determina
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 903 DEL 20/06/2019
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: GIUDIZIO DI COMPATIBIITA' AMBIENTALE AI SENSI DELL’ART.27 BIS
DEL D.LGS. 152/2006 E S.M.E.I
DITTA:ARTUSO GIUSEPPE S.R.L., ARBE IMMOBILIARE S.R.L., AXO S.R.L..
PROGETTO: REALIZZAZIONE DI UN EDIFICIO COMMERCIALE .
LOCALIZZAZIONE: COMUNE DI CASSOLA, FRONTEGGIANTE VIA SAN
FRANCESCO
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata in data 20 ottobre 2017 , prot n. 72106, ed integrata in data 02
novembre 2017 (prot.nn.74834 e 74852), e 03 novembre 2017, da parte della ditta ARTUSO
GIUSEPPE S.R.L., ARBE IMMOBILIARE S.R.L., AXO S.R.L.., con sede legale in Galleria
Firenze n.3 in comune di Cassola e operativa in comune di Cassola fronteggiante via San
Francesco, relativa al progetto di “ Realizzazione di un edificio commerciale” richiedendo
l’attivazione della procedura di valutazione impatto ambientale e contestuale approvazione progetto
ai sensi dell’art. 27 bis D.Lgs. 152/2006.
Dato atto che la suddetta istanza è relativa ad una tipologia ricompresa alla parte II del Decreto
Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 – Punto 7, lettera b) “costruzioni di centri commerciali di cui al
D.lgs.114/1998”. L.R. n.4/2016 – Allegato A1 – Punto af-ter) grandi strutture di vendita di cui
all’articolo 22, comma 1, lettera a) della legge regionale n. 50 del 2012.
Tenuto conto che la procedura di valutazione impatto ambientale rientra tra le competenze
inpiduate in capo alla Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016, (Allegato A e B), con
riferimento alla tipologia degli interventi, come inpiduati dall’Allegato III alla Parte II del D.Lgs.
n. 152/2006.
Dato atto che, ai sensi dell’art.27-bis del D.Lgs. 152/2006:
- con nota prot. 75143 del 03-11-2018 è stata data comunicazione di avvio procedimento e di
avvenuta pubblicazione della documentazione sul proprio sito provinciale agli enti interessati per le
opportune valutazioni di competenza;
- con nota prot. 24891 del 16-04-2018 è stata data comunicazione agli enti interessati dell’avvenuta
attivazione della fase di consultazione con la pubblicazione, sul proprio sito web e nella medesima
data, dell’avviso di cui all’art. 23 c.1 lettera e) del D.Lgs. 152/2006, chiedendo al Comune di
Cassola, ai sensi di quanto disposto dall’art. 27-bis, comma 4, di dare informazione nel proprio albo
pretorio informatico della pubblicazione del suddetto avviso.
Tenuto conto che sono pervenute, ai sensi dell'art. 26 comma 3 del D.Lgs. n. 152/2006, le le
seguenti osservazioni :
-Comune di Cassola, prot. 82226 del 4-12-2017, trasmesse al proponente per le considerazioni di
pertinenza, con nota n.83491 del 11-12-2017;
copia informatica per consultazione
- Regione del Veneto, prot. 19979 del 23-03-2018, trasmesse al proponente per le considerazioni di
pertinenza, con nota n.21417 del 29-03-2018;
- Supermercati Tosano Cerea srl e Immobiliare Sole srl, prot. 39444 del 14-06-2018 trasmesse al
proponente per le considerazioni di pertinenza, con nota n.41602 del 22-06-2018;
-Comune di Cassola, prot. 37879 del 7-06-2018, trasmesse al proponente per le considerazioni di
pertinenza, con nota n.43390 del 29-06-2018.
Dato atto che il Comitato tecnico provinciale VIA, nella seduta del giorno 06-06-2019, ha disposto
la compatibilità ambientale del Progetto presentato con le prescrizioni/raccomandazioni contenute
nel parere 13/2019 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale.
Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
nel tempo la situazione aziendale.
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n.37/2014) che è di giorni 270 (ID 177).
Visti:
• il D.Lgs. n.152/ 2006 “Norme in materia ambientale” e s.m.i.;
• la L.R. 4/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di
competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.2 del 10/01/2019 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2019-2021;
Richiamato altresì il Decreto Presidenziale n. 11 del 31/01/2019 con cui è stato approvato il Piano
Esecutivo di Gestione 2019/2021 e il Piano Performance 2019/2021;
DETERMINA
1. il giudizio favorevole di compatibilità ambientale con contestuale approvazione
progetto della ditta ARTUSO GIUSEPPE S.R.L., ARBE IMMOBILIARE S.R.L., AXO
S.R.L., con sede legale in Galleria Firenze n.3 in comune di Cassola e operativa in comune
di Cassola fronteggiante via San Francesco, relativa al progetto di “ Realizzazione di un
edificio commerciale” con le prescrizioni riportate nel parere 13/2019, allegato alla
presente determinazione per costituirne parte integrante e sostanziale.
2. Di dare atto che:
a) la procedura di valutazione dell'impatto ambientale, ai sensi dell'art. 27 bis del D.Lgs. n.
152/06, dovrà essere reiterata qualora il progetto non venga realizzato entro cinque anni
dalla pubblicazione;
b) il presente provvedimento si riferisce al progetto così come pervenuto, con le successive
integrazioni presentate; eventuali variazioni progettuali dovranno essere sottoposte a
preventiva valutazione;
c) il presente provvedimento sostituisce, ad ogni effetto visti, pareri, concessioni,
autorizzazioni di carattere ambientale, di competenza di organi regionali, provinciali e
comunali necessari per la realizzazione del progetto, ad esclusione del titolo edilizio che la
ditta rimane impegnata ad acquisire e che subordina l'efficacia del presente provvedimento,
nonché eventuali ulteriori autorizzazioni previste dall'ordinamento in capo ad autorità
perse da quelle richiamate;
d) l'efficacia del presente provvedimento è subordinata all'avvenuta emissione del titolo
edilizio collegato.
