determina

              PROVINCIA DI VICENZA
             Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA  C. Fisc. P. IVA 00496080243




        Determinazione Dirigenziale N° 991 DEL 22/07/2021

                   AREA TECNICA
              SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS


DIRIGENTE/RESPONSABILE: Filippo Squarcina

OGGETTO: PROVVEDIMENTO DI VALUTAZIONE D’IMPATTO AMBIENTALE E
CONTESTUALE AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE AI SENSI DELL’ART. 27 BIS
DEL           D.LGS.         152/2006
DITTA    PROPONENTE     -    CORRADIN     RAFFAELLA.
PROGETTO - COSTRUZIONE DI TRE CAPANNONI AD USO ALLEVAMENTO POLLI DA
CARNE, DI UN RICOVERO ATTREZZI, DI UN UFFICIO CON SERVIZI, E MODIFICA AI
VENTILATORI  ESISTENTI  NEL  CAPANNONE  AUTORIZZATO   N. 1.
LOCALIZZAZIONE   –   CAMISANO   VICENTINO,   VIA  PIAZZOLA.
COMUNI INTERESSATI – PIAZZOLA SUL BRENTA (PROVINCIA DI PADOVA)


          COPIA CONFORME PROVVEDIMENTO

Titolo: Copia Conforme

Note:



                   Documenti Presenti:

     Titolo       Nome File       Formato                   Data
Impronta
   TESTO ATTO      DD_2021_991.odt     AT - ATTO                 22/07/2021
E9277296A82AF8898B7E22470633E5BF1E79C9A5733B28AE039C0008B576CB8C
NON FIRMATO -


PARERE N.16 CORRADIN Parere Corradin 2.pdf INF - DOCUMENTO                  22/07/2021
   RAFFAELLA                INFORMATICO
72AA25016D61BAD1A6EAB85D6D3A5719A563F95F67AED48ED9787B0023A13571
NON FIRMATO -
                     PROVINCIA DI VICENZA
                   Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA  C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINA N° 991 DEL 22/07/2021

                         AREA TECNICA
                     SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS



OGGETTO: PROVVEDIMENTO DI VALUTAZIONE D’IMPATTO AMBIENTALE E
CONTESTUALE AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE AI SENSI DEL­
L’ART.    27   BIS   DEL     D.LGS.    152/2006
DITTA    PROPONENTE    ­   CORRADIN     RAFFAELLA.
PROGETTO ­ COSTRUZIONE DI TRE CAPANNONI AD USO ALLEVAMENTO POLLI
DA CARNE, DI UN RICOVERO ATTREZZI, DI UN UFFICIO CON SERVIZI, E MODIFI ­
CA AI VENTILATORI ESISTENTI NEL CAPANNONE AUTORIZZATO N. 1.
LOCALIZZAZIONE   – CAMISANO   VICENTINO,  VIA  PIAZZOLA.
COMUNI INTERESSATI – PIAZZOLA SUL BRENTA (PROVINCIA DI PADOVA)



                          IL DIRIGENTE

Vista la documentazione presentata in data 14.01.2021 (prott. nn. 1441, 1442, e 1443), ed integrata
in data 26.01.2021 (prot. n. 3269), in data 11.02.2021 (prot. n. 5832) ed in data 12.02.201 (prot. n.
6153), da parte della ditta Corradin Raffaella, con sede legale in via Rezzonica n. 3/A in Comune di
Piazzola sul Brenta (PD) e operativa in via Piazzola in Comune di Camisano Vicentino, relativa al
progetto “costruzione di tre capannoni ad uso allevamento polli da carne, di un ricovero attrezzi,
di un ufficio con servizi, e modifica ai ventilatori esistenti nel capannone autorizzato n. 1.” con cui
è stata richiesta l’attivazione della procedura di valutazione impatto ambientale (VIA) e contestuale
autorizzazione integrata ambientale (AIA) ai sensi dell’art. 27 bis del D.Lgs. 152/2006.
Visto l’elenco delle autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta, e assensi comun­
que denominati, ulteriori rispetto al provvedimento di VIA, necessari alla realizzazione ed all’eser­
cizio dell’intervento in oggetto, trasmesso dal proponente ai sensi del comma 2 dell’art. 27­bis del
D.Lgs. nell’istanza e di seguito riportato:
­ rilascio dell’AIA ai sensi dell’art. 29 sexies del D.lgs152/06;
Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata nell’Allegato III alla
Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. ­ 7 ac) Impianti per l'allevamento intensivo di pollame o
di suini con piu' di:
   ­ 85000 posti per polli da ingrasso, 60000 posti per galline;
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti­
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
   ­ 3000 posti per suini da produzione (di oltre 30 kg) o
   ­ 900 posti per scrofe.
Tenuto conto che la procedura di valutazione impatto ambientale e contestuale autorizzazione inte­
grata ambientale rientra, per il progetto in parola, tra le competenze inpiduate in capo alla Provin­
cia dalla Legge Regionale n. 4/2016 (Allegato A e B).
Tenuto conto altresì che per l'istanza richiamata, l'avvio del procedimento e l'attività istruttoria in
materia di VIA e di AIA si svolgono in maniera unificata attraverso il coordinamento delle perse
disposizioni in materia, come previsto dall'art. 10 c.2 del D.Lgs. 152/2006.
Dato atto che, ai sensi dell’art. 27­bis del D.Lgs. 152/2006:
­ con nota prot. 6496 del 15/02/2021 è stata data comunicazione di avvio procedimento e di avvenu­
ta pubblicazione della documentazione sul sito web provinciale agli enti interessati per le valutazio­
ni di competenza;
­ con nota prot. 16496 del 19/04/2021 è stata data comunicazione agli enti interessati dell’avvenuta
attivazione della fase di consultazione con la pubblicazione, sul sito web provinciale dell’avviso di
cui all’art. 23 c.1 lettera e) del D.Lgs. 152/2006 con contestuale richiesta al Comune di Camisano
Vicentino, ai sensi di quanto disposto dall’art. 27­bis, comma 4, di dare informazione nel proprio
albo pretorio informatico della pubblicazione del suddetto avviso.
Tenuto conto che sono pervenute, ai sensi dell'art. 27 bis c.4 del D.Lgs. n. 152/2006, le osservazioni
di:
­ Comune di Piazzola sul Brenta, con nota agli atti prot. 19095 del 04/05/2021
­ Comune di Camisano Vicentino, con nota agli atti prot. 22623 del 25/05/2021
trasmesse successivamente al proponente per le considerazioni di pertinenza, con note prot. 20869
del 14/05/2021 e prot. 23211 del 28/05/2021, in aggiunta alla comunicazione con la quale è stata
inoltrata la richiesta di integrazione generale.
Viste le integrazioni pervenute in data 23/06/2021.
Dato atto che:
­ il Comitato tecnico provinciale VIA, nella seduta in modalità sincrona e teleconferenza del giorno
15/07/2021, ha espresso parere di compatibilità ambientale del progetto presentato con le prescri­
zioni/raccomandazioni contenute nel parere 16/2021 allegato al presente provvedimento per costi­
tuirne parte integrante e sostanziale.
­ la Conferenza di Servizi di cui all’art. 14 della L. 241/1990, nella seduta in modalità sincrona e te­
leconferenza del 15/07/2021, si è determinata favorevolmente al rilascio dell’autorizzazione inte­
grata ambientale richiesta.
Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
nel tempo la situazione aziendale.
Ritenuto di specificare in successivo provvedimento i limiti, le prescrizioni ed il piano di monito­
raggio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale.
Visti:
   • il D.Lgs. n.152/ 2006 “Norme in materia ambientale” ;
   • la L.R. n.3/2000 “nuove norme in materia di gestione dei rifiuti” e s.m.i.
   • la D.G.R. n. 1539 del 27/9/2011 "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile
    2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18
    giugno 2009, n. 69. Disposizioni applicative”;
   • la L.R. 4/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di competen­
    ze in materia di autorizzazione integrata ambientale”
   • Visto il decreto di attribuzione dell'incarico dirigenziale n 11 del 24/11/2020

Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti­
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
    Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.1 del 25/01/2021 con la quale è sta­
to approvato il Bilancio di Previsione 2021­2023;

    Richiamato il PEG ­ Piano esecutivo di gestione ­ 2021/2023 approvato con Decreto presi­
denziale n. 11 del 12/02/2021;

