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PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
Determinazione Dirigenziale N° 610 DEL 07/05/2021
AREA TECNICA
SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
DIRIGENTE/RESPONSABILE: Filippo Squarcina
OGGETTO: OGGETTO: DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N. 152.
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (AIA).
DITTA :FILIVIVI SRL .SEDE DI INSTALLAZIONE: VIALE TRIESTE N° 62 IN COMUNE DI
MONTECCHIO MAGGIORE (VI).
CODICE IPPC 6.2
AIA DEFINITIVA N.02/2021
COPIA CONFORME PROVVEDIMENTO
Titolo: Copia Conforme
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PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINA N° 610 DEL 07/05/2021
AREA TECNICA
SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
OGGETTO: OGGETTO: DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N. 152.
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (AIA).
DITTA :FILIVIVI SRL .SEDE DI INSTALLAZIONE: VIALE TRIESTE N° 62 IN COMU
NE DI MONTECCHIO MAGGIORE (VI).
CODICE IPPC 6.2
AIA DEFINITIVA N.02/2021
IL DIRIGENTE
Premesso che la ditta Filivivi srl è operativa nello stabilimento localizzato in Viale Trieste n.
62 in comune di Montecchio Maggiore (VI) con attività di lavorazione filati e che alla presen
tazione da parte della ditta di richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale è seguito il
provvedimento provvisorio e ricognitivo di AIA di cui al prot.n. 66094 del 30/10/2007, succes
sivamente integrato con atto prot.n. 73729 del 06/12/2012 per la ricognizione della legittima
zione in materia di rifiuti, non ricompresa inizialmente nel provvedimento per errore materiale.
Considerato che l'autorizzazione di cui al provvedimento richiamato, ai sensi delle delibere
regionali di indirizzo in merito DGRV n. 668 del 20/03/2007 e smi, era ed è da intendersi
come ricognitiva delle autorizzazioni ambientali settoriali in essere e riportate nel provvedi
mento stesso.
Visto che le autorizzazioni riportate risultano quelle di cui ai provvedimenti:
a) in materia di emissioni in atmosfera (provvedimento provinciale n. 236 del
23/05/2007 prot. n. 34775 rilasciato ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006, art. 269,
comma 2 e art. 281 per “Autorizzazione ampliamento con installazione nuovo
impianto e prosecuzione esercizio impianti esistenti”);
b) in materia di scarichi idrici (autorizzazione allo scarico prot.n. 4501/06 del
30/06/2006 rilasciata dal gestore della fognatura);
c) in materia di rifiuti (iscrizione Albo Nazionale Gestori Ambientali ai sensi
dell'art. 216 del D.Lgs. n. 152/2006 prot. n. 187606 del 19/07/2007).
Rilevato che seppure non citata tra le autorizzazioni in essere riportate nel provvedimento ri
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
cognitivo la ditta è titolare anche dell'autorizzazione relativamente alle emissioni di una centra
le termica costituita da due cogeneratori, fatta salva dal provvedimento in materia di emissioni
in atmosfera n. 236 del 23/07/2007 sopra richiamato.
Richiamato che la validità dell'Autorizzazione Integrata Ambientale provvisoria prevista dal
succitato provvedimento è stata oggetto di perse proroghe, tra cui il provvedimento prot. n.
54339 del 16/10/2019, in cui la ditta è stata altresì invitata a trasmettere la documentazione ag
giornata e finalizzata al rilascio dell’AIA definitiva; successivamente, con prot.n. 53993 del
18/11/2020, l’AIA provvisoria e ricognitiva è stata prorogata fino al rilascio dell’AIA definiti
va e comunque non oltre il 30/06/2021, nelle more del procedimento nel frattempo avviato.
Viste le integrazione presentate dalla ditta in data 28/05/2020, prot. 22845, e 27/10/2020, prot.
44923.
Considerato che per la predetta AIA definitiva, con nota prot.n. 47250 del 27/10/2020 si è
proceduto ai sensi della L. 241/90 e ss.mm.ii. e dell'art. 29 quater del D.Lgs n. 152/2006 e
ss.mm.ii a dare comunicazione di avvio del procedimento; successivamente, sempre per quanto
disposto all'art. 29quater del D.Lgs 152/2006, si è proceduto, a pubblicare all’Albo Pretorio il
previsto avviso; a seguire tale avviso risulta pervenuta ( nota agli atti con prot.2020/449426
del 20/11/2020) una nota dal Comune di Montecchio Maggiore in cui vengono rinnovate,”per
la loro attualità – nei limiti in cui la Società non ha già provveduto all’osservanza e alla loro
attuazione - e per la considerazione nel procedimento in corso: le prescrizioni ex art. 216 del
R.D. 27/07/1934 n. 1265, le osservazioni / prescrizioni formalizzate nei pareri
comunali:prot.n. 273 del 05/01/2012 relativo al rinnovo messa in riserva/recupero rifiuti con
procedura semplificata e prot.n. 13598 del 26/04/2007 relativo a modifica sostanziale degli
impianti comportanti emissioni in atmosfera”.
Visto il ciclo produttivo dell'azienda, sinteticamente descritto in Allegato 1 al presente
provvedimento.
Richiamato che con le integrazioni presentate dalla ditta agli atti con prot 44923 del
27/10/2020 la ditta ha comunicato la sua motivata decisione di considerare i rocchetti di
plastica derivanti dalla riroccatura, non come rifiuti prodotti, ma come sottoprodotti e che,
quindi, vengono meno gli obblighi di legge in merito all’attività di recupero rifiuti, con le
relative precedenti prescrizioni, nonché la necessità di presentare garanzie finanziarie.
Considerato che la ditta intende gestire i rifiuti prodotti dalla propria attività secondo le
disposizioni del deposito temporaneo stabilite dalla normativa vigente in materia di rifiuti e
che nel complesso, quindi, non svolge alcuna attività di gestione rifiuti che necessita di
autorizzazione.
Dato atto che, tenuto conto dell'organizzazione aziendale la presente autorizzazione va a
costituire/sostituire, secondo quanto delineato all'allegato all'allegato IX alla parte II del D.Lgs
152/06:
autorizzazione alle emissioni in atmosfera, fermi restando i profili concernenti aspetti sanitari
(titolo I della parte quinta del D.Lgs. 152/06);
autorizzazione allo scarico acque industriali e meteoriche.
Considerato che in data 08/04/2021 è stato condotto in azienda, congiuntamente con ARPAV,
un sopralluogo ai fini istruttori, nell’ambito del quale non sono emerse particolari criticità, ad
eccezione di un intervento ad alcuni camini e ad un deposito rifiuti, che trovano puntuale
riscontro nelle prescrizioni di cui all’Allegato 2 del presente provvedimento.
Dato atto che nell’ambito del procedimento finalizzato al rilascio del presente provvedimento
con nota prot.n. 13082 del 29/03/2021 si è proceduto ad indire una conferenza semplificata e in
modalità asincrona ai sensi dell’art. 14 bis della L.241/1990, chiedendo agli Enti coinvolti nel
procedimento di esprimere il proprio parere entro 10 giorni avvisando che la mancata
comunicazione entro il termine equivaleva a parere favorevole.
Rilevato che ARPAV ha fatto seguito alla richiamata conferenza con nota agli atti con prot.n
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tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
15584 del 13/04/2021, valutando il PMC e ponendo alcune condizioni che trovano riscontro
nell’Allegato 3 al presente provvedimento; vengono inoltre proposte specifiche prescrizioni
alla proposta monitoraggio della falda, recepite nel presente provvedimento, e la
riformulazione della valutazione di impatto acustico, in considerazione della non completa
rappresentatività della stessa, vista la datazione eccessivamente arretrata della stessa
(settembre 2008) e la mancata valutazione del criterio differenziale presso i recettori.
Rilevato che il Comune nell’ambito della convocata conferenza ha richiamato quanto già
espresso in sede di avvio procedimento non evidenziando considerazioni ostative.
Considerato che con nota agli atti con prot. 13733 del 31/03/2021 l’Ulss 8 ha comunicato di
non rilevare problematiche sotto il profilo sanitario per la continuazione dell’attività.
Considerato che il Comando Provinciale dei VV.FF., con nota agli atti con prot. 15056 del
09/04/2021, ha evidenziato l’impossibilità di esprimersi e, richiamando un parere favorevole
condizionato del 2007 e una successiva valutazione favorevole condizionata del 2017, rilevato
che ad oggi la ditta non ha provveduto a presentare istanza di SCIA relativa all’ultimazione dei
lavori previsti in fase di ultimazione del progetto.
Visto il decreto ministeriale 24.04.08 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare
in relazione alle istruttorie ed ai controlli previsti dal Decreto Legislativo 18 febbraio 2005,
n.59”, la Deliberazione della Giunta n. 1519 del 26 maggio 2009 che costituisce attualmente
l'atto di riferimento in materia e la delibera della Giunta Provinciale n. 200/41230 quale atto di
indirizzo per l’applicazione delle tariffe per l’Autorizzazione Integrata Ambientale. La ditta ha
provveduto in merito, dandone riscontro con nota agli atti con prot.n..18336 del 29/04/2021.
Visto il D.Lgs 03.04.2006, n° 152 e successive modifiche ed integrazioni.
Vista la Legge Regionale n.04/2016.
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.1 del 25/01/2021 con la quale è stato ap
provato il Bilancio di Previsione 20212023;
Richiamato il PEG Piano esecutivo di gestione 2021/2023 approvato con Decreto presidenziale
n. 11 del 12/02/2021;
DETERMINA
1. di rilasciare alla società FILIVIVI srl l’Autorizzazione Integrata Ambientale per le
attività condotte nell’installazione in oggetto organizzate e gestite secondo le modalità
rappresentate nella documentazione depositata agli atti e nel rispetto delle condizioni di
cui al presente provvedimento.
In allegato 2), quale parte integrante e sostanziale del provvedimento, sono riportate le
condizioni a cui risulta subordinata la stessa autorizzazione.
Al fine di garantire un controllo dell'attività autorizzata la ditta dovrà procedere ad at
tuare un monitoraggio della stessa secondo il piano allegato ( Allegato 3) che costituisce
parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
L’autorizzazione di cui al presente provvedimento costituisce/sostituisce le autorizza
zioni richiamate in premessa.
2. Di informare che
per il rinnovo e il riesame dell'autorizzazione vale quanto disposto all’art. 29octies del
D.Lgs. n. 152/2006. L'Autorizzazione Integrata Ambientale di cui al presente
provvedimento è soggetta a riesame secondo le modalità previste dall'art. 29octies del
D.Lgs. n. 152/2006, come modificato dai successivi D.Lgs. n. 128/2010 e n. 46/2014; in
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
ogni caso il Gestore è tenuto a presentare la documentazione richiesta per il riesame
dell'AIA entro 10 anni dalla data di rilascio del presente provvedimento;
rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività autorizzate.
in caso di inosservanza delle prescrizioni contenute nella presente autorizzazione, si
procederà secondo quanto previsto dall’art. 29 decies, comma 9, e dall’art. 29 –
quattuordecies del D.Lgs. n. 152/2006;
in relazione al Piano di Monitoraggio e Controllo ARPAV nel corso di validità della
presente autorizzazione effettuerà almeno due ispezioni Ambientali Integrate con oneri
a carico del Gestore e almeno una visita in loco ogni 3 anni, fatto salvo comunque
quanto previsto nel Piano di Ispezione Ambientale a livello regionale così previsto
dall'art. 29 decies, comma 11, del D.Lgs. n. 152/2006. Per la tariffa dei controlli in
questione è riferimento la DGRV 1519 del 26 maggio 2009. Qualora ne ravvedesse la
necessità, la Provincia potrà disporre controlli aggiuntivi secondo quanto previsto
dall’art 29 decies, comma 4, del D.Lgs. n. 152/2006.
