parere

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   VERBALE DELLA COMITATO TECNICO PROVINCIALE VIA
           DEL 09/06/2022
L'anno 2022, il giorno 09 del mese di GIUGNO alle ore 16:30 il Comitato Tecnico Provinciale di V.I.A si è riu-
nito nella sede provinciale, a seguito di regolare convocazione, per trattare il seguente argomento: Azienda
Avicola Persegato di Persegato Fabio & C. S. S. Agricola - sanatoria dell’adeguamento tecnologico dei capannoni avicoli
esistenti - comune di Asigliano Veneto, via Fabio Filzi.

All'appello risultano:
SQUARCINA FILIPPO               Presidente               Assente


BALDISSERI ANDREA            Responsabile servizio             Presente


CORTESI ANGELO                Commissario             In collegamento


DE MARCHI ROBERTO              Commissario               Presente


MONTANARI RICCARDO              Commissario             In collegamento


MURARO TERESA                Commissario               Presente


ROSSI STEFANO                Commissario               Assente


SALVIATI STEFANO               Commissario             In collegamento


SERRAIOTTO MARIO               Commissario             In collegamento


SVEGLIADO GIULIA               Commissario             In collegamento


VALVASSORI RIMSKY              Commissario             In collegamento


VICENTIN ALBERTO               Commissario               Presente


La Commissione viene presieduta da Andrea Baldisseri, giusta delega del Presidente prot. 24056 del
08/06/2022, che riconosciuta legale l’adunanza in conformità dell’art. 7 del Regolamento per il funziona -
mento del Comitato Tecnico Provincia VIA, udita la relazione istruttoria, accertata la completezza delle in-
formazioni e preso atto della proposta progettuale contenuta nella documentazione tecnica presentata,
esprime congiuntamente al CTP VIA parere unanime, per la pratica in oggetto, nel parere sotto riportato.




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            AZIENDA AVICOLA PERSEGATO
                         PARERE N. 06/2022

Oggetto: sanatoria dell’adeguamento tecnologico dei capannoni avicoli esistenti.
PROPONENTE:              AZIENDA AVICOLA PERSEGATO
SEDE LEGALE:             Via XI Febbraio n. 9 – Asigliano Veneto
SEDE INTERVENTO:           Via Fabio Filzi – Asigliano Veneto
TIPOLOGIA ATTIVITÀ:          Allevamento zootecnico per polli da carne
PROCEDIMENTO:             Valutazione di impatto ambientale ex art.27-bis del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A:          ALLEGATO III alla Parte II del d.lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii..
                   ac) Impianti per l'allevamento intensivo di pollame o di suini con più' di:
                   - 85000 posti per polli da ingrasso, 60000 posti per galline;
                   - 3000 posti per suini da produzione (di oltre 30 kg) o
                   - 900 posti per scrofe.
COMUNI INTERESSATI:          Pojana Maggiore
DATA DOMANDA:             15 febbraio 2022
DATE PUBBLICAZIONE:          21 aprile e 23 maggio 2022
DATA INTEGRAZIONI:          06 maggio 2022

DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
Documentazione V.I.A.
Numero                 Titolo                          Nome file
 VIA 1  Introduzione                         1. Introduzione

 VIA 2  Quadro programmatico                     2. Quadro Programmatico

 VIA 3  Quadro progettuale                      3. Quadro Progettuale

 VIA 4  Quadro ambientale                       4. Quadro Ambientale

 VIA 5  Modellizzazione delle dispersioni in atmosfera        4.1 Modellizzazione delle dispersioni in atmosfera

 VIA 8  Sintesi non tecnica VIA                    Sintesi non tecnica Avicola Persegato
 VIA 9  Modello per la dichiarazione non necessità VINCA (allegato E – Dich NON necessita VINCA
      E DGR 1400/2017)

VIA 10  Relazione di NON VINCA                    Rel. NON Vinca Avicola Persegato

VIA 13  Domanda per il rilascio del provvedimento autorizzatorio 00 – Domanda AU-art27-bis
      unico

VIA 14  Modello Elenco Elaborati                   0 – Elenco Elaborati

VIA 18  Dichiarazione conformità urbanistica             4 – Dich Conformità urbanistica

VIA 19  Allegato A Elenco autorizzazione, intese, concessioni, A - Elenco_autorizzazioni
      licenze, pareri, concerti, nulla osta e assensi

Documentazione A.I.A.
Numero                 Titolo                          Nome file
 AIA 1  Dichiarazione sostitutiva atto di notorietà          ATTO NOTORIO

 AIA 2  Dichiarazione PMI                       Dichiarazione PMI

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Numero                Titolo                             Nome file
 AIA 3  Verifica obbligo relazione sostanze pericolose          Verifica obbligo relazione sostanze pericolose

 AIA 4  Sintesi non tecnica AIA                     Sintesi non tecnica AIA_Avicola Persegato

 AIA 5  Scheda A – Informazioni generali                 Scheda A Avicola Persegato

 AIA 6  Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di A 10 - Visura Azienda Avicola Persegato di Persegato
     Vicenza                          Fabio & C. società semplice agricola

 AIA 7  Atto di proprietà                        A 11 - Proprietà dell’azienda

 AIA 8  Mappa catastale                         A 14 - Mappa catastale

 AIA 9  Estratto PI                           A 15 - Piano degli Interventi

AIA 10  Piano di zonizzazione acustica                  A 16 - Zonizzazione acustica comunale

AIA 11  Concessione per derivazione acqua                A 18 - Concessione per derivazione acqua

AIA 12  A 23 parere di compatibilità ambientale             A 23 - Parere di compatibilità ambientale

AIA 13  A 24 Relazione sui vincoli urbanistici, ambientali e territoriali A 24 - Relazione sui vincoli urbanistici

AIA 14  A 25 schema a blocchi impianto potenziale            A 25 - Schema a blocchi

AIA 15  Allegato A26                           A 26 - Tabella accasamenti potenziali

AIA 16  Schema B – dati e notizie impianto                Scheda B Avicola Persegato

AIA 17  B 18 relazione tecnica processi produttivi            B 18 - Relazione sui processi produttivi

AIA 18  Scheda D – Inpiduazione proposta impiantistica ed effetti Scheda D Avicola Persegato
     ambientali

AIA 19  Allegati D6, D7, D8, D9, D10, D11, D12, D13, D14         Allegati D6, D7, D8, D9, D10, D11, D12, D13, D14

AIA 20  Allegato D 16 Confronto tra le tecniche adottate dalla ditta e D 16 Confronto BAT 2017
     quelle previste dalle BAT 2017

AIA 21  Sistema di Gestione Ambientale                  SGA

AIA 22  BAT 23 – Stima emissioni processo produttivo           BAT 23 – STIMA EMISSIONI PROCESSO PRODUTTIVO

AIA 23  Scheda E – Modalità di gestione degli aspetti ambientali e Scheda E Avicola Persegato
     piano di monitoraggio

AIA 24  E3 Descrizione delle modalità di gestione ambientale       E3 Descrizione delle modalità di gestione ambientale

AIA 25  Piano di Monitoraggio e Controllo dell’allevamento        E4 PMC_Avicola Persegato
ALL 1  Analisi odori e polveri impianto simile             Analisi odori e polveri impianto simile

ALL 2  Computo metrico estimativo opere verdi              CME operazioni colturali

ALL 3  Valutazione Previsionale Impatto Acustico            1406_PERSEGATO_DPIA_REV1_GEN2022.pdf

Documentazione Generale
Numero                Titolo                             Nome file
TAV 1  Inquadramento                          TAVOLA 01_ubicazione

