parere-agrifutura-gennaio-2022.pdf

             PROVINCIA DI VICENZA
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   VERBALE DELLA COMITATO TECNICO PROVINCIALE VIA
           DEL 20-01-2022
L'anno 2021, il giorno 13 del mese di MAGGIO alle ore 17:15 il Comitato Tecnico Provinciale di V.I.A si è riu-
nito nella sede provinciale, a seguito di regolare convocazione, per trattare il seguente argomento: AGRIFU-
TURA S.R.L. Procedura di Valutazione impatto ambientale e contestuale approvazione progetto per valuta-
zione di impatto ambientale degli edifici 3A e 3B – P.I.R.U.E.A. Pomari. Localizzazione - comune di Vicenza

All'appello risultano:
SQUARCINA FILIPPO               Presidente                Assente


BALDISSERI ANDREA            Presidente delegato              Presente


CORTESI ANGELO               Commissario         Presente in modalità telematica


DE MARCHI ROBERTO              Commissario                Presente


MONTANARI RICCARDO             Commissario         Presente in modalità telematica


MURARO TERESA                Commissario                Assente


ROSSI STEFANO                Commissario                Presente


SALVIATI STEFANO              Commissario         Presente in modalità telematica


SVEGLIADO GIULIA              Commissario         Presente in modalità telematica


VALVASSORI RIMSKY              Commissario         Presente in modalità telematica


VICENTIN ALBERTO              Commissario         Presente in modalità telematica


SERRAIOTTO MARIO              Commissario         Presente in modalità telematica


La Commissione viene presieduta da Andrea Baldisseri,         giusta delega del Presidente prot. 1249 del
14/01/2022, che riconosciuta legale l’adunanza in conformità dell’art. 7 del Regolamento per il funzionamen-
to del Comitato Tecnico Provincia VIA, udita la relazione istruttoria, accertata la completezza delle informa-
zioni e preso atto della proposta progettuale contenuta nella documentazione tecnica presentata, esprime
congiuntamente al CTP VIA parere unanime, per la pratica in oggetto, nel parere sotto riportato.




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                     Agrifutura S.R.L.
                        PARERE N. 01/2022

Oggetto: Apertura di una nuova grande struttura di vendita della tipologia centro commerciale.
PROPONENTE:             Agrifutura srl
SEDE LEGALE:            Via dell’Economia n. 84 - Vicenza
SEDE INTERVENTO:          Lotto compreso tra via Soldà, via Fermi e via Monsignor Onisto -Vicenza
TIPOLOGIA ATTIVITÀ:         Centri commerciali
PROCEDIMENTO:            Valutazione di impatto ambientale ex art.27-bis del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A:         ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
                  infrastrutture - lettera b) “costruzioni di centri commerciali di cui al
                  D.lgs.114/1998”
                  Legge regionale 50/2012.
                  Art. 22 - Requisiti ambientali e viabilistici.
                  1. Alle grandi strutture di vendita si applica la vigente disciplina di cui alla
                  legge regionale 26 marzo 1999, n. 10 “Disciplina dei contenuti e delle
                  procedure di valutazione ambientale” e successive modificazioni e al decreto
                  legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e successive
                  modificazioni, nel rispetto dei principi di semplificazione e unitarietà dei
                  procedimenti, con riferimento alle seguenti tipologie progettuali:
                  a) grandi strutture aventi superficie di vendita superiore a 8.000 metri
                  quadrati, assoggettate alla valutazione di impatto ambientale (VIA);
                  b) grandi strutture aventi superficie di vendita compresa tra 2.501 e 8.000
                  metri quadrati, assoggettate alla procedura di verifica o screening.
COMUNE INTERESSATO:         \\\
DATA DOMANDA:            12 agosto 2019
DATA PUBBLICAZIONE:         30 ottobre 2019
DATA INTEGRAZIONI:         30 dicembre 2020 e 27 aprile 2021
INTEGRAZIONI POST 10bis:      28 maggio, 03 giugno e 02 novembre 2021

DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
Valutazione Impatto Ambientale
  -  1 Elenco elaborati VIA
  -  2 SIA-Quadro programmatico
  -  3 SIA-Quadro progettuale
  -  4 SIA-Quadro ambientale
  -  5 SIA-Piano di monitoraggio ambientale
  -  6 SIA-Sintesi non tecnica
  -  7 Valutazione di Incidenza Ambientale
  -  8 Valutazione Impatto Atmosferico
  -  9 Valutazione di Compatibilità Idraulica
  -  10 Relazione sulla gestione delle acque meteoriche

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  -  11 Piano preliminare di utilizzo in sito delle terre e rocce da scavo
  -  12 Valutazione impatto acustico
  -  13 Studio impatto viabilistico
  -  14 Tavole allegato SIV
Elaborati di progetto
  -  Edificio 3A
  -  15 TAV.1 –Planimetria generale, estratto di P.I., estratto catastale
  -  16 TAV. 2-Pianta Piano Terra
  -  17 TAV.3-Pianta Piano Copertura
  -  18 TAV.4-Prospetti
  -  19 TAV.5-Sezioni A-A B-B
  -  20 TAV.6-Schema della fognatura
  -  21 TAV.7-Schede Tecniche
  -  22 TAV.8-Impianto meccanico e fotovoltaico in copertura
  -  Edificio 3B
  -  23 TAV.1 –Planimetria generale, estratto di P.I., estratto catastale
  -  24 TAV. 2-Pianta Piano Terra
  -  25 TAV.3-Pianta Piano Copertura
  -  26 TAV.4-Prospetti
  -  27 TAV.5-Sezioni A-A B-B
  -  28 TAV.6-Schema della fognatura
  -  29 TAV.7-Schede Tecniche
  -  30 TAV.8 -Impianto meccanico e fotovoltaico in copertura
  -  Parco commerciale
  -  31 TAV.01-Sistemazione a verde del P.I.R.U.E.A Pomari
  -  32 TAV.02-Sistemazione a verde del Parco Commerciale
  -  33 TAV.03-Mobilità lenta del Parco Commerciale
  -  34 TAV.04-Direttrici di traffico e segnaletica stradale del Parco Commerciale
  -  35 TAV.05-Edifici: stato del V.I.A. 2019
  -  Relazione di progetto
  -  36 Relazione tecnica progettuale VIA 2019
  -  Elenchi/Dichiarazioni
  -  37 Domanda per il rilascio del provvedimento autorizzatorio unico
  -  38 Allegato 0 - Modello elenco elaborati
  -  39 Allegato 1 - Dichiarazione valore opere e oneri istruttori
  -  40 Allegato 2 - Dichiarazione delle qualifiche professionali e della veridicità ed esattezza di quanto esposto nel
     S.I.A./S.P.A

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  -  41 Allegato 3 - Dichiarazione dei redattori e qualifiche professionali
  -  42 Allegato 4 - Dichiarazione conformità urbanistica
  -  43 Allegato A - Elenco autorizzazioni
  -  44 Avviso WEB
  -  45 Documenti di identità dei soggetti interessati

                    PREMESSE ED UBICAZIONE
Il proponente Agrifutura srl intende realizzare due fabbricati, denominati 3A e 3B, nell’ambito del parco
commerciale esistente; i due lotti in cui verranno costruiti gli edifici corrispondono, allo stato attuale, ad aree
verdi, non ancora edificate.
In relazione al fabbricato 3A, l’intervento prevede la costruzione di un fabbricato ad un piano fuori terra che
avrà una superficie utile di 8.126,00 m 2 ed al suo interno saranno ricavate sette unità immobiliari indipen-
denti tra loro ma in aderenza tali da formare un unico corpo di fabbrica.
La sistemazione esterna sarà composta da una viabilità interna sudpisa in due settori: una dedicata in
esclusiva ai clienti dell’attività commerciale che consente l’accesso ai parcheggi dell’area esterna adiacenti a
Via Pieropan e Via Soldà; l’altra utilizzata per i mezzi che trasportano le merci posta sul retro dell’edificio e
corrispondente alla viabilità esistente sull’ex tracciato di Via Enrico Fermi.
Come previsto negli elaborati del P.I.R.U.E.A. POMARI approvati il tratto finale di Via Enrico Fermi è stato
sostituito dalla nuova viabilità di Via Soldà e Via Pieropan e verrà declassato a viabilità privata. Sarà mante -
nuto l’accesso con la costituzione di una servitù di passaggio a favore dei mezzi di trasporto merci
dell’Auchan. Il tratto oltre alle zone di scarico merci delle attività commerciali e dell’Auchan che si immette
sulla rotatoria all’incrocio tra Via Enrico Fermi e Via Pieropan, servirà come viabilità per l’ingresso e l’uscita
dei clienti e per l’uscita dei mezzi di trasporto merci.
Nell’area esterna saranno realizzate delle aiuole seminate a tappeto erboso con la presenza di alcune essenze
arboree e una viabilità pedonale che avrà il compito di collegare i marciapiedi con l’attività commerciale.
L’edificio 3B, invece, prevede la costruzione di un fabbricato ad un piano fuori terra che avrà una superficie
utile di 7.592,38 m 2 ed al suo interno saranno ricavate sette unità immobiliari indipendenti tra loro ma in
aderenza tali da formare un unico corpo di fabbrica
La sistemazione esterna sarà composta da una viabilità interna sudpisa in due settori: una dedicata in
esclusiva ai clienti dell’attività commerciale che consente l’accesso ai parcheggi dell’area esterna adiacenti a
Via Arnoldo Onisto e Via Soldà; l’altra utilizzata per i mezzi che trasportano le merci posta sul retro dell’edi-
ficio.
Nell’area esterna saranno realizzate delle aiuole seminate a tappeto erboso con la presenza di alcune essenze
arboree e una viabilità pedonale che avrà il compito di collegare i marciapiedi con l’attività commerciale.
L’area oggetto di intervento è sita nel Comune di Vicenza, ad ovest del centro storico, nel Quartiere denomi-
nato “San Felice –Pomari”, in un lotto compreso tra via Soldà, via Fermi e via Monsignor Onisto Arnoldo, in
prossimità della tangenziale ovest -Viale del Sole.
Gli interventi di progetto rientrano nell’area precedentemente interessata dal Programma Integrato di Riqua-
lificazione Urbanistica, Edilizia e Ambientale denominato P.I.R.U.E.A. Pomari, in zona via Enrico Fermi in
Comune di Vicenza.




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             Ortofoto del sito




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            QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Vicenza;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Vicenza;
• Piano Regionale di Tutela delle Acque (P.T.A.);
• Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera ;
• Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
• Piano di Gestione dei Rischi Alluvionali;
• Rete Natura 2000.
Il Quadro Programmatico proposto risulta sviluppato in modo esaustivo e trattato adeguatamente, si rileva
tuttavia la necessità di alcuni specifici approfondimenti.
Piano Territoriale Di Coordinamento Provinciale (PTCP)
Carta del Sistema Ambientale: non viene evidenziata la presenza di un corridoio “Corridoio ecologico
secondario (Art. 38)” e viene indicato il fatto che l’area è all’interno di un “Aree Carsiche (Art. 14)”; si ritiene
che dette particolarità debbano essere messe in relazione con l’intervento proposto.
Piano di tutela delle acque (PTA)
Lo S.I.A. indica che l’area interessata dall’intervento
• ricade in area di vulnerabilità media della falda freatica (Carta della Vulnerabilità Intrinseca della Falda
Freatica della Pianura Veneta);
• ricade nei Comuni inseriti nell’ ALLEGATO E “Comuni compresi nelle aree di primaria tutela quantitativa
degli acquiferi”;
 • ricade in zona di acquiferi pregiati (Carta dei territori comunali con acquiferi confinati pregiati da
sottoporre a tutela)”;
ma non mette in relazione dette particolarità con l’intervento proposto.
Risulta, inoltre, da verificare se, come emerso anche in sede presentazione al pubblico, vi sia o meno la
decadenza dello strumento urbanistico P.I.U.R.E.A., ovvero se anche con la decadenza del PU le aree non
edificate conservano i loro diritti edificatori e le relative volumetrie e destinazioni d’uso, e se sia stato
recepito il piano approvato all’interno del PAT.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

             QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE, CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’INTERVENTO ED ARTICOLAZIONE
DELL’ATTIVITA’ COMMERCIALE
L’intervento di progetto prevede la realizzazione di due edifici denominati 3A e 3B, il primo con superficie di
vendita di 6.621,55 mq ed il secondo pari a 5.831,22 mq, poiché la superficie di vendita complessiva risulta
maggiore di 8.000 mq, risulta infatti pari a 12.452,77 mq, si configurano come una grande struttura di vendita
sottoposta a Valutazione di Impatto Ambientale.



