Determina giudizio VIA 706-2020
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 706 DEL 22/06/2020
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: GIUDIZIO NEGATIVO DI COMPATIBIITA' AMBIENTALE E
CONTESTUALE AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE AI SENSI
DELL’ART.27 BIS DEL D.LGS. 152/2006 E S.M.E.I
DITTA: CORRADIN RAFFAELLA
PROGETTO: COSTRUZIONE DI TRE CAPANNONI AD USO ALLEVAMENTO POLLI
DA CARNE, DI CUI UNA CONCIMAIA COPERTA, DI UN RICOVERO ATTREZZI, DI
UN UFFICIO CON SERVIZI E MODIFICA AI VENTILATORI ESISTENTI NEL
CAPANNONE AUTORIZZATO N. 1.
LOCALIZZAZIONE: COMUNE DI CAMISANO VICENTINO
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata in data 17 gennaio 2019 ( prott. nn. 3235, 3238, 3241, 3242,
3246, 3247, 3249, 3251, 3254, 3257, 3258, 3259, 3260, 3262, 3263, 3265, 3268, 3304 ), da parte
della ditta Corradin Raffaella con sede legale in via Rezzonica n.3,/A in comune di Piazzola sul
brenta (PD) ed operativa in comune di Camisano Vicentino via Piazzola , relativa al progetto di “
Costruzione di tre capannoni ad uso allevamento polli da carne, di cui una concimaia coperta, di
un ricovero attrezzi, di un ufficio con servizi e modifica ai ventilatori esistenti nel capannone
autorizzato n. 1.” richiedendo l’attivazione della procedura di valutazione impatto ambientale e
contestuale autorizzazione integrata ambientale ai sensi dell’art. 23 c.1 del D.Lgs. 152/2006.
Dato atto che la suddetta istanza è relativa ad una tipologia ricompresa alla parte II del Decreto
Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 – ac) Impianti per l’allevamento intensivo di pollame o di suini
con più di 85000 posti per polli da ingrasso.
Tenuto conto che la procedura di valutazione impatto ambientale e contestuale autorizzazione
integrata ambientale rientra tra le competenze inpiduate in capo alla Provincia dalla Legge
Regionale n. 4/2016 (Allegato A e B), con riferimento alla tipologia degli interventi, come
inpiduati dall’Allegato III alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 del D.Lgs. 152/2006.
Tenuto conto altresì che per l'istanza richiamata, l'avvio del procedimento e l'attività istruttoria in
materia di VIA e di AIA si svolgono in maniera unificata attraverso il coordinamento delle perse
disposizioni in materia, come previsto dall'art.10 c.2 D.Lgs. 152/2006.
Dato atto che, ai sensi dell’art.27-bis del D.Lgs. 152/2006 :
- con nota prot. 8642 del 12-02-2019 è stata data comunicazione di avvio procedimento e di
avvenuta pubblicazione della documentazione sul proprio sito provinciale agli enti interessati per le
opportune valutazioni di competenza;
- con nota prot. 27259 del 16-05-2019 è data comunicazione agli enti interessati dell’avvenuta
attivazione della fase di consultazione con la pubblicazione, sul proprio sito web e nella medesima
data del 16-05-2020, dell’avviso di cui all’art. 23 c.1 lettera e) del D.Lgs. 152/2006 chiedendo al
comune di Camisano, ai sensi di quanto disposto dall’art. 27 bis, comma 4, di dare informazione nel
copia informatica per consultazione
proprio albo pretorio informatico della pubblicazione del suddetto avviso.
Tenuto conto che sono pervenute, ai sensi dell'art. 27 bis c.4 del D.Lgs. n. 152/2006, le osservazioni
di:
• comune di Camisano Vicentino con nota agli atti prot. 15345 del 15-06-2019 trasmesse al
proponente per le considerazioni di pertinenza, con nota n.15968 del 19-03-2019;
• AVEPA con nota agli atti prot. 11465 del 26-02-2019 trasmesse al proponente per le
considerazioni di pertinenza con nota prot. 15965 del 19-03-2019 all’interno della richiesta
integrazioni trasmessa ai sensi dell’art. 27 bis del D.Lgs. 152/2006.
Dato atto che il Comitato tecnico provinciale VIA, nella seduta del giorno11-06-2020, ha disposto
la GIUDIZIO NEGATIVO di compatibilità ambientale del Progetto presentato per le motivazioni
contenute nel parere n.12/2020 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e
sostanziale relativo sia alla procedura di VIA e, conseguentemente, all’AIA.
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n.37/2014) che è di giorni 270 (ID 179).
Tenuto conto, in particolare, della conclusione del parere 25/2016 come di seguito riportato:
VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
Il progetto non presenta interferenze rispetto ad altri piani, progetti o interventi in zone limitrofe in esame
presso il Comitato VIA Provinciale.
Considerazioni specifiche sono state svolte sugli impatti e risultano esplicitate nelle singole matrici
ambientali sopra descritte.
L’analisi degli impatti porta a ritenere che l’intervento proposto comporti impatti significativi per
l’ambiente, anche potenziali, con particolare riferimento alla rilevanza ed alle sensibilità del contesto del
sito inpiduato, piuttosto che all’intervento previsto.
In relazione a perse matrici d’impatto, l’ipotesi progettuale, anche a seguito del riscontro parziale e non
soddisfacente alla richiesta di integrazioni, non è supportata da elementi utili tali da consentire di poter
esprimere, allo stato, un giudizio positivo sull’intervento.
In particolare si evidenzia un impatto odorigeno significativo sia per quanto riguarda lo stato di fatto che
per lo stato futuro; tali superamenti sono relativi sia a recettori situati in provincia di Vicenza, ma anche su
recettori posti su altro comune contermine, Piazzola sul Brenta, sito in provincia di Padova (A,B.C,D,E,F);
a fronte di tale evidenza non è stata proposta alcuna adozione di efficace tecnologia di
abbattimento/mitigazione (BAT).
Si ritiene, pertanto, che su tale aspetto via sia la presenza di impatti aggiuntivi negativi e significativi
derivanti dalla realizzazione del progetto.
Che il parere espresso dal Comune di Camisano Vicentino, oltre ad evidenziare anch’esso la problematica
odorigena, segnale anche numerose criticità legate all’impatto paesaggistico e viabilistico.
Il parere espresso dalla Commissione è relativo alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale e, in
quanto avente esito negativo, preclude la prosecuzione del procedimento relativo al provvedimento unico
di V.I.A. di cui all’art. 27 del D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii..
Tutto ciò premesso si esprime
PARERE CONTRARIO
All’intervento,in considerazione delle motivazioni sopra descritte
Nell’evidenziare che un nuovo progetto basato sulle caratteristiche e potenzialità attuali non potrà
prescindere dall’adozione di specifiche tecnologie di abbattimento/contenimento delle emissioni odorigene
e dalla risoluzione delle criticità segnalate dal Comune di Camisano Vicentino.
Si ricorda, inoltre, che in caso di presenza di impatti che interessano più province, l’autorità competente è
la Regione del Veneto.
copia informatica per consultazione
Visti:
• il D.Lgs. n.152/ 2006 “Norme in materia ambientale” e s.m.i.;
• la D.G.R. n. 1539 del 27/9/2011 "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile
2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18
giugno 2009, n. 69. Disposizioni applicative”;
• la L.R. 4/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di
competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”
Dato atto che con Decreto Presidenziale n. 28 del 24/02/2020 è stato approvato il Piano Esecutivo
di Gestione 2020/2022 e il Piano delle Performance anni 2020/2021;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.3 del 03/02/2020 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2020-2022;
DETERMINA
1. il giudizio NEGATIVO di compatibilità ambientale con contestale autorizzazione e
approvazione progetto della ditta Corradin Raffaella con sede legale in via Rezzonica n.3,/A
in comune di Piazzola sul brenta (PD) ed operativa in comune di Camisano Vicentino via
Piazzola , relativa al progetto di “ Costruzione di tre capannoni ad uso allevamento polli da
carne, di cui una concimaia coperta, di un ricovero attrezzi, di un ufficio con servizi e
modifica ai ventilatori esistenti nel capannone autorizzato n. 1.”, per le motivazioni
riportate nel parere n.12/2020, allegato alla presente determinazione per costituirne parte
integrante e sostanziale.
