decreto presidenziale n.109 del 30/09/2016
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
N° 109 DEL 30/09/2016
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE CON
CONTESTUALE PROCEDURA PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE AI SENSI D.LGS. 152/06, E S.M.I. E L.R.4/2016
DITTA: S.E.A. SRL
TIPOLOGIA ATTIVITA': IMPIANTO DI RECUPERO DI RIFIUTI DI
APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE (R.A.E.E.)
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI ROMANO D'EZZELINO
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
Premesso che:
• tra le competenze inpiduate in capo alla Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016 rientra,
nell'allegato B, la valutazione d’impatto ambientale e contestuale Autorizzazione Integrata
Ambientale per impianti di recupero rifiuti pericolosi;
Visto che:
• la ditta S.E.A. srl , con sede legale in via Emilio Segre n.14 in Comune di Malo, ha
presentato in data 01/06/2016 con prot. n.37926, con successive integrazioni richieste ai
sensi art. 26 c.3 D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii., l'istanza per ottenere il giudizio di
compatibilità ambientale e autorizzazione integrata ambientale per il Progetto relativo all'
“impianto di recupero rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (R.A.E.E.)”,
presso il sito localizzato al foglio catastale n. 18 , mappale 1458 del Comune di Romano
d'Ezzelino;
• la suddetta istanza è relativa ad una tipologia ricompresa al punto 3 lettera f) di cui
all'Allegato IV, della parte II del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “lavorazione dei
metalli e dei prodotti minerali”;
• per l'istanza richiamata, l'avvio del procedimento e l'attività istruttoria in materia di VIA e di
AIA si svolgono in maniera unificata attraverso il coordinamento delle perse disposizioni
in materia, come previsto dall'art.10 c.2 D.Lgs. 152/2006
Considerato che:
copia informatica per consultazione
• la ditta S.E.A. srl ha provveduto alla pubblicazione dell'annuncio di avvenuto deposito del
progetto, in data 27/05/2015 sul quotidiano “Il Giornale di Vicenza”, ed alla successiva
presentazione al pubblico in data 07/06/2016;
• non sono pervenute osservazioni ai sensi dell’art. 24 del D.Lgs. n. 152/2006;
Rilevato che il provvedimento, ai sensi dell'art.26 c.4 del D.Lgs. 152/2006, sostituisce o
coordina tutte le autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta e assensi comunque
dominanti in materia ambientale, necessari per la realizzazione e l'esercizio dell'opera o
dell'impianto;
Visto e fatto proprio il parere favorevole di impatto ambientale espresso dalla Commissione
Valutazione Impatto Ambientale provinciale nella riunione del 14/09/2016, ai sensi della L.R. n.
4/2016, allegato al presente atto come parte integrante e sostanziale relativo sia alla procedura di
VIA che di AIA; ;
Dato atto che al rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale provvederà il dirigente del
Ambiente nell'ambito delle proprie competenze;
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2014) che è di 270 giorni (ID PROC 179);
Visti:
• il D.Lgs. n.152/ 2006 “Norme in materia ambientale” e s.m.i.;
• la D.G.R. n. 1539 del 27/9/2011 "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile
2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18
giugno 2009, n. 69. Disposizioni applicative”;
• la L.R. 4/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di
competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”
Visto l'art. 1, comma 55, della Legge 07.04.2014, n. 56 riguardante le prerogative e
competenze del Presidente della Provincia;
Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.27 del 28/07/2016 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2016;
Visto che con Decreto del Presidente n. 76 del 03/08/2016 è stato approvato il PEG dell'anno
2016 per la sola parte contabile;
Preso atto del parere dal dirigente interessato in ordine alla regolarità tecnica;
Preso atto del visto di legittimità alle leggi, statuto e regolamenti espresso dal Segretario
Generale di cui al Decreto presidenziale n. 11 del 27/10/2014;
DECRETA
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1. di prendere atto, facendolo proprio, del parere favorevole n.11/2016 espresso nella seduta
del 14/09/2016 dalla Commissione Provinciale V.I.A., Allegato A al presente
provvedimento, di cui forma parte integrante e sostanziale, ai fini del rilascio del giudizio di
compatibilità ambientale e autorizzazione integrata ambientale per l'intervento relativo al
Progetto “mpianto di recupero rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche
(R.A.E.E.)”, presso il sito localizzato al foglio catastale n. 18 , mappale 1458 del Comune di
Romano d'Ezzelino;;
2. di esprimere, ai sensi del del D.Lgs. n. 152/2006 e della L.R. n. 4/2016, giudizio favorevole
di compatibilità ambientale sul progetto, subordinatamente al rispetto delle prescrizioni
indicate e previste nel parere n.11/2016, Allegato A al presente provvedimento;
3. di dare atto che:
a) la procedura di valutazione dell'impatto ambientale, ai sensi dell'art. 26, comma 6,
del D.Lgs. n. 152/06 dovrà essere reiterata qualora il progetto non venga realizzato
entro cinque anni dalla pubblicazione, prevista al successivo punto 6;
b) il presente provvedimento non sostituisce eventuali ulteriori visti, pareri,
concessioni, autorizzazioni di competenza provinciale necessari per la realizzazione
del progetto e che la ditta proponente rimane impegnata ad acquisire eventuali
ulteriori autorizzazioni necessarie per l'autorizzazione del progetto;
c) il presente provvedimento si riferisce al progetto così come pervenuto, con le
successive integrazioni presentate; eventuali variazioni progettuali dovranno essere
sottoposte a preventiva valutazione;
d) verrà demandato al Dirigente del Settore Ambiente il rilascio dell'Autorizzazione
Integrata Ambientale;
4. di prescrivere che:
a) nella fase realizzazione del progetto dovrà essere sempre garantita la sicurezza per
la salute degli addetti ai lavori, dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente
circostante;
b) il proponente, per gli adempimenti di cui all'art. 28 del D.Lgs. 152/06, dovrà
trasmettere un resoconto annuale dei monitoraggi, entro il 30/04 a partire dall’anno
successivo avvio dell'impianto, redatto secondo modalità da definirsi con il Servizio
V.I.A. Provinciale;
5. di informare che
a) avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R.
(Tribunale Amministrativo Regionale) del Veneto entro 60 giorni dal ricevimento,
ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;
b) la documentazione oggetto dell’istruttoria è visionabile presso il Settore Tutela e
valorizzazione risorse naturali- Ufficio VIA della Provincia di Vicenza, contra'
Gazzolle n. 1, Vicenza;
6. di dare altresì atto che:
a) il presente provvedimento sarà pubblicato sul sito web provinciale
www.provincia.vicenza.it;
b) la ditta dovrà pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto un
estratto del presente provvedimento, concordato preventivamente con gli Uffici
provinciali , nel quale saranno indicati l’opera, l’esito del provvedimento e i
luoghi ove lo stesso può essere consultato nella sua interezza;
c) dalla data di pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione decorrono i
termini per eventuali impugnazioni in sede giurisdizionale da parte di soggetti
interessati, nonché per le scadenze di cui al precedente punto 3);
d) la presente deliberazione non comporta spese, minori entrate, né riflessi diretti o
copia informatica per consultazione
indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12).
7. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta S.E.A. srl, al Comune di Romano
d'Ezzelino, al comune di Cassola, al Dirigente del Dipartimento Provinciale di Vicenza
A.R.P.A.V. ed al Direttore ULSS 3, .Agli Enti si ricorda la rispettiva competenza in materia
di vigilanza e controllo ai sensi delle vigenti norme, con particolare riferimento alle
competenze comunali in materia di edilizia e commerciale
8. di dare mandato al Responsabile del procedimento alla pubblicazione nel sito istituzionale ai
sensi e per gli effetti D.L. 33/20113
Vicenza, 30/09/2016
Sottoscritta dal Presidente della Provincia
(MARTINI MORENA)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
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PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
Proposta di Decreto Presidenziale
Servizio VIA VINCA
proposta n. 809/2016
OGGETTO: PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE CON
CONTESTUALE PROCEDURA PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE AI SENSI D.LGS. 152/06, E S.M.I. E L.R. 4/2016
DITTA: S.E.A. SRL
TIPOLOGIA ATTIVITA': IMPIANTO DI RECUPERO DI RIFIUTI DI
APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE (R.A.E.E.)
