fondpavinato_determinazione_completa_2020_1159.pdf
Protocollo p_vi/aooprovi GE/2020/0041161 del 02/10/2020 - Pag. 1 di 4
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Autorizzazione Integrata Ambientale n. 8/2020.
ALLEGATO A
Il presente allegato, definito come “Allegato A” e costituente parte integrante e sostanziale
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale n.8/2020 rilasciata alla ditta FONDERIE PAVINATO
SpA per l’installazione di Via dell’Informatica, 4-6-8 in Comune di Thiene (VI) riporta i di-
versi momenti dell’iter istruttoria a supportare le condizioni poste in autorizzazione.
Al riguardo si rileva quanto segue
la ditta FONDERIE PAVINATO SpA per l'attività di pressofusione di alluminio
ricompresa al punto 2.5 b) dell'allegato VIII del D.Lgs n. 152/2006 “ fusione e
lega di metalli non ferrosi, compresi i prodotti di recupero e funzionamento di
fonderie di metalli non ferrosi, con una capacità di fusione superiore a 4 Mg al
giorno per il piombo e il cadmio o a 20 Mg al giorno per tutti gli altri metalli” è
titolare di Autorizzazione Integrata Ambientale, rilasciata da questa Amministrazio-
ne con provvedimento n. 4/2012;
con documentazione agli atti in data 27/12/2019 - prot. nn. 67419, 67425,67426 e
67427 la ditta si è attivata con richiesta di modifica sostanziale ;
la richiamata autorizzazione, per le modifiche e aggiornamenti intervenuti, legittima
la ditta a produrre 19 tonnellate/giorni di getti in alluminio e zama, calcolati su base
annua (cfr. Prot. n. 2017-PRVICLE-0087433 del 29/12/2017 )-considerata la
presenza di n. 23 presse, di n. 2 turni lavorativi giornalieri, il tempo di produzione
effettivo degli impianti al netto delle tempistiche correlate all’attrezzaggio delle
stazioni di pressofusione nonché la quantità di materozze reintrodotta nei forni
fusori;
la ditta ha richiesto l’aumento della capacità produttiva richiedendo
1) il posizionamento di nuova attrezzatura per pressofusione - pressa a camera
fredda all’interno del capannone nell’area dove sono posizionate le altre presse e
questo come unica modifica strutturale rispetto all’attuale layout d’impianto;
2) la riorganizzazione operativa dell’attività d’impianto a tre turni di lavoro per 24
ore/giorno per 365 giorni/anno;anziché su due per 15 h/giorno come avviene
attualmente;
3) l ’utilizzo del forno fusorio con camino n. 12 in continuo anziché saltuariamente;
vista la documentazione allegata alla predetta richiesta, rilevato che la stessa
mancava della relazione di riferimento, con nota prot n. 2567 del 20/01/2020 si è
proceduto a richiederla;
con documentazione agli atti con prot n. 4053 del 28/01/2020 la ditta ha riscontrato
quanto sopra escludendo l’obbligo di elaborare la relazione in questione…..
“Dopo aver esaminato le caratteristiche chimico-fisiche delle sostanze pericolose
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inpiduate in Fase 2, le caratteristiche geo-idrogeologiche dell’area in cui è
installata la Ditta e le misure di gestione delle sostanze pericolose adottate dalla
Ditta a protezione del suolo e delle acque sotterranee….”;
per la richiesta presentata e con documentazione completata, con nota prot.n. 7723
del 18/02/2020, si è proceduto a dare comunicazione di avvio di procedimento ;
per la modifica programmata la ditta si era attivata con una procedura di verifica ai
sensi dell’art.19 del D.Lgs. 152/2006; il relativo procedimento si è concluso con
Determina Dirigenziale n.1171 del 02/08/2019 con la quale è stata disposta
l’esclusione all’assoggettamento dalla procedura di valutazione ambientale;
l’esclusione dalla procedura V.I.A. è stata subordinata alle prescrizioni di seguito
riportate :
“1) L’azienda è impegnata ad acquisire in via preventiva la necessaria modifica
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale; la documentazione progettuale dovrà
prevedere anche quanto prescritto nei successivi punti 2),3), 4).
2) Presentazione di uno studio sul tempo massimo di lavoro dei filtri a coalescenza
nelle condizioni attuali in modo da stimare i tempi di utilizzazione dei filtri a
coalescenza in prima istanza dopo modifica di produzione, ripetendo la verifica dopo
variazione produttiva allo scopo di conferma delle ore di lavoro stimate
preventivamente.
3) La realizzazione di un pozzetto di campionamento a servizio dei pozzi perdenti e
di una relazione tecnica che evidenzi e sostenga, con analisi, l’assenza di idrocarburi;
le analisi dovranno l’uso di metodiche analitiche basate su tecnica GC, riportando nei
rapporti di prova, separatamente, gli idrocarburi leggeri e pesanti. Il progetto
definitivo oggetto dell’istruttoria AIA dovrà inoltre chiarire in via univoca che lo
scarico nei pozzi perdenti avverrà solo in caso di eventi eccezionali e prolungati e
che non riguarderà l'acqua contenuta nelle vasche (troppo pieno), bensì l'acqua che è
in arrivo dalla captazione di tetti e piazzali dopo disoleazione e sedimentazione; il
controllo periodico dovrà avvenire con cadenza annuale successivamente ad un
evento meteorico significativo.
4) Per i pozzi spia di monitoraggio dovrà essere prevista una profondità di 70 metri
ed il piano analitico dovrà prevedere anche la determinazione dei PFAS.
5) In relazione alla frequenza triennale di controllo dell’impatto acustico prevista dal
PMC, si raccomanda che il monitoraggio venga effettuato con gli impianti,
macchinari e mezzi funzionanti a pieno regime, comprendendo verifiche
fonometriche anche rivolte all’analisi del traffico indotto dai mezzi aziendali
(soprattutto pesanti) sulle strade afferenti l’attività indagata e/o presso i ricettori
esposti alle emissioni acustiche prodotte dall’attività stessa nel suo complessivo
operare, al fine di un’eventuale inpiduazione di ulteriori modalità operative o
interventi strutturali finalizzati alla limitazione delle criticità laddove si potessero
riscontrare livelli di emissione acustica superiori ai limiti di legge.
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Si ponga inoltre, particolare attenzione alla verifica del criterio differenziale in
funzione delle indicazioni suddette; e si indica fin d’ora che dichiarazioni circa la
verifica del criterio differenziale (da effettuare per indicazione normativa in ambiente
interno) relative ai livelli presunti, calcolati per il confronto con il limite verificato a
finestre chiuse non è accettato, bensì solo a finestre aperte che nel caso di effettiva
impossibilità di accesso ai vani del fabbricato, può essere assimilato al calcolo in
facciata più esposta alle emissioni sonore.”
con documentazione agli atti con prot.n. 8388 del 20/02/2020 la ditta facendo seguito
alla richiamata comunicazione di avvio procedimento di modifica sostanziale
dell’AIA n.4/2012, nonchè ad una comunicazione di Viacqua SpA relativa alla
conferma della possibilità di recapito in fognatura delle acque meteoriche provenienti
dal dilavamento dei piazzali ha richiesto l’integrazione dell’AIA n. 4/2012 in essere
con l’autorizzazione allo scarico delle acque in questione e questo nelle more della
conclusione del procedimento di cui alla comunicazione citata;
\ con atto con prot n. 10313 del 03/03/2020 – considerando che l’autorizzazione allo
scarico in questione avrebbe spostato il recapito dello scarico stesso da pozzo
perdente a fognatura, quale situazione preferibile dal pdv ambientale si è accolta la
richiesta della ditta e si è aggiornata l’AIA n. 4/2012 con riferimento agli
scarichi. L’utilizzo delle nuove strutture di convogliamento e scarico è stato
subordinato alla presentazione del certificato di regolare esecuzione dell’opera
rilasciato dal direttore dei lavori, così come previsto all'art. 50 della L.R. 33/85 e
smi. E’ stato richiamato che le opere dovevano essere realizzate nel rispetto del
progetto valutato in procedura di screening .Con l’autorizzazione in questione si
legittimava quindi lo scarico identificato nella documentazione come SF2.
Si è rimesso al procedimento in corso la definizione di altri aspetti di
competenza quali la definizione degli autocontrolli in termini di parametri da
controllare e relativa periodicità, eventuali altri controlli anche ad integrazione
del PMC.
Nel frattempo ARPAV, nell’ambito dell’ attività di controllo successivo, con
nota agli atti con prot.n. 20627 del 14/05/2020 ha trasmesso copia del rapporto
tecnico del 12/05/2020 prot. int. n. 39, a seguire la verifica del report aziendale
relativo all’anno 2018, evidenziando “...come siano emersi alcuni elementi di
criticità, per i quali si rimanda al paragrafo “Conclusioni” del rapporto tecnico di
cui sopra” ; da parte di questa Amministrazione è seguito il provvedimento di
prot.n. 24140 del 08/06/2020 con il quale tra l’altro si è richiesto in ordine alle
emissioni “...un riscontro per le incongruenze rilevate e contestualmente ….. per
ogni emissione significativa di inpiduare la portata che possa essere di riferimento
per l’autorizzazione di cui al procedimento in corso e questo anche in
modifica/aggiornamento di quelle indicate nell’AIA in essere; ogni dato di portata
indicato dovrà essere progettualmente giustificato a dimostrare il rispetto di quanto
previsto dalla norma - vedasi comma 4 dell’art.269 del D.Lgs n. 152/2006” ;
con nota agli atti con prot.n.32271 del 30/07/2020 la ditta ha riscontrato la
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richiesta di cui sopra con una relazione integrativa affrontando anche le
prescrizioni di screening che non trovavano compiuta definizione nella
documentazione presentata e in particolare
- rif prescrizione 2 -per i filtri a coalescenza è stato evidenziato che l’efficacia di-
pende da differenti fattori produttivi (tempi di utilizzo,materie prime utilizzate,
temperatura, …) che non possono essere standardizzati ed utilizzati come indica-
tori dell’effettiva performance dei filtri stessi. La ditta ha quindi proposto di valu-
tare l’efficacia dei filtri in relazione alla portata misurata ai camini. Poiché i valo-
ri di emissione vengono considerati validi entro un range di ±20% della portata
autorizzata, si propone di monitorare con frequenza mensile la portata dei camini
in cui sono presenti i filtri a coalescenza e, nel momento in cui in uno dei camini
si riscontri un valore prossimo all’intervallo autorizzato (-15%), si provvederà
alla sostituzione di tutti i filtri presenti nell’installazione. In particolare, per i ca-
mini n. 3A, 5, 10, 14 si prevede l’installazione di un misuratore di portata con cui
si provvederà alla verifica mensile del valore. Per il camino 4A, in cui è installato
anche un inverter, si prevede l’installazione di uno strumento di misurazione del-
la portata in cui verrà impostata una soglia di allarme, corrispondente all’85% del
valore della portata autorizzata. Quando lo strumento leggerà questo valore, vi-
sualizzerà un allarme che indicherà la necessità di sostituzione dei filtri presenti
nell’impianto.
