decreto presidente n.133_2015

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




            DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
                 N° 133 DEL 22/10/2015

                          Servizio VIA VINCA



     OGGETTO: PROCEDURA DI VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE E
     CONTESTUALE PROCEDURA PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
     AMBIENTALE AI SENSI TITOLO III BIS D.LGS. 152/06 E S.M.I.
     DITTA:    SOCIETÀ   AGRICOLA    FATTORIE     VENETE S.R.L
     PROGETTO: ADEGUAMENTO TECNOLOGICO DI UN IMPIANTO DI GALLINE
     OVAIOLE.
     SEDE INTERVENTO: COMUNE DI ZANÈ, VIA GALVANI N. 65



                 IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA


        Premesso che:
      •  tra le competenze inpiduate in capo alla Provincia dalla Legge Regionale n. 10/1999, e sue
        successive modifiche ed integrazioni, rientra la valutazione d’impatto ambientale e
        l’approvazione di progetti relativi agli allevamenti zootecnici;
      •  con D.G.R. n. 1539 del 27/09/2011 la Giunta regionale ha fornito gli indirizzi applicativi in
        materia di valutazione d'impatto ambientale di coordinamento tra le disposizioni della Legge
        Regionale n. 10/99 e le successive normative nazionali, confermando la suddetta
        competenza anche con riferimento alla tipologia degli interventi inpiduata nell'Allegato III
        alla parte II del D.Lgs. 152/2006, più sotto descritta;
        Visto che:
      •  Società Agricola Fattorie Venete S.R.L., con sede legale in via Galvani 65 in Comune di
        Zanè, ha presentato in data 09/06/2015 con prot. n.38848, con successive integrazioni in
        materia di VIA (richieste ai sensi art. 26 c.3 D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii.), l'istanza per
        ottenere il giudizio di compatibilità ambientale e autorizzazione integrata ambientale per
        l'intervento relativo all'”adeguamento tecnologico di un impianto di galline ovaiole.”, presso
        il sito localizzato nel comune di Zanè, in via Galvani n.65;
      •  la suddetta istanza è relativa ad una tipologia ricompresa al punto 17 lettera ac) di cui
        all'Allegato III, della parte II del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “impianti per
        l'allevamento intensivo di pollame con più di 85.000 posti per polli da ingrasso, 60.000 per
        galline, 900 posti per scrofe”;




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      •  per l'istanza richiamata, l'avvio del procedimento e l'attività istruttoria in materia di VIA e di
        AIA si svolgono in maniera unificata attraverso il coordinamento delle perse disposizioni
        in materia, come previsto dall'art.10 c.2 D.Lgs. 152/2006

     Considerato che:
      • Società Agricola Fattorie Venete S.R.L ha provveduto alla pubblicazione dell'annuncio di
        avvenuto deposito del progetto, in data 11/06/2015 sul quotidiano “Corriere del Veneto”, ed
        alla successiva presentazione al pubblico in data 18/06/2015;
      • non sono pervenute osservazioni e/o pareri ai sensi dell’art. 24 del D.Lgs. n. 152/2006 ;

        Rilevato che il provvedimento, ai sensi dell'art.26 c.4 del D.Lgs. 152/2006, sostituisce o
     coordina tutte le autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta e assensi comunque
     dominanti in materia ambientale, necessari per la realizzazione e l'esercizio dell'opera o
     dell'impianto;

        Visto e fatto proprio il parere favorevole di impatto ambientale espresso dalla Commissione
     Valutazione Impatto Ambientale provinciale nella riunione del 30/09/2015, ai sensi della L.R. n.
     10/1999, allegato al presente atto come parte integrante e sostanziale relativo sia alla procedura di
     VIA che di AIA;

         Dato atto che al rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale provvederà il dirigente del
     Settore Tutela e Valorizzazione risorse naturali nell'ambito delle proprie competenze;

         Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 270 (ID 179);

        Visti:
      •  il D.Lgs. n.152/ 2006 “Norme in materia ambientale” e s.m.i.;
      •  la L.R. n.10/1999 “Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione di impatto
        ambientale” e s.m.i.;
      •  la D.G.R. n. 1539 del 27/9/2011 "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile
        2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18
        giugno 2009, n. 69. Disposizioni applicative”;

        Visto l'art. 1 comma 55 della Legge 07.04.2014 n. 56 riguardante le prerogative e
     competenze del Presidente della Provincia;

        Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.10 del 19/02/2015, con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2015 e Pluriennale 2015-2017;

        Visto il Decreto Presidenziale n. 33 del 17/03/2015 con il quale è stato approvato il Piano
     Esecutivo di Gestione anno 2015;

        Preso atto del parere dal dirigente interessato in ordine alla regolarità tecnica;

        Preso atto del visto di legittimità alle leggi, statuto e regolamenti espresso dal Segretario
     Generale di cui al Decreto presidenziale n. 11 del 27/10/2014;




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                          DECRETA