INFORMA CHE
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. (Tribunale
Amministrativo Regionale) del Veneto entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario
al Capo dello Stato entro 120 giorni.
La documentazione oggetto dell’istruttoria è visionabile presso il Settore Ambiente- Ufficio VIA
della Provincia di Vicenza, contra' Gazzolle n. 1, Vicenza.
Di dare altresì atto che:
- il presente provvedimento sarà pubblicato sul sito web provinciale
www.provincia.vicenza.it;
- la ditta dovrà pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto il presente
provvedimento concordato preventivamente con gli Uffici provinciali, nel quale sarà
indicata l’opera, l’esito del provvedimento e i luoghi ove lo stesso può essere consultato
nella sua interezza;
- dalla data di pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione decorrono i termini per
eventuali impugnazioni in sede giurisdizionale da parte di soggetti interessati, nonché per le
scadenze di cui al precedente punto 1);
- la presente deliberazione non comporta spese, minori entrate, né riflessi diretti o indiretti
sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai sensi art 49 del
TUEL come modificato dal DL 174/12).
-Di dare mandato al Responsabile del procedimento alla pubblicazione nel sito istituzionale
ai sensi e per gli effetti D.L. 33/20113
-di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line.
copia informatica per consultazione
Il presente provvedimento viene trasmesso alla ditta e studio di consulenza, al comune e
SUAP di Camisano, al comune di Piazzola sul Brenta, ad ARPAV, all’ULss Berica n.8
Berica, alla Regione del Veneto- UO Valutazione impatto ambientale, al Genio Civile di
Vicenza, al Consorzio di Bonifica Brenta, ad AVEPA.
Vicenza, 22/06/2020
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
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Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 706 DEL 22/06/2020
OGGETTO: GIUDIZIO NEGATIVO DI COMPATIBILITA' AMBIENTALE E
CONTESTUALE AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE AI SENSI
DELL’ART.27 BIS DEL D.LGS. 152/2006 E S.M.E.I
DITTA: CORRADIN RAFFAELLA
PROGETTO: COSTRUZIONE DI TRE CAPANNONI AD USO ALLEVAMENTO POLLI
DA CARNE, DI CUI UNA CONCIMAIA COPERTA, DI UN RICOVERO ATTREZZI, DI
UN UFFICIO CON SERVIZI E MODIFICA AI VENTILATORI ESISTENTI NEL
CAPANNONE AUTORIZZATO N. 1.
LOCALIZZAZIONE: COMUNE DI CAMISANO VICENTINO
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 22/06/2020.
Vicenza, 22/06/2020
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(BERTACCHE CRISTINA)
con firma digitale
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Corradin Raffaella
PARERE N. 12/2020
Oggetto: Costruzione di tre capannoni ad uso allevamento polli da carne, di cui una concimaia coperta, di
un ricovero attrezzi, di un ufficio con servizi e modifica ai ventilatori esistenti nel capannone autorizzato
n. 1.
PROPONENTE: Corradin Raffaella
SEDE LEGALE: Via Rezzonica n. 3/A - Piazzola sul Brenta (PD)
SEDE INTERVENTO: Via Piazzola - Camisano Vicentino
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Allevamento intensivo di pollame
PROCEDIMENTO: Valutazione di impatto ambientale ex art.27-bis del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A: ALLEGATO III alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - ac) Impianti
per l'allevamento intensivo di pollame con più di 85000 posti per polli da
ingrasso.
COMUNE INTERESSATO: Piazzola sul Brenta (PD)
DATA DOMANDA: 17 gennaio 2019
DATA PUBBLICAZIONE: 16 maggio 2019
DATA INTEGRAZIONI: 12 e 17 dicembre 2019 e 21 e 26 maggio 2020
DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
DOCUMENTI PER LA VIA
- 1 Tavola 1
- 2 Tavola 2
- 3 Tavola 2.1
- 4 Tavola 3
- 5 Relazione tecnica di progetto
- 6 Introduzione
- 7 Quadro Programmatico
- 8 Quadro Progettuale
- 9 Quadro Ambientale
- 10 4.1 Modellizzazione delle dispersioni in atmosfera
- 11 4.1.1 Inemar
- 12 4.1.2 Simulazione ammoniaca media ante intervento
- 13 4.1.2 Simulazione ammoniaca media post intervento
- 14 4.1.2 Simulazione PM10 media ante intervento
- 15 4.1.2 Simulazione PM10 media post intervento
- 16 4.1.2 Simulazione PM10 valore massimo ante intervento
- 17 4.1.2 Simulazione PM10 valore massimo post intervento
- 18 Relazione non necessità Vinca
- 19 Sintesi non tecnica VIA
- 20 Valutazione impatto acustico
- 21 Relazione geologica e gestione acque meteoriche
- 22 Elenco autorizzazioni
DOCUMENTI PER L'AIA
- 23 Elenco allegati AIA
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- 24 Scheda A Scheda A
- 25 A 10 Certificato Camera di commercio
- 26 A 11 Documenti comprovanti la titolarità dell'azienda
- 27 A 13 CTR 1:5000
- 28 A 14 Mappa catastale 1:2000
- 29 A 15 Estratto PRG 1:5000
- 30 A 16 Zonizzazione acustica del Comune
- 31 A 17 Permesso di costruire capannone esistente
- 32 A 17 Richiesta parziale agibilità capannone esistente
- 33 A 17 Richiesta permesso di costruire nuovi capannoni
- 34 A 18 Concessione derivazione pozzo
- 35 A 21 Autorizzazione rifiuti
- 36 A 23 Parere di compatibilità ambientale
- 37 A 24 Relazione sui vincoli
- 38 A 25 Schema a blocchi
- 39 A 26 Tabella accasamenti
- 40 A 27 Richiesta deroga benessere animale
- 41 Scheda B
- 42 B 18 Relazione processi produttivi
- 43 B 24 Identificazione e inpiduazione impatto acustico
- 44 Scheda C
- 45 C 6 Nuova relazione processi produttivi
- 46 C 7 nuovo schema a blocchi
- 47 Scheda D
- 48 Allegati D6.D7.D8.D9.D10.D11.D12.D13.D14
- 49 D15 Confronto BAT 2017
- 50 D 16 Sistema di gestione ambientale
- 51 D 17 Stima emissioni processo produttivo
- 52 Scheda E
- 53 E 3 Descrizione delle modalità di gestione ambientale
- 54 E 4 Piano di Monitoraggio e Controllo
- 55 Sintesi non tecnica AIA.
PREMESSE ED UBICAZIONE
Oggetto di procedura è l'ampliamento dello stabilimento dell'azienda Corradin Raffaella, situato in via Piaz-
zola a Camisano Vicentino, che attualmente ha un capannone per l'allevamento avicolo, in quanto, a seguito
dei lavori previsti, l'allevamento avrà quattro capannoni, superando sia la soglia di AIA che la soglia di VIA,
arrivando ad accasare potenzialmente 186296 capi/ciclo.
L'azienda presenta attualmente un capannone ad uso allevamento di polli da carne (broiler).
L’intervento oggetto della verifica verrà realizzato nel foglio n. 15 mappali n. 190, 191, 193, 100 del Comune
di Camisano Vicentino, di cui Corradin Raffaella risulta affittuaria.
