determina

              PROVINCIA DI VICENZA
             Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA  C. Fisc. P. IVA 00496080243




          Decreto del Presidente N° 69 DEL 26/07/2021

                   AREA TECNICA
              SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS


DIRIGENTE/RESPONSABILE: Francesco Rucco

OGGETTO: PROVVEDIMENTO DI VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE E
CONTESTUALE APPROVAZIONE PROGETTO AI SENSI DELL’ART. 27 BIS DEL D.LGS.
152/2006
DITTA:    AUTODEMOLIZIONE      BRESOLIN    SRL
PROGETTO:  AMPLIAMENTO    IMPIANTO   DI  AUTODEMOLIZIONE
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: BASSANO DEL GRAPPA


          COPIA CONFORME PROVVEDIMENTO

Titolo: Copia Conforme

Note:



                   Documenti Presenti:

     Titolo      Nome File        Formato                   Data
Impronta
   TESTO ATTO     PR_2021_69.odt      AT - ATTO                  26/07/2021
C81498BF105E5FA99D3CCE47C14D00ECB0E424EE82D19301134BEAD6AED419AD
NON FIRMATO -


   PARERE N.15     Parere Bresolin.pdf INF - DOCUMENTO                 22/07/2021
 AUTODEMOLIZIONE               INFORMATICO
   BRESOLIN
545AAB340BD868380E0369C4088A798BB8BCCA6E4FCB68A7B4FB8EBBB7CB81BA
NON FIRMATO -
                     PROVINCIA DI VICENZA
                   Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA  C. Fisc. P. IVA 00496080243




         DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
               N° 69 DEL 26/07/2021

                         AREA TECNICA
                     SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS



OGGETTO: PROVVEDIMENTO DI VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE E CON­
TESTUALE APPROVAZIONE PROGETTO AI SENSI DELL’ART. 27 BIS DEL D.LGS.
152/2006
DITTA:    AUTODEMOLIZIONE     BRESOLIN     SRL
PROGETTO:  AMPLIAMENTO   IMPIANTO  DI  AUTODEMOLIZIONE
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: BASSANO DEL GRAPPA



               IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA


    Vista la documentazione presentata agli atti in data 30.03.2021, prot n. 13540, ed integrato
in data 31.03.2021 (prot. n. 13953 del 01.04.2021), da parte della ditta Autodemolizione Bresolin srl
con sede legale in Via Luigi Gallo n.17 in Comune di Bssano del Grappa e operativa in via Quartie­
re Pre’ n.50 in Comune di Bassano del Grappa, relativa al progetto “Ampliamento impianto di auto­
demolizione” con cui è stata richiesta l’attivazione della procedura di valutazione impatto ambienta­
le e contestuale approvazione progetto ai sensi dell’art. 27 bis D.Lgs. 152/2006 e dell’art.11 della
LR 4/2016.
    Visto l’elenco delle autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta e assensi
comunque dominanti in materia ambientale, ulteriori rispetto al provvedimento di VIA, necessari
alla realizzazione ed all’esercizio dell’intervento in oggetto, trasmesso dal proponente ai sensi del
comma 2 dell’art.27 bis del D.Lgs. 152/2006 nell’istanza e di seguito riportato:
­ approvazione progetto ai sensi dell’art.208 del D.Lgs. 152/2006
    Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata nell’Allegato
IV alla Parte II del D.Lgs. 152/2006 ­ 7. Progetti di infrastrutture - z.a1) Impianti di recupero di ri-
fiuti pericolosi, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R2 a R9, della parte quarta del
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
    Tenuto conto che la procedura di valutazione impatto ambientale e constestuale approvazio-
ne progetto rientra, per il progetto in parola, tra le competenze inpiduate in capo alla Provincia
dalla Legge Regionale n. 4/2016;
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti­
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
    Tenuto conto altresì che per l'istanza richiamata, l'avvio del procedimento e l'attività istrutto-
ria in materia di VIA e di rifiuti si svolgono in maniera unificata attraverso il coordinamento delle
perse disposizioni in materia, come previsto dall'art.10 c.2 D.Lgs. 152/2006;
    Dato atto che, ai sensi dell’art.27-bis del D.Lgs. 152/2006 :
- con nota prot. 14052 del 01/04/2021 è stata data comunicazione di avvio procedimento e di avve-
nuta pubblicazione della documentazione sul proprio sito provinciale agli enti interessati per le va-
lutazioni di competenza;
- con nota prot. 20159 del 11/05/2021 è stata data comunicazione agli Enti interessati dell’avvenuta
attivazione della fase di consultazione con la pubblicazione, sul sito web provinciale e nella medesi-
ma data, dell’avviso di cui all’art. 23 c.1 lettera e) del D.Lgs. 152/2006, chiedendo al Comune di
Bassano del Grappa, ai sensi di quanto disposto dall’art. 27-bis, comma 4, di dare informazione nel
proprio albo pretorio informatico della pubblicazione del suddetto avviso.
    Tenuto conto che sono pervenute, ai sensi dell'art. 26 comma 3 del D.Lgs. n. 152/2006, spe­
cifiche osservazioni da parte del Comune di Bassano del Grappa, agli atti con prot.20694 del
13/05/2021, trasmesse alla ditta per le eventuali controdeduzioni, con nota agli atti con prot. 22679
del 25/05/2021.
  Viste le integrazioni pervenute in data 11 e 28 giugno 2021.
  Dato atto che:
­ il Comitato tecnico provinciale VIA, nella seduta in modalità presenza e teleconferenza del giorno
15/07/2021, ha espresso parere di compatibilità ambientale del progetto presentato con le prescri­
zioni/raccomandazioni contenute nel parere n.15/2021 allegato al presente provvedimento per costi­
tuirne parte integrante e sostanziale;
­ la Conferenza di Servizi di cui all’art. 14 della L. 241/1990, nella seduta in modalità presenza e te­
leconferenza del giorno 15/07/2021, si è espressa all’unanimità favorevolmente al rilascio dell’auto­
rizzazione richiesta.
Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
nel tempo la situazione aziendale.
Visti:
   • il D.Lgs. n.152/ 2006 “Norme in materia ambientale” ;
   • la L.R. n.3/2000 “nuove norme in materia di gestione dei rifiuti” e s.m.i.
   • la D.G.R. n. 1539 del 27/9/2011 "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile
    2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18
    giugno 2009, n. 69. Disposizioni applicative”;
   • la L.R. 4/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di competen-
    ze in materia di autorizzazione integrata ambientale”
   • Visto il decreto di attribuzione dell'incarico dirigenziale n 11 del 24/11/2020
    Visto l'art. 1, comma 55, della Legge 07.04.2014, n. 56 riguardante le prerogative e
competenze del Presidente della Provincia;

    Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.1 del 25/01/2021 con la quale è sta­
to approvato il Bilancio di Previsione 2021­2023;

    Richiamato il PEG ­ Piano esecutivo di gestione ­ 2021/2023 approvato con Decreto presi­
denziale n. 11 del 12/02/2021;

     Preso atto del parere espresso dal dirigente interessato in ordine alla regolarità tecnica;

    Preso atto del visto di legittimità alle leggi, statuto e regolamenti espresso dal Segretario
Generale di cui al Decreto presidenziale n. 107 del 15/11/2018;

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti­
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
                          DECRETA


