mefi_srl_determinazione_dirigenziale_1594_del_21122020.pdf
Protocollo p_vi/aooprovi GE/2020/0054845 del 23/12/2020 - Pag. 1 di 33
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
Determinazione Dirigenziale N° 1594 DEL 21/12/2020
AREA TECNICA
SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
DIRIGENTE/RESPONSABILE: Filippo Squarcina
OGGETTO: DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N. 152.
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (AIA).
DITTA MEFI SRL
SEDE DI INSTALLAZIONE: QUARTIERE GEN. A. DIAZ, 24 -COMUNE DI ROSSANO VENETO
(VI).CODICE IPPC 2.6 TRATTAMENTO DI SUPERFICIE DI METALLI O MATERIE
PLASTICHE MEDIANTE PROCESSI ELETTROLITICI O CHIMICI QUALORA LE VASCHE
DESTINATE AL TRATTAMENTO UTILIZZATE ABBIANO UN VALORE SUPERIORE A 30 MC.
RILASCIO AIA N. 12/2020 RIESAME CON VALENZA DI RINNOVO.
COPIA CONFORME PROVVEDIMENTO
Titolo: Copia Conforme
Note:
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Titolo Nome File Formato Data
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TESTO ATTO FIRMATO DD_2020_1594.odt.pdf.p7m AT - ATTO 21/12/2020
DIGITALMENTE
24ABAFDB901472992C856E588AEF7C7ABC691329890C09FC498B5EFAF2D7D461
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Allegato A Mefi Allegato A.odt
INF - DOCUMENTO 16/12/2020
INFORMATICO
51F257F003B9035F0B275869E2AD21EB546D32DFE4945D3A5082158A43A5009D
NON FIRMATO -
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Allegato 1 Mefi allegato 1 Attività .odt
INF - DOCUMENTO 16/12/2020
INFORMATICO
4FCD94EDD218795DE9002E2AC8C2472656DC96C2B36F6C9995F15B6B71117328
NON FIRMATO -
Allegato 2 Mefi allegato 2 Limiti.odt
INF - DOCUMENTO 16/12/2020
INFORMATICO
440C4270AA28F1335639B02A91CDAC7D6213561A4371942511F10F21E53BE056
NON FIRMATO -
Allegato 3 PMC Mefi Allegato 3 PMC.odt
INF - DOCUMENTO 16/12/2020
INFORMATICO
CEDF6B8B48DB561D99BDFAE18C9862BDCAF872E91CE26DDECE6A25E2D0BCD3DD
NON FIRMATO -
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PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINA N° 1594 DEL 21/12/2020
AREA TECNICA
SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
OGGETTO: DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N. 152.
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (AIA).
DITTA MEFI SRL
SEDE DI INSTALLAZIONE: QUARTIERE GEN. A. DIAZ, 24 -COMUNE DI ROSSANO
VENETO (VI).CODICE IPPC 2.6 TRATTAMENTO DI SUPERFICIE DI METALLI O
MATERIE PLASTICHE MEDIANTE PROCESSI ELETTROLITICI O CHIMICI
QUALORA LE VASCHE DESTINATE AL TRATTAMENTO UTILIZZATE ABBIANO UN
VALORE SUPERIORE A 30 MC. RILASCIO AIA N. 12/2020 RIESAME CON VALENZA
DI RINNOVO.
IL DIRIGENTE
Premesso che per l’ attività di produzione e trasformazione dei metalli - Codice IPPC 2.6 –
Impianti per il trattamento di superfici metalliche e materie plastiche mediante processi
elettrolitici o chimici, con vasche destinate al trattamento aventi una volumetria superiore a 30
metri cubi - condotta nell’installazione di Quartiere Gen. A. Diaz, 24 in comune di Rossano
Veneto (VI) con provvedimento n. 9/10 del 04/05/2010 di prot. n. 31777 è stata rilasciata
l’Autorizzazione Integrata Ambientale; la società attualmente titolare dell’Autorizzazione
richiamata è la ditta MEFI srl.
Considerato che con nota prot.n. 67201 del 24/12/2019, nell’esigenza di aggiornare
l’autorizzazione rilasciata per renderla aderente ad un nuovo previsto stato di fatto e tenuto
conto del tempo trascorso dal rilascio dell’autorizzazione stessa, si comunicava che si riteneva
di procedere al riesame dell’AIA e si interveniva con la relativa comunicazione di avvio
procedimento ai sensi della L. 241/90 e dell'art. 29-quater del D.Lgs n. 152/2006; con
documentazione agli atti con prot n. 23421 del 03/06/2020 la ditta ha presentato la
documentazione richiesta con la nota citata e relativa all’aggiornamento e per quanto già
comunicato la data presentazione della documentazione aggiornata andava ad identificare la
data di avvio procedimento.
Visto il ciclo produttivo dell'azienda, sinteticamente descritto in “allegato 1” al presente
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005;
sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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provvedimento.
Considerato che la ditta intende gestire i rifiuti prodotti dalla propria attività secondo le
disposizioni del deposito temporaneo stabilite dalla normativa vigente in materia di rifiuti e
che nel complesso non svolge alcuna attività di gestione rifiuti che necessiti di autorizzazione.
Dato atto che, tenuto conto dell'organizzazione aziendale la presente autorizzazione va a
costituire/sostituire, secondo quanto delineato all'allegato all'allegato IX alla parte II del D.Lgs
152/06:
- autorizzazione alle emissioni in atmosfera, fermi restando i profili concernenti aspetti sanitari
(titolo I della parte quinta del D.Lgs. 152/06);
- autorizzazione allo scarico.
Dato atto che nell’ambito del procedimento finalizzato al rilascio del presente provvedimento
con nota prot.n. 47261 del 10/11/2020 si è proceduto a indire una conferenza semplificata e in
modalità asincrona ai sensi dell’art. 14 bis della L.241/1990 chiedendo agli Enti coinvolti nel
procedimento di esprimere il proprio parere entro 10 giorni avvisando che la mancata
comunicazione entro il termine equivaleva a parere favorevole.
Rilevato che nei termini di cui sopra con nota agli atti con prot.n. 48527 del 17/11/2020 è
intervenuto il Comando provinciale Vigili del Fuoco a comunicare che la Ditta ha presentato la
SCIA antincendio in data 24/07/2017 con scadenza il 24/07/2022 per l’attività 74.1 A
“Impianto di produzione calore superiore a 116 kW e inferiore a 350 kW”, precisando che se vi
sono variazioni delle condizioni di sicurezza antincendio rispetto a quanto precedentemente
segnalato deve essere presentata istanza di valutazione preliminare del progetto.
Rilevato che ARPAV ha fatto seguito alla richiamata conferenza e con nota agli atti con prot.n.
50041 del 24/11/2020 ha positivamente valutato il Piano di Monitoraggio e Controllo nella
versione definitiva come da documento che si allega in copia al presente provvedimento.
Visto il documento allegato (allegato A) parte integrante del presente provvedimento in cui
sono riportati i persi momenti istruttori di cui al presente provvedimento, nonché la
situazione dell’azienda nel tempo e le modifiche intervenute a seguire la precedente
autorizzazione; si ritiene che tale allegato risponda all'esigenza normativa di rendere
disponibile quanto previsto dal comma 13 dell'articolo 29 -quater del D. Lgs. 152/2006.
Visto il decreto ministeriale 24/4/08 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare
in relazione alle istruttorie ed ai controlli previsti dal Decreto Legislativo 18 febbraio 2005,
n.59”, la Deliberazione della Giunta n. 1519 del 26 maggio 2009 che costituisce attualmente
l'atto di riferimento in materia e la delibera della Giunta Provinciale n. 200/41230 quale atto di
indirizzo per l’applicazione delle tariffe per l’Autorizzazione Integrata Ambientale. La ditta ha
provveduto in merito, dandone riscontro con nota agli atti con prot.n.51524 del 3/12/2020;
Visto il D.Lgs 3.4.2006, n. 152 e successive modifiche ed integrazioni.
Vista la Legge Regionale n. 4/2016.
Visti l’art. 19 (sulle competenze della provincia) e l’art. 107 (sulle funzioni e responsabilità
della dirigenza e sulla riferibilità alla medesima degli atti di carattere gestionale) del D. Lgs.
18.08.2000,n° 267 (T.U. delle leggi sull’ordinamento degli EE.LL.) e successive modifiche e
integrazioni.
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000.
Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.3 del 03/02/2020 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2020-2022;
DETERMINA
1. Di rilasciare alla MEFI srl l’Autorizzazione Integrata Ambientale per le attività
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005;
sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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condotte nell’installazione in oggetto organizzate e gestite secondo le modalità
rappresentate nella documentazione depositata agli atti e nel rispetto delle condizioni di
cui al presente provvedimento. L’AIA in questione è identificata con n. 11/2020 del
registro agli atti.
La richiamata autorizzazione che costituisce riesame con valenza di rinnovo sostituisce
le autorizzazioni richiamate in premessa; i limiti, le prescrizioni delle autorizzazioni di
cui sopra sono riportati in allegato (Allegato 2), che costituisce parte integrante e
sostanziale del presente provvedimento. In tale allegato risultano altresì riportate altre
condizioni non riferibili specificatamente alle autorizzazioni sostituite e richiamate. Al
fine di garantire un controllo dell'attività autorizzata la ditta dovrà procedere ad attuare
un monitoraggio della stessa secondo il piano allegato (Allegato 3) che costituisce parte
integrante e sostanziale del presente provvedimento. Autorizzazione.
2. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè
riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della
Provincia (ai sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12).
3. Di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta
pubblicazione all'albo pretorio on line.
4. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art. 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
5. Il presente provvedimento viene trasmesso alla Società in og getto, al comune di
Rossano Veneto, ad ARPAV- Dipartimento di Vicenza, all’Ulss n.7 Pedemontana e al
Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Vicenza.
AVVERTE CHE
L'Autorizzazione Integrata Ambientale di cui al presente provvedimento è soggetta a
riesame secondo le modalità previste dall'art. 29-octies del D.Lgs. n. 152/2006, come
modificato dai successivi DD.Lgs. n. 128/2010 e n. 46/2014; in ogni caso il Gestore è tenuto
a presentare la documentazione richiesta per il riesame dell'AIA entro 10 anni dalla data di
rilascio del presente provvedimento.