-rif prescrizione 3- In materia di scarichi si rileva che l’Autorizzazione Integrata
Ambientale n.4/2012, disponeva con una specifica prescrizione in merito alla gestione
delle acque meteoriche: “Le acque meteoriche provenienti dal dilavamento delle aree
esterne attualmente recapitano in pozzi perdenti. Per le previsioni del Piano di Tutela
delle Acque …… anche le suddette acque dovranno essere regolamentate nei tempi
previsti dallo stesso.
La situazione era
- le acque provenienti dalle coperture del capannone erano portate a terra tramite
dei pluviali e fatte confluire nella rete di raccolta delle acque meteoriche;
- le acque di dilavamento dei piazzali esterni, realizzati con una pavimentazione
in conglomerato bituminoso, con opportune pendenze ed adeguate tubazioni in
grado di permettere un buon deflusso delle acque meteoriche erano raccolte attra-
verso un sistema di n° 18 caditoie e di una griglia posta nel cancello di accesso
all’area. Le acque meteoriche così raccolte erano poi fatte confluire in sette pozzi
perdenti posti in vari punti dei piazzali.
Nell’ambito della prescrizione richiamata è seguita persa corrispondenza a par-
tire dal piano di adeguamento del 2012; questa Amministrazione ha comunque
sempre ribadito che per le tipologie di insediamenti di cui all'allegato F delle
N.T.A. del Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto a cui l'azienda ap-
partiene, ritiene necessaria autorizzazione allo scarico delle acque meteoriche nel
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momento in cui non vi è il rispetto di tutte le seguenti condizioni:“- l’attività vie-
ne condotta esclusivamente all’interno di un edificio (es. capannone);- nel piazza-
le esterno non vi è presenza di depositi di rifiuti, materie prime, prodotti;- il piaz-
zale esterno è inferiore a 5000 mq;- nel piazzale esterno avviene solo il transito
dei mezzi paragonabile alla viabilità stradale;- le acque dei tetti non sono conta-
minate da eventuali emissioni in atmosfera originate dall’attività”,per il comples-
so dei piazzali aziendali;
nell’ambito della predetta corrispondenza si richiama come questa amministrazio-
ne abbia anche concesso la proroga al termine di adeguamento, permettendo il
mantenimento dei cassoni nel piazzale fino all’intervento nel frattempo program-
mato ( realizzazione di un sistema di trattamento preventivo per consentire anche
il recupero delle acque meteoriche finalizzato al loro riutilizzo nel processo pro-
duttivo). Per il periodo transitorio l'azienda è stata impegnata a dotarsi dei nuovi
cassoni, intervenire prontamente per l'eliminazione di eventuali versamenti, rila-
sci ed imbrattamenti delle superfici durante le operazioni di carico e scarico dei
rifiuti, evitare qualsiasi attività nei piazzali che possa portare a contaminazione e
prevedere periodiche pulizie dei piazzali, da registrare in apposito registro;
a fine 2018 la ditta ha presentato al SUAP di Thiene il progetto di adeguamento
della rete di raccolta delle acque meteoriche di dilavamento delle coperture e dei
piazzali che aveva prefigurato.
L’adeguamento aveva previsto:
-rimozione della pavimentazione dei piazzali esterni;
-rimozione della rete di raccolta di raccolta delle acque meteoriche di dilavamen-
to dei piazzali;
-rifacimento della rete della rete di raccolta di raccolta;
-rifacimento della pavimentazione dei piazzali esterni con conglomerato bitumi-
noso
-separazione delle acque di prima e seconda pioggia con la posa di due pozzetti
scolmatori; le acque di prima pioggia provenienti dal pozzetto scolmatore,stocca-
te in vasche a tenuta- 6 vasche di capacità pari a 35 mc - per essere utilizzate nel
ciclo produttivo. Il consumo giornaliero previsto è stimato in circa 25 mc;
per le acque di seconda pioggia provenienti dal pozzetto scolmatore, nel caso re-
moto di saturazione delle sei vasche di accumulo , era previsto l’invio ad un siste-
ma di raccolta e trattamento con due vasche con disoleatore e dissabbiatore, di
portata 80 l/sec ciascuna,n. 2 pozzetti per il campionamento e n. 2 pozzetti pozzi
perdenti.
Nell’integrazione del 30 luglio 2020 e in riferimento alla pertinente prescrizione
di screening la ditta ha ricordato che l’intervento di realizzazione di un pozzetto
di campionamento a servizio dei pozzi perdenti è stato incluso nella documenta-
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zione presentata per la modifica sostanziale dell’AIA n. 4/2012.Il pozzetto di
campionamento, insieme ai lavori di adeguamento della rete di raccolta delle ac-
que meteoriche di dilavamento delle coperture e dei piazzali, è stato realizzato in
Agosto 2019.
- rif prescrizione 4- la ditta da conto che i tre pozzi spia sono stai realizzati tra
Luglio ed Agosto 2019, ma poiché l’intervento rientra in un procedimento che
non si è ancora concluso, non è ancora disponibile il certificato di fine lavori e,
conseguentemente, non sono ancora state effettuate le analisi delle acque di falda.
Per la criticità rilevata durante il controllo ARPAV in merito alle portate, rilevate
nel corso della campagna di monitoraggio delle emissioni in atmosfera del 2018,
la ditta ha rilevato che gli scostamenti sono imputabili sia allo stato di efficienza
delle condotte (grado di pulizia,stato di intasamento dei filtri a coalescenza) che
convogliano le emissioni ai camini, sia al numero di attrezzature collegate e in
funzione. A seguito di una revisione dell’attuale situazione impiantistica e tenuto
conto della condizione di massima efficienza delle condotte aspiranti (pulizia del-
le tubazioni, efficacia dei filtri a coalescenza), le portate di riferimento per i ca-
mini con emissioni significative e per i quali è previsto un monitoraggio periodi-
co delle emissioni, sono state ricalcolate .
In merito ai forni fusori (n. 6, 12 e 15) la ditta ha evidenziato che non è possibile
definire una portata di riferimento poiché, per motivi tecnici, non è presente un
ventilatore nei camini e poiché dipendente da molti fattori, come il livello di
riempimento della camera fusoria o l’attivazione o meno dei bruciatori di fusione
(forno in fusione) o dei bruciatori di attesa (forno in attesa).
Nell’ambito del procedimento finalizzato al rilascio del presente provvedimento
per il giorno 4 settembre 2020 questa Amministrazione con nota prot.n.35685 del
26/08/2020 ha convocato la Conferenza di Servizi di cui all’art. 29 quater,
comma 5 del D.Lgs 152/2006.Alla convocata Conferenza di Servizi di cui all'art.
29 quater, comma 5 del D.Lgs. 152/2006 hanno presenziato Provincia, Comune,
Gestore della fognatura, ARPAV e la ditta; l’Amministrazione comunale tramite
lo Sportello Associato ha comunicato l’impossibilità di partecipazione
richiedendo attenzione con riferimento all’impatto acustico e al sistema degli
scarichi, senza altri particolari rilievi per gli aspetti di competenza.
Nel corso della predetta Conferenza, come da verbale agli atti, si è ritenuta
rilasciabile l'autorizzazione in questione, conpisi alcuni aspetti e condizioni che
trovano riscontro in “Allegato 2” e valutato positivamente il proposto piano di
monitoraggio, rivisto congiuntamente con ARPAV, per alcuni aspetti non
sostanziali, pervenendo alla sua versione definitiva, come da documento
“Allegato 3”.
Ai fini di una completa rappresentazione della questione si ritiene di riportare
quanto discusso in ordine allo scarico acque meteoriche. Al riguardo si rilevava
che era da raccordare la condizione dello screening “ Il progetto definitivo
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oggetto dell’istruttoria AIA dovrà inoltre chiarire in via univoca che lo scarico
nei pozzi perdenti avverrà solo in caso di eventi eccezionali e prolungati e che
non riguarderà l'acqua contenuta nelle vasche (troppo pieno), bensì l'acqua che è
in arrivo dalla captazione di tetti e piazzali dopo disoleazione e sedimentazione”
e la condizione posta dal gestore del ritardo di 24 ore dall’evento meteorico nel
conferimento. La ditta ha ricordato e puntualizzato quanto segue:
-tutte le acque meteoriche venivano in precedenza avviate a n. 7 pozzi perdenti (PP1-
PP7 in Allegato B.21.b AIA);
-la ditta utilizza per il proprio processo produttivo circa 25 mc/giorno di acqua ed ha
pertanto provveduto a realizzare un sistema per il recupero delle acque meteoriche;
-con il progetto di adeguamento al PTA, tutte le acque meteoriche vengono raccolte ed
avviate all’impianto di trattamento (sedimentazione/disoleazione);
-dall’impianto di trattamento le acque meteoriche vengono stoccate in n.6 vasche da
35 mc ognuna, per una capacità complessiva pari a 210 mc;
-in caso di eventi piovosi intensi, l’acqua in eccesso che non può essere stoccata nelle
vasche viene avviata a:
a) Fognatura con ritardo di 24 h e con portata autorizzata pari a 8 mc/h;
b) n. 2 pozzi perdenti (PPa e PPb in Allegato C.10.b AIA);
Dai dati sulle precipitazioni registrati alla stazione di Malo nel periodo 2010-2019 emerge
che mediamente, dal 2010 al 2019 i giorni piovosi in cui sono stati superati i 35 mm sono
meno di 10 all’anno.
Dopo discussione è stato conpiso che lo scarico in fognatura dell’acqua meteorica -
punto di emissione SF2 con pozzetto fiscale a monte della confluenza delle acque civili
-deve essere il recapito prioritario rispetto allo scarico in pozzo perdente. La ditta dovrà
garantire un volume disponibile nelle vasche di accumulo entro le 48 ore successive
all’ultimo evento meteorico pari al quantitativo teorico corrispondente ai 5 mm di
pioggia e di conseguenza Viacqua si impegna a rivedere il quantitativi e i tempi di
ritardo nella consegna che non rientrano per altro nelle condizioni AIA.
