copia_dd_2023_67-2.pdf
Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0002617 del 23/01/2023 - Pag. 1 di 18
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
Determinazione Dirigenziale N° 67 DEL 18/01/2023
AREA TECNICA
SERVIZIO AMBIENTE
DIRIGENTE/RESPONSABILE: Filippo Squarcina
OGGETTO: OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE
INTEGRATA AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO
AVICOLO (POLLI DA CARNE)
INSTALLAZIONE: STRAGLIOTTO MARIO
UBICAZIONE: VIA CAMPAGNOLA 74 , ROSA'
AUTORIZZAZIONE N. 09/2022
COPIA CONFORME PROVVEDIMENTO
Titolo: Copia Conforme
Note:
Documenti Presenti:
Titolo Nome File Formato Data
Impronta
TESTO ATTO DD_2023_67.odt AT - ATTO 18/01/2023
900262742D84821FA84210BEBBB6EBE792D73D12ED328E48B18C453F4FDCDD44
NON FIRMATO -
stragliotto 74 prescrizioni + stragliotto 74 prescrizioni + INF - DOCUMENTO 17/01/2023
PMC.odt PMC.odt INFORMATICO
02B1AE6AA7E96F1CBD266A6D764E88C566B829A1C67E4BF0AE814C7053F5F2C0
NON FIRMATO -
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PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINA N° 67 DEL 18/01/2023
AREA TECNICA
SERVIZIO AMBIENTE
OGGETTO: OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE
INTEGRATA AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO
AVICOLO (POLLI DA CARNE)
INSTALLAZIONE: STRAGLIOTTO MARIO
UBICAZIONE: VIA CAMPAGNOLA 74 , ROSA'
AUTORIZZAZIONE N. 09/2022
IL DIRIGENTE
Vista la domanda di riesame pervenuta agli atti con nota prot.n. 23075 del 28/05/2021, da parte di Stragliotto
Mario. con sede in Via Campagnola 74, in comune di Rosà e relativa all'attività di allevamento avicolo
(polli da carne).
Dato atto che tale attività risulta, per tipologia e attività, compresa nelle categorie di attività industriali di cui
all'allegato VIII della parte seconda del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., con codice 6.6.a.
Rilevato che, ai sensi dell'29-quater c. 3 del D.lgs. 152/2006, lo scrivente Servizio ha dato comunicazione di
avvio procedimento con nota agli atti prot. n.26988 in data 23/06/2021 e contestualmente ha indetto una
conferenza semplificata e in modalità asincrona ai sensi dell’art. 14 bis della L. 241/1990 chiedendo agli Enti
coinvolti dal procedimento di esprimere il proprio parere entro 30 giorni.
Considerato che secondo quanto richiesto dallo scrivente Servizio con nota prot. n41367 del 28/09/2022 la
documentazione è stata integrata con nota prot. n.3135 del 27/01/2022.
Visto l’esito del sopralluogo effettuato da personale della Provincia e di ARPAV presso l’installazione in data
07/04/2022.
Considerata la nota pervenuta da Arpav agli atti con prot. 40602 del 06/10/2022, con cui richiedeva alla ditta
chiarimenti/integrazioni sul PMC presentato e la successiva richiesta di integrazioni di questa
Amministrazione, agli atti con prot. 41413 del 11/10/2022.
Vista la nota, agli atti con prot.45592 del 10/11/2022 con cui la ditta ha trasmesso quanto richiesto.
Considerato che il parere sul PMC è quindi da intendersi favorevole.
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
dell'installazione e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali pareri,
nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per l'autorizzazione dell'intervento e che
quanto riportato nel presente provvedimento risponde all'esigenza normativa di rendere disponibile quanto
previsto dal comma 13 dell'articolo 29-quater del D.lgs. 152/2006.
Visti:
- il D.lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 “norme in materia ambientale”, che alla parte seconda, titolo III bis, tratta
dell'Autorizzazione Integrata Ambientale;
- il D.M. 29 gennaio 2007, recante “Emanazione di linee guida per l’inpiduazione e l’utilizzazione delle
migliori tecniche disponibili, in materia di allevamenti, macelli e trattamento di carcasse, per le attività
elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;
- il decreto ministeriale 24/04/2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle
istruttorie ed ai controlli previsti dal Decreto Legislativo 18 febbraio 2005, n.59”, la Deliberazione della
Giunta n. 1519 del 26 maggio 2009 che costituisce attualmente l'atto di riferimento in materia e la delibera
della Giunta Provinciale n. 200/41230 quale atto di indirizzo per l’applicazione delle tariffe per
l’Autorizzazione Integrata Ambientale. La tariffa istruttoria è stabilita in euro 693,00. La ditta ha provveduto
in merito, trasmettendo la relativa documentazione con nota agli atti con prot. 1639 del 16/01/2023.
