dettaglio del sottosuolo riguardanti l’ambito di intervento, con
particolare riferimento alla permeabilità del sottosuolo, si rimanda al contenuto dell’elaborato descrittivo
“P.1.4 Relazione geologica, geotecnica, idrologica e idraulica” con una campagna geognostica (a firma del
dott. Geol. Maurizio Chendi) eseguita nell’area interessata dai lavori nel periodo di ottobre 2008, durante la
quale sono state eseguite perse prove di tipo penetrometrico, sondaggi geognostici a carotaggio continuo
con foro attrezzato a piezometro (S1, S2, S3 spinti alle profondità 15÷17 m dal piano campagna), SPT e prove
di permeabilità su pozzetto superficiale.
Si può quindi concludere che nell’ambito di intervento gli strati sub-superficiali del terreno siano
caratterizzati da una alternanza di strati con permeabilità persa, variabile appunto da 10-2 a 10-5 cm/s, in
ogni caso inferiori al limite indicato dalle Norme Tecniche di Attuazione del PI vigente (Titolo IV, Art.9, c.1
lett.j) pari a 10-3 m/s (10-1 cm/s) come vincolo per consentire lo smaltimento delle acque meteoriche in
eccesso nell’area di intervento mediante pozzi disperdenti nel sottosuolo; si dispone quindi di non prevedere
sistemi di scarico per infiltrazione nel terreno. Tale scelta comporta quindi anche l’assenza di impatti
potenziali con le acque sotterranee.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
L’area oggetto di intervento - come riportato nello stralcio del Piano Comunale di Classificazione Acustica
della zona sud del Comune di Montecchio Maggiore – si trova in parte in classe IV o III e in parte ricade
all’interno della fascia B di pertinenza acustica stradale di Viale Trieste.
Con riferimento alla figura che segue si ha:
- con tratteggio di colore nero il perimetro dell’area di proprietà “Sorelle Ramonda”;
- in colore grigio chiaro la struttura commerciale esistente;
- in grigio scuro l’ampliamento dell’edificio commerciale.




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Nel giorno di mercoledì 16 ottobre 2019 si è svolta una campagna di rilevo al fine di confrontare il clima
acustico esistente con quanto rilevato nel 2008, con l’obiettivo di valutare se fosse o meno ancora d’attualità
la modellazione all’epoca sviluppata.
La campagna di misura ha previsto l’effettuazione di 10 rilievi su 7 punti di misura considerati significativi
per descrivere lo scenario acustico esistente; dal punto di vista temporale si è scelto di verificare la
condizione acusticamente più critica e cioè la finestra temporale che vede il maggior numero di fruitore della
struttura unitamente alle condizioni di traffico più intense nella prospiciente SR 11 Padana Superiore - Viale
Trieste.


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Per le simulazioni acustiche sia nello stato di fatto che nello stato di progetto si è utilizzato il software
specialistico (SoundPLAN). Sono stati inseriti come dati di input: gli impianti tecnologici e il traffico
veicolare interno ai parcheggi, per quel che riguarda le sorgenti di pertinenza; il traffico sulla viabilità
esterna, per le sorgenti residuali.
Dai calcoli effettuati risulta il sostanziale rispetto dei limiti di emissione e dei limiti assoluti di immissione.
Per quel che riguarda il limite differenziale si evidenzia il sostanziale rispetto per tutti i ricettori residenziali
al contorno, a eccezione delle facciate di un edificio a sud est della struttura esposte verso il parcheggio.
In relazione si riporta che qualora si riscontrassero effettivamente tale superamenti si potranno effettuare
interventi di mitigazione acustica.
Gli impatti indiretti, legati all’incremento dei flussi veicolari lungo la viabilità esterna, non comporteranno
invece sensibili incrementi di livelli acustici tali da aggravare i conflitti acustici già esistenti in un’area
densamente occupata da attività commerciali e produttive.
Sulla base delle valutazioni e delle considerazioni sopra riportate, il proponente ritiene che l’attuazione del
progetto non produrrà impatti significativamente negativi sulla componente acustica.
                      Valutazione istruttoria iniziale
Dall’analisi della documentazione si rileva però che manca la caratterizzazione dei singoli ricettori; si dovrà
porre particolare attenzione ai ricettori maggiormente esposti e/o maggiormente vulnerabili posti all’interno
della sfera di influenza.
Non è chiarita l’ubicazione degli impianti e dei parcheggi nonché delle aree di transito interne.
Non sono indicati gli orari di funzionamento delle sorgenti sonore di pertinenza, in particolar modo degli
impianti (evidenziando se rimangono eventualmente accesi anche in periodo notturno).



