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                 PROVINCIA DI VICENZA
               Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA  C. Fisc. P. IVA 00496080243




          Determinazione Dirigenziale N° 1323 DEL 07/10/2021

                     AREA TECNICA
                 SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS


DIRIGENTE/RESPONSABILE: Filippo Squarcina

OGGETTO: APPROVAZIONE PROGETTO IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI SPECIALI
NON PERICOLOSI DELLA FILIERA ALIMENTARE PER LA PRODUZIONE DI BIOMETANO
AVANZATO E ANIDRIDE CARBONICA CON SCARICO DI ACQUE ED EMISSIONI IN
ATMOSFERA E RILASCIO AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE PROVVISORIA. -
D.LGS.  152/2006  E  SMI,  ART.  29-QUATER  E  ART.  208.
DITTA       A.F.      BIOENERGIE      S.R.L.
SEDE LEGALE: VIA GIACINTO ANDREA LONGHIN, N.121 – COMUNE DI PADOVA
STABILIMENTO: VIALE DEL LAVORO – COMUNE DI BARBARANO MOSSANO


            COPIA CONFORME PROVVEDIMENTO

Titolo: Copia Conforme

Note:



                      Documenti Presenti:

     Titolo          Nome File                Formato          Data
Impronta
TESTO ATTO FIRMATO DD_2021_1323.odt.pdf.p7m         AT - ATTO         07/10/2021
   DIGITALMENTE
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AF Bioenergie Allegato 1 AF Bioenergie Allegato 1 INF - DOCUMENTO                 04/10/2021
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AF Bioenergie Allegato 2 AF Bioenergie Allegato 2 INF - DOCUMENTO  04/10/2021
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331380B08C0258DB05780A2D0D664728BD580E573A259144D76C9FB9B2F00FE3
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AF Bioenergie Allegato 3 AF Bioenergie Allegato 3 INF - DOCUMENTO  04/10/2021
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F686958CC2AE93569F00503D32768234628B4CDB16FDBCD6F0E28CE9AD5C54C6
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               DETERMINA N° 1323 DEL 07/10/2021

                         AREA TECNICA
                     SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS



OGGETTO: APPROVAZIONE PROGETTO IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI SPE­
CIALI NON PERICOLOSI DELLA FILIERA ALIMENTARE PER LA PRODUZIONE DI
BIOMETANO AVANZATO E ANIDRIDE CARBONICA CON SCARICO DI ACQUE ED
EMISSIONI IN ATMOSFERA E RILASCIO AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIEN­
TALE PROVVISORIA. ­ D.LGS. 152/2006 E SMI, ART. 29­QUATER E ART. 208.
DITTA      A.F.      BIOENERGIE       S.R.L.
SEDE LEGALE: VIA GIACINTO ANDREA LONGHIN, N.121 – COMUNE DI PADOVA
STABILIMENTO: VIALE DEL LAVORO – COMUNE DI BARBARANO MOSSANO



                          IL DIRIGENTE

Premesso che:
  • la ditta A.F. Bioenergie s.r.l. ha (inizialmente) ottenuto, tramite lo SUAP del Comune di
   Barbarano Mossano, un provvedimento autorizzativo a titolo unico in Procedura Abilitativa
   Semplificata (PAS) per la realizzazione di un impianto di produzione di 500 Smc/h di
   biometano avanzato per autotrasporti, a partire da sottoprodotti agroindustriali con
   immissione nella rete gas della SNAM e annesso impianto di recupero di CO2;
  • agli inizi di aprile 2020, A.F. Bioenergie ha richiesto alla Regione del Veneto
   l’autorizzazione unica, ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. N. 387/2003, per l’aumento di
   capacità produttiva dell’impianto da 500 Smc/h (già autorizzato in P.A.S.) fino ad un
   massimo di 1˙200 Smc/h di biometano da immettere nella rete SNAM, ottenuta con DGRV
   688 del 31/05/2021 con esclusivo riferimento ai sottoprodotti;
  • nell’ambito del procedimento di cui sopra è stata inpiduata come competenza provinciale e
   quindi presentata da parte della Ditta A.F. Bioenergia s.r.l. “Domanda di autorizzazione allo
   scarico delle acque reflue industriali non recapitanti in pubblica fognatura”, acquisita agli
   atti, pertanto, con prot. n. 46626 del 05/11/2020;
  • la Provincia ha quindi rilasciato l’Autorizzazione preventiva n. 44 del 19/01/2021, alla
   realizzazione ed esercizio di un impianto di depurazione per il trattamento del digestato di


Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti­
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
     un impianto di produzione di biometano e per l’attivazione del relativo scarico in corso
     d’acqua superficiale;
  •  A.F. Bioenergie successivamente ha tuttavia rilevato come i materiali che alimentano
     l’impianto di produzione di biometano, seppure rispondenti ai requisiti qualitativi dei
     sottoprodotti di origine agroalimentare, potrebbero persamente essere qualificati come
     rifiuti qualora “scartati” per la specifica attività del soggetto utilizzatore e conseguentemente
     ha presentato, con nota agli atti in data 31/03/2021, prot. n. 13785, domanda di
     approvazione progetto per l’attività di recupero rifiuti non pericolosi della filiera alimentare
     per la produzione di biometano e anidride carbonica liquida ai sensi dell’art. 208 del d.lgs. n.
     152/2006;
  •  il progetto relativo alle precedenti richieste è stato oggetto di verifica di assoggettabilità alla
     Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.), il cui procedimento si è concluso con
     l’esclusione dalla procedura di V.I.A. come da Determinazione dirigenziale n.514
     dell’20/04/2021 di cui costituisce parte integrante il parere favorevole n. 07/2021 espresso
     dal Comitato Tecnico Provinciale (C.T.P.) per la V.I.A. con esplicite prescrizioni, che ad
     ogni buon conto si riportano in allegato A;

Considerato che con nota agli atti in data 13/05/2021 prot. n. 20625 A.F. Bioenergia s.r.l. ha pre­
sentato istanza di domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) ai sensi dell’art.29­ter del
D.Lgs. 152/2006, con i relativi allegati.
Dato atto che con nota agli atti con prot. 20994 del 14/05/2021 questa Amministrazione ha avviato
il procedimento per approvazione progetto di nuovo impianto di recupero rifiuti non pericolosi in
AIA ­ D.Lgs. 152/2006 e smi, art. 29­quater e art. 208.
Considerato che essendo pervenute entro il termine entro il termine indicato nell’avvio procedi­
mento osservazioni da parte di ARPAV, con nota agli atti con prot. 33545 del 04/08/2021,è stata ri­
chiesta documentazione integrativa, trasmessa successivamente dalla ditta con nota prot. 37595 del
03/09/2021.
Visto il parere trasmesso da ARPAV, agli atti con prot. 39938 del 21/09/2021, sul Piano di Monito­
raggio e controllo, che accoglie quanto indicato dalla ditta rilevando quanto segue:
  • con il report annuale dovranno essere trasmesse le tab. 1.1.1­Rifiuti in ingresso e tab. 1.1.3
    ­Rifiuti prodotti (frazione fangosa disidratata del digestato CER 190606), indicanti le quan­
    tità degli stessi con cadenza mensile. Al report annuale andrà allegato il MUD;
  • tab. 1.7.2­ Inquinanti monitorati (matrice acqua) il campionamento delle acque di seconda
    pioggia dovrà essere, se tecnicamente possibile, medio sulle 3 ore, tempi inferiori dovranno
    essere giustificati sul verbale di campionamento.
Il PMC nella versione valutata positivamente da ARPAV è riportato in Allegato A;
Visto che il ciclo produttivo dell'azienda è sinteticamente descritto in “allegato 1” al presente prov­
vedimento.
Ritenuto quindi di procedere con l’approvazione del progetto definitivo richiesto per la modifica
dell’installazione della Ditta A.F. Bioenergie srl, nel sito di Viale del Lavoro, in Comune di Barba­
rano Mossano.
Dato atto che il provvedimento di approvazione sostituisce ad ogni effetto visti, pareri, autorizza­
zioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali e costituisce, qualora richiesto, va­
riante allo strumento urbanistico, ai sensi dell’art. 208, comma 6, del D.Lgs. 152/2006 e dell’art. 24
della L.R. 3/2000 e loro successive modifiche e integrazioni.
Ritenuto quindi sostituito il provvedimento di Autorizzazione preventiva n. 44 del 19/01/2021, di
autorizzazione allo scarico delle acque industriali, di cui vengono fatte salve le prescrizioni che ad
ogni buon conto si riportano in allegato A.
Visto il D.M. 2 marzo 2918, relativo a “Promozione dell’uso del biometano e degli altri biocarbu­
ranti avanzati nel settore trasporti.
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti­
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
Visto il decreto ministeriale 24/04/2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da
applicare in relazione alle istruttorie ed ai controlli previsti dal Decreto Legislativo 18 febbraio
2005, n.59”, la Deliberazione della Giunta n. 1519 del 26 maggio 2009 che costituisce
attualmente l'atto di riferimento in materia e la delibera della Giunta Provinciale n. 200/41230
quale atto di indirizzo per l’applicazione delle tariffe per l’Autorizzazione Integrata
Ambientale. La ditta ha provveduto in merito, trasmettendo la relativa documentazione con
nota agli atti con prot. 42020 del 30/09/2021.
Richiamato il comma 1 dell'art. 18 della L.R. 16/08/2007, n. 20 che ha stabilito che “Fino all’entra­
ta in vigore della legge regionale di riordino della disciplina di tutela ambientale, la Regione, le Pro­
vince ed i Comuni esercitano le competenze amministrative in materia di gestione dei rifiuti e boni­
fica dei siti inquinati di cui agli articoli 4, 6 e 7 della L.R. 21/01/2000, n. 3 e s.m.i., nonché le com­
petenze amministrative in materia di tutela dell’atmosfera e delle acque di cui agli articoli 4, 5 e 6
della L.R. 16/04/1985, n. 33 e s.m.i.”.
Visto il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”.
Vista la Legge Regionale 16 aprile 1985, n. 33 “Norme per la tutela dell'ambiente”.
Vista la Legge Regionale 21/01/2000, n. 3 “Norme in materia di gestione dei rifiuti”.
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal succita­
to D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimento amministrativi di competenza della Pro­
vincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 150 ID PROC 711.
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.1 del 25/01/2021 con la quale è stato ap­
provato il Bilancio di Previsione 2021­2023;
Richiamato il PEG ­ Piano esecutivo di gestione ­ 2021/2023 approvato con Decreto presidenziale
n. 11 del 12/02/2021;

                         DETERMINA



1. Di approvare il progetto presentato dalla Ditta A.F. Bioenergie srl, con sede legale e sito
  produttivo in comune di Barbarano Mossano in via del Lavoro, così come descritto nel parere
  favorevole n.07/2021 espresso dal C.T.P. per la V.I.A. con esplicite prescrizioni, ed approvato
  dalla Conferenza di Servizi in forma semplificata e in modalità asincrona, convocata con nota
  di richiesta integrazioni di cui al prot. n. 33545 del 04/08/2021. L’approvazione interviene
  nell’ambito del procedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale, il cui provvedimento
  viene rilasciato con il presente atto e costituisce autorizzazione all’esercizio provvisorio,
  secondo le modalità e tempistiche descritte nei punti successivi. Tale AIA è identificata nel
  registro di questa Amministrazione con il numero 10/2021. Nel rispetto delle condizioni del
  presente atto verrà rilasciata successivamente l’AIA per l’esercizio definitivo dell’impianto. In
  allegato 2), quale parte integrante e sostanziale del provvedimento, sono riportate le condizioni
  a cui risulta subordinata l'autorizzazione. Al fine di garantire un controllo dell'attività
  autorizzata la ditta dovrà procedere ad attuare un monitoraggio della stessa secondo il piano
  allegato (Allegato 3) che costituisce anch'esso parte integrante e sostanziale del presente
  provvedimento.
2. Di dare atto che il presente provvedimento sostituisce ad ogni effetto visti, pareri,
  autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali, ai sensi e per gli effetti
  dell’art. 208, comma 6, del D.Lgs. 152/2006 e dell’art. 24, comma 2, della L.R. 3/2000,
  limitatamente allo svolgimento e alla permanenza, nel sito in questione, dell’attività oggetto del
  presente provvedimento.


Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti­
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
3. Di evidenziare al proponente che ai sensi dell’art. 24, comma 4, della L.R. 3/2000, i lavori,
  nella configurazione così come approvata, dovranno iniziare entro 12 mesi e se ne dovrà dare
  espressa comunicazione alla Provincia. L’impianto, inoltre, dovrà essere messo in esercizio
  entro 36 mesi dalla data del presente provvedimento. Il mancato rispetto delle suddette
  condizioni comporta la decadenza dello stesso.
4. Di dare atto che l’avvio dell’impianto ed il suo esercizio provvisorio nella nuova configurazio­
  ne, ai sensi dell’art. 25 della L.R. 3/2000, restano subordinati alla presentazione a questo Servi­
  zio della seguente documentazione:
  ◦ dichiarazione scritta del Direttore Lavori attestante la realizzazione delle opere di allesti­
    mento del sito in conformità al progetto approvato correlata da apposita documentazione
    tecnica e planimetrica,
  ◦ comunicazione della data di inizio attività,
  ◦ nominativo del Tecnico Responsabile dell’impianto.
5. Di richiamare l’obbligo di trasmettere alla Provincia il documento di collaudo statico e
  funzionale dell’impianto , nei termini di cui all’art. 25 della L.R. 3/2000. Dovrà costituire parte
  del collaudo il Report relativo all’esercizio provvisorio, contenente le risultanze del primo
  controllo analitico relativo alle varie matrici oggetto di monitoraggio (acqua , aria e rumore).
  Per tali analisi valgono gli obblighi di comunicazione preventiva ad Arpav della data del
  campionamento.
6. Il documento di collaudo dovrà altresì dare conto della gestione dei rifiuti oggetto di
  approvazione, così come riportati in Allegato 1 al presente provvedimento, nonchè della
  gestione degli End of Waste sulla base delle Linee Guida di SNPA e del D.M. 2 marzo 2018, al
  fine del loro riconoscimento nella successiva autorizzazione all’esercizio:
    ◦ verifica di conformità rispetto alle Linee Guida di SNPA, riguardanti la gestione degli
      End of Waste (tabella 4.1 per quanto riguarda i criteri e per quanto riguarda le condizioni
      tabella 4.3);
    ◦ la quantità massima istantanea di anidride carbonica in stoccaggio;
    ◦ adozione di un sistema di gestione che attesti il rispetto dei criteri di cessazione della
      qualifica di rifiuto, che la ditta deve tenere il manuale del sistema di gestione a
      disposizione degli Enti di controllo.
      I contenuti minimi del SG sono:
      a) procedura sull’accettazione del rifiuto e modalità di stoccaggio,
      b) procedura sulla modalità di trattamento e sulla verifica dei parametri di processo se
      previsti,
      c) procedura sulle modalità di verifica atte a garantire la conformità del materiale
      recuperato;
      d) modello di dichiarazione della conformità del prodotto, i cui contenuti minimi
      dovranno essere riferiti a:
        • Ragione sociale del produttore;
        • Caratteristiche della sostanza/oggetto che cessa la qualifica di rifiuto;
        • Lotto di riferimento o periodo temporale di riferimento;
        • Riferimento ai rapporti analitici di prova per il rispetto degli standard tecnici,
          ambientali e sanitari, ove previsti;
        • procedura sulle non conformità del prodotto (e relativa gestione);
  e dei seguenti dati definitivi:
  ◦ quantità massima annua di rifiuti in stoccaggio (in ingresso), espressa in tonnellate,
    specificando la quantità eventuale di rifiuti pericolosi;
  ◦ quantità massima istantanea di rifiuti in stoccaggio (in ingresso), espressa in tonnellate,
    specificando la quantità eventuale di rifiuti pericolosi;
  ◦ quantità massima di rifiuti in stoccaggio (prodotti dall’attività), espressa in tonnellate,

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tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
  specificando la quantità eventuale di rifiuti pericolosi;
 ◦ quantità massima giornaliera di rifiuti sottoposti a trattamento, espressa in tonnellate,
  specificando la quantità eventuale di rifiuti pericolosi;
 ◦ quantità massima annua di rifiuti sottoposti a trattamento, espressa in tonnellate,
  specificando la quantità eventuale di rifiuti pericolosi;
◦  quantità massima istantanea di anidride carbonica in stoccaggio.


7.   di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
    diretti o indiretti sulla situazione economico­finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
    sensi art. 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).

8.   di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
    all'albo pretorio on line;

9.   il presente provvedimento rispetta il termine previsto dal Regolamento sui procedimenti
    amministrativi di competenza della Provincia di Vicenza (Determinazione del Segretario
    Generale n. 256 del 26/02/2021)


                          AVVERTE CHE
Il mancato rispetto delle condizioni e delle prescrizioni espresse nel presente Decreto e nel parere
del C.T.P. per la V.I.A. n. 07/2021 comporta l’applicazione dei provvedimenti previsti dall’art. 29­
decies, comma 9, lettera a) del D.Lgs. n. 152/2006, nonché delle sanzioni di cui all’art. 29­quattor­
decies del medesimo decreto.
Ogni eventuale modifica al progetto approvato che dovesse rendersi necessaria od opportuna duran­
te la fase di esercizio provvisorio, dovrà essere preventivamente comunicata alla Provincia di Vi­
cenza per le valutazioni di competenza.

                         INFORMA CHE
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. del Veneto entro 60
giorni dalla notifica, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.
Il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, né riflessi diretti o indiretti sulla si­
tuazione economico­finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai sensi dell'art. 49 del T.U.E.L.
come modificato dalla legge 213/2012).
Al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione all'albo pretorio on line.
Copia del presente provvedimento viene inviata alla società A.F. Bioenergie srl., al Sindaco del Co­
mune di Barbarano Mossano, al Dirigente del Dipartimento Provinciale di Vicenza del­
l’A.R.P.A.V., all’Azienda ULSS n. 8 Berica, al Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, al Co­
mando Provinciale dei Vigili del Fuoco.


                                       Sottoscritta dal Dirigente
                                         Filippo Squarcina
                                         con firma digitale



Responsabile del Procedimento: ANDREA BALDISSERI


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                 PROVINCIA DI VICENZA
                 AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
                         Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                Domicilio fiscale: Palazzo Godi – Nievo, Contrà Gazzolle 1 – 36100 VICENZA

                 Indirizzo di posta elettronica certificata:provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net




          Autorizzazione Integrata Ambientale n. 10/2021.
                             ALLEGATO 1
Il presente allegato, definito come “Allegato 1” e costituente parte integrante e sostanziale
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale n.10/2021, riporta l'inquadramento generale e la
descrizione del processo produttivo svolto dalla ditta AF Bioenergie srl nell’installazione di Viale
del Lavoro in comune di Barbarano Mossano.
Inquadramento attività A.I.A.
               Capacità
   Attività                                       Riferimenti
              produttiva
                           Attività IPPC: Gestione dei rifiuti

                           Codice IPPC 5.3 b) Il recupero, o una combinazione di recupero e
                           smaltimento, di rifiuti non pericolosi, con una capacità superiore a 75 Mg
                           al giorno, che comportano il ricorso ad una o più delle seguenti attività ed
                           escluse le attività di trattamento delle acque reflue urbane, disciplinate al
  Recupero di                    paragrafo 1.1 dell'Allegato 5 alla Parte Terza:
  rifiuti non                       1) trattamento biologico;
  pericolosi                        2) pretrattamento dei rifiuti destinati all'incenerimento o al
            220.000 ton/anno           coincenerimento;
  mediante
  digestione                        3) trattamento di scorie e ceneri;
  anaerobica                        4) trattamento in frantumatori di rifiuti metallici, compresi i rifiuti
                               di apparecchiature elettriche ed elettroniche e i veicoli fuori uso e
                               relativi componenti.
                           Qualora l'attività di trattamento dei rifiuti consista unicamente nella
                           digestione anaerobica, la soglia di capacità di siffatta attività è fissata a
                           100 Mg al giorno.



A.F. Bioenergie srl nasce da un’iniziativa sinergica di tre partner (Tobaldo s.r.l., Legnaro
Carburanti, AIR LIQUIDE) con l’obiettivo di costruire e gestire un impianto di recupero di scarti
della filiera “alimentare”, prevalentemente, dell’attività casearia, per produrre biometano avanzato
per gli autotrasporti (da immettere nella rete SNAM) e anidride carbonica liquida per uso
alimentare.
L’impianto è stato progettato per produrre 1˙200 Smc/h di biometano mediante digestione
anaerobica di biomasse liquide, con un carico di COD (in ingresso alla digestione)
approssimativamente pari a 70˙000 kg/d, che possono essere qualificate come sottoprodotti o come
rifiuti “corrispondenti”; questa “alimentazione” (necessaria per garantire il funzionamento a pieno
regime dell’impianto) viene garantita dal “mercato corrente” come segue:



Autorizzazione Integrata Ambientale- A.F. Bioenergie srl- Allegato 1                                1
–    se le biomasse vengono rese disponibili (dal produttore) come sottoprodotti, come tali
vengono alimentate all’impianto, per ciò legittimato dal provvedimento autorizzativo regionale (ai
sensi del D.Lgs. N. 387/2003) con la D.G.R.V. n. 688 del 31/05/2021;
–    se le biomasse vengono conferite come rifiuti (scarti dell’attività di trasformazione effettuata
dal soggetto che le ritira), come tali vengono “recuperate” nell’impianto.
Per quanto concerne le modalità di alimentazione si specifica infine che, salvo casi eccezionali
(nell’evenienza dettagliati e motivati), per garantire la massima semplicità della gestione
amministrativa, la ditta eviterà la miscelazione di sottoprodotti e rifiuti; in altre parole,
l’alimentazione sarà pianificata “per campagne” distinte con sottoprodotti o con rifiuti. Le
“campagne” in parola saranno documentate tramite apposita dettagliata registrazione.
L’impianto di A.F. Bioenergie s.r.l. sfrutta il processo di DIGESTIONE ANAEROBICA di matrici
organiche (biomasse) pompabili, di scarto della filiera alimentare, che per quanto non
convenientemente utilizzabili (come sottoprodotti) devono essere qualificate come RIFIUTI (non
pericolosi), per produrre BIOGAS dal quale, tramite successivi adeguati trattamenti di purificazione
e upgrading, si ottengono BIOMETANO AVANZATO per autotrasporti ed ANIDRIDE
CARBONICA LIQUIDA da impiegarsi nell’industria alimentare.
L’impianto si compone delle seguenti sezioni impiantistiche principali:
  1  DIGESTIONE ANAEROBICA
  2  PURIFICAZIONE E UPGRADING DEL BIOGAS
  3  LIQUEFAZIONE DELL’ANIDRIDE CARBONICA
  4  TRATTAMENTO DEL DIGESTATO
  delle seguenti sezioni impiantistiche ausiliarie:
  5   COGENERAZIONE (DI ENERGIA ELETTRICA ED ENERGIA TERMICA)
  6   PRODUZIONE DI ENERGIA TERMICA SUPPLEMENTARE (GENERATORE DI
     ACQUA CALDA)
  7   TORCIA DI EMERGENZA
  8   SEZIONE DI COMPRESSIONE E CONSEGNA DEL BIOMETANO
ed è dimensionato per trattare complessivamente, a ciclo continuo, fino a 600 t/giorno di biomasse
di scarto della filiera agroalimentare, ovvero fino a 220˙000 t/anno di corrispondenti rifiuti organici,
per produrre fino a 15˙500˙000 Nmc/anno di biogas, dal quale (tramite purificazione e upgrading) si
ricavano 8˙600˙000 Smc/anno di biometano avanzato per gli autotrasporti e 13˙000 t/anno di
anidride carbonica liquida per usi alimentari.
                1    COMPARTO DI DIGESTIONE ANAEROBICA
Il comparto di digestione anaerobica è costituito dalle seguenti sezioni:
  – accumulo ed omogeneizzazione delle matrici/rifiuti organici da trattare,
  – digestione anaerobica (vera e propria).
           Accumulo ed omogeneizzazione delle matrici/rifiuti in ingresso
Le matrici liquide da fermentare vengono conferite tramite autocisterne; dalle autocisterne,
parcheggiate nell’apposita piazzola presidiata, le matrici vengono trasferite (pompate) nella vasca di
accumulo tramite tubazioni fisse. La vasca di accumulo è strutturata come un digestore: è cilindrica
verticale ed è dotata di cupola gasometrica per risultare adatta anche al contenimento di eventuale
gas (a tenuta ermetica);. il volume utile della vasca ascende a 3˙060 mc ed assicura quindi una
autonomia di stoccaggio/alimentazione (ai digestori) di almeno 5 giorni.
                          Digestione anaerobica
Dalla vasca di accumulo-omogeneizzazione le matrici liquide (omogeneizzate) vengono trasferite (a
portata costante) a una batteria di n°3 digestori (monostadio, a miscelazione completa) alimentati in
parallelo secondo le effettive necessità, determinate dalla disponibilità di bioliquidi. Ciascun


