gastelli_prescrizioni_-_pmc-2.pdf
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PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA
SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di Posta Elettronica Certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
SOCIETA' GASTELLI MIRCO
AUTORIZZAZIONE N. 2/2022
Oggetto: rilascio Autorizzazione integrata ambientale (D.lgs. 152/2006 e s.m.i. - L.r. 26/2007)
SOGGETTO PROPONENTE: Società Gastelli Mirco
SEDE LEGALE : VIA GOBBI 22 IN COMUNE DI FARA VICENTINO
SEDE OPERATIVA : VIA DELLE MONACHE -SARCEDO (VI)
MOTIVAZIONE A.I.A.: allegato VIII della parte seconda del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., codice 6.6.a
“Allevamento intensivo di pollame con piu' di 40000 posti pollame”.
1 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
La ditta deve gestire l’allevamento intensivo di pollame (polli da carne), con potenzialità pari a 80.000 capi
per ciclo, in conformità alle seguenti prescrizioni:
A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione dovrà essere
effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e integrazioni,
applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche che gestionali, secondo quanto previsto
dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007 del Ministero dell’Ambiente) e regionali
(deliberazioni della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile 2009 e n. 1100 del 31 luglio 2018).
B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella documentazione
presentata alla Provincia.
C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà ottemperare
a tutti gli obblighi previsti dal decreto n. 5046 del 25/02/2016 del Ministero delle Politiche agricole e
forestali, nonché dalla deliberazione della Giunta regionale n. 1835 del 25/11/2016.
D –Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere tempestivamente
comunicati.
E – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale nei modi e
tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 2 della presente Autorizzazione.
F – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente operative
entro il 28/02/2022 e il report annuale di cui sotto redatto a partire dal 2023.
L – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non oggetto di
report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per tutta la durata
dell’Autorizzazione integrata ambientale.
M – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e comunicarli
annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del Piano di monitoraggio e
controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
N – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 aprile di ogni
anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autorizzazione integrata
ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predisposta dalla Regione Veneto e
ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale PIAVE – piave.regione.veneto.it). Per la
compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe del Settore primario della Regione Veneto, la
costituzione e validazione o eventuali aggiornamenti del fascicolo aziendale presso la competente struttura
periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assistenza agricola (CAA) e l'autorizzazione all’accesso ai
servizi del Sistema informativo del Settore primario (SISP).
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Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elettronica certificata
(PEC) il file del report per gli adempimenti di competenza. Medesimo report va trasmesso anche ad
ARPAV e ai Comuni interessati (ovvero dove ha sede l'installazione e dove vengono effettuati gli
spargimenti agronomici) ai sensi dell'art. 29–sexies c. 6 del D.lgs. 152/2006.
2 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
Si riporta di seguito il Piano di monitoraggio e controllo proposto dalla ditta, integrato con le
modifiche di ARPAV al fine di renderlo conforme a quanto prescritto dall’allegato C alla
deliberazione della Giunta regionale n. 1100 del 31-07-2018.