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI ROMANO D'EZZELINO
VISTO DI CONFORMITA’ ALLE LEGGI, STATUTO E REGOLAMENTI
SULLA PROPOSTA DI DECRETO PRESIDENZIALE
(ai sensi del Decreto del Presidente n. 11 del 27/10/2014)
(X) Favorevole ( ) Contrario
………………………………………………………………………………………………………...
Vicenza, 30/09/2016 Sottoscritto dal Segretario
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
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Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
Proposta di Decreto Presidenziale
Servizio VIA VINCA
proposta n. 809/2016
OGGETTO: PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE CON
CONTESTUALE PROCEDURA PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE AI SENSI D.LGS. 152/06, E S.M.I. E L.R. 4/2016
DITTA: S.E.A. SRL
TIPOLOGIA ATTIVITA': IMPIANTO DI RECUPERO DI RIFIUTI DI
APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE (R.A.E.E.)
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI ROMANO D'EZZELINO
PARERE IN ORDINE ALLA REGOLARITA’ TECNICA
SULLA PROPOSTA DI DECRETO PRESIDENZIALE
(X) Favorevole ( ) Contrario
………………………………………………………………………………………………………...
Vicenza, 29/09/2016 Sottoscritto dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
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PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DECRETO PRESIDENZIALE
N° 109 DEL 30/09/2016
OGGETTO: PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE CON
CONTESTUALE PROCEDURA PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE AI SENSI D.LGS. 152/06, E S.M.I. E L.R. 4/2016
DITTA: S.E.A. SRL
TIPOLOGIA ATTIVITA': IMPIANTO DI RECUPERO DI RIFIUTI DI
APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE (R.A.E.E.)
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI ROMANO D'EZZELINO
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia del presente decreto è pubblicata all'albo pretorio di questa Provincia per 15
giorni dal 30/09/2016.
Vicenza, 30/09/2016
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(BERTACCHE CRISTINA)
con firma digitale
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE
SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
VERBALE DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE VIA
DEL 14/09/2016
L'anno DUEMILASEDICI, il giorno QUATTORDICI del mese di SETTEMBRE alle ore 11:30 la Commissione
Provinciale di Valutazione Impatto Ambientale si è riunita nella sede provinciale, a seguito di regolare con -
vocazione, per trattare il seguente argomento: Domanda di compatibilità ambientale ai sensi del D.Lgs 152/06 e ss.
mm. e ii. della ditta S.E.A. SRL per il Progetto “Impianto di recupero rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroni-
che (R.A.E.E.)” localizzato presso il comune di Romano d'Ezzelino via Nardi.
All'appello risultano:
MACCHIA ANGELO Presidente Assente
BALDISSERI ANDREA Vicepresidente Presente
CORTESI ANGELO Commissario Presente
DE MARCHI ROBERTO Commissario Presente
FRANCHETTI PAOLO Commissario Presente
MILANESE SABRINA Commissario Presente
MONTANARI RICCARDO Commissario Assente
PELLIZZER FABIO Commissario Presente
SALVIATI STEFANO Commissario Presente
SOTTANI ANDREA Commissario Assente
VICENTIN ALBERTO Commissario Presente
SARTORI GIUSEPPE Commissario Presente
La Commissione viene presieduta da Andrea Baldisseri, giusta delega del Presidente prot. 61065 del
13/09/2016, che riconosciuta legale l’adunanza in conformità dell’art. 7 del Regolamento per il funzionamento
della commissione provinciale VIA, udita la relazione istruttoria, accertata la completezza delle informazioni
e preso atto della proposta progettuale contenuta nella documentazione tecnica presentata, esprime con-
giuntamente alla Commissione Provinciale Valutazione Impatto Ambientale parere unanime, per la pratica
in oggetto, nel parere sotto riportato.
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE
SERVIZIO VIA
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Domicilio fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
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S.E.A. S.R.L.
PARERE N. 11/2016
Oggetto: Impianto di recupero di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (R.A.E.E.).
PROPONENTE: S.E.A. S.R.L.
SEDE LEGALE: Via Emilio Segre n. 14 - Malo (VI)
SEDE INTERVENTO: Via Nardi - Romano d'Ezzelino.
PROCEDURA: Valutazione di Impatto Ambientale ex art.26 del D.Lgs. 152/2006. e
contestuale rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale.
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Impianti di recupero di rifiuti pericolosi.
MOTIVAZIONE V.I.A: ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
infrastrutture z.b) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non
pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante
operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9.
COMUNE INTERESSATO: Cassola
DATA DOMANDA: 01 giugno 2016
DATA PUBBLICAZIONE: 7 giugno 2016
DATA INTEGRAZIONI: \\\
DOCUMENTAZIONE TECNICA PRESENTATA:
PROGETTO DEFINITIVO
- 1A Relazione Tecnica
Allegati alla Relazione Tecnica:
- 1A1 - Documentazione comprovante la disponibilità del sito (copia contratto di locazione)
- 1A2 - Copia certificato di agibilità del fabbricato (sito di progetto)
- 1A3 - Copia del provvedimento provinciale di Autorizzazione Integrata Ambientale
- 1A4 - Copia delle note provinciali di riconoscimento delle modifiche non sostanziali dell’Autorizzazione
Integrata Ambientale
- 1A5 - Schema a blocchi dell’attività di recupero in progetto
- 1A6 - Prospetto riepilogativo delle aree (R) di messa in riserva dei rifiuti in ingresso, di deposito (D) dei
rifiuti in uscita e di deposito (M) delle M.P.S.
- 1A7 - Scheda tecnica della nuova macchina di macinazione del vetro (ITS TR90)
- 1A8 - Domanda di esame progetto antincendio presentata al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di
Vicenza
- 1B Piano di sicurezza e procedure interne di emergenza
- 1C Elaborati Grafici:
- 1C1 Inquadramento territoriale
Corografia 1:25˙000
Estratto di C.T.R. 1:10˙000
Estratto del P.A.T. 1:10˙000
Estratto del P.I. 1:5˙000
Estratto di mappa catastale 1:2˙000
Ortofoto satellitare 1:2˙000
- 1C3 Lay-out dell'impianto
Ortofoto satellitare 1:2˙000
Lay-out 1:200
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE
SERVIZIO VIA
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Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
- 1C3 Involucro edilizio - piante, prospetti e sezioni
Pianta 1:200
Prospetti e sezioni 1:100
- 1C4 Planimetria scarichi
Planimetria 1:200
1D Attestazione della non necessità della V.Inc.A.