3. Di prescrivere che:
e) nella fase realizzazione del progetto dovrà essere sempre garantita la sicurezza per la
salute degli addetti ai lavori, dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente circostante;
copia informatica per consultazione
f) il proponente, per gli adempimenti di cui all'art. 28 del D.Lgs. 152/06, dovrà trasmettere
un resoconto annuale dei monitoraggi, entro il 30/04 a partire dall’anno successivo avvio
dell'impianto, redatto secondo modalità da definirsi con il Servizio V.I.A. Provinciale.
4. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line.
INFORMA CHE
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. (Tribunale
Amministrativo Regionale) del Veneto entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario
al Capo dello Stato entro 120 giorni.
La documentazione oggetto dell’istruttoria è visionabile presso il Settore Ambiente- Ufficio VIA
della Provincia di Vicenza, contra' Gazzolle n. 1, Vicenza.
Di dare altresì atto che:
- il presente provvedimento sarà pubblicato sul sito web provinciale www.provincia.vicenza.it;
- la ditta dovrà pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto il presente
provvedimento concordato preventivamente con gli Uffici provinciali, nel quale sarà indicata
l’opera, l’esito del provvedimento e i luoghi ove lo stesso può essere consultato nella sua
interezza;
- dalla data di pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione decorrono i termini per eventuali
impugnazioni in sede giurisdizionale da parte di soggetti interessati, nonché per le scadenze di cui al
precedente punto 1);
- la presente deliberazione non comporta spese, minori entrate, né riflessi diretti o indiretti sulla
situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai sensi art 49 del TUEL come
modificato dal DL 174/12).
Il presente provvedimento viene trasmesso alla ditta e al consulente, al comune di Cassola, Romano
d’Ezzelino , ad ARPAV, all’Ulss 7 Pedemontana,Etra spa , Consorzio Bonifica Brenta, Regione del
Veneto Sezione Bacino Idrografico Brenta Bacchiglione Sezione di Vicenza, Regione del Veneto
Area Sviluppo economico Direzione Industria artigianato commercio e servizi Unità organizzativa
Commercio e Servizi.
Agli Enti si ricorda la rispettiva competenza in materia di vigilanza e controllo ai sensi delle vigenti
norme, con particolare riferimento alle competenze comunali in materia di edilizia/commerciale.
Di dare mandato al Responsabile del procedimento alla pubblicazione nel sito istituzionale ai sensi
e per gli effetti D.L. 33/20113
Vicenza, 20/06/2019
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
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PROVINCIA DI VICENZA
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DETERMINAZIONE N° 903 DEL 20/06/2019
OGGETTO: GIUDIZIO DI COMPATIBIITA' AMBIENTALE AI SENSI DELL’ART.27 BIS
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FRANCESCO
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 21/06/2019.
Vicenza, 21/06/2019
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(BERTACCHE CRISTINA)
con firma digitale
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
ARTUSO GIUSEPPE S.R.L., ARBE IMMOBILIARE S.R.L.,
AXO S.R.L.
PARERE N. 13/2019
Oggetto: Realizzazione di un edificio commerciale.
PROPONENTE: ARTUSO GIUSEPPE S.R.L., ARBE IMMOBILIARE S.R.L., AXO S.R.L.
SEDE LEGALE: Galleria Firenze n.3 - Cassola
SEDE INTERVENTO: Lottizzazione San Francesco - Cassola
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Centro Commerciale.
PROCEDIMENTO: Valutazione di Impatto Ambientale .
MOTIVAZIONE V.I.A: ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - Punto 7,
lettera b) “costruzioni di centri commerciali di cui al D.lgs.114/1998”.
L.R. n.4/2016 – Allegato A1 – Punto af-ter) grandi strutture di vendita di cui
all’articolo 22, comma 1, lettera a) della legge regionale n. 50 del 2012
COMUNE INTERESSATO: Romano d’Ezzelino
DATA DOMANDA: 20 ottobre, 2 e 3 novembre 2017
DATA PUBBLICAZIONE: 16 aprile 2018
DATA INTEGRAZIONI: 30 marzo, 31 agosto e 05 settembre 2018, 14 marzo 2019
DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
- Studio di Impatto ambientale;
- Sintesi non tecnica;
- Relazione allegata alla Dichiarazione di non necessità VincA;
- Studio di Impatto Viabilistico;
- Valutazione Previsionale di Impatto acustico;
- Valutazione Previsionale di Impatto acustico di cantiere;
- Valutazione previsionale di impatto luminoso.
Allegati alla richiesta di Permesso di costruire.
- Relazione tecnica;
- Tabella superfici/volumi;
- Tavola 1 – Planimetrie;
- Tavola 2 -Progetto;
- Tavola 3 – Standard;
- Tavola 4 – L. 13.
Elaborati PUA "San Francesco".
- 01 – Inquadramento;
- 02 - Rilievo Stato Attuale;
- 03 - Planimetria generale;
- 04 - Planimetria di progetto;
- 05 - Profili di Progetto;
- 06a - Sezioni di Progetto;
- 06b - Particolari Costruttivi;
- 07a - Verifica parametri urbanistici;
- 07b - Indicazione aree da cedere e vincolare;
- 08 - Planimetria Fognatura Bianca e Nera;
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- 09 - Planimetria Enel - Telecom – Illuminazione;
- 10 - Planimetria Acquedotto-Gas;
- 11 - Viabilità;
- 12 - Planivolumetrico;
- 13 - Simulazione Carico Scarico Merci;
- Allegato 1 - Relazione Tecnica;
- Allegato 2 - NTA;
- Allegato 3 - Schema Convenzione;
- Allegato 4 - Geologica - Geomorfologica - Idrogeologica – Sismica;
- Allegato 5 - Compatibilità idraulica;
- Allegato 6 - Prontuario per la mitigazione ambientale;
- Allegato 7 - Estratto catastale ed elenco delle propietà;
- Allegato 8 - Capitolato;
- Allegato 9 - Computo Metrico Estimativo;
- Allegato 10 - Documentazione fotografica.
PREMESSE
L’intervento è relativo alla realizzazione di un nuovo Centro Commerciale in località San Giuseppe, con su -
perficie di vendita pari a 3.700 mq, intervento che modifica in parte l’attuale assetto del Parco Commerciale
situato lungo la SS 47 in Comune di Cassola (VI).
L’intervento prevede la costruzione di un nuovo edificio, all’interno lotto inpiduato dagli strumenti urba-
nistici vigenti a destinazione commerciale, situato in continuità con altre strutture commerciali esistenti.
