Parere

       Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0005252 del 07/02/2023 - Pag. 1 di 22



             PROVINCIA DI VICENZA
                   AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                    SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




   VERBALE DELLA COMITATO TECNICO PROVINCIALE VIA
           DEL 19/01/2023
L'anno 2023, il giorno 19 del mese di GENNAIO alle ore 17:20 il Comitato Tecnico Provinciale di V.I.A si è
riunito nella sede provinciale, a seguito di regolare convocazione, per trattare il seguente argomento: Calce
Barattoni S.P.A. – Nuovo impianto di produzione calce.

All'appello risultano:

SQUARCINA FILIPPO              Presidente               Assente


BALDISSERI ANDREA           Responsabile servizio             Presente


CORTESI ANGELO               Commissario               Assente


DE MARCHI ROBERTO             Commissario               Presente


MONTANARI RICCARDO             Commissario               Presente


MURARO TERESA               Commissario               Presente


OSTOICH MARCO               Commissario               Presente


ROSSI STEFANO               Commissario               Presente


SALVIATI STEFANO              Commissario               Presente


SVEGLIADO GIULIA              Commissario               Presente


VALVASSORI RIMSKY             Commissario               Presente


VICENTIN ALBERTO              Commissario               Presente


La Commissione viene presieduta da Andrea Baldisseri, giusta delega del Presidente del 19/01/2023, che
riconosciuta legale l’adunanza in conformità dell’art. 7 del Regolamento per il funzionamento del Comitato
Tecnico Provincia VIA, udita la relazione istruttoria, accertata la completezza delle informazioni e preso atto
della proposta progettuale contenuta nella documentazione tecnica presentata, esprime congiuntamente al
CTP VIA parere unanime, per la pratica in oggetto, nel parere sotto riportato.




                                                        Pag. 1 di 22
      Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0005252 del 07/02/2023 - Pag. 2 di 22



            PROVINCIA DI VICENZA
                   AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                    SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                       Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
            Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                  Calce Barattoni S.P.A.
                       PARERE N. 05/2023

Oggetto: Nuovo impianto di produzione calce.
PROPONENTE:           Calce Barattoni S.P.A.
SEDE LEGALE:           Via Lago di Alleghe n.45 - Schio
SEDE INTERVENTO:         Via Lago di Alleghe n.45 - Schio
TIPOLOGIA ATTIVITÀ:       Impianti destinati alla produzione di calce viva in forni rotativi la cui capaci
                 ta' di produzione supera 50 tonnellate al giorno.
PROCEDIMENTO:          Valutazione di impatto ambientale ex art.27-bis del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A:        ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 3.
                 Lavorazione dei metalli e dei prodotti minerali p) impianti destinati alla
                 produzione di clinker (cemento) in forni rotativi la cui capacita' di
                 produzione supera 500 tonnellate al giorno oppure di calce viva in forni
                 rotativi la cui capacita' di produzione supera 50 tonnellate al giorno, o in
                 altri tipi di forni aventi una capacita' di produzione di oltre 50 tonnellate al
                 giorno.
COMUNE INTERESSATO:       Marano Vicentino
DATA DOMANDA:          21 giugno 2022
DATA PUBBLICAZIONE:       25 agosto 2022
DATA INTEGRAZIONI:        13 ottobre e 22 dicembre 2022

DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI

 N.              Titolo                              Nome file
 1  Studio di Impatto Ambientale                 SIA CB nuovo forno.pdf
    Sintesi Non Tecnica dello Studio di Impatto
 2                                 SNT SIA CB nuovo forno. pdf
    Ambientale
    Studio dell'impatto delle emissioni in atmosfera
 3  generato sull'ambiente circostante dall’installazione     Studio Dispersione Atmosferica_Barattoni_Schio.pdf
    Calce Barattoni S.p.A.
 4  Valutazione Previsionale di Impatto Acustico         VPIA_calcebarattoni.pdf
 5  Studio Viabilistico                      Studio Viabilistico – Schio Calce Barattoni.pdf
    Dichiarazione di non necessità di Valutazione di       Dichiarazione non necessità VINCA e Relazione
 6
    Incidenza e Relazione allegata                allegata.pdf
    Relazione tecnica di valutazione del contenimento
 7  relativo all’inquinamento luminoso e risparmio        Inquinamento Luminoso CB.pdf
    energetico
 8  Relazione per la protezione contro i fulmini         Protezione Fulmini CB.pdf
 9  SCHEDA A e Allegati                      SCHEDA A e Allegati.pdf
 10  SCHEDA B e Allegati                      SCHEDA B e Allegati.pdf

                                                        Pag. 2 di 22
       Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0005252 del 07/02/2023 - Pag. 3 di 22



             PROVINCIA DI VICENZA
                    AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                     SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




 N.               Titolo                              Nome file
 11  SCHEDA C e Allegati                      SCHEDA C e Allegati.pdf
 12  SCHEDA D e Allegati                      SCHEDA D e Allegati.pdf
 13  SCHEDA E e Allegati                      SCHEDA E e Allegati.pdf
 14  Sintesi Non Tecnica AIA                    Sintesi Non Tecnica AIA.pdf
 15  Istanza Permesso di Costruire                 Istanza Permesso di Costruire_Calce Barattoni Spa.pdf
 16  Relazione tecnica                       Relazione tecnica_Calce Barattoni Spa.pdf
 17  Documentazione fotografica                   Documentazione fotografica_Calce Barattoni Spa.pdf
 18  Tav.1 - Cartografia                      Tav.1 – Cartografia_Calce Barattoni Spa.pdf
 19  Tav.2 – Stato attuale: Planimetria generale          Tav.2 – SF Planimetria generale_Calce Barattoni Spa.pdf
 20  Tav.3 – Stato attuale: Prospetti                Tav.3 – SF Prospetti_Calce Barattoni Spa.pdf
    Tav.4 – Stato attuale: Planimetria con schema
 21                                  Tav.4 – SF Planimetria fognature_Calce Barattoni Spa.pdf
    fognature
 22  Tav.5 – Progetto: Planimetria generale             Tav.5 – PR Planimetria generale_Calce Barattoni Spa.pdf
 23  Tav.6 – Progetto: Prospetti                  Tav.6 – PR Prospetti e sezioni_Calce Barattoni Spa.pdf
 24  Tav.7 – Progetto: Planimetria con schema fognature       Tav.7 – PR Planimetria fognature_Calce Barattoni Spa.pdf
 25  Tav.8 – Progetto: Dati urbanistici               Tav.8 – PR Dati urbanistici_Calce Barattoni Spa.pdf


                             PREMESSE
L'attività produttiva svolta dalla Ditta riguarda la produzione di calce viva, calce idrata e relative miscele; nel
corso del 2021 sono state prodotte 78.623 Mg di calce viva e, con parte di queste, sono state prodotte 2.235
Mg di miscele.
L'area di proprietà ove viene svolta l'attività della ditta si estende per una superficie di circa 30.000 mq che,
con l'implementazione della configurazione di progetto, si sudpideranno in:
• Superficie coperta (6.960 mq);
• Superficie scoperta pavimentata e impianti tecnologici (21.144 m2);
• Superficie scoperta non pavimentata (2.675 m2).
La ditta nell'ultimo biennio ha avuto una significativa crescita della domanda di calce che ha portato ad un
aumento della produzione rispetto agli anni precedenti e, a partire dal biennio 2022-2023, la ditta prevede
un'ulteriore crescita della domanda, da cui la necessità di integrare l'attuale capacità produttiva con l’instal-
lazione di un secondo forno CIM.
A seguito di tale intervento la capacità produttiva dello stabilimento ascende dalle attuali 350 t/giorno a 700
t/giorno di calce, con incremento anche dei quantitativi di rifiuti legnosi in ingresso in stabilimento, da 28.000
a 56.000 t/anno, poi sottoposti all’operazione di recupero [R3].
A supporto di tale ampliamento la ditta intende realizzare nuovi silos di stoccaggio per l'EoW ( S5 e S6), gli
intermedi (sn, S14, S15, S16, Sv, S18, S19 e S20 ) e per i prodotti finiti (S21, S22, S23, S24, S25, S26, S27 e S28 ).
Per finire, l'intervento comprende anche l'installazione di un nuovo impianto di lavaggio del calcare a servi-
zio del secondo forno CIM.
Il progetto proposto si affiancherebbe all'esistente in tutte le fasi del ciclo produttivo.