Autorizzazione Integrata Ambientale- A.F. Bioenergie srl- Allegato 1                  2
digestore ha un volume utile di 4˙600 mc ed è dotato di cupola gasometrica a doppia membrana, per
la raccolta e il contenimento di un volume di biogas prodotto fino a 3˙600 mc.
               2    PURIFICAZIONE E UPGRADING DEL BIOGAS
Il biogas “grezzo” ottenuto dalla digestione anaerobica deve essere sottoposto a trattamenti di
purificazione e raffinazione atti a:
  – rimuovere i componenti indesiderati (in particolare l’acido solfidrico e l’umidità),
  – separare il biometano (dall’anidride carbonica) e migliorare le caratteristiche tecniche del gas
   da immettere in rete.
Una prima desolforazione si ottiene, nell’ambito del processo di digestione, tramite conversione
chimica dell’idrogeno solforato in solfuro di Ferro insolubile che si realizza con dosi appropriate
di cloruro ferrico immesse direttamente nella biomassa in fermentazione, all’interno dei digestori.
Il biogas prodotto nel comparto di digestione anaerobica è composto da metano (50 ÷ 55 %) e
anidride carbonica (45 ÷ 50 %) ed è saturo in vapore acqueo; è presente idrogeno solforato in
concentrazioni iniziali variabili tra 1˙000 e 2˙000 parti per milione ma, in ragione delle matrici
alimentate, non vi si ritrovano silossani ne composti azotati.
La produzione annua di biogas del comparto di digestione anaerobica a pieno regime ascende a
15˙500˙000 Nm3 da cui si può ricavare un volume annuo pari a circa 8˙600˙000 Sm3 di biometano
avanzato. Tuttavia, per rispondere ai requisiti richiesti (sia al biometano avanzato che all’anidride
carbonica, destinata ad un uso alimentare), il biogas deve essere sottoposto ad appropriati
trattamenti di purificazione e di upgrading.
La purificazione concerne innanzitutto nella desolforazione mentre l’upgrading riguarda la
separazione dei due gas (metano e anidride carbonica), previa (ulteriore) raffinazione “qualitativa”.
La rimozione dell’idrogeno solforato residuo (veicolato dal biogas) si effettua tramite una reazione
di ossido-riduzione catalizzata, attraverso la quale lo ione solfuro (assorbito in acqua a pH
controllato) viene ossidato a Zolfo elementare che può così essere separato allo stato solido.
Il biogas desolforato viene quindi avviato al comparto di upgrading (separazione del metano
dall’anidride carbonica) che sfrutta una moderna tecnica a membrane e che include anche un
sistema di pretrattamento atto alla rimozione dell’umidità e all’abbattimento delle ultime tracce di
idrogeno solforato e dei composti organici volatili (tramite adsorbimento su carbone attivo).
              3    LIQUEFAZIONE DELL’ANIDRIDE CARBONICA
A pieno regime l’impianto è in grado di produrre 13˙000 t/anno di CO2 liquida (idonea all’impiego
alimentare) che viene ritirata da Air Liquide, che è anche uno dei Soci di A.F. Bioenergie.
Per ottenere CO2 al livello di purezza richiesto per l’impiego alimentare, si utilizza la tecnica
criogenica attraverso persi stadi sequenziali di processo che nel loro insieme consentono di
eliminare in modo pressochè completo:
  – umidità,
  – gas estranei (metano, azoto, ossigeno),
  – odori,
e quindi di ottenere, in buona sostanza, CO2 liquida pura praticamente al 100%. Gli
stadi che compongono il segmento di liquefazione della CO2 sono i seguenti:
  – compressione,
  – raffreddamento,
  – essicamento e filtrazione/adsorbimento su carbone attivo (deodorizzazione)
  – condensazione/liquefazione e strippaggio degli incondensabili.
  La CO2 liquefatta viene infine avviata allo stoccaggio che avviene in n°2 serbatoi cilindrici
  orizzontali della capacità di 75 m3/cadauno.




Autorizzazione Integrata Ambientale- A.F. Bioenergie srl- Allegato 1                3
                    4    TRATTAMENTO DEL DIGESTATO
Dai reattori del comparto anaerobico viene estratto un volume di digestato, approssimativamente
pari a quello delle matrici alimentate, costituito da una torbida che viene avviata ad una sezione di
flottazione ad aria disciolta in cui si ottiene la separazione del fango dalla (preponderante) frazione
liquida.
Si utilizza una coppia di flottatori per ciascun digestore, per un totale di n°6 unità installate in
apposita area tettoiata.
La frazione fangosa del digestato, contenente dal 5% al 7% di sostanza solida, prelevato da una
pompa monovite, viene in parte ricircolato ai digestori (per mantenere l’adatta concentrazione di
biomassa attiva) e in parte (frazione di supero) estratto dal sistema e convogliato in una vasca del
volume utile di 400 m3, sigillata da una cupola gasometrica a membrana (tenuta in atmosfera di
biogas).
La frazione liquida in uscita dalla sezione di flottazione veicola un significativo carico di Azoto e
richiede pertanto un adeguato trattamento per poter essere scaricata nel rispetto dei limiti tabellari
prescritti allo scarico che è previsto nel corso d’acqua superficiale denominato scolo Busa. È stato a
tal fine previsto un trattamento biologico aerobico a fanghi attivi, a doppio stadio (in serie) di
ossidazione-nitrificazione con pre-denitrificazione.
Poiché alla potenzialità nominale dell’impianto di digestione è richiesto di alienare un volume di
refluo pari a 192˙000 m3/anno con una estrazione (del digestato) spalmata su 200 giorni/anno, il
volume giornaliero afferente alla sezione di trattamento della frazione liquida (nei giorni in cui
viene alimentata) risulta pari a 960 m3/d.
L’impianto di trattamento risulta composto dalle seguenti sezioni depurative:
  – 1° stadio di pre-denitrificazione in un comparto (uniformemente miscelato/non aerato) del
   volume utile di 1˙200 mc;
  – 1° stadio di ossidazione-nitrificazione in un comparto (aerato mediante insufflazione d’aria)
   del volume utile di 1˙150 mc;
  – 2° stadio di pre-denitrificazione in un comparto (uniformemente miscelato/non aerato) del
   volume utile di 800 mc;
  – 2° stadio di ossidazione-nitrificazione in un comparto (aerato mediante insufflazione d’aria)
   del volume utile di 700 mc.
I due comparti del 1° stadio sono stati ricavati sudpidendo un’unica vasca circolare del diametro
di 20 m con una profondità utile di 7,50 m mentre i due comparti del 2° stadio sono stati ricavati
dalla sudpisione di una seconda vasca del diametro di 16 m avente una profondità utile di 7,50 m.
Per la sedimentazione finale è stato realizzato un decantatore radiale con ponte raschia-fanghi a
trazione periferica del diametro di 18 m, avente un volume utile di 850 mc.
I fanghi biologici di supero che, in ragione del basso carico applicato nella sezione biossidativa,
sono da considerarsi stabilizzati, vengono rinviati ai flottatori per l’ispessimento unitamente alla
frazione fangosa del digestato.
La frazione fangosa stabilizzata, prelevata dalla vasca di accumulo viene trasferita al sistema di
disidratazione mediante una pompa monovite.
Per la disidratazione viene utilizzato un separatore centrifugo, installato all’interno di un
capannone, nel quale la fase solida viene appunto separata (dalla fase liquida) grazie
all’accelerazione centrifuga entro apposito tamburo rotante ad elevata velocità (decanter).
La frazione disidratata viene sollevata, con una coclea, ad un container scarrabile a tenuta di liquidi
e dotato di copertura, parcheggiato in apposita piazzola tettoiata immediatamente all’esterno del
capannone.
La frazione liquida (chiarificata) estratta dal separatore centrifugo viene ripresa con una pompa e
rilanciata al comparto di pre-denitrificazione del 1° stadio di trattamento aerobico.




Autorizzazione Integrata Ambientale- A.F. Bioenergie srl- Allegato 1                 4
     5    COGENERAZIONE (DI ENERGIA ELETTRICA ED ENERGIA TERMICA)
L’impianto in discussione è energivoro per 1,4x104 MWh/anno ma solo una parte dell’energia
elettrica richiesta (approssimativamente il 40%) viene importata dalla rete, essendo stata prevista
l’installazione di un motore cogenerativo, per la produzione combinata di energia elettrica (e di
energia termica) da 1 MWe, compartimentato all’interno di un container insonorizzato.
Per limitare al minimo le emissioni di NOx (significative nei motori turbocompressi) il
cogeneratore è dotato di sistema di abbattimento SCR (Selective Catalyst Reduction), di riduzione
selettiva catalitica degli NOx tramite iniezione di urea nei gas di scarico in presenza di un
catalizzatore.
Produzione di energia termica supplementare (Generatore di acqua calda)
Dal cogeneratore di cui al paragrafo precedente è possibile recuperare 1,2 MW termici sottoforma
di acqua calda a 70 ÷ 80°C. Tuttavia questa potenza termica non è da sola sufficiente a sostenere il
carico termico del comparto di digestione e, in particolare, dovendo garantire il mantenimento di
una temperatura di esercizio dei digestori di 53 ÷ 54°C in ogni condizione e alla capacità nominale,
risulta necessario disporre di una capacità termica complessiva pari a 2,7 MW che, in condizioni
ottimali e teoricamente, può considerarsi così ripartita:
  a potenza termica dal cogeneratore:                  1,2 MW
  b recupero (tramite appositi scambiatori) del calore
    del digestato in uscita dai fermentatori e
    del cascame termico dell’impianto di upgrading:          1,5 MW
Tuttavia, per ragioni di sicurezza, ammettendo che la resa del recupero termico di cui al punto b)
possa ridursi fino al 50% di quella teorica, è stata anche prevista l’installazione di un generatore
d’acqua calda da 0,8 MW con bruciatore a gas metano di rete.
                       6    TORCIA DI EMERGENZA
La torcia di emergenza è necessaria per garantire l’esaurimento (la combustione) del biogas, in
condizioni di sicurezza, al verificarsi di eventi eccezionali che causino il fermo impianto e durante i
periodi di fermo impianto per manutenzione.
Nella fattispecie è stata scelta una torcia ad alta temperatura (> 1˙000°C) dotata di bruciatore
principale per biogas e di bruciatore pilota, progettata per garantire un’efficienza di conversione
termica maggiore del 99% con concentrazioni residuali irrilevanti di monossido di Carbonio e
molto contenute di ossidi di Azoto.
La torcia è alimentata da una soffiante di aspirazione del biogas che si attiva automaticamente
prima che la pressione all’interno dei digestori superi il valore di apertura delle valvole di
sovrappressione; infatti i sensori di pressione dei digestori attivano il ventilatore e quindi la torcia
qualora si raggiunga un valore di pressione interna (preimpostato) leggermente inferiore alla soglia
di apertura delle valvole di sovrappressione, al fine di prevenire l’emissione di biogas all’atmosfera.
             7    COMPRESSIONE E CONSEGNA DEL BIOMETANO
Il metano prodotto viene introdotto nella rete SNAM, con destinazione al mercato dei trasporti
come biocarburante avanzato, attraverso apposite sezioni di:
  – compressione (fino a 54 bar),
  – regolazione e misura.
Per la compressione viene utilizzato un compressore a due stadi del tipo non lubrificato
compartimentato all’interno di un vano di un container metallico insonorizzato, che comprende
anche un vano (separato) di alloggiamento del quadro elettrico di controllo.
Il quadro elettrico gestisce l’alimentazione e tutte le funzioni di comando e controllo del
compressore, con parametri operativi visualizzati su apposito monitor, così come gli allarmi, questi
ultimi anche remotati ad un utente sempre raggiungibile.




