determina

                 PROVINCIA DI VICENZA
               Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA  C. Fisc. P. IVA 00496080243




         Determinazione Dirigenziale N° 818 DEL 18/06/2021

                     AREA TECNICA
                 SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS


DIRIGENTE/RESPONSABILE: Filippo Squarcina

OGGETTO: PROVVEDIMENTO DI VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE E
CONTESTUALE APPROVAZIONE PROGETTO AI SENSI DELL’ART. 27 BIS DEL D.LGS.
152/2006
DITTA:         T&T           SRL
PROGETTO: AUTORIZZAZIONE IMPIANTO TRATTAMENTO RIFIUTI PLASTICI IN
ORDINARIA
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI CORNEDO VICENTINO


             COPIA CONFORME PROVVEDIMENTO

Titolo: Copia Conforme

Note:



                      Documenti Presenti:

     Titolo      Nome File       Formato                      Data
Impronta
   TESTO ATTO     DD_2021_818.odt     AT - ATTO                     18/06/2021
92F45C9B53D1F07D3A28B9D7F1B794833CDD5441119D70D14DE5D2821CD96FFB
NON FIRMATO -


TESTO ATTO FIRMATO DD_2021_818.odt.pdf.p7m         AT - ATTO         18/06/2021
   DIGITALMENTE
A92B65B72AF4DD4FCF990684C01031B841A81849C0B88E0159D63F184A501B71
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Filippo Squarcina (TINIT-SQRFPP72H30A001W) - Certificato rilasciato da "InfoCert Firma Qualificata 2"
valido dal 09/08/2018 12:39:41 al 09/08/2021 02:00:00


   parere n. 14/2021     Parere T & T.pdf           INF - DOCUMENTO        15/06/2021
                        INFORMATICO
E4C5AEE5FC4B70E72A725DEEDC3C409E8F6923BE6C5392137278441E3F0FA5DA
NON FIRMATO -
                     PROVINCIA DI VICENZA
                   Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA  C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINA N° 818 DEL 18/06/2021

                         AREA TECNICA
                     SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS



OGGETTO: PROVVEDIMENTO DI VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE E CON­
TESTUALE APPROVAZIONE PROGETTO AI SENSI DELL’ART. 27 BIS DEL D.LGS.
152/2006
DITTA:        T&T         SRL
PROGETTO: AUTORIZZAZIONE IMPIANTO TRATTAMENTO RIFIUTI PLASTICI IN
ORDINARIA
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI CORNEDO VICENTINO



                          IL DIRIGENTE

Vista la documentazione presentata in data 23/12/2020, agli atti con prot. n. 54931, ed integrata in
data 18/01/2021, prot. n. 1733, da parte della ditta T&T srl con sede legale e operativa in comune di
Cornedo Vicentino, via Fogazzaro n. 49, relativa al progetto “autorizzazione impianto trattamento
rifiuti plastici in ordinaria” con cui è stata richiesta l’attivazione della procedura di valutazione im­
patto ambientale e contestuale approvazione progetto ai sensi dell’art. 27 bis D.Lgs. 152/2006 e del­
l’art. 11 della LR 4/2016.
Visto l’elenco delle autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta e assensi comun­
que dominanti in materia ambientale, ulteriori rispetto al provvedimento di VIA, necessari alla rea­
lizzazione ed all’esercizio dell’intervento in oggetto, trasmesso dal proponente ai sensi del comma 2
dell’art. 27 bis del D.Lgs. 152/2006 nell’istanza e di seguito riportato:
­ approvazione progetto ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 152/2006.
Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata nell’Allegato IV alla
Parte II del D.Lgs. 152/2006 ­ 7. Progetti di infrastrutture ­ z.b) Impianti di smaltimento e recupero
di rifiuti non pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di
cui all'allegato C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
Tenuto conto che la procedura di valutazione impatto ambientale e contestuale approvazione pro­
getto rientra, per il progetto in parola, tra le competenze inpiduate in capo alla Provincia dalla
Legge Regionale n. 4/2016.
Tenuto conto altresì che per l'istanza richiamata, l'avvio del procedimento e l'attività istruttoria in
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti­
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
materia di VIA e di rifiuti si svolgono in maniera unificata attraverso il coordinamento delle perse
disposizioni in materia, come previsto dall'art.10 c.2 D.Lgs. 152/2006.
Dato atto che:
­ con nota prot.n. 2110 del 19/01/2021, è stata data comunicazione di avvio procedimento e di avve­
nuta pubblicazione della documentazione sul proprio sito provinciale agli enti interessati per le va­
lutazioni di competenza;
­ con nota prot. 11609 del 18/03/2021 è stata data comunicazione agli Enti interessati dell’avvenuta
attivazione della fase di consultazione con la pubblicazione, sul sito web provinciale e nella medesi­
ma data, dell’avviso di cui all’art. 23 c.1 lettera e) del D.Lgs. 152/2006, chiedendo al Comune di
Cornedo Vicentino, ai sensi di quanto disposto dall’art. 27­bis, comma 4, di dare informazione nel
proprio albo pretorio informatico della pubblicazione del suddetto avviso.
Tenuto conto che sono pervenute, ai sensi dell'art. 26 comma 3 del D.Lgs. n. 152/2006, le osserva­
zioni inviate dal Comune di Cornedo Vicentino, con nota prot.3311 del 27/01/2021, trasmesse alla
ditta per le eventuali controdeduzioni, all’interno della comunicazione con la quale è stata inoltrata
la richiesta di integrazione generale (nota prot. 12608 del 25/03/2021).
Viste le integrazioni inviate dalla ditta con documentazione agli atti con prot.n. 22677 del
25/05/2021.
Dato atto che:

­ il Comitato tecnico provinciale VIA, nella seduta in modalità teleconferenza del giorno
10/06/2021, ha espresso parere di compatibilità ambientale del progetto presentato con le prescri­
zioni/raccomandazioni contenute nel parere n.14/2021 allegato al presente provvedimento per costi­
tuirne parte integrante e sostanziale.
­ la Conferenza dei Servizi di cui all’art. 14 della L. 241/1990, nella seduta in modalità teleconfe­
renza del 10/06/2021, si è espressa all’unanimità favorevolmente al rilascio dell’autorizzazione ri­
chiesta.
Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
nel tempo la situazione aziendale.
Visti:
  • il D.Lgs. n.152/ 2006 “Norme in materia ambientale” ;
  • la L.R. n.3/2000 “nuove norme in materia di gestione dei rifiuti” e s.m.i.
  • la D.G.R. n. 1539 del 27/9/2011 "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile
    2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18
    giugno 2009, n. 69. Disposizioni applicative”;
  • la L.R. 4/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di competen­
    ze in materia di autorizzazione integrata ambientale”
  • il decreto di attribuzione dell'incarico dirigenziale n 11 del 24/11/2020

     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;

    Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.1 del 25/01/2021 con la quale è sta­
to approvato il Bilancio di Previsione 2021­2023;

    Richiamato il PEG ­ Piano esecutivo di gestione ­ 2021/2023 approvato con Decreto presi­
denziale n. 11 del 12/02/2021;