Autorizzazione Integrata Ambientale -FONDERIE PAVINATO SpA- Allegato A Pag. 7 di 7
SCHEMA DEL CICLO PRODUTTIVO
F0. Accettazione materie prime
F1. Preparazione delle cariche
F2. Fusione del metallo
F3. Trattamento metallo
F5A. Attrezzaggio F5C. Recupero
F4. Mantenimento metallo allo stato
distaccante
liquido
stampo
F5B. Riscaldamento Trattamento acque:
F5. Preparazione Stampo
stampo
applicazione distaccante e F5D
raffeddamento stampo
Recupero acque da
F6. Colata (Stampaggio) soluzione esausta di
prodotto distaccante
F6A.
F7. Estrazione getto e avvio a finitura
Recupero acque dal
sistema oleodinamico
Accettazione materie prime
Il processo produttivo ha inizio con l’accettazione delle materie prime ordinate che vengono
scaricate dai camion tramite l’uso di un carrello elevatore. Il materiale, consegnato sotto forma di
lingotti, viene controllato, identificato e successivamente accatastato in un magazzino
appositamente adibito .
Preparazione delle cariche
In base alle necessità della produzione l’alluminio o la zama vengono prelevati e trasportati in
prossimità dei forni fusori funzionanti a gas metano; l’alluminio viene caricato sui forni a tino o a
crogiolo mentre la zama solo sui forni a crogiolo.
Ai pani vengono normalmente aggiunti i ritorni (materozze e sfiati ) in una percentuale variabile tra
il 30 e il 35% circa.
Fusione del metallo
Al tempo dell’originario rilascio dell’AIA si riportava come le leghe di alluminio più utilizzate
(46100 e 47100) venissero fuse su due forni a tino (con capienza bacino rispettivamente di Kg
1.500 e Kg 3.000 di alluminio fuso) mentre le leghe particolari (con bassi consumi) fuse su tre forni
a crogiuolo con una capienza totale di kg. 800 di alluminio fuso.
Nel 2017 la ditta si è attivata a chiedere l'autorizzazione per installare un nuovo forno (camino
15) ad affiancare i due forni fusori esistenti ed operare prevalentemente in sostituzione del
forno esistente e convogliante le emissioni al camino n° 12; per quest’ultimo impianto se ne
comunicava il mantenimento per utilizzo sia in caso di guasto del nuovo forno e per la fusione
di particolari tipologie di leghe di alluminio richieste saltuariamente dalla committenza,
evitando così di fermare l’attività del forno fusorio principale.
Autorizzazione Integrata Ambientale-FONDERIE PAVINATO S.p.A- Allegato 1 2
La ditta nel 2017 è stata legittimata all’installazione del nuovo forno con il limite di 19
tonn/giorno di produzione di getti.
Quindi attualmente le leghe di alluminio più utilizzate (46100 e 47100) vengono fuse a 680-700°C
nei 2 forni: uno collegato al camino n. 15, con capacità fusoria pari a 3.000/4.000 Kg/h, ed uno
collegato al camino n. 6 con capacità fusoria pari a 1.250/1.500 Kg/h. Il forno collegato al camino
n. 12 con capacità fusoria pari a 2.000/3.000 kg/h viene utilizzato in caso di guasto del forno
principale. (6 e 12 a tiraggio naturale)
Le leghe particolari (con bassi consumi) sono fuse su n.3 forni rovesciabili,ciascuno con capacità
fusoria pari a 300 kg/h.
La fusione di zama, che necessita invece di temperature più basse (380-400°C), avviene
direttamente nei forni a crogiolo a bordo pressa (per una capienza complessiva di circa 1.200 Kg).
Con la modifica oggetto del presente provvedimento l ’utilizzo del forno fusorio con camino n. 12 è
richiesto in continuo anziché saltuariamente e viene meno la limitazione quantitativa richiamata.
Trattamento del metallo
Dopo la fusione l’alluminio viene pulito da scorie e impurità tramite il trattamento di
“scorificazione” che consiste nel versare un prodotto scorificante all’interno del bagno fusorio ed
estrarre le impurità che affiorano.
Successivamente le leghe di alluminio vengono prelevate dai forni fusori e prima di essere
trasportate ai forni di attesa tramite un carrello elevatore munito di siviera, subiscono il trattamento
di degasaggio tramite insufflazione di gas azoto ed un nuovo trattamento di scorificazione.
Le leghe di zinco, che vengono fuse solamente su forni a crogiolo, non subiscono alcun trattamento
di degasaggio e l’operazione di scorificazione viene eseguita asportando la schiuma superficiale del
bagno liquido senza utilizzo di prodotti scorificanti.
Mantenimento del metallo allo stato liquido.
L’alluminio così trattato, viene versato all’interno dei forni a crogiuolo d’attesa a bordo macchina e
viene mantenuto in temperatura tramite dei bruciatori a gas metano.
La zama una volta fusa, viene mantenuta in temperatura tramite lo stesso bruciatore a gas metano
che ha effettuato la fusione.
In questa fase, viene utilizzato il gas metano per il mantenimento della temperatura e si generano
fumi da combustione di gas metano che vengono convogliati su appositi camini (camini su forni
delle presse a camera calda e fredda nr. 2, 3B, 4B, 8, 11, 13).
Attrezzaggio stampo
In questa fase di preparazione alla produzione, gli stampi, in base agli ordini acquisiti dall’azienda,
vengono montati sulle presse e vengono eseguite tutte le regolazioni macchina specifiche per
l’attrezzatura (parametri macchina, lubrificatore, asportatore, caricatore alluminio)
Riscaldamento stampo
Una volta terminato l’attrezzaggio, prima di poter iniziare la produzione, gli stampi devono essere
portati ad una temperatura variabile tra i 180°c e i 250°c al fine di evitare rotture (questo è valido
solamente per gli stampi costruiti per le presse a camera fredda in quanto, per gli stampi che
vengono montati sulle presse a camera calda non è necessario preriscaldo).
Per effettuare il preriscaldo si possono utilizzare le seguenti tecniche:
- per gli stampi predisposti (dotati di canali di termoregolazione) si possono utilizzare i
termoregolatori che sono delle centraline composte da una pompa che mette in circolazione,
all’interno di apposite cavità nello stampo, olio diatermico riscaldato tramite resistenze elettriche;
- per gli stampi non dotati di canali di riscaldamento si utilizzano delle lampade a gas metano o gpl.
In questa fase vengono utilizzate energia elettrica e olio diatermico in caso di utilizzo di
termoregolatori e gas metano o gpl in caso di utilizzo di lampade riscaldanti.
Applicazione del distaccante e raffreddamento dello stampo.
L’operazione viene eseguita tramite un lubrificatore dotato di vari ugelli che, con l’ausilio di aria
compressa, spruzzano sulla superficie dello stampo
- sulle presse a camera fredda, una emulsione composta da acqua e 1-2% di distaccante e 98-99% di
Autorizzazione Integrata Ambientale-FONDERIE PAVINATO S.p.A- Allegato 1 3
acqua potabile addolcita o prelevata dalle vasche di accumulo meteoriche,che ha lo scopo sia di
raffreddare lo stampo che di applicare una pellicola protettiva sulla superficie dello stesso per
facilitare il distacco del getto.
- sulle presse a camera calda, un prodotto distaccante senza acqua ; l’operazione di raffreddamento
dello stampo viene eseguita da acqua circolante all’interno di canali di raffreddamento.
L’operazione di raffreddamento dello stampo sulle presse a camera fredda provoca una nuvola di
vapore che, tramite cappe poste sopra le presse, viene aspirata e convogliata all’esterno tramite
apposite tubazioni trattate da filtri a coalescenza.(camini su presse a camera fredda nr.3A, 4A, 5,
10, 14).
Riciclaggio distaccante.
Il distaccante spruzzato sullo stampo e le gocce di olio lubrificante che cadono dalla ginocchiera,
vengono raccolte nelle vasche di raccolta posizionate sotto le presse e pompate tramite tubazioni ad
un impianto di disoleazione con filtri a tessuto dove gli oli vengono separati dal distaccante.
All’uscita dal disoleatore:
- le morchie oleose vengono convogliate in alcune cisterne collegate all’evaporatore;
- il distaccante viene convogliato in un’apposita cisterna dove, dopo essere stato integrato con
miscela nuova, è pronto per essere riutilizzato.
Trattamento acque (evaporatore)
In circolo ci sono 3.000 litri di soluzione acqua-distaccante che, due volte al giorno, viene raccolta e
convogliata all’evaporatore che, in funzione 24 ore/gg, evapora l’acqua dalla soluzione separandola
dal resto. L’acqua ottenuta dall’evaporatore viene riutilizzata per preparare la soluzione acqua-
distaccante, mentre le soluzioni acquose (CER 161002) vengono stoccate in un serbatoio in attesa di
smaltimento da parte di ditte specializzate.L’evaporatore ha una capacità di trattamento pari a 1.400
litri/gg per cui la soluzione in circolo viene rigenerata completamente ogni 2 giorni. All’evaporatore
sono inviate per trattamento anche le acque di condensa dei compressori. Le acque di spurgo delle
torri evaporative e dell’addolcitore vanno allo scarico industriale.
Colata (stampaggio)
Una volta lubrificato lo stampo ha inizio la fase di stampaggio. Per prima cosa, al fine di evitare
grippature, viene lubrificato il pistone di iniezione con un lubrificante granulare a base di cere che
viene soffiato all’interno del cilindro di iniezione.
Successivamente la pressa si chiude e le due metà dello stampo vengono fatte combaciare; in questo
momento l’alluminio o la zama vengono versate nel cilindro di iniezione ed il pistone inizia ad
avanzare accumulando il materiale nella parte bassa dello stampo.
In base alle impostazioni del ciclo, dopo una certa corsa del pistone effettuata a bassa velocità,
inizia la fase veloce che ha lo scopo di riempire le cavità dello stampo e di compattare il materiale.
Passati alcuni secondi ( il tempo è dipendente dalle dimensioni e dallo spessore dei particolari) la
pressa si apre e la stampata viene estratta dallo stampo con l’ausilio di un robot asportatore.
Durante il movimento di apertura e chiusura della pressa, la ginocchiera ( che è il meccanismo atto
ad effettuare il movimento) viene lubrificata in modo da evitare usure e grippaggi. La lubrificazione
della ginocchiera, che avviene ogni 50-80 cicli di stampaggio, è effettuata con l’ausilio di una
centralina composta da un serbatoio e da una pompa che mette in pressione l’olio all’interno del
circuito di lubrificazione, facendolo gocciolare nei punti preposti.