  1. Di prendere atto, facendolo proprio, del parere espresso dal Comitato Tecnico Provinciale
    VIA, n. 15 del 15/7/2021, Allegato A al presente provvedimento, di cui forma parte inte­
    grante e sostanziale.
  2. Di adottare la determinazione di conclusione positiva della conferenza di servizi effettuata
    nell’ambito del procedimento unico ex art. 27­bis del D.Lgs. 125/2006 a seguito dell’istanza
    presentata dalla ditta Autodemolizione Bresolin srl con sede legale in Via Luigi Gallo n.17
    in Comune di Bassano del Grappa e operativa in via Quartiere Pre’ n.50 in Comune di Bas­
    sano del Grappa, relativa al progetto “Ampliamento impianto di autodemolizione”.
  3. Di rilasciare il provvedimento di VIA favorevole relativamente all'istanza di cui al punto 1.
  4. Di approvare il progetto per l’impianto di autodemolizione ai sensi dell’art.208 del D.Lgs.
    2152/2006 per l'esercizio dell'installazione al foglio catastale Fg. 17, mappali nn.304, 306,
    308, 310, 314, 316, 394 e 182 del Comune di Bassano del Grappa per l’attività inpiduata
    indicata nell’Allegato IV alla Parte II del D.Lgs. 152/2006 ­ 7. Progetti di infrastrutture -
    z.a1) Impianti di recupero di rifiuti pericolosi, mediante operazioni di cui all'allegato C, let-
    tere da R2 a R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 secondo il
    progetto presentato in sede di istanza VIA e successive integrazioni, subordinatamente alle
    prescrizioni di cui al parere espresso dal Comitato Tecnico Provinciale VIA n. 15 del
    15/07/2021.
  5. Di dare atto che:
    a) la procedura di valutazione dell'impatto ambientale, ai sensi dell'art. 27­bis del D.Lgs. n.
    152/06, dovrà essere reiterata qualora il progetto non venga realizzato entro cinque anni dal­
    la data del presente atto;
    b) il presente provvedimento si riferisce al progetto così come pervenuto, con le successive
    integrazioni presentate; eventuali variazioni progettuali dovranno essere sottoposte a preven­
    tiva valutazione;
    c) il presente atto costituisce variante urbanistica puntuale prevista dalla LR 3/2000 in rela­
    zione agli strumenti urbanistici del Comune di Bssano del Grappa;
    d) verranno specificati con successivo provvedimento le condizioni e le prescrizioni del­
    l’Autorizzazione all’esercizio.
  6. Di prescrivere che nella fase realizzazione del progetto dovrà essere sempre garantita la si­
    curezza per la salute degli addetti ai lavori, dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente cir­
    costante.
  7. Di evidenziare al proponente che ai sensi dell’art. 24, comma 4, della L.R. 3/2000, l’inizio
    dei lavori dovranno iniziare entro 12 mesi e l’impianto dovrà essere messo in esercizio entro
    36 mesi dalla data del presente provvedimento, pena la decadenza dello stesso.
  8. Di dare atto che l’avvio dell’impianto ed il suo esercizio provvisorio nella nuova configura-
    zione, ai sensi dell’art. 25 della L.R. 3/2000, restano subordinati alla presentazione della di-
    chiarazione scritta del direttore lavori attestante la realizzazione delle opere di allestimento
    del sito in conformità al progetto approvato, della comunicazione della data di inizio attività,
    del nominativo del tecnico responsabile dell’impianto e della prestazione delle garanzie fi-
    nanziarie, secondo quanto previsto dalla D.G.R.V. 2721/2014.
  9. Di ricordare che con la comunicazione di avvio dell'esercizio provvisorio la presente
    approvazione progetto integrerà l’autorizzazione già vigente in capo alla Ditta.
  10. Di richiamare l’obbligo di trasmettere alla Provincia il documento di collaudo statico e fun-
    zionale dell'impianto nella nuova configurazione, nei termini di cui all’art. 25 della L.R.
    3/2000 che dovrà contenere quanto prescritto dal parere del Comitato Tecnico provinciale

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti­
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
    VIA n.15/2021, allegato alla presente determinazione dirigenziale.
  11. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
    diretti o indiretti sulla situazione economico­finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
    sensi art. 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
  12. Di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
    all'albo pretorio on line.
  13. il presente provvedimento rispetta il termine previsto dal Regolamento sui procedimenti ammi ­
    nistrativi di competenza della Provincia di Vicenza (Determinazione del Segretario Generale n.
    256 del 26/02/2021)


                            INFORMA CHE
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
La documentazione oggetto dell’istruttoria è visionabile presso il Servizio Rifiuti – VIA ­ VAS
della Provincia di Vicenza, contra' Gazzolle n. 1, Vicenza.
Il presente provvedimento viene trasmesso alla Ditta, al Comune di Bassano del Grappa, ad Arpav
Vicenza, a Ulss n.7 Pedemontana, ad ETRA spa, alla Regione del Veneto – Genio Civile di
Vicenza, al Consorzio di Bonifica Brenta ed al Comando Provinciale e dei Vigili del Fuoco di
Vicenza.
Rimane in capo al Comune di Bassano del Grappa il rilascio dello specifico titolo edilizio,
preliminarmente all’avvio dei lavori di realizzazione, necessario per l’attuazione dell’intervento.
Agli Enti si ricorda la rispettiva competenza in materia di vigilanza e controllo ai sensi delle vigenti
norma, con particolare riferimento alle competenze comunali in materia di edilizia
Di dare mandato al Responsabile del procedimento alla pubblicazione nel sito istituzionale ai sensi
e per gli effetti D.L. 33/2013.


                                         Francesco Rucco
                                         con firma digitale



Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




ALLEGATI     ­ PARERE N.15 AUTODEMOLIZIONE BRESOLIN
         (impronta: 545AAB340BD868380E0369C4088A798BB8BCCA6E4FCB68A7B4FB8EBBB7CB81BA)




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tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
             PROVINCIA DI VICENZA
                   AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                    SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




    VERBALE DELLA COMITATO TECNICO PROVINCIALE VIA
             DEL 15/07/2021
L'anno 2021, il giorno 15 del mese di LUGLIO alle ore 16:30 il Comitato Tecnico Provinciale di V.I.A si è
riunito nella sede provinciale e, per chi ne faceva richiesta, telematicamente, a seguito di regolare
convocazione, per trattare il seguente argomento:
Ditta proponente - Autodemolizione Bresolin S.R.L. .
Progetto - Ampliamento impianto di autodemolizione.
Localizzazione - comune di Bassano del Grappa, via Quartiere Prè n. 50.

All'appello risultano:
SQUARCINA FILIPPO              Presidente               Assente


BALDISSERI ANDREA           Presidente delegato             Presente


CORTESI ANGELO               Commissario               Presente


DE MARCHI ROBERTO             Commissario               Presente


MONTANARI RICCARDO             Commissario               Assente


MURARO TERESA               Commissario               Presente


ROSSI STEFANO               Commissario         In collegamento telematico


SALVIATI STEFANO              Commissario               Presente


SVEGLIADO GIULIA              Commissario               Assente


VALVASSORI RIMSKY             Commissario         In collegamento telematico


VICENTIN ALBERTO              Commissario               Presente

                   Delegato da Direttore
MARIO SERRAIOTTO                            In collegamento telematico
                        Arpav


La Commissione viene presieduta da Andrea Baldisseri, giusta delega del Presidente prot. 28611 del
02/07/2021, che riconosciuta legale l’adunanza in conformità dell’art. 7 del Regolamento per il
funzionamento del Comitato Tecnico Provincia VIA, udita la relazione istruttoria, accertata la completezza
delle informazioni e preso atto della proposta progettuale contenuta nella documentazione tecnica
presentata, esprime congiuntamente al CTP VIA parere unanime, per la pratica in oggetto, nel parere sotto
riportato.

