copia_dd_2022_1831-1.pdf
Protocollo p_vi/aooprovi GE/2022/0051133 del 19/12/2022 - Pag. 1 di 20
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
Determinazione Dirigenziale N° 1831 DEL 15/12/2022
AREA TECNICA
SERVIZIO AMBIENTE
DIRIGENTE/RESPONSABILE: Filippo Squarcina
OGGETTO: OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE
INTEGRATA AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO
AVICOLO (POLLI DA CARNE)
INSTALLAZIONE: SOCIETA’ AGRICOLA MAZZARON A.G.S.S.
UBICAZIONE: VIA FORNACE 13, IN COMUNE DI VILLAGA (vi)
AUTORIZZAZIONE N. 07/2022
COPIA CONFORME PROVVEDIMENTO
Titolo: Copia Conforme
Note:
Documenti Presenti:
Titolo Nome File Formato Data
Impronta
TESTO ATTO DD_2022_1831.odt AT - ATTO 15/12/2022
14B680F4B80029C38F8B3DAE31ED3D00DC528FF5B101C0F229187937C5B0CFB9
NON FIRMATO -
mazzaron prescrizioni + mazzaron prescrizioni + INF - DOCUMENTO 13/12/2022
PMC.odt PMC.odt INFORMATICO
8DD8A314E15E2965CC02ABCE624ACEC43C587E53ACC74770E88267DC30B47EE8
NON FIRMATO -
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PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINA N° 1831 DEL 15/12/2022
AREA TECNICA
SERVIZIO AMBIENTE
OGGETTO: OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE
INTEGRATA AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO
AVICOLO (POLLI DA CARNE)
INSTALLAZIONE: SOCIETA’ AGRICOLA MAZZARON A.G.S.S.
UBICAZIONE: VIA FORNACE 13, IN COMUNE DI VILLAGA (vi)
AUTORIZZAZIONE N. 07/2022
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione pervenuta agli atti con note prot.n. 10845 e 10846 del 14/03/2022, da parte della
Società Agricola Mazzaron A.G.S.S. con sede in Via Fornace 13, in comune di Villaga e relativa all'attività
di allevamento avicolo (polli da carne).
Considerato che secondo quanto richiesto dallo scrivente Servizio con nota prot. n.22005 del 23/05/2022 la
documentazione è stata integrata con nota prot. n.24129 del 08/06/2022.
Dato atto che tale attività risulta, per tipologia e attività, compresa nelle categorie di attività industriali di cui
all'allegato VIII della parte seconda del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., con codice 6.6.a.
Rilevato che, ai sensi dell'29-quater c. 3 del D.lgs. 152/2006, lo scrivente Servizio ha dato comunicazione di
avvio procedimento con nota agli atti prot. n.27011 in data 29/06/2022 chiedendo ad Arpav di trasmettere
entro 30 giorni il parere sul Piano di Monitoraggio e Controllo presentato dalla ditta e al Comune id Villaga
di inviare l’attestazione della regolarità/conformità dei titoli edilizi relativi all’impianto oggetto del
procedimento.
Vista la pubblicazione sul sito web della Provincia di Vicenza in data 15/09/2022 dell’annuncio contenente
indicazioni sulla localizzazione dell’installazione in oggetto, sul nominativo del gestore, sulle sedi e modalità
di consultazione degli atti inpiduati dall’autorità competente e sui termini di presentazione di eventuali
osservazioni sulla domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale.
Visto l’esito del sopralluogo effettuato da personale della Provincia e di ARPAV presso l’installazione in data
22/09/2022.
Considerata la nota pervenuta da Arpav agli atti con prot. 40598 del 06/10/2022, con cui si chiedevano
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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chiarimenti/integrazioni al PMC presentato dalla ditta, e la successiva richiesta di integrazioni di questa
Amministrazione, agli atti con prot. 41414 del 11/10/2022.
Vista la nota, agli atti con prot.42899 del 21/10/2022 con cui la ditta ha trasmesso quanto richiesto.
