Decreto Presidenziale - Parere Commissione VIA
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
N° 112 DEL 18/08/2015
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: DITTA EURO CART SRL - GIUDIZIO DI COMPATIBILITA' AMBIENTALE
E CONTESTUALE APPROVAZIONE PROGETTO. D.LGS. N. 152/06, L.R. 10/99, L.R.
3/2000 E LORO S.M.I. -PROGETTO DEFINITIVO DI UN IMPIANTO DI RECUPERO
RIFIUTI NON PERICOLOSI DA REALIZZARSI IN VIA DELLA SCIENZA N°16 IN
COMUNE DI CASTELGOMBERTO (VI)
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
Premesso che:
• tra le competenze inpiduate in capo alla Provincia dalla Legge Regionale n. 10/1999, e sue
successive modifiche ed integrazioni, rientra la valutazione d’impatto ambientale e
l’approvazione di progetti relativi agli impianti per la lavorazione dei metalli mediante
mediante processi elettrolitici o chimici;
• con D.G.R.V. n.575 del 03/05/2013 la Giunta regionale ha fornito gli indirizzi applicativi in
materia di valutazione d'impatto ambientale di coordinamento tra le disposizioni della Legge
Regionale n. 10/99 e le successive normative nazionali, confermando la suddetta
competenza anche con riferimento alla tipologia degli interventi come inpiduata
nell'Allegato IV alla parte II del D.Lgs. 152/2006;
Visto che:
• la ditta Euro Cart S.R.L. , con sede legale in via Ippolito Nievo n.5 in Comune di Cornedo
Vicentino ha presentato, in data 08/04/2015 con prot. n.23448, con successive integrazioni,
(richieste alla ditta ai sensi dell'art. 26 comma 3 del D.Lgs. 152/2006 e ss. mm. E ii.),
l'istanza per ottenere il giudizio di compatibilità ambientale per l'intervento relativo al “
progetto definitivo di un impianto di recupero rifiuti non pericolosi da realizzarsi in via
della scienza n.16 in comune di Castelgomberto (VI) (ai sensi della L.R. 3 del 21 gennaio
2000)”, presso il sito localizzato al foglio catastale n. 1 , mappale n. 777, del Comune di
Castelgomberto;
• la suddetta istanza è relativa ad una tipologia ricompresa al punto 7 lettera z,b) di cui
all'Allegato IV, della parte II del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “impianti di
smaltimento e recupero rifiuti non pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10
t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettera da R1 a R9, della parte quarta del
copia informatica per consultazione
decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152”
Considerato che:
• la ditta Euro Cart S.R.L. ha provveduto alla pubblicazione dell'annuncio di avvenuto
deposito del progetto, in data 10/04/2015 sul quotidiano “Corriere del Veneto”, ed alla
successiva presentazione al pubblico in data 21/04/2015;
• il Presidente con deliberazione di consiglio n. 34 del 29/07/2015 ha preso atto, ai sensi art.
16 della L.R. 11/2010, del parere dell'Osservatorio Rifiuti Arpav, agli atti con prot. 36645
del 29/05/2015, dando mandato agli Ufficio provinciali di proseguire con l'iter istruttorio
della richiesta in questione;
• non sono pervenute osservazioni e/o pareri ai sensi dell’art. 24 del D.Lgs. n. 152/2006 ;
Visto e fatto proprio il parere favorevole di impatto ambientale espresso dalla Commissione
Valutazione Impatto Ambientale provinciale nella riunione del 17/06/2015, ai sensi della L.R. n.
10/1999, allegato al presente atto come parte integrante e sostanziale;
Visti:
• il D.Lgs. n.152/ 2006 “Norme in materia ambientale” e s.m.i.;
• la L.R. n.10/1999 “Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione di impatto
ambientale” e s.m.i.;
• la L.R. n.3/2000 “nuove norme in materia di gestione dei rifiuti” e s.m.i.
• la D.G.R. n. 1539 del 27/9/2011 "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile
2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18
giugno 2009, n. 69. Disposizioni applicative”;
il visto di conformità alle leggi, statuto e regolamenti espresso dal Segretario Generale ai sensi del
Decreto del Presidente della Provincia n.11 del 27/10/2014
Visto l'art. 1 comma 55 della Legge 07.04.2014 n. 56 riguardante le prerogative e
competenze del Presidente della Provincia.
Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.10 del 19/02/2015, con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2015 e Pluriennale 2015-2017;
Visto il Decreto Presidenziale n. 33 del 17/03/2015 con il quale è stato approvato il Piano
Esecutivo di Gestione anno 2015;
Preso atto del parere dal dirigente interessato in ordine alla regolarità tecnica;
Preso atto del visto di legittimità alle leggi, statuto e regolamenti espresso dal Segretario
Generale di cui al Decreto presidenziale n. 11 del 27/10/2014;
DECRETA
1. di prendere atto, facendolo proprio, del parere favorevole n.12/2015 espresso nella seduta
del 17/06/2015 dalla Commissione Provinciale V.I.A., Allegato A al presente
provvedimento, di cui forma parte integrante e sostanziale, ai fini del rilascio del giudizio di
compatibilità ambientale per l'intervento relativo alla progetto definitivo di un impianto di
recupero rifiuti non pericolosi da realizzarsi in via della scienza n.16 in comune di
Castelgomberto (VI) (ai sensi della L.R. 3 del 21 gennaio 2000)”, presso il sito localizzato
copia informatica per consultazione
al foglio catastale n. 1 , mappale n. 777, del Comune di Castelgomberto;
2. di esprimere, ai sensi del del D.Lgs. n. 152/2006 e della L.R. n. 10/1999, giudizio
favorevole di compatibilità ambientale sul progetto, subordinatamente al rispetto delle
prescrizioni indicate e previste nel parere n.12/2015, Allegato A al presente provvedimento;
3. di dare atto che:
a)la realizzazione dell'impianto, il suo esercizio provvisorio e l'autorizzazione definitiva
all'esercizio, restano subordinati al rispetto delle condizioni, disposizioni e procedure
previste dagli artt. 25 e 26 della L.R. 3/2000, nonché dalla DGRV 2229 del 20/12/2011
successivamente modificata con DGRV 1543 del 31/07/2012:
b) la presente autorizzazione, ai sensi dell'art. 24 L.R. 3/2000 decade automaticamente
qualora i lavori non vengano iniziati entro dodici mesi e la messa in esercizio non intervenga
entro trentasei mesi;
c) la procedura di valutazione dell'impatto ambientale, ai sensi dell'art. 26 comma 6 del
D.Lgs. n. 152/06 dovrà essere reiterata qualora il progetto non venga realizzato entro cinque
anni dalla pubblicazione, prevista al successivo punto 6;
d)il presente provvedimento sostituisce, ad ogni effetto,
visti/pareri/concessioni/autorizzazioni di competenza di organi regionali, provinciali e
comunali necessari per la realizzazione del progetto, ad esclusione del titolo edilizio che la
ditta rimane impegnata ad acquisire, nonché eventuali ulteriori autorizzazioni previste
dall'ordinamento in capo ad autorità perse da quelle richiamate;
e)l'efficacia del presente provvedimento è subordinata all'avvenuta emissione del titolo
edilizio collegato e l'approvazione del progetto non costituisce variante allo strumento
urbanistico comunale
f) il presente provvedimento si riferisce al progetto così come pervenuto, con successive
integrazioni, ed alla conformità della documentazione presentata: eventuali variazioni
progettuali dovranno essere sottoposte a preventiva valutazione;
4. di prescrivere che:
a) nella fase realizzazione del progetto dovrà essere sempre garantita la sicurezza per
la salute degli addetti ai lavori, dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente
circostante;
b) il proponente, per gli adempimenti di cui all'art. 28 del D.Lgs. 152/06, dovrà
trasmettere un resoconto annuale dei monitoraggi, entro il 30/04 a partire dall’anno
successivo avvio dell'impianto, redatto secondo modalità da definirsi con il Servizio
V.I.A. Provinciale;
5. di informare che
a) avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R.