1E Piano di Gestione Operativa
1F Piano di Ripristino Ambientale
STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE (SIA)
- 2A Relazione Generale
- 2B Valutazione previsionale dell'impatto acustico
- 2C Raccolte cartografiche tematiche:
Piani territoriali:
- 2C1 P.T.R.C. - Piano Territoriale Regionale di Coordinamento - vigente Stralci cartografici 1:700˙000
- 2C2 P.T.R.C. - Piano Territoriale Regionale di Coordinamento - adottato Stralci cartografici 1:500˙000
- 1:50˙000
- 2C3 P.T.C.P. - Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Vicenza Stralci cartografici
1:50˙000
- 2C4 P.A.T. - Piano di Assetto del Territorio del Comune di Romano d'Ezzelino Stralci cartografici
1:10˙000
- 2C5 P.I. - Piano degli Interventi del Comune di Romano d'Ezzelino Stralci cartografici 1:5˙000
Piani di settore:
- 2C6
P.R.T.R.A./2000 adottato - Piano Regionale per la Tutela e il Risanamento dell'Atmosfera
P.R.R.A./1989 adottato - Piano Regionale di Risanamento delle Acque Stralci cartografici in
scale varie
Temi geologici:
- 2C7 Carta Regionale dell'Uso del Suolo - Carta Regionale delle Unità Geomorfologiche Stralci
cartografici 1:250˙000
- 2C8
Carta Regionale Geologica
Carta Regionale Isofreatica
Carta Regionale Piezometrica Stralci cartografici in scale varie
Temi idrologici:
- 2C9 Mappa Regionale della Pericolosità Idraulica Stralcio cartografico fuoriscala
- 2C10 Stato delle Acque superficiali del Veneto - 2013 Stralci cartografici in scale varie
- 2D Documentazione fotografica
- 2E Riassunto Non Tecnico
DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (AIA)
ELENCO DEGLI ALLEGATI ALLA DOMANDA:
- Scheda A Informazioni generali
- Allegato A10: Certificato Camera di Commercio
- Allegato A11: Copia contratto di locazione
- Allegato A12: Certificato del Sistema di Gestione Ambientale
- Allegato A17: Autorizzazioni di tipo edilizio (Certificato di Agibilità e Permesso di Costruire)
- Allegato A19: Autorizzazione allo scarico delle acque (servizi igienici)
- Allegato A25: Schemi a blocchi
- Allegato A26: Domanda di esame progetto antincendio presentata al Comando Provinciale dei Vigili del
Fuoco di Vicenza
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE
SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
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Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
- Scheda B Dati e notizie sull'impianto attuale
- Allegato B26: Verifica dell'obbligo di presentazione della relazione di riferimento
- Scheda D Inpiduazione della proposta impiantistica ed effetti ambientali
- Scheda E Modalità di gestione degli aspetti ambientali e piano di monitoraggio
- Allegato E4: Piano di monitoraggio e controllo
PREMESSE
La S.E.A. s.r.l. ha recentemente raggiunto un accordo di collaborazione con COBAT (Consorzio Nazionale
Raccolta e Riciclo), penendo a tutti gli effetti un nuovo “centro autorizzato COBAT” per la raccolta di tutte
le categorie di pile e accumulatori esausti, di R.A.E.E. e di altri rifiuti provenienti da attività di autoriparazio-
ne e autodemolizione.
Poiché l’attuale impianto di S.E.A. s.r.l. a Malo non dispone degli spazi necessari a riorganizzare l’attività per
far fronte in modo efficace agli impegni assunti con COBAT, l’azienda ha acquisito in locazione un capanno-
ne sito in Via Nardi in Comune di Romano d’Ezzelino, che ha riconosciuto idoneo per trasferirvi la sua atti-
vità.
Data l’urgenza di rispettare gli impegni nei confronti di COBAT e per sfruttare quanto prima almeno parte
dell’immobile già acquisito in locazione, S.E.A. s.r.l. ha elaborato e presentato alla Provincia di Vicenza, in
data 14/10/2015, un progetto per la realizzazione di un’area di messa in riserva dei rifiuti raccolti nell’ambito
dell’accordo con COBAT, progetto che è stato approvato con Decreto del Presidente della Provincia di Vicen-
za n. 21 del 18/02/16.
Il progetto ora proposto, che viene sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale, si riferisce al trasferi-
mento dell’impianto di recupero R.A.E.E. di S.E.A. s.r.l. (attualmente sito a Malo) nell’ampia parte restante
del fabbricato.
Nella sua configurazione definitiva l’impianto di S.E.A s.r.l. comprenderà le medesime linee di trattamento
presenti nell’attuale impianto di Malo. Per l’impianto di recupero in discussione si confermano un conferi-
mento massimo di 100 t/giorno di rifiuti (in ingresso) e una capacità massima di trattamento (recupero) di ri-
fiuti pari a 14˙000 t/anno e a 70 t/giorno.
Le aree di deposito dell’impianto saranno predisposte per una capacità di messa in riserva complessiva di
224 t di rifiuti in ingresso, di cui 129 t classificati come pericolosi e 95 t come non pericolosi.
L’impianto di recupero in progetto sarà realizzato totalmente all’interno del capannone acquisito in
locazione, che ha una superficie coperta pari a circa 5˙470 mq. Una porzione delimitata di circa 1˙400 mq,
occupante l’angolo nord-ovest del capannone, è adibita alla messa in riserva (già autonomamente
autorizzata) di batterie e accumulatori esausti e degli altri rifiuti raccolti nell’ambito dell’accordo con
COBAT. Nella rimanente porzione di capannone (di circa 4˙000 mq) verrà trasferito l’impianto di recupero di
S.E.A. s.r.l. attualmente sito a Malo.
UBICAZIONE
Il sito di progetto si identifica nel capannone al civico 50 di Via Nardi, nella Zona Industriale in località
“Fellette” di Romano d’Ezzelino, a circa 3 km a sud dal centro abitato. La Z.A.I. si estende per un tratto di
oltre 600 m sulla direttrice est-ovest, lungo Via Nardi e Via Cima 12, e per una profondità di circa 450 m
nella direttrice nord-sud, affacciandosi ad est e a sud sull’aperta campagna, mentre ad ovest è parzialmente
costeggiata dalla S.S. 47 e a nord confina con un’area residenziale.
L’area di progetto è classificata dallo strumento urbanistico comunale come area “produttiva di espansione”
ed è catastalmente censita in Comune di Romano d’Ezzelino al Foglio 18, mappale n. 1458.
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Tutta l’area di pertinenza è recintata e dispone di due accessi: uno, il principale, sul lato ovest da Via Nardi e
l’altro, secondario, sul lato est dalla Strada Provinciale 57.
L’abitazione più vicina si colloca a poco meno di 100 m a nord dal capannone.
La viabilità di avvicinamento principale è costituita dalla S.S. n. 47 “della Valsugana” che, sviluppandosi
lungo la direttrice nord-sud, costituisce il collegamento primario con il Comune di Cittadella (a sud) dove si
raccorda alla S.S. n. 53 “Postumia”; in prossimità del Comune di Rosà la S.S. n. 47 si congiunge alla S.P. n.
111 “Nuova Gasparona”, tangenziale di primaria importanza per il collegamento del Bassanese all’Alto
Vicentino.
Il capannone inpiduato da S.E.A. s.r.l. per il trasferimento della propria attività gode di una posizione
strategica dal punto di vista viabilistico, collocandosi in prossimità dello svincolo della Valsugana a Romano
d’Ezzelino. Il sito di progetto è costeggiato ad est dalla S.P. n. 57, una strada locale che, sviluppandosi in
direzione nord-sud, collega i Comuni di Romano d’Ezzelino e Rossano Veneto.
Ortofoto del sito
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Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano Regolatore Generale (P.R.G.) del Comune di Romano d'Ezzelino;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Romano d'Ezzelino;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Romano d'Ezzelino;
• Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali ;
• Piano di Tutela delle Acque ;
• Rete Natura 2000.