3. Di informare che avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribu
nale Amministrativo Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni, ovvero in alter
nativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.
4. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economicofinanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art. 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line;
6. il presente provvedimento rispetta il termine previsto dal Regolamento sui procedimenti ammi
nistrativi di competenza della Provincia di Vicenza (Determinazione del Segretario Generale n.
256 del 26/02/2021)
7. Di trasmettere il presente provvedimento alla Società in oggetto, al comune di Montec
chio Maggiore , ad ARPAV , al gestore della fognatura – Acque del Chiampo spa e al
l’ULSS 8 e al Comando Provinciale VVFF e alla Regione Veneto
Sottoscritta dal Dirigente
Filippo Squarcina
con firma digitale
Responsabile del Procedimento: ANDREA BALDISSERI
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
Autorizzazione Integrata Ambientale 02 /2021.
ALLEGATO 1
Il presente allegato, definito come “Allegato 1” e costituente parte integrante e sostanziale
dell’autorizzazione integrata Ambientale n 02/2021 riporta l'inquadramento generale e la
descrizione del processo produttivo svolto dalla ditta Filivivi S.r.l. nell' “installazione” di Viale
Trieste, 62, nel Comune di Montecchio Maggiore, frazione Alte Ceccato (VI)
INQUADRAMENTO DELL’IMPIANTO
La tabella seguente riporta la tipologia di appartenenza, la capacità produttiva e le attività oggetto
dell’autorizzazione.
Tabella A: “Inquadramento dell’impianto”
Attività Capacità produttiva Descrizione
Codice IPPC
Attività di tintura
“Punto 6.2.
di filati di lana. 28 ton/giorno
Impianti per il pretrattamento o la tintura di fibre o di tessili la cui
capacità di trattamento supera le 10 tonnellate al giorno”
L’attività sviluppata dalla Filivivi S.r.l. nella unità produttiva di Montecchio Maggiore riguarda la
tintura di matasse o rocche.
La materia prima arriva in bancali nel magazzino greggio e poi smistata in tintoria, dove i bancali
vengono scaricati e le rocche trasferite sugli spilloni dei porta materiale del magazzino automatico.
Selezionate in base alle caratteristiche fisiche, le rocche sono caricate in automatico sulle aste dei
cesti di tintura e trasferite alle vasche per iniziare il ciclo di tintura.
Il processo di tintura rappresenta una parte predominante della nobilitazione tessile ed è posto in
essere al fine di impartire al substrato tessile una cromaticità specifica per quanto possibile
resistente agli agenti esterni ed immutabile nel ciclo di vita del manufatto. Questo avviene in bagni
acquosi che contengono del colorante solubilizzato e da componenti chimici, chiamati ausiliari, i
quali hanno il compito di guidare il fissaggio del colorante sulla fibra. Detta azione avviene per
intimo contatto con un bagno dinamico su di uno spazio temporale definito e da controllata
variazione di temperatura (oltre 100°). Finita questa fase si procede con un sub ciclo di
centrifugazione e asciugatura.
Il filato viene quindi controllato qualitativamente e in seguito trasferito nel reparto di stracannatura.
Il prodotto in rocca con tubetti in plastica viene avvolto su tubetti in cartone, paraffinati e
controllate le irregolarità di sezione e punti deboli (stribbiatura). A questo punto il filato e pronto
per essere imbustato e inscatolato in automatico e stoccato nel magazzino spedizioni pronto per
essere inviato al cliente.
Filivivi S.r.l.- Autorizzazione Integrata Ambientale – Allegato 1 pag. 1 di 6
CICLO PRODUTTIVO
Il ciclo produttivo della tintura di filato in rocca si svolge nelle seguenti fasi:
1. Preparazione filati in rocca
Il filato naturale di lana arriva in azienda persificato per tipologia di filato, finezza e tipo con
percentuali perse di lana all’interno (anche pura lana). Ogni lotto è etichettato, imballato su pallet e
immagazzinato a seconda degli ordini. A seconda degli ordini le rocche vengono portate, attraverso
muletti, nella zona di carico o “magazzino della tintoria”; il tutto avviene attraverso sistema
robotizzato.
Tramite sistema robotizzato, dal pallet le rocche vengono inserite su tubi perforati - spilloni,fissati su
piattaforme rotonde, che ospitano 12 rocche l’uno. Le piattaforme possono avere da due ad un
massimo di venti spilloni. A seconda dell’ordine si utilizza una piattaforma con più o meno spilloni.
Le autoclavi sono a tenuta e sono verticali. L’azienda è dotata di 17 autoclavi,otto piccole con un
volume di circa 1000 litri ciascuna, che possono contenere piattaforme con due tubi spilloni, due
medie con un volume da 2000 a 3000 litri, che possono contenere piattaforme con dieci tubi spilloni,
e sette grandi con un volume di circa 5000 litri, che possono contenere piattaforme con venti tubi. Sei
delle vasche più grandi possono processare in parallelo a due a due.
2. Preparazione colori
L’azienda riceve i colori primari per poi dosarli attraverso ricette ed ottenere il colore desiderato. Lo
stoccaggio dei colori primari avviene in una stanza dedicata vicina alla cucina colori. I colori primari
sono prevalentemente in polvere, solo il nero è liquido, e vengono stoccati per tipologia di colore. A
seconda della ricetta, l’addetto dal magazzino posiziona i bidoni di colore in una giostra rotante per
introdurli nel locale dove vengono pesati.
A seconda della ricetta i colori primari vengono pesati (cucina colori). In zona Cucina Colori è
installato un impianto di pesatura e dosaggio automatico dei coloranti in polvere (ColorService). La
macchina è costituita da una stazione di carico in cui l’operatore effettua il riempimento delle perse
tramogge con i prodotti e da una stazione automatica di dosaggio e pesatura in cui la macchina
prepara automaticamente le quantità di coloranti richieste dalle ricette di processo.
In scantinato è installato inoltre un sistema di dosaggio automatico dei principali prodotti chimici
ausiliari (ponderale per piccole quantità o volumetrico per grosse quantità).
Infine vi è una stazione di prelievo manuale di ausiliari per prodotti chimici utilizzati meno
frequentemente o in quantità molto ridotte.
A seconda degli ordini, per ogni autoclave viene preparata una ricetta colori, costituita dai colori
primari, nei pesi indicati dalla ricetta stessa, per ottenere il colore desiderato.
Per ogni autoclave è presente una stazione di pompaggio dei colori, preparati secondo ricetta, che
invia la miscela di colori in autoclave. Nello stesso passaggio sono dosati gli ausiliari richiesti dalla
ricetta. Le stazioni di dosaggio vengono poi pulite automaticamente con acqua e aria, i residui della
pulizia sono convogliati nelle canalette dello scantinato, che portano al depuratore.
Il reparto preparazione colori è dotato di sistemi di aspirazione per garantire la salubrità dell’aria e
l’accesso degli operatori; i sistemi di aspirazione entrano in funzione nel momento in cui avviene la
preparazione dei colori sia essa automatica o manuale, e sono così identificati:
Camino n. 59: aspirazione asservita all’impianto di pesatura automatica polveri (dotata di filtro a
cartucce)
Camino n. 33: Aspirazione asservita all’impianto di pesatura automatica polveri (dotata di abbattitore
a velo d’acqua)
Camino n. 34: Cappe aspirazione vasca piccola (vapori acquei)
Camino n. 29: Cappe aspirazione cucina colori (vapori acquei)
3. Tintura (in autoclave)
La fase di tintura avviene nelle autoclavi/vasche dove viene inserita la piattaforma che sostiene i tubi
dove sono inserite le rocche (dodici rocche per ogni tubo), viene dosata la ricetta colori e l’acqua.
Sono presenti otto vasche piccole con un volume di circa 1000 litri ciascuna, due medie con un
Filivivi S.r.l.- Autorizzazione Integrata Ambientale – Allegato 1 2 di 6
volume di 2000 e 3000 litri e sette vasche grandi con un volume di circa 5000 litri, sei delle quali
possono anche processare in parallelo a due a due, per un totale di 17 vasche. Inoltre è presente una
piccola vasca per effettuare tinture di prova di una o due rocche.
Il processo dura da quattro ore e mezza ad un massimo di otto ore, l’acqua viene riscaldata in
maniera graduale, sino a temperature massime di 102 – 104 °C, mantenute per circa mezz’ora. Le
rocche, all’interno dell’autoclave, sono pressate perché altrimenti l’acqua crea dei percorsi
preferenziali attraverso i filati e il colore si deposita in modo disomogeneo.
Eventuali trattamenti particolari (impermeabilizzazione, solidità, ammorbidente - in autoclave)
Dopo il picco di temperatura si lascia raffreddare e si procede a dosare l’ammorbidente a 40 °C e ad
eventuali trattamenti particolari attraverso il dosaggio di additivi che conferiscono ai filati proprietà
di solidità o impermeabilizzanti.
Dall’autoclave esce il prodotto finito, non vi sono altri trattamenti particolari, ma si procede
all’asciugatura.
Finito un ciclo le autoclavi sono pronte per un altro ciclo se da colori più chiari si passa a colori più
scuri, mentre se da colori scuri è necessario passare a colori chiari, l’autoclave viene lavata.
Pre asciugatura attraverso centrifughe
Dalle autoclavi i tubi in cui sono infilate le rocche bagnate vengono spostati in centrifughe, dove si
possono inserire anche filati di colore perso.
L’azienda è dotata di due centrifughe, una può sostenere 600 kg di materiale, l’altra 1200 kg.
Le centrifughe hanno velocità massima da 750 a 800 giri al minuto.
4. Asciugatura in forno
Finita la fase di centrifuga i tubi vengono inseriti automaticamente nei forni di essiccamento. (quattro
forni). I forni sono tarati con il peso delle rocche, quando le rocche raggiungono un certo peso la fase
di asciugatura termina. Dopo l’asciugatura e prima della fase di stracannatura, il filato viene
controllato qualitativamente.
Camino n. 57: Forni di asciugatura (l’aspirazione è unica)
5. Stracannatura
L’azienda è dotata di sette macchine stracannatrici o riroccatrici, le rocche dal forno di asciugatura
vengono estratte automaticamente e caricate manualmente sulla macchina stracannatrice.
Il filo greggio durante tutto il processo di tintura sopra descritto, è avvolto in rocchetti di plastica, la
macchina stracannatrice ha la funzione di avvolgere il filo in un rocchetto di cartone, rilasciare un
velo di paraffina sul filo stesso e controllare le irregolarità di sezione e punti deboli (stribbiatura).
