Parere

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   VERBALE DELLA COMITATO TECNICO PROVINCIALE VIA
           DEL 14/03/2024
L'anno 2024, il giorno 14 del mese di marzo alle ore 17:10 il Comitato Tecnico Provinciale di V.I.A si è riunito
nella sede provinciale, a seguito di regolare convocazione, per trattare il seguente argomento:
Montalbetti S.p.A.. Progetto: Modifica sostanziale dell’impianto di stoccaggio e recupero rifiuti ex art. 208 D.Lgs.
152/06 e smi. Localizzazione - comune di Grisignano di Zocco,via Serenissima n. 16.
All'appello risultano:
SQUARCINA FILIPPO              Presidente               Assente


BALDISSERI ANDREA          Responsabile del Servizio            Presente

BRADASCHIA MAURIZIO            Commissario                Assente

BUSATO FILIPPO               Commissario                Presente

CAMPAGNOLO MIRKO              Commissario                Presente

MENEGHINI ROBERTA             Commissario                Presente

MURARO TERESA               Commissario                Presente

PIVA MARCO                 Commissario                Presente

SVEGLIADO GIULIA              Commissario                Presente

VALVASSORI RIMSKY             Commissario                Presente

VICENTIN ALBERTO              Commissario                Presente

SERRAIOTTO MARIO              Commissario             In collegamento

FERRARI CARLO               Commissario                Presente


La Commissione viene presieduta da Andrea Baldisseri, giusta delega del Presidente prot. 12488 del
14/03/2024, che riconosciuta legale l’adunanza in conformità dell’art. 7 del Regolamento per il funziona-
mento del Comitato Tecnico Provincia VIA, udita la relazione istruttoria, accertata la completezza delle in-
formazioni e preso atto della proposta progettuale contenuta nella documentazione tecnica presentata,
esprime congiuntamente al CTP VIA parere unanime, per la pratica in oggetto, nel parere sotto riportato.


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                     Montalbetti S.p.A.
                         PARERE N. 03/2024

Oggetto: Modifica sostanziale dell’impianto di stoccaggio e recupero rifiuti.
PROPONENTE:             Montalbetti S.p.A.
SEDE LEGALE:            Via Carlo Porta n.7 – Cairate (VA)
SEDE INTERVENTO:          Via Serenissima n.16 – Grisignano di Zocco
TIPOLOGIA ATTIVITÀ:         Impianto di recupero di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.
PROCEDIMENTO:            Valutazione di impatto ambientale ex art.27-bis del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A:         ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
                  infrastrutture:
                  z.a) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi, mediante
                  operazioni di cui all'allegato B, lettere D2, D8 e da D13 a D15, ed all'allegato
                  C, lettere da R2 a R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006,
                  n. 152;
                  z.b) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità
                  complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato
                  C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006,
                  n. 152.
COMUNE INTERESSATO:         \\\
DATA DOMANDA:            31 marzo e 19 aprile 2023
DATA PUBBLICAZIONE:         19 giugno 2023 e 29 gennaio 2024
DATA INTEGRAZIONI:         16 e 19 gennaio 2024

DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
N.                        Titolo                               Nome file
1  RELAZIONE TECNICA                                          1-relazione tecnica
2  Tavola n. 1 planimetria generale                                   1-planimetria generale
3  Studio di impatto ambientale                                     2-studio impatto ambientale
4  Sintesi non tecnica                                         3-sintesi non tecnica
   Relazione tecnica per l’esclusione dalla procedura di Valutazione di Incidenza
5                                          4-relazione VIncA
   Ambientale



                              PREMESSE
La ditta MONTALBETTI SPA ha sede legale in Cairate (VA), Via C. Porta n. 7, ed insediamento produttivo
in Grisignano di Zocco (VI), Via Serenissima n. 16 ed intende ampliare e riorganizzare le aree operative del
centro, interessando parte della zona destinata a verde, attraverso una modifica sostanziale all’impianto di
gestione rifiuti attualmente autorizzato con Determina n. 70/2014 e s.m.i.
Le attività di trattamento non subiranno modifiche né dal punto di vista impiantistico, né dal punto di vista
quantitativo; si avrà invece la possibilità di incrementare i quantitativi in stoccaggio in forza delle nuove aree
a disposizione e di dedicare all’attività di gestione rifiuti anche la restante area interna al perimetro aziendale

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precedentemente lasciata a verde, e di aumentare l’attuale capacità di stoccaggio di rifiuti e prodotti di recu -
pero ottenuti.
Le tipologie di rifiuti gestiti presso il centro e le operazioni di recupero attualmente svolte non subiranno mo-
difiche rispetto a quanto attualmente autorizzato ma l’uso dei nuovi spazi e una efficace riorganizzazione
delle aree del centro permetteranno di efficientare le operazioni svolte.
L’impianto è localizzato accanto all’asse ferroviario Milano-Venezia e l’impianto è già dotato di un suo bina-
rio ferroviario interno ed il nuovo assetto impiantistico, così come progettato, permetterebbe anche l’intensifi-
cazione dell’uso del sistema ferroviario per la movimentazione di merci e rifiuti, andando quindi a sgravare
il traffico veicolare su gomma.
In termini generali le varianti che la ditta vuole implementare sono le seguenti:
- ampliamento del piazzale esterno, pavimentato in calcestruzzo impermeabilizzato e presidiato da una serie
di griglie carrabili che raccolgono ed allontanano le acque meteoriche verso l’impianto di trattamento ade -
guatamente dimensionato, andando ad occupare l’attuale area verde interna al centro. Il nuovo piazzale sarà
equipaggiato lungo parte del suo perimetro esterno con muri di contenimento, tipo new jersey di altezza pari
a 4 m, e verrà adibito all’attività di gestione rifiuti, alla movimentazione e sosta dei mezzi operativi del cen-
tro, a deposito di attrezzature e container e a deposito dei prodotti recuperati/commercializzati o dedicati al
riutilizzo;
- potenziamento dell’impianto di trattamento delle acque meteoriche;
- utilizzo delle nuove aree scoperte, in aggiunta alle aree scoperte ed a quelle interne al capannone già auto -
rizzate e dedicate all’attività di gestioni rifiuti, con contestuale riorganizzazione complessiva delle stesse;
- incremento dei quantitativi di rifiuti depositati presso il centro;
- introduzione delle operazioni di selezione e cernita (R12) di rifiuti speciali non pericolosi identificati con co-
dice EER 16.02.16, attualmente gestiti unicamente con operazioni di messa in riserva R13 presso l’impianto;
- estensione dell’avvio a recupero R4/R12 dei rifiuti identificati con il codice EER 16.02.15* ricevuti da terzi,
superando l’attuale limitazione relativa alla provenienza degli stessi da attività di dismissione e/o bonifica
svolte nei cantieri della ditta;
- introduzione dell’operazioni di stoccaggio (R13) di rifiuti identificati con il codice EER 16.02.14 e 20.01.36 ai
sensi del Reg. 49/2014 (RAEE);
- introduzione della possibilità di svolgere operazioni di preparazione per il riutilizzo (R4) su alcune tipolo-
gie di rifiuti in ingresso.
Le quantità che subiranno un aumento sono quelle relative ai rifiuti stoccati presso il centro, nel dettaglio i
quantitativi futuri saranno:
- rifiuti in ingresso: 16.320 ton;
- rifiuti prodotti dall’attività: 1000 ton;
- rifiuti accettabili all’impianto: 600 ton/giorno;
- rifiuti accettabili all’impianto: 90.800 ton/anno;
- recupero (R12/R4) di rifiuti speciali per un quantitativo pari a 83.000 t/a e a circa 365 t/g.