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività autorizzate. Al
riguardo si richiama il parere reso dal Comando VVFF richiamato in premessa
Eventuali modifiche impiantistiche o variazioni nella titolarità dell'installazione dovranno
essere preventivamente comunicate alla Provincia di Vicenza che procederà ai sensi
dell'art.29-nonies D.Lgs. 152/2006.
In caso di inosservanza delle prescrizioni contenute nella presente autorizzazione, si
procederà secondo quanto previsto dall’art. 29 - decies, comma 9, e dall’art. 29 –
quattuordecies del D.Lgs. n. 152/2006.
In relazione al Piano di Monitoraggio e Controllo ARPAV nel corso di validità della
presente autorizzazione effettuerà almeno due ispezioni Ambientali Integrate con oneri
a carico del Gestore e almeno una visita in loco ogni 3 anni, fatto salvo comunque
quanto previsto nel Piano di Ispezione Ambientale a livello regionale così previsto
dall'art. 29 decies, comma 11, del D.Lgs. n. 152/2006. Per la tariffa dei controlli in
questione è riferimento la DGRV 1519 del 26 maggio 2009. Qualora ne ravvedesse la
necessità, la Provincia potrà disporre controlli aggiuntivi secondo quanto previsto
dall’art 29 - decies, comma 4, del D.Lgs. n. 152/2006.
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005;
sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa.
Protocollo p_vi/aooprovi GE/2020/0054845 del 23/12/2020 - Pag. 6 di 33
INFORMA CHE
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale
Amministrativo Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni , ovvero in alternativa
ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.
Sottoscritta dal Dirigente
Filippo Squarcina
con firma digitale
Responsabile del Procedimento:Lucia Zocca
ALLEGATI - Allegato A
(impronta: 51F257F003B9035F0B275869E2AD21EB546D32DFE4945D3A5082158A43A5009D)
- Allegato 1
(impronta: 4FCD94EDD218795DE9002E2AC8C2472656DC96C2B36F6C9995F15B6B71117328)
- Allegato 2
(impronta: 440C4270AA28F1335639B02A91CDAC7D6213561A4371942511F10F21E53BE056)
- Allegato 3 PMC
(impronta: CEDF6B8B48DB561D99BDFAE18C9862BDCAF872E91CE26DDECE6A25E2D0BCD3DD)
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005;
sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale: Palazzo Godi – Nievo, Contrà Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
Autorizzazione Integrata Ambientale n. 12/2020
ALLEGATO A
Il presente allegato, definito come “Allegato A” e costituente parte integrante e sostanziale
dell’autorizzazione Integrata Ambientale n. 12/2020 rilasciata alla ditta MEFI SRL per l'
installazione di Quartiere Gen. A. Diaz, 24 in comune di Rossano Veneto (VI) riporta i persi
momenti dell’iter istruttorio e quanto emerso in conferenza a supportare le condizioni poste in
autorizzazione.
Per l’attività - Attività IPPC: Produzione e trasformazione dei metalli - Codice IPPC 2.6 –
Impianti per il trattamento di superfici metalliche e materie plastiche mediante processi
elettrolitici o chimici, con vasche destinate al trattamento aventi una volumetria superiore a 30
metri cubi - condotta nell’installazione di Quartiere Gen. A. Diaz, 24 in comune di Rossano
Veneto (VI) con provvedimento n. 9/10 del 04/05/2010 di prot. n. 31777 è stata rilasciata
Autorizzazione Integrata Ambientale; l’autorizzazione è stata rilasciata in capo a “Laboratorio
Elettrogalvanico F.lli Tizian srl”; con nota del 05/02/2019, agli atti di questa Amministrazione
con prot.n.7492 del 06/02/2019, è stata comunicata la variazione della denominazione sociale in
“MEFI srl” rimanendo invariato ogni altro dato della Società; titolare dell’AIA richiamata è
quindi la società MEFI srl.
L'attività di cui sopra è stata oggetto di attività ispettiva ARPAV ai sensi dell’art.29 decies c.4 del
D.Lgs 152/2006 e smi; con nota agli atti con prot. n. 83177 del 07/12/2017, ARPAV ha trasmesso
la relazione finale riguardante la predetta attività. In esito all’ispezione per le “Criticità e
difformità inpiduate durante l’ispezione ambientale” nonché “ per le proposte di adeguamento”
sono seguite da parte di questa Amministrazione dapprima le determinazioni di cui alla nota prot.
n. 299 del 16/01/2018 e a seguire persa corrispondenza, anche con richiesta di proroga dei
termini fissati per interventi ritenuti necessari quale l’impianto di aspirazione asservito alla linea
rotobarile.
Con documentazione agli atti con prot. n. 62111 del 26/11/2019 la ditta ha inteso:
- comunicare il piano completo degli adeguamenti richiesti a seguito di verifica sopralluogo di
ARPAV di cui all’oggetto e contestualmente richiedere l’autorizzazione per delle modifiche che
ritiene non sostanziali e che consentiranno di fare ulteriori interventi migliorativi sui processi sia
sotto il profilo ambientale che sotto il profilo della sicurezza (progetto dell’eliminazione dei
cianuri, anticipato per vie brevi alla Provincia);
- contestualmente, considerando che il provvedimento di AIA è datato 04/05/2010 (consegnato a
mano in data 31/05/2010), si provvede a richiedere il rinnovo dell’autorizzazione stessa. In tal
senso l’azienda si riserva di inviare tutte le integrazioni che codesta Provincia vorrà richiedere al
presente documento.”
Con la stessa documentazione, la ditta, rilevando che alla luce delle modifiche proposte con il
bando ISI-INAIL, non riusciva ad installare l’impianto di aspirazione asservito al Roto (linea
Autorizzazione Integrata Ambientale – Mefi srl - Allegato A 1
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Rotobarile piccola) entro l’iniziale prevista scadenza del 31/12/2019, bensì entro i primi 6 mesi
del 2020, ha avanzato una richiesta di proroga al riguardo;
- nella corrispondenza nel tempo intercorsa la ditta ha dato conto che lo Spisal con atto di cui al
protocollo 0080957U del 12/09/2018 ha dato parere favorevole all’intervento proposto per mettere
sotto aspirazione la linea di rotobarile e le vasche di depurazione dei reflui industriali.
Gli interventi proposti nella predetta comunicazione sono stati, dalla ditta stessa, così riassunti:
•eliminazione del cianuro di sodio ed utilizzo di un sistema di zincatura alcalina “cianuri-
free”(dissoluzione dello zinco in ambiente basico e successivo trattamento elettrolitico): con tale
intervento l’azienda ritiene ridondante la prescrizione relativa alla separazione delle canalette dei
reflui in uscita dall’impianto, venendo meno la possibile presenza dei cianuri nelle acque di
lavaggio in uscita dalle linee di trattamento;
•sostituzione di tutti i raddrizzatori per l’adeguamento delle vasche di deposizione delle due linee
per il trattamento; i raddrizzatori saranno in tecnologia “switching”, e tali da portare, con una prima
stima energetica dell’intervento, ad una riduzione dei consumi di corrente pari a circa il 30% degli
attuali;
•adeguamento dell’impianto di depurazione alla nuova modalità di deposizione dello zinco
(semplificazione dei trattamenti, con eliminazione di tutta la parte di svelenamento dei cianuri con
utilizzo dell’ipoclorito), venendo meno la necessità di abbattere i cianuri;
•installazione della linea di aspirazione dedicata al rotobarile(ROTO), a completamento del
progetto di adeguamento: la linea di aspirazione, data la conformazione dell’impianto e dello
stabilimento, sarà “tagliata su misura” per poter essere ospitata a livello impiantistico;
•intervento per riutilizzare parte della acque di processo (sistema a cascata di riutilizzo delle acque
di lavaggio) con riduzione dei consumi;
•intervento per prolungare l’utilizzo delle soluzioni di trattamento (cristallizzazione dei carbonati
dalle soluzioni di trattamento, riutilizzarli per la correzione del pH nel processo di trattamento);
•interventi di miglioramento delle attuali vasche di zincatura con rifacimento totale (rispettando
l’attuale cubatura) o rivestimento delle stesse in materiale plastico.
Con nota prot.n.67201 del 24/12/2019:
-ribadendo che le competenze di questa Amministrazione non attengono le condizioni degli
ambienti di lavoro si prendeva atto delle modifiche oggetto di comunicazione e si impegnava la
ditta a dare comunicazione dell’inizio dei relativi lavori e con periodicità bimestrale (ogni 60 gg)
comunicare lo stato di avanzamento;
-nell’esigenza di aggiornare comunque l’autorizzazione rilasciata per renderla aderente al nuovo
previsto stato di fatto e tenuto conto del tempo trascorso dal rilascio dell’autorizzazione in essere si
riteneva di procedere al riesame dell’AIA e si interveniva con la relativa comunicazione di avvio
procedimento; l’avvio del procedimento ai sensi della L. 241/90 e ss.mm.ii. e dell'art. 29-quater
del D.Lgs n.152/2006 e ss.mm.ii è intervenuto per il riesame con valenza, anche in termini tariffari,
di rinnovo dell'autorizzazione con riferimento all’installazione nel suo complesso; per la data di
avvio si disponeva di farla coincidere con la data di presentazione della documentazione aggiornata
richiesta nel termine di 120 giorni;
- si concedeva la proroga per installare l’impianto di aspirazione della linea Rotobarile piccola,
inpiduando il termine nel 30/06/2020. La ditta veniva impegnata a comunicare la conclusione
dell’installazione e l’avvio dell’impianto nella sua configurazione modificata e procedere
successivamente (nei dieci giorni successivi all’avvio con data da comunicare con un anticipo di
almeno 15 giorni a Provincia e ARPAV) ad un controllo analitico.