(Tribunale Amministrativo Regionale) del Veneto entro 60 giorni dal ricevimento,
ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;
b) la documentazione oggetto dell’istruttoria è visionabile presso il Settore Tutela e
valorizzazione risorse naturali- Ufficio VIA della Provincia di Vicenza, contra'
Gazzolle n. 1, Vicenza;
6. di dare altresì atto che:
a) il presente provvedimento sarà pubblicato sul sito web provinciale
www.provincia.vicenza.it;
b) la ditta dovrà pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto il
presente provvedimento concordato preventivamente con gli Uffici provinciali ,
nel quale sarà indicata l’opera, l’esito del provvedimento e i luoghi ove lo stesso
può essere consultato nella sua interezza;
c) dalla data di pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione decorrono i
copia informatica per consultazione
termini per eventuali impugnazioni in sede giurisdizionale da parte di soggetti
interessati, nonché per le scadenze di cui al precedente punto 3);
d) la presente deliberazione non comporta spese, minori entrate, né riflessi diretti o
indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12).
7. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta Euro Cart S.R.L , ai Comuni di Cornedo
Vicentino e Castelgomberto, SUAP di Castelgomberto, al Dirigente del Dipartimento
Provinciale di Vicenza dell’A.R.P.A.V., al Direttore ULSS 5, ad A.V.S spa, al Consorzio di
Bonifica Alta Pianura Veneta e agli uffici provinciali del settore ambiente. Agli Enti si
ricorda la rispettiva competenza in materia di vigilanza e controllo ai sensi delle vigenti
norme, con particolare riferimento alle competenze comunali in materia di edilizia e
commerciale
8. di dare mandato al Responsabile del procedimento alla pubblicazione nel sito istituzionale ai
sensi e per gli effetti D.L. 33/20113
Vicenza, 18/08/2015
Sottoscritta dal Presidente della Provincia
(VARIATI ACHILLE)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
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Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
Proposta di Decreto Presidenziale
Servizio VIA VINCA
proposta n. 717/2015
OGGETTO: DITTA EURO CART SRL - GIUDIZIO DI COMPATIBILITA' AMBIENTALE
E CONTESTUALE APPROVAZIONE PROGETTO. D.LGS. N. 152/06, L.R. 10/99, L.R.
3/2000 E LORO S.M.I. -PROGETTO DEFINITIVO DI UN IMPIANTO DI RECUPERO
RIFIUTI NON PERICOLOSI DA REALIZZARSI IN VIA DELLA SCIENZA N°16 IN
COMUNE DI CASTELGOMBERTO (VI)
PARERE IN ORDINE ALLA REGOLARITA’ TECNICA
SULLA PROPOSTA DI DECRETO PRESIDENZIALE
(X) Favorevole ( ) Contrario
………………………………………………………………………………………………………...
Vicenza, 14/08/2015 Sottoscritto dal Dirigente
(BAZZAN CATERINA)
con firma digitale
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PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
Proposta di Decreto Presidenziale
Servizio VIA VINCA
proposta n. 717/2015
OGGETTO: DITTA EURO CART SRL - GIUDIZIO DI COMPATIBILITA' AMBIENTALE
E CONTESTUALE APPROVAZIONE PROGETTO. D.LGS. N. 152/06, L.R. 10/99, L.R.
3/2000 E LORO S.M.I. -PROGETTO DEFINITIVO DI UN IMPIANTO DI RECUPERO
RIFIUTI NON PERICOLOSI DA REALIZZARSI IN VIA DELLA SCIENZA N°16 IN
COMUNE DI CASTELGOMBERTO (VI)
VISTO DI CONFORMITA’ ALLE LEGGI, STATUTO E REGOLAMENTI
SULLA PROPOSTA DI DECRETO PRESIDENZIALE
(ai sensi del Decreto del Presidente n. 11 del 27/10/2014)
(X) Favorevole ( ) Contrario
………………………………………………………………………………………………………...
Vicenza, 18/08/2015 Sottoscritto dal Segretario
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
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Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DECRETO PRESIDENZIALE
N° 112 DEL 18/08/2015
OGGETTO: DITTA EURO CART SRL - GIUDIZIO DI COMPATIBILITA' AMBIENTALE
E CONTESTUALE APPROVAZIONE PROGETTO. D.LGS. N. 152/06, L.R. 10/99, L.R.
3/2000 E LORO S.M.I. -PROGETTO DEFINITIVO DI UN IMPIANTO DI RECUPERO
RIFIUTI NON PERICOLOSI DA REALIZZARSI IN VIA DELLA SCIENZA N°16 IN
COMUNE DI CASTELGOMBERTO (VI)
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia del presente decreto è pubblicata all'albo pretorio di questa Provincia per 15
giorni dal 19/08/2015.
Vicenza, 19/08/2015
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(PADOVAN ALESSANDRA)
con firma digitale
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
UFFICIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
EURO CART S.R.L.
PARERE N. 12/2015
Oggetto: procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e contestuale approvazione del progetto, di un
impianto di recupero di rifiuti non pericolosi.
PROPONENTE: EURO CART S.R.L..
SEDE LEGALE: Via Ippolito Nievo n. 5 - Cornedo Vicentino
SEDE INTERVENTO: Via della Scienza n. 16 - Castelgomberto,.
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Impianto di recupero di rifiuti non pericolosi, costituiti da carta e imballaggi
in carta e cartone.
MOTIVAZIONE V.I.A: ALLEGATO IV alla Parte II del d.lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
infrastrutture - z.b) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non
pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante
operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9,della parte quarta del
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
COMUNE INTERESSATO: Cornedo Vicentino
DATA DOMANDA: 08 aprile 2015
DATA PUBBLICAZIONE: 10 aprile 2015
DATA INTEGRAZIONI: 16 giugno 2015
DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI:
- A Relazione tecnica descrittiva e di compatibilità ambientale;
- B Relazione tecnica di progetto;
- C Valore complessivo dell'opera;
- D Studio di Compatibilità idraulica;
- E Relazione geologia-geotecnica;
- F Documentazione Previsionale di Impatto Acustico;
- G Documentazione Fotografica;
- H Relazione Paesaggistica;
- I Valutazione di incidenza Ambientale;
- L Fascicolo Allegati;
- M Piano di Sicurezza
- N Studio di impatto Ambientale;
- O Sintesi non Tecnica dello Studio di impatto Ambientale;
- P2 Stato Attuale;
- P3 Stato di progetto;
- P4 Layout impianto di progetto;
- P5 Layout reti tecnologiche.
PREMESSE
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
UFFICIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Il progetto prevede l'ampliamento dell'attività di recupero rifiuti non pericolosi, già gestita dalla dittà Euro-
Cart srl in comune di Cornedo Vicentino (VI), attraverso l’utilizzo di un capannone artigianale di recente rea-
lizzazione con una superficie coperta di circa 4100 mq. in comune di Castelgomberto.
In tale sito la ditta intende realizzare il recupero di alcune tipologie di rifiuti non pericolosi (segnatamente i
rifiuti di carta, cartone e prodotti di carta) allo scopo di ottenere MPS da destinare al riutilizzo industriale
oppure rifiuti selezionati da avviare a successive specifiche operazioni di recupero presso Terzi autorizzati.
L’impianto comprende la messa in riserva dei rifiuti in ingresso (da recuperare), delle MPS ottenute e dei ri -
fiuti da avviare a successive operazioni di recupero (essenzialmente per ottimizzare i conferimenti agli im -
pianti di destinazione), nonché lo stoccaggio dei rifiuti esitati dalle operazioni di recupero (da avviare a
smaltimento).
L’impianto avrà una potenzialità massima di 150.000ton/anno, corrispondente ad una potenzialità giornalie-
ra (valutata su 300 giorni/anno di funzionamento) di 500 ton/giorno con una capacità complessiva di stoccag-
gio pari a 3400ton di cui circa 500ton di rifiuti e 2900 ton di MPS.