Dato atto che prima della Conferenza di Servizi, Arpav ha trasmesso una nota, agli atti con prot 46347 del
15/11/2022 con cui esprimeva parere favorevole sul PMC presentato da ultimo dalla ditta, con alcune
integrazioni/modifiche che sono state recepite.
Dato atto che anche l’ULSS 8 con nota agli atti con prot. 45570 del 10/11/2022 ha espresso valutazione
sanitario ambientale favorevole.
Vista la Conferenza di Servizi, convocata in data 16/11/2022, a cui hanno partecipato questa
Amministrazione e la ditta, che si è conclusa favorevolmente al rilascio dell’Autorizzazione Integrata
Ambientale con le prescrizioni allegate al presente provvedimento e che ne costituiscono parte integrante e
sostanziale.
Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
dell'installazione e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali pareri,
nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per l'autorizzazione dell'intervento e che
quanto riportato nel presente provvedimento risponde all'esigenza normativa di rendere disponibile quanto
previsto dal comma 13 dell'articolo 29-quater del D.lgs. 152/2006.
Visti:
- il D.lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 “norme in materia ambientale”, che alla parte seconda, titolo III bis, tratta
dell'Autorizzazione Integrata Ambientale;
- il D.M. 29 gennaio 2007, recante “Emanazione di linee guida per l’inpiduazione e l’utilizzazione delle
migliori tecniche disponibili, in materia di allevamenti, macelli e trattamento di carcasse, per le attività
elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;
- il decreto ministeriale 24/04/2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle
istruttorie ed ai controlli previsti dal Decreto Legislativo 18 febbraio 2005, n.59”, la Deliberazione della
Giunta n. 1519 del 26 maggio 2009 che costituisce attualmente l'atto di riferimento in materia e la delibera
della Giunta Provinciale n. 200/41230 quale atto di indirizzo per l’applicazione delle tariffe per
l’Autorizzazione Integrata Ambientale. La tariffa istruttoria è stabilita in euro 693,00. La ditta ha provveduto
in merito, trasmettendo la relativa documentazione con nota agli atti con prot. 10845 del 14/03/2022.
- la L.r. n. 26 del 16 agosto 2007 “Modifiche alla legge regionale 16 aprile 1985, n. 33, "Norme per la tutela
dell'ambiente" e successive modificazioni, ai fini dell'attuazione del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n.
59 "Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate
dell'inquinamento"”;
- le Deliberazioni della Giunta regionale n. 668 del 20 marzo 2007 “D. Lgs 18 febbraio 2005 n. 59 –
Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – Modalità di
presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti soggetti all’autorizzazione integrata
ambientale – Approvazione della modulistica e dei calendari di presentazione delle domande previsti dall’art.
5 comma 3 del D. Lgs n. 59/2005”, n. 1105 del 28 aprile 2009 “D. lgs 18 febbraio 2005 n. 59 – LR 16 agosto
2007, n. 26. Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione dell’inquinamento. Approvazione
Linee Guida per la valutazione della domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per gli
allevamenti zootecnici e del Piano Monitoraggio e Controllo (PMC)”, n. 1100 del 31 luglio 2018
“Approvazione delle Linee guida per il riesame delle Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA) allevamenti
a seguito delle nuove disposizioni comunitarie approvate con Decisione di esecuzione (UE) 2017/302 “BAT
Conclusions””;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000; Richiamata la deliberazione del
Consiglio Provinciale n.2 del 07/03/2022 con la quale è stato approvato il Bilancio di Previsione
2022-2024;
Richiamato il PEG - Piano esecutivo di gestione - 2022/2024 approvato con Decreto presidenziale
n. 18 del 14/03/2022;
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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DETERMINA
1. rilasciare alla Soc. Agricola Mazzaron A.G.S.S., relativa all'attività di allevamento avicolo (polli da
carne), con sede in Via Fornace 11, in comune di Villaga, l’Autorizzazione Integrata Ambientale n.