TAV 2  Piante capannoni 1-2-3-4-5-6                   TAVOLA 02_piante Cap 1-2-3-4-5-6

TAV 3  Piante capannoni 7-8-9-10                    TAVOLA 03_piante Cap 7-8-9-10

TAV 4  Prospetti                            TAVOLA 04 prospetti

TAV 5  Planimetria                           TAVOLA 05 planimetria

TAV 6  Distanze                             TAVOLA 06 DISTANZE

TAV 7  MDA                               01286190242-31122021-0941.001.MDA

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Numero                Titolo                          Nome file
 TAV 8   SUAP                             01286190242-31122021-0941.SUAP

 TAV 9   Documentazione fotografica                  documentazione fotografica

TAV 10   Procura                           procura

TAV 11   Riepilogo documentazione                   Quadro riepilogativo della documentazione da allegare

TAV 12   Relazione tecnica                      relazione tecnica persegato

TAV 13   Relazione tecnica di Asseverazione              Relazione_Tecnica_di_Asseverazione_PdC

TAV 14   Scheda informativa ULSS                   Scheda informativa regionale ulss_


                        PREMESSE ED UBICAZIONE
L’allevamento esistente è sito nel Comune di Asigliano Veneto (VI), in via Fabio Filzi. il centro zootecnico
presenta 6 capannoni avicoli a nord della strada (Via Fabio Filzi) e 4 capannoni a sud della medesima strada.
L’azienda ha in progetto la sanatoria dell’allevamento con aggiunta di alcuni manufatti a servizio dell’attività
di allevamento. (sistemazione della ventilazione, cooling system ecc.).
Si precisa che l’attuale superficie allevabile dell’allevamento rimane invariata e che il complesso azienda è
così costituto:
• 10 capannoni avicoli esistenti per l’allevamento di polli da carne a terra su lettiera completi di ventilazione
forzata e cooling system;
• un bagno;
• una piazzola con arco di disinfezione e pozzetto per la raccolta delle acque di disinfezione dei mezzi in en -
trata all’allevamento;
• una cella freezer per lo stoccaggio delle carcasse;
• una siepe arborea di allora esistente e la ditta ha in progetto, come da tavole progettuali in allegato, il com-
pletamento della stessa al fine di mitigare l’impatto visivo ed ambientale del centro zootecnico esistente;
• impianto di abbattimento polveri ed odori a nebulizzazione con ugelli.
La potenzialità dell'allevamento, pertanto è pari a 175.910 capi
Nel caso di applicazione della deroga al benessere animale per poter accasare fino a 39 kg/mq, la capacità di
accasamento non verrà variata in quanto verranno aumentati solo i pesi finali degli animali. In questo caso
non sono stati considerati gli sfoltimenti durante il ciclo, che invece permetteranno di raggiungere pesi finali
maggiori di quelli potenziali qui indicati.
I principali sistemi o metodologie utilizzati dalla ditta per mitigare gli impatti ambientali dell'allevamento
sono:
• mangiatoie ed abbeveratoi antispreco
• barriera verde
• ventilazione forzata
• alimentazione per fasi
• impianto di abbattimento polveri ed odori.
L’area in cui è presente l’allevamento è una zona E agricola, caratterizzata dalla presenza di coltivazioni di
seminativi e di colture arboree. Inoltre, sono presenti altre realtà di allevamenti zootecnici, indice del fatto
che la vocazionalità della zona è prevalentemente agricolo-produttiva
Il settore di maggior interesse ambientale e paesaggistico è prevalentemente quello collinare, dove è più alto
il livello di naturalità, inferiore il grado di urbanizzazione e l’agricoltura è di tipo estensivo.
Sul territorio del Comune di Asigliano Veneto non sono presenti Siti Rete Natura 2000.



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            QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio Intercomunale (P.A.T.I.) dei Comuni di Alonte, Asigliano V.to, Orgiano e
Pojana Maggiore;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Asigliano Veneto;
• Piano Regionale di Tutela delle Acque (P.T.A.);
• Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera ;
• Rete Natura 2000.
Il Quadro Programmatico presenta un’adeguata inpiduazione ed analisi degli strumenti di pianificazione
territoriale che interessano l’area, ma si ritiene di chiedere specifici approfondimenti, considerata la necessità
di rapportare analiticamente il progetto con le sotto elencate sensibilità ambientali, coordinando le stesse,
eventualmente, con il Quadro Progettuale e/o le matrici di riferimento del Quadro Ambientale, anche al fine
di inpiduare possibili mitigazioni.
PIANO TERRITORIALE REGIONALE DI COORDINAMENTO (P.T.R.C.)
Tavola 01 c – Uso del suolo idrogeologia rischio sismico
Tavola 03 – Energia e Ambiente
PTRC 2020 – Documento per la valorizzazione del paesaggio Veneto
PATI DI ALONTE, ASIGLIANO V.TO, ORGIANO E POJANA MAGGIORE
Tavola 1 del PATI: Carta dei vincoli e della pianificazione territoriale
- art. 10.11 Allevamenti zootecnici intensivi
Tavola 3 del PATI: Carta delle Fragilità
- Art. 17.1 - Aree idonee, idonee a condizione e non idonee
- Art. 18.4 - Aree a vulnerabilità idrogeologica
Tavola 4 del PATI: Carta delle Trasformabilità “Ambiti Territoriali Omogenei”
- Art. 25.4 - A.T.O. A.1.4 – Motton di Asigliano Veneto
- Art. 25.5 - A.T.O. A.1.5 – Ronego di Asigliano Veneto
Tavola 4 del PATI: Carta delle Trasformabilità (Azioni strategiche e Azioni di tutela)
- Art. 19.1 - Corridoi verdi, siepi agrarie, aree di sosta per la fauna, buffer zones potenziali, buffer ripari
potenziali, filari arborati potenziali - aree rilevanti per la Rete Ecologica Territoriale
PIANO DEGLI INTERVENTI DEL COMUNE DI ASIGLIANO V.TO
Nello S.I.A. non è stato indicato il fatto che, nella zona interessata, il P.I. inpidui le sottoelencate aree:
- interventi di mitigazione;
- aree non trattate dal presente p.i.
- Art. 17 Vincoli – Generalità --- 10 - Allevamenti zootecnici intensivi/Fasce di rispetto
- Art. 20 Tutela idraulica
- Art. 24 Z.T.O. “E” – Edificabilità in zona agricola
- Art. 28 Strutture per lo stoccaggio dei rifiuti zootecnici
- Art. 29 Allevamenti zootecnici intensivi
- Art. 30 Allevamenti zootecnici non intensivi
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
Carta della vulnerabilità intrinseca della falda freatica.