L’attività trattamento e di recupero rifiuti verrà effettuata all’interno del capannone esistente mentre parte
delle aree scoperte esterne di pertinenza verranno impiegate come viabilità di transito per i mezzi di traspor-
to (vettori).
Per la realizzazione dell’impianto di recupero rifiuti di progetto sono previste alcune opere edili a modifica
(adeguamento) del capannone esistente e delle aree scoperte del lotto. Sono previste inoltre alcune installa-
zioni impiantistiche necessarie all’attuazione delle fasi di trattamento dei rifiuti.
UBICAZIONE
L’impianto di recupero sarà ubicato in via della Scienza n°16 presso la zona artigianale-industriale nord del
comune di Castelgomberto (VI) denominata “PdL Poscole” posta circa 2 km a nord del centro comunale.
Il lotto risulta interessato da vincolo paesaggistico ai sensi dell’art. 142 del D.Lgs 42/2004 per la presenza del
tracciato del torrente Poscola lungo il suo lato est a circa 10m di distanza.
All’interno del lotto (circa 6855 mq) è attualmente presente un capannone artigianale con superficie coperta
di circa 4100mq. Parte delle aree esterne scoperte (circa 780 mq) risultano pavimentate in cls mentre la por-
zione residua pari a circa 1975 mq risulta attualmente con superficie in terra.
Ortofoto del sito
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QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di programmazione che a vari livelli interessano l’area in cui si inserisce il progetto e che
vengono analizzati sono:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
• Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali (P.R.G.R.S.);
• Piano Faunistico Venatorio della Regione Veneto
• Piano Regolatore Generale del comune di Castelgomberto
• Rete Natura 2000.
Dall’analisi dei suddetti strumenti di pianificazione, emergono talune situazioni di possibile
criticità/sensibilità che possono essere così riassunte:
- il sito ricade in area classificata “con possibili livelli eccedenti di radon” e con presenza del tracciato di una
condotta SNAM Rete Gas regionale a breve distanza;
- l’intervento è situato in prossimità di corpi idrici superficiali afferenti nel Torrente Poscola classificato
“Corsi d’acqua di rilevante interesse ambientale o potenzialmente influenti su corsi d’acqua significativi (D.
Lgs. 152/2006)” e ricade all’interno della zona omogenea di protezione “zona montana e collinare” in
prossimità della “zona della ricarica”;
- dall’analisi del Piano Faunistico Venatorio Regionale 2007-2012 si può osservare che l’area di intervento è
inclusa nell’Ambito Territoriale di Caccia (ATO) denominato “Vi1” e che ricade in un’aea di protezione della
fauna classificata “ Oasi di protezione”;
- il sito di intervento ricade in area classificata a rischio idraulico “R1” in base al Piano Provinciale di
Emergenza (art.10) ed inoltre ricade in “zona sismica 3” (art. 11).
- Core Area (area ad alta naturalità)- Tutti i piani ed i progetti all’interno di tale area devono prevedere la
stesura della Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA). Se l’intervento determina nuova occupazione di
suolo in area non urbanizzata, la Provincia può intervenire nel procedimento con parere vincolante.
- il lotto interessato dal progetto del nuovo impianto di recupero rifiuti NON ricade all’interno di un
elemento appartenente alla Rete Natura 2000 (area SIC, ZPS e ZSC), inpiduata dalla D.G.R. 18 aprile 2006,
n. 1180 ed integrata dalla D.G.R. del 11 dicembre 2007, n. 4059 (Figura 81). L’area del futuro impianto di
recupero risulta tuttavia ubicata in prossimità del limite occidentale (ad una distanza approssimativa di circa
10m) del seguente sito S.I.C. (Sito di Importanza Comunitaria) senza relazioni con un altro sito Natura 2000,
denominato biotopo LE POSCOLE , codice IT3220039.
Il quadro di riferimento programmatico risulta adeguatamente delineato e analizzato e si ritiene che il
progetto non comporti particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
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Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di messa in riserva (R13), con trattamenti di selezione e
cernita (R12-R3) per il recupero di rifiuti non pericolosi, nello specifico rifiuti di carta, cartone e prodotti di
carta.
L’attività di trattamento e recupero rifiuti verrà effettuata all’interno di un capannone esistente mentre le
aree scoperte esterne di pertinenza verranno impiegate solo come viabilità interna.
CODIFICA E
Cod.
DESCRIZIONE OPERAZIONI ATTIVITA’ DESTINAZIONE MPS
C.E.R.
PRODOTTA
Messa in riserva con MPS per l’industria cartaria
successiva cernita rispondenti alle norme UNI-
15.01.01 Imballaggi in carta e cartone per produzione MPS EN 643
Messa in riserva con MPS per l’industria cartaria
successiva selezione rispondenti alle nome UNI-
15.01.05 Imballaggi in materiali compositi
per produzione di MPS EN643
Imballaggi in materiali misti. Messa in riserva con MPS per l’industria cartaria
Inteso limitatamente a rifiuti successiva selezione rispondenti alle nome UNI-
costituiti da imballaggi in per produzione di MPS EN643
materiali misti e non
15.01.06 R13/R12/R3
attribuibile a miscugli di rifiuti
persi.
Messa in riserva con MPS per l’industria cartaria
successiva cernita rispondenti alle norme UNI
19.12.01 Carta e cartone per produzione di EN-643
MPS
MPS per l’industria cartaria
Messa in riserva con rispondenti alle norme UNI–
Carta e cartone successiva cernita
20.01.01 EN 643
per produzione di
MPS
L’area sede del futuro impianto si estende su una superficie di circa 6855 mq sudpisa in area coperta e
scoperta secondo quanto riportato in Tab. 1. Il lotto risulta recintato per una porzione (lato ovest) con
grigliato di acciaio zincato sorretto da muretto in c.a. e per le restanti porzioni (lati nord, est e sud) con
rete metallica plastificata sorretta sempre da muretto in c..a. Al centro del lotto è presente un capannone
avente superficie coperta di circa 4100 mq ed altezza utile interna di circa 9 m.
Nello stato attuale autorizzato la superficie catastale complessiva del Lotto è così sudpisa:
Tab. 1: tipologia di superfici costituenti il Lotto – stato attuale autorizzato
Descrizione Superficie (mq)
Area Capannone prefabbricato 4100
Area Piazzali scoperti pavimentati in cls 1723
Area verde 1032
Area complessiva del lotto 6855
L’impianto di recupero avrà una potenzialità massima complessiva di recupero pari a 150.000 t/anno
corrispondente a una potenzialità massima di trattamento (operazione R3) pari a 500 t/giorno con una
capacità complessiva di stoccaggio pari a 3420 t di cui circa 510 t di rifiuti e 2910 t di MPS.
L’impianto sarà strutturato in un’unica linea di trattamento e recupero rifiuti cartacei (carta, cartone e
prodotti di carta) finalizzata alla produzione di: MPS (R13-R12-R3) - carta selezionata pressata in balle
destinata direttamente all’Industria Cartaria.
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La configurazione di cui alla Tab. 1 è confermata nello stato di progetto in quanto verranno portate a
compimento le opere di pavimentazione esterne e la sistemazione definitiva dell’area a verde come a suo
tempo autorizzate con PdC n°656 del 13/11/2007 ma mai ultimate.
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Stato di fatto Stato di progetto
Area interna pavimentata in calcestruzzo armato Demolizione locale a uso servizi igienici. Demolizione locale
lisciato con trattamento superficiale in spolvero al impianto di pressurizzazione antincendio.
quarzo. Sudpisione in due stanze del locale centrale termica:
Sono presenti quattro locali distinti con le seguenti
1. locale con accesso dall’esterno, dedicato cisterna di ga-
destinazioni d’uso:
solio con volume 1000 lt da utilizzarsi per il riforni-
- locale uso ufficio con servizi igienici
mento dei macchinari utilizzati nell’impianto e depo-
- locale uso spogliatoio con servizi igienici
sito lubrificanti. Sarà dotato di bacini contenimento li-
Capannone - locale ospitante la centrale termica
quidi e di aerazione continua.