07/2022 allegata alla presente Determinazione, con prescrizioni, che ne costituisce parte integrante e
sostanziale, di cui al D.lgs. 152/2006 e alla L. 241/1990 e s.m.i.;
2. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente provvedimento sul
sito di questa Provincia;
3. di trasmettere il presente provvedimento alla Soc. Agricola Mazzaron A.G.S.S., al Sindaco del
Comune di Villaga, al Direttore del Dipartimento Provinciale ARPAV di Vicenza, al Direttore del
Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda ULSS n. 8 – Berica, al Comando Vigili del Fuoco di
Vicenza, al consulente della ditta.
4. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art. 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012);
5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line;
6. il presente provvedimento rispetta il termine previsto dal Regolamento sui procedimenti ammi -
nistrativi di competenza della Provincia di Vicenza (Determinazione del Segretario Generale n.
256 del 26/02/2021)
Sottoscritta dal Dirigente
Filippo Squarcina
con firma digitale
Responsabile del Procedimento: EDOARDO TOBALDO
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA
SERVIZIO AMBIENTE
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
SOCIETA’ AGRICOLA MAZZARON A.G.S.S.
AUTORIZZAZIONE N. 07/2022
Oggetto: rilascio Autorizzazione integrata ambientale (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. - L.R. 26/2007)
SOGGETTO PROPONENTE: Società Agricola Mazzaron A.G.S.S.
SEDE LEGALE E OPERATIVA: Via Fornace 13, in comune di Villaga
TIPOLOGIA IMPIANTO: Allevamento avicolo.
MOTIVAZIONE A.I.A.: allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., codice 6.6.a
“Allevamento intensivo di pollame con piu' di 40000 posti pollame”
1 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
La ditta deve gestire l’allevamento intensivo di pollame (polli da carne) – della potenzialità di 50.690 per
/ciclo – in conformità alle seguenti prescrizioni:
A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione dovrà essere
effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e integrazioni,
applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche che gestionali, secondo quanto previsto
dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007 del Ministero dell’Ambiente) e regionali
(deliberazione della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile 2009 e DGRV 1100 del 31-07-2018).
B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella documentazione
presentata alla Provincia.
C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà ottemperare
a tutti gli obblighi previsti dal decreto n.5046 del 25/02/2016 del Ministero delle Politiche agricole e
forestali, nonché deliberazione della Giunta regionale n. 1835 del 25/11/2016.
D –Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere tempestivamente
comunicati.
E – La ditta dovrà realizzare entro 6 mesi dalla data del presente provvedimento
1. una piazzola di cemento dove verrà posizionata la cisterna di gasolio. I rifornimenti dovranno
avvenire secondo seguenti indicazioni:
• pieto assoluto di rifornimento con precipitazioni in corso;
• Diesel Tank dotato di tettoia, bacino di contenimento e pistola dotata di blocco
automatico;
• dotazione di un recipiente a tenuta con impresso lo specifico codice CER riferito alla
tipologia del rifiuto eventualmente prodotto. Il recipiente va collocato al momento del
rifornimento al di sotto del mezzo agricolo in corrispondenza al punto di rifornimento.
Dopo l’utilizzo , tale recipiente viene stoccato nell’area coperta di deposito aziendale dei
rifiuti.
2. Un pozzetto coperto e chiuso per la raccolta delle acque di disinfezione dei mezzi. Tali acque
dovranno essere smaltite come rifiuto , una volta l’anno tramite una ditta specializzata. Anche
l’acqua di svuotamento dell’impianto di raffrescamento dovrà essere smaltita come rifiuto tramite
una ditta specializzata.
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F – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale nei modi
e tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 2 della presente
Autorizzazione.
G – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente operative
entro il 31/12/2017 e il report annuale di cui sotto redatto a partire dal dicembre 2022.
H – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non oggetto di
report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per tutta la durata
dell’Autorizzazione integrata ambientale.
I – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e comunicarli
annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del Piano di monitoraggio e
controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
L – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 aprile di ogni
anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autorizzazione integrata
ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predisposta dalla Regione Veneto e
ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale PIAVE – piave.regione.veneto.it). Per la
compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe del Settore primario della Regione Veneto, la
costituzione e validazione o eventuali aggiornamenti del fascicolo aziendale presso la competente struttura
periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assistenza agricola (CAA) e l'autorizzazione all’accesso ai
servizi del Sistema informativo del Settore primario (SISP).
Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elettronica certificata
(PEC) il file del report per certificare l’avvenuta compilazione. Medesimo report va trasmesso anche
ad ARPAV e ai comuni interessati (ovvero dove ha sede dell'impianto e dove vengono effettuati gli
spargimenti agronomici) ai sensi dell'art.29 sexies c.6 D.Lgs. 152/2006.
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2 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
Si riporta di seguito il Piano di monitoraggio e controllo proposto dalla ditta, integrato con le modifiche di
ARPAV al fine di renderlo conforme a quanto prescritto dall’allegato C alla deliberazione della Giunta
regionale n. 1100 del 31-07-2018.
QUADRO SINOTTICO
In ottemperanza allo schema di cui all’allegato C alla deliberazione della Giunta regionale n. 1100 del 31-07-
2018., Il documento riporta per ogni tematica le sezioni inpiduate come oggetto di monitoraggio.
GESTOR AUTORITA’ DI AUTORITA’ DI
GESTORE
E CONTROLLO CONTROLLO
FASI
Autocontro Ispezioni Campionamenti/anali
Reporting
llo programmate si
1 COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 Materie prime e prodotti
1.1.1 Materie prime Alla ricezione Annuale X
1.1.2 Altre materie prime Alla ricezione Annuale X
Vedi proposta
1.1.3 Prodotti finiti Annuale X
del gestore
Vedi proposta
1.1.4 Stoccaggi Annuale X
del gestore
1.2 Risorse idriche
1.2.1 Risorse idriche Annuale Annuale X
1.3 Consumo energia
Energia/combustibi
1.3.1 Annuale Annuale X
li
1.4 Azoto e Fosforo escreti
1.4.1 Azoto escreto Annuale Annuale X
1.4.2 Fosforo escreto Annuale Annuale X
1.5 Emissioni in Aria
Stima emissioni
1.5.1.1 Annuale Annuale X
ammoniaca totali
Stima emissioni
1.5.1.2 ammoniaca per Annuale Annuale X
capo
Secondo piano
Emissioni odori,
1.5.2 gestione od Annuale X X
polveri e sonore
autorizzazione
Stima emissioni
1.5.2.1 Annuale Annuale X
polveri
1.5 Emissioni in Aria
1.5.3 Stima emissioni Prima X
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applicazione
intero processo
BAT
Stima emissioni
1.5.3.1 Annuale Annuale X
diffuse
Emissioni in acqua
1.6 (Solo in presenza di impianto di depurazione o scarichi autorizzati ai sensi
della normativa vigente)
1.6.1 Non presenti
Suolo/sottosuolo
1.7
(Acque di falda monitorate solo per i casi previsti )
1.7.1 Monitoraggio non previsto
Emissione di Rifiuti
1.8
(Solo per i casi previsti)
Controllo rifiuti
1.8.1 Annuale Annuale X
pericolosi
Controllo rifiuti non
1.8.2 Annuale Annuale X
pericolosi
2 GESTIONE IMPIANTO
2.1 Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli
Sistemi di controllo
2.1.1 delle fasi critiche NO NO X X
del processo
Interventi di
2.1.2 manutenzione Annuale NO X
ordinaria
2.1.3 Aree di stoccaggio Annuale NO X
3 INDICATORI PRESTAZIONE
3.1 Monitoraggio degli indicatori di performance
3.1.1 Monitoraggio Annuale X X
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1 – COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 - Consumo materie prime e prodotti
La tabella del paragrafo 1.1 si propone di elencare tutte le materie prime che entrano nel
ciclo produttivo. Nel caso di un allevamento si tratta soprattutto di animali allevati (suini e
pollame) e degli alimenti/mangime che vengono somministrati agli stessi. La composizione
del mangime somministrato ai capi può avere un importante ruolo sull’impatto ambientale
soprattutto per il contenuto di fosforo e azoto. A discrezione dell’azienda proponente e
dell’Autorità competente, nei casi in cui vengono utilizzati mangimi con perse
concentrazioni di P e N può essere utile inserire il dato nella tabella pidendolo in più
classi corrispondenti a persi range di concentrazione dei due elementi.