Il quadro programmatico risulta abbastanza sviluppato rispetto alla tipologia di piani applicabili, mancano
tuttavia le analisi relative al Piano Regionale Piano regionale di tutela e risanamento dell'atmosfera,
aggiornato con D.C.R. n. 90/2016, al Piano di Stralcio per l’Assetto Idrogeologico ed al PAT ed al PI del
Comune di Cassola nella parte a ridosso dell'impianto; risulta altresì opportuno dimostrare analiticamente la
compatibilità del progetto con le norme del P.I. vigente/adottato. Le integrazioni pervenute hanno
soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti critici e significativi sull'ambiente.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
Descrizione dell’Azienda e finalità del progetto
S.E.A. s.r.l., nella propria sede esistente e autorizzata di Via E. Segrè n. 14, in Comune di Malo, gestisce un
impianto di recupero di rifiuti pericolosi e non pericolosi costituiti da apparecchiature elettriche ed elettroni-
che fuori uso (R.A.E.E.). Nell’impianto di Malo, oltre alla messa in riserva dei rifiuti, vengono effettuate ope-
razioni di smontaggio e separazione della componentistica di apparecchiature elettriche / elettroniche, ope-
razioni di recupero del vetro dei tubi a raggio catodico (monitor e televisori), operazioni di smontaggio e re-
cupero del vetro da pannelli fotovoltaici, operazioni di recupero di silicio e metalli mediante macinazione e
selezione meccanica di cavi elettrici e componentistica elettronica.
Per l’impianto di Malo, la Provincia di Vicenza ha rilasciato il provvedimento di A.I.A. (in vigore AIA n.
5/2014 del 25/06/14) per i seguenti quantitativi massimi:
- rifiuti in ingresso: 100 t/giorno;
- rifiuti in trattamento: 70 t/giorno - 14.000 t/anno;
- messa in riserva rifiuti in ingresso: 215 t (di cui 133 t di rifiuti pericolosi e
82 t di rifiuti non pericolosi);
- deposito (temporaneo) rifiuti prodotti: 310 t (di cui 64 t di rifiuti pericolosi
e 246 t di rifiuti non pericolosi);
- deposito M.P.S.: 250 t.
Sulla scorta di un accordo di collaborazione con COBAT (consorzio nazionale obbligatorio, nato per la rac-
colta ed il riciclo delle batterie al piombo e dei rifiuti piombosi ed oggi consorzio “multifiliera” per la raccol -
ta di tutte le categorie di pile e accumulatori esausti, di R.A.E.E. e di altri rifiuti provenienti da attività di au -
toriparazione e autodemolizione), S.E.A. s.r.l. si è impegnata a raccogliere i rifiuti suddetti, in ambito locale,
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per conto di COBAT. In ragione della limitatezza dello spazio disponibile presso l‘impianto di Malo, l’azien -
da ha deciso di trasferirsi in altro sito, anche al fine di riorganizzare e consolidare la propria attività, inpi -
duando a tal fine un capannone sito in Via Nardi in Comune di Romano d’Ezzelino. Data l’urgenza di rispet-
tare gli impegni nei confronti di COBAT e iniziare prima possibile l’utilizzo dell’immobile di Romando
d’Ezzelino, già acquisito in locazione, S.E.A. s.r.l. ha elaborato e presentato alla Provincia di Vicenza, in data
14/10/2015, un progetto per la realizzazione di un’area di messa in riserva dei rifiuti afferenti all’accordo con
COBAT, progetto che è stato approvato con Decreto del Presidente della Provincia di Vicenza n. 21 del
18/02/16.
Tale attività, che occupa una porzione dell’immobile suddetto, ed i relativi provvedimenti autorizzativi sono
stati nel frattempo trasferiti ad altra ragione sociale,ditta Much Green, e pertanto ad oggi si configurano
come “terzi” rispetto al proponente del progetto in valutazione, seppur riferibili alla medesima
proprietà/rappresentanza legale.
Il progetto ora proposto dalla S.E.A. S.R.L. si riferisce pertanto al trasferimento dell’impianto di recupero
R.A.E.E., attualmente sito a Malo, nell’ampia parte restante del fabbricato di Romando d’Ezzelino, via Nardi.
Nella sua configurazione definitiva l’impianto di S.E.A s.r.l. comprenderà le medesime linee di trattamento
presenti nell’attuale impianto di Malo. Per l’impianto di recupero in discussione si confermano un conferi-
mento massimo di 100 t/giorno di rifiuti (in ingresso) e una capacità massima di trattamento (recupero) di ri-
fiuti pari a 14˙000 t/anno e a 70 t/giorno.
Le aree di deposito dell’impianto saranno predisposte per una capacità di messa in riserva complessiva di
224 t di rifiuti in ingresso (a fronte di 215 t dell’impianto esistente di Malo), di cui 129 t classificati come peri -
colosi (a fronte di 133 t) e 95 t come non pericolosi (a fronte di 82 t).
Per l’impianto di Romano d’Ezzelino, si intendono confermare le medesime tipologie di rifiuti gestite da
S.E.A. s.r.l. presso l’attuale impianto di Malo, elencate nella tabella riportata nella pagina seguente.
Gli interventi necessari per poter trasferire la preesistente attività di S.E.A. s.r.l. nel nuovo sito di Romano
d’Ezzelino consistono in sostanza nell’installazione dei macchinari che compongono le linee di trattamento
dello stabilimento di Malo e dei relativi presidi a tutela dell’ambiente di lavoro e dell’ambiente esterno, con
interventi “corollari” quali la predisposizione delle nuove aree e attrezzature ausiliarie funzionali alle linee
di recupero ed una riorganizzazione delle aree di messa in riserva dei rifiuti in ingresso e di deposito degli
intermedi di lavorazione, dei rifiuti prodotti (da destinare a Terzi) e delle Materie Prime Secondarie (M.P.S.).
Non sono richiesti e non vengono previsti interventi strutturali sul fabbricato esistente che risulta idoneo a
soddisfare le esigenze di S.E.A. s.r.l.
Il progetto di trasferimento dell’attività di S.E.A. s.r.l. si configura come un nuovo impianto di cui al punto 7,
lett. z.a: “... recupero di rifiuti pericolosi mediante operazioni ... di cui all’allegato C, lettere da R2 a R9 ...” e lett. z.b:
“... recupero di rifiuti non pericolosi … mediante operazioni ... di cui all’allegato C, lettere da R1 a R9 ...” dell’Allega-
to IV alla Parte II del D.Lgs. N. 152/06 e ss.mm.ii.. La normativa vigente, per gli impianti elencati nel succita -
to Allegato, prevede soltanto l’obbligo di espletare la procedura di verifica di assoggettabilità; tuttavia, il
progetto di iniziativa del proponente è stato direttamente assoggettato alla procedura di Valutazione di Impat-
to Ambientale, sfruttando la facoltà di presentazione nella forma definitiva con le modalità di cui all’art. 11
della L.R. n. 4/16, secondo cui può essere attivato un procedimento unitario per il riconoscimento della com -
patibilità ambientale e la contestuale approvazione del progetto stesso.
L’impianto di S.E.A. s.r.l. rientra inoltre al punto 5.1 dell’Allegato VIII alla Parte II del D.Lgs. 152/06 e
ss.mm.ii., segnatamente quale “... impianto di recupero di rifiuti pericolosi, con capacità di oltre 10 Mg al giorno, che
comporti il ricorso a ... rigenerazione/recupero di sostanze inorganiche perse dai metalli o dai composti metallici” e
pertanto è stata presentata anche istanza di Autorizzazione Integrata Ambientale.
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Descrizione del sito
Il sito di progetto si identifica nel capannone al civico 50 di Via Nardi, nella Zona Industriale in località “Fel -
lette” di Romano d’Ezzelino, a circa 3 km a sud dal centro abitato. La Z.A.I. si estende per un tratto di oltre
600 m sulla direttrice est-ovest, lungo Via Nardi e Via Cima 12, e per una profondità di circa 450 m nella di -
rettrice nord-sud, affacciandosi ad est e a sud sull’aperta campagna, mentre ad ovest è parzialmente costeg-
giata dalla S.S. 47 e a nord confina con un’area residenziale.