- locale ospitante l’impianto di pressurizzazione
antincendio 2. l o c a l e c o n accesso dall’interno, dedicato a de-
posito attrezzi di manutenzione.
Rifacimento blocco uffici con realizzazione ulteriori due
piani soprastanti; piano primo spogliatoi con servizi
igienici e locale mensa, piano secondo sala ad uso
archivio.
Area autorizzata per pavimentazione in cls non Completamento pavimentazione in cls per utilizzo transito
completata. veicoli.
Nei piazzali pavimentati sono presenti caditoie Realizzazione caditoie e rete interrata di collettamento a
destinate alla captazione delle acque meteoriche, rete fognaria .
che conferiscono le acque in una rete interrata Smantellamento del piccolo bacino impermeabilizzato
Aree scoperte principale con destinazione alla condotta meteorica esistente nell’area nord–est del lotto.
presente in via della Scienza. Installaziome due pese elettroniche, una in zona sud-ovest
Nell’area nord est del lotto è presente un piccolo e una sul lato ovest del capannone.
bacino impermeabilizzato per accumulo acque Sistemazione area verde a est del lotto con piantumazione
destinate all’impianto antincendio esistente. sparsa di essenze autoctone (nell’area orientale si estende
l’area agricola e del SIC “le Poscole”).
Rete interna insistente nel pavimento del Mantenimento della vasca interrata raccolta “colaticci” con
capannone destinata alla captazione e raccolta dei dotazione di segnalatore di livello con allarme di massimo
Rete interna di
colaticci eventualmente dispersi. Confluisce in vasca livello acustico-luminoso (rotofaro). L o s vuotamento
captazione e raccolta
“colaticci” interrata a tenuta del volume di 6 mc interna al periodico della vasca con allontanamento a rifiuto dei
capannone stesso “colaticci” verrà eseguito da ditta specializzata.
Reti captazione Rete dedicata alla captazione ed allontanamento Separazione linea di collettamento acque pluviali provenienti
acque meteoriche delle acque meteoriche provenienti dalla copertura dalla copertura da linea acque meteoriche di deflusso dei
scolanti dalla (pluviali) e dai piazzali esterni pavimentati piazzali pavimentati esterni.
copertura e dalle collegata alla condotta dedicata alle acque meteoriche
aree scoperte presente in via della Scienza Posa di una nuova linea interrata dedicata alla raccolta
delle sole acque meteoriche dei piazzali collegata a sistema
di separazione e trattamento della frazione di “prima
pioggia”. Vasca capacità 25 mc. disoleatore capacità 3,0 mc.
Le acque di prima pioggia dopo trattamento verranno poi
convogliate nella condotta acque nere presente su via della
Scienza utilizzando l’allacciamento esistente.
Linea meteorica preesistente adibita alla sola raccolta delle
acque meteoriche provenienti dal piano copertura con
collegamento alla rete di raccolta acque meteoriche della
Lottizzazione presente lungo via della Scienza.
Le acque di seconda pioggia separate tramite apposito
pozzetto by-pass verranno scaricate assieme alle acque
meteoriche provenienti dalla copertura e quindi convogliate
nella condotta acque meteoriche della Lottizzazione
presente lungo via della Scienza utilizzando allacciamento
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esistente.
Rete dedicata alle acque nere dei servizi igienici Le acque nere scarichi civili (bagni e docce) previa
presenti nel capannone collegata alla fognatura sifonatura, verranno convogliate alla condotta fognaria
pubblica di via della Scienza pubblica mediante posa di tubazione interrata.
Rete acque nere Gli scarichi provenienti dalla sala mensa, previa
decantazione con pozzetto condensa grassi sifonato,
verranno convogliate alla condotta fognaria pubblica.
DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
Le operazioni che si effettueranno all’interno dell’area dell’impianto di progetto sono:
Messa in Riserva (R13) con selezione e cernita (R12) finalizzata al recupero (R3) ai sensi dell’All. C alla
parte Quarta del D.Lgs. 152/2006, di carta e cartone (carta da macero) per la produzione di carta e cartone
selezionati (Materia Prima Secondaria), impiegabili direttamente nell’industria cartaria.
L’attività di recupero (messa in riserva, movimentazione e trattamento rifiuti) è prevista esclusivamente
all’interno del capannone. L’area scoperta, nella sua porzione pavimentata con calcestruzzo armato, è
adibita unicamente a:
- manovra dei vettori in ingresso/uscita dall’impianto;
- operazioni di carico delle MPS mediante n°2 carrelli elevatori (muletti) sui vettori (camion);
- operazioni di pesatura degli stessi mediante le due pese elettroniche che si prevede di installare nel
piazzale.
Non è previsto il deposito né di rifiuti né di MPS nei piazzali scoperti.
L’impianto di recupero sarà attivo nell’arco delle 24 ore giornaliere (attività sia diurna che notturna).
Attività di recupero di progetto
Quantitativo Quantitativo
Stato giornaliero annuo Attività
Descrizione MPS
fisico massimo trattabile massimo trattabile prevista
(tn/gg) (tn/anno)
Carta e
Rifiuti costituiti da carta e cartone per
Solido 500 150.000 R13 -R12-R3
cartone (carta da macero) Industria
Cartaria
Fasi Operative di processo
• conferimento e scarico dei rifiuti
• messa in riserva dei rifiuti da trattare
• cernita manuale/con caricatore a polipo per differenziare la qualità dei materiali e separare
eventuali materiali indesiderati/sostanze estranee (selezione negativa)
• eventuale riduzione dimensionale del rifiuto mediante cesoia del tipo a “ghigliottina”
• eventuale trattamento di separazione dei rotoli non esauriti di carta con “sfogliatrice”
• pressatura/imballaggio della carta selezionata (MPS destinata al riutilizzo in cartiera)
• pressatura/imballaggio del rifiuto plastico separato (rifiuto destinato a recupero)
Operazioni di processo
Il progetto prevede la realizzazione, all’interno del capannone, di Aree separate tra loro mediante elementi
amovibili prefabbricati in calcestruzzo (muri prefabbricati). Tali Aree, inpiduate con sigle alfanumeriche
(es. A, B, D1, etc),saranno s p e c i f i c a t a m e n t e dedicate a l l e a t t i v i t à / accumulo rifiuti in
ingresso, MPS prodotte e rifiuti selezionati esitati dal processo di trattamento.
Area A e B messa in riserva (R13) del rifiuti classificati con CER 15.01.01-15.01.05 - 15.01.06 - 20.01.01
(Tipologia 1.1 del DM 05.02.98) e destinati ad operazioni di cernita e selezione (negativa) di tipo manuale o
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meccanica (con caricatore a polipo) che verranno eseguite nelle aree stesse. Il materiale trattato (carta e
cartone selezionati) verrà caricato sul nastro di alimentazione della pressa imballatrice. I rifiuti prodotti dal
processo di selezione (plastica e gomma) verranno accumulati temporaneamente nell’area D.
Area C messa in riserva del rifiuto classificato con CER 19.12.01 destinato ad operazioni di cernita e
selezione (negativa) di tipo manuale o meccanica (con caricatore a polipo) che verranno eseguite nell’area
stessa. Il materiale trattato (carta e cartone selezionati) verrà caricato sul nastro di alimentazione della
pressa imballatrice. I rifiuti prodotti dal processo di selezione (plastica e gomma) verranno accumulati
temporaneamente nell’area D.
Area D Selezione e cernita manuale o con caricatore a polipo. I rifiuti prodotti dal processo di selezione
(plastica e gomma) verranno accumulati temporaneamente nell’area D sudpisa in due settori di circa 20
mq ciascuno. Periodicamente, durante le fasi di sospensione della pressatura della carta, il rifiuto plastico
separato verrà sotto posto all’operazione di pressatura/imballaggio e trasportato tramite carrello
elevatore nell’area di stoccaggio provvisorio N.