QUADRO SINOTTICO
AUTORITA’ DI AUTORITA’ DI
GESTORE GESTORE CONTROLLO CONTROLLO
FASI
Ispezioni programmate
Autocontrollo Reporting Campionamenti/analisi
1 COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 Materie prime e prodotti
1.1.1 Materie prime Alla ricezione Annuale X
1.1.2 Altre materie prime Alla ricezione Annuale X
1.1.3 Prodotti finiti A fine ciclo Annuale X
Annuale
1.1.4 Stoccaggi Annuale X
Mezzi per lo Annuale
1.1.5 Annuale
spandimento X
1.2 Risorse idriche
Risorse idriche A fine ciclo
1.2.1 Annuale X
1.3 Consumo energia
Annuale
1.3.1 Energia/combustibili Annuale X
1.4 Azoto e Fosforo escreti
1.4.1 Azoto escreto Annuale Annuale X
Annuale
1.4.2 Fosforo escreto Annuale X
1.5 Emissioni in Aria
Stima emissioni Annuale
Annuale
1.5.1.1 ammoniaca totali X
Stima emissioni Annuale
Annuale
1.5.1.2 ammoniaca per capo X
Secondo piano Annuale
Emissioni odori,
1.5.2 gestione X
polveri e sonore
Stima emissioni Secondo piano Annuale
1.5.2.1 polveri gestione X
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1.5 Emissioni in Aria
Prima
1.5.3 Stima emissioni applicazione X
intero processo BAT
Stima emissioni
1.5.3.1 Annuale Annuale X
diffuse
Punti emissione (in caso Non
1.5.4.1 emissioni convogliate) applicabile
Inquinanti monitorati
Non
(emissioni convogliate)
1.5.4.2 applicabile
Emissioni in acqua
1.6 (Solo in presenza di impianto di depurazione o scarichi autorizzati ai sensi della
normativa vigente)
Non
1.6.1 Punti di scarico applicabile
Non
Inquinanti
1.6.2 applicabile
monitorati
Suolo/sottosuolo
1.7
(Acque di falda monitorate solo per i casi previsti )
1.7.1 Acque di falda Non
applicabile
Emissione di Rifiuti
1.8
(Solo per i casi
previsti)
Controllo rifiuti Annuale
1.8.1 pericolosi Annuale X
Controllo rifiuti non Annuale
1.8.2 Annuale X
pericolosi
2 GESTIONE IMPIANTO
2.1 Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli
Sistemi di controllo
2.1.1 delle fasi critiche del Giornaliero/ NO X X
processo annuale
Interventi di
2.1.2 manutenzione Secondo NO X
ordinaria necessità
2.1.3 Aree di stoccaggio Annuale NO X
3 INDICATORI PRESTAZIONE
3.1 Monitoraggio degli indicatori di performance
3.1.1 Monitoraggio Annuale X X
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1 – COMPONENTI AMBIENTALI
Tabella 1.1.1 - Materie prime (alimenti)
Modalità Fase di UM UM UM Frequenza
Denominazione stoccaggio utilizzo (Azoto) (Fosforo) autocontrollo Fonte dato
Contabilità aziendale /
Mangime Silos, Alimentazione t/anno t/anno t/anno Alla ricezione registro
(1) (2) (2)
Contabilità aziendale /
Altro.. Silos, Alimentazione t/anno t/anno t/anno Alla ricezione registro
sacconi
Altro
(1) Gli alimenti sono indicati come quantità.
(2) Gli alimenti sono indicati come Azoto e Fosforo somministrati ricavando i dati dalle schede tecniche, da cartellino o da analisi su
campioni rappresentativi.
Tabella 1.1.2 - Altre materie prime
Denominazione Modalità Fase utilizzo UM Frequenza Fonte dato
stoccaggio autocontrollo
Medicinali Locale chiuso Stabulazione Kg/anno Alla ricezione Registro
veterinario
Detergenti/disinfettanti Locale chiuso Pulizia Kg/anno Alla ricezione Contabilità
aziendale
fine ciclo
Lettiera Assente (stesura Stabulazione t/Kg/anno Alla Contabilità
inizio ciclo) ricezione/Inizio aziendale
ciclo
Altro
Tabella 1.1.3 - Prodotti finiti
Processo Denominazione Peso UM Frequenza Fonte del dato
unitario autocontrollo
Potenzialità
massima Al rilascio
Unità Unità/anno Autorizzazione
allevamento Autorizzazione
Contabilità aziendale /
Numero capi in registro
Unità Unità/anno All’acquisto
entrata
Contabilità aziendale /
Numero capi in registro
Unità Unità Alla partenza
uscita
Contabilità aziendale /
Stabulazione Capi mediamente registro
Unità Unità/anno Annuale
Avicoli da presenti
carne
Contabilità aziendale /
Peso (vivo registroe
kg kg/anno Annuale
venduto)
Contabilità aziendale /
Numero cicli registro
Numeri cicli Annuale
/anno
Durata ciclo gg Giorni Fine ciclo Contabilità aziendale
/registro
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Contabilità aziendale /
Capi Unità Unità/anno Giornaliera registro