                                                         Pag. 3 di 22
      Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0005252 del 07/02/2023 - Pag. 4 di 22



             PROVINCIA DI VICENZA
                   AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                    SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




Le attività che vengono svolte all'interno dell'impianto possono essere ricondotte alle seguenti tre attività
principali :
• Attività Al: stoccaggio e preparazione della segatura come combustibile per il forno di cottura del calcare;
• Attività A2 (attività IPPC 3.1 b): cottura del calcare per la produzione di calce viva.

                         UBICAZIONE
Lo stabilimento è situato nella zona industriale, presso Via Lago di Alleghe, ad est del centro abitato, delimi-
tata a nord dal comune di Santorso, a sud dal comune di Marano Vicentino e ad est dell’Autostrada A31 Val -
dastico; l’installazione è facilmente raggiungibile dalla viabilità di servizio della zona industriale di Schio,
collegata con il casello di Thiene-Schio dell’ Autostrada Valdastico A31.




                          Ortofoto del sito

                                                        Pag. 4 di 22
       Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0005252 del 07/02/2023 - Pag. 5 di 22



             PROVINCIA DI VICENZA
                   AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                    SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




            QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.I.) dei Comuni di Schio e Valdagno;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Schio;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Marano Vicentino;
• Piano Regionale di Tutela delle Acque (P.T.A.);
• Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera ;
• Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali;
• Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
• Rete Natura 2000.
Il Quadro Programmatico presenta un’adeguata inpiduazione ed analisi degli strumenti di pianificazione
territoriale che interessano l’area, ma si ritiene di chiedere specifici approfondimenti, considerata la necessità
di rapportare analiticamente il progetto con le sotto elencate sensibilità ambientali, coordinando le stesse,
eventualmente, con il Quadro Progettuale e/o le matrici di riferimento del Quadro Ambientale, anche al fine
di inpiduare possibili mitigazioni.
PIANO TERRITORIALE REGIONALE DI COORDINAMENTO (P.T.R.C.)
Documento per la valorizzazione del paesaggio veneto.
Capitolo “4. Atlante ricognitivo” nella parte relativa al capitolo “23 – Alta Pianura Vicentina”
Quadro Ambientale “Caratterizzazione dell’impatto paesaggistico” e “Caratterizzazione delle risorse
naturali ed agronomiche”, venga verificato quanto sopra indicato.
Tavola 1a – Uso del suolo/Terra.
L’area di progetto si colloca nel tessuto urbanizzato e parzialmente in un’area definita come di agricoltura
mista a naturalità diffusa. Inoltre confina con un’area agropolitana interessata da prati stabili.
Tavola 1a – Uso del suolo/Terra.
L’area di progetto si colloca nel tessuto urbanizzato e parzialmente in un’area definita come di agricoltura
mista a naturalità diffusa. Inoltre confina con un’area agropolitana interessata da prati stabili.
Tavola 3 - Energia e Ambiente.
La Tavola segnala che l’area di progetto rientra in una zona con possibili livelli eccedenti di Radon.
Tavola 5.1.a - Sistema del Paesaggio.
L’area d’intervento, come specificato precedentemente nella Tavola 3.1.a, è classificata come “Area di
agricoltura mista a naturalità diffusa”. … A sud dell’area di progetto è invece presente un prato stabile.
PIANO TERRITORIALE PROVINCIALE DI COORDINAMENTO (P.T.C.P.)
Tavola 2.1.a - Carta della Fragilità,
L’area di progetto è parzialmente interessata dal passaggio della linea elettrica con voltaggio da 50 a 133 Kw.
Tavola 2.1.a - Carta della Fragilità
definita in base alla pericolosità idraulica e geologica ed al rischio idraulico. L’area di progetto rientra in una
zona a rischio idraulico di livello R1 (rischio moderato).
Tavola 2.5 - Carta del Rischio Idraulico
L’area d’intervento, come indicato nella Tavola 2.1.a, ricade in una zona a rischio idraulico moderato di
livello R1.




                                                        Pag. 5 di 22
       Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0005252 del 07/02/2023 - Pag. 6 di 22



              PROVINCIA DI VICENZA
                    AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                     SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                         Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
              Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




Tavola 5.1.a - Sistema del Paesaggio.
L’area d’intervento, come specificato precedentemente nella Tavola 3.1.a, è classificata come “Area di
agricoltura mista a naturalità diffusa”. Poco più a nord-ovest dell’impianto la Tavola inpidua un museo
della tradizione provinciale di interesse regionale e proseguendo verso nord-est il contesto figurativo della
Villa Veneta Thiene – Leder. A sud dell’area di progetto è invece presente un prato stabile.
PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO INTERCOMUNALE (P.A.T.I.) DI SCHIO - VALDAGNO
Tavola 1: Carta dei Vincoli e della Pianificazione Territoriale.
L’area di progetto risulta parzialmente interessata dal passaggio di un elettrodotto.
Tavola 2: Carta delle Invarianti.
Le invarianti più prossime all’area di progetto sono, verso nord, il contesto figurativo della Villa Thiene-
Leder e, verso sud-ovest, le Centraline idroelettriche rogge del patrimonio industriale storico e i Complessi,
edifici e manufatti di valore storico e testimoniale.
Tavola 3: Carta delle Fragilità.
L’area di progetto appartiene alla zona di ricarica della falda; inoltre, parte dell’area viene segnalata come
zona esondabile e a ristagno idrico, pertanto idonea a condizione, mentre la restante parte dell’area è
classificata come idonea.
PIANO DEGLI INTERVENTI (P.I.) DEL COMUNE DI SCHIO
Tavola 1A.2 “Zonizzazione e Vincoli”
L’area di progetto è parzialmente attraversata da un elettrodotto.
Tavola 1B.2 “Carta delle fragilità – sud – fattori idrogeologici condizionanti”
L’intera area di interesse viene inpiduata come area di ricarica della falda come da PTCP e di compatibilità
geologica ai fini urbanistici idonea a condizione; Una porzione dell’area viene ulteriormente segnalata come
esondabile.
PIANO DEGLI INTERVENTI (P.I.) DEL COMUNE DI MARANO VICENTINO
La Tavola 1 “Intero Territorio Comunale”
del PI evidenzia che l’area in prossimità dell’area di progetto è classificata come di primaria importanza per
la funzione agricolo-produttiva; in corrispondenza del tratto della SS 349 di Val d’Assa e Pedemontana
Costo, oltre le fasce di rispetto, vengono inpiduate delle aree destinate alla produttività di espansione
riservata ad attività a contenuto impatto ambientale.
                            Valutazione
Si ritiene necessario prevedere specifici approfondimenti che andranno affrontati nell’ambito del Quadro
Progettuale e nel Quadro Ambientale.
Vincoli
In relazione al sopra riportato vincolo stabilito dal Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani e
Speciali (distanze dalle abitazioni), si ritiene di approfondire l’aspetto all’interno del Quadro Progettuale.
Sensibilità ambientali
a) In relazione alle sensibilità emerse dalla valutazione del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento
(Tavola 03 – Energia e Ambiente ), Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale ( Tavola 2.1.a - Carta della Fragilità ),
Piano di Assetto del Territorio Intercomunale ( Tavola 1: Carta dei Vincoli e della Pianificazione Territoriale ), Piano
degli Interventi di Schio (Tavola 1A.2 “Zonizzazione e Vincoli” ) si ritiene di approfondire l’aspetto all’interno del
Quadro Ambientale, nella sezione di “Caratterizzazione dell’impatto da agenti fisici ”.
b) In relazione alle sensibilità emerse dalla valutazione del Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento
(Tavola 2.1.a - Carta della Fragilità e Tavola 2.5 - Carta del Rischio Idraulico ), dal Piano di Assetto del Territorio
Intercomunale (Tavola 3: Carta delle Fragilità), Piano degli Interventi di Marano Vicentino (Tavola 1B.2 “Carta delle
fragilità – sud – fattori idrogeologici condizionanti )si ritiene di approfondire l’aspetto all’interno del Quadro
Ambientale, nella sezione di “Caratterizzazione dell’Ambiente Idrico, del Suolo e del Sottosuolo”.