L’impianto di recupero in progetto sarà realizzato totalmente all’interno del capannone acquisito in locazio -
ne, che ha una superficie coperta pari a circa 5˙470 mq. La pavimentazione interna del capannone è in calce -
struzzo armato lisciato al quarzo rivestito con uno strato di resina epossidica resistente all’attacco chimico.
L’area scoperta pavimentata di pertinenza
dell’impianto si estende per una superficie
di circa 3˙400 mq. Quest’area (integralmen-
te asfaltata) servirà unicamente alla logisti-
ca dei trasporti. Le acque meteoriche insi-
stenti sui piazzali, captate da apposite ca-
ditoie dislocate a margine della pavimen-
tazione, e le acque meteoriche dei pluviali
della copertura sono recapitate negli strati
sub-superficiali del suolo mediante un si-
stema di pozzi assorbenti. Le acque reflue
dei servizi igienici, pretrattate in apposite
vasche “Imhoff”, vengono smaltite me-
diante sub-irrigazione nel sottosuolo.
Il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti
Urbani e Speciali del Veneto, recentemente approvato con D.C.R. n. 30 del 29/04/15, per le attività di “selezio-
ne e recupero di rifiuti”, prescrive una distanza minima di 100 m dalle abitazioni. Il progetto in discussione tie-
ne conto di questo vincolo, prevedendo l’installazione di tutte le linee impiantistiche di selezione e tratta-
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mento dei rifiuti a distanza maggiore di quella prescritta. Entro il raggio dei 100 m dall’abitazione più vicina
saranno presenti unicamente aree adibite a deposito.
Descrizione dell’attività di progetto
L’attività di recupero dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, comprende operazioni perse,
in funzione della tipologia di apparecchiature trattate, potendosi distinguere, come per l’impianto esistente
di Malo, 5 linee:
trattamento, con recupero del vetro, di apparecchiature con tubi a raggi catodici (linea 1);
smontaggio, con separazione degli elementi costitutivi, di apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori
uso (linea 2);
messa in riserva di apparecchiature contenenti C.F.C. e batterie al piombo (linea 3);
smontaggio e recupero del vetro da pannelli fotovoltaici non pericolosi (linea 4);
macinazione e selezione meccanica con recupero del silicio dai pannelli fotovoltaici e dei metalli dai cavi
elettrici e dai rifiuti prodotti con le operazioni di smontaggio (linea 5).
All’atto del conferimento i rifiuti saranno sottoposti ad operazioni di verifica e controllo (verifica f.i.r. e do -
cumenti di trasporto, controllo visivo e radiometrico) preliminari alla loro accettazione in impianto. I carichi
di rifiuti giudicati idonei, ossia che hanno superato positivamente la fase preliminare di verifica e controllo,
verranno quindi accettati e messi in riserva nell’area dedicata; eventuali carichi giudicati non idonei verranno
invece respinti al mittente.
Per una visione d’insieme dell’attività di progetto si riporta di seguito lo schema a blocchi generale
dell’impianto in valutazione:
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1) Linea di trattamento apparecchiature con tubi a raggi catodici
Questo trattamento è finalizzato al recupero del vetro dei tubi a raggi catodici dei televisori e dei computer;
il ciclo di recupero si compone delle seguenti fasi:
conferimento, verifica e controllo, accettazione dei rifiuti;
messa in riserva dei rifiuti accettati;
pretrattamento (smontaggio con separazione degli elementi dell’apparecchiatura);
separazione meccanica (a secco) del vetro pannello dal vetro cono (con apposita macchina “tagliamoni -
tor”);
“bonifica” del vetro pannello (rimozione / pulizia “fosfori”);
deposito differenziato del vetro cono e del vetro pannello e dei rifiuti prodotti dai vari trattamenti.
I materiali vetrosi prodotti dal recupero dei tubi a raggi catodici, analogamente a quanto autorizzato per
l’impianto (esistente) di Malo, essere gestiti come M.P.S. oppure come rifiuti, tanto in relazione alle loro ca-
ratteristiche qualitative (condizione imprescindibile, dato che la qualifica di M.P.S. può essere attribuita sola -
mente a materiali rispondenti a ben determinati requisiti) quanto in funzione dell’offerta di mercato all’atto
della loro cessione.
2) Linea di smontaggio R.A.E.E.
Lo smontaggio dei R.A.E.E. comprende unicamente operazioni di disassemblaggio dei persi elementi che
compongono le apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, al fine di differenziare componenti e
materiali persi da destinare, separatamente, a specifiche operazioni di recupero; il ciclo di lavorazione si
compone delle seguenti fasi:
conferimento, verifica e controllo, accettazione dei rifiuti;
messa in riserva dei rifiuti accettati;
smontaggio, con separazione degli elementi costitutivi (componenti e materiali);
deposito differenziato dei rifiuti (componenti e materiali) prodotti.
I componenti, gli elementi e i materiali prodotti con l’operazione di smontaggio vengono stoccati, separata-
mente (per tipologia), in apposite aree dedicate, in attesa di essere conferiti, come rifiuti, ad altri impianti di
recupero autorizzati, salvo che per alcuni componenti, ricchi di metalli, che è possibile recuperare interna-
mente nella “linea 5”.
3) Messa in riserva dei R.A.E.E. contenenti C.F.C. e delle batterie al piombo
Analogamente a quanto autorizzato per l’impianto di S.E.A. a Malo, i R.A.E.E. contenenti C.F.C. (clorofluo-
rocarburi) e le batterie al piombo saranno unicamente messi in riserva per essere successivamente avviati a re-
cupero presso altri impianti autorizzati.
4) Linea di recupero dei pannelli fotovoltaici
Questa linea di trattamento, specificatamente prevista per il recupero del vetro da pannelli fotovoltaici, è co-
stituita essenzialmente da una macchina per la frantumazione delle lastre di vetro dei pannelli (macchina de -
vetratrice) e dalle aree di stoccaggio e di pretrattamento (smontaggio) funzionali alla linea di recupero stessa.
Il ciclo di recupero previsto per la “linea 4” si articola nelle seguenti fasi:
operazioni di verifica, controllo e messa in riserva dei pannelli fotovoltaici (rifiuti) in ingresso;
operazioni di disassemblaggio dei pannelli, ossia smontaggio ed asportazione delle cornici (in Allumi-
nio), della parte elettrica cablata esternamente e degli (eventuali) materiali di supporto;
accumulo delle componenti smontate quali profili/cornici, fili elettrici, morsettiere ed eventuali supporti e
deposito di eventuali parti in plastica da alienare a rifiuto;
operazioni di recupero del vetro dei pannelli disassemblati (moduli), mediante taglio e frantumazione/se-
parazione delle lastre di vetro che contengono il “sandwich” fotovoltaico costituito dai tappettini di Etile-
ne Vinil Acetato (E.V.A.) che racchiudono le celle fotovoltaiche;
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deposito del vetro frantumato (M.P.S.) e accumulo del “sandwich” fotovoltaico (pellicole di E.V.A. conte-
nenti le celle fotovoltaiche).
Il vetro in polvere, raccolto in big-bag e depositato in area dedicata, può essere ceduto alle industrie di pro -
duzione del vetro per pannelli fotovoltaici, come M.P.S. in quanto materiale che viene riutilizzato nello stes-
so processo produttivo che l’ha originariamente prodotto, al pari di qualsiasi cascame di produzione. Si pre-
vede peraltro che, in funzione della contingente richiesta di mercato, i materiali vetrosi prodotti dal recupero
dei pannelli fotovoltaici possano essere gestiti anche come rifiuti (con codice C.E.R. 19 12 05) oltreché come
M.P.S..
5) Linea di recupero del Silicio e dei metalli
Questa linea di recupero consente di recuperare il Silicio dal “sandwich” fotovoltaico (tappetini di E.V.A. +
celle) esitato dal processo di recupero del vetro dei pannelli (linea 4) ed il recupero di metalli (Rame, Allumi-
nio e Ferro) dai cavi elettrici e dai componenti ricchi di metalli smontati dai R.A.E.E. (cavi, gioghi, schede
elettroniche, profili metallici, ecc...).
