furegon_prescrizioni_2-1.pdf

      Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0030686
                   GE/2023/0029388 del 17/07/2023
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                      PROVINCIA DI VICENZA
                               AREA TECNICA
                             SERVIZIO AMBIENTE
                          Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
                 Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net




                       FUREGON SERGIO

                  AUTORIZZAZIONE N. 06/2023
Oggetto: rilascio Autorizzazione integrata ambientale (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. - L.R. 26/2007
SOGGETTO PROPONENTE: Furegon Sergio
SEDE LEGALE: via Ghizzole 80, 36047 Montegaldella (VI)
SEDE OPERATIVA: via Ghizzole 80, 36047 Montegaldella (VI)
TIPOLOGIA IMPIANTO: allevamento avicolo intensivo
MOTIVAZIONE A.I.A.: allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., codice 6.6.a
“Allevamento intensivo di pollame o di suini con piu' di 40000 posti pollame”


1 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
La ditta deve gestire l’allevamento avicolo intensivo – della potenzialità di 306.612           capi /ciclo – in
conformità alle seguenti prescrizioni:
A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione dovrà essere
effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e integrazioni,
applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche che gestionali, secondo quanto previsto
dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007 del Ministero dell’Ambiente) e regionali
(deliberazione della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile 2009 e DGRV 1100 del 31-07-2018).
B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella documentazione
presentata alla Provincia.
C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà ottemperare
a tutti gli obblighi previsti dal decreto n.5046 del 25/02/2016 del Ministero delle Politiche agricole e
forestali, nonché deliberazione della Giunta regionale n. 1835 del 25/11/2016.
D –Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere tempestivamente
comunicati.
E – Fanno parte integrante e sostanziale del presente provvedimento le prescrizioni riportate nel parere VIA
11/2022 che si riportano di seguito:
2) In sede di a ivazione dell’impianto post operam dovrà essere effe uata una misura della portata di odore
al fine di confermare la stima previsionale della portata di odore utilizzata nello studio previsionale di
disagio olfa ivo al suolo presso i rece ori.
Tale “valore obie ivo” viene fissato in 3475 ouE/s, quale misura dichiarata dal gestore per l’insieme
dell’insediamento (n.10 stabili), ed utilizzato per la stima delle ricadute ogge o della valutazione del
presente parere.
Le date di campionamento dovranno essere comunicate con preavviso di almeno 15 giorni ad Arpav.
Le informazioni acquisite in tale periodo di monitoraggio potranno comportare, a seguito della
cara erizzazione delle emissioni ed alla verifica sperimentale dei dati utilizzati nelle simulazioni
modellistiche e che sono alla base dei “valori obie ivo” fissati, la fissazione di ulteriori limiti e/o
prescrizioni nell’ambito dell’AIA.
Al termine del periodo di valutazione, il gestore dovrà produrre, entro 60 gg, apposita relazione tecnica
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riassuntiva degli esiti dei monitoraggi, correlata al massimo carico possibile autorizzato nell’impianto.
3) Qualora il valore della portata di odore misurata non sia coerente con il valore utilizzato nello studio
previsionale al suolo o in caso di disagi olfa ivi presso i rice ori sensibili inpiduati, il proponente dovrà
dare proporre specifiche misure di contenimento degli odori.
4) Sulla base dei riscontri o enuti e delle eventuali ricadute sul territorio (segnalazioni), tenuto conto
anche degli esiti di eventuali a ività di vigilanza condo e, lʹAutorità Competente potrà:
- confermare o meno, oppure modificare, i “valori obie ivo” definiti;
- confermare o meno, oppure modificare, lʹobbligo di monitoraggio periodico delle emissioni odorigene;
- definire in Autorizzazione, a raverso specifiche prescrizioni, modalità operative, gestionali o tecniche da
porre in essere a seguito del superamento dei “valori obie ivo” durante i monitoraggi periodici del gestore.
5) In sede di a ivazione dell’impianto dovrà essere effe uata una mirata ed accurata indagine acustica di
verifica del rispe o dei limiti assoluti e differenziali, da ripetersi poi con frequenza triennale, e mirata ai
rice ori sensibili presenti in prossimità dell’impianto; si so olinea la necessità di verificare la presenza di
fa ori corre ivi e di porsi in condizione cautelative di minimo residuo e di massima emissione.
- le modalità di effe uazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei
punti di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno
comunicate con congruo preavviso ad Arpav;
- l’indagine dovrà essere condo a da un sogge o qualificato terzo, rispe o all’estensore dello Studio
Previsionale di Impa o Acustico;
- nel caso i valori non siano rispe ati, dovranno essere messi in opera i corre ivi necessari, mediante una
specifica proge azione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel fra empo,
saranno stati comunicati i risultati delle analisi.
6) Entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento dovrà essere presentato un completamento del proge o
di sistemazione a verde con un prospe o che identifichi il numero delle perse specie differenziandole per
tipologia, per utilizzo e per dimensioni, tenendo conto che l’impiego di piantine forestali di H 100 cm, non
consente di o enere risultati apprezzabili a breve e necessita di una significativa maggiore manutenzione
rispe o a quella che si avrebbe utilizzando materiale vegetale di dimensioni e conformazioni più ada e,
sopratu o per le alberature; si dovrà altresì presentare una tavola complessiva che tenga conto dello stato
di fa o e di proge o..
Si raccomanda di realizzare gli eventuali tra amenti per il contenimento di inse i nocivi e controllo di
roditori, previo indicazioni della competente Ulss.
F – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale nei modi
e tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 2 della presente
Autorizzazione.
G – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente operative
entro il 01/07/2023 e il report annuale di cui sotto redatto a partire dal 2023.
H – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non oggetto di
report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per tutta la durata
dell’Autorizzazione integrata ambientale.
I – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e comunicarli
annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del Piano di monitoraggio e
controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
L – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 aprile di ogni
anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autorizzazione integrata
ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predisposta dalla Regione Veneto e
ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale PIAVE – piave.regione.veneto.it). Per la
compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe del Settore primario della Regione Veneto, la
costituzione e validazione o eventuali aggiornamenti del fascicolo aziendale presso la competente struttura
periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assistenza agricola (CAA) e l'autorizzazione all’accesso ai
servizi del Sistema informativo del Settore primario (SISP).
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Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elettronica certificata
(PEC) il file del report per certificare l’avvenuta compilazione. Medesimo report va trasmesso anche
ad ARPAV e ai comuni interessati (ovvero dove ha sede dell'impianto e dove vengono effettuati gli
spargimenti agronomici) ai sensi dell'art.29 sexies c.6 D.Lgs. 152/2006.
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2 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
Si riporta di seguito il Piano di monitoraggio e controllo proposto dalla ditta, integrato con le modifiche di
ARPAV al fine di renderlo conforme a quanto prescritto dall’allegato C alla deliberazione della Giunta
regionale n. 1100 del 31-07-2018.