Con la stessa nota di avvio procedimento:
- si rilevava che nella propria documentazione l’azienda in materia di emissioni in atmosfera aveva
proposto i limiti fissati dalla normativa nazionale, riservandosi “..di proporre successivamente una
Autorizzazione Integrata Ambientale – Mefi srl Allegato A 2
Protocollo p_vi/aooprovi GE/2020/0054845 del 23/12/2020 - Pag. 9 di 33
modifica del PMC (a seguito dei primi controlli effettuati con la nuova configurazione) che sia adeguato
alle indicazioni della Provincia di Vicenza per le attività di galvanica (Parere CTPA 1/1213) ”M;
- per le nuove aspirazioni si riteneva che i limiti di riferimento dovessero essere quelli di cui al
citato parere e che i risultati dei controlli della fase di avvio dovevano essere trasmessi a questa
Amministrazione nel termine di 45 giorni dal prelievo;
- per le emissioni esistenti nella documentazione di aggiornamento doveva essere dato conto se nella
situazione attuale i valori in emissione fossero aderenti a quanto indicato nello stesso parere;
. nel termine di 90 giorni dalla data di avvio di procedimento la ditta doveva effettuare la procedura
per verificare la sussistenza dell'obbligo di presentazione della “relazione di riferimento” secondo
quanto previsto dal DM 15/04/2019, n. 95 e presentarne gli esiti a questa Amministrazione. Nel
caso in cui tale procedura ne avesse rilevato l'obbligo, la ditta doveva attivarsi affinché la stessa
fosse consegnata nel termine di un anno dalla data dell'avvio di procedimento.”.
Con documentazione datata 23 Marzo 2020 per la “relazione di riferimento” è stato comunicato “ I
risultati della valutazione del rischio escludono ragionevolmente la possibilità di contaminazione del
suolo e delle acque sotterranee, non rendendo necessaria la presentazione della relazione di riferimento
di cui all’art. 29-ter, comma 1, del D.Lgs. n.152/2006 e s.m.”
Con documentazione agli atti con prot n. 23421 del 03/06/2020 la ditta ha presentato la
documentazione richiesta; per quanto già comunicato la data presentazione della documentazione
aggiornata andava ad identificare la data di avvio procedimento.
In data18/06/2020 - prot n. 25906 – si è proceduto alla pubblicazione dell’avviso ai sensi
dell’art.29-quater del D.lgs 152/06 e nessuna osservazione risulta presentata in merito.
Per quanto richiesto in ordine all’avanzamento lavori la ditta, con documentazione agli atti con prot
n. 7948 del 18/02/2020, ha dato conto di quanto segue:
• rivestimento vasche di trattamento con un’anima di materiale plastico (statico);
• sostituzione dei raddrizzatori di corrente (statico)
• introduzione di una vasca di dissoluzione dello zinco da 6.000 litri (statico) per la preparazione e
la regolazione della soluzione, e per l’alimentazione delle vasche;
• messa in funzione di una vasca di zincatura (statico), utilizzando la vasca vuota già presente e a
disposizione (10.000 litri);
• collegamento delle perse vasche di zincatura (statico) tra loro, in modo da garantire
l’omogeneità della soluzione di trattamento e collegamento della prima e dell’ultima con la vasca
di dissoluzione, che consentirà la regolazione dei bagni.
Con documentazione agli atti con prot n. 16574 del 20/04/2020 è stato dato conto di quanto segue:
• installazione nuove coperture su barre porta telai (statico);
• sostituzione delle vasche di trattamento con nuove vasche in PPS e relativa predisposizione per
collegamento (rotobarile);
• sostituzione dei raddrizzatori di corrente (rotobarile),
segnalando che per l’ emergenza COVID, le attività dei lavori in oggetto erano bloccate fino a
data da definire.
Con documentazione agli atti con prot n. GE 0039322 del 22/09/2020 è stato dato conto dei seguenti
ulteriori interventi
-trasformazione sgrassatura chimica in chimica/elettrolitica(statico);
- consegna vasca di dissoluzione(rotobarile);
segnalando che le attività dei lavori sono riprese scontando un ritardo di circa due mesi,
richiedendo la possibilità di deroga cronoprogramma che prevedeva la fine dei lavori entro il 30
giugno. Come nuova data per la messa a regime dell’impianto modificato è stato indicato il
17/09/2020 e come data per i controlli relativi al nuovo impianto di aspirazione la data
22/09/2020.
La data dei controlli è stata confermata.
Autorizzazione Integrata Ambientale – Mefi srl Allegato A 3
Protocollo p_vi/aooprovi GE/2020/0054845 del 23/12/2020 - Pag. 10 di 33
In data 03/11/2020 la ditta ha trasmesso gli esiti dei controlli eseguiti al camino n 3 e comunica to che
la portata misurata è risultata inferiore del 20% rispetto a quella precedentemente indicata,
impegnandosi a regolare la portata con il fornitore dell’impianto ed a ripetere i controlli, una volta
che saranno effettuate le regolazioni necessarie. Con nota agli atti il 27/11/2020 è stata comunicata la
conclusione delle attività di regolazione ed è stata comunicata la data dei controlli di
verifica(30/11/2020).
Con nota prot.n.GE/2020/0047261 del 10/11/2020 si è proceduto ad indire una conferenza semplifi-
cata e in modalità asincrona ai sensi dell’art. 14 bis della L.241/1990 chiedendo agli Enti coinvolti
nel procedimento di esprimere il proprio parere entro 10 giorni dalla data di ricevimento avvisando
che la mancata comunicazione entro il termine equivaleva a parere favorevole. Con la stessa nota si
ricordava che nell'ambito della conferenza era prevista l'acquisizione delle prescrizione del Sindaco
di cui gli articoli 216 e 217 del Regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, nonché il parere di ARPAV in
merito al Piano di Monitoraggio e Controllo (PMC). Ad Arpav si rilevava la necessità che fosse og-
getto di valutazione anche il documento in materia di rumore facente parte della documentazione da
ultimo presentata per definirne eventuali esigenze di integrazioni.
Autorizzazione Integrata Ambientale – Mefi srl Allegato A 4
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Autorizzazione Integrata Ambientale n. 12/2020
ALLEGATO 1
Il presente allegato - “allegato 1” - costituente parte integrante e sostanziale dell’Autorizzazione In-
tegrata Ambientale n. 12/2020 riporta l'inquadramento generale e la descrizione dell’attività svolta
dalla ditta MEFI srl per l' installazione di Quartiere Gen. A. Diaz, 24 in comune di Rossano Ve-
neto (VI)
Tabella A: “Inquadramento ”
Capacità
Attività Attività
produttiva
Attività IPPC: Produzione e trasformazione dei metalli
Galvanica- 114mc
zincatura di Codice IPPC 2.6 “ Trattamento di superficie di metalli o
manufatti metallici -volumetria materie plastiche mediante processi elettrolitici o chimici
mediante
elettrodeposizione vasche attive(*) qualora le vasche destinate al trattamento utilizzate abbiano un
volume superiore a 30 mc”.
(*) si ritiene di collegare la capacità produttiva al parametro -volumetria vasche attive - che determina il campo di applica -
zione dell’attività alla specifica norma in materia di AIA.
Per lo svolgimento dell’ attività sono inpiduabili le seguenti fasi:
1. decapaggio acido
2. sgrassatura elettrolitica
3. zincatura alcalina
4. neutralizzazione
5. passivazione trivalente
6. asciugatura con aria calda.
Il Reparto di galvanica è composto da 2 impianti dove avvengono i trattamenti descritti sopra:
1. linea A - impianto roto grande alcalino
2. linea B – impianto statico
IMPIANTO ROTO BARILE GRANDE ALCALINO
Il trattamento eseguito in questo impianto è un trattamento di zincatura elettrolitica alcalina senza
cianuro.
La sequenza delle fasi è la seguente:
1. Carico dei pezzi
I pezzi da trattare vengono inseriti all’interno dei barili di trattamento tramite un sistema di carico
semi automatico. Possono essere caricati anche manualmente se la quantità o conformazione dei
pezzi da trattare lo richieda. L’impianto è dotato di carri automatici che provvedono ad immergere i
pezzi nelle varie vasche previste per la preparazione e trattamento.
2. Sgrassatura chimica
In questa fase, tramite un processo chimico, avviene una prima sgrassatura dei pezzi che permette di
togliere eventuali residui oleosi presenti sui pezzi.
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3. Lavaggio sgrassatura
In questa fase i pezzi vengono risciacquati opportunamente prima di passare alla fase successiva. Le
acque reflue vengono poi convogliate a depurazione.
4. Decapaggio
In questa fase, tramite un processo chimico con soluzione di acido solforico al 30%, avviene il de-
capaggio dei pezzi che permette di togliere eventuali ossidi superficiali misti di natura inorganica
presenti sulla superficie dei pezzi da trattare.
5. Lavaggio Decapaggio
In questa fase i pezzi vengono risciacquati opportunamente prima di passare alla fase successiva. Le
acque reflue vengono poi convogliate a depurazione.
6. Sgrassatura elettrolitica
In questa fase, tramite un processo chimico, avviene una sgrassatura finale dei pezzi che permette di
togliere eventuali residui oleosi presenti sui pezzi.
7. Zinco alcalino senza cianuro (6 vasche)
In questa fase avviene il trattamento di zincatura vero e proprio tramite elettrodeposizione.
Le vasche di trattamento sono in collegamento con una vasca di dissoluzione attraverso cui passa a
ciclo continuo il liquido di trattamento. Nella vasca di dissoluzione vengono ripristinati i corretti
valori in termini di concentrazione sia dello zinco che degli additivi necessari alla elettrodeposizio-
ne.
8. 1° Lavaggio zinco
In questa fase i pezzi vengono risciacquati opportunamente prima di passare alla fase successiva. Le
acque reflue vengono poi convogliate a depurazione.
9. 2° Lavaggio zinco
In questa fase i pezzi vengono risciacquati opportunamente prima di passare alla fase successiva. Le
acque reflue vengono poi convogliate a depurazione.
10. Neutralizzazione
In questa fase i pezzi vengono trattati con una soluzione di acido nitrico propedeutica alla successi-
va fase di passivazione.