Si riporta di seguito lo schema di funzionamento della Linea:
La linea di macinazione e selezione meccanica è costituita da:
un pre-trituratore a lame;
un mulino a martelli;
una turbina polverizzatrice;
un vibrovaglio circolare a tre stadi;
un separatore densimetrico (tavola a scossa);
un separatore magnetico a nastro (overbelt deferrizzatore).
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La linea è stata specificamente progettata per il trattamento di schede, cavi ed ltre componenti elettriche/elet -
troniche contenenti metalli oltreché per il recupero del Silicio delle celle fotovoltaiche. I materiali in uscita
variano di conseguenza in base all’alimentazione e sono inpiduabili fra i seguenti:
plastica (anche E.V.A.) scaricata dalla parte bassa del separatore densimetrico entro un big-bag di raccolta,
gestita come rifiuto con codice C.E.R. 19 12 04;
eventuali metalli ferrosi, separati e recuperati col nastro deferrizzatore, raccolti in un big-bag a lato del
deferrizzatore stesso;
Alluminio e Rame, scaricato dal nastro trasportatore di fine linea e accumulato in big-bag;
metalli non ferrosi misti, scaricati dal nastro trasportatore di fine linea e accumulati in big-bag, gestiti
come rifiuto con codice C.E.R. 19 12 03;
Silicio delle celle fotovoltaiche, polverizzato dalla turbina (che attraversa tutte le sezioni di vagliatura), se-
parato dall’apposito ciclone di separazione della frazione di sottovaglio e scaricato in big-bag (posiziona -
to sotto il ciclone).
Le M.P.S. prodotte (metalli ferrosi, non ferrosi e Silicio) verranno sottoposte ai controlli previsti per la verifi -
ca dei requisiti richiesti per l’attribuzione della qualifica di M.P.S.; per quanto riguarda i metalli ferrosi e non
ferrosi si verificherà la conformità dei requisiti prescritti ai punti 3.1.3 - 3.1.4 (per i metalli ferrosi) e 3.2.3 -
3.2.4 (per i metalli non ferrosi) dell’Allegato 1 – Suballegato 1 al D.M. 05/02/98 e ss.mm.ii.; per quanto riguar-
da il Silicio recuperato dalle celle fotovoltaiche, conformemente a quanto autorizzato per l’impianto di Malo,
questo può qualificarsi quale M.P.S. per l’utilizzo nel ciclo produttivo delle fonderie di ghisa di seconda fu-
sione nel rispetto delle concentrazioni definite dall’utilizzatore finale inpiduato.
Potenzialità e capacità massime dell’impianto in progetto
Per l’impianto di recupero di Romano d’Ezzelino si conferma la potenzialità massima già autorizzata per
l’impianto (esistente) di Malo. In particolare si prevede un quantitativo massimo giornaliero di rifiuti in in -
gresso pari a 100 t/giorno e una potenzialità massima di trattamento pari a 70 t/giorno e a 14˙000 t/anno.
La capacità di stoccaggio complessiva dell’impianto di recupero, intesa come somma della messa in riserva
dei rifiuti in ingresso e del deposito temporaneo dei rifiuti prodotti dall’attività di recupero arriverà ad un
quantitativo di 658,8 t di rifiuti, così sudpiso:
224 t di messa in riserva di rifiuti in ingresso (129 t di pericolosi e 95 t di non pericolosi), in leggero au -
mento rispetto alle 215 t dell’impianto esistente di Malo (133 t di pericolosi e 82 t di non pericolosi
434,8 t di deposito temporaneo di rifiuti prodotti (di cui fino a 130,3 t di rifiuti pericolosi).
La capacità di deposito delle M.P.S. ammonterà complessivamente a 250 t.
N.B. Le potenzialità qui indicate sono da intendersi al netto di quella (di terzi) relativa a conferimento e messa in riser -
va dei rifiuti “COBAT”, già autorizzata nel medesimo sito e strutturata per:
8˙200 t/anno con una movimentazione massima giornaliera di n. 4 vettori al giorno, corrispondente a circa 100
t/giorno di rifiuti in ingresso.
messa in riserva (R13) dei rifiuti “COBAT” pari a 288 t, di cui fino a 208 t di rifiuti pericolosi
Lay-out dell’impianto di progetto
Per completezza si riposta di seguito il layout complessivo dell’impianto di progetto:
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VALUTAZIONE
Dall’esame degli elementi progettuali, l’intervento risulta adeguatamente descritto e non si ravvisano particolari
elementi che evidenzino impatti critici e significativi sull'ambiente
111QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
Sulla base della documentazione di progetto, i rifiuti trattati nell’impianto in progetto sono rifiuti da
apparecchiature elettriche ed elettroniche (R.A.E.E.) e, in quanto trattasi di solidi non polverulenti stabili, è
esclusa la possibilità di produzione e diffusione di polveri, gas e odori riconducibili alla tipologia di rifiuti
trattati.
Tutte le operazioni di recupero in cui si possono produrre emissioni aeriformi sono presidiate da aspirazioni
localizzate, in modo da prevenire emissioni diffuse e garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro. Tutti i
flussi aspirati, caratterizzati unicamente dalla presenza di particolato, vengono depolverati utilizzando
sistemi filtranti ad elevata efficienza (filtri autopulenti a maniche o a cartucce), conformi alle Migliori
Tecniche Disponibili. In particolare l’impianto di recupero avrà n. 5 punti di emissione in atmosfera di flussi
d’aria aspirati e convogliati, provenienti da altrettante sezioni operative:
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camino n. 1: di espulsione dei flussi d’aria (depolverati) aspirati dalle postazioni (banchi) di smontaggio e
dalla macchina tagliavetro della linea 1;
camino n. 2: di espulsione del flusso d’aria (depolverato) aspirato dalla postazione di pulizia “fosfori”
della linea 1;
camino n. 3: di espulsione del flusso d’aria (depolverato) aspirato dal trituratore del vetro della linea 1;
camino n. 4: di espulsione del flusso d’aria (depolverato) di aspirazione della macchina devetratrice della
linea 4;
camino n. 5: di espulsione del flusso d’aria (depolverato) di aspirazione (trasporto pneumatico) della li -
nea 5, di macinazione e selezione meccanica.
Si estraggono dal layout generale le aree di interesse per le emissioni in atmosfera sopra elencate:
Camini 1-2-3 Camini 4-5
Tutti i camini avranno direzione di uscita verticale e lo sbocco risulterà ad una quota di 1 m superiore a
quella dell’estradosso della copertura (a 9 m da p.c.) e di qualsiasi ostacolo presente nel raggio di 10 m, in
modo da favorire la dispersione del particolato residuo (peraltro dichiarato irrilevante in quanto i sistemi di
depolverazione previsti garantiscono un’emissione residua di polveri dell’ordine del mg/mc, ampiamente
inferiore al limite prescritto dalla normativa di settore vigente).
La documentazione di progetto attesta altresì l’assenza di emissioni diffuse e l’adozione di adeguati sistemi
di trattamento delle emissioni convogliate, con garanzia di abbattimento di polveri/particolato a livelli di
concentrazione attestati sull’ordine di grandezza del mg/Nm3 e granulometria delle particelle residue in
uscita di dimensione sub-micronica. In sede di sopralluogo viene riferito dal Proponente che le soluzioni
proposte risultano ampiamente cautelative anche in relazione all’eventuale presenza di specifici inquinanti
metallici (tra cui ad es. il Cadmio ed il Piombo, quest’ultimo potenzialmente presente in forma di ossido di
piombo, derivante dai trattamenti meccanici sul vetro ma dichiarato assente alle granulometrie sub-
microniche sopra indicate).