QUADRO SINOTTICO


                                AUTORITA’ DI      AUTORITA’ DI
                GESTORE      GESTORE
                                CONTROLLO        CONTROLLO
         FASI
                Autocontro            Ispezioni      Campionamenti/
                          Reporting
                llo              programmate        analisi

 1                     COMPONENTI AM BIENTALI
1.1                       Materie prime e prodotti
1.1.1   Materie prime     Alla ricezione    Annuale      X
1.1.2   Altre materie prime  Alla ricezione    Annuale      X
                Vedi proposta
1.1.3   Prodotti finiti              Annuale      X
                 del gestore
                Vedi proposta
1.1.4   Stoccaggi                 Annuale      X
                 del gestore
     Mezzi per lo     Vedi proposta
1.1.5                        Annuale      X
     spandimento      del gestore

1.2                         Risorse idriche
1.2.1    Risorse idriche    Annuale      Annuale      X

1.3                        Consumo energia
        Energia/
1.3.1               Annuale      Annuale      X
       combustibili

1.4                       Azoto e Fosforo escreti
1.4.1    Azoto escreto     Annuale      Annuale      X
1.4.2    Fosforo escreto    Annuale      Annuale      X

1.5                        Emissioni in Aria
      Stima emissioni
1.5.1.1              Annuale      Annuale      X
      ammoniaca totali
      Stima emissioni
1.5.1.2   ammoniaca per     Annuale      Annuale      X
         capo
                Secondo piano
      Emissioni odori,
1.5.2              gestione od     Annuale      X            X
      polveri e sonore
                autorizzazione
      Stima emissioni
1.5.2.1              Annuale      Annuale      X
        polveri
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1.5                         Emissioni in Aria
                   Prima
      Stima emissioni
1.5.3               applicazione              X
      intero processo
                    BAT
      Stima emissioni
1.5.3.1               Annuale     Annuale       X
        diffuse

                     Emissioni in acqua
1.6     (Solo in presenza di impianto di depurazione o scarichi autorizzati ai sensi
                   della normativa vigente)
1.6.1                          Non presenti

                         Suolo/sottosuolo
1.7
                (Acque di falda monitorate solo per i casi previsti )
1.7.1                       Monitoraggio non previsto

                          Emissione di Rifiuti
1.8
                         (Solo per i casi previsti)
      Controllo rifiuti
1.8.1                Annuale     Annuale       X
       pericolosi

     Controllo rifiuti non
1.8.2                Annuale     Annuale       X
       pericolosi