11. Passivazione azzurra trivalente
In questa fase i pezzi vengono trattati con una soluzione passivante che da il colore e la resistenza
alla corrosione definitivi. La passivazione azzurra e tropical sono alternative una all’altra.
12. Passivazione tropical trivalente
In questa fase i pezzi vengono trattati con una soluzione passivante che da il colore e la resistenza
alla corrosione definitivi. La passivazione azzurra e tropical sono alternative una all’altra.
13. Lavaggio passivazione azzurra
In questa fase i pezzi vengono risciacquati opportunamente prima di passare alla fase successiva. Le
acque reflue vengono poi convogliate a depurazione.
14. Lavaggio tropical
In questa fase i pezzi vengono risciacquati opportunamente prima di passare alla fase successiva. Le
acque reflue vengono poi convogliate a depurazione.
15. Scarico dei pezzi
I pezzi da trattare vengono scaricati all’interno di un cesto tramite un sistema di scarico semi auto-
matico per poter essere inviati successivamente alle centrifughe di asciugatura.
Il volume delle vasche attive della linea rotobarile grande, escludendo le vasche di lavaggio, recupe-
ro e risciacqui, è pari a 20 m3.
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IMPIANTO STATICO
La sequenza delle fasi è la seguente:
1. Carico dei pezzi
I pezzi da trattare vengono agganciati dal personale addetto a dei telai metallici opportunamente
realizzati. L’impianto di trattamento muoverà poi automaticamente i telai con i pezzi agganciati fa-
cendoli immergere nelle varie vasche previste per le fasi di preparazione e trattamento.
2. Sgrassatura elettrolitica
In questa fase, tramite un processo chimico, avviene una prima sgrassatura dei pezzi che permette di
togliere eventuali residui oleosi presenti sui pezzi.
3. Lavaggio sgrassatura elettrolitica
In questa fase i pezzi vengono risciacquati opportunamente prima di passare alla fase successiva. Le
acque reflue vengono poi convogliate a depurazione.
3. Decapaggio (3 vasche )
In questa fase, tramite un processo chimico con soluzione di acido solforico al 30%, avviene il de-
capaggio dei pezzi che permette di togliere eventuali ossidi superficiali misti di natura inorganica
presenti sulla superficie dei pezzi da trattare.
4. Lavaggio del decapaggio acido (2 vasche)
In questa fase i pezzi vengono risciacquati opportunamente prima di passare alla fase successiva. Le
acque reflue vengono poi convogliate a depurazione.
5. Sgrassatura elettrolitica
In questa fase, tramite un processo chimico, avviene una sgrassatura finale dei pezzi che permette di
togliere eventuali residui oleosi presenti sui pezzi.
6. Lavaggio sgrassatura elettrolitica
In questa fase i pezzi vengono risciacquati opportunamente prima di passare alla fase successiva. Le
acque reflue vengono poi convogliate a depurazione.
7. Zinco alcalino (4 vasche)
In questa fase avviene il trattamento di zincatura vero e proprio tramite elettrodeposizione.
Le vasche di trattamento sono in collegamento con una vasca di dissoluzione attraverso cui passa a
ciclo continuo il liquido di trattamento. Nella vasca di dissoluzione vengono ripristinati i corretti va-
lori in termini di concentrazione sia dello zinco che degli additivi necessari alla elettrodeposizione.
8. 1° Lavaggio zinco
In questa fase i pezzi vengono risciacquati opportunamente prima di passare alla fase successiva. Le
acque reflue vengono poi convogliate a depurazione.
9. 2° Lavaggio zinco
In questa fase i pezzi vengono risciacquati opportunamente prima di passare alla fase successiva. Le
acque reflue vengono poi convogliate a depurazione.
10. Neutralizzazione
In questa fase i pezzi vengono trattati con una soluzione di acido nitrico propedeutica alla successi-
va fase di passivazione.
11. Passivazione azzurra trivalente
In questa fase i pezzi vengono trattati con una soluzione passivante che da il colore e la resistenza
alla corrosione definitivi.
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12. Lavaggio Passivazione (2 vasche)
In questa fase i pezzi vengono risciacquati opportunamente prima di passare alla fase successiva. Le
acque reflue vengono poi convogliate a depurazione.
13. Asciugatura in forno
In questa fase i pezzi vengono asciugati all’interno di un forno riscaldato con dei getti di aria calda.
14. Scarico dei pezzi
I pezzi da trattare vengono sganciati dal personale addetto dai telai metallici e riposti nei contenitori
per l’imballo.
Il volume delle vasche attive dell’impianto statico, escludendo le vasche di lavaggio, recupero e
risciacqui, è pari a 94 m3..
Nel totale, il volume delle vasche attive delle due linee, è pari a 114 m3.
Nell’ottica di un importante miglioramento per la sicurezza degli operatori e della popolazione e per
i propri aspetti ambientali, l’azienda ha presentato un progetto prevedendo di effettuare la zincatura
con un procedimento senza l’utilizzo del cianuro di sodio in stabilimento.
Tale intervento ha interessato entrambi gli attuali impianti aziendali di zincatura, ossia:
- Impianto rotativo (detto “rotobarile”);
- Impianto statico.
Per attuare tale cambiamento, le modifiche impiantistiche sono consistite anzitutto nell’introduzione
di una vasca di dissoluzione dello zinco in sfere per ciascuno dei due impianti (Roto e statico), con
la funzione di preparazione/regolazione del bagno e con un collegamento con le vasche di zincatura
della linea dedicata.
In particolare le vasche di zincatura sono collegate tra di loro, e la vasca di soluzione è in collega -
mento con la prima e l’ultima vasca di ciascuna delle due linee di trattamento, in modo da poter ali-
mentare lo zinco per il processo elettrolitico che avviene nelle vasche.
IMPIANTO DI DEPURAZIONE
Tutti i reflui liquidi provenienti dall’impianto vengono trattati in un apposito impianto di depurazio-
ne dove, tramite un processo di tipo chimico-fisico, avviene la depurazione separata delle acque aci-
de/basiche .
I parametri relativi alla correzione del pH vengono monitorati in continuo dall’impianto di depura-
zione che dosa i reagenti in base alle necessità. L’impianto è dotato di allarme sonoro nel caso in cui
i parametri vadano per qualche ragione fuori soglia in modo da far intervenire prontamente il perso-
nale con le azioni correttive del caso.
Prima dell’avvio allo scarico finale queste acque vengono periodicamente monitorate per verificar-
ne il rispetto dei parametri di legge.
I fanghi provenienti dall’impianto di depurazione, vengono periodicamente prelevati per lo smalti-
mento da specifiche ditte autorizzate.
Per il contenimento di eventuali fuoriuscite di sostanze tossiche dalle vasche, ogni linea dispone di
un proprio cordolo di contenimento.
EMISSIONI IN ATMOSFERA
Al di sopra delle vasche sono presenti degli impianti di aspirazione che convogliano le eventuali
emissioni in tre camini per il loro rilascio in atmosfera. Alla luce della concentrazione degli inqui-
nanti emessi, non si è ritenuta necessaria l’installazione di impianti di abbattimento dei fumi.
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Per quanto riguarda le emissioni diffuse, le lavorazioni sono effettuate, ove possibile, presso idonee
aspirazioni localizzate e vengono applicate adeguate misure organizzative.
Di seguito un prospetto riepilogativo dei camini, a seguito del passaggio alla zincatura senza cianu-
ri:
Punto Provenienza / fase di H cami- H edifi- Abbatti- Ø mm Nmc/h h/die
di emis- produzione no da cio da mento gg/anno
sione terra terra h/anno
(mt) (mt)
1 Linea di zincatura – ~8 ~7 / 600 6.600 8
Impianto statico. Nmc/h 230
Aspirazioni sgrassatu- 1.840
ra chimica/elettroliti-
ca, decapaggio acido
2 Linea di zincatura – ~8 ~7 / 600 5.800 8
Impianto statico. Nmc/h 230
Aspirazioni sgrassatu- 1.840
ra elettrolitica, zinco
alcalino
3 Impianto Roto ~8 ~6 / 700 30.000 8
Grande mc/h di 230
(Rotobarile). progetto 1.840
Aspirazioni passiva-
zioni, neutralizzazio- 25.000
ne, sgrassatura (chi- mc/h di
mica, elettrolitica), lavoro
zincatura alcalina, de-
capaggio acido.
Oltre ai punti di emissione indicati in tabella, si ritiene opportuno indicare la presenza di 6 torrini di
ricambio d’aria ambiente (T1 ÷ T6), già presenti in stabilimento all’atto di entrata in vigore del
D.L.gs. 183/2017.
REFLUI E SCARICHI IDRICI
La ditta produce reflui di tipo civile e di tipo industriale ed è autorizzata per il loro scarico.
Per quanto riguarda lo scarico delle acque reflue, esiste un impianto di depurazione chimico fisico
per il trattamento delle acque industriali derivanti dal processo produttivo; dopo il loro trattamento e
l’abbattimento delle sostanze pericolose vengono scaricate in corpo idrico superficiale. Confluisco-
no a tale impianto anche gli eventuali sversamenti accidentali, tramite dei pozzetti di raccolta posti
al di sotto delle vasche.
Per la destinazione dichiarata dei piazzali non si ritiene necessaria l’autorizzazione allo scarico del-
le acque meteoriche di dilavamento degli stessi, così come di quelle dei tetti. La destinazione di tali
acque è in corso d’acqua superficiale.
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Autorizzazione Integrata Ambientale n. 12/2020
ALLEGATO 2
Il presente allegato, definito come “Allegato 2” e costituente parte integrante e sostanziale
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale n.12/2020, riporta i limiti, le prescrizioni e le condizioni
da osservare nell’esercizio dell’attività svolta dalla ditta MEFI SRL nell’ installazione di
Quartiere Gen. A. Diaz, 24 in comune di Rossano Veneto (VI) .
Prescrizioni per singole matrici ambientali
Emissioni in atmosfera
1.I controlli periodici delle emissioni in atmosfera sono richiesti con la frequenza indicata nel piano
di monitoraggio; tali controlli dovranno essere effettuati, nelle condizioni di esercizio più gravose
degli impianti produttivi.