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                         Valutazione
Si ritiene necessario prevedere specifici approfondimenti che andranno affrontati nell’ambito del Quadro
Progettuale e nel Quadro Ambientale.
Vincoli
In relazione a quanto riportato negli strumenti di pianificazione comunale ( PATI di Alonte, Asigliano Veneto,
Orgiano e Pojana Maggiore e Piano degli Interventi del Comune di Asigliano Veneto ), si ritiene necessario
approfondire i seguenti aspetti, anche in relazione alle eventuali modifiche rispetto al Quadro Progettuale.
a) PATI di Alonte, Asigliano Veneto, Orgiano e Pojana Maggiore
Tavola 1 Carta dei vincoli e della pianificazione territoriale (art. 10.11 Allevamenti zootecnici intensivi);
Tavola 3 Carta delle Fragilità (Art. 17.1 - Aree idonee, idonee a condizione e non idonee);
Tavola 4 Carta delle Trasformabilità “Ambiti Territoriali Omogenei” (Art. 25.4 - A.T.O. A.1.4 – Motton di
Asigliano Veneto e Art. 25.5 - A.T.O. A.1.5 – Ronego di Asigliano Veneto);
b) Piano degli Interventi del Comune di Asigliano Veneto
Nello S.I.A. non è stato indicato il fatto che, nella zona interessata, il P.I. inpidui le sottoelencate aree
“interventi di mitigazione” e “aree non trattate dal presente p.i”.
Inoltre:
- Art. 17 Vincoli – Generalità --- 10 - Allevamenti zootecnici intensivi/Fasce di rispetto
- Art. 24 Z.T.O. “E” – Edificabilità in zona agricola
- Art. 28 Strutture per lo stoccaggio dei rifiuti zootecnici
- Art. 29 Allevamenti zootecnici intensivi
- Art. 30 Allevamenti zootecnici non intensivi
c) Occorre che l’allevamento venga classificato ai sensi del Punto 5 - Lettera D Edificabilita' Zone Agricole -
Lr 11/2004 ( DGR n. 856 del 15/15/2012) con inpiduazione della classe in cui ricade l’allevamento
attualmente e con gli incremento previsti. A riguardo occorrerà determinare planimetricamente le relative
distanze urbanistiche attuali e con gli incrementi previsti.
d) In relazione al punto c), inoltre, l’intervento dovrà essere messo in relazione al PAT ed il PI del comune di
Pojana Maggiore e dei comuni confinanti, relativamente alle aree site all’interno di quelle con u/o maggiori o
uguali a 3 sia nello stato di fatto che nello stato di progetto.
Sensibilità ambientali
a) In relazione alle sopra riportate sensibilità emerse dalla valutazione, del Piano Territoriale Regionale di
Coordinamento (Tavola 01 c – Uso del suolo idrogeologia rischio sismico ), PATI di Alonte, Asigliano Veneto, Orgiano
e Pojana Maggiore (Tavola 3 del PATI: Carta delle Fragilità - Art. 18.4 - Aree a vulnerabilità idrogeologica ), Piano degli
Interventi del Comune di Asigliano Veneto ( Art. 20 Tutela idraulica) e del Piano di Tutela delle Acque (Carta
della vulnerabilità intrinseca della falda freatica ), si ritiene di approfondire l’aspetto all’interno del Quadro
Ambientale, nella sezione di “Caratterizzazione dell’Ambiente Idrico, del Suolo e del Sottosuolo”.
b) In relazione alle sopra riportate sensibilità emerse dalla valutazione, del Piano Territoriale Regionale di
Coordinamento (Documento per la valorizzazione del paesaggio Veneto ), PATI di Alonte, Asigliano Veneto, Orgiano
e Pojana Maggiore (Tavola 4 del PATI: Carta delle Trasformabilità (Azioni strategiche e Azioni di tutela - Art. 19.1 - Corridoi
verdi, siepi agrarie, aree di sosta per la fauna, buffer zones potenziali, buffer ripari potenziali, filari arborati potenziali - aree
rilevanti per la Rete Ecologica Territoriale ),
                     si ritiene di approfondire l’aspetto all’interno del Quadro Ambientale,
nella sezione di “Caratterizzazione dell’impatto paesaggistico” e delle risorse naturali ed agronomiche””.
c) In relazione alle sopra riportate sensibilità emerse dalla valutazione, del Piano Territoriale Regionale di
Coordinamento (Tavola 03 – Energia e Ambiente ), si ritiene di approfondire l’aspetto all’interno del Quadro
Ambientale, nella sezione di “Caratterizzazione dell'aria e del clima e dell’impatto da agenti fisici ”.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.


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                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

              QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
La Proponente prevede un progetto di sanatoria di opere edilizie su n. 9 capannoni dei n. 10 esistenti
dell’allevamento di “polli da carne a terra su lettiera permanente” del centro zootecnico esistente di
proprietà e dichiara che:
 lo stato attuale dell’allevamento, in considerazione della “Strada - Via Fabio Filzi” che pide in due
  sezioni lo stabilimento stesso, rispetto alla strada stessa presenta n. 6 capannoni avicoli ubicati a nord e
  n.4 capannoni avicoli ubicati a sud.
 il progetto prevede:
  in sanatoria
    realizzazione di ventilatori con vano tecnico abbattimento polveri in corrispondenza delle testate sud
     dei Capannoni: 2 – 4 – 6;
    vani cooling system realizzati lungo i lati est e ovest dei Capannoni: 7 – 8 – 9 – 10;
    cappottina contenimento polveri in corrispondenza della testata nord dei Capannoni: 7 – 8 – 9 – 10;
    locale tecnico in corrispondenza della testata nord del Capannone 8.
   contestualmente alla sanatoria
    Realizzazione di un impianto di abbattimento polveri ed odori a nebulizzazione con ugelli che
     spruzzano acqua direttamente verso l’aria in uscita dai ventilatori;
    una siepe arborea ed arbustiva (Acer campestre, Ligustrum) in continuazione a quella già esistente e
     in corrispondenza dei vani tecnici di abbattimento polveri al fine di mascherarne la presenza. Le
     essenze sono state desunte dal Prontuario del Comune di Asigliano Veneto, pertanto considerate
     autoctone.
L’azienda, inoltre, dichiara che non realizzerà strutture in zona vincolo stradale e trattandosi di un
allevamento esistente, non verranno variate le distanze urbanistiche previste dalla Legge Regionale 11 del
2004 e non è necessario il ricalcolo delle stesse.
                           STATO DI FATTO
L’Azienda dispone di una superficie stabulabile di 8.376,66 mq e lo status quo dell’insediamento avicolo è
sinteticamente definito dai seguenti dieci capannoni avicoli:
        Capannoni         Dimensioni esterne (m)       Superficie totale coperta (mq)
          n. 1           12,40 m x 143,20 m               825,27
          n. 2           12,40 m x 143,20 m               834,79
          n. 3           12,40 m x 143,20 m               825,27
          n. 4           12,40 m x 143,20 m               834,79
          n. 5           12,40 m x 143,20 m               825,27
          n. 6           12,40 m x 143,20 m               834,79
          n. 7           12,50 m x 72,25 m               849,12
          n. 8           12,50 m x 72,25 m               849,12
          n. 9           12,50 m x 72,25 m               894,12
                                                         Pag. 8 di 21
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          n. 10            12,50 m x 72,25 m              894,12

Impianto Ventilazione Forzata
L'impianto di ventilazione installato nei capannoni esistenti è del tipo ad “estrazione longitudinale”, con
aspiratori posti sulla testata di fondo. L'aria prelevata passa attraverso le prese d'aria poste nella posizione
più lontana rispetto ai ventilatori. In particolare, nel centro zootecnico sono presenti i seguenti ventilatori con
le seguenti portate:
                          Portata massima
          Tipo      Numero                  Sistemi di controllo    Sistema di controllo
Capannone                      unitaria (mc
        ventilazione   ventilatori                  ventilatori         aperture
                            aria/ora)


   1      Forzata       8         36.000

   2      Forzata       8         36.000

   3      Forzata       9         36.000

   4      Forzata       8         36.000
                                      Automatico con sonde
   5      Forzata       8         36.000      e centralina controllo      automatico
                                        temperatura
   6      Forzata       8         36.000