                         UBICAZIONE
L’impianto della società MONTALBETTI risulta localizzato nel territorio comunale di Grisignano di Zocco
(VI), in Via Serenissima n. 16.
Tale area risulta classificata dallo strumento urbanistico comunale come “D1 – Industriale e artigianale di
completamento” e confina con:
- a nord e ad est con la linea ferroviaria Milano-Venezia;
- a ovest con la S.P. 21 che in zona è denominata Via Serenissima;
- a sud con altre attività industriali ed artigianali.


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            QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Grisignano di Zocco;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Grisignano di Zocco;
• Piano Regionale di Tutela delle Acque (P.T.A.);
• Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera ;
• Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali;
• Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
• Piano di Gestione dei Rischi Alluvionali;
• Rete Natura 2000.
Il Quadro Programmatico presenta un’adeguata inpiduazione ed analisi degli strumenti di pianificazione
territoriale che interessano l’area, ma si ritiene di chiedere specifici approfondimenti, considerata la necessità
di rapportare analiticamente il progetto con le sotto elencate sensibilità ambientali, coordinando le stesse,
eventualmente, con il Quadro Progettuale e/o le matrici di riferimento del Quadro Ambientale, anche al fine
di inpiduare possibili mitigazioni.
PIANO TERRITORIALE REGIONALE DI COORDINAMENTO (P.T.R.C.)
Lo S.I.A., relativamente a detto piano non ha indicato, per quanto riguarda la zona interessata, la presenza o
la vicinanza con le sotto elencate aree.
Tavola 01c – USO DEL SUOLO-IDROGEOLOGIA RISCHIO SISMICO:
L’area dell’impianto è a confine con un “Area di pericolosità idraulica”.
Le integrazioni in questione dovranno essere inserite all’interno del Quadro Ambientale “Caratterizzazione
dell’ambiente idrico” e “Caratterizzazione del suolo e del sottosuolo”.
Tavola 04 – MOBILITÀ:
L’area dell’impianto è direttamente interessata dal passaggio della “Rete AV/AC”.
Inoltre, pur indicando la presenza delle sotto elencate aree, la presenza delle stesse non è stata messa, di
fatto, in relazione con l’impianto in questione .
Tavola 03 – ENERGIE E AMBIENTE:
Il sito di progetto è interessato da possibili livelli eccedenti di radon e con inquinamento da NOx fra i 20
µg/mc e i 30 µg/mc (medio-basso);
Le integrazioni in questione dovranno essere inserite all’interno del Quadro Ambientale “Caratterizzazione
dell'aria e del clima” e “Caratterizzazione dell’impatto da agenti fisici”.
Tavola 04 – MOBILITÀ:
Il sito di progetto è interessato direttamente dalla rete ferroviaria Milano-Venezia.
PIANO TERRITORIALE PROVINCIALE DI COORDINAMENTO (P.T.C.P.)
Lo S.I.A., non ha indicato, per quanto riguarda la zona interessata, la presenza o la vicinanza con le sotto
elencate aree.
Tavola 4 SUD - Elaborato 4.1.B del PTCP - Sistema insediativo – infrastrutturale
L’area dell’impianto è direttamente interessata da “Assi di connessione - Linea Alta Velocità/Alta capacità”.
Parte dell’area dell’impianto risulta esterna all’”Area produttiva” ed all’”Area produttiva ampliabile”
Inoltre, pur indicando la presenza delle sotto elencate aree, la presenza delle stesse non è stata messa, di
fatto, in relazione con l’impianto in questione.
Tavola 1 SUD - Elaborato 1.1.B del PTCP - Carta dei vincoli e della pianificazione territoriale:

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“ … l’impianto di recupero è inserito all’interno di un’area … che si sviluppa in prossimità di un’area sottoposta a
vincolo idrogeologico” (in realtà dalle “Aree Piani Assetto Idrogeologico (PAI) (art. 34)”;
Tavola 2 SUD - Elaborato 2.1.B del PTCP - Carta della fragilità:
“ …. l’impianto di recupero è inserito all’interno di un’area … che si sviluppa in prossimità di un’area caratterizzata da
pericolosità idraulica P1”;
Sarebbe opportuno che le integrazioni che la ditta presenterà relativamente a quanto sopra indicato vengano
direttamente inserite nel Quadro Ambientale nella parte relativa alla “Caratterizzazione dell’ambiente idrico” e
“Caratterizzazione del suolo e del sottosuolo”.
Tavola 4 SUD - Elaborato 4.1.B del PTCP - Sistema insediativo – infrastrutturale
“ … il sito ricade in area … servita direttamente dalla rete ferroviaria”
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
Lo S.I.A non ha indicato il fatto che l’area interessata è all’interno di una zona con “Grado di vulnerabilità E:
elevato (Valore Sintacs 70-80)” (Fig. 2.2 relativa alla “Carta della Vulnerabilità Intrinseca della falda freatica
della Pianura Veneta”). L’analisi di detta aree dovrà essere inserita nello S.I.A. che dovrà metterla in
relazione con l’impianto in questione, con integrazioni inserite nel Quadro Ambientale nella parte relativa
alla “Caratterizzazione dell’ambiente idrico” e “Caratterizzazione del suolo e del sottosuolo”.
PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO ALLUVIONI (P.G.R.A.)
Lo S.I.A non ha indicato, non ha indicato, per quanto riguarda la zona interessata, che la stessa è a confine
con le sotto elencate aree.
- Tav. AF19 - Carta delle altezze idriche - scenario di bassa probabilità - TR 300 anni – “classi tiranti - 0 - 50 cm
- Tav. AF19 - Carta delle altezze idriche - scenario di bassa probabilità - TR 100 anni – “classi tiranti - 0 - 50 cm
- Tav. AF19 - Carta della pericolosità idraulica -“Classi di pericolosità idraulica -- P1 - Pericolosità idraulica
moderata
- Tav. AF19 - Carta del rischio idraulico - “Classi di rischio idraulico --- Rischio moderato (R1)”
L’analisi di dette aree dovrà essere inserita nello S.I.A., mettendole in relazione con l’impianto in questione e
con integrazioni direttamente inserite nel Quadro Ambientale nella parte relativa alla “Caratterizzazione
dell’ambiente idrico” e “Caratterizzazione del suolo e del sottosuolo”.
PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (P.A.T.) DI GRISIGNANO DI ZOCCO
Lo S.I.A., relativamente a detto piano non ha indicato che la zona dell’impianto è interessata dalla presenza
delle aree sotto elencate.
Rispetto a El. 1 – Carta dei Vincoli e della Pianificazione Territoriale:
L’area dell’impianto è direttamente interessata da Viabilità/Fasce di rispetto, Ferrovia/Fasce di rispetto,
Idrografia/Fasce di rispetto di 10 m – art. 96 lett. f) r.d. 25 luglio 1904 n. 523;
inoltre è a confine con Aree a pericolosità idraulica e Idrogeologica in riferimento al P.A.I. - Pericolosità
Idraulica P1 – Area a moderata pericolosità.
Le integrazioni in questione dovranno essere inserite all’interno del Quadro Ambientale “Caratterizzazione
dell’ambiente idrico” e “Caratterizzazione del suolo e del sottosuolo”.
Rispetto a El. 1 – Carta delle Invarianti
L’area dell’impianto è a confine con Siepi e filari alberati in territorio aperto (art. 30) e Mobilità lenta – piste
ciclabili di 2° livello (art. 32).
Rispetto a El. 3 – Carta delle Fragilità
L’area dell’impianto è direttamente interessata da Compatibilità geologica ai fini urbanistici - Area idonea a
condizione – Aree esondabili o a ristagno idrico - art. 44 (in piccola parte nella zona nord – ovest), Aree
soggette a dissesto idrogeologico - Area esondabile - art. 46 (in piccola parte nella zona nord – ovest) ed Altre
componenti - Corsi d’acqua/Zone di tutela di 100 m ai sensi dell’art. 41 della L.R. 11/2004 - art. 20 (in piccola
parte nella zona nord – ovest);
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inoltre è a confine con - Compatibilità geologica ai fini urbanistici - Area idonea a condizione – Aree a
pericolosità moderata P1 (art. 44), Aree soggette a dissesto idrogeologico - Aree a pericolosità Idraulica e
Idrogeologica in riferimento al P.A.I. - Pericolosità Idraulica P1 – Area a moderata pericolosità (art. 19).
Le integrazioni in questione dovranno essere inserite all’interno del Quadro Ambientale “Caratterizzazione
dell’ambiente idrico” e “Caratterizzazione del suolo e del sottosuolo”.
Rispetto a El. 3 – Carta delle Trasformabilità
L’area dell’impianto è direttamente interessata da - Aree di urbanizzazione consolidata -Attività economiche
non integrabili con la residenza (art. 56), Linee preferenziali di sviluppo insediativo – Specifiche destinazioni
d’uso: Produttivo (art. 62), ATO n. 5 - Sistema Produttivo - Contesto produttivo – tecnologico (art. 51);
inoltre è a confine con mobilità lenta - Percorsi ciclo-pedonali (art. 69).
PIANO DEGLI INTERVENTI (P.I.) DI GRISIGNANO DI ZOCCO
Lo S.I.A., relativamente a detto piano non ha indicato che la zona dell’impianto è interessata dalla presenza
delle aree sotto elencate; l’analisi di dette aree dovrà essere inserita nello S.I.A. è dovrà essere messa in
relazione con l’impianto.
El. 1b – Vincoli e tutele
All’interno dell’area interessata è presente “Siepi e filari in territorio aperto”
L’area interessata è a confine con “Pianificazione di livello superiore - “Area a pericolosità idraulica e
idrogeologica in riferimento al P.A.I. – Pericolosità idraulica P1 – Area a moderata pericolosità” e si
dovranno produrre le necessarie integrazioni all’interno del Quadro Ambientale nella parte relativa alla
“Caratterizzazione dell’ambiente idrico” e “Caratterizzazione del suolo e del sottosuolo”.
El. 11.01 – Pericolosità idraulica
All’interno dell’area interessata è presente, in piccola parte, una zona “Pericolosità idraulica - Analisi
idrogeologica per il PAT - Aree soggette ad esondazione” e si dovranno produrre le necessarie integrazioni
all’interno del Quadro Ambientale nella parte relativa alla “Caratterizzazione dell’ambiente idrico” e
“Caratterizzazione del suolo e del sottosuolo”.
Inoltre lo S.I.A., pur evidenziandone la presenza, non ha messo il progetto in relazione con i seguenti aspetti
Elaborato 1.b – Vincoli e tutele:
“l’area oggetto di intervento è interessata dalla fascia di rispetto della rete ferroviaria, oggetto di apposito parere del
Gestore, e dalle fasce di rispetto della strada e del corpo idrico superficiale Scolo Cuminello, all’interno delle quali non
sarà svolta nessuna attività”;
Elaborato 11.01 – Pericolosità idraulica:
“l’area oggetto di intervento è stata oggetto di opportuna valutazione di compatibilità idraulica”
(“Perimetrazione/localizzazione richieste che richiedono valutazione di compatibilità idraulica”).
Anche in questo caso si dovranno produrre le necessarie integrazioni all’interno del Quadro Ambientale
nella parte relativa alla “Caratterizzazione dell’ambiente idrico” e “Caratterizzazione del suolo e del sottosuolo”.
                            Valutazione
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto. Nell’ambito della successiva Conferenza dei
Servizi verrà acquisito il parere del Comune al fine di definire la conformità agli strumenti urbanistici ed
all’eventuale necessità di intervenire con variante puntuale.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.