Area E trattamento (eventuale) di rifilatura/riduzione dimensionale (mediante tranciatura) del rifiuto
cartaceo tramite l’impiego di una cesoia del tipo “a ghigliottina”. In tale area inoltre è previsto il
trattamento di smembramento dei rotoli di carta non esauriti, mediante “sfogliatrice”, con separazione della
carta non esaurita dall’anima del rotolo (in cartone o plastica). La carta e cartone ottenuti mediante il
trattamento con le due macchine verranno poi caricati sul nastro di alimentazione della pressa imballatrice.
Area F trasferimento delle balle di carta selezionata e pressata mediante nastro di uscita della pressa con
disposizione in cumulo ordinato, Qui le singole balle verranno prelevate dagli operatori, mediante carrello
elevatore dotato di forca e trasferite nelle aree di deposito specifiche.
Aree G-H-I-L-M le balle pressate “MPS” saranno disposte in deposito in cumulo ordinato per successivo
conferimento a Cartiere
Area N le balle pressate del Rifiuto “plastica e gomma” saranno disposte in deposito in cumulo ordinato per
successivo conferimento presso Impianto Euro Cart di Cornedo Vic.no o presso Terzi autorizzati
Capacità massima di stoccaggio di rifiuti recuperabili
DIMENSIONI Capacità
Tipologie STOCCAGGIO max
I.D. corrispondenti Lungh. Largh. Altezza SUPERFICIE VOLUME DENSITA’ geometrica
AREA del DM 05/02/98 CODICI C.E.R. (MQ) (MC) (ton/mc) di stoccaggio
e ss.mm.ii (m) (m) (m) (ton)
15 01 01
15 01 05 8,8
A 1.1 38,0 4,5 335 1507 0,15 226
15 01 06 (media)
20 01 01
15 01 01
15 01 05
B 1.1 15,0 12,8 4,5 192 864 0,15 130
15 01 06
20 01 01
7,2
C / 19 12 01 15,0 4,5 107 481 0,15 72
(media)
TOTALE 428 ton
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Capacità massima di deposito delle MPS (balle di carta)
DIMENSIONI Capacità
STOCCAGGIO max
I.D. SUPERFICIE VOLUME DENSITA’ geometrica
AREA DESCRIZIONE Lungh. Largh. Altezza (MQ) (MC) (ton/mc) di
(m) (m) (m) stoccaggio
(ton)
G Carta (M.P.S.) 6,8 11,0 4,4 75 330 0,80 264
H Carta (M.P.S.) 18,8 11,0 4,4 207 910 0,80 728
9,0
I Carta (M.P.S.) 18,0 4,4 162 713 0,80 570
(media)
L Carta (M.P.S.) 15,5 18,3 4,4 283 1245 0,80 996
(media)
9,5
M Carta (M.P.S.) 11,0 4,4 100 440 0,80 352
(media)
TOTALE 2910 ton
Capacità massima di stoccaggio dei rifiuti prodotti (da selezione)
DIMENSIONI Capacità
STOCCAGGIO max
I.D.
CODIC SUPERFICIE VOLUME DENSITA’ geometrica
AREA/ DESCRIZIONE I C.E.R. Lungh. Largh. Altezza (MQ) (Mc) (Ton/mc) di stoccaggio
CASSONE
(m) (m) (m) (ton)
Plastica e
N 19 12 04 7,0 7,0 3,50 49 171 0,50 85 ton
gomma
TOTALE 85 ton
Il quadro progettuale risulta esaustivo e in considerazione di: tipologia/ caratteristiche dei rifiuti trattati –
assenza di attività di processo all’esterno del capannone, assenza di scarichi idrici da lavorazione ed
emissioni aeriformi convogliate - assenza di processi di trattamento biologici e/o chimici - ridotte opere
edili/fase di cantiere di progetto, non si evidenziano criticità significative in termini di impatti negativi
sull’ambiente.
Si ritiene tuttavia necessario acquisire un chiarimento in merito alla linea acque meteoriche della
Lottizzazione (competenza, scarico finale, etc.), la cui valutazione successiva avverrà tuttavia all’interno del
paragrafo relativo agli impatti sull’ambiente idrico.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
Il rifiuto oggetto dell’attività di recupero (carta da macero e cartone) non è classificato come pulverulento
ed è caratterizzato da emissione di polveri trascurabile in fase di lavorazione. I vettori in ingresso
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all’impianto di recupero e trasportanti il rifiuto saranno dotati di appositi sistemi di chiusura (teloni
retrattili) dei cassoni. Le operazioni di scarico/trattamento dei rifiuti verranno eseguite esclusivamente
in area interna al capannone e pertanto è ragionevolmente ridotta al minimo la possibilità di eventuali
dispersioni di polveri o particelle leggere nell’ambiente circostante. Tuttavia, nelle aree pavimentate in cui
viene eseguita la movimentazione a terra del rifiuto risulta possibile la formazione di polveri costituite da
particelle fini di carta macerata. Il proponente prevede l a pulizia periodica mediante spazzatrice meccanica
dotata di nebulizzatori della pavimentazione interna al capannone. Tale procedura verrà applicata anche al
piazzale esterno pavimentato. I macchinari impiegati nel trattamento dei rifiuti non producono emissioni
convogliate e pertanto l’impianto non sarà dotato di camini per emissioni in atmosfera.
In considerazione della tipologia di attività e delle modalità di lavorazione, si inpiduano come
significative unicamente le emissioni diffuse derivanti dai gas di scarico dei motori a combustione dei
vettori in ingresso/uscita dall’impianto e dei mezzi di trattamento interni al capannone (muletti, caricatore a
polipo).
L’area interessata dal progetto è situata all’interno dell’area industriale nord del Comune di
Castelgomberto che confina a nord ed a est con l’area del SIC biotopo “Le Poscole” e le prime abitazioni
civili presenti nell’intorno sono situate a nord (a circa 105 m) a sud ( a circa 170 m) ed a est (a circa 235 m).
L’impatto in fase di cantiere risulta trascurabile, in ragione dell’esiguo impiego di macchinari dotati di
motore a combustione interna e della ridotta durata del cantiere (circa 2 mesi); in particolare le opere
relative alle aree esterne riguarderanno principalmente scavi di modesta entità, movimentazione terra e
realizzazione di pavimentazioni, si ritiene che tali opere non comportino significative emissioni diffuse di
polveri al di fuori del limite del lotto.
L’impatto dovuto alle emissioni di gas da combustione in fase di esercizio risulta compatibile con la
vocazione produttiva dell’area di insediamento.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
L’area di progetto ricade all’interno del bacino idrografico del fiume Agno-Guà e i principali corpi idrici
superficiali presenti nell’intorno sono: il Fiume Agno (a circa 1800 m), il Torrente Poscola (a circa 10 m) ed il
Torrente Rio Poscoletta ( a circa 80 m). L’ambito territoriale appartiene all’alta pianura alluvionale veneta, al
di sopra della fascia delle risorgive. Le acque, nel tratto del Torrente Poscola situato in prossimità dell’area
di intervento, risultano caratterizzate da uno stato chimico “buono” e da uno stato ecologico “sufficiente”.
Dalla “Classificazione delle acque superficiali-stato ecologico 2008” del PTA risulta che il Torrente
Poscola, nel tratto fino a valle di Castelgomberto è caratterizzato da una qualità ecologica buona di classe II.
L’area non ricade all’interno della zona di rispetto di pozzi ad uso acquedotti stico; il pozzo più vicino è
situato in via Roma in Comune di Castelgomberto, ad una distanza di oltre 1900m dall’area di intervento.
Si ritiene accettabile il rischio di alterazione del regime idraulico delle acque superficiali in relazione a:
• non utilizzo di acqua proveniente dalla rete acquedottistica o da falda per processo produttivo;
• presenza di pavimentazione nelle aree di transito dei vettori con realizzazione di una rete dedicata
alla raccolta/trattamento delle acque di prima pioggia dei piazzali di transito collegata ad un im-
pianto di accumulo/trattamento e recapito finale (della frazione trattata) in fognatura pubblica. Per
la frazione di seconda pioggia è previsto lo scarico diretto nella condotta (Comunale) acque me-
teoriche della Lottizzazione presente in via della Scienza.