 2                        GESTIONE IMPIANTO
2.1               Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli
     Sistemi di controllo
2.1.1   delle fasi critiche     NO        NO        X       X
       del processo
       Interventi di
2.1.2    manutenzione       Annuale      NO        X
        ordinaria
2.1.3   Aree di stoccaggio     Annuale      NO        X

 3                      INDICATORI PRESTAZIONE
3.1                Monitoraggio degli indicatori di performance
3.1.1   Monitoraggio        Annuale       X        X



1 – COMPONENTI AMBIENTALI

1.1 - Consumo materie prime e prodotti
La tabella del paragrafo 1.1 si propone di elencare tutte le materie prime che entrano nel
ciclo produttivo. Nel caso di un allevamento si tratta soprattutto di animali allevati (suini e
pollame) e degli alimenti/mangime che vengono somministrati agli stessi. La composizione
del mangime somministrato ai capi può avere un importante ruolo sull’impatto ambientale
soprattutto per il contenuto di fosforo e azoto. A discrezione dell’azienda proponente e
dell’Autorità competente, nei casi in cui vengono utilizzati mangimi con perse
concentrazioni di P e N può essere utile inserire il dato nella tabella pidendolo in più
classi corrispondenti a persi range di concentrazione dei due elementi.
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Non sono richiesti, in quanto non pertinenti in questa Sede, il quantitativo di farmaci
utilizzati.
Per quanto riguarda la frequenza di autocontrollo delle materie prime si chiede all’azienda
di fare una proposta all’Ente competente in base alla propria organizzazione aziendale: se
l’azienda ha l’abitudine di comprare il mangime mensilmente, proporrà nel PMC una
frequenza di autocontrollo “mensile”, se l’acquisto non ha tale regolarità sarà indicato “alla
ricezione”.
L’azienda dovrà conservare i dati sul consumo di materie prime e comunicarli unitamente
agli altri dati di autocontrollo richiesti annualmente attraverso un Report su supporto
informatico/cartaceo.
I dati richiesti per il Report annuale sono già in possesso dell’azienda (fatture, bollette,
contatori) e nella maggior parte dei casi sono anche già registrati (registri fiscali e/o
sanitari).
Per i dati indicati nelle tabelle 1.1.1. e 1.1.2. (tonnellate all’anno di mangime o capi all’anno
allevati) si richiede la comunicazione del dato su base annuale indipendentemente dalla
frequenza di autocontrollo indicata nel PMC. Gli alimenti, valutata la necessità di
determinare l’azoto e il fosforo escreto, saranno indicati sia come quantità che come
Azoto e Fosforo somministrati ricavando i dati dalle schede tecniche, da cartellino o da
analisi su campioni rappresentativi.
L’azienda conserverà le fatture d’acquisto e i cartellini allegati ai mangimi con relativa
composizione.


Tabella 1.1.1 - Materie prime (alimenti)
           Modalità                  UM    UM    Frequenza
Denominazion             Fase di     UM
           stoccagg                 (Azoto  (Fosfor  autocontroll     Fonte dato
   e                utilizzo
            io                    )    o)      o

     Mangime
Alimen




                            t/
     polli da        Alimentazion         t/anno  t/anno    Alla
            Silos             anno                      Contabilità aziendale
  ti




      carne            e             (2)   (2)   ricezione
                           (1)

(1) Gli alimenti sono indicati come quantità.
(2) Gli alimenti sono indicati come Azoto e Fosforo somministrati ricavando i dati dalle
   schede tecniche, da cartellino o da analisi su campioni rappresentativi.

Tabella 1.1.2 - Altre materie prime
  Denominazione        Modalità     Fase utilizzo     UM     Frequenza       Fonte dato
                stoccaggio                     autocontrollo
Detergenti/                   Pulizia fine                      Contabilità
             Locale chiuso              t/anno     Alla ricezione
disinfettanti                  ciclo                         aziendale
                        Qualora
                        necessario a
                                                    Contabilità
Medicinali        Locale chiuso     seguito di     t/anno     Alla ricezione
                                                    aziendale
                        indicazioni
                        veterinarie
                                                    Contabilità
Pulcini          Capannoni       Stabulazione    t/anno     Alla ricezione
                                                    aziendale
                                                    Contabilità
Lettiera         Non presente     Accasamento    t/anno     Alla ricezione
                                                    aziendale
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Tabella 1.1.3 - Prodotti finiti

                 Peso
Proce    Denominazi                        Frequenza
                 unitari       UM                      Fonte del dato
sso      one                         autocontrollo
                  o
        Potenzialità
                                    Al rilascio
         massima     Unità      Unità/anno                    Autorizzazione
                                   Autorizzazione
        allevamento

