decreto presidenziale n.70/2016
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
N° 70 DEL 15/07/2016
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: MIGROSS S.P.A. E CASABELLA S.N.C.-REALIZZAZIONE DI UN CENTRO
COMMERCIALE CON SUPERFICIE DI VENDITA DI MQ 5.750
GIUDIZIO NEGATIVO DI COMPATIBILITA' AMBIENTALE D.LGS. 152/2006, LR
10/1999 E LORO SMI
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
Premesso che:
• tra le competenze inpiduate in capo alla Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016 rientra,
nell'Allegato A, la valutazione d’impatto ambientale e l’approvazione di progetti relativi alla
realizzazione di centri commerciali;
• con D.G.R. n. 1539 del 27/09/2011 la Giunta regionale ha fornito gli indirizzi applicativi
inmateria di valutazione d'impatto ambientale di coordinamento tra le disposizioni della Legge
Regionale n. 10/99 e le successive normative nazionali, confermando la suddetta competenza anche
con riferimento alla tipologia degli interventi come inpiduata negli allegati III e IV alla Parte II
del D.Lgs. n. 152/06;
• pur essendo in vigore la L.R. 4/2016, la procedura rimane comunque subordinata alla L.R.
10/1999 nsecondo quanto disposto dall'art.22 della sopra citata L.R. 4/2016 e che quindi il giudizio
di compatibilità per tali strutture commerciali risulta tra le competenze inpiduate in capo alla
Provincia dalla Legge Regionale n.10/1999;
Visto che:
• la ditta Migross spa , con sede legale Via Pietro Vassanelli, 21/23 - Bussolengo ( VR), e la ditta
Casabella snc, con sede legale in Via Roma n. 3/c - Massanzago (PD), hanno presentato, in data
01/12/2015 con prot. n.81355, l'istanza per ottenere il giudizio di compatibilità ambientale per
l'intervento relativo alla “Realizzazione di un centro commerciale con superficie di vendita di mq
5.750”, presso il sito di via Olmo in comune di Altavilla Vicentina;
• la suddetta istanza è relativa ad una tipologia ricompresa al punto 7 lettera b) di cui all'Allegato
IV, della parte II del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 ”Costruzione di centri commerciali”
Considerato che:
• le ditte Migross spa e Casabella snc hanno provveduto alla pubblicazione dell'annuncio di
copia informatica per consultazione
avvenuto deposito del progetto, in data 05/12/2015 sul quotidiano “Corriere del Veneto”, ed alla
successiva presentazione al pubblico in data 10/12/2015;
• sono pervenute, ai sensi dell'art.24 del D.Lgs. n. 152/2006 le seguenti osservazioni:
1) da parte dell'Autorità di bacino, con nota agli atti prot. 4604 del 25/01/2016;
2) da parte del Comune di Vicenza, con nota agli atti prot. 5722 del 28/01/2016;
3) da parte del Comune di Creazzo, con nota agli atti prot.7129 del 02/02/2016;
• le tre note sono state trasmesse al proponente per le considerazioni di pertinenza, con nota n.7836
del 04/02/2016, all’interno della comunicazione con la quale è stata inoltrata la richiesta di
integrazione;
• le ditte Migross spa e Casabella snc hanno dato riscontro alle integrazioni richieste con nota agli
atti prot. 28468 del 27/04/2016, comprendente anche le contro deduzioni alle osservazioni
trasmesse;
• nella suddetta nota integrativa il proponente non ha ritenuto di fornire i dati tecnici ed ambientali
richiesti dalla Commissione, ritenendoli poco significativi e/o non necessari, nè ha dato adeguato
riscontro a quanto richiesto e proposto nelle osservazioni formulate dai Comuni di Creazzo e
Vicenza; ciò, non ostante le criticità evidenziate fossero già state oggetto del precedente parere di
assoggettamento alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale n.05/2014 del 23 luglio 2014,
recepito con determina dirigenziale n.574 del 24 luglio 2014.
Visto e ritenuto di far proprio il parere contrario di impatto ambientale n.7/2016,
richiamandolo esplicitamente nel presente atto, espresso dalla Commissione Valutazione Impatto
Ambientale provinciale nella riunione del 29/06/2016, ai sensi della L.R. n. 10/1999 e allegato
come parte integrante e sostanziale;
Tenuto conto, in particolare, della conclusione del parere 07/2016 come di seguito riportato:
CONCLUSIONI
Il progetto non presenta interferenze rispetto ad altri piani, progetti o interventi in zone limitrofe.
Considerazioni specifiche sono state svolte sugli impatti e risultano esplicitate nelle singole
matrici ambientali sopra descritte.
Rilevato la presenza di puntuali e sostanziali osservazioni pervenute dall’Autorità di Bacino dei
Fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta, Bacchiglione e dai Comuni di Creazzo e
Vicenza e valutate le controdeduzioni formulate dall’azienda.
L’analisi degli impatti porta a ritenere che l’attività proposta comporti impatti significativi per
l’ambiente, anche potenziali, con particolare riferimento alla rilevanza ed alle sensibilità del
contesto del sito inpiduato, piuttosto che all’intervento previsto; per alcuni di tali aspetti il
proponente non ha ritenuto di fornire i dati tecnici ed ambientali richiesti dalla Commissione.
Le criticità evidenziate risultavano già esplicitate nella procedura di verifica di assoggettabilità
intrapresa nel corso del 2014 e che aveva portato all’espressione di un parere di assoggettamento
alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, ma non sono state adeguatamente affrontate
e risolte dal proponente.
Il parere espresso dalla Commissione è relativo alla procedura di Valutazione d’Impatto
Ambientale.
Tutto ciò premesso si esprime
PARERE CONTRARIO
All’intervento,in considerazione delle motivazioni sopra descritte.
Si raccomanda al Comune di Altavilla Vicentina di proseguire nell’accertamento sul tema qualità
ambientale del suolo/sottosuolo, considerato che non è stato possibile procedere alla valutazione,
né pregressa né attuale, per assenza completa di dati, non ostante gli stessi fossero stati
copia informatica per consultazione
dichiarati come disponibili nello S.I.A. e poi richiesti come integrazioni al proponente da parte
della Commissione. Si tratta di una matrice ambientale fondamentale, visto il contesto
territoriale interessato, e la definizione di una mera destinazione d’uso non garantisce assenza di
contaminazione, contrariamente a quanto affermato dal proponente; tale aspetto risulta
rilevante, tenendo altresì conto che avrebbe dovuto esservi una tracciabilità del terreno rimosso
per attuare l’intervento e la precedente presenza nel sito di un’attività produttiva.
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 270 (ID 176);
Visti:
• il D.Lgs. n.152/ 2006 “Norme in materia ambientale” e s.m.i.;
• la L.R. n.10/1999 “Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione di impatto
ambientale” e s.m.i.;
• la L.R. 4/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di competenze in
materia di autorizzazione integrata ambientale”.
Visto l'art. 1 comma 55 della Legge 07.04.2014 n. 56 riguardante le prerogative e
competenze del Presidente della Provincia.
Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.10 del 19/02/2015, con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2015 e Pluriennale 2015-2017;
Preso atto del parere dal dirigente interessato in ordine alla regolarità tecnica;
Preso atto del visto di legittimità alle leggi, statuto e regolamenti espresso dal Segretario
Generale di cui al Decreto presidenziale n. 11 del 27/10/2014;
DECRETA
1. di prendere atto, facendolo proprio, del parere n.07/2016 contrario espresso nella seduta del
29/06/2016 dalla Commissione Provinciale V.I.A., Allegato A al presente provvedimento, di
cui forma parte integrante e sostanziale, ai fini del rigetto della domanda di Realizzazione di
un centro commerciale con superficie di vendita di mq 5.750”, presso il sito di via Olmo in
comune di Altavilla Vicentina;
2. di esprimere, conseguentemente, ai sensi del del D.Lgs. n. 152/2006 e della L.R. n. 10/1999,
giudizio contrario di compatibilità ambientale sul progetto, per gli impatti negativi e
significativi che l'intervento comporterebbe per l'ambiente e per contrasto con i vincoli
territoriali esistenti;
3. di informare che:
a) avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. (Tribunale
Amministrativo Regionale) del Veneto entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso
straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;
b) la documentazione oggetto dell’istruttoria è visionabile presso il Settore Tutela e
valorizzazione risorse naturali- Ufficio VIA della Provincia di Vicenza, contra' Gazzolle n.
copia informatica per consultazione
1, Vicenza;
4. di dare altresì atto che:
a) il presente provvedimento sarà pubblicato sul sito web provinciale
www.provincia.vicenza.it;
b) la ditta dovrà pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto un estratto del
presente provvedimento concordato preventivamente con gli Uffici
provinciali , nel quale sarà indicata l’opera, l’esito del
provvedimento e i luoghi ove lo stesso può essere consultato
nella sua interezza;
c) dalla data di pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione decorrono i termini per
eventuali impugnazioni in sede giurisdizionale da parte di soggetti interessati ;
d) la presente deliberazione non comporta spese, minori entrate, né riflessi diretti o indiretti
sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai sensi art 49 del
TUEL come modificato dal DL 174/12);
5. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta Migross s.p.a., Casabella s.n.c., comune
di Altavilla Vicentina, comune di Vicenza, comune di Creazzo, Dipartimento Provinciale
ARPAV, ULSS n. 6, Società Acque Vicentine s.p.a., Veneto Strade s.p.a., Autorità di Bacino
dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione, Consorzio di Bonifica
Alta Pianura Veneta, Regione del Veneto, Rete Ferroviaria Italiana, Italferr s.p.a. - gruppo
Ferrovie dello Stato Italiane, arch Michele SEGALA;
6. di dare mandato al Responsabile del procedimento alla pubblicazione nel sito istituzionale ai
sensi e per gli effetti D.L. 33/2013.
Vicenza, 15/07/2016
Sottoscritta dal Presidente della Provincia
(MARTINI MORENA)
con firma digitale
---
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Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
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Proposta di Decreto Presidenziale
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proposta n. 609/2016
OGGETTO: MIGROSS S.P.A. E CASABELLA S.N.C.-REALIZZAZIONE DI UN CENTRO
COMMERCIALE CON SUPERFICIE DI VENDITA DI MQ 5.750
GIUDIZIO NEGATIVO DI COMPATIBILITA' AMBIENTALE D.LGS. 152/2006, LR
10/1999 E LORO SMI
PARERE IN ORDINE ALLA REGOLARITA’ TECNICA
SULLA PROPOSTA DI DECRETO PRESIDENZIALE
(X) Favorevole ( ) Contrario
………………………………………………………………………………………………………...