ATTIVITÀ TECNICAMENTE CONNESSE
Laboratorio Tintoria
L’azienda è dotata di un laboratorio di tintoria dove vengono effettuate prove e campioni.
Camino n. 31: Cappe aspirazione laboratorio tintoria
Servizi – Manutenzioni
L’azienda è dotata di una officina dove si effettuano interventi di manutenzione sui macchinari
presenti, fra cui la saldatura.
Camino n. 28: saldatura
Produzione energia elettrica e termica
L’azienda è dotata di due cogeneratori e di due caldaie, necessari ai fabbisogni elettrici e termici.
I cogeneratori e le caldaie sono alimentati a metano.
Cogeneratori
L’attività è autorizzata dalla Direzione generale dell’energia e delle risorse minerarie con decreto n.
019/98 all’installazione ed all’esercizio di una centrale per la produzione di energia elettrica e calore,
della potenza termica complessiva immessa con il combustibile di circa 4,2 MW. La centrale termica
è costituita da due cogneratori della potenza elettrica complessiva di circa 1,48 MW.
Filivivi S.r.l.- Autorizzazione Integrata Ambientale – Allegato 1 3 di 6
Centrale Termica (n.2 caldaie)
La Centrale Termica è costituita da due generatori di vapore STEAM-MATIC Bono, semifissi
orizzontali a focolare interno a tubi di ritorno di fiamma con elementi interni atti a determinare un
moto a spirale del fumo ad alta turbolenza.
La producibilità massima a carico continuo di ciascun generatore è di 6 t/h di vapore.
L’alimentazione del bruciatore utilizza gas metano ed è di tipo ciclonico pressurizzato, ad aria
soffiata, con regolazione automatica della combustione.
L’acqua di alimento delle caldaie è prevalentemente costituita da condense (a circa 85/90°C) che
vengono recuperate in un serbatoio situato in scantinato e rilanciate in un altro serbatoio di accumulo
in centrale termica. Tali condense vengono reintegrate in minima parte con acqua depurata (il vapore
ha un ciclo chiuso e i reintegri servono solo per perdite e spurghi dei generatori).
In centrale termica sono installati anche due scambiatori vapore/acqua che possono essere utilizzati
per la produzione di acqua calda in caso di necessità nel periodo invernale o in caso di fermate
dell’impianto di cogenerazione (per processo e/o riscaldamento ambientale).
Camino n. 1: Caldaia
Camino n. 2: Caldaia
Camino n. 60: Cogeneratore
Camino n. 61: Cogeneratore
Recupero rocchetti di plastica
I rocchetti di plastica derivanti dalla fase di stracannatura, confluiscono tutti in un nastro
trasportatore, dove un operatore seleziona i rocchetti puliti, senza filo, dai rocchetti con dei residui di
filo. I rocchetti puliti vengono stoccati in una tramoggia da dove sono avviati alla macinazione
tramite macinatore, per ridurli in granuli. I sacconi dei granuli vengono inviati alla stessa ditta
fornitrice dei rocchetti, che li utilizza nel suo processo di estrusione. I rocchetti con il filo venivano
avviati a recupero, in quanto rifiuti identificati con codice EER 19 12 04 “Plastica e gomma”, con
attività iscritta nel registro delle attività che recuperano rifiuti in regime semplificato (Albo
Nazionale Gestori Ambientali Sezione regionale del Veneto con prot. 18606 del 19/07/2007).
Con le integrazioni presentate in data 27/10/2020, agli atti con prot 44923, la ditta ha comunicato la
sua motivata decisione di considerare i rocchetti di plastica derivanti dalla riroccatura, non come
rifiuti , ma come sottoprodotti; vengono meno, quindi, tutti gli obblighi di legge in merito e la
necessità di presentare garanzie finanziarie.
Camino n. 62: macinatura plastica.
EMISSIONI IN ATMOSFERA
Le emissioni generate dall’attività svolta dalla ditta sono riportate nella seguente tabella:
Camino Impianto Note
Emissioni significative soggette a limiti
1 Caldaia da 4,18 MW
e monitoraggio
Emissioni significative soggette a limiti
2 Caldaia da 4,18 MW
e monitoraggio
Attività di manutenzione non soggetta a
28 Saldatura in Officina monitoraggio secondo prassi
consolidata di questa Amministrazione
29 Cappe aspirazione cucina colori Vedasi prescrizioni All. 2
Non soggetta ad autorizzazione alle
31 Cappe aspirazione laboratorio tintoria
emissioni
Trattasi di emissione saltuaria che si
verifica con tempi tali da rendere non
33 Aspirazione a velo d’acqua
giustificabile un ‘attività di
monitoraggio analitico.
Filivivi S.r.l.- Autorizzazione Integrata Ambientale – Allegato 1 4 di 6
34 Cappe aspirazione vasca piccola Vedasi prescrizioni All. 2
Attività di manutenzione non soggetta a
57 Forni asciugatura monitoraggio secondo prassi
consolidata di questa Amministrazione
Trattasi di emissione caratterizzata da
59 Pesatura automatica colorante vapore acqueo da non sottoporre a limiti
e monitoraggio
Emissioni significative soggette a limiti
60 Cogeneratore 1
e monitoraggio
Emissioni significative soggette a limiti
61 Cogeneratore 2
e monitoraggio
Emissioni significative soggette a limiti
62 Macinatura plastica
e monitoraggio
Depurazione acque (vasca di neutralizzazione e aria
SC Vedasi prescrizioni All. 2
locale filtropressa)
Emissioni non convogliate
L’area di stracannatura (fase 7) è dotata di un sistema di ricambio e pulizia e condizionamento
dell’aria per la salubrità dell’ambiente di lavoro. L’impianto è costituito da una unità di trattamento
aria installata sul tetto, con capacità di trattamento pari ad un volume di 100.000 mc/h.
L’aria viene aspirata dalle prese a pavimento di cui i locali sono dotati e da degli aspiratori a servizio
delle macchine rirocattrici. Un complesso sistema di raccolta dirotta l’aria a dei sistemi filtranti
costituiti da filtri a maniche e un filtro a tamburo rotante, dopodiché l’aria viene condizionata
secondo i parametri impostati e ricircolata in ambiente. Per assicurare inoltre un adeguato ricambio,
l’impianto dirotta una parte dell’aria all’esterno, e ne introduce di nuova.
Sfiati serbatoi
I prodotti chimici liquidi vengono stoccati in tank, ognuno dei quali dotato di uno sfiato di
sovrapressione che si attiva durante la fase di caricamento, permettendo la fuoriuscita dello spazio di
testa del serbatoio. I tank sono collocati in un locale chiuso privo di aperture situato sotto la cucina
colori. Per permettere la fuoriuscita all’esterno degli sfiati, è stato realizzato un unico sistema di
collettamento degli sfiati di tutti i serbatoi convogliato all’esterno a mezzo di un unico condotto di
evacuazione che per quanto emerso in sopralluogo si ritiene necessiti di un intervento di
adeguamento altimetrico e in modo che l’emissione sia verticale (vedasi prescrizione allegato 2).
GESTIONE ACQUE
Le acque da gestire sono di tre tipologie perse:
• acque civili;
• acque industriali;
• acque meteoriche.
Le acque utilizzate a scopo igienico sanitario sono prelevate da acquedotto e scaricate in fognatura
civile (SF2).
Il ciclo produttivo necessita di acqua, sia per la produzione che per le attività tecnicamente connesse.
Per i fabbisogni idrici l’attività preleva acqua da pozzo, la sottopone a dei pretrattamenti e la utilizza
per la tintura delle rocche e per la produzione di vapore; prima di essere utilizzata l’acqua passa
attraverso un filtro a sabbia ed in un impianto di decarbonatazione e addolcimento.
L’acqua così depurata viene utilizzata nella fase di tintura e per rabboccare il circuito del vapore.
I lavaggi per la rigenerazione delle resine sono scaricati nella fognatura interna collettata al
depuratore. Al medesimo scarico sono convogliati gli spurghi dei compressori e gli scarichi delle
torri evaporative.
Filivivi S.r.l.- Autorizzazione Integrata Ambientale – Allegato 1 5 di 6
Depurazione acque
L’acqua utilizzata in produzione, processo di tintura, viene convogliata a un depuratore aziendale
composto di stazione di equalizzazione e neutralizzazione, ossidazione e sedimentazione, per poi
scaricare l’acqua chiarificata in fognatura. I fanghi estratti dal sedimentatore vengono ispessiti e
filtropressati e, successivamente, vengono avviati allo smaltimento presso ditte autorizzate.
Al depuratore aziendale sono convogliate:
1. lavaggi del pretrattamento
2. acque della fase di tintura
3. acque dei lavaggi delle autoclavi
4. acque da centrifughe
5. spurgo ciclo del vapore (defangazione generatore a vapore)
6. spurgo caldaie
7. condensa compressori
8. lavaggio pavimenti
9. acque meteoriche area stoccaggio rifiuti R2
10. acque meteoriche in prossimità della rampa di camion magazzino spedizioni
Acque meteoriche
Le acque meteoriche incidenti sull’area dove insiste l’attività di Filivivi S.r.l. sono gestite con le
seguenti modalità;
• tutte le acque meteoriche incidenti sull’area identificata come R2 , sono raccolte e collettate
al depuratore;
• le acque meteoriche incidenti su tutta l’area Sud-Ovest dell’installazione sono collettate e
convogliate nel collettore fognario acque bianche di Via Astichello, così come autorizzato dal
Provvedimento Provvisorio Ricognitivo AIA, prot. 66094/AMB del 30/10/2007, che fa
proprie le autorizzazioni precedenti, in particolare l’autorizzazione allo scarico di MBS
S.p.A. prot. n. P/0004501/06 del 30.06.2006, che al punto 1 recita:
“tutti i reflui della rete fognaria interna devono essere raccolti e convogliati, tramite
opportune tubazioni compatibili con i reflui di scarico, ai seguenti recapiti:
Acque reflue industriali e acque reflue domestiche (…);
Acque meteoriche: le acque meteoriche dei tetti e dei piazzali, convogliate alla
fognatura comunale acque bianche di via Astichello;
• le acque meteoriche incidenti sull’area prospiciente Viale Trieste e sull’area a Nord – Est,
( aree che non superano i 5000 m2, idraulicamente compartimentate, e su cui non vi sono
depositi o attività, utilizzate per il parcheggio delle maestranze e per la normale viabilità)
sono convogliate nel fossato lungo Via Trieste tramite nove punti di scarico (SAM1 ÷
SAM9).
Questa Amministrazione ritiene non necessaria l’autorizzazione allo scarico delle acque meteoriche,
considerati i criteri generali di valutazione che prevedono, per il complesso aziendale, quanto segue:
- l’attività viene condotta esclusivamente all’interno di un edificio;
- nel piazzale esterno non vi è presenza di depositi di rifiuti, materie prime, prodotti;
- il piazzale esterno è inferiore a 5000 mq;
- nel piazzale esterno avviene solo il transito dei mezzi paragonabile alla viabilità stradale;
- le acque dei tetti non sono contaminate da eventuali emissioni in atmosfera originate dall’attività.