Autorizzazione Integrata Ambientale- A.F. Bioenergie srl- Allegato 1                  5
La “REgolazione e MIsura” avviene con apposite apparecchiature alloggiate all’interno di apposito
manufatto prefabbricato (cabina “RE.MI”) all’uopo allestito. All’interno della cabina “RE.MI”
vengono effettuate le seguenti operazioni:
 – regolazione della pressione: controllo e stabilizzazione della pressione del biometano al
   livello prestabilito dal Gestore della Rete;
 – misurazione del gas: contabilizzazione del biometano attraverso apposita strumentazione.
                        EMISSIONI AERIFORMI
L’installazione di A.F. Bioenergie presenta la peculiarità di essere “ermetica” in quanto le sezioni
impiantistiche in cui può svilupparsi gas sono state previste a perfetta tenuta e quindi non vi
possono essere emissioni incontrollate di biogas, nè convogliate nè fuggitive.
Le uniche emissioni convogliate dell’installazione sono quelle riconducibili a:
  • impianto di cogenerazione, alimentato con metano di rete, dotato di sistema SCR per la
    riduzione degli Nox : camino E1;
  • centrale termica dell’installazione costituita da un generatore di acqua calda alimentato con
    metano di rete: camino E2;
  • torcia di emergenza (ad alta temperatura), prevista e necessaria per garantire l’esaurimento
    del biogas in sicurezza al verificarsi di eventi eccezionali che causino il fermo impianto e
    durante i periodi di fermo impianto per manutenzione ordinaria e straordinaria: camino E3.
Inoltre presso l’impianto non c’è un utilizzo diretto del biogas prodotto dai digestori, bensì una sua
raffinazione tale da raggiungere elevati standard qualitativi conformi ai requisiti per l’alimentazione
dei veicoli a metano. Il biometano avanzato prodotto viene interamente immesso nella rete SNAM,
mentre il metano necessario al funzionamento degli impianti termici viene derivato dalla rete.
                           ACQUE REFLUE
Si inpiduano due tipologie di scarichi:
  • lo scarico (acque “industriali”) della frazione liquida depurata del digestato, effluente dal
    comparto di trattamento aerobico descritto al par. 3.4, nel quale viene trattata anche la
    cosiddetta “prima pioggia” scolante dalle aree impermeabilizzate dell’impianto;
  • le acque meteoriche dei pluviali delle coperture degli involucri edilizi e le acque meteoriche
    di “seconda pioggia” scolanti dalle aree impermeabilizzate dell’impianto (acque “bianche”).
Entrambe queste tipologie di reflui idrici vengono recapitate in acque superficiali (nello Scolo
Busa) attraverso lo scarico SF1.
Le acque meteoriche dei pluviali delle coperture dei fabbricati, in quanto incontaminate, vengono
scaricate direttamente nella dorsale di sgrondo collegata al bacino di laminazione con efflusso
controllato afferente allo Scolo Busa.
Le acque meteoriche di dilavamento della piazzola di conferimento (idraulicamente
compartimentata e presidiata da n° 2 caditoie di captazione), per la potenziale presenza di spanti e
colaticci, vengono prudenzialmente corrivate in un pozzo di sollevamento e rilanciate alla vasca di
accumulo ed omogeneizzazione (V1), alla stregua delle matrici liquide da digerire, oppure (in
opzione) all’impianto di trattamento della frazione liquida del digestato.
Al netto dei contributi di cui sopra, le acque meteoriche scolanti dalle aree impermeabilizzate, che
hanno una estensione complessivamente pari a circa 5˙700 m2, afferiscono ad una sezione di
raccolta di un adeguato volume di pioggia e, soltanto per la frazione eccedente (di “seconda
pioggia”), vengono convogliate nella dorsale di sgrondo collegata al bacino di laminazione e quindi
al recettore finale (lo Scolo Busa). La ditta prevede prudenzialmente la raccolta di un volume di
acqua meteorica corrispondente ai primi 10 mm di precipitazione. La “prima pioggia” decantata,
estratta dalle vasche di raccolta, viene prudenzialmente convogliata (dalla pompa di sollevamento)
alla vasca di pre- denitrificazione del 1° stadio di trattamento della frazione liquida del digestato.
La “seconda pioggia” viene convogliata ad un pozzetto di ispezione dedicato e infine nella dorsale
di esaurimento delle acque meteoriche recapitate, previa laminazione, nello Scolo Busa.


Autorizzazione Integrata Ambientale- A.F. Bioenergie srl- Allegato 1                 6
                          GESTIONE RIFIUTI
L’impianto è destinato al recupero (R3) di sostanza organica mediante trasformazione biologica di
scarti dell’attività alimentare qualificati (anche) come rifiuti speciali non pericolosi; è dimensionato
per trattare complessivamente, a ciclo continuo, fino a 600 t/giorno di biomasse di scarto della
filiera agroalimentare, ovvero fino a 220˙000 t/anno di corrispondenti rifiuti organici.
I rifiuti ammissibili all’impianto sono:
                                                Quantità annua stimata
     Codice CER                Descrizione         Stato fisico
                                               (Mg/anno)  (m3/
                                                      anno)
                scarti inutilizzabili per il consumo e la
      02 03 04      trasformazione, della preparazione e del    Liquido    50˙000    50˙000
                trattamento di frutta, verdura, cereali, olii
                minerali… e della produzione di conserve
                alimentari…

      02 05 01      scarti inutilizzabili per il consumo e la    Liquido    140˙000   140˙00
                trasformazione dell’industria lattiero casearia               0
                fanghi prodotti del trattamento (in loco) degli
      02 05 02      effluenti dell’industria lattiero casearia   Liquido    10˙000    10˙000
                (fanghi organici pompabili)

      02 06 01      scarti inutilizzabili per il consumo e la    Liquido    10˙000    10˙000
                trasformazione dell’industria dolciaria e della
                pianificazione
      02 07 04      scarti inutilizzabili per il consumo e la    Liquido    10˙000    10˙000
                trasformazione della produzione di bevande
                                          totali  220˙000    220˙00
                                               (1)
                                                      0 (1)
(1)
  : Quantità massime nominali (di dimensionamento dell’impianto)


La capacità massima di messa in riserva dei rifiuti in ingresso (in una vasca ermetica) ascende a
3˙000 t.
Dal trattamento del digestato:
    • separazione solido-liquido mediante flottazione,
    • trattamento biossidativo della frazione liquida,
    • disidratazione della frazione fangosa
si ottengono:
    • fino a 9˙200 t/anno di fanghi disidratati (al 20% s.s.) – rifiuto prodotto C.E.R. 19 06 06
     avviato a recupero fuori sito;
    • fino a 192˙000 mc/anno di acqua depurata avviata allo scarico in corso d’acqua
     superficiale.
La capacità di deposito dei rifiuti (conseguentemente) prodotti (C.E.R. 19 06 06), stoccati entro un
container in area tettoiata, ascende a 30 t.




Autorizzazione Integrata Ambientale- A.F. Bioenergie srl- Allegato 1                          7
                 PROVINCIA DI VICENZA
                 AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
                         Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                Domicilio fiscale: Palazzo Godi – Nievo, Contrà Gazzolle 1 – 36100 VICENZA

                 Indirizzo di posta elettronica certificata:provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net




          Autorizzazione Integrata Ambientale n. 10/2021.
                             ALLEGATO 2
EMISSIONI IN ATMOSFERA
1.    I punti di emissione dovranno essere identificati in modo univoco e per ogni punto di con-
trollo e prelievo dovrà essere garantita in alternativa la presenza di una bocchetta di prelievo dotata
di tronchetto filettato di dimensioni unificate, munito di tappo e saldato al camino o di flangia uni-
versale di dimensioni unificate dotata di fori passanti e di controflangia cieca per la chiusura, co-
struiti secondo quanto riportato in calce al presente. Per la sezione di campionamento dovrà essere
rispettato quanto previsto al punto 3.5. dell’allegato VI alla parte V del D.Lgs. 152/06.
2.   Le metodologie di campionamento e analisi dovranno essere quelle utilizzate dal Servizio La-
boratori di ARPAV, riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-ambientali/ippc/
servizi-alle-aziende/metodiche-analitiche. Le metodiche utilizzate dal Servizio Laboratori di AR-
PAV faranno in ogni caso fede in fase di contraddittorio. L’azienda può cambiare le metodiche ana-
litiche, previa comunicazione ad ARPAV, la quale può esprimersi in merito.


(Prescrizioni da DETERMINA n. 514 del 20/04/2021 di esclusione dalla procedura di VIA)

3.   La ditta dovrà effettuare l’indagine olfattimetrica nelle condizioni di progetto e post operam
(a pieno regime), con riferimento alle potenziali sorgenti rappresentative dell’impianto come da
proposta presentata. La ditta dovrà presentare , contestualmente al collaudo, una relazione che espli-
chi i risultati di tale indagine.
4.   Qualora venissero utilizzate sostanze odorizzanti (ad es. THT Tetraidrotiofene), appartenenti
all'elenco dei gas tossici, dovrà essere applicata la relativa normativa di settore (Regio Decreto
n.147/1927 e s.m.i.).

SCARICHI IDRICI
( Prescrizioni da DETERMINA N° 44 DEL 19/01/2021 di autorizzazione allo scarico)
5.   ai sensi della L.R. n. 33/85 art. 49, l’avvio dell’impianto è subordinato alla presentazione,
all’autorità di vigilanza (Provincia ed ARPAV), del certificato di regolare esecuzione dell’opera
rilasciato dal direttore dei lavori;

6.   il pozzetto di campionamento fiscale, posto a valle dell’impianto di depurazione, deve essere
del tipo UNICHIM o analogo, in modo da permettere il prelievo manuale o con l’attrezzatura
automatica (autocampionatore), deve essere sempre accessibile da parte delle autorità competenti al
controllo, deve essere idoneo per i prelievi e le misure di portata e deve essere indipendente da
eventuali apporti di altre acque reflue;

Autorizzazione Integrata Ambientale- A.F. Bioenergie srl- Allegato 1                        1
7.    l'Impresa, al fine di monitorare nel tempo il rispetto dei limiti di legge, dovrà far effettuare
da un laboratorio, analisi allo scarico, indicando il metodo di campionamento e le metodiche
analitiche. Dovranno essere eseguite almeno 4 analisi all’anno e almeno per i seguenti parametri:
pH, COD, BOD5, Conducibilità (facoltativo), Solidi Sospesi Totali, Cloruri e Solfati, Azoto
Ammoniacale, Azoto Nitroso, Azoto Nitrico, Fosforo Totale, Grassi e Olii Animali e Vegetali. Il
prelievo dei campioni dovrà essere effettuato da personale del laboratorio che redigerà anche un
apposito verbale di prelievo (in cui dovrà essere riportato anche il metodo di campionamento e
giustificato, qualora non fosse riferito ad un campione medio prelevato nell’arco di tre ore) da
allegare al rapporto di prova. I rapporti di prova con i relativi verbali di prelievo dovranno essere
conservati dalla ditta e messi a disposizione delle autorità competenti al controllo;

8.   Il campionamento dovrà essere effettuato nelle condizioni operative ed impiantistiche
ritenute dal tecnico responsabile più gravose per la qualità delle acque scaricate e che dovranno
essere specificatamente indicate nel verbale di campionamento;

9.   dovrà dotarsi di un quaderno di manutenzione in cui registrare, entro sette giorni lavorativi
dalla conclusione dell’intervento, le seguenti operazioni:

      •   interventi di manutenzione programmata e straordinaria che vengono eseguiti
      sull’impianto di depurazione;

      •   eventuali rotture o disfunzioni delle apparecchiature elettriche ed elettroniche
      previste per l'impianto di depurazione e la data di ripristino della funzionalità di tali
      apparecchiature;
     Il citato quaderno dovrà essere messo a disposizione dell’autorità di controllo;
10.  la ditta dovrà provvedere all’attenta e costante conduzione dell’impianto di depurazione,
secondo le indicazioni e le prescrizioni del fornitore/progettista, evitando di provocare un aumento,
anche temporaneo, dell’impatto nel corpo recettore dello scarico e segnalando tempestivamente alla
Provincia e all’ARPAV di Vicenza eventuali inconvenienti che si dovessero verificare all’impianto;

11.   lo scarico delle acque industriali trattate dovrà rispettare i limiti definiti in Tabella 3
dell’Allegato 5 alla Parte Terza del D. Lgs. n. 152/2006;

12.  i limiti di accettabilità non potranno in alcun caso essere conseguiti mediante diluizione con
acque prelevate esclusivamente allo scopo;

IMPATTO ACUSTICO

(Prescrizioni da DETERMINA n. 514 del 20/04/2021 di esclusione dalla procedura di VIA)

13.  In sede di collaudo si dovrà procedere con la verifica di compatibilità acustica mediante in-
dagine di verifica del rispetto del criterio differenziale e del limite di emissione, da ripetersi poi con
frequenza triennale, e mirata presso tutti i ricettori presenti in prossimità dell’impianto:

    a) le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale
    (scelta dei punti di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di
    misura), saranno comunicate con congruo preavviso ad Arpav;

    b) nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari,
    mediante una specifica progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed AR-
    PAV, a cui, nel frattempo, saranno stati comunicati i risultati delle analisi;



Autorizzazione Integrata Ambientale- A.F. Bioenergie srl- Allegato 1                   2
    c) l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore del-
    lo Studio Previsionale di Impatto Acustico.

ALTRO

14.  Le registrazioni dei dati previsti dal Piano monitoraggio e controllo dovranno seguire le
seguenti indicazioni:
        ◦   tutti i dati ottenuti dall’autocontrollo devono poter essere verificati in sede di
          sopralluogo ispettivo. I dati originali (es. bollette, fatture, documenti di trasporto,
          Rapporti di prova etc.) devono essere conservati almeno per 5 anni in modo da
          garantire la rintracciabilità del dato stesso;
        ◦ eventuali registrazioni e tutti i certificati analitici, compresi quelli effettuate da
         laboratori esterni o direttamente dall’impianto di destino devono essere conservati
         presso lo stabilimento, a disposizione delle Autorità competenti al controllo, almeno
         per 5 anni.