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EDIFICIO 3A
L’edificio di futura realizzazione si sviluppa su una superficie del lotto pari a 19.070,00 m 2. L’intervento
prevede la costruzione di un fabbricato ad un piano fuori terra che avrà una superficie utile di 8.259,31 m 2.
Al suo interno saranno ricavate sette unità immobiliari indipendenti tra loro ma in aderenza tali da formare
un unico corpo di fabbrica. Ogni unità commerciale sarà dotata di un’area di vendita, un magazzino, un
gruppo servizi per i clienti e un gruppo servizi per i dipendenti con annesso spogliatoio.
Le attività commerciali avranno una superficie di vendita esplicata nelle Tabelle seguenti:

                  Unità commerciale        Superficie di vendita (m2)
                      1                  695,58
                      2                  702,28
                      3                  1304,10
                      4                  1298.62
                      5                  1804,18
                      6                  410,56
                      7                  406,23

                      Superficie di vendita Edificio 3A




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Struttura e impianti.
Le strutture di fondazione del fabbricato saranno di tipo indiretto, eseguite con pali in profondità di
adeguata capacità portante.
Dal punto di vista esecutivo l’edificio si presenta con una struttura di tipo puntiforme costituita da pilastri in
C.A.P. collegati ai plinti di fondazione, poggianti sui pali innanzi descritti.
Gli interassi dei pilastri all’interno del capannone avranno una luce doppia rispetto alle normali previsioni
per consentire un migliore utilizzo degli spazi, mentre quelli posti lungo il perimetro avranno un interasse
normale per agevolare l’aggancio dei pannelli di tamponamento esterno.
Le strutture portanti orizzontali saranno costituite da travi prefabbricate in C.A.P. e in C.A.V. di grande luce,
sulle quali poggeranno i solai di copertura.
I tamponamenti esterni saranno eseguiti con pannelli prefabbricati coibentati.
I pannelli orizzontali sul fronte e sui fianchi dell’edificio saranno mascherati da un sistema di elementi
metallici in lamiera stirata colorata.
Le strutture del solaio di copertura saranno realizzate con l’impiego di tegoli a “doppio T”. Per
l’illuminazione e l’aerazione delle attività commerciali saranno ricavati dei lucernari nella misura richiesta
dalle norme igienico-sanitarie e di prevenzione incendi vigenti.
Il piano terra si sviluppa su un fronte strada di 170,00 m. per una profondità di 47,80 m. Saranno ricavate
sette unità immobiliari indipendenti tra loro ma in aderenza tali da formare un unico corpo di fabbrica. Ogni
unità commerciale sarà dotata di un’area di vendita, un magazzino, un gruppo servizi per i clienti e un
gruppo servizi per i dipendenti con annesso spogliatoio.
I gruppi servizi a disposizione dei clienti saranno costituiti da un locale antibagno, un servizio per i maschi,
uno per le femmine e uno per i disabili.
Tutte le unità immobiliari avranno una superficie superiore a 250 mq e pertanto in ogni unità immobiliare
sarà presente il servizio per i disabili.
L’edificio è provvisto di un impianto per lo scarico delle acque, distinto tra rete delle fognature e rete delle
acque meteoriche. Si prevede inoltre la realizzazione di un impianto fotovoltaico a servizio delle parti
comuni del centro commerciale.
Sistemazione degli spazi esterni e viabilità
La sistemazione esterna sarà composta da una viabilità interna sudpisa in due settori: una dedicata in
esclusiva ai clienti dell’attività commerciale che consente l’accesso ai parcheggi dell’area esterna adiacenti a
Via Pieropan e Via Soldà; l’altra utilizzata per i mezzi che trasportano le merci posta sul retro dell’edificio e
corrispondente alla viabilità esistente sull’ex tracciato di Via Enrico Fermi.
Come previsto negli elaborati del P.I.R.U.E.A. POMARI approvati il tratto finale di Via Enrico Fermi è stato
sostituito dalla nuova viabilità di Via Soldà e Via Pieropan e verrà declassato a viabilità privata.
Sarà mantenuto l’accesso con la costituzione di una servitù di passaggio a favore dei mezzi di trasporto
merci dell’Auchan.
Il tratto oltre alle zone di scarico merci delle attività commerciali e dell’Auchan che si immette sulla rotatoria
all’incrocio tra Via Enrico Fermi e Via Pieropan, servirà come viabilità per l’ingresso e l’uscita dei clienti e per
l’uscita dei mezzi di trasporto merci.
Per consentire un accesso multiplo e quindi per prevedere una distribuzione omogenea del traffico in arrivo
ed in uscita saranno previsti tre accessi al lotto 3A di cui uno da Via Pieropan e due dalla rotatoria di Via
Soldà con Via Enrico Fermi.
Nell’area esterna saranno realizzate delle aiuole seminate a tappeto erboso con la presenza di alcune essenze
arboree e una viabilità pedonale che avrà il compito di collegare i marciapiedi con l’attività commerciale.
I parcheggi sono predisposti in quantità e superficie superiore alle disposizioni di legge. Sul fronte degli
edifici saranno previsti 4 posti auto per la ricarica delle auto elettriche dei clienti privati. Nel rispetto delle

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normative ambientali vigenti, la pavimentazione della parte eccedente i primi 2.000 mq dell’area scoperta
sarà realizzata con materiale permeabile.
Illuminazione ed aerazione.
Per l’illuminazione e l’aerazione delle attività saranno ricavati dei lucernari nella misura richiesta dalle
norme igienico-sanitarie e di prevenzione incendi vigenti. La superficie di aerazione verrà integrata da un
impianto di condizionamento avente le caratteristiche e i parametri indicati all’art. 9.6 della D.G.R. n. 1887
del 27.05.1997.
I magazzini sono provvisti di un lucernario nella copertura che consente una illuminazione e aerazione
rispettosa mentre l’areazione degli spogliatoi è garantita da un lucernario nella copertura.
L’impianto di illuminazione pubblica verrà realizzato con componenti di classe di isolamento II e pertanto
non sarà necessario realizzare l’impianto di terra. Sono da utilizzare 23 punti luce di cui 7 presenti nell’area
carico/scarico merci ed i rimanenti 16 distribuiti tra parcheggi e viabilità interna.
Servizi igienici
I gruppi servizi a disposizione dei clienti saranno costituiti da un locale antibagno, un servizio per i maschi,
uno per le femmine e uno per i disabili. Tutte le unità immobiliari avranno una superficie superiore a 250 mq
e pertanto su ogni unità immobiliare sarà presente il servizio per i disabili. I gruppi servizi a disposizione dei
dipendenti avranno accesso tramite il locale magazzino. Saranno costituiti da un antibagno, da un servizio
per i maschi e l’altro per le femmine.
La rete fognaria
Il sistema di allontanamento delle acque prevede tre reti distinte: la rete delle acque meteoriche per la
raccolta delle acque di copertura tramite i pluviali; la rete per la raccolta delle acque dei parcheggi esterni
(acque di prima e seconda pioggia) previo trattamento con disoleatore e dissabbiatore; ed infine la rete di
raccolta delle acque reflue che sarà collegata alle condutture di lottizzazione di Via Soldà.
Le reti saranno realizzate in PEAD per la raccolta delle acque nere, e in calcestruzzo per le acque meteoriche
e per le acque di dilavamento dei piazzali.
Ai piedi delle colonne o in prossimità, all’esterno dell’edificio, saranno posizionati adeguati sifoni muniti di
tappo di ispezione e condotta di ventilazione. Ogni condotta principale è ispezionabile e sarà posata con
adeguata pendenza. Le dimensioni, le pendenze ed i materiali usati sono quelli previsti dal regolamento
comunale in uso presso l’Ente gestore.
Come innanzi citato, la viabilità di distribuzione dei parcheggi esterni sarà trattata con rete separata. Lo
scarico delle acque di prima pioggia verrà autorizzato dall’Ente preposto e le acque trattate verranno
convogliate nella linea delle acque meteoriche di Via Soldà in quanto l’Ente gestore delle acque nere non
consente lo scarico dell’acqua pulita, appena trattata, nella fognatura comunale. L’impianto della fognatura
della Lottizzazione è attualmente collegato al depuratore di Vicenza e per tale motivo non sarà previsto il
pre-trattamento con la predisposizione del Bacino Imhoff.
Efficienza energetica
Intraprendere misure che garantiscono l’efficienza energetica consente di perseguire obbiettivi quali:
•Diminuire il consumo di energia;
•Diminuire le spese di condizionamento e riscaldamento;
•Ridurre i consumi di combustibile da fonti fossili;
•Proteggere l’ambiente che ci circonda e contribuire alla riduzione dell’inquinamento.
In riferimento all’edificio 3A, è stato considerato di dotare ciascuna attività commerciale di un impianto di
climatizzazione/riscaldamento realizzato con “Roof Top” in pompa di calore.
Inoltre sulla copertura dell’edificio sarà realizzato un impianto fotoelettrico in grado di fornire 225 kW e
pertanto capace di contribuire a parte della potenza richiesta dalle pompe di calore.
Dal punto di vista del risparmio energetico, grazie ai miglioramenti ipotizzati, ciascuna attività commerciale
dell’edificio 3A presenterà una classe energetica pari o superiore ad A2.
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 L’efficienza energetica è stata raggiunta tramite l’adozione di alcuni importanti accorgimenti come:
•L’utilizzo di un impianto di climatizzazione con unità Roof Top in pompa di calore ad espansione diretta;
•L’utilizzo di un impianto di distribuzione dell’aria con canali a pulsione SINTRA DLD .
Inoltre è da considerare l’utilizzo di apparecchiature di illuminazione rispettose delle normative presenti ed
in grado di ridurre i consumi energetici, attraverso l’utilizzo di apparecchiature a LED ad alta efficienza per
l’illuminazione dei parcheggi, viabilità interna e l’area di carico/scarico merci.
Barriere architettoniche
L’intera progettazione è volta a rendere accessibili tutti gli spazi di relazione, per consentire alle persone con
disabilità parziale o grave di entrare in relazione con i servizi ivi svolti. A garanzia delle norme riferite al
superamento delle barriere architettoniche saranno predisposti un numero di posti auto accessibili ai disabili
ricavati nel parcheggio del lotto in una quantità maggiore di 1 ogni 50 posti auto. Essi saranno distribuiti
lungo tutto il fronte per garantire a tutte le unità commerciali l’accessibilità nelle vicinanze degli ingressi.
Saranno inoltre ricavati ulteriori posti auto, sempre nelle medesime posizioni, a favore delle mamme in stato
di gravidanza e/o con bambini piccoli. Le unità immobiliari sono provviste di un servizio igienico accessibile
ad uso esclusivo di persone disabili.
EDIFICIO 3B
L’edificio di futura realizzazione si sviluppa su una superficie del lotto pari a 16.239,00 mq.
L’area di proprietà della richiedente è inpiduata catastalmente al Foglio 45 e insiste sui mappali 1549 parte,
1551 parte, 1639 parte e 1650 e l’intervento prevede la costruzione di un fabbricato ad un piano fuori terra
con superficie utile di 7.592,38 mq.
Al suo interno saranno ricavate sette unità immobiliari indipendenti tra loro ma in aderenza tali da formare
un unico corpo di fabbrica. Ogni unità commerciale sarà dotata di un’area di vendita, un magazzino, un
gruppo servizi per i clienti e un gruppo servizi per i dipendenti con annesso spogliatoio. Le attività
commerciali avranno una superficie di vendita esplicata nelle Tabelle seguenti:

                  Unità commerciale        Superficie di vendita (m2)
                       1                754,50
                       2                758,00
                       3                1439,50
                       4                1456,03
                       5                466,41
                       6                476,10
                       7                480,68


                      Superficie di vendita Edificio 3B




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Struttura e impianti.
Del tutto analogo all’’Edificio 3A, tranne che:
Il piano terra si sviluppa su un fronte strada di 147,00 m. per una profondità di 50,80 m.
Sistemazione degli spazi esterni e viabilità
La sistemazione esterna sarà composta da una viabilità interna sudpisa in due settori: una dedicata in
esclusiva ai clienti dell’attività commerciale che consente l’accesso ai parcheggi dell’area esterna adiacenti a
Via Arnoldo Onisto e Via Soldà; l’altra utilizzata per i mezzi che trasportano le merci posta sul retro
dell’edificio. Per consentire un accesso multiplo e quindi per prevedere una distribuzione omogenea del
traffico in arrivo ed in uscita saranno previsti due accessi al lotto 3B di cui uno da Via Arnoldo Onisto e uno
dalla rotatoria all’incrocio di Via Soldà con Via Enrico Fermi
Nell’area esterna saranno realizzate delle aiuole seminate a tappeto erboso con la presenza di alcune essenze
arboree e una viabilità pedonale che avrà il compito di collegare i marciapiedi con l’attività commerciale. I
parcheggi sono predisposti in quantità e superficie superiore alle disposizioni di legge. Sul fronte degli edifici
saranno previsti 4 posti auto per la ricarica delle auto elettriche dei clienti privati. Nel rispetto delle
normative ambientali vigenti, la pavimentazione della parte eccedente i primi 2.000 m2dell’area scoperta
sarà realizzata con materiale permeabile.
Illuminazione ed aerazione.
PDel tutto analogo all’’Edificio 3A, tranne che:
Sono da utilizzare 19 punti luce di cui 6 presenti nell’area carico/scarico merci ed i rimanenti 13 distribuiti tra
parcheggi e viabilità interna.
Servizi igienici
Del tutto analogo all’Edificio 3A.
La rete fognaria
Del tutto analogo all’Edificio 3A.
Efficienza energetica
Del tutto analogo all’Edificio 3A.
Barriere architettoniche
Del tutto analogo all’Edificio 3A.
Per il progetto presentato risultano necessarie specifiche integrazioni.
La vicinanza con una edificazione passata massiccia e contornante l’area di intervento, portano a ritenere
necessaria la verifica di sostenibilità su quali ulteriori impatti ambientali possono ancora eventualmente
coinvolgere il contesto urbano di interesse, tenendo tra l’altro conto che sia direttive Europee e la nuova
normativa regionale di fatto puntano ad una riduzione dell’uso del suolo.
Il progetto nelle alternative non tiene conto di quanto sopra e risultano necessari e serve pertanto un
approfondimento ed uno studio reali sulla proposta di alternative al progetto; quanto prodotto risulta
pertanto insufficiente.
Le integrazioni fornite non hanno soddisfatto quanto richiesto. In particolare non è stata valutata in alcun
modo l’alternativa progettuale riferita alla cosiddetta “Alternativa 2”, emersa in varie occasioni, per ultima
anche nella recente fase di inchiesta pubblica.
Il proponente, infatti, esplicita le ragioni che l’hanno portato, di fatto, a non prendere in considerazione la
suddetta alternativa, ma non approfondisce in alcun modo, nonostante la specifica richiesta di integrazioni, il
possibile progetto che avrebbe permesso la comparazione tra le due ipotesi di intervento (progetto
presentato e alternativa 2); tale comparazione è alla base delle norme che regolano l’analisi delle alternative.
Si osserva che lo sviluppo della suddetta alternativa avrebbe permesso di elaborare proposte architettonico-
edilizio particolari, uniche e qualificanti, correlate quindi al contesto territoriale di riferimento (Pomari), non
cogliendo quindi l’opportunità di “sperimentare” e proporre soluzioni urbanistico-architettoniche su cui

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valutare possibili vantaggi competitivi per l’attività commerciale, derivanti da una progettazione innovativa
nel rapporto tra edificio e parco urbano.
Inoltre, il progetto non approfondisce concretamente il tema delle mitigazioni ambientali ed il proponente
non valuta tali aspetti nell’ambito delle integrazioni e/o nell’ambito delle alternative progettuali; si propone
unicamente una mitigazione relativa alla forestazione urbana nell’area “Bosco di Carpaneda”, ambito non
coerente con il sito di progetto.
Tale aspetto è stato oggetto anche delle osservazioni pervenute e, successivamente, nelle memorie relative
all’inchiesta pubblica, cui il proponente ha contro dedotto sviluppando unicamente le ragioni che l’hanno
portata a non presentare un adeguato approfondimento dell’alternativa.
                         Valutazione finale
A seguito delle integrazioni fornite nell’ambito della procedura di cui all’art.10-bis della L. n.241/90 e
ss.mm.ii., il proponente ha affrontato, seppur in modo non sempre pienamente soddisfacente, le criticità
evidenziate nella fase istruttoria precedente e, in particolare, sono state proposte misure di mitigazione che
attengono più da vicino all’ambito territoriale considerato. Si ritiene comunque necessario procedere con
specifiche prescrizioni, al fine di migliorare l’inserimento territoriale dell’intervento e per garantire l’effettiva
efficacia delle misure mitigative; le prescrizioni, inoltre, tengono conto delle osservazioni inviate dal Comune
di Vicenza, agli atti con prot.n.1986 del 19/01/2022.