Il progetto di Corradin Raffaella in particolare prevede:
1) modifiche ai ventilatori presenti nel capannone esistente (edificio n. 1);
2) la realizzazione di 3 nuovi capannoni avicoli (edifici n. 2, 3, 4), di una vasca e di un'area di decantazione
polveri nel capannone esistente (edificio n. 1);
3) la realizzazione di una concimaia coperta atta a contenere la pollina (lettiera esausta) prodotta dall'alleva-
mento (edificio n. 6);
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4) la realizzazione di un ricovero attrezzi, per contenere il parco macchine utilizzato nel centro zootecnico, e
di locali di servizio (edificio n. 5);
5) la piantumazione di una siepe;
6) l’installazione di un impianto fotovoltaico.
A seguito dell'intervento l'azienda avrà a disposizione una superficie allevabile di 8463,84 mq.
Per garantire un adeguato comfort agli animali i capannoni saranno provvisti di impianto di ventilazione
forzata, impianto di raffrescamento (cooling system) e centralina con sonde di rilevamento per il controllo
climatico.
Il centro zootecnico è inserito in un territorio che si presenta forte vocazione agricola con una modesta pres-
sione insediativa; l'azienda agricola è situata nella parte est del territorio del comune di Camisano Vicentino
(VI), sul confine con il Comune di Piazzola Sul Brenta..
Ortofoto del sito
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QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Rete Natura 2000.
Il Quadro Programmatico evidenza l’assenza di analisi di alcuni strumenti fondamentali quali il Piano di
Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Camisano Vicentino, il Piano degli Interventi (P.I.) del
Comune di Camisano Vicentino, il Piano Regionale di Tutela delle Acque (P.T.A.) ed il Piano Regionale di
Tutela e Risanamento dell’Atmosfera, di cui si richiede la valutazione.
A titolo esemplificativo, si evidenziano le sensibilità ambientali con cui occorre che l’impianto in questione
sia messo in relazione:
- Tav. 1 - Carta dei Vincoli e della Pianificazione Territoriale, parte dell’area interessata è all’interno di
Idrografia principale, Servitù idraulica, R.D.368/1904, R.D.523/1904 (art. 12);
- Tav. 2 - Carta delle Invarianti, l’area interessata è all’interno di “INVARIANTI DI NATURA
PAESAGGISTICA, Ambiti di interesse paesaggistico (art. 15)” ed in parte all’interno di “INVARIANTI DI
NATURA PAESAGGISTICA, Principali filari e siepi del paesaggio agrario (art. 15)”;
- Tav. 3 - Carta delle Fragilita', l’area interessata è, in parte, all’interno di “Zone di tutela ai sensi dell'art. 41
della l.r. 11/2004 (art. 21 N.T.)”;
- Tav. 4a CARTA DELLE TRASFORMABILITA' - Ambiti Territoriali Omogenei, l’area interessata è
all’interno di “ATO DEL SISTEMA AMBIENTALE – PAESAGGISTICO ATO A/1 Il Capitello (art. 40) “.
- Tav. G2 – Carta Idrogeologica, l’area interessata è all’interno di “Area con falda freatica compresa fra 1.00
m e 2.00 m”;
- Tav. A5b - Carta degli allevamenti produttivi strutturali in merito a
a) Distanze reciproche degli insediamenti zootecnici dai limiti della zona agricola con punteggio non
determinato: minima / massima
b) Distanze tra insediamenti zootecnici e residenze civili sparse con punteggio non determinato: minima /
massima
c) Distanze reciproche tra insediamenti zootecnici e residenze civili concentrate (centri abitati) con punteggio
non determinato: minima / massima
d) Distanze reciproche degli insediamenti zootecnici dai limiti della zona agricola
e) Distanze tra insediamenti zootecnici e residenze civili sparse
f) Distanze reciproche tra insediamenti zootecnici e residenze civili concentrate (centri abitati)
Tav. A5b - Carta degli allevamenti produttivi strutturali in merito a
g) Distanze reciproche degli insediamenti zootecnici dai limiti della zona agricola
h) Distanze tra insediamenti zootecnici e residenze civili sparse
i) Distanze reciproche tra insediamenti zootecnici e residenze civili concentrate (centri abitati).
Occorre, inoltre, che il progetto in questione sia messo in relazione con quanto indicato nei sotto elencati
elaborati: “Relazione Agronomica cap. 6.1 allevamenti” e con la “Valutazione di compatibilità idraulica
pag. 42 ““Carta storica degli allagamenti” (Fonte: Consorzio di Bonifica Brenta).
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto, considerato anche il parere espresso dal Comune
di Camisano Vicentino, con nota del 10 giugno 2020.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
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QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
STATO ANTE INTERVENTO
L'impianto, costituito attualmente da un capannone adibito all'allevamento di polli da carne, è situato nel
Comune di Camisano Vicentino (VI) ed iscritto catastalmente al foglio n. 15, particella n. 190. Nel capannone
vengono accasati potenzialmente 39990 capi/ciclo.
STATO FUTURO SOGGETTO A VIA
Nello stato futuro (rappresentat nella figura sotto) si prevede un ampliamento con 3 nuovi capannoni, da
realizzare per stralci: al rilascio della concessione edilizia, nell'arco di un anno verrà realizzato il capannone
n. 3 e, ottenuta l'agibilità, si procederà all'accasamento dei capi; una volta avviato l'allevamento nel capanno -
ne n. 3 si inizierà la costruzione del capannone n. 2 che si concluderà sempre nell'arco di un anno dall'avvio
dei lavori e così pure per il capannone n. 4.
Il progetto in particolare prevede:1) modifiche ai ventilatori presenti nel capanno-
ne esistente (edificio n. 1):
Nel capannone esistente (Edificio n. 1) si prevede una riduzione del numero di
ventilatori, da 16 a 14, con un aumento complessivo di portata: a fronte dei prece-
denti n. 16 ventilatori da 33.000 m3/h, saranno presenti n. 12 ventilatori da 35.000
m3/h e n. 2 ventilatori da 20.000 m3/h). Si prospetta un miglioramento del benesse-
re degli animali.
2) la realizzazione di 3 nuovi capannoni avicoli (edifici n. 2, 3, 4):
Un nuovo capannone sarà posto ad est, gli altri due capannoni saranno posti a
sud rispetto al capannone esistente (edificio n. 1). I nuovi capannoni, uguali tra
loro, avranno le seguenti dimensioni esterne: lunghezza di 135,36 m, larghezza di
16,60 m. Internamente avranno una zona filtro di superficie 15,81 m 2 e una zona
disbrigo di 28,07 m2. La zona filtro sarà destinata ai quadri elettrici, per la regola-
zione degli impianti e dei parametri ambientali mentre la zona disbrigo sarà ad
uso magazzino.
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La superficie allevabile totale (somma del capannone n. 1 e dei capannoni da realizzarsi) sarà pari a
8463,84 mq e così sudpisa:
1. capannone n. 1 (già esistente): 2112 m2
2. capannone n. 2: 2117,28 m2
3. capannone n. 3: 2117,28 m2
4. capannone n. 4: 2117,28 m2
I capannoni avranno struttura metallica e elementi prefabbricati in cemento. La copertura sarà a due falde
e realizzata in pannello sandwich per garantire una elevata coibentazione termica.
Le caratteristiche dei nuovi capannoni sono graficamente rappresentate nei disegni sotto:
Impianto di raffrescamento, ventilazione e riscaldamento: nei nuovi capannoni (n. 2, 3 e 4) verrà realizza-
to un impianto di raffrescamento di tipo “coolingsystem” per una lunghezza di circa 30,00 m sui lati EST
e OVEST (nell’esistente capannone n. 1 è già installato un impianto cooling di uguali dimensioni); il siste -
ma sarà composto da pannelli di cartone a nido d’ape attraversati dall'acqua; l'aria calda entra in contatto
con l'acqua e ne cede il calore, raffrescandosi, l’acqua residua, non evaporata per il passaggio di calore,
viene fatta circolare nuovamente nel pannello grazie al sistema di ricircolo a pompe, limitandone così gli
sprechi; nelle testate NORD dei capannoni n. 1 e 3, e nelle testate SUD dei capannoni n. 2 e 4 si prevede la
collocazione di 12 ventilatori per la ventilazione forzata di estrazione, con portata di 35000 m 3/h, e n. 2
ventilatori di portata di 20000 m3/h; quindi per ciascun capannone saranno presenti 14 ventilatori; le fine-
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strature dei 4 edifici saranno di tipo VASISTAS, una serie in alto di minori dimensioni (finestre invernali)
e una serie più in basso a ghigliottina per emergenza (apribili in caso di guasto/blocco della ventilazione
forzata); inoltre ogni capannone verrà riscaldato nel periodo invernale attraverso n. 11 cappe radianti col-
legate alla rete del GPL.