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Trattandosi di ampliamento di un’opera già esistente, la DPIA dovrà consentire di valutare, separatamente, il
contributo generato dalle emissioni di rumore delle opere o attività già esistenti e il contributo aggiuntivo
causato dalle modifiche previste.
Al fine di rappresentare la situazione con maggior dettaglio (sia per quel che riguarda le sorgenti che i
ricettori) la valutazione dovrà dunque limitare l’indagine alla sfera di influenza, trascurando la porzione di
territorio in cui gli effetti dovuti all’opera sono trascurabili.
La relazione non fornisce infine i livelli puntuali a ricettore ma solo le mappe di isolivello estese ad una
superficie molto ampia e delle quali non è nota l’altezza e la griglia di calcolo. Al fine di comprendere meglio
l’impatto acustico, vista poi la presenza di un potenziale superamento del limite differenziale, si dovranno
fornire tutti i livelli puntuali a ricettore (se necessario anche a perse altezze) e si dovranno confrontare detti
livelli con tutti i limiti applicabili di modo da valutare in modo quantitativo l’impatto.
                           Conclusioni
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto l’approfondimento richiesto, da cui risultano sussistere potenziali
profili di criticità che dovranno essere verificati successivamente alla realizzazione dell’intervento, tramite
specifico monitoraggio.
Il monitoraggio dovrà riguardare il rispetto del limite differenziale con misure strumentali ai ricettori
R1/R2/R3/R4/R5; le misure dovranno essere svolte con cura al fine di rappresentare precisamente sia il
rumore residuo (minimo) sia il massimo livello di emissione che risulterebbe essere collegato alle fasi di
parcheggio. Le misure dovranno verificare dunque la presenza di situazioni di disturbo (superamento del
limite differenziale) a tutti i piani. In caso di superamenti dovranno essere realizzati in tempi brevi gli idonei
interventi di mitigazione acustica (limitare l'uso delle aree di parcheggio interessate, installare barriere
acustiche di altezza opportuna).

                         VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento; si prescrive comunque un monitoraggio per la verifica degli impatti presso i recettori sensibili.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Vibrazioni
Dall’analisi della documentazione raccolta, relativa ad altri piani di settore e a progetti localizzati in
prossimità dell’area di indagine, non risultano emerse criticità in merito alla presenza di sorgenti di
vibrazioni allo stato attuale e non si prevede che le lavorazioni necessarie per l’esecuzione dell’opera né le
attività che saranno condotte in fase di esercizio possano provocare impatti sull’area circostante in forma di
vibrazioni.
Si ritiene quindi nullo, e quindi trascurabile nell’ambito della presente analisi, l’impatto su questa
componente ambientale.
Radiazioni non ionizzanti – inquinamento luminoso
Come noto, il Progetto in esame prevede la modifica di limitate porzioni dell’area commerciale, con la
necessità di pochi interventi in merito all’illuminazione degli spazi esterni. Si riscontra infatti che saranno
necessari solamente nuovi punti luce nel nuovo parcheggio “settore ovest” e sul nuovo corpo di fabbrica, che
costituisce l’ampliamento dell’edificio commerciale, in sostituzione ai fari preesistenti, a servizio del
precedente parcheggio. Verranno inoltre modificati gli elementi di illuminazione su pali presso il tratto di
viale Trieste oggetto di riqualificazione.
In fase di esercizio le emissioni luminose saranno del tutto confrontabili con quelle già previste allo stato di
fatto, legate alla presenza dell’attuale area commerciale e delle attività limitrofe, con un impatto
generalmente trascurabile. L’intervento sarà occasione per migliorare l’illuminazione delle aree interessate
dai lavori, garantendo che in ogni caso saranno seguite rigorosamente tutte le prescrizioni della Legge