                                                        Pag. 1 di 19
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                   AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                    SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
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            Autodemolizione Bresolin S.R.L.
                       PARERE N. 15/2021

Oggetto: ampliamento impianto di autodemolizione.
PROPONENTE:           Autodemolizione Bresolin S.R.L.
SEDE LEGALE:           Via Luigi Gallo n. 17 – Bassano del Grappa
SEDE INTERVENTO:         Via Quartiere Prè n. 50 – Bassano del Grappa
TIPOLOGIA ATTIVITÀ:       Impianto di autodemolizione.
PROCEDIMENTO:          Valutazione di impatto ambientale ex art.27-bis del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A:        ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
                 infrastrutture - z.a1) Impianti di recupero di rifiuti pericolosi, mediante
                 operazioni di cui all'allegato C, lettere da R2 a R9, della parte quarta del
                 decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
COMUNE INTERESSATO:       \\\
DATA DOMANDA:          30 e 31 marzo 2021
DATA PUBBLICAZIONE:       11 maggio 2021
DATA INTEGRAZIONI:        11 e 28 giugno 2021

DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
 - A1  Relazione tecnica di progetto
  -  A2.1  Inquadramento territoriale (tavola)
  -  A2.2  Planimetria con layout dell’impianto, rete scarichi e mobilità interna vettori (tavola)
  -  A2.3.1 Disegni edilizi nuovo capannone e fotoinserimenti (tavola)
  -  A2.3.2 Disegni edilizi blocco uffici-servizi (tavola)
  -  A3   Piano di Sicurezza (PEI)
  -  A4   Piano di Gestione Operativa (PGO)
  -  A5   Piano di ripristino ambientale
  -  B1   Relazione generale dello SIA
  -  B2   Valutazione previsionale dell’impatto acustico
  -  B3.1  Raccolte cartografiche: PTRC vigente
  -  B3.2  Raccolte cartografiche: PTRC adottato
  -  B3.3  Raccolte cartografiche: PTCP
  -  B3.4  Raccolte cartografiche: PAT e PI
  -  B4.1  Documentazione fotografica
  -  B4.2  Studio della visualità
  -  B5   Attestazione della non necessità della V.Inc.A
  -  B6   Riassunto non tecnico




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                   AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                    SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
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                             PREMESSE
La ditta svolge la propria attività di autodemolizione in Comune di Bassano del Grappa, negli impianti di
Via Di Gallo n. 17, Via di Gallo nn. 8/10 e Via Quartiere Prè n. 50, il cui esercizio è stato autorizzato con un
provvedimento omnicomprensivo di cui alla più recente Determinazione del Dirigente della Provincia di
Vicenza N. 158 del 11/02/2021.
La ditta ha previsto di ampliare la superficie coperta del proprio impianto in Via Quartiere Pré, in modo da
poter ricavare un’area dedicata di trattamento dei veicoli elettrici, attraverso:
a) la realizzazione di un ulteriore corpo di fabbrica, avente un sedime di circa 3˙210 mq (inclusa anche la
recente tettoia), in aderenza e continuità col capannone esistente, sul lato sud di quest’ultimo, in area già
specificatamente destinata a deposito a cielo libero di pertinenza dell’impianto di autodemolizione
medesimo;
b) l’ampliamento (di 3˙700 mq ) della superficie impermeabilizzata scoperta da destinare a deposito a cielo
libero di autoveicoli messi in sicurezza/trattati, ad ovest ed in continuità col sito già autorizzato, in area
attualmente agricola, all’uopo acquisita nella disponibilità della ditta. A seguito della realizzazione dei
suddetti interventi, viene previsto un incremento della propria capacità massima di trattamento da 24˙000
veicoli/anno (potenzialità massima attualmente autorizzata) fino a 30˙000 veicoli/anno (potenzialità massima
di progetto).
L’impianto di Via Q.re Prè attualmente comprende:
1. un’area scoperta (porzione sud-ovest) adibita a deposito di autoveicoli messi in sicurezza (C.E.R. 16 01 06);
2. un capannone (“settore operativo” dell’impianto di autodemolizione) e l’area scoperta pavimentata a nord
adibita a “settore conferimento” degli autoveicoli da trattare (C.E.R. 16 01 04);
3. un’area scoperta pavimentata (porzione est) inizialmente “area logistica”, successivamente convertita in
area di deposito autoveicoli messi in sicurezza/trattati (C.E.R. 16 01 06).
Nell’attuale configurazione, la superficie impermeabilizzata del complesso di Via Quartier Pré ascende a
17˙100 mq , ripartiti sostanzialmente in due bacini scolanti:
• il settore occidentale che comprende l’area di messa in riserva degli autoveicoli fuori uso, il settore
deposito autoveicoli messi in sicurezza e l’involucro edilizio dell’impianto di autodemolizione vero e
proprio, per una superficie complessiva di 9˙710 m 2 , di cui circa 1˙900 m 2 di superficie coperta
(dell’involucro edilizio);
• il settore orientale che comprende l’area di deposito degli autoveicoli messi in sicurezza e trattati, per una
superficie complessiva di 7˙390 m 2 .
L’involucro edilizio dell’impianto di autodemolizione è un capannone avente una superficie coperta di 1˙914
mq (netta: 1˙873 mq) ed un’altezza utile (sottotrave) di 10,00 m. Recentemente la superficie coperta è stata
ampliata mediante la realizzazione di una tettoia di dimensioni 13,50 m x 52,90 m ed altezza utile di 10,00 m
in continuità con la copertura del capannone per gran parte del lato sud di quest’ultimo.
L’intervento in progetto rende necessario anche l’adeguamento del sistema di regimentazione e laminazione
delle acque meteoriche di dilavamento scolanti dalle aree impermeabilizzate del versante occidentale
dell’impianto di autodemolizione (interessato dall’intervento in progetto), afferenti all’originario sistema di
trattamento, al fine di garantirne la funzionalità e l’efficienza pure a seguito della realizzazione del progetto,
oltreché assicurare l’invarianza idraulica rispetto al corpo recettore.
In particolare, dovendosi garantire l’invarianza idraulica (ossia la medesima portata delle acque meteoriche
di dilavamento recapitate nel corpo idrico superficiale), si prevede la realizzazione di una nuova vasca di
laminazione interrata.

                         UBICAZIONE


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L’area, interamente recintata, confina a nord e a ovest con aree agricole e a sud-est con la Roggia Bernarda e
quindi con Strada Cartigliana / Via Q.re Prè oltre la quale si estende la zona artigianale industriale. In
direzione sud trovasi l’area produttiva (P.I.P.) di Via L. Di Gallo, in cui vi sono gli altri due impianti della
ditta di Via L. Di Gallo nn. 8/10 e n. 17 ; a circa 400 m a nord del complesso impiantistico della ditta si
trovano i tracciati della Superstrada Pedemontana Veneta e della S.P. 111 “Nuova Gasparona”, quest’ultima
raccordata con una rotatoria alla Strada Cartigliana / Via Quartiere Pré.
Per quanto riguarda l’inquadramento del progetto rispetto ai piani urbanistici comunali, l’impianto di
autodemolizione ricade in “zona agricola” – sottozona E3.2, ma tuttavia l’area è stata specificatamente
destinata a impianto di autodemolizione (autorizzato dalla Provincia di Vicenza ai sensi dell’art. 208 del
D.Lgs. N. 152/06 e ss.mm.ii.), come risulta anche dalla “Variante revisione parziale al Piano degli Interventi”
n. 03/2018 approvata con D.C.C. N. 13 del 21/03/2019. Ne consegue che, per la realizzazione del nuovo
involucro edilizio (ampliamento del capannone esistente), l’idoneità dell’area, sotto il profilo urbanistico, è
già stata riconosciuta in occasione del rilascio dei precedenti titoli abilitativi.