                         DETERMINA

  1. di prendere atto, facendolo proprio, del parere espresso dal Comitato Tecnico Provinciale
    VIA, n. 14/2021 del 10/06/2021, Allegato A al presente provvedimento, di cui forma parte
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti­
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
    integrante e sostanziale;
  2. di adottare la determinazione di conclusione positiva della conferenza di servizi effettuata
    nell’ambito del procedimento unico ex art. 27­bis del D.Lgs. 125/2006 a seguito dell’istanza
    presentata dalla società T&T srl con sede legale e operativa in comune di Cornedo Vicenti­
    no, via Fogazzaro n. 49, relativa al progetto “autorizzazione impianto trattamento rifiuti pla­
    stici in ordinaria” con cui è stata richiesta l’attivazione della procedura di valutazione impat­
    to ambientale e contestuale approvazione progetto;
  3. di rilasciare il provvedimento di VIA favorevole relativamente all'istanza di cui al punto 1;
  4. di approvare il progetto per l’impianto di recupero rifiuti non pericolosi ai sensi dell’art.208
    del D.Lgs. 2152/2006 per l'esercizio dell'installazione al Foglio n. 5 mappali n. 926 del Co­
    mune di Cornedo Vicentino per l’attività inpiduata al punto 7­zb) dell’Allegato IV alla
    Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 secondo il progetto presentato in sede di istanza VIA e
    successive integrazioni, subordinatamente alle prescrizioni di cui al parere espresso dal Co­
    mitato Tecnico Provinciale VIA n. 14/2021 del 10/06/2021;
  5. di dare atto che:
    a) la procedura di valutazione dell'impatto ambientale, ai sensi dell'art. 27­bis del D.Lgs. n.
    152/06, dovrà essere reiterata qualora il progetto non venga realizzato entro cinque anni dal­
    la data del presente atto;
    b) il presente provvedimento si riferisce al progetto così come pervenuto, con le successive
    integrazioni presentate ed eventuali variazioni progettuali dovranno essere sottoposte a pre­
    ventiva valutazione;
    c) il presente atto non comporta né sostituisce alcun provvedimento edilizio né costituisce
    variante allo strumento urbanistico comunale;
    d) verranno specificati con successivo provvedimento le condizioni e le prescrizioni del­
    l’Autorizzazione all’esercizio;
  6. di prescrivere che nella fase realizzazione del progetto dovrà essere sempre garantita la sicu­
    rezza per la salute degli addetti ai lavori, dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente circo­
    stante;
  7. di evidenziare al proponente che ai sensi dell’art. 24, comma 4, della L.R. 3/2000, l’inizio
    dei lavori dovranno iniziare entro 12 mesi e l’impianto dovrà essere messo in esercizio entro
    36 mesi dalla data del presente provvedimento, pena la decadenza dello stesso.
  8. di dare atto che l’avvio dell’impianto ed il suo esercizio provvisorio nella nuova configura­
    zione, ai sensi dell’art. 25 della L.R. 3/2000, restano subordinati alla presentazione della di­
    chiarazione scritta del direttore lavori attestante la realizzazione delle opere di allestimento
    del sito in conformità al progetto approvato, della comunicazione della data di inizio attività,
    del nominativo del tecnico responsabile dell’impianto e della prestazione delle garanzie fi­
    nanziarie, secondo quanto previsto dalla D.G.R.V. 2721/2014.
  9. di ricordare che con la comunicazione di avvio dell'esercizio provvisorio la presente
    approvazione progetto sostituirà la precedente autorizzazione che verrà quindi a decadere;
  10. di richiamare l’obbligo di trasmettere alla Provincia il documento di collaudo statico e fun­
    zionale dell'impianto nella nuova configurazione, nei termini di cui all’art. 25 della L.R.
    3/2000 che dovrà contenere quanto prescritto dal parere del Comitato Tecnico provinciale
    VIA n. 14/2021, allegato alla presente determinazione dirigenziale
  11. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
    diretti o indiretti sulla situazione economico­finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
    sensi art. 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
  12. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
    all'albo pretorio on line.
  13. il presente provvedimento rispetta il termine previsto dal Regolamento sui procedimenti ammi ­

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti­
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
     nistrativi di competenza della Provincia di Vicenza (Determinazione del Segretario Generale n.
     256 del 26/02/2021)

                            INFORMA CHE

Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
La documentazione oggetto dell’istruttoria è visionabile presso il Servizio Rifiuti – VIA ­ VAS
della Provincia di Vicenza, contra' Gazzolle n. 1, Vicenza.
Il presente provvedimento viene trasmesso alla Ditta, ai Comuni di Cornedo Vicenrtino e Valdagno,
ad Arpav , a Ulss n.8 Berica, al Consorzio di Bonifica APV, a Vi.abiltà srl, alla Regione del Veneto
Genio Civile di Vicenza, al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza,
al Comando Provinciald dei Vigili del Fuoco ufficio prevenzione incendi di Vicenza.
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l’attuazione dell’intervento.
Agli Enti si ricorda la rispettiva competenza in materia di vigilanza e controllo ai sensi delle vigenti
norma, con particolare riferimento alle competenze comunali in materia di edilizia
Di dare mandato al Responsabile del procedimento alla pubblicazione nel sito istituzionale ai sensi
e per gli effetti D.L. 33/2013.


                                       Sottoscritta dal Dirigente
                                         Filippo Squarcina
                                         con firma digitale



Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




ALLEGATI     ­ parere n. 14/2021
         (impronta: E4C5AEE5FC4B70E72A725DEEDC3C409E8F6923BE6C5392137278441E3F0FA5DA)




Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti­
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
                     PROVINCIA DI VICENZA
                   Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA  C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINA N° 818 DEL 18/06/2021

                         AREA TECNICA
                     SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS



OGGETTO: PROVVEDIMENTO DI VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE E CON­
TESTUALE APPROVAZIONE PROGETTO AI SENSI DELL’ART. 27 BIS DEL D.LGS.
152/2006
DITTA:        T&T         SRL
PROGETTO: AUTORIZZAZIONE IMPIANTO TRATTAMENTO RIFIUTI PLASTICI IN
ORDINARIA
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI CORNEDO VICENTINO



                          IL DIRIGENTE

Vista la documentazione presentata in data 23/12/2020, agli atti con prot. n. 54931, ed integrata in
data 18/01/2021, prot. n. 1733, da parte della ditta T&T srl con sede legale e operativa in comune di
Cornedo Vicentino, via Fogazzaro n. 49, relativa al progetto “autorizzazione impianto trattamento
rifiuti plastici in ordinaria” con cui è stata richiesta l’attivazione della procedura di valutazione im­
patto ambientale e contestuale approvazione progetto ai sensi dell’art. 27 bis D.Lgs. 152/2006 e del­
l’art. 11 della LR 4/2016.
Visto l’elenco delle autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta e assensi comun­
que dominanti in materia ambientale, ulteriori rispetto al provvedimento di VIA, necessari alla rea­
lizzazione ed all’esercizio dell’intervento in oggetto, trasmesso dal proponente ai sensi del comma 2
dell’art. 27 bis del D.Lgs. 152/2006 nell’istanza e di seguito riportato:
­ approvazione progetto ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 152/2006.
Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata nell’Allegato IV alla
Parte II del D.Lgs. 152/2006 ­ 7. Progetti di infrastrutture ­ z.b) Impianti di smaltimento e recupero
di rifiuti non pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di
cui all'allegato C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
Tenuto conto che la procedura di valutazione impatto ambientale e contestuale approvazione pro­
getto rientra, per il progetto in parola, tra le competenze inpiduate in capo alla Provincia dalla
Legge Regionale n. 4/2016.
Tenuto conto altresì che per l'istanza richiamata, l'avvio del procedimento e l'attività istruttoria in
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti­
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
materia di VIA e di rifiuti si svolgono in maniera unificata attraverso il coordinamento delle perse
disposizioni in materia, come previsto dall'art.10 c.2 D.Lgs. 152/2006.
Dato atto che:
­ con nota prot.n. 2110 del 19/01/2021, è stata data comunicazione di avvio procedimento e di avve­
nuta pubblicazione della documentazione sul proprio sito provinciale agli enti interessati per le va­
lutazioni di competenza;
­ con nota prot. 11609 del 18/03/2021 è stata data comunicazione agli Enti interessati dell’avvenuta
attivazione della fase di consultazione con la pubblicazione, sul sito web provinciale e nella medesi­
ma data, dell’avviso di cui all’art. 23 c.1 lettera e) del D.Lgs. 152/2006, chiedendo al Comune di
Cornedo Vicentino, ai sensi di quanto disposto dall’art. 27­bis, comma 4, di dare informazione nel
proprio albo pretorio informatico della pubblicazione del suddetto avviso.
Tenuto conto che sono pervenute, ai sensi dell'art. 26 comma 3 del D.Lgs. n. 152/2006, le osserva­
zioni inviate dal Comune di Cornedo Vicentino, con nota prot.3311 del 27/01/2021, trasmesse alla
ditta per le eventuali controdeduzioni, all’interno della comunicazione con la quale è stata inoltrata
la richiesta di integrazione generale (nota prot. 12608 del 25/03/2021).
Viste le integrazioni inviate dalla ditta con documentazione agli atti con prot.n. 22677 del
25/05/2021.
Dato atto che:

­ il Comitato tecnico provinciale VIA, nella seduta in modalità teleconferenza del giorno
10/06/2021, ha espresso parere di compatibilità ambientale del progetto presentato con le prescri­
zioni/raccomandazioni contenute nel parere n.14/2021 allegato al presente provvedimento per costi­
tuirne parte integrante e sostanziale.
­ la Conferenza dei Servizi di cui all’art. 14 della L. 241/1990, nella seduta in modalità teleconfe­
renza del 10/06/2021, si è espressa all’unanimità favorevolmente al rilascio dell’autorizzazione ri­
chiesta.
Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
nel tempo la situazione aziendale.
Visti:
  • il D.Lgs. n.152/ 2006 “Norme in materia ambientale” ;
  • la L.R. n.3/2000 “nuove norme in materia di gestione dei rifiuti” e s.m.i.
  • la D.G.R. n. 1539 del 27/9/2011 "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile
    2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18
    giugno 2009, n. 69. Disposizioni applicative”;
  • la L.R. 4/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di competen­
    ze in materia di autorizzazione integrata ambientale”
  • il decreto di attribuzione dell'incarico dirigenziale n 11 del 24/11/2020

     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;

    Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.1 del 25/01/2021 con la quale è sta­
to approvato il Bilancio di Previsione 2021­2023;

    Richiamato il PEG ­ Piano esecutivo di gestione ­ 2021/2023 approvato con Decreto presi­
denziale n. 11 del 12/02/2021;

                         DETERMINA

  1. di prendere atto, facendolo proprio, del parere espresso dal Comitato Tecnico Provinciale
    VIA, n. 14/2021 del 10/06/2021, Allegato A al presente provvedimento, di cui forma parte
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti­
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
    integrante e sostanziale;
  2. di adottare la determinazione di conclusione positiva della conferenza di servizi effettuata
    nell’ambito del procedimento unico ex art. 27­bis del D.Lgs. 125/2006 a seguito dell’istanza
    presentata dalla società T&T srl con sede legale e operativa in comune di Cornedo Vicenti­
    no, via Fogazzaro n. 49, relativa al progetto “autorizzazione impianto trattamento rifiuti pla­
    stici in ordinaria” con cui è stata richiesta l’attivazione della procedura di valutazione impat­
    to ambientale e contestuale approvazione progetto;
  3. di rilasciare il provvedimento di VIA favorevole relativamente all'istanza di cui al punto 1;
  4. di approvare il progetto per l’impianto di recupero rifiuti non pericolosi ai sensi dell’art.208
    del D.Lgs. 2152/2006 per l'esercizio dell'installazione al Foglio n. 5 mappali n. 926 del Co­
    mune di Cornedo Vicentino per l’attività inpiduata al punto 7­zb) dell’Allegato IV alla
    Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 secondo il progetto presentato in sede di istanza VIA e
    successive integrazioni, subordinatamente alle prescrizioni di cui al parere espresso dal Co­
    mitato Tecnico Provinciale VIA n. 14/2021 del 10/06/2021;
  5. di dare atto che:
    a) la procedura di valutazione dell'impatto ambientale, ai sensi dell'art. 27­bis del D.Lgs. n.
    152/06, dovrà essere reiterata qualora il progetto non venga realizzato entro cinque anni dal­
    la data del presente atto;
    b) il presente provvedimento si riferisce al progetto così come pervenuto, con le successive
    integrazioni presentate ed eventuali variazioni progettuali dovranno essere sottoposte a pre­
    ventiva valutazione;
    c) il presente atto non comporta né sostituisce alcun provvedimento edilizio né costituisce
    variante allo strumento urbanistico comunale;
    d) verranno specificati con successivo provvedimento le condizioni e le prescrizioni del­
    l’Autorizzazione all’esercizio;
  6. di prescrivere che nella fase realizzazione del progetto dovrà essere sempre garantita la sicu­
    rezza per la salute degli addetti ai lavori, dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente circo­
    stante;
  7. di evidenziare al proponente che ai sensi dell’art. 24, comma 4, della L.R. 3/2000, l’inizio
    dei lavori dovranno iniziare entro 12 mesi e l’impianto dovrà essere messo in esercizio entro
    36 mesi dalla data del presente provvedimento, pena la decadenza dello stesso.
  8. di dare atto che l’avvio dell’impianto ed il suo esercizio provvisorio nella nuova configura­
    zione, ai sensi dell’art. 25 della L.R. 3/2000, restano subordinati alla presentazione della di­
    chiarazione scritta del direttore lavori attestante la realizzazione delle opere di allestimento
    del sito in conformità al progetto approvato, della comunicazione della data di inizio attività,
    del nominativo del tecnico responsabile dell’impianto e della prestazione delle garanzie fi­
    nanziarie, secondo quanto previsto dalla D.G.R.V. 2721/2014.
  9. di ricordare che con la comunicazione di avvio dell'esercizio provvisorio la presente
    approvazione progetto sostituirà la precedente autorizzazione che verrà quindi a decadere;
  10. di richiamare l’obbligo di trasmettere alla Provincia il documento di collaudo statico e fun­
    zionale dell'impianto nella nuova configurazione, nei termini di cui all’art. 25 della L.R.
    3/2000 che dovrà contenere quanto prescritto dal parere del Comitato Tecnico provinciale
    VIA n. 14/2021, allegato alla presente determinazione dirigenziale
  11. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
    diretti o indiretti sulla situazione economico­finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
    sensi art. 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
  12. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
    all'albo pretorio on line.
  13. il presente provvedimento rispetta il termine previsto dal Regolamento sui procedimenti ammi ­

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti­
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
     nistrativi di competenza della Provincia di Vicenza (Determinazione del Segretario Generale n.
     256 del 26/02/2021)

                            INFORMA CHE

Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
La documentazione oggetto dell’istruttoria è visionabile presso il Servizio Rifiuti – VIA ­ VAS
della Provincia di Vicenza, contra' Gazzolle n. 1, Vicenza.
Il presente provvedimento viene trasmesso alla Ditta, ai Comuni di Cornedo Vicenrtino e Valdagno,
ad Arpav , a Ulss n.8 Berica, al Consorzio di Bonifica APV, a Vi.abiltà srl, alla Regione del Veneto
Genio Civile di Vicenza, al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza,
al Comando Provinciald dei Vigili del Fuoco ufficio prevenzione incendi di Vicenza.
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l’attuazione dell’intervento.
Agli Enti si ricorda la rispettiva competenza in materia di vigilanza e controllo ai sensi delle vigenti
norma, con particolare riferimento alle competenze comunali in materia di edilizia
Di dare mandato al Responsabile del procedimento alla pubblicazione nel sito istituzionale ai sensi
e per gli effetti D.L. 33/2013.