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Regionale n.17 del 7 agosto 2009 (“Nuove norme per il contenimento dell'inquinamento luminoso, il
risparmio energetico nell'illuminazione per esterni e per la tutela dell'ambiente e dell'attività svolta dagli
osservatori astronomici”)componente “Radiazioni luminose”
Radiazioni non ionizzanti – campi elettromagnetici
Nel caso in esame è possibile inpiduare la presenza di una linea TERNA di elettrodotto ad alta tensione a
132 kV a nord-est dell’area di intervento, a una distanza di circa 250 m, che attraversa il territorio di
Montecchio Maggiore in direzione SW-NE.
La presenza della stessa linea è indicata anche dalla Tavola 01 (Elaborato 47) “Carta dei vincoli e della
pianificazione territoriale” del Piano di Assetto del Territorio (PAT) del Comune di Montecchio Maggiore,
approvato con Deliberazione Provincia di Vicenza n. 100 del 28.05.2014, si conferma che l’area di intervento è
esterna alla suddetta fascia di rispetto, quindi non si prevede alcun impatto relativo ai campi
elettromagnetici indotti dalle linee elettriche.
Antenne radio per telecomunicazioni - Stazioni Radio Base
Nei pressi dell’ambito di intervento è presente un’antenna SRB della società Wind Tre a nord di via
Sant’Antonio, a una distanza di circa 150 m dall’area di intervento, mentre altre antenne TIM e Iliad sono
presenti a più di 500 m di distanza; il progetto in esame non prevede l’installazione di ulteriori impianti di
telecomunicazione, quindi si ritiene che non siano prevedibili impatti anche per quanto riguarda i campi
elettromagnetici indotti da impianti di questo tipo.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
Il territorio del Comune di Montecchio Maggiore presenta elementi di valenza paesaggistica quali:
- l’ambito collinare boscato;
- quelli di interesse storico – architettonico presenti in ambito urbano;
- la presenza di centri storici di pregio, di edifici di culto e architettonico (Ville venete) oltre che di edifici
industriali di particolare rilievo architettonico.
Nello stesso Comune il patrimonio agricolo è oggi più che mai di importanza principale: numerose sono le
aziende del settore, che si dedicano alla coltura prevalentemente della vite, del mais e dei cereali in genere.
Un'efficiente rete di commercializzazione, perlopiù dei prodotti vinicoli, fa sì che questa attività rappresenti
una notevole fonte di reddito per il Paese, per cui in quest’ottica la rivalutazione e la riqualificazione
paesistica pentano giorno dopo giorno sempre più fondamentali.
La morfologia del terreno è prevalentemente pianeggiante, anche se a nord-est si sviluppa una zona
collinare, troneggiata dai due castelli della Bellaguardia e della Villa, detti anche Castelli di Romeo e
Giulietta. Mentre a sud-ovest i rilievi dei colli Berici
La S.R. n. 11 un tempo Strada Statale 11 una arteria principale del Nord Italia, negli ultimi decenni ha
assunto sempre più le caratteristiche della “strada mercato”, caratterizzata da una conurbazione lineare e
dove risulta prevalente la presenza di zone commerciali e industriali distribuite lungo la viabilità principale.
Nel rispetto delle previsioni della riqualificazione dell’area “Sorelle Ramonda”, l’attuazione del Progetto
consentirà la riqualificazione paesaggistica dell’asse stradale della S.R. 11 (intersezioni, accessi, allineamenti):
l’ambito di intervento si estenderà anche a due aree limitrofe attualmente destinate a terreno agricolo. In
considerazione di questo aspetto, l’intervento in esame tenderà a mantenerne la funzionalità, con la
destinazione di idonei interventi a verde come mitigazione delle aree asfaltate esistenti.