Secondo tale indirizzo non soggetti ad autorizzazione gli scarichi inpiduati come SAM1 ÷ SAM9.
Le aree identificate come R1 e M, invece, secondo quanto emerso in sopralluogo istruttorio, risultano
non pavimentate e destinate a deposito, necessitando pertanto di un intervento di adeguamento per la
loro pavimentazione ed il successivo convogliamento delle acque meteoriche di dilavamento al
depuratore. (vedi allegato 2).
Filivivi S.r.l.- Autorizzazione Integrata Ambientale – Allegato 1 6 di 6
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Autorizzazione Integrata Ambientale n. 02/2021
ALLEGATO 2
Il presente allegato, definito come “ Allegato 2” e costituente parte integrante e sostanziale
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale n 02./2021, riporta le prescrizioni e i limiti alle emissioni che la
ditta Filivivi srl deve rispettare nell’attività condotta nell’installazione di Viale Trieste n. 62 in comune di
Montecchio Maggiore (VI).
Prescrizioni e limiti per singole matrici ambientali
1 Emissioni in atmosfera
1.1 Prescrizioni
a) La ditta dovrà nel termine del 30/06/2021 intervenire sui camini delle emissioni relative agli sfiati
dei silos e dell’impianto di depurazione, portandoli alla direzione verticale e ad una quota che
permetta il rispetto della condizione indicata anche dalla C.T.P.A. quale requisito di adeguata
dispersione (le quote dei camini devono risultare più alte di almeno un metro rispetto al colmo dei
tetti, ai parapetti ed a qualunque altro ostacolo o struttura distante meno di 10 metri. Le bocche dei
camini situati a distanza compresa fra 10 e 50 metri da aperture di locali abitati devono essere a
quota non inferiore a quella del filo superiore dell'apertura più alta ). Della conclusione
dell'intervento dovrà essere data comunicazione a questa Amministrazione e ad ARPAV nel temine
del 15/10/2021.
b) La ditta dovrà procedere alla caratterizzazione delle emissioni di cui ai camini 34 e 29, relative alla
preparazione colori per inquinanti che la ditta dovrà inpiduare e giustificare. Analogamente la ditta
dovrà caratterizzare il punto di emissione dell’impianto di depurazione identificato come SC e
questo relativamente alle sostanze odorigene, inpiduate come idrogeno solforato e ammonica
( secondo parere Arpav espresso in sede di conferenza). La caratterizzazione delle emissioni sopra
inpiduate, è richiesta entro il 31/07/2021.. Per tali caratterizzazioni valgono gli obblighi di
comunicazione preventiva della data di prelievo e la trasmissione degli esiti accompagnata da
apposita relazione di commento, a questa amministrazione e ad Arpav nel termine di 45 giorni..
Questa amministrazione, valutati gli esiti, si riserva di fissare limiti e monitoraggio periodico, anche
con eventuale adeguamento tariffario.
c) Il controllo periodico delle emissioni dovrà avere cadenza secondo quanto indicato nel piano di
monitoraggio; i dati relativi ai controlli devono essere riportati su apposito registro 1 allegando i
certificati analitici e tenuti a disposizione dell’autorità competente al controllo.
d) Durante gli autocontrolli devono essere determinate, nelle più gravose condizioni di esercizio
dell’impianto produttivo, sia le portate degli effluenti, sia le concentrazioni degli inquinanti per i
quali sono stabiliti limiti di emissione.
Per i referti e le analisi si dovrà far riferimento, con carattere vincolante per i contenuti, allo schema
riportato in Appendice 1 al presente Allegato.
e) La ditta dovrà effettuare ogni controllo dando comunicazione ad ARPAV con almeno 15 giorni
d'anticipo della data in cui intende effettuare i prelievi.
f) Le metodologie di campionamento e analisi dovranno essere quelle utilizzate dal Servizio Laboratori
A.R.P.A.V., riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-ambientali/ippc/servizi-
alle-aziende/metodi-di-campionamento-e-analisi. L’azienda può cambiare le metodiche analitiche,
previa comunicazione ad A.R.P.A.V., la quale può esprimersi in merito Le metodiche utilizzate dal
Servizio Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso fede in fase di contraddittorio.
g) La sezione di campionamento dovrà e rispettare quanto previsto al punto 3.5 dell’allegato VI alla
parte V del D.Lgs.152/2006 e ss.mm.ii. I punti di emissione dovranno essere identificati in modo
1
Si veda lo schema esemplificativo riportato in appendice 1, Allegato VI, parte V del D.Lgs 152/2006.
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univoco e per ogni punto di controllo e prelievo dovrà essere garantita in alternativa, la presenza di
una bocchetta di prelievo dotata di tronchetto filettato, munito di tappo e saldato al camino, o di
flangia universale di dimensioni unificate dotata di fori passanti e di controflangia cieca per la
chiusura, costruiti secondo quanto riportato in Appendice 2 al presente Allegato. In caso di
impossibilità tecnica l’azienda dovrà procedere a formulare una proposta alternativa secondo i criteri
espressi con D.G.P. n °173 del 22.05.2012 e riportati nel sito specifico
www.provincia.vicenza.it/ente/la-struttura-della-provincia/servizi/ambiente-1/emissioni-in-
atmosfera-controlli-analitici-1.
h) La ditta dovrà sempre provvedere ad una corretta gestione e manutenzione dei propri sistemi di
abbattimento come da Piano di Monitoraggio e Controllo ed in caso di avarie o carente
funzionamento degli stessi, darne tempestiva comunicazione alla Provincia ed al Dipartimento
Provinciale dell’A.R.P.A.V.
i) In caso di anomalie o guasti agli impianti il gestore deve darne comunicazione alla Provincia ed al
dipartimento provinciale dell’A.R.P.A.V. entro le otto ore successive. Qualora le anomalie di
funzionamento siano tali da non garantire il rispetto dei limiti di emissione fissati, si dovrà procedere
alla sospensione delle relative lavorazioni per il tempo necessario alla rimessa in efficienza. Le
difformità accertate nei controlli analitici effettuate dal gestore devono essere comunicate entro 24
ore dall'accertamento. Ogni interruzione del normale funzionamento degli abbattitori, comprese
manutenzione ordinaria e straordinaria, dovrà essere annotata in apposito registro 2, da tenere a
disposizione dell’autorità di controllo.
j) Per quanto riguarda i generatori di vapore e i cogeneratori si richiamano le disposizioni previste
dall’art.273-bis del D.Lgs.152/06 e smi in materia di medi impianti di combustione, in particolare
per le tempistiche di adeguamento. Nelle more dell’adeguamento di cui sopra devono essere
rispettati i limiti e le condizioni stabilite nelle autorizzazioni in essere.
Si avvisa la ditta che rimane nella propria responsabilità la gestione delle emissioni non convogliare
all’esterno e/o reimmesse nell’ambiente di lavoro, rapportandosi direttamente con lo SPISAL di competenza.
1.2 Limiti
Quota Limiti
Portata * Fasi e dispositivi tecnici di Sistemi di
Camino (dal suolo) Parametro (concentrazione)
(Nm3/ora) provenienza trattamento
m mg/Nmc
1 8,5 5000 Caldaia da 4,18 MW \\\ NOx 350
2 8,5 5000 Caldaia da 4,18 MW \\\ NOx 350
NOx 440
60 10,3 2600 Cogeneratore 1 Catalizzatore
CO 300
NOx 440
61 10,3 2600 Cogeneratore 2 Catalizzatore
CO 300
62 5,8 800 Macinatura plastica Filtro a maniche Polveri 20
* Ammesso con un range di variabilità di ±20%. Qualora in sede di realizzazione dell'impianto per esigenze di salubrità degli ambienti di lavoro
dovessero realizzarsi condizioni perse di aspirazione e di conseguenza di portata ne dovrà essere data notizia con la prevista comunicazione di
avvio, con apposita giustificazione. A fronte di riscontri analitici con portate riscontrate superiori il limite in emissione dovrà essere modulato
proporzionalmente secondo la formula indicata nella norma.
2
Si veda lo schema esemplificativo riportato in appendice 2, Allegato VI, parte V del D.Lgs 152/2006.
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2 Emissioni sonore
2.1 Prescrizioni
a) Per quanto richiamato in provvedimento , l’azienda dovrà procedere entro 3 mesi alla riformulazione
della valutazione di impatto acustico, tenendo conto dei rilievi di Arpav e secondo le modalità sotto
riportate, che dovrà essere trasmessa ad Arpav per la valutazione.
b) Successivamente dovrà verificare, con cadenza triennale e ogni qualvolta vi siano delle modifiche
che comportano delle variazioni sostanziali del livello di rumore, l’attualità della Valutazione di
Impatto Acustico, aggiornando lo studio agli atti ed eseguendo i rilievi fonometrici necessari,
utilizzando le professionalità di un Tecnico Competente in Acustica Ambientale.
Le misure devono essere eseguite presso la sorgente per la valutazione dell’emissione e presso i
ricettori più esposti al rumore per l’immissione e il livello differenziale; qualora ciò non fosse
possibile deve essere inpiduata una posizione di misura (nelle vicinanze del ricettore o in
prossimità della sorgente) che consenta di stimare il livello presso il ricettore. I parametri da
misurare sono i livelli acustici per i quali è stata evidenziata la potenziale criticità. Si segnalano, per
l’elaborazione della documentazione di impatto acustico ai sensi dell’articolo 8 della Legge n.447
del 1995, le Linee Guida approvate con Deliberazione del Direttore Generale ARPAV (DDG n.3 del
29.01.2008) e consultabili nel sito internet dell’Agenzia, all’indirizzo
http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/agenti-fisici/fle-e-allegati/ linee_Guida-DOC-
Impatto_Acustico.
c) In caso di superamento dei limiti assoluti e/o differenziali, da comunicarsi tempestivamente a questo
Ente, al Comune ed all’A.R.P.A.V., dovranno essere realizzate opportune mitigazioni acustiche
concordandole con Comune ed A.R.P.A.V. Tali interventi dovranno essere comunicati a questa
Amministrazione per gli aspetti di competenza.
d) Le campagne di misura dovranno essere effettuate durante lo svolgimento delle attività rumorose,
con comunicazione preventiva di almeno 15 giorni, al Comune ed ad A.R.P.A.V., che potranno
presenziare allo stesso.