Durante la fase di stampaggio vengono utilizzati: lubrificante per pistoni ( in granuli a base di cera),
olio per la lubrificazione delle ginocchiere ed energia elettrica.
Durante la fase di stampaggio la pressa effettua movimenti di chiusura e apertura della ginocchiera
azionati da un circuito in pressione di fluido oleodinamico (acquaglicole).
Per raffreddare l’acquaglicole che, esercitando la sua azione si riscalda, viene fatto passare su
scambiatori di calore presenti su ogni pressa e questi sono raffreddati tramite un circuito ad acqua.
Il sistema di raffreddamento citato è costituito da una vasca interrata pisa in due settori separati
contenente circa 90/100 m3 di acqua.
Dalla sezione nr. 1 (parte fredda) l’acqua viene prelevata tramite pompe e inviata alle presse.
Dopo essere passata sugli scambiatori l’acqua calda viene fatta tornare alla vasca nella sezione 2
Autorizzazione Integrata Ambientale-FONDERIE PAVINATO S.p.A- Allegato 1 4
(parte calda); da qui, tramite pompe, viene prelevata e inviata a due torri evaporative indipendenti
che la raffreddano e la convogliano nella sezione fredda 1.
L’acqua evaporata nelle torri viene integrata con acqua prelevata dall’acquedotto o vasche di
accumulo piovane.
Quando le torri evaporative non riescono a tenere l’acqua sotto la temperatura di 30 °C
(prevalentemente nei mesi estivi più caldi) vengono attivati uno o due gruppi frigoriferi (a seconda
delle esigenze) di potenza pari a 30 Kwh ciascuno che, tramite il passaggio di acqua raffreddata
all’interno di serpentine di rame immerse nella sezione fredda della vasca, ne abbassano
ulteriormente la temperatura. Sul circuito di raffreddamento viene utilizzato un prodotto anti
incrostante .
La concentrazione di sali minerali presenti viene mantenuta a livelli corretti da una centralina che
richiama acqua nuova e spurga acqua con sali troppo concentrati nello scarico industriale SF1
assieme all’acqua di lavaggio resine dell’addolcitore.
La fase di stampaggio avviene tramite delle presse, le cui dimensioni sono direttamente
proporzionali ai seguenti fattori:
- la potenza di iniezione, proporzionata alla forza di chiusura espressa in tonnellate
(maggior è la forza di chiusura, maggiore è la potenza di iniezione).
- il passaggio colonne, lo spazio utile e necessario al montaggio dello stampo.
Con riferimento al sistema di iniezione, si possono distinguere due differenti tipologie di presse:
presse a camera calda (n. 2, utilizzate per lo più per la zama) o presse a camera fredda (n. 22
utilizzate principalmente per l’alluminio).
Le presse a camera calda hanno un sifone immerso nella lega di zama fusa e, mediante un pistone, il
metallo viene iniettato all’interno dello stampo, mentre le presse a camera fredda hanno un
contenitore all’interno del quale viene versato l’alluminio fuso tramite un robot di caricamento.
Estrazione del getto
Una volta terminata la fase di stampaggio, quando la macchina è aperta, la stampata, viene espulsa
dallo stampo e prelevata da un robot provvisto di pinze che la posiziona in prossimità di alcune
fotocellule al fine di verificarne l’integrità e successivamente la deposita in un contenitore di ferro
dove viene lasciata raffreddare. In questa fase viene utilizzata energia elettrica e aria compressa
Per gli scarichi si rimanda all’allegato A.
Autorizzazione Integrata Ambientale-FONDERIE PAVINATO S.p.A- Allegato 1 5
Protocollo p_vi/aooprovi GE/2020/0041161 del 02/10/2020 - Pag. 3 di 4
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di abbattimento, secondo quanto previsto nel piano di monitoraggio e controllo. In caso di anomalie o
guasti agli impianti il gestore deve darne comunicazione alla Provincia, al dipartimento provinciale
dell’ARPAV e al Comune entro le otto ore successive. Qualora le anomalie di funzionamento siano
tali da non garantire il rispetto dei limiti di emissione fissati, si dovrà procedere alla sospensione delle
relative lavorazioni per il tempo necessario alla rimessa in efficienza; le difformità accertate nei
controlli analitici effettuate dal gestore devono essere comunicate entro 24 ore dall'accertamento.
Per i camini n. 3A, 4A, 5, 10, 14 nel termine del 31 marzo 2021 la ditta dovrà procedere, come
da proposta, all’installazione di un misuratore di portata per la verifica mensile del valore. Per il
camino 4A, in cui è installato anche un inverter, dovrà procedere all’installazione di uno stru-
mento di misurazione della portata impostando una soglia di allarme, corrispondente all’85%
del valore della portata autorizzata. Quando lo strumento leggerà questo valore, visualizzerà un
allarme che indicherà la necessità di sostituzione dei filtri presenti nell’impianto. Nel frattempo
per il sistema in questione la ditta dovrà mantenere la procedura attuale di controllo e manuten-
zione.
10. Per quanto previsto all’articolo 273-bis del D.Lgs. 152/2006, che disciplina i medi impianti
di combustione, la ditta dovrà attivarsi per arrivare all’adeguamento nel termine previsto del gennaio
2030 e questo per i punti di emissione identificati con 4B ( Bruciatori a metano installati nei forni di
attesa delle presse n. 1, 2, 3, 5: potenzialità totale (come somma) = 1.200 kW) 8 (Bruciatori a metano
installati nei forni di attesa delle presse n. 7,11, 12, 13,17: potenzialità totale (come somma) = 1.500
kW ) e 13 (Bruciatori a metano installati nei forni di attesa delle presse n. 8, 9, 21, 22, 23: potenzialità
totale (come somma) = 1.500 kW) .
Le emissioni di cui ai camini 3B( Bruciatori a metano installati nei forni di attesa nelle presse n. 4, 6,
10: potenzialità totale (come somma) = 900 kW ) e 11( Bruciatori a metano installati nei forni di
attesa delle presse n.19 e 20: potenzialità totale (come somma) = 600 kW ) sono relativi ad
impiantistica non soggetta ad autorizzazione alle emissioni e non è previsto il richiamato
adeguamento.
Scarichi idrici/gestione acque meteoriche
11. La ditta con il presente provvedimento viene autorizzata allo scarico in fognatura con due
punti di scarico identificati con SF1 e SF2 rispettivamente per scarico produttivo e per acque
meteoriche con punti di campionamento a monte delle confluenza dei civili. In azienda sono presenti
e autorizzati n. 2 pozzi perdenti come recapito di scarico residuale di acqua meteorica. Per il
dettaglio si rimanda a quanto riportato in allegato A
12. L’operatività dell’autorizzazione di cui sopra relativa alle acque meteoriche è subordinata
alla presentazione per quanto di competenza del certificato di regolare esecuzione dell’opera, per le
nuove strutture di convogliamento, scarico, rilasciato dal direttore dei lavori, così come previsto
all'art. 50 della L.R. 33/85 e smi. Tale certificato dovrà essere presentato entro il 31 ottobre 2020.
Fino a tale data la ditta si intende autorizzata alla proroga all’adeguamento del PTA.
13. Alla conclusione degli interventi in questione ed entro 31/12/2020 la ditta deve
procedere ad un controllo analitico per la verifica del rispetto dei limiti e in particolare per
verificare l’assenza di idrocarburi ai pozzi perdenti.
14. Il sistema delle acque meteoriche dovrà essere gestito in modo da garantire nelle vasche
di accumulo entro le 48 ore successive all’ultimo evento meteorico un volume disponibile pari al
quantitativo teorico corrispondente a 5 mm di pioggia.
15. Ogni campionamento dovrà essere effettuato nelle condizioni operative, meteorologiche
ritenute dal tecnico responsabile più gravose per la qualità delle acque scaricate e le stesse
dovranno essere specificatamente indicate nel verbale di campionamento da allegare al rapporto
di prova.
16. La ditta deve effettuare i controlli analitici secondo la periodicità indicata nel PMC
comunicando al Dipartimento provinciale dell' ARPAV la data in cui intende effettuare i prelievi.
Per i controlli di scarichi di acque meteoriche il preavviso il Dipartimento Provinciale
Autorizzazione Integrata Ambientale - ditta Fonderie Pavinato Spa - Allegato 2 2 di 8
dell’ARPAV deve essere effettuato nei medesimi termini in cui viene contattato il laboratorio
incaricato.
17. I pozzetti fiscali devono essere del tipo UNICHIM o analogo, in modo da permettere il
prelievo manuale o con l’attrezzatura automatica (autocampionatore), devono essere sempre
accessibili da parte delle Autorità competenti al controllo, idonei per i prelievi e le misure di portata
dei reflui oggetto del presente provvedimento e indipendenti da altri eventuali apporti di acque reflue.
18. Le analisi e il prelievo dei campioni, realizzati al fine di monitorare nel tempo il rispetto dei
limiti, dovranno essere effettuati da personale qualificato, che redigerà anche un apposito verbale di
prelievo. Quest’ultimo dovrà essere allegato al rapporto di prova che dovrà indicare, oltre agli esiti
delle analisi condotte sui campioni prelevati anche il metodo di campionamento e le metodiche
analitiche adottate. I rapporti di prova con i relativi verbali di prelievo dovranno essere conservati
dalla ditta e messi a disposizione delle autorità competenti al controllo.
19. Le metodologie di campionamento e analisi devono essere quelle utilizzate dal Servizio
Laboratori di ARPAV, riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-
ambientali/ippc/servizi-alle-aziende/metodi-di-campionamento-e-analisi. L’azienda può cambiare le
metodiche analitiche, previa comunicazione ad ARPAV, la quale può esprimersi in merito. Le
metodiche utilizzate dal Servizio Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso fede in fase di
contraddittorio.
Per la tipologia di scarico si ritene di soprassedere alla richiesta di campionamento sulle 24 ore
come indicato nel documento di BAT Conclusion. Per il campionamento dello scarico in
questione valgono quindi le indicazioni normative generali ossia di norma 3 ore o comunque
giustificazione per tempi persi.
La ditta è avvertita che deve rapportarsi con il gestore della fognatura per ogni aspetto degli scarichi
non regolamentato con il presente provvedimento. Al riguardo si richiama che in sede di conferenza
del 4 settembre 2020 lo stesso gestore si è impegnato relativamente allo scarico SF2 a rivedere il
quantitativi e i tempi di ritardo nella consegna che non rientrano per altro nelle condizioni AIA.