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Con riferimento agli aspetti architettonici, il Progetto prevede scelte cromatiche e materiche coerenti con le
disposizioni degli strumenti urbanistici, mirate a favorire l’inserimento armonico dell’ampliamento con il
contesto.
Opere di mitigazione
L’intervento di risistemazione esterna rappresentato dal parcheggio di pertinenza comporta la semplice
riorganizzazione del suolo attuale: tuttavia, per il settore ovest andrà prevista una nuova superficie
pavimentata in luogo di un terreno agrario, causando quindi un impatto negativo. A correzione di uno stato
di fatto penalizzante, sono previste piantumazioni di essenze arboree fra le piazzole di sosta, consistenti in
alberi resistenti (poco esigenti e adatti ad ambienti esposti all’inquinamento), come l’Acer campestre e il
Carpinus betulus (come esposto e illustrato in precedenza).
Inoltre, la sistemazione della viabilità comunale prevedrà opere a verde nella rotatoria, oltre che nello
spartitraffico fra le corsie, una per ogni senso marcia, del tratto di viale Trieste.
                      Valutazione istruttoria iniziale
Si ritiene di richiedere le seguenti integrazioni:
- produrre delle viste rendering dello stato di progetto con visuale est-ovest e ovest-est, che contengano,
una rappresentazione cromatica dell’edificio nuovo e dello stato di fatto il più reale possibile, con la vista
estesa del paesaggio circostante, al fine di valutare il reale impatto paesaggistico dell’intera opera;
- vista la dichiarato in relazione “Con riferimento agli aspetti architettonici, il Progetto prevede scelte cromatiche e
materiche coerenti con le disposizioni degli strumenti urbanistici, mirate a favorire l’inserimento armonico
dell’ampliamento con il contesto.”, si chiedono maggiori chiarimenti in merito alle scelte fatte.
Relativamente agli impatti su paesaggio connessi anche con le matrici, vegetazione, flora, ecosistemi, risulta
altresì necessario un approfondimento progettuale, considerato che la sottrazione di terreno agricolo, non
solo comporta forti limitazioni alla permeabilità dei suoli, ma riduce complessivamente anche la biopersità,
e, quindi, la mitigazione proposta deve ritenersi insufficiente.
In particolare, risulta assente l’analisi e la progettazione dell’inserimento ambientale e paesaggistico tramite
la sistemazione a verde, che deve avere un adeguato livello di approfondimento di tipo specialistico:
    analisi dello stato di fatto e delle connessioni con l’agro-ecosistema sul fronte Nord-Ovest;
    valutazioni sul ruolo fondamentale della vegetazione nell’inserimento paesaggistico e più in generale
     nella mitigazione (su particelle sottili, polveri, fumi, ossidi di N, assorbimento costante di CO2…);
    progettazione accurata della sistemazione a verde: parcheggi permeabili, spazi vitali per le piante
     (sesti di impianto e densità); aree a verde perimetrali e stradali (rotatoria e aiuole spartitraffico);
     scelta floristica: piante sempreverdi e/o caducifoglie, autoctone; alberi da viale, da park, da fascia
     boscata, esemplari; arbusti, erbacee, tipi di prato ecc; irrigazione; manutenzione (di cui vanno tenuti
     in conto anche i costi).
Si evidenzia come l’attuale scelta botanica limitata a due specie, di cui una (Carpinus betulus), più arbustiva
che arborea, oltre al fatto di considerare piantine di piccole dimensioni, non possa essere conpisibile.
Quanto sopra anche considerando che l’incidenza delle “opere a verde” rappresenta circa lo 0,2%.
dell’importo complessivo delle opere, a fronte un intervento con potenaizli impatti significativi
sull’ambiente.
                           Conclusioni
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto l’approfondimento richiesto. In relazione alla sensibilità del
presente aspetto ambientale si ritiene di prescrivere un monitoraggio post-operam delle sistemazioni a verde.

                           VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento; si ritiene tuttavia necessario un monitoraggio successivo per il mantenimento delle sistemazioni a verde.