      Numero capi in
                 Unità      Unità/anno       All'arrivo    Documenti del soccidante
        entrata

      Numero capi in                                 Documenti del soccidante
Stabulaz             Unità       Unità      Alla partenza
        uscita
 ione
Avicoli      Capi
  da      mediamente    Unità      Unità/anno       Annuale         Autocertificazione
carne      presenti

        Peso (vivo                                 Documenti del soccidante
                  kg       kg/anno        Annuale
         venduto)

                         Numero cicli               Documenti del soccidante
        Numeri cicli                       Annuale
                          /anno

        Durata ciclo    gg       Giorni       Fine ciclo     Documenti del soccidante

          Capi      Unità      Unità/anno      Giornaliera      Contabilità aziendale
 Capi
deceduti
          Peso       kg       Kg/anno        In uscita      Contabilità aziendale

Effluenti
                                                  Contabilità
di
         Palabili     mc       M³/anno        Annuale      aziendale/comunicazione
allevam
                                                   nitrati
ento


Tabella 1.1.4 – Stoccaggi
Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda per i
materiali non palabili
  Ubicazione    Tipologia vasche     Sup     H    Volume    Anno copertura    (Indicare tipologia
                       (mq)    (m)    (m3)                 copertura)
                    L'azienda non produce materiali non palabili.

Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda per i
materiali palabili
  Ubicazione    Tipologia vasche    Sup      H    Volume    Anno copertura    (Indicare tipologia
                       (mq)     (m)     (m3)                copertura)
L’azienda intende realizzare la copertura della concimaia attualmente presente in azienda.
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  Tipo attrezzatura     Targa o matricola           Titolo possesso



Tabella 1.1.5 – Identificazione mezzi utilizzati per lo spandimento degli effluenti
zootecnici
1.2 - Consumo risorse idriche
I dati verranno inseriti e inviati all’Autorità competente attraverso il Report annuale
riportando tutte le misurazioni effettuate con la frequenza stabilita dal PMC. Nella fase di
controllo verrà effettuata la lettura del conta litri e valutata la congruità con i dati inviati.
Tabella 1.2.1 - Risorse idriche

   Tipologia di                       Frequenza
               Fase di utilizzo     UM             Fonte del dato
approvvigionamento                      autocontrollo

                 Stabulazione,
                            mc/
    Acquedotto       alimentazione,          Annuale       Contalitri
                            a
                raffrescamento



1.3 - Consumo energia/combustibili
Tabella 1.3.1 – Energia/combustibili

                               Frequenza
  Descrizione      Tipologia        UM               Fonte del dato
                               autocontrollo
Energia importata da
            Energia elettrica  MWh/a        Annuale        Fatture
  rete esterna

Energia autoprodotta                      Annuale        Fatture
            Energia elettrica  MWh/a
  da fotovoltaico

   Acquisto       Gasolio        t/a      Annuale        Fatture

             Gas petrolio             Annuale        Fatture
   Acquisto                  t/a
            liquefatti (Gpl)




1.4 – Azoto e Fosforo escreti
L’azoto e il fosforo escreti si possono determinare (con frequenza almeno annuale) con
una delle seguenti possibilità:
  con calcolo mediante bilancio di massa, sulla base dell’apporto di alimenti, del contenuto
di proteina grezza della dieta, del fosforo totale e della prestazione degli animali. I
contenuti di proteina grezza e di fosforo totale degli alimenti possono essere calcolati
mediante:
◦ in caso di fornitura esterna: con la documentazione di accompagnamento.
◦ in caso di autoproduzione: mediante campionamento dei composti alimentari
provenienti da silos o dal sistema di alimentazione per analizzare il contenuto totale di
fosforo e proteina grezza o, in alternativa, nella documentazione di accompagnamento o
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utilizzando valori standard per il contenuto totale di fosforo e proteina grezza nei composti
alimentari.
  con stima mediante analisi degli effluenti di allevamento per il contenuto totale di azoto e
fosforo.
  mediante metodologia di calcolo dell’azoto e del fosforo riportati nell’allegato D alla DGR
n. 2439 del 7 agosto 2007, “Bilancio Aziendale dell’azoto e del fosforo negli allevamenti”
reso disponibile su apposito supporto informatico dalla Giunta regionale del Veneto.
La quantità di azoto e fosforo escreto/posto animale/anno, dovrà essere ricompreso
nell’intervallo sotto riportato.
Tab.1.4.1 – Azoto totale escreto annuale associato alla BAT.
    Categoria animale             Azoto escreto totale           Kg Azoto escreto/posto
                           (Kg azoto/anno)               animale/anno
Polli da carne

A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di azoto escreto devono essere ricomprese nell’intervallo
sottoriportato
            Categoria animale            Azoto totale escreto (1) (2) associato a BAT (kg azoto-
                                escreto/posto animale/anno)
Polli da carne                                       0,2 – 0,6
(1) l’azoto totale escreto associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte le specie di pollame
(2) il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.