Si ricorda che il gestore dovra' trasmettere, alla Provincia di Vicenza, all’ ARPAV, al Comune di
Barbarano Mossano contestualmente alla trasmissione del collaudo e successivamente entro il 30
aprile di ogni anno, un documento contenente i dati caratteristici dell’attività costituito da:
     a) un   report  informatico   sul  modello   fornito  dall’Autorità  competente
       (http://ippc.arpa.veneto.it/) dove inserire i dati previsti dalle tabelle del “PIANO DI
       MONITORAGGIO E CONTROLLO” ossia quelli a cui è stato assegnato “SI’” nella
       colonna 'Reporting' dell’Allegato 3; il report dovrà essere trasmesso su supporto
       informatico;

     b) una relazione esplicativa dell’attività aziendale con il commento dei dati dell’anno in
       questione e i risultati nel monitoraggio. La relazione, che può essere corredata da grafici
       esemplificativi, deve contenere la descrizione di eventuali metodi di stima/calcolo dei
       dati comunicati. Il superamento dei Valori Limite di Emissioni è da giustificare, ove
       possibile, specificando la causa dell’incidente (es. manutenzione straordinaria, guasto,
       malfunzionamento, avaria o interruzione degli impianti di abbattimento, condizioni
       meteo-climatiche avverse etc.) e gli interventi risolutivi adottati. Variazioni significative
       tra i persi anni di monitoraggio vanno giustificate. La suddetta relazione dovrà essere
       trasmessa su supporto informatico.




Autorizzazione Integrata Ambientale- A.F. Bioenergie srl- Allegato 1                   3
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               Autorizzazione Integrata Ambientale n.10 /2021
                             ALLEGATO 3
Il presente allegato, definito come “Allegato 3” e costituente parte integrante e sostanziale
dell’autorizzazione Integrata Ambientale n. xx/2021 riporta il piano di monitoraggio e controllo che
la ditta AF Bioenergie srl deve implementare nell’esercizio dell’attività condotta nell’installazione
in viale del Lavoro, in comune di Barbarano Mossano (VI)
Le frequenze di autocontrollo riportate nella tabella sottostante si riferiscono a frequenze minime
indicative da prevedersi nella fase di gestione operativa.
                              GESTORE                      ARPA
      FASI                   Frequenza                Ispezioni
                                     Reporting                 Campionamenti/analisi
                          autocontrollo              programmate
   1                          COMPONENTI AMBIENTALI
  1.1                          Rifiuti in ingresso e uscita
  1.1.1  Rifiuti in ingresso            giornaliera     semestrale        X
  1.1.2  Analisi rifiuti conferiti          NO         NO
  1.1.3  Rifiuti prodotti             giornaliera     semestrale        X
  1.1.4  Analisi rifiuti prodotti         semestrale      annuale         X
  1.1.5  Controllo radiometrico            NO(1)       NO(1)
  1.2                           Consumo di risorse idriche
  1.2.1  Risorse idriche              mensile       annuale         X
  1.3                                 Energia
  1.3.1  Energia consumata             mensile       annuale         X
  1.3.2  Energia prodotta              mensile       annuale         X
  1.4                                Combustibili
 1.4.1-2 Combustibili                mensile       annuale         X
  1.5                        Materie prime in ingresso e in uscita
  1.5.1  Sottoprodotti in ingresso         mensile       annuale         X
  1.5.2  Materie prime ausiliarie          mensile       annuale         X
  1.5.3  MPS prodotte (CO2)             mensile       annuale         X
                          ogni carico in
  1.5.4  Analisi sulle MPS prodotte (CO2)                 NO          X
                           uscita
  1.6                                Matrice aria
      Punti di emissione (emissioni
  1.6.1                       annuale       annuale         X
      convogliate)
  1.6.2  Inquinanti monitorati           annuale       annuale         X
  1.6.3  Emissioni diffuse              NO(2)       NO(2)
  1.6.4  Monitoraggio impatto odorigeno       annuale       annuale         X
  1.6.5  Parametri meteo climatici (3)       annuale (4)     annuale (4)
  1.7                               Emissioni in acqua
                                       (5)
  1.7.1  Scarichi idrici              giornaliera
                          settimanale/
  1.7.2  Inquinanti monitorati           mensile/      annuale         X
                          quadrimestrale


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   1.8                                    Suolo e sottosuolo
   1.8.1   Acqua di falda                  quinquennale     quinquennale          X
   1.9                                       Rumore
   1.9.1   Valutazione impatto acustico            triennale       triennale          X             Su segnalazione
     2                                    Piano di Gestione
   2.1   Formazione professionale              annuale         NO            X
                                               (5)
   2.2   Controlli e manutenzioni              variabile                     X
                                               (5)
   2.3   Controllo parametri di processo           variabile                     X
                                               (5)
   2.4   Controllo fasi critiche di processo         variabile                     X
                                               (5)
   2.5   Gestione emergenze                 variabile                     X
     3                               INDICATORI PRESTAZIONE
        Monitoraggio degli indicatori di
   3.1                             annuale        annuale           X
        performance
(1): Non viene effettuato il controllo radiometrico.
(2): Non vi sono emissioni diffuse.
(3): Direzione del vento.
(4): In concomitanza del monitoraggio dell’impatto odorigeno.
(5): Nel report del Piano di Monitoraggio e Controllo vengono riportati, soltanto se verificatisi, i controlli con esiti negativi, che hanno riscontrato criticità e/o richiesto
   interventi straordinari.


Report semestrale
Da effettuare entro il 31 luglio dell’anno in corso
             Informazione                 Dettaglio dell’informazione              Modalità di trasmissione
1.1.1          Rifiuti in ingresso              Mensile                        Online – applicativo ORSO
1.1.3          Rifiuti prodotti               Mensile                        Online – applicativo ORSO

Report annuale Da effettuare entro il 30 aprile dell’anno in corso

             Informazione                     Dettaglio dell’informazione             Modalità di trasmissione
 1.1.1         Rifiuti in ingresso                  Mensile                       Online – applicativo ORSO
 1.1.3         Rifiuti prodotti                   Mensile                       Online – applicativo ORSO
 1.2.1         Risorse idriche                    Mensile                       Formato elettronico
 1.3.1         Energia consumata                   Mensile                       Formato elettronico
 1.3.2         Energia prodotta                   Mensile                       Formato elettronico
 1.4.1-2        Combustibili                     Mensile                       Formato elettronico
 1.5.1         Sottoprodotti in igresso               Mensile                       Formato elettronico
 1.5.2         Materie prime ausiliarie               Mensile                       Formato elettronico
 1.5.3         M.P.S. prodotte                    Mensile                       Formato elettronico
 1.6.2         Inquinanti monitorati dell’aria            Annuale                       Formato elettronico
 1.6.4         Monitoraggio impatto odorigeno            Annuale                       RdP
 1.6.5         Parametri meteo-climatici               Annuale                       RdP
 1.7.2         Inquinanti monitorati degli scarichi idrici      Variabile                      RdP
 1.8.1         Monitoraggio acque sotterranee            Quinquennale                    RdP
 1.9.1         Rumore                        Triennale                      Verifica impatto acustico




Piano di Monitoraggio e Controllo                                                                       2
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1 – COMPONENTI AMBIENTALI

1.1 – Rifiuti in ingresso e in uscita

Tabella 1.1.1 – Rifiuti in ingresso
                 Operazione e        Codice                      Frequenza
    Attività                              Modalità di controllo    UM           Fonte del dato   Reporting
                  descrizione        C.E.R.                       controllo

                                        Verifica corretta
                               02 03 04     compilazione del
                                                                           SI
                               02 05 01      formulario di      /  ad ogni carico    f.i.r.
               Messa in riserva (R13) con                                              mensile
Digestione anaerobica con                          identificazione per il
                raggruppamento (R12) e    02 05 02      trasporto (f.i.r.)
 produzione di biogas
              trasformazione biologica (R3)  02 06 01
                               02 07 04                              Registro di     SI
                                           Pesatura      kg  ad ogni carico
                                                                carico-scarico   mensile




Tabella 1.1.2 – Analisi rifiuti in ingresso
Non previste: i carichi di rifiuti in ingresso vengono accettati secondo apposita procedura che prevede la preliminare
presentazione di una scheda di caratterizzazione del rifiuto.
Il Responsabile Tecnico dell’impianto può provvedere, se ritenuto necessario o opportuno, a verifiche analitiche a
campione dei rifiuti in ingresso.
I requisiti di compatibilità con l’impianto sono essenzialmente di tipo fisico: le matrici organiche alimentate
nell’impianto devono essere liquide, con un contenuto di solidi sospesi totali inferiore al 10%, e caratterizzate da un
elevato contenuto di COD e, preferibilmente, un basso contenuto di Azoto e Fosforo. Trattandosi di definiti scarti della
filiera alimentare, le caratteristiche dei bioliquidi da trattare sono perfettamente note potendo soltanto variare per
concentrazioni di COD, Azoto e Fosforo entro ristretti intervalli; con frequenza minima settimanale si provvede a
determinare i parametri COD, Azoto e Fosforo al solo scopo di regolare l’alimentazione dei bioliquidi ai digestori. Per
quant’altro, data la loro provenienza, i bioliquidi in parola sono privi di salmonelle e batteri fecali ed hanno un
contenuto di metalli trascurabile (conformemente a quanto previsto dalla normativa in materia di sicurezza igienico-
sanitaria degli alimenti); per i fanghi del trattamento degli effluenti dell’industria lattiero-casearia si provvede ad una
analisi (con frequenza mensile per ciascun produttore) con determinazione dei metalli.
Qualora i rifiuti conferiti non dovessero risultare conformi allo standard richiesto per una corretta e/o conveniente
gestione dell’impianto, il carico relativo verrà respinto dandone comunicazione alla Provincia di Vicenza e al
competente Dipartimento provinciale A.R.P.A.V..
Nella relazione di accompagnamento del report annuale verranno riportati gli eventuali carichi respinti nell’anno di
riferimento. Si ribadisce tuttavia che, trattandosi di bioliquidi della filiera alimentare, la cui origine e composizione sono
note e poco variabili, l’evenienza di un respingimento di carico, quantunque teoricamente possibile, è da considerarsi
molto poco probabile.

Tabella 1.1.3 – Rifiuti prodotti
                     Destinazione
 Descrizione     Codice                    Modalità di            Frequenza
                     (operazione e                  UM               Fonte del dato     Reporting
  rifiuti      C.E.R.                     controllo            autocontrollo
                      descrizione)
Frazione fangosa
                    Recupero (R3) per                                  Registro di       SI
disidratata del   19 06 06                    Quantitativo       t   ad ogni carico
                   produzione fertilizzanti                               carico-scarico     mensile
  digestato



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                       Destinazione
   Descrizione     Codice                     Modalità di          Frequenza
                       (operazione e                   UM               Fonte del dato      Reporting
    rifiuti      C.E.R.                     controllo          autocontrollo
                       descrizione)
    Altri rifiuti
                                                                Registro di        SI
     prodotti     XX XX XX        R.. / D..         Quantitativo     t    ad ogni carico
                                                                carico-scarico      Semestrale
   dall’attività (*)
(*)
 : Alcuni rifiuti da manutenzione degli impianti (come carbone attivo esausto, membrane danneggiate, ecc...) vengono smaltiti direttamente dalle ditte esterne
incaricate della manutenzione.
Nel report viene riportato il quantitativo dei rifiuti della tabella con allegato il MUD completo; i certificati analitici sono conservati presso l'azienda (vedi speci-
fiche già riportate in autorizzazione) per tutta la durata dell’A.I.A. e messi a disposizione dell’Autorità di controllo.

La tabella riporta i rifiuti prodotti connessi alla specifica attività dell’impianto; altri rifiuti, quali rifiuti di imballaggio
e/o provenienti da attività di manutenzione e/o dell’igiene del personale, sono variabili in relazione alle necessità
contingenti e la loro produzione e destinazione viene reportata annualmente per legge attraverso il MUD a cui pertanto
si farà riferimento per il reporting annuale.
I dati riportati nelle tabelle dei report saranno conformi a quanto dichiarato nel MUD, che non si ritiene di allegare al
report annuale per non appesantire eccessivamente la documentazione da trasmettere, ma che sarà conservato presso
l’azienda, a disposizione delle Autorità di controllo.

Tabella 1.1.4 – Analisi rifiuti prodotti
   Descrizione     Codice                     Procedure di       Metodiche      Frequenza      Fonte del
                     Parametro       UM                                            Reporting
    rifiuti      C.E.R.                     campionamento       analitiche     autocontrollo     dato
 Frazione fangosa
                    Caratterizzazione/                                                  SI
  disidratata del    19 06 06                /     UNI 10802      Unificate standard    Semestrale      RdP
                    analisi per recupero                                                Annuale (*)
   digestato
(*): I rapporti di prova sono conservati presso l’impianto per tutta la durata dell’A.I.A. e messi a disposizione dell’autorità di controllo. Nel report annuale sarà
inserita una tabella riepilogativa dei risultati dei controlli effettuati sul rifiuto CER 19 06 06.
La caratterizzazione analitica dei rifiuti prodotti viene effettuata sulla base di quanto richiesto dall’impianto destinatario
di ciascun rifiuto.

Tabella 1.1.5 – Controllo radiometrico
Non effettuato / non necessario in quanto trattasi di matrici liquide di origine “alimentare”.