                         DETERMINA

  1. di prendere atto, facendolo proprio, del parere espresso dal Comitato Tecnico Provinciale
    VIA, n. 16 del 15/07/2021, Allegato A al presente provvedimento, di cui forma parte inte­
    grante e sostanziale;
  2. di adottare la determinazione di conclusione positiva della conferenza di servizi effettuata
    nell’ambito del procedimento unico ex art. 27­bis del D.Lgs. 125/2006 a seguito dell’istanza
    presentata dalla ditta Corradin Raffaella, con sede legale in via Rezzonica n. 3/A in Comune
    di Piazzola sul Brenta (PD) e operativa in via Piazzola in Comune di Camisano Vicentino,
    relativa al progetto “costruzione di tre capannoni ad uso allevamento polli da carne, di un
    ricovero attrezzi, di un ufficio con servizi, e modifica ai ventilatori esistenti nel capannone
    autorizzato n. 1”;
  3. di rilasciare il provvedimento di VIA favorevole relativamente all'istanza di cui al punto 1;
  4. di rilasciare l'Autorizzazione Integrata Ambientale, ai sensi dell'art. 29­sexies del D.lgs. n.
    152/2006, per l'esercizio dell'installazione al foglio catastale n. 15, mappale n. 190 del Co­
    mune di Camisano Vicentino per l’attività inpiduata al punto nell’Allegato III alla Parte
    II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. ­ 7ac) Impianti per l'allevamento intensivo di pollame
    o di suini secondo il progetto presentato in sede di istanza VIA­AIA e successive integrazio­
    ni;
  5. di dare atto che:
    a) la procedura di valutazione dell'impatto ambientale, ai sensi dell'art. 27­bis del D.Lgs. n.
    152/06, dovrà essere reiterata qualora il progetto non venga realizzato entro cinque anni dal­
    la data del presente atto;
    b) il presente provvedimento si riferisce al progetto così come pervenuto, con le successive
    integrazioni presentate; eventuali variazioni progettuali dovranno essere sottoposte a preven­
    tiva valutazione;
    c) verranno specificati con successivo provvedimento i limiti, le prescrizioni ed il piano di
    monitoraggio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale.
  6. di prescrivere che:
    ­ nella fase realizzazione del progetto dovrà essere sempre garantita la sicurezza per la salute
    degli addetti ai lavori, dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente circostante;
    ­ il proponente, per gli adempimenti di cui all'art. 28 del D.Lgs. 152/06, dovrà trasmettere un
    resoconto annuale dei monitoraggi, entro il 30/04 a partire dall’anno successivo avvio del­
    l'impianto;
  7. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
    diretti o indiretti sulla situazione economico­finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
    sensi art. 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012);

  8. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
    all'albo pretorio on line;

  9. di prendere atto il presente provvedimento rispetta il termine previsto dal Regolamento sui pro­
    cedimenti amministrativi di competenza della Provincia di Vicenza (Determinazione del Segre ­
    tario Generale n. 256 del 26/02/2021).


Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti­
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
                            INFORMA CHE

Il presente provvedimento sostituisce le autorizzazioni ambientali settoriali di cui all'allegato IX,
parte seconda del D.lgs. 152/2006:
­ Autorizazzione alle emissioni in atmosfera.

Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
La documentazione oggetto dell’istruttoria è visionabile presso il Servizio Rifiuti – VIA ­ VAS
della Provincia di Vicenza, contra' Gazzolle n. 1, Vicenza.
Il presente provvedimento viene trasmesso a Comune di Camisano Vicentino, Comun e di Piazzola
sul Brenta, ARPAV di Vicenza, Regione del Veneto – Genio Civile di Vicenza, Consorzio Bonifica
Brenta, AVEPA
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l’attuazione dell’intervento.
Agli Enti si ricorda la rispettiva competenza in materia di vigilanza e controllo ai sensi delle vigenti
norma, con particolare riferimento alle competenze comunali in materia di edilizia
Di dare mandato al Responsabile del procedimento alla pubblicazione nel sito istituzionale ai sensi
e per gli effetti D.L. 33/2013.


                                       Sottoscritta dal Dirigente
                                         Filippo Squarcina
                                         con firma digitale



Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




ALLEGATI     ­ PARERE N.16 CORRADIN RAFFAELLA
         (impronta: 72AA25016D61BAD1A6EAB85D6D3A5719A563F95F67AED48ED9787B0023A13571)




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tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
             PROVINCIA DI VICENZA
                   AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                    SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




    VERBALE DELLA COMITATO TECNICO PROVINCIALE VIA
             DEL 15/07/2021
L'anno 2021, il giorno 15 del mese di LUGLIO alle ore 16:30 il Comitato Tecnico Provinciale di V.I.A si è
riunito nella sede provinciale e, per chi ne faceva richiesta, telematicamente, a seguito di regolare
convocazione, per trattare il seguente argomento:
Progetto - costruzione di tre capannoni ad uso allevamento polli da carne, di un ricovero attrezzi, di un
ufficio con servizi, e modifica ai ventilatori esistenti nel capannone autorizzato n. 1.
Localizzazione – Camisano Vicentino, via Piazzola.
Comuni interessati – Piazzola sul Brenta (provincia di Padova)

All'appello risultano:
SQUARCINA FILIPPO              Presidente               Assente

BALDISSERI ANDREA           Presidente delegato             Presente

CORTESI ANGELO               Commissario               Presente

DE MARCHI ROBERTO             Commissario               Presente

MONTANARI RICCARDO             Commissario               Assente

MURARO TERESA               Commissario               Presente

ROSSI STEFANO               Commissario         In collegamento telematico

SALVIATI STEFANO              Commissario               Presente

SVEGLIADO GIULIA              Commissario               Assente

VALVASSORI RIMSKY             Commissario         In collegamento telematico

VICENTIN ALBERTO              Commissario               Presente

                   Delegato da Direttore
MARIO SERRAIOTTO                            In collegamento telematico
                       Arpav

La Commissione viene presieduta da Andrea Baldisseri, giusta delega del Presidente prot. 28611 del
02/07/2021, che riconosciuta legale l’adunanza in conformità dell’art. 7 del Regolamento per il
funzionamento del Comitato Tecnico Provincia VIA, udita la relazione istruttoria, accertata la completezza
delle informazioni e preso atto della proposta progettuale contenuta nella documentazione tecnica
presentata, esprime congiuntamente al CTP VIA parere unanime, per la pratica in oggetto, nel parere sotto
riportato.




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                    Corradin Raffaella
                       PARERE N. 16/2021

Oggetto: Costruzione di tre capannoni ad uso allevamento polli da carne, di un ricovero attrezzi, di un
ufficio con servizi, e modifica ai ventilatori esistenti nel capannone autorizzato n. 1.
PROPONENTE:           Corradin Raffaella
SEDE LEGALE:           Via Rezzonica n. 3/A - Piazzola sul Brenta (PD)
SEDE INTERVENTO:         Via Piazzola - Camisano Vicentino
TIPOLOGIA ATTIVITÀ:       Allevamento intensivo di pollame.
PROCEDIMENTO:          Valutazione di impatto ambientale ex art.27-bis del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A:        ALLEGATO III alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7ac) Impianti
                 per l'allevamento intensivo di pollame o di suini con piu' di:
                 - 85000 posti per polli da ingrasso, 60000 posti per galline;
                 - 3000 posti per suini da produzione (di oltre 30 kg) o
                 - 900 posti per scrofe.
COMUNE INTERESSATO:       Piazzola sul Brenta (PD)
DATA DOMANDA:          14 e 26 gennaio 2021
DATA PUBBLICAZIONE:       19 aprile 2021
DATA INTEGRAZIONI:        13 aprile e 23 giugno 2021

DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
DOCUMENTI PER VIA
 - 1 Introduzione
 - 2 Quadro Programmatico
 - 3 Quadro Progettuale
 - 4 Quadro Ambientale
 - 4.1 Modellizzazione delle dispersioni in atmosfera
 - Modello per la Dichiarazione di Non Necessità di Valutazione di Incidenza
 - Relazione non necessità Vinca
 - Sintesi non tecnica VIA
 - Valutazione previsionale impatto acustico
 - Relazione sull’impatto viabilistico
 - Analisi degli odori
 - Domanda per il rilascio del provvedimento autorizzatorio unico
 - Modello Elenco Elaborati
 - Dichiarazione valore opere e oneri istruttori
 - Dichiarazione delle qualifiche professionali e di veridicità ed esattezza di quanto esposto nello SIA
 - Dichiarazione dei redattori e qualifiche professionali
 - Dichiarazione conformità urbanistica
 - Allegato A Elenco autorizzazione, intese, concessioni, licenze, pareri, concerti, nulla osta e assensi
 - Avviso WEB Facsimile
 - Lettera trasmissione ENTI
   DOCUMENTI PER L’AIA
 - Dichiarazione sostitutiva atto di notorietà
 - Verifica obbligo relazione sostanze pericolose

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  -  Dichiarazione PMI
  -  Scheda A – Informazioni generali
  -  Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Vicenza
  -  Documenti comprovanti la titolarità dell'azienda
  -  CTR 1:5000
  -  Mappa catastale
  -  Estratto PRG Camisano Vicentino
  -  Piano di zonizzazione acustica
  -  Permesso di costruire
  -  Richiesta permesso di costruire
  -  Concessione derivazione pozzo
  -  Autorizzazione rifiuti
  -  Parere di compatibilità ambientale
  -  Relazione sui vincoli urbanistici, ambientali e territoriali
  -  Schema a blocchi
  -  Tabella accasamenti
  -  Richiesta deroga benessere animale
  -  Scheda B – Dati e notizie impianto
  -  Relazione processi produttivi
  -  Identificazione e inpiduazione impatto acustico
  -  Scheda C
  -  C 6 Nuova relazione processi produttivi
  -  C 7 nuovo schema a blocchi
  -  Scheda D – Inpiduazione proposta impiantistica ed effetti ambientali
  -  Allegati D6.D7.D8.D9.D10.D11.D12.D13.D14
  -  Stima delle emissioni provenienti dai processi produttivi
  -  Confronto con le BAT
  -  Sistema di gestione ambientale
  -  Scheda E – Modalità di gestione degli aspetti ambientali e piano di monitoraggio
  -  E 3 Descrizione delle modalità di gestione ambientale
  -  E 4 Piano di Monitoraggio e Controllo
  -  Sintesi non tecnica AIA
    TAVOLE PROGETTUALI
  -      TAV 1 Planimetrie
  -      TAV 2 Prospetti
  -      TAV 3 Sistemazione esterna
  -      Relazione tecnica di progetto
    DOCUMENTI PER PIANO AZIENDALE AVEPA
  -  P. AZ 1 Approvazione Piano Aziendale AVEPA
  -  P. AZ 2 Dichiarazione per la concimaia.

                            PREMESSE
L'azienda agricola Corradin Raffaella ha sede legale in Via Rezzonica 3/A a Piazzola sul Brenta (PD), ed è
attualmente composta da n. 1 capannone avicolo situato in Via Piazzola a Camisano Vicentino (VI) e la
massima potenzialità di accasamento è di 39.990 capi per ciascun ciclo; la durata dei cicli di accasamento è di
50 gg e vuoti sanitari di circa 14 gg,; l’azienda riesce ad effettuare quindi circa sei cicli all’anno.

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L’azienda ha in progetto i seguenti interventi:
1) modifiche ai ventilatori presenti nel capannone esistente (edificio n. 1);
2) la realizzazione di 3 nuovi capannoni avicoli (edifici n. 2, 3, 4);
3) la realizzazione in ogni capannone (compreso l'esistente) di una vasca per le acque di lavaggio e di un'area
decantazione polveri;
4) la realizzazione di un ricovero attrezzi, per contenere il parco macchine utilizzato nel centro zootecnico, e
di locali di servizio (edificio n. 5);
5) piantumazione di una siepe perimetrale;
6) installazione di un impianto fotovoltaico;
7) installazione di un arco di disinfezione dei mezzi in entrata al centro zootecnico;
8) installazione di un biofiltro per abbattimento degli odori.
Per garantire un adeguato comfort agli animali i capannoni saranno provvisti di impianto di ventilazione
forzata, impianto di raffrescamento (cooling system) e centralina con sonde di rilevamento per il controllo
climatico.
Allo stato futuro l’azienda potrà accasare 186.296 capi a ciclo, per un peso medio allevabile di circa 131 t.
I cicli dei polli da carne dureranno mediamente 50 giorni e pertanto sarà possibile fare circa 6 cicli di
accasamento all’anno; il riferimento è alla massima potenzialità accasabile, considerando la possibilità di
richiedere la deroga al benessere animale per accasamenti fino a 39 kg/mq.

                         UBICAZIONE
Il centro zootecnico è inserito in un territorio che si presenta a forte vocazione agricola con una modesta
pressione insediativa; l'azienda agricola è situata nella parte est del territorio del comune di Camisano
Vicentino (VI), sul confine con il Comune di Piazzola Sul Brenta.
Secondo il Piano Regolatore Comunale (PRG) del Comune di Camisano Vicentino (VI), l'area rientra in zona
a prevalente destinazione agricola, caratterizzata da un paesaggio che presenta elementi tradizionali
eterogenei ad alta integrità ecologico-paesaggistica. Secondo quanto riportato dalla Carta delle fragilità del
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), l'area in oggetto d'intervento non rientra tra quelle
classificate vulnerabili.




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                          Ortofoto del sito

            QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Camisano Vicentino;
• Piano Regolatore Generale (P.R.G.) del Comune di Camisano Vicentino;
• Piano Regionale di Tutela delle Acque (P.T.A.);
• Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera ;
• Rete Natura 2000.
Il Quadro Programmatico evidenzia un’adeguata inpiduazione ed analisi degli strumenti di pianificazione
territoriale che interessano l’area, ma si ritiene di chiedere specifici approfondimenti, considerata la necessità
di rapportare analiticamente il progetto con le sotto elencate sensibilità ambientali, coordinando le stesse,
eventualmente, con il Quadro Programmatico e/o le matrici di riferimento del Quadro Ambientale.
PIANO TERRITORIALE REGIONALE DI COORDINAMENTO (P.T.R.C.)
Sarebbe opportuno che nello S.I.A. venga analizzato il solo PTRC vigente 2020 e che, in proposito, venga
effettuata una verifica complessiva dei capitolo relativi al PTRC (.2.2.1, 2.2.2 e 2.2.3).
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.