- la L.r. n. 26 del 16 agosto 2007 “Modifiche alla legge regionale 16 aprile 1985, n. 33, "Norme per la tutela
dell'ambiente" e successive modificazioni, ai fini dell'attuazione del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n.
59 "Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate
dell'inquinamento"”;
- le Deliberazioni della Giunta regionale n. 668 del 20 marzo 2007 “D. Lgs 18 febbraio 2005 n. 59 –
Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – Modalità di
presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti soggetti all’autorizzazione integrata
ambientale – Approvazione della modulistica e dei calendari di presentazione delle domande previsti dall’art.
5 comma 3 del D. Lgs n. 59/2005”, n. 1105 del 28 aprile 2009 “D. lgs 18 febbraio 2005 n. 59 – LR 16 agosto
2007, n. 26. Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione dell’inquinamento. Approvazione
Linee Guida per la valutazione della domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per gli
allevamenti zootecnici e del Piano Monitoraggio e Controllo (PMC)”, n. 1100 del 31 luglio 2018
“Approvazione delle Linee guida per il riesame delle Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA) allevamenti
a seguito delle nuove disposizioni comunitarie approvate con Decisione di esecuzione (UE) 2017/302 “BAT
Conclusions””;
Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.2 del 07/03/2022 con la quale è stato appro-
vato il Bilancio di Previsione 2022-2024;
Richiamato il PEG - Piano esecutivo di gestione - 2022/2024 approvato con Decreto presidenziale
n. 18 del 14/03/2022;
DETERMINA
1. rilasciare a Stragliotto Mario , relativamente all'attività di allevamento avicolo (polli da carne), con
sede in Via Campagnola 74, in comune di Rosà (VI), l’Autorizzazione Integrata Ambientale n.
09/2022 allegata alla presente Determinazione, con prescrizioni, che ne costituisce parte integrante e
sostanziale, di cui al D.lgs. 152/2006 e alla L. 241/1990 e s.m.i.;
2. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente provvedimento sul
sito di questa Provincia;
3. di trasmettere il presente provvedimento a Stragliotto Mario., al Sindaco del Comune di Rosà, al
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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Direttore del Dipartimento Provinciale ARPAV di Vicenza, al Direttore del Dipartimento di
Prevenzione dell’Azienda ULSS n. 7, al Comando Vigili del Fuoco di Vicenza, al consulente della
ditta.
4. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art. 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012);
5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line;
6. il presente provvedimento rispetta il termine previsto dal Regolamento sui procedimenti ammi -
nistrativi di competenza della Provincia di Vicenza (Determinazione del Segretario Generale n.
256 del 26/02/2021)
AVVERTE CHE
La presente Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi dell'art. 29-quater del D.Lgs. 152/2006,
ha validità 10 anni e sostituisce le autorizzazioni ambientali settoriali di cui all'allegato IX, parte seconda
del D.Lgs. 152/2006:
- Autorizzazione alle emissioni in atmosfera.
Sei mesi prima della scadenza il gestore dovrà inviare una domanda di rinnovo, corredata da una relazione
contenente un aggiornamento delle informazioni di cui all'art.29-ter c.1 del D.Lgs. 152/2006. Fino alla
pronuncia dell'autorità competente il gestore potrà continuare l'attività sulla base della precedente
Autorizzazione.
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo Regionale per il
Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto, ovvero in
alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento della
comunicazione del presente atto.
La documentazione oggetto dell'istruttoria è visionabile presso il Servizio Ambiente – della Provincia di
Vicenza, Contrà Gazzolle n. 1 Vicenza.
Rimane in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta, autorizzazioni e
assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività di allevamento.
Nell'ipotesi di cessazione dell'attività il gestore dovrà trasmettere alla Provincia di Vicenza un piano di
dismissione dell'installazione e, in caso di necessità, il sito stesso dovrà essere ripristinato ai sensi della
normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale; eventuali modifiche impiantistiche o
variazioni nella titolarità dell'installazione dovranno essere preventivamente comunicate alla Provincia di
Vicenza che procederà ai sensi dell'art. 29-nonies D.lgs. 152/2006.
In caso di inosservanza alle prescrizioni riportate nell'allegato A al presente provvedimento, di cui forma
parte integrante e sostanziale, troveranno applicazione l'art. 29-decies c. 9 e l’art. 29-quattuordecies del
D.lgs. 152/2006.