L’opera prevista completa il disegno del parco commerciale già pianificato, occupando l’area già servita dalla
viabilità esistente, direttamente connessa con le altre realtà commerciali qui presenti.
Il vigente quadro pianificatori identifica il contesto come polo di carattere commerciale, situato a margine
dell’abitato e direttamente connesso alla viabilità principale.
Il disegno lotto prevede di creare un edificio nell’area centrale dell’area d’intervento, circondato sui lati nord,
est e sud, dagli spazi per la viabilità, per i parcheggi e per il verde.
Tramite apposito accordo è stato definito che il soggetto attuatore del PUA avrà in carico la manutenzione
dell’area verde ad ovest, fuori ambito, che avrà la funzione di separazione tra la realtà commerciale e lo spa-
zio residenziale limitrofo, secondo quanto riportato all’interno del art. 5 comma 4 dello “Schema di conven -
zione” del PUA stesso.
UBICAZIONE
L’intervento si trova in comune di Cassola, in corrispondenza dell’area settentrionale del territorio comunale,
in prossimità del confine con il comune di Romano d’Ezzelino, all’interno del sistema urbano che fa capo a
Bassano del Grappa.
Lo spazio che sarà interessato dalla realizzazione del nuovo centro commerciale si colloca in continuità con
la realtà commerciale già esistente lungo la SR 47.
L’area rientra all’interno del sistema insediativo creatosi a seguito dello sviluppo del tessuto urbano di Bassa-
no del Grappa, che ha dato impulso alla crescita e rafforzamento del sistema di comuni di cintura di Bassa-
no. Il disegno locale è dato da un sistema piuttosto compatto che si colloca nell’area di transizione tra il cen -
tro di Bassano e il nucleo abitato di Romano d’Ezzelino. L’area commerciale all’interno della quale si colloca
l’intervento è legata all’accessibilità determinata dal sistema della SR 47.
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Ortofoto del sito
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Cassola;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Cassola;
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• Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) ;
• Rete Natura 2000.
I riferimenti programmatici sopra indicati rappresentano un quadro generale non sufficientemente descritto,
per il quale si ritengono necessari taluni approfondimenti.
L'area dell'impianto non viene messa in relazione con il:
- il Piano di Tutela delle Acque (PTA), ma l'area si trova all'interno di:
a) di una zona con grado di vulnerabilità alto (valori sintacs 50-70) (PTA - Fig. 2.2 - Carta della Vulnerabilità
Intrinseca della falda freatica della Pianura Veneta);
b) della Zona della ricarica (PTA - Tav. 36 – Zone omogenee di protezione dall'inquinamento);
c) di una zona denominata “Alta pianura veneta, zona di ricarica degli acquiferi (D.C.R. n. 62/2006)" (PTA -
Fig. 2.3 - Zone vulnerabili da nitrati di origine agricola);
Lo S.I.A. non ha indicato il fatto che l'area interessata dall'impianto è all'interno:
- della fascia di ricarica degli acquiferi (art 12 N. d, A ) - tav. 01 del PTRC vigente.
- della area di primaria tutela quantitativa degli acquiferi – Tav. 01b – uso del suolo – acqua del PTRC
adottato (DGR 372/2009).
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
L’intervento previsto si inserisce all’interno del Parco Commerciale esistente, situato lungo la SS 47, in
comune di Cassola. Le opere sono attuazione del piano attuativo denominato “San Francesco”.
L’opera prevista completa il disegno del parco commerciale già pianificato, occupando l’area già servita
dalla viabilità esistente, direttamente connessa con le altre realtà commerciali qui presenti.
L’intervento si sviluppa sulla base di quanto previsto dal Piano di Lottizzazione “San Francesco”, che
prevede la realizzazione di una struttura ad uso commerciale.
La forma del manufatto ricalca la morfologia del lotto; la struttura sarà circondata sui latinord, sud ed est
dai parcheggi dell’attività commerciale, mentre lungo la viabilità di caricoscarico ad ovest saranno ricavati
gli spazi di sosta privati (per dipendenti).
L’edificio sarà ad unico piano, è si prevede la collocazione di 3 attività di vendita non alimentari inserite in
un'unica struttura, con accesso principale sul fronte est e con i locali ad uso servizi sul fronte ovest.
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Lungo il lato ovest dell’edificio saranno quindi realizzati gli accessi di servizio e i portoni di carico/scarico
delle merci.
Il fabbricato verrà realizzato con struttura in c.a.p. adeguatamente coibentata.
L’edificio si sviluppa esclusivamente al piano terra, con accesso principale sul fronte est e con i locali ad uso
servizi e magazzino sul fronte ovest. Saranno previsti inoltre degli spazi ad uso spogliatoio e servizi igienici
con i dovuti servizi per i disabili sempre sul fonte ovest.
La pavimentazione sarà in cemento lisciato rifinito con adeguate resine lavabili, mentre i w.c. verranno rea-
lizzati con mattonelle in ceramica.
Al disopra della copertura, non visibile dall’esterno, si provvederà a collocare una serie di file di pannelli fo-
tolitici, per una superficie complessiva di circa 650 mq., garantendo comunque la necessaria illuminazione e
areazione dei locali interni.
La rete di smaltimento delle acque meteoriche è stata progettata tenendo conto delle pendenze delle corsie e
dei parcheggi. Come si evince dalle Tavole di progetto della fognatura viene prevista una condotta unica di
raccolta alla quale verranno collegate tutte le caditoie che saranno costituite da pozzetti in cls con coperchi
carrabili in ghisa. In prossimità della piazzola ecologica si prevede la posa di un canale grigliato tipo “pir-
cher” che capterà le acque residue ed impedirà lo scolo delle acque sulla sede stradale. Tutte le acque piova -
ne prima di essere smaltite in proprietà attraverso pozzi perdenti, questo è possibile considerando come la
falda sia posizionata a profondità rilevante, e quindi non si avrà interferenza diretta con le dinamiche idriche
sotterranee. Per evitare che vengano trasportati inquinanti in sottosuolo, considerando in particolare il dila -
vamento delle aree di soste a viabilità, prima dell’immissione in sottosuolo le acque saranno trattate attraver-
so sistemi fisici che permettono di trattenere i solidi trasportati e le sostanze potenzialmente inquinanti. La
linea principale di raccolta delle acque meteoriche sarà in cls del diametro di cm 40. I collegamenti con le ca -
ditoie verranno realizzati in PVC del diametro di 125 mm.