Tab.1.4.2 – Fosforo totale escreto annuale associato alla BAT.
    Categoria animale            Fosforo escreto totale             Fosforo escreto
                          (Kg P2O5/anno)               (Kg P2O5 capo/anno)
Polli da carne

A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di fosforo escreto devono essere ricomprese nell’intervallo
sottoriportato
          Categoria animale             Fosforo totale escreto (1) (2) associato a BAT (kg P2O5
                               escreto/posto animale/anno)
Polli da carne                                     0,05 – 0,25
  •    il fosforo totale escreto (in forma di ossido) associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per
      tutte le specie di pollame.
  •    Il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.




1.5 – Emissioni in aria
1.5.1 – Emissioni di ammoniaca
Le emissioni in aria di un allevamento sono sempre da considerare di tipo“diffuso”anche
se vi sono camini che convogliano l’aria dalle strutture di stabulazione in quanto, le
emissioni provengono dalle stalle ma anche dalle strutture di stoccaggio e di spandimento
dei reflui zootecnici. L’attuale tecnologia non permette generalmente di quantificare
analiticamente queste emissioni diffuse di conseguenza, è importante stimare almeno le
emissioni principali, quali l’ammoniaca. Questa stima può essere effettuata mediante una
delle seguenti possibilità:
    •  attraverso stima mediante il bilancio di massa (una volta l’anno per ciascuna
       categoria di animali) sulla base dell’escrezione e dell’azoto totale (o dell’azoto
       ammoniacale) presente in ciascuna fase della gestione degli effluenti di
       allevamento ;
       Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0030686
                    GE/2023/0029388 del 17/07/2023
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    •  tramite fattori di emissione;
    •  con calcolo (da ripetere ogni volta che ci sono modifiche sostanziali del tipo di
      bestiame allevato o del sistema di stabulazione) mediante la misurazione della
      concentrazione di ammoniaca e del tasso di ventilazione utilizzando i metodi
      normalizzati ISO, nazionali o internazionali o altri metodi atti a garantire dati di
      qualità scientifica equivalente

La quantità di emissioni di ammoniaca (Kg NH3/posto animale/anno) associate alle
migliori tecniche disponibili provenienti da ciascun ricovero zootecnico per le varie
tipologie di animali, dovrà essere ricompreso nell’intervallo sotto riportato.
Tab. 1.5.1.1 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento
  Tipologia       kg NH3/totale        kg            kg              kg
   animali                   NH3/ricovero      NH3/stoccaggio       NH3/spandimento
Polli da carne

Tab. 1.5.1.2 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento per capo
anno
Tipologi       kg            kg             kg               kg
  a      NH3/totale/po      NH3/ricovero/po       NH3/stoccaggio/p       NH3/spandimento/pos
animali       sto            sto            osto           to animale/anno
        animale/anno       animale/anno        animale/anno
Polli da
carne

Polli da carne con peso finale
fino a 2,5 Kg.                                   0,01 – 0,08(2)

(2) Può non essere applicabile ai seguenti tipi di pratiche agricole: estensivo al coperto, all'aperto, rurale all'aperto e rurale
in libertà, a norma delle definizioni di cui al regolamento (CE) n. 543/2008 della Commissione, del 16 giugno 2008, recante
modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda le norme di
commercializzazione per le carni di pollame (GU L 157 del 17.6.2008, pag. 46). Il valore più basso dell’intervallo è
associato all’utilizzo di un sistema di trattamento aria.



1.5.2 – Emissioni di odori, polveri e sonore
A) Emissioni di odori
Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
azioni/misurazioni effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
Considerato che l’applicazione delle Migliori tecniche disponibili hanno come obiettivo
anche la riduzione delle emissioni odorigene alla formazione, tenuto conto inoltre della
sostanzialità e frequenza delle segnalazioni agli Uffici competenti, documentate e
comprovabili attraverso sopralluogo all’impianto, sarà valutata la prescrizione di
monitorare le emissioni di odori utilizzando:
      norme EN (per esempio mediante olfattometria dinamica secondo la norma EN
      13725 per determinare la concentrazione di odori).
(1)
    utilizzare norme nazionali o altre norme internazionali che assicurino la disponibilità di
    dati di qualità scientifica equivalente.
B) Emissioni di polveri
      Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0030686
                   GE/2023/0029388 del 17/07/2023
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Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
azioni/misurazioni effettuate.
Ricordando che le emissioni di polveri provenienti da ciascun ricovero zootecnico sono dei
contaminanti che possono influenzare sia la respirazione degli animali che quella degli
operatori agricoli, il monitoraggio si ottiene applicando con frequenza annuale:
(1)  calcolo mediante la misurazione delle polveri e del tasso di ventilazione utilizzando i
   metodi EN o altri metodi (ISO, nazionali o internazionali) atti a garantire dati di qualità
   scientifica equivalente (non applicabile a impianti muniti di un sistema di trattamento
   dell’aria).
(2)  stima mediante i fattori di emissione.
Qualora il ricovero zootecnico sia munito di un sistema di trattamento dell’aria il
monitoraggio delle emissioni di ammoniaca, polveri e/o odori provenienti da ciascun
ricovero zootecnico può avvenire mediante controllo del funzionamento effettivo del
sistema di trattamento aria (per esempio mediante registrazione continua dei parametri
operativi o sistemi di allarme).
Tab. 1.5.2.1– Stima emissioni Polveri provenienti dal ricovero zootecnico
    Tipologia animali         kg PM10/totale          kg PM10/posto
                                     animale/anno
Polli da carne