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             QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
L’area risulta già interessata da un’attività di stoccaggio, trattamento e recupero di rifiuti, con presenza delle
seguenti strutture:
    un capannone ad uso industriale, in parete di dedicato alla gestione rifiuti ed in parete a magazzino
     ed officina interna;
    palazzina uffici ed abitazione del custode;
    struttura con locali destinati ad ospitare: spogliatoi, servizi igienici per il personale.
Il progetto oggetto della presente procedure prevede:
    l’ampliamento delle aree destinate allo stoccaggio di rifiuti e degli EoW, da realizzarsi su un’area
     adiacente a quella attualmente autorizzata;
    l’incremento dei quantitativi di rifiuti costituiti da rottami metallici ferrosi e non ferrosi sottoposti ad
     operazioni di messa in riserva (R13);
    l’adeguamento dell’esistente rete di raccolta, allontanamento e trattamento delle acque meteoriche
     decadenti dalle aree impermeabilizzate dell’insediamento;
    la realizzazione di apposite vasche di laminazione per la regolazione della portata scaricata nello
     Scolo Cuminello, gestito dal Consorzio di Bonifica Brenta.
DESCRIZIONE DEL CICLO DI LAVORAZIONE
Nell’insediamento sono presenti impianti ed attrezzature ausiliarie alle attività della ditta, in particolare:
    una pesa a ponte;
    un portale radiometrico;
    mezzi per la movimentazione dei rifiuti e dei prodotti (carrelli elevatori, pale gommate, benne a
     polipo, etc.);
    una motospazzatrice per la pulizia dei piazzali;
Lo stoccaggio dei rifiuti verrà effettuato per categorie omogenee e compatibili tra loro ed i rifiuti recuperabili
derivanti dalle operazioni di cernita saranno stoccati avendo cura di separarli per tipologia.
All’intero del capannone trova posto anche la zona confinata in cui sono già autorizzate le operazioni di
trattamento e recupero dei carri ferroviari e dei mezzi rotabili, e delle componenti pericolose rimosse delle
apparecchiature fuori uso.
All’interno del capannone trovano anche collocazione l’officina interna della ditta, in cui vengono svolti
piccoli interventi di riparazione delle attrezzature aziendali, e un’area dedicata a magazzino per le varie
attrezzature che la ditta utilizza durante le attività di gestione rifiuti o durante le operazioni svolte nei propri
cantieri esterni.
All’interno del capannone i rifiuti sono e saranno stoccati, sudpisi per tipologia omogenea, presso le
perse aree dedicate in attesa di essere sottoposti alle operazioni di recupero più indicate ovvero in attesa di
essereavviati ad impianti esterni autorizzati al completamento del ciclo di recupero o per lo smaltimento
finale. riorganizzazione delle stesse.
Le varianti allo stato di fatto consistono, come sopra ricordato, in:
    un utilizzo delle aree scoperte ed interne al capannone, già dedicate all’attività di gestioni rifiuti, con
     contestuale riorganizzazione delle stesse;
    un ampliamento del piazzale esterno, pavimentato calcestruzzo impermeabilizzato e presidiato da
     una serie di griglie carrabili che raccolgono ed allontanano le acque meteoriche verso l’impianto di
     trattamento adeguatamente dimensionato;
    una sistemazione del nuovo piazzale, con installazione lungo parte del suo perimetro esterno di
     muri di contenimento, che verrà quindi adibito all’attività di gestione rifiuti, alla movimentazione e