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             QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
L'impianto, costituito attualmente da un capannone adibito all'allevamento di polli da carne, è situato nel
Comune di Camisano Vicentino (VI) ed iscritto catastalmente al foglio n. 15, particella n. 190. Nel capannone
vengono accasati potenzialmente 39990 capi/ciclo.
Nello stato futuro si prevede un ampliamento con 3 nuovi capannoni, da realizzare per stralci: al rilascio
della concessione edilizia, nell'arco di un anno verrà realizzato il capannone n. 3 e, ottenuta l'agibilità, si
procederà all'accasamento dei capi; una volta avviato l'allevamento nel capannone n. 3 si inizierà la
costruzione del capannone n. 2 che si concluderà sempre nell'arco di un anno dall'avvio dei lavori e così pure
per il capannone n. 4.
Il progetto in particolare prevede:
1) modifiche ai ventilatori presenti nel capannone esistente (edificio n. 1):
  Nel capannone esistente (Edificio n. 1) si prevede una riduzione del numero di ventilatori, da 16 a 14, con
  un aumento complessivo di portata: a fronte dei precedenti n. 16 ventilatori da 33.000 m 3/h, saranno
  presenti n. 12 ventilatori da 35.000 m3/h e n. 2 ventilatori da 20.000 m3/h). Si prospetta un miglioramento
  del benessere degli animali in quanto la ventilazione sarà distribuita in maniera più omogenea all'interno
  del capannone .
2) la realizzazione di 3 nuovi capannoni avicoli (edifici n. 2, 3, 4):
  Un nuovo capannone sarà posto ad est, gli altri due capannoni saranno posti a sud rispetto al capannone
  esistente (edificio n. 1). I nuovi capannoni, uguali tra loro, avranno le seguenti dimensioni esterne:
  lunghezza di 135,36 m, larghezza di 16,60 m. Internamente avranno una zona filtro di superficie 15,81 m 2
  e una zona disbrigo di 28,07 m2. La zona filtro sarà destinata ai quadri elettrici, per la regolazione degli
  impianti e dei parametri ambientali mentre la zona disbrigo sarà ad uso magazzino.
  La superficie allevabile totale (somma del capannone n. 1 e dei capannoni da realizzarsi) sarà pari a
  8463,84 mq e così sudpisa:
  1. capannone n. 1 (già esistente): 2112 m2
  2. capannone n. 2: 2117,28 m2
  3. capannone n. 3: 2117,28 m2
  4. capannone n. 4: 2117,28 m2
  I capannoni avranno struttura metallica e elementi prefabbricati in cemento. La copertura sarà a due falde
  e realizzata in pannello sandwich per garantire una elevata coibentazione termica.
  Impianto di raffrescamento, ventilazione e riscaldamento: nei nuovi capannoni (n. 2, 3 e 4) verrà
  realizzato un impianto di raffrescamento di tipo “coolingsystem” per una lunghezza di circa 30,00 m sui
  lati EST e OVEST (nell’esistente capannone n. 1 è già installato un impianto cooling di uguali dimensioni);
  il sistema sarà composto da pannelli di cartone a nido d’ape attraversati dall'acqua; l'aria calda entra in
  contatto con l'acqua e ne cede il calore, raffrescandosi, l’acqua residua, non evaporata per il passaggio di
  calore, viene fatta circolare nuovamente nel pannello grazie al sistema di ricircolo a pompe, limitandone
  così gli sprechi; nelle testate NORD dei capannoni n. 1 e 3, e nelle testate SUD dei capannoni n. 2 e 4 si
  prevede la collocazione di 12 ventilatori per la ventilazione forzata di estrazione, con portata di 35000
  m3/h, e n. 2 ventilatori di portata di 20000 m 3/h; quindi per ciascun capannone saranno presenti 14
  ventilatori; le finestrature dei 4 edifici saranno di tipo VASISTAS, una serie in alto di minori dimensioni
  (finestre invernali) e una serie più in basso a ghigliottina per emergenza (apribili in caso di guasto/blocco
  della ventilazione forzata); inoltre ogni capannone verrà riscaldato nel periodo invernale attraverso n. 11
  cappe radianti collegate alla rete del GPL.
  Impianto di alimentazione: ogni capannone sarà dotato di due silos per lo stoccaggio del mangime,
  ciascuno con capacità di 190 qli; i silos saranno collegati ai capannoni con un sistema di coclee che

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  convoglieranno il mangime alle linee delle mangiatoie (3 per ogni capannone); le mangiatoie saranno
  circolari del tipo “antispreco”, agganciate al soffitto da un sistema a carrucole che permette di regolarne
  l’altezza seguendo la crescita degli animali.
  Impianto di abbeveraggio: all'interno di ogni capannone verrà installato l'impianto per l'abbeveraggio
  degli animali, costituito da 5 linee lunghe quanto il capannone dove verranno collegati i gocciolatoi con
  tazzina antispreco sottostante; l'approvvigionamento idrico sarà dal pozzo.
3) la realizzazione in ogni capannone (compreso l'esistente) di una vasca per le acque di lavaggio e di
un'area decantazione polveri:
  Per ciascun capannone (compreso l’esistente) il progetto prevede anche:
      la realizzazione di un'area di 110,16 m2 per la decantazione delle polveri uscenti dai ventilatori;
       la realizzazione di una vasca interrata e chiusa di superficie pari a 46,98 m 2 e quindi per una
       superficie totale di 187,92 m2 (46,98 m2 x 4); ogni vasca avrà una capacità di 23,49 m 3; tali vasche
       hanno l'obiettivo di raccogliere eventuali acque di lavaggio dei capannoni; ogni capannone avrà
       una leggera pendenza interna tale da far confluire tali acque verso la rete di pozzetti (n. 15
       pozzetti da 60x60) e da qui alle vasche.
4) la realizzazione di un ricovero attrezzi, per contenere il parco macchine utilizzato nel centro
zootecnico, e di locali di servizio (edificio n. 5):
  Il progetto prevede la realizzazione di una struttura di ricovero attrezzi, costituito in pilastri metallici e
  copertura a due falde e comprendente: ufficio di 21 m 2, spogliatoio con docce di 27,81 m2, servizi igienici
  per 4,05 m2 (con subirrigazione), box per lo stoccaggio dei rifiuti medicinali pari a 5,50 m 2, cella frigo per
  lo stoccaggio delle carcasse con un volume pari a 4 m3, area per il deposito di attrezzature varie di 68,32
  m2, area adibita a ricovero attrezzi pari a 102 m2.
5) piantumazione di una siepe perimetrale:
  Il progetto prevede la realizzazione di una siepe di specie autoctone disposta su due file ove esternamente
  verranno posizionate le piante di dimensioni maggiori.
6) installazione di un impianto fotovoltaico.
  Il progetto prevede l'installazione di un impianto fotovoltaico, composto da pannelli integrati di silicio
  monocristallino, con potenza di 20 kWp. Tale impianto sarà collocato sulle falde est e ad ovest del
  capannone n. 2.
7) installazione di un arco e piazzola di disinfezione dei mezzi in entrata.
  Al fine di osservare le norme di igiene degli allevamenti per la biosicurezza aviaria, verrà installato
  all'ingresso dell'allevamento un arco di disinfezione con sensore a fotocellula.
  La piazzola sarà dotata di un pozzetto per la raccolta delle acque di disinfezione che viene aperto solo in
  caso di utilizzo. Durante gli eventi piovosi e in assenza acque di disinfezione, l'acqua piovana verrà
  convogliata in altro pozzetto con scarico nella scolina.
  L'arco entrerà in funzione, tramite fotocellula, al passaggio del veicolo aprendo automaticamente il
  pozzetto tramite elettrovalvola.
  Al riempimento del pozzetto, di dimensioni pari a 0,50 x 0,50 m, le acque di disinfezione raccolte
  verranno prelevate e stoccate in un tank, che potrà essere prelevato direttamente dalla ditta specializzata
  nello smaltimento.
8) installazione biofiltroper l’abbattimento delle emissioni
Al fine di ridurre le emissioni provenienti dal centro zootecnico durante la stabulazione degli animali
(polveri ed odori), l’azienda agricola intende installare un biofiltro destinato al trattamento di aria esausta.
DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
L'azienda agricola presenterà un allevamento di polli da carne (broiler). Gli animali verranno stabulati su
lettiera permanente, su una superficie netta per ciascun nuovo capannone pari a 2117 m q ed una capacità
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massima di accasamento di 186.296 capi avicoli. L'azienda effettuerà circa 5,6 cicli/anno, secondo il criterio
gestionale del tutto-pieno, tutto-vuoto all'interno di ogni singolo capannone, con periodi di vuoto sanitario di
circa 15 giorni. Solitamente l'azienda effettua cicli da 50 gg., ma a seconda delle esigenze di mercato e della
disponibilità dei pulcini la durata dei cicli può variare dai 35 a 60 gg, e questo può influire sul numero di
cicli/anno.
Nell'allevamento della ditta vengono prodotti capi della categoria pollo pesante con peso a fine ciclo di circa
3,3 kg e pollo leggero durante lo sfoltimento degli animali. I polli da carne vengono accasati ad un'età di 1
giorno e allevati su lettiera permanente di paglia sfibrata e/o altro materiale assorbente (es lolla di riso,
trucioli di legno ecc.) con densità che rispetti il benessere animale (33 kg/m 2). Al raggiungimento di un peso
di circa 1 kg (circa 28 giorni di età) circa 1/2 dei capi vengono caricati su camion per essere trasportati al
macello (sfoltimento di 1/2 dei capi). Successivamente a 50 giorni di età e con un peso vivo di circa 3,3 kg
vengono venduti i restanti 1/2 degli animali allevati.
Per il calcolo del numero di capi potenziali da autorizzare in AIA il proponente considera un accasamento di
sole femmine che arrivano a fine ciclo raggiunto il peso di 1,5 kg. In questo modo potenzialmente il carico
potrà raggiungere i 22 capi a metro quadrato, nel rispetto del benessere animale (33 kg/m2). L'azienda
richiederà la deroga al benessere animale, superando i 33 kg al m2 senza che questo comporti un aumento
del numero di capi ma solo l'aumento del peso allevato. Come sopra accennato l'azienda in media effettuerà
5,62 cicli all'anno, che potrebbero aumentare in caso di vuoto sanitario minimo pari a 7 giorni, secondo le
misure di polizia veterinaria.
Di fianco si descrive in uno schema a blocchi il processo produttivo che
sarà previsto per i polli allevati:
I principali sistemi o metodologie utilizzati per mitigare gli impatti
ambientali dell'allevamento sono:
ALIMENTAZIONE PER FASI: per ridurre le emissioni di ammoniaca
e di altri gas si procede organizzando un’alimentazione a più fasi in
cui il contenuto decrescente di proteine dei mangimi segue i fabbisogni
nutrizionali degli animali;
IMPIANTI FOTOVOLTAICI: sul tetto del capannone n. 2 verrà
installato un impianto fotovoltaico con potenza pari a 20 kWp; dalla
potenzialità dell'impianto fotovoltaico si stima una produzione di
energia elettrica di 20 kWp x 1.100 (ore di sole annue) = 22 MWh, che
coprirà parzialmente i consumi dell'allevamento;
AREA DECANTAZIONE POLVERI: in corrispondenza dei ventilatori/estrattori, posti sul lato nord dei
capannoni n. 1 (esistente) e n. 3 e sul lato sud dei capannoni n. 2 e n. 4, verrà inserita, frontalmente e sui lati,
una rete frangivento pari all'altezza del capannone; i ventilatori estrarranno la polvere, che verrà rallentata
dalla presenza delle reti frangivento poste ad una distanza di 10 m dai ventilatori; le polveri cadranno quindi
nell'area di decantazione polveri, ciascuna di superficie pari a 110,16 m2; tale superficie sarà pavimentata e
impermeabile e facile da pulire regolarmente tramite spazzatrice meccanica;
BARRIERA VERDE: per ridurre l'impatto visivo dell'allevamento, l'azienda realizzerà sui lati nord, est e sud
dell'allevamento due filari sfalsati di piante.
BIOFILTRO: come già descritto.
In relazione all’AIA sono necessarie le seguenti integrazioni
A - È necessario presentare il Certificato prevenzione incendi (o almeno la SCIA ai fini della sicurezza
antincendio, presentata e vidimata dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco) per il serbatoio di GPL che
risulta già in dotazione all'allevamento.
Identica documentazione servirà per l'utilizzo di ciascuno degli altri tre serbatoi di GPL previsti
nell'installazione, nonché per il nuovo gruppo per la produzione di energia elettrica sussidiaria.
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B - Per il capannone esistente, risulta essere stata richiesta, ma non ancora ottenuta, l'agibilità.
C - Occorre conoscere la ragione sociale della ditta soccidante.
D - È necessario comunicare gli estremi dell'ultima Comunicazione Nitrati in corso di validità.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.


              QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
Nell’ambito della SIA si spiega che, a seguito dell'aumento della potenzialità, l'azienda subirà un aumento
dell'attività produttiva e che durante la fase di stabulazione i capi genereranno anidride carbonica derivante
dalla respirazione e l'emissione di ammoniaca e metano derivanti dalle deiezioni avicole (entità di
emissioni dipendenti da svariati fattori tra i quali: tipo di capo allevato, la stabulazione, la dieta alimentare,
ecc.
Viene sottolineato che la creazione di odori e polveri è inevitabilmente legata all'attività di allevamento e che
la zona limitrofa all'impianto in esame è inquadrata come zona agricola, in cui sono presenti altri allevamenti
di piccole e medie dimensioni. Inoltre si annota che il progetto prevede ventilatori di estrazione che possono
convogliare all'esterno dei capannoni le polveri e che il processo produttivo scelto rispecchia le migliori
tecniche disponibili per gli allevamenti di polli da carne.
Al fine di contenere le emissioni provenienti dal ciclo produttivo (in particolare polveri e odori), il progetto
prevede la realizzazione in ciascuno dei 4 capannoni di un sistema di abbattimento composto da una sezione
ad umido (nebulizzazione d’acqua con vasca di raccolta delle) ed una sezione a biofiltro.
La sezione di biofiltrazione, che poggerà su una base di calcestruzzo, conterrà un composto di massa filtrante
di natura vegetale (esempio cortecce, cippato ecc). Il materiale sarà contenuto all’interno di strutture
metalliche di forma cilindrica, questo per incrementare la superficie esposta, rispetto ad una soluzione
continua. Le strutture presenteranno un’altezza di 2 m e un diametro di 1,2 m. Complessivamente la
superficie esposta al flusso d’aria sarà pari a 587 mq. Nello schema sottostante sono visibili le strutture
cilindriche (cerchi) su cui l’aria estratta dai ventilatori dei capannoni andrà “a sbattere”.




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L’aria in uscita dai ventilatori verrà prima in contatto con la rete di abbattimento ad acqua delle polveri,
deviando il flusso verso il basso. Entrando in contatto con la lamina d’acqua l’aria rilascerà le polveri ed
acquisirà umidità. Scontrandosi poi con i cilindri, l’aria manterrà umide le cortecce permettendo il
funzionamento del biofiltro. Tale substrato sarà adatto per porosità, umidità e caratteristiche biologiche
all’insediamento di flora e fauna batterica che vive e si sviluppa grazie alle sostanze trasportate dall’aria
stessa, degradandole ed abbattendo di conseguenza le emissioni odorigene provenienti dai capannoni
avicoli.
In assenza di studi in bibliografia su queste tipologie di impianti, si è analizzato un impianto simile
realizzato nel Comune di Cavriana (MN), da parte della Società Agricola Fondo Perla S.S, in cui è installato
un impianto di abbattimento polveri ed odori, con sistema di filtraggio ad acqua nebulizzata in uscita dalle
aree di stabulazione, sfruttando l’effetto “scrubber”, in cui il passaggio dell’acqua permette di assorbire
alcuni gas e polveri. Per stimare la capacità di abbattimento di tale impianto sono state eseguiti rilievi di
PM10 e di UO, a cura di un laboratorio accreditato, all’esterno dell’impianto, con sistema in funzione e con
sistema spento, da parte di un laboratorio accreditato, ottenendo i seguenti risultati:




Come sopra illustrato, rispetto al caso di Cavriana, il progetto dell’azienda agricola Corradin Raffaella
prevede una sezione di abbattimento aggiuntiva, costituita dal biofiltro.
La documentazione presentata comprende una modellizzazione delle dispersioni in atmosfera ante e posti
interventi di progetto, nella quale sono sviluppate simulazioni che evidenziano il rispetto dei limiti di soglia
per le emissioni di polveri (PM10) e odori presso i recettori inpiduati.
I recettori sono le case di civile abitazione più vicine all'allevamento: sono stati presi in considerazione 26

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recettori nell’intorno del centro zootecnico oggetto di valutazione, di cui 15 localizzati nel
comune confinante di Piazzola sul Brenta (PD).




Nelle simulazioni sono state considerate le seguenti situazioni:
 SITUAZIONE ANTE INTERVENTO → prendendo in considerazione il capannone avicolo esistente con
  una potenzialità di capi pari a 39.990 capi/ciclo;
 SITUAZIONE POST INTERVENTO → prendendo in considerazione lo stato di progetto e dunque 4
  capannoni avicoli per l’allevamento di polli da carne con una potenzialità di 186.296 capi/ciclo, con
  relativi sistemi di abbattimento (assumendo 54,55% sulle polveri 70% sugli odori).
Per stimare la concentrazione di odore emessa dall’impianto allo stato ante e post intervento si è provveduto
ad eseguire delle analisi olfattive sul capannone esistente (in data 06/08/2019), con successiva proiezione alla
massima capacità ANTE e POST:




Le simulazioni degli ODORI nella situazione ANTE INTERVENTO, tenendo in considerazione anche i tre
capannoni avicoli esistenti di un’azienda agricola vicina (Furegon Paolo) e le sorgenti esterne al centro
zootecnico nel raggio di 1 km, e nella situazione POST INTERVENTO portano ai seguenti valori ai ricettori,
sempre sotto la soglia di 1 UO:


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La documentazione di progetto propone inoltre un piano di gestione degli odori.
Per quanto riguarda le polveri, i dati di input sono stati assunti da letteratura (e non da campionamenti
eseguito nella situazione esistente).
I valori ottenuti dalla simulazione delle dispersioni delle PM10 evidenziano, sia nella situazione ANTE sia
nella situazione POST, che non si hanno superamenti della soglia imposta per legge, pari a 50 μg/mc. La
media annua non viene calcolata in quanto, essendo la media giornaliera gia bassa, una ulteriore media
abbasserebbe ancora di piu il valore, non superando mai i 40 μg/mc.
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Alla luce di tutto quanto sopra, si ritiene necessario approfondire la documentazione presentata con le
seguenti integrazioni:
  -  relazione descrittiva del processo di abbattimento delle emissioni previsto per ciascun capannone
    nello stato di progetto, con chiara definizione (anche mediante diagramma di flusso) delle
    fasi/sezioni di trattamento e dei relativi criteri di dimensionamento, funzionamento e controllo
    manutenzione atti a garantire i rendimenti depurativi previsti per i persi inquinanti significativi;
  -  proposta di caratterizzazione/monitoraggio degli inquinanti in uscita nello stato post-operam;
  -  precisazione delle motivazioni per cui nell’ambito della trattazione sulle emissioni in atmosfera non
    è stata sviluppata la valutazione dell’ammoniaca, benchè tale inquinante venga più volte citato tra i
    rappresentativi per l’attività in esame e fosse stato considerato nell’istanza del 2019.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
L’approvvigionamento idrico dell’allevamento per uso zootecnico è garantito tramite pozzo. L'azienda ha
quindi deciso di evitare tutti gli sprechi a partire dal controllo dell'impianto di distribuzione fino all'utilizzo
di sistemi antigoccia di ogni singolo abbeveratoio. L'ampliamento dell'allevamento comporterà un maggior
consumo di acqua per abbeverare gli animali, direttamente proporzionale all'aumento del numero dei capi.
Inoltre anche l'impianto di raffrescamento installato consuma acqua nel periodo estivo, prevedendo però un
ricircolo interno dell'acqua utilizzata. Si è misurato per il 2017 un consumo di acqua pari a 72 m 3 all'anno che,
ponderato con l'aumento del numero di capi, può arrivare a 288 m3.
Per la disinfezione degli automezzi si stima una quantità di acqua pari a 2 litri/veicolo, dal momento che
l'acqua con il disinfettante viene nebulizzata. Visto che si è stimato un numero di mezzi all'anno pari a 423, si
avrà un consumo finale di 846 litri/anno.
L'acqua utilizzata per l'utilizzo di bagno e doccia, risulta pari a 58,4 m 3/anno sia nella situazione ante che
post intervento.




Dal confronto con la situazione ante intervento e post intervento si evidenzia un aumento di 9.294 m 2/anno di
acqua, calcolati come quantitativo massimo potenziale prelevato direttamente dal pozzo.
Riguardo gli scarichi:
   attualmente nel capannone esistente n. 1 è presente un servizio igienico con vasca Imhoff con
    pozzetto degrassatore e subirrigazione; nello stato futuro il servizio nel capannone n. 1 non sarà più
    utilizzato, salvo solo l'uso del lavandino; per gli scarichi derivanti dal servizio igienico di progetto,
    che verrà collocato nel ricovero attrezzi, verrà realizzata una vasca Imhoff con pozzetto degrassatore
    e subirrigazione.;
   le acque meteoriche dei capannoni verranno raccolte e convogliate in un invaso a cielo aperto;
    l’invaso prevede la realizzazione di una rete di scoline tra i capannoni, con conferimento finale
    dell’eventuale troppo pieno allo scolo esistente in direzione est, recapitante alla roggia Liminella; per


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    lo smaltimento delle acque di dilavamento provenienti dai piazzali si propone la raccolta delle stesse
    in caditoie poste lungo l’asse longitudinale del piazzale, con successivo conferimento al recettore;
    le acque meteoriche delle coperture e delle pavimentazioni esterne impermeabili non vengono a
    contatto in nessun modo con sostanze pericolose o con la pollina e vengono convogliate alla roggia
    Limenella tramite una rete di scoline; la pavimentazione in cemento viene sempre pulita ed in caso
    di sversamenti accidentali il materiale fuoriuscito viene tempestivamente raccolto; non si prevede
    che le acque di prima pioggia debbano essere stoccate e trattate prima di essere disperse al suolo.
Nel complesso la proposta progettuale non comporta significative criticità. Si evidenzia, tuttavia, visto
l’incremento considerevole di consumo acqua d’acqua da pozzo, che debba essere riconsiderato l’impatto del
prelievo da falda mediante una nuova istanza di concessione presso il Genio Civile di Vicenza.
Le integrazioni fornite hanno soddisfato quanto richiesto.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
L'ampliamento ridurrà la superficie permeabile con la costruzione di nuove strutture: si avranno in totale
1820 m2 di cortile pavimentato (con un aumento di 1000 m 2 rispetto allo stato di fatto) e 9494,64 m 2 di
superficie coperta da edifici (con un aumento di 7245,34 m 2). L'impermeabilizzazione comporterà un
ruscellamento delle acque meteoriche sulle superfici seguenti:
    tetti: le acque verranno conferite ad invasi a cielo aperto (con rete di scoline che convogliano le acque
     alla Roggia Limenella);
    piazzale: a seguito della richiesta di ASL di ampliare la pavimentazione del piazzale in bitumato, per
     le acque di dilavamento si propone lo smaltimento al suolo (superficie pavimentata <2000 mq),
     soluzione illustrata da relazione geologica e di compatibilità idraulica a firma di dott. geol. Silvia
     Daleffe.
Per limitare il possibile inquinamento del suolo da parte di residui di pollina o eventuali rifiuti liquidi (es.
olio), i piazzali esterni ai capannoni vengono sempre mantenuti puliti per evitareche con le acque meteoriche
avvengano trasporti di sostanze e percolazione di inquinanti nel sottosuolo..
All'interno dei capannoni la pavimentazione, attuale e futura, è di cemento tale da non consentire la
percolazione della pollina nel sottosuolo.
L'azienda normalmente effettuerà la pulizia a secco, ma qualora risulti necessario effettuare il lavaggio le
acque di lavaggio utilizzate prima della disinfezione verranno convogliate in vasche interrate e chiuse. Tali
acque potranno essere smaltite sui terreni in conduzione, previo stoccaggio di 90 giorni, come da DGR
1835/16. I disinfettanti utilizzati dopo la pulizia dei capannoni, applicati tramite atomizzatore, non verranno
raccolti ma verranno fatti asciugare all'aria.
Per la disinfezione dei mezzi in ingresso in azienda sarà presente una piazzola con pavimento in
calcestruzzo dove si fermano i camion. Su questa piazzola avverrà la disinfezione manuale dei mezzi: l'acqua
di disinfezione è alquanto ridotta trattandosi di acqua nebulizzata ed eventuali sgocciolamenti vengono
convogliati in un apposito pozzetto che viene aperto solo durante tale operazione. Nel resto del tempo il
pozzetto rimane chiuso per evitare l’accumulo di eventuale acqua piovana. I liquidi di disinfezione utilizzati
saranno raccolti in un pozzetto a tenuta che verrà smaltito come rifiuto da ditte specializzate.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

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CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
La documentazione di progetto comprende una valutazione previsionale di impatto acustico revisionata
(REV.1), a firma di tecnico competente in acustica ing. Luca Zenari. Rimandando a tale elaborato per i
dettagli, si richiama quanto segue.
Le sorgenti di rumore fisse sono le seguenti sorgenti:
  1- S1 – Ventilatori di nuova installazione per ventilazione forzata; batterie da 12 estrattori (+2 estrattori
  secondari per modulazione del flusso) per capannone. Funzionamento con accensione sequenziale on-off
  e modulazione mediante ventilatori secondari. Controllo tramite centralina
  regolata da sonde di temperatura interne al capannone. Periodo diurno a
  regime massimo in giornate di massima temperatura esterna (100%),
  notturno a regime ridotto (60%). Nello spazio antistante i ventilatori saranno
  realizzate delle zone di abbattimento delle polveri costituite da reti, non
  viene considerato alcun abbattimento acustico dato da questi dispositivi in
  quanto trasparenti all’aria e al suono.
  2- Rumore animali nei capannoni (diurno e notturno).
  3- Movimentazione mezzi per rifornimento mangime (1 camion ogni 1 gg
  circa, diurno).
  4- Movimentazione mezzi e operazioni di carico degli animali adulti (1
  carico ogni 50 gg circa, diurno).
  5- S2 - gruppo elettrogeno silenziato posizionato in ambiente esterno,
  accensione solo in caso di mancanza di corrente elettrica e per test di
  funzionamento periodici in periodo diurno – sorgente a funzionamento
  parziale inferiore ai 15 minuti durante i test periodici (cosi come definito da
  Decreto 16 Marzo 1998) e pertanto soggetta a diminuzione del valore di
  rumore ambientale pari a -5 dB(A).
Per quel che riguarda il traffico indotto si fa riferimento allo studio viabilistico
che riporta un incremento pari a 3.3 viaggi/giorno nella situazione di picco per un totale di 4.2 viaggi /
giorno.
Dai calcoli dell’incremento dei livelli dovuto al transito dei mezzi nel periodo diurno e notturno nelle strade
di prossimità (via Piazzola) si è verificato che le emissioni sono trascurabili e che comunque non comportano
il superamento dei limiti.
Si riportano nelle figure sottostanti i ricettori critici (che sono le abitazioni più vicine, codificate come REC1,
REC2, REC3) e una mappa delle isolivello relativa alla simulazione post operam.