                            VALUTAZIONE
Il tema relativo al Quadro Progettuale, con ricadute poi sulla caratterizzazione dell’impatto sulle perse matrici
ambientali, ha evidenziato effettive criticità, cui le integrazioni prodotte hanno fornito riscontro. Le prescrizioni
puntuali finalizzate al miglioramento dell’inserimento territoriale dell’intervento vengono esplicitate nel parere finale,
alo scopo di mitigare i possibili impatti negativi e significativi sull’ambiente.


              111QUADRO      DI RIFERIMENTO AMBIENTALE

COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
Qualità dell’aria Secondo l’aggiornamento della zonizzazione del territorio regionale il comune di Vicenza è
stato classificato in zona “IT 0511 Agglomerato Vicenza”, che oltre al Comune capoluogo di Provincia,
include i Comuni della Valle del Chiampo, caratterizzati dall’omonimo distretto industriale della concia delle
pelli.
L’Arpav prevede un monitoraggio continuo di questi indicatori tramite le stazioni della rete di monitoraggio
e le due stazioni di rilevamento più vicine sono quelle situate a Vicenza denominate Vicenza San Felice
(rilevamento traffico) e Vicenza Quartiere Ferrovieri (rilevamento background). Il fattore determinante degli
impatti che agiscono su questa componente è la costruzione di nuovi edifici, quindi l’edificazione dei lotti 3A
e 3B. L’edificazione dei nuovi lotti determina inoltre l’aumento del traffico nella zona. La causa degli impatti
è imputabile unicamente al traffico indotto conseguente alla realizzazione dei nuovi edifici e alla
movimentazione del terreno nella fase di cantiere, effettuato per la realizzazione dei due edifici commerciali.
I fattori maggiormente inquinanti dovuti al traffico veicolare sono l’aumento di concentrazione di: ozono,
biossido di azoto, benzene, biossido di zolfo, monossido di carbonio ed elementi in tracce (principalmente
nichel, cadmio e piombo); è stata effettuata una “Valutazione di impatto atmosferico” al fine di rilevare le
variazioni che la realizzazione delle due strutture di vendita comporterebbe sulla qualità dell’aria del
territorio considerato.
In riferimento alle emissioni legate agli impianti tecnologici dei fabbricati, poiché progettati esclusivamente
ad alimentazione elettrica non forniscono emissioni di inquinanti atmosferici; ma sono statei inoltre valutate

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le concentrazioni dei principali inquinanti atmosferici legati al traffico veicolare nei pressi di persi ricettori
situati nell’area di interesse. Tramite l’applicazione di un opportuno modello matematico si ritiene che la
qualità atmosferica del territorio non verrà peggiorata dalla realizzazione delle strutture commerciali e che il
traffico generato dai clienti dei punti vendita non produrrà alcun superamento dei limiti di legge della
qualità dell’aria. Inoltre, relativamente ai parametri media annua di PM10, 90° percentile della
concentrazione media giornaliera di PM10, media annua di NO2 e massimo della media mobile di CO le
concentrazioni previste relative al traffico indotto, delle due strutture commerciali debbono ritenersi non
significative ai sensi delle linee guida ANPA per la valutazione d’impatto ambientale.
Al fine di mitigare ulteriormente tale impatto si prevede la realizzazione di un percorso ciclopedonale per
favorire la mobilità ecosostenibile. Inoltre è previsto il posizionamento di colonnine per la ricarica di auto
elettriche al fine di ridurre l’inquinamento.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
Nel paesaggio cittadino spicca l’azione e l’influenza del fiume Bacchiglione, che scorre localmente, in modo
più o meno sinuoso, con direzione prevalente nord-ovest/sud-est. Il corso d’acqua è alimentato da risorgive
nella zona tra Dueville e Novoledo ed è caratterizzato da portate abbastanza costanti, che nei periodi di forti
precipitazioni possono portare all’esondazione e all’alluvionamento di parti di città. Oltre al fiume
Bacchiglione, di rilevanza idrografica sono anche il fiume Retrone e il fiume Astichello. La Regione Veneto
con il Piano di Tutela delle Acque inpidua il grado di vulnerabilità intrinseca del territorio veneto. Ne
emerge un quadro di vulnerabilità che rispecchia le litologie e la loro distribuzione areale, nonché le altre
peculiarità fisico-geologiche del territorio.Con il termine “vulnerabilità delle falde” si intende la possibilità di
infiltrazione e percolazione degli inquinanti negli acquiferi”. Le aree che presentano l’orizzonte superficiale
argilloso-limoso sono zone contraddistinte da vulnerabilità bassa o quasi nulla, mentre i tratti disperdenti dei
corsi d’acqua o aree con falda affiorante sono zone a vulnerabilità molto elevata.
La situazione è illustrata nella planimetria seguente:




       Carta della vulnerabilità intrinseca della falda freatica della pianura Veneta (PTA Regione Veneto)


Si nota un grado di vulnerabilità medio basso nella zona considerata, dovuto alla particolare natura del
terreno e della falda.

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Il fattore determinante degli impatti che agiscono su questa componente è la costruzione di nuovi edifici,
quindi l’edificazione dei lotti 3A e 3B.
L’edificazione dei nuovi lotti determina l’aumento della superficie impermeabile e quindi l’aumento del
deflusso superficiale in seguito ad eventi meteorici. Le nuove superfici saranno in parte occupate dai nuovi
edifici e in parte dedicate a parcheggi e viabilità.
L’impermeabilizzazione è senza dubbio la pressione più importante, che genera due tipologie di impatto:
•Impatto quantitativo, dovuto all’aumento del deflusso;
•Impatto qualitativo, dovuto al dilavamento da parte delle acque meteoriche delle superfici dedicate a
parcheggio e viabilità.
In riferimento all’impatto quantitativo si predispone la possibilità di garantire l’invarianza idraulica tramite
il sovradimensionamento delle condotte riferite alle acque meteoriche e l’utilizzo di un sistema di invaso
caratterizzato da tubazioni in calcestruzzo o con elementi modulari in grado di trattenere i volumi di invaso
da garantire a seguito dell’impermeabilizzazione del territorio.
Dal punto di vista qualitativo, le acque meteoriche di prima pioggia, considerando di trattare almeno i primi
5 mm di pioggia distribuiti sull’area di riferimento, verranno trattate in opportuno impianto di trattamento
in accordo con il comma 3 art. 39 delle N.T.A. del Piano di Tutela delle Acque. Le acque trattate saranno
successivamente inviate alla rete fognaria comunale.
Entrambe le tipologie di impatto sono state annullate tramite adeguati accorgimenti progettuali di captazione
delle acque meteoriche, descritti nelle relazioni “Valutazione della compatibilità idraulica” e “Gestione delle
acque meteoriche”, allegate allo Studio di Impatto Ambientale.
Agrifutura dichiara di avere precedentemente ottenuto parere favorevole in merito all’invarianza idraulica
dalla Società AIM, pertanto, ai fini della conformità delle autorizzazioni, si consiglia di riverificare quanto
(tavole approvate) stato precedentemente approvato da AIM; se tale documentazione non risultasse
conforme alla attuale, in termini di invarianza idraulica, dovrà essere attivata la procedura di valutazione
compatibilità idraulica; in tal senso si veda il punto 4 della richiesta di integrazioni “Visto il precedente parere
favorevole ottenuto in merito all’invarianza idraulica ed ai fini della conformità delle autorizzazioni, si richiede di
riverificare le tavole precedentemente approvate dal gestore e se tale documentazione non risultasse conforme alla
attuale, in termini di invarianza idraulica, dovrà essere attivata la procedura di valutazione compatibilità idraulica
presso il competente Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta; questo anche alla luce del parere di Viacqua,
riportato in allegato 10.” Il suddetto parere di Viacqua si esprime favorevolmente per il collettamento e
scarico esclusivamente dei soli reflui di tipo domestico e/o assimilabili, ma si sospende il giudizio in merito a
quanto concerne il progetto consegnato dell'impianto fognario di smaltimento delle “acque bianche”
meteoriche e/o di dilavamento a servizio dell'immobile e del lotto, in quanto, lo stesso “dovrà rispettare il
criterio di “Invarianza Idraulica”, con adozione di tecnologie e/o scelte progettuali atte a garantire il rispetto di tale
principio idraulico per il mantenimento dell’attuale coefficiente udometrico dell’area prima di qualsiasi trasformazione;
salvo che le acque meteoriche non trovino recapito su corpi idrici superficiali o sul suolo e pertanto ricadenti in altro
ambito di competenza.”.
Il proponente ha prodotto, quale integrazione, il documento “AM-RE08” con la revisione della valutazione di
Compatibilità Idraulica, comprendente un’analisi dettagliata in cui si sottolinea che, in accordo con il principio
dell’invarianza idraulica, i volumi in eccesso saranno opportunamente invasati in idonei sistemi e rilasciati nel lungo
periodo, al fine di garantire gli stessi ordini di grandezza di deflusso dello stato attuale; tale valutazione è comprensiva
dei necessari sistemi di mitigazione e prevede la raccolta dei volumi provenienti dalle superfici scolanti impermeabili e
semipermeabili, l’immissione in un pozzetto scolmatore, trattamento delle acque di prima pioggia con dissabbiatura, e
disoleatura con filtro a coalescenza. Il proponente conclude che “non prevedendo la possibilità di realizzare sistemi di
dispersione nel sottosuolo” lo “scarico dei volumi accumulati dai persi sistemi di mitigazione idraulica in progetto
avverrà nella rete pubblica acque bianche esistente lungo via Soldà, previa laminazione, sfruttando i punti di scarico
esistenti e già autorizzanti all’interno di ciascun lotto”.

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Le integrazioni fornite non hanno soddisfatto quanto richiesto e non è stato, di fatto, affrontato
adeguatamente il tema dell’invarianza idraulica.
In tal senso non risulta risolta la criticità evidenziata in fase istruttoria da Viacqua spa (gestore della
fognatura cui il progetto prevede il collettamento delle acque meteoriche di dilavamento), non ostante il tema
fosse stato esplicitamente affrontato nella richiesta di integrazioni; non sono nemmeno state avviate le
verifiche con il competente Consorzio di Bonifica sui possibili recapiti alternativi.
                        Valutazione finale
A seguito delle integrazioni fornite nell’ambito della procedura di cui all’art.10-bis della L n.241/90 e
ss.mm.ii., il gestore della fognatura cui il progetto, Viacqua spa, non ha evidenziato la presenza di aspetti
ostativi.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
Il territorio comunale è caratterizzato a sud da una zona di rilievi collinari appartenenti alle propaggini più
settentrionali dei monti Berici e una zona di pianura che appartiene al dominio delle alluvioni recenti e anti-
che del sistema Bacchiglione-Tesina-Astichello, depositate dai fiumi a seguito del trasporto dei sedimenti
lungo la piana corrispondente alla media Pianura Veneta.
Per quanto riguarda l’assetto idrogeologico generale, l’area in esame presenta caratteristiche idrogeologiche
tipiche delle pianure alluvionali poste a valle della “fascia della risorgive”, settore di territorio in cui la superfi-
cie della falda freatica si avvicina progressivamente al piano campagna, fino a emergere nei punti più topo-
graficamente depressi, lungo appunto una fascia praticamente continua, avente sviluppo circa est – ovest e di
ampiezza massima intorno ai 10 km, con il primo livello acquifero ubicato a debole profondità dal piano
campagna e con la presenza di un sistema multifalde in pressione sottostante; la direzione di deflusso della
prima falda (superficiale) si dispone in genere verso sud – sud est.
Dall’esame della Carte idrogeologica del PAT, si evince come nella zona di pianura in esame il tetto della prima
falda risulta ubicato alla quota di poco più di 32 metri, in “area con profondità falda freatica compresa tra 2 e 5
metri”.
Per quanto riguarda i possibili rischi di inquinamento del suolo, attraverso l’uso di informazioni raccolte on-
line dal Quadro Conoscitivo del PTCP della Provincia di Vicenza (approvato con delibera di Giunta della Re-
gione del Veneto n. 708 del 02/05/2012), è stata valutata la presenza di elementi potenzialmente rischiosi in
un intorno di 100 metri dalle aree di scavo.
Le possibili fonti contaminati sono così classificabili:
    discariche;
    aree degradate per presenza storica di rifiuti;
    depuratori;
    distributori carburanti;
    strade di grande traffico (come inpiduate all’articolo 2, comma 2, lettere A e B, del d.lgs. 30/4/1992,
     n. 285 e successive modifiche);
    aziende a rischio incidente rilevante.
All’interno del buffer di 100 m dei fabbricati di progetto NON ricade alcuno degli elementi sopra elencati.
Nel 2012 la società G.R.C. S.p.A. ha effettuato una campagna di caratterizzazione geochimica dei terreni nel
PIRUEA Pomari nei lotti denominati 2-A, 2-C, 3-A e 3-B. Le analisi sono state svolte ai sensi della DGRV 2424
del 08/08/2008, ad oggi non più in vigore.
Gli esiti sono stati descritti nella “Relazione Geoambientale” a firma dell’Ing. Daniele Ottolitri.
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I parametri analizzati sono stati i seguenti:
        Scheletro
        Metalli (piombo, cadmio, zinco, cromo totale, cromo esavalente, nichel, arsenico)
        Idrocarburi pesanti
I test effettuati sui materiali prelevati hanno evidenziato che i parametri analizzati risultano sempre inferiori
ai minimi previsti dalla tabella A allegato 5 parte IV titolo V al D. Lgs. 152/2006. I valori rilevati sono peraltro
del tutto in linea con i valori medi di fondo del terreno naturale già riscontrati a più riprese anche in aree li -
mitrofe a quelle oggetto di studio.
Pertanto ai sensi del punto 4.2.1 dell’allegato A della DGRV 2424/2008 è consentito il riutilizzo dei terreni per
reinterri, riempimenti, rimodellazioni e rilevati in qualsiasi sito a prescindere dalla sua destinazione.
                         Valutazione finale
A seguito delle nuova proposta di mitigazione conseguente alla procedura di cui all’art.10-bis della L
n.241/90 e ss.mm.ii., emergono alcuni aspetti di criticità relative a terreni/aree oggetto di intervento e per i
quali risulta necessario prescrivere specifiche misure, atte ad evitare l’insorgere di impatti negativi e signifi-
cativi sull’ambiente; le prescrizioni, inoltre, tengono conto delle osservazioni inviate dal Comune di Vicenza,
agli atti con prot.n.1986 del 19/01/2022.