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• variazione non significativa in termini di permeabilità dei suoli che le opere di progetto comporta-
no rispetto a quanto già autorizzato con il PdC n°0512 del 29/11/2006 e con il PdC n°656 del
13/11/2007 del Comune di Castelgomberto.
La tipologia di rifiuto trattato generalmente non da origine a “spandimenti e / o colaticci” durante le
operazioni di carico e scarico. L’area coperta del capannone, all’interno del quale verranno eseguite le
operazioni di accumulo e trattamento, risulta presidiata da canalette e pozzetti dotati di griglie, collegati
ad una rete di tubazioni afferente ad una vasca interrata a tenuta. I “colaticci” raccolti nella vasca verranno
rimossi ed allontanati a rifiuto da Ditta specializzata.
Quanto sopra considerato, l’impatto globale sulla componente, sia in fase di realizzazione sia in fase di
esercizio, può ritenersi trascurabile.
Considerato tuttavia che la linea acque meteoriche della Lottizzazione (competenza, scarico finale, etc.) ha il
suo recapito finale in un bacino a dispersione gestito dal Comune di Castelgomberto, si ritiene utile, durante
la fase di collaudo dell’impianto, procedere con una caratterizzazione qualitativa delle acque di seconda
pioggia, al fine di stabilire la necessità o meno di fissare specifici limiti nell’autorizzazione all’esercizio.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento; si ritiene tuttavia di prescrivere uno specifico monitoraggio per le acque di seconda pioggia.
CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
L’area di studio si localizza nella pianura alluvionale del T. Agno-Guà, poco a monte della confluenza con la
tributaria valle del Torrente Poscola.
Il materasso alluvionale è ivi costituito principalmente da depositi ghiaiosi grossolani e ghiaioso-sabbiosi,
con locali intercalazioni di sedimenti più coesivi (limi e argille). Al di sopra dei depositi alluvionali presso la
zona di intervento si è formata in tempi recenti una coltre eluvio-colluviale principalmente argillosa, plastica,
con sabbia e ciottoli sparsi, di spessore variabile, ma generalmente almeno metrico (sintesi non tecnica pag.
37 anche 20 m di spessore), rimaneggiata dallo sfruttamento agricolo dei suoli; ciò è da ricondurre alla
presenza di una soglia alla confluenza trai due sistemi vallivi che, generando una sorta di contropendenza,
ha consentito fenomeni di ristagno e sedimentazione, che hanno originato un ambiente peculiare, costituito
da terreni incoerenti (limi ed argille talora ricchi di materiale organico) che risultano eteropici rispetto alle
alluvioni prevalentemente ghiaiose della valle dell’Agno.
Le opere previste durante la fase di realizzazione non interesseranno direttamente le acque sotterranee
mentre non si ravvedono altre problematiche sostanziali per l’immediato sottosuolo.
Gli scavi eseguiti avranno un profondità massima di circa 2,5m e prevedono la posa di tubazioni e vasche
destinate alla raccolta e trattamento delle acque meteoriche dei piazzali (acque di prima pioggia). Inoltre
verrà posata la vasca interrata di accumulo acque per l’impianto antincendio. Al completamento delle opere,
le aree dei piazzali pavimentati e oggetto di scavo verranno pavimentate in cls. Le opere e le lavorazioni
della fase di cantiere non prevedono la produzione di reflui inquinanti, e tantomeno la dispersione in
superficie o nel sottosuolo di reflui.
La fase di esercizio dell’impianto di recupero parimenti non prevede scarichi di acque meteoriche o di
processo nel suolo o nel sottosuolo. Tutta l’area interna del capannone, ove verranno accumulati i rifiuti e le
MPS risulta pavimentata in cls. Le aree esterne scoperte dell’impianto, ove è previsto il transito dei vettori ,
saranno pavimentate in cls. I piazzali scoperti saranno presidiati da una rete di caditoie per la raccolta delle
acque meteoriche, e, per quanto poco probabili, di colaticci e spanti anche accidentali.
Considerato quanto sopra , atteso che nel corso delle lavorazioni esercite non è prevedibile l’impiego di
sostanze pericolose o comunque di inquinanti persistenti pericolosi per l’ambiente, richiamato l’importante
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ruolo di confinamento naturale dei livelli coesivi superficiali “impermeabili” e ricordate le modalità
costruttive e di gestione dell’attività di cui al progetto promosso dal proponente, si ritiene che l’impatto
associato alla iniziativa (sia fase di realizzazione che di esercizio) per questo comparto (i.e. matrici
suolo/sottosuolo/acque sotterranee) sia del tutto accettabile.
L’analisi degli impatti condotta in modo differenziato per suolo-sottosuolo e falda e riferibile alle fasi di
cantiere e di esercizio è conpisibile sotto il profilo dei pesi associati alle singoli componenti / scenari
analizzati e quindi dei risultati conseguiti.
Si ritiene che l’impatto globale sulla componente, sia in fase di realizzazione sia in fase di esercizio, possa
ritenersi trascurabile.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
L’attività di progetto si inserisce in un contesto di pianificazione comunale di classificazione acustica
(P.Z.A.C.) disomogeneo per limiti e vocazioni funzionali. Il lotto oggetto di intervento ha destinazione
industriale con limiti di immissione ed emissione dati dal P.Z.A.C. relativi alla classe V (rispettivamente 70
DbA - 65 DbA nel periodo diurno e 60 DbA – 55 DbA nel periodo notturno); confina verso est, fronte
torrente Poscola, con una fascia di transizione di IV e III classe, dove si trovano i ricettori sensibili più
prossimi al lotto a una distanza di circa 100 mt., a cavallo della suddetta fascia – si possono considerare, per
il principio di cautela, in classe III.
I limiti di immissione ed emissione per le classe IV per il periodo diurno sono ripettivamente di 65 DbA – 60
Dba e per il periodo notturno di 55 Dba – 50 Dba; mentre per la classe III nel periodo diurno si hanno
rispettivamente 60 DbA – 55 Dba e nel periodo notturno di 50 Dba – 45 Dba. A sud, a ovest e a nord-ovest del
lotto sono presenti fabbricati a destinazione industriale posti in classe V. A distanza variabile, sul fronte est
del lotto oltre le abitazioni – ricettori sensibili - ad un minimo di circa 250 mt. è presente la zona SIC “ Le
Poscole” che rientra nel P.Z.A.C. in classe I, i cui limiti di immissione ed emissione sono rispettivamente di 50
DBA – 45 Dba per il periodo diurno e 40 Dba – 35 Dba per il periodo notturno.
L’attività di progetto prevede il posizionamento e l’utilizzo di impianti e macchinari quali: una macchina
pressatrice, una cesoia, una sfogliatrice, carrelli elevatori – muletti e caricatore a polipo. Altra sorgente legata
all’attività è il traffico indotto da questa – da considerarsi prevalentemente per le emissioni di rumore
provocate dai mezzi pesanti in ingresso e in uscita dal lotto, nella DPIA si indica un numero massimo di
transiti al giorno, in condizioni di massima operatività della ditta di 72 transiti/giorno .
L’attività di recupero e trattamento rifiuti si svolgerà sia nel periodo diurno che nel periodo notturno mentre
l’attività di carico e scarico merci e la movimentazione dei mezzi pesanti si svolgerà solo nel periodo diurno
– così come scritto nella D.P.I.A.. Secondo la documentazione previsionale di cui sopra non sono presenti
altre fonti di emissione sonora rilevanti.