1.2 – Consumo di risorse idriche
Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
     Tipologia di                                                     Frequenza
                 Punto misura        Fase di utilizzo     UM      Fonte del dato                  Reporting
   approvvigionamento                                                   autocontrollo

                           igienico-sanitario, lavaggi
                                                                              SI
       Acquedotto       Contatore     preparazione soluzioni,      m3      Contatore         Mensile
                                                                            (annuale)
                               additivi



1.3 - Risorse energetiche

Tabella 1.3.1 – Energia consumata
                                                                     Frequenza
                         Fase di       Punto misura e
    Descrizione     Tipologia                             UM      Fonte del dato       autocontroll Reporting
                         utilizzo        stima
                                                                       o




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                                               - kWh       Contatore
    Energia elettrica   Prelevata dalla      Tutto                                                SI
       (1)                             Contatore            Registro di conduzione      Mensile
                 rete       l’impianto                - TEP                           (annuale)
                                                         impianto
(1)
   : Consumo complessivo per l’intera attività svolta in sito


Tabella 1.3.2 – Energia prodotta
                                                                     Frequenza
                           Fase di    Punto misura e
    Descrizione      Tipologia                            UM        Fonte del dato      autocontroll Reporting
                           utilizzo      stima
                                                                       o

                                               - kWh       Contatore
                            Tutto                                                SI
              Energia elettrica               Contatore            Registro di conduzione      Mensile
                           l’impianto                - TEP                           (annuale)
                                                         impianto
    Energia prodotta
    dal cogeneratore
                                               - kWh        Calcolo
                            Tutto                                                SI
               Energia termica                Calcolo            Registro di conduzione      Mensile
                           l’impianto                - TEP                           (annuale)
                                                         impianto

                                               - kWh    Contatore gas / Calcolo
                            Tutto                                                SI
      Caldaia      Energia termica               Contatore gas          Registro di conduzione      Mensile
                           l’impianto                - TEP                           (annuale)
                                                         impianto



1.4 – Combustibili

Tabella 1.4.1 – Combustibili consumati
       Tipologia          Fase di utilizzo        UM      Frequenza autocontrollo        Fonte del dato       Reporting

                                     t                                        SI
        Gasolio        Movimentazione interna                  Mensile           Fatture di acquisto
                                     TEP                                      (annuale)

                      Cogeneratore
                                     Smc                                        SI
        Metano                                     Mensile        Contatore / Fatture di acquisto
                                     TEP                                      (annuale)
                        Caldaia



Tabella 1.4.2 – Combustibili prodotti
       Tipologia          Destinazione          UM      Frequenza autocontrollo        Fonte del dato       Reporting

    Biometano avanzato                        Smc                                        SI
                      Rete SNAM                     Mensile             Contatore
     per autotrazione                        TEP                                      (annuale)


Le caratteristiche del biometano prodotto e le modalità di verifica dei requisiti sono conformi a quanto previsto dalla
norma UNI TS 11537:2019 (“Immissione di biometano nelle reti di trasporto e distribuzione di gas naturale”).

1.5 – Materie prime in ingresso e in uscita
Tabella 1.5.1 – Sottoprodotti in ingresso
                                                            Frequenza      Fonte del
          Denominazione           Fase di utilizzo     Modalità di stoccaggio   UM                      Reporting
                                                           autocontrollo     dato

   Sottoprodotti della filiera alimentare                   Vasca di accumulo                    Fatture di
                         Digestione anaerobica con                                        SI
      (utilizzati in alternativa ai                     chiusa con cupola    kg       Mensile      acquisto
                          produzione di biogas                                        (annuale)
      “corrispondenti” rifiuti)                      gasometrica (ermetica)                   (d.d.t.)




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Tabella 1.5.2 – Materie prime ausiliarie
                                            Modalità di            Frequenza Fonte del
      Denominazione             Fase di utilizzo                       UM                 Reporting
                                            stoccaggio            autocontrollo dato

                       Digestione anaerobica
     CLORURO FERRICO                               Serbatoio fisso
                         Desolforazione
    (sol. commerciale al 40%)                             chiuso
                       Defosfatazione chimica

                        Desolforazione biogas
     SODA CAUSTICA                                Serbatoio fisso
                          Correzione pH
    (sol. commerciale al 30%)                             chiuso
                        (pre-defosfatazione)

     NUTRITIVI (TMS)           Digestione anaerobica         IBC (all’interno)

      ANTISCHIUMA
                        Digestione anaerobica         IBC (all’interno)
     (IDROFOAM AGE)

    OLIO LUBRIFICANTE
                          Cogeneratore           Fusti (all’interno)
    (SENTRON LD 8000)

  FLOCCULANTE CATIONICO
                           Flottazione           IBC (all’interno)
   (HIDROFLOC CF40)
                                                                    Fatture di
                                                                            SI
                                                        kg     Mensile  acquisto
  FLOCCULANTE ANIONICO                                                              (annuale)
                     Disidratazione digestato fangoso      IBC (all’interno)                 (d.d.t)
    (HIDROFLOC CL)

       ALPOCLAR
                       Defosfatazione chimica         IBC (all’interno)
    (Policloruro di Alluminio)

    IPOCLORITO DI SODIO             Disinfezione           IBC (all’interno)

   SOLFATO DI MAGNESIO
                         Pre-defosfatazione         Sacchi (all’interno)
     EPTAIDRATO (1)

        UREA            Abbattimento NOx con SCR          Fusti / taniche

                     Reintegro sostanza organica nella
                    digestione anaerobica e nella sezione     Serbatoio fisso
       GLICERINA
                    di nitrificazione/denitrificazione della    (silos) chiuso
                      frazione liquida del digestato

     ADDITIVO AD13            Desolforazione biogas         IBC (all’interno)

IBC     Intermediate Bulk Container (cisternette da 1˙000 lt) che vengono resi al fornitore.
(1)
  : Se e quando sarà realizzata la sezione di pre-defosfatazione (si conferma l’utilizzo di solfato eptaidrato di magnesio [MgSO4x7H2O] come agente
precipitante del Fosforo).

Il carbone attivo nei filtri utilizzati per la desolforazione del biogas / upgrading non viene acquistato direttamente dall’azienda ma viene sostituito
periodicamente da ditta esterna incaricata della manutenzione. L’odorizzazione del biometano non verrà effettuata in quanto non richiesta dal
Gestore della Rete per l’immissione di biometano nelle reti di trasporto primarie (vedasi par. 8 dell’Allegato C18).
Tabella 1.5.3 – M.P.S. prodotte

                                                           Frequenza    Fonte del
      Denominazione           Destinazione       Modalità di stoccaggio      UM                     Reporting
                                                           autocontrollo   dato

                                                                   Fatture di
   ANIDRIDE CARBONICA                                                                SI
                      Industria alimentare          Serbatoi         kg     Mensile    vendita /
     LIQUEFATTA                                                                (annuale)
                                                                   Contatori




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Tabella 1.5.4 – Analisi delle M.P.S. prodotte
L’anidride carbonica prodotta, poiché destinata al settore alimentare, deve rispettare i requisiti minimi previsti dal
documento n. 70/17 Rev. 1 dell’EIGA (European Industrial Gases Association) denominato “Carbon dioxide food and
beverages grade, source qualification, quality standards and verification”.
La sezione di uprading dell’installazione di A.F. Bionergie, messa a punto da Pentair/Haffmans, è stata tuttavia
dimensionata per raggiungere requisiti di qualità superiori rispetto a quelli previsti dall’EIGA, in accordo con quanto
richiesto dall’utilizzatore finale (AIR LIQUIDE):
     umidità (H2O)                 < 10 ppm v/v
     Azoto (N2)                  < 10 ppm v/v
     Ossigeno (O2)                 < 10 ppm v/v
     Argon (Ar)                  < 10 ppm v/v  (generalmente non presente nel biogas)
     Idrogeno (H2)                 < 3 ppm v/v
     Monossido di Carbonio (CO)          < 5 ppm v/v   (generalmente non presente nel biogas)
     Idrocarburi totali incluso Metano < 15 ppm v/v
     Idrocarburi totali escluso Metano < 5 ppm v/v
     Composti volatili dell’Azoto         < 1 ppm v/v   (NO, NO2, HCN, trimetilammina)
     Ossidi di Azoto (NO, NO2)           < 1 ppm v/v
     Ammoniaca (NH3)                < 1 ppm v/v
     Composti dello Zolfo (totali)         < 0,1 ppm v/v (espressi come S)
     Idrogeno solforato (H2S)       < 0,02 ppm v/v
     Solfuro di carbonile (COS)          < 0,05 ppm v/v
     Solfuro di dimetile ((CH3)2S)         < 0,03 ppm v/v
     Anidride solforosa (SO2)       < 1 ppm v/v
     Altri composti dello Zolfo      < 0,05 ppm v/v
     Idrocarburi ossigenati volatili totali    < 0,7 ppm v/v
     Acetaldeide (CH3CHO)             < 0,1 ppm v/v
     Metanolo (CH3OH)               < 0,7 ppm v/v
     Idrocarburi aromatici totali         < 0,02 ppm v/v
     BTEX totali                  < 0,012 ppm v/v
     Benzene (C6H6)                < 0,012 ppm v/v
Le analisi di conformità vengono effettuate per ogni carico in uscita.

1.6 – Matrice aria

Tabella 1.6.1 – Punti di emissione (in caso di emissioni convogliate)
             Provenienza/fase di
  Punto di emissione                 Impianto di abbattimento    Durata emissione giorn   Durata emissioni   Reporting
              produzione
                                                                     SI
     E1          Cogeneratore            SCR             360            24
                                                                    (annuale)
     E2       Caldaia acqua calda            /             360            24        /


Tabella 1.6.2 – Inquinanti monitorati
                                             Procedure di     Metodiche
  Punto di emissione  Camino      Parametro       UM    Frequenza                         Reporting
                                             campionamento     analitiche
   Cogenerazione    E1     OSSIDI DI AZOTO     mg/Nmc    Annuale     ARPAV (*)      ARPAV (*)        SI


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                                                Procedure di      Metodiche
    Punto di emissione   Camino      Parametro      UM    Frequenza                          Reporting
                                                campionamento      analitiche
                        MONOSSIDO DI
                                   mg/Nmc    Annuale
                        CARBONIO
                                                                        (annuale)
                       POLVERI TOTALI     mg/Nmc    Annuale
                        AMMONIACA       mg/Nmc    Annuale

Analisi da riferire al 15% di tenore di Ossigeno
(*)
  : Le metodiche di campionamento e di analisi sono quelle utilizzate dal Servizio Laboratori di ARPAV



Tabella 1.6.3 – Emissioni diffuse
L’impianto di A.F. Bioenergie s.r.l. è ermetico sia per quanto concerne i conferimenti e gli accumuli iniziali sia per ciò
che riguarda il segmento di digestione anaerobica e la sezione di upgrading del biogas. Gli unici processi “aperti” sono
la flottazione (di un digestato stabilizzato) e la depurazione della frazione liquida del digestato che in quanto processo
aerobico non può dar luogo ad emissioni diffuse significative. Dalle vasche aerate di trattamento biologico si originano
emissioni diffuse che tuttavia sono da considerarsi “scarsamente rilevanti” agli effetti dell’inquinamento atmosferico
come stabilito dal co. 1 dell’art. 272 del D.Lgs. N. 152/06 e ss.mm.ii. (in quanto attività elencata alla lett. p) della Parte
I dell’Allegato IV alla Parte Quinta del D.Lgs. N. 152/06 e ss.mm.ii.).
Non si prevede pertanto alcuna attività di monitoraggio delle emissioni diffuse.

Tabella 1.6.4 – Monitoraggio impatto odorigeno
Per ottemperare ad una precisa prescrizione della Determina di esclusione dalla procedura di V.I.A. (punto 2 del Parere
N. 07/2021 del Comitato V.I.A. della Provincia di Vicenza) viene prevista una indagine olfattometrica a seguito
dell’avviamento a regime dell’impianto, eventualmente da ripetere con frequenza annuale sulla base dei risultati
ottenuti.
Il Piano di monitoraggio olfattometrico prevede l’effettuazione di “campionamenti a vacuum” in corrispondenza di
potenziali “sorgenti aerali passive” di odore che sono:
1) la piazzola di conferimento dei bioliquidi (prelievo effettuato a lato di una autocisterna in fase di scarico dei
   bioliquidi);
2) l’area flottatori (prelievo effettuato in prossimità del pelo libero di un flottatore in esercizio);
3) i comparti di denitrificazione (prelievo effettuato in prossimità del pelo libero di una vasca);
4) l’area (esterna) di scarico della frazione disidratata del digestato (prelievo effettuato nei pressi del container di
   raccolta del digestato disidratato).
Si provvederà altresì a prelevare l’aria al perimetro di confine dell’area di impianto, a monte e a valle rispetto alla
direzione del vento:
- due punti di prelievo a monte (Pm1 – Pm2),
- due punti di prelievo a valle (Pv1 – Pv2).
Tutti i campioni prelevati vengono analizzati entro le 30 ore successive dal prelievo presso laboratorio olfattometrico
accreditato, secondo quanto stabilito dalla UNI EN 13725:2004.
I risultati delle indagini vengono espressi in concentrazione di unità odorimetriche (oue / mc).