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti critici e significativi sulla qualità dell’aria
determinati dall’intervento. Tuttavia la varietà di materiali trattati e pertanto la potenziale presenza di
persi inquinanti allo stato di polvere/particolato nei flussi in uscita rende opportuno approfondire la
caratterizzazione qualitativa e quantitativa delle specie chimiche in uscita dai sistemi di filtrazione, almeno
con riferimento ai principali metalli contenuti negli elementi trattati meccanicamente (piombo, cadmio etc.).
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A tal fine si richiede una relazione previsionale in merito, anche con riferimento alle emissioni dell’impianto
esistente a Malo, ed una proposta di caratterizzazione analitica “una tantum”, da eseguire in avvio dei
camini. Le integrazioni pervenute hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti critici e significativi sull'ambiente.
CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
Sulla base della documentazione di progetto nelle immediate vicinanze del sito di progetto non sono presen-
ti corsi d’acqua superficiali; il corso d’acqua più vicino, come sopra accennato, è un canale parzialmente tom -
binato che non interessa direttamente l’area dell’impianto
L’attività di recupero in progetto non prevede scarichi idrici di tipo produttivo, né in corsi d’acqua
superficiali né in acque sotterranee né in pubblica fognatura (peraltro non presente nella zona).
Infatti tutte le lavorazioni saranno svolte all’interno di un capannone esistente, su pavimentazione
impermeabile e resistente all’attacco chimico. Inoltre l’attività di recupero in progetto prevede
esclusivamente operazioni manuali o meccaniche che non richiedono l’impiego della risorsa idrica, che sarà
limitato esclusivamente all’utilizzo igienico sanitario e all’antincendio.
Secondo la documentazione di progetto è altresì escluso il rischio di contaminazione delle acque meteoriche,
in quanto l’area pertinenziale esterna sarà utilizzata esclusivamente per la logistica dei trasporti e le
emissioni prodotte dall’attività (essenzialmente effluenti caratterizzati da polveri/particolato e trattati con
sistemi di filtrazione) non sono tali da comportare significative ricadute al suolo di inquinanti. In particolare
in sede di sopralluogo il Proponente ha precisato che gli automezzi stradali di trasporto dei rifiuti
entreranno direttamente all’interno dell’edificio industriale, dove avverranno le operazioni di carico/scarico
e movimentazione dei materiali con carrelli elevatori. L’eventuale conduzione di operazioni di
movimentazione e carico di automezzi nei piazzali esterni sarà limitata esclusivamente alle materie prime
seconde.
In sede di sopralluogo sono state rilevate a vista alcune difformità planimetriche rispetto ai manufatti
riportati in pianta scarichi, (in particolare collocazione di pozzetti di raccolta acque meteoriche e vasche
Imhoff).
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti critici e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento, ma si richiede, tuttavia, di verificare la pianta scarichi di stabilimento e di trasmettere
l’elaborato aggiornato; con l’occasione di chiede di precisare formalmente i criteri operativi e logistici di
gestione delle operazioni di carico/scarico e movimentazione dei materiali, coerentemente con quanto
riferito in sede di sopralluogo (vedi sopra). Le integrazioni pervenute hanno soddisfatto quanto richiesto
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti critici e significativi sull'ambiente.
CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
Sulla base della documentazione di progetto, l’attività di recupero di progetto non comporterà impatti sulla
matrice ambientale “suolo-sottosuolo”, in quanto tutte le lavorazioni saranno svolte all’interno di un
capannone esistente, su pavimentazione impermeabile e resa resistente all’attacco chimico mediante
rivestimento con resina epossidica.
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VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
L’area di pertinenza del fabbricato in cui S.E.A. s.r.l. intende trasferire la sua attività è inserita in classe V^
L’area di pertinenza del fabbricato in cui S.E.A. s.r.l. intende trasferire la sua attività è inserita in classe V^ dal
Piano di Zonizzazione Acustica del Comune di Romano d’Ezzelino. Sono pertanto applicabili i limiti di
emissione acustica di 65 dB(A) diurni e di 55 dB(A) notturni e di immissione acustica di 70 dB(A) diurni e di
60 dB(A) notturni, di cui rispettivamente alle tabelle B e C del D.P.C.M. 14/11/97.
Per quanto riguarda l’impatto acustico determinato dall’impianto in progetto, le principali sorgenti acustiche
fisse sono inpiduate nella macchina taglia monitor, nel macinatore del vetro, nella macchina devetratrice
dei pannelli FV, nella linea di macinazione e selezione meccanica, oltre che nei filtri e nei relativi camini di
emissione tributari delle perse sezioni impiantistiche presidiate da aspirazione. Significativo risulta inoltre
il contributo legato alle sorgenti mobili, costituite dai vettori in ingresso e in uscita di pertinenza
dell’impianto.
Sulla base della documentazione di progetto, corredata di “valutazione previsionale dell’impatto acustico”, i
livelli di emissione e di immissione acustica determinati dall’esercizio dell’impianto rispetteranno, secondo il
tecnico competente che ha redatto il documento, i corrispondenti limiti stabiliti dal vigente Piano di
Zonizzazione Acustica Comunale. Analogamente saranno conformi i livelli differenziali in corrispondenza
del recettore abitativo più vicino.
Con riferimento allo studio acustico ed alle tecniche di previsione adottate, si osserva che le misure
fonometriche “ante operam” sono realizzate solo sul periodo di riferimento diurno e su 3 punti di misura
adiacenti al confine della attività in progetto, in corrispondenza dei bordi stradali, adottando tempi di
misura di pochi minuti (5/10 min per punto). Nessuna misura viene riportata con riferimento al periodo
notturno, benché l’impianto in progetto sia previsto a ciclo produttivo continuo
Si ritiene opportuno integrare la valutazione previsionale di impatto acustico mediante rilievi fonometrici
“ante operam”, sia in periodo diurno sia in periodo notturno, con tempi di misura di durata rappresentativa
ed adeguata alla caratterizzazione dei livelli di fondo, avendo cura di fornire i livelli di rumore residuo
scorporati dalle emissione stradali, selezionare punti di misura ragionevolmente prossimi ai ricettori siti a
nord e a nord-ovest dell’area indagata (ricettori posti in classe II per il comune di Romano d’Ezzelino e in
classe III per il comune di Cassola), esporre i valori LeqA e L95 orari più bassi riscontrati dal monitoraggio
(valori che, essendo in fascia di pertinenza stradale, saranno usati per la verifica previsionale del livello
differenziale presso i suddetti ricettori). Le integrazioni pervenute hanno soddisfatto quanto richiesto
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti critici e significativi sull'ambiente
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Sulla base della documentazione di progetto, tenuto conto della tipologia dell’intervento, delle
caratteristiche dell’ambiente in cui esso si inserisce, dei requisiti di impianti e attrezzature e delle modalità di
gestione proposte, non risultano significative condizioni di impatto correlate con agenti fisici.
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VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
Sulla base della documentazione di progetto, non risultano significative condizioni di impatto paesaggistico.
Il sito dell’impianto di progetto si colloca in un’area industriale-urbanizzata, concentrata nella pianura cen-
tro-meridionale del territorio comunale di Romano d’Ezzelino, connotata dalla presenza consistente di ca-
pannoni e strutture edilizie di piccole e medie dimensioni, frammiste ad edifici e quartieri residenziali e da
importanti infrastrutture viarie di comunicazione.