Vicenza, 13/07/2016 Sottoscritto dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
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Proposta di Decreto Presidenziale
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proposta n. 609/2016
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GIUDIZIO NEGATIVO DI COMPATIBILITA' AMBIENTALE D.LGS. 152/2006, LR
10/1999 E LORO SMI
VISTO DI CONFORMITA’ ALLE LEGGI, STATUTO E REGOLAMENTI
SULLA PROPOSTA DI DECRETO PRESIDENZIALE
(ai sensi del Decreto del Presidente n. 11 del 27/10/2014)
(X) Favorevole ( ) Contrario
………………………………………………………………………………………………………...
Vicenza, 14/07/2016 Sottoscritto dal Segretario
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
copia informatica per consultazione
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N° 70 DEL 15/07/2016
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GIUDIZIO NEGATIVO DI COMPATIBILITA' AMBIENTALE D.LGS. 152/2006, LR
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CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia del presente decreto è pubblicata all'albo pretorio di questa Provincia per 15
giorni dal 15/07/2016.
Vicenza, 15/07/2016
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(BERTACCHE CRISTINA)
con firma digitale
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
UFFICIO VIA
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Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
VERBALE DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE VIA
DEL 29/06/2016
L'anno DUEMILASEDICI, il giorno VENTNOVE del mese di GIUGNO alle ore 10:10 la Commissione Pro-
vinciale di Valutazione Impatto Ambientale si è riunita nella sede provinciale, a seguito di regolare convoca -
zione, per trattare il seguente argomento: Domanda di compatibilità ambientale ai sensi del D.Lgs 152/06 e ss. mm.
e ii. di MIGROSS SPA e CASABELLA SNC per il Progetto “Realizzazione di un centro commerciale con super-
ficie di vendita di mq 5.750.” localizzato presso il comune di Altavilla Vicentina in via Olmo.
All'appello risultano:
MACCHIA ANGELO Presidente Assente
BALDISSERI ANDREA Vicepresidente Presente
CORTESI ANGELO Commissario Presente
DE MARCHI ROBERTO Commissario Presente
FRANCHETTI PAOLO Commissario Assente
MILANESE SABRINA Commissario Assente
MONTANARI RICCARDO Commissario Presente
PELLIZZER FABIO Commissario Assente
SALVIATI STEFANO Commissario Assente
SOTTANI ANDREA Commissario Presente
VICENTIN ALBERTO Commissario Assente
SARTORI GIUSEPPE Commissario Presente
La Commissione viene presieduta da Andrea Baldisseri, giusta delega del Presidente prot. 44427 del
29/06/2016, che riconosciuta legale l’adunanza in conformità dell’art. 7 del Regolamento per il funzionamen-
to della commissione provinciale VIA, udita la relazione istruttoria, accertata la completezza delle informa-
zioni e preso atto della proposta progettuale contenuta nella documentazione tecnica presentata, esprime
congiuntamente alla Commissione Provinciale Valutazione Impatto Ambientale parere unanime, per la pra-
tica in oggetto, nel parere sotto riportato.
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MIGROSS S.P.A. E CASABELLA S.N.C.
PARERE N. 07/2016
Oggetto: Realizzazione di un centro commerciale con superficie di vendita di mq 5.750.
PROPONENTE: MIGROSS S.P.A.
SEDE LEGALE: Via Pietro Vassanelli, 21/23 - Bussolengo ( VR)
PROPONENTE: CASABELLA S.N.C.
SEDE LEGALE: Via Roma n. 3/c - Massanzago (PD)
SEDE INTERVENTO: Via Olmo – Altavilla Vicentina
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Centro commerciale
PROCEDIMENTO: Valutazione di Impatto Ambientale ex art.26 del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A: ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
infrastrutture: b) Costruzione di centri commerciali.
COMUNI INTERESSATI: Creazzo e Vicenza
DATA DOMANDA: 01 dicembre 2015
DATA PUBBLICAZIONE: 05 dicembre 2015
DATA INTEGRAZIONI: 27 aprile 2016
DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI PRESENTATA:
PROGETTO DEFINITIVO ~ ELABORATI GRAFICI;
TAV 1.0 - PLANIMETRIA GENERALE;
TAV 2.0 - PlANTA PIANO INTERRATO;
TAV 3.0 - PIANTA PIANO TERRA;
TAV 4.0 - PIANTA PIANO PRIMO;
TAV 5.0 - PIANTA PIANO COPERTURA;
TAV 6.0 – PROSPETTI SEZIONI;
STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE;
CAPITOLO 1 INTRODUZIONE + ALLEGATI;
CAPITOLO 2 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO + ALLEGATI;
CAPITOLO 3 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE + ALLEGATI;
CAPITOLO 4 QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE + ALLEGATI;
BIBLIOGRAFIA SOFTWARE E NORMATIVA DI RIFERIMENTO;
DICHIARAZIONE DI NON AVVIO PROCEDURA VINCA;
SINTESI NON TECNICA;
DOCUMENTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO;
RT-O1 SIV MIGROSS - CASABELLA REV.B 12.10.2015;
LR 50 VALUTAZIONE INTEGRATA DEGLI IMPATTI.
PREMESSE
Il progetto Migross-Casabella propone la realizzazione di un centro commerciale con superficie SLP pari a
mq. 9.500, con una superficie di vendita di mq. 5.750 ed una porzione al piano primo destinata a ristorazione
e ad uffici, per mq. 1.000, circa in località Olmo nel Comune di Altavilla (VI).
Nel corso del 2014 è stata presentata alla Provincia di Vicenza una richiesta di verifica di assoggettabilità re-
lativa all’intervento, che prevedeva una superficie di vendita maggiore, pari a 6500 mq.
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In base all’analisi della documentazione pervenuta e poi richiesta in sede di integrazioni, la Commissione
provinciale VIA disponeva l’assoggettamento del progetto alla procedura di valutazione di impatto ambien-
tale; il parere veniva quindi fatto proprio dalla Provincia con determinazione n. 574 del 24 luglio 2014.
A seguito del provvedimento è stato redatto il presente il SIA che, oltre a descrivere le modifiche progettua-
li, ha lo scopo di di rispondere alle richieste di approfondimento del parere N. 05/2014 allegato alla determi-
nazione del 24.07.2014.
L’intervento di realizzazione del fabbricato è iniziato nell'anno 2003 e ad oggi risulta ultimato; risulta altresì
già in esercizio l’ipermercato alimentare in progetto, con autorizzazione commerciale attiva in capo alla ditta
Migross S.p.A., proprietaria di una licenza commerciale di mq. 2500.
In sede di Conferenza dei Servizi Regionali verrà richiesta una seconda licenza commerciale per i rimanenti
mq. 3250, e le due dovranno configurarsi in una unica autorizzazione per esercizio commerciale di grande
struttura di vendita e/o centro commerciale.
UBICAZIONE
L L’area in cui è prevista la realizzazione dell’intervento è collocata a nord-est del territorio del Comune di
Altavilla, precisamente in località Olmo, quasi al confine, coincidente con il fiume Retrone, con il Comune di
Vicenza (ad Est) ed il comune di Creazzo (a Nord).
L'intervento affaccia sulla SR 11 “Strada Padana Superiore” a Nord e su Via Sottopasso Olmo ad Est, in un
ambito collocato lungo l’asse primario Est-Ovest che collega Vicenza con Verona quindi a carattere regio -
nale-provinciale; a Sud confina con la ferrovia Milano-Venezia che corre lungo l’asse Est-Ovest.
ll tessuto urbanistico è caratterizzato principalmente da attività produttive e commerciali.
Fino all’anno 2003 l’area è stata occupata da fabbricati industriali in cui si svolgevano attività produttive.
La conformazione del sito oggi è pressoché uguale: i fabbricati industriali sono stati sostituiti dall’attuale fab-
bricato commerciale.
Ortofoto del sito
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QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Altavilla Vicentina;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Altavilla Vicentina;
• Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
• Piano Regionale di Tutela delle Acque (P.T.A.).
• Piano di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera (P.RA.T.R.A.);
• Piano’Ambito dell’AATO Bacchiglione;
• Pianori Gestione del Rischio Alluvioni 2015-2021;
• Rete Natura 2000;
• Proposta di Piano Faunistico Venatorio Regionale 2014-2019;
• Piano Faunistico – Venatorio Provinciale 2013-2018.
A conclusione della disamina relativa al Quadro Programmatico, il proponente sostiene la presenza di una
sostanziale coerenza tra l’intervento realizzato e l’insieme di documenti di programmazione/pianificazione a
livello territoriale, locale e pianificazione di settore, in particolare per tutti gli indirizzi legati alla necessità di
riqualificazione e rifunzionalizzazione urbanistica della zona di Altavilla Vicentina, in coerenza con la
rifunzionalizzazione e riqualificazione degli impianti produttivi esistenti o dismessi.
Si evidenzia come la realizzazione dell’edificio è iniziata nel 2003 ed è stata da poco completata e che lo
stesso PAT del Comune di Altavilla Vicentina inpidua l’area come “grande struttura di vendita esistente”
e consolidata; tutti gli impatti generati e subiti, positivi e negativi, sono comunque affrontati allo stato
attuale, ovvero secondo quanto stabilito dalla pianificazione e dalle norme vigenti. Infine, si rileva come il
progetto non sia sempre in linea con quanto previsto dalla pianificazione, ma che gli obiettivi primari sono
comunque raggiunti e coerenti; al fine di risolvere tuttavia gli aspetti di parziale coerenza riscontrati, in
attuazione anche di quanto previsto nei capitoli successivi dello Studio, sono state adottate alcune misure di
mitigazione e compensazione.
Se da un lato viene ricordato come la costruzione dell’edificio sia iniziata già nel 2003, va evidenziato come
la sua realizzazione sia avvenuta in vigenza della normativa sulla Valutazione d’Impatto Ambientale, cui il
progetto avrebbe dovuto essere sottoposto per la preventiva verifica di assoggettabilità e per la valutazione
delle eventuali misure compensative, mentre l’analisi attuale parte dal presupposto di una situazione di fatto
di un’opera già realizzata e come tale non modificabile; non si può infine non menzionare la nota con cui il
Presidente della Provincia, nell’agosto del 2007 in riscontro alla variante del PRG adottata dal Consiglio
Comunale di Altavilla Vicentina, già evidenziava perplessità in relazione ai fenomeni di congestione da
traffico e rilevava come il solo adeguamento dell’innesto sulla viabilità esistente non fosse sufficiente a
sopportare carichi veicolari aggiuntivi dovuti all’insediamento di grandi strutture commerciali.
Le conclusioni istruttore della procedura di verifica di assoggettabilità riportavano “La relativa e parziale coe-
renza di alcuni aspetti programmatici rilevanti, tematiche correttamente inpiduate dallo studio, portano pertanto a ri-
tenere come si sia in presenza di potenziali impatti aggiuntivi e significativi sull’ambiente, per i quali non è sta dimo -
strata una esaustiva valutazione nel trattare compiutamente le criticità, che lo stesso proponente ha evidenziato in
modo analitico e dettagliato”.