2.2 Limiti.
Tipologia Punto di emissione Limiti
Punti inpiduati nel documento di previsione di Piano di Zonizzazione Acustica del Comune di
Emissioni sonore impatto acustico validato da Arpav Montecchio Maggiore (VI)
3 Scarichi idrici
3.1 Prescrizioni
a) La ditta è autorizzata allo scarico delle acque industriali, previo trattamento nella fognatura tramite
il punto SF1 e allo scarico delle acque meteoriche nel collettore fognario acque bianche di via
Astichello tramite il punto SF3.
b) La ditta deve effettuare i controlli analitici comunicando al Dipartimento provinciale dell'
ARPAV la data in cui intende effettuare i prelievi. La comunicazione deve essere effettuata con
un anticipo di almeno 15 giorni. Per i controlli di scarichi di acque meteoriche il preavviso il
Dipartimento Provinciale dell’ARPAV deve essere effettuato nei medesimi termini in cui viene
contattato il laboratorio incaricato.
c) Per le acque meteoriche di cui allo scarico SF3 la ditta dovrà procedere al primo controllo
analitico nel termine di 60 giorni dalla data del presente provvedimento.
d) I pozzetti fiscali devono essere del tipo UNICHIM o analogo, in modo da permettere il prelievo
manuale o con l’attrezzatura automatica (autocampionatore), devono essere sempre accessibili da
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parte delle Autorità competenti al controllo, idonei per i prelievi e le misure di portata dei reflui
oggetto del presente provvedimento e indipendenti da altri eventuali apporti di acque reflue.
e) Le analisi e il prelievo dei campioni, realizzati al fine di monitorare nel tempo il rispetto dei limiti,
dovranno essere effettuati da personale qualificato, che redigerà anche un apposito verbale di
prelievo. Quest’ultimo dovrà essere allegato al rapporto di prova che dovrà indicare, oltre agli esiti
delle analisi condotte sui campioni prelevati anche il metodo di campionamento e le metodiche
analitiche adottate. I rapporti di prova con i relativi verbali di prelievo dovranno essere conservati
dalla ditta e messi a disposizione delle autorità competenti al controllo.
f) Le metodologie di campionamento e analisi devono essere quelle utilizzate dal Servizio Laboratori
di ARPAV, riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-ambientali/ippc/servizi-alle-
aziende/metodi-di-campionamento-e-analisi. L’azienda può cambiare le metodiche analitiche, previa
comunicazione ad ARPAV, la quale può esprimersi in merito. Le metodiche utilizzate dal Servizio
Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso fede in fase di contraddittorio
g) La ditta dovrà registrare, su apposito quaderno (o dedicato supporto informatico) messo a
disposizione dell’autorità di controllo, le operazioni di manutenzione programmate e straordinarie
effettuate sul sistema di depurazione.
h) La ditta dovrà provvedere all’attenta e costante conduzione del sistema di depurazione e segnalare
tempestivamente alla Provincia, al Dipartimento Provinciale dell’ARPAV e al gestore della
fognatura eventuali inconvenienti che si dovessero verificare.
i) I limiti di accettabilità non potranno in alcun caso essere conseguiti mediante diluizione con acque
prelevate esclusivamente allo scopo.
Si avvisa la ditta che l’autorizzazione allo scarico di cui al presente provvedimento sostituisce quella di cui
capo II del titolo IV della parte terza del D.Lgs. 152/06):per lo scarico in fognatura la ditta dovrà rapportarsi
direttamente con il Gestore della fognatura per la definizione degli aspetti contrattuali, tariffari, nonché per le
prescrizioni tecniche di allacciamento;
3.2 Limiti
Recapito Limiti
Punto di cam-
fase Tecnologie di contenimento (fognatura, corpo
pionamento idrico) Parametro Valore SF
Regolamento di fognatura e
Fase 3 – tintura depurazione acque reflue urbane di
Fase 5 – centrifuga Acque del Chiampo SpA- Allegato
Spurghi Fognatura urbana pubblica
SF1 I o valore definito in altro specifico
condensatori, torri depuratore gestita da ACQUE DEL
provvedimento previsto dal
evaporative ,caldaie, CHIAMPO SpA
controlavaggi resine Regolamento di fognatura e
e addolcitori depurazione di Acque del Chiampo
SpA
Tabella 3 colonna “Scarico in acque
superficiali” dell'allegato 5 alla
SF3 Acque meteoriche / Collettore acque bianche
parte III del decreto Legislativo
152/06 e s.m.i
(*) nella ritenuta necessità che le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), ricomprese in allegato X alla Parte Seconda del D.Lgs. n.
152/2006, siano oggetto di regolamentazione e rilevando che per Regolamento di fognatura e depurazione acque reflue urbane di
Acque del Chiampo SpA l’inpiduazione dei limiti delle stesse risulta in definizione, questa Amministrazione è intervenuta con atto
prot. n. 32260 dell’ 11/06/2019, che si allega al presente provvedimento (considerando ricompresa anche la ditta tra i destinatari a
partire dalla data del rpesente provvedimento) successivamente rettificato, per confermare “..il campionamento ai fini del rispetto
del vigente Regolamento di Fognatura urbana viene condotto sulle 24 ore ……….......” I contenuti dell’atto richiamato sono
confermati. I limiti saranno inpiduati e comunicati dal Gestore della fognatura.
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4 Rifiuti prodotti
a) Al report sulla produzione dei rifiuti di cui al Piano di Monitoraggio e Controllo che riporta un
elenco limitato ai rifiuti caratteristici dello specifico comparto produttivo, dovrà essere allegata
copia del MUD.
b) I rifiuti prodotti dovranno essere raggruppati in aree dotate di apposita cartellonistica, indicante il
relativo codice C.E.R. e l’eventuale caratteristica di pericolosità.
c) La gestione dei rifiuti prodotti dovrà avvenire nel rispetto di quanto previsto dalla parte IV Titolo I
D.Lgs. 152/06; in particolare la loro gestione dovrà avvenire nella modalità di deposito temporaneo
così come definito dall’art. 183 c. 1 lettera bb) del D.Lgs. 152/2006.
5 Monitoraggi ambientali
La valutazione di Arpav relativamente al monitoraggio della falda ha evidenziato la necessità che la
ditta provveda ad eseguire adeguate misure freatimetriche in modo da ricostruire l’andamento della
locale falda, così da confermare la rappresentatività dei piezometri terebrati. Eventuali anomalie
rispetto a quanto atteso dovranno essere comunicate e approfondite al fine di valutare la necessità di
richiedere eventuali ulteriori e/o persi punti di monitoraggio della falda.
a) Il sistema di monitoraggio della falda, approvato con prescrizioni da Arpav, come sopra
riportato e che vengono fatte salve dovrà essere reso operativo entro 30/09/2021. Entro i
successivi 30 giorni la ditta dovrà procedere ad un’analisi a set esteso . I referti analitici
dovranno essere trasmessi a questa Amministrazione e ad Arpav nel termine di 30 giorni dal
prelievo con una proposta di set analitico per i successivi controlli.
b) Successivamente è richiesta un'analisi con frequenza quinquennale per i parametri oggetto di
proposta, eventualmente integrati sulla base di determinazioni di questa Amministrazione.
c) Le date di prelievo dovranno essere comunicate ad ARPAV con anticipo di almeno 15 giorni.
d) Qualora dal monitoraggio dovessero emergere delle anomalie dovrà esserne data tempestiva
comunicazione a questa Amministrazione, al Comune ed ARPAV.
6 Altro
a) La ditta dovrà costantemente vigilare sul buono stato di conservazione delle pavimentazioni
impermeabilizzate ed effettuare, in presenza di eventuali fessurazioni, le relative manutenzioni. E’
nell’impegno della ditta, come richiamato in allegato 1, procedere alla sistemazione del piazzale
comprendente le aree R1 e M1con pavimentazione e collettamento al depuratore della acque di
dilavamento entro il 30/09/2021. Nel medesimo termine dovrà essere presentato il certificato di
regolare esecuzione lavori.
b) La ditta, ad esclusione dei periodi di chiusura per ferie, dovrà comunicare eventuali fermi prolungati
– oltre 15 gg- di attività e qualora tali periodi superino trenta giorni dovrà essere contestualmente
presentato un piano con le attività di controllo e monitoraggio da condursi durante gli stessi e perse
rispetto alla normale attività nonché le azioni da mettere in atto anche dal punto di vista strutturale
per garantire la sicurezza dell’impianto.
c) Dovrà altresì essere comunicata il fine esercizio dell’attività. Con tale comunicazione dovrà essere
presentato un Piano di ripristino ambientale che descriva gli interventi che verranno attuati al fine
della restituzione del sito agli usi originari e i relativi accertamenti analitici per verificare l’assenza
di eventuale contaminazione del sito.
d) Le registrazioni dei dati previsti dal Piano monitoraggio e controllo dovranno seguire le seguenti
indicazioni:
• tutti i dati ottenuti dall’autocontrollo devono poter essere verificati in sede di sopralluogo
ispettivo. I dati originali (es. bollette, fatture, documenti di trasporto, Rapporti di prova etc.)
devono essere conservati almeno per 5 anni in modo da garantire la rintracciabilità del dato
stesso;
• eventuali registrazioni e tutti i certificati analitici, compresi quelli effettuate da laboratori
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esterni o direttamente dall’impianto di destino devono essere conservati presso lo
stabilimento, a disposizione delle Autorità competenti al controllo, almeno per 5 anni.
e) Si ricorda che ai sensi dell’art. 29-decies, comma 2, del D.Lgs.n. 152/2006, il gestore dovra'
trasmettere, alla Provincia di Vicenza, all’ ARPAV, al Comune di Montecchio Maggiore entro il 30
aprile di ogni anno un documento contenente i dati caratteristici dell’attività dell’anno precedente
costituito da:
a) un report informatico sul modello fornito dall’Autorità competente
(http://ippc.arpa.veneto.it/) dove inserire i dati previsti dalle tabelle del “PIANO DI
MONITORAGGIO E CONTROLLO” ossia quelli a cui è stato assegnato “SI’” nella colonna
'Reporting' dell’Allegato 3; il report dovrà essere trasmesso su supporto informatico;
b) una relazione esplicativa dell’attività aziendale con il commento dei dati dell’anno in
questione e i risultati nel monitoraggio. La relazione, che può essere corredata da grafici
esemplificativi, deve contenere la descrizione di eventuali metodi di stima/calcolo dei dati
comunicati. Il superamento dei Valori Limite di Emissioni è da giustificare, ove possibile,
specificando la causa dell’incidente (es. manutenzione straordinaria, guasto,
malfunzionamento, avaria o interruzione degli impianti di abbattimento, condizioni meteo-
climatiche avverse etc.) e gli interventi risolutivi adottati. Variazioni significative tra i persi
anni di monitoraggio vanno giustificate. La suddetta relazione dovrà essere trasmessa su
supporto informatico.
f) Tenendo conto del periodo in cui è rilasciata l’autorizzazione di cui al presente provvedimento la
ditta dovrà attuare quanto previsto dal PMC a far data dal 01giugno 2021 e il primo report e relativa
relazione dovrà essere presentato entro aprile 2022 Per tale disposizione viene meno l’impegno di
procedere alla comunicazione di cui all'art. 29 decies.
Per il parere reso in merito e richiamato nel provvedimento, si invita la ditta a rapportarsi con il comando
provinciale dei VV.FF. al fine di perfezionare gli adempimenti dovuti nei confronti degli stessi.