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CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
Al fine di verificare la validità dello analisi viabilistica sono state effettuate in data 16/10/2019 alcune
rilevazioni del traffico in una sezione di controllo lungo la principale arteria interessata dall’intervento in
oggetto, la S.R.11 Padana Superiore - Viale Trieste, prospicente alla struttura di vendita. La rilevazione è
stata eseguita nella fascia oraria considerata più critica per la combinazione di accessi e recessi alla struttura
e di traffico nella viabilità circostante, che sulla base degli studi pregressi e di analoghi studi in aree limitrofe
risulta essere quella del tardo pomeriggio. I rilievi sono quindi stati eseguiti dalle ore 15:00 alle 19:00,
potendo confermare come l’intervallo orario più critico sia quello fra le ore 17:00 e le ore 18:00.
Dal confronto con i dati rilevati per lo Studio Viabilistico presentato nel SIA 2008 si riscontra quindi una
sostanziale uniformità dei dati rispetto al precedente. Si riscontra inoltre l’invarianza della configurazione
progettuale qui prevista rispetto a quella prevista nel precedente SIA, che include un ampliamento della
superficie di vendita di circa 4430 m², a fronte di un’attuale superficie di oltre 15'000 m², che sarà destinato
alla redistribuzione interna delle attività di vendita nella struttura.
                      Valutazione istruttoria iniziale
In riferimento all’analisi esposta, nell’ambito della componente viabilistica, il documento non tiene conto di:
• una reale ed aggiornata ricognizione delle condizioni viarie del comparto e della viabilità circostante allo
stato attuale, anche in ragione delle modifiche viarie intervenute dall’anno 2008;
• una adeguata campagna di rilievo finalizzata a definire l’entità dei flussi attuali;
• una aggiornata e completa analisi dei flussi veicolari interessanti il comparto e le aree limitrofe;
• una definizione dell’indotto veicolare legato all’effettivo indotto alla struttura differenziato per le giornate
di venerdì e sabato;
• verifiche di capacità e LOS degli assi stradali e delle intersezioni, né con metodologia statica, né con
modellazione microdinamica per valutare la funzionalità degli accessi di progetto o della recente rotatoria
riqualificata;
• del “cumulo degli impatti” derivanti dalla concomitante e limitrofa iniziativa previsione di una nuova
grande struttura di vendita prevista nell’area Ex Faeda, con la relativa viabilità recentemente realizzata
(rotatoria su tra SR 11 e via Sasso Moro) che incide sulla medesima arteria viaria, con il relativo carico
veicolare.
L’analisi proposta si limita ad un semplice confronto rispetto a quanto ricavato nel precedente studio
viabilistico dell’anno 2008.
Per quanto sopra si ritiene opportuno prevedere un adeguato approfondimento della analisi, che tenga a
riferimento l’allegato “A” alla DGR n. 1047 del 18 giugno 2013 (art. 11), secondo cui risulta necessario
prevedere:
• una adeguata e aggiornata campagna di rilievo dei flussi veicolari nell’ambito di analisi, esteso “quanto
meno” tra la rotatoria di Via Sasso Moro, e la rotatoria di Via Battaglia/via Europa (comprendendo la nuova
rotatoria posta su Via Bruschi/Astichello e le intersezioni semaforizzate poste tra via Bruschi e via Europa). I
rilievi dovranno essere eseguiti sulle sezioni stradali con continuità tra le 8.00 e le 20.00 nelle giornate del fine
settimana, oltre a definire i flussi e le manovre alle intersezioni oggetto di studio in corrispondenza degli
orari di punta delle medesime giornate. Il rilevamento di traffico dovrà necessariamente fornire un adeguato
quadro dell’entità dei flussi attuali da relazionare alle stime di indotto derivanti dall’intervento. I flussi
dovranno essere rappresentati con opportuni elaborati grafici riepilogativi (TGM, flussi orari, manovre alle
intersezioni) e in forma matriciale all’interno della relazione descrittiva concernente l’indagine svolta (i
report di dettaglio dei rilevamenti eseguiti dovranno essere allegati alla relazione);
• la ricostruzione del fattore dell’ora di punta PHF sulla base delle rilevazioni eseguite con evidenziazione
delle tabelle di calcolo derivanti dai rilevamenti di traffico predisposti allo scopo.
• la definizione corretta delle modalità di accesso e uscita dal comparto in esame in luogo di quanto definito
nella planimetria di progetto allegata alla documentazione progettuale
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• la definizione dei flussi in ingresso e uscita dal comparto nelle giornate di venerdì e sabato, inpiduando
l’ora di punta da relazionare ai flussi di traffico ricavati nell’indagine di cui ai punti precedenti, così da
definire la corretta fascia oraria su cui basare le verifiche viabilistiche
• alla definizione con precisione dell’indotto veicolare relazionando l’indotto stesso sia alla attuale capacità
attrattiva della struttura commerciale nelle differenti giornate, sia alla effettiva capacità di parcamento del
lotto in esame allo stato di fatto e di progetto.
• la ricostruzione e rappresentazione dello scenario dello stato di fatto, scenario di progetto e valutazione
degli scenari incrementali e compatibilità con eventuali interventi programmati sovraordinati: lo stato di
fatto e gli scenari progettuali futuri (flussi attuali + indotti) andranno rappresentati e riassunti in elaborati
grafici distinti per ora/ore di punta sia per il venerdì che per il sabato (e domenica se necessario)
• la valutazione e rappresentazione del “cumulo degli impatti” derivanti dalla concomitante e limitrofa
iniziativa previsione di una nuova grande struttura di vendita prevista nell’area Ex Faeda;
• le valutazioni di nodo e di rete: ai fini della analisi di capacità, una volta inpiduato il cordone di analisi,
vanno evidenziati i report riguardanti le valutazioni eseguite a livello complessivo della rete (numero di
veicoli complessivo generati, ritardo medio dei veicoli nella rete complessivamente analizzata, velocità
media dei veicoli, ….. ) al fine di consentire una inpiduazione delle eventuali criticità sulla rete esistente o
di progetto. Le analisi dovranno essere condotte sia sullo stato di fatto, sia sullo scenario progettuale che
tiene conto della riqualificazione della SR 11 nel tratto antistante l’intervento. Dovranno essere valutate le
possibili ricadute negative sulle intersezioni poste lungo Viale Trieste sulla base delle valutazioni di capacità
eseguite sia sulle rotatorie che sui semafori;
• l’analisi adeguata dei livelli di servizio (LOS) di strade e intersezioni: valutazione riepilogativa.
                           Conclusioni
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto l’approfondimento richiesto. In relazione alla sensibilità del
presente aspetto ambientale si ritiene di prescrivere un monitoraggio post-operam.