                                                         Pag. 6 di 22
       Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0005252 del 07/02/2023 - Pag. 7 di 22



              PROVINCIA DI VICENZA
                     AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                      SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                         Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
              Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




c) IIn relazione alle sensibilità emerse dalla valutazione del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento
(Documento per la valorizzazione del paesaggio veneto, Tavola 1a – Uso del suolo/Terra, Tavola 5.1.a - Sistema del Paesaggio ),
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (Tavola 5.1.a - Sistema del Paesaggio. ), Piano di Assetto del
Territorio Intercomunale (Tavola 2: Carta delle Invarianti), Piano degli Interventi di Marano Vicentino (Tavola 1
“Intero Territorio Comunale ) si ritiene di approfondire l’aspetto all’interno del Quadro Ambientale, nella sezione
di “Caratterizzazione del Paesaggio e delle Risorse Naturali ed Agronomiche”.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

               QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
L’area su cui viene svolta l’attività della ditta Calce Barattoni S.p.A. occupa una superficie di circa 30.000 mq,
di cui:
• Superficie coperta (5.127 mq), utilizzata per attività di magazzino per lo stoccaggio deiprodotti finiti, dei
rifiuti e di alcune attività di lavorazione della calce viva;
• Superficie scoperta pavimentata (22.193 mq), utilizzata per la movimentazione dei mezzi all’interno
dell’installazione, per lo stoccaggio del calcare in cumuli nell’area a nord ed in parte occupata dagli impianti
di lavorazione (forno di cottura, impianto di lavaggio del calcare) e da silos di stoccaggio (stoccaggio della
segatura e della calce viva);
• Superficie scoperta non pavimentata (2.660 mq), costituita dalla fascia perimetrale a verde.
L’intervento è finalizzato ad incrementare la capacità produttiva dello stabilimento dalle attuali 350
Mg/giorno a 700 Mg/giorno di calce viva.
A supporto del nuovo forno saranno pertanto realizzati anche:
- un nuovo impianto di lavaggio del calcare;
- un nuovo silos di stoccaggio della segatura della capacità di 10.000 mc;
- un nuovo silos della segatura a servizio del nuovo forno della capacità di 125 mc;
- n. 8 nuovi silos di stoccaggio della calce tout venant in uscita dal forno della capacità di 943 mc;
- n. 8 nuovi silos di stoccaggio del prodotto finito della capacità di 374 mc.
A seguito della realizzazione del progetto le superfici della ditta presenteranno le seguenti estensioni:
• Superficie coperta (6.960 mq);
• Superficie scoperta pavimentata e impianti tecnologici (21.144 mq);
• Superficie scoperta non pavimentata (2.675 mq).




                                                          Pag. 7 di 22
       Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0005252 del 07/02/2023 - Pag. 8 di 22



             PROVINCIA DI VICENZA
                   AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                    SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
Il processo produttivo attualmente svolto all’interno dell’impianto della ditta Calce Barattoni S.p.A. può
essere ricondotto a tre attività principali:
Attività A1: stoccaggio e preparazione della segatura come combustibile per il forno di cottura del calcare;
Il ciclo produttivo di recupero di scarti del legno (segatura) da utilizzare successivamente come combustibile
nel forno di calcinazione prevede le seguenti fasi:
• Fase A1.1: Ricevimento e stoccaggio della segatura di legno (rifiuto).
La segatura è recuperata da scarti della lavorazione del legno non trattati, ossia rifiuti con i seguenti codici
CER: 03 01 01, 03 01 05, 15 01 03.
Modifiche
Nessuna modifica prevista.
• Fase A1.2: Trattamento di recupero della segatura per la preparazione di combustibile.
Dalla fossa di stoccaggio del rifiuto di legno in ingresso all’impianto, la segatura viene avviata al silo S1 che
alimenta l’impianto di recupero e trattamento (TRS), in cui la segatura viene sottoposta ad operazioni di
raffinazione, deferrizzazione e vagliatura. La segatura idonea ad essere utilizzata come combustibile/EoW
(sottovaglio) viene avviata al silo S3, mentre la segatura di pezzatura non idonea (sopravaglio) viene stoccata
in un altro silo (S2) per essere poi reimmessa nell’impianto di trattamento.
Modifiche
Considerati gli elevati quantitativi di combustibile necessari per alimentare il processo di calcinazione del
calcare, il progetto prevede l’installazione di un nuovo silos per lo stoccaggio della segatura (S5) della capaci-
tà di 10.000 mc.
• Fase A1.3: Stoccaggio della segatura raffinata.
A seguito delle operazioni di recupero dei rifiuti di legno, la frazione idonea per essere utilizzata come com-
bustibile viene stoccata nel silo S3, di capacità pari a 10.000 mc.




Modifiche
La frazione idonea per essere utilizzata come combustibile potrà essere stoccata nell’esistente silo S3 o, in al-
ternativa, nel nuovo silo S5, ciascuno di capacità pari a 10.000 mc. Dal nuovo silo S5 la segatura come combu-
stibile sarà avviata al nuovo silo (S6) di servizio al nuovo forno (forno 2), di capacità pari a 125 mc.




                                                        Pag. 8 di 22
       Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0005252 del 07/02/2023 - Pag. 9 di 22



             PROVINCIA DI VICENZA
                   AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                    SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