      1. di prendere atto, facendolo proprio, del parere favorevole n.22/2015 espresso nella seduta
        del 30/09/2015 dalla Commissione Provinciale V.I.A., Allegato A al presente
        provvedimento, di cui forma parte integrante e sostanziale, ai fini del rilascio del giudizio di
        compatibilità ambientale e autorizzazione integrata ambientale per l'intervento relativo alla
        “adeguamento tecnologico di un impianto di galline ovaiole” della Società Agricola Fattorie
        Venete S.R.L., presso il sito localizzato nel comune di Zanè, in via Galvani n.65;
      2. di esprimere, ai sensi del del D.Lgs. n. 152/2006 e della L.R. n. 10/1999, giudizio favorevole
        di compatibilità ambientale sul progetto, subordinatamente al rispetto delle prescrizioni
        indicate e previste nel parere n.22/2015, Allegato A al presente provvedimento;
      3. di dare atto che:
            a) la procedura di valutazione dell'impatto ambientale, ai sensi dell'art. 26, comma 6,
            del D.Lgs. n. 152/06 dovrà essere reiterata qualora il progetto non venga realizzato
            entro cinque anni dalla pubblicazione, prevista al successivo punto 6;
            b) il presente provvedimento non sostituisce eventuali ulteriori visti, pareri,
            concessioni, autorizzazioni di competenza provinciale necessari per la realizzazione
            del progetto e la ditta proponente rimane impegnata ad acquisire eventuali ulteriori
            autorizzazioni necessarie per la realizzazione del progetto;
            c) il presente provvedimento si riferisce al progetto così come pervenuto, con le
            successive integrazioni presentate; eventuali variazioni progettuali dovranno essere
            sottoposte a preventiva valutazione;
            d) verrà demandato al Dirigente del Settore Tutela e valorizzazione risorse naturali il
            rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale in materia di allevamenti ;
      4. di prescrivere che:
            a) nella fase di realizzazione del progetto dovrà essere sempre garantita la sicurezza
            per la salute degli addetti ai lavori, dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente
            circostante;
            b) il proponente, per gli adempimenti di cui all'art. 28 del D.Lgs. 152/06, dovrà
            trasmettere un resoconto annuale dei monitoraggi entro il 30 aprile di ogni anno a
            partire dall’anno successivo all'avvio dell'impianto, redatto secondo modalità da
            definirsi con il Servizio V.I.A. Provinciale;
      5. di informare che
            a) avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R.
            (Tribunale Amministrativo Regionale) del Veneto entro 60 giorni dal ricevimento,
            ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;
            b) la documentazione oggetto dell’istruttoria è visionabile presso il Settore Tutela e
            valorizzazione risorse naturali- Ufficio VIA della Provincia di Vicenza, contra'
            Gazzolle n. 1, Vicenza;
      6. di dare altresì atto che:
            a) il presente provvedimento sarà pubblicato sul sito web provinciale
            www.provincia.vicenza.it;
            b) la ditta dovrà pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto un
            estratto del presente provvedimento, concordato preventivamente con gli Uffici
            provinciali , nel quale saranno indicati l’opera, l’esito del provvedimento e i



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              luoghi ove lo stesso può essere consultato nella sua interezza;
              c) dalla data di pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione decorrono i
              termini per eventuali impugnazioni in sede giurisdizionale da parte di soggetti
              interessati, nonché per le scadenze di cui al precedente punto 3);
              d) la presente deliberazione non comporta spese, minori entrate, né riflessi diretti o
              indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
              sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12).
        7. di trasmettere il presente provvedimento alla Società Agricola Fattorie Venete SRL, al
         Comune di Zanè, Piovene Rocchette e Santorso e SUAP di Zanè, al Dirigente del
         Dipartimento Provinciale di Vicenza dell’A.R.P.A.V., al Direttore ULSS 4 e agli uffici
         provinciali del Settore Ambiente. Agli Enti si ricorda la rispettiva competenza in materia di
         vigilanza e controllo ai sensi delle vigenti norme, con particolare riferimento alle
         competenze comunali in materia di edilizia e commerciale
        8. di dare mandato al Responsabile del procedimento di provvedere alla pubblicazione nel sito
         istituzionale ai sensi e per gli effetti D.L. 33/2013




     Vicenza, 22/10/2015



                                 Sottoscritta dal Presidente della Provincia
                                       (VARIATI ACHILLE)
                                        con firma digitale

     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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                       Proposta di Decreto Presidenziale


                                                    Servizio VIA VINCA
                                                    proposta n. 891/2015



     OGGETTO: PROCEDURA DI VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE E
     CONTESTUALE PROCEDURA PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
     AMBIENTALE AI SENSI TITOLO III BIS D.LGS. 152/06 E S.M.I.
     DITTA:    SOCIETÀ   AGRICOLA    FATTORIE     VENETE S.R.L
     PROGETTO: ADEGUAMENTO TECNOLOGICO DI UN IMPIANTO DI GALLINE
     OVAIOLE.
     SEDE INTERVENTO: COMUNE DI ZANÈ, VIA GALVANI N. 65




              PARERE IN ORDINE ALLA REGOLARITA’ TECNICA
               SULLA PROPOSTA DI DECRETO PRESIDENZIALE




     (X) Favorevole     ( ) Contrario

     ………………………………………………………………………………………………………...




     Vicenza, 06/10/2015                           Sottoscritto dal Dirigente
                                         (FERRETTI MARIA PIA)
                                            con firma digitale




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                       Proposta di Decreto Presidenziale


                                                    Servizio VIA VINCA
                                                    proposta n. 891/2015



     OGGETTO: PROCEDURA DI VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE E
     CONTESTUALE PROCEDURA PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
     AMBIENTALE AI SENSI TITOLO III BIS D.LGS. 152/06 E S.M.I.
     DITTA:    SOCIETÀ   AGRICOLA    FATTORIE     VENETE S.R.L
     PROGETTO: ADEGUAMENTO TECNOLOGICO DI UN IMPIANTO DI GALLINE
     OVAIOLE.
     SEDE INTERVENTO: COMUNE DI ZANÈ, VIA GALVANI N. 65




          VISTO DI CONFORMITA’ ALLE LEGGI, STATUTO E REGOLAMENTI
              SULLA PROPOSTA DI DECRETO PRESIDENZIALE
              (ai sensi del Decreto del Presidente n. 11 del 27/10/2014)




     (X) Favorevole     ( ) Contrario

     ………………………………………………………………………………………………………...




     Vicenza, 22/10/2015                           Sottoscritto dal Segretario
                                          (MACCHIA ANGELO)
                                           con firma digitale




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                     DECRETO PRESIDENZIALE
                      N° 133 DEL 22/10/2015


     OGGETTO: PROCEDURA DI VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE E
     CONTESTUALE PROCEDURA PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
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                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia del presente decreto è pubblicata all'albo pretorio di questa Provincia per 15
     giorni dal 23/10/2015.