Nelle motivazioni del parere di assoggettabilità si citava infine come “L’analisi del quadro programmatico ha
evidenziato numerose criticità che non risultano poi adeguatamente trattate, analizzate ed approfondite.
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Il progetto non ha inoltre considerato le altre possibili interferenze sopra citate, rispetto ad altri piani, progetti o inter-
venti in zone limitrofe, con la conseguente impossibilità di determinare opportunamente ulteriori aspetti critici da con-
siderare e valutare”.
In considerazione del fatto che l’aumento della superficie di vendita comporta un contestuale maggior
utilizzo del piano interrato adibito a parcheggio pubblico si chiede l’approfondimento del rapporto tra il
progetto e la prescrizione del PAT che, nelle aree a pericolosità idraulica P2, sconsiglia la realizzazione di
piani interrati e vieta che questi, eventualmente realizzati, siano accessibili mediante rampa.
Si segnala, inoltre, come non venga analizzato il PTRC vigente e come in altri strumenti considerati (P.T.R.C.
adottati, P.T.C.P., P.A.T., P.I.) l’analisi non consideri alcune criticità potenzialmente rilevanti oppure le stesse
non sempre vengono messe in relazione con l’intervento proposto. Le integrazioni fornite sono esaustive
rispetto a quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
Il progetto definitivo dell’intervento “Migross-Casabella”, a cui fa riferimento il presente SIA, scaturisce di-
rettamente dal Permesso di costruire del 2003 a cui sono succeduti altri permessi di costruire che hanno mo -
dificato il progetto originario ma non le capacità insediative.
La soluzione architettonica illustrata nello SIA si riferisce al progetto oggi esistente e completato che costitui-
sce un organismo completo ed autonomo configurato in Centro Commerciale.
Il progetto “WTC Migross-Casabella” è dimensionato come riportato nella seguente tabella
L’equilibrio del dimensionamento della superficie costruibile è stato trovato anche con la realizzazione di
opere necessarie al funzionamento dell’intero ambito da realizzarsi anche fuori ambito stesso.
Il dimensionamento pari a 9.400 mq. di SLP (Superficie utile lorda) per la parte commerciale e mq. 1.100 per
la parte direzionale, altresì, ha generato le aree a standard ed in particolare le aree che devono essere a desti -
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nazione, in cessione o uso, pubblica. Le opere di urbanizzazione realizzate entro l’ambito di intervento sono
state dimensionate e calcolate sulla base della massima SLP ammissibile e delle destinazioni d’uso progetta-
te:
- PARCHEGGI
- RETE ELETTRICA
- RETE GAS
- RETE TELECOMUNICAZIONI
- ILLUMINAZIONE PUBBLICA E PRIVATA
- RETE ACQUEDOTTO
- RETE ACQUE BIANCHE E NERE
- RETE ANTINCENDIO
La scelta della ripartizione degli standard generati dal progetto Migross-Casabella è stata verificata al fine di
assicurare la perfetta funzionalità dell’intero complesso immobiliare.
All’interno dell’ambito è assicurato il vincolo di uso pubblico di aree entro e fuori gli edifici, da destinare a
standard per ca. 10.000 mq., in conformità a quanto richiesto dalle norme che richiedono sia assicurata area a
servizi pari ad 1 mq/mq. Le aree ad uso pubblico saranno costituite esclusivamente da parcheggi pubblici,
collocati al piano interrato, al piano terra ed al piano copertura-primo.
Si allega tabella riepilogativa delle dotazioni minime delle aree adibite a servizi.
Le opere eseguite fuori ambito consistono nella realizzazione della rotatoria tra la SR 11 e la Via Sottopasso
Olmo e la ristrutturazione degli accessi all’area di intervento.
L’opera è stata completamente realizzato con economie private delle Ditte Migross-Casabella e l’importo sti-
mato a base di gara è riepilogato nella tabella seguente
Parcheggi
I bacini di sosta realizzati si localizzano parte a livello interrato, parte a piano terra ed al piano primo-coper-
tura.
Nel complesso sono previsti 440 stalli, di cui 400 ad uso pubblico e 40 ad uso dei dipendenti e fornitori.
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L'accesso del pubblico che accede alla struttura al parcheggio interrato avviene dalla SR 11 attraverso la ram-
pa posizionata sul lato Ovest dell'edificio, oppure da Via Strada Olmo attraverso la circolazione interna al
lotto che permette di raggiungere la rampa sul ovest. L’uscita dall’interrato può avvenire esclusivamente su
SR 11, uscendo dalla rampa ad Est e percorrendo la viabilità interna al lotto. Nel piano interrato sono localiz -
zati la maggiorparte dei posti auto di pertinenza del centro commerciale.
Il piano copertura-primo si raggiunge attraverso una rampa posizionata sul lato Ovest del fabbricato; ad essa
si accede direttamente dalla SR 11, oppure percorrendo la viabilità interna entrando nel lotto da Via Strada
Olmo.
I parcheggi al piano terra, posizionati esattamente davanti all'ingresso principale che si affaccia su SR 11,
sono accessibili percorrendo la viabilità interna e sono prevalentemente dedicati alla sosta breve.
L’accesso al centro commerciale dai piani interrati e primo-copertura avviene prevalentemente dal gruppo
scale, ascensori e rampe mobili posto nel punto baricentrico sulla facciata rivolta sulla SR 11 (lato Nord).
I veicoli destinati all’approvvigionamento, che accedono all’area carico e scarico posta sul lato Sud dell’area,
accedono dalla SR 11 attraverso la rampa di accesso agli interrati che collega, tramite un’altra rampa di risali -
ta, la parte retrostante l’edificio. Gli stessi veicoli escono su Via Sottopasso Olmo in direzione della rotatoria.
La gestione dell’accessibilità all’area carico e scarico sarà definita in fasce orarie prestabilite in accordo con
l’Amministrazione del Comune di Altavilla
Caratteristiche dimensionali dell’opera e descrizione del lay-out interno
I dati dimensionali sono:
SUPERFICIE COPERTA MQ. 7.290 ca.
SUPERFICIE LORDA PAVIMENTO MQ. 10.500 ca.
SUPERFICIE DI VENDITA MQ. 5.750 ca. (di cui mq. 2.500 alimentare)
VOLUME EDIFICATO FUORI TERRA MC. 53.900 ca.
Si sviluppa su n.2 piani fuori terra e n. 1 piano interrato e precisamente:
PIANO TERRA quota di riferimento + 0.00
(negozi; ipermercato; mall; aree carico e scarico e parcheggi; vani tecnici e uscite di sicurezza)
PIANO PRIMO quota di riferimento + 5.50
(negozio; ristorazione; mall; uffici; aree carico scarico e parcheggi; vani tecnici e uscite di sicurezza)
PIANO PRIMO INTERRATO quota di riferimento – 3.70
(parcheggi; vani tecnici; uscite di sicurezza)
In particolare si descrivono le caratteristiche e le destinazioni d’uso dei singoli piani affinchè sia comprensi-
bile il maggior dettaglio.
Si evidenzia, altresì, la definizione di superfici definite:
dalla norma regionale e precisamente la L.R. n. 50/2012
che identifica quali parametri per la verifica degli stan-
dard la SLP (Superficie Lorda Pavimento) e la SV (Su-
perficie di Vendita) che sono i parametri qui definiti per
le verifiche.
PIANTA PIANO TERRA +0.00
Il piano terra si sviluppa su una superficie complessiva
di mq. 7.000 ca. comprensiva di negozi, ipermercato,
mall (ingressi comuni alle singole attività), aree carico e
scarico, percorsi verticali, uscite di sicurezza, vani
tecnici, sia di uso pubblico che privati.
Ha una altezza interna sotto solaio di ml. 4.50; l’altezza
interna media del controsoffitto sarà invece variabile a
seconda della destinazione d’uso sempre nel rispetto dei
limiti normativi.
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In particolare le superfici delle macro aree sopra definite sono:
1. IPERMERCATO MQ. 3.000 ca.
2. NEGOZI DI SUPERFICIE VARIABILE (n. 2) MQ. 2.500 ca.
3. AREE COMUNI (MALL) MQ. 320 ca.
4. AREE CARICO E SCARICO MQ. 100 ca.
5. MAGAZZINI MQ. 350 ca.
6. POSTI AUTO N. 41
7. POSTI AUTO DISABILI N. 2
8. VANI TECNICI, USCITE DI SICUREZZA, ALTRO MQ. 150 ca.
A questo piano si trovano i principali accessi pedonali al centro commerciale; sul prospetto nord è posizio -
nata l'area comune (mall) in cui convergono tutti i principali punti d'ingresso al centro. In posizione centrale
vi è lo sbarco del tappeto mobile che sale dal parcheggio interrato e anche il corpo scale ed ascensori che col-
legano tutti e tre i piani. Sempre nello stesso punto converge anche l'attraversamento pedonale che permette
di accedere ed attraversare la SR 11, per chi viene a piedi o utilizzando i mezzi pubblici.
Arrivati nel grande mall coperto si può accedere ai due principali negozi del piano, che hanno l'ingresso che
si affaccia proprio su questa area oppure salire al piano superiore tramite un corpo scale/ascensori.
Sul lato est, verso Via Sottopasso Olmo, è posizionato in posizione baricentrica l'ingresso al terzo negozio del
piano terra. Vicino ad esso è localizzato anche un corpo scala che consente di accedere all'area uffici localiz -
zata al piano primo.
Gli altri due lati dell'edificio sono a destinazione “servizi”: quello sud, verso la ferrovia, è caratterizzato del -
la aree carico/scarico mentre ad ovest sono posizionate le rampe carrabili di accesso al piano interrato e pri -
mocopertura. Entrando più nello specifico è possibile accedere all'area carico/scarico dall'ingresso sulla SR
11 fiancheggiando quindi in direzione ovest-est l'edificio ed uscendo poi sulla Via Olmo. Questa area è vin -
colata da limitatori che impediscono l'accesso ai non addetti. Le aree a carico e scarico sono altresì dedicate
allo stoccaggio dei rifiuti ed in particolar modo alla loro raccolta differenziata.
Come sopra citato, sul lato ovest sono presenti due rampe parallele, che conducono al piano interrato o al
piano primo/copertura. Alla partenza di tutte le rampe è presente un cancello per la chiusura delle stesse
quando la struttura non è in esercizio. La rampa in discesa verso il piano interrato è a senso unico di marcia,
conduce al parcheggio interrato e poi prosegue per gli addetti all'area carico/scarico; la rampa che sale al pia -
no copertura è a doppio senso di marcia e porta al parcheggio scoperto.
Sul lato est del fabbricato sale la rampa di uscita dal parcheggio interrato che conduce poi, sul davanti
dell'edificio, fino all'uscita sulla SR 11.
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Il piano primo si sviluppa su una superficie complessiva adibita a un negozio, ristorazione, uffici, percorsi
verticali, uscite di sicurezza e vani tecnici pari a mq. 3.500. La restante superficie, copertura del piano terra, è
adibita a parcheggio scoperto. Ad esso si accede attraverso la rampa carrabile a doppio senso di marcia posi-
zionata sul fronte ovest dell'edificio, e che risulta essere parallela a quella che scende al parcheggio interrato.