Sono stati previsti 11 pozzetti perdenti con capacità complessiva di 605 l/s, 7 serviranno le superfici del lotto
mentre 4 gestiranno le acque provenienti dalla copertura.
La proposta d’intervento interessa una superficie complessiva di circa 13.400 mq, attualmente utilizzati in
parte a fini agricoli e in parte in disuso. L’edificio che sarà realizzato occuperà una superficie pari a circa
4.300 mq, per un’altezza di circa 8 m.
Considerata la destinazione d’uso commerciale, la proposta del PUA è stato dimensionato, per quanto ri-
guarda gli standard, ai sensi della L.R. 50/12 e delle N.T.O. del PI. I parcheggi privati saranno anch’essi repe-
riti all’interno dei lotti nella misura di 15 mq/ 100 mq di Slp, come previsto dall’art. 18 delle Norme Tecniche
del PI. Il dimensionamento complessivo degli standard, inoltre, soddisfa il parametro previsto dall’art. 31
della LR 11/2004 (100 mq di area a standard per ogni 100 mq di Slp di strutture commerciali e direzionali).
Le superfici stradali e destinate a standard (parcheggi e verde) saranno private con vincolo ad uso pubblico.
Si riportano di seguito i parametri dimensionali principali di progetto.
Superficie territoriale complessiva mq.13.439
Superficie fondiaria mq. 6.156
Superficie coperta mq. 4.289
Superficie lorda di pavimento mq. 4.289
Superficie a viabilità (e marciapiede) mq. 1.770
Superficie a standard -parcheggio mq. 3.719
Superficie a standard -verde mq. 1.820
Superficie a standard totale mq. 5.539
Superficie di vendita mq. 3.700
Si ritiene necessario acquisire ulteriori informazioni rispetto all’efficienza energetica dell’edificio, alla
compatibilità ambientale dei materiali utilizzati ed alle stazioni di ricarica elettrica dei veicoli. Sono da
valutare alternative allo scarico in pozzo perdente.
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Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
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QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
Sulla base dei dati analizzati non si riscontrano situazioni di evidente criticità o dinamiche in essere che pos-
sono produrre nel tempo alterazioni capaci di incidere significativamente rispetto alla qualità ambientale
della componente. Va inoltre considerato come le concentrazioni sopra indicate siano riferite ai campiona-
menti effettuati all’interno dell’abitato di Bassano del Grappa, dove si trova un tessuto insediativo più denso
e strutturato rispetto al contesto all’interno del quale si andrà ad operare. Considerando in dettaglio l’ambito
d’intervento, infatti, il tessuto abitato appare meno compatto, la fonte di emissione principale è quella data
dall’asse della SS 47, tuttavia le elaborazioni effettuate da ARPAV (INEMAR) non identificano il traffico vei -
colare come un fattore primario capace di caratterizzare pesantemente la qualità locale.
Le analisi sviluppate hanno evidenziato come il contesto di riferimento territoriale non presenti situazioni di
elevata criticità. Analizzando in dettaglio l’area più prossima all’intervento si rileva come la qualità dell’aria
sia condizionata dagli apporti dovuti al traffico veicolare che percorre la SR 47, poco ad est dell’area.
Relativamente alla gestione della struttura commerciale, trattandosi di un nuovo elemento a se stante, si uti-
lizzeranno impianti e sistemi di riscaldamento moderni, e quindi con livelli emissivi contenuti.
Relativamente ai consumi energetici, e quindi effetti indiretti indotti dal fabbisogno locale, si riporta come
parte dell’energia sarà ricavata tramite lo sfruttamento dell’energia solare, grazie ai pannelli posti in copertu-
ra. È possibile pertanto rilevare come le alterazioni indotte dall’entrata in funzione del nuovo centro com-
merciale, tenendo conto delle fonti delle emissioni e della sensibilità del contesto produrranno effetti negati-
vi lievi.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
Il Comune di Cassola ricade all’interno del territorio di competenza del Consorzio di Bonifica Brenta, che ge-
stisce la rete idrografica consorziale e l’immissione dell’acqua utilizzata per fini irrigui.
L’area in oggetto è pianeggiante, e non è attraversata da corsi d’acqua di primaria importanza per il sistema
idrografico territoriale o locale.
Il reticolo idrografico che attraversa il territorio comunale di Cassola costituisce una risorsa importante sia
per la gestione della risorsa idrica che per le caratteristiche del paesaggio locale Il corpo idrico principale di
riferimento del territorio è il Brenta, che pur correndo al di fuori del territorio comunale, ad ovest, rappre -
senta l’elemento che ha determinato l’assetto territoriale locale e gli equilibri e dinamiche della rete minore.
In prossimità dell’area di intervento non sono presenti corsi d’acqua principali o elementi di maggiore inte -
resse per la gestione delle acque superficiali. Sono interessati spazi agricoli periurbani dove sono presenti
elementi della rete minore, un tempo funzionali alla regimazione delle acque del tessuto agricolo.
Parallelamente al confine sud dell’area d’intervento corre la canaletta Fagan Felette; si tratta di un corpo idri-
co già artificializzato, che poco a valle dell’area è tombinato, utile al deflusso delle acque del sistema posto
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ad ovest dell’area. Si dovrà garantire il rispetto della fascia necessaria per garantire la corretta manutenzione
della canaletta.
L’area oggetto dell’intervento non è attraversata, ne è prossima, a corsi d’acqua di particolare interesse, e per-
tanto non vi sono dati direttamente riferibili all’area coinvolta dalle opere in progetto. È tuttavia utile analiz -
zare il contesto più ampio, al fine di verificare la sussistenza di elementi critici o fattori di rischio ambientale.
Il corso d’acqua più vicino, che rientra nella rete di monitoraggio ARPAV, è il Brenta. La tratta
del Brenta più prossima è quella che si sviluppa in corrispondenza dell’abitato di Bassano del Grappa, nella
tratta ricompresa tra il punto 156-45 “sbarramento per derivazione della centrale cà Barzizza” e il punto 156-
50 “sbarramento di Bassano del Grappa – inizio alveo disperdente”. Per il quinquennio considerato la qualità
chimica della tratta è BUONA.