     Vicenza, 23/10/2015




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                        (PADOVAN ALESSANDRA)
                                           con firma digitale




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           SOCIETÀ AGRICOLA FATTORIE VENETE S.R.L.
                            PARERE N. 22/2015

     Oggetto: adeguamento tecnologico di un impianto di galline ovaiole.
     PROPONENTE:           Società Agricola Fattorie Venete srl
     SEDE LEGALE:           Via Galvani, 65 - Zanè
     SEDE INTERVENTO:         Via Galvani, 65 - Zanè
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:       Allevamento avicolo.
     PROCEDIMENTO:          Valutazione di Impatto Ambientale ex art.26 del D.Lgs. 152/2006.
     MOTIVAZIONE V.I.A:        ALLEGATO III alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii.:
                     ac) Impianti per l'allevamento intensivo di pollame o di suini con più di:
                     - 85000 posti per polli da ingrasso, 60000 per galline;
                     - 3000 posti per suini da produzione (di oltre 30 kg);
                     - 900 posti per scrofe.
     COMUNE INTERESSATO:       Zanè, Piovene Rocchette, Santorso.
     DATA DOMANDA:          09 giugno 2015
     DATA PUBBLICAZIONE:       11 giugno 2015
     DATA INTEGRAZIONI:        07 settembre 2015

     DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI:
      - 1  Tavola AlA stato di fatto 2012
      - 2  Tavola di progetto VIA e allegati AIA
      - 3  Introduzione alla VIA
      - 4  Quadro programmatico
      - 5  Estratti dei PTCP
      - 6  Quadro progettuale
      - 7  Accasamenti ante e post intervento
      - 8  Quadro ambientale
      - 9  Modellizzazione delle dispersioni in atmosfera
      - 10  Simulazione ammoniaca massima ante
      - 11  Simulazione ammoniaca massima post intervento
      - 12  Simulazione ammoniaca media ante intervento
      - 13  Simulazione ammoniaca media post intervento
      - 14  Simulazione PM10 media ante intervento
      - 15  Simulazione PM10 media post intervento
      - 16  Simulazione odori ante intervento
      - 17  Simulazione odori post intervento
      - 18  Indagine geognostica e studio geologico
      - 19  Studio idrogeoIogico smaltimento acque
      - 20  Documentazione previsionale impatto acustico
      - 21  Sintesi non tecnica
      - 22  Elenco autorizzazioni
      - 23  Elenco allegati AIA
      - 24  Scheda A
      - 25  A10 Certificato camera di commercio
      - 26  A11 Documenti comprovanti la titolarità dell'azienda
      - 27  A13 Estratto CTR scala 1:5000
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       -  28   A14 Mappa catastale scala 1:2.000
       -  29   A15 Stralcio del Piano Regolatore Generale scala 1.5.000
       -  30   A16 Zonizzazione acustica del Comune
       -  31   A17 Autorizzazioni di tipo edilizio
       -  32   A21 Autorizzazione rifiuti
       -  33   A23 Parere di compatibilità ambientale
       -  34   A24 Relazione sui vincoli urbanistici, ambientali e territoriali
       -  35   A26 Tabella accasamenti ante e post
       -  36   Scheda B
       -  37   B24 Identificazione e quantificazione dell'impatto acustico
       -  38   Scheda C
       -  39   C6 Nuova relazione tecnica dei processi produttivi dell'impianto da realizzare
       -  40   C7 nuovo schema a blocchi
       -  41   Scheda D
       -  42   Allegati D6-D7-D8-D9-D10-D11-D12-D13-D14
       -  43   Scheda E
       -  44   E3 descrizione delle modalità di gestione ambientale
       -  45   E4 Piano di Monitoraggio e Controllo dell'allevamento
       -  46   Sintesi non tecnica AIA.
     DOCUMENTAZIONE TECNICA ULTERIORE (integrazioni):
      - 1  Quadro programmatico comprensivo delle integrazioni richieste;
      - 2  Quadro progettuale comprensivo delle integrazioni richieste;
      - 3  Quadro ambientale;
      - 4  Tavola 0 di contesto figurativo;
      - 5  Tavola 1 dei vincoli alle mitigazioni;
      - 6  Tavola 2 della vegetazione esistente;
      - 7  Tavola 3 della vegetazione post intervento;
      - 8  Integrazione alla valutazione sull’impatto acustico.


                         PREMESSE E UBICAZIONE
     Il centro zootecnico in questione è stato realizzato nell'anno 1963, in assenza del permesso di costruire, che
     era obbligatorio solo dopo il 1 settembre 1967.
     In seguito l'allevamento ha subito variazioni con licenze e concessioni edilizie, a partire dal 1969.
     L'impianto, così come è recentemente stato acquisito da Società Agricola Fattorie Venete, era adibito all'alle-
     vamento di galline ovaiole in gabbie su fosse profonde.
     L'Autorizzazione Integrata Ambientale, rilasciata nel 2012, prevede una potenzialità pari a 86.000 capi, cosi
     pisi:
     -    capannoni 1, 2, 3, 4, 5 e 6: 60.000 galline ovaiole/ciclo
     -    capannone 7: 26.000 pollastre/ciclo.
     A seguito delle modifiche progettuali che vengono proposte ed in base alla superficie utile di allevamento
     delle voliere, la capacità potenziale delle galline risulterà pari a 105.678 capi/ciclo.
     L'azienda agricola è situata nella parte nord ovest del territorio del comune di Zane (VI), sul confine con il
     Comune di Piovene Rocchette in via Galvani n. 65 in zona agricola ed in adiacenza all'autostrada A31 nord.




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                                                                  Or-




                                tofoto del sito

                QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
     STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
     Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
     • Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
     • Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
     • Piano Regolatore Generale e il Piano di Assetto del Territorio del Comune di Zanè;
     • Piano di Assetto del Territorio e Piano degli Interventi del Comune di Piovene Rocchette;
     • Piano di Assetto del Territorio del Comune di Santorso;
     • Piano Regionale di Tutela delle Acque (P.T.A.);
     • Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I).
     In relazione al presente quadro di riferimento, si rileva come l’analisi degli strumenti di pianificazione ha
     necessitato di taluni approfondimenti/integrazioni in relazione a taluni aspetti, in particolare all’esame di
     alcuni strumenti di pianificazione/programmazione che non erano stati considerati.
     Vista la documentazione pervenuta si ritiene non sussistano valutazioni ostative alla realizzazione
     dell’intervento proposto.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

                  QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
     DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
     La ditta è attualmente autorizzata in AIA (Aut. n. 5/12 del 17/11/2012) per sei capannoni adibiti
     all’allevamento di 60.000 galline ovaiole e un capannone adibito all’allevamento di 26.000 pulcini, fino alle
     fasi di pollastra, allevati in gabbia.