Capi Contabilità aziendale /
deceduti Peso kg Kg/anno In uscita registro
Contabilità aziendale /
Effluenti di Non palabili mc Annuale registro
allevamento
Contabilità aziendale /
Effluenti di Palabili mc Annuale registro
allevamento
Tabella 1.1.4 – Stoccaggi
Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda per i
materiali non palabili
Ubicazione Tipologia vasche Sup H Volume Anno copertura (Indicare tipologia
(mq) (m) (m3) copertura)
Non presenti Vasche fuori Non
terra applicabile
In azienda Vasche interrate 6 2010
Vasche in cemento chiuse
e interrate per raccolta
acque lavaggio
Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda per i
materiali palabili
Ubicazione Tipologia vasche Sup H Volume Anno copertura (Indicare tipologia
(mq) (m) (m3) copertura)
Non presenti Concimaia Non
applicabile
Interno capannoni Lettiera permanente 4032 1967
Tabella 1.1.5 – Identificazione mezzi utilizzati per lo spandimento degli effluenti zootecnici
Tipo attrezzatura Targa o matricola Titolo possesso
TRATTRICE KUBOTA BD374A PROPRIETA’
TRATTRICE AE843V PROPRIETA’
BOTTE SPANDILIQUAME TARGA AG528P PROPRIETA’
RIMORCHIO VI010841 PROPRIETA’
NB: i mezzi servono principlamente per il trasporto delle acque di lavaggio dei capannoni
Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
Tipologia di
Fase di utilizzo UM Frequenza autocontrollo Fonte del dato
approvvigionamento
Stabulazione, A fine ciclo o frequenza Contatore/bollette
Acquedotto alimentazione mc/ minima annuale
anno
1.3- Consumo energia/combustibili
Tabella 1.3.1 – Energia/combustibili
Frequenza
Descrizione Tipologia UM Fonte del dato
autocontrollo
Energia importata da Energia elettrica MWh/a o annuale Contatore/bolletta
rete esterna TEP
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Energia autoprodotta e
Energia elettrica MWh/a o annuale Contatore/
consumata
TEP registro
dall’impianto
Gas petrolio annuale contabilità
Acquisto/rete t/a o TEP
liquefatti (Gpl)
Altro
1.4– Azoto e Fosforo escreti
L’azoto e il fosforo escreti si possono determinare (con frequenza almeno annuale) con una delle seguenti
possibilità:
• con calcolo mediante bilancio di massa, sulla base dell’apporto di alimenti, del contenuto di proteina
grezza della dieta, del fosforo totale e della prestazione degli animali. I contenuti di proteina grezza e
di fosforo totale degli alimenti possono essere calcolati mediante:
• in caso di fornitura esterna: con la documentazione di accompagnamento.
• in caso di autoproduzione: mediante campionamento dei composti alimentari provenienti da silos
o dal sistema di alimentazione per analizzare il contenuto totale di fosforo e proteina grezza o, in
alternativa, nella documentazione di accompagnamento o utilizzando valori standard per il
contenuto totale di fosforo e proteina grezza nei composti alimentari.
• con stima mediante analisi degli effluenti di allevamento per il contenuto totale di azoto e fosforo.
• mediante metodologia di calcolo dell’azoto e del fosforo riportati nell’allegato D alla DGR n. 2439
del 7 agosto 2007, “Bilancio Aziendale dell’azoto e del fosforo negli allevamenti” reso disponibile su
apposito supporto informatico dalla Giunta regionale del Veneto.
La quantità di azoto e fosforo escreto/posto animale/anno, saranno ricomprese nell’intervallo sotto riportato.
Tab.1.4.1 – Azoto totale escreto annuale associato alla BAT.
Categoria animale Azoto escreto totale Kg Azoto escreto/posto
(Kg azoto/anno) animale/anno
Polli da carne Da calcolo compreso tra 0,2 e 0,6
A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di azoto escreto devono essere ricomprese
nell’intervallo
sottoriportato
Categoria Azoto totale escreto (1) (2) associato a BAT (kg
animale azoto-
escreto/posto animale/anno)
Polli da carne 0,2 – 0,6
(1)
l’azoto totale escreto associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte le specie di pollame
(2)
il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
(3)
Il limite superiore dell’intervallo è associato all’allevamento di tacchini maschi.
Tab.1.4.2 – Fosforo totale escreto annuale associato alla BAT.