Tabella 1.6.5 – Parametri meteo climatici

       Parametro           UM          Frequenza autocontrollo       Fonte del dato        Reporting
                                                                      SI
      Direzione vento         m/s             Annuale (*)             RdP
                                                                     (annuale)
(*)
   : In concomitanza al monitoraggio dell’impatto olfattivo.




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1.7 – Emissioni in acqua

Tabella 1.7.1 – Scarichi idrici
                                Recapito               Durata      Durata
    Punto di                                  Impianto di
               Provenienza          (fognatura,              emissione     emissione       Reporting
   emissione                                  trattamento
                              corpo idrico)              gg/anno     ore/giorno

                                          Biologico
            Trattamento digestato liquido     Scolo Busa                360        24          NO
     SF1                                    aerobico
           Acque meteoriche di 2^ pioggia     Scolo Busa        /      Occasionale    Occasionale       NO
                               Fognatura
     SF2         Servizi igienici                     /      Discontinuo    Discontinuo       NO
                                pubblica


Tabella 1.7.2 – Inquinanti monitorati
         Punto di                     Frequenza    Procedura di
                               U                       Metodiche         Fonte   Reporti
 Provenienza   emission      Parametro           autocontrol   campionamen
                               M                       analitiche        del dato   ng
           e                         lo        to
                                                                registrazion
                    Portata       mc/d   giornaliera      NA          /
                                                                   e
                                                                registrazion
                     pH        upH   giornaliera      NA          /
                                                                   e
                              µS/                                registrazion
                  Conducibilità          giornaliera      NA          /
                              cm                                    e
                     COD        mg/l   settimanale
                     SST        mg/l   settimanale
                    N-totale       mg/l   settimanale
                    P-totale       mg/l   settimanale
                 Escherichia coli          settimanale
                    N-NO3        mg/l   settimanale
                    N-NO2        mg/l   settimanale
                    N-NH4        mg/l   settimanale
                                            Medio su 3
                    Cloruri       mg/l   settimanale
                                             ore(*)
                    Solfati       mg/l   settimanale
                    Solfuri       mg/l   settimanale
   Scarico
                  Tensioattivi      mg/l    mensile                                   SI
  industriale
          SF1 (1)   Grassi e olii animali e                                             (annuale)
  (Trattamento                       mg/l    mensile
                    vegetali                                                  (***)
   digestato)
                    BOD5        mg/l   mensile
                   Alluminio       mg/l  settimanale              ARPAV (**)         RdP
                    Ferro        mg/l  settimanale
                   Arsenico       mg/l  quadrimestrale
                    Cadmio        mg/l  quadrimestrale
                  Cromo totale      mg/l  quadrimestrale
                   Cromo VI       mg/l  quadrimestrale
                   Mercurio       mg/l  quadrimestrale
                    Nichel        mg/l  quadrimestrale   Medio su 3
                    Piombo        mg/l  quadrimestrale    ore(*)
                    Rame        mg/l  quadrimestrale
                    Selenio       mg/l  quadrimestrale
                    Zinco        mg/l  quadrimestrale
                    Fenoli       mg/l  quadrimestrale
                  Oli minerali      mg/l  quadrimestrale
                   Idrocarburi      mg/l  quadrimestrale
   Acque     SF1 (2)        pH         upH   una volta     Medio su 3     ARPAV (**)         RdP      SI
 meteoriche di                       µS/    all’anno      ore(*)                         (annuale)
  2^ pioggia            Conducibilità                                                 (***)
                               cm
                    COD         mg/l
                     SST        mg/l
                    N-NO3        mg/l
                    N-NO2        mg/l
                    N-NH4        mg/l



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                               Cloruri        mg/l
                               Solfati       mg/l
                               Solfuri       mg/l
                              Alluminio       mg/l
                                Ferro        mg/l
                               Cadmio        mg/l
                              Cromo totale      mg/l
                              Cromo VI        mg/l
                               Nichel        mg/l
                               Piombo        mg/l
                               Rame         mg/l
                               Zinco        mg/l
                              Grassi e oli      mg/l
                              Tensioattivi      mg/l
                              Olii minerali      mg/l
(*)
   :       Tempistiche di campionamento perse devono essere adeguatamente motivate nell’apposito verbale di prelievo.
(**)
     :     Le metodiche di campionamento e di analisi sono quelle utilizzate dal Servizio Laboratori di ARPAV
(***)
       :   Nel report annuale vengono riportati gli esiti dei controlli quadrimestrali (su tutti i parametri della tabella); tutti i rapporti di prova vengono co-
          munque conservati presso l’azienda, a disposizione dell’Autorità di controllo.
(1)
    :      Pozzetto di campionamento a valle del sedimentatore dell’impianto di trattamento.
(2)
   :       Pozzetto di campionamento a valle del pozzetto scolmatore.
In occasione del primo controllo della frazione liquida del digestato trattato verranno analizzati tutti i parametri di cui alla tab. 3,
colonna scarico in acque superficiali, All. 5 Parte III D.Lgs. N. 152/06 e ss.mm.ii..


1.8 – Suolo e sottosuolo
Tabella 1.8.1 – Acqua di falda

            Punto                                                 Fonte del   Frequenza
                                      Parametri                   UM                  Reporting
         misura/Piezometro                                               dato    autocontrollo


         Piezometri          pH – temperatura – conducibilità – livello freatico – cianuri –
       Pz1 – Pz2 – Pz3 -Pz4                      fluoruri –
                                                             /    RdP     Quinquennale      SI
        Come da proposta       nitriti – nitrati – solfati – idrocarburi – metalli – composti alifatici
       (vedasi allegato C31)              clorurati cancerogeni – PCB - PFAS


Le metodiche di campionamento e di analisi sono quelle utilizzate dal Servizio Laboratori di ARPAV.
Il panel analitico potrà essere rivalutato a seguito delle prime analisi a set esteso.


1.9 – Emissione rumore
Tabella 1.9.1 – Impatto acustico

                                                     Frequenza
       Posizione punto di misura              Parametri valutati                     Modalità di registrazione   Reporting
                                                     monitoraggio

          Al perimetro di confine
           P1 – P2: lato nord
                               Livello di rumore ambientale
             P3: lato ovest
                              Livello di immissione specifica
            P4 – P5: lato sud
             P6: lato est
                                                       Triennale     Relazione a firma di TCA     SI
                               Livello di rumore ambientale e
           Recettori abitativi:
                                     residuo
            R1: lato ovest
                                 Livello differenziale
             R2: lato sud
                                      (*)


(*): In facciata ai recettori




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2 – PIANO DI GESTIONE

2.1 – Formazione/aggiornamento del personale
La tabella che segue riporta i principali argomenti del programma di formazione e aggiornamento del personale
dell’impianto.
                                              Frequenza      Modalità di
  n.                   Argomento                                         Reporting
                                              svolgimento     registrazione
     Illustrazione pericoli e comportamenti da adottare per contrastare gli
  1
     incidenti sul lavoro e le malattie
  2   Esposizione a polveri, gas, rumori o situazioni insalubri
  3   Istruzione del personale sulle procedure, comportamenti e uso DPI
     Illustrazione delle principali norme di gestione e legislative inerenti la
  4                                            Annuale     Registro formazione    NO
     gestione dell’impianto
     Procedure di emergenza ambientale concernenti le attività in caso di
  5   spandimento di rifiuti durante le operazioni di carico e scarico e le attività
     antincendio
     Procedure di ricevimento e trattamento rifiuti in impianto, con riferimento
  6
     agli aspetti ambientali e di sicurezza


2.2 – Controlli e manutenzioni
La tabella che segue riporta i principali interventi di controllo e manutenzione ordinaria previsti sulle perse sezioni
impiantistiche.




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                                        Frequenza         Modalità di     Reporting
  Sezione di Impianto    Tipologia di intervento/controllo                                  (*)
                                      intervento/controllo      registrazione
             Verifica visiva tenute di pompe, agitatori
             ed in generale connessioni alla vasca di
             accumulo, manutenzione programmata          giornaliero
             secondo specifica del costruttore
             manutenzione correttiva dei guasti.
             Controllo tenuta idraulica della vasca di
   SEZIONE DI     accumulo tramite calcolo del bilancio di                    Schede interne e
 ACCUMULO RIFIUTI                                continuo        registro controlli/
             massa quantità introdotte – quantità                                  NO
   CONFERITI      prelevate + quantità presente                          manutenzioni
  (IN INGRESSO)                                              impianti
             Verifica di taratura delgi strumenti
                                        bimestrale
             rilevatori di perdite di biogas.

             Verifiche funzionale e di taratura degli
             strumenti di misura dei parametri            annuale
             idraulici, termici, elettrochimici.

             Verifica visiva tenute delle pompe
             agitatori ed in generale connessioni alla
             vasca, manutenzione programmata            giornaliero
             secondo specifica del costruttore
             manutenzione correttiva dei guasti.
             Verifica visiva tenute di pompe, agitatori
             ed in generale connessioni alla vasca,
             manutenzione programmata secondo           giornaliero
             specifica del costruttore manutenzione
             correttiva dei guasti.
    SEZIONE DI     Verifiche funzionale e di taratura degli                    Schede interne e
   DIGESTIONE     strumenti di misura dei parametri           bimestrale       registro controlli/
   ANAEROBICA     idraulici, termici, elettrochimici.                                  NO
                                                     manutenzioni
    (PER OGNI
             Verifica di taratura degli strumenti                        impianti
   DIGESTORE)                                 mensile
             rilevatori di perdite di biogas.
             Verifica della concentrazione di sostanza
             secca in ognuno dei digestori tramite
                                       2 volte/settimana
             prelievo ed essiccamento su
             termobilancia.
             Verifica della concentrazione di sostanza
             volatile in ognuno dei digestori tramite       settimanale
             prelievo ed analisi di laboratorio.
             Verifica dei report prodotti dal sistema di
                                        giornaliero
             automazione
             Verifica visiva tenute di pompe e
             connessioni ad ognuno dei flottatori,
             manutenzione programmata secondo           giornaliero
             specifica del costruttore manutenzione
             correttiva dei guasti.
             Verifica visiva di limpidezza della
                                      giornaliero/ quando
             frazione liquida/verifica di concentrazione
                                      visivamente si rileva
             di sostanza secca sospesa nella frazione                    Schede interne e
                                         torbidità
   SEZIONE DI     liquida                                    registro controlli/
                                                                 NO
   FLOTTAZIONE     Verifica di efficienza del sistema di                      manutenzioni
             separazione di fase tramite misura                         impianti
                                         continuo
             volumetrica del fango separato, e calcolo
             automatico programmato su PLC.
             Verifica di disponibilità dell’agente
             flocculante al preparatore ed eventuale        giornaliero
             integrazione
             Verifica dei report prodotti dal sistema di
                                        giornaliero
             automazione
    SEZIONE DI     Verifica visiva tenute di pompe, agitatori      giornaliero       Schede interne e    NO
   TRATTAMENTO     ed in generale connessioni, manutenzione                   registro controlli/
    DIGESTATO     programmata secondo specifica del                        manutenzioni



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                      Domicilio fiscale: Palazzo Godi – Nievo, Contrà Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
                      Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net