In relazione al Piano di Monitoraggio e Controllo l'ARPAV prevede, nell'arco di validità dell'Autorizzazione
Integrata Ambientale, l'esecuzione di un'ispezione ambientale integrata con oneri a carico del gestore;
qualora la Provincia ne rilevasse la necessità potrà comunque disporre controlli aggiuntivi ai sensi dell'art.
29-decies c. 4 del D.lgs. 152/2006.
Sottoscritta dal Dirigente
Filippo Squarcina
con firma digitale
Responsabile del Procedimento: EDOARDO TOBALDO
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA
SERVIZIO AMBIENTE
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
STRAGLIOTTO MARIO
AUTORIZZAZIONE N. 09/2022
Oggetto: Riesame Autorizzazione integrata ambientale (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. - L.R. 26/2007)
SOGGETTO PROPONENTE: STRAGLIOTTO MARIO
SEDE LEGALE E OPERATIVA: VIA CAMPAGNOLA 74 , IN COMUNE DI ROSA’ (VI)
TIPOLOGIA IMPIANTO: Allevamento avicolo.
MOTIVAZIONE A.I.A.: allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., codice 6.6.a
“Allevamento intensivo di pollame con piu' di 40000 posti pollame”
1 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
La ditta deve gestire l’allevamento intensivo di pollame (polli da carne) – della potenzialità di 90.000 per
ciclo – in conformità alle seguenti prescrizioni:
A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione dovrà essere
effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e integrazioni,
applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche che gestionali, secondo quanto previsto
dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007 del Ministero dell’Ambiente) e regionali
(deliberazione della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile 2009 e DGRV 1100 del 31-07-2018).
B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella documentazione
presentata alla Provincia.
C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà ottemperare
a tutti gli obblighi previsti dal decreto n.5046 del 25/02/2016 del Ministero delle Politiche agricole e
forestali, nonché deliberazione della Giunta regionale n. 1835 del 25/11/2016.
D –Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere tempestivamente
comunicati.
E -La ditta dovrà provvedere alla raccolta delle acque di disinfezione dei mezzi in pozzetto coperto e
chiuso. Tali acque dovranno essere smaltite come rifiuto , una volta l’anno tramite una ditta specializzata.
Anche l’acqua di svuotamento dell’impianto di raffrescamento dovrà essere smaltita come rifiuto tramite una
ditta specializzata.
F- la ditta dovrà dismettere il pozzo perdente relativo alle acque dei piazzali. Dovrà essere trasmessa alla
Provincia e ad Arpav una relazione entro 30 giorni in cui siano esplicitate le modalità in cui tale scarico è
stato reso non più operativo.
La ditta dovrà mantenere in ogni caso pulite le le aree oggetto di dilavamento e in particolar modo le aree
soggette alla ricaduta del pulviscolo adiacente l’uscita dei ventilatori estrattori.
G – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale nei modi
e tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 2 della presente
Autorizzazione.
Al di fuori del Piano di Monitoraggio e Controllo la ditta dovrà provvedere alla gestione delle coperture in
cemento amianto con le modalità previste dalla DGRV 265/11, al fine di definire/attuare eventuali azioni di
monitoraggio o bonifica.
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G – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente operative
entro il 31/12/2017 e il report annuale di cui sotto redatto a partire da gennaio 2023.
H – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non oggetto di
report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per tutta la durata
dell’Autorizzazione integrata ambientale.
I – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e comunicarli
annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del Piano di monitoraggio e
controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
L – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 aprile di ogni
anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autorizzazione integrata
ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predisposta dalla Regione Veneto e
ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale PIAVE – piave.regione.veneto.it). Per la
compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe del Settore primario della Regione Veneto, la
costituzione e validazione o eventuali aggiornamenti del fascicolo aziendale presso la competente struttura
periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assistenza agricola (CAA) e l'autorizzazione all’accesso ai
servizi del Sistema informativo del Settore primario (SISP).
Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elettronica certificata
(PEC) il file del report per certificare l’avvenuta compilazione. Medesimo report va trasmesso anche
ad ARPAV e ai comuni interessati (ovvero dove ha sede dell'impianto e dove vengono effettuati gli
spargimenti agronomici) ai sensi dell'art.29 sexies c.6 D.Lgs. 152/2006.
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2 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
Si riporta di seguito il Piano di monitoraggio e controllo proposto dalla ditta, integrato con le modifiche di
ARPAV al fine di renderlo conforme a quanto prescritto dall’allegato C alla deliberazione della Giunta
regionale n. 1100 del 31-07-2018.