                           VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento; si ritiene tuttavia necessario un monitoraggio successivo.

CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI ED AGRONOMICHE
Nell’area di progetto, gli elementi vegetazionali sono pressoché assenti, e i pochi esemplari presenti sono di
scarso valore naturalistico.
Fra le specie arboree presenti ci sono degli esemplari di pino marittimo e di carpino disposte in prossimità
dei confini. Fra le specie arbustive qui sono state utilizzate quali siepi pisorie con le altre proprietà, il
Lauroceraso e il Ligustro.
La seguente Figura 63 contiene una visuale 3D dell'ambito di progetto, con identificazione (con tratteggio
rosso) degli elementi arborei/arbustivi all’interno dell’area di intervento.
Il microclima dell'area commerciale è condizionato, in particolare, dalla presenza di un'ampia area
pavimentata al suo contorno priva di copertura arborea. Gli esemplari arborei presenti sono pini marittimi,
collocati sul retro, al confine con via Sant'Antonio e a ovest, dove il parcheggio usato dal personale confina
con la campagna circostante.
L'unica fonte di ombreggiamento presente sulla restante area è costituita dall'edificio stesso della struttura
commerciale: la distesa pressoché continua di asfalto comporta un elevato assorbimento della radiazione
solare e un sensibile aumento della temperatura al suolo.
Per ovviare a questa criticità si è prevista in Progetto la piantumazione di alberature diffuse nei piazzali, sia
in quelli esistenti che in quelli di progetto nel futuro “settore Ovest”, che siano tali da garantire i seguenti
requisiti, che si ritengono importanti in aree di parcheggio:

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- resistenza alla siccità e all'inquinamento atmosferico;
- ridotta dimensione dei frutti o produzione di frutti secchi e privi di polpa;
- ridotte predisposizione ad attacchi parassitari e facoltà pollinifera.
Una volta considerati questi parametri, sono state selezionate, in accordo con il Comune di Montecchio
Maggiore, due essenze di alberi di seconda grandezza:
- Acero Campestre (Acer Campestre), con diametro della chioma 4/5 m;
- Carpino Bianco (Carpinus betulus), con diametro chioma 5/7 m.
La collocazione degli esemplari sull’area a parcheggio avverrà in filari, che seguono la disposizione delle
piazzole di sosta con uno schema raffigurato nella tavola P.2.3.17 raffigurata nella seguente Figura 64.
Verranno quindi messi a dimora complessivamente 162 esemplari, così sudpisi:
- 137 di Acero Campestre (II grandezza);
- 25 di Carpino Bianco (II grandezza).
Per non diminuire i posti auto nel parcheggio esistente, le nuove piante verranno posizionate nel punto di
contatto fra quattro piazzole di parcheggio, ricavando al piede dell’albero un’area di suolo scoperto di
dimensioni 1,5 x 1,5 metri, delimitata da cordoli di spessore 8 cm, per consentire alla pianta di sopravvivere.
Si precisa che l’aiuola sarà sollevata dal piano carrabile di 15 cm circa, a protezione del fusto dagli urti
                                       accidentali.