Non sono richiesti, in quanto non pertinenti in questa Sede, il quantitativo di farmaci
utilizzati.
Per quanto riguarda la frequenza di autocontrollo delle materie prime si chiede all’azienda
di fare una proposta all’Ente competente in base alla propria organizzazione aziendale: se
l’azienda ha l’abitudine di comprare il mangime mensilmente, proporrà nel PMC una
frequenza di autocontrollo “mensile”, se l’acquisto non ha tale regolarità sarà indicato “alla
ricezione”.
L’azienda dovrà conservare i dati sul consumo di materie prime e comunicarli unitamente
agli altri dati di autocontrollo richiesti annualmente attraverso un Report su supporto
informatico/cartaceo.
I dati richiesti per il Report annuale sono già in possesso dell’azienda (fatture, bollette,
contatori) e nella maggior parte dei casi sono anche già registrati (registri fiscali e/o
sanitari).
Per i dati indicati nelle tabelle 1.1.1. e 1.1.2. (tonnellate all’anno di mangime o capi all’anno
allevati) si richiede la comunicazione del dato su base annuale indipendentemente dalla
frequenza di autocontrollo indicata nel PMC. Gli alimenti, valutata la necessità di
determinare l’azoto e il fosforo escreto, saranno indicati sia come quantità che come
Azoto e Fosforo somministrati ricavando i dati dalle schede tecniche, da cartellino o da
analisi su campioni rappresentativi.
L’azienda conserverà le fatture d’acquisto e i cartellini allegati ai mangimi con relativa
composizione.
Tabella 1.1.1 - Materie prime (alimenti)
Modalità UM UM Frequenza
Denominazion Fase di UM
stoccagg (Azoto (Fosfor autocontroll Fonte dato
e utilizzo
io ) o) o
A
li Mangime t/ann
m polli da Alimentazion t/anno t/anno Alla
Silos o Contabilità aziendale
e carne e (2) (2) ricezione
(1)
n
ti
(1) Gli alimenti sono indicati come quantità.
(2) Gli alimenti sono indicati come Azoto e Fosforo somministrati ricavando i dati dalle
schede tecniche, da cartellino o da analisi su campioni rappresentativi.
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Tabella 1.1.2 - Altre materie prime
Denominazione Modalità Fase utilizzo UM Frequenza Fonte dato
stoccaggio autocontrollo
Detergenti/disinfetta Pulizia fine Contabilità
Locale chiuso t/anno Alla ricezione
nti ciclo aziendale
Qualora
necessario a
Contabilità
Medicinali Locale chiuso seguito di t/anno Alla ricezione
aziendale
indicazioni
veterinarie
Contabilità
Pulcini Capannoni Stabulazione t/anno Alla ricezione
aziendale
Contabilità
Lettiera Non presente Accasamento t/anno Alla ricezione
aziendale
Tabella 1.1.3 - Prodotti finiti
Peso
Proce Denominazi Frequenza
unitari UM Fonte del dato
sso one autocontrollo
o
Potenzialità
Al rilascio
massima Unità Unità/anno Autorizzazione
Autorizzazione
allevamento
Numero capi in
Unità Unità/anno All'arrivo Documenti del soccidante
entrata
Numero capi in Documenti del soccidante
Stabulaz Unità Unità Alla partenza
uscita
ione
Avicoli Capi
da mediamente Unità Unità/anno Annuale Autocertificazione
carne presenti
Peso (vivo Documenti del soccidante
kg kg/anno Annuale
venduto)
Numero cicli Documenti del soccidante
Numeri cicli Annuale
/anno
Durata ciclo gg Giorni Fine ciclo Documenti del soccidante
Capi Unità Unità/anno Giornaliera Contabilità aziendale
Capi
deceduti
Peso kg Kg/anno In uscita Contabilità aziendale
Effluenti
Contabilità
di
Palabili mc M³/anno Annuale aziendale/comunicazione
allevam
nitrati
ento
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Tabella 1.1.4 – Stoccaggi
Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda per i
materiali non palabili
Ubicazione Tipologia vasche Sup H Volume Anno copertura (Indicare tipologia
(mq) (m) (m3) copertura)
L’AZIENDA EFFETTUA LAVAGGIO A SECCO DEI CAPANNONI AVICOLI
Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda per i
materiali palabili
Ubicazione Tipologia vasche Sup H Volume Anno copertura (Indicare tipologia
(mq) (m) (m3) copertura)
Volume lettiera permanente
LETTIERA PERMANENTE. LA DITTA VENDE TUTTA LA POLLINA A FINE CICLO ALLA DITTA EMMEQUADRO ENERGY
CHE TRASFORMERA’ TUTTA LA POLLINA IN BIODIGESTATO E SUCCESSIVAMENTE PROVVEDERA’ ANCHE ALLO
SPARGIMENTO DEL BIODIGESTATO SUI TERRENI DELLA SOCIETA’ AGRICOLA MAZZARON A.G. S.S.