                                       Sottoscritta dal Dirigente
                                         Filippo Squarcina
                                         con firma digitale



Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




ALLEGATI     ­ parere n. 14/2021
         (impronta: E4C5AEE5FC4B70E72A725DEEDC3C409E8F6923BE6C5392137278441E3F0FA5DA)




Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti­
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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   VERBALE DELLA COMITATO TECNICO PROVINCIALE VIA
           DEL 10/06/2021
L'anno 2021, il giorno 10 del mese di giugno alle ore 17:00 il Comitato Tecnico Provinciale di V.I.A si è riunito
nella sede provinciale, a seguito di regolare convocazione, per trattare il seguente argomento:
T & T Srl- autorizzazione impianto trattamento rifiuti plastici in ordinaria- comune di Cornedo Vicentino

All'appello risultano:
SQUARCINA FILIPPO              Presidente               Assente


BALDISSERI ANDREA           Presidente delegato             Presente


CORTESI ANGELO               Commissario         Presente in videoconferenza


DE MARCHI ROBERTO             Commissario               Presente


MONTANARI RICCARDO             Commissario               Presente


MURARO TERESA               Commissario               Presente


ROSSI STEFANO               Commissario               Assente


SALVIATI STEFANO              Commissario               Presente


SVEGLIADO GIULIA              Commissario         Presente in videoconferenza


VALVASSORI RIMSKY             Commissario         Presente in videoconferenza


VICENTIN ALBERTO              Commissario               Presente


SERRAIOTTO MARIO                Arpav          Presente in videoconferenza


La Commissione viene presieduta da Andrea Baldisseri, giusta delega del Presidente prot. 24432 del
08/06/2021, che riconosciuta legale l’adunanza in conformità dell’art. 7 del Regolamento per il
funzionamento del Comitato Tecnico Provincia VIA, udita la relazione istruttoria, accertata la completezza
delle informazioni e preso atto della proposta progettuale contenuta nella documentazione tecnica
presentata, esprime congiuntamente al CTP VIA parere unanime, per la pratica in oggetto, nel parere sotto
riportato.




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                        T & T S.R.L.
                        PARERE N. 14/2021

Oggetto: Autorizzazione impianto trattamento rifiuti plastici in ordinaria.
PROPONENTE:            T & T srl
SEDE LEGALE:            Via Fogazzaro n.49 – Cornedo Vicentino
SEDE INTERVENTO:          Via Fogazzaro n.49 – Cornedo Vicentino
TIPOLOGIA ATTIVITÀ:        Impianto di recupero di rifiuti non pericolosi.
PROCEDIMENTO:           Valutazione di impatto ambientale ex art.27-bis del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A:         ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss. mm. e ii..
                  7. Progetti di infrastrutture - z.b) Impianti di smaltimento e recupero di
                  rifiuti non pericolosi, con capacità   complessiva superiore a 10 t/giorno,
                  mediante operazioni di cui all'allegato C,    lettere da R1 a R9, della
                  parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152..
COMUNE INTERESSATO:        Valdagno
DATA DOMANDA:           23 dicembre 2020 e 18 gennaio 2021
DATA PUBBLICAZIONE:        17 marzo 2021
DATA INTEGRAZIONI:         25 maggio 2021

DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
Elaborato 1 Relazione tecnica
Elaborato 2   Studio Impatto Ambientale
Elaborato 3   Riassunto non tecnico
Elaborato 4   Valutazione Incidenza ambientale
Elaborato 5   Relazione acque
Elaborato 6   Piano di sicurezza
Elaborato 7   Piano di ripristino
Elaborato 8   Previsione impatto acustico
Elaborato 9   Sistema Gestione EoW
Allegato grafico 2    Acque
Allegato grafico 1    Layout.
                      PREMESSE ED UBICAZIONE
La ditta T&T S.R.L. svolge l’attività di messa in riserva e trattamento di rifiuti plastici in regime semplificato
secondo quanto stabilito dall’Autorizzazione Unica Ambientale n. 0014768/2020-IZ del 18/09/2020, attraverso
l’attività di messa in riserva e trattamento di selezione e triturazione in mulini di rifiuti plastici per ottenere
EoW conformi alle specifiche UNIPLAST – UNI 10667.
L’azienda svolge anche l’attività parallela relativa all’impiego di sottoprodotti da terzi per l’ottenimento di
granulo termoplastico e la produzione di tubi per l’avvolgimento di bobine.
Con la presente istanza, la ditta intende aumentare i quantitativi di rifiuti in trattamento, riducendo la
quantità di lavorazione sottoprodotti da terzi e chiedendo il passaggio di autorizzazione in ordinaria ai sensi
dell’art.208 del D.Lgs. 152/2006.


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La tipologia di rifiuti in trattamento, così come la capacità totale dell’impianto (intesa come capacità oraria
trattamento rifiuti e sottoprodotti), rimarranno invariati così come l’ubicazione e l’immobile produttivo sede
dell’attività aziendale.
In particolare il trattamento rifiuti di progetto avrà le seguenti potenzialità:
• Capacità trattamento rifiuti: 72 ton/gg e 18.000 ton/anno (calcolata su 250 gg lavorativi/anno)
• Stoccaggi: 1.540,4 ton, di cui 1.494 ton di rifiuti in ingresso e 46,5 ton di rifiuti prodotti dall’attività.
L’impianto autorizzato comprende un fabbricato e le relative pertinenze esterne (piazzali e viabilità interna).
L’insediamento produttivo in esame interessa una superficie totale di 7.550 mq così sudpisa:
• fabbricato coperto: 4.190 mq;
• piazzali esterni ed aree di manovra: 2.980 mq;
• settori a verde: 380 mq..
Il progetto non prevede nessun intervento edilizio e nessuna variante allo strumento urbanistico.
Il lotto aziendale è ubicato in via A. Fogazzaro, n. 49, all’interno della zona industriale di Cornedo Vicentino
(VI) di località Spagnago, posta tra la Strada Provinciale 246 “Recoaro” e la Strada Provinciale 102 “S.
Martino”.
L’immobile aziendale ricade all’interno di una zona industriale classificata come ZTO “D1 – Produttiva”
secondo il Piano degli Interventi comunale vigente e risulta confinante con:
• ad est ed ovest con altre attività produttive;
• a nord con la viabilità interna della zona industriale (via A. Fogazzaro) oltre la quale è ubicato un centro
commerciale;
• a sud con l’impluvio del torrente Agno.
L’accesso all’impianto aziendale avviene direttamente dalla viabilità interna della zona produttiva (via A.
Fogazzaro); quest’ultima è direttamente collegata alla S.P. 246 “Recoaro”, che attraversa il territorio
amministrativo di Cornedo Vicentino da Sud-Est a Nord-Ovest sulla direttrice Montecchio Maggiore
(autostrada A4) – Valdagno – Recoaro.