Attività A2 (attività IPPC 3.1 b)3: cottura del calcare per la produzione di calce viva;
Fase A2.1: Accettazione e stoccaggio del calcare.
I mezzi entrano in impianto e scaricano la roccia carbonatica nell’area dedicata. La quantità di calcare utiliz-
zata alla massima capacità produttiva è attualmente pari a 246.400 Mg/anno, considerata una potenzialità
giornaliera sulle 24 ore di 700 Mg per 352 g/anno.
Modifiche
Con la realizzazione del nuovo forno (forno 2) la quantità di calcare utilizzata alla massima capacità produt-
tiva sarà pari a 492.800 Mg/anno, considerando la potenzialità giornaliera sulle 24 ore pari a 1.400 Mg per
352 g/anno. Nel piazzale esterno sarà inpiduata una nuova area per lo stoccaggio del calcare che verrà cot-
to nel nuovo forno.
• Fase A2.2: Preparazione del calcare
Prima di essere avviato al forno di cottura, il calcare viene lavato per eliminare eventuali residui
organici o polveri che potrebbero compromettere la qualità del prodotto finale. Il consumo di acqua si riduce
di circa il 95% grazie ad un sistema di recupero e riutilizzo.
Modifiche
Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo impianto di lavaggio del calcare dalle
caratteristiche simili all’esistente. Il consumo di additivi aumenterà a circa 2 Mg/anno.
• Fase A2.3: Calcinazione del calcare
A seguito della fase di preparazione, il calcare viene scaricato attraverso tramogge e skip elevatori nel forno
per la cottura del calcare. La produzione della calce avviene in Forno Rigenerativo a Flusso Parallelo (FRFP),
le cui caratteristiche sono riportate al successivo paragrafo 3.2.4.5. Le emissioni prodotte dal forno e convo-
gliate al camino E10 sono costituite principalmente da polveri di calcare e CO2, ma sono anche presenti ossi-
di di azoto (NOx), ossidi di zolfo (SO2) e ossidi di carbonio (CO). Il camino è dotato di un filtro a maniche
per l’abbattimento delle polveri. La potenzialità termica nominale del forno è di 14.500 kW, in corrisponden-
za di una produzione di 350 t/giorno di calce viva.
Dalla cottura in forno viene prodotta annualmente una quantità pari a 123.200 Mg/anno di calce viva che vie-
ne successivamente lavorata per essere trasformata in specifici prodotti richiesti dal mercato o essere venduta
direttamente ai clienti.
Modifiche
Il progetto proposto prevede la realizzazione di un nuovo forno CIM del tutto simile a quello esistente (cfr.
paragrafo 3.2.4.5). Le emissioni prodotte presenteranno pertanto le stesse caratteristiche del forno 1 e saranno
convogliate a un nuovo camino E27 dotato di filtro a maniche per le polveri. La quantità di calce viva
prodotta annualmente dai due forni ammonterà di conseguenza a 246.400 Mg/anno
Attività A3: lavorazione della calce viva prodotta dal processo di calcinazione nel forno per la produzione di
specifici prodotti richiesti dal mercato.
• Fase A3.1: Stoccaggio della calce viva (tout venant)
• Fase A3.1.1: Vagliatura e distribuzione calce nei sili (nuova)
• Fase A3.1.2: Stoccaggio in silos/carico automezzi (nuova)
• Fase A3.2: Frantumazione/macinazione
• Fase A3.3: Vagliatura e distribuzione calce nei sili
• Fase A3.4: Stoccaggio in silos
• Fase A3.5a: Bricchettatura
• Fase A3.5b: Frantumazione
• Fase A3.5c: Idratazione calce
• Fase A3.5d: Miscelazione
• Fase A3.6: Deposito in magazzino/Carico su automezzi
                                                        Pag. 9 di 22
      Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0005252 del 07/02/2023 - Pag. 10 di 22



             PROVINCIA DI VICENZA
                   AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                    SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




Sono presenti nell’area di proprietà i seguenti impianti:
Impianto trattamento rifiuti legnosi
La principale unità necessaria allo svolgimento dell’attività A1.2 è l’impianto di trattamento dei rifiuti
legnosi (TRS) per ottenere una segatura dalle caratteristiche adatte ad essere utilizzata come combustibile per
il forno di cottura del calcare.
Il progetto prevede l’installazione di un nuovo silos per lo stoccaggio della segatura (S5) della capacità di
10.000 mc da utilizzare in alternativa al silo S3 per lo stoccaggio della segatura in uscita dall’impianto di
trattamento.
Impianto lavaggio e vagliatura del calcare (LVC)
impianto di lavaggio ad acqua, costituito da uno spruzzatore alimentato da una pompa ubicata all’interno di
una vasca di raccolta. L’impianto è posto sulla rampa di carico del calcare e funziona in corrispondenza della
fase di alimentazione del calcare al forno di cottura e si compone di:.
    impianto di raccolta delle acque di lavaggio e di convogliamento delle stesse al silo di decantazione.
     Dal silo vengono estratti i fanghi di sedimentazione che vengono avviati alla filtropressa mediante
     pompa. Dal silo e dalla filtropressa viene recuperata l’acqua che poi viene riutilizzata per il lavaggio;
    impianto di filtropressatura con recupero dell’acqua e scarico dei fanghi nella sottostante vasca di
     stoccaggio di capacità pari a circa 100 mc.
In progetto, un secondo impianto di lavaggio del calcare sarà realizzato in adiacenza a quello esistente, con le
stesse caratteristiche e dimensioni.
Forno rigenerativo a flusso parallelo (FRFP)
Il forno di cottura per la produzione dell’ossido di calcio dolomitico è del tipo a equicorrente ed è costituito
da due tini riempiti di calcare, collegati tra loro nella parte inferiore tramite un condotto, in modo da per -
mettere la circolazione dei gas di processo da un tino all’altro.
La struttura del forno è in acciaio, rimanendo a vista per la parte dei tini di cottura, mentre quella superiore
di alimentazione del calcare, mediante sollevamento e versamento in sommità con uno skip, è tamponata con
lamiera grecata.
Non sono previste modifiche al forno esistente ( forno 1) ma la realizzazione di un nuovo forno di cottura del
calcare (forno 2) che presenta le stesse caratteristiche di quello esistente.
Impianto di frantumazione e idratazione della calce
La lavorazione della calce viva serve a produrre perse qualità di materiale aventi la granulometria e le
finezze richieste dai vari segmenti del mercato ed, a tale scopo, si usano tutti o parte i processi di
macinazione, separazione, micronizzazione.
Il progetto non prevede modifiche all’impianto esistente e la calce viva che sarà prodotta dal nuovo forno
potrà essere lavorata nell’esistente impianto di frantumazione e idratazione della calce in risposta alla
domanda di mercato.
Bricchettatrice
L’impianto di bricchettatura presente presso l’installazione permette la trasformazione di calce dalla
granulometria inferiore a 3 mm in particelle chiamate bricchette, dalle dimensioni comprese tra 3 e 9 mm.
Il progetto non prevede modifiche all’impianto esistente
Silos di Stoccaggio
In particolare, per l’attività di recupero scarti legnosi da utilizzare come segatura (A1), sono presenti n. 4
silos Per l’attività di lavorazione della calce viva (A3), sono presenti n. 13 silos .
Il nuovo progetto prevede l’installazione di nuovi silos di stoccaggio.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

                                                        Pag. 10 di 22
      Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0005252 del 07/02/2023 - Pag. 11 di 22



             PROVINCIA DI VICENZA
                   AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                    SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




        111QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
Lo Studio dell’impatto delle emissioni in atmosfera generate dall’installazione del nuovo forno ,
considerando l’impianto alla sua massima capacità produttiva ed i massimi flussi di massa, evidenzia come
le emissioni dell’impianto comportino, per entrambi gli assetti “ante operam” e “post operam”, ricadute
superiori, per alcuni parametri, al 5% dei Valori Limite applicabili.
Tuttavia , in nessun caso si viene ad avere un superamento dei limiti annuali, anche considerando la somma
dei valori ottenuti dalle simulazioni con il valore di fondo rappresentativo per l’area di studio, e dei valori
limite fissati per la salvaguardia della salute umana.
                         Valutazione
In considerazione della situazione generale dell’area, fortemente industrializzata ed antropizzata e con una
situazione di fondo già significativo, si ritiene utile, per i nuovi impatti, prevedere limiti in emissione più
restrittivi, coerentemente con quanto previsto nell’AIA vigente, anche considerando che i sistemi di
abbattimento previsti consentono performance elevate per i parametri in uscita.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
Gli scarichi idrici dell’insediamento della ditta Calce Barattoni S.p.A sono relativi alle acque provenienti
dalle coperture, dai piazzali esterni, dalla zona di lavaggio dei mezzi e dagli scarichi dei servizi igienici.
Le acque meteoriche provenienti dalle coperture, come dalla prescrizione n.23 dell’Allegato 2
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale n. 03/2022, vengono per la maggior parte raccolte e smaltite al
suolo attraverso dei pozzi perdenti preceduti da un dissabbiatore, mentre quelle del settore nord-est e sud-
est (di portata residuale) vengono convogliate al sistema di raccolta delle acque meteoriche.
In conclusione, con le misure di mitigazione adottate, non sono previsti impatti significativi sul sistema idrico
superficiale e sotterraneo a seguito della realizzazione del progetto.
                            Valutazione
Si evidenzia che nella Tav. 7 PR (planimetrie fognature) sono riportate le 3 reti di raccolta e smaltimento
delle acque meteoriche (verde per acque di dilavamento delle coperture, viola/azzurro per acque di dilavamento
dei piazzali) ma non risulta tracciato il trattamento di disoleazione indicato invece nell’elaborato SIA “CB
nuovo forno, Tabella 18 – Scarichi idrici presenti nell’istallazione”.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
L’area interessata dall’intervento, da agricola, è pentata industriale con la costruzione dell’impianto Calce
Barattoni, avvenuta nella seconda metà degli anni ’80, così come la strada comunale denominata via Alleghe,
che denota anche attualmente un traffico veicolare di modesta entità.
L’assetto geomorfologico della zona è stato determinato dal torrente Astico, con le sue azioni di costruzione e
modellazione, quando, in lontane epoche esostorica e romana, pagava privo di arginature lungo la
direttrice Piovene-Thiene-Vicenza, prevalentemente ad Ovest delle colline delle Bregonze. Nel 1883 F.
                                                        Pag. 11 di 22
       Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0005252 del 07/02/2023 - Pag. 12 di 22