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PROVINCIA DI VICENZA
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            QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Bassano del Grappa;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Bassano del Grappa;
• Piano Regionale di Tutela delle Acque (P.T.A.);
• Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera ;
• Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali;
• Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
• Rete Natura 2000.
Il Quadro Programmatico evidenzia un’adeguata inpiduazione ed analisi degli strumenti di pianificazione
territoriale che interessano l’area, ma si ritiene di chiedere specifici approfondimenti, considerata la necessità
di rapportare analiticamente il progetto con le sotto elencate sensibilità ambientali, coordinando le stesse,
eventualmente, con il Quadro Programmatico e/o le matrici di riferimento del Quadro Ambientale.
PIANO TERRITORIALE REGIONALE DI COORDINAMENTO (P.T.R.C.)
Lo S.I.A. ha analizzato il PTRC vigente quello approvato con DCR 250/1991 e come PTRC adottati quelli
relativi alle DGR nn. 372/2009 e 427/2013), mentre non si è preso in considerazione il PTRC approvato con
D.C.R. 62/2020; relativamente a quest’ultimo andranno analizzate le sensibilità ambientali rapportandole con
la proposta progettuale. In particolare, si approfondisca l’elaborato denominato “Documento per la
valorizzazione del paesaggio veneto”, in particolar modo il capitolo “4. Atlante ricognitivo” nella parte
relativa al capitolo “21 Alta Pianura tra Brenta e Piave”, Obiettivi e indirizzi di qualità paesaggistica
preliminari ai PPRA (pag. 347) i , rapportando detti approfondimenti con la proposta progettuale, anche al
fine di inpiduare correttamente le eventuali misure di mitigazione necessarie. Le integrazioni che la ditta
trasmetterà a riguardo è opportuno che vengano analizzate all’interno del Quadro Ambientale
“Caratterizzazione dell’impatto paesaggistico”..
PIANO TERRITORIALE PROVINCIALE DI COORDINAMENTO (P.T.C.P.)
Tavola 2.1.A del P.T.C.P. (Zona Nord) - Carta della fragilità
Il S.I.A. non ha indicato il fatto che l’area interessata dall’impianto (tutta) è all’interno di “Alvei fluviali
Disperdenti e Drenanti (art. 29 i )”.
Sarebbe opportuno che venisse analizzata, in sede di integrazioni, le sopraindicata sensibilità ambientale
rapportandola con la proposta progettuale. Le integrazioni che la ditta trasmetterà a riguardo è opportuno
che vengano analizzate all’interno del Quadro Ambientale “Caratterizzazione dell’ambiente idrico” e
“Caratterizzazione del suolo e del sottosuolo”.
Tavola 2.3 del P.T.C.P. - Carta idrogeologica
Il S.I.A. non ha indicato il fatto che ricadono nell’area di cattura pozzi le parti dell’impianto dislocate nella
parte sud-ovest e buona parte dell’area dislocata nella parte nord-ovest (non è compresa nella stessa area di
cattura pozzi l’area di ampliamento e quella posta a nord-est). Il pozzo relativo a detta area di cattura è
denominato dal geoportale della Provincia di Vicenza con la sigla “pozzo comune Rosà – grid 37 ato brenta”.
Le integrazioni che la ditta trasmetterà a riguardo è opportuno che vengano analizzate all’interno del
Quadro Ambientale “Caratterizzazione dell’ambiente idrico” e “Caratterizzazione del suolo e del
sottosuolo”.
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
Lo S.I.A. non ha indicato il fatto che l’area interessata dall’intervento, nelle tavole sottoelencate, è sita
all’interno delle seguenti zone:
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Fig. 2.2 “Carta della Vulnerabilità Intrinseca della falda freatica della Pianura Veneta”
- parte in Grado di vulnerabilità A: Alto – valore sintacs 50-70;
- parte in Grado di vulnerabilità E: Elevato – valore sintacs 70-80 (anche zona ampliamento);
Fig. 2.3 “Zone vulnerabili da nitrati di origine agricola”
- Zone vulnerabili - Alta pianura - zona di ricarica degli acquiferi (Deliberazione del Consiglio regionale n. 62
del 17 maggio 2006)
Tav. 36 “Zone omogenee di protezione dall'inquinamento”:
- Zone omogenee di protezione, Zona della ricarica.
PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (P.A.T.) DI BASSANO DEL GRAPPA
Tav. 5.2 del P.A.T. - Carta delle invarianti
Buona parte dell’area nord-est dell’insediamento e la maggior parte di quella relativa all’ampliamento sono
all’interno dell’area definita da questa tavola del P.A.T. come “Spazi aperti, integrati con l’ambito del
Brenta”
Le N.d.A. al punto “7.1.2) Elementi di interesse ambientale” definisce gli “Spazi aperti, integrati con
l’ambito del Brenta” come “terreni in parte coltivati, ai quali il PAT attribuisce valenza strategica in
quanto concorrono a delimitare il limite dell’estensione urbana verso il Brenta. La disciplina specifica
viene definita dal P.I, nel rispetto delle disposizioni date nei singoli ATO e nel successivo Art. 13”
Lo S.I.A. avrebbe dovuto approfondire il rapporto tra la presenza dell’impianto e la proposta di
ampliamento con il fatto che, secondo il P.A.T., quest’area deve concorrono a delimitare il limite
dell’estensione urbana verso il Brenta.
Tav. 5.3 del P.A.T. - Carta delle fragilità
Il S.I.A. avrebbe dovuto indicare le motivazioni che hanno portato, in sede di P.A.T., ad inpiduare
quest’area come “zona mediamente esposta a rischio geologico idraulico”, rapportandole con l’impianto
esistente e con l'ampliamento previsto.
Tav. 5.4a del P.A.T. - Sistemi territoriali, sottosistemi, ambiti territoriali ottimali (A.T.O.)
Il S.I.A. avrebbe dovuto analizzare puntualmente quanto indicato a riguardo dalle N.T.A. all’art. “34 – ATO
R3.2”.
Tav. 5.4b del P.A.T. - Carta delle trasformabilità
Lo S.I.A. avrebbe dovuto indicare il fatto che buona arte dell’area nord-est dell’insediamento e la maggior
parte di quella relativa all’ampliamento sono all’esterno dell’area indicata come “Azione strategica - Limiti
fisici allo sviluppo insediativo” e sono all’interno dell’area indicata come “Azione strategica – Interventi di
riordino della zona agricola” e avrebbe dovuto mettere in relazione la presenza dell’impianto e della
proposta di ampliamento con quanto sopra indicato rapportandosi anche con quanto indicato a riguardo
dall’art. 2 delle N.T.A...
Tav. 5.5 del P.A.T. – Scelte Strutturali e Scelte strategiche
Lo S.I.A. avrebbe dovuto rapportarsi con le ragioni che hanno portato ad inpiduare questa zona come
“area in cui salvaguardare e recuperare gli spazi aperti agricoli e naturali” considerando che detta
caratteristica le è stata attribuita in quanto la stessa area viene considerata come “spazio aperti integrato con
l’ambito del Brenta”.
Si richiede, inoltre, che lo S.I.A. metta in relazione l’ampliamento proposto con le norme che regolano il
consumo di suolo (L.R. 14/2017).
PIANO REGIONALE GESTIONE RIFIUTI
Tav. A2.2 Planimetria con lay out dell’impianto
La tavola grafica di progetto riporta il raggio dei 100 metri dalle abitazioni poste a sud. Considerato
l’ampliamento dell’attività verso nord-ovest, e la presenza di abitazioni in tale direzione, si ritiene che la
Tavola progettuale debba dare evidenza anche delle distanze dei 100 dall’abitazione più vicina.

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Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

             QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
Si tratta di un progetto di riorganizzazione e di ampliamento dell’impianto di autodemolizione di Via
Quartiere Prè gestito da Autodemolizione Bresolin, che esercita la sua attività anche in altri due impianti
limitrofi (Via Luigi di Gallo n. 17 e nn. 8/10).
La motivazione nasce dall’esigenza di poter gestire la dismissione dei primi veicoli ibridi/elettrici e
l’aumento della necessità di rottamazione degli autoveicoli tradizionali.
Autodemolizione Bresolin s.r.l. prevede un incremento del 25% della propria capacità massima di
trattamento, da 24˙000 veicoli/anno (potenzialità massima attualmente autorizzata) fino a 30˙000 veicoli/anno
(potenzialità massima di progetto).
Ad oggi l’impianto di via Q.re Prè comprende:
   1. Un’area scoperta (porzione sud-ovest) adibita a deposito di autoveicoli messi in sicurezza (C.E.R. 16
     01 06), di superficie di circa 4.400 mq.
   2. Un capannone (“settore operativo” dell’impianto di autodemolizione) e un’area scoperta
     pavimentata a nord adibita a “settore conferimento” degli autoveicoli da trattare (C.E.R. 16 01 04)
     che occupano un complessivo di 5.700 mq. All’interno del capannone (che occupa una superficie
     coperta di 1914 mq) vi sono le aree di messa in riserva dei veicoli da trattare, le aree di smontaggio
     /demolizione, contenitori di stoccaggio rifiuti, e una pressa compattatrice.
   3. Un’area scoperta pavimentata (porzione est) inizialmente “area logistica”, successivamente
     convertita in area di deposito autoveicoli messi in sicurezza/trattati (C.E.R. 16 01 06), avente una
     superficie di circa 7000 mq.
L’impianto è fornito di 2 sistemi di captazione / trattamento delle acque meteoriche, uno per l’area di
deposito sud-ovest, l’altro per ‘area di deposito est.
L’accesso all’impianto di Via Q.re Prè avviene, oltrechè dal terminale di Via Di Gallo, anche da Via Q.re Prè
(attraverso un ponte sulla Roggia Bernarda) tramite l’originario ampio passaggio carraio con cancello
metallico motorizzato. Nei pressi (a lato) di quest’ultimo accesso trovasi un box prefabbricato adibito ad
ufficio-servizi dell’impianto.
Lungo i confini nord e ovest dell’attuale sito è stata realizzata un’arginatura in terreno naturale inerbito
(cunetta verde) alberata, finalizzata al mascheramento visivo e alla protezione ambientale e quindi con
funzioni di filtro e barriera nei confronti della contermine zona agricola.
Le attività di “costruzione” in progetto riguarderanno:
    La realizzazione di un ulteriore corpo di fabbrica, avente un sedime di circa 3˙000 mq (inclusa anche
     la recente tettoia), in aderenza e continuità col capannone esistente, sul lato sud di quest’ultimo, in
     area già specificatamente destinata a deposito a cielo libero di pertinenza dell’impianto di
     autodemolizione medesimo. In corrispondenza dell’angolo sud-ovest del nuovo capannone sarà
     addossato un blocco uffici-servizi avente un sedime di 70 mq, a tre piani fuori terra “in sagoma col
     capannone la cui copertura si estenderà opportunamente verso est con una pensilina a sbalzo a
     coprire un ulteriore sedime di 100 mq.
    L’ampliamento (di 3˙700 mq) della superficie impermeabilizzata scoperta da destinare a deposito a
     cielo libero di autoveicoli messi in sicurezza/trattati, ad ovest ed in continuità col sito già autorizzato
     in area, attualmente agricola, acquisita nella disponibilità della ditta. La superficie pavimentata sarà
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    infine esternamente idraulicamente compartimentata (sui lati nord ed ovest) da una cordonata (di
    contenimento) in calcestruzzo.
    La realizzazione di sistemi di captazione-collettamento e di laminazione delle acque meteoriche. Per
    “recuperare” i volumi di laminazione “persi” con la realizzazione degli interventi in progetto e per
    sopperire idraulicamente all’aumento “netto” di superficie impermeabilizzata scoperta, risulta
    necessario prevedere l’implementazione ex novo di un volume di laminazione almeno pari a 542 mc.
    Per garantire un congruo margine di sicurezza, si è stabilito di realizzare una nuova vasca di
    laminazione di tutte le acque meteoriche di dilavamento delle superfici pavimentate scoperte del
    versante occidentale del sito di autodemolizione del volume netto di circa 650 mc. La vasca di
    laminazione (vedasi disegno di progetto in Allegato A1.7) avrà dimensioni utili in pianta: 17,20 x
    8,20 m e una profondità netta di 4,60 m. Per prevenire fenomeni di sedimentazione nella vasca
    suddetta sarà previsto un sistema di miscelazione dell’acqua raccolta. Gli interventi di progetto
    garantiranno l’invarianza idraulica; sarà confermata una portata massima allo scarico delle acque
    meteoriche scolanti dal versante occidentale dell’impianto pari a 12,5 lt/s che verrà integralmente
    trattata dall’impianto di decantazione e disoleazione esistente.




                          Layout generale

DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
L’ampliamento non comporterà una variazione del ciclo produttivo in quanto come riportato nella relazione
tecnica, nella “fase di esercizio” tutte le operazioni previste nella situazione definitiva di progetto rimangano
le medesime già effettuate nell’impianto esistente.
Si elencano a seguito le principali operazioni di recupero:
     presa in carico e messa in riserva dei veicoli fuori uso,
     messa in sicurezza / bonifica dei veicoli fuori uso, mediante la rimozione di fluidi e componenti
     pericolosi in “isole” appositamente attrezzate;
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     inertizzazione airbag;
     eventuale esaurimento gas bombole con apposite attrezzature;
     smontaggio manuale degli autoveicoli messi in sicurezza, per il recupero di pezzi di ricambio
     commercializzabili e per la rimozione di componenti da alienare come rifiuti;
     deposito differenziato dei rifiuti prodotti;
     pressatura delle carcasse bonificate mediante pressa oleodinamica.
Le operazioni di messa in sicurezza / smontaggio-demolizione e pressatura degli autoveicoli vengono
effettuate all’interno di involucri edilizi. I piazzali esterni, interessati da depositi, sono pavimentati e
presidiati da una rete di captazione delle acque meteoriche, collegata ad impianti di raccolta, laminazione e
trattamento, con recapito nella Roggia Bernarda
Il ciclo produttivo è ben rappresentato nello schema a blocchi sottoriportato.
Il deposito di autoveicoli messi in sicurezza trattati (CER 160106) prevede accatastamento su 2 livelli.




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                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

        111QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
L’attività di autodemolizione consta di operazioni manuali che non producono emissioni in atmosfera di tipo
convogliato ed eventuali emissioni diffuse derivanti dalle attività di messa in sicurezza e di
demolizione/smontaggio degli autoveicoli, effettuate a portoni aperti all’interno del capannone, sono da
considerarsi poco significative.
Per quel che riguarda la specifica operazione di esaurimento/bonifica delle bombole di gas combustibile
(metano, GPL), essa viene eseguita all’aperto con l’ausilio di apposite apparecchiature “vacuum gas”,
mediante le quali il gas combustibile eventualmente ancora presente viene estratto e combusto e la bombola
viene inertizzata con azoto. Quest’operazione determina un’emissione di un’esigua portata di gas combusti
che si ritiene non possa comportare effetti significativi

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
Dal punto di vista idrografico, il territorio comunale di Bassano del Grappa ricade all’interno del bacino
nazionale del Brenta-Bacchiglione. Il Fiume Brenta si origina dal lago di Caldonazzo, a quota 450 metri s.l.m.
e sfocia nel Mar Adriatico a Brondolo. La lunghezza dell’asta dalle sue origini fino a Bassano del Grappa è di
circa 70 km mentre lo sviluppo totale fino alla foce è di quasi 174 km.
Il sito di progetto si colloca oltre 250 m a est dell'argine che delimita l’area golenale del Fiume Brenta; in
prossimità del confine sud-orientale dell’impianto trovasi la Roggia Bernarda, che scorre con direzione nord-
sud costeggiando Via Quartiere Pré fino a Cartigliano. Con riferimento al più recente rapporto A.R.P.A.V.
sullo stato delle acque superficiali del Veneto, relativo al monitoraggio 2019 gli esiti del monitoraggio
evidenziano uno standard “elevato” (livello 1) della qualità delle acque superficiali in corrispondenza
dell’area in esame. Si evidenzia in particolare il rispetto degli standard della qualità dell’acqua per tutti i
parametri indagati.
L’impianto di autodemolizione di Via Quartier Pré non produce alcun refluo industriale. Gli eventuali spanti
e colaticci delle aree operative nel capannone vengono corrivati da apposite canalette all’interno di vasche a
tenuta, per essere definitivamente alienati a rifiuti presso impianti terzi autorizzati. Gli unici scarichi idrici
dell’installazione sono le acque meteoriche di dilavamento dei piazzali e delle coperture dei fabbricati,
queste ultime esaurite nell’immediato sottosuolo mediante pozzi assorbenti (vedasi capitolo successivo).
Il progetto in discussione prevede la realizzazione di un nuovo fabbricato in ampliamento all’esistente e
l’ulteriore impermeabilizzazione di un’area agricola adiacente da asservire all’impianto di autodemolizione.
Gli interventi in progetto riguardano esclusivamente il bacino scolante occidentale, la cui rete di raccolta
delle acque meteoriche deve necessariamente essere modificata/adeguata. Con la realizzazione delle opere di
fondazione del nuovo capannone, verrà meno il “catino” riempito con materiale ghiaioso drenante della
porzione di area esterna a sud dell’impianto e quindi anche il corrispondente volume di accumulo
disponibile per la laminazione delle acque meteoriche. Ne consegue che per garantire l’invarianza idraulica
rispetto alla situazione esistente, risulta necessario realizzare una nuova vasca di laminazione interrata