   7      Forzata       8         36.000

   8      Forzata       8         36.000

   9      Forzata       8         36.000

   10     Forzata       8         36.000

I capannoni sono inoltre dotati di finestrelle invernali e di finestratura sottogronda al fine di garantire
adeguata aerazione e illuminazione.
Impianto di raffrescamento (cooling system)
Nei capannoni esistenti è presente il sistema composto da pannelli in fogli di cellulosa a conformazione di
nido d’ape, che vengono attraversati da acqua spruzzata da una linea posta sopra il pannello. L'aria calda
esterna, richiamata all'interno dall'impianto di aria forzata, entrando in contatto con l'acqua ne cede il calore,
raffrescandosi. L’acqua in parte evapora per il passaggio di calore e viene consumata nel processo di
raffrescamento, in parte viene recuperata nel pannello con sistema di ricircolo a pompe, limitandone così gli
sprechi
Impianto di riscaldamento
I capannoni avicoli esistenti sono riscaldati da cappe radianti alimentate a metano.
Impianto di alimentazione
I capannoni avicoli sono dotati di silos per lo stoccaggio del mangime, carichi dal coperchio, apribile dal
suolo e scala di protezione. In totale, allo stato attuale, sono presenti 2 silos della capacità di 90 quintali
cadauno per ogni capannone. In totale dunque ogni capannone dispone di 180 quintali.
Le mangiatoie sono circolari del tipo “antispreco”, agganciate al soffitto da un sistema a carrucole che
permette di regolarne l’altezza seguendo la crescita degli animali.
Impianto di abbeveraggio
All'interno di ogni capannone è installato l'impianto per l'abbeveraggio degli animali, costituito da linee
lunghe quanto il capannone dove verranno collegati i gocciolatoi con tazzina antispreco sottostante.
L'approvvigionamento idrico verrà fornito dal pozzo aziendale.
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Pulizia dei capannoni
Si precisa che l’azienda non dispone di strutture di stoccaggio per il materiale non palabile (acque di
lavaggio), in quanto la pulizia dei capannoni viene effettuata a secco.
Cella morti e deposito rifiuti
Vista la consistenza di allevamento la ditta prevede l'utilizzo di una cella frigo per lo stoccaggio dei capi
morti, posta vicino all'uscita dell'allevamento e accessibile direttamente dall’esterno della recinzione, per il
carico dei capi morti a fine ciclo da ditte specializzate. All'interno dell’allevamento è presente un’area per lo
stoccaggio dei rifiuti aziendali derivanti dall’attività di allevamento, come i vuoti dei prodotti
farmacologici/veterinari e disinfettanti che verranno utilizzati presso il futuro centro zootecnico. I rifiuti
verranno quindi stoccati in un'area coperta e chiusa per evitare al personale non autorizzato di entrare
evitando così eventuali contaminazioni del sito da parte dei rifiuti prodotti.
Piazzola disinfezione dei mezzi in accesso al centro aziendale
Tutta l'area destinata all'allevamento è opportunamente recintata. Attualmente è presente una zona di
disinfezione degli automezzi in entrata alla zona nord dell’allevamento, composta di un arco di disinfezione
con un pozzetto per la raccolta delle acque di disinfezione che verranno vaporizzata dall’arco ed una volta
riempito, verrà svuotato da una ditta specializzata nello smaltimento dell’acqua come rifiuto.
Piantumazione di una siepe
Attualmente nell’intorno del centro zootecnico è presente una siepe arborea di alloro. La Proponente ha in
previsione la piantumazione di essenze arboree ed arbustive (Acer campestre e Ligustrum) a completamento
delle barriera vegetale esistente, al fine della completa mitigazione visiva del centro zootecnico esistente.
                          STATO DI PROGETTO
Gestione del Cantiere e durata dei Lavori
La proponente dichiara che i lavori in progetto verranno iniziati a seguito del rilascio di tutte le
autorizzazioni edilizie e ambientali e si concluderanno entro 5 anni dal rilascio del parere di VIA.
L'allevamento dei polli da carne (broilers) sarà del tipo con cicli tutto-pieno, tutto-vuoto, con vuoti sanitari di
circa 15 giorni, che possono anche arrivare a 7 secondo le misure di polizia veterinaria (Ordinanza del
Ministero della Salute del 3 dicembre 2010).
Gli animali accasati verranno allevati a stabulazione libera su lettiera (trucioli di legno e/o paglie e/o lolla di
riso). Gli animali verranno inseriti ad un'età di 1 giorno (peso vivo di 30-35 gr) e rimarranno per circa 50
giorni.
Potenzialità massima allevabile
L’azienda dispone di 10 capannoni avicoli, per una superficie utile pari a 8.376,66 metri quadrati; pertanto
dichiara che la potenzialità dell'allevamento sarà è pari a:
                                        Peso per capo      N° di capi
Polli da carne     mq        Kg/mq       Kg totali
                                          (kg)        potenziali
  Benessere
           8.376,66        33        276.429        1,50        175.910
  animale
  Deroga al
           8.376,66        39        326.689        1,77        175.910
  benessere
Nel caso di applicazione della deroga al benessere animale per poter accasare fino a 39 kg/mq, la capacità di
accasamento non verrà variata in quanto verranno aumentati solo i pesi finali degli animali.




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DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
Il processo produttivo relativo all’allevamento è composto dalle seguenti fasi operative:
                     FASE 1 - Accasamento
                   Accasamento pulcini con età 1 gg

                   FASE 2 – Allevamento/Ingrasso
   In questa fase i capi verranno alimentati con apposito mangime perfezionato alle esigenze
   nutrizionali dei capi. L'alimentazione dei capi avviene con sistemi automatizzati di
   distribuzione del mangime che attraverso coclee trasportano l'alimento dal silos alle singole
   mangiatoie. Le mangiatoie circolari sono disposte su file all’interno di ogni capannone,
   agganciate al soffitto da un sistema a carrucole che permette di regolarne l’altezza seguendo
   la crescita degli animali. Durante la fase di stabulazione gli animali vengono sottoposti (con
   cadenze decise dai veterinari del soccidante) a profilassi vaccinale, contro le patologie più
   diffuse come: Gumboro, Pseudopeste, Marek. I trattamenti vaccinali e curativi vengono
   somministrati nell’acqua di abbeveraggio sempre sotto il controllo veterinario.

                      FASE 3 – Carico capi
   Il ciclo produttivo si basa sul principio “tutto pieno-tutto vuoto” con sfoltimento capi per
   invio al macello al raggiungimento del peso vivo richiesto dal mercato

                    FASE 4 – Produzione pollina
   Al termine di ogni ciclo produttivo a seguito del carico dei capi viene rimossa e
   direttamente venduta la lettiera esausta (pollina) evitando lo stoccaggio nell’insediamento.
   E’ prevista una produzione di pollina pari a 1251 mc/anno

                    FASE 5 - Pulizia e disinfezione
   Al termine di ogni ciclo produttivo a seguito del carico capi ed avvio alla vendita viene
   effettuato il vuoto sanitario di ca. 7-14 gg e la pulizia dei capannoni che prevede:
    Asportazione della lettiera con sistemi di raschiatura mediante trattrice e pala, ed
     eliminazione del materiale più fine con scopatrice meccanica. La pulizia dei capannoni
     viene effettuata a secco pertanto non ci sono strutture di stoccaggio del materiale
     palabile.
    Disinfezione di tutto il fabbricato. Il prodotto disinfettante verrà preparato secondo le
     indicazioni riportate della casa produttrice. La prima fase comporta la sua introduzione,
     all'interno del sistema di distribuzione del mangime e di quello di abbeveraggio, dove
     viene lasciato agire mentre si procede alla disinfezione delle superfici del capannone. Si
     passa quindi alla nebulizzazione su tutte le superfici (pavimenti, pareti, copertura) già
     pulite, a partire dall'alto verso il basso, con un atomizzatore. In questa fase tutte le
     aperture del capannone sono chiuse, per impedire l'uscita di eventuali vapori e ridurre
     quindi l'efficacia dell'intervento. Il prodotto viene lasciato agire fino alla completa
     evaporazione, in genere un paio di giorni. Si prosegue quindi con la calata degli
     impianti.
    Assenza di produzione di acque reflue, pertanto non vi è raccolta di acque venute a
     contatto con prodotti chimici (detergenti/sanificanti).
In merito alla produzione e stoccaggio dei rifiuti nell’Azienda la Proponente dichiara quanto segue:
 Carcasse animali