Ha una altezza interna sotto solaio di ml. 4.50; l’altezza interna media del controsoffitto sarà invece variabile
a seconda della destinazione d’uso sempre nel rispetto dei limiti normativi.
In particolare le superfici delle macro aree sopra definite sono:
1. NEGOZIO MQ. 1.060 ca.
2. RISTORAZIONE MQ. 1.060 ca.
3. PARCHEGGI MQ. 3.100 ca.
4. MAGAZZINI MQ. 285 ca.
5. UFFICI MQ. 1.100 ca.
6. AREE COMUNI (MALL) MQ. 460 ca.
7. POSTI AUTO N. 104
8. POSTI AUTO DISABILI N. 2
9. VANI TECNICI, USCITE DI SICUREZZA, ALTRO MQ. 35 ca.
Il piano primo è accessibile da più punti dalla galleria commerciale del piano terra, attraverso due corpi sca-
le posizionati sul fronte nord e che partono direttamente dall'interrato con anche due ascensori o da una sca-
la sul lato est che conduce direttamente nel patio della zona uffici. Da un punto di vista carrabile invece il
punto d'accesso è unico: una rampa a doppio senso di marcia conduce dall'ingresso sulla SR 11 direttamente
all'area parcheggio scoperto al piano primo.
Ci sono, altresì, vari punti di collegamento verticale con il piano inferiore ed anche direttamente con l’ester-
no, al fine di garantire le necessarie uscite di sicurezza previste dalla normativa antincendio.
PIANTA PIANO PRIMO INTERRATO -3.70
Il piano primo interrato si sviluppa su una superficie complessiva di mq. 8.250 ca., simile al piano terra, es-
sendone all'incirca la proiezione. L’altezza interna sotto trave è di ml. 2.70.
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A questo piano ci sono i parcheggi, i percorsi
verticali di accesso ai piani superiori, le uscite di
sicurezza che hanno accesso direttamente
all’esterno e i vani tecnici.
L'ingresso e l'uscita al piano interrato avvengo
con due rampe differenti collocate una sul lato
ovest, quella d'ingresso, e quella d'uscita sul lato
est. Entrambe sono realizzate in cemento e han-
no finitura a lisca di pesce.
Per i pedoni un sistema di collegamento vertica-
le costituito da una rampa mobile e da due vani
scale con ascensori, sul lato nord e da altri colle-
gamenti verticali distribuiti omogeneamente sul
piano, permettono di accedere direttamente
all'interno del mall o dei negozi stessi del centro;
lungo tutto il perimetro dell'interrato sono pre-
senti griglie e bocche da lupo per l'areazione na-
turale del parcheggio attraverso parte di affacci
diretti (come visibile dalle tavole grafiche allega-
te).
Complessivamente i posti auto sono:
1. VANI TECNICI, USCITE DI SICUREZZA, ALTRO MQ. 610 ca.
2. POSTI AUTO N. 282
3. POSTI AUTO DISABILI N. 9
Come previsto dalle normative antincendio vigenti (successivamente meglio descritte) il piano è sudpiso
in comparti di dimensioni definite sia dai limiti antincendio sia dalla necessaria ventilazione naturale mini-
ma pari ad 1/25 della superficie in pianta.
Tutto il piano è coperto da rete idranti interna, estintori e impianto di rilevazione incendio.
Attività previste all’interno del nuovo centro commerciale in esercizio
le attività presenti all’interno del centro commerciale oggetto del presente S.I.A. sono le seguenti:
ALIMENTARE mq 2.500 (SV)
ipermercato
NON ALIMENTARE mq 3.250 (SV)
ristorazione
bar
calzature
edicola
articoli sportivi
abbigliamento
articoli da regalo
articoli per la casa
ottica
elettronica
lavasecco
fotografia
nursery
uffici complementari alle attività
uffici
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Verifica standards L.R. 50/2012
Per la determinazione della definizione dei requisiti di una grande struttura di vendita, in riferimento alla
L.R. 50/2012 del 31.12.2012, si deve fare riferimento a:
art. 4 “Indirizzi regionali”
art. 19 “Grandi strutture di vendita”
art. 21 “Requisiti urbanistici ed edilizi”
art. 22 “ Requisiti ambientali e viabilistici”
In particolare si fa riferimento, in base all’art. 4 succitato, al Regolamento regionale n. 1/2013 del 21.06.2013
“Indirizzi per lo sviluppo del sistema commerciale” ed in particolare ai seguenti articoli:
art. 3 “Autorizzazione commerciale per grandi strutture di vendita”
art. 4 “Valutazione degli impatti”
art. 5 “Determinazione delle dotazioni di parcheggio”
Con riferimento alla determinazione delle dotazioni di parcheggio, ovvero alla verifica degli standard, si
procede quindi ai sensi dell’art. 5, comma 4 lettera b) e comma 5 del Regolamento regionale n. 1/2013.
Pertanto:
- superficie di vendita complessiva (SDV): mq. 5.750 (di cui mq. 2.500 del settore alimentare e mq.3.250 del
settore non alimentare);
- superficie lorda di pavimento complessiva destinazione commerciale (SLP): mq. 9.500;
Settore alimentare
SDV mq. 2.500 settore alimentare - SLP mq. 3.500
Area libera
Superficie di vendita mq. 2.500 x 2,50 = mq. 6.250
Area libera richiesta mq. 6.250
Area libera disponibile mq. 17.500
di cui a parcheggio SDV mq. 2.500 x 1,80 = mq. 4.500
SLP mq. 3.500 x 1,00 = mq. 3.500
Area a parcheggio richiesta: mq. 4.500
Settore non alimentare
SDV mq. 4.000 settore non alimentare - SLP mq. 6.800
Parcheggio
Superficie di vendita mq. 3.250 x 1,00 = mq. 3.250
Superficie lorda di pavimento mq. 6.800 x 0,80 = mq. 5.440
Area a parcheggio richiesta: mq. 5.440
Totale Standard a parcheggio richiesto: mq. 9.940 (4.500 + 5.440)
Area a Parcheggio disponibile: mq. 10.065
Si precisa che i percorsi veicolari e le aree destinate a parcheggio e stazionamento (carico/scarico) risultano
differenziati per i clienti e per gli approvvigionamenti.
Nelle motivazioni del parere di assoggettabilità si citava infine come “In relazione alle possibili interferenze ri-
spetto ad altri piani, progetti o interventi in zone limitrofe, lo studio non ha in alcun modo sviluppato ed approfondito il
tema della fascia di rispetto ferroviaria in relazione all’Alta capacità/alta velocità, né tanto meno alle esigenze del tra -
sporto pubblico e del traffico ciclabile, così come sul tracciato dell’ex sedime delle Ferrovie e Tramvie Vicentine”.
L’esame dei suddetti aspetti è in corso con gli uffici della Provincia competenti per materia, così come i ne -
cessari approfondimenti legati alla costruzione del fabbricato e connessi agli aspetti edilizio-urbanistici-com-
merciali. Le integrazioni fornite sono esaustive rispetto a quanto richiesto
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
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QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
L’analisi dello S.I.A. ricalca sostanzialmente quanto elaborato in fase di presentazione dello S.P.A., con una
corretta analisi dello stato di fatto, da cui emerge una situazione compromessa per quanto riguarda l’inqui-
namento atmosferico, in particolare tra le sorgenti emissive il traffico veicolare e la presenza di attività con
emissioni in atmosfera, ed in linea con quanto analizzato e concluso dal Piano di Risanamento dell’Atmosfe-
ra adottato dalla Regione Veneto. La conclusione a cui giunge lo studio è che l’ incremento stimato di veicoli
motorizzati in transito dovuto alla realizzazione del centro commerciale viene in qualche modo compensato
grazie al completamento e alla realizzazione di nuove componenti del sistema viario territoriale che permet -
tono una redistribuzione del traffico sulle perse arterie stradali esistenti e di progetto. In tal modo si evita,
nel sito di intervento, la congestione e la concentrazione in loco di mezzi motorizzati e delle conseguenti
emissioni inquinanti; per le emissioni atmosferiche generate dal funzionamento degli impianti, invece, il
proponente dichiara che l’impatto sull’atmosfera risulta essere basso in virtù del fatto che le tecnologie uti-
lizzate sono state progettate per ridurre al minimo le emissioni atmosferiche”.
Le conclusioni istruttore della procedura di verifica di assoggettabilità riportavano “Nel concordare come si sia
già in presenza di una evidente, cronica e diffusa criticità per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico, riconosciuta
anche a livello pianificatorio dalla Regione Veneto, non si può non rilevare che la presunta compensazione, caratterizza-
ta dalla realizzazione di nuove componenti del sistema viario territoriale (rotatoria), non sia già allo stato attuale in
grado di impedire il congestionamento del traffico ed incolonnamenti, con le conseguenti emissioni inquinanti aggiunti -
ve. Di conseguenza con l’apertura del centro commerciale la situazione non potrà che peggiorare dal punto di vista via -
bilistico (vedasi nel dettaglio lo specifico aspetto ambientale più sotto analizzato), pertanto risulta atteso un aumento
delle emissioni con un conseguente peggioramento della qualità dell’aria, seppur in modo non particolarmente significa -
tivo”.
Nelle motivazioni del parere di assoggettabilità si citava infine come “Le soluzioni viabilistiche proposte ed adot-
tate non appaiono idonee a sostenere l’aumento del volume di traffico conseguente all’attività prospettata, con conse-
guente peggioramento di una situazione già gravemente critica e deficitaria; tali conseguenze possono comportare con -
seguenze negative anche per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico su scala locale”.
Il progetto in esame ha pertanto preso in considerazione ulteriori proposte mitigative:
- bus navetta circolante in orari compatibili con le esigenze dei fruitori del centro commerciale pro-
mosso tramite attività di marketing che diano risalto alla scelta ecologica dell’abbandono del sistema
di mobilità privato, con effetti attesi nella riduzione delle vetture private in transito e relative emis-
sioni in atmosfera;
- accordi di vendita e campagna di promozione per il “km 0” con effetti attesi nella possibile diminu -
zione del traffico e di conseguenza delle emissioni atmosferiche;
- dotazione dei parcheggi sotterranei con appositi sistemi per filtrare gli inquinanti e conseguente at -
tenuazione delle emissioni atmosferiche;
- utilizzo di vegetazione “altamente assorbente” nelle aree verdi esistenti, già per altro proposta nello
screening, ed impegno dei proponenti per la piantumazione di 120 alberi in area che verrà indicata
dal Comune, con possibili effetti di filtrazione da parte delle piante degli inquinanti emessi dal traf -
fico indotto dalle nuove funzioni.