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            QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Cornedo Vicentino;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Cornedo Vicentino;
• Piano di Tutela delle Acque (P.T.A.);
• Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali (P.R.G.R.U.S.);
• Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera (P.R.T.R.A.);
• Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
• Piano di Gestione dei Rischi Alluvionali;
• Rete Natura 2000.
Il Quadro Programmatico evidenzia un’adeguata inpiduazione ed analisi degli strumenti di pianificazione
territoriale che interessano l’area, ma si ritiene di chiedere specifici approfondimenti, considerata la necessità
di rapportare analiticamente il progetto con le sotto elencate sensibilità ambientali, coordinando le stesse,
eventualmente, con il Quadro Progettuale e/o le matrici di riferimento del Quadro Ambientale.
PIANO TERRITORIALE REGIONALE DI COORDINAMENTO (P.T.R.C.)
Sarebbe opportuno che nello S.I.A. venga analizzato il solo PTRC vigente 2020 e che, in proposito, venga
effettuata una verifica complessiva dei capitolo relativi al PTRC (.2.2.1, 2.2.2 e 2.2.3).
PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (P.T.C.P.)
• TAV. 1.2.B Carta dei Vincoli e della pianificazione territoriale - scala 1:50.000:
Nello S.I.A. non viene indicato il fatto che parte dell’area, a ridosso del torrente Agno, è interessata da
“Idrografia primaria (art. 29 e art. 10)”
• TAV. 2.1.B. Carta della fragilità. Scala 1:50.000:
Nello S.I.A. non viene indicato il fatto che parte dell’area, a ridosso del torrente Agno, è interessata da
“Idrografia primaria (art. 29 e art. 10)”
• TAV. 3.1.B Sistema Ambientale - scala 1:50.000:
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Nello S.I.A. non viene indicato il fatto l’area è interessata da “Aree Carsiche (Art. 14)”.
PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI E SPECIALI (P.R.G.R.U.S.)
Nello S.I.A. andrebbe valutata l’applicazione dell’art. 16 in quanto trattasi di impianti in esercizio, in aree di
esclusione assoluta, all’entrata in vigore del Piano Gestione rifiuti e pertanto detti impianti sono tenuti ad
adeguarsi nel rispetto delle migliori tecniche disponibili; occorre pertanto che la ditta dimostri
l’adeguamento alle cosiddette “migliori tecniche disponibili.
PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (P.A.T.) DI CORNEDO VICENTINO
• TAV. 1 Carta dei Vincoli e della pianificazione territoriale - scala 1:10.000:
Nello S.I.A. non viene indicato il fatto che parte dell’area, a ridosso del torrente Agno, è interessata da
“Idrografia generale – corsi d’acqua principali e corsi d’acqua minori (ai sensi el R.D. 523/1904 e R.D.
368/1908) – fasce di rispetto 10 ml” (a riguardo sarebbe il caso di approfondire la tematica con il Genio
Civile)
• TAV. 3 Carta della fragilità - scala 1:10.000:
Nello S.I.A. non viene indicato il fatto che parte dell’area, a ridosso del torrente Agno, è interessata da “Area
idonea a condizione – art. 25” e, probabilmente, da “Area non idonea – art. 26”
• TAV. 4 Carta della trasformabilità - scala 1:10.000:
Nello S.I.A. non viene indicato il fatto che parte dell’area, a ridosso del torrente Agno, è interessata da
“Corridoio ecologico principale – art. 66 (rif. PTCP art. 38 – tav. 3.1.B)”
PIANO DEGLI INTERVENTI (P.I.) DI CORNEDO VICENTINO
Occorre che il Comune chiarisca se l’intervento in questione è coerente con le norme del PI citate nello S.I.A.
o se occorra procedere ad una variante ai sensi dell’art. 208, comma 6, del D.Lgs. 152/2006 e ss. mm. e ii.. ed,
inoltre, se per il progetto in questione occorra, ai sensi di quanto indicato dall’art. 26 delle NTO, il parere
favorevole della Giunta Comunale.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

             QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO

L’attività aziendale consiste nella messa in riserva (R13) e trattamento di selezione e triturazione (R3) in
mulini di rifiuti plastici, con successiva estrusione
a caldo, per l’ottenimento di granulo termoplastico
MPS, conforme alla norma UNI10667-2:2010.
Parallelamente l’azienda svolge anche l’attività di
impiego di sottoprodotti provenienti da terzi
utilizzando mulini ed estrusori al fine di ottenere
granulo termoplastico e successiva produzione di
tubi per l’avvolgimento di bobine destinati ad altri
utilizzatori finali.
L’attività si svolgerà di fatto nel medesimo
immobile dove attualmente insiste l’attività
autorizzata, ubicato in via A. Fusinato n. 49 in
Comune di Cornedo Vicentino, allibrato al

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mappale 926, del foglio 5 del Comune Censuario di Cornedo Vicentino. L’insediamento produttivo in esame
interessa una superficie totale di 7.550 mq così sudpisa:
• fabbricato coperto: 4.190 mq;
• piazzali esterni ed aree di manovra: 2.980 mq;
• settori a verde: 380 mq.
Il progetto non prevede nessun intervento edilizio e nessuna variante allo strumento urbanistico.
DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
Trattasi di messa in riserva (R13) e trattamento di
selezione e triturazione (R3) in mulini di rifiuti
plastici, con successiva estrusione a caldo, per
l’ottenimento di granulo termoplastico MPS,
conforme    alla  norma   UNI   10667-2:2010.
Parallelamente l’azienda svolge anche l’attività di
impiego di sottoprodotti provenienti da terzi in
mulini ed estrusori per l’ottenimento di granulo
termoplastico e successiva produzione di tubi per
l’avvolgimento di bobine destinati ad altri
utilizzatori finali. La ditta riceve in ingresso sia
rifiuti che sottoprodotti; entrambi vengono
processati in modo similare. In particolare il
trattamento rifiuti prevede le seguenti fasi:
1. Accettazione e deposito dei rifiuti plastici da
trattare.
2. Deposito, sballaggio e selezione.
3. Taglio: gli imballi di plastica subiscono un primo
trattamento di taglio, al fine di operare una prima
riduzione volumetrica.
4. Macinazione: la fase di macinazione utilizzando
due mulini indipendenti. In questa fase, all’occorrenza, il materiale può essere macinato assieme ai
sottoprodotti, al fine di ottenere plastica rigenerata di adeguata composizione e qualità. Il materiale macinato
viene stoccato in silos attraverso un sistema di trasporto pneumatico; questi sono dotati di ciclone separatore
e successivi filtri a manica, l’aria viene quindi reimmessa in ambiente di lavoro.
5. Miscelazione con ausiliari: la plastica macinata può essere miscelata utilizzando degli ausiliari, al fine di
raggiungere le specifiche tecniche necessarie quali colore, densità,
ecc.
6. Estrusione: la ditta dispone di quattro estrusori attraverso
(temperature variabili da 160°C a 250°C) dotati di un albero a vite
senza fine che invia il materiale alla testata dell’estrusore; sopra
l’area del cambio filtro è posizionata una cappa aspirante
(emissioni n. 1, 2, 3 e 4). La plastica fusa passa poi le filiere e quindi
nel granulatore che opera in ambiente acquoso. L’acqua di
raffreddamento viene gestita a circuito chiuso mediante impianto
di raffreddamento. All’estrusore è abbinato un gruppo per
l’estrazione di aria e gas dalla massa di plastica fusa effettuato nella
fase di rammollimento. Lo sfiato di aria estratta è collegato al