Impianto di alimentazione: ogni capannone sarà dotato di due silos per lo stoccaggio del mangime, cia -
scuno con capacità di 190 qli; i silos saranno collegati ai capannoni con un sistema di coclee che convo-
glieranno il mangime alle linee delle mangiatoie (3 per ogni capannone); le mangiatoie saranno circolari
del tipo “antispreco”, agganciate al soffitto da un sistema a carrucole che permette di regolarne l’altezza
seguendo la crescita degli animali.
Impianto di abbeveraggio: all'interno di ogni capannone verrà installato l'impianto per l'abbeveraggio de-
gli animali, costituito da 5 linee lunghe quanto il capannone dove verranno collegati i gocciolatoi con taz-
zina antispreco sottostante; l'approvvigionamento idrico sarà dal pozzo.
3) la realizzazione in ogni capannone (compreso l'esistente) di una vasca per le acque di lavaggio e di
un'area decantazione polveri:
Per ciascun capannone (compreso l’esistente) il progetto prevede anche:
la realizzazione di un'area di 110,16 m2 per la decantazione delle polveri uscenti dai ventilatori;
la realizzazione di una vasca interrata e chiusa di superficie pari a 46,98 m 2 e quindi per una superficie
totale di 187,92 m2 (46,98 m2 x 4); ogni vasca avrà una capacità di 23,49 m 3; tali vasche hanno l'obiettivo di
raccogliere eventuali acque di lavaggio dei capannoni; ogni capannone avrà una leggera pendenza inter -
na tale da far confluire tali acque verso la rete di pozzetti (n. 15 pozzetti da 60x60) e da qui alle vasche.
4) la realizzazione di una concimaia coperta atta a contenere la pollina (lettiera esausta) prodotta dall'alle-
vamento (edificio n. 6);
Il progetto prevede la realizzazione di una concimaia coperta per lo stoccaggio della lettiera esausta (pol -
lina) prodotta nel centro zootecnico. La concimaia sarà costituita da una platea in calcestruzzo e da una
muratura perimetrale alta m 1.40 dal piano di campagna, a contenimento della sostanza organica, e avrà
una struttura in profilati metallici ad arco a sostegno del telone di copertura plastificato color verde. La
struttura ad arco avrà un’altezza massima di 6,50 metri. Saranno presenti n. 2 pozzetti da 80x80 posti lun-
go il lato sud della concimaia. L'intera struttura coprirà una superficie lorda di m 2 250 (15 x 10 m) e avrà
una superficie interna di 240 m2. Circa il 30% della superficie interna libera verrà lasciata per le aree di
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manovra. La pollina verrà stoccata a ridosso delle pareti in persi cumuli per un’altezza media di 2 m.
Quindi la capacità di stoccaggio della concimaia viene stimata pari a 336 m3 [(240 m2 -30%) x 2 m].
5) la realizzazione di un ricovero attrezzi, per contenere il parco macchine utilizzato nel centro zootecni-
co, e di locali di servizio (edificio n. 5):
Il progetto prevede la realizzazione di una struttura di ricovero attrezzi, costituito in pilastri metallici e
copertura a due falde e comprendente: ufficio di 21 m 2, spogliatoio con docce di 27,81 m2, servizi igienici
per 4,05 m2 (con subirrigazione), box per lo stoccaggio dei rifiuti medicinali pari a 5,50 m 2, cella frigo per
lo stoccaggio delle carcasse con un volume pari a 4 m3, area per il deposito di attrezzature varie di 68,32
m2, area adibita a ricovero attrezzi pari a 102 m2.
6) piantumazione di una siepe perimetrale:
Il progetto prevede la realizzazione di una siepe di specie autoctone disposta su due file sfalsate a circa 3
m di distanza una dall'altra. I filari circonderanno l'allevamento lungo i lati nord, est e sud. Nella fila più
esterna saranno piantumati alberi di Tilia platyphillos e Carpinus betulus, ad una distanza uno dall'altro
di 3,5 m. Nella fila più interna saranno piantumati degli arbusti alternati di Ligustrum vulgare e Cratae-
gus monogyna, ad una distanza l'uno dall'altro di 1,5 m. Il doppio filare è finalizzato a barriera contro le
polveri e i rumori generati dall'allevamento.
7) installazione di un impianto fotovoltaico.
Il progetto prevede l'installazione di un impianto fotovoltaico, composto da pannelli integrati di silicio
monocristallino, con potenza di 20 kWp. Tale impianto sarà collocato sulle falde est e ad ovest del capan -
none n. 2.
La realizzazione delle opere previste inizierà dalla realizzazione del capannone n. 3. Per quanto riguarda la
restante parte del progetto si prevede che la ditta procederà per stralci. La durata complessiva dei lavori è
stimata in circa cinque anni. Durante questo periodo non verranno occupate aree di terzi, né sarà necessario
disporre particolari alloggi per i lavoratori.
I fabbricati avicoli e le relative pertinenze verranno utilizzati continuamente per più cicli di allevamento de-
gli animali. Tra un ciclo e l'altro, di durata variabile a seconda della specie, l'azienda effettuerà dei vuoti sa-
nitari di circa 7-15 giorni per la disinfezione degli ambienti di stabulazione e per compiere tutte le operazioni
di manutenzione ordinaria e straordinaria. La vita media dei fabbricati viene stimata intorno ai 45 anni, al
termine dei quali è necessario predisporre interventi straordinari, come il rifacimento delle coperture, della
pavimentazione interna, ecc.
DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
L'azienda agricola presenterà un allevamento di polli da carne (broiler). Gli animali verranno stabulati su let-
tiera permanente, su una superficie netta per ciascun nuovo capannone pari a 2117 mq ed una capacità massi-
ma di accasamento di 186.296 capi avicoli. L'azienda effettuerà circa 5,6 cicli/anno, secondo il criterio gestio-
nale del tutto-pieno, tutto-vuoto all'interno di ogni singolo capannone, con periodi di vuoto sanitario di circa
15 giorni. Solitamente l'azienda effettua cicli da 50 gg., ma a seconda delle esigenze di mercato e della dispo -
nibilità dei pulcini la durata dei cicli può variare dai 35 a 60 gg, e questo può influire sul numero di
cicli/anno.
Nell'allevamento della ditta Corradin Raffaella vengono prodotti capi della categoria pollo pesante con peso
a fine ciclo di circa 3,3 kg e pollo leggero durante lo sfoltimento degli animali. I polli da carne vengono acca -
sati ad un'età di 1 giorno e allevati su lettiera permanente di paglia sfibrata e/o altro materiale assorbente (es
lolla di riso, trucioli di legno ecc.) con densità che rispetti il benessere animale (33 kg/m 2). Al raggiungimento
di un peso di circa 1 kg (circa 28 giorni di età) circa 1/2 dei capi vengono caricati su camion per essere tra-
sportati al macello (sfoltimento di 1/2 dei capi). Successivamente a 50 giorni di età e con un peso vivo di circa
3,3 kg vengono venduti i restanti 1/2 degli animali allevati.