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     sosta dei mezzi operativi del centro, a deposito di attrezzature e container e a deposito dei prodotti
     recuperati/commercializzati o dedicati al riutilizzo;
    una realizzazione , nell’intorno del piazzale, di una barriera verde con alberi da fusto;
    un potenziamento dell’impianto di trattamento delle acque meteoriche derivanti dalle superfici
     scolanti del centro;
    un incremento dei quantitativi di rifiuti depositati;
    una introduzione della possibilità di svolgere operazioni di preparazione per il riutilizzo su alcune
     tipologie di rifiuti non pericolosi in ingresso;
    una possibilità di recupero, al fine di ottenere prodotti di recupero o rifiuti selezionati, per alcune
     tipologie di rifiuti non pericolosi attualmente già gestiti presso l’impianto solo in stoccaggio.
In aggiunta si prevede di:
    estendere la possibilità di avvio a recupero dei rifiuti costituiti da componenti pericolose derivanti
     non solo della attività di dismissione e/o bonifica svolte nei propri cantieri, nonché ricevuti da terzi;
    implementare la possibilità di gestire per la sola attività di stoccaggio i rifiuti da apparecchiature
     elettriche ed elettroniche non pericolosi.
A seguito degli interventi proposti si arriverà ad un incremento dei quantitativi totali di rifiuti stoccati e
trattati presso l’impianto, con raggiungimento delle seguenti soglie dimensionali:
   a) rifiuti in ingresso: 16.320 t;
   b) rifiuti prodotti dall’attività 100 t;
   c) rifiuti accettabili all’impianto 90.800 t/anno;
   d) rifiuti sottoposti a trattamento 83.000 t/anno.
                           Valutazione
In relazione alla documentazione presentata risulta necessaria una maggiore definizione della potenzialità
impiantistica, tenuto conto dell’introduzione delle operazioni di recupero finalizzate alla preparazione al
riutilizzo, e definire i seguenti aspetti:
    rispetto ai limiti quantitativi rifiuti in stoccaggio non sono definiti i quantitativi di rifiuti pericolosi in
     ingresso e prodotti;
    in relazione al Sistema di Gestione per il recupero dei metalli non ferrosi non oggetto di
     regolamentazione EoW, non sono presenti i modelli di Dichiarazione di Conformità con tutti i
     contenuti minimi definiti dalla lettera e) dei criteri dettagliati di cui alla tabella 4.1 delle Linee Guida
     SNPA 41/2022;
    per quanto riguarda il layout si rileva l’assenza di una descrizione di quali rifiuti (EER) vengono
     stoccati nelle aree destinate al deposito temporaneo dei rifiuti prodotti;
    non è presente la specifica qualificazione per i rifiuti avente EER 16.01.22, essendo solo definiti come
     “… non specificati altrimenti”;
    presentare un nuovo schema di calcolo massimale per la polizza a seguito dell'aumento dei
     quantitativi di rifiuti stoccabili.
Risulta inoltre necessario intervenire sull’impianto di distribuzione carburante posto all’ingresso dell’area di
lavorazione, che non appare dotato dei necessari presidi di prevenzione, quali, ad esempio, i bacini di
contenimento.
                       Valutazione post integrazioni
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto. Si prescrive, comunque, la realizzazione di un
bacino di contenimento del serbatoio carburanti, non ritenendo sufficiente la presenza di un cordolo, atto a
contenere eventuali sversamenti accidentali, ma non a garantire il contenimento in caso di eventi
maggiormente significativi.



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                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

        111QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
Dalla documentazione presentata risulta che le modifiche di cui al progetto presentato non comportano
variazioni all’attuale configurazione autorizzata; pertanto continueranno ad essere svolte le seguenti attività
che danno origine ad emissioni:
   saldatura di oggetti e superfici metalliche saltuariamente svolta presso il reparto manutenzione;
   lavorazioni meccaniche in genere, pulizia meccanica/asportazione di materiale effettuate su metalli
     e/o leghe metalliche: svolte saltuariamente presso il reparto manutenzione;
   utilizzo dell’apparecchiatura di taglio ossiacetilenico presso le aree esterne al capannone.
In particolare, poi, risultano presenti emissioni maggiormente rilevanti e derivanti dalla bonifica delle
vetture ferroviarie per il successivo recupero dei materiali metallici, con operazioni svolte all’interno di una
struttura confinata e presidiata da un sistema di aspirazione e trattamento dell’aria con filtri assoluti,
costituito da:
   n. 3 estrattori da 3.600 m3/h, uno dei quali di emergenza, dotati di gruppo elettrogeno (attivato in
     caso di mancata erogazione da parte dell’ente fornitore) e presidiati da filtri assoluti HEPA;
   i filtri, localizzati all’esterno della struttura di tamponamento, sono collegati con tubi flessibili che
     convogliano il flusso trattato all’esterno del capannone; sono presenti allarmi (acustici e ottici) e
     manometri differenziali per valutare in tempo reale lo stato di funzionamento dei filtri stessi.
Quanto sopra esposto, si ritiene ragionevole che non emergano impatti significativi sulla presente
componente rispetto a quanto già autorizzato.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
L’attività non prevede nessun scarico di “acque industriali di lavorazione” ma esclusivamente lo scarico di
acque meteoriche, provenienti dalla rete di raccolta dai piazzali/aree di lavorazione, nello scolo Cuminello.
Il progetto presentato prevede che le acque meteoriche provenienti dai piazzali dell’ulteriore area oggetto di
attività, saranno raccolte mediante apposite caditoie carrabili (griglie) ed inviate alla rete di raccolta
dell’impianto di trattamento esistente, già a servizio dell’area attualmente autorizzata; tale soluzione
comporta il potenziamento dell’attuale impianto di trattamento e dei bacini di laminazione, appositamente
dimensionati.
Il potenziamento proposto prevede l’aggiunta di nuovi sistemi di trattamento sia sulla linea delle acque di
prima pioggia che per quelle di seconda, in modo da avere la capacità di gestire le acque derivanti dalla
nuova superficie complessivamente pari a 16.400 m2. La Proponente dichiara che il sistema attualmente
operativoverrà potenziato con manufatti analoghi a quelli già presenti. In generale le acque meteoriche di
dilavamento dei piazzali giungeranno al pozzetto separatore che devia la prima pioggia nella linea di
trattamento dedicata:
    la linea di prima pioggia sarà costituita dalle attuali 5 vasche “VPP 28” installate in serie, con
     capacità complessiva pari a ca. 48 m 3, a cui verranno aggiunte, sempre in serie, n. 2 nuove vasche
     “VA30” e “VA40” per una capacità totale pari a circa 103 m3;