QUADRO SINOTTICO
AUTORITA’ DI AUTORITA’ DI
GESTORE GESTORE
CONTROLLO CONTROLLO
FASI
Ispezioni Campionamenti/ana
Autocontrollo Reporting
programmate lisi
1 COMPONENTI AM BIENTALI
1.1 Materie prime e prodotti
1.1.1 Materie prime Alla ricezione Annuale X
1.1.2 Altre materie prime Alla ricezione Annuale X
1.1.3 Prodotti finiti A fine ciclo Annuale X
1.1.4 Stoccaggi Annuale Annuale X
1.2 Risorse idriche
1.2.1 Risorse idriche Annuale Annuale X
1.3 Consumo energia
1.3.1 Energia/combustibili Annuale Annuale X
1.4 Azoto e Fosforo escreti
1.4.1 Azoto escreto Annuale Annuale X
1.4.2 Fosforo escreto Annuale Annuale X
1.5 Emissioni in Aria
Stima emissioni
1.5.1.1 Annuale Annuale X
ammoniaca totali
Stima emissioni
1.5.1.2 Annuale Annuale X
ammoniaca per capo
Secondo piano
Emissioni odori,
1.5.2 gestione od Annuale X X
polveri e sonore
autorizzazione
Stima emissioni
1.5.2.1 Annuale Annuale X
polveri
1.5 Emissioni in Aria
Stima emissioni
1.5.3 Annuale X
intero processo
Stima emissioni
1.5.3.1 Annuale Annuale X
diffuse
1.6 Emissioni in acqua
(Solo in presenza di impianto di depurazione o scarichi autorizzati ai sensi della
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normativa vigente)
1.6.1 Punti di scarico Non pertinente
1.6.2 Inquinanti monitorati Non pertinente
Suolo/sottosuolo
1.7
(Acque di falda monitorate solo per i casi previsti )
1.7.1 Acque di falda Non pertinente
Emissione di Rifiuti
1.8
(Solo per i casi previsti)
Controllo rifiuti
1.8.1 Annuale Annuale X
pericolosi
Controllo rifiuti non
1.8.2 Annuale Annuale X
pericolosi
2 GESTIONE IMPIANTO
2.1 Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli
Sistemi di controllo
2.1.1 delle fasi critiche del NO NO X X
processo
Interventi di
2.1.2 manutenzione Annuale NO X
ordinaria
2.1.3 Aree di stoccaggio Annuale NO X
3 INDICATORI PRESTAZIONE
3.1 Monitoraggio degli indicatori di performance
3.1.1 Monitoraggio Annuale X X
1 – COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 - Consumo materie prime e prodotti
Tabella 1.1.1 - Materie prime (alimenti)
Modalità Fase di UM UM UM Frequenza
Denominazione Fonte dato
stoccaggio utilizzo (Azoto) (Fosforo) autocontrollo
Alime Mangi Alimentazi t/anno t/anno t/anno Contabilità
Silos Alla ricezione
nti me one (1) (2) (2) aziendale
(1) Gli alimenti sono indicati come quantità.
(2) Gli alimenti sono indicati come Azoto e Fosforo somministrati ricavando i dati dalle schede
tecniche, da cartellino o da analisi su campioni rappresentativi.
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Tabella 1.1.2 - Altre materie prime
Denominazione Modalità Fase utilizzo UM Frequenza Fonte dato
stoccaggio autocontrollo
Detergenti/disinfettanti Locale chiuso Pulizia fine t/anno Alla ricezione Contabilità
ciclo aziendale
Farmaci/medicinali Nessun Stabulazione t/anno Alla ricezione Registro
stoccaggio veterinario
Pulcini Capannoni Stabulazione t/anno Alla ricezione Contabilità
aziendale
Additivi per l’acqua di Locale chiuso Pulizia t/anno Alla ricezione Contabilità
abbeveraggio aziendale
Lettiera Deposito Stabulazione t/anno Alla ricezione Contabilità
aziendale
Tabella 1.1.3 - Prodotti finiti
Peso
Denominazio Frequenza
Processo unitari UM Fonte del dato
ne autocontrollo
o
Potenzialità
Al rilascio
massima Unità Unità/anno Autorizzazione
Autorizzazione
allevamento
Numero capi in
Unità Unità/anno All’accasamento Contabilità aziendale
entrata
Numero capi in All’arrivo a Contabilità aziendale
Unità Unità
Stabulazione uscita destinazione
Avicoli da
carne Capi mediamente
Unità Unità/anno Annuale Contabilità aziendale
presenti
Peso (vivo Contabilità aziendale
kg kg/anno Annuale
venduto)
Numero cicli Contabilità aziendale
Numeri cicli Annuale
/anno
Durata ciclo gg Giorni Fine ciclo Contabilità aziendale
Capi Unità Unità/anno A fine ciclo Contabilità aziendale
Capi
deceduti
Peso kg Kg/anno Al ritiro Contabilità aziendale
Effluenti di Contabilità aziendale
Palabili m³ / anno Annuale
allevamento
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Tabella 1.1.4 – Stoccaggi
Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda per i materiali
non palabili
Ubicazione Tipologia vasche Sup H Volume Anno copertura (Indicare tipologia
(mq) (m) (m3) copertura)
Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda per i materiali
palabili
Ubicazione Tipologia vasche Sup H Volume Anno copertura (Indicare tipologia
(mq) (m) (m3) copertura)
Rosà – Via Lettiera 8064 0,15 907 1970 Copertura
campagnola 74 permanente rigida
Tabella 1.1.5 – Identificazione mezzi utilizzati per lo spandimento degli effluenti zootecnici
Tipo attrezzatura Targa o matricola Titolo possesso
Non pertinente visto che non si eseguono spandimenti.