C) Emissioni sonore
In merito alle emissioni di rumore, ove pertinenti a seguito della BAT 9, dovrà essere
prevista una valutazione previsionale di impatto acustico redatta da un tecnico abilitato e
l’attuazione di un Piano di gestione del rumore, come parte del Sistema di Gestione
Ambientale.
Qualora l’inquinamento acustico presso i recettori sensibili sia probabile o comprovato si
dovrà mettere in atto un protocollo per il monitoraggio.


1.5.3 – Stima emissioni provenienti intero processo
Considerato inoltre, che l’obiettivo dell’applicazione delle BAT consiste nella riduzione
delle emissioni nell’aria di ammoniaca provenienti dall’intero processo di allevamento di
suini (scrofe incluse) o pollame, nella prima applicazione delle BAT si dovranno altresì
stimare o calcolare la riduzione delle emissioni di ammoniaca provenienti dall’intero
processo rispetto alla “situazione in atto”. A tal fine, il Gestore determinerà la stima
dell’azoto e fosforo escreto con una delle metodologie indicate al punto 1.4, nonché le
emissioni di ammoniaca come riportato al punto 1.5.1 provenienti dall’allevamento.
Qualora i valori siano superiori a quelli riportati nella BAT pertinente, il Gestore dovrà
fornire indicazioni sulle tecniche da applicare affinché i valori siano ricompresi
nell’intervallo soprariportati.
1.5.1.3 – Stima delle emissioni diffuse
                   Metodo
Parametro /                     Frequenza di    Emissioni
         Provenienza   applicato per il                  Reporting
inquinante                      autocontrollo    totali
                   calcolo
Metano – CH4   stabulazione   DM 29/01/2007     Annuale      t/anno   Annuale
      Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0030686
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Protossido di
         stabulazione  ANPA-CTN-ACE      Annuale      IIASA   Annuale
azoto – N2O
  Rumori
  Odori      Impianto               Annuale           Annuale
  Altri


1.5.4 – Emissioni convogliate
Nel Report annuale si dovranno riportare esclusivamente la comunicazione delle emissioni
di tipo convogliato che sono soggette ad Autorizzazione e le emissioni diffuse in aria
dell’ammoniaca provenienti da ciascun ricovero zootecnico.
L'azienda non ha emissioni convogliate.


1.6 – Emissioni in acqua
Si indicano in questa tabella soltanto gli scarichi autorizzati ai sensi della norma di settore
(D.lgs n. 152/06 e successive modifiche ed integrazioni).
L'allevamento non presenta emissioni in acqua


1.7 – Suolo e sottosuolo
In linea generale, il monitoraggio delle acque sotterranee è previsto soltanto nel caso in
cui lo stoccaggio dei materiali non palabili avvenga in contenitori in terra (lagoni).
Non sono presenti stoccaggi in contenitori di terra.
1.7.2 – Terreni
Tutti gli allevamenti soggetti all’Autorizzazione Integrata Ambientale hanno l’obbligo di
presentare all’Autorità competente, la Comunicazione, in quanto produttori e/o utilizzatori
di azoto, con l’eventuale Piano di Utilizzazione Agronomica degli effluenti di allevamento
se c’è l’uso agronomico, a valenza annuale o quinquennale, a seconda della specifica
disciplina regionale.
Nell’ambito del procedimento autorizzatorio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale si
prende atto della Comunicazione, corredata o meno dal PUA in base alle disposizioni
regionali, presentata dall’allevamento; nel caso di nuovo impianto l’invio della
Comunicazione dovrà essere effettuato prima dell’inizio della produzione.
Nell’ambito del controllo integrato ARPAV esegue sempre un controllo analitico dei terreni
nel caso di utilizzo agronomico degli effluenti.
La ditta dovrà effettuare un controllo analitico dei terreni soggetti a utilizzo agronomico
degli effluenti nel corso della validità dell'autorizzazione.
Se in azienda sono presenti serbatoi interrati contenenti gasolio, dovranno essere svolti i
controlli per ogni serbatoio.