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  Le carcasse animali verranno raccolte giornalmente e portate nella cella frigo, posta vicino all'uscita
  dell'azienda, per poi essere conferite a ditte specializzate, che provvederanno al loro trasporto e
  smaltimento. La mortalità solitamente per i polli da carne è di circa il 5%.
 Rifiuti pericolosi e non pericolosi
  Tutti i rifiuti prodotti verranno trasportati nell’apposito sito di stoccaggio e rimarranno per un periodo
  massimo di un anno. L’azienda conferirà i rifiuti a ditta specializzata che organizza la raccolta dei rifiuti
  aziendali agricoli ed effettua il loro smaltimento o recupero secondo i termini di legge.
Quanto sopra considerato, il quadro progettuale risulta sufficientemente esaustivo nelle sue definizioni
generali.
                         Valutazione
Per quanto riguarda la documentazione necessaria per il rilascio dell’Autorizzazione integrata Ambientale
sono necessarie le seguenti integrazioni:
- presentazione di una copia del “quadro A” della Comunicazione Nitrati in corso di validità;
- indicare la potenzialità e l’eventuale CPI (o la la SCIA ai fini della sicurezza antincendio, presentata e
vidimata dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco) se necessaria ( in caso di potenzialità superiore a 25
kW) un gruppo elettrogeno di emergenza:
- nella relazione tecnica viene indicata la presenza di un pozzetto di raccolta delle acque derivanti dall’arco
di disinfezione, poi smaltite come rifiuto, mentre nel sopralluogo si è invece verificata l’assenza di tale
pozzetto, e chiarito che tali acque reflue sono smaltite per irrigazione; risulta necessario predisporre il
pozzetto citato in relazione tecnica.
- la ditta dovrà presentare la verifica circa l’obbligo di presentazione della relazione di riferimento;
- fornire le ragioni sociali della/e ditta/ che provvedono allo smaltiscono le lettiere esauste (sottoprodotto), i
rifiuti prodotti e le carcasse dei capi deceduti (sottoprodotto).
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.


             111QUADRO      DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
Nel Centro zootecnico le emissioni aeriformi in generale consistono in: ammoniaca e metano (derivanti dalle
deiezioni avicole), anidride carbonica (respirazioni capi), polveri e sostanze odorigene (mercaptani,
bioaerosol, composti dello zolfo e dell’azoto); la significatività di tali emissioni dipende dalla tipologia di:
capo allevato, stabulazione, dieta alimentare, specifiche tecniche di allevamento impiegate.
L'impianto in progetto prevede l’impianto di ventilazione forzata, per garantire il mantenimento di lettiera
asciutta nei capannoni, che corrisponde alla tipologia descritta nelle Linee Guida delle MTD 2017, codice
BAT 32 a: Ventilazione forzata con un sistema di abbeveraggio antispreco (in caso di pavimento pieno con lettiera
profonda).
La Proponente ha presentato uno studio di “modellizzazione delle dispersioni in atmosfera WinDimula 3
dove è stata considerata la differenziazione tra gas e particolato. Nella modellizzazione delle dispersioni in
atmosfera è stata considerata come sorgente il centro zootecnico esistente dell’Azienda Avicola Persegato e
tutte le sorgenti emissive presenti nel raggio di 1 km dal centro zootecnico oggetto di valutazione; ovvero: 7
capannoni avicoli a Sud-Ovest dell’allevamento (a circa 800 metri di distanza) - 2 capannoni avicoli a Est
dell’allevamento (a circa 500 metri di distanza).
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Come recettori sono state inpiduate le case di civile abitazione più vicine all'allevamento, ovvero n. 18
recettori nell’intorno del centro zootecnico in oggetto.
Lo studio delle dispersioni degli inquinanti in atmosfera è stato condotto prendendo in considerazione le
seguenti casistiche:
 SITUAZIONE ATTUALE → prendendo in considerazione l’allevamento avicolo esistente alla massima
  potenzialità e le sorgenti esterne nel raggio di 1 km dal centro zootecnico;
 SITUAZIONE POST INTERVENTO → prendendo in considerazione l’allevamento avicolo esistente con
  l’installazione dell’impianto di abbattimento polveri ed odori a nebulizzazione e le sorgenti emissive
  presenti nel raggio di 1 km dal centro zootecnico;
 SOLO ALLEVAMENTO OGGETTO DI VALUTAZIONE → al fine di analizzare l’effettivo contributo del
  centro zootecnico esistente oggetto di valutazione, nell’area.
Dai dati forniti si può riscontrare che:
 per quanto riguarda le emissioni odorigene, in ogni recettore preso in considerazione, con l’impianto di
  abbattimento si riscontra una diminuzione delle emissioni e valori inferiori alle 3 UO/m3. Inoltre in alcuni
  recettori i valori dalla situazione ante e post intervento rimangono invariati, indice del fatto che il
  contributo dell’allevamento oggetto di valutazione è nullo o trascurabile e che tali valori sono dovuti alla
  presenza di sorgenti esterne già esistenti;
 nel caso delle polveri sottili PM10 la simulazione riporta che i valori sono al di sotto del limite medio
  giornaliero (50 μg/mc) e annuale (40 μg/mc) in prossimità delle case recettrici, in tutte le simulazioni
  effettuate;
 nello studio presentato si conclude che: l’accasamento dei capi nell’allevamento avicolo non comporterà ingenti
  cambiamenti di odore e polvere nei recettori presi in considerazione, con valori inferiori ai limiti posti dalle linee
  guida.
Considerato che:
 L’azienda installerà un sistema di abbattimento polveri ed odori a nebulizzazione con ugelli, al fine di
  mitigare le emissioni prodotte dall’allevamento avicolo esistente.
 il valore di una Unità Odorigena costituisce il dato definito come “il 50% della popolazione percepisce
  l’odore”.
                          Valutazione
Preso atto di quanto sopra riportato e della definizione del “Piano di gestione degli odori” riportato nella
documentazione presentata, non si ritiene sufficientemente esaustivo quanto presentato in merito alla
presente componente ambientale. Infatti, pur avendo un impianto in essere, il modello di dispersione è stato
alimentato da dati di letteratura; si ritiene necessaria una misurazione sul campo, nello stato di fatto,
dell’emissione odorigena (a massimo regime ovvero ricondotta con opportuni fattori al massimo regime),
l’implementazione del modello per lo stato di fatto con dati reali e poi la simulazione allo stato di progetto,
adottando e spiegando i criteri di incremento e di riduzione che il proponente riterrà di applicare, in
conformità alle specifiche “Linee Guida della Provincia di Vicenza”. A tal proposito si pone in evidenza che
il monitoraggio degli odori del sito dovrà considerare nel dettaglio lo stato di sudpisione del Centro
Zootecnico in due sezioni separate dalla “Strada - Via Fabio Filzi”.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto; il “valore obiettivo” risulta determinato dal
gestore in 5026 ouE/s (n.10 stabili) ed utilizzato per la stima delle ricadute oggetto della valutazione del
presente parere, con previsione di un 85% di abbattimento ed un risultato pari a 754 U.O.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.