              PROVINCIA DI VICENZA
                    AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                     SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                         Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
              Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




Molon, attraverso osservazioni svolte su scavi, nonché su testimonianze di antichi scrittori, ricostruì
l’andamento di almeno tre persi antichi percorsi dell'Astico nella piana di Villaverla e convergenti su
Vicenza, il più recente dei quali passava attraverso l'attuale centro abitato ancora in epoca Romana.
Nelle vicinanze dell’area in esame il principale elemento morfologico naturale di risalto è costituito dal
torrente Timonchio, che dista circa 1.400 m a WSW dell’impianto in esame Dal punto di vista geologico, il
sottosuolo è costituito da un potente materasso alluvionale, formato dalla sovrapposizione di numerose
conoidi di deiezione, deposte dal T. Astico e dal Leogra-Timonchio Il materasso alluvionale ha, nella zona
industriale di Schio, una potenza di 110-120 m, che aumentano ancora verso NE fino a 160-170 m; presenta,
nel complesso, una notevole omogeneità ed uniformità dei materiali.
È costituito prevalentemente da elementi ghiaiosi e ciottolosi, con sabbie e poco materiale terroso frammisto.
La sua natura, rispecchia quella delle formazioni del bacino montano di provenienza, ed è calcareo-
dolomitica, solo più raramente basaltica. Il materasso alluvionale ha, nella zona industriale di Schio, una
potenza di 110-120 m, che aumentano ancora verso NE fino a 160-170 m; presenta, nel complesso, una
notevole omogeneità ed uniformità dei materiali.
In fase di esercizio, la potenziale contaminazione di suolo e sottosuolo a seguito del dilavamento delle
superfici può considerarsi minima proprio in considerazione degli apprestamenti adottati e, pertanto, gli
impatti potenziali che la realizzazione del nuovo forno potrà avere sulla componente suolo e sottosuolo
possono considerarsi complessivamente assenti.
                         Valutazione
In considerazione della presenza di numerosi pozzi perdenti che raccolgono a smaltiscono solo i tetti, previa
desabbiatura, si richiede di produrre le analisi del sedimento dei pozzi per verificarne lo stato.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
La documentazione di impatto acustico predisposta dall’ing. Costacurta è basata su misure fonometriche,
misure con tecniche di beamforming e utilizzo di software previsionale.
I rilevamenti fonometrici sono stati effettuati con tecnica di campionamento temporale all’interno del periodo
che va dal 26 al 29/4/2022 in periodo diurno e notturno ed hanno interessato sia il clima acustico, spegnendo
tutti gli impianti inerenti alla ditta, che l'impatto acustico attuale della ditta Calce Barattoni.
Dall’analisi del contesto ambientale il tecnico ha inpiduato 3 ricettori critici, che sono 3 abitazioni di cui 1
posta in classe IV e 2 in classe III in Comune di Marano Vicentino (VI).
Per l’analisi previsionale sono state effettuate delle ipotesi sulle sorgenti in progetto.
Non sono stati inpiduati possibili interventi di bonifica acustica, che possano essere di riferimento nel caso
venga rilevato il superamento dei limiti in fase di verifica post operam.
Sulla base dei calcoli il tecnico conclude con il rispetto dei limiti ‘In base alle ipotesi descritte, i limiti di emissione,
immissione e il differenziale vengono rispettati in base al piano di zonizzazione acustica comunale. Si ritiene pertanto
che l’intervento di ampliamento dell’impianto della Ditta Calce Barattoni sia compatibile con quanto stabilito dai
Piani di Zonizzazione Acustica dei comuni di Schio e Marano Vicentino’.
                           Valutazione
Considerati il metodo di analisi seguito, le elaborazioni e i risultati riportati e valutate le potenziali criticità si
dà l’indicazione di effettuare una accurata indagine strumentale di post operam di rispetto dei limiti
differenziali ai ricettori critici, con misure effettuate se possibile all’interno degli ambienti abitativi vist’anche
la questione sollevata della soglia di applicabilità del limite.

                                                         Pag. 12 di 22
      Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0005252 del 07/02/2023 - Pag. 13 di 22



             PROVINCIA DI VICENZA
                    AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                     SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




Si sottolinea la necessità di verificare la presenza di fattori correttivi e di porsi in condizione cautelative di
minimo residuo (con attenzione particolare al periodo notturno) e di massima emissione.
In caso di superamenti dovranno essere studiati i più idonei interventi di bonifica atti a riportare la situazio-
ne entro i limiti fissati dalla normativa.

                          VALUTAZIONE
Si ravvisano aspetti di criticità e quindi si passa a proporre le prescrizioni/raccomandazioni che si ritengono utili o
necessari per una corretta gestione della problematica emersa.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Radiazioni ionizzanti
La parte nord occidentale del territorio provinciale di Vicenza, in cui ricade anche il Comune di Schio,
presenta una percentuale di abitazioni con livelli di radon superiori a 200 Bp/m3 compresa tra 10 e 20%,
quindi tra le più alte. Infatti, nella tabella dell’indicatore di rischio che stima la percentuale di abitazioni di
un Comune atteso a superare il livello di riferimento di 200 Bp/m3, tabella recepita dalla L.R. 11/2004, il
Comune di Schio presenta un valore del 18,3 % e rientra nell’elenco dei comuni veneti a rischio radon.
Radiazioni non ionizzanti
Il Comune di Schio ha fatto eseguire misure e monitoraggi in tempo reale delle quantità di emissioni
elettromagnetiche delle antenne presenti sul territorio comunale, attraverso l'installazione di centraline
dislocate presso vari edifici pubblici e privati. I valori del campo elettrico sono risultati al di sotto del valore
di attenzione/obiettivo di qualità di 6 V/m previsto dalla normativa vigente.
Come evidenziato dal PRG del Comune di Schio, nelle vicinanze della ditta sono presenti a sud-est un
elettrodotto a bassa tensione (inferiore a 132 kV) e a nordovest un elettrodotto a terna singola con tensione
pari a 132 kV, per il quale è prevista una fascia di rispetto pari a 50 m. L’impianto in esame non rientra
quindi all'interno di fasce di rispetto degli elettrodotti.
                           Valutazione
Considerato che i Comuni di Schio e Marano Vicentino rientrano nelle aree a rischio Radon del Veneto, si
dovrà verificare che i nuovi interventi edilizi dovranno adottare le migliori tecnologie disponibili atte a
contrastare tale fenomeno, l’attività dovrà essere condotta in ossequio alle disposizioni regolamentari del
D.lgs. 101/2020.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
Dall’esame dell’Atlante ricognitivo del PTRC l’area di intervento ricade nell’ambito paesaggistico n. 23
“Ambito di Alta Pianura”, costituito dal sistema insediativo pedecollinare di Schio e Thiene fino a
comprendere, verso Sud, la città di Vicenza
L’ambito è attraversato in direzione Nord-Sud dall’asse autostradale della A31-Valdastico, che collega
Piovene Rocchette all’Autostrada A4. È delimitato a Nord-Est dalla linea di demarcazione geomorfologica
tra i rilievi prealpini dei costi e l’alta pianura recente, a Nord-Ovest dalla linea di demarcazione
geomorfologica tra i piccoli massicci molto pendenti e i rilievi prealpini uniformemente inclinati, ad Est dal
corso del fiume Brenta, a Sud dai rilievi dei Colli Berici ed a Ovest dal confine tra i rilievi collinari e la
pianura. La vegetazione di pregio presente nell’ambito è scarsa e costituita da formazioni di ostrio-querceto
tipico (presenti nel Bosco di Dueville) di saliceti ed altre formazioni riparie lungo fiumi o aree di risorgiva e
da castagneti dei suoli mesici e dei substrati magmatici. L’ambito è caratterizzato da uno sviluppo massiccio