Dal momento che non si interviene all’interno di aree sensibili dal punto di vista idrogeologico il proponente
afferma che non vi siano alterazioni rispetto a tale componente. Parti delle strutture già esistenti sviluppano
spazi in interrato, senza che questo abbia comportato criticità, la scelta di operare comunque su elementi fuo-
ri terra assicura ulteriormente che non vi siano alterazioni delle dinamiche esistenti.
Si valutano quindi effetti nulli relativamente ai caratteri idrogeologici locali. Sono da valutare le alternative
allo scarico in pozzo perdente.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto. Si ritiene di fare proprie le prescrizioni del Con -
sorzio di Bonifica Brenta, di cui alla nota n.34438 del 07.03.2018.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
Lo spazio all’interno del quale si inserisce l’intervento si colloca ai margini del tessuto insediativo riferito al
nucleo di Bassano del Grappa: tale settore di fatto ricomprende l’abitato dei comuni limitrofi, in particolare
Cassola e Romano d’Ezzelino.
L’area in oggetto riguarda spazi compresi tra la realtà insediative e l’asse della SS 47, in corrispondenza della
tratta che funge da circonvallazione di Bassano.
L’ambito si inserisce quindi all’interno di spazi che fino a poco tempo fa erano a destinazione agricola e che
oggi rientrano nelle aree vocate allo sviluppo insediativo.
In base alla analisi esperita dal Proponente non sono presenti, all’interno dell’area così come nelle sue
adiacenze, spazi o elementi di valore ambientale o di sensibilità naturalistica.
L’area d’intervento si colloca all’interno della classe AA2.1, con suoli su conoidi fluvioglaciali del sistema del
Brenta, con poche tracce di idrografia relitta, formatasi da sabbie e ghiaie fortemente calcaree. Le
caratteristiche del suolo rientra nelle classi con drenaggio da mediocre a lento, bassi rischi di franosità ed
erosione. Si tratta pertanto di spazi che non sono soggetti a situazioni di rischio o che ne limitino lo
sfruttamento per fini insediativi.
Tale valutazione è supportata anche da quanto contenuto all’interno della Tav3 – Carta delle Fragilità del
PAT di Cassola, dove si indica come l’ambito si localizzi all’interno dell’area idonea ai fini delle
trasformazioni urbanistiche.
Rispetto alla classificazione sismica così definita il territorio comunale di Cassola rientra in classe 3: si tratta
pertanto di un ambito dove anche il rischio riferito a fenomeni sismici non assume particolari significatività
La modifica dell’uso del suolo viene considerata limitata e marginale e riguarda spazi che non hanno valore
ambientale o paesaggistico.
La nuova area consolida la struttura già esistente che si colloca in corrispondenza di spazi vocati ad utilizzi
con bacino d’utenza ampio.
Il proponente stima effetti negativi lievi in relazione agli aspetti dell’uso suolo connessi con l'iniziativa.
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In buona sostanza:
- stanti i caratteri fisici e geologici locali, che paiono non comportare limitazioni alle trasformazioni fisiche
del territorio;
- essendo l’area classificata come “idonea” ai fini di utilizzo urbanistico;
- valutato che l’attuale stato dei luoghi non presenta elementi di pregio ambientale nè di potenziale valore
sotto il profilo geologico e idrogeologico;
- non rilevandosi aree soggette a vincolo o tutelate per la loro valenza o criticità;
- dal momento in cui l’edificio di progetto si sviluppa esclusivamente al piano terra, cosicchè solo nella fasi
di cantiere ci saranno limitate (in profondità) interferenze con la matrice suolo/sottosuolo;,
si ritiene che non vi non siano da richiedere integrazioni tematiche sul progetto e non siano da evidenziare
elementi della iniziativa da ricondurre a impatti aggiuntivi e/o significativi sull'ambiente per il comparto
suolo sottosuolo ed acque sotterranee.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
Il riferimento principale per il rumore è la Legge Quadro sull’inquinamento acustico n. 477 del 1995, cui
sono seguiti numerosi decreti attuativi, e norme di carattere regionale.
L’area di intervento andrà a inserirsi nell’are del Pdl San Francesco, area commerciale-produttiva sita a sud-
est della città di Bassano del Grappa e limitata dalla presenza sui confini della S.S. 47, di via Sant’Antonio e
via San Francesco. Sul fronte sud ed ovest il lotto di progetto vede la presenza di un area edificata residen -
ziale, così come verso nord oltre via Sant’Antonio, ad est oltre via San Francesco si trova un edifica pretta-
mente commerciale.
L’area oggetto di intervento è compresa all’interno della zona III nel Piano di Zonizzazione Acustica Comu -
nale, così come i ricettori identificati nella valutazione come i più impattati dalle future emissioni di rumore
dell’attività di progetto, con limiti assoluti di immissione e di emissione di:
- 60 dB(A) nel periodo diurno (6:00-22:00) e 50 dB(A) nel periodo notturno (22:00-6:00);
- 55 dB (A) nel periodo diurno (6:00-22:00) e 45 dB(A) nel periodo notturno (22:00-6:00).
Vista la documentazione si ritiene che il grado di approfondimento del documento di Valutazione
Previsionale di Impatto Acustico non sia sufficiente considerate le finalità emerse; l’argomento non e’stato
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trattato relativamente agli impatti acustici determinati dalle future attività, impianti e traffico indotto
dell’azienda per il periodo diurno e notturno, così come richiesto dalla normativa di settore (ai sensi dell’art.
8 della Legge Quadro n.447 del 26.10.1995 e successive norme attuative nonchè DDG ARPAV n. 3 del
29/01/2008):
- Manca la verifica del traffico indotto dalla futura attività sulle strade afferenti l’area in esame, cioè: delle
indicazione riferibili sui percorsi di collegamento alle strade principali usati dai mezzi di trasporto pesanti e
leggeri, sul numero dei mezzi in ingresso e in uscita dal lotto - pesanti e leggeri - e sulle emissioni di traffico
indotto, allo scopo di valutare l’effettiva incidenza dei livelli incrementali prodotti dai mezzi sia per il
periodo diurno che notturno. Tali livelli, anche come sommatoria degli effetti del traffico esterno alla futura
attività saranno confrontati con i limiti delle infrastrutture stradali percorse dai mezzi di trasporto di cui
sopra.