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camino dell’estrusore; l’acqua, riutilizzata a ciclo chiuso, viene periodicamente sostituita e smaltita come
rifiuto.
7. Il materiale estruso viene quindi tagliato in pellet, classificato come MPS analisi secondo le specifiche
UNIPLAST - UNI 10667.
Le MPS vengono stoccate in un’area dedicata e così destinate alla vendita; parallelamente la ditta può
utilizzare le MPS prodotte, così come il materiale ricevuto come sottoprodotto, per la produzione di tubi
termoplastici attraverso operazione di trafilatura a caldo.
                                   L’impianto comprende tanto la “messa in
                                   riserva” dei rifiuti in entrata (da recuperare),
                                   quanto il deposito delle MPS ottenute e lo
                                   stoccaggio dei rifiuti prodotti dalle operazioni
                                   di recupero. La potenzialità massima, intesa
                                   come somma delle singole macchine o gruppi
                                   che producono MPS, viene mantenuta costante
                                   rispetto all’autorizzazione vigente, pari a 3.000
                                   kg/h. La potenzialità dell’impianto nella
                                   configurazione di progetto è la seguente:
                                   • Capacità trattamento rifiuti: 72 ton/giorno e
                                   18.000 ton/anno (calcolata su 250 giorni
                                   lavorativi/anno);
                                 • Stoccaggi: 1.540,4 ton, di cui 1.494 ton di rifiuti
in ingresso e 46,5 ton di rifiuti prodotti dall’attività.
Durante il sopralluogo non sono state inpiduate condizioni sempre ben definite di confinamento tra
materiali in lavorazione e prodotti finiti in uscita dall’impianto. Questo potrebbe creare confusione anche in
fase ispettiva; risulta inoltre necessaria la verifica di conformità rispetto alle linee guida SNPA.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto; in sede di collaudo impianto dovrà essere
dimostrata l’effettiva gestione degli End of Waste “caso per caso”.
                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

        1QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
L’attività aziendale di estrusione comporta l’emissione in atmosfera di COT presso n. 4 camini secondo i
quantitativi e i limiti autorizzati con Autorizzazione Unica Ambientale 0014768/2020-IZ del 18/09/2020 e
riportati nella tabella che segue.




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La tabella riportata nel SIA non corrisponde con quanto presenta invece nell’AUA:




Si riporta che le modifiche di progetto non prevedono variazioni significative rispetto ai parametri e ai valori
di emissione attualmente autorizzati. In considerazione della sostanziale invarianza e dei sistemi di
abbattimento presenti presso i camini aziendali, non si preventiva l’attivarsi di nuove fonti di emissioni in
atmosfera in grado di apportare variazioni apprezzabili nei confronti della componente ambientale
considerata.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
La zona è servita da sia
fognatura nera che da
fognatura      bianca
meteorica. L’interno del
fabbricato è pavimentato
mediante     cemento.
All’esterno       del
capannone è presente un
piazzale   pavimentato
anch’esso in cemento. Le
acque che la ditta ha in
carico sono:
1. Acque meteoriche di
dilavamento
2.   Acque    reflue
industriali
3. Acque per raffreddamento e spegnimento incendi
4. Eventuali spanti di lavorazione
5. Civili
Le acque meteoriche di dilavamento vengono trattate con le modalità riassunte in tabella a fianco.
L’acqua utilizzata per le operazioni di estrusione è in riutilizzo a circuito chiuso; quando la concentrazione di
sostanze rende l’acqua inutilizzabile, questa viene raccolta in cisternette e smaltita come rifiuto. L’attività
della ditta prevede l’utilizzo di acqua di raffreddamento nella fase di estrusione. Tali acque vengono
utilizzate a ricircolo e sono conpise anche come acque di spegnimento. Le acque sono accumulate in 3
vasche, ciascuna di circa 30 mc, in comunicazione tra loro.


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Le acque di processo verranno raccolte e smaltite come rifiuto. L’unico recapito alla rete delle acque
superficiali (t. Agno) è rappresentato dallo scarico della rete delle acque bianche della lottizzazione
produttiva. Rispetto a ciò, la ditta contribuisce con gli apporti delle acque meteoriche di dilavamento di
seconda pioggia secondo le modalità autorizzate con Autorizzazione Unica Ambientale 0014768/2020-IZ del
18/09/2020, senza pertanto introdurre elementi di aggravio idraulico o scadimento qualitativo delle acque. Le
acque di dilavamento dei piazzali esterni di prima pioggia, trattate e inviate presso la fognatura, non
rappresentano un problema relativamente alla possibilità di contaminazione delle acque superficiali in
quanto, per l’appunto, inviate alla rete delle acque nere consortile. Il sistema di gestione è tale per cui, anche
nel caso di malfunzionamento del sistema di trattamento delle acque di dilavamento, le acque contaminate
sarebbero trattenute all’interno del bacino di raccolta delle stesse.
Si stima pertanto un impatto nullo nei confronti della componente “Acque superficiali”.




Prescrizioni operative/gestionali
Dovranno essere previsti tutti gli accorgimenti tecnici e le procedure gestionali atti a minimizzarne
l'eventuale dispersione di sostanze inquinanti sui piazzali esterni. In particolare si indicano le seguenti
raccomandazioni:
• nell’eventualità si verificassero situazioni a rischio come sversamenti accidentali dovuti a guasti di
macchinari, incidenti tra automezzi e/o sversamenti di rifiuti, gli operatori dovranno essere istruiti per
intervenire prontamente con le dovute procedure di emergenza e di bonifica.
Considerato che l'attuale piazzale esterno da adibirsi a deposito di rifiuti, è servito solo parzialmente da un
sistema di pretrattamento di dissabbiatura e disoleazione, si ritiene che il deposito all'esterno di rifiuti,
materie prime e prodotti non protetto dagli agenti atmosferici venga posto esclusivamente sopra alle aree
servite dal predetto sistema.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.




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             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
Dall’analisi della carte geologiche del Veneto il sito aziendale ricade nel sistema idrogeologico dell’alta
pianura veneta rappresentato da una serie di conoidi alluvionali ghiaiose sovrapposte ed intersecate fra loro,
che si sono formate in corrispondenza dello sbocco in pianura dei principali corsi d’acqua (Adige,
Bacchiglione, Astico, Brenta, Piave). Si tratta del materasso di alluvioni grossolane legato alle varie fasi
deposizionali del T. Agno il cui spessore varia dai 30 ai 60 mt. Siamo dunque in presenza di ghiaie medio
grosse, sabbiose con ciottoli e debole matrice argilloso-limosa. I litotipi più ampiamente rappresentati nelle
alluvioni sono i calcari e le dolomie, subordinatamente si rinvengono le filladi, i tufi, i basalti e le porfiriti,
cioè tutte le formazioni sedimentarie presenti nel bacino dell’Agno. In prossimità dell’area di intervento, la
quota della falda freatica è di circa 205 m s.l.m. (Fonte: Valutazione di Compatibilità Idraulica al PAT).
Poiché non sono previsti interventi strutturali si esclude ogni tipo di impatto.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
La relazione evidenzia nelle premesse che la ditta svolge già attività di recupero rifiuti e che nella sostanza il
tipo di attività non andrà a cambiare.
La ditta è inserita in area urbanistica D1 e in classe V da Piano di Classificazione Acustica; come ricettori
critici si inpiduano un’abitazione posta verso nord ovest a 40 m (R1) – anch’essa in classe V -         e
un’abitazione posta a nord est (R2) a circa 35 m – in classe IV.
L’attività è in funzione sia in periodo diurno che in periodo notturno e si riporta che l’attività viene svolta
interamente all’interno del capannone e che risulta il pieno rispetto dei limiti assoluti e differenziali sia in
periodo diurno che in periodo notturno.
Dall’analisi della documentazione, però, si ritiene però che l’impatto non sia adeguatamente e accuratamente
studiato e, relativamente alle misure, non sono forniti tutti gli elementi utili (foto chiarificatrici in primis) e
non sono inpiduati tutti i contributi di sorgente.
Non è noto, ad esempio, se durante le misure vi siano stati transiti di mezzi diretti all’impianto in esame, se
vi era attività di movimentazione rifiuti, se i portoni erano chiusi od aperti, se l’attività all’interno fosse a
regime e dunque se i camini fossero in funzione; su questa base non si può giudicare se la durata di misura
fosse adeguata a studiare le emissioni e si evidenzia che anche l’analisi del rumore residuo risulta essere
poco approfondita.
In aggiunta, alcuni aspetti che comportano emissioni sonore vengono trascurati:
- i transiti degli automezzi nella pertinenza esterna della ditta;
- l’eventuale uso in esterno di carrelli elevatori (elettrici o a diesel);
- le attività di conferimento rifiuti;
- la movimentazione rifiuti all’esterno (non è noto se si utilizzano containers scarrabili che vengono caricati e
portati a destinazione o se si utilizza un caricatore).
Tutte le sorgenti dovranno essere analizzate e descritte in termini di tempo di funzionamento e di emissioni
sonore.
Per il periodo notturno le analisi dovranno essere ancora più approfondite vista la vicinanza del ricettore R2,
escludendo se del caso la possibilità di tenere portoni aperti.