Emissioni sonore
20. L’azienda deve verificare, con cadenza triennale e ogni qualvolta vi siano delle modifiche
che comportano delle variazioni sostanziali del livello di rumore, l’attualità della Valutazione di
Impatto Acustico, aggiornando lo studio agli atti ed eseguendo i rilievi fonometrici necessari,
utilizzando le professionalità di un Tecnico Competente in Acustica Ambientale. Le misure devono
essere eseguite presso la sorgente per la valutazione dell’emissione e presso i ricettori più esposti al
rumore per l’immissione e il livello differenziale; qualora ciò non fosse possibile deve essere
inpiduata una posizione di misura (nelle vicinanze del ricettore o in prossimità della sorgente) che
consenta di stimare il livello presso il ricettore. I parametri da misurare sono i livelli acustici per i
quali è stata evidenziata la potenziale criticità. Si segnalano, per l’elaborazione della documentazione
di impatto acustico ai sensi dell’articolo 8 della Legge n.447 del 1995, le Linee Guida approvate con
Deliberazione del Direttore Generale ARPAV (DDG n.3 del 29.01.2008) e consultabili nel sito
internet dell’Agenzia, all’indirizzo http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/agenti-fisici/fle-e-
allegati/ linee_Guida-DOC-Impatto_Acustico.
21. In caso di superamento, da comunicarsi tempestivamente a questo Ente, al Comune ed
all’ARPAV, dovranno essere realizzate opportune mitigazioni acustiche concordandole con Comune
ed ARPAV. Tali interventi dovranno essere comunicati a questa Amministrazione per gli aspetti di
competenza.
22. Le campagne di misura dovranno essere effettuate durante lo svolgimento delle attività
rumorose, con comunicazione preventiva di almeno 15 giorni, al Comune ed ad ARPAV, che potranno
presenziare allo stesso. Tali campagne dovranno essere effettuate con cadenza triennale e in caso di
modifiche che possono incidere in modo significativo sulla matrice. La relativa valutazione dovrà
essere allegata al primo report utile.
Autorizzazione Integrata Ambientale - ditta Fonderie Pavinato Spa - Allegato 2 3 di 8
23. La prima campagna di misure che seguirà al presente provvedimento nella periodicità
triennale in corso dovrà essere inviata a 30 giorni dall’effettuazione anche al di fuori del Report per
poter verificare se è stato dato corso alle raccomandazioni di cui al punto 5 delle prescrizioni
screening.
Gestione rifiuti
24. Al report sulla produzione dei rifiuti di cui al Piano di Monitoraggio e Controllo che riporta
un elenco limitato ai rifiuti caratteristici dello specifico comparto produttivo, dovrà essere allegata
copia del MUD;
25. I rifiuti prodotti dovranno essere raggruppati in aree dotate di apposita cartellonistica,
indicante il relativo codice C.E.R. e l’eventuale caratteristica di pericolosità.
26. La gestione dei rifiuti prodotti dovrà avvenire nel rispetto di quanto previsto dalla parte IV
Titolo I D.Lgs. 152/06; in particolare la loro gestione dovrà avvenire nella modalità di deposito
temporaneo così come definito dall’art. 183 c. 1 lettera bb) del D.Lgs. 152/2006.
Altro
27. La riorganizzazione operativa dell’attività d’impianto a tre turni di lavoro per 24 ore/giorno
per 365 giorni/anno dovrà essere oggetto di comunicazione preventiva a questa Amministrazione, al
comune di Thiene e ad ARPAV.
28. La ditta dovrà costantemente vigilare sul buono stato di conservazione delle pavimentazioni
impermeabilizzate ed effettuare, in presenza di eventuali fessurazioni, le relative manutenzioni.
29. Per il monitoraggio delle acque sotterranee proprio dello stabilimento la ditta utilizzando
i tre pozzi spia realizzati sulla base della relativa proposta presentata e valutata nell’ambito del
procedimento di screening dovrà procedere al primo controllo analitico nel termine del 31-12-
2020. La ditta dovrà preventivamente concordare con ARPAV i parametri del set esteso iniziale.
Al riguardo la ditta dovrà presentare apposita proposta; la proposta si riterrà tacitamente appro-
vata trascorsi 30 giorni dalla presentazione stessa.
30. Gli esiti del primo controllo dovranno essere presentati nel termine dei successivi 30
giorni dal prelievo a questa Amministrazione e ad ARPAV con una proposta di set analitico per i
successivi controlli. La proposta si riterrà tacitamente approvata trascorsi 30 giorni dalla presen-
tazione stessa.
31. Successivamente è richiesta un'analisi con frequenza quinquennale per i parametri oggetto
di proposta, eventualmente integrati sulla base di determinazioni di questa Amministrazione.
32. Qualora dal monitoraggio dovessero emergere delle anomalie dovrà esserne data tempestiva
comunicazione a questa Amministrazione, al Comune ed ARPAV.
33. In caso di incidenti e/o impresti con impatto per le perse matrici ambientali, dovrà adottare
immediatamente tutte le misure necessarie per limitarne le conseguenze, procedendo e con le
comunicazioni di cui al comma 1 dell’art’art.29-undecies del D.Lgs 152/2006 entro le otto ore
successive all’evento.
34. La ditta, ad esclusione dei periodi di chiusura per ferie, dovrà comunicare eventuali fermi
prolungati – oltre 15 gg- di attività e qualora tali periodi superino trenta giorni dovrà essere
contestualmente presentato un piano con le attività di controllo e monitoraggio da condursi durante
gli stessi e perse rispetto alla normale attività nonché le azioni da mettere in atto anche dal punto di
vista strutturale per garantire la sicurezza dell’impianto.
35. Dovrà altresì essere comunicata il fine esercizio dell’attività. Con tale comunicazione dovrà
essere presentato un Piano di ripristino ambientale che descriva gli interventi che verranno attuati al
fine della restituzione del sito agli usi originari e i relativi accertamenti analitici per verificare
l’assenza di eventuale contaminazione del sito.
36. Le registrazioni dei dati previsti dal Piano monitoraggio e controllo dovranno seguire le
seguenti indicazioni:
Autorizzazione Integrata Ambientale - ditta Fonderie Pavinato Spa - Allegato 2 4 di 8
◦ tutti i dati ottenuti dall’autocontrollo devono poter essere verificati in sede di sopralluogo
ispettivo. I dati originali (es. bollette, fatture, documenti di trasporto, Rapporti di prova etc.) devono
essere conservati almeno per 5 anni in modo da garantire la rintracciabilità del dato stesso;
◦ eventuali registrazioni e tutti i certificati analitici, compresi quelli effettuate da laboratori
esterni o direttamente dall’impianto di destino devono essere conservati presso lo stabilimento, a
disposizione delle Autorità competenti al controllo, almeno per 5 anni.
Si ricorda che ai sensi dell’art. 29-decies, comma 2, del D.Lgs. 152/2006, il gestore dovra'
trasmettere, alla Provincia di Vicenza, all’ ARPAV, al Comune di Thiene entro il 30 aprile di ogni
anno un documento contenente i dati caratteristici dell’attività dell’anno precedente costituito da:
a) un report informatico sul modello fornito dall’Autorità competente (http://ippc.arpa.veneto.it/)
dove inserire i dati previsti dalle tabelle del “PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO” ossia
quelli a cui è stato assegnato “SI’” nella colonna 'Reporting' dell’Allegato 3; il report dovrà essere
trasmesso su supporto informatico;
b) una relazione esplicativa dell’attività aziendale con il commento dei dati dell’anno in questione e i
risultati nel monitoraggio. La relazione, che può essere corredata da grafici esemplificativi, deve
contenere la descrizione di eventuali metodi di stima/calcolo dei dati comunicati. Il superamento dei
Valori Limite di Emissioni è da giustificare, ove possibile, specificando la causa dell’incidente (es.
manutenzione straordinaria, guasto, malfunzionamento, avaria o interruzione degli impianti di
abbattimento, condizioni meteo-climatiche avverse etc.) e gli interventi risolutivi adottati. Variazioni
significative tra i persi anni di monitoraggio vanno giustificate. La suddetta relazione dovrà essere
trasmessa su supporto informatico.
Limiti alle emissioni
Aria
La seguente tabella riporta, in relazione al processo produttivo, i limiti per le emissioni in atmosfera
ritenute significative.
Fase Sigla Altezza Sistema di trattamento
Portata Limiti
Camino
[Nmc/h](*)
Inquinanti Valore
concentrazione -
(1)
bruciatori a 2 10 - 4800 Polveri 5 mg/Nmc
metano
forni di NOx 120 mg/Nmc
attesa delle espressi
presse n. 14, come NO2
15, 16, 18 e
forni TCOV 30 mg/Nmc
rovesciabili HCl 10 mg/Nmc
HF 1 mg/Nmc
Inferiore a 0,1 ng
PCDD/F I-TEQ/Nmc
Presse n. 4, 3A Filtri a 9600 Polveri 5 mg/Nmc
6, 10 coalescenza TCOV 30 mg/Nmc
per nebbie
oleose
Presse n. 1, 4A Filtri a Polveri 5 mg/Nmc
2, 3, 5, 7, 12 coalescenza TCOV 30 mg/Nmc
14000
per nebbie
oleose
Autorizzazione Integrata Ambientale - ditta Fonderie Pavinato Spa - Allegato 2 5 di 8
Protocollo p_vi/aooprovi GE/2020/0041161 del 02/10/2020 - Pag. 4 di 4
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Scarichi
Recapito Limiti
Scarico fase Tecnologie di contenimento (fognatura, corpo
idrico) Parametro Valore SF
Spurgo torri di
raffreddamento, Regolamento di Fognatura e
SF1* Addolcitore; - Fognatura Depurazione della acque reflue
compressori, acque industriali del gestore
reflue domestiche
Acque reflue Regolamento di Fognatura e
SF2* domestiche/Acque Sedimentazione/disoleazione Fognatura Depurazione della acque reflue
meteoriche industriali del gestore
Tab 4-All. 5, P. Terza, D.Lgs n.
Ppa-PPb Acque meteoriche Sedimentazione/disoleazione Suolo
152 del 03.04.06
* Punto di campionamento a monte della confluenza linea acque reflue domestiche
Rumore
La seguente tabella riporta i limiti alle emissioni sonore.