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Allegato 2 - Appendice 1
SCHEMA TIPO DI CERTIFICATO ANALITICO
(*importante considerare indicazioni sotto riportate)
Ditta:____________________________________________________________________________________________________
Attività produttiva svolta: __________________________________________________________________________________
Camino n.__________________ Relativo all'impianto di: __________________________________________________________
Campione 1 prelevato il_____________________ da ____________________________________________________________
Durata del prelievo dalle ore______________ alle ore ______________
Campione 2 prelevato il_____________________ da _____________________________________________________________
Durata del prelievo dalle ore______________ alle ore _______________
Campione 3 prelevato il____________________ da _____________________________________________________________
Durata del prelievo dalle ore_____________ alle ore ________________
Tipo e quantità di materie prime utilizzate nell'impianto durate il prelievo e che abbiano influenza sulle emissioni
Strumentazione usata per il prelievo ____________________________________________________________________
Metodiche utilizzate per il campionamento ______________________________________________________________
Metodiche utilizzate per l’analisi _______________________________________________________________________
Risultati analitici:
Portata delle emissioni __________________ Temperatura fumi_____________
Tenore di ossigeno* _________________________ Umidità ____________________
*(da riportare solo per processi di combustione)
Inquinante 1 Valore di concentrazione medio _______________ Flusso di massa
Inquinante 2 Valore di concentrazione medio _______________ Flusso di massa
Inquinante 3 Valore di concentrazione medio _______________ Flusso di massa
NOTE:
Oltre alla data e alla firma, con timbro di iscrizione all'albo, del tecnico abilitato all'analisi, si dovrà allegare il verbale di campionamento e
prelievo ed esprimere le seguenti determinazioni:
• che le condizioni di marcia al momento del prelievo risultavano essere al regime massimo possibile od, eventualmente, motivare una
situazione difforme;
• la presenza, o meno, ed il funzionamento, o meno, di eventuali impianti di abbattimento;
• la motivazione sulla scelta degli inquinanti analizzati e giudizio sulla loro rappresentatività rispetto alla globalità dell'emissione ed al ciclo
produttivo esaminato;
• stima dell'errore standard nell’analisi;
• motivazione delle eventuali difformità dei parametri tra quanto richiesto in sede di autorizzazione e quanto determinato al momento
dell’analisi.
(*) Nelle more dei decreti attutivi richiamati al punto 17 dell’ art. 271 del D.lgs 152/2006 per il campionamento manuale delle emissioni
convogliate, tenuto conto di approfondimenti in merito effettuati con ARPAV si dispone quanto segue:
• il numero di prelievi o campioni da eseguire nel caso di campionamento manuale è di 3 per ciascuna misura. Ai fini del calcolo del valore
di emissioni si deve considerare la media ottenuta da questi 3 campioni;
• il numero di prelievi o campioni è relativo a ciascun parametro o sostanza che si deve determinare per il confronto con il valore limite;
• il tempo di campionamento di norma deve essere di un’ ora, tenuto conto che la concentrazione media è riferita, dal D.lgs 152/2006, ad un’
ora di funzionamento dell’impianto nelle condizioni di esercizio più gravose.
N.B. tempi di campionamento persi devono essere motivati
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Autorizzazione Integrata Ambientale n.02 /2021
ALLEGATO 3
Il presente allegato, definito come “Allegato 3” e costituente parte integrante e sostanziale
dell’autorizzazione Integrata Ambientale n.02/2021 riporta il piano di monitoraggio e controllo che la ditta
Filivivi srl deve implementare nell’esercizio dell’attività condotta nell’installazione di Viale Trieste n. 62 in
comune di Montecchio Maggiore (VI)
Quadro sinottico
FASI GESTORE GESTORE ARPA ARPA
Frequenza Reporting Ispezioni Campioname
autocontrollo programmat nti/ analisi (*)
e
1 COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 Materie prime e prodotti in ingresso e in uscita
1.1.1 Materie prime Mensile Annuale X
1.1.2 Additivi Mensile Annuale X
1.1.3 Sottoprodotti e MPS Non pertinente
1.1.4 Controllo radiometrico Non pertinente
1.1.5 Prodotti finiti Mensile Annuale X
1.1.6 Sottoprodotti Mensile Annuale X
1.1.7 Controllo radiometrico Non pertinente
1.2 Risorse idriche
1.2.1 Risorse idriche Mensile Annuale X
1.3 Risorse energetiche
1.3.1 Energia Mensile Annuale X
1.4 Consumo Combustibili
1.4.1 Combustibili Mensile Annuale X
1.5 Emissioni in Aria
1.5.1 Punti di emissioni (emissioni convogliate) Vedi Tabella Annuale X
1.5.2 Inquinanti monitorati Vedi Tabella Annuale X X
1.6 Emissioni in acqua
1.6.1 Punti di emissione Vedi Tabella Annuale X
1.6.2 Inquinanti monitorati Vedi Tabella Annuale X X
1.7 Rumore
1.7.1 Rumore Triennale SI (**) X
1.8 Rifiuti
1.8.1 Rifiuti prodotti Mensile Annuale X
1.9 Suolo e sottosuolo
1.9.1 Acque di falda Quinquennale S(**)
2 GESTIONE IMPIANTO
2.1 Controllo fasi critiche/manutenzione/stoccaggi
2.1.1 Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo Vedi Tabella SI (***)
2.1.2 Interventi di manutenzione ordinaria sugli impianti Vedi Tabella
SI (***)
di abbattimento degli inquinanti
2.1.3 Sistemi di trattamento fumi: controllo del processo Vedi Tabella SI(***)
2.1.4 Sistemi di depurazione. Controllo del processo Vedi Tabella
SI(***)
2.1.5 Aree di stoccaggio Vedi Tabella SI(***)
3 INDICATORI PRESTAZIONE
3.1 Monitoraggio degli indicatori di performance SI
(*) Le modalità di controllo analitico verranno specificate in dettaglio (sulla base di quanto ritenuto rilevante come impatto ambientale) nella lettera
che verrà trasmessa da ARPAV o entro il 15 gennaio dello stesso anno in cui verrà eseguita l’ispezione ambientale integrata o preventivamente alla
comunicazione di cui all’art. 29-decies, comma 1 del D.Lgs 152/06 e s.m.i..
Autorizzazione Integrata Ambientale - Filivivi srl - Allegato 3-PMC Pagina 1 di 11
(**) La Relazione dell’attività di monitoraggio è da inviare all’Autorità competente e al Dipartimento Provinciale ARPAV competente, una volta
conclusa, con la periodicità stabilita, in concomitanza dell’invio del reporting annuale.
(***) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. Invece i dati con
frequenza di autocontrollo continua, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file tipo .xls o altro database
compatibile, in allegato al report.
1 – COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 – Materie prime e prodotti in ingresso e in uscita
In Ingresso
Tabella 1.1.1 - Materie prime
Modalità Frequenza
Denominazione Fase di utilizzo UM Fonte del dato Reporting
stoccaggio autocontrollo
da fase 1 (preparazione filati
filato greggio pallet kg gestionale mensile SI (*)
in rocca)
basic blue index fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
basic blue 147 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
basic blue mix fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
basic red18 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
basic red 23 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
basic red 16 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
basic red 15 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
basic yellow 535 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
basic yellow 28 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
basic black mix fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
acid black 194 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
acid black 194 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
reactive black fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
acid blue 90 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
reactive orange fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
acid blue 281 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
acid blue 83 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
acid blue 193 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
acid blue 221 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
direct blue 86 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
reactive blue 50 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
acid brown 355 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
acid green 16 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
acid green 25 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
acid red 118 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
acid red fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
acid red 52 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
acid red 357 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
acid red 54 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
acid violet 90 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
acid yellow 61 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
acid yellow 204 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
reactive yellow 69 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
reactive red 116 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
reactive red 158 fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
ottico fusto fase 2 (preparazione colori) kg gestionale mensile SI (*)
(*) Reporting annuale con ripartizione mensile della quantità.
Tabella 1.1.2 – Additivi
Denominazione Modalità Fase di utilizzo UM Fonte del dato Frequenza Reporting
Autorizzazione Integrata Ambientale - Filivivi srl - Allegato 3-PMC Pagina 2 di 11
stoccaggio autocontrollo
acidificante acetico fusti fase 3 ( tintura) kg gestionale mensile SI (*)
acidificante formico fusti fase 3 ( tintura) kg gestionale mensile SI (*)
acidificante solforico fusti fase 3 ( tintura) kg gestionale mensile SI (*)
sbiancante fusti fase 3 ( tintura) kg gestionale mensile SI (*)
clarite bac fusti fase 3 ( tintura) kg gestionale mensile SI (*)
ammoniaca 28° 31 bè fusti fase 3 ( tintura) kg gestionale mensile SI (*)
sodio carbonato fusti fase 3 ( tintura) kg gestionale mensile SI (*)
solfato di sodio fusti fase 3 ( tintura) kg gestionale mensile SI (*)
fosfato trisodico gestionale mensile
fusti fase 3 ( tintura) kg SI (*)
dodecaidrato
ipoclorito di sodio gestionale mensile
fusti fase 3 ( tintura) kg SI (*)
14/15 vol
acido ossalico fusti fase 3 ( tintura) kg gestionale mensile SI (*)
adipal pan/c gestionale mensile
fusti fase 3 ( tintura) kg SI (*)
(ritardante)
supralan les 2/a liq. gestionale mensile
fusti fase 3 ( tintura) kg SI (*)
(sapone per purga)
sincal ls (sapone per gestionale mensile
fusti fase 3 ( tintura) kg SI (*)
sacriche)
laugal o/35 (liq.) fusti fase 3 ( tintura) kg gestionale mensile SI (*)
albite la fusti fase 3 ( tintura) kg gestionale mensile SI (*)
dekol 2005 liq. fusti fase 3 ( tintura) kg gestionale mensile SI (*)
redustab kos fusti fase 3 ( tintura) kg gestionale mensile SI (*)
setavin msn fusti fase 3 ( tintura) kg gestionale mensile SI (*)
setavin re fusti fase 3 ( tintura) kg gestionale mensile SI (*)
megasoft jet lf drum fase 4 (trattamenti gestionale mensile
fusti kg SI (*)
lf particolari)
phobol cp-sla fusti (trattamenti particolari) kg gestionale mensile SI (*)
evosoft vsj fusti (trattamenti particolari) kg gestionale mensile SI (*)
zetanyl mx fusti fase 3 ( tintura) kg gestionale mensile SI (*)
zetanyl ny-pw fusti fase 3 ( tintura) kg gestionale mensile SI (*)
invatex sa fusti (trattamenti particolari) kg gestionale mensile SI (*)
tubingal wp fusti (trattamenti particolari) kg gestionale mensile SI (*)
(*) Reporting annuale con ripartizione mensile della quantità.
Tabella 1.1.3 - Sottoprodotti (secondo art. 184-bis D.Lgs.152/2006 s.m.i.) – NON PERTINENTE
Tabella 1.1.4 – Controllo radiometrico – NON PERTINENTE
In Uscita
Tabella 1.1.5 - Prodotti finiti
Frequenza Reporting
Denominazione Modalità di stoccaggio UM Fonte del dato
autocontrollo
filato di lana acrilico tinto pallet ton gestionale mensile SI (*)
(*) Reporting annuale con ripartizione mensile della quantità.
Tabella 1.1.6 - Sottoprodotti (secondo art. 184-bis D.Lgs.152/2006 s.m.i.)