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     Nell’AIA del 2012 la stabulazione delle galline era in gabbia adattate alla normativa sul benessere animale in
     vigore dal 01/01/2012. Le gabbie erano in tre file per ogni capannone disposte su tre piani, tranne per i
     capannoni 1, 2, e 7 (pulcinaia) che erano su 4 piani.
     Nell’AIA del 2012 veniva specificato che nel 2011 era iniziato un “Piano di Intervento” per il recupero e
     l’ammodernamento dell’allevamento, della durata di tre anni (fino al 2014), che prevedeva la rimozione delle
     coperture i eternit e la sostituzione delle gabbie, passando da allevamento in batteria ad allevamento
     “alternativo a terra”.
     In tale piano di intervento non veniva però considerata la persa potenzialità dell’allevamento in seguito
     alla adozione della persa tipologia di stabulazione degli animali a terra.




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     Secondo la planimetria riportata sopra si ha:
        capannoni n. 1, 2, 3, 4, 5, 6: galline ovaiole in batteria di gabbie su fosse profonde
        capannone n. 7: allevamento pollastre in gabbia con nastri trasportatori
        edificio n. 8: sala raccolta e imballaggio uova
        edificio n. 9: mangimificio con ufficio interno
        locale n. 10: bagno aziendale e deposito sottoprodotti cat. 2
     Sulle coperture dei capannoni 2, 3, 4, 5, e 6 e sulla sala uova n. 8 sono attualmente presenti pannelli
     fotovoltaici installati nel 2011. La Società Fattorie Venete ha ceduto il diritto di superficie dei tetti alla ditta
     che gestisce l’impianto fotovoltaico.
     Tutti capannoni erano dotati di ventilazione forzata trasversale con 6 ventilatori disposti sui lati lunghi.
     Per lo stoccaggio delle deiezioni (pollina) erano presenti 4 vasche interrate in cemento (A, B, C, D).
     I lavori di adeguamento dell’impianto sono iniziati a dicembre 2012.
     I lavori di adeguamento alla normativa sul benessere degli animali (D. Lgs. 29 luglio 2003 n. 267, in adozione
     delle Dir 1999/74/Ce e 2002/4/CE) prevedevano la modifica interna dei capannoni, con eliminazione delle
     gabbie e delle fosse profonde per la raccolta delle deiezioni. La Ditta ha scelto di installare il sistema di
     allevamento aviario (MTD 4.2.4) con nastri trasportatori per la rimozione frequente della pollina.
     Si elencano di seguito tutte le modifiche (alcune già attuate) che porteranno l’impianto allo stato definitivo:
        adeguamento altezza interna del capannoni 1, 2, 3, 4, 5 e 6, mediante abbassamento della
          pavimentazione esistente di circa 50-60 cm, in modo da ottenere un’altezza utile interna di 2,60 m;
        realizzazione di due nuove vasche di raccolta temporanea della pollina, posizionate sul lato est dei
          capannoni 1 e 2;
        realizzazione di una concimaia coperta in elementi prefabbricati, posizionata a Nord del lotto per lo
          stoccaggio delle deiezioni;
        realizzazione di due archi di disinfezione, n corrispondenza degli accessi carrai esistenti, per la
          sanificazione dei mezzi entranti in azienda;
        realizzazione di rete di raccolta delle acque di lavaggio dei capannoni convogliate in tre cisterne
          interrate e stagne;
        installazione di n. 3 montacarichi, nei capannini 2, 4 e 6;
        costruzione di una nuova sala uova posta tra i capannoni 1 e 3;
        costruzione di 2 nuovi servizi igienici: uno interno alla sala uova esistente ( edificio 8) e l’altro
          all’interno del capannone 7;
        installazione degli impianti interni ai capannoni avicoli: voliere, nastri trasportatori (per uova e
          pollina);
        installazione degli impianti di ventilazione e raffrescamento (capannoni avicoli);
        dismissione delle 4 vasche/concimaie interrate;
        dismissione del capannone n. 7 (ex pulcinaia) e sua conversione a destinazione non di allevamento
          (ufficio, bagno, magazzino);
        piantumazione di una siepe sul confine di proprietà sud.
     Tutti i capannoni avicoli (1,2,3,4,5,6) hanno le medesime dimensioni: 75,2 m * 12,3, con superficie lorda di mq
     924,96. La superficie netta interna sarà invece pari a mq 810,43.
     All’interno dei capannoni verranno posizionate tre file di voliere, strutture disposte su tre piani che
     consentono alle galline di accedere liberamente ai persi livelli ove trovare abbeveratoi, mangiatoie, nidi per
     la ovodeposizione. Tutti capannoni saranno dotati di nastri per la raccolta della pollina (2 volte alla
     settimana) e delle uova (giornaliera). Questi lavori di adeguamento ai capannoni n. 2, 4 e 6 sono già stati
     ultimati.




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     Il capannone 7 non verrà più utilizzato per l’allevamento ma al suo interno troveranno spazio un servizio
     igienico, un ufficio e un magazzino.
     La sala uova (n. 8) esistente, all’interno della quale avviene la selezione delle uova, per poi procedere
     all’imballaggio. Verrà realizzato un nuovo servizio igienico, con doccia.
     L’edifico 9 (mangimifico) è esistente e resta dedicato allo scopo di produrre i mangimi specifici (con apporti
     di materie prime da esterno) in maniera da fornire mediante un sistema di controllo automatizzato,
     formulazioni specifiche per le perse fasi di allevamento delle ovaiole.
     L’edifico 10 ospita l’officina, la cella frigo e un servizi igienico.
     La concimaia coperta (ed. 11) è stata realizzata all’inizio del 2015, con dimensioni di 27 per 12 m (superficie
     utile di mq 324; altezza utile media di 3,5 per cui il volume stoccabile è pari a 1.134 mc.
     L’edificio n. 12 è la nuova sala uova, posta tra i capannoni 1 e 3.
     La realizzazione delle opere di adeguamento dell’impianto è iniziata nel 2012 (capannoni 2, 4 e 6). Si sta
     procedendo con la sistemazione dei rimanenti capannoni (1, 3, 5), la costruzione della sala uova e le opere
     per la mitigazione. La durata complessiva delle opere è prevista in circa un anno.
     DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
     La tipologia di allevamento è quella in aviario (M.T.D. 4.2.4): sono strutture di allevamento assimilabili a
     batterie in cui però gli animali sono liberi di spostarsi da un piano all’altro (in questo caso 3 piani più il piano
     terra). Sulle strutture sono montati i nidi di deposizione, gli abbeveratoi e le mangiatoie. Una serie di nastri
     posizionati sotto i ripiani dell’aviario servono alla rimozione della pollina.
     Le ovaiole possono produrre da 200 a 300 uova all’anno. Vengono accasati capi già adulti, utilizzando le
     galline per la produzione di uova per 12-13 mesi.
     Vengono effettuati cicli “tuttopieno-tuttovuoto” all’interno di ogni singolo capannone, con periodi di vuoto
     sanitario di almeno 21 giorni.
     Il ciclo di ovodeposizione dura 13 mesi.
     I capannoni non presentano sistemi di riscaldamento. La temperatura interna viene monitorata e controllata
     mediante il sistema di ventilazione forzata e di cooling.
     Il rifornimento idrico viene assicurata dall’acquedotto.
     Di seguito lo schema del processo produttivo:


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     La potenzialità massima allevabile risulta pari a 105.678 capi/ciclo è di seguito indicata:




     Il consumo energetico è dato dal funzionamento dei sistemi di illuminazione e di distribuzione di mangime
     ed acqua; dall’impianto di ventilazione; dal sistema di raccolta delle uova e della pollina.
     Alla fine della carriera produttiva i capi vengono caricati su camion e trasportati al macello.
     La rimozione della pollina, avviene 2 volte alla settimana. I nastri trasportatori – tutti interrati - scaricano alle
     vasche di raccolta temporanee, da dove tramite un autocarro dedicato tutta la pollina viene subito portata
     nella concimaia coperta.
     La produzione potenziale annua di pollina (all. F DGR 2439 /2007) risulta da:




     La rimanente pollina a fine ciclo viene asportata meccanicamente e stoccata nella concimaia coperta per
     minimo 120 gg (DGR 2495/2006 e smi).
     Il volume di stoccaggio è pari, come visto, a mc 1.134, inferiore alla produzione dei 120 giorni:
     3.027 mc/anno/365 gg*120 gg = 1.054 mc < mc 1.134.
     La pollina viene quindi utilizzata agronomicamente sui terreni in asservimento dell’azienda come da PUA
     approvato (Piano di Utilizzazione Agronomica).
     Pulizia e disinfezione. L’’allevamento effettua un “vuoto sanitario” di almeno 21 giorni, durante il quale
     viene eseguita la accurata pulizia e disinfezione dei capannone.


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     In questo periodo, l’assenza di animali (ciclo tutto pieno/tutto vuoto) genera una drastica diminuzione della
     carica microbica, che associata alle operazioni di risanamento, permette il ristabilire di condizioni ottimali
     per il nuovo ciclo produttivo.
     Dal lavaggio delle gabbie e delle superfici interne si produce un volume di acqua reflua di ca 72 mc; lo
     stoccaggio viene garantito osservando che la capacità delle vasche è superiore.
     Produzione e stoccaggio di rifiuti in azienda. Le carcasse di animali morti e le uova rotte vengono
     giornalmente raccolte e successivamente ritirate da ditta specializzata per lo smaltimento.
     Lo stesso dicasi per i rifiuti pericolosi e non pericolosi (imballaggi vari, contenitori vuoti dei farmaci ecc.),
     che vengono stoccati nell’idoneo sito per un periodo massimo di un anno, prima di venir trasportati e
     smaltiti da ditta specializzata.
     La lotta agli insetti (mosche tenebrione e blatte) ed ai roditori, viene condotta con le appropriate misure
     preventive e curative.
     Il quadro progettuale risulta adeguatamente sviluppato e, anche alla luce delle integrazioni fornite, non
     sussistono elementi che configurino la presenza di impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

                   QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
     COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
     CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
     Il clima è tipicamente continentale con piovosità concentrata nei periodi autunno-primaverili.
     L’area in questione rientra nel più generale clima temperato che caratterizza buona parte del continente
     europeo e dell’Italia Settentrionale.
     Nello studio dei modelli di dispersione proposti nel SIA vengono analizzati gli inquinanti: Ammoniaca,
     PM10, e in generale gli odori generati dalle lavorazioni.
     La produzione di ammoniaca viene così stimata:




     La produzione di odori è stata stimata utilizzando dati bibliografici che hanno portato ai seguenti risultati:




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     Sono stati inpiduati due recettori più vicini all’impianto che corrispondono a due case di civile abitazione
     poste a Nord della A22.
     I risultati delle elaborazioni effettuate con software specifici sono i seguenti:
                    Inquinante           Recettore     Ante        Post
                                            intervento     intervento
            Ammoniaca valore medio orario (mcg/mc)       R1       26,8       37,5
            Limite TLV 18.000 mcg/mc              R2       36,4       25,0
            Ammoniaca valore massimo orario (mcg/mc)      R1       845        2790
            Limite TLV 18.000 mcg/mc              R2       986        1010
            PM 10 valore medio orario (mcg/mc)         R1       1,35       1,64
            Limite media giornaliera 50 mcg/mc         R2       2,14       2,09
            Odori (tempo sopra soglia %)            R1       0,81       1,78
                                      R2       1,14

     La concentrazione dell’ammoniaca e dei PM10 sono abbondantemente sotto i limiti di TLV e la
     concentrazione odorigena stimata presso i due recettori è inferiore a 5 UO/mc, calcolate al 98° percentile, cioè
     inferiore alla soglia di odore che prevede la normativa francese.
     La relazione presentata porta a valutare come tale impatto non sia particolarmente significativo; tuttavia, pur
     conpidendo l’impostazione ed i contenuti dello studio, si ritiene necessario prescrivere uno specifico
     monitoraggio per la misura dell’effettivo impatto odorigeno dell’allevamento, al fine della maggior tutela
     possibile per i possibili recettori sensibili.