A riguardo si evidenziano anomalie e potenziali criticità relative ai livelli di rumore riscontrati nella
documentazione e usati per il confronto con i limiti normativi; non si ritiene opportuna la scelta dei periodi
di misura sia in diurno che in notturno, avendo il tecnico operato i monitoraggi in orari di traffico di punta,
non adeguati per la caratterizzazione dei livelli di rumore medi, con conseguenti sovrastime dei livelli di
emissione delle infrastrutture stradali e dei livelli residuali.
I punti di misura usati per caratterizzare i livelli di rumore dell’area in analisi inoltre devono essere
omogenei ai punti di verifica dei limiti assoluti e differenziali, proposti per i ricettori presumibilmente più
impattati dalle emissioni di progetto.
Si ritiene opportuno quindi la verifica con rilievo fonometrico, in periodo diurno e notturno ( negli orari più
appropriati alla caratterizzazione dei livelli di emissione medi tipici dell’area di progetto), i livelli di rumore
residuo anche scorporati dalle emissione stradali, presso gli specifici ricettori prossimi all’area di progetto e
più esposti alle emissioni di rumore degli impianti, attrezzature, aree di carico-scarico e/o parcheggi, nonché
i valori LeqA e L95 orari più bassi riscontrati dal monitoraggio che saranno usati per la verifica del livello
differenziale presso i suddetti ricettori.
Le analisi di cui sopra dovranno essere proposte in tali termini anche per la valutazione delle emissioni di
rumore prodotte nella fase di cantiere.
Inoltre i dati di input delle valutazioni effettuate – compresa l’analisi relativa alla fase di cantiere - devono
avere carattere di riferibilità, a riguardo si chiede di integrare – laddove non è possibile è opportuno
produrre una verifica fonometrica atta alla caratterizzazione delle emissioni della specifica sorgente - le
informazioni con schede tecniche e certificazioni delle macchine, impianti e installazioni di progetto. Se il
progetto prevedesse eventuali punti vendita alimentari si chiedono ulteriori informazioni tecniche e
valutazioni circa le emissioni che caratterizzano le specifiche sorgenti del caso; la valutazione dovrà
riguardare sia il periodo diurno che notturno. A riguardo è opportuno specificare nella documentazione
possibili future attività in tal senso.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Radiazioni ionizzanti e non
ARPAV ha definito un elenco dei comuni a rischio Radon, per i livelli misurati e le maggiori presenze di edi -
fici ed elementi che superano o possono superare le soglie di attenzione. Il Comune di Cassola non rientra in
questa lista. Le maggiori concentrazioni si osservano infatti all’interno dei territori montani, in particolare
nell’area orientale del bellunese e negli spazi ovest dell’altipiano di Asiago.
Inquinamento luminoso
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Secondo la Legge Regionale, il Comune di Cassola ricade tra i Comuni che rientrano, per una porzione di
territorio superiore al 50%, interessata da una fascia di protezione di 10 km da un osservatorio o sito di os-
servazione
La classificazione implica:
• pieto di utilizzo di sorgenti luminose che producano un’emissione verso l’alto superiore al 3% del flusso
totale emesso dalla sorgente;
• preferibile utilizzo di sorgenti luminose a vapori di sodio ad alta pressione;
• per le strade a traffico motorizzato, si selezionino quando possibile i livelli minimi di luminanza e illumi-
namento consentiti dalle norme UNI 10439;
• limite all’uso di proiettori ai soli casi di reale necessità, mantenendo comunque l’orientazione del fascio
verso il basso, non oltre i sessanta gradi dalla verticale;
• orientazione dei fasci di luce privati di qualsiasi tipo e modalità, fissi e rotanti, diretti verso il cielo o verso
superfici che possano rifletterli verso il cielo ad almeno novanta gradi dalla direzione in cui si trovano i tele -
scopi professionali;
• adozione di sistemi automatici di controllo e riduzione del flusso luminoso fino al 50% del totale, dopo le
ore 22, e adottare lo spegnimento programmato integrale degli impianti ogni qual volta sia possibile, tenuto
conto delle esigenze di sicurezza.
Si rileva inoltre che il Comune di Cassola rientri, anche se solo in parte, all’interno di un’area del territorio
regionale classificata con un aumento della luminanza totale rispetto alla naturale tra il 100% e il 300%.
In relazione al progetto, illuminotecnico si rileva come:
a- il progettista utilizza per la classificazione illuminotecnica del progetto la Norma UNI 11248:2007 sostitui-
ta dalla UNI 11248:2016. Per quanto i risultati finali delle due metodologie di analisi siano paragonabili si ri -
chiede di aggiornare la valutazione previsionale di impatto luminoso secondo quanto indicato al punto 9.7
della norma in vigore (categorie illuminotecniche comparabili tra zone contigue e tra zone adiacenti) riguar-
do le aree di parcheggio. Secondo il PICIL del comune di Cassola, via San Francesco, adiacente al futuro par-
cheggio, è classificata ME4b (UNI 11248:2012) pari alla M4 della UNI 11248:2016. Applicando il punto 9.7
della Norma UNI 11248:2016 e quindi classificando il parcheggio come “Area di parcheggio a traffico medio
n° di riferimento 5.9.2 (UNI12464:2014), cui corrispondono un illuminamento medio mantenuto Em di 10 lx
e una uniformità U0 di 0,25 contro i 10 lx per U0 e uniformità 0,40 della analisi del progettista;
b- nella relazione del progettista è presente una “Curva Fotometrica di corpi illuminati in progetto” non suf -
ficiente a dimostrare il rispetto della lettera a) comma 2 dell’art. 9 della L.R. 17/2009 sulla dispersione della
luce verso l’alto. Pertanto si raccomanda di fornire i file Eulumdat così come indicato alla lettera a) del com -
ma 4 dell’art.7 della L.R. 17/2009;
c- deve essere esplicitata la temperatura di colore delle sorgenti a LED utilizzate: causa dei negativi effetti
ambientali dovuti alla componente di luce blu, presente in particolare nelle sorgenti a LED con elevata tem-
peratura di colore, si raccomanda di utilizzare sorgenti con temperatura di colore non superiore a 3000 K.
d- i dati forniti nella valutazione di impatto luminoso rispettano quanto indicato alle lettere b, c e d del com -
ma 2 dell’art.9 della L.R 17/2009;
e- si chiede di valutare una maggior riduzione del flusso luminoso negli orari di chiusura della struttura
commerciale nel caso il parcheggio risulti non fruibile (p.e. presenza di sbarre).