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     il flusso delle acque, mediante pompa, continuerà ad avvenire dall’ultima vasca di prima pioggia che
     convoglia le acque verso il sistema di separazione e trattamento olii, dotato di filtro a coalescenza
     modello “PIRCO–12”, per poi defluire nella condotta di invaso verso i bacini di laminazione e
     successivamente al punto di scarico nello scolo Cuminello.
Dalla documentazione presentata risulta che prima dell’immissione nella tubazione di scolo, viene
mantenuto il pozzetto di campionamento per le acque di scarico di prima pioggia post trattamento.
La linea di trattamento delle acque di seconda pioggia attualmente installata, verrà riposizionata per far
spazio ad una nuova vasca per il trattamento di disoleazione; le acque di seconda pioggia defluiranno quindi
a partire dal pozzetto separatore verso i n. 3 sistemi “SO 12”, per poi confluire anch’essi nella tubazione di
collegamento ai bacini di laminazione ed al punto di scarico nello scolo Cuminello. Prima dell’immissione
nella tubazione di scolo sono previsti i pozzetti di campionamento per le acque di scarico di seconda pioggia
post trattamento.
Per quanto concerne gli ulteriori scarichi provenienti dalle acque meteoriche provenienti dalle coperture dei
fabbricati e acque di scarico di origine civile, non sarebbero oggetto di alcuna modifica rispetto allo stato
attuale dato che non sono in alcun modo coinvolte dalle modifiche di Progetto.
In merito ad eventuali sversamenti accidentali, la Proponente dichiara che:
      la pavimentazione delle aree del “Centro” interessate dalle attività sarà realizzata interamente in
        calcestruzzo impermeabilizzato;
      le aree poste all’interno del capannone sono dotate di idonea pendenza che impedisce la
        fuoriuscita di eventuali reflui derivanti da sversamenti accidentali;
      è prevista la realizzazione di un “pozzetto di raccolta cieco” nell’area dedicata alla messa in
        riserva dei rifiuti classificati RAEE, per la raccolta di eventuali reflui derivanti da sversamenti
        accidentali che verranno inviati come rifiuti a centri terzi autorizzati.
                           Valutazione
Quanto sopra considerato, valutate le tipologie dei materiali trattati e le modalità di protezione degli stessi
dal dilavamento meteorico si ritiene necessario:
    acquisire il parere del Consorzio di Bonifica del Brenta in merito all’aggiornamento della propria
     concessione rilascia nel dicembre 2021;
    identificare in modo univoco i flussi delle acque meteoriche derivanti dalle coperture e chiarirne la
     destinazione, ivi compresa l’inpiduazione di eventuali pozzi disperdenti.
Inoltre, si reputa necessaria una ricostruzione complessiva del sistema di collettamento e trattamento delle
altre acque meteoriche di dilavamento, anche al fine di definire in modo univoco il raffronto tra lo stato di
fatto e lo stato di progetto, con la richiesta dei seguenti approfondimenti:
    una relazione tecnico-descrittiva dei sistemi di raccolta, accumulo e trattamento depurativo delle
     acque di prima pioggia e delle acque di seconda pioggia, comprensiva delle seguenti informazioni,
     comparativamente esposte per lo stato di fatto e per lo stato di progetto:
   a) dati di input (carico idrico di progetto, riferito alle superficie pavimentate, e principali tipologie di
     inquinanti attesi);
   b) definizione delle aliquote che si intendono come prima e seconda pioggia presenti e future (espressi
     in mm) ed identificazione del/i punto/i di bypass;
   c) processo depurativo attuale e futuro (specificando se oltre alla fase di disoleatura sono previste fasi
     di sedimentazione e dissabbiatura);
   d) dimensioni fisiche e parametri funzionali rappresentativi delle sezioni di trattamento depurativo;
   e) schema di flusso, dalla raccolta delle acque meteoriche di dilavamento dei piazzali fino allo scarico
     in acque superficiali, comprensivo delle fasi di accumulo e laminazione e dei punti di
     ispezione/campionamento;

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  f)  per lo stato di fatto si chiede di fornire inoltre i risultati analitici allo scarico delle acque di prima e di
     seconda pioggia, relativamente all’ultimo triennio di esercizio”;
   g) gestione degli eventuali spanti in situazioni accidentali/incidentali.
                      Valutazione post integrazioni
Le integrazioni fornite hanno parzialmente soddisfatto quanto richiesto.
In particolare:
- nella documentazione integrativa (Allegato 4) non risulta presene lo stato di fatto e, pertanto, manca
l’esposizione comparativa con lo stato di progetto;
- rispetto ai dati di input, per i parametri inquinanti sono citati solo gli oli minerali;
- non è stata quantificata l’aliquota di seconda pioggia;
- la trattazione sul processo depurativo è sufficiente per la fase di disoleatura, mentre è solo accennata
sommariamente per la sedimentazione, senza riferimenti ai relativi parametri funzionali;
- non risulta pervenuto lo schema di flusso.
Inoltre, la situazione relativa ai bypass, seppur visibile nella planimetria (Allegato 4.2), è descritta e trattata
in relazione.
Risulta quindi necessario prescrivere la presentazione della suddetta documentazione mancante, ai fini di
una valutazione esaustiva; tale presentazione dovrà pervenire ed essere valutata, prima dell’attuazione
dell’ampliamento.

                          VALUTAZIONE
Si ravvisano aspetti di criticità e quindi si definiscono specifiche le prescrizioni ritenute necessarie per una corretta
gestione della problematica emersa.

CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
I sottosistemi di terre del comune di Grisignano di Zocco sono ascrivibili dell’alta pianura di tipo alluvionale
indifferenziata. Il geomosaico riporta le caratteristiche fisiografiche e litomorfologiche del territorio. Il
territorio di Grisignano di Zocco è ascrivibile al sistema planiziale di passaggio tra l’area di bonifica e di alta
pianura e di ricarica delle falde.
L’area in esame è caratterizzata da suoli della pianura alluvionale indifferenziata generalmente calcarei e
formata da limi, tranne in un’area poco estesa a nord dove i materiali sono più grossolani e sono formati da
sabbie. Per quanto concerne la permeabilità dei litotipi, il territorio in esame è costituito da depositi limosi
che per la loro struttura sono poco permeabili, mentre in corrispondenza dei meandri del Tesinella, formati
da depositi sabbiosi e limosi, la permeabilità è molto alta.
Secondo il Piano di Tutela delle Acque l’area di studio non rientra tra le “Aree sensibili”, cioè nelle quali i
corpi idrici sono esposti a probabile eutrofizzazione e le acque superficiali destinate alla potabilizzazione
hanno una concentrazione di Nitrati superiore a 50 mg/l.
Il grado di vulnerabilità della falda per il territorio di Grisignano di Zocco è generalmente di grado medio,
soprattutto nella porzione centro-settentrionale del comune.
                          Valutazione
In relazione al presente aspetto ambientale risultano necessari i seguenti approfondimenti e/o integrazioni:
    risulta necessario procedere con una manutenzione straordinaria delle pavimentazioni esistenti, non
     in ottimo stato di integrità, nonché dotare la gestione ordinaria di una procedura atta a garantire una
     corretta manutenzione delle stesse;
    da quanto acquisito in sede di sopralluogo sembrerebbe che il nuovo bacino di laminazione non
     preveda alcuna forma di impermeabilizzazione di fondo e pareti e, conseguentemente, se
     confermato bisognerà procedere in tal senso.
                     Valutazione post integrazioni
Le integrazioni fornite hanno parzialmente soddisfatto quanto richiesto.
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In particolare, non risulta presente la previsione riguardante l’impermeabilizzazione di fondo e pareti del
nuovo bacino di laminazione.
Inoltre, nella relazione tecnica riguardante la gestione delle pavimentazioni, pur essendo definita la
programmazione di una manutenzione straordinaria della parte esistente, non è riportato alcun
cronoprogramma di realizzazione.
Risulta quindi necessario prescrivere l’impermeabilizzazione di fondo e pareti del nuovo bacino di
laminazione e richiedere il cronoprogramma attuativo della manutenzione straordinaria prevista per le
pavimentazioni esistenti.