Nel caso in cui in futuro vengano previsti spandimenti agronomici, i dati dei mezzi adibiti al
trasporto dei reflui zootecnici verranno inseriti nella Comunicazione per l’utilizzazione agronomica
degli effluenti di allevamento e/o nei DDT ai sensi della normativa vigente.
1.2 - Consumo risorse idriche
Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
Tipologia di Frequenza
Fase di utilizzo UM Fonte del dato
approvvigionamento autocontrollo
Acquedotto Stabulazione mc/a annuale riepilogo bollette
Pozzo Stabulazione mc/a annuale Contatore
1.3 - Consumo energia/combustibili
Tabella 1.3.1 – Energia/combustibili
Frequenza
Descrizione Tipologia UM Fonte del dato
autocontrollo
Energia importata da
Energia elettrica MWh/a annuale Riepilogo bollette
rete esterna
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Acquisto Gasolio t/a annuale Riepilogo fatture
Gas petrolio annuale Riepilogo fatture
Acquisto t/a
liquefatti (Gpl)
1.4 – Azoto e Fosforo escreti
L’azoto e il fosforo escreti si possono determinare (con frequenza almeno annuale) con una delle
seguenti possibilità:
a) con calcolo mediante bilancio di massa, sulla base dell’apporto di alimenti, del contenuto di
proteina grezza della dieta, del fosforo totale e della prestazione degli animali. I contenuti di
proteina grezza e di fosforo totale degli alimenti possono essere calcolati mediante:
in caso di fornitura esterna: con la documentazione di accompagnamento.
in caso di autoproduzione: mediante campionamento dei composti alimentari provenienti da
silos o dal sistema di alimentazione per analizzare il contenuto totale di fosforo e proteina
grezza o, in alternativa, nella documentazione di accompagnamento o utilizzando valori
standard per il contenuto totale di fosforo e proteina grezza nei composti alimentari.
c) mediante metodologia di calcolo dell’azoto e del fosforo riportati nell’allegato D alla DGR
n. 2439 del 7 agosto 2007, “Bilancio Aziendale dell’azoto e del fosforo negli allevamenti”
reso disponibile su apposito supporto informatico dalla Giunta regionale del Veneto.
La quantità di azoto e fosforo escreto/posto animale/anno, dovrà essere ricompreso nell’intervallo
sotto riportato.
Tab.1.4.1 – Azoto totale escreto annuale associato alla BAT.
Categoria animale Azoto escreto totale Kg Azoto escreto/posto
(Kg azoto/anno) animale/anno
Polli da carne
A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di azoto escreto devono essere ricomprese nell’intervallo
sottoriportato
Categoria animale Azoto totale escreto (1) (2) associato a BAT (kg azoto-
escreto/posto animale/anno)
Polli da carne 0,2 – 0,6
l’azoto totale escreto associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte le specie di pollame
il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
Il limite superiore dell’intervallo è associato all’allevamento di tacchini maschi.
Tab.1.4.2 – Fosforo totale escreto annuale associato alla BAT.
Categoria animale Fosforo escreto totale Fosforo escreto
(Kg P2O5/anno) (Kg P2O5 capo/anno)
Polli da carne
A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di fosforo escreto devono essere ricomprese nell’intervallo
sottoriportato
Categoria animale Fosforo totale escreto (1) (2) associato a BAT (kg P2O5
escreto/posto animale/anno)
Polli da carne 0,05 – 0,25
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• il fosforo totale escreto (in forma di ossido) associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte
le specie di pollame.
• Il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
1.5 – Emissioni in aria
1.5.1 – Emissioni di ammoniaca
Le emissioni in aria di un allevamento sono sempre da considerare di tipo“diffuso”anche se vi sono
camini che convogliano l’aria dalle strutture di stabulazione.
