Determina giudizio compatibilità NEGATIVO Carmila 56-2020
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 56 DEL 15/01/2020
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: GIUDIZIO NEGATIVO DI COMPATIBIITA’ AMBIENTALE AI SENSI
D.LGS. 152/2006 E S.M.E.I.
DITTA: CARMILA THIENE S.R.L..
PROGETTO: AMPLIAMENTO DEL CENTRO COMMERCIALE “CARREFOUR”.
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI THIENE - VIA DEL TERZIARIO N. 2.
IL DIRIGENTE
Premesso che la ditta Carmila Thiene S.r.l., con sede legale in via Caldera n. 21 nel comune di
Milano ed operativa in via Del Terziario n. 2 in comune di Thiene ha presentato, in data 16/05/2019,
di cui ai prott nn. 27093, 27095, 27098, 27099, 27100, 27101, 27103, 27105, 27106, 27107, 27109,
27111, l'istanza per ottenere il giudizio di compatibilità ambientale per il progetto relativo ad un
“Ampliamento del centro commerciale “Carrefour””.
Dato atto che la suddetta istanza è relativa ad una tipologia ricompresa nell’Allegato IV alla Parte
Seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m. e i.: punto 7, lettera b) “costruzioni di centri commerciali di cui
al D.lgs.114/1998”.
Tenuto conto che la procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale rientra tra le competenze
inpiduate in capo alla Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016 (Allegato A).
Dato atto che, ai sensi dell’art.27-bis del D.Lgs. 152/2006:
• con nota prot. 32108 del 10/06/2019 è stata data comunicazione di avvio procedimento di
VIA ai sensi degli artt. 7 e 8 della L. 241/1990 e di avvenuta pubblicazione della
documentazione sul proprio sito web provinciale a tutte le amministrazioni e agli enti
potenzialmente interessati per le opportune valutazioni di competenza sul progetto;
• con nota prot. 38703 del 15/07/2019 è stata data comunicazione agli enti interessati
dell’avvenuta attivazione della fase di consultazione con pubblicazione, sul proprio sito web
della Provincia e nella medesima data, dell’avviso di cui all’art. 23 c.1 lett. e) del D.Lgs.
152/2006 e s.m. e i., chiedendo al Comune di Thiene, ai sensi di quanto disposto dall’art. 27-
bis, comma 4, di dare informazione nel proprio albo pretorio informatico della
pubblicazione del suddetto avviso.
Considerato che:
• ai sensi dell’articolo 27 bis, comma 5, del D.Lgs. 152/2006 e ss. mm. e ii. con nota agli atti
prot. 47473 del 09/09/2019 il Servizio VIA richiedeva integrazioni alla ditta proponente del
progetto, sentito il Comitato Tecnico Provinciale VIA nella riunione del 05/09/2019, e
contestualmente inoltrava le osservazioni pervenute dal Consorzio di Bonifica Alta Pianura
Veneta (Prot. n. 44382 del 20/08/2019) e dalla Direzione Territoriale della Rete Ferroviaria
Italiana (Prot. n. 45368 del 27/08/2019);
pag. 1
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• sono pervenute, ai sensi dell'art. 24 del D.Lgs. 152/2006, le osservazioni di seguito elencate,
trasmesse al proponente con nota prot. 50004 del 23/09/2019 al fine di opportune
controdeduzioni e ad integrazione della comunicazione con la quale è stata inoltrata la
richiesta di integrazione generale di cui al punto precedente:
- Attilio SCHNECK, Andrea BUSIN, Paolo PASQUALOTTO - Prot. 45619 del
29/08/2019
- SPINATO FABIO - Prot. 47255 del 09/09/2019
- GENOVESE VERONICA - COLA CARMELINA - Prot. 47311 del 09/09/2019
- TOGNATO ABRAMO - Prot. 48373 del 13/09/2019
- PROFITTO E FUTURO SRL - Prot. 48410 del 13/09/2019
- TREVISAN ROSANNA - Prot. 48473 del 13/09/2019
- TIC TAC SRL - Prot. 48486 del 13/09/2019
- TUTTOSPORT SNC DI MIOTTO GIANCARLO - Prot. 48488 del 13/09/2019
- AVV. CHRISTIAN AZZOLIN - Prot. 48565 del 16/09/2019 (pervenuta il 13/09/2019)
- PERLA SRL - Prot. 48582 del 16/09/2019 (pervenuta il 13/09/2019)
- STUDIOINDACO2 DI SCANAVIN GIULIA - Prot. 48589 del 16/09/2019 (pervenuta il
13/09/2019)
- UMBERTO ROSSI E KATIUSCIA FABRIS - Prot. 49940 del 23/09/2019 (pervenuta il
17/09/2019 dopo la scadenza del 13/09/2019);
• la ditta Carmila Thiene S.r.l. con note agli atti prott. n. 62918 del 02/12/2019 e n. 63327 del
03/12/2019 ha dato riscontro alle richieste integrazioni suddette;
• la ditta inoltre ha inviato con nota agli atti prot. n. 63769 del 05/12/2019 documentazione
integrativa spontanea relativa al progetto.
Visto e fatto proprio il parere contrario di impatto ambientale n.01/2020 espresso dal Comitato
Tecnico Provinciale di Valutazione Impatto Ambientale nella riunione del 14/01/2020, ai sensi della
L.R. 4/2016, allegato al presente atto come parte integrante e sostanziale relativo alla procedura di
VIA.
Visto e fatto proprio il parere del Servizio di Pianificazione Territoriale della Provincia di Vicenza
registrato al prot. n. 66820 in data 23/12/2019.
Tenuto conto, in particolare, della conclusione del parere 01/2020 come di seguito riportato:
CONCLUSIONI
Il progetto non presenta interferenze rispetto ad altri piani, progetti o interventi in zone limitrofe in esame presso il
Comitato VIA Provinciale.
Considerazioni specifiche sono state svolte sugli impatti e risultano esplicitate nelle singole matrici ambientali sopra
descritte.
L’analisi degli impatti porta a ritenere che l’intervento proposto comporti impatti significativi per l’ambiente, anche
potenziali, con particolare riferimento alla rilevanza ed alle sensibilità del contesto del sito inpiduato, piuttosto che
all’intervento previsto.
In relazione a perse matrici d’impatto, l’ipotesi progettuale, anche a seguito del riscontro parziale e non
soddisfacente alla richiesta di integrazioni, non è supportata da elementi utili tali da consentire di poter esprimere,
allo stato, un giudizio positivo sull’intervento.
Rilevato la presenza di puntuali e sostanziali osservazioni pervenute del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta,
da RFI, nonché da vari cittadini e valutate le controdeduzioni formulate dal proponente.
Visto e fatto proprio il parere del Servizio di Pianificazione Territoriale della Provincia di Vicenza, che ritiene non
applicabile l’art.57 comma 3 della L.R. n.45/2017 e che, pertanto, per la realizzazione dell’ampliamento richiesto sia
necessaria l’attivazione della procedura prevista dall’art.16 comma 2bis della L.R. n.11/2004 (pianificazione
coordinata con i comuni confinanti).
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Il parere espresso dalla Commissione è relativo alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale e, in quanto
avente esito negativo, preclude la prosecuzione del procedimento relativo al provvedimento unico di V.I.A. di cui
all’art. 27 del D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii..
Tutto ciò premesso il Comitato esprime
PARERE CONTRARIO
All’intervento,in considerazione delle motivazioni sopra descritte
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2014) che è di 270 giorni (ID PROC 179).
Visti:
• il D.Lgs. n. 152/2006 “Norme in materia ambientale” e s.m.i.;
• la D.G.R. n. 1539 del 27/09/2011 “Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile
2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18
giugno 2009, n. 69. Disposizioni applicative”;
• la L.R. 4/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di
competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”.
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000.
Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.2 del 10/01/2019 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2019-2021.
Richiamato altresì il Decreto Presidenziale n. 11 del 31/01/2019 con cui è stato approvato il Piano
Esecutivo di Gestione 2019/2021 e il Piano Performance 2019/2021.
DETERMINA
1. giudizio NEGATIVO di compatibilità ambientale per il progetto della ditta Carmila
Thiene S.r.l., con sede legale in via Caldera n. 21 nel comune di Milano ed operativa in via
Del Terziario n. 2 in comune di Thiene, relativo ad un “Ampliamento del centro
commerciale “Carrefour”” per le motivazioni riportate nel parere n.01/2020 allegato al
presente decreto per costituirne parte integrante e sostanziale.
2. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
3. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line.
INFORMA CHE
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. (Tribunale
Amministrativo Regionale) del Veneto entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario
al Capo dello Stato entro 120 giorni.
La documentazione oggetto dell’istruttoria è visionabile presso il Servizio Rifiuti VIA VAS della
Provincia di Vicenza, in contrà Gazzolle n. 1, Vicenza.