1.8 – Rifiuti
I rifiuti prodotti in allevamento si configurano come rifiuti speciali (esclusi gli effluenti di
allevamento e tutti i materiali da essi derivati dopo trattamento qualora destinati all’utilizzo
agronomico) e bisogna descriverne la gestione all’interno dell’impianto produttivo
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indicando le eventuali operazioni di smaltimento o recupero affidato a terzi.
Per quanto riguarda i registri di carico e scarico per i rifiuti speciali pericolosi e per i rifiuti
speciali non pericolosi si applica l’art. 190 del d.lgs. 152/2006.
Nel Report annaule saranno dichiarati tutti i rifiuti prodotti dalla ditta , comprensivi della
quantità conferitra con relativa unità di misura , anche se non indicati nelle tabelle 1.8.1 e
1.8.2.
Nelle tabelle, 1.8.1 e 1.8.2, sono indicati a titolo esemplificativo alcune tipologie di rifiuti
pericolosi e non pericolosi che possono essere presenti in un allevamento in condizione di
“deposito temporaneo” art. 183, c. 1 lett. bb) del d.lgs. n. 152/2006:


Tabella 1.8.1 – Rifiuti pericolosi

   Rifiuti                                 Destinazio
              Descrizione Modalità stoccaggio                Fonte del dato
  (codice CER)                                ne (R/D)

    130206*
              Olio esausto da    Come da art. 183, c. 1,
Oli sintetici per motori,
               macchinari      lett. bb) del d.lgs. n.    R      Formulari
   ingranaggi e
              agricoli (trattori)      152/2006
   lubrificazione

              Batterie esaurite   Come da art. 183, c. 1,
    160601*
               da macchine      lett. bb) del d.lgs. n.    R      Formulari
 Batterie al piombo
                agricole         152/2006
   150110*
Imballaggi contenenti    Imballaggi di
                         Come da art. 183, c. 1,
residui di sostanze     fitofarmaci
                          lett. bb) del d.lgs. n.    R/D     Formulari
  pericolose o       contenenti
                             152/2006
contaminati da tali       residui
   sostanze
               Contenitori di
    180202*
               medicinali ,
  Contenitori di                Come da art. 185 bis del
                farmaci
medicinali , farmaci                d.lgs. n. 152/2006      R/D     Formulari
                veterinari
veterinari scaduti e o
               scaduti e o
   inutilizzati,
               inutilizzati
   161001*           Acque      Come da art. 185 bis del
Acque disinfezione     disinfezione      d.lgs. n. 152/2006      R/D     Formulari
 degli automezzi      degli automezzi


Tabella 1.8.2 – Rifiuti non pericolosi
                            Modalità       Destinazi   Modalità di
    Rifiuti       Descrizione
                            stoccaggio       one (R/D)  registrazione

    150102                   Come da art. 183, c. 1,
                 Sacchi in     lett. bb) del d.lgs. n.    R     Formulari
Imballaggi di plastica     plastica         152/2006

    150106          Sacchi –     Come da art. 183, c. 1,
                barattoli –     lett. bb) del d.lgs. n.    R     Formulari
Imballaggi in materiali
                 taniche          152/2006
    misti
      Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0030686
                  GE/2023/0029388 del 17/07/2023
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   150107               Come da art. 183, c. 1,
            Contenitori in  lett. bb) del d.lgs. n.  R        Formulari
Imballaggi in vetro    vetro         152/2006



Per quanto riguarda la produzione di carcasse di animali (vedasi Regolamenti sui SOA) è
necessario indicare la mortalità standard, la soluzione adottata per la conservazione delle
carcasse e il referente per il ritiro delle stesse, nonché indicare nella planimetria generale
del centro zootecnico l’ubicazione della cella frigorifero. → rimozione giornaliera → cella
frigo ubicata come indicato in planimetria → ditta specializzata (inidicare nominativo nel
Report) a fine ciclo verrà a ritirare le carcasse dei capi morti → smaltimento a norma di
legge.
      Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0030686
                   GE/2023/0029388 del 17/07/2023
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2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO
2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi
L'azienda dovrà presentare un documento che descriva le modalità di sorveglianza,
gestione e manutenzione di:
   -  emissioni diffuse nella fase di stabulazione e nella fase di stoccaggio effluenti,
     modalità e tempo di allontanamento dei reflui;
   -  impianto abbattimento fumi se presenti camini con emissione convogliata
     proveniente da attività connesse autorizzate nella stessa AIA;
   -  impianto depurazione acque se presente.
Le eventuali anomalie e non conformità a tali documenti di gestione dovranno essere
segnalate all’Autorità competente attraverso il Report annuale.
L’azienda potrà presentare delle procedure e registri predisposti per i sistemi di gestione
ambientale (ISO 14001 o EMAS) se certificata.
Nella tabella 2.1.1 sono indicati in via esemplificativa alcuni tra i parametri minimi e le
analisi da effettuare che il gestore deve prevedere per il controllo delle fasi del processo.


Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo

                      Parametro di   Frequenza
Fase/attività      Criticità            UM                  Fonte del dato
                       esercizio   autocontrollo
                      Sostanza secca         Triennale, su
                       Solidi totali       liquame/pollina
 Stabulazione     gestione pollina      N tot      %                 RdP
                                      allontanata
                       Metalli pesanti       dall’allevamento
                      (Rame e Zinco)
           Dilavamento delle  Verifica delle rete
Pioggia su piazzali                              Annuale
           acque meteoriche      di scolo

           concentrazione di Sostanza secca
Alimentazione (*)            Proteina grezza (*)    %     Annuale         RdP
            azoto e fosfati
                      Fosforo (*)
(*) tali parametri sono leggibili dalla composizione dichiarata del cartellino del mangime,
se si utilizzano prodotti vegetali coltivati in azienda la composizione può essere dedotta da
bibliografia o in alternativa attraverso analisi appropriata.
Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria / straordinaria
                    Tipo di                       Fonte del dato/
     Macchinario                       Frequenza
                   intervento                    Modalità di registrazione
  Sistemi di asportazione     Controllo della
                                 A fine ciclo (*)        Registro
      deiezioni         funzionalità
   Abbeveratoi/impianto       Controllo
                                 Settimanale (*)     Quaderno di manutenzione
     alimentazione        funzionalità
Termosonde apertura finestre       tarature        Annuale (*)        Rapporto di taratura

                   Verifica delle
 Ugelli di erogazione acqua     pressioni di        Annuale (*)      Quaderno di manutenzione
                    erogazione
      Impianto          Controllo
                                 Settimanale (*)     Quaderno di manutenzione
riscaldamento/raffrescamento     funzionalità
     Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0030686
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                Controllo
  Impianto ventilazione             Settimanale (*)   Quaderno di manutenzione
                funzionalità

   Pulizia piazzali    Controllo visivo   Settimanale (*)       Registro

(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità.


Tabella 2.1.3 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)

Struttura di contenimento   Tipo di controllo   Frequenza    Modalità di registrazione

   Serbatoio GPL          Visivo    Settimanale(*)      Registro

   Cisterna gasolio        Visivo    Settimanale(*)      Registro

(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità
     Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0030686
                  GE/2023/0029388 del 17/07/2023
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3 – INDICATORI DI PRESTAZIONE
In questo paragrafo vengono definiti degli indicatori di performance ambientale che
possono essere utilizzati come strumento di controllo indiretto tramite grandezze che
misurano l’impatto e grandezze che misurano il consumo delle risorse (ad esempio
consumo di energia in un anno).
E’ importante rapportare i consumi e le emissioni (espressi in valore assoluto) all’unità di
produzione annua attraverso un denominatore. Ad esempio il denominatore può essere la
quantità di prodotto/anno espresso in tonnellate e consumi o le emissioni espresse in kg di
prodotto, in questo caso si indicherà il valore kg/t. In alcuni casi può essere più opportuno
riferirli all’unità di materia prima.


Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance

                                  Metodo
                                        Frequenza di
   Indicatore         Descrizione       UM     di
                                        monitoraggio
                                  misura

              Quantitativo di rifiuto
Produzione specifica di
               prodotto rispetto al    Kg/capo  Calcolo     annuale
    rifiuti
              numero di capi allevati

              Quantitativo di acqua
 Consumo specifico
              prelevata rispetto al    m3/capo  Calcolo     annuale
  risorsa idrica
              numero di capi allevati

Consumo energetico     Fabbisogno totale di
specifico per ciascun   energia/combustibile     TEP/
                                  Calcolo     annuale
 combustibile/fonte     utilizzata rispetto al   capo
   energetica      numero di capi allevati

               Quantitativo di reflui
Produzione di reflui
              prodotti in relazione ai  m3/capo  Calcolo     annuale
   specifica
                 capi allevati

              Quantitativo di azoto
 Consumo di azoto
             somministrato rispetto al   Kg/capo  Calcolo     annuale
  somministrato
              numero di capi allevati

              Quantitativo di fosforo
Consumo di fosforo
             somministrato rispetto al   Kg/capo  Calcolo     annuale
  somministrato
              numero di capi allevati