Le proposte mitigative presentate sono da considerarsi, in via generale, comunque positive, tuttavia la valu-
tazione conclusiva sul presente aspetto risulta negativa in correlazione con la matrice “Caratterizzazione
dell’Impatto Viabilistico” ed alle relative integrazioni richieste.
VALUTAZIONE
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In relazione al presente aspetto il parere risulta essere negativo, considerato il contesto territoriale su cui insiste
l’intervento e l’assenza di efficaci misure mitigative legate al traffico, che comportano un possibile peggioramento della
qualità dell’aria derivante dal contributo aggiuntivo determinato dall’intervento, a fronte di una situazione attuale già
critica.
CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
L’attuale progetto, rispetto alla precedente rappresentazione dello S.P.A., sembra recepire adeguatamente le
criticità sollevate con il precedente parere.
La Carta Idrogeologica del PAT, inpidua nell’area oggetto di studio la profondità della falda freatica è
compresa tra 0 e 2 m dal p.c. ovvero a circa 31,5 m. s.l.m.
Nella carta della Vulnerabilità intrinseca della falda del PTA, redatta in scala Regionale, l’area di studio rien -
tra tra le aree aventi un grado di vulnerabilità compreso tra medio e basso.
L’area è allacciata alla rete fognaria comunale. I reflui saranno convogliati al depuratore di Sant’Agostino
dove vengono trattate prima di essere immesse nel fiume Retrone.
La rete fognaria, posata nelle aree ad uso pubblico e private, risulta a servizio di tutto l’intervento edilizio e
le linee acque bianche e nere sono tutte convogliate nella fognatura pubblica esistente sulla SR 11 e sulla Via
Sottopasso Olmo.
In particolare sono state realizzate:
- linea di raccolta acque meteoriche con condotte variabili lungo il perimetro del fabbricato ad esclusione del
lato ovest, dove sono previste solamente le raccolte delle rampe di accesso ai parcheggi; le acque bianche
vengono poi convogliate nella fognatura pubblica;
- linea di tombinamento della fognatura a cielo aperto esistente a confine con l’esistente linea ferroviaria che
convoglia le acque nella fognatura pubblica esistente;
- due linee sul lato sud per le acque nere che si collegano con il tombinamento suddetto;
Le acque meteoriche raccolte dai coperti sono convogliate nella rete di smaltimento delle acque bianche col -
legata alla fognatura pubblica e sono state predisposti 5 punti di allacciamento.
E previsto un sistema di gestione delle acque meteoriche ricadenti sulle superfici impermeabilizzate idoneo
a garantire il trattamento delle stesse: le acque meteoriche raccolte dalle superfici coperte sono in prima
istanza convogliate ad un pozzetto disoleatore separatore gravimetrico per il trattamento delle acque di sca-
rico provenienti dal parcheggio e pertanto potenzialmente inquinati da olii minerali e idrocarburi.
Le acque nere immesse nel sistema fognario erano recapitate, a gravità, nella rete fognaria comunale che pas-
sava a cielo aperto lungo la linea ferroviaria Vicenza-Verona e tale situazione comportava impatti di tipo
igienico sanitario ; in fase di realizzazione dell’intervento oggetto di studio, è stata pertanto prevista anche la
tombinatura del suddetto canale, con una tubazione di diametro nominale 1000mm, atto a consentire una
continuità idraulica della sezione.
La società Acque Vicentine ha confermato che l’area Migross è servita dalla rete fognaria e che l’impianto di
depurazione a cui confluiscono le acque reflue è in grado di trattare le acque reflue di progetto, evidenzian-
do altresì come la restituzione nei corpi idrici superficiali avverrà senza pregiudizio per la qualità del siste -
ma idrico naturale.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
L’analisi dello S.I.A. ricalca sostanzialmente quanto elaborato in fase di presentazione dello S.P.A., con una
corretta analisi dello stato di fatto, da cui emergono situazioni di criticità evidenziate sia dalle Norme Tecni-
che del P.A.T. del Comune di Altavilla, così come dal Piano di Assetto Idrogeologico.
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In particolare, la Carta delle fragilità, che sudpide il territorio di Altavilla in base alle “Compatibilità geo-
logica ai fini urbanistici”, identifica l’area oggetto di studio come “Aree idonee a condizione di tipo D: area
di media o moderata pericolosità del P.A.I. e falda sub-superficiale”. I fattori determinanti all’appartenza a
tale classe sono: mediocri o scadenti caratteristiche geotecniche dei terreni, area di media o moderata perico -
losità del P.A.I., falda subsuperficiale; inoltre l’area ricade in zona esondabile o a ristagno idrico.
Le prescrizioni ed i vincoli inseriti nelle NT del PAT per le aree esondabili o a ristagno idrico sono le seguen -
ti:
- non è consentito alcun utilizzo edilizio per una distanza di 10 m dal piede esterno dell'argine maestro o co -
munque dall'area demaniale qualora più ampia;
- eventuali interrati, vivamente sconsigliati, saranno ben isolati e privi di accessi dall'esterno (rampe)
- mitigazione del rischio idraulico (sopraelevazione del piano campagna e stradale, miglioramento e allarga-
mento della rete idrografica, bacini di laminazione di elevato volume per compensare la sopraelevazione del
p. campagna).
Come prescritto dalle Norme Tecniche del PAT, il Piano interrato è stato impermeabilizzato per limitare le
infiltrazioni di acqua sotterranea ed è stato inoltre predisposto un sistema water stop al fine di limitare le in-
filtrazioni di acqua sotterranea nel piano interrato. Tuttavia è stato rilevato che in situazioni critiche il piano
interrato viene allagato. Pertanto viene utilizzato un sistema di pompaggio per allontanare l’acqua in condi-
zioni di allagamento.
Le caratteristiche di qualità chimica dei terreni, a livello generale, sono ricavate dai dati riportati nelle carte
sottostanti rappresentanti il contenuto di fondo dei principali elementi chimici (realizzate dall’ARPAV e
pubblicate in “Metalli e metalloidi nei suoli del Veneto” del 2011) consideranti il livello naturale del singolo
elemento nel suolo, ossia derivante soltanto dal materiale di partenza (contenuto pedo-geochimico) da cui ha
avuto origine il suolo e il livello usuale (contenuto di background), dove al contenuto naturale si sommano
gli apporti di origine antropica. Tutto ciò premesso, va evidenziato che l’ambito di progetto, risulta già an -
tropizzato.
Le conclusioni istruttore della procedura di verifica di assoggettabilità riportavano “La realizzazione dell’inter-
vento appare “migliorativa” unicamente in relazione al fatto che si è passati dalla presenza di un’attività produttiva ad
una nuova attività di tipo commerciale e non si prevedono ulteriori alterazioni delle condizioni del suolo e del sottosuolo
in quanto tutta l’area verrà pavimentata in asfalto per le vie di accesso e circolazione interna e per i parcheggi. Si ritiene
importante rilevare, tuttavia, come la presenza dei pozzi perdenti, così come presentata, possa rappresentare una fonte
di criticità evidente oltre a costituire un potenziale veicolo di contaminazione; la soluzione si pone parzialmente in con -
trasto con la normativa vigente; altra criticità evidente deriva dalla precedente presenza di attività industriali nel sito,
per la quale non sono state considerate potenziali contaminazioni, né risultano svolte, dal punto di vista chimico-
ambientale, specifiche analisi di caratterizzazione”.
Nelle motivazioni del parere di assoggettabilità si citava infine come “L’intervento prevede la presenza di pozzi
disperdenti in falda, in parziale contrasto con la normativa vigente (aspetto risolto) e non risulta presente alcuna ca-
ratterizzazione ambientale del sito, precedentemente occupato da un insediamento di tipo industriale, che portano a rite-
nere possibili potenziali impatti negativi e ricadute significative dell’iniziativa sulla componente suolo e sottosuolo; a
ciò si aggiunga l’impatto sull’ambiente idrico (subsuperficiale), determinato sia dai pozzi disperdenti sopra citati
(aspetto risolto), che dal mancato approfondimento della problematica relativa al rischio idraulico”..
Considerato che il progetto, pur dichiarando che il piano interrato è costruito a tenuta stagna, è fornito di
pompe di aspirazione e sollevamento dell’acqua di prima pioggia poi smaltite nella rete idrografica si chiede
di conoscere:
-la provenienza dell’acqua;
- la quantità di acqua che si ritiene di dover espellere dall’interrato (quantità riferita ad fenomeni atmosferici
di picco nei tempi di ritorno previsti dalla normativa vigente);
- la destinazione finale dell’acqua espulsa;
- la dimostrazione analitica che l’acqua espulsa può essere raccolta dal ricettore finale.
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Si richiede, inoltre, di avere il materiale citato al punto “4.4 Suolo e sottosuolo”, ove si citano le determina-
zioni delle caratteristiche del suolo e sottosuolo e del suo eventuale stato di alterazione e inquinamento in re-
lazione alle attività pregresse nell’area oggetto di studio.
Le integrazioni fornite non sono state esaustive ed, in particolare, si rileva come contrariamente a quanto
esposto nel corso dell’incontro di presentazione ed a quanto esplicitamente asserito nello S.I.A., non sia stato
fornito alcun dato oggettivo (es. analisi chimica); tali dati risultano fondamentali, a fronte della attività pro -
duttiva pregressa, per assicurare che i nuovi manufatti insistano su sedime conforme alle CSC di legge e solo
una puntuale indagine analitica , se del caso anche solo perimetrale e mirata, può fornire tale evidenza.
Infatti, contrariamente a quanto affermato dalla ditta, la mera destinazione d’uso non garantisce assenza di
contaminazione e le strutture in cls non sempre garantiscono da eventi di inquinamento anche importanti;
tale aspetto risulta rilevante tenendo altresì conto che avrebbe dovuto esservi una tracciabilità del terreno ri-
mosso per attuare l’intervento; non è pertanto possibile procedere alla valutazione del tema qualità ambien-
tale del suolo/sottosuolo, né pregressa né attuale, per assenza completa di dati su una matrice ambientale
fondamentale visto il contesto territoriale interessato.