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Opere di mitigazione a verde
L’intervento di risistemazione esterna rappresentato dal parcheggio di pertinenza comporta la semplice
riorganizzazione del suolo attuale: tuttavia, per il settore ovest andrà prevista una nuova superficie
pavimentata in luogo di un terreno agrario, causando quindi un impatto negativo. A correzione di uno stato
di fatto penalizzante, sono previste piantumazioni di essenze arboree fra le piazzole di sosta, consistenti in
alberi resistenti (poco esigenti e adatti ad ambienti esposti all’inquinamento), come l’Acer campestre e il
Carpinus betulus (come esposto e illustrato in precedenza).
Inoltre, la sistemazione della viabilità comunale prevederà opere a verde nella rotatoria, oltre che nello
spartitraffico fra le corsie, una per ogni senso marcia, del tratto di viale Trieste.
                     Valutazione istruttoria iniziale
La presente matrice d’impatto necessita di integrazioni che risultano già esplicitate nella matrice della
caratterizzazione dell’impatto paesaggistico.
                          Conclusioni
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto l’approfondimento richiesto.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELLA FLORA E FAUNA
La vegetazione dei Colli Berici è caratterizzata da una straordinaria mescolanza di essenze perse, sia
termofile, di ambiente (cioè a clima caldo) che microterme, solite a vivere ad altitudini ben superiori a quelle
Nell’area di progetto, gli elementi vegetazionali sono pressoché assenti, e i pochi esemplari presenti sono di
scarso valore naturalistico.
Fra le specie arboree presenti ci sono degli esemplari di pino marittimo e di carpino disposte in prossimità
dei confini. Fra le specie arbustive qui sono state utilizzate quali siepi pisorie con le altre proprietà, il
Lauroceraso e il Ligustro. massime raggiunte dal rilievo berico.
Fauna
Sotto il profilo faunistico, le specie presenti nell’area Berica oggi sono essenzialmente rappresentate da
animali tipici degli ambienti agrari e delle formazioni forestali degradate (cedui semplici e matricinati),
risentendo di tutte quelle trasformazioni operate dall’uomo che hanno progressivamente modificato il
territorio.
L'area a cui fa riferimento questa relazione è una superficie urbanizzata e fortemente antropizzata: nell'area
analizzata non sono quindi presenti specie faunistiche di elevata valenza ecologica, di quelle presenti fra le
liste delle specie tutelate a livello nazionale e comunitario per la loro rarità oppure perché minacciate nella
loro sopravvivenza. Si ritiene l’impatto sulla componente biopersità del tutto trascurabile
A conclusione di quanto fin qui osservato, si può ritenere che l’intervento analizzato possa implicare un
impatto sostanzialmente nullo sulla biopersità dell’area di indagine, poiché:
- non sono previsti impatti significativi sulla componente vegetazionale, essendo l’ambito attualmente
impermeabilizzato e del tutto privo di elementi di naturalità;
- non si prevede alcun effetto indiretto sugli elementi di pregio naturalistico presenti nell’intorno dell’ambito
segnalati dal Piano d’Area dei Monti Berici, così come non si attendono effetti indiretti sugli elementi
ambientali/naturalistici (come il “corridoio
ecologico secondario” presente nelle vicinanze, vincolato dal PTCP;
- si deve ritenere positiva la scelta di prevedere l’impianto diffuso di vegetazione ad alto fusto nelle aree
interessate dai parcheggi all’esterno dell’edificio commerciale.


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Per quanto riguarda la vegetazione locale, si riscontra che nell’area di progetto, gli elementi vegetazionali
sono pressoché assenti, e i pochi esemplari presenti sono di scarso valore naturalistico, limitati a esemplari di
pino marittimo e di carpino disposte in prossimità dei confini. Fra le specie arbustive qui sono state utilizzate
quali siepi pisorie con le altre proprietà, il Lauroceraso e il Ligustro.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE PER LA TUTELA DEI SITI S.I.C./Z.P.S PER LA V.INC.A.
Si evidenzia in particolare che l’unico sito della rete ecologica europea “Natura 2000” (Direttiva 92/43/CEE
del Consiglio della Comunità Europea del 1992 che in Italia è stata recepita dal DPR n.357 dell’08.09.1997) in
prossimità dell’area di intervento è il Sito di Interesse Comunitario (SIC) IT3220037 “Colli Berici” che include
appunto l’intera zona dei colli Berici, il cui limite dista oltre 1.2 km a sud-est dell’area di indagine.
Come si evince dalla mappatura della aree sottoposte a protezione o a vincoli paesaggistici del già citato
Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC) della Regione del Veneto, riportata nella seguente
Figura 10, l’area di intervento (indicata in colore rosso) non ricade all’interno di alcuna area naturale protetta
(retino nero a quadri) o soggetta a tutela paesaggistica (retino arancione).