2.La ditta dovrà effettuare i controlli di cui al precedente punto dando comunicazione ad ARPAV
con almeno 15 giorni d'anticipo della data in cui intende effettuare i prelievi.
3.I dati relativi agli autocontrolli effettuati dovranno essere riportati su apposito registro a cui si
allegheranno i certificati analitici ed essere tenuti a disposizione dell’autorità competente al
controllo. Uno schema esemplificativo di tale registro è riportato in appendice 1 allegato VI parte V
del D.Lgs. 152/06. Per i certificati analitici si dovrà far riferimento allo schema riportato in calce.
4.I punti di emissione dovranno essere identificati in modo univoco e per ogni punto di controllo e
prelievo dovrà essere garantita in alternativa la presenza di una bocchetta di prelievo dotata di
tronchetto filettato di dimensioni unificate, munito di tappo e saldato al camino o di flangia
universale di dimensioni unificate dotata di fori passanti e di controflangia cieca per la chiusura,
costruiti secondo quanto riportato in calce al presente. Per la sezione di campionamento dovrà
essere rispettato quanto previsto al punto 3.5. dell’allegato VI alla parte V del D.Lgs. 152/06.
5.Le metodologie di campionamento e analisi dovranno essere quelle utilizzate dal Servizio
Laboratori di ARPAV, riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-
ambientali/ippc/servizi-alle-aziende/metodiche-analitiche. Le metodiche utilizzate dal Servizio
Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso fede in fase di contraddittorio. L’azienda può cambiare le
metodiche analitiche, previa comunicazione ad ARPAV, la quale può esprimersi in merito.
6. Le vasche di processo dovranno essere identificate in aderenza al layout presentato e ogni
variazione in ordine alla posizione, alla composizione dovrà essere oggetto di apposita
comunicazione e registrazione.
Autorizzazione Integrata Ambientale – Mefi srl Allegato 2
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Scarichi idrici/gestione acque meteoriche
Acque meteoriche
7.La ditta ha dichiarato condizioni/utilizzi dei piazzali tali da non richiedere autorizzazione
allo scarico delle acque meteoriche. Resta nell’obbligo della ditta verificare che siano rispettati
i presupposti in base ai quali è stata determinata la non necessità di autorizzazione (ossia mera
viabilità con assenza di operazioni di carico/scarico e stoccaggio di qualsiasi prodotto).
Acque produttive
8.La ditta deve effettuare i controlli analitici allo scarico produttivo nella periodicità indicata
nel PMC comunicando al Dipartimento provinciale dell' ARPAV, con almeno 15 giorni di
anticipo, la data in cui intende effettuare i prelievi.
9. I pozzetti fiscali devono essere del tipo UNICHIM o analogo, in modo da permettere il prelievo
manuale o con l’attrezzatura automatica (autocampionatore), devono essere sempre accessibili da
parte delle Autorità competenti al controllo, idonei per i prelievi e le misure di portata dei reflui
oggetto del presente provvedimento e indipendenti da altri eventuali apporti di acque reflue.
10. Le analisi e il prelievo dei campioni, realizzati al fine di monitorare nel tempo il rispetto dei
limiti, dovranno essere effettuati da personale qualificato, che redigerà anche un apposito verbale di
prelievo. Quest’ultimo dovrà essere allegato al rapporto di prova che dovrà indicare, oltre agli esiti
delle analisi condotte sui campioni prelevati anche il metodo di campionamento e le metodiche
analitiche adottate. I rapporti di prova con i relativi verbali di prelievo dovranno essere conservati
dalla ditta e messi a disposizione delle autorità competenti al controllo.
11.Le metodologie di campionamento e analisi devono essere quelle utilizzate dal Servizio
Laboratori di ARPAV, riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-
ambientali/ippc/servizi-alle-aziende/metodi-di-campionamento-e-analisi. L’azienda può cambiare le
metodiche analitiche, previa comunicazione ad ARPAV, la quale può esprimersi in merito. Le
metodiche utilizzate dal Servizio Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso fede in fase di
contraddittorio.
La ditta dovrà registrare, su apposito quaderno (o dedicato supporto informatico) messo a
disposizione dell’autorità di controllo, le operazioni di manutenzione programmate e straordinarie
effettuate sul sistema di depurazione.
12. La ditta dovrà provvedere all’attenta e costante conduzione del sistema di depurazione e
segnalare tempestivamente alla Provincia, al Dipartimento Provinciale dell’ARPAV eventuali
inconvenienti che si dovessero verificare.
13. I limiti di accettabilità non potranno in alcun caso essere conseguiti mediante diluizione
con acque prelevate esclusivamente allo scopo.
Emissioni sonore
14. L’azienda deve verificare, con cadenza triennale e ogni qualvolta vi siano delle modifiche che
comportano delle variazioni sostanziali del livello di rumore, l’attualità della Valutazione di Impatto
Acustico, aggiornando lo studio agli atti ed eseguendo i rilievi fonometrici necessari, utilizzando le
professionalità di un Tecnico Competente in Acustica Ambientale. Devono essere valutati i livelli di
emissione, immissione e differenziale e confrontati con i relativi limiti. Le misure per valutare i
livelli di immissione e differenziale devono essere effettuate presso i ricettori più esposti al rumore;
qualora ciò non fosse possibile deve essere inpiduata una posizione di misura (nelle vicinanze del
ricettore o in prossimità della sorgente) che consenta di stimare il livello presso il ricettore. I
parametri da misurare sono i livelli acustici per i quali è stata evidenziata la potenziale criticità. Si
segnalano, per l’elaborazione della documentazione di impatto acustico ai sensi dell’articolo 8 della
Legge n. 447 del 1995, le Linee Guida approvate con Deliberazione del Direttore Generale ARPAV
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(DDG n.3 del 29.01.2008) e consultabili nel sito internet dell’Agenzia, all’indirizzo
http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/agenti-fisici/fle-e- allegati/ linee_Guida-DOC-
Impatto_Acustico.
15. In caso di superamento, da comunicarsi tempestivamente a questo Ente, al Comune ed
all’ARPAV, dovranno essere realizzate opportune mitigazioni acustiche concordandole con Comune
ed ARPAV. Tali interventi dovranno essere comunicati a questa Amministrazione per gli aspetti di
competenza.
16. Le campagne di misura dovranno essere effettuate durante lo svolgimento delle attività
rumorose, con comunicazione preventiva di almeno 15 giorni, al Comune ed ad ARPAV, che
potranno presenziare allo stesso. Per i limiti dovrà essere fatto riferimento al piano di zonizzazione
acustica del comune di Rossano Veneto.
17. Le campagne di misura dovranno essere effettuate con frequenza triennale.
Sulla base del parere che sarà reso da ARPAV sul documento da ultimo presentato questa
Amministrazione si riserva di disporre in ordine a condizioni integrative.
Gestione rifiuti
18. Al report sulla produzione dei rifiuti di cui al Piano di Monitoraggio e Controllo che riporta un
elenco limitato ai rifiuti caratteristici dello specifico comparto produttivo, dovrà essere allegata
copia del MUD.
19. I rifiuti prodotti dovranno essere raggruppati in aree dotate di apposita cartellonistica, indicante
il relativo codice C.E.R. e l’eventuale caratteristica di pericolosità.
20. La gestione dei rifiuti prodotti dovrà avvenire nel rispetto di quanto previsto dalla parte IV
Titolo I D.Lgs. 152/06; in particolare la loro gestione dovrà avvenire nella modalità di deposito
temporaneo così come definito dall’art. 183 c. 1 lettera bb) del D.Lgs. 152/2006.
Altro
21. La ditta dovrà costantemente vigilare sul buono stato di conservazione delle pavimentazioni
impermeabilizzate ed effettuare, in presenza di eventuali fessurazioni, le relative manutenzioni.
22. La ditta nel termine del 30/06/2021 dovrà allontanare dall’azienda le centrifughe di asciugatura
relative all’impianto a ”Rotobarile piccolo”’. Nel termine dei successi 15 giorni la ditta dovrà darne
conto con apposita comunicazione con copia dei documenti di vendita o smaltimento.
23. La ditta dovrà verificare che le materie prime siano esenti PFAS e in tale contesto nel corso del
2021 dovrà acquisire per quelle in uso le specifiche dichiarazioni dei produttori da conservarsi
presso l’azienda.
24. Nel termine del 31/12/2020 la ditta dovrà presentare, sottoscritta da un professionista abilitato,
una proposta per un piano di monitoraggio delle acque sotterranee proprio dello stabilimento con
minimo 3 punti di controllo, posti uno a monte e due a valle.
25. Sulla proposta di cui al precedente punto questa Amministrazione si riserva una valutazione nel
termine di 60 giorni dalla presentazione, trascorsi i quali la proposta si intende accolta; il sistema
dovrà essere quindi reso operativo nel termine del 30/04/2021.
26. Nel termine dei successivi 30 giorni la ditta, utilizzando il sistema di cui ai precedenti punti,
dovrà procedere ad un'analisi a set esteso. I referti analitici dovranno essere trasmessi a questa
Amministrazione e ad ARPAV nel termine di 30 giorni dal prelievo con una proposta di set analitico
per i successivi controlli.
27. Successivamente è richiesta un'analisi con frequenza quinquennale per i parametri oggetto di
proposta, eventualmente integrati sulla base di determinazioni di questa Amministrazione.
28. Qualora dal monitoraggio dovessero emergere delle anomalie dovrà esserne data tempestiva
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comunicazione a questa Amministrazione, al Comune ed ARPAV.
29. Le date di prelievo dovranno essere comunicate ad ARPAV con anticipo di almeno 15 giorni.
30. La ditta, ad esclusione dei periodi di chiusura per ferie, dovrà comunicare eventuali fermi
prolungati – oltre 15 gg- di attività e qualora tali periodi superino trenta giorni dovrà essere
contestualmente presentato un piano con le attività di controllo e monitoraggio da condursi durante
gli stessi e perse rispetto alla normale attività nonché le azioni da mettere in atto anche dal punto
di vista strutturale per garantire la sicurezza dell’impianto.