Di dare altresì atto che:
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- il presente provvedimento sarà pubblicato sul sito web provinciale
www.provincia.vicenza.it ;
- la ditta dovrà pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto un estratto
del presente provvedimento, concordato preventivamente con gli Uffici provinciali , nel
quale saranno indicati l’opera, l’esito del provvedimento e i luoghi ove lo stesso può
essere consultato nella sua interezza;
- dalla data di pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione decorrono i termini
per eventuali impugnazioni in sede giurisdizionale da parte di soggetti interessati, nonché
per le scadenze di cui al precedente paragrafo;
- la presente deliberazione non comporta spese, minori entrate, né riflessi diretti o
indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai sensi
art. 49 del TUEL come modificato dal D.L. 174/12).
Il presente provvedimento viene trasmesso alla ditta Carmila Thiene S.r.l., allo Studio di
progettazione e consulenza, al Signor Sindaco del Comune di Thiene, al Direttore del Dipartimento
Provinciale ARPAV di Vicenza, all’Azienda ULSS n. 7 Pedemontana, al Consorzio di Bonifica Alta
Pianura Veneta, alla Società Viacqua S.p.A., alla Regione del Veneto Direzione Industria artigianato
commercio e servizi - Unità organizzativa Commercio e Servizi, a Rete Ferroviaria Italiana spa,
Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A. a Vi.Abilità srl.
Di dare mandato al Responsabile del procedimento alla pubblicazione nel sito istituzionale ai sensi
e per gli effetti D.L. 33/2013.
Vicenza, 15/01/2020
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
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Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 56 DEL 15/01/2020
OGGETTO: GIUDIZIO NEGATIVO DI COMPATIBIITA’ AMBIENTALE AI SENSI
D.LGS. 152/2006 E S.M.E.I.
DITTA: CARMILA THIENE S.R.L..
PROGETTO: AMPLIAMENTO DEL CENTRO COMMERCIALE “CARREFOUR”.
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI THIENE - VIA DEL TERZIARIO N. 2.
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 15/01/2020.
Vicenza, 15/01/2020
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(BERTACCHE CRISTINA)
con firma digitale
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
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Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Carmila Thiene S.R.L.
PARERE N. 01/2020
Oggetto: Apertura di una nuova grande struttura di vendita della tipologia centro commerciale.
PROPONENTE: Carmila Thiene srl
SEDE LEGALE: Via Caldera n. 21 - Milano
SEDE INTERVENTO: Via del Terziario n. 2 - Thiene
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Centri commerciali.
PROCEDIMENTO: Valutazione di impatto ambientale ex art.27-bis del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A: ALLEGATO IV aParte Seconda del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. punto 7,
lettera b) “costruzioni di centri commerciali di cui al D.lgs.114/1998”
Legge regionale 50/2012.
Art. 22 - Requisiti ambientali e viabilistici.
1. Alle grandi strutture di vendita si applica la vigente disciplina di cui alla
legge regionale 26 marzo 1999, n. 10 “Disciplina dei contenuti e delle
procedure di valutazione ambientale” e successive modificazioni e al
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e
successive modificazioni, nel rispetto dei principi di semplificazione e
unitarietà dei procedimenti, con riferimento alle seguenti tipologie
progettuali:
a) grandi strutture aventi superficie di vendita superiore a 8.000 metri
quadrati, assoggettate alla valutazione di impatto ambientale (VIA);
b) grandi strutture aventi superficie di vendita compresa tra 2.501 e 8.000
metri quadrati, assoggettate alla procedura di verifica o screening
COMUNE INTERESSATO: \\\
DATA DOMANDA: 16 e 17 maggio 2019
DATA PUBBLICAZIONE: 15 luglio 2019
DATA INTEGRAZIONI: 2/3/5 dicembre 2019
DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
- 1 Inquadramento urbanistico
- 2 Planimetria catastale
- 3 Verifiche urbanistiche
- 4 Planimetria stato di fatto
- 5 Planimetria piano terra
- 6 Planimetria piano interrato
- 7 Planimetria generale copertura
- 8 Prospetti
- 9 Sezioni edificio esistente
- 10 Sezioni nuovo edificio
- 11 Render fotorealistici
- 12 Relazione tecnico-illustrativa
- 13 Relazione fotografica
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- 14 Studio di Impatto Ambientale
- 15 Sintesi non tecnica
- 16 Relazione superamento barriere architettoniche
- 17 Planimetria eliminazione barriere architettoniche
- 18 Relazione agronomica
- 19 Tavola botanica - Stato di fatto aree verdi
- 20 Tavola botanica di insieme nuove opere a verde
- 21 Tavola botanica - Planimetria del verde ampliamento
- 22 Tavola botanica - Planimetria del verde restyling parcheggi
- 23 Tavola botanica - Vegetazione in parete
- 24 Relazione di cantiere
- 25 Relazione geotecnica, geologica e ambientale
- 26 Impianti elettrici - Relazione tecnica
- 27 Impianti elettrici - Edificio nuovo piano copertura
- 28 Impianti elettrici - Edificio esistente
- 29 Impianti elettrici - Planimetria generale esterno
- 30 Impianti elettrici - Edificio nuovo piano terra
- 31 Impianti elettrici - Edificio nuovo piano interrato
- 32 Impianto di climatizzazione - Relazione tecnica edificio esistente
- 33 Impianto di climatizzazione - Relazione tecnica edificio nuovo
- 34 Impianto di climatizzazione - Edificio esistente piano copertura
- 35 Impianto di climatizzazione - Edificio esistente piano terra
- 36 Impianto di climatizzazione - Edificio nuovo piano terra
- 37 Impianto di climatizzazione - Edificio nuovo piano copertura
- 38 Legge 10 - Relazione tecnica
- 39 Impianto idrosanitario e fognature - Valutazione di compatibilità idraulica
- 40 Impianto idrosanitario e fognature - Edificio nuovo reti acque meteoriche
- 41 Impianto idrosanitario e fognature - Edificio nuovo profili e particolari acque meteoriche
- 42 Impianto idrosanitario e fognature - Edificio esistente piano terra
- 43 Impianto idrosanitario e fognature - Edificio nuovo piano terra
- 44 Impianto idrosanitario e fognature - Edificio nuovo piano interrato
- 45 Impianto idrosanitario e fognature - Edificio nuovo reti esterne acqua potabile e scariche acque
nere
- 46 Studio di impatto viabilistico
- 47 Componente atmosfera
- 48 Valutazione previsionale di impatto acustico
- 49 Valutazione di incidenza ambientale
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PREMESSE ED UBICAZIONE
Il centro commerciale Carrefour è stato originariamente autorizzato in forza del Nullaosta di cui alla Delibe -
razione della Giunta regionale n. 4647 del 13/09/1979.
Il progetto ne prevede l’ampliamento mediante la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica posto in adia-
cenza all’esistente sul lato nord-ovest
L’ampliamento sviluppa una Superficie Lorda di Pavimento pari a 14.560 mq su un unico livello fuori terra e
un parcheggio interrato di circa 500 posti e 14.000 mq. Da quest’ultimo sarà possibile accedere alla nuova
galleria commerciale al piano terra mediante collegamento interno diretto grazie a tappeti mobili e ascensori.
L’ampliamento si configura come un’estensione della galleria commerciale esistente con nuovi negozi e
un’area dedicata a food-court.
Nell’intervento rientra anche la demolizione di una porzione del fabbricato esistente in corrispondenza nella
zona magazzino dell’ipermercato.
La superficie di vendita autorizzata del centro è pari a mq 12.662, del settore “alimentare” e “non alimenta -
re”.
Il progetto prevede l’ampliamento della superficie di vendita del centro commerciale Carrefour di Thiene di
7.336 mq del solo settore non alimentare, da 12.662 fino a 19.998 mq.
La tabella seguente riepiloga il progetto evidenziando le variazioni complessive della superficie di vendita e
della superficie lorda di pavimento
S.L.P. (mq) S.d.V. (mq)
STATO ATTUALE 26.188 12.662
AMPLIAMENTO 13.468 7.336
STATO FUTURO 39.656 19.998.
Il centro commerciale è ubicato a sud del centro storico e dell’abitato di Thiene, in fregio alla zona produtti -
va, e risulta collocato all’interno del perimetro del “Centro urbano”.
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Ortofoto del sito
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Thiene;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Thiene;
• Piano Regionale di Tutela delle Acque (P.T.A.);
• Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera ;
• Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
• Rete Natura 2000.
Nello S.P.A. non è stato analizzato il Piano di Gestione Rischio Alluvioni ma da verifiche fatte la zona in
questione risulta esterna ad aree interessate alle varie classi di rischio e classi di altezza idrica.