Tutte le sorgenti di rumore dell’attività prodotte dalle macchine sono all’interno del capannone e tutte le
attività si svolgeranno, secondo quanto scritto nella DPIA a portoni e finestre chiuse. Il carico e lo scarico
delle merci, finite e non, avverrà invece in un’area apposita all’esterno del capannone sempre secondo
quanto indicato nelle documentazione di cui sopra. La verifica dei livelli residuali (fondo) è stata condotta
sul confine del lotto su tutti i fronti: nord, est, sud e ovest; i livelli residuali sono conformi ai limiti di zona.
La relazione DPIA propone come livelli di emissione fonometrica calcolati ai ricettori, prodotti dalle attività e
dai macchinari futuri, valori incrementali di immissione ed emissione conformi con i limiti di legge; così
come risulta conforme ai limite di legge l’analisi del criterio differenziale, sempre calcolata in facciata ai
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ricettori sensibili più prossimi all’attività. Dalla verifica prodotta tramite software di simulazione,
adeguatamente tarato, non si riscontrano livelli incrementali che possano alterare il clima residuale dell’Area
SIC “Le Poscole”.
L’analisi è stata condotta calcolando le future emissioni di rumore con portoni e finestre chiuse. Nella DPIA
si fa chiaro riferimento alla mancanza dell’impianto di condizionamento dell’aria.
Non si ravvisano aspetti di criticità ma si ritiene opportuno prescrivere che tutte le operazioni e le attività
vengano svolte all’interno del capannone sempre a finestre e portoni chiusi. Nell’eventualità si installassero
ulteriori impianti e macchinari o si modificasse l’assetto di questi rispetto a quanto indicato in relazione, sia
internamente che esternamente al capannone, sarà necessario produrre una Valutazione Previsionale di
Impatto Acustico in fase di ante operam ed il successivo collaudo fonometrico in fase di impianti a regime.
Si sottolinea l’opportunità ad attività a regime di effettuare una Valutazione di Impatto Acustico – collaudo
fonometrico al fine di verificare l’effettiva attendibilità delle previsioni effettuate nel documento di V.P.I.A. e
con lo scopo eventuale di inpiduare modalità operative o interventi strutturali finalizzati alla limitazione
dei livelli incrementali prodotti.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento; si ritiene tuttavia necessario prevedere specifiche prescrizioni, sia in relazione alla gestione che al
collaudo post operam.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Considerata la tipologia dell’intervento, il contesto territoriale e le caratteristiche dell’ambiente in cui esso si
inserisce, non è stata effettuata la caratterizzazione della qualità ambientale in relazione alle radiazioni
ionizzanti e non ionizzanti. Non si ravvisano ulteriori agenti fisici significativi per l’analisi in oggetto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
L’impianto di recupero in esame si colloca in un’area con destinazione urbanistica compatibile (produttiva)
soggetta a vincolo paesaggistico-fluviale ai sensi dell’art. 142 del D.Lgs 42/2004 per la presenza del corso
d’acqua denominato “Torrente Poscola”. L’area interessata dal progetto è inpiduabile lungo il tratto
mediano della Valle del Torrente Agno ed è posta nella porzione nord del territorio del Comune di
Castelgomberto, in corrispondenza della diramazione orografica costituita dalla valle del Torrente
Poscola, che sviluppandosi verso nord est conduce al Passo di Priabona.
Il lotto è morfologicamente ubicato in un’area pianeggiante ad una quota altimetrica di circa 153 m s.l.m.
situata all’ingresso della Valle del torrente Poscola e stretta tra la strada Provinciale n°124 “Priabona” che
conduce al Passo di Priabona e il versante occidentale del sistema collinare che da Castelgomberto si
sviluppa in direzione nord verso il Passo di Priabona, ricomprendendo i rilievi del Monte Rega, Monte
Ratti e Monte Pulgo. Ad est ed a nord del sito, lungo il tracciato del torrente Poscola, si sviluppa l’area
del biotopo “le Poscole” classificato come Sito di Importanza Comunitaria (S.I.C.) con il codice IT3220039.
L’impianto di recupero di progetto si insedierà all’interno del capannone esistente e tutte le fasi dell’attività
di recupero avverranno all’interno del capannone stesso. L’intervento prevede la pavimentazione in cls. di
parte dell’area scoperta (pavimentazione già autorizzata con il PdC n°656 del 13/11/2007 del comune di
Castelgomberto), la realizzazione di una superficie verde di circa 1032 mq nell’area orientale del lotto, sul
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lato rivolto verso il torrente Poscola. Nell’area verde seminata a prato inoltre verranno messi a dimora
elementi arborei autoctoni (carpino e frassino) con distribuzione planimetrica irregolare. Pertanto,
l’intervento di progetto non prevede sottrazione di suolo nell’area del SIC e neppure aumento delle
superficie pavimentate o edificate nell’area produttiva, rispetto a quanto già autorizzato. Lo sviluppo a suo
tempo avvenuto dell’area produttiva, per buona parte pavimentata ed edificata, ha comportato la
modificazione del paesaggio locale, la modificazione del soprassuolo (impermeabilizzazione ed
improduttività) e l’eliminazione della vegetazione antecedentemente presente. Nell’area posta a nord ed a est
del sito interessato dal progetto l’uso del suolo è dedicato principalmente a seminativo non irriguo e alla
produzione di foraggio. Il progetto proposto, inserito in zona a vocazione produttiva/commerciale, non muta
l’effetto percettivo e paesaggistico del contesto territoriale in quanto non prevede modifiche
edilizie/impiantistiche significative rispetto allo stato attuale dei luoghi. Quanto sopra esposto porta a ritenere
che non sussistano impatti aggiuntivi significativi sull’ambiente derivanti dalla realizzazione del progetto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
Nello Studio di Impatto Ambientale vengono presentate alcune considerazioni circa il regime veicolare
complessivo medio giornaliero (TDM) e quello medio giornaliero di veicoli commerciali pesanti lungo le due
principali arterie viarie circostanti l’impianto di progetto, ossia la SP n°246 (Recoaro Terme) e la SP. n°124
(Priabona); tali dati danno una rappresentazione della situazione media dei flussi veicolari (progetto SIRSE -
dati riferiti al monitoraggio anno 2008).
Per quanto riguarda i flussi in ingresso e uscita si prevede un numero complessivo giornaliero di circa 72
passaggi/giorno in condizioni di pieno regime di attività dell’impianto; considerando che l’accesso dei mezzi
di trasporto (vettori) presso l’impianto è previsto nel solo periodo diurno, si stima un valore medio di circa 4,5
passaggi/ora nel periodo diurno (6.00-22.00)
Si afferma che: “Dall’analisi eseguita emerge che i contributi dovuti all’esercizio della nuova attività, in
condizioni di pieno regime, apporteranno un incremento sul traffico veicolare complessivo caratteristico delle
due arterie viarie considerate pari allo 0,09% nel tratto nord della SP n°246, dello 0,2 % nel tratto sud della
SPn°246 e dello 0,15% sulla SP n°124; tali valori di incremento risultano pertanto molto bassi.”
Un altro aspetto preso in considerazione riguarda la cantierizzazione. A tal proposito si afferma che: “Il
traffico veicolare connesso alla realizzazione delle opere di adeguamento del lotto produttivo esistente
finalizzate all’insediamento del nuovo impianto di recupero risulterà molto limitato; le motivazioni sono
legate alla breve durata dell’intervento (circa 2 mesi), alla ridotta entità delle opere da eseguire e dal limitato
numero di mezzi impiegati.”
Alla luce dei dati esposti si ritiene fondata l’ipotesi di non considerare alcuna modifica alla viabilità esistente e
pertanto non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull’ambiente
determinati dall’intervento. Tuttavia si ritiene utile presentare dati aggiornati dei flussi di traffico in transito
sulle strade afferenti all’area in esame in quanto i dati desunti dal progetto Sirse (2008) risultano ormai datati.