VALUTAZIONE
In relazione al presente aspetto il parere risulta essere negativo, considerato il contesto territoriale su cui insiste
l’intervento e il mancato esaustivo riscontro dei dati richiesti; il potenziale significativo impatto ambientale derivante
dal presente aspetto non è stato affrontato e non sono state prodotte le analisi richieste. Tali aspetti erano peraltro già
stati evidenziati nel parere di assoggettamento alla procedura di V.I.A.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
L’attuale zonizzazione acustica del Comune di Altavilla Vicentina classifica la zona all’interno della quale è
progettata l’attività del centro commercial/direzionale nella classe acustica IV; nella stessa classe si trovano
anche i ricettori residenziali limitrofi ad est, oltre la SP 34, ed il ricettore commerciale sito ad ovest,
attualmente punto vendita di calzature; anche i rimanenti ricettori residenziali e commerciali, siti a nord,
oltre via Olmo, e ricadenti nel territorio comunale di Creazzo, si trovano in una classe acustica IV, per la
quale vigono i seguenti limiti:
Lim diurno Lim diurno Lim differenziale di immissione
Classe e descrizione
Immissione dB(A) Emissione dB(A) diurno dB(A)
IV Area di intensa attività
65 60 5
umana
Lim notturno Lim notturno Lim differenziale di immissione
Classe e descrizione
Immissione dB(A) Emissione dB(A) notturno dB(A)
IV Area di intensa attività
55 50 3
umana
Il clima acustico della zona nello stato di fatto è controllato, oltre che dai transiti lungo la vicina linea
ferroviaria, dal rumore prodotto dal traffico veicolare lungo via Olmo, lungo la SP 34 e le altre vie che si
intersecano con via Olmo e danno accesso al vicino quartiere del Comune di Creazzo.
Le conclusioni istruttore della procedura di verifica di assoggettabilità riportavano “Lo Studio di Impatto Acu-
stico presenta delle incongruenze con riguardo all’applicazione del DPR 142/04 e alla valutazione del livello di emissio-
ne e differenziale, oltre a dichiarare non necessaria l’analisi del periodo notturno, pur in presenza di impianti tecnologici
che presumibilmente operano sulle 24 ore. Il tracciato della viabilità interna presenta una distanza da alcuni ricettori
potenzialmente critica.
L’analisi della presente matrice ambientale porta a rilevare talune criticità che indicano la possibile presenza di impatti
aggiuntivi signficativi”.
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Nelle motivazioni del parere di assoggettabilità si citava infine come “Lo studio sull’impatto acustico evidenzia
effettive criticità, come evidenziate in premessa, che portano a ritenere possibili impatti negativi e significativi
sull’ambiente; va inoltre evidenziato l’insufficiente livello di approfondimento sviluppato per la caratterizzazione delle
risorse naturali, flora e fauna”.
Il clima acustico pre-esistente, della zona oggetto di valutazione, è fortemente influenzato dal traffico veico-
lare transitante lungo la S.R. 11, lungo la S.P. 34 e lungo la linea ferroviaria posta a sud. L’attività di prossima
apertura, secondo il tecnico redattore del documento di Valutazione Previsionale di Impatto Acustico, non vi
apporterà pertanto significative modifiche.
La documentazione di previsione di impatto acustico presentata consente di concludere, secondo gli autori,
che l’attività del centro commerciale/direzionale rispetterà i limiti acustici vigenti, in periodo diurno, intesi
come livelli di emissione, livelli di immissione valori limite di immissione differenziale. Manca tuttavia la
verifica del clima acustico in periodo notturno e la verifica dei livelli assoluti e differenziali sempre in perio -
do notturno. Quindi si chiede di verificare tali livelli di emissioni acustiche prodotte dagli impianti funzio -
nanti in periodo notturno, per la verifica della conformità dei limiti di immissione, emissione e differenziale.
Le integrazioni fornite sono esaustive rispetto a quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Lo S.I.A. analizza la Legge Regionale del Veneto N. 17 del 7 agosto 2009: “Nuove norme per il contenimento
dell’inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell’illuminazione per esterni e per la tutela
dell’ambiente e dell’attività svolta dagli osservatori astronomici”, prevedendo l’utilizzo di soli sistemi che
garantiscano la non dispersione della luce verso l’alto.
Dal punto di vista dell’esposizione a radiazioni non ionizzati ad alta frequenza è stato verificato che
attualmente i valori soglia sono rispettati, mentre il progetto per ora non prevede l’installazione di sistemi di
radiotelecomunicazione.
Per quanto riguarda l’esposizione a radiazioni a bassa frequenza, l’area ricade al di fuori dalle fasce di
rispetto di elettrodotti.
Il progetto non porta a modifiche dello scenario attuale, non apporta alcun impatto ambientale aggiuntivo
rispetto alla situazione attuale.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
La SR 11 è caratterizzata dalla presenza di strutture ed edifici a destinazione commerciale (fronti strada), po-
sti in modo quasi continuo lungo l'asse stradale. La funzione commerciale è accompagnata da una rilevante
presenza di edifici di natura produttiva (artigianali – industriali) e residenziali. Da rilevare anche l'incidenza
degli spazi agricoli (territorio agropolitano - agricoltura periurbana - PTRC).
L’area in esame non ha vincoli “paesaggistici” Il fabbricato, oggetto di studio, è realizzato ed è una grande
struttura di vendita già confermata dalla pianificazione territoriale, di cui si affronta l’analisi di impatto am-
bientale per ottenere la definizione di Centro Commerciale e quindi ottenere le relative licenze di vendita.
Tale area è posizionata in un lotto racchiuso tra le principali infrastrutture esistenti, la strada regionale 11 a
nord, Via Sottopasso Olmo ad Est, la strada provinciale 34 e la ferrovia a sud, altra proprietà occupata da
una grande struttura di vendita ad Ovest. Dal punto di vista morfologico l’area è pianeggiante e appartiene
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all’ambito della alta pianura vicentina. Il sito che ospita l’area oggetto di studio si trova all’interno di un’area
urbanisticamente designata a sviluppo
produttivo e commerciale, tutto l’asse di collegamento est-ovest, che comprende anche Altavilla Vicentina,
su cui insiste anche l’area, è stato designato nello strumenti urbanistico provinciale (PTCP di Vicenza) come
luogo di formazione della cosi detta “strada mercato Montebello Vicentino – Vicenza” , ambito produttivo
connotato da funzioni miste, manifatturiere e terziarie e con presenza di attività commerciali a nastro lungo
la SR 11 in cui le azioni devono essere volte “…a riqualificare gli insediamenti delle medie e grandi strutture
di vendita nonché di parchi commerciali, cercando di sfruttare le potenzialità esistenti, recuperando e riqua-
lificando le aree dismesse o sottoutilizzate per il miglioramento della qualità dei servizi territoriali.”
Nel complesso il paesaggio, artificializzato, presenta una edificazione disomogenea costituita da edifici abi-
tativi alternati a realtà produttive, commerciali e terziarie ma anche a campi coltivati a seminativo. Le princi -
pali trasformazioni del territorio sono riconducibili alle attività produttive che sempre più spesso negli ulti-
mi anni hanno lasciato il posto a realtà commerciali e terziarie. L’assenza di “gerarchia” tra i persi “mate -
riali urbani” che si attestano sulla SR11 (infrastrutture, manufatti commerciali e produttivi, residenza, spazio
aperto), è all’origine di forme di interferenza la cui coesistenza pone notevoli problemi; ne sono un esempio
le forme di congestione da traffico e i problemi sulla viabilità, gravata da carichi veicolari di mezzi sia legge-
ri che pesanti, da frequenti intersezioni con la viabilità trasversale, ma anche alla mancata razionalizzazione
e discretizzazione degli accessi carrabili delle attività presenti a nastro lungo l’asse stradale; la strada, infatti,
è notoriamente fortemente trafficata durante le ore diurne dei giorni infrasettimanali, e si colloca tra le strade
più trafficate della Provincia, con frequenti esaurimenti della capacità e conseguenti accodamenti anche chi-
lometrici che si protraggono anche alle strade ad essa affluenti. In generale, altre criticità riscontrate nell’area
sono legate alla scarsa qualità degli spazi pubblici in genere e al valore residuale dello spazio aperto interclu-
so tra le perse infrastrutture e tra queste tra le piastre industriali e commerciali, che sommate al traffico
sulla viabilità di collegamento generano un’immagine architettonica/paesaggistica non è certo tra le più rap -
presentative per qualità
Il progetto oggetto di studio non ha apportato modifiche agli elementi costitutivi del paesaggio, consideran-
do innanzitutto che le dimensioni e proporzioni dell’edificio progettato non si sono di molto scostate da
quelle dell’edificio preesistente, e dunque non hanno comportato modificazioni all’assetto scenico o panora-
mico del contesto,
Il proponente si definisce cosi l’intervento ”….. il progetto fondato su una alta qualità del disegno architetto-
nico, contribuisce al miglioramento da un punto di vista estetico e percettivo dell’area; si denota anche che il
progetto è ben integrato nel contesto, in particolar modo in riferimento alla connotazione di “strada merca -
to” della SR 11 come indicato nei vari strumenti di pianificazione.”..
L’intervento è inserito in una zona fortemente antropizzata, nel progetto di inserimento di un nuovo edificio
in sostituzione di quello vetusto, non è stato preso in considerazione nessuno studio per la realizzazione di
aree a verde.
La proposta di compensazione consiste nella piantumazione di un certo numero di piante in aree inpidua-
te dal comune, deve comune essere migliorata, con presentazione di un piano di dettaglio corredato da ade -
guato computo metrico estimativo. Le integrazioni fornite risultano esaustive rispetto a quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
A seguito dell’analisi dello S.P.A., con successive integrazioni, le conclusioni istruttore della procedura di
verifica di assoggettabilità riportavano “Si ritiene lo studio del traffico presentato dalla proponente incompleto di
alcuni fondamentali aspetti, sia in relazione all’amplificazione dei flussi rilevati , così come alla loro distribuzione ed al
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calcolo di tutte le componenti interessate; altre criticità emergono in relazione al confronto tra matrici “ante operam” e
“post operam” e non appare inoltre chiaro come sia stato possibile estrapolare la matrice ante operam relativa all’anno
2012 dato che i rilievi sono stati effettuati nel gennaio 2014. Infine, non viene definito un LOS per l’intera intersezione
e non viene presentato il calcolo del Livello di Servizio dei tronchi stradali analizzati nei paragrafi precedenti e, allegato
allo studio del traffico, viene riportato il conteggio classificato dei flussi nella sezione 1 direzione A e B ma non vengono
riportati i conteggi classificati delle manovre ai nodi (4 nodi). In considerazione di quanto sopra riportato e rilevando
inoltre la mancata correlazione ed analisi con la limitrofa attività commerciale ed all’evidente sovrapposizione degli
accessi, si ritiene che per la presente matrice vi sia un potenziale impatto negativo e significativo sull’ambiente”.
La conseguente valutazione qualitativa portava a ritenere come” Il tema relativo alla caratterizzazione della
componente legata al traffico ed alla viabilità evidenzia un impatto rilevante, che porta a ritenere presente un impatto
negativo e significativo sull’ambiente, con la necessità di specifici approfondimenti, sia dal punto di vista dello studio,
come sopra specificato, che dal punto di vista delle soluzioni progettuali necessarie ad affrontare una situazione di
evidente e conclamata criticità
Nelle motivazioni del parere di assoggettabilità si citava infine come “Le soluzioni viabilistiche proposte ed
adottate non appaiono idonee a sostenere l’aumento del volume di traffico conseguente all’attività prospettata, con
conseguente peggioramento di una situazione già gravemente critica e deficitaria; tali conseguenze possono comportare
conseguenze negative anche per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico su scala locale”.