In relazione al PAT lo S.I.A. non ha preso in considerazione il fatto che, l’area in questione è interessata da:
- Formazioni arboree lineari art. 26 i (P.A.T. - Elaborato 2 – Carta delle Invarianti);
- Coni visuali – Degrado art. 12 ii (P.A.T. - Elaborato 4 – Carta delle Trasformabilità ).
In relazione al parere n.179 del 20 novembre 2018 della Commissione Regionale VAS riguardante la
“Verifica di assoggettabilità alla Variante n. 1 al Piano di Lottizzazione denominato “Centro Commerciale 2.
Comune di Thiene”” si ricorda che lo stesso esprime parere di non assoggettamento alla procedura di VAS
con una serie di prescrizione da ottemperarsi:
- prima dell’approvazione deve essere verificato il rispetto di quanto previsto all’art. 57 della L.R. 45/20017
“collegato alla legge di stabilità regionale 2018”;
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- in sede di attuazione devono essere recepite le indicazioni e/o prescrizioni previste nei pareri delle autorità
ambientali consultate.
Tra i pareri figura anche quello del Consiglio di Bacino dell’Ambito Bacchiglione (prot. n. 1385\FC\mp del 3
ottobre 2018) che, all’ultimo capoverso detta:
“ Si ritiene opportuno precisare che il Comune di Thiene rientra in parte all’interno dell’acquifero
indifferenziato; pertanto, si sottolinea l’importanza di adottare, sia in fase di progettazione sia in fase di
esecuzione e gestione delle opere, tutte le misure necessarie per preservare la falda acquifera da possibili
fonti di inquinamento.
Infine si raccomanda che lo smaltimento delle acque bianche meteoriche prodotte, venga effettuato mediante
collegamento delle stesse a corsi d’acqua superficiali (rogge o fossati), e non mediante l’utilizzo di pozzi
disperdenti, al fine di preservare la falda acquifera da possibili fonti di inquinamento dirette nel sottosuolo.“
(la parte in grassetto è presente nella nota trasmessa)”.
Conseguentemente la parte del progetto dove è previsto l’utilizzo dei pozzi perdenti per la gestione delle
acque bianche meteoriche dovrebbe essere considerata incoerente con il parere n. 179 del 20/11/2018 della
Commissione Regionale VAS.
I suddetti aspetti devono pertanto essere approfonditi.
Gli approfondimenti richiesti risultano pervenuti.
Si ritiene, alla luce del parere del Servizio di Pianificazione Territoriale, sia necessaria l’attivazione della
procedura di cui all’art.16 comma 2bis della L.R. n.11/2004.
VALUTAZIONE
In relazione al presente aspetto il giudizio risulta essere negativo, considerando che trattasi di un ipotesi progettuale che
necessita, preliminarmente ad un suo esame positivo, di espletare gli adempimenti previsti dalla L.R. n.45/2017.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
Il progetto prevede l’ampliamento della superficie di vendita dell’attuale centro commerciale Carrefour di
Thiene. La superficie di vendita attuale autorizzata del centro è pari a mq 12.662, comprensiva del settore
“alimentare” e “non alimentare”. Il progetto ne prevede l’ampliamento di 7.336 mq per il solo settore non
alimentare, passando quindi da 12.662 mq fino a 19.998 mq. L’intervento si configura come un nuovo corpo
di fabbrica in adiacenza al Centro Commerciale esistente, costituito da un unico livello fuori terra con S.L.P.
pari a 14.560 mq che si struttura come estensione della galleria commerciale esistente con nuovi negozi e
food-court e un livello interrato con S.L.P. di 14.000 mq che sarà destinato a parcheggio per circa 500 posti
auto. Dal livello interrato sarà possibile accedere alla nuova galleria commerciale al piano terra mediante
collegamento interno diretto grazie a tappeti mobili e ascensori. Nell’intervento rientra anche la demolizione
di una porzione del fabbricato esistente in corrispondenza nella zona magazzino dell’ipermercato.
Il nuovo corpo di fabbrica è previsto in elementi prefabbricati, pilastri e travi in calcestruzzo armato
precompresso e copertura leggera in lamiera grecata con opportuno isolamento termico. Il lucernario di
galleria, che è anche l’elemento architettonico caratterizzante l’interno, viene realizzato con struttura in
carpenteria metallica. I tamponamenti esterni sono previsti con pannelli in calcestruzzo prefabbricati con
interposto isolamento termico. Sui prospetti principali dell’edificio ad andamento rettilineo è previsto un
rivestimento architettonico costituito da elementi modulari in lastre in pietra sinterizzata e corten (o
alucobond), con interposte fioriere puntuali che aggiungono episodi di verde in facciata. Tale rivestimento di
facciata, si estenderà anche alle facciate del centro commerciale esistente uniformandone i prospetti.
Per la realizzazione dell’ampliamento, il cantiere avrà una durata complessiva di circa 12 mesi all’interno del
quale le movimentazioni più importanti in termini di materiali e mezzi d’opera si avrà dal 1° al 6° mese di
lavoro.
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Lo spazio di cantiere è in zona urbanizzata a destinazione principalmente commerciale/industriale con una
rilevante presenza di persone non addette ai lavori, di automobili e di mezzi pesanti per il trasporto di
materiali nei vari punti vendita. Le attività di cantiere sono previste in contemporanea con le normali attività
del centro commerciale, sia come esercizio dei negozi che come approvvigionamento delle merci.
La realizzazione del progetto prevede due macro fasi di intervento:
- FASE 1: ampliamento del Centro Commerciale;
- FASE 2: opere di Urbanizzazione.
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DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ COMMERCIALE
La produzione di polveri in cantiere sarà provocata soprattutto in fase di cantiere, dalla movimentazione
della terra e dal traffico veicolare pesante. E’ fatto presente che, nel sedime del nuovo ampliamento, il prece -
dente proprietario aveva già realizzato uno scavo fino a quota -4,5 m circa su tutta l’area. Di fatto, lo scavo
per la nuova autorimessa interrata risulta quindi già realizzato in massima parte. Il terreno derivante dallo
scavo previsto nel progetto verrà riutilizzato nell’ambito del cantiere ai sensi del D.M. 161/2012. Per quanto
riguardo lo smaltimento di rifiuti, all’attuale isola ecologica presente sul lato nord-est del centro commercia -
le esistente, sarà aggiunta una nuova isola ecologica nell’angolo Nord-Ovest dell’ampliamento che, analoga -
mente a quella esistente, sarà dimensionata in funzione delle superfici dei punti vendita previsti e della rela -
tiva tipologia e quantità di rifiuti prodotti. Lo svuotamento avverrà settimanalmente. Gli scarichi delle ac-
que nere saranno convogliati nel recapito stradale già a servizio del complesso commerciale esistente.
La nuova rete fognaria meteorica del progetto di ampliamento risulterà costituito da 6 reti principali, 5 che
rimarranno ad uso privato del centro commerciale Carrefour e una, relativa alle opere di urbanizzazione, che
verrà ceduta al comune una volta collaudata. Per quanto riguarda le acque meteoriche dei piazzali,
dell’interrato e della viabilità pubblica è previsto un preventivo trattamento mediante manufatto prefabbri-
cato di dissabbiazione e disoleazione, dotato di linea di bypass, per portate defluenti superiori alla portata
nominale di trattamento. Lo smaltimento delle altre acque meteoriche relative all’ampliamento, invece, è
previsto su suolo e negli strati superficiali del sottosuolo, mediante formazione di bacini terminali di stoc -
caggio e dispersione, tipo pozzi perdenti. Tale soluzione è da considerarsi incoerente con il parere n. 179 del
20/11/2018 della Commissione Regionale VAS che raccomanda che lo smaltimento delle acque bianche me-
teoriche prodotte, venga effettuato mediante collegamento delle stesse a corsi d’acqua superficiali (rogge o
fossati), e non mediante l’utilizzo di pozzi disperdenti, al fine di preservare la falda acquifera da possibili
fonti di inquinamento dirette nel sottosuolo. La realizzazione di impiantistica specifica progettata per il ri-
sparmio energetico, consentirà di contenere i consumi energetici attraverso l’utilizzo di un impianto a pom -
pa di calore e fonti di energia rinnovabili. Nello specifico sarà prevista l’installazione di un impianto fotovol-
taico e serbatoi di accumulo alimentati da pompe di calore per l’acqua sanitaria. I nuovi impianti di climatiz-
zazione saranno alimentati ad energia elettrica e pertanto non sono previste ulteriori emissioni in atmosfera
di inquinanti.