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CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
L’approvvigionamento idrico dell’allevamento per uso zootecnico è fornito da acqua di falda (pozzo).
L'azienda non presenta scarichi diretti su corsi d'acqua e l’allevamento dispone di un bagno esistente con una
vasca a tenuta.
La Proponente dichiara che:
1. effettua il lavaggio a secco dei capannoni senza produzione di acque reflue;
2. le acque meteoriche delle coperture e delle pavimentazioni esterne impermeabili non vengono a contatto
  in nessun modo con sostanze pericolose o con la pollina e pertanto vengono scaricate direttamente nel
  terreno;
3. la pavimentazione in cemento verrà sempre pulita ed in caso di sversamenti accidentali il materiale
  fuoriuscito sarà tempestivamente raccolto;
4. attualmente è presente una zona di disinfezione degli automezzi in entrata alla zona nord
  dell’allevamento, composta di un arco di disinfezione con un pozzetto per la raccolta delle acque di
  disinfezione che verranno vaporizzate dall’arco ed una volta riempito, verrà svuotato da una ditta
  specializzata nello smaltimento dell’acqua come rifiuto. Per la disinfezione degli automezzi, si stima una
  quantità di acqua pari a 2 litri/veicolo, dal momento che l'acqua con il disinfettante viene nebulizzata. E
  considerata la stima di un numero di mezzi all'anno pari a 499, si avrà un consumo finale di circa 1
  mc/anno.
5. i consumi idrici totali risultano quelli riportati nella seguente tabella




                           Valutazione
In merito al punto 4 di cui sopra si pone in evidenza che, a seguito del sopralluogo effettuato in ambito della
procedura di VIA in oggetto, si è riscontrato che nella zona di disinfezione degli automezzi in entrata alla
zona nord dell’allevamento le acque di disinfezione/vaporizzazione risultano attualmente disperse al suolo;
pertanto si ritiene improrogabile la realizzazione di un adeguato sistema di raccolta stoccaggio “acque di
risulta disinfezione automezzi” per allontanamento e smaltimento a rifiuto delle stesse.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
Il profilo del suolo che attualmente si può riscontrare nella zona presa in esame è collegato alle pratiche
agricole operate nel territorio quindi risulta modificato in funzione delle culture agrarie.
Il progetto proposto non prevede la modificata della morfologia e litologia del suolo dell’area in oggetto e la
Proponente dichiara che:
 durante la fase di cantiere si prevede il riutilizzo in sito delle terre da scavo;
 gli effluenti zootecnici prodotti verranno allontanati e venduti a fine ciclo;
 i piazzali esterni ai capannoni vengono sempre mantenuti puliti per evitare che con le acque meteoriche
  avvengano trasporti di sostanze e percolazione di inquinanti nel sottosuolo;
 all'interno dei capannoni la pavimentazione è di cemento tale da non consentire la percolazione della
  pollina nel sottosuolo;
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  viene effettuata la pulizia a secco dei capannoni avicoli senza la produzione di acque reflue.
Quanto sopra considerato e tenuto conto del progetto di sanatoria dell’allevamento con limitata aggiunta di
alcuni manufatti a servizio dell’attività di allevamento. (sistemazione della ventilazione, cooling system ecc.),
si ritiene ragionevole che in relazione al progetto presentato non emergano impatti significativi aggiuntivi
sulla presente componente.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
La Proponente ha presentato la DOCUMENTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – DPIA a
firma del tecnico Luca Zenari, nella quale si riportano le seguenti conclusioni:
  Visto l’attività in oggetto, i dati acquisiti e/o disponibili, lo studio delle sorgenti sonore, le misurazioni in opera, le
  simulazioni numeriche eseguite supportate da taratura sul posto e da precedenti valutazioni e collaudi su impianti
  analoghi.
  Visto inoltre l’installazione di rivestimento fonoassorbente all’interno dei vani tecnici di abbattimento polveri.
  Si stabilisce che: I valori limite assoluti di immissione risultano rispettati. I valori limite assoluti di emissione
  risultano rispettati. I valori limite differenziali risultano rispettati o non applicabili. Si ritiene per i motivi sopra
  elencati che l’attività in progetto rispetti quanto prescritto dalla L.447/95 “Legge quadro sull’inquinamento
  acustico”.
L’azienda comprende attualmente n.10 capannoni avicoli; lo stato di progetto prevede modifica al numero e
alla posizione di ventilatori come evidenziato nella descrizione sorgenti sonore e negli elaborati grafici di
progetto.
Come sorgenti sonore significative sono stati considerati i ventilatori di estrazione dell'aria; sono stati
trascurati invece il rumore degli animali, l’attività di carico degli animali adulti, il traffico indotto ed altre
sorgenti di rumore minori.
Sulla base della documentazione presentata non si ravvisano aspetti di criticità. Si rimanda al collaudo a
impianti installati per verificare il rispetto del limite differenziale in periodo diurno e notturno ai ricettori
inpiduati.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Dal quadro ambientale emerge che:
 L’inquinamento luminoso risulta del tutto trascurabile. La gestione dei processi produttivi, infatti, segue il
  ciclo biologico degli animali, assicurando ai capi le ore di buio in concomitanza con la notte ed evitando
  così l’illuminazione notturna dei capannoni.
 Potrà essere presente l’illuminazione del cancello, della pesa per le operazioni di carico notturne e dei
  piazzali antistanti i capannoni. Tutte le luci saranno rivolte verso il basso per non causare inquinamento
  luminoso della volta celeste.
 In fase di gestione non vi saranno vibrazioni, né presenza di radiazioni ionizzanti o onde
  elettromagnetiche.
Quanto sopra considerato si ritiene ragionevole che, in relazione al progetto presentato, non emergano
impatti significativi sulla presente componente.


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                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
Nella documentazione presentata emerge che l’area in cui sorge l’allevamento risulta essere un territorio a
funzione agricolo-produttiva. I terreni presenti nelle aree circostanti sono prevalentemente investiti a
seminativo ed il progetto proposto non prevede modifiche a paesaggi di particolare pregio o rilievo in
quanto: il centro zootecnico è una costruzione agricola realizzata in zona agricola e non è prevista la
realizzazione di altre strutture.
Nell’intorno dell’allevamento è presente una siepe che nel progetto l’Azienda prevede di completare, al fine
di mitigare completamente il centro zootecnico in merito all’impatto visivo; pertanto l’intervento non
comporta variazioni paesaggistiche in quanto non vengono variati gli elementi del paesaggio.
Le biopersità presenti vanno dalle cortine di alberi ad alto fusto (qualche gruppo di piante lungo i canali o
fossi) a quelle del paesaggio agricolo soprattutto derivante dalla coltivazione estensiva di cereali e della vite.
Quanto sopra considerato si ritiene ragionevole che quanto previsto in progetto non comporterà alterazione
significative dei caratteri connotativi del paesaggio senza perdita/deturpazione delle risorse naturali,
culturali, storiche, visive e morfologiche.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
L’allevamento avicolo esistente è raggiungibile percorrendo la Strada Provinciale 3 (Via Fabio Filzi), che
porta direttamente al centro zootecnico. Pertanto la direzione principale di provenienza potrà essere da SUD
dalla Strada Regionale 10, che si congiunge all’Autostrada A31 Piovene Rocchette. L’allevamento avicolo è
esistente e le uniche operazioni che si riscontreranno saranno quelle per la piantumazione della siepe e per
l’installazione degli ugelli per la nebulizzazione del sistema di abbattimento polveri ed odori. La Proponente
riporta che per la realizzazione delle opere di cantiere ci sarà un aumento temporaneo del traffico da e per
l’area, che non comporterà modifiche all’attuale assetto stradale.
Nella fase di gestione è previsto un aumento del traffico, soprattutto nella fase di carico/scarico delle materie
prime e dei prodotti, legato ad un aumento dei quantitativi coinvolti nella produzione. Si riporta di seguito il
calcolo del numero di viaggi che saranno necessari per lo svolgimento delle attività di gestione
dell'allevamento.