Il progetto illuminotecnico deve essere aggiornato e integrato secondo quanto riportato nei punti sopra indi -
cati.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
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CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
L’intervento consolida il polo commerciale esistente, con caratteristiche similari alle strutture già esistenti.
L’ambito avrà pertanto un aspetto omogeneo, mantenendo la percezione unitaria degli spazi. L’alterazione
complessiva risulterà pertanto contenuta. Dal momento che l’area non presenta elementi di valore, trattando-
si di un contesto insediativo ad uso commerciale e produttivo, legato all’asse della SS 47, già allo stato attuale
non si rilevano valori paesaggistici o identitari. Lo sviluppo dell’area non comporta pertanto alterazioni si-
gnificative del contesto. Le possibili ricadute possono riguardare effetti in riferimento alla qualità degli spazi
in relazione al contesto specifico, la scelta di creare spazi verdi lungo i margini del lotto oggetto d’intervento
mitiga le modifiche indotto. Complessivamente l’effetto è comunque nullo, in considerazione delle caratteri-
stiche del contesto. Nell’area non sono presenti elementi di interesse riferiti alla componente, si valutano
quindi effetti nulli.
Si ritiene, invece, in relazione all’importanza dell’intervento, che interessa un’area di 13.400 mq con l’edifica-
zione di una struttura di superficie pari a 4.300 mq, ed alla particolarità dell’ambito già gravato da altre simi -
li strutture, si ritiene fondamentale proporre una più precisa valutazione paesaggistica, che preveda propor-
zionati interventi di inserimento paesaggistico-ambientale, quali: opere a verde, valorizzazioni di coni visua-
li (“Di valenza si considera lo scenario più ampio, dal momento che risultano ben visibili il sistema montano
del Grappa e dei primi tratti dell’altopiano di Asiago”), connessioni ecosistemiche e della viabilità minore,
soluzioni architettoniche (tetti verdi anche assieme al fotovoltaico, pareti verdi ecc).
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
Lo studio di impatto viabilistico illustra le principali evidenze dello studio redatto ai sensi della DGR n.1047
del 18.06.2013, condotto circa l’assetto della viabilità indotta dal nuovo insediamento commerciale su Via San
Francesco in Comune di Cassola (VI).
Lo studio ha esaminato i flussi veicolari attuali misurati lungo i principali assi della rete viaria dell’area
afferente al sistema nonché determinato le componenti incrementali di traffico connesse all’insediamento in
progetto.
I rilievi del traffico, si sono svolti nelle giornate di venerdì 20 e sabato 21 maggio 2016 lungo Via Papa
Giovanni Paolo II, Via Sant’Antonio, Via San Francesco e Via Zarpellon. Inoltre sono stati effettuati rilievi
negli intervalli di punta del mattino e della sera del venerdì e del sabato, nelle intersezioni stradali (due
intersezione a raso a T e una rotatoria) determinando anche le manovre di svolta e definendo la matrice O/D.
Le verifiche condotte, negli intervalli orari specifici presi a riferimento – Venerdì (h 18:00 –19:00) e Sabato
(h10:00 – 11:00 / h 11:00 – 12:00) ore di punta massima registrate il mattino e alla sera - evidenziano che
complessivamente la rete dell’area risulta essere interessata, nella giornata di venerdì e di sabato da un flusso
veicolare sostenuto, in particolare lungo l’asta viaria di Via Papa Giovanni Paolo II caratterizzato dal
passaggio di mezzi pesanti in entrambe le direzioni.
Tenendo conto delle geometrie degli assi viari esistenti nonché dei nodi, è emerso che i livelli di servizio
attuali degli assi viari e dei nodi risultano adeguati alla domanda di mobilità dell’area.
L’entrata in esercizio dell’intervento in progetto indurrà un naturale incremento dei carichi veicolari
commisurato alle dimensioni del comparto.
Dalle verifiche tecniche condotte si è determinato pertanto che, in rapporto ai carichi veicolari stimati
(somma dei flussi veicolari attuali e indotti,) non persistono particolari e gravi fenomeni di viscosità sulle
aste e sui nodi della rete. Qualche fenomeno di viscosità lo si potrebbe riscontrare sulla Sez. 1, via Papa
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Giovanni Paolo II dove si potrebbero determinare condizioni di flusso instabile per lo più circoscritto e
limitato temporalmente nei 15 minuti più carichi dell’ora di punta del venerdì sera.
Si può pertanto concludere che, dalle verifiche tecniche effettuate, la realizzazione dell’intervento in progetto
non è destinata a determinare condizioni di esercizio, espresse in termini di Livello di servizio, molto più
gravose di quelle attuali, nonostante l’aumento del traffico veicolare. Si evidenzia, comunque, che tutte le
analisi sono state effettuate in presenza del massimo traffico atteso nell’area dell’intervento, cioè nell’ora di
punta del venerdì e del sabato.
Nel corso della giornata, la rete viaria di afferenza nell’area di progetto registra livelli di servizio che si
possono, nel complesso, ritenere idonei a soddisfare la domanda.
l’azienda ha presentato uno studio relativo ai volu mi di traffico indotti dalla nuova struttura basato
su ipotesi cautelative e a favore di sicurezza. Dall’analisi non emergono particolari criticità e non si
riscontrano elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sulla componente traffico determinati
dall’intervento.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto; si ritiene pertanto che la relazione viabilistica,
unita agli approfondimenti successivi, costituiscano uno studio di impatto sul traffico che dimostra la
possibilità di accogliere l’istanza in termini trasportistici.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
Il polo commerciale si colloca in prossimità dell’asse della SS47 e di spazi urbanizzati dove sono attualmente
presenti situazioni che limitano la presenza di specie di particolare sensibilità e valore. Pertanto già allo stato
attuale la componente non ricopre significatività.