Modalità di Fonte del Frequenza Reporting
Denominazione UM
stoccaggio dato autocontrollo
filati non conformi allo standard produttivo dell’azienda cassone kg gestionale mensile SI (*)
prodotti in plastica nelle forme usualmente big-bags kg gestionale mensile SI(*)
commercializzate
(*) Reporting annuale con ripartizione mensile della quantità.
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Tabella 1.1.7 – Controllo radiometrico – NON PERTINENTE
1.2 - Risorse idriche
Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
Tipologia di Punto Frequenza Reporting
Fase di utilizzo UM Fonte del dato
approvvigionamento misura autocontrollo
Lettura contatore su
acquedotto Contatore Servizi m3 Mensile SI(*)
modulo
Fase 3 – Tintura Lettura contatore su
pozzo Contatore m3 Mensile SI(*)
ATC. 5 – Produzione en. Termica modulo
(*) Reporting annuale con ripartizione mensile della quantità.
1.3 - Risorse energetiche
Tabella 1.3.1 – Energia
Frequenza Reporting
Descrizione Tipologia Fase di utilizzo Punto misura UM Fonte del dato
autocontrollo (*)
Energia Energia Stracannatura– Lettura
importata da elettrica Depurazione Acque –- Contatore MWh contatore su Mensile SI(*)
rete esterna Servizi - Manutenzioni modulo
Energia Energia Stracannatura– Lettura
elettrica elettrica Depurazione Acque –- Contatore MWh contatore su Mensile SI(*)
autoprodotta Servizi - Manutenzioni modulo
Totale TEP SI(*)
(*) II reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità
1.4 - Consumo combustibili
Tabella 1.4.1 – Combustibili
Frequenza Reporting
Tipologia Fase di utilizzo UM Metodo misura Fonte del dato
autocontrollo (*) (*)
GAS NATURALE Caldaie m3 Contatore Gestionale mensile SI(*)
GAS NATURALE Cogeneratori m3 Contatore Gestionale mensile SI(*)
(*) II reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità
1.5 – Emissioni in aria
Tabella 1.5.1 - Punti di emissione (emissioni convogliate)
Durata
Punto di Impianto di Durata emissione
Provenienza/fase di produzione emissione Reporting (*)
emissione abbattimento ore/giorno
giorni/anno
1 Fase ATC 5 – caldaia 1 / 210 4 SI
2 Fase ATC 5 – caldaia 2 / 210 4 SI
60 Fase ATC 5 – cogeneratore 1 Catalizzatore 200 24 SI
61 Fase ATC 5 – cogeneratore 2 Catalizzatore 200 16 SI
62 Fase ATC 6 – recupero plastica Filtro a maniche 210 1 SI
(*) L’azienda specificherà a titolo puramente indicativo le eventuali variazioni significative rispetto ai dati forniti in tabella.
Tabella 1.5.2 - Inquinanti monitorati
Provenienza/ Punti di Frequenza
Parametro UM Fonte del dato Reporting
fase di produzione emissione autocontrollo
Fase ATC 5 – caldaia 1 1 NOx mg/Nm3 Annuale Rapporto di prova SI
3
Fase ATC 5 – caldaia 2 2 NOx mg/Nm Annuale Rapporto di prova SI
CO mg/Nm3
Fase ATC 5 – cogeneratore 1 60 Semestrale Rapporto di prova SI
NOx mg/Nm3
CO mg/Nm3
Fase ATC 5 – cogeneratore 2 61 Semestrale Rapporto di prova SI
NOx mg/Nm3
Fase ATC 6 – Macinazione
62 Polveri mg/Nm3 Annuale Rapporto di prova SI
plastica
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1.6 – Emissioni in acqua
Tabella 1.6.1 - Punti di emissione
Recapito Durata Durata
Punto di Impianto di Reporting
Provenienza (fognatura, corpo emissione emissione
emissione Trattamento (*)
idrico) giorni/anno ore/giorno
Fase 3 – tintura
Fase 5 - centrifuga
220 8
SF1 Spurghi condensatori, torri Fognatura industriale depuratore SI
evaporative ,caldaie, controlavaggi
resine e addolcitori
Acque meteoriche area R2 / /
Acque meteoriche piazzale 4000 m2 Collettore acque
SF3 meteoriche – Corpo / / / SI
Acque meteoriche su tetti 15000 m2 idrico superficiale
(*) l’azienda specificherà a titolo puramente indicativo una stima delle eventuali variazioni significative rispetto ai dati forniti in tabella.
Tabella 1.6.2 - Inquinanti monitorati
Punto di Frequenza
Fase di produzione Parametro UM Fonte del dato Reporting
emissione autocontrollo
pH mg/l
Conducibilità µS/cm a 25 °C
COD mg/l O2
SST mg/l
Azoto totale (TN) mg/l N
Azoto Ammoniacale mg/l NH4
Azoto Nitroso mg/l N
Nitrati (*) mg/l
Cloruri mg/l
Solfati mg/l
Solfiti mg/l
Solfuri mg/l
Cromo totale mg/l
Ferro mg/l
Zinco mg/l
Fase 3 – tintura Nichel mg/l Semestrale
Piombo mg/l
Fase 5 – pre
Rame mg/l
asciugatura con SI
Cadmio mg/l
centrifughe Boro mg/l
Spurghi Fosforo totale mg/l
condensatori, torri Manganese mg/l
evaporative Alluminio mg/l Certificato
,caldaie, SF1 Antimonio mg/l analitico
controlavaggi Arsenico mg/l
resine e addolcitori Mercurio mg/l
Selenio mg/l
ATC 4 – Bario mg/l
DEPURAZIONE Stagno mg/l
ACQUE Tensioattivi MBAS mg/l
Tensioattivi BIAS mg/l
Tensioattivi totali
mg/l
MBAS+BIAS
PFAS
PFBA ng/l
PFPeA ng/l
PFBS ng/l
PFHxA ng/l
PFHpA ng/l
PFNA ng/l
PFDA ng/l Annuale
PFUnA ng/l
PFDoA ng/l SI
PFHxS ng/l
PFOA ng/l
PFOS ng/l
Somma PFAAs ng/l
(*) La verifica dei nitrati va intesa come Azoto Nitrico
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Punto di Frequenza
Provenienza Parametro UM Fonte del dato Reporting
emissione autocontrollo
pH mg/l
µS/cm a
Conducibilità
25 °C
COD mg/l O2
SST mg/l
Azoto totale
mg/l N
(TN)
Azoto
mg/l NH4
Ammoniacale
Azoto Nitroso mg/l N
Nitrati mg/l
Cloruri mg/l
Solfati mg/l
Solfiti mg/l
Solfuri mg/l
Cromo totale mg/l
Acque
Ferro mg/l Annuale
meteoriche SF3 Certificato analitico SI
Zinco mg/l
Nichel mg/l
Piombo mg/l
Rame mg/l
Cadmio mg/l
Boro mg/l
Fosforo totale mg/l
Manganese mg/l
Alluminio mg/l
Stagno mg/l
Tensioattivi
mg/l
MBAS
Tensioattivi
mg/l
BIAS
Tensioattivi
totali mg/l
MBAS+BIAS
1.7 – Rumore:
Tabella 1.7.1 – Rumore
Posizione Altezza Ricettore cui Condizioni di
Valutazi Parametro Frequenza
punto di del punto è riferita la funzionamento Reporting
one n. valutato monitoraggio
misura di misura misura degli impianti
Secondo quanto prescritto in allegato 2 Triennale Sì
(*) nel caso in cui le misure non siano presso il ricettore indicare l’algoritmo utilizzato per risalire dalla misura al livello sonoro presso il ricettore.
1.8 - Rifiuti
Tabella 1.8.2 - Rifiuti prodotti
Smaltiment
Modalità di
Codice Modalità o Frequenza
Descrizione Rifiuti controllo Fonte del dato Reporting
CER stoccaggio Recupero autocontrollo
e di analisi
(codice)
Peso Registro
Mensile SI
(kg/anno) carico/scarico
tinture e pigmenti contenenti
04 02 16* Taniche R13 \\\ Scheda di
sostanze pericolose Caratterizzazi
caratterizz. / (*) NO
one / analisi
analisi
Peso Registro
Mensile SI
tinture e pigmenti, persi da (kg/anno) carico/scarico
quelli di cui alla voce 04 02 04 02 17 Taniche R13 \\\ Scheda di
Caratterizzazi
16 caratterizz. / (*) NO
one / analisi
analisi
toner per stampa esauriti, 08 03 18 Box per R13 \\\ Peso Registro
Mensile SI
persi da quelli di cui alla toner (kg/anno) carico/scarico
voce 08 03 17 Caratterizzazi Scheda di (*) NO
one / analisi caratterizz. /
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Smaltiment
Modalità di
Codice Modalità o Frequenza
Descrizione Rifiuti controllo Fonte del dato Reporting
CER stoccaggio Recupero autocontrollo
e di analisi
(codice)
analisi
Peso Registro
Fusti su Mensile SI
oli minerali per motori, (kg/anno) carico/scarico
bacino di
ingranaggi e lubrificazione, 13 02 05* R13 \\\ Scheda di
contenime Caratterizzazi
non clorurati caratterizz. / (*) NO
nto one / analisi
analisi
Peso Registro
container Mensile SI
(kg/anno) carico/scarico
imballaggi di carta e cartone 15 01 01 R13 \\\ Scheda di
Caratterizzazi
Fossa caratterizz. / (*) NO
one/analisi
analisi
Peso Registro
Mensile SI
(kg/anno) carico/scarico
imballaggi di plastica 15 01 02 container R13 \\\ Scheda di
Caratterizzazi
caratterizz. / (*) NO
one /analisi
analisi
Peso Registro
Mensile SI
(kg/anno) carico/scarico
imballaggi di plastica (verso
15 01 02 Tramoggia R13 \\\ Scheda di
recupero interno) Caratterizzazi
caratterizz. / (*) NO
one /analisi
analisi
Peso Registro
Mensile SI
(kg/anno) carico/scarico
imballaggi in legno 15 01 03 container R13 \\\ Scheda di
Caratterizzazi
caratterizz. / (*) NO
one/ analisi
analisi
Peso Registro
Mensile SI
(kg/anno) carico/scarico
imballaggi in materiali misti 15 01 06 fossa R13 \\\ Scheda di
Caratterizzazi
caratterizz. / (*) NO
one/ analisi
analisi
Peso Registro
imballaggi contenenti Mensile SI
Spazio (kg/anno) carico/scarico
residui di sostanze
15 01 10* dedicato R13 \\\ Scheda di
pericolose o contaminati da Caratterizzazi
Area R2 caratterizz. / (*) NO
tali sostanze one/ analisi
analisi
assorbenti, materiali filtranti Peso Registro
Mensile SI
(inclusi filtri dell'olio non (kg/anno) carico/scarico
specificati altrimenti), Box
15 02 02* R13 \\\ Scheda di
stracci e indumenti dedicato Caratterizzazi
caratterizz. / (*) NO
protettivi, contaminati da one/ analisi
analisi
sostanze pericolose
Peso Registro
Mensile SI
(kg/anno) carico/scarico
Box
filtri dell'olio 16 01 07* R13 \\\ Scheda di
dedicato Caratterizzazi
caratterizz. / (*) NO
one/ analisi
analisi
apparecchiature fuori uso, Peso Registro
Mensile SI
contenenti componenti (kg/anno) carico/scarico
Box
pericolosi persi da quelli 16 02 13* R13 \\\ Scheda di
dedicato Caratterizzazi
di cui alle voci da 16 02 09 caratterizz. / (*) NO
one/ analisi
a 16 02 12 analisi
Peso Registro
Mensile SI
apparecchiature fuori uso, (kg/anno) carico/scarico
Box
perse da quelle di cui alle 16 02 14 R13 \\\ Scheda di
dedicato Caratterizzazi
voci da 16 02 09 a 16 02 13 caratterizz. / (*) NO
one/ analisi
analisi
Peso Registro
Mensile SI
componenti pericolosi (kg/anno) carico/scarico
Box
rimossi da apparecchiature 16 02 15* R13 \\\ Scheda di