                              VALUTAZIONE
     Si prende atto che l’impatto è dichiarato come non significativo e che il proponente stima un impatto odorigeno
     sostenibile, tuttavia emerge la necessità di prevedere specifici e accurati monitoraggi per la determinazione della
     situazione post operam dei recettori sensibili.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
     Approvvigionamento idrico
     L’approvvigionamento idrico dell’allevamento è garantito tramite acquedotto. Poiché il benessere animale è
     garantito dalla qualità e quantità di acqua l’azienda ha deciso di evitare tutti gli sprechi a partire dal
     controllo dell’impianto di distribuzione fino all’utilizzo di sistemi antigoccia di ogni singolo abbeveratoio. In
     conseguenza dell’aumento dei capi allevati si osserverà un aumento del consumo di acqua per abbeverare gli
     animali.
     La pulizia dei capannoni verrà effettuata utilizzando 4-5 l/mq di acqua ad ogni fine ciclo di produzione
     quando viene svuotato completamente il capannone.
     L’impianto di raffrescamento, funzionante esclusivamente nel periodo estivo comporta un consumo di acqua
     che verrà in parte riciclata. Nel 2014 i consumi di acqua per il raffrescamento di 3 capannoni sono stati di 161
     mc; si stima che il completamento dell’impianto di raffrescamento comporti un consumo di acqua doppio di
     quello attuale.

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     Per la disinfezione degli automezzi si stima un utilizzo di 2 l/veicolo che comporta un consumo finale di 954
     l/anno di acqua.




     Scarichi idrici superficiali
     Non sono previsti scarichi su corpi idrici superficiali.
     Per gli scarichi derivanti dai servizi igienici vengono utilizzate vasche Imhoff con pozzetto de grassatore e
     subirrigazione; l’impianto è calcolato per 2 A.E..
     Acque meteoriche
     Le acque meteoriche delle coperture e dei piazzali vengono disperse nei prati interni dell’azienda.
     Le acque di lavaggio e di attrezzatura e dei capannoni vengono stoccate in apposite vasche e fatte riposare
     per almeno 90 giorni prima del loro utilizzo agronomico.
     Da quanto sopraesposto non si ravvisano elementi di criticità evidenti; si richiede comunque una specifica
     valutazione in merito alla possibilità di affinare lo scarico dei reflui civili con l’aggiunta di un impianto di
     fitodepurazione sub-superficiale, ove vi fosse la disponibilità di terreno per la realizzazione.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
     E’ stata condotta un’indagine geognostica preliminare in sito atta a riconoscere la natura e la successione
     stratigrafica dei terreni, attraverso due sondaggi sismici effettuati utilizzando un sismografo a tre canali. E’
     stata inoltre eseguita un’Indagine Sismica Passiva con la tecnica “HVSR”.
     L’area in oggetto è posta a Ovest dell’abitato di Zanè, a nord della zona industriale, sul fianco ovest
     dell’autostrada A31. La zona è pianeggiante con quota del piano campagna ci circa 190 mslm.
     L’area è situata in zona tipica dell’alta pianura veneta formata da terreni in prevalenza ghiaioso-sabbiosi di
     origini Quaternarie.
     Per quanto riguarda l’assetto idrogeologico del sito, l’area si trova in zona di Alta Pianura dove la falda
     risulta essere di carattere freatico e posta ad elevata profondità, che da letteratura si attesta a circa 100 m dal
     p.c..
     E’ stata eseguita anche una prova di permeabilità (prova di percolazione) dalla quale risulta un coefficiente
     di permeabilità K = 4 x 10 -2 cm/sec (1,44 m/h) che indica per il terreno de quo un buon drenaggio e un grado
     di permeabilità medio-alto.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
     Il progetto prevede l’adeguamento tecnologico di n.6 capannoni avicoli ubicati presso l’azienda agricola
     committente. L’intervento comprende il passaggio da sistema di ventilazione naturale a forzato con estrattori
     e cooling posizionati sulle finestre di presa, con l’installazione di nuovi impianti di ventilazione e
     raffrescamento (9 estrattori per capannone) da posizionarsi esternamente ai 6 capannoni sui fronti nord e

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     sud di questi. Altro impianto di progetto posizionato esternamente ai capannoni sempre verso il fronte est è
     il gruppo elettrogeno, il cui funzionamento ha carattere, secondo quanto indicato nella valutazione, in parte
     di emergenzialità ma anche di prevedibilità per una modalità di verifica e controllo del funzionamento
     dell’impianto.
     L’area di progetto e i ricettori-residenze più prossimi, sono posti nel P.Z.A.C. in classe III. I limiti di
     immissione ed emissione per la classe III nel periodo diurno sono rispettivamente 60 DbA – 55 Dba e nel
     periodo notturno di 50 Dba – 45 Dba. Il lotto aziendale confina a nord con campi agricoli a est con
     l’Autostrada A31 e oltre con i ricettori residenziali che distano dai capannoni da 90 m. a 140 mt, a sud a circa
     350 mt dagli impianti si collocano edifici di carattere industriale ma si assiste alla presenza di ricettori
     residenziali, esposti alle emissioni degli impianti dell’azienda, siti in classe V (i cui limiti di immissione ed
     emissione sono rispettivamente di 70 DbA – 65 Dba in diurno e 60 Dba – 55 Dba in notturno) . L’area relativa
     al progetto e i ricettori residenziali più prossimi agli impianti di progetto sono vicini all’infrastruttura
     autostradale A31 e ricadono all’interno della fascia di pertinenza autostradale.
     Nella Documentazione previsionale di Impatto Acustico si dichiara che le attività e i macchinari della ditta
     funzioneranno nel periodo diurno, nel periodo notturno saranno in funzione solo gli estrattori dell’aria. Si
     descrivono inoltre ulteriori sorgenti e attività dell’azienda (attività di carico scarico merce e mangime nonchè
     traffico indotto) i cui livelli di emissioni vengono ritenuti dal proponente trascurabili.
     Dalle integrazioni richieste, e poi pervenute, alla Documentazione Previsionale di Impatto Acustico, le
     emissioni di rumore dell’attività risultano compatibili con i limiti di zona e con il limite differenziale, tuttavia
     si ritiene fin d’ora di prescrivere un monitoraggio successivo all’installazione degli impianti e con l’attività a
     massimo regime, al fine di verificare la bontà della stima previsionale ed eventualmente per inpiduare
     modalità operative o interventi strutturali finalizzati alla limitazione delle eventuali criticità.