La documentazione prodotta in fase di presentazione dello S.I.A. abbisogna delle seguenti
integrazioni/chiarimenti al fine di consentire un’adeguata ed esaustiva valutazione:
• i range per la definizione dei livelli di servizio delle intersezioni a rotatoria indicati nel manuale HCM
2000 sono persi da quelli riportati nello Studio di Impatto Viabilistico pertanto i livelli di servizio riportati
nelle tabelle riassuntive sono da rivedere;
• non appare giustificata la scelta di ridurre del 60% i flussi del venerdì rispetto a quelli del sabato. Tale
riduzione porta ad una sottostima del traffico indotto dall'area commerciale;
• l'analisi con l'ausilio del software di microsimulazione ha riguardato un solo scenario; appare invece utile
presentare i risultati dell'analisi microsimulativa per tutti gli scenari analizzati in precedenza al fine di
mettere in luce le differenze ed eventuali criticità analizzando i LOS delle intersezioni adiacenti all'area di
studio e non solamente quelli degli accessi posti sulla SR11;
• non è chiaro inoltre se la proposta di modifica per gli accessi dell'area Pittarello sia stata concordata con la
proprietà e con gli Enti competenti, ciò al fine di stabilirne l’eventuale possibilità applicativa;
• appare utile studiare anche una persa conformazione degli accessi/recessi dell'area Migross utile per il
confronto con la soluzione di modifica prospettata per l'area Pittarello.
Rispetto alle integrazioni pervenute si evidenzia quanto segue:
- si sostiene che la realizzazione di una pista ci clabile che aggiri a sud la rotatoria di via Sottopasso Olmo sia
fisicamente impossibile data la presenza di un edificio adiacente all’anello della rotatoria, tuttavia viene
proposto un percorso promiscuo auto-bici;
- è stata fatta un’analisi della mobilità relativa al trasporto pubblico locale con alcune valutazioni in termini
di offerta del TPL secondo i dati forniti da SVT. Si afferma che nelle ore di punta della struttura commerciale
il coefficiente di riempimento del TPL sia accettabile, inoltre nello SIV è stata considerata una percentuale
minima (5%) da assegnare al TPL + mobilità pedonale + due ruote. Per quanto riguarda i percorsi pedonali
non è stata fatta un’analisi della domanda, si afferma solamente la possibilità di attrezzare un
attraversamento della S.R.11 lato nord in corrispondenza dello spartitraffico prima dell’innesto con il
comparto in questione;
- per quanto riguarda l’allestimento delle fermate e il posizionamento degli attraversamenti pedonali si
rimanda ad uno schema, che non è stato allegato, concordato con l’Azienda SVT previa verifica e messa a
disposizione delle aree. Si precisa che il costo di tali interventi non debba ricadere sui soggetti attuatori
Migross – Casabella;
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- non sono stati rivisti i livelli di servizio delle intersezioni a rotatoria secondo i range definiti nel manuale
HCM 2000 sostenendo che i LOS sono quelli specificati dal software SIDRA;
- la riduzione del 60% dei flussi del venerdì rispetto a quelli del sabato è stata giustificata affermando che i
rilievi di venerdì 18.09.2015 hanno contato un traffico inferiore del 35% rispetto a quello assunto nello SIV
del 26.03.2016 e che i dati di affluenza forniti da Migross per il mese di aprile 2016 (numero scontrini,
passaggi ai tornelli, ecc.) rilevano una affluenza ridotta del venerdì rispetto al sabato del 65% - 67% ma tali
dati non sono stati presentati;
- non sono stati presentati i risultati dell’analisi microsimulativa per tutti gli scenari analizzati sostenendo
che “le verifiche effettuate ed inserite nello SIV per il venerdì e il sabato consentono di apprezzare
adeguatamente lo stato della circolazione (...) senza necessità di ulteriori, ridondanti, inutili e dispendiose
ripetizioni, anche tenuto conto che la Commissione V.IA. dovrebbe esprimersi sulla compatibilità
ambientale complessiva dicasi sui parametri ambientali significativi e non già sulle verifiche di traffico nelle
opere di punta che sono di semplie supporto al V.I.A.”;
- la modifica degli accessi all’area Pittarello, che prevede solo lavori di segnaletica; è stata concordata dal
rappresentante di Casabella con il rappresentatnte di Pittarello, tuttavia tale modifica deve essere approvata
dai Comuni di Creazzo e Altavilla Vicentina;
- per quanto riguarda la conformazione degli accessi/recessi dell’area Migross si sostiene che la
conformazione preferibile sia quella presentata al punto precedente.
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VALUTAZIONE
In relazione al presente aspetto il parere risulta essere negativo, considerato il contesto territoriale su cui insiste
l’intervento e il mancato esaustivo riscontro dei dati richiesti; il significativo impatto ambientale derivante dal presente
aspetto non è stato affrontato in modo organico e complessivo e non sono state realizzati/proposti interventi mitigativi
efficaci per affrontare il peggioramento della viabilità derivante dal contributo aggiuntivo determinato dall’intervento, a
fronte di una situazione attuale già critica. Tali aspetti erano peraltro già stati evidenziati nel parere di assoggettamento
alla procedura di V.I.A..
CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
A seguito dell’analisi dello S.P.A., con successive integrazioni, le conclusioni istruttore della procedura di
verifica di assoggettabilità riportavano “In considerazione di quanto visibile nel progetto, non risulta comprensibile
quale sia il modo in cui la riqualificazione sopra descritta possa essere concretamente realizzata; inoltre nel tratto
compreso fra la rotatoria interessata e quella successiva ci sono zone arboree che ospitano la riproduzione di specie
avicole interessanti dal punto di vista naturalistico e non certo riconducibili al modesto valore faunistico dichiarato.
Se da un lato il complesso in costruzione non andrà a disturbare sensibilmente tale zona, si reputa comunque utile un
maggiore approfondimento su un punto che si ritiene esaurito senza il necessario dettaglio”.
Nelle motivazioni del parere di assoggettabilità si citava infine come “Lo studio …(omissis)…; va inoltre
evidenziato l’insufficiente livello di approfondimento sviluppato per la caratterizzazione delle risorse naturali, flora e
fauna”.
La documentazione prodotta in fase di presentazione dello S.I.A evidenzia come l’ambito interessato dal
progetto possa ricondursi ad habitat definiti in legenda come città, centri abitati e siti industriali attivi, tutti
ambienti caratterizzati da valori naturalistici molto bassi.
Lo stato di fatto del verde pubblico presente nell’immediato intorno dell’area progetto è alquanto degradato
con presenza di sporadici esemplari arborei e filari di siepi lungo le strade e i piazzali degli esercizi
commerciali presenti lungo la strada provinciale; elementi arborei spontanei sono invece inpiduabili lungo
le scarpate della ferrovia e al margine di qualche coltivo.
L’area di intervento si colloca esternamente al Sito di Importanza Comunitaria (SIC) denominato ”Colli
Berici”, codice sito IT3220037 a circa 1,7 km di distanza. In virtù della significativa distanza dall’area di
progetto il proponente non ha ritenuto opportuno considerare i potenziali effetti prodotti dall’opera in fase
di esercizio sul Sito Natura 2000. L’area di analisi sulla componente biotica è stata infatti concentrata
all’interno di un buffer circolare di circa 400 m di raggio
Sinteticamente quindi, per la componente fauna si afferma che:
- il progetto non comporterà trasformazioni piu’ o meno cospicue di aree con presenze faunistiche
significative;
- non comporterà modifiche degli assetti preesistenti del suolo e, di conseguenza, l’alterazione del sistema di
habitat di tali aree e di quelle immediatamente adiacenti, tenendo conto anche della modesta importanza che
rivestono tali habitat per le specie faunistiche di interesse naturalistico, scientifico e/o economico
(selvaggina, animali oggetto di raccolta);
- il progetto non determinerà danni o disturbi su animali nella aree di contatto delle opere di progetto come
ad esempio l’uccisione di esemplari da parte del traffico indotto, la morte di uccelli che vengano a contatto
con cavi di alta tensione, l’allontanamento di organismi sensibili provocato dalla presenza di persone ecc.;
- il nuovo fabbricato non costituirà barriera lungo percorsi importanti per gli spostamenti di specie animali
mobili. Non saranno quindi alterati spostamenti obbligati verso le aree di riproduzione, linee di migrazione,
spostamenti abituali verso aree di alimentazione o rifugio;
- il centro commerciale non comporterà alterazioni quali-quantitative in corpi idrici limitrofi.
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Il proponente ritiene nel complesso che gli interventi previsti nell’area urbanizzata in cui sorgerà il nuovo
complesso commerciale (ambito di modesto valore faunistico e vegetazionale se messo in relazione alle aree
della collina limitrofe), possano determinare impatti nulli o trascurabili sull’ecosistema urbano presente
nell’immediato intorno.
A tal proposito si sottolinea che, in considerazione della dotazione di verde prevista come misura
compensativa (circa120 alberature in un’area da concordare con il Comune), gli habitat appetibili per le
specie antropotolleranti potranno aumentare configurando quindi per tale componente un impatto positivo.
All’interno del sito di intervento verranno inoltre realizzate alcune piantumazioni di filari erborati, nei
piazzali dei parcheggi).
La valutazione complessiva del presente aspetto verrà prodotta a seguito delle integrazioni di seguito
richieste ed in correlazione con quanto indicato nelle matrici “Inquinamento atmosferico” e “Paesaggio”:
- non essendo indicata con precisione quale sia la vegetazione “altamente assorbente”, si ritiene che
vadano integrati gli elaborati di progetto con una planimetria delle sistemazione a verde, con
indicazione delle specie impiegate, delle loro dimensioni, della tipologia (alberi ceppaia o altofusto;
arbusti, siepi, prati, fioriture) e della quantità/posizione;
- vada predisposta una tavola di progetto relativamente all’intervento indicato di “realizzazione di
alberature nei piazzali esterni”, riportante le posizioni, le quantità, le specie impiegate, le loro
dimensioni e tipologie.
Rispetto alle integrazioni richieste non è stata prodotta la planimetria relativamente all'intervento di
realizzazione di alberature nei piazzali esterni, riportante le posizioni, le quantità, le specie impiegate, le
loro dimensioni e tipologie.
VALUTAZIONE
In relazione al presente aspetto il parere risulta essere negativo, considerato il contesto territoriale su cui insiste
l’intervento e l’assenza dei dati richiesti, necessari per definire compiutamente una delle poche misure mitigative
possibili.
CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Lo studio degli impatti su questa componente ambientale prende in considerazione il rischio a cui sono
esposti gli inpidui che potenzialmente possono venire a contatto, direttamente o indirettamente, con
l’impianto in discussione. È quindi importante identificare le cause di rischio per la salute umana connesse
all’esercizio dell’impianto con particolare riferimento ai seguenti aspetti:
- presenza di sostanze tossiche e radioattive;
- presenza di agenti patogeni biologici;
- emissioni aeriformi;
- emissioni di rumori e vibrazioni.