Si evidenzia, ad integrazione, come vadano verificate ed analizzate, anche per le singole matrici ambientali,
le potenziali criticità determinate dal cumulo con il progetto denominato “RIQUALIFICAZIONE DEI
COLLEGAMENTI VIARI TRA IL CASELLO DELL’AUTOSTRADA A31 DI THIENE E LA S.P. NUOVA
GASPARONA”, con proponente Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A., considerando che lo
stesso risulta in corso di istruttoria ed oggetto di procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A, presso gli
uffici della Provincia.
Si richiede, inoltre, in tema di rifiuti, quali siano le previsioni di gestione dei rifiuti a seguito della
realizzazione dell’intervento e siano previste specifiche politiche preventive sulla produzione e riduzione
dei rifiuti.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
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QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
La qualità dell’aria del comune di Thiene è monitorata da un mezzo mobile gestito da ARPA Veneto in
posizione “Thiene – via Marco Polo” nei periodi 24/2/2016 – 4/4/2016 e 18/8/2016 – 3/10/2016. Tale posizione
rimane a 1,5 km di distanza dalla struttura commerciale e quindi può ritenersi ben rappresentativo della
qualità dell’aria del territorio locale. Le valutazioni che seguono relative ai persi parametri d’interesse sono
tratte dalla relazione del Dipartimento provinciale di ARPAV “Campagna di monitoraggio della Qualità
dell’Aria – comune di Thiene”.
La tabella sottostante evidenzia che, in nessun caso, anche presso il ricettore maggiormente esposto, le
concentrazioni di immissione di inquinanti, di pertinenza del traffico indotto dall’ampliamento della
struttura commerciale, raggiungeranno valori superiori ma neppure vicini ai limiti di legge di qualità
dell’aria vigenti. E evidente inoltre che il contributo all’inquinamento dell’aria anche presso il ricettore
maggiormente esposto del traffico indotto dall’ampliamento della struttura commerciale risulta mediamente
di due ordini di grandezza inferiori ai valori già presenti sul territorio.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
L’area rientra nella fascia pedemontana dove si verificano i fenomeni di ricarica degli acquiferi, infatti la
zona pedemontana è caratterizzata dalla presenza delle conoidi alluvionali depositate dai corsi d’acqua che
escono dai bacini montani. I corsi d’acqua che attraversano quest'area sono prevalentemente a carattere tor-
rentizio e gli alvei hanno caratteristica di elevata dispersione nel sottosuolo, concorrono in modo significati -
vo ad alimentare il sottostante acquifero freatico indifferenziato. L’area comunque non è soggetta a rischio
idrogeologico, ma confina con un’area soggetta a rischio idraulico classificata R1 come evidenziano gli elabo-
rati del P.A.T. (Tavola 5.3 Fragilità - § 2.4.7) e del P.T.C.P. di Vicenza (Tavola 2.1.A Carta delle Fragilità - §
2.4.5 e § 4.3.5.4). Le acque nere dell’ampliamento saranno convogliate nel recapito stradale già a servizi del
complesso commerciale esistente. La nuova rete fognaria meteorica di progetto, invece, risulterà costituito
da 6 reti principali, 5 che rimarranno ad uso privato del centro commerciale Carrefour e una, relativa alle
opere di urbanizzazione, che verrà ceduta al comune una volta collaudata. Lo smaltimento delle altre acque
meteoriche in particolare, è previsto su suolo e negli strati superficiali del sottosuolo, mediante formazione
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di bacini terminali di stoccaggio e dispersione, tipo pozzi perdenti. Per l’acqua proveniente dai piazzali,
dall’interrato e dalla viabilità pubblica è previsto un preventivo trattamento di dissabbiazione e disoleazione.
La soluzione a pozzi perdenti è comunque da considerarsi incoerente con il parere n. 179 del 20/11/2018 del-
la Commissione Regionale VAS che raccomanda che lo smaltimento delle acque bianche meteoriche prodot-
te, venga effettuato mediante collegamento delle stesse a corsi d’acqua superficiali (rogge o fossati), e non
mediante l’utilizzo di pozzi disperdenti, al fine di preservare la falda acquifera da possibili fonti di inquina -
mento dirette nel sottosuolo.
Le integrazioni fornite hanno parzialmente soddisfatto quanto richiesto.
In particolare, si rileva come il parere espresso dal Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta (prot. cons. n.
13445 del 29/11/2019) in merito all’invarianza idraulica, evidenzi, sia in termini di portate smaltite (prescri-
zione punto 1), sia in termini di interferenze delle stesse con la falda (prescrizioni punto 2 e 3) e con le fonda -
menta, la necessità di specifici e sostanziali approfondimenti in termini di sicurezza sia idraulica che statica,
nonché un adeguamento rilevante della capacità di invaso del sistema (da un Volume proposto di 1.357 mc a
un volume prescritto di 1.544 mc).
VALUTAZIONE
In relazione al presente aspetto, l’ipotesi progettuale necessità di specifici e sostanziali approfondimenti/condizioni, tali
da non consentire di poter esprimere, allo stato, un giudizio positivo sull’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
Il territorio thienese è estremamente lineare sia a livello di quote altimetriche (si va da 160 m s.l.m. ai confini
settentrionali verso Zanè a 70 m s.l.m. ai confini meridionali verso Villaverla), sia come pendenze del territo-
rio (inclinazione media del 1,3%). Pertanto è facilmente intuibile come l’agente determinante nella formazio-
ne del territorio sia stata l’azione delle acque correnti in pianura e i conseguenti depositi fluviali. Dall'estrat-
to della Carta Geolitologica si evince che l'area di indagine si trova su “Materiali granulari più o meno ad -
densati dei terrazzi fluviali e/o fluvioglaciali antichi a tessitura prevalentemente ghiaiosa e sabbiosa”, come
risulta anche dai dati stratigrafici disponibili e dalle notizie ottenute durante i numerosi scavi operati per la
costruzione di opere pubbliche e private. Nell’area oggetto di intervento, da quota 0,00 fino alla profondità
di 30,00 metri la stratigrafia risulta omogenea ed è caratterizzata da ghiaie con sabbia e ciottoli; a tratti la ma-
trice limosa, tendenzialmente molto debole, si fa più consistente. A quota -10,30 metri per la profondità di un
metro è presente uno strato di limo argilloso.
Il territorio provinciale è attraversato da importanti direttrici tettoniche, rappresentate da estese faglie, lungo
le quali si sono verificate dislocazioni di notevole entità sia in direzione verticale che orizzontale. Si deve ri -
cordare la grande flessura pedemontana che raccorda morfologicamente l’area degli altopiani con quella col -
linare e di pianura; essa è riconoscibile per un centinaio di chilometri a partire dall’alta valle del Chiampo
fino a Bassano del Grappa e Vittorio Veneto. Una seconda direttrice principale è la faglia Schio-Vicenza, che
attraversa l’intero territorio con direzione NO-SE prevalente; essa limita verso est sia i Colli Euganei, che i
Berici, nonché le colline fra Schio e Vicenza. All'interno del P.T.C.P. nelle tavole 1.1.A “Carta dei vincoli e
della pianificazione territoriale” e 2.1.A “Carta delle fragilità”, l'area d'indagine è collocata all'interno della
Zona 3 per quanto riguarda il vincolo sismico.
Si fa riferimento al Testo Unico sulle costruzioni D.M. 14/01/2008 che riprende la normativa sismica ordinan-
za Presidenza del Consiglio dei Ministri n°3274 del 20/03/2003 e n°3316 del 02/10/2003 in cui vengono recepi-
ti gli eurocodici EC7 + EC8 previsti dalla Direttiva Europea 89/106, in sostituzione del D.M. 11/03/88 e al
D.M. 16/01/1996 “Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche”. Per quanto riguardo lo smaltimento
di rifiuti, all’attuale isola ecologica presente sul lato nord-est del centro commerciale esistente, sarà aggiunta
una nuova isola ecologica nell’angolo Nord-Ovest dell’ampliamento che, analogamente a quella esistente,
sarà dimensionata in funzione delle superfici dei punti vendita previsti e della relativa tipologia e quantità
di rifiuti prodotti. Lo svuotamento avverrà settimanalmente.
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Per lo smaltimento delle acque meteoriche dell’ampliamento, proveniente dai piazzali, dall’interrato e dalla
viabilità pubblica è previsto un preventivo trattamento di dissabbiazione e disoleazione prima dello smalti -
mento su suolo e negli strati superficiali del sottosuolo (da verificare).