Le alterazioni indotte sul contesto a seguito dell’ampliamento confermano lo stato in essere. L’entrata in eser -
cizio della nuova struttura non produce modifiche sostanziali delle dinamiche ambientali che incidono ri-
spetto alla presenza di flora e fauna di interesse naturalistico. L’analisi congiunta delle ricadute permette
quindi di stimare un effetto nullo proprio in considerazione di come nell’area e nell’intorno non siano pre-
senti spazi di valore per la componente. In sede di procedura VIncA del PUA San Francesco è stata indicata
la potenziale presenza di alcune specie animali nell’area, che tuttavia non presentano particolare vulnerabili -
tà trattandosi di specie largamente presenti all’interno di spazi antropizzati, o dotate di buona mobilità e di -
stribuzione ampia. La creazione delle aree verdi limitrofe agli spazi di nuova edificazione permettono di
mantenere ambiti potenzialmente idonei a tali specie.
Le indicazioni progettuali relative alle aree a verde devono essere integrate riguardo i seguenti aspetti:
1. sistemazione a verde: alberature, siepi, aree arbustive, prati;
A questo riguardo si suggerisce di considerare
l’utilizzo di alberi appartenenti a più specie – in una logica di aumento della biopersità -; oltre al già consi-
derato Acer campestre (meglio se nella varietà più adatta agli ambiti urbani “Elsrijk”), anche l’acero riccio
(Acer platanoides), la sophora (Sophora japonica), i tigli (Tilia tomentosa e T. x euchlora), i frassini (Fraxinus
angustifolia e F. excelsior), l’olmo (Ulmus minor), il bagolaro (Celtis australis), il platano (Platanus orienta-
lis), l’albero dei rosari (Melia azedarach), il ginkgo (Ginkgo biloba) ecc. Inframezzando queste scelte con
l’impiego di alberi da fiore, quali meli, ciliegi, Prunus da fiore
la scelta delle specie arbustive appare quanto mai limitata e andrebbe ampliata per migliorare l’effetto pae -
saggistico, di naturalità e per aumentare il livello della biopersità
relativamente alle superfici a prato, è necessario specificare la composizione floristica, le modalità di impie -
go, le cure colturali necessarie.
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una indicazione progettuale specifica delle aree a verde (planimetrie, sezioni, prospetti, particolari) compre-
sa l’area “che verrà realizzato sul lato ovest…come filtro che separa la realtà residenziale dagli spazi com -
merciali”; tale area appare strettamente connessa con l’intervento sia da punto di vista dell’inserimento pae-
saggistico, che rispetto alla fruizione complessiva del comparto, che infine dal punto di vista della
gestione/manutenzione occorre un progetto contestuale a quello definitivo-esecutivo della struttura com-
merciale, che sviluppi maggiormente quanto appena accennato nella richiesta: “Il progetto prevede così di
realizzare un sistema di terrapieni da integrare con il sistema di piantumazione…”
2. computo metrico delle opere a verde: più dettagliato, con incremento delle risorse previste (oggi pari al
6,1% dei costi di realizzazione del PUA, senza considerare il costo complessivo dell’intervento); esso dovrà
contenere una corretta valutazione dei costi di realizzazione e un programma di gestione/manutenzione del-
le opere.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
La nuova struttura, così come la realtà già esistente, non ospita elementi in grado di produrre radiazioni io-
nizzanti e non, se non per quanto riguarda le emissioni dovute agli impianti tecnologici. Si tratta comunque
di elementi in grado di generare campi di ridotta intensità che non assumono significatività. Va inoltre consi-
derato come la nuova struttura utilizzerà macchinari moderni, con maggiore efficienza. Complessivamente,
anche considerato la compresenza di più fonti, si stimano effetti nulli relativamente alla componente.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
finalità che il proponente intende conseguire.
Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
Le osservazioni pervenute ed i relativi rilievi sono stati esaminati e valutati sia in relazione ai contenuti del
progetto iniziale che alla documentazione integrativa successivamente trasmessa dal proponente.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente, in considerazione delle misure
mitigative adottate.
Tutto ciò premesso il Comitato esprime
PARERE FAVOREVOLE
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all’intervento, subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate.
1) L’azienda è impegnata a realizzare le modifiche proposte nel rispetto della documentazione progettuale
presentata e ad attuare le misure mitigative che verranno concordate con il Comune di Cassola, nell’ambito
del successivo procedimento commerciale.
2) A seguito della realizzazione e dell’utilizzo dell’edificio dovrà essere effettuata una mirata ed accurata
indagine acustica di verifica del rispetto del criterio differenziale e del limite di emissione, da ripetersi poi
con frequenza triennale, e mirata ai ricettori presenti in prossimità dell’intervento:
- le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei punti
di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno comunicate
con congruo preavviso ad Arpav;
- nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante una
specifica progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo,
saranno stati comunicati i risultati delle analisi;
- l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio
Previsionale di Impatto Acustico.
L’indagine dovrà prevedere l'analisi del traffico indotto come valutazione dei livelli di emissione relativi alla
specifica sorgente confrontati con i limiti di cui al DM n.142/2004 delle strade su cui impatta il traffico
indotto dal progetto, anche come sommatoria degli effetti.
3) A seguito della realizzazione e dell’utilizzo dell’edificio dovrà essere effettuata una mirata indagine sui
flussi del traffico, al fine di aggiornare/verificare le previsioni contenute nel progetto e valutare l’efficacia e
l’incidenza delle misure mitigative adottate in tema di impatto viabilistico, considerando anche il
riferimento al rapporto tra l’area commerciale ed il capoluogo comunale.
4) In relazione al progetto di mitigazione dell’impatto paesaggistico, la ditta dovrà effettuare un costante
monitoraggio del progetto del verde e con frequenza almeno annuale vengano redatte delle relazioni allo sco-
po. Si dovrà prevedere di sostituire tutte quelle piante che non hanno attecchito o che risultino malate.
5) Dovranno essere rispettate le prescrizioni del Consorzio di Bonifica Brenta di cui alla concessione idrauli -
ca prot.n.3438 del 07.03.2018.
Vicenza, 06 giugno 2019
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
Dott.ssa Silvia Chierchia Andrea Baldisseri
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