                                        Frequenza         Modalità di     Reporting
  Sezione di Impianto    Tipologia di intervento/controllo                                  (*)
                                      intervento/controllo      registrazione
             costruttore, manutenzione correttiva dei
             guasti.
             Verifica di taratura degli strumenti di
             rilevazione parametri di processo
                                        settimanale
             dell’impianto di trattamento della frazione
             liquida
             Verifica contenuto di nitrati e nitriti con
                                        giornaliero
             test rapidi
             Verifica contenuto di fosforo con test                      impianto di
                                        giornaliero
             rapidi                                      trattamento
             Prelievo ed esecuzione di analisi di                        digestato
             laboratorio con determinazione di tutti i
             parametri significativi in persi punti del     settimanale
             segmento di trattamento della frazione
             liquida
             Verifica ed eventuale integrazione degli
                                        giornaliero
             additivi
             Verifica dei report prodotti dal sistema di
                                        giornaliero
             automazione
             Verifica visiva tenute, manutenzione
             programmata secondo specifica del
                                        giornaliero       Schede interne e
             costruttore, manutenzione correttiva dei
   IMPIANTO DI     guasti.                                    registro controlli/
  DESOLFORAZIONE                                             manutenzioni      NO
             Verifica di taratura degli strumenti
    BIOGAS                                   mensile         impianto di
             rilevatori di perdite di biogas.
                                                     desolforazione
             Verifica dei report prodotti dal sistema di
                                        giornaliero
             automazione
             Verifica visiva tenute, manutenzione
             programmata secondo specifica del
                                        giornaliero
             costruttore, manutenzione correttiva dei
             guasti.
             Verifica della concentrazione di sostenza
             secca nel sistema di rigenerazione della      2 volte/settimana      Schede interne e
    SEZIONE DI
             soluzione lavante.                              registro controlli/
  PURIFICAZIONE E
             Verifica di taratura deglii strumenti                      manutenzioni      NO
   SEPARAZIONE A                                mensile
             rilevatori di perdite di biogas.                         impianto di
    MEMBRANA
                                                      upgrading
             Verifica efficienza letti di carbone attivo
                                        giornaliero
             (H2S)
             Verifica disponibilità di additivi          giornaliero
             Verifica dei report prodotti dal sistema di
                                        giornaliero
             automazione
             Verifica visiva tenute di pompe,
             compressori ed in generale connessioni,
             manutenzione programmata secondo           giornaliero       Schede interne e
             specifica del costruttore, manutenzione                    registro controlli/
   SEZIONE DI
             correttiva dei guasti.                             manutenzioni      NO
  LIQUEFAZIONE CO2
                                                       impianto
             Verifica disponibilità di additivi          giornaliero
                                                      liquefazione
             Verifica dei report prodotti dal sistema di
                                        giornaliero
             automazione
             Verifica visiva tenute dei compressori e
             delle connessioni, manutenzione
             programmata secondo specifica del           giornaliero       Schede interne e
   SEZIONE DI     costruttore manutenzione correttiva dei                    registro controlli/
  COMPRESSIONE E    guasti.                                     manutenzioni
                                                                 NO
   CONSEGNA                                               impianto di
             Verifica efficienza letti di carbone attivo
   BIOMETANO                                 giornaliero        compressione
             (VOC)
                                                      biometano
             Verifica dei report prodotti dal sistema di
                                        giornaliero
             automazione
   CAPTAZIONE,     Verifica integrità delle strutture, delle       giornaliero       Schede interne e     NO



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                                                  Frequenza          Modalità di    Reporting
        Sezione di Impianto       Tipologia di intervento/controllo                                   (*)
                                                intervento/controllo      registrazione
                     caditoie / eventuali interventi correttivi di
                     ripristino
                     Verifica stato di pulizia / eventuale pulizia    settimanale/giornaliero    registro controlli/
       RACCOLTA E
                                                                manutenzioni
     RILANCIO 1^ PIOGGIA
                     Manutenzione pompe di rilancio acque 1^       come da libretto uso e       impianti
                     pioggia                         manutenzione
           AREE DI       Verifica visiva dei livelli (indicatori di                     Schede interne e
         STOCCAGGIO                                     giornaliero      registro controlli/
                     livello)                                                  NO
       (vasche, serbatoi, bacini                                           manutenzioni aree
         di contenimento)     Verifica assenza perdite e/o trafilaggi           settimanale       di stoccaggio
                     Ispezione visiva stato recinzione /
          RECINZIONI                                     trimestrale           -       NO
                     eventuale ripristino
                                                                 Registro
                                                                interventi di
       PIAZZALE ESTERNO      Verifica stato eventuale pulizia          come da Piano specifico      pulizia e      NO
                                                                manutenzioni
                                                                 piazzali


     AREA PAVIMENTATA        Ispezione visiva stato/eventuale ripristino     come da Piano specifico         /       NO
        ESTERNA



                     Verifica visiva tenute, manutenzione
                                                               Registro controlli
          TORCIA DI       programmata secondo specifica del          secondo libretto d’uso e
                                                                 torcia di     NO (**)
         EMERGENZA        costruttore, manutenzione correttiva dei        manutenzione
                                                                emergenza
                     guasti

(*)
   :     Vengono “reportati”, soltanto se verificatisi, i controlli con esiti negativi, che hanno determinato criticità e/o hanno richiesto interventi/misure
         straordinari. Gli eventuali interventi di manutenzione straordinaria vengono comunque registrati nei rispettivi “quaderni”.
(**)
     :   Viene reportata l’eventuale attivazione della torica per l’eliminazione del biogas a seguito di eventi straordinari.


2.3 – Controllo parametri di processo
Di seguito vengono riportati i principali parametri operativi delle perse sezioni di digestione anaerobica e di
pretrattamento del biogas.

                                              Range       Frequenza      Modalità di
           Sezione             Parametro (*)                                          Reporting
                                             operativo     controllo (?)    registrazione
                            Temperatura             > 5°C       Continuo          NO
                                                       Controllo
                             Livello             <6m                      NO
   Vasca accumulo bioliquidi                                        livello
                                                      Giornaliero /         NO
                              COD             > 30'000 mg/l
                                                      Conferimento
                         Portata alimentazione         < 600 m3/d      Continuo          NO
                                             45°C < T <                    NO
                            Temperatura                       Continuo
                                              55°C
                             pH              6,5 < pH < 7,5     Continuo          NO      NO (**)
           Digestori        Concentrazione di metano nel                                NO
                                              > 48%        Continuo
                            biogas
                                            5 m < H < 6,5     Controllo          NO
                             Livello
                                               m         livello
                          Biogas prodotto              /        Continuo          SI
                      Concentrazione H2S biogas a monte      < 2000 ppm      Continuo          NO
       Pre-trattamento biogas
                      Concentrazione H2S biogas a valle       < 200 ppm      Continuo          NO
         (desolforazione)
                         pH liquido lavaggio           8,5 – 9,5      Continuo          NO
(*)
   : Tutti i parametri vengono registrati ogni 5 minuti.



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(**)
     : Vengono “reportati”, soltanto se verificatisi, gli esiti dei controlli che hanno determinato la necessità di interventi straordinari.

Per quanto riguarda la sezione di “upgrading”, nell’installazione viene utilizzata una linea di separazione e purificazione
del biogas (che viene separato in biometano e anidride carbonica) messa a punto da Pentair/Haffmans, basata sulla
tecnologia a membrane e altamente automatizzata. Nella linea vengono costantemente controllati il grado di purezza e
la composizione degli stream gassosi, umidità, pressione e temperatura, in modo da ottenere prodotti finali (biometano e
anidride carbonica) conformi alle specifiche desiderate (si vedano al riguardo le tabelle 1.4.2 e 1.5.3)

2.4 – Controlli fasi critiche processo di trattamento (depurazione) frazione liquida digestato

Con riferimento alla prescrizione di cui al Parere del Comitato V.I.A. N. 07/2021 allegato alla Determina di esclusione
dalla procedura di V.I.A., riguardante il “monitoraggio dei reflui del depuratore in conseguenza della sensibilità
ambientale rappresentata dallo Scolo Busa”, riveste particolare importanza il controllo delle “fasi critiche” di questo
processo di cui alla tabella che segue.
                                             Tipologia      Frequenza      Modalità di
        Fase critica             Specificazione                                          Reporting
                                             controllo     autocontrollo    registrazione
  Presenza di schiume o di
                                              Visiva      Giornaliera      Registro
torbidità nello scarico finale
Presenza di schiume o strati
  di fango in ossidazione/                                 Visiva      Giornaliera      Registro
    denitrificazione
                            FOAMING
                      (presenza di schiume persistenti)
                             RISING
                       (risalita dei fiocchi di fango)
      Problematiche della             BULKING                                             NO (*)
                     (difficoltà di separazione dei fiocchi      Visiva      Giornaliera      Registro
       sedimentazione
                             di fango)
                        Varie, come per esempio
                       intasamento dello scum box,
                       presenza di olii, grassi, corpi
                            galleggianti
      Emissione di sostanze
     maleodoranti percepibili
                                             Olfattiva      Giornaliera      Registro
       anche all’esterno
        dell’impianto
(*)
   : Vengono “reportati”, soltanto se verificatisi, gli esiti dei controlli che hanno determinato la necessità di interventi straordinari.

L’attività di monitoraggio del processo depurativo non riguarda soltanto i parametri dello scarico finale, bensì anche i
parametri “funzionali” dell’impianto di trattamento con le attività di verifica riportate nella tabella che segue.

                                                   Frequenza        Modalità di
            Parametri funzionali dell’impianto (*)           UM                               Reporting
                                                   autocontrollo      registrazione
             Rapporto di ricircolo dei fanghi              %        Mensile
            Rapporto di ricircolo del mixed liquor             %        Mensile
        Concentrazione di solidi sospesi in vasca di ossidazione      kgSS/m3      Settimanale
        Concentrazione di solidi sospesi nel ricircolo di fanghi      kgSS/m3      Settimanale
                Rapporto SSV/SST                   %        Settimanale    Cartaceo/informatico     NO (**)
         Concentrazione residua di ossigeno in vasca di
                                          mg/l       Giornaliera
                  ossidazione
                                           3
              Indice di Mohlmann (SVI)                cm /g       Settimanale
                 Cloro residuo (***)                mg/l       Settimanale
(*)
   :    Trattasi di parametri operativi di processo; l’unica analisi è quella del Cloro residuo utile al fine della taratura del dosaggio di ipoclorito di
       Sodio; la determinazione di analiti viene fatta allo scarico (tab. 1.7.2: inquinanti monitorati)


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(**)
    :    Vengono “reportati”, soltanto se verificatisi, gli esiti dei controlli che hanno determinato la necessità di interventi straordinari.
(***)
      :  L’analisi del Cloro residuo viene eseguita per tarare il dosaggio di ipoclorito di Sodio da utilizzare per eventuali operazioni di disinfezione da
        attivare all’occorrenza, se e quando necessarie; il periodo di attivazione (dal giorno …… al giorno ……) della disinfezione viene registrato
        specificandone la motivazione; nel report annuale saranno indicati gli eventuali eventi che hanno comportato l’attivazione della disinfezione.

Nella sezione di trattamento finale della frazione liquida del digestato vengono controllati i seguenti parametri:
     ossigeno disciolto nella sezione di nitrificazione (mantenuto > 1 mg/l),
     potenziale redox nella sezione di denitrificazione (mantenuto tra -400 e -150 mV),
     pH nella sezione di denitrificazione (monitorato, ma non regolato automaticamente perché il digestato presenta
     normalmente un pH alcalino; in linea generale per sezioni di nitrificazione-denitrificazione le condizioni di
     optimum corrispondono a pH > 7,2)

2.5 – Gestione emergenze
La tabella che segue di riferisce alla gestione di:
• anomalie tecniche (sono le anomalie più gravi che possono avere un significativo effetto sul funzionamento
 dell’impianto e per il sito) con conseguenze reali e presunte;
• emergenze ambientali che possono riguardare il sito di A.F. Bioenergie s.r.l. e derivanti da:
- incendio,
- incidenti durante il conferimento,
- sversamenti e dispersioni.

                                     Controllo     Frequenza
                                                           Modalità di
        Anomalia       Conseguenza possibile        preventiv     esecuzione                      Reporting
                                                          registrazione
                                       o       formazione
        Sversamenti e
                     Inquinamento e odori         SI       annuale
        dispersioni
        Incidente
                    Spandimento di rifiuti
         durante il                          SI       annuale     Registrazione cartacea o
                       liquidi                              informatica di:
        conferimento
                                                         formazione            In caso di
         Anomalie         Fermo impianto;                            non conformità          anomalia
         tecniche       dispersione di emissioni        SI       annuale      azioni correttive attua-
        degli impianti        nell'ambiente                             te

                     Fermo impianto;
         Incendio      dispersione nell'ambiente di       SI       annuale
                        rifiuti


In caso di anomalie che comportino l’accensione della torcia, nel report annuale verranno indicate date e ore di
funzionamento.




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3 – INDICATORI DI PRESTAZIONE

Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance

                                                               Reportin
    Indicatore e sua descrizione          Modalità di calcolo                 U.M.
                                                                 g

                         Produzione annua di biometano /
     Produzione di biometano                                     St m3/t
                       quantitativo annuo di matrici in ingresso

      Produzione di anidride       Produzione annua di anidride carbonica /
                                                     kg CO2/t
         carbonica             quantitativo annuo in ingresso

    Consumo di energia elettrica      Consumo annuo di energia elettrica /
                                                      KWh/t
      (importata dalla rete)       quantitativo annuo di matrici in ingresso

      Consumo di metano           Consumo annuo di metano /
                                                      St m3/t        SI
      (importato dalla rete)       quantitativo annuo di matrici in ingresso

                        Volume annuo di acque scaricate /
     Scarico acque industriali                                     m3/h
                       quantitativo annuo di matrici in ingresso

      Consumo di reagenti /    Consumo annuo di reagenti/additivi per la depurazione /
                                                       kg/t
     additivi per la depurazione     quantitativo annuo di matrici in ingresso

      Produzione di fango /     Quantitativo annuo di fanghi disidratati prodotti /
                                                       kg/t
      digestato disidratato      quantitativo annuo di matrici in ingresso




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