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento, ritenendo tuttavia necessario prescrivere specifici e accurati monitoraggi per la determinazione della
     situazione post operam dei recettori sensibili.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
     L’analisi è limitata alla considerazione che potranno esserci vibrazioni limitate alla fase di cantiere e non si
     ritiene che possano esserci conseguenze per gli edifici circostanti; non sono inoltre previste radiazioni
     ionizzanti e non ionizzanti.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
     Il Paesaggio dell’area interessata dall’intervento risente da un lato della componente di paesaggio agrario
     delle aree del nord vicentino e dall’altra della presente attività posta a confine con il tracciato autostradale
     della A31.
     Così, elemento caratterizzante del paesaggio agrario circostante è la presenza di formazioni arboree lineari
     localizzate prevalentemente lungo le carrarecce, un tempo utilizzate per delimitare le sistemazioni agrarie, i
     confini di proprietà, o per la produzione di legname da ardere o, nel caso del gelso, per la alimentazione del
     baco da seta.
     Il carattere dominante della campagna circostante è la presenza di appezzamenti a prati stabile, mentre i
     seminativi sono meno presenti e posti più a Sud.
     La realizzazione dell’intervento non comporta generali impatti sul paesaggio, ma va detto che le opere di
     mitigazione ed inserimento ambientali previste siano poco curate.

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     La presenza di una piccola superficie a bosco spontaneo sul limite Nord, la vegetazione lungo il lato
     autostradale e gli spazi aperti e permeabili a prato esistenti all’interno dell’area oggetto di intervento,
     indicano la necessità di coniugare la valorizzazione di questi elementi con una più attenta analisi delle
     componenti paesaggistiche limitrofe (la campagna aperta), cercando di impostare una progettazione delle
     opere di mitigazione paesaggistica più articolata.
     Ad esempio, la formazione della siepe sul lato Sud è prevista in uno spazio di 80 cm, insufficiente alla
     realizzazione di una struttura vegetale che possa sortire gli effetti voluti e descritti in merito al
     mascheramento visivo, alla riduzione di polveri e fumi, alla introduzione di biopersità ecc.; vanno inoltre
     inpiduate specie che siano tipiche dei luoghi.
     L’integrazione progettuale in merito alle opere di mitigazione/inserimento paesaggistico ed ambientale che
     tenga conto dell’area nel suo complesso, descrivendo vegetazione esistente da riqualificare, nuovi interventi
     di messa a dimora di vegetazione appropriata ecc., riporta valutazioni che sono conpisibili e vengono ben
     evidenziati i limiti esistenti agli interventi di mitigazione.
     Per quanto riguarda gli aspetti quantitativi dell’intervento (le specie, le dimensioni e le quantità della
     vegetazione arboree ed arbustive da utilizzare) si ritiene necessario prescrivere la presentazione di un
     computo metrico estimativo delle opere di mitigazione ambientale (opere a verde), in modo da consentire
     un’efficace verifica sulle opere alla conclusione dei lavori.

                               VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento, ritenendo tuttavia necessario prescrivere la presentazione di un computo metrico estimativo delle opere
     di mitigazione ambientale (opere a verde).

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
     Nello studio di impatto ambientale vengono presentate alcune considerazioni riguardanti i flussi di traffico
     indotti che si verificheranno dopo la realizzazione dell’intervento, confrontandoli con la situazione ante
     intervento. Si passerà da un numero attuale di 414 viaggi circa ad un numero di 477 viaggi previsti dopo
     l’intervento. È stata valutata anche una distribuzione stagionale del numero di viaggi.
     Si afferma che: “Si evidenzia, quindi, la presenza di due picchi annuali di viaggi, in primavera e in autunno:
     si passerà da 17 viaggi in 5 giorni (3,4 viaggi/giorno) nella situazione peggiore ante intervento fino a 24
     viaggi in 5 giorni (4,8 viaggi/giorno) nella situazione peggiore post-intervento.
     Si specifica che il carico degli animali a fine carriera solitamente avviene durante le ore notturne, per evitare
     che gli animali si spaventino: questi viaggi pertanto non andranno ad influire sulla viabilità giornaliera delle
     strade, anche se sono stati comunque conteggiati.
     L’area presa in esame è a vocazione agricola e quindi, dal sopralluogo effettuato, già presenta un traffico
     legato a tale attività; non si ritiene che l’aumento di 1,4 camion al giorno possa ritenersi particolarmente
     impattante.
     Alla luce dei dati esposti si ritiene fondata l’ipotesi di non considerare alcuna modifica alla viabilità esistente
     e pertanto non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi
     sull’ambiente determinati dall’intervento; come richiesto sono stati presentati dati dei flussi di traffico in
     transito sulle strade afferenti all’area in esame, al fine di valutare l’incidenza effettiva del traffico indotto
     previsto sulla viabilità attuale. Tali dati confermano che l’aumento di 1,4 camion al giorno possa ritenersi non
     particolarmente impattante.