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Si chiede di approfondire le analisi dei livelli di emissione che risultano essere uguali ai livelli di immissione
ed anche la valutazione relativa al differenziale risulta essere debole o comunque non adeguatamente
giustificata.
Infine, non è stata verificata la presenza di uffici con presenza di persone presso i quali eventualmente
valutare l’impatto.
Con le valutazioni integrative effettuate il tecnico ha risposto alle richieste di approfondimento e dimostrato
l’impatto contenuto nonché il rispetto dei limiti, che verrà verificato in sede di misurazioni periodiche.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Il tema non risulta affrontato e se ne chiede, seppur sintetica, trattazione e valutazione.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
Il lotto aziendale ricade all’interno del vincolo paesaggistico ai sensi del D.Lgs 42/2004 generato dal torrente
Agno, ma l’iniziativa progettuale non produrrà modifiche rispetto all’attuale stato esterno dei luoghi, in
quanto l’attività oggetto di modifica si svolge all’interno del fabbricato produttivo.
Le modifiche di progetto risulteranno marginali, e non daranno luogo a riduzione degli elementi strutturanti
del sistema paesaggistico locale (torrente Agno). Non si ravvisano, inoltre, possibili interferenze nei confronti
delle relazioni visive del contesto paesaggistico, in quanto l’attività ricade all’interno di un contesto
produttivo, non relazionato con gli elementi a valenza paesaggistica (ambito fluviale del torrente Agno).
Poiché il sito ricade all’interno del vincolo paesaggistico si richiede redazione di Valutazione paesaggistica
(cfr osservazioni Comune Cornedo).
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto; si prescrive, tuttavia, un un approfondimento a
riguardo della sistemazione a verde, da presentarsi contestualmente alla comunicazione di avvio dei lavori
del progetto approvato.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
Gli elementi della viabilità interessati dai flussi di automezzi commerciali entrata ed uscita dal sito aziendale
sono nell’ordine:
• la strada comunale via A. Fogazzaro (interna alla zona industriale) per un tratto di circa 150 m;
• la S.P. 246 “Recoaro”.




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Secondo quanto riportato nel SIA trattasi di idonea viabilità a servizio della zona industriale, appositamente
dimensionata e attualmente autorizzata per il transito di automezzi commerciali pesanti.
I dati di traffico a cui si fa riferimento sono quelli del 2006, forniti all’interno del Progetto SIRSE-
Monitoraggio del traffico anni 2000-2007” realizzato dall’Amministrazione Provinciale di Vicenza (Sezione
190 su SP246). Applicando gli incrementi tendenziali di traffico di mezzi leggeri e pesanti riportati
nell’Allegato F - Mobilità al PTCP della Provincia di Vicenza, si sono stimati dei valori attuali del numero di
mezzi leggeri e pesanti in transito nell’anno 2020 per la stazione di rilevamento in oggetto della rete viaria
principale afferente al sito di progetto.
In particolare per SP 246 si è calcolato un traffico diurno medio feriale nell’anno 2020 di circa 21.000 veicoli di
cui 845 riferibili ad automezzi commerciali e 1.367 riferibili ad automezzi commerciali leggeri.
Per quel che riguarda il traffico indotto l’esercizio dell’impianto secondo le modalità di progetto non
produrrà una nuova domanda di mobilità dal momento che la capacità totale dell’impianto rimarrà
invariata; la ditta intende, infatti, aumentare i quantitativi di rifiuti in trattamento, a scapito della quantità di
lavorazione sottoprodotti da terzi.
Considerando la capacità produttiva dell’impianto si è stimato un traffico veicolare in
entrata ed uscita pari a 10 passaggi/giorno di mezzi commerciali pesanti e 20 passaggi/giorno di mezzi
commerciali leggeri (valore medio desunto dal quantitativo massimo giornaliero in trattamento pari a 72
ton/giorno).
Per quanto riguarda la stima relativa ai flussi orari si è considerato un arco temporale di 8 ore:
10 passaggi/giorno (circa 1 passaggi/ora) di veicoli commerciali pesanti;
20 passaggi/giorno (circa 2 passaggi/ora) di veicoli commerciali leggeri.
Viene precisato che i mezzi conferenti e in uscita dall’impianto aziendale interesseranno la sola viabilità a
servizio della zona produttiva (via A, Fogazzaro) immettendosi direttamente nella SP 246, senza interferire
in alcun modo con contesti residenziali di sorta. Una volta immessi nella SP246 i flussi si diramano verso
nord (direzione Valdagno) e in parte verso sud (direzione Montecchio Maggiore).
Tutto premesso si conclude dicendo che il traffico veicolare indotto dall’aziendale rappresenta 1% e 1,5%
dell’attuale traffico commerciale pesante e leggero lungo la SP 246, dal momento che l’impianto continuerà a
gravare sulla medesima viabilità senza comportare un aumento significativo rispetto ai valori attuali.