                          VALUTAZIONE
Il tema relativo alla presente matrice ambientale necessità di puntuali prescrizioni, finalizzate alla verifica sull’effettiva
recuperabilità delle aree inpiduate per l’intervento di mitigazione ambientale e consentire un utilizzo delle stesse in
assenza di impatti negativi e significativi sull’ambiente.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
Il Piano di Classificazione Acustica del Territorio Comunale (PCATC), redatto dal Settore Ambiente e Tutela
del Territorio in collaborazione con il Dipartimento Provinciale ARPAV, è stato approvato dal Consiglio Co-
munale n. 12 del 23.02.2011.
Il territorio comunale è stato sudpiso, secondo le classi di destinazione d’uso previste, dalla 1 alla 6.
L’area considerata è ubicata in una zona che prevede un’elevata concentrazione di attività commerciali e di
strutture di vendita.
L’area d’indagine rientra in Classe IV - Aree di intensa attività umana, cioè aree urbane interessate da in-
tenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali, artigia-
nali ed uffici, aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie, aree portuali, aree
con limitata presenza di piccole industrie.
I limiti acustici previsti per l’area di Classe IV sono di 55 dB (periodo notturno 22.00-06.00) e di 65 dB (nel pe -
riodo diurno 06.00-22.00).
Gli edifici commerciali in progetto sono destinati ad ospitare al loro interno in periodo diurno l’usuale flusso
di visitatori e potenziali acquirenti. Le sorgenti sonore significative, correlate con queste nuove attività e in
grado di influenzare potenzialmente il clima acustico indotto nella zona, sono così inpiduate:
      sorgente “traffico veicolare”, in arrivo e in uscita relativo al personale, ai fornitori e alla clientela
        delle nuove attività commerciali;
      sorgente “parcheggi”, relativi alle nuove attività commerciali;
      sorgente “impianti tecnologici”, correlata al funzionamento a regime degli impianti di trattamen-
        to e climatizzazione dell’aria e alla presenza di eventuali gruppi elettrogeni posti in locali ade-
        guatamente isolati dal punto di vista acustico.
L’attuale clima acustico dell’area risulta pesantemente influenzato da Viale del Sole e mediamente influenza -
to da via Cattane, mentre la presenza di altre strade minori non comporta contributi significativi.


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Diverse attività commerciali sono presenti nell’area ma non incidono con contributi significativi all’impatto
acustico.
Allo stato attuale le sorgenti esistenti sono da considerare imputabili solamente al traffico veicolare dell’area
mentre la presenza di impianti tecnologici, localizzati prevalentemente sui tetti o in posizioni schermate, è
stata ritenuta ininfluente.
La “Valutazione di impatto acustico” ha permesso di simulare la situazione che si otterrebbe allo stato di
progetto e, considerando anche gli impianti tecnologici dei due centri commerciali, ha permesso di definire le
seguenti considerazioni:
    la realizzazione dei due edifici commerciali non comporta aumenti dei valori acustici nei punti sensi-
     bili monitorati;
    il confronto tra i valori di rumorosità presso i ricettori ed i limiti acustici di immissione ha evidenzia-
     to il rispetto dei limiti sia ante che post opera;
    dalla valutazione risulta praticamente nullo l’impatto sul clima acustico attualmente presente.
Si ritiene che il grado di approfondimento del documento di Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
sia insufficiente viste le finalità e le problematiche emerse; l’argomento non e’ stato trattato relativamente agli
impatti acustici determinati dalle attività e dagli impianti dell’azienda per il periodo diurno, così come
richiesto dalla normativa di settore (ai sensi dell’art. 8 della Legge Quadro n.447 del 26.10.1995 e successive
norme attuative nonchè DDG ARPAV n. 3 del 29/01/2008).
- Manca nella valutazione l’analisi approfondita del traffico indotto con indicazioni: i) sul numeri di mezzi di
trasporto persone e materiali in ingresso e in uscita dal lotto, ii) sulle emissioni di traffico indotto prodotte
dall’attività sulle strade afferenti l’area in esame, allo scopo di valutare l’effettiva incidenza dei livelli
incrementali prodotti dai mezzi – leggeri e pesanti: la valutazione dei livelli di emissione dovuti al traffico
attuale e indotto dal progetto sulle strade afferenti l’area di indagine non deve tener conto – così come fatto
nello studio di impatto acustico – dei dati di traffico (desunti dallo studio viabilistico) valutati negli orari di
massima affluenza e serali bensì come valore medio giornaliero (valutato così come indicato dalla specifica
normativa di settore). iii) I monitoraggi condotti per la caratterizzazione del clima residuale e utili per la
taratura del modello di calcolo non sono da considerarsi adeguati alla corretta definizione dei livelli di
emissione sonora prodotti dal traffico circolante sulle strade afferenti dell’area in analisi: per indicazioni
tecniche monitoraggi di rumore utili alla caratterizzazione della sorgente infrastrutture stradali, (per norma
di settore da condurre per periodi di monitoraggio di 24 ore su 7 giorni consecutivi) non deve essere
effettuata in orari serali, con flussi di traffico quindi, relativi alle ore di massimo afflusso veicolare. Si
riscontrano a riguardo valutazioni non congruenti alle indicazioni normative e tecniche e inadeguate alla
corretta stima dei livelli di rumore suddetti.
Di seguito alle valutazioni effettuate se si riscontrassero criticità legate al traffico caratterizzante l’area di
indagine con conseguenti alterazioni dei livelli di rumore oltre i limiti normativi, dovute anche e non solo,
agli incrementi del traffico veicolare indotto dalla attività, si indica di valutare delle possibili alternative,
concordate con gli Enti Preposti, ai percorsi prevalenti di collegamento al lotto aziendale, come sistemi di
mitigazione dei livelli sonori prodotti dal traffico indotto nei confronti dei ricettori impattati, a scopo di
riportare nei limiti di norma (tabella 2 del DPR 142/2004) i suddetti valori di emissione sonora.
- Si riscontrano manifeste criticità relative al superamento dei limiti di immissione presso i ricettori indagati
nella documentazione, sia allo stato attuale sia nell’analisi di post operam per lo stato futuro; a riguardo si
chiede di definire con riferibilità i livelli sonori caratteristici delle specifiche e perse sorgenti di rumore
nell’area di indagine e procedere ad un confronto con i limiti di legge (per i limiti di immissione ed
emissione), scorporando e evidenziando, con chiarezza, i contributi delle singoli sorgenti impattanti. Si
indica fin d’ora, che se si riscontrassero livelli di emissione sonora al disopra dei limiti di legge si dovranno
inpiduare modalità operative e interventi strutturali finalizzati alla limitazione delle suddette criticità
acustiche da indicare con riferibilità del caso nella documentazione di impatto acustico: nel documento si
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indicherà con riferibilità le specifiche operative, le valutazioni tecniche e procedurali utili all’abbattimento
dei livelli di immissione sonora fuori norma.
- Si indica di valutare l’approfondimento delle analisi relative a sorgenti puntuali, anche manuali, circa
attività di carico/scarico merce e eventuali zone di deposito materiali, trattamento/pressatura degli
imballaggi. Si ricorda inoltre fin d’ora, che nell’eventualità di previsione di strutture di vendita
agroalimentari si dovrà disporre di adeguata analisi previsionale (ad integrazione e cumulo degli effetti della
documentazione presentata) relativa alle emissioni sonore prodotte dagli impianti e macchine frigorifere del
caso anche per il periodo notturno, allo scopo di verifica e confronto con i limiti assoluti di immissione,
emissione e differenziale.
- Si valutino inoltre gli apporti relativi alle emissioni sonore prodotte dalle aree a parcheggio legate al
progetto in analisi.
- Di seguito a quanto sopra scritto manca la specifica e riferibile analisi del criterio differenziale, da condursi
presso i ricettori prossimi all’attività e impattati dalle emissioni acustiche prodotte da questa. L’analisi dei
livelli sonori deve essere compiuta attraverso scorpori del dato fonometrico e valutazione dei livelli minimi e
degli indici percentili L95 affinchè il livello di rumore prodotto dalla specifica sorgente possa avere carattere
di riferibilità.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto e la nuova valutazione risponde in modo
sufficientemente esaustivo alle criticità evidenziate, partendo da nuove misurazioni. La documentazione
effettuata prende in considerazione il traffico indotto, le sorgenti impiantistiche, le attività di carico / scarico, i
parcheggi, i compattatori dei rifiuti. Lo studio dell’impatto è effettuata presso 8 ricettori sia nel periodo
diurno che nel periodo notturno; le conclusioni sono di piena compatibilità sia dei limiti di emissione che dei
limiti assoluti e differenziali di immissione . Per quel che riguarda i limiti assoluti di immissione i livelli in
facciata ad alcuni ricettori sono prossimi al limite ma a causa di un residuo elevato. L’analisi comprende
anche una fase di valutazione del rumore in fase di cantiere che dimostra una situazione che in alcune fasi di
lavoro risulta al limite per cui è indicata l’opportunità di richiedere al Comune autorizzazione in deroga ai
limiti.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Con questo termine si intende l’insieme delle RADIAZIONI NON IONIZZANTI, IONIZZANTI e
L’IMPATTO DA INQUINAMENTO LUMINOSO.
Per RADIAZIONI NON IONIZZANTI si intendono tutte quelle emissioni elettromagnetiche che non alterano
la struttura cellulare degli esseri viventi. Sono presenti in qualche misura in tutte le applicazioni e strumenti
che utilizzano energia elettrica. Naturalmente il campo elettromagnetico generato dalle piccole apparecchia-
ture rappresenta un possibile problema a livello locale, poiché solitamente esso raggiunge valori trascurabili
a distanze minime.
La questione è differente per quel che concerne due classi particolari:
      linee di distribuzione elettrica;
      stazioni radiotelevisive e telecomunicazioni.
La legge fissa, in particolare per gli elettrodotti, limiti e fasce di rispetto, in modo da salvaguardare la salute
dei soggetti esposti contro gli effetti, certi e supposti, del campo elettromagnetico.
Gli elettrodotti rappresentano la principale fonte di pressione ambientale per l’inquinamento elettromagneti-
co a bassa frequenza. Con il termine “elettrodotto” si intendono le linee elettriche aeree ed in cavo, le stazioni
elettriche e le cabine di trasformazione.