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Si riportano nella tabella che segue i livelli previsti e il confronto con i limiti di legge:




Dalle misure e dai calcoli effettuati risulta una situazione di compatibilità con emissioni che rispettano i limiti
assoluti di immissione e i limiti di emissioni; i limiti differenziali non risultano applicabili.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Il progetto non presenta particolari criticità per la componente agenti fisici, salvo quanto riportato nel
paragrafo relativo all’impatto acustico.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
L'intervento non comporta importanti variazioni paesaggistiche in quanto non vengono variati gli elementi
concreti del paesaggio. I parametri di lettura che lo caratterizzano sono la geometria, la panoramica,
l'occupazione del suolo, la biopersità, i colori che vengono di seguito sviluppati.
La semplicità dei volumi e delle forme dei fabbricati si amalgamano con la geometria dell'esistente. La
panoramica, dettata dal contesto agricolo-insediativo per la presenza della campagna, non viene più di tanto

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deturpata, anche per la presenza sparsa di realtà agricole nelle vicinanze. L'occupazione del suolo ha un
carattere prettamente agricolo che ha prevalso su quello insediativo tipico dell'antropizzazione dell'uomo
avvenuta nei secoli.
Le biopersità presenti vanno dalle cortine di alberi ad alto fusto (qualche gruppo di piante lungo i canali o
fossi) a quelle del paesaggio agricolo soprattutto derivante dalla coltivazione estensiva di cereali.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
L’accesso all’azienda è costituito oggi da una strada sterrata che si sviluppa parallelamente alla roggia
Rezzonica, e che la separa dall’esistente capannone. La strada si innesta, quindi, a nord, su Via Piazzola con i
due rami che si immettono nella S.P. n. 24 e ad est su Via Rezzonica, che prosegue verso Piazzola sul Brenta.
Tutta la viabilità locale è costituita da strade “bianche”.
Con il nuovo intervento, si prevede di realizzare un doppio cortile bitumato (820 + 1.000 m2) fra i capannoni
a nord e quelli a sud, ed un parcheggio finito in ghiaino vicino al nuovo ricovero attrezzi.
Flussi di traffico attuali (da rilievo, estratto da relazione sui flussi veicolari redatta dl prof. Ing. Marco
Pasetto):
1. lungo la S.P. n. 24 in direzione Camisano, il traffico diurno massimo raggiunge i 3.149 transiti, con flusso di
picco di 290 veicoli/ora; il massimo flusso si ha il venerdì; il traffico commerciale ammonta al 34%, ma quello
pesante (autobus compresi) vale il 13%; 2. lungo la S.P. n. 24 in direzione Piazzola, il traffico diurno massimo
raggiunge i 3.017 transiti, con flusso di picco di 285 veicoli/ora; il massimo flusso si ha il martedì; il traffico
commerciale ammonta al 28%, ma quello pesante (autobus compresi) vale l’11%.




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Il dato più saliente è quello della velocità di marcia. L’85° percentile (velocità operativa) è di 110 km/h in
direzione Camisano e di 107 km/h in direzione Piazzola; entrambi sono valori molto elevati per la geometria
e composizione della strada in esame.
Per quanto riguarda la stima delle emissioni sonore è già stata discussa nella matrice rumore.
Per quanto riguarda la movimentazione dei mezzi la realizzazione di tre nuovi capannoni comporterà
l'arrivo in loco di tutto il materiale necessario. Attualmente il centro zootecnico è attivo pertanto la viabilità
locale è già utilizzata per il rifornimento di questo allevamento. Allo stato attuale non risultano problemi
legati alla viabilità locale.
Nello stato di progetto si prevede un aumento del traffico soprattutto nella fase di carico/scarico delle
materie prime e dei prodotti, legato ad un aumento di produzione. Si riporta di seguito il calcolo del numero
di viaggi che sono necessari per lo svolgimento delle attività di allevamento nella situazione ante e post
intervento.




In termini giornalieri si prevede di passere da 4,5 viaggi in 5 giorni (0,9 viaggi/giorno) nella situazione
peggiore ante intervento fino a 21 viaggi in 5 giorni (4,2 viaggi/giorno) nella situazione peggiore post
intervento, con un aumento pari a 3,3 viaggi/giorno nella situazione di picco.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.




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CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI ED AGRONOMICHE
L’ambiente circostante la zona presa in esame è il risultato delle lavorazioni, concimazioni, avvicendamenti
colturali, ecc, dettate dalle pratiche agricole che da sempre sono presenti nel territorio agricolo.
Dalla carta dell’uso del suolo di Camisano Vicentino si può evidenziare:
• la prevalenza di SAU investita a seminativi in aree irrigue è la classe predominante
occupando quasi la metà del territorio comunale;
• esigua diffusione di superfici a vigneto e a frutteti e frutti minori;
• la presenza importante (anche da un punto di vista naturalistico) di prati stabili che arrivano
a coprire quasi il 28 % della superficie comunale;
• una piccola quota di superficie è occupata da boschi e piantagioni di latifoglie non sempre
native (alloctone).
Il progetto prevede la realizzazione di una siepe di specie autoctone disposta su due file ove esternamente
verranno posizionate le piante di dimensioni maggiori (Tillia cordata, Carpinus betulus, Acer campestris,
Fraxinus ornus), mentre nel filare più interno gli arbusti (Ligustrum volgare e viburno) Tali filari
circonderanno l'allevamento lungo i lati nord, est e sud.
Tale soluzione permetterà dunque di armonizzare al meglio il centro zootecnico con l’ambiente circostante
aumentando la biopersità, l’alternanza di colorazione a seconda della stagione climatica e l’effetto
spontaneo, garantendo al centro zootecnico una maggiore naturalità.
Per quanto riguarda i diametri e le altezze , si specifica che 6 piante d'alto fusto di Tilia cordata, avranno il
diametro di 18/20 cm, quindi superiore a 14/16 richiesti, mentre le restanti piante, alberi e arbusti, saranno
piantine fornite con vaso di 18 cm di diametro. Questo per assicurare l'attecchimento delle piante.
La realizzazione dei capannoni avverrà per stralci, prima il capannone 3, poi il 2 e il 4, mentre la
realizzazione della siepe avverrà prima dell'accasamento nel capannone 3. Pertanto quando verranno
realizzati gli altri due capannoni la siepe sarà già presente e avrà 2 o 3 anni in più, con diametri e altezze
superiori a quelle attuali. In questo modo la siepe sarà ben affrancata e avviata per mitigare il resto dei
capannoni.
Si chiede di integrare la documentazione con il computo metrico dell’intervento, pur citato, che comprenda
anche la gestione e la manutenzione per almeno tre anni.
Le integrazioni fornite hanno parzialmente soddisfatto quanto richiesto: il computo metrico estimativo non
risulta pienamente coerente con il progetto di sistemazione a verde e dovrà essere pertanto oggetto di uno
specifico approfondimento.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELLA FLORA E FAUNA
La realizzazione di nuove strutture comporterà una riduzione di superficie agricola, destinata attualmente
alla coltivazione di seminativi.
Secondo la documentazione di progetto, non si escludono impatti negativi su quella parte di flora e fauna che
si sono adattate all'ecosistema agrario (micromammiferi, insetti, invertebrati, uccelli e specie erbacee
infestanti), sottolineando peraltro che la ditta provvederà alla realizzazione di una siepe, sui lati nord, est e
sud dell'allevamento, due filari sfalsati di piante. Una volta che le piante hanno raggiunto l'altezza necessaria
la funzione della siepe che risulta immediatamente percepibile è quella di barriera visiva, in quanto
impedisce la vista dei capannoni. La compattezza della siepe, inoltre, riesce ad assorbire parzialmente le
emissioni sonore dovute dal funzionamento degli impianti e dal verso degli animali quando sono spaventati.
Anche le polveri prodotte dal carico/scarico dei mangimi vengono eventualmente abbattute, senza così