Categoria animale Fosforo escreto totale Fosforo escreto (Kg
(Kg P2O5/anno) P2O5 capo/anno)
Polli da carne Da calcolo compreso tra 0,05 e 0,25
A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di fosforo escreto devono essere ricomprese
nell’intervallo
sottoriportato
Categoria Fosforo totale escreto (1) (2) associato a BAT (kg
animale P2O5
escreto/posto animale/anno)
Polli da carne 0,05 – 0,25
(1)
il fosforo totale escreto (in forma di ossido) associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte
le specie di pollame.
(2)
Il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
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1.5– Emissioni in aria
1.5.1 – Emissioni di ammoniaca
Le emissioni in aria di un allevamento sono sempre da considerare di tipo“diffuso”anche se vi sono camini
che convogliano l’aria dalle strutture di stabulazione in quanto, le emissioni provengono dalle stalle ma anche
dalle strutture di stoccaggio e di spandimento dei reflui zootecnici. L’attuale tecnologia non permette
generalmente di quantificare analiticamente queste emissioni diffuse di conseguenza, è importante stimare
almeno le emissioni principali, quali l’ammoniaca. Questa stima può essere effettuata mediante una delle
seguenti possibilità:
1.a)attraverso stima mediante il bilancio di massa (una volta l’anno per ciascuna categoria di animali)
sulla base dell’escrezione e dell’azoto totale (o dell’azoto ammoniacale) presente in ciascuna fase
della gestione degli effluenti di allevamento ;
1.b) tramite fattori di emissione;
1.c) con calcolo (da ripetere ogni volta che ci sono modifiche sostanziali del tipo di bestiame allevato o del
sistema di stabulazione) mediante la misurazione della concentrazione di ammoniaca e del tasso di
ventilazione utilizzando i metodi normalizzati ISO, nazionali o internazionali o altri metodi atti a
garantire dati di qualità scientifica equivalente.
La quantità di emissioni di ammoniaca (Kg NH3/posto animale/anno) associate alle migliori tecniche
disponibili provenienti da ciascun ricovero zootecnico per le varie tipologie di animali, dovrà essere
ricompreso nell’intervallo sotto riportato.
Tab. 1.5.1.1 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento
Tipologia animali kg NH3/totale kg NH3/ricovero kg NH3/stoccaggio kg NH3/spandimento
Polli da carne Annuale Annuale Non applicabile Non applicabile
Tab. 1.5.1.2 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento per capo anno
Tipologia kg kg kg kg
animali NH3/totale/posto NH3/ricovero/posto NH3/stoccaggio/posto NH3/spandimento/posto
animale/anno animale/anno(1) animale/anno animale/anno
Polli da carne Annuale Annuale Non applicabile Non applicabile
Polli da carne con peso finale fino a 2,5 Kg.
0,01 – 0,08(2)
a) Per gli impianti esistenti che usano un sistema di ventilazione forzata e una rimozione infrequente dell'effluente (in caso
di lettiera profonda con fossa profonda per gli effluenti di allevamento), in combinazione con una misura che consenta di
realizzare un elevato contenuto di materia secca nell'effluente, il limite è 0,25 kg NH3/posto animale/anno.
b) Può non essere applicabile ai seguenti tipi di pratiche agricole: estensivo al coperto, all'aperto, rurale all'aperto e rurale in
libertà, a norma delle definizioni di cui al regolamento (CE) n. 543/2008 della Commissione, del 16 giugno 2008, recante
modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda le norme di
commercializzazione per le carni di pollame (GU L 157 del 17.6.2008, pag. 46). Il valore più basso dell’intervallo è
associato all’utilizzo di un sistema di trattamento aria.
1.5.2 Emissioni di odori, polveri e sonore
Emissioni di odori ( cfr BAT 12)
Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali azioni/misurazioni
effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
Emissioni di polveri (cfr BAT 11)
Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali azioni/misurazioni
effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
Tab. 1.5.2.1– Stima emissioni Polveri provenienti dal ricovero zootecnico
Tipologia animali kg PM10/totale kg PM10/posto animale/anno
Polli da carne Kg/anno annuale
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Emissioni sonore (cfr BAT 9)
In merito alle emissioni di rumore, premesso che al momento non risultano segnalazioni al riguardo ove
pertinenti a seguito della BAT 9, sarà prevista una valutazione previsionale di impatto acustico redatta da un
tecnico abilitato e l’attuazione di un Piano di gestione del rumore, come parte del Sistema di Gestione
Ambientale.