                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Si può sin d’ora rilevare che l’opera in esame non ha diretta attinenza con questa componente, pur se è
fondamentale osservare come tutte le altre componenti ambientali descritte nonché quelle socio-
economiche legate al Progetto sono fattori determinanti per lo stato di salute della popolazione.
Non risultano segnalazioni da parte dell’Ulss competente per territorio.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

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              VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                          CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
finalità che il proponente intende conseguire.
Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
Le osservazioni pervenute sono state adeguatamente contro dedotte dal proponente e le tematiche esposte
sono state oggetto dell’istruttoria del Comitato.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come
l’intervento non comporti, in sé, pressioni o effetti significativi per l’ambiente, rilevando tuttavia come risulti
necessario verificare, tramite monitoraggi, la bontà delle ipotesi progettuali nella gestione degli impatti sulle
matrice traffico/viabilità e sulla componente acustica, considerato il contesto in cui l’intervento andrà ad
inserirsi; tale verifica andrà estesa anche in merito alla realizzazione delle sistemazioni a verde.

                      Tutto ciò premesso si esprime
                      PARERE FAVOREVOLE
            all’intervento, subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate.
1) L’azienda è impegnata a realizzare le modifiche proposte nel rispetto della documentazione progettuale
presentata, ivi comprese le integrazioni, e ad adempiere alla prescrizioni di seguito descritte, nonchè,
nell’ambito delle rispettive competenze, quanto verrà determinato nell’ambito della successiva fase di
autorizzazione commerciale. Nel rilascio del permesso edilizio dovrà essere valutata la necessità di
aggiornamento rispetto alle modifiche delle NTC 2018, intervenute con DGR n.1/CR del 19/01/2021
(cambio di zona sismica da 3 a 2).
2) Entro 180 giorni dalla notifica del presente parere, dovrà essere realizzato il progetto della sistemazione
“a verde”, da gestirsi poi secondo le modalità indicate nella proposta progettuale, fornendo quindi idoneo
riscontro fotografico.
3) Il progetto che sarà presentato nella successiva fase di approvazione dovrà dare conto del rispetto del
parere del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ( prot.16574 del 15/09/2021):
a) l’intera attività deve essere interamente protetta da impianto di spegnimento automatico e da un sistema
di controllo dei fumi realizzato con l’ausilio di evacuatori di fumo e calore (EFC) a funzionamento naturale
o con l’ausilio di estrattori meccanici, dimensionato e realizzato in conformità alle vigenti norme tecniche di
impianto e di prodotto;
b) l’attività deve essere dotata di una squadra di personale destinata esclusivamente al servizio di
prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze presente durante l’intero orario di
apertura al pubblico.
4) Impatto acustico
Entro 60 giorni dall’attuazione dell’intervento si dovrà:
a) effettuare una mirata ed accurata indagine acustica di verifica del rispetto del criterio differenziale e del
limite di emissione, da ripetersi poi con frequenza annuale, e mirata ai ricettoriR1/R2/R3/R4/R5;

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b) le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei
punti di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno
comunicate con congruo preavviso ad Arpav;
c) nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante una
specifica progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo,
saranno stati comunicati i risultati delle analisi;
d) l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio
Previsionale di Impatto Acustico.
e) le misure dovranno essere svolte con cura al fine di rappresentare precisamente sia il rumore residuo
(minimo) sia il massimo livello di emissione che risulterebbe essere collegato alle fasi di parcheggio. Le
misure dovranno verificare dunque la presenza di situazioni di disturbo (superamento del limite
differenziale) a tutti i piani.
5) Impatto viabilistico
Entro 60 giorni dall’attuazione dell’intervento (post operam) dovrà essere effettuata una mirata indagine sui
flussi del traffico, al fine di aggiornare/verificare le previsioni contenute nel progetto e valutare l’efficacia e
l’incidenza delle misure mitigative adottate, atte a garantire i LOS previsti progettualmente e con obbligo di
presentare proposte di miglioramento in caso venissero alterati i livelli di servizio delle arterie stradali.

Vicenza, 17 febbraio 2022
  F.to Il Segretario                                      F.to Il Presidente
Dott.ssa Silvia Chierchia                                   Andrea Baldisseri




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