L’analisi di questi parametri consente di valutare da un punto di vista concettuale il coefficiente di rischio
per la salute pubblica, utilizzando le valutazioni fatte per le altre componenti ambientali.
Alla luce delle informazioni disponibili allo stato attuale si evince che il Comune di Altavilla non rientra tra i
Comuni a rischio radon.
La zona oggetto di studio ricade in un’area fortemente condizionata dalla presenza di sorgenti di emissioni
di inquinanti atmosferici. In particolare le sorgenti maggiormente evidenti sono rappresentate dalla presenza
della trafficata strada SR11 e di alcune acciaierie presenti in zona.
All’interno della VAS del PAT è stata inpiduata la presenza di alcune attività a rischio incidente rilevante,
ubicate nel territorio comunale di Vicenza, ai confini con Altavilla la localizzazione è visibile nella seguente
immagine:
1. Acciaierie Valburna Spa;
2. Satef Huttens Albertus Spa;
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3. Sveco Srl
Inoltre su indicazione degli uffici comunali di Altavilla, si è riscontrata la presenza in via Olmo n.64 la
presenza della Ditta Tobaldini S.p.A. inserita nell’inventario nazionale del Ministero dell’Ambinete degli
stabilimenti suscettibili di causare incidenti rilevanti ai sensi dell’art. 15 comma 4 del D.Lgs. 17 agosto 1999
n. 334 s.m.i.; in merito a questo come integrazione si doveva verificare la redazione dell’elaborato RIR e
acquisito il parere tecnico di cui al D.lgs 334/99. Le integrazioni fornite risultano esaustive rispetto a quanto
richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
OSSERVAZIONI PERVENUTE
Nell’ambito del procedimento sono pervenute le seguenti osservazioni:
in data 22.01.2016 da parte dell’Autorità di Bacino, con nota agli atti in data 25.01.2016 con prot.n.4604;
in data 27.01.2016 da parte del Comune di Vicenza, con nota agli atti in data 28.01.2016 con prot.n.5722;
in data 02.02.2016 da parte del Comune di Creazzo, con nota agli atti in data 02.02.2016 con prot.n.7129.
Le tre note, sono state trasmesse al proponente, per le considerazioni di pertinenza, con nota n.7836 del
04.02.2016.
Di seguito vengono sinteticamente riproposte le contro deduzioni alle singole osservazioni, accompagnate
da un giudizio valutativo sulle stesse.
Autorità di Bacino
In relazione all’osservazione dell’Autorità, il proponente considera che, alla luce di quanto riportato nelle
Norme Tecniche del PAI, l’intervento oggetto di studio risulta essere possibile in quanto autorizzata in data
antecedente alla data di adozione del Piano, tuttavia è subordinata alla verifica della compatibilità con le
situazioni di pericolosità e gliinterventi devono essere realizzati secondo soluzioni costruttive funzionali a
rendere compatibili i nuovi edifici con la specifica natura o tipologia di pericolo inpiduata.
In coerenza con quanto prescritto dalle NT del PAI, sono state adottate misure progettuali atte a garantire la
sicurezza del parcheggio interrato attraverso:
la completa impermeabilizzazione dei muri contro terra e della platea di fondazione, per cui si ritiene
assolutamente improbabile la venuta d’acqua dalla falda;
la realizzazione di un adeguato smaltimento delle acque meteoriche scolanti che si è verificato essere solo
riferite agli apporti provenienti dalle le rampe di accesso e provenienti dalle griglie di areazione del
parcheggio. Il sistema di gestione delle acque è visibile nella allegata planimetria “PROGETTO RETE
SCARICHI ACQUE NERE – BIANCHE” (DOC.01.01_PINT_nere_bianche) in cui è possibile osservare il
percorso delle acque di pioggia che arrivano al piano interrato.
L’espulsione di acqua dal piano interrato, avviene attraverso la messa in funzione di due gruppi di pompe
ubicate in due vani a est e a ovest del piano interrato. In ogni vano, sono presenti due pompe ausiliare tipo
Lowara modello DL 125, il cui funzionamento viene garantito in fase di black out dalla presenza di un
gruppo di elettrogeno.
Conclusione
Quanto presentato dal proponente soddisfa quanto richiesto/proposto dall’Autorità di Bacino.
Comune di Vicenza
Per quanto riguarda le osservazioni del Comune di Vicenza che riguardavano la verifica di inserimento di
una corsia “salta coda” sulla direttrice da Alte Ceccato a Vicenza in avvicinamento alla rotatoria di via
Sottopasso Olmo, nonché l’allestimento di due coppie di fermate del TPL a monte e a valle dell’intersezione,
nello Studio di Impatto Viabilistico rev. C si sostiene che la rotatoria, così come è stata progettata, migliora la
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situazione che si sarebbe venuta a creare mantenendo l’intersezione regolata da semplice diritto di
precedenza e che la “corsia “salta coda” non è fisicamente possibile data la mancanza degli spazi necessari.
Si sottolinea inoltre che l’Azienda SVT non ha lamentato disturbo e/o rallentamento alle linee di TPL.
Conclusione
Quanto presentato dal proponente non soddisfa quanto richiesto/proposto dal Comune di Vicenza.
Comune di Creazzo
Per quanto riguarda le osservazioni del Comune di Creazzo la ditta ha provveduto a rispondere ai seguenti
punti:
1) è stata estesa l’analisi anche all’ora di punta del sabato mattina (11.00 – 12.00) ma non del sabato
pomeriggio/sera;
2) si afferma che l’ora 18.00 – 19.00 comporta un minor numero di veicoli generati/attratti dalla struttura
pertanto l’analisi non viene integrata con tale fascia oraria;
3) si ritiene superflua un’ulteriore analisi delle matrici O/D per la corretta valutazione della distribuzione dei
flussi indotti affermando che la matrice O/D dello stato di fatto è un'elaborazione scientifica di software
specialistici;
4) si afferma che i dati rilevati in entrata/uscita dal supermercato attualmente presente sono molto inferiori
alle stime inserite nello SIV pertanto non si ritiene utile valutare lo scenario con la sola attività Migross
aperta;
5) si ritiene che il fenomeno del “pass-by trips” sia ovvio e ben noto, pertanto non si è proceduto ad
effettuare le verifiche senza la riduzione del traffico, né per la giornata del venerdì nè per quella del sabato;
6) per quanto riguarda l’accessibilità ciclo-pedonale si rinvia ai precedenti punti della risposta agli Enti;
7) si precisa che la metodologia utilizzata prevede la distinzione tra veicoli leggeri e pesanti, entrambe le
classi sono considerate separatamente, ognuna con le proprie caratteristiche;
8) non è stata riportata l’analisi del fattore dell’ora di punta facendo presente che il SIV considera già la
massima ora di punta;
9) si afferma che la procedura utilizzata dal software SIDRA fa riferimento alla teoria del gap Acceptance e
alle modifiche introdotte da Akcelik e Troutbeck i quali indicano la colonna delle intersezioni semaforizzate
per il calcolo del LOS delle rotatorie;
10) la diminuzione dei flussi della SR11 viene giustificata con l’aumento dei flussi sulla direttrice a sud della
ferrovia;
11) la svolta a sinistra da via Sottopasso Olmo in ingresso all’area commerciale non viene inibita ritenendo
utile non aumentare il carico sulla rotatoria;
12) si sottolinea che la sezione ristretta del sottopasso ferroviario è stata considerata sia nel modello di rete
che nella micro-simulazione;
13) si afferma che l’approfondimento SITAVE e AV/AC è stato effettuato dal relatore della VIA ma non sono
stati implementati scenari infrastrutturali futuri;
14) si precisa che l’interazione con la struttura SIAD è stata analizzata per l’intera rete nello scenario di fase
2;
15) si sottolinea come l’innesto alla rotatoria di via Sottopasso Olmo, per le provenienze da Vicenza, non
possa essere migliorato visti i vincoli esistenti mentre l’attraversamento pedonale lato Verona è già stato
migliorato con l’isola zebrata e verrà modificato con la proposta delle fermate SVT di cui al punto 7). Si
precisa inoltre che la riqualificazione a rotatoria del nodo semaforizzato SR11 – via Trieste e la
riorganizzazione del nodo SR11 – viale Italia non possa essere di competenza di Migross – Casabella, ai quali
è già stata chiesta la rotatoria di via Sottopasso olmo sulla SR11.
Conclusione
Quanto presentato dal proponente non soddisfa quanto richiesto/proposto dal Comune di Creazzo.
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VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
Il progetto non presenta interferenze rispetto ad altri piani, progetti o interventi in zone limitrofe.
Considerazioni specifiche sono state svolte sugli impatti e risultano esplicitate nelle singole matrici
ambientali sopra descritte.
Rilevato la presenza di puntuali e sostanziali osservazioni pervenute dall’Autorità di Bacino dei Fiumi
Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta, Bacchiglione e dai Comuni di Creazzo e Vicenza e valutate le
controdeduzioni formulate dall’azienda.
L’analisi degli impatti porta a ritenere che l’attività proposta comporti impatti significativi per l’ambiente,
anche potenziali, con particolare riferimento alla rilevanza ed alle sensibilità del contesto del sito
inpiduato, piuttosto che all’intervento previsto; per alcuni di tali aspetti il proponente non ha ritenuto di
fornire i dati tecnici ed ambientali richiesti dalla Commissione.
Le criticità evidenziate risultavano già esplicitate nella procedura di verifica di assoggettabilità intrapresa nel
corso del 2014 e che aveva portato all’espressione di un parere di assoggettamento alla procedura di
Valutazione di Impatto Ambientale, ma non sono state adeguatamente affrontate e risolte dal proponente.
Il parere espresso dalla Commissione è relativo alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale.
Tutto ciò premesso si esprime
PARERE CONTRARIO
All’intervento,in considerazione delle motivazioni sopra descritte.
Si raccomanda al Comune di Altavilla Vicentina di proseguire nell’accertamento sul tema qualità
ambientale del suolo/sottosuolo, considerato che non è stato possibile procedere alla valutazione, né
pregressa né attuale, per assenza completa di dati, non ostante gli stessi fossero stati dichiarati come
disponibili nello S.I.A. e poi richiesti come integrazioni al proponente da parte della Commissione. Si tratta
di una matrice ambientale fondamentale, visto il contesto territoriale interessato, e la definizione di una
mera destinazione d’uso non garantisce assenza di contaminazione, contrariamente a quanto affermato dal
proponente; tale aspetto risulta rilevante, tenendo altresì conto che avrebbe dovuto esservi una tracciabilità
del terreno rimosso per attuare l’intervento e la precedente presenza nel sito di un’attività produttiva.
Vicenza, 29 giugno 2016
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
Dott.ssa Silvia Chierchia Andrea Baldisseri
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