                                           La    Proponente
                                           riporta che:
 Il numero dei viaggi cambia in base alle dimensioni e alla capacità dei camion e i dati che riporta sono
 relativi ai mezzi pesanti più probabili che vengono utilizzati.
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 Nella situazione post intervento si evidenzia la presenza di due picchi annuali di viaggi, in primavera e in
 autunno: a marzo si stima un numero massimo complessivo di 60 viaggi in 30 giorni, mentre in ottobre
 saranno 59 viaggi in 30 giorni; nella situazione peggiore si avranno 17 viaggi in 5 giorni e 16 viaggi in 5
 giorni, ovvero fino a 3,4 viaggi al giorno.
 Il carico degli animali a fine carriera solitamente avviene durante le ore notturne, per evitare che gli
 animali si spaventino; questi viaggi pertanto non andranno ad influire sulla viabilità giornaliera delle
 strade, anche se sono stati comunque conteggiati.
 Rispetto all’allevamento esistente non è in progetto la realizzazione di manufatti che possano modificare
 la potenzialità del centro zootecnico; pertanto i viaggi rimangono quelli che hanno caratterizzato fin d’ora
 l’attività dell’allevamento.
                         Valutazione
Lo studio proposto non riporta alcuna valutazione in merito alla quantificazione dei flussi veicolari
interessanti le arterie stradali che verranno coinvolte dall’indotto veicolare. In particolare non è stato eseguito
alcun rilievo dei flussi attuali in corrispondenza della SP 3 (zona di accesso al sito), in accordo alle linee
guida della Provincia di Vicenza in ordine agli studi di traffico. Non sono evidenziati i flussi veicolari attuali
in ingresso e uscita dall’impianto, di conseguenza non è possibile valutare i livelli di servizio od eventuali
ulteriori criticità o interferenze con la viabilità locale, riferite allo scenario di progetto rispetto allo scenario
attuale.
Nella analisi inoltre non risulta chiara l’entità dell’aumento di flusso generato dalla attività rispetto allo stato
attuale, né sono indicate le provenienze e le direttrici O/D dei mezzi in ingresso uscita.
Si ritiene pertanto necessario provvedere alla implementazione di:
- specifico rilevamento di traffico finalizzato a definire concretamente l’entità del volume di traffico
giornaliero (continuativo sulle 24 ore in un giorno infrasettimanale) lungo la SP 3;
- valutazione dei flussi incrementali derivanti dalla attuazione dell’intervento (flussi attuali + flussi indotti) in
relazione agli effettivi in ingresso e uscita (nella condizione più sfavorevole);
- correlare i flussi attuali con i flussi di progetto, calcolando la variazione di LOS della strada provinciale
nonché il LOS dell’intersezione di ingresso uscita (tra lo scenario attuale e lo scenario progettuale);
- di progettare una nuova accessibilità, modificando i raggi di curvatura ed eventuali arretramenti dei
cancelli, vincolando la stessa ha presentare idonea istanza a Vi.abilità s.r.l., per la regolarizzazione degli
accessi carrai.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento..

CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI ED AGRONOMICHE
Le condizioni ambientali che caratterizzano l’ambito della bassa pianura a sud della cava di Orgiano
(Comuni di Asigliano e Pojana Maggiore) appaiono stabili con estrema semplificazione della composizione
agraria (monocolture) e larga diffusione di un’agricoltura intensiva orientata verso i seminativi. Il paesaggio
presenta le caratteristiche tipiche delle aree ad elevata intensificazione colturale.
Il contesto territoriale specifico è costituito da zona agricola con presenza nelle vicinanze di altri allevamenti
intensivi.
La presenza dell’opera non porterà riduzione della superficie agricola e una minima alterazione dei caratteri
connotativi del paesaggio ma senza perdita e deturpazione delle risorse naturali.



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E’ da evidenziare la presenza, non in tutti i lati del centro zootecnico, di una siepe che la Proponente intende
completare piantumando essenze arboree (Acer campestre) ed arbustive (Ligustrum) al fine di completare la
siepe esistente nella zona ove sono ubicati gli impianti di abbattimento polveri ed odori.
                            Valutazione
Considera la eccessiva linearità e in-naturalità della formazione arborea perimetrale proposta, si richiede un
approfondimento della sistemazione a verde che comprenda, almeno:
- un elaborato di progetto in cui la formazione lineare venga proposta come fascia di vegetazione arboreo-
arbustiva, utilizzando alberi ed arbusti autoctoni posizionati in modo naturaliforme, ovvero non in linea
geometrica. La scelta botanica dovrebbe comprendere specie arbustive 30% (carpino bianco, nocciolo,
biancospino, sanguinella, rosa canina, evonimo ecc) ed arboree 70% (orniello, acero campestre, platano,
ontano, tiglio nostrale, carpino nero ecc, a fusto ed a ceppaia )
- una conseguente rimodulazione del CME che tenga conto di quanto sopra e di utilizzare piante di maggiori
dimensioni: 125-150 cm per gli arbusti; 10-12 cm di crf per le alberature a fusto e altezza di 200-250 cm per
quelle a ceppaia.
Le integrazioni fornite non sono soddisfacenti, in quanto le nuove opzioni non hanno fornito riscontro alla
richiesta di utilizzo di piante arboree e arbustive, come sopra indicato, soprattutto nella composizione, nella
tipologia e dimensione di alberi ed arbusti; ciò emerge anche dal CME, che risulta addirittura inferiore a
quello precedente.
Si ritiene pertanto di prescrivere la presentazione di un nuovo progetto che soddisfi le richieste già espresse
nella fase di integrazioni.

                          VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento, pur ritenendo necessario prescrivere la presentazione di un nuovo elaborato relativo alla sistemazione a
verde.

CARATTERIZZAZIONE DELLA FLORA E FAUNA
La superficie impermeabile all’interno del centro zootecnico è pari a 17.206,98 mq e rimarrà invariata in
quanto l’azienda non ha in progetto la realizzazione di opere che vadano ad incidere su questo aspetto.
Non vi sarà riduzione di habitat prioritari o di habitat di specie prioritarie a fini della direttiva Habitat 92/43 .
Non si escludono impatti negativi su quella parte di flora e fauna che si sono adattate all'ecosistema agrario
(micromammiferi, insetti, invertebrati, uccelli e specie erbacee infestanti). Ad ogni buon conto la Proponente
realizzerà una siepe, come riportato nel capitolo precedente, e la presenza di alberature favorisce l'arrivo di
uccelli e altri piccoli animali, creando un microclima più favorevole alla vita rispetto ai seminativi attuali.
Si considera che l’allevamento è esistente e che non verranno realizzate ulteriori strutture a completamento
dello stesso.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE PER LA TUTELA DEI SITI S.I.C./Z.P.S PER LA V.INC.A.
Sul territorio comunale di Asigliano Veneto non sono presenti siti Rete Natura 2000.
A più di 5 km di distanza dall’allevamento esistente oggetto di valutazione sono presenti i seguenti siti Rete
NATURA 2000:
   IT3220037 “Colli Berici” a circa 5 km;
   IT3260017 “Colli Euganei – Monte Lozzo – Monte Ricco” a circa 10 km.