L’attuale tecnologia non permette generalmente di quantificare analiticamente queste emissioni
diffuse di conseguenza, è importante stimare almeno le emissioni principali, quali l’ammoniaca.
Questa stima verrà effettuata mediante:
b) fattori di emissione (es. BAT Tool/CRPA);
La quantità di emissioni di ammoniaca (Kg NH3/posto animale/anno) associate alle migliori
tecniche disponibili provenienti da ciascun ricovero zootecnico per le varie tipologie di animali,
dovrà essere ricompreso nell’intervallo sotto riportato.
Tab. 1.5.1.1 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento
Tipologia animali kg NH3/totale kg kg kg
NH3/ricovero NH3/stoccaggio NH3/spandimento
Polli da carne Non pertinenti Non pertinenti
Tab. 1.5.1.2 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento per capo anno
Tipologi kg kg kg kg
a NH3/totale/post NH3/ricovero/post NH3/stoccaggio/post NH3/spandimento/pos
animali o animale/anno o animale/anno(1) o animale/anno to animale/anno
Polli da Non pertinenti Non pertinenti
carne
Polli da carne con peso finale fino a 2,5 Kg.
0,01 – 0,08(2)
Per gli impianti esistenti che usano un sistema di ventilazione forzata e una rimozione infrequente dell’effluente (in caso di
lettiera profonda con fossa profonda per gli effluenti di allevamento), in combinazione con una misura che consenta di
realizzare un elevato contenuto di materia secca nell’effluente, il limite è 0,25 kg NH 3/posto animale/anno.
Può non essere applicabile ai seguenti tipi di pratiche agricole: estensivo al coperto, all’aperto, rurale all’aperto e rurale in
libertà, a norma delle definizioni di cui al regolamento (CE) n. 543/2008 della Commissione, del 16 giugno 2008, recante
modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda le norme di
commercializzazione per le carni di pollame (GU L 157 del 17.6.2008, pag. 46). Il valore più basso dell’intervallo è
associato all’utilizzo di un sistema di trattamento aria.
1.5.2 – Emissioni di odori, polveri e sonore
A) Emissioni di odori
Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
azioni/misurazioni effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
B) Emissioni di polveri
Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
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azioni/misurazioni effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
Ricordando che le emissioni di polveri provenienti da ciascun ricovero zootecnico sono dei
contaminanti che possono influenzare sia la respirazione degli animali che quella degli operatori
agricoli, il monitoraggio si ottiene applicando con frequenza annuale:
1. stima mediante i fattori di emissione (es. INEMAR).
Tab. 1.5.2.1– Stima emissioni Polveri provenienti dal ricovero zootecnico
Tipologia animali kg PM10/totale kg PM10/posto
animale/anno
Polli da carne
C) Emissioni sonore
In merito alle emissioni di rumore, ove pertinenti a seguito della BAT 9, dovrà essere prevista una
valutazione previsionale di impatto acustico redatta da un tecnico abilitato e l’attuazione di un Piano
di gestione del rumore, come parte del Sistema di Gestione Ambientale.
Qualora l’inquinamento acustico presso i recettori sensibili sia probabile o comprovato si dovrà
mettere in atto un protocollo per il monitoraggio.
1.5.3 – Stima emissioni provenienti intero processo
Tabella 1.5.3.1 – Stima delle emissioni diffuse.
Metodo applicato Frequenza di
Parametro/ inquinante Provenienza Emissioni totali Reporting
per il calcolo autocontrollo
Metano – CH4 stabulazione DM 29/01/2007 Annuale t/anno Annuale
Protossido di azoto – N2O stabulazione ANPA-CTN-ACE Annuale t/anno Annuale
Rumori -- -- -- -- --
Odori Impianto -- Annuale -- Annuale
Altri -- -- -- -- --
Si specifica che il calcolo generato con il software BAT-tool, sviluppato da CRPA su incarico della
Regione Emilia-Romagna nell’ambito del progetto PREPAIR, costituisce un primo modulo di
calcolo delle emissioni di ammoniaca (e, con modalità semplificata, di protossido d’azoto e metano)
dagli allevamenti suini ed avicoli.
Si fa presente che il manuale dei fattori di emissione nazionali del Centro Tematico Nazionale
Atmosfera Clima ed Emissioni in Aria (ANPA-CTN-ACE) di gennaio 2002 indica come Fattore di
Emissione proprio quello indicato dal CRPA nel 2000.
Di conseguenza non si ritiene errato utilizzare proprio il software BAT-Tool anche per la stima di
metano e protossido di azoto oltre che dell’ammoniaca, anche per il fatto che utilizza fattori di
Emissione sempre aggiornati.