Le superfici delle aree di cantiere permettono di avere a disposizione appositi spazi per lo stoccaggio tempo-
raneo dei materiali di risulta e degli scarti di lavorazione secondo la normativa vigente che periodicamente
vengono conferiti a recupero e/o smaltimento. Allo scopo sono stati posizionati, in prossimità di tali aree, ap-
positi container metallici per le differenti tipologie/codici CER di rifiuti prodotte dal cantiere quali metallo,
carta, plastica, ecc. I rifiuti liquidi (oli esausti, liquidi di lavaggio delle attrezzature) vengono stoccati in ido -
nei recipienti capaci di prevenire lo spandimento.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
Il comune di Thiene ha redatto il Piano di classificazione acustica del territorio dalla lettura del quale emerge
che il centro commerciale rientra in Zona 4 i cui limiti assoluti di immissione sono 55 dB(A) (limite notturno
22.00D6.00) e 65 dB(A) (limite diurno6.00D22.00). L’esame della simulazione della propagazione acustica ha
preso in esame 5 ricettori situati in Via N. Scudella, Via U. Giordano, Loc. Cà Corrà e due in Via Caduti di
Marcinelle classificati nel Piano di Zonizzazione Acustica in classe 3 con limiti di immissione ed emissione
diurni e notturni rispettivamente di 60 – 55 per il periodo diurno e 55 – 50 per il periodo notturno.
Dalle valutazioni effettuate dal tecnico competente redattore del documento di impatto acustico
sono emerse le seguenti considerazioni.
Si ritiene che il grado di approfondimento del documento di Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
non sia sufficiente viste le finalità e le problematiche emerse anche di carattere tecnico normativo;
l’argomento non e’stato trattato relativamente agli impatti acustici determinati dalle attività e dagli impianti
dell’azienda per il periodo diurno così come richiesto, dalla normativa di settore (ai sensi dell’art. 8 della
Legge Quadro n.447 del 26.10.1995 e successive norme attuative). Di seguito si indica:
- Manca nella valutazione l’effettiva analisi del traffico indotto, relativa al numero dei mezzi pesanti della
futura attività e delle effettive emissioni di traffico attuale e indotto prodotte dall’attività sulle strade
afferenti l’area in esame, allo scopo di valutare l’effettiva incidenza dei livelli incrementali prodotti dai
mezzi – soprattutto pesanti – dell’attività in funzione dell’effettiva classificazione secondo la tabella 2 del
DPR n. 142/2004 delle infrastrutture stradali percorse dai mezzi aziendali e privati leggeri e pesanti.
- Si riscontrano tempi di misura inadeguati (troppo brevi) per la caratterizzazione dei livelli sonori relativi
alle emissioni prodotte dal traffico stradale attuale; il monitoraggio condotto nell’anno 2015 non è accettato
perché considerato dalle norme di settore desueto, inoltre se condotto con misure di breve periodo e nel
periodo di traffico massimo (ora di punta) non può essere considerato caratteristico del livello di emissione
medio relativo alla specifica sorgente traffico diurno, così come fatto nella valutazione dal tecnico
competente.
- Si ricorda che dati, valutazioni e verifiche in campo ambientale devono essere, per norma di legge,
aggiornati e riferibili al periodo attuale e contestuali all’effettiva area di analisi e alle specifiche sorgenti di
progetto.
Si ritiene quindi opportuno indicare di verificare con rilievo fonometrico, in periodo diurno, i livelli di
rumore ambientale e i livelli di rumore residuo scorporati dalle emissione stradali e non, presso i ricettori
dell’area indagata, nonché i valori LeqA e L95 orari più bassi (essendo in fascia di pertinenza stradale)
riscontrati dal monitoraggio, che saranno usati per la verifica del livello differenziale presso i suddetti
ricettori. Il monitoraggio dovrà essere condotto secondo quanto la specifica norma di settore indica per la
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caratterizzazione delle emissioni sonore delle infrastrutture stradali (con tempi e modalità adeguati alle
richieste normative).
- Si ponga inoltre, particolare attenzione alla verifica del criterio differenziale in funzione delle indicazioni
suddette.
Di seguito alle valutazioni effettuate con gli approfondimenti riguardanti la richiesta di integrazioni di cui
sopra, se si riscontrassero criticità legate all’attuale traffico caratterizzante l’area di indagine con conseguenti
alterazioni di tali livelli, dovute agli incrementi del traffico veicolare indotto dalla attività, si indica
l’opportunità di valutare delle possibili alternative concordate anche con le Amministrazioni Comunali
specifiche, ai percorsi prevalenti di collegamento al lotto aziendale, anche come sistemi di mitigazione dei
livelli sonori prodotti dal traffico indotto, nei confronti dei ricettori impattati, a scopo di riportare nei limiti
di norma (tabella 2 del DPR 142/2004) i suddetti valori di emissione sonora.
- l’attività di carico scarico e le ulteriori sorgenti (impianti tecnici) progettuali devono avere carattere di
riferibilità: si chiede a riguardo specifiche schede tecniche e monitoraggi che convalidino i valori di
potenza/pressione acustica usati come dati di input per il calcolo dei livelli assoluti di immissione, emissione
e differenziali.
- Circa la verifica dei livelli di emissione si ricorda che i valori da considerare per il confronto con i limiti di
legge devono essere relativi alle singole tipologie di sorgente; si discrimini a riguardo i singoli contributi.
Si chiede quindi il documento di Valutazione Previsionale di Impatto Acustico redatto così come le
specifiche norme di settore richiedono.
In seguito alla valutazione del documento integrativo relativo alla “Valutazione Previsionale di Impatto
Acustico” presentato dal tecnico competente della ditta proponente l’opera in progetto, si riscontrano
anomalie e mancanza di riferibilità nei dati di in-put utilizzati per la verifica dei livelli di emissione, da
confrontarsi con i limiti assoluti e differenziali, delle sorgenti caratteristiche dell’attività aziendale e del
contesto in analisi.
Considerando quanto riportato, nelle valutazioni del documento di cui sopra, si evidenzia una non
conformità delle analisi, verifiche e valutazioni alle procedure e indicazioni tecniche specifiche date dalla
normativa di settore, rilevando che:
i) manca l’adeguata valutazione sul traffico indotto dai mezzi dell’attività (leggeri e pesanti), come indicato
dalla specifica normativa di settore (tabella 2 del DPR 142/2004), così come richiesto nelle precedenti
comunicazioni;
ii) manca l’effettiva verifica, presso i ricettori più impattati dalle emissioni di rumore dell’attività dei livelli
di emissione prodotti dalle rispettive sorgenti (impianti, mezzi privati e aziendali, carico/scarico materiale e
attività anche manuali) dell’attività stessa;
iii) mancano le storie temporali-report di misura del monitoraggio condotto ai fini di rendere riferibile e
contestuale il dato relativo alle emissioni di rumore prodotte dal traffico attuale, dalle attività di
carico/scarico e dagli impianti presenti in esercizio.
VALUTAZIONE
In relazione al presente aspetto, l’ipotesi progettuale si ritiene che la valutazione degli impatti prodotti dalla futura
attività di progetto non fornisca gli elementi utili, tali da consentire di poter esprimere, allo stato, un giudizio positivo
sull’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
RADIAZIONI
Il comune di Thiene rientra nell’elenco dei Comuni definiti a rischio con D.G.R.V. 79/2002 (Fonte ARPAV)
così come i comuni confinanti; inoltre la Tavola 3 “Energia e ambiente” del P.T.R.C. adottato del 2009 rileva,
per quanto riguarda l’inquinamento da fonti diffuse, che l’area di intervento presenta possibili livelli ecce -
denti di radon. L’intervento in progetto prevede la realizzazione di un piano interrato e pertanto, durante le
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fasi di cantiere e la gestione della struttura commerciale, saranno monitorate le radiazioni alfa connesse ad
eventuali fuoriuscite di gas radon.
Relativamente alle radiazioni non ionizzanti, le principali sorgenti presenti nel territorio, ma esterne alla
struttura, sono rappresentate da:
- linee ad alta tensione per la distribuzione di energia elettrica (sorgenti a bassa frequenza - ELF);
- impianti di radiocomunicazione e di telecomunicazione (sorgenti ad alta frequenza);
- stazioni radiobase per la telefonia mobile (sorgenti ad alta frequenza).
Inoltre è d’interesse rilevare che ad una distanza minima di 250 m in direzione Nord-Est, oltre la ferrovia,
sono presenti due impianti di telefonia mobile; tuttavia, vista la distanza dal fabbricato, il campo elettroma-
gnetico prodotto non può raggiungere valori significativi.
I consumi stimati di energia elettrica permettono di escludere che verranno emesse radiazioni non ionizzanti
a bassa frequenza in quantità significativa. Anche per quanto riguarda le alte frequenze non sono previste
emissioni rilevanti.