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opportunamente dimensionata, oltre che per compensare la perdita di volume di accumulo, anche tenendo
conto del (seppure modesto) incremento di superficie impermeabilizzata del bacino scolante occidentale.
Come evidenziato nella Valutazione di compatibilità idraulica, le modifiche di progetto non possono
determinare alcuna modifica del regime idraulico del corso d’acqua superficiale, essendo garantito il rispetto
del limite di portata prescritto dal Consorzio di Bonifica Pedemontano Brenta per lo scarico nella Roggia
Bernarda.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
L’area in esame, che si colloca nell’unità geografica dell’Alta Pianura Veneta immediatamente a sud dei
rilievi prealpini, è caratterizzata dalla presenza di numerosi corsi d’acqua ad andamento subparallelo che la
attraversano in direzione approssimativamente N-S. A questi corsi d’acqua, fra i quali il fiume Brenta e il
fiume Astico, si deve l’erosione e anche la messa in posto di ragguardevoli quantità di materiali sciolti di
provenienza fluvioglaciale, che hanno dato origine, a partire dal Quaternario, ad un materasso alluvionale
costituente il sottosuolo dell’alta pianura vicentina.
Come evidenziato nell’estratto della Carta Geologica del Veneto, il sottosuolo del sito è interessato dalla
presenza di un banco di depositi alluvionali di natura prevalentemente ghiaiosa e sabbiosa, derivanti dalla
deposizione di materiali di disfacimento delle Prealpi e Alpi Venete ad opera del reticolo idrografico locale
L’alimentazione del sistema idrogeologico dell’alta
pianura del bacino del Brenta avviene in massima parte
per apporti sotterranei derivanti dalle dispersioni idriche
di subalveo dei corsi d’acqua naturali (segnatamente il
fiume Brenta) e artificiali (canali di irrigazione), e solo
secondariamente determinate dall’infiltrazione degli
afflussi meteorici. Le isofreatiche rappresentate nella Carta
Geologica del Veneto evidenziano come la direzione
prevalente dei deflussi sotterranei in sinistra idrografica
del Fiume Brenta manifestino un’orientazione di tipo
NNO-SSE, mentre in destra idrografica la direttrice di
scorrimento è all’incirca meridiana. Il gradiente idraulico
medio locale risulta pari a 1 ÷ 3 ‰, con i valori massimi
nei pressi delle aree in fregio all’asta fluviale.
Sulla base dei dati bibliografici si stima che localmente la
superficie libera della falda oscilli mediamente attorno a
10 ÷ 20 m di profondità dal p.c., con un regime freatico
contraddistinto in genere da una piena autunnale e da una
magra tardo-invernale, con escursioni massime di circa 8 ÷
9 m.
Per quanto riguarda gli aspetti qualitativi, si precisa che l’area impermeabilizzata scoperta dell’impianto,
nell’attuale configurazione autorizzata, può ritenersi sudpisa in due bacini scolanti, occidentale ed
orientale. Le acque meteoriche di dilavamento scolanti dal bacino occidentale vengono integralmente trattate
con un impianto dedicato costituito da due manufatti in c.a.v. di decantazione e disoleazione con recapito
finale, di tutte le acque trattate, nella Roggia Bernarda. Anche le acque meteoriche di dilavamento del bacino
scolante orientale vengono convogliate ad un impianto di trattamento che pure recapita le acque trattate

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nella Roggia Bernarda. Tuttavia, a differenza di quello asservito al bacino occidentale, l’impianto di
trattamento delle acque meteoriche scolanti dal bacino orientale è dotato di sfioro di troppo-pieno in un
sistema disperdente (con recapito nell’immediato sottosuolo) del volume eccedente la capacità dell’impianto
stesso in occasioni di precipitazioni di eccezionale intensità. Il sistema disperdente è in definitiva necessario
per far fronte ad eventi meteorici emergenziali; si evidenzia al proposito come il volume di precipitazione
eccedente la capacità dell’impianto di trattamento sia sicuramente incontaminato (oltreché per l’esaurimento
del fenomeno di dilavamento anche per effetto della elevata diluizione) e possa quindi essere smaltito
nell’immediato sottosuolo senza problemi di sorta (“terza” pioggia incontaminata). In altre parole,
l’intervento del sistema disperdente (della “terza” pioggia) rappresenta una circostanza alquanto remota che
si potrebbe verificare per eventi meteorici con Tempo di Ritorno (TR) compreso fra 25 e 30 anni.
Nell’immediato sottosuolo vengono pure esaurite, mediante pozzo disperdente, le acque meteoriche dei
pluviali delle coperture del fabbricato esistente, incontaminate stante l’assenza di camini sulla copertuna e di
fenomeni di ricaduta di sorta. Tutte le aree impermeabilizzate scoperte sono idraulicamente
compartimentate e presidiate da canalette di raccolta delle acque meteoriche. Lo stato di fatto sopra
rappresentato è quello autorizzato, legittimato a seguito della precedente procedura di screening a V.I.A..
A parere del proponente il progetto non può determinare alcun impatto significativo nei confronti delle
matrici ambientali suolo – sottosuolo – acque sotterranee, poiché sono adottate/previste tutte le misure
necessarie ad evitare scarichi incontrollati nel suolo. L’unico nuovo scarico sul suolo è costituito dalle acque
meteoriche dei pluviali del nuovo capannone in progetto, che non possono veicolare alcun inquinante
significativo stante l’assenza di camini sulle coperture. Non sono del pari prevedibili nemmeno fenomeni di
ricaduta dovuti alle emissioni degli impianti produttivi contermini, considerato che sopravento rispetto
all’impianto sono presenti solamente attività e casolari agricoli, nonché l’area golenale del Fiume Brenta.
Ai fini della maggiore tutela della falda, considerata che il sito si ubica in area di ricarica degli acquiferi, si
ritiene opportuno adottare le seguenti prescrizioni:
    i pozzetti di ispezione dei pozzi disperdenti dovranno essere ubicati in aree sopraelevate oppure
     dovranno essere dotati di apposite guarnizioni a tenuta, al fine di impedire la veicolazione
     incontrollata di potenziali inquinanti direttamente nel sottosuolo;
    il Proponente dovrà presentare una valutazione tecnica, supportata da documentazione fotografica,
     relativa allo stato di conservazione ed efficienza dei pozzi disperdenti esistenti;
    dovrà inoltre essere prodotto un piano di monitoraggio e manutenzione degli stessi sistemi di
     infiltrazione facilitata nel sottosuolo.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
Con riferimento al Piano di Classificazione Acustica Comunale l’involucro edilizio è stato inserito in area di
classe V^ (aree prevalentemente industriali), mentre le aree pertinenziali esterne dell’impianto (piazzali di
deposito) ricadono parte in classe IV^ (aree di intensa attività umana) e parte restante in classe III^ (aree di
tipo misto). Le aree contermini a nord dell'impianto ricadono in classe III^ (aree di tipo misto) e le aree
contermini a sud rientrano in classe V^.
Come ricettori si sono inpiduati:
   l’abitazione del custode/proprietario di una attività produttiva a confine con facciate a distanza di
    120 m dal capannone attuale, inclusa in classe V (Ricettore 1),