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Per quanto riguarda l’area in oggetto, attualmente è interessata da elementi generatori di campi elettroma-
gnetici.
L’elettrodotto che passa all’interno dell’area con potenza di 50 kV sarà demolito in conformità al riassetto
complessivo della rete di alta tensione nel Comune di Vicenza, attraverso una serie di interventi strutturali in
via di ultimazione.
Per quanto riguarda le Stazioni Radio Base, negli ultimi anni si è registrato in tutta la Regione un rapido in -
cremento degli impianti di telefonia mobile, passati da meno di 900 nel 2000 ad oltre 5000 al 31/12/2013:
l’area di indagine risulta circondata da questo tipo di elementi.
Possono insorgere problemi dalla sovrapposizione di più campi dovuti all’installazione di più stazioni, detta-
ta dalla necessità di espansione della rete di copertura dei vari gestori.
L’edificazione di due nuovi lotti però non richiede l’installazione di una nuova SRB, quindi il progetto non
influenzerà lo stato attuale riguardo le emissioni di radiazioni non ionizzanti.
Le RADIAZIONI IONIZZANTI sono principalmente riconducibili al radon. Si tratta di un gas radioattivo na-
turale, incolore e inodore, prodotto dal decadimento radioattivo del radio, generato a sua volta dal decadi -
mento dell’uranio, elementi che sono presenti in quantità variabile nella crosta terrestre.
La principale fonte di immissione di radon nell’ambiente è il suolo insieme ad alcuni materiali di costruzione
come il tufo vulcanico. Il radon fuoriesce dal terreno e dai materiali da costruzione disperdendosi nell’atmo -
sfera, ma accumulandosi negli ambienti chiusi. Il radon è pericoloso per inalazione. Il valore medio regionale
di radon presente nelle abitazioni non è elevato, tuttavia, secondo un’indagine conclusasi nel 2000, alcune
aree risultano più a rischio per motivi geologici, climatici, architettonici, ecc.
Un’area a rischio radon è una zona in cui almeno il 10% delle abitazioni, nella configurazione di tipologia
abitativa standard regionale rispetto al piano, supera il livello di riferimento, pari ad una concentrazione me-
dia annua di 200 Bq/mc.
Il Comune di Vicenza ha una percentuale intorno al 9 %.
Nello specifico le attività proposte nella costruzione degli edifici commerciali , non hanno effetti significativi
sui livelli di radiazioni ionizzanti, non contemplando alcuna attività che richieda l’utilizzo di strumenti emit-
tenti radiazioni ionizzanti.
Per quanto riguarda L’INQUINAMENTO LUMINOSO, la Regione Veneto ha pubblicato il 07.08.2009 la legge
n. 17, pubblicata sul BUR n. 65 che fissa alcuni limiti per tutelare gli osservatori astronomici, riducendo il
consumo energetico. Oltretutto lo sviluppo incontrollato dell’illuminazione può causare effetti negativi sulla
salute umana e sulla fauna. La legge fissa quindi compiti e doveri delle autorità, determinando criteri e limiti
per gli impianti già esistenti e di nuova progettazione.
Il comune di Vicenza si trova nella seconda fascia di tutela (tra i 25 e i 50 km di raggio) dell’osservatorio di
Asiago.
In riferimento all’impianto luminoso, al fine di garantire le prescrizioni stabilite dal P.I.C.I.L. del Comune di
Vicenza e a quelle previste dalla L.R. 17/09, i Proponenti adotteranno degli apparecchi certificati, in particola-
re a LED ad alta efficienza con potenza complessiva di 115W.
L’impatto determinato dall’inquinamento luminoso viene considerato trascurabile, dato che tutti gli impianti
di illuminazione verranno realizzati rispettando le soglie di legge e non incidendo sulla qualità ambientale.
Vista la documentazione presentata dalla Ditta AGRIFUTURA s.r.l. per la realizzazione di edifice e parcheg-
gi a completamento dell’area P.I.R.U.E.A. - POMARI in commune di Vicenza, dovrà essere redatto il progetto
illuminotecnico secondo quanto previsto dall’art 7 della L. R. 17/2009 e i criteri e linee guida di progettazione
consultabili sul sito ARPAV all’indirizzo: https://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/luminosita-del-cielo/
criteri-e-linee-guida-1. Per quanto riguarda la ridefinizione viaria si richiede progetto illuminotecnico strada-
le dei punti di intersezione tra l’area privata e la viabilità esistente.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

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                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
L’area d’indagine si presenta fortemente antropizzata, con presenza di strutture commerciali e di aree
residenziali collocate sia a nord che a est dei due edifici commerciali. A Ovest il paesaggio è caratterizzato
dalla presenza di vaste aree agricole, mentre a Sud si sviluppa il P.I.R.U.E.A. POMARI con aree
caratterizzate dalla presenza di impianti sportivi ed edifici scolastici.
Dalla “Carta del Sistema Paesaggio” del PTCP, prossimi all’area d’indagine non sussistono particolari vincoli
legati al paesaggio e al patrimonio storico. Si identifica solo la presenza di una villa di interesse provinciale
(Villa Loschi Zileri alle Cattane).
DICHIARA IL PROPONENTE : Allo stato di fatto i lotti 3A e 3B sono ricoperti da erba incolta e a dire del
proponente non presentano elementi di valore paesaggistico ed architettonico, infatti, anziché essere un
patrimonio da conservare sono territori da restaurare e valorizzare.




Nella figura seguente è possibile osservare che i nuovi edifici in progetto si inseriranno al meglio nel contesto
del Parco Commerciale “Pomari” limitando il più possibile il loro relativo impatto sul paesaggio circostante.




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La causa degli impatti è da ricercare nelle attività commerciali che implicano l’edificazione di nuove strutture
che modificano il paesaggio, inteso come panorama e simbolo per la comunità. In questo caso l’area
progettuale interessata dagli interventi ha già perso la sua funzione simbolica e di identificazione di una
comunità come luogo storico e/o tradizionale, visto che è già stata interessata dalla costruzione di altri edifici
commerciali; pertanto l’impatto dovuto alla sola realizzazione dei nuovi edifici sarà considerato “Non
significativo”.
Tuttavia va precisato che le forme dei nuovi edifici si adegueranno a quelle già presenti nel territorio
considerato e pertanto si inseriranno al meglio nel contesto territoriale esistente.
Le strutture inoltre non saranno visibili dal Santuario di Monte Berico, una delle aree da cui si può godere
maggiormente della bellezza paesaggistica della zona.
Per quanta riguarda l’aspetto paesaggistico, il proponente dichiara che non vi sono impatti , ma di fatto non
si nota alcuno sforzo progettuale per rendere meno impattante la nuova edificazione, che si riduce a due
volumi uniformi. Risulta pertanto quanto meno necessario uno studio sui materiali colori, sistemazioni
esterne, che devono dialogare con il verde con l’intorno maggiormente qualificante, considerato che non
risulta accettabile una progettazione avulsa dal dialogo con l’intorno, tanto più se motivata da ciò che risulta
già costruito, che rispetta linee di programmazione urbanistica stabilite tantissimi anni fa.
Per quanto riguarda l’aspetto estetico e l’impatto con il territorio si dovrebbero studiare forme e materiali
meno impattanti e risulta poi necessario prensentare dei render con fotoinserimento dei due novi edifici con
colori e materiali utilizzati, con viste più estese in direzione statale Pasubio, verso l’Auchan e verso via
Pieropan.
Le integrazioni fornite non hanno soddisfatto quanto richiesto, in quanto le modifiche/varianti introdotte si
limitano a modifiche di tipo “estetico” ma non affrontano compiutamente il tema dell’inserimento rispetto al
contesto circostante; si vedano, inoltre, anche le considerazioni espresse nella matrice “Risorse Naturali ed
Agronomiche”.
L’impegno della progettazione non ha colto l‘opportunità di rivedere la tipologia architettonico-funzionale
degli edifici, mirata ad una riqualificazione complessiva dell’area proponendo soluzioni più innovative,
rimandando a schemi e proposizioni riconducibili all’epoca in cui è stato approvato il PIRUEA e che non
tengono conto delle sensibilità ecologico-paesaggistiche che da allora si sono notevolmente sviluppate ed
evolute.
Infine, il fatto di considerare l’ambito già in parte compromesso dalla edificazione presente da tempo, non
può essere motivo sufficiente per esimersi dal mettere in atto processi di riqualificazione e rigenerazione
urbana, anziché proseguire sulla strada fino ad oggi intrapresa.
                         Valutazione finale
A seguito delle integrazioni fornite nell’ambito della procedura di cui all’art.10-bis della L. n.241/90 e
ss.mm.ii., il proponente ha affrontato, seppur in modo non sempre pienamente soddisfacente, le criticità evi-
denziate nella fase istruttoria precedente e, in particolare, sono state proposte misure di mitigazione che at -
tengono più da vicino all’ambito territoriale considerato. Si ritiene comunque necessario procedere con speci-
fiche prescrizioni, al fine di migliorare l’inserimento territoriale dell’intervento e per garantire l’effettiva effi-
cacia delle misure mitigative; le prescrizioni, inoltre, tengono conto delle osservazioni inviate dal Comune di
Vicenza, agli atti con prot.nn. 54303 del 21/12/202 e 1986 del 19/01/2022.

                         VALUTAZIONE
Il tema relativo all’impatto sulla presente matrice ambientale si inserisce nel contesto più ampio dalle valutazioni
generali nell’ambito del Quadro Progettuale e, pertanto, si ritengono necessarie prescrizioni puntuali finalizzate al


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miglioramento dell’inserimento territoriale dell’intervento, esplicitate nel parere finale, allo scopo di mitigare i possibili
impatti negativi e significativi sull’ambiente.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
L’apertura e la modifica di attività commerciali generano solitamente cambiamenti sulla viabilità circostante,
in quanto rappresentano poli di attrazione che generano traffico veicolare. L’entità di quest’ultimo dipende
da vari fattori, quali l’estensione della superficie di vendita, la tipologia di attività e il contesto urbano in cui
l’attività è inserita.
STATO DI FATTO
Di seguito un breve riassunto degli assi stradali localizzati nel raggio di 1000 m dell’area di studio.




                 Viabilità in un raggio di 1000 m dall’area di intervento

                   VIABILITA’ DI GRANDE SCORRIMENTO
    AUTOSTRADA A4
Arteria principale della zona e dell’intero Nord Italia, che attraversa da ovest a est l'intera Pianura Padana.
Negli ultimi anni sono stati registrati valori di Traffico Medio Giornaliero di circa 290.000 veicoli, di cui circa
il 25% pesanti, rendendola l’autostrada più trafficata.
   TANGENZIALE SUD DI VICENZA
Affianca l'Autostrada A4 e permette di collegare l'area ovest e l'area est della Città. Aperta nel settembre
2004, è molto importante perché permette lo smistamento delle correnti veicolari con la S.P. 247 “Riviera
Berica”.
    S.R. 11 “PADANA SUPERIORE”
Ora Strada Provinciale 11 che attraversa da ovest ad est la parte settentrionale della Pianura Padana. Nel
tratto Vicentino, l’arteria è inserita in un contesto fortemente urbanizzato ed è caratterizzata prevalentemente
da una corsia per senso di marcia.
    TANGENZIALE OVEST DI VICENZA
Parte dal casello autostradale di Vicenza Ovest e circonda la città in direzione nord-ovest. Nell’area in esame
il collegamento principale nella direzione nord-sud è rappresentato dalla strada di scorrimento denominata
viale del Sole; essa è a carreggiate separate con due corsie per senso di marcia.
   S.P. 46 “DEL PASUBIO”
Strada provinciale di importanza interregionale di lunghezza complessiva pari a 72,800 km (di cui 31,860 in
Provincia di Vicenza). Ha inizio a Vicenza e lungo il suo tracciato è costituita da un’unica carreggiata e una
corsia per senso di marcia.



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                        STRADE COMUNALI
Le strade comunali presenti in zona sono: la S.P.36, la Str ada delle Cattane, Via Pieropan, Via
Quasimodo, Via Soldà, Via E.Fermi, Via Monsignor
O.Arnoldo, Via Cavalieri di Vittorio Veneto, Via F.Crispi e
Viale Battaglione Val Leogra.
TRASPORTO PUBBLICO SU GOMMA
Il servizio è gestito dalla società “SVT – Società Vicentina
Trasporti” sia in ambito urbano che extraurbano. Lo sche-
ma delle linee extraurbane è riportato di seguito.




Schema della linea di trasporto pubblico del Comune di Vicenza
STATO DI PROGETTO
Non si prevede alcuna modifica all’infrastruttura stradale esistente dato che la Ditta proponente ha già prov-
veduto alla realizzazione delle opere di urbanizzazione negli anni precedenti. Gli unici interventi riguarda-
no:
    la chiusura del tratto nord di Via Fermi ai veicoli privati;
    la creazione degli accessi e della viabilità interna ai due lotti;
    il pieto di svolta a sinistra per i veicoli uscenti dall’edificio 3A lato est: gli utenti dovranno girare
     obbligatoriamente a destra e percorrere la successiva rotatoria a 360°.
Per comprendere come la realizzazione di questi 2 nuovi centri commerciali possa influenzare il livello di
traffico veicolare della zona, sono state effettuate una serie di analisi e simulazioni che hanno portato alla for -
mulazione di 2 possibili scenari persi: SCENARIO 0 (STATO ATTUALE) e SCENARIO 1 (STATO FUTU-
RO).
Essi sono riferiti alla giornata di venerdì nell’ora di punta 18.00-19.00:
    SCENARIO 0 – STATO ATTUALE (2019): lo scenario 0 corrisponde alla situazione dello stato di
     fatto, comprendente i flussi rilevati durante la campagna dei giorni 12 e 13 aprile 2019. La rete stra -
     dale corrisponde esattamente con quella attualmente esistente.
    SCENARIO 1 – STATO FUTURO (2021) : lo scenario 1 considera l’incremento del traffico dovuto
     all’apertura delle due strutture di vendita, all’aumento del parco veicolare e la diminuzione provoca-
     ta dalla realizzazione della variante alla S.P. 46. Dal punto di vista della rete, lo scenario prevede
     l’apertura del quarto ramo della rotatoria tra Via Soldà e Via Fermi e la creazione degli accessi ai due
     edifici. Infine, viene considerato il declassamento del tratto nord di Via Fermi lungo il quale potran-
     no transitare solo i mezzi per carico/scarico merci.