INQUINAMENTO LUMINOSO
L’illuminazione esterna del nuovo fabbricato, costituita da riflettori montati sulle facciate e da lampade stra-
dali nell’area antistante l’ingresso e il prospetto sud-ovest, è prevista con tecnologia a LED. Infine si precisa
che l’illuminazione d’arredo nel suo complesso è conforme a quanto prescritto dalla Legge Regionale n. 17
del 7 agosto 2009 “Nuove norme per il contenimento dell'inquinamento luminoso, il risparmio energetico
nell'illuminazione per esterni e per la tutela dell'ambiente e dell'attività svolta dagli osservatori astronomi -
ci”, salvaguardando la protezione dall’inquinamento luminoso.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
L’Atlante Ricognitivo del Paesaggio Veneto inserisce l’area oggetto dell’intervento nell’ambito 23 “Alta Pia-
nura vicentina”, un’area estesa circa 496 Kmq che interessa il sistema insediativo pedecollinare di Schio e
Thiene fino a comprendere, verso sud, la città di Vicenza.L’ambito 23 presenta un valore naturalistico-
ambientale non molto rilevante, anche se si evidenzia una buona presenza di saliceti, formazioni riparie e
prati. Le aree che mostrano una certa valenza ambientale sono isolate e in molti casi di piccole dimensioni: il
paesaggio si presenta frammentato da opere di edilizia, infrastrutture ed ampi campi coltivati a seminativo.
Le aree di maggior interesse sono le ex cave di Casale, le grave e le zone umide del Brenta, il Bosco di Due -
ville e le risorgive limitrofe.
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Sempre all’interno dell’area 23, la zona oggetto di intervento è ricompresa, invece, nell’obiettivo di qualità
paesaggistica relativo ad un’area specifica identificato come 26b. Tale obiettivo riguarda nello specifico la
qualità urbanistica ed edilizia degli insediamenti produttivi, promuovendo il riordino urbanistico delle aree
produttive esistenti in vista di una maggiore densità funzionale e un più razionale uso dei parcheggi e degli
spazi pubblici, dell’approvvigionamento e della distribuzione dell’energia, dei servizi comuni alle imprese e
dei servizi ai lavoratori. La porzione del territorio comunale, ove è ubicato l’intervento in oggetto, è forte -
mente antropizzata e ha una vocazione prevalentemente industriale e commerciale, con presenza di strutture
commerciali ed industriali a sud e di aree residenziali collocate a nord del centro commerciale; ad ovest il
paesaggio è caratterizzato dalla presenza di aree agricole. Non sono presenti elementi naturali in prossimità
della localizzazione del progetto quali boschi, zone umide, prati naturali, grotte, corsi d'acqua naturali ecc.
L’area non presenta valori naturalistico-ambientali e storico-culturali. Nelle vicinanze si trovano prati stabili,
castelli/fortificazioni e ville venete. La villa veneta più vicina si trova a circa 300 m in direzione nord-ovest.
L’area ove insiste il centro commerciale è definita come agropolitana e al suo interno non sono presenti beni
culturali. L’area di tutela paesaggistica più prossima si trova a circa 500 m. L’area ricade nelle aree produtti -
ve e non presenta fattori di rischio ed elementi di vulnerabilità. Lungo il lato nord-est corre una linea ferro -
viaria. Ad una distanza minima di 400 m si trovano stazioni radio base. Un nuovo tratto di pista ciclabile è in
progetto anche lungo il nuovo asse viario, al fine di collegare il centro commerciale con il sistema di piste ci-
clabili esistenti a nord-ovest dell’area. La progettazione dell’ampliamento e le procedure di gestione del cen-
tro commerciale sono orientate alla massima ottimizzazione delle risorse e alla minimizzazione degli impatti
sull’ambiente, della produzione ed emissione di rifiuti e del consumo di risorse. Inoltre sono previste le se-
guenti opere di mitigazione:
• la creazione di nuovi spazi verdi in adiacenza alle nuove facciate, la creazione di tasche vegetate sui pro -
spetti della struttura e la messa a dimora di arbusti ed alberi nel parcheggio a compensazione per le emissio -
ni di CO2 prodotte a seguito dell’ampliamento;
• l’installazione in copertura di un impianto di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica da
fonti rinnovabili la cui potenza di picco sarà di circa 295 kW;
• l’installazione di corpi illuminati con tecnologia LED nelle aree comuni della galleria e dei servizi e nel
parcheggio interrato, allo scopo di ottimizzare i consumi;
• la produzione del 50% del fabbisogno totale di acqua calda sanitaria sarà realizzata mediante serbatoi di
accumulo alimentati da pompe di calore, coerentemente con la legislazione in vigore;
• l’installazione di colonnine per la ricarica delle auto elettriche così come previsto dai commi 1--‐bis e 1--‐
ter inseriti nell’art. 4 del DPR 6 giugno 2001, n. 380 (Testo unico edilizia) e dall’art. 78 del Regolamento edili -
zio del comune di Thiene. Le colonnine sono ubicate nell’area del parcheggio posto di fronte all’edificio in
ampliamento;
• la realizzazione di un nuovo percorso ciclo--‐pedonale a prolungamento di quello esistente proveniente
dal centro città, che attualmente si interrompe repentinamente su via del Terziario dopo il sottopasso ferro-
viario. Un nuovo tratto di pista ciclabile è in progetto anche lungo il nuovo asse viario, al fine di collegare il
centro commerciale con il sistema di piste ciclabili esistenti a nord-ovest dell’area.
Si richiedono, quali integrazioni:
inserimento fotorealistico nel contesto, con vista sulle aree a Nord;
ulteriore rendering di progetto dei prospetti Nord ed Est, sempre contestualizzato con l’intorno;
redigere un progetto ed un piano di manutenzione del verde;
sezione tipo della pista ciclabile con previsione di interventi di inserimento paesaggistico-
ambientale (filare arboreo e/o vegetazione arbustiva...).
Le integrazioni fornite hanno parzialmente soddisfatto quanto richiesto, in quanto gli elaborati Tav Ad 013 e
Ad 012 rappresentano un insufficiente livello qualitativo dei render fotorealistici Nord ed Est e non vengono
forniti elementi, né come materiali, né come colorazione, salvo il mero aspetto volumetrico.
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VALUTAZIONE
In relazione al presente aspetto, l’ipotesi progettuale si ritiene che la valutazione degli impatti prodotti dalla futura
attività di progetto non fornisca gli elementi utili, tali da consentire di poter esprimere, allo stato, un giudizio positivo
sull’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
Il centro commerciale “Carrefour” si trova in un ambito a sud dell’abitato di Thiene, in fregio alla zona pro -
duttiva. Il territorio comunale di Thiene risulta attraversato, da Sud verso Nord, dalla S.P. 349 che costituisce
uno dei principali collegamenti viari da Thiene verso Vicenza, a Sud, e verso Schio a Nord-Ovest. Il collega-
mento con Schio è oggi risolto in maniera più diretta dalla NSA 384, variante Schio-Thiene della S.P. 349. Sul
tratto della S.S. 349 denominato via Gombe si ha, l’innesto della S.P. Gasparona (S.P. 111), un'importante ar-
teria locale che collega Thiene a Bassano del Grappa. L’area commerciale in oggetto si sviluppa in diretto
collegamento a questo innesto.
Nel medio termine sarà realizzato il collegamento fra la S.P. 111 “Nuova Gasparona” e il casello dell’A31,
opera prevista sia dal P.T.C.P. della Provincia di Vicenza e sia dal vigente P.A.T. e P.I. del Comune di
Thiene. Il nuovo asse avrà l’effetto di ridurre in modo significativo il traffico di fondo sull’anello viabilistico
a senso unico afferente al centro commerciale, su Via Marconi e sulla zona industriale, migliorando e
fluidificando le connessioni viabilistiche del centro commerciale con la città. Si segnala inoltre che è in
avanzata fase di realizzazione la “Superstrada Pedemontana Veneta”, arteria che, una volta completata,
servirà a congiungere l’area vicentina a quella trevigiana.
Il combinato di questi due interventi avrà un sicuro impatto di riduzione dei flussi veicolari, specialmente
dei mezzi pesanti, che interessano ora l’anello viabilistico, determinando un netto miglioramento del livello
di servizio degli assi coinvolti, in particolare dell’ultimo tratto della S.P. 111, verso il casello diThiene.
Il centro commerciale Carrefour è collocato a meno di 2 km a piedi dal centro di Thiene (piazza Arturo Fer -
rarin) quindi ad una distanza compatibile con una accessibilità ciclopedonale da gran parte dell’area residen-
ziale del Comune. Un nuovo tratto di pista ciclabile è in progetto anche lungo il nuovo asse viario, al fine di
collegare il centro commerciale con il sistema di piste ciclabili esistenti a nord-ovest dell’area.