                          VALUTAZIONE
Si ravvisano aspetti di criticità e quindi si definiscono specifiche le prescrizioni ritenute necessarie per una corretta
gestione della problematica emersa.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
Il Piano di Zonizzazione Acustica inserisce la porzione di territorio in cui è localizzata l’installazione della
società MONTALBETTI in “Classe VI – Aree esclusivamente industriali”.
I limiti inpiduati per le aree interessate dalla presente valutazione sono i seguenti:




Non è applicabile il limite differenziale.
Poichè l’attività è già in funzione e le modifiche di progetto prevedono solo una persa distribuzione delle
aree operative non vien effettuata nuova specifica valutazione ma nel SIA si rimanda all’esito del collaudo
funzionale di cui alla Determina n. 165 del 31/01/2019, che riporta il rispetto dei limiti di immissione e di
emissione. Viene evidenziato inoltre che le abitazioni più prossime al centro distano circa 110 metri (nord-
ovest) e 180 metri (sud-ovest) dalle aree operative.
In considerazione dei risultati ottenuti dalla valutazione di impatto acustico di cui sopra ed in considerazione
delle distanze dei possibili ricettori dalle aree operative, il proponente ritiene che la realizzazione del
progetto non comporterà il peggioramento del clima acustico attuale.
Non sono previste opere di mitigazione.
                          Valutazione
Il progetto prevede lo spostamento di alcuni impianti esistenti e relative lavorazioni (adeguamento
volumetrico con pinze, cesoie, ossitaglio e taglio al plasma) nel nuovo piazzale e, quindi, un avvicinamento
alle case isolate posizionate al confine nord-ovest della ditta.
Si chiede di dare evidenza del rispetto del limite differenziale e di motivare il non aggravio dell’impatto
acustico considerando le nuove aree di movimentazione rifiuti e il generale potenziamento dell’impianto; le
valutazioni dovranno essere predisposte da un tecnico competente in acustica ambientale nell’ambito di una
valutazione previsionale di impatto acustico.
                     Valutazione post integrazioni
Le integrazioni fornite hanno parzialmente soddisfatto quanto richiesto.
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In particolare, pur avendo considerato un ulteriore punto di misura e di controllo dell’impatto acustico in
prossimità dell’abitazione posta a nord ovest, non vengono forniti dettagli di calcoli sulla propagazione del
rumore nello stato di progetto, non viene valutato il residuo, non viene valutato il livello di emissione a
ricettore, i livelli di emissione ed immissione risultano uguali (anche nei punti interni alla pertinenza) senza
motivare i risultati, non vengono valutati i livelli differenziali.
Risulta quindi necessario prescrivere che nell’attività di verifica dei limiti nella fase di post operam l’intero
protocollo di misura sia conpiso con Arpav che valuterà tempi, modalità di misura e necessità di scorpori
di livelli di sorgente già in fase preventiva.
Il monitoraggio periodico potrà essere previsto con periodicità annuale o triennale, solo a seguito degli esiti
risultanti dalla verifica iniziale.

                          VALUTAZIONE
Si ravvisano aspetti di criticità e quindi si definiscono specifiche le prescrizioni ritenute necessarie per una corretta
gestione della problematica emersa.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
La Proponente indica la componente “clima acustico” come l’unica di potenziale interesse per l’impatto da
agenti fisici. In tal senso non si riscontra un capitolo specifico inerente gli agenti fisici.
Considerata la struttura esistente attualmente autorizzata, sulla base del confronto con lo stato di progetto ed
in relazione al contesto d’insediamento/condizioni operative relative alla tipologia di attività/materiali
trattati, si può ritenere ragionevole escludere l’instaurarsi di ulteriori condizioni di potenziale criticità sulla
presente componente rispetto allo stato attuale.
Ad ogni buon conto si richiede una integrazione che identifichi l’installazione degli eventuali ulteriori punti
luce esterni, oltre a quelli esistenti, in conformità alla normativa vigente (LR n. 17/2009).
                    Valutazione post integrazioni
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
Il PTRC definisce il territorio comunale di Grisignano di Zocco come ricadente nell’ambito di paesaggio n. 29
“Pianura tra Padova e Vicenza”.
Il territorio non è interessato da aree di vincolo paesaggistico ai sensi del decreto legislativo 42/2004.
Sono previste delle aree di rispetto ai sensi del D.Lgs n.42/2004 (ex. L. 431/85) lungo il corso del Tesinella,
Ceresone, Rio Settimo e Scolo Vaneza
Nonostante la presenza di alcuni saliceti in prossimità del Tesinella, non è segnalata la presenza di
formazioni boschive vincolate ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004.
Questa componente non viene affrontata adeguatamente, si richiede di integrare affrontando la componente
paesaggio, con la descrizione del territorio circostante, le caratteristiche di rilievo e proponendo una
progettazione delle aree destinate a verde.
Pur essendo un area non soggetta a vincolo paesaggistico, si ritiene opportuno che il proponente analizzi tale
impatto e proponga la mitigazione/ compensazione.
                          Valutazione
Non sono state fornite le informazioni necessarie, per giungere ad una valutazione degli impatti.
Si richiede pertanto:


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    per lo stato di fatto: una planimetria di rilievo dell’esistente (vegetazione, idrografia, viabilità
     minore, elementi naturali ecc; sia nell’area di proprietà che in quelle limitrofe con particolare
     attenzione alla vegetazione perimetrale e fluviale (scolo Campanello);
    per lo stato di progetto: una planimetria con indicazione degli interventi di messa a dimora di
     vegetazione arborea ed arbustiva e delle superfici a prato, sia sui margini con effetto di mitigazione e
     connessione ecosistemica; sia interna per la possibile introduzione di esemplari arborei e/o filari
     anche nelle aree indicate come bacini di laminazione.
Quanto sopra accompagnata da una relazione tecnico-esplicativa, comprensiva di computo metrico
estimativo e dei costi di manutenzione per almeno un triennio. In merito poi alla importate riduzione di area
verde e di conseguenza all’aumento di superficie impermeabilizzata si richiede una proposta di
compensazione ambientale.
                     Valutazione post integrazioni
Le integrazioni fornite hanno parzialmente soddisfatto quanto richiesto.
In particolare, non risulta presente la tavola dello stato di fatto, così come richiesto, con una planimetria di
rilievo dell’esistente (vegetazione, idrografia, viabilità minore, elementi naturali ecc, sia nell’area di proprietà
che in quelle limitrofe con particolare attenzione alla vegetazione perimetrale e fluviale (scolo Campanello).
Inoltre, nella relazione tecnico-esplicativa:
    manca la descrizione dettagliata degli interventi di nuovo impianto del verde, il computo metrico
     estimativo, la descrizione degli interventi di manutenzione per il primo triennio;
    il preventivo fornito per la messa a dimora di alberi e arbusti, oltre alla manutenzione per i primi 3
     anni; il preventivo non è considerabile come computo metrico estimativo.
Risulta quindi necessario prescrivere la presentazione della suddetta documentazione mancante, ai fini di
una valutazione esaustiva; tale presentazione, comprensiva di cronoprogramma di realizzazione, dovrà
pervenire ed essere valutata, prima dell’attuazione dell’ampliamento.