1.2 - Consumo risorse idriche
I dati verranno inseriti e inviati all’Autorità competente attraverso il Report annuale
riportando tutte le misurazioni effettuate con la frequenza stabilita dal PMC. Nella fase di
controllo verrà effettuata la lettura del conta litri e valutata la congruità con i dati inviati.
Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
Tipologia di Frequenza
Fase di utilizzo UM Fonte del dato
approvvigionamento autocontrollo
Stabulazione,
mc/
Pozzo alimentazione, Annuale Contalitri
a
raffrescamento
Stabulazione,
mc/
Acquedotto alimentazione, Annuale Contalitri
a
raffrescamento
1.3 - Consumo energia/combustibili
Tabella 1.3.1 – Energia/combustibili
Frequenza
Descrizione Tipologia UM Fonte del dato
autocontrollo
Energia importata da
Energia elettrica MWh/a Annuale Contatore
rete esterna
Energia
autoprodotta con Energia elettrica MWh/a Annuale Contatore
fotovoltaico
Acquisto Gasolio t/a Annuale Fatture
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Gas petrolio Annuale Fatture
Acquisto t/a
liquefatti (Gpl)
1.4 – Azoto e Fosforo escreti
L’azoto e il fosforo escreti verranno determinati con il seguente metodo (con frequenza
almeno annuale) con una delle seguenti possibilità:
a) mediante metodologia di calcolo dell’azoto e del fosforo riportati nell’allegato D alla
DGR n. 2439 del 7 agosto 2007, “Bilancio Aziendale dell’azoto e del fosforo negli
allevamenti” reso disponibile su apposito supporto informatico dalla Giunta
regionale del Veneto.
La quantità di azoto e fosforo escreto/posto animale/anno, dovrà essere ricompreso
nell’intervallo sotto riportato.
Tab.1.4.1 – Azoto totale escreto annuale associato alla BAT.
Categoria animale Azoto escreto totale Kg Azoto escreto/posto
(Kg azoto/anno) animale/anno
Polli da carne
A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di azoto escreto devono essere ricomprese nell’intervallo
sottoriportato
Categoria animale Azoto totale escreto (1) (2) associato a BAT (kg azoto-
escreto/posto animale/anno)
Polli da carne 0,2 – 0,6
(1) l’azoto totale escreto associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte le specie di pollame
(2) il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
Tab.1.4.2 – Fosforo totale escreto annuale associato alla BAT.
Categoria animale Fosforo escreto totale Fosforo escreto
(Kg P2O5/anno) (Kg P2O5 capo/anno)
Polli da carne
A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di fosforo escreto devono essere ricomprese nell’intervallo
sottoriportato
Categoria animale Fosforo totale escreto (1) (2) associato a BAT (kg P 2O5
escreto/posto animale/anno)
Polli da carne 0,05 – 0,25
• il fosforo totale escreto (in forma di ossido) associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per
tutte le specie di pollame.