                                                         Pag. 13 di 22
      Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0005252 del 07/02/2023 - Pag. 14 di 22



             PROVINCIA DI VICENZA
                   AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                    SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




di seminativi, alternati, nella parte Est dell’ambito, da sistemi agricoli maggiormente complessi con presenza
di siepi campestri e prati. Il valore naturalistico-ambientale dell’ambito non è molto rilevante, anche se si
evidenzia una buona presenza di saliceti, formazioni riparie e prati. Le aree che mostrano una certa valenza
ambientale sono isolate e in molti casi di piccole dimensioni: il paesaggio si presenta frammentato da opere
di edilizia, infrastrutture ed ampi campi coltivati a seminativo. Le aree di maggior interesse sono le ex-cave
di Casale, le grave e le zone umide del Brenta, il Bosco di Dueville e le risorgive limitrofe, anche se
pesantemente minacciate dalla diffusione di pratiche agricole non rispettose dell’ambiente e da uno sviluppo
edilizio e industriale incontrollato. A livello comunale, sono stati condotti degli approfondimenti sul
territorio scledense che hanno portato all’inpiduazione delle Unità di Paesaggio locali. Il territorio è stato
sudpiso in 8 ambiti omogenei dal punto di vista della orografia/morfologia e per quanto riguarda l’utilizzo
del suolo. L’area di intervento rientra nell’ambito UP8 (zona industriale), che comprende al suo interno le
aree destinate prevalentemente agli insediamenti produttivi, gli insediamenti commerciali medio/grandi e
quelli direzionali. All’interno della zona industriale di Schio sono presenti molte aree verdi che hanno il
compito, oltre che di rendere l’area esteticamente gradevole, di fungere da filtro tra la strada e gli
stabilimenti e di formare una barriera per separare la pista ciclabile dalla carreggiata.
A circa 1.100 m verso NO dall’area di progetto è presente una zona di interesse archeologico identificata
come “Campo romano”. Il campo romano era l'accampamento nel quale risiedeva, in forma stabile o
provvisoria, un'unità dell'esercito romano come per esempio una legione. Era di forma rettangolare e
intorno, quasi sempre veniva scavato un fossato a sua protezione. L’area è stata riconosciuta di particolare
interesse ai sensi dell’art. 4 della L. n. 1089/1939 dalla Soprintendenza Archeologica del Veneto con
Provvedimento del 18/05/1983, a seguito dell’accertamento nell’area in località Cabrelle di una struttura
archeologica a carattere difensivo con muro e fossato di epoca romana. L’ipotesi è convalidata dal
ritrovamento nelle immediate vicinanze della struttura di una necropoli romana del I sec. d.C. e di numerosi
resti attestanti un insediamento romano in tutta la zona Poiché l’area di interesse si colloca in zona
industriale destinata a insediamenti produttivi, commerciali medio/grandi e direzionali, il paesaggio è privo
di elementi significativi o di rilievo, ad eccezione del corridoio ecologico del torrente Timonchio a Sud-Ovest
dell’area, alla distanza di circa 1.400 m. Il territorio scledense presenta numerosi elementi di valore storico,
archeologico e culturale: in particolare, nelle vicinanze dell’area di intervento si segnala la presenza di una
roggia storica, la Roggia Maestra, a circa 650 m verso SO, e di un Campo Romano a circa 1.100 m verso NO.
L’area si colloca nella zona industriale di Schio destinata ad insediamenti produttivi, commerciali
medio/grandi e direzionali; il paesaggio è privo di elementi significativi o di rilievo, ad eccezione del
corridoio ecologico del torrente Timonchio a Sud- Ovest dell’area, alla distanza di circa 1.400 m.
All’interno della zona industriale sono presenti persi edifici che, per le dimensioni e/o per la loro altezza,
rappresentano degli elementi che emergono dal classico panorama industriale costituito dai tradizionali
capannoni.




                                                        Pag. 14 di 22
      Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0005252 del 07/02/2023 - Pag. 15 di 22



             PROVINCIA DI VICENZA
                   AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                    SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




Al fine di limitare l’impatto paesaggistico dell’intervento di ampliamento previsto (consistente nella
realizzazione di un nuovo forno per la cottura del calcare e di un nuovo silos per lo stoccaggio della segatura
oltre ad altre opere accessorie) il progetto è stato studiato in modo da far sì che il nuovo forno andasse ad
inserirsi tra il silo ed il forno esistenti, mentre il nuovo silo è stato affiancato a quello esistente.
In questo modo si è venuto a creare un unico blocco costituito dalle perse strutture produttive che forma
un tutt’uno con il silo e il forno esistenti.
Inoltre, il rivestimento del nuovo silo sarà realizzato, in analogia con quello esistente, con pannelli cangianti
che ne favoriscono la mitigazione paesaggistica assumendo colorazioni in tono con quelle del cielo.
Viene inoltre mantenuta la fascia arborea ed arbustiva lungo i lati di confine sud ed est realizzata, secondo
quanto previsto dal progetto approvato, mediante:
- la messa a dimora nel lato sud-est di un filare principale di carpino piramidale ( sesto d’impianto pari a ml.
6,00) con inframezzato un corniolo e due arbusti di biancospino;
- la messa a dimora nel lato est di un filare di pioppo cipressino (sesto d’impianto pari a ml. 6,00).
L’impatto paesaggistico del nuovo insediamento della Ditta Calce Barattoni è rilevabile esclusivamente da
sud e da est ed in particolare da via Lago di Alleghe, da via Due Camini e da viale Maestri del Lavori, oltre-
chè da via dell’Autostrada prima dell’imbocco di via Maestri del Lavoro, mentre dal centro di Schio e dallin-
terno della zona industriale il nuovo insediamento non è percepibile.




Il proponente afferma che gli impatti generati dalla realizzazione del nuovo forno della Ditta Calce Barattoni,
sulla base delle azioni di mitigazione adottate, possono ritenersi moderatamente negativi per la componente
paesaggio.




                                                        Pag. 15 di 22
Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0005252 del 07/02/2023 - Pag. 16 di 22



      PROVINCIA DI VICENZA
            AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
             SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                 Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
      Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                                                 Pag. 16 di 22
      Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0005252 del 07/02/2023 - Pag. 17 di 22



             PROVINCIA DI VICENZA
                   AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                    SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