1.5.3 – Stima emissioni provenienti intero processo
Trattasi già di impianto considerato BAT in quanto condotto con applicazione delle migliori tecniche
disponibili. La stima dell’azoto e fosforo escreto sono pertanto determinabili con una delle metodologie
indicate al punto 1.4 e le emissioni di ammoniaca come riportato al punto 1.5.1.
Tabella 1.5.3.1 – Stima delle emissioni diffuse.
Metodo Frequenza Emission
Parametro/ inquinante Provenienza Reporting
applicato per di i totali
il calcolo autocontroll
o
Metano - CH4 stabulazione DM 29/01/2007 Annuale t/anno annuale
ANPA-CTN-
Protossido di azoto - N2O stabulazione Annuale IIASA annuale
ACE
Rumori stabulazione Piano
gestione
Odori Impianto Piano
gestione
Altri
1.5.4 Emissioni convogliate
Tabella 1.5.4.1 – Emissioni in aria. Punti di emissione (in caso di emissioni convogliate)
Non applicabile perchè non sono presenti emissioni convogliate
Tabella 1.5.4.2 – Emissioni in aria. Inquinanti monitorati per le emissioni in atmosfera (emissioni
convogliate) – Parametri indicativi.
Non applicabile perchè non sono presenti emissioni convogliate
1.6 – Emissioni in acqua
Si indicano in questa tabella soltanto gli scarichi autorizzati ai sensi della norma di settore (D.lgs n. 152/06 e
successive modifiche ed integrazioni).
Tabella 1.6.1 – Scarichi
Non applicabile perchè non sono presenti scarichi
Tabella 1.6.2 - Inquinanti monitorati – Parametri indicativi
Non applicabile perchè non sono presenti scarichi
1.7 – Suolo e sottosuolo
Non applicabile in quanto non vi è stoccaggio di materiali non palabili in contenitori in terra (lagoni) che possono
determinare rischio di contaminazione delle acque sottosuperficiali e profonde
Tabella 1.7.1 – Suolo e sottosuolo. Monitoraggio acque di falda
Non applicabile per mancanza delle condizioni di rischio
Tabella 1.7.2 – Terreni
L’azienda gestisce i reflui come da comunicazione nitrati
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1.8– Rifiuti
Nelle tabelle, 1.9.1 e 1.9.2, sono indicati a titolo esemplificativo alcune tipologie di rifiuti pericolosi e non
pericolosi che possono essere presenti in un allevamento in condizione di “deposito temporaneo” art. 183, c. 1
lett. bb) del d.lgs. n. 152/2006:
Tabella 1.8.1 – Rifiuti pericolosi
Rifiuti (codice Destinazione
Descrizione Modalità stoccaggio Fonte del dato
CER) (R/D)
130206*
Oli sintetici per motori, Olio esausto da Come da art. 183, c. 1, lett.
ingranaggi e macchinari bb) del d.lgs. n. 152/2006 R formulari
lubrificazione agricoli (trattori)
Batterie esaurite formulari
160601* da macchine Come da art. 183, c. 1, lett. R
Batterie al piombo agricole bb) del d.lgs. n. 152/2006
150110* Formulari
Imballaggi contenenti Imballaggi di
residui di sostanze fitofarmaci Come da art. 183, c. 1, lett. R/D
pericolose o contaminati contenenti residui bb) del d.lgs. n. 152/2006
da tali sostanze
160213*
Lampade al neon o
Lampade al neon o a led a led utilizzate per Come da art. 183, c. 1, lett. R/D Formulari
illuminazione bb) del d.lgs. n. 152/2006
interna capannoni
altro
Tabella 1.8.2 – Rifiuti non pericolosi
Destinazio ne Modalità di
Rifiuti Descrizione Modalità stoccaggio
(R/D) registrazione
150102 Come da art. 183, c. 1, lett.
Sacchi in plastica bb) del d.lgs. n. 152/2006 R Formulari
Imballaggi di plastica
150106
Sacchi – barattoli Come da art. 183, c. 1, lett.