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Dalle tabelle riportanti i 2 SCENARI, emergono le seguenti informazioni:
    il numero di veicoli simulato negli scenari risulta congruente ai rilievi di traffico effettuati per lo stato
     di fatto, così come quelli stimati per gli scenari futuri;
    si osserva che la totale distanza percorsa è maggiore nello scenario 0 in quanto nello scenario 1 si ve-
     rifica una riduzione dei volumi di traffico provocata dalla realizzazione della variante alla S.P. 46;
    il ritardo medio per veicolo e il ritardo totale subiscono un decremento dovuto alla diminuzione dei
     flussi precedentemente citata;
    la velocità media aumenta, sintomo di un miglioramento della circolazione stradale;
    in sostanza, l’impatto del traffico generato dalle due nuove strutture viene ampiamente mitigato
     dalla realizzazione della variante alla S.P. 46;
    la realizzazione dello Svincolo Sud della variante alla S.P. 46 “del Pasubio” infatti consente di scari-
     care circa il 45% dei flussi rispetto alla situazione attuale.
Riassumendo, per l’analisi della viabilità allo stato attuale sono state organizzate due giornate di rilievo dei
flussi veicolari in corrispondenza delle intersezioni mentre per lo stato futuro, a questi volumi di traffico,
sono stati sottratti quelli catturati dalla variante alla S.P. 46 in corso di realizzazione e sommati i veicoli in -
dotti dalle nuove attività. Questi ultimi, come previsto dall’allegato A D.G.R. 1047 del 18/06/2013, sono stati
stimati considerando una frequenza di rotazione della sosta pari a 90 minuti, ottenendo un totale di 618
veic/h.
Quindi, attraverso l’utilizzo degli scenari 0 e 1 si può affermare che, nonostante i nuovi insediamenti, non vi
sarà alcuna significativa variazione delle condizioni del deflusso veicolare ma al contrario, si verificheranno
riduzioni del ritardo medio per veicolo e l’incremento della velocità media di percorrenza.
Si rileva, in via preliminare, come in merito alla viabilità interna, non si capisca, rispetto alla chiusura al
traffico del tratto di strada dietro la struttura Auchan, come sia possibile accedere al parcheggio da parte del -
le autovetture e delle merci, visto l’attuale accesso al parcheggio interrato.
In riferimento agli scenari viabilistici analizzati si evidenzia come non sia presente lo Scenario di Progetto ca -
ricato su RETE VIARIA ATTUALE, considerato che il proponente non prevede la realizzazione di alcun in -
tervento mitigativo/compensativo.
Si richiede pertanto:
- la predisposizione di uno scenario di riferimento dei flussi indotti caricati su rete viaria attuale al fine di ve-
rificare l’entità del peggioramento del livello di servizio delle infrastrutture prese in esame;
- la predisposizione di una analisi che tenga conto della non contemporaneità degli interventi (nuove struttu-
re e variante SP 46) e pertanto uno scenario comprendente opere mitigative alternative alla sola variante alla
SP 46, per confermare e verificare la sostenibilità dell’intervento anche nel medio periodo;
- una analisi comparativa dei flussi indotti derivanti da una valutazione riferita anche alla superficie di ven-
dita attivabile all’interno delle strutture commerciali, anziché l’utilizzo del solo parametro del numero dei
posti auto e della frequenza di rotazione della sosta;



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- estendere l’analisi dei flussi (attuali e indotti) agli assi stradali di Via Enrico Fermi e Viale Francesco Crispi e
le rotatorie in corrispondenza di Viale San Lazzaro/Via Fermi, Viale San Lazzaro/Viale Crispi, Viale Crispi/
Mercato Nuovo/Luzzatti;
- valutare la possibilità di implementare e calibrare un modello di assegnazione dei flussi, in aderenza allo
SDF predisposto dagli studi ANAS, al fine di verificare l’effettiva provenienza e distribuzione dei flussi futuri
e il bacino di gravitazione della potenziale clientela.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto e l’analisi svolta, risponde alle richieste conferman-
do che la condizione che il Proponente stesso si è imposto, cioè vincolare la realizzazione dell’intervento al
completamento e operatività della variante alla SP 46, costituisce un fattore determinante, ai fini della soste-
nibilità viabilistica.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI ED AGRONOMICHE
Dalla cartografia si nota come siano predominanti i seminativi intensivi irrigui, in tutta la fascia orientale e
meridionale del territorio. Mentre la parte nord occidentale del comune è caratterizzata da colture di tipo
estensivo e sistemi agricoli complessi. Sporadiche sono le piantagioni di pioppo canadese, i vigneti e le fore -
ste ripariali a pioppo e i querceti a rovere. Nella zona collinare meridionale si riscontra una cospicua presen -
za di robinieti.
L’area di indagine si inserisce nella porzione ovest del nucleo urbano dl capoluogo, all’interno di uno storico
quartiere popoloso ancora in ampliamento.




La flora prevalente dell’ambito prettamente cittadino si può pidere in specie alloctone e autoctone. Queste
ultime si trovano negli appezzamenti gestiti in modo più rustico, nelle siepi e nei filari alberati di recente
impianto, nonché nelle aree agricole residuali. Queste specie includono gran parte delle specie pioniere che
popolano gli spazi incolti e i margini stradali.
Le specie alloctone abbondano in parchi e giardini e sono scelte per la loro valenza estetica: contribuiscono
all’aumento della biopersità ma sono rischiose per la flora locale, soprattutto se si tratta di specie
aggressive dal punto di vista trofico.

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La fauna più presente e visibile nell’ambito d’indagine è l’ornitofauna (fringuellidi, passeracei e columbidi).
In relazione alla sistemazione a verde proposta (El. “Sistemazione a Verde del Parco Commerciale”), si
osserva quanto segue:
    gli interventi previsti erano già indicati nella versione originale del progetto PIRUEA e non mostrano
     alcuna evoluzione;
    è necessaria una revisione della proposta di sistemazione a verde/paesaggistica che, a fronte della
     superficie impermeabilizzata da progetto (edifici e pavimentazioni esterne), preveda la realizzazione
     di aree a verde anche sui lotti, con parcheggi permeabili e alberati;
    la revisione progettuale dovrà essere accompagnata anche da uno specifico CME (a riguardo di tutte
     le opere a verde previste), comprensivo degli interventi di manutenzione per almeno i primi tre
     anni
Il complesso delle opere a Verde, oltre a migliorare l'ombreggiamento dei parcheggi migliorandone il
comfort, dovrà puntare ad un miglioramento dell’inserimento paesaggistico complessivo, puntando inoltre
a compensare la forte riduzione di assorbimento di CO2 dalla superficie a verde attuale (una superficie a
prato assorbe fino a 2 kg/mq di CO2 al giorno, che per le superfici in gioco pari a 15.500 mq fornisce un
valore di 31.000 kg/die e di 11.315.000 kg/anno di CO2 non trattenuta, oltre all’assorbimento mancato di CO,
NOx, SOx, composti oganici, polveri sottili.
Le integrazioni fornite no hanno soddisfatto quanto richiesto e, in particolare:
- nella progettazione del verde indicata per gli edifici 3A e 3B vengono previsti parcheggi alberati solamente
sul fronte strada di via Soldà, mancando la realizzazione di alberature sui parcheggi lungo il perimetro
degli edifici e di quelli posti sul lato Ovest, così come richiesto, oltre che dal Comitato VIA, anche dal
Comitato Pomari e dal Servizio Infrastrutture, Gestione Urbana del Comune di Vicenza;
- la progettazione del verde proposta non è stata adeguatamente approfondita e sviluppata, in merito alle
scelte vegetazionali (mancano del tutto le indicazioni per le specie arbustive), alla necessità di reintrodurre
zone urbane umide a notevole impatto positivo sull'ecosistema urbano ed all’importanza di creare aree di
forestazione urbana (es. nell'ambito tra edificio 3B e area sportiva, anche per ottenere una modulazione
paesaggistica tra pieni e vuoti, tra masse arboree, elementi lineari ed esemplari puntuali);
- non vengono previste le opere di mitigazione che erano state richieste, con fondamento scientifico, da
Comitato VIA, Comitato Pomari, Comune di Vicenza, non potendo essere considerate come tali l'impianto
delle alberature già previste dal vecchio PIRUEA Pomari e non ancora realizzate, nè le ipotesi in via
Carpaneda), né si affrontato approfonditamente il tema della realizzazione di tetti verdi o la riduzione
dell'effetto “isola di calore”;
- non viene adeguatamente preso in considerazione l'impatto ecologio-ambientale complessivo dovuto alla
realizzazione connessa dei due fabbricati oggetto di VIA (3A e 3B) e dei fabbricati indicati come 2A, 2B, 2C;
gli aspetti di interazione flora-fauna-ecosistemi devono essere valutati in sito e non possono essere
ricompresi nella Valutazione di Incidenza Ambientale rispetto ad aree SIC lontane dall'area di intervento.
                         Valutazione finale
A seguito delle integrazioni fornite nell’ambito della procedura di cui all’art.10-bis della L. n.241/90 e
ss.mm.ii., il proponente ha affrontato, seppur in modo non sempre pienamente soddisfacente, le criticità evi-
denziate nella fase istruttoria precedente e, in particolare, sono state proposte misure di mitigazione che at -
tengono più da vicino all’ambito territoriale considerato. Si ritiene comunque necessario procedere con speci-
fiche prescrizioni, al fine di migliorare l’inserimento territoriale dell’intervento e per garantire l’effettiva effi-
cacia delle misure mitigative; le prescrizioni, inoltre, tengono conto delle osservazioni inviate dal Comune di
Vicenza, agli atti con prot.nn. 54303 del 21/12/202 e 1986 del 19/01/2022.



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                            VALUTAZIONE
Il tema relativo all’impatto sulla presente matrice ambientale, coordinato con quella relativa all’impatto paesaggistico, si
inserisce nel contesto più ampio dalle valutazioni generali nell’ambito del Quadro Progettuale e, pertanto, si ritengono
necessarie prescrizioni puntuali finalizzate al miglioramento dell’inserimento territoriale dell’intervento, esplicitate nel
parere finale, allo scopo di mitigare i possibili impatti negativi e significativi sull’ambiente.

CARATTERIZZAZIONE DELLA FLORA E FAUNA
L’area di indagine e le zone limitrofe si inseriscono nella porzione ovest del nucleo urbano del capoluogo,
all’interno di uno storico quartiere popoloso ancora in ampliamento, si tratta per cui di zone fortemente mo-
dificate dall’uomo.
La forte antropizzazione dell’area e la ragguardevole distanza fra essa e il SIC più vicino, portano ad esclu-
dere la presenza di flora e fauna protette nell’area di intervento.
Infatti, la vegetazione prevalente dell’ambito cittadino si può pidere in specie alloctone e autoctone. Queste
ultime si trovano negli appezzamenti gestiti in modo più rustico, nelle siepi e nei filari alberati di recente im-
pianto, nonché nelle aree agricole residuali. Queste specie includono gran parte delle specie ruderali e sinan-
tropiche che popolano gli spazi incolti e i margini stradali.
Le specie alloctone abbondano invece in parchi e giardini e sono scelte per la loro valenza estetica: contribui-
scono all’aumento della biopersità ma sono rischiose per la flora locale, soprattutto se si tratta di specie ag -
gressive dal punto di vista trofico.
La fauna più presente e visibile nell’ambito d’indagine è l’ornitofauna (fringuellidi, passeracei e columbidi).
Per quanto riguarda invece gli avicoli, essi risultano particolarmente sensibili al specialmente nel periodo ri-
produttivo e di svernamento. Nell’area di studio, però si trovano soprattutto specie antropofile, caratterizzate
da un livello di adattabilità tipico di un ambiente antropizzato e in grado, quindi, di tollerare i disturbi deri -
vanti dai centri abitati, dal traffico veicolare e dalle pratiche agricole.
In conclusione, non essendoci specie di piante e/o animali protetti nell’area di intervento, l’aumento di inqui-
namento acustico e chimico dovuto al traffico indotto (essendo lieve) non provoca disturbi rilevanti.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE PER LA TUTELA DEI SITI S.I.C./Z.P.S PER LA V.INC.A.
Allo scopo di salvaguardare l’integrità di ambienti particolarmente importanti per il mantenimento della bio-
persità, nel 1992 il Consiglio della Comunità Europea ha adottato la Direttiva 92/43/CEE, relativa alla con-
servazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, nota come direttiva
“Habitat”.
Questa direttiva, recepita dall’Italia con il DPR 8 settembre 1997 n. 357, dispone che lo Stato membro inpi-
dui dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) con le caratteristiche fissate dagli allegati della direttiva che, in -
sieme alle aree già denominate come Zona di Protezione Speciale (ZPS) dalla direttiva “Uccelli” 2009/147/CE,
vadano a costituire la rete ecologica europea denominata Rete Natura 2000.
Come si può osservare dalla seguente mappa, l’area d’intervento non ricade all’interno di alcuna area della
Rete natura 2000.




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             Distanza fra l’area di intervento e aree della Rete Natura 2000 più vicine

Data l’ampia distanza tra i due nuovi edifici commerciali e i SIC presenti nella zona, si ritiene ragionevole
escludere che l’intervento abbia effetti significativamente negativi su di essi. Tuttavia sono stati analizzati gli
aspetti del PAT che descrivono il SIC “Bosco di Dueville e Risorgive limitrofe”, ovvero il più vicino e l’unico
ad una distanza inferiore a 4 km dall’area di progetto (1,7 Km).
Il sito è un’area umida in un contesto fortemente antropizzato e rappresenta un importante sito di alimenta -
zione e riproduzione per l’avifauna acquatica (es. Nitticora). C’è la presenza di specie floristiche e faunistiche
rare legate a questo tipo di ambienti, in particolare si evidenzia la presenza relittuale di rare specie floristiche
igrofile e microterme. Si indica inoltre la presenza di associazione endemica molto rara (Plantagini Altissimae
– Molinetum caerulae).
Alla luce delle specie presenti nel sito, sono stati inpiduati gli obiettivi di conservazione che definiscono i
criteri per il mantenimento in buono stato di conservazione e pentano la base per l’elaborazione del Piano
di Gestione del sito. Gli obiettivi di conservazione riguardano sia le specie presenti nel sito sia le pressioni a
cui è esposto.
Essi sono:
      tutela dell’anfibio denominato “Rana Latastei”;
      tutela dei seguenti pesci: “Cottus gobio, Barbus plebejus, Chondrostoma genei”;
      tutela dell’avifauna migratrice e nidificante;
      mitigazione degli impatti della fauna contro le infrastrutture;
      riduzione del disturbo alle specie di interesse conservazionistico che frequentano gli ambienti
       agricoli.
In considerazione del tipo di progetto e della distanza che intercorre fra esso e il SIC più vicino, si può esclu -
dere con ragionevole certezza l’insorgere di incidenze significative sul sito della Rete Natura 2000 “Bosco di
Dueville e Risorgive limitrofe”; non risulta quindi necessario procedere con una relazione di valutazione ap-
propriata.
Infine, in merito al consumo di suolo indotto dall’opera, si rileva che l’area limitrofa è già caratterizzata da
una forte antropizzazione. L’intervento non è tale da ridurre la superficie degli ecosistemi, delle zone e ambi -
ti boscati, quindi non risulta impatto negativo nemmeno sotto questo aspetto.