L’alterazione paesaggistica è data, principalmente, dai volumi delle nuove strutture in aggiunta a quelle
esistenti. Il proponente nella descrizione di progetto e del contesto, descrive brevemente le scelte effettuate
per una mitigazione dell’effetto paesaggistico, il rivestimento del nuovo silo sarà realizzato, in analogia con
quello esistente, con pannelli cangianti che ne favoriscono la mitigazione paesaggistica assumendo
colorazioni in tono con quelle del cielo.
Nella documentazione allegata inerente la simulazione del progetto è visibile quanto appena descritto; anche
le aree a verde saranno oggetto di particolare cura, in modo da valorizzare il sito produttivo.
Il progetto di ampliamento ha sicuramente un impatto sul paesaggio importante, ma rispetto alla alternativa
zero (non fare nulla) è sicuramente un’occasione per migliorare tale impatto.
Tuttavia, l’innalzamento del sito produttivo ed i nuovi volumi generati dal silos e dalla zona si stoccaggio
potrebbero generare un’intrusione tale da estraniarsi dal contesto circostante e tale eventualità dovrà essere
mitigata dalla tipologia di finitura scelta, atta a migliorare l’impatto visivo anche rispetto alla versione
attuale. La finitura di progetto va quindi ad agire verso una migliore accettazione dell’opera da parte degli
osservatori:
- il trattamento delle superfici dell’intero immobile dovrà essere realizzato con materiali e tecnologie tali da
stemperare l’impatto visivo del fabbricato, la finitura dovrà essere valutata in fase decisoria;
- in fase decisoria dovrà essere valutata anche la visione notturna prevedendo delle schermature al fine di
evitare che l’intero fabbricato risulti illuminato.
                          Valutazione
Dal progetto e dai renderig forniti dal proponente si vedono i volumi dei nuovi edifici che, però, non danno
una idea precisa della situazione reale e della resa effettiva dei materiali che verranno utilizzati: si chiede,
pertanto, di fornire un esempio del materiale effettivamente utilizzato in opere già eseguite ed un rendering
con maggiore dettaglio, in maniera tale da potere valutare l’impatto reale.
Inoltre, come indicato anche più avanti per gli aspetti ecosistemici, si ritiene che vada decisamente migliorato
l’aspetto dell’inserimento paesaggistico dato dalla vegetazione perimetrale ed in questo senso non appare
sufficiente la dotazione esistente che andrebbe rinfoltita per renderla maggiormente significativa ( vedi matrice
Risorse Naturali ed Agronomiche ).
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto; seppure dai render prodotti si vede che sicura-
mente tale soluzione rende visivamente meno impattante l’inserimento dei silos, si rileva come non ci siano
indicazioni precise circa la scelta del materiale che verrà messo in opera, ed anche nella scelta del colore
l’unica indicazione è data dalla percezione del render prodotto, mentre non vi è alcun controllo sui codici di
colore applicati ad es. Ral o NCS.
                                                 Pag. 17 di 22
      Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0005252 del 07/02/2023 - Pag. 18 di 22



              PROVINCIA DI VICENZA
                    AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                     SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                            VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento; si ritiene necessario, tuttavia, prescrivere uno specifico adempimento relativo al progetto definitivo.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
L’aspetto che può influire maggiormente sull’ambiente antropico è l’incidenza del traffico indotto dalla
realizzazione del nuovo forno della Ditta Calce Barattoni spa.
Per valutare nel modo più reale possibile il funzionamento dello schema progettuale è stato utilizzato il
software VISSIM che è un modello di simulazione microscopica della circolazione stradale che consente di
riprodurre i movimenti di ogni veicolo sulla rete e di evidenziare e quantificare anomalie puntuali:
- lo STATO DI FATTO si basa sui dati emersi in sede di rilevazione di traffico;
- per lo SCENARIO DI PROGETTO si considera l’ampliamento della struttura con l’incremento di traffico
rispetto allo stato attuale.
Valutazione viabilità stato di fatto e di progetto




Lo stato di progetto va a ridurre in maniera molto ridotta i parametri di rete dello stato di fatto e le
                       conclusioni cui giunge lo Studio di Impatto Viabilistico
                       evidenziano come si tratti di valori di traffico che non
                       apportano variazioni sostanziali alla viabilità attuale, anche
                       in considerazione del fatto che i conferimenti, oltre che in
                       numero estremamente ridotto, saranno distribuiti lungo
                       l’arco della giornata. Dalle verifiche di capacità per gli assi
                       stradali che riportano livelli di servizio invariati tra lo stato
                       di fatto e quello di progetto anche nell’ora di punta,
                       l’ampliamento dell’attività produttiva della Ditta Calce
                       Barattoni Spa si inserisce nell’ambito stradale e territoriale
                       in cui si trova e che il traffico da questa generato non va ad
                       incidere nel traffico presente lungo via Lago di Alleghe e su
                       viale Maestri del Lavoro.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.


                                                         Pag. 18 di 22
      Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0005252 del 07/02/2023 - Pag. 19 di 22



             PROVINCIA DI VICENZA
                    AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                     SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI ED AGRONOMICHE
L’area in cui sorge l’impianto è posta in zona industriale, ove non vi è più traccia dell’originaria vegetazione,
che è stata sostituita da praticelli, siepi e qualche filare alberato.
La pianura veneta, originariamente coperta di quercie (farnia) e pioppi bianchi, con le opere di bonifica e
della centuriazione iniziate dai Romani e proseguite dai monaci benedettini, subì un notevole
ridimensionamento delle foreste ed una profonda modifica del paesaggio naturale.
Successivamente alle opere di bonifica a favore di una agricoltura più redditizia, il territorio del comune di
Schio è stato progressivamente invaso da insediamenti umani, civili e industriali.
La fascia della pianura pedemontana ha subito il maggior impoverimento del patrimonio vegetazionale
naturale, dove l’impiego di siepi, di filari e la presenza di alberi e arbusti isolati, è stato progressivamente
ridotto nell’ambiente rurale o relegato in zone marginali.
Attualmente il paesaggio agrario è caratterizzato da colture di seminativo bordate da scoline o canali lungo i
quali sono frequenti formazioni arboreo-arbustive di vegetazione di persa tipologia.
Si rileva inoltre la presenza di prati e di filari di vite o altri fruttiferi associati alle specie tipiche della
pedemontana, quali l’acero campestre, il ciliegio, il gelso, il carpino bianco, il biancospino, il noce, il nocciolo,
il sorbo, l’orniello, la robinia.
                           Valutazione
Considerata la tipologia e la localizzazione dell’intervento, si ritiene di massima importanza il ripristino ed il
rafforzamento delle connessioni ecosistemiche esistenti, oltre ad interventi di miglioramento paesaggistico
complessivo.
Si riprendono quindi i concetti già espressi a livello di impatto paesaggistico, per consolidare e rafforzare la
vegetazione perimetrale esistente , intervenendo in più ambiti:
- sul fronte Sud-Est, incrementando la vegetazione presente oggi solo in forma lineare, in modo da costituire
una fascia boscata, naturaliforme e di spessore più ampio, variabile da 3 a 10-12 m, utilizzando oltre alle spe-
cie presenti, anche quelle arboree tipiche della fascia pedemontana, quali Acer campestre (acero comune), Fra-
xinus ornus (orniello), Ostrya carpinifolia (carpino nero), Morus alba (gelso), Prunus avium (ciliegio selvatico);
da utilizzare nella forma a “ceppaia” ovvero con fusti equivalenti che si sudpidono dal suolo;
- lungo il lato corto N-E: al filare di pioppi presente potrebbe essere associata una componente arbustiva in
modo tale da generare una macchia arboreo-arbustiva, utilizzando allo scopo arbustoni autoctoni, quali: san-
guinella (Cornus sanguinea), nocciolo (Corylus avellana), biancospino (Crataegus oxyacantha), berretteo del prete
(Euonimus europaeus) ed altri;
- lungo il lato lungo Sud-Ovest: potrebbe essere rinvigorita la vegetazione esistente, oggi costituita da alcune
piante da frutto, sia utilzzando altri fruttiferi, che arbusti fioriti.
Si richiedono, pertanto, le opportune integrazioni che sviluppino tali concetti, producendo specifici elaborati
cartografici, sia dal punto di vista planimetrico, che di relazione tecnico-esplicativ, che, infine, con adeguato
computo metrico che tenga conto anche della fondamentale manutenzione/gestione per i primi tre anni.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELLA FLORA E FAUNA E DEGLI HABITAT
La fauna ha subito la medesima riduzione della vegetazione, in relazione ai processi industriali sopra
elencati e, tuttavia, troviamo nelle parti semi-naturali del territorio alcune specie di mammiferi di piccole
dimensioni o con portamento notturno.