Al fine di determinare il reale impatto viabilistico prodotto dal futuro scenario, è necessario stimare i flussi
veicolari in accesso/egresso al/dal lotto in esame in aggiunta a quelli attualmente presenti. Si tenga presente
inoltre che, l’incremento delle superfici di vendita si inserisce in un contesto commerciale affermato da di -
versi anni; ciò significa che una parte dei clienti delle nuove attività già frequenta il centro commerciale. Si è
proceduto, per mezzo di telecamere di controllo, a monitorare i flussi veicolari in ingresso e uscita dal centro
commerciale allo stato attuale. Sono stati conteggiati i flussi indotti dal centro commerciale nel periodo
09:30/20:30 per le giornate di venerdì e sabato nel mese di marzo 2019. Si è proceduto al calcolo del coeffi -
ciente moltiplicativo che collega fra traffico indotto e superficie di vendita in modo analogo alla metodologia
utilizzata nella redazione dello “Studio per la costruzione di un abaco di criteri di valutazione delle quantità
di traffico generate – attratte dalle strutture per la grande distribuzione” redatto nel 2000 dal Dipartimento
Commercio e Mercati della Regione Veneto in ottemperanza alla L.R. 37/1999. Per le grandi superfici di ven-
dita (con superficie di vendita fra i 2.500 e i 15.000 mq) il citato Abaco prevede un coefficiente moltiplicativo
per l’ora di punta pari a 0,13. Allo stato attuale (marzo 2019) il coefficiente moltiplicativo per l’ora di punta
risulta quindi inferiore, variabile fra un minimo di 0,05 (venerdì) ad un massimo di 0,07 (sabato). Dall’analisi
dei flussi di traffico rilevati, è emerso che l’ora di punta si manifesta il venerdì sera tra le ore 17:30 e 18:30 e
pertanto vengono utilizzati questi dati per la valutazione dei livelli di servizio delle intersezioni oggetto del-
lo studio viabile. Queste ultime sono rappresentate dalla rotatoria tra via Marconi e via Valsugana e l’interse-
zione semaforizzata tra via Marconi e via Corso Campagna. Alla luce di tutte queste considerazioni il volu-
me di traffico indotto aggiuntivo è stimato cautelativamente in 399 veic.eq./h distribuiti in 191 in ingresso ed
in 208 in uscita.
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L’analisi sviluppata propone una applicazione del calcolo dei flussi indotti con riferimento alle tabella in uso
dalla Regione Lombardia (DGR 20 dicembre 2013). Il confronto con i colleghi della Regione Lombardia sul
tema porta a considerare che il calcolo dell’indotto va eseguito per “scaglioni” anziché “una tantum” con ap-
plicazione di un coefficiente unico. E’ necessario pertanto rivedere al rialzo, anche a fine cautelativo le previ-
sioni in merito all’indotto calcolato, in ragione di una più efficace valutazione legata alle effettive potenziali -
tà dell’intervento che porta il comparto commerciale ad una superficie di vendita al limite dei 20.000 mq.
Nella analisi non si evince, se la realizzazione delle bretella di collegamento tra Via Galilei e Via Biancospino
costituisca un’opera compensativa legata all’intervento o una semplice trattazione dal punto di vista “didat-
tico” ai fini di una valutazione di uno scenario infrastrutturale futuro.
Le macrosimulazioni predisposte non riportano la rete di differenza, per evidenziare l’effettivo sgravo di
veicoli derivante dalla realizzazione dell’infrastruttura.
Nella analisi non è riportato lo scenario riferito alla previsione del collegamento viario tra la Gasparona e il
casello di Thiene, attualmente in fase di Progetto Definitivo in corso di approvazione ed in esame da parte
del Comitato per una verifica di assoggettabilità a VIA.
Tale scenario infrastrutturale di medio termine, va necessariamente valutato in relazione alle modificazioni
derivanti dalla attuazione del progetto di ampliamento del centro commerciale. E’ necessario pertanto preve-
dere:
- l’implementazione degli scenari progettuali di breve e medio termini considerando tutte le modificazioni
viarie previste nell’ambito;
- predisporre gli elaborati raffiguranti le reti di differenza tra i vari scenari analizzati;
- considerare la possibile variazione della matrice origine/destinazione degli indotti al centro commerciale
derivante dalla realizzazione del collegamento tra la SP 111 e il casello di Thiene (e la viabilità circostante).
Con particolare riferimento al nodo esteso di interconnessione tra Via del Terziario, Via Gombe, la SP 111
(sia allo stato attuale che nello scenario di progetto di ampliamento del C.C., sia nella configurazione conte-
nente il prolungamento dell’asse della Gasparona fino al casello di Thiene) prevedere opportune microsimu-
lazioni del nodo (e dei nodi contermini) al fine di verificare la piena compatibilità dell’intervento Carrefour
con l’intervento di Autostrada, sia in termini geometrici, che di capacità del nodo. Le risultanze delle simula-
zioni andranno riepilogate con opportune valutazioni di rete e di nodo.
Le integrazioni fornite non hanno soddisfatto quanto richiesto, in particolare:
- per il Punto 8, si prende atto del ricalcolo eseguito dal proponente secondo il criterio corretto (pagina 50
dello studio integrativo), ma il nuovo valore di flusso indotto calcolato non trova applicazione nella analisi
approfondita nei paragrafi successivi, come evidenziato a pagina 51 ultimo capoverso, non garantendo quin-
di margini cautelativi in relazione alle valutazioni svolte;
- per il Punto 9, l’analisi proposta nell’allegato D evidenzia la sostanziale sostenibilità dell’intervento in pa -
rallelo al completamento/apertura del nuovo asse viario comunale Biancospino/Galilei (proposto esclusiva-
mente come scenario di tipo “didattico”), decongestionando elementi viari e intersezioni che allo stato attua-
li sono definiti all’interno dello studio stesso come elementi di criticità e si prende atto del fatto che l’analisi
proposta non prevede il collegamento viario descritto, quale misura di mitigazione e compensazione e lo
scenario progettuale viene di fatto “calato” sulla situazione infrastrutturale attuale. Si segnala infine che la
macro-simulazione dei flussi allegata non costituisce un elemento di valutazione utile e attendibile in quanto
“calibrato per la redazione dell’ultimo aggiornamento del PGTU del Comune di Thiene (anno 2008)” e riferi -
to all’ora di punta della mattina. La richiesta di cui al punto 9.2 quindi non risulta soddisfatta non avendo il
proponente implementato e calibrato un macro-modello finalizzato alla definizione dello stato di fatto
dell’ora di punta serale e dello scenario progettuale richiesto (con e senza collegamento Via Biancospino);
- per il Punto 10, si prende atto dell’analisi predisposta dal proponente in riferimento al “cumulo” dei pro-
getti comprendente l’intervento di collegamento viario tra la SP Gasparona e il casello di Thiene, che eviden -
zia tre scenari su cui sono state eseguite le simulazioni e cioè: Stato di fatto , Scenario di progetto (rete inva -
riata) e Scenario di lungo termine (cumulo progetti: prolungamento SP 111 – ampliamento CC) e si rileva al -
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tresì che, se pur il proponente dichiari che la matrice Origine/Destinazione del nodo allo stato di fatto sia sta-
ta derivata dalla matrice fornita ai progettisti dello studio inerente il prolungamento della SP Gasparona ve-
rificandone la compatibilità in termini di numero di veicoli complessivi generati/attratti, i livelli di servizio
esposti delle aste e delle manovre più importanti del nodo presentano dei livelli di servizio discordanti e
sensibilmente persi dalle analisi originarie predisposte da Autostrada A4. In particolare si fa riferimento
alla analisi dello stato di fatto rilevata da Autostrada A4 (pagina 16 studio di traffico), e la stessa matrice ri -
portata nello studio integrativo Carmila (pagina 100 studio integrativo) dove, a fronte del medesimo valore
complessivo di veicoli coinvolti è possibile riscontrare differenti livello di servizio sugli stessi rami (si veda-
no le tabelle riepilogative di cui a pagina 39 dello studio Autostrada A4 e a pagina 106 dello studio Carmila).
Lo Studio Autostrada A4 rileva livelli critici di servizio di partenza sui rami principali (LOS di tipo D, E ed
F), mentre lo Studio Carmila, sulle medesime direttrici, riporta LOS di tipo A, B o C.
L’analisi dei LOS finali da parte di Carmila deve invece tenere conto di un intervallo di LOS adeguato al si-
stema “rotatoria” come eseguito da Autostrada (e non caratteristico delle intersezioni semaforizzate come
adottato da Carmila), oltre a conpidere i LOS di partenza dello studio Autostrada A4.
Preso atto della sostenibilità del nodo complessivo nella situazione di lungo termine (prolungamento SP 111,
ampliamento CC, collegamento Via Galilei/Biancospino) con livelli di servizio soddisfacenti, non è invece
possibile evidenziare la sostenibilità del sistema nelle condizioni di cui allo scenario di progetto proposto
(rete invariata) anche considerando l’eventuale bretella di cui a pagina 107 dello studio (figura 9-6).