Punto di Limiti
Tipologia
emissione Paramento Valore
punti inpiduati nel
documento di
Emissioni sonore Piano di Zonizzazione Acustica del Comune di Thiene
previsione di impatto
acustico -
Autorizzazione Integrata Ambientale - ditta Fonderie Pavinato Spa - Allegato 2 7 di 8
SCHEMA TIPO DI CERTIFICATO ANALITICO
(importante considerare le indicazioni sotto riportate)
Ditta:
Attività produttiva svolta:
Camino n.__________________Relativo all'impianto di _________________________________________
Portata delle emissioni __________________ Temperatura fumi_______________________________
Portata delle emissioni secca______________ Portata delle emissioni normalizzata________________
Tenore di ossigeno* _______________________ Umidità **____________________
*(da riportare solo per processi di combustione) **(da esprimere in percentuale Volume/Volume)
Parametro___________________ Data__________________
1) dalle ore____________________________ alle ore__________
2) dalle ore___________________________ alle ore__________
3) dalle ore___________________________ alle ore__________
Tipo e quantità di materie prime utilizzate nell'impianto durate il prelievo e che abbiano influenza sulle emissioni
Metodiche utilizzate per il campionamento e/o analisi________________________________________________
Risultati analitici
Risultato prelievo 1 Valore di concentrazione
Risultato prelievo 2 Valore di concentrazione
Risultato prelievo 3 Valore di concentrazione
Risultato Valore di concentrazione medio
Tutti i dati grezzi, la strumentazione di prelievo e le ulteriori precisazioni analitiche dovranno essere dettagliate in un
documento allegato (verbale di campionamento a firma del tecnico e/o relazione del professionista incaricato) che dovrà
riportare, con preciso riferimento ai rapporti di prova relativi:
1. che le condizioni di marcia al momento del prelievo risultavano essere al regime massimo possibile (contestualizzato)
od, eventualmente, motivare una situazione difforme;
2. la presenza, o meno, ed il funzionamento, o meno, dl eventuali impianti di abbattimento ed eventuali modifiche fatte;
3. la motivazione sulla scelta degli inquinanti analizzati e giudizio sulla loro rappresentatività rispetto alla globalità
dell'emissione ed al ciclo produttivo esaminato;
4. dati grezzi relativi alle misure e ai campionamenti effettuati;
5. motivazione delle eventuali difformità dei parametri tra quanto richiesto in sede di autorizzazione e quanto
determinato al momento dell’analisi;
6. a precisazione di eventuali scelte, presentare eventualmente dati grezzi, curve delle misure effettuate con analizzatori
in continuo.
(*)
Nelle more dei decreti attutivi richiamati al punto 17 dell’art. 271 del D. Lgs 152/2006 per il campionamento e la misura delle
emissioni convogliate, tenuto conto di approfondimenti in merito effettuati con ARPAV si dispone quanto segue:
• il numero di prelievi o campioni da eseguire nel caso di campionamento manuale è di 3 per ciascuna misura. Ai fini del
calcolo del valore di emissioni si deve considerare la media ottenuta da questi 3 campioni;
• il numero di prelievi o campioni è relativo a ciascun parametro o sostanza che si deve determinare per il confronto con il
valore limite;
• il tempo di campionamento di un singolo prelievo deve essere di un’ora, tenuto conto che la concentrazione media è riferita,
dal D.lgs 152/2006, ad un’ora di funzionamento dell’impianto nelle condizioni di esercizio più gravose. Tempi di
campionamento persi devono essere motivati;
• eventuali difformità emerse in sede di analisi (anche relative ad un singolo campionamento) devono essere comunicate entro 24
ore dall’accertamento.
Autorizzazione Integrata Ambientale - ditta Fonderie Pavinato Spa - Allegato 2 8 di 8
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale: Palazzo Godi – Nievo, Contrà Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
Autorizzazione Integrata Ambientale n.8 /2020
ALLEGATO 3
Il presente allegato, definito come “Allegato 3” e costituente parte integrante e sostanziale
dell’autorizzazione Integrata Ambientale n. 8 /2020 riporta il piano di monitoraggio e controllo che la
ditta Fonderie Pavinato Spa deve implementare nell’esercizio dell’attività condotta nell’installazione
di Via dell’Informatica, 4-6-8 – in Comune di Thiene (VI)
Quadro sinottico
GESTORE GESTORE ARPA ARPA
FASI Frequenza Ispezioni
Reporting Campionamenti/analisi (*)
autocontrollo programmate
1 COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 Materie prime e prodotti in ingresso e in uscita
1.1.1 Materie prime Mensile SI X
1.1.2 Additivi Mensile SI X
1.1.3 Sottoprodotti Non Applicabile -
Controllo
1.1.4 Non Applicabile -
radiometrico
1.1.5 Prodotti finiti Mensile SI X
1.1.6 Sottoprodotti Non Applicabile -
Controllo
1.1.7 Non Applicabile -
radiometrico
1.2 Risorse idriche
1.2.1 Risorse idriche Mensile SI X
1.3 Risorse energetiche
1.3.1 Energia Mensile SI X
1.4 Consumo Combustibili
1.4.1 Combustibili Mensile SI X
1.5 Emissioni in Aria
Punti di emissioni
1.5.1 (emissioni - - X
convogliate)
Inquinanti
1.5.2 Vedi tabella SI X X
monitorati
1.6 Emissioni in acqua
1.6.1 Punti di emissione - - X
Inquinanti
1.6.2 Vedi tabella SI X X
monitorati
1.7 Rumore
1.7.1 Rumore Triennale (**) SI (**) X Su segnalazione
1.8 Rifiuti
1.8.1 Rifiuti in ingresso Non Applicabile
1.8.2 Rifiuti prodotti Mensile SI X
Autorizzazione Integrata Ambientale-FONDERIE PAVINATO S.p.A- Allegato 3 1
1.9 Suolo e sottosuolo
1.9.1 Acque di falda quinquennale
2 GESTIONE IMPIANTO
2.1 Controllo fasi critiche/manutenzione/stoccaggi
Sistemi di
controllo delle fasi Vedi tabella
2.1.1 NO (***) X
critiche del corrispondente
processo
Interventi di
manutenzione
ordinaria sugli Vedi tabella
2.1.2 NO (***)
impianti di corrispondente
abbattimento degli
inquinanti
Sistemi di
trattamento fumi: Vedi tabella
2.1.3
controllo del corrispondente
processo
Sistemi di
depurazione. Vedi tabella
2.1.4 NO (***) X
Controllo del corrispondente
processo
2.1.5 Aree di stoccaggio Mensile NO (***)
2.1.6 Emissioni diffuse Non Applicabile -
3 INDICATORI PRESTAZIONE
Monitoraggio degli
3.1 indicatori di Annuale Annuale X
performance
(*) Le modalità di controllo analitico verranno specificate in dettaglio (sulla base di quanto ritenuto rilevante come impatto
ambientale) nella lettera che verrà trasmessa da ARPAV o entro il 15 gennaio dello stesso anno in cui verrà eseguita l’ispezione
ambientale integrata o preventivamente alla comunicazione di cui all’art. 29-decies, comma 1 del D.Lgs 152/06 e s.m.i..
(**) La Relazione dell’attività di monitoraggio è da inviare all’Autorità competente al comune di Thiene e al Dipartimento
Provinciale ARPAV competente, una volta conclusa, con la periodicità stabilita, in concomitanza dell’invio del reporting annuale.
(***) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari.
Invece i dati con frequenza di autocontrollo continua, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file
tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al report.
N.B.: Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità. I dati dei monitoraggi saranno registrati su
supporto informatico.
Autorizzazione Integrata Ambientale-FONDERIE PAVINATO S.p.A- Allegato 3 2
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
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Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
Autorizzazione Integrata Ambientale n. 8/2020.
ALLEGATO A
Il presente allegato, definito come “Allegato A” e costituente parte integrante e sostanziale
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale n.8/2020 rilasciata alla ditta FONDERIE PAVINATO
SpA per l’installazione di Via dell’Informatica, 4-6-8 in Comune di Thiene (VI) riporta i di-
versi momenti dell’iter istruttoria a supportare le condizioni poste in autorizzazione.
Al riguardo si rileva quanto segue
la ditta FONDERIE PAVINATO SpA per l'attività di pressofusione di alluminio
ricompresa al punto 2.5 b) dell'allegato VIII del D.Lgs n. 152/2006 “ fusione e
lega di metalli non ferrosi, compresi i prodotti di recupero e funzionamento di
fonderie di metalli non ferrosi, con una capacità di fusione superiore a 4 Mg al
giorno per il piombo e il cadmio o a 20 Mg al giorno per tutti gli altri metalli” è
titolare di Autorizzazione Integrata Ambientale, rilasciata da questa Amministrazio-
ne con provvedimento n. 4/2012;
con documentazione agli atti in data 27/12/2019 - prot. nn. 67419, 67425,67426 e
67427 la ditta si è attivata con richiesta di modifica sostanziale ;
la richiamata autorizzazione, per le modifiche e aggiornamenti intervenuti, legittima
la ditta a produrre 19 tonnellate/giorni di getti in alluminio e zama, calcolati su base
annua (cfr. Prot. n. 2017-PRVICLE-0087433 del 29/12/2017 )-considerata la
presenza di n. 23 presse, di n. 2 turni lavorativi giornalieri, il tempo di produzione
effettivo degli impianti al netto delle tempistiche correlate all’attrezzaggio delle
stazioni di pressofusione nonché la quantità di materozze reintrodotta nei forni
fusori;
la ditta ha richiesto l’aumento della capacità produttiva richiedendo
1) il posizionamento di nuova attrezzatura per pressofusione - pressa a camera
fredda all’interno del capannone nell’area dove sono posizionate le altre presse e
questo come unica modifica strutturale rispetto all’attuale layout d’impianto;
2) la riorganizzazione operativa dell’attività d’impianto a tre turni di lavoro per 24
ore/giorno per 365 giorni/anno;anziché su due per 15 h/giorno come avviene
attualmente;
3) l ’utilizzo del forno fusorio con camino n. 12 in continuo anziché saltuariamente;
vista la documentazione allegata alla predetta richiesta, rilevato che la stessa
mancava della relazione di riferimento, con nota prot n. 2567 del 20/01/2020 si è
proceduto a richiederla;
con documentazione agli atti con prot n. 4053 del 28/01/2020 la ditta ha riscontrato
quanto sopra escludendo l’obbligo di elaborare la relazione in questione…..
“Dopo aver esaminato le caratteristiche chimico-fisiche delle sostanze pericolose
Autorizzazione Integrata Ambientale -FONDERIE PAVINATO SpA- Allegato A Pag. 1 di 7
Tabella 1.1.6 - Sottoprodotti (secondo art. 184-bis D.Lgs.152/2006 s.m.i.)