                                                         Pag. 19 di 22
      Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0005252 del 07/02/2023 - Pag. 20 di 22



              PROVINCIA DI VICENZA
                    AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                     SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                         Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
              Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




Si osservano così il riccio, il ghiro, lo scoiattolo, la lepre, il moscardino, la talpa, il topo selvatico, il toporagno,
il pipistrello.
Nelle zone periferiche meno frequentate si possono incontrare mammiferi carnivori di habitat collinare e
montano, che occasionalmente possono scendere in piano, quali la volpe, la donnola, la faina e il tasso.
Tra i rettili, nelle aree più calde e sassose in prossimità dei muretti a secco o con presenza di pietre, le specie
più frequenti sono la vipera comune, il biacco e il colubro di Esculapio. Nelle zone maggiormente più esposte
al sole troviamo la lucertola muraiola, il ramarro.
In merito ai siti di Natura 2000 di interesse, il progetto dell’impianto della ditta Calce Barattoni non genera
incidenze negative sui siti inpiduati. Considerata la distanza dai siti SIC/ZPS e la Natura degli stessi:
    IT3210040 “Monti Lessini-Pasubio-Piccole Dolomiti Vicentine” distanza circa 4 Km.
    IT3220008 “Buso della Rana” distanza circa 8,5 Km.
    IT3220039 “Biotipo le POscole” distanza circa 10 Km.
    IT3210013 “Bosco di Dueville “ distanza circa 11 Km.
Considerati il contesto di zona industriale e la preesistenza dei manufatti industriali, si ritiene che la
realizzazione del progetto non possa interferire con i siti Natura 2000 in quanto non comporta la perdita di
superficie SIC, la frammentazione o perturbazione degli stessi, non modifica la qualità delle risorse
ambientali dei SIC, non genera impatti da traffico nei SIC.
Le misure di integrazione paesaggistica ed ecosistemica sopra indicate, offrono sicuramente rifugio e spazio
vitale per le specie animali, sia nella realizzazione di fasce boscate, che tramite il rafforzamento della rete
ecologica esistente.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
La Ditta Calce Barattoni ha predisposto uno specifico Documento di Valutazione dei Rischi per la sicurezza e
la salute durante il lavoro, redatto nel dicembre 2021. Il documento ha definito lo scadenziario degli
adempimenti in particolare incentrato sulla formazione degli addetti.
Il clima acustico dell’area è attualmente determinato in prevalenza dal rumore del traffico veicolare presente.
In base alle mappe relative alla distribuzione delle pressioni acustiche generate dal traffico veicolare si
evidenzia, per il Comune di Schio, una situazione piuttosto buona, in quanto la criticità acustica è risultata
medio bassa in orario diurno e bassa in orario notturno. Dall’indagine acustica condotta è risultato che
attualmente i livelli di pressione sonora Lp(A) del clima acustico sia ai ricettori, sia nelle zone di misura
fonometrica rispettano i limiti di legge. Per quanto riguarda le radiazioni ionizzanti il Comune di Schio,
presenta una percentuale di abitazioni con livelli di radon superiori a 200 Bp/mc compresa tra 10 e 20%. I
campi elettromagnetici creati da radiazioni di alta frequenza sono risultati al di sotto del valore di
attenzione/obiettivo di qualità di 6 V/m previsto dalla normativa vigente. Per quanto riguarda le sorgenti di
radiazioni a bassa frequenza, l’area di interesse non è attraversata da elettrodotti, ma sono presenti 2 antenne
per la telefonia a circa 200 m in direzione Nord-Ovest ed Est.
                         Valutazione
Considerato, tra l’altro, il raddoppio dei quantitativi in stoccaggio ed a recupero dei rifiuti di legno, si
richiede una valutazione aggiornata rispetto al rischio incendi, sulla base di quanto previsto dal DPCM
27.08.2021.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.



                                                         Pag. 20 di 22
      Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0005252 del 07/02/2023 - Pag. 21 di 22



             PROVINCIA DI VICENZA
                    AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                     SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.


              VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                          CONCLUSIONI
Il progetto non presenta interferenze rispetto ad altri piani, progetti o interventi in zone limitrofe, ad
eccezione della potenziale estensione del vincolo territoriale a seguito del potenziamento dell’attività.
Il progetto risulta adeguato rispetto al fine che ci si propone di conseguire e non contrasta con i vincoli
territoriali vigenti.
L’analisi degli impatti ha portato a ritenere come il progetto presentasse potenzialmente taluni impatti
significativi per l’ambiente, con conseguente necessità di prevedere specifiche prescrizioni mitigative e
particolari modalità di monitoraggio.
Gli elaborati esaminati, sia per quanto riguarda la V.I.A. che per ciò che concerne l’A.I.A., sono stati oggetto
di richiesta di integrazioni, con documentazione pervenuta considerata sufficiente per poter esprimere il
giudizio conclusivo sul progetto.
Considerazioni specifiche sono state svolte sugli impatti ritenuti maggiormente significativi, con particolare
riferimento alle emissioni in atmosfera, all’impatto acustico, suolo e sottosuolo ed agli aspetti paesaggistici e
della sistemazione del verde.
Non sono pervenute osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
Il parere espresso dalla Commissione è relativo sia alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale che
a quella di Autorizzazione Integrata Ambientale, ivi compresa la validazione del Piano di Monitoraggio e
Controllo da parte dell’ARPAV.

                      Tutto ciò premesso si esprime
                        PARERE FAVOREVOLE
  all’intervento relativo all’insediamento industriale, subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate
1) Al fine di mitigare l’impatto paesaggistico, nell’ambito della progettazione esecutiva dovranno essere defi-
nite le caratteristiche del materiale che verrà messo in opera, con definizione anche nella scelta del colore ed
inpiduazione sui codici di colore applicati ad (es. Ral o NCS), con relazione da sottoporre alla valutazione
del Comitato VIA.
2) Gli interventi che comportano scavo e movimentazione di terreno si richiama il rispetto della normativa
terre e rocce da scavo (DPR n. 120/2017) ed i materiali di demolizione/costruzione dovranno essere gestiti
come rifiuti (D.lgs 152/2006 e.s.m.i, D.M. 05.02.1998 e.s.m.i); eventuali materiali di riporto (presenza di
materiale antropico inferiore al 20%, verifica da eseguire seguendo la metodologia di cui all’Allegato 10 del
DPR 120/2017) possono essere riutilizzati solo se possiedono i requisiti di cui all’art. 4 comma 3 del DPR
120/2017.
3) In considerazione del fatto che il territorio considerato rientra nelle aree a rischio Radon del Veneto, i
nuovi interventi edilizi dovranno adottare le migliori tecnologie disponibili atte a contrastare tale fenomeno,
l’attività dovrà essere condotta in ossequio alle disposizioni regolamentari del D.lgs. 101/2020.
4) In sede di attivazione dell’impianto dovrà essere effettuata una mirata ed accurata indagine acustica di
verifica del rispetto dei limiti assoluti e differenziali e mirata ai ricettori critici ; si sottolinea la necessità di


                                                         Pag. 21 di 22
      Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0005252 del 07/02/2023 - Pag. 22 di 22



             PROVINCIA DI VICENZA
                   AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                    SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                        Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
             Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




verificare la presenza di fattori correttivi e di porsi in condizione cautelative di minimo residuo e di massima
emissione, con attenzione particolare al periodo notturno.
- le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei punti
di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), dovranno essere
concordate con Arpav;
- l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio
Previsionale di Impatto Acustico;
- nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante una
specifica progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo,
saranno stati comunicati i risultati delle analisi.
Il rilascio dei provvedimenti relativi ai titoli in materia edilizia rimangono in carico al Comune.

Vicenza, 19 gennaio 2023
  F.to Il Segretario                                    F.to Il Presidente
Arch. Benedetto De Santis                                  Andrea Baldisseri




                                                        Pag. 22 di 22