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     abitazione rurale posta a nord ovest, ad una distanza di circa 100m dal capannone, inclusa in classe
     III (Ricettore 2).
L’attività dell’impianto viene condotta esclusivamente in periodo diurno, dalle ore 7,30 alle 12,00 e dalle ore
13,30 alle 18,00.
Il clima acustico della zona è determinato dal traffico veicolare lungo Via Quartiere Pré, e dal contributo più
in lontananza del traffico sulla Strada Provinciale 111 e sulla nuova Superstrada Pedemontana Veneta.
Per quel che riguarda le sorgenti di pertinenza, nella situazione attuale vengono inpiduate:
    il funzionamento - all’interno del capannone - della pressa idraulica per la riduzione volumetrica in
     “pacchi” delle carcasse di autoveicoli bonificati, con contemporaneo impiego di caricatore idraulico a
     polipo per l’alimentazione della pressa stessa e per lo scarico e l’accatastamento dei “pacchi”, con
     una persistenza temporale (delle sorgenti rumorose) al massimo pari a 3 ore/giorno in periodo
     diurno;
    le operazioni di messa in sicurezza e di trattamento degli autoveicoli, effettuate manualmente dagli
     operatori, in apposite postazioni (isole di bonifica), con l’ausilio di attrezzature specifiche (l’utilizzo
     di attrezzature portatili elettropneumatiche risulta essere saltuario) con una persistenza temporale
     massima di 9 ore/giorno in periodo diurno:
    il transito di autocarri e bisarche in entrata ed uscita (stimato in 30 vettori / giorno);
    le operazioni di carico e scarico di autoveicoli / carcasse con carrello elevatore. Queste operazioni
     vengono assimilate alla semplice movimentazione di mezzi pesanti.
Nello stato di progetto si prevede un tempo di funzionamento della pressa compattatrice di 4 ore / giorno;
rimane inalterata invece l’attività di messa in sicurezza / trattamento. Si studiano inoltre le attività di
manovra dei mezzi e dei carrelli elevatori nel nuovo piazzale a nord ovest.
Per il traffico indotto che accedono all’impianto si valuta un incremento da 30 a 40 veicoli/giorno. Si valutano
inoltre aree di manovra e manovre dei carrelli elevatori anche nella nuova area scoperta lato nord -ovest.
Su questa base tramite software previsionale opportunamente tarato vengono calcolati i livelli residui, di
emissione (chiamati ‘immissioni attività Bresolin’) e ambientali da cui risulta un sostanziale rispetto dei limiti
assoluti. I limiti differenziali – da quanto emerge - risultano calcolati considerando il livello ambientale
riferito al periodo di riferimento e non relativo alla situazione di massimo disturbo.
In sede di verifica strumentale ad attività avviata dovrà essere valutato il limite differenziale presso R2 nel
massimo disturbo; dovrà essere inpiduato un periodo della giornata con movimentazione automezzi e
scarico di carcasse nel piazzale nord-ovest e contestuale utilizzo di pressa e caricatore.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Secondo quanto riportato nello studio è esclusa la presenza di materiali radioattivi ai sensi del D. Lgs.
17/03/95, N. 230. Per quel che riguarda l’inquinamento luminoso nell’allegato B5 si riporta che l’attività di
autodemolizione viene condotta esclusivamente in periodo diurno e non comporta perciò alcuna alterazione
della luminosità all’interno dei siti considerati. Non viene affrontato invece la presenza di sorgenti di
radiazioni non ionizzanti.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.



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CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
Il territorio comunale di Bassano del Grappa risulta molto variegato dal punto di vista naturalistico e
paesaggistico, trovandosi in una posizione di congiunzione tra l’Alta Pianura Vicentina e le Prealpi Venete.
Come più dettagliatamente descritto nel paragrafo precedente, la porzione settentrionale del Comune risulta
dominata da rilievi collinari e montani, con la presenza di vaste aree boscate, mentre la restante parte del
territorio risulta ripartita tra le aree urbanizzate più prossime al centro storico, l’ambiente fluviale dell’area
golenale del Fiume Brenta e i vasti appezzamenti agricoli che interessano le porzioni meridionali e
occidentali, spesso sudpisi in un reticolo di vie e sentieri campestri, nella forma caratteristica della
cosiddetta “centuriazione romana”.
L’impianto di autodemolizione di Via Quartiere Pré rientra nell’Ambito di Paesaggio denominato “Alta
Pianura tra Brenta e Piave”. Gli elementi superstiti di maggior pregio per il contesto paesaggistico agricolo
locale sono i corsi d’acqua, in primo luogo il Fiume Brenta, ambito ad elevata valenza ambientale e
naturalistica tutelato come sito appartenente alla rete Natura 2000, e secondariamente le rogge Bernanda e
Dolfina, per la presenza sulle sponde di filari alberati e della tipica vegetazione ripariale. I principali
elementi detrattori del paesaggio sono evidentemente gli insediamenti produttivi, gli elementi
agroindustriali locali ed il tracciato della Superstrada Pedemontana a nord.




Sin dalla sua origine, per l’impianto di autodemolizione di Quartiere Pré, Autodemolizione Bresolin ha
implementato efficaci misure di mitigazione ambientale/paesaggistica, realizzando in particolare opportune
cinte arboree oggi ben sviluppate in altezza lungo tutto il perimetro aziendale. Particolare attenzione è stata
riservata anche all’aspetto estetico dell’involucro edilizio, curandone i particolari architettonici e la
colorazione (verde).
Il Proponente ritiene che le misure di mitigazione previste siano sufficienti a ridurre al minimo l’impatto
sulla componente ambientale “paesaggio” determinato dalla realizzazione del progetto. Come rappresentato
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nelle inquadrature dell’Elaborato B4.2 sullo studio della visualità, non appaiono significative modificazioni
del paesaggio locale, con particolare riferimento alla vista dall’argine del Fiume Brenta, nemmeno per
quanto riguarda l’ampliamento dell’involucro edilizio, anche per l’interposta presenza del fabbricato della
ditta Fiorese che ne occulta parzialmente la visuale. La modifica più evidente ed apprezzabile risulta essere
invece il potenziamento della fascia alberata sul lato ovest della ditta, che migliorerà sensibilmente
l’inserimento di tutta l’area “produttiva” nel contermine contesto agricolo.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
Le principali arterie stradali che interessano il sito di Autodemolizione Bresolin sono la Superstrada
Pedemontana Veneta e la S.P. 111 “Nuova Gasparona”, che veicolano il traffico a lunga percorrenza di
collegamento tra il Bassanese e l’Alto Vicentino. Un’altra via di comunicazione molto importante è la “Strada
Cartigliana” (che in prossimità del sito di progetto prende il nome di “Via Quartiere Pré”) che collega
Bassano del Grappa a Cartigliano. A Cartigliano si snoda un’altra importante strada di comunicazione del
Bassanese, la S.P. 58 “Ca’ Dolfin”
Ciò premesso, la principale strada di avvicinamento all’impianto di Autodemolizione Bresolin è la S.P. 111
“Nuova Gasparona” e il relativo raccordo viabilistico con la Strada Cartigliana / Via Quartiere Pré.
Secondariamente può essere utilizzato anche il tratto meridionale di quest’ultima strada, ma sussistendo
alcune limitazioni al traffico pesante circolante sulle strade afferenti al Centro di Cartigliano, quest’opzione
risulta meno preferibile, soprattutto per i conferimenti di autoveicoli mediante bisarche.
Vista la mancanza di dati di traffico aggiornati, sono stati effettuati dei rilevamenti di traffico locale su via
Quartiere Prè nel corso di tre giorni feriali a metà del mese di dicembre scorso (15-16-17 dicembre 2020) ed è
stata effettuata una valutazione specialistica (allegato B1.1). Dall’indagine risulta un flusso di traffico medio
pari a 10˙460 passaggi totali / giorno, un valore intermedio tra i volumi di traffico stimati dal P.T.C.P. per la
S.P. 58 “Ca’ Dolfin” e per la S.P. 111 “Nuova Gasparona”; a questo valore corrisponde un flusso di traffico
medio pari a 12˙817 passaggi di veicoli equivalenti / giorno. Nella relazione redatta dallo Studio Logit è stato
anche valutato il L.O.S. (Level of Service) della strada indagata che risulta pari a D, condizioni di flusso
stabile sebbene non ottimale a causa dei picchi di traffico intenso in corrispondenza delle punte biorarie
(soprattutto al mattino).
Il traffico indotto determinato dal conferimento degli autoveicoli all’impianto è pertanto riconducibile in
misura principale alla componente di traffico pesante, stimabile in una decina di conferimenti al giorno che,
considerando entrata ed uscita dei mezzi, corrisponde a circa venti passaggi di veicoli pesanti al giorno. Per
le operazioni di allontanamento dei rifiuti prodotti, che sono costituiti principalmente da carcasse di veicoli
pressate, vengono impiegati mezzi pesanti con una frequenza corrispondente a circa un trasporto giornaliero
(quando effettuato). Il traffico indotto dall’attività di Autodemolizione Bresolin nella configurazione esistente
risulta già ricompreso nei volumi di traffico misurati.
Il progetto in discussione prevede un incremento della potenzialità di trattamento fino a 30˙000
autoveicoli/anno che si traducono in 3 conferimenti in più al giorno. Questo incremento del traffico indotto
risulta oggettivamente trascurabile in relazione ai volumi del traffico locale in essere.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.