Per il calcolo del numero di capi potenziali da autorizzare in AIA il proponente considera un accasamento di
sole femmine che arrivano a fine ciclo raggiunto il peso di 1,5 kg. In questo modo potenzialmente il carico
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potrà raggiungere i 22 capi a metro quadrato, nel rispetto del benessere animale (33 kg/m 2). L'azienda richie-
derà la deroga al benessere animale, superando i 33 kg al m 2 senza che questo comporti un aumento del nu-
mero di capi ma solo l'aumento del peso allevato. Come sopra accennato l'azienda in media effettuerà 5,62
cicli all'anno, che potrebbero aumentare in caso di vuoto sanitario minimo pari a 7 giorni, secondo le misure
di polizia veterinaria.
Di seguito si descrive il processo produttivo che sarà previsto per i polli allevati
I principali sistemi o metodologie utilizzati per mitigare gli impatti ambientali dell'allevamento sono:
ALIMENTAZIONE PER FASI: per ridurre le emissioni di ammoniaca e di altri gas si procede organizzando
un’alimentazione a più fasi in cui il contenuto decrescente di proteine dei mangimi segue i fabbisogni nutri-
zionali degli animali;
IMPIANTI FOTOVOLTAICI: sul tetto del capannone n. 2 verrà installato un impianto fotovoltaico con po -
tenza pari a 20 kWp; dalla potenzialità dell'impianto fotovoltaico si stima una produzione di energia elettrica
di 20 kWp x 1.100 (ore di sole annue) = 22 MWh, che coprirà parzialmente i consumi dell'allevamento;
AREA DECANTAZIONE POLVERI: in corrispondenza dei ventilatori/estrattori, posti sul lato nord dei ca-
pannoni n. 1 (esistente) e n. 3 e sul lato sud dei capannoni n. 2 e n. 4, verrà inserita, frontalmente e sui lati,
una rete frangivento pari all'altezza del capannone; i ventilatori estrarranno la polvere, che verrà rallentata
dalla presenza delle reti frangivento poste ad una distanza di 10 m dai ventilatori; le polveri cadranno quindi
nell'area di decantazione polveri, ciascuna di superficie pari a 110,16 m 2; tale superficie sarà pavimentata e
impermeabile e facile da pulire regolarmente tramite spazzatrice meccanica;
BARRIERA VERDE: per ridurre l'impatto visivo dell'allevamento, l'azienda realizzerà sui lati nord, est e
sud dell'allevamento due filari sfalsati di piante, limitando la visibilità degli edifici; oltre a creare una barrie -
ra visiva, le piante tratterranno le polveri e ridurranno lo spostamento dell'aria, diminuendo quindi la pro-
pagazione di eventuali odori; la siepe contribuirà all’assorbimento dell'anidride carbonica e di altre emissio -
ni prodotte dall'allevamento (biofiltro), alla produzione di ossigeno, al mantenimento/aumento della biodi -
versità ed alla creazione di un corridoio ecologico per la diffusione delle biopersità stesse verso altre aree
verdi, alla mitigazione visiva ed acustica.
Integrazioni
a) Nel progetto presentato dal proponente la realizzazione della concimaia coperta rappresenta un importan-
te aspetto di mitigazione, ma la sua realizzazione avverrà per stralci, in un periodo di 5 anni (Quadro proget -
tuale pagina 10/29) e, ritenendo che l'attività di allevamento possa venire esercitata sui capannoni via via che
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si renderanno disponibili, il proponente dovrebbe spiegare come sarà la gestione aziendale durante il perio -
do di realizzazione dei previsti stralci.
b) La pollina prodotta in un anno ammonta, a regime, a 1013 mc/anno ed è prodotta al fine di ciascun ciclo di
allevamento e deve rimanere a maturazione per almeno 90 gg ed il proponente spiega che la pollina prodotta
è utilizzata per fini agronomici, come fertilizzante nei terreni di proprietà ed in asservimento.
Stante le quantità prodotte e le tempistiche, la dimensione delle superfici agricole, il proponente spieghi la
possibilità di un utilizzo coerente con i dettami della DGRV 1835/2016. In tale valutazione il proponente con -
sideri anche i volumi delle vasche di raccolta delle acque di lavaggio (vasche 23.49 mc x 4 capannoni).
c) Il Quadro progettuale a pag. 4/29 spiega che sarà variata la dotazione dei ventilatori passando da:
- dagli attuali 16 x 33000 = 528 k mc/h
- ai previsti da progetto 12 x 35000 + 2 x 20000 = 460 k mc/h
Il proponente spieghi il motivo per cui con tale modifica quindi si avrà un miglioramento del benessere de -
gli animali".
d) Il Quadro progettuale, a pag. 7/29, descrive la presenza in ciascun capannone, di una vasca del volume di
23.49 mc per la raccolta, mediante pozzetti, dei lavaggi; i liquidi raccolti devono essere stoccati per 90 gg pri -
ma dell'utilizzo agronomico. Il richiedente dovrebbe spiegare le modalità con le quali viene rispettato il pe-
riodo di stoccaggio stante una minor durata del ciclo di allevamento (e quindi dei lavaggi) e come tali acque
sono preservate dalla accidentale ed indesiderata contaminazione con le sostanze inpiduate dal soccidante
ed utilizzate nella disinfezione.
e) La disinfezione dei mezzi in entrata attualmente viene praticata ed è ancora prevista nel progetto la disin -
fezione manuale con raccolta in pozzetto dei liquidi di disinfezione; il proponente valuti tali modalità alla
luce del previsto quadruplicare del traffico veicolare rispetto alla situazione attuale soffermandosi sulla so-
stenibilità gestionale della raccolta del liquidi di disinfezione.
f) Si richiede la presentazione del Certificato prevenzione incendi (o almeno la SCIA ai fini della sicurezza
antincendio, presentata e vidimata dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco) per il serbatoio di GPL che
risulta già in dotazione all'allevamento. Identica documentazione servirà per l'utilizzo di ciascuno degli altri
tre serbatoi di GPL previsti nell'installazione, nonché per il nuovo gruppo per la produzione di energia elet -
trica sussidiaria da 100 Kw.
g) per il capannone esistente, risulta essere stata richiesta, ma non ancora ottenuta, l'agibilità.
h) Fornire la ragione sociale della ditta soccidante.
i) La capacità produttiva dell'installazione in post intervento comporterà emissioni di ammoniaca superiori
alle 10 tonnellate all'anno, soglia oltre la quale è necessaria la redazione della dichiarazione E-PRTR da inol -
trare all'ISPRA.
Si prende atto di quanto espresso dal Comune con la nota del 10 giugno 2020, con richiesta di valutare il di-
mezzamento dell’interno.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento, rilevando tuttavia una criticità evidenziata dal Comune di Camisano Vicentino.
111QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
Nell’ambito della SIA si prevede complessivamente un aumento delle emissioni annuali di ammoniaca e di
polveri, a seguito dell'aumento della potenzialità. Durante la fase di stabulazione i capi generano anidride
carbonica dalla respirazione e l’emissione di ammoniaca e metano dalle deiezioni. L'entità di emissioni di
tali gas dipende da svariati fattori tra i quali: tipo di capo allevato, modalità di stabulazione, dieta alimentare
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ecc. Il proponente sottolinea che l’emissione di odori e polveri è inevitabilmente legata all'attività di alleva -
mento e che la zona limitrofa all'impianto in esame viene inquadrata come zona agricola, in cui sono comun-
que presenti altri allevamenti di piccole e medie dimensioni.
La documentazione di progetto comprende una modellizzazione delle dispersioni in atmosfera di ammonia-
ca e polveri, ante e post intervento: ante intervento la sorgente è il solo capannone esistente n. 1, con emissio -
ne dal lato nord, dove sono posti i ventilatori; post intervento le sorgenti sono i 4 capannoni avicoli, con
emissione dal lato dove sono posti i ventilatori (a nord per i capannoni n. 1 e n. 3, a sud per i capannoni n. 1
e n. 4) e la concimaia.