                          VALUTAZIONE
Si ravvisano aspetti di criticità e quindi si definiscono specifiche le prescrizioni ritenute necessarie per una corretta
gestione della problematica emersa.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
L’analisi della rete stradale esistente nell’area oggetto di studio consente di valutare la quantità di mezzi
circolanti, inpiduando i percorsi e valutando eventuali alternative per mitigare gli impatti.
L’accesso allo stabilimento non è mai stato oggetto di problematiche legate al traffico caratteristico della
zona.
L’attuale autorizzazione prevede una potenzialità massima di conferimento di 600 t/giorno e una
potenzialità massima di trattamento di 365 t/giorno.
Considerando quindi un ingresso massimo di 600 t/giorno mediante l’utilizzo di veicoli aventi portata
massima di 28 tonnellate si ha un numero di transiti (ingresso/uscita) pari a 42 mezzi pesanti al giorno.
Tali mezzi vengono poi utilizzati per l’allontanamento dei rifiuti prodotti ovvero dei prodotti recuperati,
pertanto, il dato calcolato è significativo per la piena attività autorizzata, svolta esclusivamente in periodo
diurno.
In corrispondenza della S.P. 21 sono stati rilevati negli anni 2000-2008 i seguenti passaggi (fonte SIRSE):
Il progetto non prevede un incremento del quantitativo di rifiuti trattati, ma solo del quantitativo di rifiuti
che possono essere depositati presso l’installazione, pertanto non si attende un incremento del traffico
indotto.
Si evidenzia che l’intenzione dell’azienda è di incrementare il quantitativo di materiale gestito su rotaia,
utilizzando a tal scopo la linea che già attualmente serve l’insediamento; tale opzione potrebbe anche portare
ad una riduzione del traffico su gomma interessante la viabilità della zona.
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Le azioni di impatto sulla componente viabilità e trasporti sono rappresentate dal volume giornaliero di
veicoli in ingresso e in uscita dal centro, correlato alle attività di carico e scarico di materiali.
Il recettore delle azioni di impatto collegate al traffico pesante da e per il centro della PALAZZINA risulta in
prima battuta la SP n. 21, direttrice principale dell’area indagata.
I potenziali impatti sulla componente viabilità e trasporti connessi alle operazioni svolte in corrispondenza
del centro in oggetto.
L’attuale autorizzazione all’esercizio dell’impianto della MONTALBETTI prevede una potenzialità massima
di conferimento di 600 t/giorno e una potenzialità massima di trattamento di 365 t/giorno.
Considerando quindi l’arrivo di un massimo di 600 t/giorno mediante l’utilizzo di veicoli aventi una portata
massima di 28 tonnellate si ha un numero di transiti (ingresso/uscita) pari a 42 mezzi pesanti al giorno.
Tali mezzi, dopo le operazioni di scarico, vengono poi utilizzati per l’allontanamento dei rifiuti prodotti dalle
attività svolte ovvero dei prodotti recuperati, così da ottimizzare le percorrenze e quindi i costi di trasporto; il
dato calcolato è quindi significativo per la piena attività autorizzata, svolta esclusivamente in periodo
diurno.
La realizzazione delle varianti proposte non comporterà l’incremento dei suddetti quantitativi di rifiuti in
ingresso ed a trattamento, ma esclusivamente il quantitativo che potrà essere depositato presso le aree
operative; tale necessità nasce dall’esigenza dell’azienda di rispondere in maniera elastica ed immediata a
richieste di picco in occasione di grandi interventi di demolizione industriale (necessità di stoccaggio rifiuti)
ovvero nei periodi di fermo delle acciaierie (necessità di stoccaggio dei prodotti recuperati).
Ad una puntuale verifica non si è riscontrata la presenza di ordinanze comunali attive che comportino
limitazioni di alcun genere alla circolazione della zona.
La conformazione della strada di accesso, la sua ampiezza ed il fatto che sia direttamente collegata alla
viabilità primaria permette di escludere che ci siano punti di particolare criticità od in cui il traffico risulti
particolarmente difficoltoso.
Il proponente dichiara che in relazione alla scarsa significatività delle azioni d’impatto, non si prevedono
misure di mitigazione.
                           Valutazione
La relazione tecnica allegata al progetto, oltre a quanto sopra esposto, non riporta alcuna valutazione in
merito all’interferenza dell’attività con il sistema viabilistico, sia locale che provinciale (SP 21), senza
riferimento all’entità o alla tipologia del flusso attuale; tale evidenza pone la necessità di integrare l’analisi
secondo quanto riportato nelle linee guida della Provincia di Vicenza in merito agli studi di impatto
viabilistico del giugno 2020 – punto 5 “contenuti minimi degli studi di traffico”.
Per cui risulta necessario provvedere come segue.
• Rappresentazione dell’offerta infrastrutturale: descrizione dello stato di fatto della rete (inpiduazione
della rete stradale principale, secondaria e di afferenza al sito di progetto, evidenziazione dei percorsi
ciclabili e pedonali esistenti, dei mezzi pubblici e fermate disponibili nell’ambito di intervento), descrizione
delle tratte stradali e delle intersezioni interessate limitrofe ai punti di accesso e recesso, inpiduando la
tipologia di strada o di intersezione e le caratteristiche principali.
• Ricostruzione della attuale domanda di traffico lungo la SP 21 con rappresentazione dei flussi di traffico
giornaliero e orario attraverso specifici rilievi eseguiti nelle giornate infrasettimanali tipo.
• Prevedere, considerato il particolare posizionamento del passo carraio della azienda lungo la SP 21, una
analisi delle velocità medie di percorrenza dei veicoli lungo la SP 21 e relative verifiche di visibilità per
l’arresto in sicurezza a seguito dell’interferenza dei mezzi pesanti in ingresso ed uscita dallo stabilimento.
• Valutare, di concerto con l’ente gestore della SP 21 (Vi.abilita) ed anche in riferimento al punto precedente,
l’adeguatezza della conformazione dell’accesso attuale, affinché i flussi in ingresso e uscita dall’insediamento
non interferiscano con il flusso veicolare che percorre la Strada Provinciale (larghezza accesso carraio per

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favorire ingresso e uscita contemporaneamente, eventuale allargamento stradale in corrispondenza
dell’accesso, ….).
• Scenario progettuale con descrizione del progetto con particolare riferimento alla matrice O/D dei mezzi in
ingresso e uscita (quantificazione dei mezzi, tipologia e distribuzione sulla rete dei flussi in ingresso e in
uscita).
• Analisi dell’intervento di progetto in relazione agli interventi ed alle possibili interferenze con la previsione
della linea ferroviaria dell’Alta Velocità “LINEA AV/AC VERONA – PADOVA” per il tratto “LOTTO
FUNZIONALE III: TRATTO VICENZA EST – PADOVA” attualmente in fase di progettazione
• Valutazione scenario di progetto in relazione ai flussi veicolari attuali, alle velocità rilevate ed alla tipologia
di mezzi transitanti lungo la SP 21 nonché diretti allo stabilimento.
• Analisi dei livelli di servizio di strade e intersezioni (stato di fatto e progetto).
• Analisi e descrizione delle eventuali proposte mitigative.
                      Valutazione post integrazioni
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI ED AGRONOMICHE
Il sito di progetto si colloca all’interno di una zona nel “tessuto urbanizzato” di Grisignano di Zocco facente
parte della pianura tra Padova e Vicenza, in cui il tessuto agricolo circostante è definito come “agropolitano”.
all’interno di “aree con persità dello spazio agrario media”.
Questa componente non viene affrontata adeguatamente nello studio di impatto ambientale.
Sarebbe opportuno studiare, in funzione delle caratteristiche dell’area un progetto di sistemazione del verde
con relativo computo delle aree che vengono sottratte a verde per essere poi pavimentate,
facendo in modo che la fascia a verde non penga una mera area di risulta, ma che abbia una sua dignità
progettuale, anche con lo scopo di mitigare l’impatto generato appunto, dalla sottrazione di area verde.
                          Valutazione
Si veda, in merito, quanto già evidenziato nelle considerazioni relative all’impatto paesaggistico.
                      Valutazione post integrazioni
Si veda, in merito, quanto già evidenziato nelle considerazioni relative all’impatto paesaggistico.
Si rileva, inoltre, come il proponente abbia correttamente inpiduato una misura compensativa, tenendo
conto dell’avvenuta riduzione dell’area a verde esistente prima dell’ampliamento dell’impianto e del
conseguente aumento della superficie impermeabilizzata.
La proposta prevede la realizzazione di un bosco urbano di circa mq. 4.000, da realizzarsi su superfici
concordate e messe a disposizione dal Comune di Grisignano di Zocco.

                          VALUTAZIONE
Si ravvisano aspetti di criticità e quindi si definiscono specifiche le prescrizioni ritenute necessarie per una corretta
gestione della problematica emersa.