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                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI ED AGRONOMICHE
Il contesto in cui si inserisce il sito aziendale è caratterizzato da una matrice territoriale a destinazione
produttiva, in parte circondata da aree agricole. Il progetto in esame non prevede la variazione di
zonizzazione urbanistica; l’area interessata resterà a destinazione produttiva secondo l’attuale classificazione
“ZTO D 1 Zone produttive”. Non si preventiva, pertanto, l’occupazione di nuove aree perse da quelle già
urbanizzate.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELLA FLORA E FAUNA
Il sito produttivo aziendale ricade all’interno della zona industriale di Cornedo Vicentino, confinante con
l’ambito fluviale del t. Agno. Non si rileva la presenza di specie faunistiche e floristiche di pregio, attesa la
destinazione e la preminente vocazione industriale del contesto territoriale in esame. Per quanto riguarda le
azioni previste dal progetto in esame si ritiene che quest’ultimo non possa introdurre fattori aggiuntivi di
interferenza, all’interno di un’area già caratterizzata dalla presenza di attività produttive in atto. L’attività
aziendale insisterà, inoltre, all’interno del fabbricato e sui piazzali aziendali esistenti. L’attività in parola non
prevede, inoltre, la sottrazione di superficie agricola o in qualche misura interessata da ecosistemi, elementi
vegetazionali o habitat faunistici, ma insisterà in un’area urbanizzata. L’esercizio dell’impianto di
trattamento rifiuti nella configurazione di progetto non può determinare alcun impatto significativo sulle
componenti flora e fauna.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE PER LA TUTELA DEI SITI S.I.C./Z.P.S PER LA V.INC.A.
L’area aziendale risulta completamente esterna rispetto ai siti della rete Natura 2000; i siti più vicino sono:
• SIC IT3220039 “Biotopo Le Poscole” – Distanza 4,2 km;.nel seguito si riporta l’estratto cartografico relativo
alla rete Natura 2000 e all’ubicazione dell’area di progetto.
In sintesi, sulla base delle informazioni progettuali e delle verifiche condotte nei confronti degli effetti
previsti, si evince quanto segue:
SOTTRAZIONE DI SUPERFICIE DELLA RETE NATURA 2000
L’impianto aziendale insiste su ambiti attualmente urbanizzati (fabbricato e piazzali), all’esterno della rete
Natura 2000 pertanto non si registra alcuna diminuzione di superfici della rete Natura 2000, con particolare
riferimento al sito IT3220039.
DISTRUZIONE DELLA VEGETAZIONE DI INTERESSE CONSERVAZIONISTICO
Non è prevista la distruzione della vegetazione all’interno dei siti della rete natura 2000, in quanto gli effetti
si esauriranno all’esterno della stessa rete.
PERDITA O FRAMMENTAZIONE DI HABITAT E DI HABITAT DI SPECIE
Come precedentemente richiamato, il limite massimo sotteso degli effetti ricade esternamente alla rete
Natura 2000, tali considerazioni permettono di escludere possibili modifiche degli habitat e habitat di specie
di interesse comunitario
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DISTURBO O DANNEGGIAMENTO DELLA FAUNA CARATTERISTICA
Si esclude il verificarsi di effetti negativi sul raggiungimento e il mantenimento di uno stato di conservazione
favorevole e di preservazione delle specie e habitat presenti nella rete Natura 2000, con particolare
riferimento al sito IT3220039.
Sulla base di quanto esposto e delle
valutazioni   riportate   nel  presente
elaborato i potenziali effetti prodotti
dall’attività aziendale non risultano tali
da interferire o alterare lo stato di
conservazione dei siti della rete Natura
2000 più prossimi. In particolare gli effetti
previsti si esauriranno all’esterno della
rete Natura 2000 e gli usi del suolo non
varieranno rispetto allo stato attuale. Si
ritiene, quindi, ragionevole, alla luce delle
valutazioni   effettuate,   presupporre
l’assenza di significative incidenze dirette
o indirette sui siti della rete Natura 2000.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Il tema non risulta affrontato e se ne chiede, seppur sintetica, trattazione e valutazione con particolare
riferimento al rumore interno e all’inalazione di vapori non salubri.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
Si ritiene necessario prescrivere che in fase di collaudo dell’impianto sia adottata una procedura gestionale,
che sarà sottoposta alla valutazione del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, atta a garantire il rispetto
del quantitativo massimo di materiale combustibile determinato dal CPI in essere; i quantitativi in stoccaggio
previsti dal progetto potranno pertanto essere rivisti/modificati nella fase di rilascio dell’autorizzazione
all’esercizio.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.


              VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                          CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la tipologia
degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle finalità che
il proponente intende conseguire.
Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
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Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
monitoraggio post-operam finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti.
Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza di
rischi ambientali, sanitari ed ecologici
Il parere espresso dalla Commissione è relativo sia alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale che
a quella di approvazione progetto per l’attività di gestione rifiuti, oggetto di votazione all’interno della
conferenza dei servizi, il cui elenco è riportato in premessa al presente parere.

                       Tutto ciò premesso si esprime
                        PARERE FAVOREVOLE
             all’intervento, subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate.
In sede di collaudo si dovrà procedere con i seguenti adempimenti/obblighi.
1. EoW
Ai fini del riconoscimento dell’EoW si dovrà adempiere a quanto segue:
a) predisporre un sistema di gestione per dimostrare il rispetto dei criteri relativi alla cessazione della qualifica di rifiuto
attraverso specifiche procedure e check list, prevedendo, come specificato nelle LG SNPA n. 23/20, almeno i seguenti
elementi minimi:
- procedura sull’accettazione del rifiuto e modalità di stoccaggio, comprensiva della norma di riferimento per le analisi
dei rifiuti in ingresso impianto
- procedura sulla modalità di trattamento e sulla verifica dei parametri di processo, se previsti;
- procedura sulle verifiche sul prodotto finito (definizione del lotto, metodi e frequenza di analisi, modalità di stoccaggio
dell’EoW);
- procedura sulle non conformità del prodotto (e relativa gestione).
b) predisporre il modello della dichiarazione di conformità, ai sensi degli articoli 47 e 38 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n.
445, che deve contenere tutte le informazioni tali che per ogni lotto sia attestato il rispetto delle condizioni e dei criteri
sopra riportati per la cessazione della qualifica di rifiuto. La scheda di conformità allegata dovrà contenere le seguenti
sezioni minime:
- ragione sociale del produttore;
- caratteristiche della sostanza/oggetto che cessa la qualifica di rifiuto;
- la quantificazione del lotto di riferimento;
- rapporti analitici di prova per il rispetto degli standard tecnici, ambientali e sanitari, ove previsti.
d) la caratterizzazione del materiale in uscita (EoW) dovrà essere fatta almeno sulla capacità di stoccaggio (843 t)
ovvero, in ogni caso, su lotti omogenei di entità minore preliminarmente alla cessione.
e) identificazione univoca nella planimetria di lay out, comprensiva dei rifiuti prodotti dall’attività industriale
globalmente intesa (es. 161002 - rifiuti liquidi acquosi).
2. Impatto acustico
La compatibilità acustica mediante indagine di verifica del rispetto del criterio differenziali, da ripetersi poi con
frequenza triennale, e mirata ai ricettori presenti in prossimità dell’impianto:
a) le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei punti di
misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno comunicate con congruo
preavviso ad Arpav;

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b) nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante una specifica
progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo, saranno stati comunicati i
risultati delle analisi;
c) l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio Previsionale di
Impatto Acustico
In sede di comunicazione di avvio dei lavori si dovrà procedere a:
3. Adottare e presentare una procedura gestionale, che sarà sottoposta alla valutazione del Comando Provinciale dei
Vigili del Fuoco, atta a garantire il rispetto del quantitativo massimo di materiale combustibile determinato dal CPI in
essere; i quantitativi in stoccaggio previsti dal progetto potranno pertanto essere rivisti/modificati nella fase di rilascio
dell’autorizzazione all’esercizio.
4. Presentare un approfondimento a riguardo della sistemazione a verde con:
- planimetria dello stato di fatto: specie presenti (tipologia e numero) e qualità vegetativa;
- planimetria dello stato di progetto, con relazione tecnica illustrativa, per l'integrazione e/o eventuale rifacimento dello
spessore arboreo-arbustivo perimetrale;
- computo metrico estimativo degli eventuali nuovi interventi di sistemazione a Verde, che comprenda anche la
gestione/manutenzione per almeno un triennio.
5. L’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale addetto al
ricevimento-selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli aspetti ambientali e di sicurezza/rischio segnalati
(chimico e rumore); di tale definizione dovrà essere dato riscontro in occasione della presentazione del certificato di
collaudo finalizzato all’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio.


Vicenza, 10 giugno 2021



  F.to Il Segretario                                 F.to Il Presidente
Dott.ssa Silvia Chierchia                               Andrea Baldisseri




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