• Il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
1.5 – Emissioni in aria
1.5.1 – Emissioni di ammoniaca
Le emissioni in aria di un allevamento sono sempre da considerare di tipo“diffuso”anche
se vi sono camini che convogliano l’aria dalle strutture di stabulazione in quanto, le
emissioni provengono dalle stalle ma anche dalle strutture di stoccaggio e di spandimento
dei reflui zootecnici. L’attuale tecnologia non permette generalmente di quantificare
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analiticamente queste emissioni diffuse di conseguenza, è importante stimare almeno le
emissioni principali, quali l’ammoniaca. Questa stima verrà effettuata effettuata mediante:
1. tramite fattori di emissione;
La quantità di emissioni di ammoniaca (Kg NH3/posto animale/anno) associate alle
migliori tecniche disponibili provenienti da ciascun ricovero zootecnico per le varie
tipologie di animali, dovrà essere ricompreso nell’intervallo sotto riportato.
Tab. 1.5.1.1 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento
Tipologia kg NH3/totale kg kg kg
animali NH3/ricovero NH3/stoccaggio NH3/spandimento
Polli da carne
Tab. 1.5.1.2 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento per capo
anno
Tipologi kg kg kg kg
a NH3/totale/po NH3/ricovero/po NH3/stoccaggio/p NH3/spandimento/pos
animali sto sto osto to animale/anno
animale/anno animale/anno animale/anno
Polli da
carne
Polli da carne con peso finale
fino a 2,5 Kg. 0,01 – 0,08(2)
(2) Può non essere applicabile ai seguenti tipi di pratiche agricole: estensivo al coperto, all'aperto, rurale all'aperto e rurale
in libertà, a norma delle definizioni di cui al regolamento (CE) n. 543/2008 della Commissione, del 16 giugno 2008, recante
modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda le norme di
commercializzazione per le carni di pollame (GU L 157 del 17.6.2008, pag. 46). Il valore più basso dell’intervallo è
associato all’utilizzo di un sistema di trattamento aria.
1.5.2 – Emissioni di odori, polveri e sonore
A) Emissioni di odori
Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
azioni/misurazioni effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
Considerato che l’applicazione delle Migliori tecniche disponibili hanno come obiettivo
anche la riduzione delle emissioni odorigene alla formazione, tenuto conto inoltre della
sostanzialità e frequenza delle segnalazioni agli Uffici competenti, documentate e
comprovabili attraverso sopralluogo all’impianto, sarà valutata la prescrizione di
monitorare le emissioni di odori utilizzando:
norme EN (per esempio mediante olfattometria dinamica secondo la norma EN
13725 per determinare la concentrazione di odori).
utilizzare norme nazionali o altre norme internazionali che assicurino la
disponibilità di dati di qualità scientifica equivalente.
B) Emissioni di polveri
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Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
azioni/misurazioni effettuate.
Ricordando che le emissioni di polveri provenienti da ciascun ricovero zootecnico sono dei
contaminanti che possono influenzare sia la respirazione degli animali che quella degli
operatori agricoli, il monitoraggio si ottiene applicando con frequenza annuale:
calcolo mediante la misurazione delle polveri e del tasso di ventilazione utilizzando i
metodi EN o altri metodi (ISO, nazionali o internazionali) atti a garantire dati di
qualità scientifica equivalente (non applicabile a impianti muniti di un sistema di
trattamento dell’aria).
stima mediante i fattori di emissione.
Qualora il ricovero zootecnico sia munito di un sistema di trattamento dell’aria il
monitoraggio delle emissioni di ammoniaca, polveri e/o odori provenienti da ciascun
ricovero zootecnico può avvenire mediante controllo del funzionamento effettivo del
sistema di trattamento aria (per esempio mediante registrazione continua dei parametri
operativi o sistemi di allarme).