31. Dovrà altresì essere comunicata il fine esercizio dell’attività. Con tale comunicazione dovrà
essere presentato un Piano di ripristino ambientale che descriva gli interventi che verranno attuati al
fine della restituzione del sito agli usi originari e i relativi accertamenti analitici per verificare
l’assenza di eventuale contaminazione del sito.
32. In caso di incidenti e/o imprevisti con impatto per le perse matrici ambientali, la ditta dovrà
adottare immediatamente tutte le misure necessarie per limitarne le conseguenze, procedendo e con
le comunicazioni di cui al comma 1 dell’art’art.29-undecies del D.lgs 152/06 entro le otto ore
successive all’evento.
33. Le registrazioni dei dati previsti dal Piano monitoraggio e controllo dovranno seguire le
seguenti indicazioni:
Tutti i dati ottenuti dall’autocontrollo devono poter essere verificati in sede di sopralluogo ispettivo.
I dati originali (es. bollette, fatture, documenti di trasporto, Rapporti di prova etc.) devono essere
conservati almeno per 5 anni in modo da garantire la rintracciabilità del dato stesso.
Eventuali registrazioni e tutti i certificati analitici, compresi quelli effettuate da laboratori esterni o
direttamente dall’impianto di destino devono essere conservati presso lo stabilimento, a
disposizione delle Autorità competenti al controllo, almeno per 5 anni.
Si ricorda che ai sensi dell’art. 29-decies, comma 2, del D.Lgs. 152/2006, il gestore dovra'
trasmettere, alla Provincia di Vicenza, all’ ARPAV, al Comune di Rossano Veneto entro il 30 aprile
di ogni anno un documento contenente i dati caratteristici dell’attività dell’anno precedente
costituito da:
a) un report informatico sul modello fornito dall’Autorità competente
(http://ippc.arpa.veneto.it/) dove inserire i dati previsti dalle tabelle del “PIANO DI
MONITORAGGIO E CONTROLLO” ossia quelli a cui è stato assegnato “SI’” nella
colonna 'Reporting' dell’Allegato 3; il report dovrà essere trasmesso su supporto
informatico;
b) una relazione esplicativa dell’attività aziendale con il commento dei dati dell’anno in
questione e i risultati nel monitoraggio. La relazione, che può essere corredata da grafici
esemplificativi, deve contenere la descrizione di eventuali metodi di stima/calcolo dei
dati comunicati. Il superamento dei Valori Limite di Emissioni è da giustificare, ove
possibile, specificando la causa dell’incidente (es. manutenzione straordinaria, guasto,
malfunzionamento, avaria o interruzione degli impianti di abbattimento, condizioni
meteo-climatiche avverse etc.) e gli interventi risolutivi adottati. Variazioni significative
tra i persi anni di monitoraggio vanno giustificate. La suddetta relazione dovrà essere
trasmessa su supporto informatico.
Autorizzazione Integrata Ambientale – Mefi srl Allegato 2
Protocollo p_vi/aooprovi GE/2020/0054845 del 23/12/2020 - Pag. 20 di 33
Limiti alle emissioni
Aria
La seguente tabella riporta, in relazione al processo produttivo, i limiti per le emissioni in atmosfera
ritenute significative
Fase Punto di Tecnologie di Quota (m) Portata Limiti
emissione contenimento
[Nmc/h](***) Inquinanti Valore
concentrazio
ne mg/Nmc
Impianto statico: 1 - 8 6.600 HF 2
sgrassatura chimica /
decapaggio acido H2SO4 2
HCl 5
Impianto statico: 2 - 8 5.800 Zn 1
sgrassatura
elettrolitica / HF 2
zincatura
Impianto rotativo 3 - 8 25.000 (1) Zn 1
(rotobarile o roto)
HF 2
H2SO4 2
HNO3 5
(***) ammesso con un range di variabilità di ±20%. A fronte di riscontri analitici con portate riscontrate superiori il limite in emissione dovrà essere
modulato proporzionalmente secondo la formula indicata nell’art.271 comma 13.
(1) In relazione a quanto comunicato in corso di istruttoria in ordine al primo controllo analitico e riportato in allegato A la ditta è
impegnata a dar conto nel termine del 30/01/2021, anche con un nuovo controllo analitico, del rispetto delle condizioni di portata dichiarata
ovvero del nuovo dato da considerare per la verifica del rispetto dei limiti supportato da apposita motivazione.
Scarichi
Recapito Limiti
Punto di
fase Tecnologie di contenimento (fognatura, corpo
campionamento Parametro Valore SF
idrico)
Tabella 3 colonna “Scarico in acque
Impianto di
Impianto trattamento chimico – superficiali” dell'allegato 5 alla
SF trattamento Roggia Giustiniana
fisico parte III del decreto Legislativo
galvanico
152/06 e s.m.i
Emissioni sonore
Tipologia Punto di emissione Limiti
Punti inpiduati nel documento di previsione di Piano di Zonizzazione Acustica del Comune di Rossano
Emissioni sonore impatto acustico veneto (VI)
SCHEMA TIPO DI CERTIFICATO ANALITICO
Autorizzazione Integrata Ambientale – Mefi srl Allegato 2
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(importante considerare le indicazioni sotto riportate)
Ditta:
Attività produttiva svolta:
Camino n.__________________Relativo all'impianto di _________________________________________
Portata delle emissioni __________________ Temperatura fumi_______________________________
Portata delle emissioni secca______________ Portata delle emissioni normalizzata________________
Tenore di ossigeno* _______________________ Umidità **____________________
*(da riportare solo per processi di combustione) **(da esprimere in percentuale Volume/Volume)
Parametro___________________ Data__________________
1) dalle ore____________________________ alle ore__________
2) dalle ore____________________________ alle ore__________
3) dalle ore___________________________ alle ore__________
Tipo e quantità di materie prime utilizzate nell'impianto durate il prelievo e che abbiano influenza sulle emissioni
Metodiche utilizzate per il campionamento e/o analisi________________________________________________
Risultati analitici
Risultato prelievo 1 Valore di concentrazione
Risultato prelievo 2 Valore di concentrazione
Risultato prelievo 3 Valore di concentrazione
Risultato Valore di concentrazione medio
Tutti i dati grezzi, la strumentazione di prelievo e le ulteriori precisazioni analitiche dovranno essere dettagliate in un
documento allegato (verbale di campionamento a firma del tecnico e/o relazione del professionista incaricato) che
dovrà riportare, con preciso riferimento ai rapporti di prova relativi:
1.che le condizioni di marcia al momento del prelievo risultavano essere al regime massimo possibile (contestualizzato)
od, eventualmente, motivare una situazione difforme;
2.la presenza, o meno, ed il funzionamento, o meno, dl eventuali impianti di abbattimento ed eventuali modifiche fatte;
3.la motivazione sulla scelta degli inquinanti analizzati e giudizio sulla loro rappresentatività rispetto alla globalità
dell'emissione ed al ciclo produttivo esaminato;
4.dati grezzi relativi alle misure e ai campionamenti effettuati;
5.motivazione delle eventuali difformità dei parametri tra quanto richiesto in sede di autorizzazione e quanto determinato
al momento dell’analisi;
6.a precisazione di eventuali scelte, presentare eventualmente dati grezzi, curve delle misure effettuate con analizzatori in
continuo.
(*)
Nelle more dei decreti attutivi richiamati al punto 17 dell’art. 271 del D. Lgs 152/2006 per il campionamento e la misura delle
emissioni convogliate, tenuto conto di approfondimenti in merito effettuati con ARPAV si dispone quanto segue:
•il numero di prelievi o campioni da eseguire nel caso di campionamento manuale è di 3 per ciascuna misura. Ai fini del calcolo del
valore di emissioni si deve considerare la media ottenuta da questi 3 campioni;
•il numero di prelievi o campioni è relativo a ciascun parametro o sostanza che si deve determinare per il confronto con il valore
limite;
•il tempo di campionamento di un singolo prelievo deve essere di un’ora, tenuto conto che la concentrazione media è riferita, dal
D.lgs 152/2006, ad un’ora di funzionamento dell’impianto nelle condizioni di esercizio più gravose. Tempi di campionamento persi
devono essere motivati;
•eventuali difformità emerse in sede di analisi (anche relative ad un singolo campionamento) devono essere comunicate entro
24 ore dall’accertamento.
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PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale: Palazzo Godi – Nievo, Contrà Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
Autorizzazione Integrata Ambientale n. /2020
ALLEGATO 3
Il presente allegato, definito come “Allegato 3” e costituente parte integrante e sostanziale
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale n./2020, riporta il PIANO DI MONITORAGGIO E
CONTROLLO che la ditta MEFI SRL deve implementare per l’attività condotta
nell’installazione di Quartiere Gen. A. Diaz, 24 in comune di Rossano Veneto (VI) .
Quadro sinottico
FASI GESTORE GESTORE ARPA ARPA
Frequenza
Reporting Ispezioni
autocontrollo Campionamenti/analisi (*)
(**) programmate
(***)
1 COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 Materie prime e prodotti in ingresso e in uscita
1.1.1 Materie prime Mensile Annuale X
1.1.2 Additivi Mensile Annuale X
1.1.3 Sottoprodotti e -- -- --
MPS
1.1.4 Controllo -- -- --
radiometrico
1.1.5 Prodotti finiti Mensile Annuale X
1.1.6 Sottoprodotti e -- -- --
MPS
1.1.7 Controllo -- -- --
radiometrico
1.2 Risorse idriche
1.2.1 Risorse idriche da Mensile Annuale X
pozzo
1.2.2 Risorse idriche da Mensile Annuale X
acquedotto
1.3 Risorse energetiche
1.3.1 Energia Mensile Annuale X
1.4 Consumo Combustibili
1.4.1 Combustibili Mensile Annuale
1.5 Emissioni in Aria
1.5.1 Punti di emissioni -- -- --
(emissioni
convogliate)
1.5.2 Inquinanti
Vedi tabella Annuale X X
monitorati
1.6 Emissioni in acqua
1.6.1 Punti di emissione
-- -- --
1.6.2 Inquinanti
Vedi tabella Annuale X X
monitorati
1.6.3 Sistemi di
depurazione dei Vedi tabella \\\ X
reflui
1.7 Rumore
1.7.1 Rumore Triennale(**) Triennale X Su segnalazione
1.8 Rifiuti
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1.8.1 Rifiuti in ingresso Non applicabile
1.8.2 Rifiuti prodotti Mensile Annuale X
1.9 Suolo e sottosuolo
1.9.1 Acque di falda -- -- --
2 GESTIONE IMPIANTO
2.1 Controllo fasi critiche/manutenzione/stoccaggi
2.1.1 Sistemi di
controllo delle fasi
Vedi tabella NO (***) X
critiche del
processo
2.1.2 Interventi di
manutenzione
ordinaria sugli
Vedi tabella NO (***) X
impianti di
abbattimento degli
inquinanti
2.1.3 Sistemi di
trattamento fumi:
-- NO (***) --
controllo del
processo
2.1.4 Sistemi di
depurazione.