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In considerazione della localizzazione del centro zootecnico ad una tale distanza, è ragionevole ritenere che
in relazione al progetto presentato, lo stesso non comporterà ulteriori alterazioni alla natura dei luoghi.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Per quanto riguarda la Salute Pubblica, per il caso in esame i possibili impatti sono riconducibili in generale
alla presenza di rumore, sostanze tossiche, emissioni di sostanze odorigene, accumulo di rifiuti. In merito al
rumore e sostanze odorigene si rimanda agli specifici paragrafi. Per la gestione rifiuti prodotti durante la fase
di allevamento la Proponente dichiara che l'impianto dispone di una zona di stoccaggio per i rifiuti pericolosi
(medicinali scaduti o contenitori di farmaci non bonificati) e non pericolosi prodotti (imballaggi di carta,
cartone e plastica). Non sono quindi previsti accumuli di nessun genere di rifiuti in ambiente aperto. Una
volta all'anno i rifiuti verranno ritirati da ditta specializzata.
Considerato che il progetto non comporta sostanziali modifiche in termini di presenza di sostanze tossiche ed
agenti patogeni si ritiene ragionevole escludere l’instaurarsi di condizioni tali da costituire rischi aggiuntivi
significativi sulla Salute Pubblica e sui Lavoratori rispetto al preesistene.
Non sono presenti segnalazioni da parte dell’Ulss competente per territorio.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.


             VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                          CONCLUSIONI
Il progetto non presenta interferenze rispetto ad altri piani, progetti o interventi in zone limitrofe, ad
eccezione della potenziale estensione del vincolo territoriale a seguito del potenziamento dell’attività
Il progetto risulta adeguato rispetto al fine che ci si propone di conseguire e non contrasta con i vincoli
territoriali vigenti.
L’analisi degli impatti ha portato a ritenere come il progetto presentasse potenzialmente taluni impatti
significativi per l’ambiente, con conseguente necessità di prevedere specifiche prescrizioni mitigative e
particolari modalità e frequenze di monitoraggio.
Gli elaborati esaminati, sia per quanto riguarda la V.I.A. che per ciò che concerne l’A.I.A., sono stati oggetto
di richiesta di integrazioni, con documentazione pervenuta considerata sufficiente per poter esprimere il
giudizio conclusivo sul progetto.
Considerazioni specifiche sono state svolte sugli impatti ritenuti maggiormente significativi, con particolare
riferimento alle emissioni odorigene.
Non sono pervenute osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
Il parere espresso dalla Commissione è relativo sia alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale che
a quella di Autorizzazione Integrata Ambientale, ivi compresa la validazione del Piano di Monitoraggio e
Controllo da parte dell’ARPAV.

                      Tutto ciò premesso si esprime
                       PARERE FAVOREVOLE
   all’intervento relativo all’allevamento zootecnico, subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate
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Preliminarmente al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale:
1) Dare evidenza dell’avvenuta regolarizzazione in tema:
- di approvvigionamento idrico autonomo con il Genio Civile;
- presentazione della SCIA antincendio presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco;
- realizzazione del pozzetto per la raccolta delle acque di disinfezione dei mezzi.
2) In sede di attivazione dell’impianto dovrà essere effettuata una misura della portata di odore al fine di
confermare la stima previsionale della portata di odore utilizzata nello studio previsionale di disagio
olfattivo al suolo presso i recettori.
Tale “valore obiettivo” viene fissato in 5026 ouE/s, quale misura dichiarata dal gestore per l’insieme
dell’insediamento (n.10 stabili), ed utilizzato per la stima delle ricadute oggetto della valutazione del
presente parere.
Le date di campionamento dovranno essere comunicate con preavviso di almeno 15 giorni ad Arpav.
Le informazioni acquisite in tale periodo di monitoraggio potranno comportare, a seguito della
caratterizzazione delle emissioni ed alla verifica sperimentale dei dati utilizzati nelle simulazioni
modellistiche e che sono alla base dei “valori obiettivo” fissati, la fissazione di ulteriori limiti e/o prescrizioni
nell’ambito dell’AIA.
Al termine del periodo di valutazione, il gestore dovrà produrre, entro 60 gg, apposita relazione tecnica
riassuntiva degli esiti dei monitoraggi, correlata al massimo carico possibile autorizzato nell’impianto.
3) Qualora il valore della portata di odore misurata non sia coerente con il valore utilizzato nello studio
previsionale al suolo o in caso di disagi olfattivi presso i ricettori sensibili inpiduati, il proponente dovrà
dare proporre specifiche misure di contenimento degli odori.
4) Sulla base dei riscontri ottenuti e delle eventuali ricadute sul territorio (segnalazioni), tenuto conto anche
degli esiti di eventuali attività di vigilanza condotte, l'Autorità Competente potrà:
- confermare o meno, oppure modificare, i “valori obiettivo” definiti;
- confermare o meno, oppure modificare, l'obbligo di monitoraggio periodico delle emissioni odorigene;
- definire in Autorizzazione, attraverso specifiche prescrizioni, modalità operative, gestionali o tecniche da
porre in essere a seguito del superamento dei “valori obiettivo” durante i monitoraggi periodici del gestore.
5) In sede di attivazione dell’impianto dovrà essere effettuata una mirata ed accurata indagine acustica di
verifica del rispetto dei limiti assoluti e differenziali, da ripetersi poi con frequenza triennale, e mirata ai
ricettori sensibili presenti in prossimità dell’impianto;
- le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei punti
di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno comunicate
con congruo preavviso ad Arpav;
- l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio
Previsionale di Impatto Acustico;
- nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante una
specifica progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo,
saranno stati comunicati i risultati delle analisi.
6) Entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento dovrà essere presentato un nuovo progetto della
sistemazione a verde, che dovrà essere valutato da questo Comitato, e comprensivo di CME, che preveda:


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- un elaborato di progetto in cui la formazione lineare venga proposta come fascia di vegetazione arboreo-
arbustiva, utilizzando alberi ed arbusti autoctoni posizionati in modo naturaliforme, ovvero non in linea
geometrica. La scelta botanica dovrebbe comprendere specie arbustive 30% (carpino bianco, nocciolo,
biancospino, sanguinella, rosa canina, evonimo ecc) ed arboree 70% (orniello, acero campestre, platano,
ontano, tiglio nostrale, carpino nero ecc, a fusto ed a ceppaia );
- una conseguente rimodulazione del CME che tenga conto di quanto sopra e di utilizzare piante di
maggiori dimensioni: 125-150 cm per gli arbusti; 10-12 cm di crf per le alberature a fusto e altezza di 200-
250 cm per quelle a ceppaia.
- computo metrico estimativo degli eventuali nuovi interventi di sistemazione a Verde, che comprenda anche
la gestione/manutenzione per almeno un triennio.
7) Dovrà essere effettuato un controllo analitico periodico delle acque del pozzo (frequenza annuale),
mediante specifico set di parametri conpiso con ARPAV, con l’obiettivo di monitorare la qualità delle
acque sotterranee.
Si raccomanda di realizzare gli eventuali trattamenti per il contenimento di insetti nocivi e controllo di rodi-
tori, previo indicazioni della competente Ulss.
I provvedimenti relativi alla “sanatoria” richiesta in materia edilizia rimanono in carico al Comune.

Vicenza, 09 giugno 2022
  F.to Il Segretario                                      F.to Il Presidente
Dott.ssa Silvia Chierchia                                   Andrea Baldisseri




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