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                             UFFICIO V.I.A.
                       Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
     Gli interventi sono previsti all’interno di un’area destinata alla produzione zootecnica compresa tra
     l’autostrada A22, zone urbanizzate e campi coltivati. Da un punto di vista ambientale l’area di progetto si
     presenta molto semplificata per la incisiva antropizzazione del territorio. Gli effetti di tale pressione incidono
     sulla componente vegetazionale, che risulta semplificata e artefatta, e sulla componente faunistica che
     anch’essa risulta limitata. Vengono riportati elenchi floristici generici, raccolti in specifiche indagini in situ, ed
     elenchi faunistici generici raccolti su base bibliografica.. Da questi viene esclusa la presenza di animali di
     interesse conservazionistico e/o facenti parte delle specie inserite nel formulario standard del SIC più vicino
     IT3210040 “Monti Lessini, Pasubo, Piccole dolomiti vicentine” che è a 3 km di distanza. Date le
     caratteristiche degli interventi in progetto e l’ubicazione dell’area di progetto si esclude la possibilità di
     incidenza sui siti Rete Natura 2000 e non si è proceduto allo Studio di Incidenza ambientale.
     Non per questo si possono escludere impatti negativi (ancorchè non specificati nel SIA) sulla parte di flora e
     fauna che si sono adattate all’ecosistema agrario (micro mammiferi, insetti, invertebrati, uccelli, e specie
     erbacee infestanti).
     Come elemento di mitigazione viene prevista la realizzazione di una siepe, la cui progettazione andrà più
     compiutamente definita, che potrà faorire l’arrivo di uccelli e altri piccoli animali, creando un microclima più
     favorevole alla vita rispetto ai seminativi attuali.
     In sintesi non si ravvisano elementi di interferenza con flora e fauna locali.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
     Elementi inpiduati di rischio nel ciclo produttivo sono i seguenti:
     Produzione e rimozione della pollina
     Durante il ciclo produttivo la pollina si raccoglie su un nastro trasportatore all’interno di ogni capannone e
     da questo viene rimossa 2 volte alla settimana. Viene così raccolta in vasche di stoccaggio temporanee dove
     rimane fino a che non viene trasportata con un camion nella concimaia coperta dove rimarrà per circa 120
     giorni per perdere ulteriormente umidità e portarsi ai valori indicati per lo spandimento su terreni agricoli.
     Tutti i nastri trasportatori all’esterno dei capannoni sono interrati.
     Pulizia e disinfezione delle strutture dell’allevamento
     Il layout del ciclo produttivo prevede un vuoto sanitario di 20 giorni per ciascun capannone che consente
     una efficacie pulizia e disinfezione delle strutture. Viene eseguita anche la raschiatura meccanica della
     pollina e la spazzatura con scopatrice meccanica per le parti più fini. I capannoni vengono poi lavati e l’acqua
     di risulta viene raccolta in vasche interrate e stoccata per min. 90 giorni in attesa di essere sparsa nei terreni
     agricoli. La disinfezione delle strutture è prevista con prodotti specifici che vengono distribuiti con
     nebulizzatore e lasciati agire sulle superfici impattate. I prodotti disinfettanti sono forniti dalla ditta
     soccidante e possono essere modificati da un ciclo all’altro.
     E’ prevista anche la disinfezione dei mezzi meccanici che entrano in azienda attraverso un arco di
     distribuzione; le acque di scarico del sistema vengono raccolte e stoccate in apposita vasca sottostante il
     sistema e smaltite periodicamente da ditta specializzata.
     Trattamenti contro insetti e animali infestanti.

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     Gli animali che possono proliferare maggiormente in allevamenti avicoli sono : mosche, blatte, tenebrionidi e
     popolazioni murine.
     Per il controllo delle mosche si opera attraverso una gestione controllata dell’igiene nel capannone e con
     trappole con esca specifiche. In caso di proliferazione eccessiva si interviene con insetticidi od utilizzando
     trappole con attrattivi ormonali.
     Popolazioni murine
     Le specie più comunemente presenti sono il ratto nero, il ratto delle chiaviche, il topo di campagna e il topo
     domestico. Il controllo di queste specie deve essere sistematico e comprende l’eliminazione di potenziali
     fonti di cibo e la distribuzione controllata di rodenticidi a base di anticoagulanti in apposite cassette. E’ in
     atto un programma di controllo concordato e realizzato da ditta specializzata.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.


                    VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                                CONCLUSIONI
     Il progetto non presenta interferenze rispetto ad altri piani, progetti o interventi in zone limitrofe.
     Il progetto risulta adeguato rispetto al fine che ci si propone di conseguire e non contrasta con i vincoli
     territoriali vigenti.
     L’analisi degli impatti ha portato a ritenere come il progetto presentasse potenzialmente taluni impatti
     significativi per l’ambiente, con conseguente necessità di prevedere specifiche prescrizioni mitigative e
     particolari modalità e frequenze di monitoraggio.
     Gli elaborati esaminati, sia per quanto riguarda la V.I.A. che per ciò che concerne l’A.I.A., sono stati oggetto
     di richiesta di integrazioni, con documentazione pervenuta considerata sufficiente per poter esprimere il
     giudizio conclusivo sul progetto.
     Considerazioni specifiche sono state svolte sugli impatti ritenuti maggiormente significativi, con particolare
     riferimento alle emissioni odorigene ed all’impatto acustico.
     Il progetto è comunque relativo alla modifica di un’attività esistente inserita in un contesto produttivo in
     essere.
     Non sono pervenute osservazioni al progetto.
     Il parere espresso dalla Commissione è relativo sia alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale che a
     quella di Autorizzazione Integrata Ambientale, ivi compresa la validazione del Piano di Monitoraggio e
     Controllo da parte dell’ARPAV.
                          Tutto ciò premesso si esprime
                             PARERE FAVOREVOLE
                   all’intervento, subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate
     1) La ditta dovrà procedere alla misurazione dell’impatto odorigeno procedendo ad effettuare uno specifico
     monitoraggio, con determinazioni ante e post operam, con modalità di effettuazione delle misurazioni che dovranno
     essere concordate con ARPAV.
     2) In sede di collaudo dell’impianto dovrà essere effettuata una mirata ed accurata indagine acustica di verifica del
     rispetto del criterio differenziale e del limite di emissione, da ripetersi poi con frequenza triennale, e mirata ai ricettori
     sensibili presenti in prossimità dell’impianto;
     - le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei punti di misura),
     sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno concordate con Arpav;

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     - l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio Previsionale di
     Impatto Acustico;
     - nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, concordati con
     Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo, saranno stati comunicati i risultati delle analisi.
     3) Entro 60 giorni dalla notifica del presente parere e preliminarmente alla realizzazione dell’intervento, la ditta dovrà
     presentare un computo metrico estimativo delle opere di mitigazione ambientale (opere a verde), sul quale la
     Commissione si riserva la possibilità di esprimere ulteriori considerazioni/prescrizioni.
     4) La ditta dovrà effettuare un costante monitoraggio del progetto del verde e con frequenza almeno annuale vengano
     redatte delle relazioni allo scopo. Si dovrà prevedere di sostituire tutte quelle piante che non hanno attecchito o che
     risultino malate.
     5) La ditta, preliminarmente all’avvio dei lavori, dovrà relazionarsi con Comune ed Ulss, in relazione alle valutazioni
     degli aspetti igienico-sanitari connessi alle opere edilizie.

     Vicenza, 30 settembre 2015


       F.to Il Segretario                                    F.to Il Presidente
      Dott.ssa Silvia Chierchia                                 Ing. Maria Pia Ferretti




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