Variabile NO (***) X
Controllo del
processo
2.1.5 Aree di stoccaggio Variabile NO (***)\\ X
3 INDICATORI PRESTAZIONE
3.1 Monitoraggio degli
indicatori di Annuale Annuale
performance
(*) Le modalità di controllo analitico verranno specificate in dettaglio (sulla base di quanto ritenuto rilevante come impatto
ambientale) nella lettera che verrà trasmessa da ARPAV entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello in cui verrà eseguita
l’ispezione ambientale integrata o preventivamente alla comunicazione di cui all’art. 29-decies, comma 1 del D.Lgs 152/06 e s.m.i..
(**) La Relazione dell’attività di monitoraggio è da inviare all’Autorità competente, al comune di Rossano Veneto e al
Dipartimento Provinciale ARPAV competente, una volta conclusa, con la periodicità stabilita, in concomitanza dell’invio del
reporting annuale.
(***) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari .
Invece i dati con frequenza di autocontrollo continua, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file
tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al report.
N.B.: Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità. I dati dei monitoraggi saranno registrati su
supporto informatico.
Pagina 2 di 10
Protocollo p_vi/aooprovi GE/2020/0054845 del 23/12/2020 - Pag. 26 di 33
1 – COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 – Materie prime e prodotti in ingresso e in uscita
In Ingresso
Tabella 1.1.1 - Materie prime
Modalità Frequenza
Denominazione Fase di utilizzo UM Fonte del dato Reporting (*)
stoccaggio autocontrollo
Sacchi -portico Dissoluzione Zinco e
Soda caustica
coperto con regolazione bagni Kg Fatture di acquisto Mensile SI
scaglie/perle
cancello statico e roto
Scatole in
Dissoluzione
Sfere di zinco bancali in Kg Fatture di acquisto Mensile SI
impianti statico e roto
reparto
GIR coperto,
Acido solforico Decapaggio statico e
con bacino di l Fatture di acquisto Mensile SI
33% roto
contenimento
Fusti al
coperto, con Passivazione
Acido nitrico l Fatture di acquisto Mensile SI
bacino statico/rotativo
contenimento
Fusti al coperto, Passivazione
Tripass ELV 1500
con bacino trivalente (impianto l Fatture di acquisto Mensile SI
special additive
contenimento rotativo)
Additivo passivazione
Tripass PK3 GIR in reparto trivalente (imp. l Fatture di acquisto Mensile SI
rotativo/statico)
Fusti al
Additivo passivazione
Tripass ELV 1000 coperto, con
trivalente tropical l Fatture di acquisto Mensile SI
replenisher bacino
(imp. rotativo)
contenimento
Fusti al coperto,
Additivo passivazione
Tripass ELV 1500 con bacino l Fatture di acquisto Mensile SI
trivalente tropical
contenimento
Sacchi , portico Sgrassatura
Metex PE 2000 ST coperto, con elettrolitica, kg Fatture di acquisto Mensile SI
cancello statico/rotativo
Sacchi portico
Sgrassatura chimica,
Metex PS 499 C coperto, con kg Fatture di acquisto Mensile SI
statico/roto
cancello
Fusti al
Additivo per
coperto, con
Metex 230 decapaggio statico e l Fatture di acquisto Mensile SI
bacino
roto
contenimento
ENVIROZIN 120
Additivo per
RACK Fusti l Fatture di acquisto Mensile SI
zincatura.
BRIGHTENER
ENVIROZIN Additivo per
Fusti l Fatture di acquisto Mensile SI
BASE ADDITIVE zincatura.
ENVIROZIN Additivo per
Cubi l Fatture di acquisto Mensile SI
CONDITIONER zincatura.
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile della quantità
Autorizzazione Integrata Ambientale - Mefi srl - Allegato 3-PMC Pagina 3 di 10
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Tabella 1.1.2 – Additivi
Modalità Frequenza
Denominazione Fase di utilizzo UM Fonte del dato Reporting
stoccaggio autocontrollo
Acido solforico Depurazione l Fatture di Mensile SI
33%
serbatoio
acquisto
Antischiuma Sacco in Depurazione kg Fatture di Mensile SI
siliconico reparto acquisto
Flocculante AN Sacco in Depurazione kg Fatture di Mensile SI
reparto acquisto
Breposol P.P.E. Sacco in Depurazione kg Fatture di Mensile SI
reparto acquisto
Sodio idrosolfito Sacco in Depurazione kg Fatture di Mensile SI
(albite) reparto acquisto
Sodio metabisolfito Sacco in Depurazione kg Fatture di Mensile SI
anidro reparto acquisto
Sodio ipoclorito Serbatoio Depurazione l Fatture di Mensile SI
acquisto
Soda caustica soluz. Serbatoio Depurazione l Fatture di Mensile SI
30% acquisto
Acido cloridrico Serbatoio Pulizia sonde l Fatture di Mensile SI
depurazione acquisto
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile della quantità
Tabella 1.1.3 - Sottoprodotti (secondo art. 184-bis D.Lgs.152/2006 s.m.i.) e Materie Prime secondarie
NON APPLICABILE
Tabella 1.1.4 – Controllo radiometrico
NON APPLICABILE
(*) Indicare nel report annuale da inviare all’ente competente solo gli eventi che hanno presentato anomalie e/o superamenti
In Uscita
Tabella 1.1.5 - Prodotti finiti
Denominazione Modalità di UM (**) Fonte del dato Frequenza Reporting (*)
stoccaggio autocontrollo
Superficie trattata Magazzino coperto Kg Stima da dati fatture Mensile SI
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile della quantità
(**) L’azienda fornirà comunque una correlazione di stima in m2 se tecnicamente fattibile
Tabella 1.1.6 - Sottoprodotti (secondo art. 184-bis D.Lgs.152/2006 s.m.i.) e Materie Prime secondarie
NON APPLICABILE
Tabella 1.1.7 – Controllo radiometrico
NON APPLICABILE
(*) Indicare nel report annuale da inviare all’ente competente solo gli eventi che hanno presentato anomalie e/o superamenti
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1.2 - Risorse idriche
Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
Tipologia di Punto Fase di UM Strumento Fonte del dato Frequenza Reporting
approvvigionam misura utilizzo di misura autocontrollo
ento
Acqua di falda Contatore Industriale m3 contatore Registro Mensile SI
cartaceo/informatico
Acqua di Contatore Igienico m3 contatore Registro MensileBimestr SI
acquedotto sanitario cartaceo/informatico ale
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile della quantità
1.3 - Risorse energetiche
Tabella 1.3.1 – Energia
Descrizione Tipologia Fase di Punto UM Metodo di Fonte del Frequenza Reporting
utilizzo misura misura dato autocontrollo
Energia Energia Processi Cabina MWh Documento Registro annuale SI
importata elettrica produttivi fiscale cartaceo/infor
da rete matic
esterna
Totale TEP/a Calcolo Registro annuale Si
cartaceo/infor
matic
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile della quantità
1.4 - Consumo combustibili
Tabella 1.4.1 – Combustibili
Tipologia Fase di utilizzo UM Metodo Fonte del Frequenza Reporting
misura dato autocontrollo
Gasolio Trazione (furgone L Calcolo Fattura di mensile SI
trasporto) acquisto
Gas Uffici e Sm3 Calcolo Fattura di mensile SI
metano produzione acquisto
Totale TEP/a Calcolo SI
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile della quantità
1.5 – Emissioni in aria
Tabella 1.5.1 - Punti di emissione (emissioni convogliate)
Punto di emissione Provenienza/fase di Impianto di Durata Durata Reporting (*)
abbattimento
produzione emissione emissione
(specificare
giorni/anno ore/giorno
tipologia)
Impianto statico: 240 8 SI
1 sgrassatura chimica / --
decapaggio acido
Impianto statico: 240 8 SI
2 sgrassatura elettrolitica / --
zincatura
Impianto rotativo 240 8 SI
3 --
(rotobarile o roto)
(*) L’azienda specificherà a titolo puramente indicativo una stima delle eventuali variazioni significative rispetto ai dati forniti in
tabella.
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Tabella 1.5.2 - Inquinanti monitorati
Provenienza/ Punti
di Frequenza
fase di emissio
Parametro UM
autocontrollo Fonte del dato Reporting
produzione ne
Composti inorganici
Impianto mg/Nmc Annuale
del fluoro come HF
statico:
sgrassatura Rapporto di prova
1 Acido solforico mg/Nmc Annuale laboratorio SI
chimica /
decapaggio
acido Composti inorganici
mg/Nmc Annuale
del Cloro come HCl
Impianto
Zinco
statico:
Rapporto di prova
sgrassatura 2 mg/Nmc Annuale
laboratorio SI
Composti inorganici
elettrolitica / del fluoro come HF
zincatura
Zinco
Acido solforico
Impianto
Composti inorganici
rotativo Rapporto di prova
3 del fluoro come HF mg/Nmc Annuale
laboratorio
SI
(rotobarile o
roto)
Acido nitrico
1.6 – Emissioni in acqua
Tabella 1.6.1 - Punti di emissione
Durata Durata
Recapito Impianto di
Punto di emissione Provenienza
(fognatura, corpo idrico) Trattamento emissione emissione Reporting
giorni/anno ore/giorno
SF2* Impianto Corpo idrico superficiale Impianto 240 8 SI
trattamento Roggia Giustiniana trattamento
galvanico chimico-fisico
*l’azienda ha comunicato nel 2017 lo spostamento del pozzetto fiscale, precedentemente SF1 e ora SF2, come da richiesta
della Provincia di rivedere la posizione del pozzetto fiscale finale utilizzando un pozzetto già esistente a monte e
posizionato al coperto.