Il gestore attuerà indagini relative alla diffusione di odori e rumori in autocontrollo con successivo
reporting soltanto nel caso in cui l’impatto presso i recettori sensibili sia comprovato e comporti
criticità.
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1.5.4 – Emissioni convogliate
Non pertinente vista l’assenza di emissioni convogliate
Tabella 1.5.4.1 – Emissioni in aria. Punti di emissione (in caso di emissioni convogliate)
Emissioni convogliate non pertinenti.
Tabella 1.5.4.2 – Emissioni in aria. Inquinanti monitorati per le emissioni in atmosfera (emissioni convo-
gliate) – Parametri indicativi.
Emissioni convogliate non pertinenti
1.6 – Emissioni in acqua
Tabella 1.6.1 – Scarichi
Scarichi non presenti.
Tabella 1.6.2 – Inquinanti monitorati – Parametri indicativi
Scarichi non presenti.
1.7 – Suolo e sottosuolo
Lagoni non presenti.
Tabella 1.7.1 – Suolo e sottosuolo. Monitoraggio acque di falda
Emissioni nel suolo non pertinenti.
1.7.2 – Terreni
Tutti gli allevamenti soggetti all’Autorizzazione Integrata Ambientale hanno l’obbligo di presentare
all’Autorità competente, la Comunicazione, in quanto produttori e/o utilizzatori di azoto, con
l’eventuale Piano di Utilizzazione Agronomica degli effluenti di allevamento se c’è l’uso
agronomico, a valenza annuale o quinquennale, a seconda della specifica disciplina regionale.
Nell’ambito del procedimento autorizzatorio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale si prende
atto della Comunicazione, corredata o meno dal PUA in base alle disposizioni regionali, presentata
dall’allevamento; nel caso di nuovo impianto l’invio della Comunicazione dovrà essere effettuato
prima dell’inizio della produzione.
Nell’ambito del controllo integrato ARPAV esegue sempre un controllo analitico dei terreni nel caso
di utilizzo agronomico degli effluenti.
La ditta dovrà effettuare un controllo analitico dei terreni soggetti a utilizzo agronomico degli
effluenti nel corso della validità dell'autorizzazione.
Se in azienda sono presenti serbatoi interrati contenenti gasolio, dovranno essere svolti i controlli
per ogni serbatoio.
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1.8 – Rifiuti
I rifiuti prodotti in allevamento si configurano come rifiuti speciali (esclusi gli effluenti di
allevamento e tutti i materiali da essi derivati dopo trattamento qualora destinati all’utilizzo
agronomico) e bisogna descriverne la gestione all’interno dell’impianto produttivo
indicando le eventuali operazioni di smaltimento o recupero affidato a terzi.
Per quanto riguarda i registri di carico e scarico per i rifiuti speciali pericolosi e per i rifiuti
speciali non pericolosi si applica l’art. 190 del d.lgs. 152/2006.
Nel Report annaule saranno dichiarati tutti i rifiuti prodotti dalla ditta , comprensivi della
quantità conferitra con relativa unità di misura , anche se non indicati nelle tabelle 1.8.1 e
1.8.2.
Nelle tabelle, 1.81 e 1.8.2, sono indicati a titolo esemplificativo alcune tipologie di rifiuti
pericolosi e non pericolosi che possono essere presenti in un allevamento in condizione di
“deposito temporaneo” art. 183, c. 1 lett. bb) del d.lgs. n. 152/2006:
Tabella 1.8.1 – Rifiuti pericolosi
Rifiuti Destinazion
Descrizione Modalità stoccaggio Fonte del dato
(codice CER) e (R/D)
130206*
Olio esausto da
Oli sintetici per motori, Come da art.185-bis del
macchinari R Formulari
ingranaggi e d.lgs. n. 152/2006
agricoli (trattori)
lubrificazione
Batterie esaurite
160601* Come da art.185-bis del
da macchine R Formulari
Batterie al piombo d.lgs. n. 152/2006
agricole
150110*
Imballaggi contenenti Imballaggi di
Come da art.185-bis del
residui di sostanze fitofarmaci R/D Formulari
d.lgs. n. 152/2006
pericolose o contaminati contenenti residui
da tali sostanze
180202*
Rifiuti che devono essere
Imballaggi di
raccolti e smaltiti Come da art.185-bis del
medicinali R/D Formulari
applicando precauzioni d.lgs. n. 152/2006
contenenti residui
particolari per evitare
infezioni
Tabella 1.8.2 – Rifiuti non pericolosi
Destinazio Modalità di
Rifiuti Descrizione Modalità stoccaggio
ne (R/D) registrazione
150102
Sacchi in plastica Come da art.185-bis del R Formulari
Imballaggi di plastica d.lgs. n. 152/2006
150106
Sacchi – barattoli Come da art.185-bis del
Imballaggi in materiali R Formulari
– taniche d.lgs. n. 152/2006
misti
150107 Contenitori in Come da art.185-bis del R Formulari
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Imballaggi in vetro vetro d.lgs. n. 152/2006
161002 Acque reflue di
soluzioni acquose di disinfezione
scarto, perse da derivanti dai Come da art.185-bis del R Formulari
d.lgs. n. 152/2006
quelle di cui alla voce 16 pozzetti delle
10 01 acque di lavaggio
170405
Ferro e acciaio Come da art.185-bis del R Formulari
Ferro e acciaio d.lgs. n. 152/2006
Non si esclude la possibilità di produrre altre tipologie di rifiuti non elencati nelle precedenti
tabelle.