I recettori sono identificati lungo il confine con il Comune di Piazzola sul Brenta e le case di civile abitazione
più vicine all'allevamento, che potrebbero essere maggiormente esposte alla diffusione degli inquinanti e de-
gli odori originati dai cicli produttivi. Sono state identificate sei case nell'arco di 360° intorno all'allevamen-
to, di cui 3 nel Comune di Camisano Vicentino (VI) e 3 nel Comune di Piazzola sul Brenta (PD).
Si riportano in seguito i dati ricavati dalle simulazioni presso i recettori:
AMMONIACA: si riportano di seguito i risultati ottenuti per ogni recettore (valori medi e massimi ottenuti
dalla media di 8 ore lavorative per il confronto con la TLV - soglia di tossicità); si evidenzia il non supera -
mento della TLV, pari a 18.000 μg/mc; volendo inoltre confrontare i risultati con la soglia minima olfattiva,
pari a 26,6 μg/mc (soglia comunque soggettiva, in letteratura varia da un minimo di 26,6 μg/mc ad un massi-
mo di 39,60 μg/mc), non si riscontra il superamento di tale soglia nelle emissioni medie; le emissioni massi -
me di ammoniaca non sono state confrontate con tale valore:
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PM10 – MEDIA GIORNALIERA: si riportano di seguito i valori medi calcolati su base giornaliera; non si
hanno e non si avranno superamenti della soglia imposta per legge, pari a 50 μg/mc presso i recettori; la me -
dia annua non è stata calcolata in quanto, essendo la media giornaliera già bassa, una ulteriore media abbas-
serebbe ancora di più il valore, non superando mai i 40 μg/mc:
PM10 – VALORI MASSIMI: i valori riportati corrispondono ai valori massimi della media giornaliera; non
si hanno e non si avranno superamenti della soglia imposta per legge, pari a 50 μg/mc presso i recettori:
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Dalle simulazioni effettuate non si sono verificati superamenti dei limiti di soglia per le emissioni di polveri
(PM10) e ammoniaca presso i recettori inpiduati.
Si osserva che la documentazione progettuale non approfondisce il tema dell’impatto da odori espresse in
unità odorigene, né come emissioni in uscita dal sito né come ricadute nel territorio circostante. Considerata
la tipologia di attività e i dati non trascurabili dei valori massimi di ammoniaca presso i ricettori, si ritiene
necessario che il progetto sia integrato da uno studio previsionale finalizzato a definire se quanto proposto
possa portare presso i recettori sensibili un contributo olfattivo tale da poter essere considerato
probabilmente molesto, applicando modelli diffusivi alla portata d’odore (in OU/sec). Trattandosi di
allevamento esistente, la portata di odore sarà stimata a partire da misure di portata di odore effettuate sul
campo nello stato ante operam. Rispetto all'applicabilità della BAT12 della Decisione di Esecuzione (UE)
2017/302 il proponente dovrebbe valutare se "gli odori molesti presso i recettori sensibili" siano "probabili"
con una indagine previsionale con le modalità definite dalle Linee Guida predisposte dal Comitato VIA
della Provincia di Vicenza.
Le integrazioni fornite, nel soddisfare quanto richiesto, hanno evidenziato, per l'impatto odorigeno, criticità
sia per quanto riguarda lo stato di fatto (superamento attuale delle > 3 ouE/m3 al 98° in prossimità recettore
R1), che per lo stato futuro; tali superamenti sono relativi sia a recettori R1 e R6, situati in provincia di
Vicenza, ma anche su gran parte dei recettori posti sul confine con la provincia di Padova (A,B.C,D,E,F) e ciò
depone come probabile futura fonte di disturbo olfattivo.
Si rileva, inoltre, come a fronte di tale evidenza non sia stata prevista una proposta di adozione di alcuna
efficace tecnologia di abbattimento/mitigazione, evidenziando altresì come tali impatti vadano a gravare sul
comune contermine, situato, per di più, in altra Provincia
Si ritiene, pertanto, che su tale aspetto via sia la presenza di impatti aggiuntivi negativi e significativi
derivanti dalla realizzazione del progetto.
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VALUTAZIONE
Si rileva la presenza di impatti negativi e significativi per l’ambiente per i quali non è stata prospettata l’adozione di
specifiche ed efficaci forme di mitigazione, con ricadute poste al di fuori del confine comunale e provinciale.
CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
L’approvvigionamento idrico dell’allevamento per uso zootecnico è garantito tramite pozzo. L'azienda ha
quindi deciso di evitare tutti gli sprechi a partire dal controllo dell'impianto di distribuzione fino all'utilizzo
di sistemi antigoccia di ogni singolo abbeveratoio. L'ampliamento dell'allevamento comporterà un maggior
consumo di acqua per abbeverare gli animali, direttamente proporzionale all'aumento del numero dei capi.
Inoltre anche l'impianto di raffrescamento installato consuma acqua nel periodo estivo, prevedendo però un
ricircolo interno dell'acqua utilizzata. Si è misurato per il 2017 un consumo di acqua pari a 72 m 3 all'anno
che, ponderato con l'aumento del numero di capi, può arrivare a 288 m3.
Per la disinfezione degli automezzi si stima una quantità di acqua pari a 2 litri/veicolo, dal momento che
l'acqua con il disinfettante viene nebulizzata. Visto che si è stimato un numero di mezzi all'anno pari a 423, si
avrà un consumo finale di 846 litri/anno.
L'acqua utilizzata per l'utilizzo di bagno e doccia, risulta pari a 58,4 m 3/anno sia nella situazione ante che
post intervento.
Dal confronto con la situazione ante intervento e post intervento si evidenzia un aumento di 9.294 m 2/anno
di acqua, calcolati come quantitativo massimo potenziale prelevato direttamente dal pozzo.
Riguardo gli scarichi:
- attualmente nel capannone esistente n. 1 è presente un servizio igienico con vasca Imhoff con pozzetto
degrassatore e subirrigazione; nello stato futuro il servizio nel capannone n. 1 non sarà più utilizzato, sal-
vo solo l'uso del lavandino; per gli scarichi derivanti dal servizio igienico di progetto, che verrà collocato
nel ricovero attrezzi, verrà realizzata una vasca Imhoff con pozzetto degrassatore e subirrigazione.;
- le acque meteoriche dei capannoni verranno raccolte e convogliate in un invaso a cielo aperto; l’invaso
prevede la realizzazione di una rete di scoline tra i capannoni, con conferimento finale dell’eventuale
troppo pieno allo scolo esistente in direzione est, recapitante alla roggia Liminella; per lo smaltimento
delle acque di dilavamento provenienti dai piazzali si propone la raccolta delle stesse in caditoie poste
lungo l’asse longitudinale del piazzale, con successivo conferimento al recettore;
- le acque meteoriche delle coperture e delle pavimentazioni esterne impermeabili non vengono a contatto
in nessun modo con sostanze pericolose o con la pollina e vengono convogliate alla roggia Limenella tra-
mite una rete di scoline; la pavimentazione in cemento viene sempre pulita ed in caso di sversamenti acci -
dentali il materiale fuoriuscito viene tempestivamente raccolto; non si prevede che le acque di prima
pioggia debbano essere stoccate e trattate prima di essere disperse al suolo.
Nel complesso la proposta progettuale non comporta significative criticità. Si ritiene comunque opportuno
acquisire una caratterizzazione analitica straordinaria delle acque meteoriche di dilavamento dei piazzali, da
campionare in un punto rappresentativo a valle della rete di raccolta e a monte del recapito in acque
superficiali.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
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VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
L'ampliamento ridurrà la superficie permeabile con la costruzione di nuove strutture: si avranno in totale
1820 m2 di cortile pavimentato (con un aumento di 1000 m 2 rispetto allo stato di fatto) e 9494,64 m2 di super-
ficie coperta da edifici (con un aumento di 7245,34 m 2). L'impermeabilizzazione comporterà un ruscellamen-
to delle acque meteoriche sulle superfici seguenti:
tetti: le acque verranno conferite ad invasi a cielo aperto (con rete di scoline che convogliano le acque alla
Roggia Limenella);
piazzale: a seguito della richiesta di ASL di ampliare la pavimentazione del piazzale in bitumato, per le ac -
que di dilavamento si propone lo smaltimento al suolo (superficie pavimentata <2000 mq), soluzione illustra-
ta da relazione geologica e di compatibilità idraulica a firma di dott. geol. Silvia Daleffe.