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Tabella 1.6.2 - Inquinanti monitorati
Provenienza/
fase di Punto di
emissione
Parametro UM Frequenza autocontrollo Fonte del dato Reporting
produzione
pH /
Conducibilità /
C.O.D. mg/l
Solidi sospesi totali mg/l
Aldeidi mg/l
Cianuri totali mg/l
Boro mg/l
Nichel mg/l
Ferro mg/l
Alluminio mg/l
Cadmio mg/l
Cobalto mg/l
Piombo mg/l
Rame mg/l
Fosforo totale mg/l
Arsenico mg/l Semestrale
Uscita impianto Cromo totale mg/l
di trattamento
Cromo VI mg/l
chimico – SF2
fisico delle Zinco mg/l Rapporto di prova SI
acque
Azoto
mg/l
ammoniacale
Azoto nitroso mg/l
Azoto nitrico mg/l
Idrocarburi totali mg/l
Cloruri mg/l
Solfati mg/l
Floruri mg/l
Tensioattivi totali mg/l
Saggio di tossicità
acuta – Daphnia -
Annuale
magna
PFAS ng/l
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1.7 – Rumore
Tabella 1.7.1 – Rumore
Modalità di
Punto di misura Frequenza controllo registrazione dei Reporting
controlli
Secondo valutazione impatto acustico (*) Triennale Valutazione SI
(*) nel caso in cui le misure non siano presso il ricettore indicare l’algoritmo utilizzato per risalire dalla misura al
livello sonoro presso il ricettore.
1.8 - Rifiuti
Tabella 1.8.1 - Rifiuti in ingresso
NON APPLICABILE
Tabella 1.8.2 - Rifiuti prodotti
Recuper
Smaltimento
Codice Modalità o Modalità di controllo Fonte del Frequenza Reporting
Descrizione Rifiuti (codice)
CER stoccaggio (codice) e di analisi dato autocontrollo (*)
(****)
(****)
Container Peso (t/anno)
Fanghi di 110109*
magazzino D15 R13 Caratterizzazione/analisi
depurazione 110110
coperto per smaltimento
Prelievo Peso (t/anno)
Acidi di decapaggio 110105* diretto dalle D15 // Caratterizzazione/analisi
vasche per smaltimento
Prelievo Peso (t/anno)
Basi di decapaggio 110107* diretto dalle D15 // Caratterizzazione/analisi
vasche per smaltimento
Prelievo
Soluzioni acquose di
diretto dalle Peso: annuale
lavaggio, contenenti 110111* D15 // Peso (kg/anno)
vasche Caratterizzazio
sostanze pericolose
ne/
Registro
Ferro e acciaio omologa :
rifiuti
Fusti MP non Cassone in annuale o
SI
contaminati e filo di 120199 magazzino // R13 Peso (kg/anno) biennale in
Analisi di
ferro utilizzato per coperto base
laboratorio
legare i pezzi all’autorizzazi
one del
destinatario
Imballaggi in Magazzino
150106 // R13 Peso (kg/anno)
materiali misti coperto
Magazzino
Carbone attivo
190904 coperto D15 // Peso (kg/anno)
esausto
Magazzino
Imballaggi
150110 coperto - - Peso (kg/anno)
pericolosi
Magazzino
Nylon 150102 coperto - - Peso (kg/anno)
NOTA: L’elenco dettagliato dei rifiuti prodotti e delle relative destinazioni è potenzialmente soggetto a modifiche ma
viene presentato annualmente per legge dalla ditta attraverso la dichiarazione MUD
(*) Nel report viene riportato il quantitativo dei rifiuti della tabella con allegato il MUD completo; i certificati analitici
sono conservati presso l'azienda (vedi specifiche già riportate in autorizzazione) per tutta la durata dell’A.I.A. e messi
a disposizione dell’Autorità di controllo.
(**) La frequenza di autocontrollo è dettata dalle modalità di compilazione del registro di carico/scarico dei rifiuti.
(***) Per caratterizzazione del rifiuto si intende sia l'approfondimento (tramite analisi chimica e/o studio delle schede
tecniche, di sicurezza e/o del processo produttivo) finalizzato alla classificazione del rifiuto secondo il Regolamento
1357/2014 e la Decisione 955/2014 (elenco codici CER) sia quello necessario per la verifica di accettabilità presso gli
impianti di destino. L'approfondimento finalizzato alla classificazione si rende necessario in presenza di rifiuti con voci
a specchio e per l’attribuzione delle caratteristiche di pericolo dei rifiuti pericolosi assoluti. La frequenza di
caratterizzazione sarà in generale annuale per i rifiuti avviati a smaltimento e biennale per quelli avviati a recupero,
salvo perse specifiche degli impianti di destino, e dovrà essere comunque rinnovata in corrispondenza di ogni
variazione del ciclo produttivo che comporti modifiche al rifiuto prodotto.
Autorizzazione Integrata Ambientale - Mefi srl - Allegato 3-PMC Pagina 8 di 10
Protocollo p_vi/aooprovi GE/2020/0054845 del 23/12/2020 - Pag. 32 di 33
(****) Le indicazioni non vanno considerate vincolanti purché le eventuali perse destinazioni future avvengano nel
rispetto della normativa ambientale sui rifiuti.
1.9 – Suolo e sottosuolo
Tabella 1.9.1 – Acque di falda
Punto di Parametro/ Frequenza
UM Fonte del dato Reporting
misura/piezometro inquinante autocontrollo
Certificato analitico
Vedi prescrizione - quinquennale SI
2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO
2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, stoccaggi
Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
Frequenza Reporting
Fase di produzione
Attività controllo Parametri esercizio UM Fonte del dato autocontrollo (*)
Analisi dei bagni,
Registro cartaceo
ed in particolare Concentrazione dei
densità, temperatura bagni
g/L con fogli compilati Settimanale NO
in produzione
e composizione
Rivestimento galvanico
Registro cartaceo
Controllo
temperatura
Bagni di trattamento °C con fogli compilati Quotidiana NO
in produzione
In particolare: sonde,
agitatori, pHmetri,
strumentazione cabina,
Quaderno di
deposito reagenti,
Controllo impianto manutenzione
Impianto di depurazione
depurazione
controllo pH allo --
impianto di
3 volte al giorno NO
scarico finale, controllo
depurazione
pozzo decantatore
fanghi, controllo
filtropressa fanghi
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. I dati con
frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file tipo .xls o
altro database compatibile, in allegato al report.
Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria sugli impianti di abbattimento degli inquinanti (ed
eventuali fasi critiche del processo)
Frequenza
Macchinario Tipo di intervento Fonte del dato autocontrollo Reporting (*)
Verifica tenute Registro cartaceo Giornaliera NO
Controllo olio su motori Registro cartaceo Giornaliera
Controllo contatti elettrici a Registro cartaceo
Giornaliera
corrente continua
Vasche di trattamento e linee
Controllo raddrizzatori corrente Registro cartaceo Giornaliera
Controllo telai Registro cartaceo Giornaliera
Controllo degli elettrodepositi Registro cartaceo
Giornaliera
sul pezzo
Sistemi depurazione acque Controllo e pulizia generale Quaderno di
Giornaliera
sonde manutenzione
impianto di
Controllo e pulizia generale depurazione Mensile
agitatori vasche
Autorizzazione Integrata Ambientale - Mefi srl - Allegato 3-PMC Pagina 9 di 10
Protocollo p_vi/aooprovi GE/2020/0054845 del 23/12/2020 - Pag. 33 di 33
Controllo impianto verifica
Trimestrale
taratura sonde pH
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi, che hanno riscontrato criticità ed eventi anche
straordinari.
Tabella 2.1.3 - Sistemi di trattamento fumi: controllo del processo
NON APPLICABILE
Tabella 2.1.4- Sistemi di depurazione: controllo del processo
Punto emissione Sistema di trattamento Parametri di controllo UM Reportin
Frequenza
(stadio di trattamento) del processo di Fonte del dato autocontrollo g (*)
trattamento
SF2 Impianto depurazione
* * * * *
chimico-fisico
* Si veda tabella 2.1.1 Impianto di depurazione
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi
straordinari. I dati con frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto
informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al report.
Tabella 2.1.5 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
Parametri di Modalità Frequenza Reporting
Descrizione Fonte del dato
controllo controllo autocontrollo (*)
Bacino di tenuta visiva
Registro Quotidiana (**) SI
contenimento/va cartaceo/infor
sche matico
serbatoi tenuta visiva Registro Quotidiana (**) SI
cartaceo/infor
matico
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi
straordinari.
(**) registrazione solo delle non conformità
3 – INDICATORI DI PRESTAZIONE
Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance
Modalità di Frequenza di
Indicatore e sua descrizione
calcolo
U.M.
monitoraggio
Reporting
Consumo specifico di materia Foglio di calcolo kg/kg prodotto
prima finito
Consumo specifico di prodotti Foglio di calcolo kg/kg prodotto
ausiliari finito
Totale rifiuti Foglio di calcolo kg/kg prodotto
prodotti finito
Fanghi di Foglio di calcolo kg/kg prodotto
depurazione finito
Produzione Acidi di Foglio di calcolo kg/kg prodotto
specifica di decapaggio finito Annuale SI
rifiuti Soluzioni acquose Foglio di calcolo
di lavaggio,
kg/kg prodotto
contenenti
finito
sostanze
pericolose
Consumo specifico di energia Foglio di calcolo MWh/kg
elettrica prodotto finito
Foglio di calcolo m3/kg prodotto
Consumo idrico specifico
finito
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