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                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
I potenziali rischi derivanti dalla realizzazione degli edifici commerciali sono principalmente dovuti a:
      Rischi di contaminazione dell’aria dovuta al traffico indotto e dalle emissioni degli impianti tec-
       nologici installati negli edifici;
      Rischi da rumore dovuti al traffico indotto e alle immissioni degli impianti tecnologici.
L’analisi degli impatti che possono avere impatti negativi sulla salute umane si sudpide in:
      Fase di cantiere, caratterrizzata da impatti in generale più intensi ma di breve durata;
      Fase di esercizio, caratterizzata da impatti più ridotti ma su un arco temporale maggiore.
FASE DI CANTIERE
L’analisi degli impatti in fase di cantiere mira a proteggere le persone coinvolte durante la fase di costruzione
dei nuovi lotti. Le categorie più esposte agli impatti di cantiere sono gli operai ed i tecnici, i quali saranno te -
nuti a rispettare le norme sulla sicurezza sul lavoro. I mezzi e i macchinari utilizzati per la realizzazione delle
opere di urbanizzazione dovranno rispettare gli standard normativi richiesti riguardo le emissioni in atmo-
sfera e il rumore. Gli studi epidemiologici hanno mostrato una correlazione tra le concentrazioni delle polve-
ri in aria e la manifestazione di malattie croniche alle vie respiratorie. A livello di effetti indiretti inoltre il
particolato agisce da veicolo per sostanze ad elevata tossicità, quali ad esempio gli idrocarburi policiclici aro-
matici ed alcuni elementi in tracce (As, Cd, Ni, Pb). Le particelle di dimensioni inferiori costituiscono un peri-
colo maggiore per la salute umana, in quanto possono penetrare in profondità nell’apparato respiratorio; per
questo motivo viene attuato il monitoraggio ambientale di PM10 e PM2.5 che rappresentano, rispettivamen-
te, le frazioni di particolato aerodisperso aventi diametro aerodinamico inferiore a 10 µm e 2.5 µm.
Livelli eccessivi di rumore possono compromettere la buona qualità della vita poiché causa di disagio fisico e
psicologico. Gli effetti nocivi sull’uomo causati dall’esposizione al rumore variano in base alle caratteristiche
fisiche del fenomeno, ai tempi e alle modalità di manifestazione dell’evento acustico e alla specifica sensibili-
tà del soggetto esposto.
Gli effetti vengono così classificati:
      effetti di danno, alterazioni non reversibili o non completamente reversibili, oggettivabili dal
       punto di vista clinico e/o anatomopatologico;
      effetti di disturbo, alterazioni temporanee delle condizioni psicofisiche del soggetto e che siano
       chiaramente oggettivabili, determinando effetti fisiopatologici ben definiti;
      sensazione di disturbo o fastidio genericamente intesa.
FASE DI ESERCIZIO
L’analisi degli impatti nella fase di esercizio mira a proteggere la popolazione vicina all’area di progetto e i
clienti delle strutture di vendita. Anche in questo caso gli impatti maggiori sono quelli derivanti dalle emis-
sioni in atmosfera e dal rumore: la causa degli impatti è imputabile unicamente al traffico indotto conseguen-
te alla realizzazione dei nuovi edifici. I fattori maggiormente inquinanti dovuti al traffico veicolare sono
l’aumento di concentrazione di: ozono, biossido di azoto, benzene, biossido di zolfo, monossido di carbonio
ed elementi in tracce (principalmente nichel, cadmio e piombo).
Gli effetti provocati dall'ozono vanno dall'irritazione alla gola ed alle vie respiratorie al bruciore degli occhi;
concentrazioni più elevate dell’inquinante possono comportare alterazioni delle funzioni respiratorie ed au-
mento nella frequenza degli attacchi asmatici, soprattutto nei soggetti sensibili. L’ozono è responsabile anche
di danni alla vegetazione ed ai raccolti. Il biossido di azoto è un gas tossico irritante per le mucose e respon-
sabile di specifiche patologie a carico dell’apparato respiratorio (bronchiti, allergie, irritazioni). Il benzene è

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uno dei composti aromatici più utilizzati e più tossici, infatti è stato accertato che il benzene è una sostanza
cancerogena per l’uomo.
Non risultano in merito osservazioni pervenute dall’Ulss competente per territorio, salvo quanto riportato
nell’osservazione dello SPISAL.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

                        Analisi delle Osservazioni
a) In relazione a quanto trasmesso dal Comune di Vicenza, con documentazione agli atti con prot.n. 54303
del 21.12.2021 e valutati i contenuti, si ritiene che le osservazioni proposte siano comunque riassunte e
riconducibili a quanto inoltrato successivamente dallo stesso Comune, agli atti con prot.n. 1986 del
19.01.2022.
b) In relazione a quanto trasmesso dal Comune di Vicenza, con documentazione agli atti con prot.n. 1986 del
19.01.2022, si ritengono accoglibili le osservazioni prodotte, ad eccezione di:
    “n.3 Con riferimento all’aspetto acustico ad avvenuta messa in esercizio della struttura, anche parziale, dovrà
     essere eseguita la valutazione di impatto acustico”, in quanto valutazione di competenza del CTP VIA e
     già oggetto di specifica prescrizione;
    “n.9 Relativamente alla realizzazione di un parco centrale al quartiere di 26.000 mq … (omissis)... ”, in
     quanto valutazione di competenza del CTP VIA e, in parte, relative ad altra procedura ambientale in
     corso;
    “n.14 In merito alla realizzazione del percorso ciclabile lungo via Soldà e il lotto 3A si evidenzia l’interferenza
     dei piloni dell’elettrodotto CP50/10-20Kv la cui dismissione dovrà essere concordata con Terna Rete Italia SpA
     e AIM SAR srl.”, in quanto il CTP VIA ha ritenuto che non debba essere realizzata la pista ciclabile
     (vedi prescrizione n.8 lettera a);
    “n.15 In generale il computo metrico estimativo delle opere previste andrà valutato dai persi Servizi
     dell’Ente per le parti di rispettiva competenza in seguito agli aggiornamenti tecnici richiesti, tra cui l’eventuale
     messa in sicurezza ambientale; si precisa comunque che i prezzi devono essere riferiti al Prezzario Regionale
     Veneto vigente o ad altri listini in uso nel territorio”, in quanto trattasi di aspetti non di esclusiva
     competenza del Comune;
    “n.26 Relativamente al documento ‘Studio di Impatto Viabilistico’ (elaborato RE-01), si evidenziano le
     seguenti considerazioni, tali da richiedere integrazioni e verifiche delle simulazioni ...(omissis)...”, in quanto
     trattasi di aspetti già oggetto di precedente richiesta di integrazioni e la cui congruità è stata valutata
     dal CTP VIA.
c) In relazione alle osservazioni trasmesse da Comitato Pomari, Circolo Noi S. Lazzaro, Civiltà del Verde,
Legambiente Vicenza Aps, con documentazione agli atti con prot.n. 1762 del 18.01.2022, si sono valutate le
perse analisi proposte che, in parte, risultano comprese nelle prescrizioni del CTP VIA, pur non venendo
accolta la conclusione finale circa l’espressione di un giudizio negativo di compatibilità ambientale.

               VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                           CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.

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Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
finalità che il proponente intende conseguire.
Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
Le osservazioni pervenute sono state contro dedotte dal proponente e le tematiche esposte sono state oggetto
dell’istruttoria del Comitato e delle conseguenti condizioni e prescrizioni.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come
l’intervento possa comportare, in assenza di adeguate misure mitigative e compensative, potenziali pressioni
o effetti significativi per l’ambiente, rilevando quindi la necessità di specifiche prescrizioni e condizioni, oltre
alla necessità di verificare, tramite monitoraggi, la bontà delle ipotesi progettuali nella gestione degli impatti
sulle matrice traffico/viabilità e sulla componente acustica, considerato il contesto in cui l’intervento andrà ad
inserirsi; tale verifica andrà estesa anche in merito alla realizzazione delle sistemazioni a verde.

                       Tutto ciò premesso si esprime
                        PARERE FAVOREVOLE
             all’intervento, subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate.
1) L’azienda è impegnata a realizzare le modifiche proposte nel rispetto della documentazione progettuale presentata, ivi
comprese le integrazioni, e ad adempiere alla prescrizioni di seguito descritte, nonchè, nell’ambito delle rispettive
competenze, quanto verrà determinato nell’ambito della successiva fase di autorizzazione commerciale.
2) Le condizioni e le prescrizioni riportate nei punti successivi dovranno trovare attuazione preliminarmente alla
realizzazione degli interventi ed all’espletamento della procedura ex L.R. n. 50/2012.
Area di progetto
3) Il progetto dovrà essere integrato prevedendo la realizzazione di tutti i parcheggi alberati e dotando la superficie libera
a forma triangolare esistente a Sud di una reale funzione mitigativa, strutturando l’intervento con le caratteristiche
tipiche della forestazione urbana, sia per quanto riguarda le scelte floristico-vegetazionale ed i sesti di impianto, sia
relativamente alle modalità di gestione e fruizione; la proposta dovrà essere sottoposta all’esame preventivo del
Comitato V.I.A..
4) Si fanno proprie le prescrizioni n.1, da n.4 a n.7, e nn.11, 13, 16 e 28 di cui all’allegato 1 al presente parere (Comune
di Vicenza prot.n. 1986 del 19.01.2022).
Mobilità
5) Si fanno proprie le prescrizioni da n.17 a n.25 e n.27 di cui all’allegato 1 al presente parere (Comune di Vicenza
prot.n. 1986 del 19.01.2022).
Monitoraggi
6) Impatto acustico
Entro 60 giorni dall’attuazione dell’intervento si dovrà:
a) effettuare una mirata ed accurata indagine acustica di verifica del rispetto del criterio differenziale e del limite di
emissione, da ripetersi poi con frequenza biennale;
b) le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei punti di
misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno comunicate con congruo
preavviso ad Arpav;
c) nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante una specifica
progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo, saranno stati comunicati i
risultati delle analisi;
d) l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio Previsionale di
Impatto Acustico.

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e) le misure dovranno essere svolte con cura al fine di rappresentare precisamente sia il rumore residuo (minimo) sia il
massimo livello di emissione che risulterebbe essere collegato alle fasi di parcheggio. Le misure dovranno verificare
dunque la presenza di situazioni di disturbo (superamento del limite differenziale) a tutti i piani.
7) Impatto viabilistico
Entro 60 giorni dall’attuazione dell’intervento (post operam) dovrà essere effettuata una mirata indagine sui flussi del
traffico, al fine di aggiornare/verificare le previsioni contenute nel progetto e valutare l’efficacia e l’incidenza delle misure
mitigative adottate, atte a garantire i LOS previsti progettualmente e con obbligo di presentare proposte di
miglioramento in caso venissero alterati i livelli di servizio delle arterie stradali.
Interventi di mitigazione
8) La realizzazione dell’intervento riguardante il parco urbano dovrà essere oggetto di revisione, tenendo conto di un
approccio di insieme, sistemico ed eco-sistemico, fondamentale per l’area e la città nel suo complesso, riprenendo,
sviluppando e mettendo in relazione i temi progettuali con i criteri a suo tempo inpiduati nella progettazione
ecosistemica di “Progetto Natura Urbana” Quartiere San Lazzaro (marzo 1997). La proposta dovrà essere sottoposta
all’esame preventivo del Comitato V.I.A. e tener conto dei seguenti elementi.
a) non si dovrà procedere con la realizzazione del tratto di pista ciclabile (retro scuola Zecchetto) in quanto non
funzionale ad una ampia connessione a rete, oltre che per la prevista eliminazione di cospicua vegetazione arborea
matura;
b) considerata l'ampia presenza di formazioni vegetale rettilinee, simmetriche e geometriche, va evitato il rafforzamento
di tale “disegno”, preferendo lo sviluppo di sistemazioni naturaliformi, non banalmente in file allineate;
c) rivalutare l’idea originaria degli orti urbani (già indicati nel “Progetto Natura Urbana”), sviluppando le possibili
connessioni con il quartiere, oltre che dell’inserimento di natura in città, con incremento della biopersità;
d) si dovranno considerare, per quanto possibile, le osservazioni n.5 e n.10 di cui all’allegato 1 al presente parere
(Comune di Vicenza prot.n. 1986 del 19.01.2022).
Uso del suolo e gestione della aree esterne l’intervento
9) Relativamente all’area definita “Orti Urbani”, la realizzazione di quanto sarà previsto dal progetto di cui al punto 8),
potrà avvenire solo a conclusione positiva della procedura di bonifica in corso, ai sensi della Parte IV del D.Lgs.
n.152/2006.
10) Relativamente all’area definita “piastra polivalente”, la realizzazione di quanto sarà previsto dal progetto di cui al
punto 8), potrà avvenire solo previa conclusione positiva della caratterizzazione dell’area, da effettuarsi con le stesse
modalità previste dalla Parte IV del D.Lgs. n.152/2006 ed il cui programma di indagine dovrà essere sottoposto
all’esame preventivo del Comitato V.I.A..
11) Indicare, di concerto con il Comune di Vicenza, le modalità attraverso cui si intende adempiere alle prescrizioni
osservazioni nn.2, 8 e 12 di cui all’allegato 1 al presente parere (Comune di Vicenza prot.n. 1986 del 19.01.2022).
Si raccomanda, inoltre, di tenere conto dei contenuti della nota della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e
Paesaggio riportata in allegato 3 al presente parere.


Vicenza, 20 gennaio 2022
  F.to Il Segretario                                 F.to Il Presidente
Dott.ssa Silvia Chierchia                               Andrea Baldisseri




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           Allegato 1 (Osservazioni del Comune di Vicenza agli atti con prot.n. 1986 del 19.01.2022)
AMBIENTE
Si esprimono le seguenti osservazioni di carattere ambientale:
  1.  con riferimento alle indagini condotte per la verifica della qualità ambientale dei suoli, si rileva che
     vi è una porzione dell’area del lotto 3B non interessata da alcun sondaggio. Si ritiene opportuno che
     la Società provveda all’esecuzione di almeno un sondaggio integrativo nell’area evidenziata, da
     eseguirsi in posizione centrale o comunque significativa rispetto all’estensione.