Per limitare il possibile inquinamento del suolo da parte di residui di pollina o eventuali rifiuti liquidi (es.
olio), i piazzali esterni ai capannoni vengono sempre mantenuti puliti. Gli effluenti zootecnici prodotti ver-
ranno stoccati nella concimaia coperta, con fondo impermeabile, che non consentirà infiltrazioni nel sotto -
suolo. All'interno dei capannoni la pavimentazione, attuale e futura, è di cemento tale da non consentire la
percolazione della pollina nel sottosuolo.
L'azienda normalmente effettuerà la pulizia a secco, ma qualora risulti necessario effettuare il lavaggio le ac-
que di lavaggio utilizzate prima della disinfezione verranno convogliate in vasche interrate e chiuse. Tali ac -
que potranno essere smaltite sui terreni in conduzione, previo stoccaggio di 90 giorni, come da DGR 1835/16.
I disinfettanti utilizzati dopo la pulizia dei capannoni, applicati tramite atomizzatore, non verranno raccolti
ma verranno fatti asciugare all'aria.
Per la disinfezione dei mezzi in ingresso in azienda sarà presente una piazzola con pavimento in calcestruz-
zo dove si fermano i camion. Su questa piazzola avverrà la disinfezione manuale dei mezzi: l'acqua di disin-
fezione è alquanto ridotta trattandosi di acqua nebulizzata ed eventuali sgocciolamenti vengono convogliati
in un apposito pozzetto che viene aperto solo durante tale operazione. Nel resto del tempo il pozzetto rima -
ne chiuso per evitare l’accumulo di eventuale acqua piovana. I liquidi di disinfezione utilizzati saranno rac-
colti in un pozzetto a tenuta che verrà smaltito come rifiuto da ditte specializzate.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
La documentazione di progetto comprende una valutazione previsionale di impatto acustico, a firma di tec-
nico competente in acustica ing. Luca Zenari. Rimandando a tale elaborato per i dettagli, si richiama quanto
segue. Nello stato di fatto sono inpiduate le seguenti sorgenti:
1- S1 – Ventilatori di nuova installazione per ventilazione forzata; batterie da 12 estrattori (+2 estrattori se-
condari per modulazione del flusso) per capannone. Funzionamento con accensione sequenziale on-off e
modulazione mediante ventilatori secondari. Controllo tramite centralina regolata da sonde di tempera-
tura interne al capannone. Periodo diurno a regime massimo in giornate di massima temperatura esterna
(100%), notturno a regime ridotto (60%). Nello spazio antistante i ventilatori saranno realizzate delle zone
di abbattimento delle polveri costituite da reti, non viene considerato alcun abbattimento acustico dato da
questi dispositivi in quanto trasparenti all’aria e al suono.
2- Rumore animali nei capannoni (diurno e notturno).
3- Movimentazione mezzi per rifornimento mangime (1 camion ogni 1 gg circa, diurno).
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4- Movimentazione mezzi e operazioni di carico degli animali adulti (1 carico ogni 50 gg circa, diurno).
5- S2 - gruppo elettrogeno silenziato posizionato in ambiente esterno, accensione solo in caso di mancan -
za di corrente elettrica e per test di funzionamento periodici in periodo diurno – sorgente a funzionamen -
to parziale inferiore ai 15 minuti durante i test periodici (cosi come definito da Decreto 16 Marzo 1998) e
pertanto soggetta a diminuzione del valore di rumore ambientale pari a -5 dB(A).
Sono stati inpiduati i seguenti ricettori sensibili.
La simulazione previsionale post operam è illustrata nella figura seguente:
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Le conclusioni presso i ricettori sensibili sono riepilogate nelle tabelle che seguono:
Si ritiene che il grado di approfondimento del documento di Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
non sia sufficiente viste le finalità; l’argomento non e’stato trattato, relativamente alla totalità degli impatti
acustici determinati dalle attività e dagli impianti dell’azienda per il periodo diurno e notturno, come
richiesto dalla normativa di settore (ai sensi dell’art. 8 della Legge Quadro n.447 del 26.10.1995 e successive
norme attuative).
Manca nella valutazione l’analisi del traffico indotto, con indicazioni riferibili sui percorsi di collegamento
alle strade principali usati dai mezzi di trasporto del materiale in ingresso e in uscita dal lotto, sul numero
dei mezzi dell’attività e sulle emissioni di traffico indotto prodotte dall’attività sulle strade afferenti l’area in
esame, allo scopo di valutare l’effettiva incidenza dei livelli incrementali prodotti dai mezzi – soprattutto
pesanti – dell’attività in funzione dell’effettiva classificazione secondo DPR n. 142/2004 delle infrastrutture
stradali percorse dai mezzi aziendali e privati leggeri e pesanti.
Si chiede di indicare i) eventuali attività di carico/scarico degli animali, per trasporto e consegna nell’area
aziendale e al di fuori di questa da effettuarsi in periodo notturno, ii) e le conseguenti movimentazioni di
mezzi leggeri e pesanti relativi alle attività suddette (atte alla verifica del traffico indotto e dei limiti di legge
del caso).
Si ritiene opportuno prescrivere fin d’ora un monitoraggio dei livelli residui e ambientali - con gli impianti e
le attività funzionanti a pieno regime presso i ricettori più prossimi all’attività almeno sui fronti nord, sud e
ovest - per evidenziare la bontà della stima previsionale ed eventualmente per inpiduare modalità
operative o interventi strutturali finalizzati alla limitazione delle criticità.
Si ponga inoltre, particolare attenzione alla verifica del criterio differenziale in funzione delle indicazioni
suddette, e si indica fin d’ora che dichiarazioni circa la verifica del criterio differenziale (da effettuare per
indicazione normativa in ambiente interno) relative ai livelli presunti, calcolati per il confronto con il limite
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verificato a finestre chiuse non è accettato, bensì solo a finestre aperte che nel caso di effettiva impossibilità
di accesso ai vani del fabbricato, può essere assimilato al calcolo in facciata più esposta alle emissioni sonore.
Inoltre qualora ai Comuni dovessero pervenire lamentele o segnalazioni di disturbo ovvero se i Comuni, per
precauzione, lo ritenessero comunque opportuno, sarà richiesto alla ditta titolare dell’attività di produrre
adeguate verifiche fonometriche. I risultati delle verifiche dovranno essere consegnati alle l’Amministrazioni
Comunali entro breve tempo dalla suddetta richiesta.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento..
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Il progetto non presenta particolari criticità per la componente agenti fisici, salvo quanto riportato nel
paragrafo relativo all’impatto acustico.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
Non sono presenti nelle vicinanze dell'allevamento vincoli paesaggistici o siti di particolare interesse paesag-
gistico segnalati dagli strumenti pianificatori.
Tenuto conto della localizzazione e del tipo di interventi, il progetto non presenta particolari criticità dal
punto di vista paesaggistico.
Si ritiene comunque opportuno eseguire una verifica di compatibilità urbanistica e paesaggistica, tramite
consultazione dei competenti uffici comunali, riguardo le barriere frangipolvere e antirumore, previste in te-
stata ai capannoni e aventi dimensioni superiori alla sagoma prospettica degli edifici stessi. In proposito do -
vrà essere prodotta, a titolo integrativo, una nota di approfondimento e aggiornamento.
Le integrazioni richieste nel paragrafo “risorse naturali, flora e fauna” andranno coordinate anche con il pre -
sente aspetto ambientale.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
Si prende atto della nota del Comune del 10 giugno 2020 in cui si segnala che le mitigazioni paesaggistiche
proposte non sono sufficienti per la tutela dell’ATO ambientale-paesaggistico A1 “Il capitello”.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento, rilevando tuttavia una criticità evidenziata dal Comune di Camisano Vicentino.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
La realizzazione di tre nuovi capannoni comporterà l'arrivo in loco di tutto il materiale necessario.