dedicato Caratterizzazi
fuori uso caratterizz. / (*) NO
one/ analisi
analisi
Peso Registro
componenti rimossi da Mensile SI
(kg/anno) carico/scarico
apparecchiature fuori uso, Box
16 02 16 R13 \\\ Scheda di
persi da quelli di cui alla dedicato Caratterizzazi
caratterizz. / (*) NO
voce 16 02 15 one/ analisi
analisi
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Smaltiment
Modalità di
Codice Modalità o Frequenza
Descrizione Rifiuti controllo Fonte del dato Reporting
CER stoccaggio Recupero autocontrollo
e di analisi
(codice)
Peso Registro
Gas in contenitori a Mensile SI
(kg/anno) carico/scarico
pressione (bombolette Box
16 05 04* R13 \\\ Scheda di
spray) con sostanze dedicato Caratterizzazi
caratterizz. / (*) NO
pericolose one/ analisi
analisi
Peso Registro
Mensile SI
(kg/anno) carico/scarico
Gas in contenitori a Box
16 05 05 R13 \\\ Scheda di
pressione dedicato Caratterizzazi
caratterizz. / (*) NO
one/ analisi
analisi
Peso Registro
Mensile SI
(kg/anno) carico/scarico
Box
Batterie al piombo 16 06 01* R13 \\\ Scheda di
dedicato Caratterizzazi
caratterizz. / (*) NO
one/ analisi
analisi
Peso Registro
Mensile SI
(kg/anno) carico/scarico
Box
Batterie alcaline 16 06 04 R13 \\\ Scheda di
dedicato Caratterizzazi
caratterizz. / (*) NO
one/ analisi
analisi
sostanze chimiche di Peso Registro
Mensile SI
laboratorio contenenti o (kg/anno) carico/scarico
costituite da sostanze
16 05 06* Taniche R13 \\\ Scheda di
pericolose, comprese le Caratterizzazi
caratterizz. / (*) NO
miscele di sostanze one/ analisi
analisi
chimiche di laboratorio
Peso Registro
Mensile SI
Spazio (kg/anno) carico/scarico
ferro e acciaio 17 04 05 dedicato R13 \\\ Scheda di
Caratterizzazi
Area R2 caratterizz. / (*) NO
one/ analisi
analisi
fanghi prodotti dal Peso Registro
Mensile SI
trattamento biologico di (kg/anno) carico/scarico
acque reflue industriali, 19 08 12 Container \\\ D9 Scheda di
Caratterizzazi
persi da quelli di cui alla caratterizz. / (*) NO
one/ analisi
voce 19 08 11 analisi
Registro
Peso (t/anno) Mensile SI
carico/scarico
Contenitor
Plastica e gomma 19 12 04 R13 \\\ Scheda di
e unico Caratterizzazi
caratterizz. / (*) NO
one/ analisi
analisi
Registro
Peso (t/anno) Mensile SI
carico/scarico
tubi fluorescenti ed altri Box
20 01 21* R13 \\\ Scheda di
rifiuti contenenti mercurio dedicato Caratterizzazi
caratterizz. / (*) NO
one/analisi
analisi
NOTA: L’elenco dettagliato dei rifiuti prodotti e delle relative destinazioni è potenzialmente soggetto a modifiche ma viene presentato annualmente
per legge dalla ditta attraverso la dichiarazione MUD
Nel report viene riportato il quantitativo dei rifiuti della tabella con allegato il MUD completo; i certificati analitici sono conservati presso l'azienda
(vedi specifiche già riportate in autorizzazione) per tutta la durata dell’A.I.A. e messi a disposizione dell’Autorità di controllo.
La frequenza di autocontrollo è dettata dalle modalità di compilazione del registro di carico/scarico dei rifiuti.
(*) Per caratterizzazione del rifiuto si intende sia l'approfondimento (tramite analisi chimica e/o studio delle schede tecniche, di sicurezza e/o del processo
produttivo) finalizzato alla classificazione del rifiuto secondo il Regolamento 1357/2014 e la Decisione 955/2014 (elenco codici CER) sia quello necessario
per la verifica di accettabilità presso gli impianti di destino. L'approfondimento finalizzato alla classificazione si rende necessario in presenza di rifiuti con
voci a specchio e per l’attribuzione delle caratteristiche di pericolo dei rifiuti pericolosi assoluti. La frequenza di caratterizzazione sarà in generale annuale
per i rifiuti avviati a smaltimento e biennale per quelli avviati a recupero, salvo perse specifiche degli impianti di destino, e dovrà essere comunque rinno-
vata in corrispondenza di ogni variazione del ciclo produttivo che comporta una modifica.
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1.9 – Suolo e sottosuolo
Tabella 1.9.1 – Acque di falda
Punto di
Parametro/ Frequenza
misura/piezomet UM Fonte del dato autocontrollo
Reporting
inquinante
ro
(*) - - - Quinquennale SI
(*) Come da prescrizione – vedere Allegato 2
2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO
2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, stoccaggi
Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
Frequenza Reporting
Fase di produzione Parametri esercizio UM Fonte del dato
autocontrollo (*)
Impianto Trattamento Acque (WTC) PH, Durezza \ Registro Centrale Termica Giornaliero SI
Caldaie Solfiti, Alcalinità \ Registro Centrale Termica Settimanale SI
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. I dati con frequenza di
autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile, in
allegato al report.
Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria sugli impianti di abbattimento degli inquinanti (ed
eventuali fasi critiche del processo)
Frequenza
Macchinario Tipo di intervento Fonte del dato Reporting (*)
autocontrollo
Macina Plastica Manutenzione Ordinaria (Pulizia Filtri) Registro Manutenzioni Quindicinale SI
Manutenzione Periodica
Macina Plastica Registro Manutenzioni Semestrale SI
(Pulizia completa e controlli)
Controllo gas di scarico ed eventuale Rapportino Ditta AB
Cogeneratore 1 Quadrimestrale SI
sostituzione catalizzatore (contratto full service)
Cogeneratore 2 Pulizia Filtro Catalitico Registro Manutenzioni Semestrale SI
Scrubber filtropressa e vasca
Sostituzione acqua di lavaggio Registro manutenzioni Trimestrale SI
neutralizzazione
Filtro disoleatore condensa
Controllo Registro Manutenzione Mensile SI
compressori
Filtro disoleatore condensa
Sostituzione Registro Manutenzione Annuale SI
compressori
Pesatura Colori camini 33 e 59 Pulizia Filtri / controllo Registro manutenzioni settimanale SI
Linea acqua depurata vasche Sostituzione Filtri Registro manutenzioni Settimanale SI
Forni Asciugatura Sostituzione Filtri Registro Manutenzione Semestrale SI
Impianto condizionamento
Sostituzione filtro rotante Registro manutenzione Annuale SI
Riroccatura
Impianto di condizionamento
Pulizia Filtri e controllo ugelli acqua Registro Manutenzione Settimanale SI
Riroccatura
Impianto di condizionamento Pulizia filtri Registro manutenzione Mensile SI
uffici
Svuotamento e pulizia Registro manutenzione Annuale SI
Vasca di accumulo iniziale
Vasca di rilancio Svuotamento e pulizia Registro manutenzione Annuale SI
Vasca di ispessimento fanghi Svuotamento e pulizia Registro manutenzione Annuale SI
Vasca circolare di decantazione Svuotamento e pulizia Registro manutenzione Annuale SI
Cogeneratore 1 Cogeneratore1 Filtro catalitico gas di scarico SI
Cogeneratore 2 Cogeneratore2 Filtro catalitico gas di scarico SI
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi, che hanno riscontrato criticità ed eventi anche straordinari.
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Tabella 2.1.4- Sistemi di depurazione: controllo del processo
Punto Parametri di controllo del Frequenza Reporting
Sistema di trattamento UM Fonte del dato
emissione processo di trattamento autocontrollo (*)
Ogni 15gg
pH1 accumulo PH-metro
pH pulizia
pH2 accumulo PH-metro
Ogni 30gg
pH ossidazione PH-metro
taratura
Ogni 15gg
pulizia
Ossigeno \ Ossimetro
Ogni 60gg
taratura
Portatata scarico tintoria
Portatata vasca di Misuratori di
m3 1gg
ossidazione portata
Portatata ricircolo fanghi
Controllo livello accumulo
Trattamento biologico
Controllo livello
SF1 ossidazione \ \ \ SI
Controllo livello
ispessimento
Controllo automatico di
Sistema di
tutte le utenze \ In continuo
supervisione
pompe, strumenti, livelli
Imhoff
COD
Analisi acque laboratorio Azoto Totale 2 volte alla
\
interno Azoto Nitrico settimana
Azoto Nitroso
Fosforo
Tempi di lavoro e
Trattamento fanghi Filtropressa a piastre \ ciclo, consumo \
prodotti
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. I dati con frequenza di
autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile, in
allegato al report.
Tabella 2.1.5 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
Parametri di Modalità Frequenza
Descrizione Fonte del dato Reporting (*)
controllo controllo autocontrollo
Vasca di accumulo iniziale Verifica integrità Controllo visivo Registro Annuale
Vasca di rilancio Verifica integrità Controllo visivo Registro Annuale
Vasca di ispessimento
Verifica integrità Controllo visivo Registro Annuale
fanghi SI
Vasca circolare di
Verifica integrità Controllo visivo Registro Annuale
decantazione
Verifica integrità e
Bacini di contenimento
assenza di liquidi Controllo visivo Registro Giornaliero
serbatoi
nei bacini
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari.
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3 – INDICATORI DI PRESTAZIONE
Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance
Frequenza di Reporting
Indicatore e sua descrizione Modalità di calcolo U.M.
monitoraggio
Ton coloranti/ ton
Consumo specifico coloranti Calcolo
prodotto
Ton additivi/ ton
Consumo specifico additivi Calcolo
prodotto
Consumo specifico energia elettrica da
Calcolo MWh/ton prodotto
rete
Consumi specifici di energia termica Calcolo GJ/ ton prodotta Annuale SI
Consumi specifici di energia elettrica Calcolo MWh/ton prodotto
Consumo specifico acqua di falda Calcolo m3 (acqua) /ton prodotto
Produzione specifica rifiuti prodotti Calcolo Kg/t prodotto
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