  2.  Per ciascuna area di cui sia prevista la cessione al Comune dovrà essere effettuata la verifica della
     qualità della matrice ambientale terreno. Non saranno acquisite dal Comune aree con criticità
     ambientali.
  3.  Con riferimento all’aspetto acustico ad avvenuta messa in esercizio della struttura, anche parziale,
     dovrà essere eseguita la valutazione di impatto acustico.
INFRASTRUTTURE
  4.  In applicazione dell’art. 18 del Prontuario per la qualità architettonica, e degli artt. 8 e 9 del
     ‘Regolamento edilizio per la disciplina delle salvaguardia e della formazione del verde’, e per
     mitigare gli effetti dell’inquinamento e delle isole di calore, deve essere ridefinito l’impianto a verde
     delle zone a parcheggio circostanti gli edifici in progetto, con la previsione di un congruo ed
     adeguato numero di alberature d’alto fusto caducifoglia a chioma espansa con una densità delle
     alberature non inferiore ad una pianta ogni 80-100 mq, cioè ogni 4 stalli, con effetto viale alberato; la
     pavimentazione dovrà essere drenante e di colore chiaro (es. masselli autobloccanti di spessore
     adeguato all’uso carrabile) per consentire la formazione di tazze idonee per le piante senza
     compromettere gli spazi si sosta. Nelle aree a verde si dovranno prevedere elementi di arredo
     urbano (panchine, cestini) per la fruizione degli spazi pubblici privi di barriere architettoniche.
  5.  La necessità della messa a dimora di essenze vegetali trova riscontro anche al fine di escludere
     ripercussioni sulla rete ecologica locale, in particolare sulla funzione di connettività territoriale del
     corridoio ecologico secondario.


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  6.  Al fine di mitigare l’impatto delle volumetrie e con riferimento alla capacità di catturare CO2 si
    chiede la messa a dimora di essenze arboree con tronco del diametro di ameno 10 cm.
  7.  Per motivi di sicurezza , le aree retrostanti i fabbricati 3A e 3B a confine con le aree piantumate
    dovranno essere opportunamente recintate e/o sorvegliate durante l’orario notturno.
  8.  Si prescrive che per le aree con nuova piantumazione circostanti l’ambito di intervento, la
    manutenzione ordinaria e straordinaria delle stesse sia presa in carico dalla ditta privata esecutrice,
    per cui si dovrà definire un apposito atto di vincolo delle arre ad uso pubblico.
  9.  Relativamente alla realizzazione di un parco centrale al quartiere di 26.000 mq:
    è necessario dettagliare maggiormente le funzioni e le dotazioni aggiuntive all'esistente;
    si ricorda che la messa in sicurezza dell’area denominata ‘ex orti’ dovrà essere eseguita a spese del
    proponente in accordo progettuale con il Servizio Ambiente comunale. Analogamente per la piastra
    polivalente, ora recintata, deve essere valutata l’eventuale messa in sicurezza secondo le indicazioni
    del Servizio Ambiente comunale e di ARPAV, a spese del proponente.
  10. Le scelte progettuali del verde e delle piantumazioni dovranno essere concordate con il competente
    Servizio Infrastrutture comunale, preferendo essenze arboree autoctone o naturalizzate. Devono
    essere definite nel dettaglio le piantumazioni distribuite negli spazi utili del complessivo ambito
    PIRUEA Pomari.
  11. In riferimento alla gestione delle acque meteoriche su condotte “miste” e della rete fognaria, si deve
    fare riferimento alle indicazioni e prescrizioni dell’ente gestore VIACQUA spa.
  12. Per tutte le aree e le infrastrutture pubbliche e ad uso pubblico, dovranno essere predisposti appositi
    piani di manutenzione con indicazione dei tempi e costi di gestione e inpiduazione del gestore
    pubblico o privato.
  13. Indicazioni di dettaglio su materiali e pavimentazioni varie, arredo urbano e verde potranno essere
    definiti nelle successive fasi progettuali, fatto salvo il rispetto delle normative vigenti in materia; per i
    sottoservizi e raccolta rifiuti dovranno essere acquisiti i pareri degli enti gestori di competenza. In
    particolare per l’impianto di illuminazione pubblica dovrà essere redatto specifico progetto
    illuminotecnico e lo stesso dovrà esser vagliato dalla società che attualmente gestisce gli impianti di
    pubblica illuminazione del territorio comunale – City Green Light srl di Vicenza.
  14. In merito alla realizzazione del percorso ciclabile lungo via Soldà e il lotto 3A si evidenzia
    l’interferenza dei piloni dell’elettrodotto CP50/10-20Kv la cui dismissione dovrà essere concordata
    con Terna Rete Italia SpA e AIM SAR srl.
  15. In generale il computo metrico estimativo delle opere previste andrà valutato dai persi Servizi
    dell’Ente per le parti di rispettiva competenza in seguito agli aggiornamenti tecnici richiesti, tra cui
    l’eventuale messa in sicurezza ambientale; si precisa comunque che i prezzi devono essere riferiti al
    Prezzario Regionale Veneto vigente o ad altri listini in uso nel territorio.
  16. In merito alle infrastrutture di progetto e relative pertinenze (percorsi, marciapiedi, ciclabili,
    illuminazione pubblica, reti, ecc.) si rimanda a successive indicazioni progettuali che dovranno
    prevedere idonee sezioni tipologiche dettagliate.
MOBILITA’
  17. La disciplina della circolazione nel comparto degli edifici 2A e 2C deve essere meglio definita, anche
    graficamente, in relazione al sistema di accesso e spazi di sosta della già insediata Camera di
    Commercio (edificio 2B).
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18. In relazione al tronco stradale posto tra l’edificio ‘Emisfero’ e l’edificio 3A, si prescrive che lo stesso
  venga adeguatamente delimitato per i soli mezzi autorizzati, mediante posa di cancelli o altro
  sistema di sezionamento dei flussi. Di conseguenza deve essere modificata la disciplina per gli
  accessi alle aree di sosta laterali, con la raccomandazione di evitare, progettualmente, fenomeni di
  rigurgito e accodamento sulla strada pubblica principale (via Pieropan).
19. In uscita dal tronco stradale di cui al punto precedente su via Pieropan dovrà essere realizzato un
  cordolo in asse strada, tale da consentire unicamente la manovra di svolta a destra.
20. Si prescrive di procedere con una alternativa progettuale all’ingresso e uscita dall’area dell’edificio
  3A sul lato di viale Fermi, che prevede ora un’immissione sul lato interno di una curva.
21. In relazione al tronco stradale posto tra l’edificio 3B e l’area verde di progetto si prescrive, parimenti
  al tronco posto tra l’edificio ‘Emisfero’ e l’edificio 3A, di chiudere lo stesso alla circolazione,
  compreso il percorso pedonale, mediante appositi cancelli. Di conseguenza deve essere modificata la
  disciplina per gli accessi alle aree di sosta laterali, con la raccomandazione di evitare,
  progettualmente, fenomeni di rigurgito e accodamento sulla strada pubblica principale (via Onisto).
22. Eliminazione dell’ingresso all’area di sosta dell’edificio 3A più vicino alla rotatoria ‘Fermi-Soldà’,
  stante la vicinanza all’uscita dalla rotatoria e data la ridondanza dello stesso.
23. In relazione al tronco viario denominato ‘via Soldà’ (da viale Fermi a via Onisto/Pieropan), si
  prescrive:
 eliminazione del marciapiede sul lato dell’edificio 3B, con recupero di 1 metro di sezione stradale
  utile;
 collocazione del marciapiede sul fronte dell’edificio 3B, dando continuità ai percorsi da e per via
  Onisto ed il comparto 2A;
 mantenimento degli attraversamenti pedonali sul tronco di via Soldà, ad eccezione di quello più
  prossimo alla rotatoria con viale Fermi;
 arretramento, rispetto alla corsia di uscita , dell’attraversamento pedonale ora posto dopo la rotatoria
  nel tronco stradale tra l’edificio 2A e 3B;
 proposta progettuale di configurazione delle piantumazioni delle aree di sosta, come previste dal
  Regolamento comunale per il verde, quale cortina arborea della stessa via Soldà con richiamo del
  punto 4 e 8 di cui sopra;
 realizzazione del previsto percorso ciclabile e pedonale sul lato dell’edificio 3A con anche la
  risoluzione della interferenze con i tralicci delle reti elettriche aeree (spostamento e/o interramento
  delle linee) si veda anche precedente punto 14.
24. Il tronco stradale di via Soldà a fronte dell’edificio 3C deve considerare, anche nelle tavole grafiche,
  la connessione con via Quasimodo, risolvendo ogni possibile interferenza tra i flussi.
25. In relazione alla tavola n. 3, denominata ‘Mobilità lenta del parco commerciale’, si chiede di
  specificare/integrare:
 le sezioni stradali principali, con relative quote;
 l’indicazione grafica di tutte le aree a parcheggio afferenti agli standard pubblici (quantità e
  collocazione);
 deve essere prevista progettualmente la fermata TPL di via Peropan, a fronte di quella indicata quale
  esistente (coordinamento con prescrizioni VIA precedente pratica Auchan);
 il previsto capolinea TPL posto tra le vie Fermi e Moneta deve essere risolto progettualmente, con
  l’ingresso dei mezzi dalla rotatoria stessa e con la predisposizione di 2 marciapiedi nonché di ogni

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  ulteriore standard necessario ad una fermata di primo livello (indicazione PUM del Comune di
  Vicenza).
26. Relativamente al documento ‘Studio di Impatto Viabilistico’ (elaborato RE-01), si evidenziano le
  seguenti considerazioni, tali da richiedere integrazioni e verifiche delle simulazioni:
 è necessario inserire, tra i nodi viari da analizzare, anche l’intersezione a rotatoria tra via Fermi e
  viale San Lazzaro;
 lo ‘Scenario 1’, che considera - lato domanda di trasporto - l’attuazione della nuova SP46, ha esteso la
  riduzione di traffico prevista sull’attuale asta di strada Pasubio alla viabilità di accesso alla città e alla
  zona commerciale in questione. Dal punto di vista dell’assegnazione dei flussi alla rete, si tratta di
  una semplificazione non conpisibile negli scenari futuri di distribuzione del traffico sulla rete
  urbana (strada Cattane è asta di accesso alla città). Nella valutazione dell’impatto viablistico, si deve
  pertanto procedere prudenzialmente a verificare i risultati nello ‘Scenario 0’ (senza attivazione della
  nuova SP46);
 ciò premesso, la tabella di pag. 82 presenta dei valori di LoS che meritano grande attenzione: per
  citare i principali, viale Crispi in direzione nord (LoS F), via Battaglione Val Leogra in direzione
  ovest (LoS E), strada Cattane in direzione ovest (LoS F). Detti valori non sono accettabili, per cui i
  risultati delle simulazioni non sono nemmeno valutabili in ordine delle variazioni attese tra ‘attuale’
  e ‘scenario 0’;
 anche le verifiche sui nodi non danno risultati migliori, con un LoS D all’intersezione Cattane-Sole
  (critico l’innesto di strada Cattane con LoS E) e LoS C alle intersezioni Crispi-Val Leogra-Cattane e
  Cattane-Pieropan (critico l’innesto sdi strada Cattane – ramo est con un LoS E);
 non si conpide pertanto la conclusione riportata che ‘ non vi sarà alcuna significativa variazione
  delle conclusioni del deflusso veicolare’.
27. Per la tavola della segnaletica si dovrà prevedere un successivo ‘as built’ sul quale verrà rilasciata la
  necessaria ordinanza istitutiva delle discipline della circolazione. La segnaletica dovrà inoltre essere
  verificata puntualmente con il competente Servizio Mobilità comunale prima dell’installazione, con
  anche ogni integrazione e modifica che si renderà opportuna e necessaria.
28. Si rammenta infine che l’intervento viene a collocarsi in un complesso comparto (ex ‘PIRUEA
  Pomari’ ) il cui collaudo tecnico amministrativo non risulta mai completato . Si evidenzia pertanto la
  necessità di un coordinamento anche con il Collaudatore e con recepimento di ogni eventuale
  prescrizione dell’Organo di collaudo.




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             Allegato 2 (Osservazioni del Comune di Vicenza agli atti con prot.n. 54303 del 21.12.2021)
1. E’ necessario che la Società dettagli maggiormente le funzioni e le dotazioni aggiuntive all'esistente. La
Società deve definire nel dettaglio le piantumazioni distribuite negli spazi utili del complessivo ambito
Piruea Pomari. Il computo metrico estimativo andrà valutato dagli Uffici del Comune in seguito agli
aggiornamenti tecnici richiesti, tra cui l’eventuale messa in sicurezza ambientale. I prezzi devono essere
riferiti al Prezzario Regionale Veneto o ad altri listini in uso nel territorio.
2. Con riferimento al bilancio della CO2, l’intervento proposto deve comportare un assorbimento di CO2
maggiore della sua produzione in riferimento al progetto complessivo, comprensivo dell’edificato.
3. Per ciascuna area di cui sia prevista la cessione al Comune dovrà essere effettuata la verifica della qualità
della matrice ambientale ‘terreno’. Non saranno acquisite dal Comune aree con criticità ambientali.
4. La realizzazione degli interventi viabilistici e infrastrutturali (mobilità lenta, accessi, parcheggi, percorsi
pedonali, illuminazione pubblica, reti, ecc.) 1 dovrà essere subordinata a specifica valutazione tecnica degli
elaborati progettuali di dettaglio (comprensivi di idonee sezioni tipologiche dettagliate) da parte delle
competenti strutture comunali.
5. Per le aree con nuova piantumazione la manutenzione ordinaria e straordinaria delle stesse dovrà essere
presa in carico dalla ditta privata esecutrice. Si dovrà definire un apposito atto di vincolo delle aree ad uso
pubblico.
6. Per tutte le aree e le infrastrutture pubbliche e ad uso pubblico, dovranno essere predisposti appositi piani
di manutenzione con indicazione dei tempi e costi di gestione e inpiduazione del gestore pubblico o priva-
to.




1Pareri interni PG NN 6041/2020, 194672/2021, 5836/2020, 194672/2021 (agli atti del Servizio Ambiente)
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Allegato 3 (Osservazioni della Soprintendenza agli atti con prot.n. 50331 del 24.09.2021)




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