L'allevamento è raggiungibile tramite la Strada Provinciale SP 10 (Via Piazzola), che dirama poi nella strada
comunale con fondo in ghiaino (Via Piazzola/Via Rezzonica) che permette l'accesso all'allevamento.
Attualmente il centro zootecnico è attivo pertanto la viabilità locale è già utilizzata per il rifornimento di
questo allevamento. Allo stato attuale non risultano problemi legati alla viabilità locale.
Nello stato di progetto si prevede un aumento del traffico soprattutto nella fase di carico/scarico delle
materie prime e dei prodotti, legato ad un aumento di produzione. Si riporta di seguito il calcolo del numero
di viaggi che sono necessari per lo svolgimento delle attività di allevamento nella situazione ante e post
intervento.
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In termini giornalieri si prevede di passere da 4,5 viaggi in 5 giorni (0,9 viaggi/giorno) nella situazione peg -
giore ante intervento fino a 21 viaggi in 5 giorni (4,2 viaggi/giorno) nella situazione peggiore post intervento,
con un aumento pari a 3,3 viaggi/giorno nella situazione di picco.
Nel complesso si ritiene opportuno un approfondimento di valutazione, a titolo integrativo, in merito agli
esatti percorsi di accesso e uscita dei mezzi pesanti tra strada pubblica asfaltata e sito produttivo (da riporta-
re in planimetria), sui potenziali disagi a terzi da dispersione di polveri durante i transiti, sull’idoneità del
fondo stradale non asfaltato in relazione ai carichi in transito e sui potenziali impatti acustici per i passaggi
in orario notturno.
Nel complesso si ritiene opportuno:
- procedere a un approfondimento di valutazione, a titolo integrativo, in merito agli esatti percorsi di ac-
cesso e uscita dei mezzi pesanti tra strada pubblica asfaltata e sito produttivo (da riportare in planime-
tria);
- predisporre opportuno rilievo di traffico di durata almeno settimana lungo la SP 10, e analisi dell’interfe -
renza tra i flussi in ingresso e uscita dalla strada di accesso al sito e i flussi transitanti lungo Via Piazzola
(SP 10);
- descrivere la tipologia di mezzi impiegati per i conferimenti al sito (per accasamenti, ritiro capi, mangi -
mi, distribuzione e recupero pollina ….);
- valutazione sulla ammissibilità e adeguatezza degli accessi, in tutte le fasi operative (sia di cantiere che di
gestione ordinaria dell’impianto a regime) in relazione ai mezzi impiegati ed alla geometria dell’interse-
zione di accesso. Analizzare e descrivere la sezione stradale della viabilità afferente al sito;
- valutare l’adozione di misure compensative (es. piazzole di scambio) per limitare l’interferenza dei mezzi
con la viabilità della strada Provinciale. Infatti nei periodi di maggiore afflusso all’impianto, potrebbe ve-
rificarsi che alcuni mezzi si possano incrociare lungo la strada di accesso, inducendo qualche veicolo ad
attendere lungo la SP 10;
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- analizzare i potenziali disagi a terzi da dispersione di polveri durante i transiti, sull’idoneità del fondo
stradale non pavimentato in relazione ai carichi in transito e sui potenziali impatti acustici per i passaggi
in orario notturno;
predisporre opportuni elaborati grafici riepilogativi dei flussi di traffico attuale e futuri in riferimento alle
varie fasi operative previste (cantiere e gestione ordinaria) e alla distribuzione delle provenienze per
tipologia di flusso.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
Si prende atto della nota del Comune del 10 giugno 2020 in cui si segnala il fatto che la viabilità di accesso,
con relativa immissione nella SP 24, non risulta al momento adeguata ai volumi di traffico.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento, rilevando tuttavia una criticità evidenziata dal Comune di Camisano Vicentino.
CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
La realizzazione di nuove strutture comporterà una riduzione di superficie agricola, destinata attualmente
alla coltivazione di seminativi.
Secondo la documentazione di progetto, non si escludono impatti negativi su quella parte di flora e fauna
che si sono adattate all'ecosistema agrario (micromammiferi, insetti, invertebrati, uccelli e specie erbacee in-
festanti), sottolineando peraltro che la ditta provvederà alla realizzazione di una siepe, introducendo così
nuovi elementi di biopersità e che la presenza di alberature favorirà l'arrivo di uccelli e altri piccoli anima-
li, creando un microclima più favorevole alla vita rispetto ai seminativi attuali.
E’ opportuna la presentazione di un elaborato specifico che illustri la planimetria di progetto, ed i i sesti di
impianto.
Va inoltre prodotto un computo metrico estimativo dell’impianto riportante le dimensioni delle piante (crf
fusto per gli alberi, non inferiore a 14-16 cm; Altezza per arbusti non inferiore a 150-175 cm), le modalità di
messa a dimora; i costi della fornitura e posa , nonchè le modalità ed i costi di manutenzione per un periodo
di almeno tre anni.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento..
CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Il progetto non presenta particolari criticità dal punto di vista degli impatti sulla salute dei lavoratori e delle
persone, fatti salvi il rispetto della vigente normativa in materia.
Non vi sono, al momento, segnalazioni da parte dell’Ulss competente per territorio.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
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VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
Il progetto non presenta interferenze rispetto ad altri piani, progetti o interventi in zone limitrofe in esame
presso il Comitato VIA Provinciale.
Considerazioni specifiche sono state svolte sugli impatti e risultano esplicitate nelle singole matrici
ambientali sopra descritte.
L’analisi degli impatti porta a ritenere che l’intervento proposto comporti impatti significativi per
l’ambiente, anche potenziali, con particolare riferimento alla rilevanza ed alle sensibilità del contesto del sito
inpiduato, piuttosto che all’intervento previsto.
In relazione a perse matrici d’impatto, l’ipotesi progettuale, anche a seguito del riscontro parziale e non
soddisfacente alla richiesta di integrazioni, non è supportata da elementi utili tali da consentire di poter
esprimere, allo stato, un giudizio positivo sull’intervento.
In particolare si evidenzia un impatto odorigeno significativo sia per quanto riguarda lo stato di fatto che per
lo stato futuro; tali superamenti sono relativi sia a recettori situati in provincia di Vicenza, ma anche su
recettori posti su altro comune contermine, Piazzola sul Brenta, sito in provincia di Padova (A,B.C,D,E,F); a
fronte di tale evidenza non è stata proposta alcuna adozione di efficace tecnologia di
abbattimento/mitigazione (BAT).
Si ritiene, pertanto, che su tale aspetto via sia la presenza di impatti aggiuntivi negativi e significativi
derivanti dalla realizzazione del progetto.
Che il parere espresso dal Comune di Camisano Vicentino, oltre ad evidenziare anch’esso la problematica
odorigena, segnale anche numerose criticità legate all’impatto paesaggistico e viabilistico.
Il parere espresso dalla Commissione è relativo alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale e, in
quanto avente esito negativo, preclude la prosecuzione del procedimento relativo al provvedimento unico di
V.I.A. di cui all’art. 27 del D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii..
Tutto ciò premesso si esprime
PARERE CONTRARIO
All’intervento,in considerazione delle motivazioni sopra descritte
Nell’evidenziare che un nuovo progetto basato sulle caratteristiche e potenzialità attuali non potrà prescindere dall’ado-
zione di specifiche tecnologie di abbattimento/contenimento delle emissioni odorigene e dalla risoluzione delle criticità
segnalate dal Comune di Camisano Vicentino.
Si ricorda, inoltre, che in caso di presenza di impatti che interessano più province, l’autorità competente è la Regione del
Veneto.
Vicenza, 11 giugno 2020
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
Dott.ssa Silvia Chierchia Andrea Baldisseri
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