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CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI ED AGRONOMICHE, FLORA E FAUNA
Il sito di Autodemolizione Bresolin si colloca ai margini meridionali del Comune di Bassano del Grappa, in
prossimità del confine col Comune di Cartigliano, a ridosso di una zona produttiva consolidata prossima alle
principali strade di collegamento del Bassanese e quindi in un ambiente particolarmente urbanizzato,
quantunque contornato dalle aree agricole più prossime al Brenta. In sito non si riscontrano biotipi pregiati o
di particolare interesse naturalistico e non sono nemmeno presenti specie protette da leggi nazionali,
regionali e/o da convenzioni internazionali, com’è del tutto logico attendersi in ragione delle caratteristiche
dell’area stessa, connotata da una vocazione prettamente produttiva.
Il Proponente, per quanto sopra rappresentato, ritiene che l’impatto determinato dal progetto sulle presenti
matrici componenti ambientali sia da considerarsi del tutto irrilevante, se non nullo.
                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE PER LA TUTELA DEI SITI S.I.C./Z.P.S PER LA V.INC.A.
L’impianto si colloca a ridosso della zona produttiva di via Quartiere Prè, oltre 250 m ad esr dell’argine
sinistro dell’area golenale del Fiume Brenta (SIC/ZPS IT3260018 “Grave e Zone umide della Brenta”).
L’attività della ditta, che consta di operazioni meccaniche e prevalentemente manuali di messa in riserva e
smontaggio degli autoveicoli, con riduzione volumetrica delle carcasse bonificate mediante pressatura, non
produce alcuno scarico industriale o emissione aeriforme che possa interessare l’ambiente circostante e in
particolare il sito Natura 2000. Le acque meteoriche di dilavamento dei piazzali vengono raccolte, trattate e
recapitate nella Roggia Bernarda che scorre ad est dell’impianto. Le emissioni acustiche risultano entro i
limiti.
In occasione dello screening a V.I.A. espletato nel 2010, era stata redatta un’approfondita Valutazione di
Incidenza Ambientale, le cui conclusioni hanno escluso che l’attività della ditta potesse comportare effetti
significativi sul sito della rete Natura 2000; su questa base si ritiene di poter escludere che l’attività possa
comportare effetti significativi. Il progettista dichiara la non necessità della valutazione di incidenza
(Allegato B5).
Si chiede di valutare la possibilità dell’estensione della fascia boscata sul lato nord-ovest, sulla base
dell’effettiva disponibilità dei terreni attigui, anche in quota parte, allo scopo di inserire una “fascia
tampone” a maggior tutela del SIC/ZPS IT3260018 “Grave e Zone umide della Brenta”.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.


CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Date le caratteristiche dei rifiuti gestiti, le modalità di trattamento ed i presidi ambientali in essere si può
ragionevolmente escludere qualsivoglia effetto negativo sulla salute pubblica legato alla presenza di sostanze
tossiche; per quanto concerne le radiazioni (ionizzanti e non), è esclusa la presenza di materiali radioattivi ai
sensi del D. Lgs. 17/03/95, N. 230 e la natura dei rifiuti gestiti è tale da escludere la presenza di agenti
patogeni.
L’impianto è stato al tempo valutato anche sotto il profilo della sicurezza, con particolare riferimento al
rischio incendio. La prevenzione degli incendi viene attuata con interventi di carattere generale ed interventi
specifici sotto il controllo del competente Comando VV.F. di Vicenza. Le misure di protezione adottate sono

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estremamente cautelative e tali da prevenire, in caso di incendio, un interessamento delle aree limitrofe.
Parallelamente all’istruttoria di V.I.A., viene anche attivato il procedimento di “esame progetto” (di
modifica) antincendio presso il competente Comando Provinciale dei VV.F. di Vicenza.
Non risultano segnalazioni da parte dell’Aulss n.7 Pedemontana, competente per territorio.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.


               VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                           CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
finalità che il proponente intende conseguire.
Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
monitoraggio post-operam finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti.
Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza di
rischi ambientali, sanitari ed ecologici
Il parere espresso dalla Commissione è relativo sia alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale che
a quella di approvazione progetto per l’attività di gestione rifiuti, oggetto di votazione all’interno della
conferenza dei servizi, il cui elenco è riportato in premessa al presente parere.
L’approvazione progetto costituisce variante urbanistica puntuale prevista dalla L.R. n.03/2000, in relazione
al P.A.T. ed al P.I. del Comune di Bassano del Grappa.

                       Tutto ciò premesso si esprime
                       PARERE FAVOREVOLE
             all’intervento, subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate.

1 Lo specifico titolo edilizio dovrà essere rilasciato da parte del Comune di Bassano del Grappa, preliminarmente
all’avvio dei lavori di realizzazione.
In sede di collaudo si dovrà procedere con i seguenti adempimenti/obblighi.
2. Impatto acustico
Verifica dela compatibilità acustica mediante indagine di verifica del rispetto del criterio differenziale e del limite di
emissione, da ripetersi poi con frequenza triennale, e mirata ai ricettori presenti in prossimità dell’impianto:
a) le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei punti di
misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno comunicate con congruo
preavviso ad Arpav;

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b) nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante una specifica
progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo, saranno stati comunicati i
risultati delle analisi;
c) l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio Previsionale di
Impatto Acustico.
3.Ambiente idrico
Verifica del rispetto dei limiti allo scarico delle acque meteoriche derivanti dall’intervento di progetto.
4. Suolo e sottosuolo
Al fine della maggiore tutela della falda, considerato che il sito si ubica in area di ricarica degli acquiferi, si d ovrà dare
evidenza della realizzazione dei nuovi pozzetti disperdenti, nonché dell’adeguamento di quelli esistenti, secondo la
proposta progettuale proposta con le integrazioni dell’11.06.2021.
5. Risorse naturali ed habitat S.I.C./Z.P.S.
Relazione sullo stato di avanzamento della realizzazione della fascia boscata, con relativo eventuale crono-programma di
completamento delle piantumazioni.
6. L’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale addetto al
ricevimento-selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli aspetti ambientali e di sicurezza/rischio segnalati
(chimico e rumore); di tale definizione dovrà essere dato riscontro in occasione della presentazione del certificato di
collaudo finalizzato all’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio.

Vicenza, 15 luglio 2021



  F.to Il Segretario                                 F.to Il Presidente
Dott.ssa Ingrid Bianchi                                Andrea Baldisseri




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