NON APPLICABILE
Tabella 1.1.7 – Controllo radiometrico
(*) Indicare nel report annuale da inviare all’ente competente solo gli eventi che hanno presentato anomalie e/o superamenti
NON APPLICABILE
1.2 - Risorse idriche
Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
Tipologia di Punto Frequenza Reporting (*)
Fase di utilizzo UM Fonte del dato
approvvigionamento misura autocontrollo
Industriale
Acquedotto consortile AP1 m3 Contatore Mensile SI
processo
Raffreddamento Calcolo AP1 –
Acquedotto consortile - m3 Mensile SI
(circuito chiuso) AP1/B **
Acquedotto consortile AP2 Igienico/ sanitario m3 Contatore Mensile SI
Acque meteoriche Industriale
AP3 m3 Contatore Mensile SI
recuperate processo
**AP1/B è un contatore secondario messo in cascata dopo il contatore generale di prelievo industriale AP1 per il calcolo del
consumo di acqua prelevata per la produzione di distaccante; la differenza tra AP1 e AP1/B indica il prelievo di acqua per
raffreddamento
(*)Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile della quantità
1.3 - Risorse energetiche
Tabella 1.3.1 – Energia
Punto Fonte del Frequenza
Descrizione Tipologia Fase di utilizzo UM Reporting
misura dato autocontrollo
Energia Contatore Registro
Energia Generale
importata da rete
elettrica stabilimento
MWh cartaceo/infor Mensile SI
esterna in cabina matico
Totale TEP annuale SI
(*)Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile della quantità
1.4 - Consumo combustibili
Tabella 1.4.1 – Combustibili
Frequenza Reporting (*)
Tipologia Fase di utilizzo UM Metodo misura Fonte del dato
autocontrollo
Registro
Metano Fusione m3 Contatore cartaceo/info Mensile SI
rmatico
Riscaldamento Calcolo/contat Registro
Metano m3 cartaceo/info Mensile SI
ambiente ore rmatico
(*)Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile della quantità
Fonderie Pavinato spa - Autorizzazione Integrata Ambientale- Allegato 3- PMC Pagina 4 di 13
1.5 – Emissioni in aria
Tabella 1.5.1 - Punti di emissione (emissioni convogliate)
Impianto di
Durata Durata
Provenienza/fase di abbattimento
Punto di emissione emissione emissione Reporting*
produzione (specificare
giorni/anno ore/giorno
tipologia)
bruciatore a metano
2 crogioli di fusione e di - 365 24 SI
mantenimento
Filtri a
3A lubrificazione stampo 365 24 SI
coalescenza
bruciatore a metano
3B - 365 24 SI
crogiolo
Filtri a
4A lubrificazione stampo 365 24 SI
coalescenza
bruciatore a metano
4B - 365 24 SI
crogiolo
Filtri a
5 lubrificazione stampo 365 24 SI
coalescenza
6** forno fusorio - 365 24 SI
bruciatore a metano
8 - 365 24 SI
crogiolo
9 sabbiatrice - 365 24 SI
Filtri a
10 lubrificazione stampo 365 24 SI
coalescenza
bruciatore a metano
11 - 365 24 SI
crogiolo
12** forno fusorio - 365 24 SI
bruciatore a metano
13 - 365 24 SI
crogiolo
Filtri a
14 lubrificazione stampo 365 24 SI
coalescenza
15 forno fusorio - 365 24 SI
(*) L’azienda specificherà a titolo puramente indicativo una stima delle eventuali variazioni significative rispetto ai dati forniti in
tabella.
** in funzione dei carichi di lavoro potranno funzionare alternativamente o entrambi.
Tabella 1.5.2 - Inquinanti monitorati
Provenienza/
Punti di Frequenza
fase di Parametro UM Fonte del dato Reporting
emissione autocontrollo
produzione
Fusione – Forni 2, 6, 12,
a metano 15 Portata Nm3/h Annuale Certificato analitico (*) SI
Ng I-
Vedi prescrizione-
PCDD/F TEQ/N Certificato analitico(**) SI
Quinquennale
m3
O2 % Annuale Certificato analitico (*) SI
Polveri mg/Nm3 Annuale Certificato analitico (*) SI
3
Cloro e mg/Nm Annuale Certificato analitico (*) SI
composti
Fonderie Pavinato spa - Autorizzazione Integrata Ambientale- Allegato 3- PMC Pagina 5 di 13
Provenienza/
Punti di Frequenza
fase di Parametro UM Fonte del dato Reporting
emissione autocontrollo
produzione
Fluoro e
mg/Nm3 Annuale Certificato analitico (*) SI
composti
COV
(espresso
come
mg/Nm3 Annuale Certificato analitico (*) SI
carbonio
organico
totale
NOx mg/Nm3 Annuale Certificato analitico (*) SI
Portata Nm3/h Annuale Certificato analitico (*) SI
Stampaggio
3A, 4A, 5,
(pressofusione) COT mg/Nm3 Annuale Certificato analitico (*) SI
14
alluminio
Polveri mg/Nm3 Annuale Certificato analitico (*) SI
Portata Nm3/h Annuale Certificato analitico (*) SI
Stampaggio
Polveri mg/Nm3 Annuale Certificato analitico (*) SI
(pressofusione) 10
alluminio e zama
COT mg/Nm3 Annuale Certificato analitico (*) SI
(*) Valore medio di tre misurazioni consecutive di almeno 30 minuti ciascuna.
(**)media di un periodo di campionamento di almeno sei ore.
1.6 – Emissioni in acqua
Tabella 1.6.1 - Punti di emissione
Recapito Durata Durata
Punto di Impianto di Reporting
Provenienza (fognatura, emissione emissione
emissione Trattamento (**)
corpo idrico) giorni/anno ore/giorno
Spurgo torri di raffreddamento,
SF1* Addolcitore; compressori, acque Fognatura NO 365 24 SI
reflue domestiche
Acque reflue domestiche NO
SF2* Fognatura 365 24 SI
Acque meteoriche SI
PPa Acque meteoriche Suolo SI - - SI
PPb Acque meteoriche Suolo SI - - SI
* Punto di campionamento a monte della confluenza linea acque reflue domestiche
(**) L’azienda indicherà a titolo indicativo le eventuali variazioni significative rispetto ai dati
forniti in tabella e per i pozzi perdenti il numero di giorni in cui si è verificato lo scarico.
Tabella 1.6.2 - Inquinanti monitorati
Provenienza/
Punto di
fase di Parametro UM Frequenza autocontrollo Fonte del dato Reporting
emissione
produzione
Spurgo torri di SF1* pH / Annuale Certificato analitico SI
raffreddamento,
Addolcitore, Solidi sospesi
mg/l Annuale Certificato analitico SI
compressori totali
COD mgO2/l Annuale Certificato analitico SI
Fonderie Pavinato spa - Autorizzazione Integrata Ambientale- Allegato 3- PMC Pagina 6 di 13
Provenienza/
Punto di
fase di Parametro UM Frequenza autocontrollo Fonte del dato Reporting
emissione
produzione
Alluminio mg/l Annuale Certificato analitico SI
Ferro mg/l Annuale Certificato analitico SI
Zinco mg/l Annuale Certificato analitico SI
Idrocarburi
mg/l Annuale Certificato analitico SI
totali
pH / Annuale Certificato analitico SI
solidi sospesi
mg/l Annuale Certificato analitico SI
totali
Acque COD mgO2/l Annuale Certificato analitico SI
meteoriche
SF2*
(recapito
fognatura) Alluminio mg/l Annuale Certificato analitico SI
Ferro mg/l Annuale Certificato analitico SI
Zinco mg/l Annuale Certificato analitico SI
Idrocarburi
mg/l Annuale Certificato analitico SI
totali
Acque
meteoriche
PPa PPb idem Annuale Certificato analitico SI
(recapito pozzi
perdenti)
* Punto di campionamento a monte della confluenza linea acque reflue domestiche
1.7 – Rumore
Tabella 1.7.1 – Rumore
1.7 Rumore
Modalità di
Punto di misura Frequenza controllo registrazione dei Reporting
controlli
Secondo valutazione impatto acustico (*) Triennale Valutazione SI
(*) nel caso in cui le misure non siano presso il ricettore indicare l’algoritmo utilizzato per risalire dalla misura al livello sonoro presso il ricettore.
Fonderie Pavinato spa - Autorizzazione Integrata Ambientale- Allegato 3- PMC Pagina 7 di 13
1.8 – Rifiuti-
Tabella 1.8.2 - Rifiuti prodotti
Frequenz
Smaltiment Modalità di
Descrizione Codice Modalità Recupero Fonte del a
o controllo e
Rifiuti CER stoccaggio (codice) dato autocontr
(codice) di analisi
ollo (**)
Registro
Peso
carico e Mensile
(t/anno)
scarico
Rapporto di
Casse di
Alluminio 170402 - R13 prova
ferro
Caratterizza laboratorio
(***)
zione esterno /
caratterizzazio
ne
Altri Registro
rivestimenti e Peso
carico e Mensile
materiali (t/anno)
scarico
refrattari
provenienti
dalle Container Rapporto di
161104 - R13 prova
lavorazioni in ferro
metallurgiche Caratterizza laboratorio
(***)
, persi da zione esterno /
quelli di cui caratterizzazio
alla voce 16 ne
11 01 03
Assorbenti,
materiali Registro
Peso
filtranti carico e Mensile
(t/anno)
(inclusi filtri scarico
dell'olio non
specificati
altrimenti), 150202* Big bag - R13 Rapporto di
stracci e prova
indumenti Caratterizza laboratorio
(***)
protettivi, zione esterno /
contaminati caratterizzazio
da sostanze ne
pericolose
Registro
Fanghi Peso
carico e Mensile
metallici (t/anno)
scarico
(fanghi di
Rapporto di
rettifica, Fusti in
120118* D15 - prova
affilatura e ferro
Caratterizza laboratorio
lappatura) (***)
zione esterno /
contenenti
caratterizzazio
olio
ne
Imballaggi in Registro
Container Peso
carta e 150101 - R13 carico e Mensile
in ferro (t/anno)
cartone scarico
Fonderie Pavinato spa - Autorizzazione Integrata Ambientale- Allegato 3- PMC Pagina 8 di 13
Rapporto di
prova
Caratterizza laboratorio
(***)
zione esterno /
caratterizzazio
ne
Registro
Peso
carico e Mensile
(t/anno)
scarico
Rapporto di
Imballaggi in Container
150103 - R13 prova
legno in ferro
Caratterizza laboratorio
(***)
zione esterno /
caratterizzazio
ne
Registro
Peso
carico e Mensile
(t/anno)
scarico
Imballaggi in Rapporto di
Container
materiali 150106 - R13 prova
in ferro
misti Caratterizza laboratorio
(***)
zione esterno /
caratterizzazio
ne
Registro
Peso
carico e Mensile
(t/anno)
scarico
Rapporto di
Imballaggi Container
150104 - R13 prova
metallici in ferro
Caratterizza laboratorio
(***)
zione esterno /
caratterizzazio
ne
Registro
Peso
carico e Mensile
(t/anno)
scarico
Limatura e
Rapporto di
trucioli di Casse di
120103 - R13 prova
materiali non ferro
Caratterizza laboratorio
ferrosi (***)
zione esterno /
caratterizzazio
ne
Registro
Peso
carico e Mensile
(t/anno)
Rifiuti scarico
organici, Fusti in Rapporto di
contenenti 160305* ferro/Tanic D15 - prova
sostanze he Caratterizza laboratorio
(***)
pericolose zione esterno /
caratterizzazio
ne
Schiumature 100315* Container - R13 Peso Registro Mensile
infiammabili in ferro (t/anno) carico e
o che scarico
Fonderie Pavinato spa - Autorizzazione Integrata Ambientale- Allegato 3- PMC Pagina 9 di 13
rilasciano, al Rapporto di
contatto con prova
l'acqua, gas (Alla Caratterizza laboratorio
(***)
infiammabili rinfusa) zione esterno /
in quantità caratterizzazio
pericolose ne
Registro
Peso
carico e Mensile
(t/anno)
scarico
Rapporto di
Scorie di Casse di
101003 - R4 prova
fusione ferro
Caratterizza laboratorio
(***)
zione esterno /
caratterizzazio
ne
Registro
Peso
Soluzioni carico e Mensile
(t/anno)
acquose di scarico
scarto, Rapporto di
perse da 161002 Serbatoio D15 - prova
quelle di cui Caratterizza laboratorio
(***)
alla voce 16 zione esterno /
10 01 caratterizzazio
ne
NOTA: L’elenco dettagliato dei rifiuti prodotti e delle relative destinazioni è potenzialmente soggetto a modifiche ma
viene presentato annualmente per legge dalla ditta attraverso la dichiarazione MUD
(*) Nel report viene riportato il quantitativo dei rifiuti della tabella con allegato il MUD completo; i certificati analitici
sono conservati presso l'azienda (vedi specifiche già riportate in autorizzazione) per tutta la durata dell’A.I.A. e messi
a disposizione dell’Autorità di controllo.