Per quanto riguarda la produzione di carcasse di animali (vedasi Regolamenti sui SOA) si indica
che:
la mortalità standard è solitamente del 5%;
gli animali morti vengono raccolti quotidianamente nei capannoni e le carcasse vengono
stoccate nell’apposita cella frigo ubicata all’interno dell’area di allevamento (vedi
planimetria generale);
solitamente una ditta specializzata (in questo momento la SOLAR SRL, ma può cambiare
nel corso del tempo) si occupa del ritiro, del trasporto e dello smaltimento delle carcasse,
asportando direttamente la cella frigo piena e sostituendola con una pulita e disinfettata. Il
ritiro avviene solitamente a fine ciclo, ma può essere effettuato anche con frequenze più
ristrette nel caso ci siano emergenze oppure eccessi di mortalità.
L’azienda si avvale di convenzione con ditta esterna per il ritiro dei rifiuti agricoli.
2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO
2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi
Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
Parametro di Frequenza
Fase/attività Criticità UM Fonte del dato
esercizio autocontrollo
Sostanza secca Triennale, su
N tot liquame/pollina
Stabulazione gestione pollina % RdP
Metalli pesanti allontanata
(Rame e Zinco) dall’allevamento
Dilavamento delle Verifica della rete di
Pioggia su piazzali Giornaliera
acque meteoriche scolo
Alimentazione (*) concentrazione di Sostanza secca % Alla ricezione Cartellini
azoto e fosfati Proteina grezza (*)
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Fosforo (*)
(*) tali parametri sono leggibili dalla composizione dichiarata del cartellino del mangime, se si
utilizzano prodotti vegetali coltivati in azienda la composizione può essere dedotta da bibliografia
o in alternativa attraverso analisi appropriata.
Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria / straordinaria
Tipo di Fonte del dato/
Macchinario Frequenza
intervento Modalità di registrazione
Abbeveratoi/impianto
Controllo funzionalità Settimanale (*) Quaderno di manutenzione
alimentazione
Termosonde apertura finestre tarature Annuale (*) Quaderno di manutenzione
Verifica delle
Ugelli di erogazione acqua pressioni di Annuale (*) Quaderno di manutenzione
erogazione
Impianto
Controllo funzionalità Settimanale (*) Quaderno di manutenzione
riscaldamento/raffrescamento
Impianto ventilazione Controllo funzionalità Settimanale (*) Quaderno di manutenzione
Pulizia piazzali Controllo visivo Settimanale (*) Quaderno di manutenzione
(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità.
Tabella 2.1.3 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
Struttura di contenimento Tipo di controllo Frequenza Modalità di registrazione
Serbatoi carburanti Visivo Settimanale (*) Registro
Serbatoi combustibili Visivo Settimanale (*) Registro
(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità
3 – INDICATORI DI PRESTAZIONE
Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance
Metodo
Frequenza di
Indicatore Descrizione UM di
monitoraggio
misura
Quantitativo di rifiuto
Produzione specifica di
prodotto rispetto al numero Kg/capo Calcolo annuale
rifiuti
di capi allevati
Quantitativo di acqua
Consumo specifico
prelevata rispetto al numero m3/capo Calcolo annuale
risorsa idrica
di capi allevati
Consumo energetico Fabbisogno totale di TEP/cap Calcolo annuale
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specifico per ciascun energia/combustibile
combustibile/fonte utilizzata rispetto al numero o
energetica di capi allevati
Quantitativo di reflui
Produzione di reflui
prodotti in relazione ai capi m3/capo Calcolo annuale
specifica
allevati
Quantitativo di azoto
Consumo di azoto
somministrato rispetto al Kg/capo Calcolo annuale
somministrato
numero di capi allevati
Quantitativo di fosforo
Consumo di fosforo
somministrato rispetto al Kg/capo Calcolo annuale
somministrato
numero di capi allevati