Imballaggi in materiali R Formulari
– taniche bb) del d.lgs. n. 152/2006
misti
150107 Contenitori in Come da art. 183, c. 1, lett.
bb) del d.lgs. n. 152/2006 R Formulari
Imballaggi in vetro vetro
Per quanto riguarda gli animali morti, essi sono dell’ordine del 1-2% e vengono stoccati e conservati in un
cella Frigo a noleggio che viene ritirata e sostituita normalmente con altra vuota ogni uno/due cicli.
La cella è conpisa con l’allevamento confinante della ditta Conte Gabriella ed all’interno della stessa i capi di Conte
Gabriella, che conduce un allevamento delle dimensioni di circa 1/3 rispetto a quello della ditta Gastelli, sono stoccati
separatamente all’interno di appositi bins.
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2. GESTIONE DELL’IMPIANTO
2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi
Nella tabella 2.1.1 sono indicati in via esemplificativa alcuni tra i parametri minimi e le analisi da effettuare
che il gestore deve prevedere per il controllo delle fasi del processo.
Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
Parametro di Frequenza
Fase/attività Criticità UM Fonte del dato
esercizio autocontrollo
gestione NO
Umidità
Stabulazione lettiera/pollina aspett Giornaliero
verifica visiva
o
Dilavamento delle Verifica delle rete di aspetto
Pioggia su piazzali Annuale
acque meteoriche scolo
concentrazione di Sostanza secca
Alimentazione (*) azoto e fosfati Proteina grezza (*) % Alla ricezione CARTELLINI
Fosforo (*)
(*) tali parametri sono leggibili dalla composizione dichiarata del cartellino del mangime, se si utilizzano prodotti vegetali
coltivati in azienda la composizione può essere dedotta da bibliografia o in alternativa attraverso analisi appropriata.
Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria / straordinaria
Fonte del dato/
Macchinario Tipo di intervento Frequenza
Modalità di registrazione
Assenti
Sistemi di asportazione deiezioni Non applicabile
Abbeveratoi/impianto
Controllo funzionalità giornaliero(*) Quaderno di manutenzione
alimentazione
Termosonde apertura finestre tarature Giornaliero/ Quaderno di manutenzione
settimanale(*)
Verifica delle
Ugelli di erogazione acqua pressioni di giornaliero (*) Quaderno di manutenzione
erogazione
Impianto
Controllo funzionalità giornaliero(*) Quaderno di manutenzione
riscaldamento/raffrescamento
Impianto ventilazione Controllo funzionalità giornaliero (*) Quaderno di manutenzione
Pulizia piazzali Controllo visivo giornaliero (*) Settimanale
(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità.
Tabella 2.1.3 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
Struttura di contenimento Tipo di controllo Frequenza Modalità di registrazione
Bacini accumulo reflui/vasche Visivo annuale(*) Quaderno registrazioni
a tenuta
(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità
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3. INDICATORI DI PRESTAZIONE
In questo paragrafo vengono definiti degli indicatori di performance ambientale che saranno utilizzati come
strumento di controllo indiretto tramite grandezze che misurano l’impatto e grandezze che misurano il
consumo delle risorse (ad esempio consumo di energia in un anno).
Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance
Indicatore Descrizione UM Metodo Frequenza di
di misura monitoraggio
Quantitativo di rifiuto prodotto
Produzione specifica di Kg/capo Calcolo annuale
rispetto al numero di capi allevati
rifiuti
Consumo specifico risorsa Quantitativo di acqua prelevata m3/capo Calcolo annuale
Rispetto al numero di capi allevati
Consumo energetico Fabbisogno totale di
specifico per ciascun energia/combustibile utilizzata
TEP/capo Calcolo annuale
combustibile/fonte rispetto al numero di capi allevati
energetica
Produzione di reflui Quantitativo di reflui prodotti in
m3/capo Calcolo annuale
specifica relazione ai capi allevati
Quantitativo di azoto
Consumo di azoto Kg/capo Calcolo annuale
somministrato rispetto al
somministrato
numero di capi allevati
Quantitativo di fosforo
Consumo di fosforo Kg/capo Calcolo annuale
somministrato rispetto al
somministrato
numero di capi allevati