(**) La frequenza di autocontrollo è dettata dalle modalità di compilazione del registro di carico/scarico dei rifiuti.
(***) Per caratterizzazione del rifiuto si intende sia l'approfondimento (tramite analisi chimica e/o studio delle schede
tecniche, di sicurezza e/o del processo produttivo) finalizzato alla classificazione del rifiuto secondo il Regolamento
1357/2014 e la Decisione 955/2014 (elenco codici CER) sia quello necessario per la verifica di accettabilità presso gli
impianti di destino. L'approfondimento finalizzato alla classificazione si rende necessario in presenza di rifiuti con voci
a specchio e per l’attribuzione delle caratteristiche di pericolo dei rifiuti pericolosi assoluti. La frequenza di
caratterizzazione sarà in generale annuale per i rifiuti avviati a smaltimento e biennale per quelli avviati a recupero,
salvo perse specifiche degli impianti di destino, e dovrà essere comunque rinnovata in corrispondenza di ogni
variazione del ciclo produttivo che comporti modifiche al rifiuto prodotto.
(****) Le indicazioni non vanno considerate vincolanti purché le eventuali perse destinazioni future avvengano nel
rispetto della normativa ambientale sui rifiuti.
1.9 – Suolo e sottosuolo
Tabella 1.9.1 – Acque di falda
Punto di Parametro/ Frequenza
UM Fonte del dato Reporting
misura/piezometro inquinante autocontrollo
Unità di pH, Certificato analitico
PS1-PS2-PS3 Vedi prescrizione quinquennale SI
mg/L
Fonderie Pavinato spa - Autorizzazione Integrata Ambientale- Allegato 3- PMC Pagina 10 di
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2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO
2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, stoccaggi
Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
Parametri Frequenza Reporting
Fase di produzione Attività controllo UM Fonte del dato
esercizio autocontrollo (*)
Continuo con
Consultabile a
Controllo termocoppia per
Fusione T °C display in tempo NO
Temperatura funzionamento
reale
bruciatori
Continuo con
Consultabile a
Controllo termocoppia per
Mantenimento fusione T °C display in tempo NO
Temperatura funzionamento
reale
bruciatori
Registro
Controllo e
Bruciatori cartaceo/informa Semestrale NO
pulizia tico
Controllo livelli e Registro
funzionamento Registro Settimanale cartaceo/informa Settimanale NO
generale tico
Evaporatore
Pulizia generale Registro
(scambiatori e Registro Mensile cartaceo/informa Mensile NO
vasca interna) tico
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi
straordinari. I dati con frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su
supporto informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al report.
Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria sugli impianti di abbattimento degli inquinanti (ed
eventuali fasi critiche del processo)
Frequenza
Macchinario Tipo di intervento Fonte del dato Reporting (*)
autocontrollo
Registro
Filtri aspirazione presse Sostituzione cartaceo/infor Semestrale (**) NO
matico
Registro
Trattamento acque Controllo ed eventuale pulizia del
cartaceo/infor Annuale NO
disoleatore
matico
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi, che hanno riscontrato criticità ed eventi anche
straordinari.
(**) fino ad attivazione procedura come da tabella 2.1.3
Tabella 2.1.3 - Sistemi di trattamento fumi: controllo del processo
Parametri di
Punto
Sistema di controllo del Fonte del Frequenza Reporting
emissio Fase UM
abbattimento processo di dato autocontrollo (*)
ne
abbattimento
3A-4A- Filtri a
pressofusione portata - Continua (**) NO
5-10-14 coalescenza
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. I
dati con frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file tipo
.xls o altro database compatibile, in allegato al report.
Autorizzazione Integrata Ambientale - ditta Fonderie Pavinato Spa - Allegato 3 Pagina 11 di 13
(**) e comunque settimanale visiva in assenza di sistema allarmato- vedi prescrizione allegato 2-. La registrazione
prevista solo per le anomalie
Tabella 2.1.5 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
Parametri di Modalità Frequenza
Descrizione Fonte del dato Reporting (*)
controllo controllo autocontrollo
Registro
Aree di stoccaggio Integrità delle Sopralluogo/
cartaceo/inform Giornaliera (**) NO
rifiuti strutture ispezione visiva
atico
Vasca reflui da Registro
Integrità delle Sopralluogo/
depurare (serbatoio cartaceo/inform Giornaliera (**) NO
strutture ispezione visiva
allarmato) atico
Registro
Integrità delle Sopralluogo/
Piazzali esterni cartaceo/inform Giornaliera (**) NO
strutture ispezione visiva
atico
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi
straordinari.
(**) registrazione solo delle non conformità
Tabella 2.1.6 – Emissioni diffuse (*)
Modalità Fonte del Frequenza
Attività Parametro Prevenzione Reporting
controllo dato autocontrollo
(*) Qualora si renda necessario possono essere previsti monitoraggi di emissioni diffuse.
NON APPLICABILE
Autorizzazione Integrata Ambientale - ditta Fonderie Pavinato Spa - Allegato 3 Pagina 12 di 13
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
inpiduate in Fase 2, le caratteristiche geo-idrogeologiche dell’area in cui è
installata la Ditta e le misure di gestione delle sostanze pericolose adottate dalla
Ditta a protezione del suolo e delle acque sotterranee….”;
per la richiesta presentata e con documentazione completata, con nota prot.n. 7723
del 18/02/2020, si è proceduto a dare comunicazione di avvio di procedimento ;
per la modifica programmata la ditta si era attivata con una procedura di verifica ai
sensi dell’art.19 del D.Lgs. 152/2006; il relativo procedimento si è concluso con
Determina Dirigenziale n.1171 del 02/08/2019 con la quale è stata disposta
l’esclusione all’assoggettamento dalla procedura di valutazione ambientale;
l’esclusione dalla procedura V.I.A. è stata subordinata alle prescrizioni di seguito
riportate :
“1) L’azienda è impegnata ad acquisire in via preventiva la necessaria modifica
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale; la documentazione progettuale dovrà
prevedere anche quanto prescritto nei successivi punti 2),3), 4).
2) Presentazione di uno studio sul tempo massimo di lavoro dei filtri a coalescenza
nelle condizioni attuali in modo da stimare i tempi di utilizzazione dei filtri a
coalescenza in prima istanza dopo modifica di produzione, ripetendo la verifica dopo
variazione produttiva allo scopo di conferma delle ore di lavoro stimate
preventivamente.
3) La realizzazione di un pozzetto di campionamento a servizio dei pozzi perdenti e
di una relazione tecnica che evidenzi e sostenga, con analisi, l’assenza di idrocarburi;
le analisi dovranno l’uso di metodiche analitiche basate su tecnica GC, riportando nei
rapporti di prova, separatamente, gli idrocarburi leggeri e pesanti. Il progetto
definitivo oggetto dell’istruttoria AIA dovrà inoltre chiarire in via univoca che lo
scarico nei pozzi perdenti avverrà solo in caso di eventi eccezionali e prolungati e
che non riguarderà l'acqua contenuta nelle vasche (troppo pieno), bensì l'acqua che è
in arrivo dalla captazione di tetti e piazzali dopo disoleazione e sedimentazione; il
controllo periodico dovrà avvenire con cadenza annuale successivamente ad un
evento meteorico significativo.
4) Per i pozzi spia di monitoraggio dovrà essere prevista una profondità di 70 metri
ed il piano analitico dovrà prevedere anche la determinazione dei PFAS.
5) In relazione alla frequenza triennale di controllo dell’impatto acustico prevista dal
PMC, si raccomanda che il monitoraggio venga effettuato con gli impianti,
macchinari e mezzi funzionanti a pieno regime, comprendendo verifiche
fonometriche anche rivolte all’analisi del traffico indotto dai mezzi aziendali
(soprattutto pesanti) sulle strade afferenti l’attività indagata e/o presso i ricettori
esposti alle emissioni acustiche prodotte dall’attività stessa nel suo complessivo
operare, al fine di un’eventuale inpiduazione di ulteriori modalità operative o
interventi strutturali finalizzati alla limitazione delle criticità laddove si potessero
riscontrare livelli di emissione acustica superiori ai limiti di legge.
Autorizzazione Integrata Ambientale -FONDERIE PAVINATO SpA- Allegato A Pag. 2 di 7