Il progetto prevede l’allestimento dell’impianto di recupero all’interno di un involucro edilizio esistente, non
richiedendo alcuna modifica edilizia e non comportando di fatto variazioni del paesaggio percepito.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
Sulla base della documentazione di progetto, l’Alto Vicentino rappresenterà il bacino d’utenza principale
dell’impianto di recupero di progetto. Pertanto si prevede che i maggiori flussi veicolari afferenti al sito insi -
steranno sulla S.P. 111 “Nuova Gasparona” e sul tratto della S.S. 47 che collega Rosà a Romano d’Ezzelino. Il
conferimento dei rifiuti provenienti dall’area del Bassanese (altro importante bacino d’utenza) si avvarrà so -
prattutto delle strade extraurbane laterali raccordate alla S.P. 111 o alla S.S. 47, a conferma della capillare uti-
lizzazione di queste due arterie stradali. La vicinanza con la S.S. 47 offre inoltre l’opportunità di espandere
l’offerta di S.E.A. oltre i confini provinciali, grazie al collegamento diretto con l’Alta Padovana. Risulta inol -
tre favorevole la realizzazione della Superstrada Pedemontana Veneta che, oltre a potenziare la rete stradale
afferente all’Alto e all’Ovest Vicentino, permetterà il raccordo diretto del Bassanese con le Province di Trevi -
so e Belluno.
La potenzialità massima dell’impianto di recupero in progetto è la medesima già autorizzata per l’impianto
esistente di Malo; ne consegue che anche il flusso giornaliero di vettori determinato dall’esercizio
dell’impianto sarà sostanzialmente il medesimo.
In particolare sulla base di un quantitativo massimo giornaliero di rifiuti in ingresso pari a 100 t/giorno, il
traffico indotto dall’esercizio dell’impianto in progetto corrisponderà a circa 32 passaggi di mezzi pesanti al
giorno. A questi passaggi va sommato il traffico veicolare tributario dell’attività di messa in riserva (già auto -
rizzata ed oggi intestata ad altra ditta) svolta nel medesimo capannone, stimato in 16 passaggi di mezzi pe-
santi al giorno, per un traffico complessivo indotto (dalle due attività di gestione rifiuti) corrispondente ad
una cinquantina di passaggi di mezzi pesanti uniformemente distribuiti nell’arco della giornata lavorativa.
Le maggiori incidenze viarie interessano la S.P. 111.
Sulla base dei dati di monitoraggio del traffico nel periodo 2000-2008 (progetto SIRSE) e sulle previsioni di
incremento desunte dal P.T.C.P. della Provincia di Vicenza, si stima un flusso di traffico medio (feriale diur-
no) insistente sulla S.P. 111 di circa 18˙000 veicoli/giorno, di cui una quota prossima al 12%, pari a circa 2˙200
passaggi/giorno, costituita da mezzi pesanti.
Il traffico veicolare indotto dal complesso delle due attività di gestione rifiuti nel sito di Via Nardi (circa 50
passaggi/giorno) corrisponde ad un incremento del 2% del traffico pesante massimo insistente sulla S.P. 111,
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pure senza tener conto della possibilità di utilizzare la nuova Superstrada Pedemontana Veneta in corso di
realizzazione.
Si tratterà inoltre di un contributo addizionale spalmato regolarmente nell’arco dell’orario diurno (con una
media di 4 passaggi/ora), ossia senza “punte” in alcuna ora del giorno.
Per quanto riguarda l'aspetto viabilistico e' stata condotta un'analisi delle principali strade afferenti all'area
in esame e sono stati stimati i flussi indotti dalla nuova attività. Pur non ravvisando particolari elementi che
possano determinare impatti significativi sull'ambiente circostante si ritiene utile indicare i percorsi dei
mezzi in ingresso, in uscita e interni al lotto con le relative fasce di ingombro al fine di inpiduare eventuali
punti di conflitto. Le integrazioni pervenute hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
Sulla base della documentazione di progetto, tenuto conto della tipologia dell’intervento, delle
caratteristiche dell’ambiente in cui esso si inserisce, dei requisiti di impianti e attrezzature e delle modalità di
gestione proposte, non risultano significative condizioni di impatto su risorse naturali, flora e fauna,
considerando altresì che nell’area non risultano presenti biotipi di particolare interesse naturalistico e non
sono presenti specie protette.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Sulla base della documentazione di progetto, tenuto conto della tipologia dell’intervento, delle caratteristi-
che dell’ambiente in cui esso si inserisce, dei requisiti di impianti e attrezzature e delle modalità di gestione
proposte, non risultano significative condizioni di impatto su sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori e
delle persone in generale.
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti critici e significativi sulla qualità dell’aria deter -
minati dall’intervento. Tuttavia, come già riportato per la matrice aria, la varietà di materiali trattati e pertan-
to la potenziale presenza di persi inquinanti allo stato di polvere/particolato nelle postazioni di trattamen-
to meccanico rende opportuno prevedere a regime un periodico monitoraggio degli agenti chimici aerodi -
spersi in ambiente di lavoro, almeno con riferimento alle polveri inalabili e respirabili ed ai principali metalli
potenzialmente presenti (piombo, cadmio etc.).
Inoltre considerata la compresenza di due ditte all’interno del medesimo edificio industriale, in aree ben
distinte ed in regime di condominio, si chiede di precisare le modalità di separazione fisica delle aree di
pertinenza e le modalità di gestione degli impianti comuni e delle aree promiscue (impianti antincendio,
accessi da strada pubblica etc.). Le integrazioni pervenute hanno soddisfatto quanto richiesto
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VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
finalità che il proponente intende conseguire.
Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
monitoraggio post-operam finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti, in tema di rispetto dei limiti
concernenti l’inquinamento acustico e le emissioni in atmosfera.
Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza di
rischi ambientali, sanitari ed ecologici
Il parere espresso dalla Commissione è relativo sia alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale che a
quella di Autorizzazione Integrata Ambientale per l’attività di gestione rifiuti, il cui elenco è riportato in
allegato al presente parere.
Tutto ciò premesso si esprime
PARERE FAVOREVOLE
all’intervento, subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate.
1. Nella fase di avvio dell’impianto dovrà essere effettuato uno specifico monitoraggio delle emissioni
gassose, con almeno due perse campagne di misura, dando contro, attraverso idonei campionamenti,
delle specifiche efficienze delle perse sezioni di abbattimento.
Gli impianti di abbattimento dovranno essere costantemente gestiti in modo tale da garantire nel tempo
l’efficienza di trattamento prevista in progetto e i relativi limiti normativi; in sede di collaudo dovrà
essere presentato un piano di gestione e manutenzione, aggiornato, degli stessi.
2. In sede di collaudo dell’impianto dovrà essere effettuata una mirata ed accurata indagine acustica di
verifica del rispetto del criterio differenziale e del limite di emissione, da ripetersi poi con frequenza
triennale, e mirata ai ricettori presenti in prossimità dell’impianto.:
- le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei
punti di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno
comunicate con congruo preavviso ad Arpav;
- nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante
una specifica progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel
frattempo, saranno stati comunicati i risultati delle analisi.
3. Nel primo biennio di svolgimento delle attività dovranno essere effettuate almeno n.4 verifiche
analitiche per la caratterizzazione delle acque meteoriche di dilavamento dei piazzali, con destinazione
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in pozzo perdente, al fine di inpiduare eventuali potenziali contaminazioni. A tal fine ciascun punto
di dispersione sarà dotato di un pozzetto di campionamento. Gli esiti verranno inviati al Comitato
V.I.A., che valuterà la necessità o meno di integrare il quadro prescrittivo dell’Autorizzazione Integrata
Ambientale.
4. L’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale
addetto al ricevimento-selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli aspetti ambientali e di
sicurezza/rischio segnalati (chimico e rumore); di tale definizione dovrà essere dato riscontro in
occasione della presentazione del certificato di collaudo finalizzato all’ottenimento dell’autorizzazione
all’esercizio.
Vicenza, 14 settembre 2016
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
Dott.ssa Silvia Chierchia Andrea Baldisseri
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