CARATTERIZZAZIONE DELLA FLORA E FAUNA
Dalla documentazione presentata risulta che nel territorio di Grisignano di Zocco non si trovano aree
naturali protette come parchi, riserve naturali e zone umide né aree naturali minori, così come non sono
presenti siti appartenenti alla Rete Natura 2000 (SIC, ZPS). Le aree non urbanizzate sono destinate
prevalentemente a seminativo non irriguo, pertanto non rappresentano un habitat particolarmente pregiato
dal punto di vista floristico e/o faunistico. L’area su cui insiste l’attività interessata da progetto presentato, in

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particolare è un’area a destinazione d’uso industriale e artigianale localizzata in adiacenza della rete
ferroviaria Milano-Venezia.
Viste le caratteristiche di cui sopra e considerato il fatto che l’impianto è già esistente e dotato di opportuni
sistemi di sicurezza ambientale (sistema di trattamento delle acque di scarico nello scolo Cuminello), si
ritiene che le modifiche previste nel progetto presentato possano considerarsi non significative e non si
riscontra la necessità di alcuna mitigazione, oltre a quelle già previste.
                          Valutazione
Si veda, in merito, quanto già evidenziato nelle considerazioni relative all’impatto paesaggistico.
                     Valutazione post integrazioni
Si veda, in merito, quanto già evidenziato nelle considerazioni relative all’impatto paesaggistico.

                          VALUTAZIONE
Si ravvisano aspetti di criticità e quindi si definiscono specifiche le prescrizioni ritenute necessarie per una corretta
gestione della problematica emersa.

CARATTERIZZAZIONE PER LA TUTELA DEI SITI S.I.C./Z.P.S PER LA V.INC.A.
L’intervento proposto si svilupperà dove l’attività risulta attualmente già insediata ed autorizzata.
Nel territorio comunale non sono presenti siti appartenenti alla rete ecologica Natura 2000. Ciò nondimeno,
non si verifica alcun tipo di effetto diretto o indiretto nemmeno sui siti della rete Natura 2000 inpiduati
nell’area vasta (SIC e ZPS fino a 10 km) i quali, localizzandosi a notevole distanza dallo stabilimento in
esame, non presentano alcun legame con l’intervento né sotto l’aspetto strutturale né del punto di vista
funzionale. Anche la verifica delle caratteristiche ambientali dell’area di intervento ha evidenziato l’assenza
di elementi naturali di pregio e la presenza di comunità animali tipiche delle zone urbane e agricole
caratterizzate da una forte presenza antropica; di conseguenza, si può ragionevolmente escludere la presenza
di eventuali effetti che possano alterare le caratteristiche ambientali o comprometterne il mantenimento.
L’intervento è riconducibile ai “piani, i progetti e gli interventi per i quali non risultano possibili effetti
significativi negativi sui siti della rete Natura 2000 e per i quali non è necessaria la procedura di Valutazione
di Incidenza Ambientale” elencati al paragrafo 2.2 dell’Allegato A della DGR 1400/2017. In particolare, il
progetto si configura nella fattispecie di esclusione inpiduata al punto 23 “piani, progetti e interventi per i
quali sia dimostrato tramite apposita relazione tecnica che non risultano possibili effetti significativi negativi
sui siti della rete Natura 2000”.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Dalla documentazione presentata, le componenti ambientali/territoriali/antropiche non risultano interessate
in maniera significativa dalla realizzazione del progetto proposto; la Proponente indica in merito alla
presente componente il “clima acustico” come l’unica possibilità di ulteriore potenziale interesse in quanto
impatto come agente fisico. In relazione allo stato di progetto ed alle condizioni operative relative alla
tipologia di attività e materiali trattati attualmente autorizzata, in merito alla presente componente
ambientale si ritiene ragionevole escludere l’instaurarsi di ulteriori condizioni di potenziale criticità sulla
Salute Pubblica e sui Lavoratori rispetto allo stato attuale.
Non vi sono osservazioni o segnalazioni da parte dell’Ulss competente per territorio.




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                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.


              VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                          CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del parere;
ciò fatte salve eventuali modifiche rispetto alle opere connesse alla realizzazione della TAV, di cui, al
momento, non vi è contezza.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, la tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi
riportati possono essere considerati sufficientemente adeguati alle finalità che il proponente intende
conseguire, pur ritenendo necessario un successivo approfondimento prima della realizzazione della
modifica richiesta.
Non sussistono osservazioni contrarie alla prosecuzione dell’attività.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti/impatti significativi sull'ambiente determinati dall’esercizio
dell’impianto, salva la necessità di verifica/monitoraggio degli effetti dell’intervento.
Il progetto non determina, inoltre, alcun impatto aggiuntivo e/o significativo rispetto all’esercizio corrente.
Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza di
rischi ambientali, sanitari ed ecologici.

                      Tutto ciò premesso si esprime
                            PARERE
           favorevole al progetto, nel rispetto delle prescrizioni di seguito citate.
1. Preliminarmente all’avvio della procedura ex art.208 del D.Lgs. n.152/2006 e, più specificatamente,
dell’avvio lavori di cui all’art.24.4 della L.R. n.03/2000 dovrà essere presentata e valutata con esito positivo
la seguente documentazione.
a) Progettazione per la realizzazione di un bacino di contenimento del serbatoio carburanti, atto ad impedir-
ne la dispersione all’esterno in caso di eventi incidentali significativi.
b) Relazione integrativa sulla gestione delle acque di dilavamento, comprensiva di
▪ raffronto tra lo stato di fatto e lo stato di progetto;
▪ definire un set analitico maggiormente rappresentativo per i parametri inquinanti, ad oggi limitati agli oli
minerali;
▪ quantificazione dell’aliquota di seconda pioggia;
▪ trattazione del processo depurativo per quanto riguarda la sedimentazione, con i relativi parametri funzio-
nali;
▪ descrizione dello schema di flusso, comprensiva della situazione relativa ai bypass.
c) Definire il crono-programma attuativo della manutenzione straordinaria prevista per le pavimentazioni
esistenti.


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d) Relazione descrittiva dell’intervento di impermeabilizzazione di fondo e pareti del nuovo bacino di lami-
nazione.
e) Relazione tecnico-esplicativa del progetto del verde, con la descrizione dettagliata degli interventi di nuo-
vo impianto del verde, il computo metrico estimativo, la descrizione degli interventi di manutenzione per il
primo triennio, comprensiva di cronoprogramma di realizzazione.
2. Preliminarmente all’avvio dell’esercizio provvisorio di cui all’art.25 della L.R. n.03/2000 dovranno essere
realizzati gli interventi di cui alla prescrizione n.1, lettere a), c) e d).
3. Nell’ambito della procedura di cui al punto 2, dovrà essere presentata, previo accordo con il Comune, la
proposta definitiva per la realizzazione di un bosco urbano di circa mq. 4.000, comprensiva delle soluzioni
vegetazionali previste e di un cronoprogramma di realizzazione.
In sede di collaudo si dovrà procedere con i seguenti adempimenti/obblighi.
4. Impatto acustico
La compatibilità acustica mediante indagine di verifica del rispetto del limite ai ricettori critici da effettuarsi
in periodo diurno con massima attività in essere e nelle condizioni peggiorative relativamente a portoni e fi -
nestre, da ripetersi poi con frequenza triennale:
a) le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei pun -
ti di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura) e l’intero protocollo
di misura dovrà essere conpiso con Arpav che valuterà tempi, modalità di misura e necessità di scorpori di
livelli di sorgente già in fase preventiva;
b) nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante una
specifica progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo, sa-
ranno stati comunicati i risultati delle analisi;
c) l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio Previ -
sionale di Impatto Acustico;
e) la frequenza del monitoraggio periodico successivo (annuale o triennale) verrà determinata a seguito degli
esiti risultanti dalla verifica iniziale..
5. L’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale ad -
detto al ricevimento-selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli aspetti ambientali e di sicurezza/
rischio segnalati (chimico e rumore); di tale definizione dovrà essere dato riscontro in occasione della presen-
tazione del certificato di collaudo finalizzato all’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio.

Vicenza, 14 marzo 2024


  F.to Il Segretario                                      F.to Il Presidente
dott.ssa Silvia Chierchia                                    Andrea Baldisseri




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