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diffondersi all'esterno dell'impianto. Gli odori, causati dalla pollina prodotta e dagli animali stessi, vengono
filtrati attraverso la siepe che, come visto in precedenza, assorbe in parte le emissioni (ammoniaca).
La siepe è un intervento di mitigazione ambientale che consente un apprezzabile miglioramento ecologico e
paesaggistico e contribuisce all’assorbimento dell'anidride carbonica e di altre emissioni prodotte
dall'allevamento (biofiltro). Inoltre con l'introduzione di specie arbustive autoctone verrà incrementare la
biopersità presente, sia dal punto di vista vegetazionale, con essenze differenti, che dal punto di vista
faunistico, dal momento che la presenza di piante costituisce un habitat per perse specie di animali.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE PER LA TUTELA DEI SITI S.I.C./Z.P.S PER LA V.INC.A.
La realizzazione dei capannoni non interferisce su habitat prioritari o di habitat di specie prioritarie a fini
della direttiva Habitat 92/43 in quanto il sito Rete Natura 2000 che si trova più vicino all'allevamento è il
SIC/ZPS “IT326018 Grave e Zone Umide del Brenta” ed è ad una distanza di 4200 m circa dall'allevamento in
direzione est. Secondo il paragrafo 2.2 dell’allegato A alla Dgr n. 1400 del 29/08/2017, l’ampliamento
dell'impianto, che ricade all’esterno del Sito d’Importanza Comunitaria/Zona di Protezione Speciale, rientra
nel punto 23: piani, progetti e interventi per i quali sia dimostrato tramite apposita relazione tecnica che non
risultano possibili effetti significativi negativi sui siti della Rete Natura 2000 (dichiarazione di non necessità
di Vinca e relazione di NON Vinca allegate).

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.


CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Il progetto non presenta particolari criticità dal punto di vista degli impatti sulla salute dei lavoratori e delle
persone, fatti salvi il rispetto della vigente normativa in materia.
Non vi sono, al momento, segnalazioni da parte dell’Ulss competente per territorio.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.


              VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                          CONCLUSIONI
Il progetto non presenta interferenze rispetto ad altri piani, progetti o interventi in zone limitrofe, ad
eccezione della potenziale estensione del vincolo territoriale a seguito del potenziamento dell’attività
Il progetto risulta adeguato rispetto al fine che ci si propone di conseguire e non contrasta con i vincoli
territoriali vigenti.
L’analisi degli impatti ha portato a ritenere come il progetto presentasse potenzialmente taluni impatti
significativi per l’ambiente, con conseguente necessità di prevedere specifiche prescrizioni mitigative e
particolari modalità e frequenze di monitoraggio.



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Gli elaborati esaminati, sia per quanto riguarda la V.I.A. che per ciò che concerne l’A.I.A., sono stati oggetto
di richiesta di integrazioni, con documentazione pervenuta considerata sufficiente per poter esprimere il
giudizio conclusivo sul progetto.
Considerazioni specifiche sono state svolte sugli impatti ritenuti maggiormente significativi, con particolare
riferimento alle emissioni odorigene.
Non sono pervenute osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto e quanto comunicato dal Comune
di Piazzola sul Brenta è stato puntualmente esaminato.
Il parere espresso dalla Commissione è relativo sia alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale che
a quella di Autorizzazione Integrata Ambientale, ivi compresa la validazione del Piano di Monitoraggio e
Controllo da parte dell’ARPAV.

                      Tutto ciò premesso si esprime
                        PARERE FAVOREVOLE
   all’intervento relativo all’allevamento zootecnico, subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate
1) Preliminarmente al rilascio dell’AIA la ditta dovrà:
- ottenere il rilascio dello specifico titolo edilizio rilasciato da parte del Comune di Camisano Vicentino;
- presentare un computo metrico estimativo totalmente coerente con la proposta progettuale presentata per
la sistemazione a verde.
2) In sede di attivazione dell’impianto dovrà essere effettuata una misura della portata di odore al fine di
confermare la stima previsionale della portata di odore utilizzata nello studio previsionale di disagio
olfattivo al suolo presso i recettori
Tale “valore obiettivo” viene fissato in 2197 ouE/s, quale misura dichiarata dal gestore (post abbattimento
previsto con resa del 70%) per l’insieme dell’insediamento (n.4 stabili), ed utilizzato per la stima delle
ricadute oggetto della valutazione del presente parere. In caso di avvio e/o messa a regime dei 4 stabili in
tempistiche differenziate, il suddetto “valore obiettivo” complessivo deve proporzionalmente ridefinito in
ragione di 549,3 ouE/s per singolo stabile in esercizio.
3) Si prescrive un monitoraggio dell’impatto odorigeno, da parte del gestore, in corrispondenza dell’avvio
e/o messa a regime degli impianti (aumento della potenzialità), ripetendo l’indagine nell’ambito dei
successivi 12 mesi; le date di campionamento dovranno essere comunicate con preavviso di almeno 15 giorni
ad Arpav.
Le informazioni acquisite in tale periodo di monitoraggio potranno comportare, a seguito della
caratterizzazione delle emissioni ed alla verifica sperimentale dei dati utilizzati nelle simulazioni
modellistiche e che sono alla base dei “valori obiettivo” fissati, la fissazione di ulteriori limiti e/o prescrizioni
nell’ambito dell’AIA.
Il monitoraggio dovrà prevedere anche verifiche puntuali sull’efficienza delle sezioni di abbattimento odori,
secondo le modalità illustrate nella “Relazione tecnica illustrativa del biofiltro” del 23/06/2021 e con altre
modalità da presentare in sede di comunicazione preliminare..
Al termine del periodo di valutazione, il gestore dovrà produrre, entro 60 gg, apposita relazione tecnica
riassuntiva degli esiti dei monitoraggi, correlata al massimo carico possibile autorizzato nell’impianto.
4) Qualora il valore della portata di odore misurata non sia coerente con il valore utilizzato nello studio
previsionale al suolo o in caso di disagi olfattivi presso i ricettori sensibili inpiduati, il proponente dovrà
dare proporre specifiche misure di contenimento degli odori.


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5) Sulla base dei riscontri ottenuti e delle eventuali ricadute sul territorio (segnalazioni), tenuto conto anche
degli esiti di eventuali attività di vigilanza condotte, l'Autorità Competente potrà:
- confermare o meno, oppure modificare, i “valori obiettivo” definiti, complessivi o per singolo stabile;
- confermare o meno, oppure modificare, l'obbligo e le modalità di monitoraggio periodico delle emissioni
odorigene;
- definire in Autorizzazione, attraverso specifiche prescrizioni, modalità operative, gestionali o tecniche da
porre in essere a seguito del superamento dei “valori obiettivo” durante i monitoraggi periodici del gestore
ovvero a seguito di segnalazioni dal territorio.
6) In sede di attivazione dell’impianto dovrà essere effettuata una mirata ed accurata indagine acustica di
verifica del rispetto del criterio differenziale e del limite di emissione, da ripetersi poi con frequenza
triennale, e mirata ai ricettori sensibili presenti in prossimità dell’impianto;
- le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei punti
di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno comunicate
con congruo preavviso ad Arpav;
- l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio
Previsionale di Impatto Acustico;
- nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante una
specifica progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo,
saranno stati comunicati i risultati delle analisi.
Si raccomanda di realizzare gli eventuali trattamenti per il contenimento di insetti nocivi e controllo di
roditori, previo indicazioni della competente Ulss.

Vicenza, 15 luglio 2021



  F.to Il Segretario                                F.to Il Presidente
Dott.ssa Ingrid Bianchi                               Andrea Baldisseri




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