Si ritiene utile inoltre dettagliare per la fase di cantierizzazione il calcolo degli automezzi in arrivo e in
partenza per il cantiere in oggetto. Le integrazioni pervenute in merito confermano l’insussistenza di impatti
aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati dall’intervento
VALUTAZIONE
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Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
L’ambito territoriale è caratterizzato dalla coesistenza dell’Area artigianale-produttiva nord del Comune di
Castelgomberto con l’area ad essa limitrofa del SIC “Le Poscole”. Nella suddetta Area della lottizzazione
produttiva, già ampiamente edificata e pavimentata, sono stati eliminati da tempo tutti gli elementi
vegetazionali e paesaggistici caratterizzanti l’antecedente uso agrario dei luoghi. Le aree poste a nord ed est
della lottizzazione, ricadenti nell’area del S.I.C. “Le Poscole”, presentano una spiccata vocazione agricola che
ha profondamente condizionato qualitativamente e quantitativamente la diffusione e l’evoluzione della
vegetazione spontanea e limitato la presenza di specie faunistiche di pregio. Le associazioni vegetazionali
originarie del territorio, un tempo persificate, sono state sostituite nella piana alluvionale da un ambito
agrario monoculturale e il residuo patrimonio boschivo è relegato ai versanti collinari. Sono presenti
vegetazioni sinantropiche, sviluppatesi grazie alla presenza di sostanze azotate nel terreno e in equilibrio
con le attività umane che vi interferiscono, largamente composte da specie esotiche (Robinia, etc.) e di
scarso interesse naturalistico. L’avifauna e la teriofauna locale risultano generalmente relegate alle aree
boscate presenti lungo i versanti collinari. L’area di intervento ricade all’esterno del S.I.C. biotopo le Poscole,
cod. IT3220039 e il formulario standard del S.I.C. inpidua la presenza nel biotopo di tre specie di
anfibi e rettili di interesse comunitario (Bombina variegata, Rana latastei, Triturus carnifex). Inoltre il
formulario standard stesso e i dati del Geoportale Regionale inpiduano la presenza nel biotopo di
quattro habitat di interesso comunitario: praterie con Molinia su terreni calcarei, torbosi o limoso-argillosi
(Molinion caeruleae) - fiumi delle pianure e montani con vegetazione del Ranunculion fluitantis e Callitricho-
Batrachion - praterie magre da fieno a bassa altitudine (Alopecurus pratensis, Sanguisorba officinalis) - grotte non
ancora sfruttate a livello turistico. L’impianto di recupero di progetto si insedierà all’interno del capannone
esistente nell’area artigianale–produttiva del Comune di Castelgomberto. Tutte le fasi dell’attività di
recupero avverranno all’interno del capannone e l’area già edificata, recintata e in parte pavimentata in cls,
risulta inospitale per qualsiasi tipo di specie faunistica. Nella zona posta a nord e a est dell’area interessata
dal progetto, l’uso del suolo è dedicato principalmente a seminativo non irriguo e alla produzione di
foraggio. Sono presenti alcuni residuali elementi vegetazionali degni di nota (filari, siepi arbustive) e risulta
possibile la presenza di qualche micro-mammifero e di rettili nell’area circostante il sito di intervento (in
particolare nella porzione che si estende verso l’area agricola ad est) riconducibili a quelli normalmente
diffusi negli agroecosistemi della pianura veneta.
In relazione a quanto sopra esposto, si ritiene che l’attività dell’impianto di recupero non comporterà una
modificazione sensibile della qualità degli habitat all’interno dell’area di influenza potenziale, già interessata
dalle pratiche agricole intensive e dall’utilizzo di fitofarmaci ed antiparassitari.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
L’analisi di eventuali impatti sulla salute pubblica e dei lavoratori è relativa al disturbo generato da
eventuali emissioni di rumore e vibrazioni, a disagi dovuti all’incremento del traffico veicolare
connesso all’attività aziendale, a disagi dovuti a emissioni di odori e polveri e al trattamento/ produzione
di rifiuti.
Considerato che:
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• Le opere edili di adeguamento del sito esistente (fase di realizzazione) non prevedono l’impiego
e la produzione di sostanze pericolose o di rifiuti classificabili come pericolosi. Le opere inoltre
avranno una durata temporale limitata. Durante le opere verrà prodotto principalmente del rifiuto
costituito da materiale da demolizione edile e da terre e rocce da scavo (rifiuti non pericolosi). Du-
rante tali opere non si prevede una emissione di polveri e/o sostanze odorigene in quantità sensi-
bile al di fuori del limite del lotto. E’ previsto che in caso di giornate particolarmente ventose i lavori
di movimentazione terra verranno sospesi.
• Il rifiuto oggetto dell’attività di recupero (rifiuto di carta e cartone) è classificato come non perico-
loso. Anche i rifiuti esitati dalle operazioni di trattamento, costituiti da plastica e gomma (CER
191204) non risultano classificati come pericolosi.
• L’impianto di progetto risulta compatibile, sotto il profilo acustico, con i valori limite normativi
vigenti, in termini di emissione sonora nell’ambiente esterno.
• Alcuni dei macchinari di trattamento che verranno installati all’interno (pressa a canale, cesoie)
del capannone sono caratterizzati da potenziale emissioni di vibrazioni. Per tali macchinari è previ-
sta l’installazione su sostegni dotati di adeguati sistemi antivibranti che limiteranno al minimo
l’emissione di vibrazoni.
• La viabilità di lottizzazione risulta adeguata a sostenere i livelli di traffico di mezzi pesanti sia at-
tuali che di progetto.
• In relazione alla produzione di gas di combustione, sono previste specifiche procedure di gestione
operativa dell’impianto per: limitare l’accensione dei mezzi di trattamento ai soli periodi di effetti-
vo utilizzo - disattivare i motori dei vettori presenti all’interno dell’impianto durante le fasi di
inattività.
• Non si inpiduano particolari processi che possano generare presenza significativa di sostenze peri-
colose e/o sostanze odorigene.
Si ritiene che l’impianto di progetto sia nella fase di realizzazione che di esercizio, considerato che nulla in
merito viene comunque rilevato dall’Ulss, non comporti rischi significativi per la Salute pubblica e per i
lavoratori.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
finalità che il proponente intende conseguire.
Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
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La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
monitoraggio post-operam finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti, in tema di rispetto dei limiti
concernenti l’inquinamento acustico e lo scarico sul suolo delle acque di seconda pioggia.
Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza di
rischi ambientali, sanitari ed ecologici.
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Tutto ciò premesso si esprime
PARERE FAVOREVOLE
all’intervento, subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate.
1. Lo scarico delle acque di prima pioggia, con recapito in pubblica fognatura gestita da A.V.S. spa, dovrà
rispettare i limiti e le prescrizioni date dal gestore.
2. Lo scarico delle acque meteoriche di seconda pioggia, dovrà rispettare i limiti per lo scarico sul suolo
dovrà rispettare i limiti di cui alla Tabella 4 – Allegato IV – Parte Terza del D.Lgs. n.152/2006.
3. L’impianto di trattamento chimico-fisico delle acque di dilavamento dovrà essere costantemente gestito
in modo tale da garantire nel tempo l’efficienza di trattamento prevista in progetto e i relativi limiti
normativi.
4. In sede di collaudo dell’impianto dovrà essere realizzato, sulla base di quanto proposto, il monitoraggio
necessario a verificare il rispetto dei suddetti limiti, secondo un programma concordato con Arpav.
5. In sede di collaudo dell’impianto dovrà essere effettuata una mirata ed accurata indagine acustica di
verifica del rispetto del criterio differenziale e del limite di emissione, da ripetersi poi con frequenza
triennale, e mirata ai ricettori presenti in prossimità dell’impianto.:
- le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei
punti di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno
concordate con Arpav;
- nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, concordati
con Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo, saranno stati comunicati i risultati
delle analisi.
6. L’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale
addetto al ricevimento-selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli aspetti ambientali e di
sicurezza/rischio segnalati (chimico e rumore); di tale definizione dovrà essere dato riscontro in occasione
della presentazione del certificato di collaudo finalizzato all’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio.
Vicenza, 17 giugno 2015
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
Dott.ssa Ingrid Bianchi Ing. Maria Pia Ferretti
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