I livelli di servizio risultanti nello Scenario SdP0 (rete invariata + flussi indotti CC) non risultano accettabili,
comportando peraltro un peggioramento delle attuali condizioni complessive del nodo viario, con particola -
re riferimento alle più importanti manovre di svolta e percorrenze all’interno del nodo, ritenendo non com-
patibile né sostenibile dal punto viabilistico dal punto la proposta di ampliamento del Centro Commerciale.
Come anche riportato in tabella a pagina 106 il livello complessivo del nodo subisce un peggioramento con-
siderevole (da C ad E secondo il proponente – valori comunque da rivedere al “ribasso” con la corretta base
di partenza).
Per quanto riguarda il Punto 11, si fa riferimento alle controdeduzioni di cui al punto precedente, eviden -
ziando la compatibilità con il sistema di lungo termine, e la non sostenibilità viabilistica dell’intervento sullo
scenario infrastrutturale attuale, così come proposto nello studio.
Per il Punto 12, infine, il proponente dichiara di avere predisposto in modo adeguato tutti i flussogrammi
delle intersezioni esaminata (allegato B), ma si ritiene che tale modalità non risulti chiara né immediata per
la valutazione di merito e non è inoltre possibile eseguire un riscontro tra le rilevazioni eseguite e la macro-
modellazione (non essendo stata predisposta).
VALUTAZIONE
In relazione al presente aspetto il parere risulta essere negativo, considerato il contesto territoriale su cui insiste
l’intervento e il mancato esaustivo riscontro alle integrazioni rihieste; il significativo impatto ambientale per il presente
aspetto non è stato affrontato in modo organico e complessivo e non sono state realizzati/proposti interventi mitigativi
efficaci per affrontare il peggioramento della viabilità derivante dal contributo aggiuntivo determinato dall’intervento, a
fronte di una situazione attuale già critica.
CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI ED AGRONOMICHE, FLORA E FAUNA
Il territorio comunale appare frammentato e antropizzato: zone a prato si alternano e si compenetrano con
altre coltivate a mais, a zone urbane, industriali e commerciali. Nonostante ciò, si possono identificare zone
con presenza di formazioni erbose naturali e zone coltivate a prato e prato arborato.
Nel territorio comunale di Thiene sono presenti numerose formazioni erbose: esse rappresentano il 42%
della S.A.U. comunale (503,69 Ha). Le formazioni erbose e forestali rappresentano una risorsa ambientale di
rilevante interesse, soprattutto in un territorio fortemente antropizzato; tali aree, soprattutto quelle boschive,
tratteggiano zone di biopersità, dove trovano rifugio specie animali e vegetali.
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La#concentrazione maggiore di tali aree si può identificare nel settore nordovest e ovest, e in quello a sud–
est del Comune, zona Rozzampia.
Le formazioni boschive sono rappresentate da siepi alte distribuite soprattutto lungo le rogge e negli ambiti
agricoli, oltre che da due piccoli boschi di origine artificiale, costituiti da essenze tipiche della pianura
veneta; rappresentano un’ottima oasi di rifugio per molte specie di uccelli migratorie non.
Gli habitat naturali più interessanti presenti nel comune di Thiene sono quelli che ricadono negli ambiti
agricoli; sono caratterizzati da aree ex agricole in via di rinaturalizzazione, con la presenza di filari di siepi
alte e filari di gelso, e da zone agricole coltivate a prato e a pascolo.
La progettazione dell’ampliamento e le procedure di gestione del centro commerciale sono orientate alla
massima ottimizzazione delle risorse e alla minimizzazione degli impatti sull’ambiente e sono previste le
seguenti opere di mitigazione:
• la creazione di nuovi spazi verdi in adiacenza alle nuove facciate, la creazione di tasche vegetate sui
prospetti della struttura e la messa a dimora di arbusti ed alberi nel parcheggio a compensazione per le
emissioni di CO2 prodotte a seguito dell’ampliamento.
In relazione al progetto di Sistemazione a Verde, di cui si apprezza la scelta di intervenire anche con una
analisi e riqualificazione degli spazi esistenti, si suggerisce di mantenere sostanzialmente invariato il
numero delle alberature nei parcheggi, in virtù dell’importanza dell’effetto ombreggiante di tali strutture
arboree. Potranno essere maggiormente distanziati, ma non eliminati. Si propone anche di rivalutare la
scelta degli alberi da utilizzare, soprattutto il Pyrus calleryana “Chanticleer”, che ha il notevole difetto di
emanare un pessimo odore in fase di fioritura.
Inoltre, si richiede di integrare, così come anticipato nel paragrafo relativo alla componte Paesaggio, con la
rappresentazione della viabilità ciclabile di progetto, al fine di utilizzare tale elemento lineare anche come
corridoio ecologico, tramite filari arboreo-arbustivi di accompagnamento.
Si chiede infine di rivedere la Stima Economica, in quanto l’importo delle Opere a Verde appare
sottodimensionato sia in relazione a quello complessivo dell’opera (Opere a Verde = 1,2% dell’Importo
totale dei lavori), sia nella sua articolazione, soprattutto in merito a:
- la quotazione della pavimentazione a verde attrezzato, che appare sottostimata;
- la quantità di nuovi alberi, che appare insufficiente per un ambito di tali dimensioni e qualità;
- i conteggi delle specie arbustive, di erbacee perenni ed altro, indicate nel Progetto delle Opere a Verde
(Relazione agronomica e Tavole di progetto), e mancanti nel computo.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE PER LA TUTELA DEI SITI S.I.C./Z.P.S PER LA V.INC.A.
Nel comune di Thiene non sono presenti siti della Rete Natura 2000 (S.I.C. e Z.P.S). Nello specifico, il
S.I.C./Z.P.S. appartenente all’ambito 23 più prossimo all’intervento (dista circa 6,5 km) è quello denominato
“Bosco di Dueville e risorgive limitrofe” caratterizzato da ambienti di risorgiva con boschi, prati umidi
(molineti), prati da sfalcio, rogge e canali; la vegetazione presente è quella caratteristica delle zone umide
con specie floristiche rare, igrofile e microterme e un’associazione endemica molto rara. L’altro sito più
prossimo (distante circa 8 km in direzione nord--‐ovest è quello denominato “Monti Lessini --‐ Pasubio --‐
Piccole Dolomiti Vicentine”. La distanza tra area di progetto e siti della Rete Natura2000 e la presenza tra
essi di importanti barriere antropiche quali nuclei urbani, aree industriali, viabilità a traffico elevato,
ferrovia, sono la principale discriminante che permette di ritenere improbabile effetti su habitat, habitat si
specie e specie incluse negli elenchi delle schede Natura2000.
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VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Vista la tipologia di intervento, non si ritengono sussistere impatti potenziali sulla salute dei lavoratori e
delle persone, persi e/o aggiuntivi rispetto a quelli già considerati nelle suddette matrici ambientali.
Non sono presenti rilievi od osservazioni da parte della competente Ulss.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
Il progetto non presenta interferenze rispetto ad altri piani, progetti o interventi in zone limitrofe in esame
presso il Comitato VIA Provinciale.
Considerazioni specifiche sono state svolte sugli impatti e risultano esplicitate nelle singole matrici
ambientali sopra descritte.
L’analisi degli impatti porta a ritenere che l’intervento proposto comporti impatti significativi per
l’ambiente, anche potenziali, con particolare riferimento alla rilevanza ed alle sensibilità del contesto del sito
inpiduato, piuttosto che all’intervento previsto.
In relazione a perse matrici d’impatto, l’ipotesi progettuale, anche a seguito del riscontro parziale e non
soddisfacente alla richiesta di integrazioni, non è supportata da elementi utili tali da consentire di poter
esprimere, allo stato, un giudizio positivo sull’intervento.
Rilevato la presenza di puntuali e sostanziali osservazioni pervenute del Consorzio di Bonifica Alta Pianura
Veneta, da RFI, nonché da vari cittadini e valutate le controdeduzioni formulate dal proponente.
Visto e fatto proprio il parere del Servizio di Pianificazione Territoriale della Provincia di Vicenza, che
ritiene non applicabile l’art.57 comma 3 della L.R. n.45/2017 e che, pertanto, per la realizzazione
dell’ampliamento richiesto sia necessaria l’attivazione della procedura prevista dall’art.16 comma 2bis della
L.R. n.11/2004 (pianificazione coordinata con i comuni confinanti).
Il parere espresso dalla Commissione è relativo alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale e, in
quanto avente esito negativo, preclude la prosecuzione del procedimento relativo al provvedimento unico di
V.I.A. di cui all’art. 27 del D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii..
Tutto ciò premesso si esprimere
PARERE CONTRARIO
All’intervento,in considerazione delle motivazioni sopra descritte
Vicenza, 13 gennaio 2020
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
Dott.ssa Alessandra Di Nardo Andrea Baldisseri
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