Tab. 1.5.2.1– Stima emissioni Polveri provenienti dal ricovero zootecnico
Tipologia animali kg PM10/totale kg PM10/posto
animale/anno
Polli da carne
C) Emissioni sonore
In merito alle emissioni di rumore, ove pertinenti a seguito della BAT 9, dovrà essere
prevista una valutazione previsionale di impatto acustico redatta da un tecnico abilitato e
l’attuazione di un Piano di gestione del rumore, come parte del Sistema di Gestione
Ambientale.
Qualora l’inquinamento acustico presso i recettori sensibili sia probabile o comprovato si
dovrà mettere in atto un protocollo per il monitoraggio.
1.5.3 – Stima emissioni provenienti intero processo
Considerato inoltre, che l’obiettivo dell’applicazione delle BAT consiste nella riduzione
delle emissioni nell’aria di ammoniaca provenienti dall’intero processo di allevamento di
suini (scrofe incluse) o pollame, nella prima applicazione delle BAT si dovranno altresì
stimare o calcolare la riduzione delle emissioni di ammoniaca provenienti dall’intero
processo rispetto alla “situazione in atto”. A tal fine, il Gestore determinerà la stima
dell’azoto e fosforo escreto con una delle metodologie indicate al punto 1.4, nonché le
emissioni di ammoniaca come riportato al punto 1.5.1 provenienti dall’allevamento.
Qualora i valori siano superiori a quelli riportati nella BAT pertinente, il Gestore dovrà
fornire indicazioni sulle tecniche da applicare affinché i valori siano ricompresi
nell’intervallo soprariportati.
1.5.1.3 – Stima delle emissioni diffuse
Parametro / Provenienza Metodo Frequenza di Emissioni Reporting
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applicato per il
inquinante autocontrollo totali
calcolo
Metano – CH4 stabulazione DM 29/01/2007 Annuale t/anno Annuale
Protossido di
stabulazione ANPA-CTN-ACE Annuale IIASA Annuale
azoto – N2O
Rumori
Odori Impianto Annuale Annuale
Altri
1.5.4 – Emissioni convogliate
Nel Report annuale si dovranno riportare esclusivamente la comunicazione delle emissioni
di tipo convogliato che sono soggette ad Autorizzazione e le emissioni diffuse in aria
dell’ammoniaca provenienti da ciascun ricovero zootecnico.
L'azienda non ha emissioni convogliate.
1.6 – Emissioni in acqua
Si indicano in questa tabella soltanto gli scarichi autorizzati ai sensi della norma di settore
(D.lgs n. 152/06 e successive modifiche ed integrazioni).
L'allevamento non presenta emissioni in acqua
1.7 – Suolo e sottosuolo
In linea generale, il monitoraggio delle acque sotterranee è previsto soltanto nel caso in
cui lo stoccaggio dei materiali non palabili avvenga in contenitori in terra (lagoni).
Non sono presenti stoccaggi in contenitori di terra.
1.7.2 – Terreni
Tutti gli allevamenti soggetti all’Autorizzazione Integrata Ambientale hanno l’obbligo di
presentare all’Autorità competente, la Comunicazione, in quanto produttori e/o utilizzatori
di azoto, con l’eventuale Piano di Utilizzazione Agronomica degli effluenti di allevamento
se c’è l’uso agronomico, a valenza annuale o quinquennale, a seconda della specifica
disciplina regionale.
Nell’ambito del procedimento autorizzatorio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale si
prende atto della Comunicazione, corredata o meno dal PUA in base alle disposizioni
regionali, presentata dall’allevamento; nel caso di nuovo impianto l’invio della
Comunicazione dovrà essere effettuato prima dell’inizio della produzione.
Nell’ambito del controllo integrato ARPAV esegue sempre un controllo analitico dei terreni
nel caso di utilizzo agronomico degli effluenti.
La ditta dovrà effettuare un controllo analitico dei terreni soggetti a utilizzo agronomico
degli effluenti nel corso della validità dell'autorizzazione.
Se in azienda sono presenti serbatoi interrati contenenti gasolio, dovranno essere svolti i
controlli per ogni serbatoio.
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1.8 – Rifiuti
I rifiuti prodotti in allevamento si configurano come rifiuti speciali (esclusi gli effluenti di
allevamento e tutti i materiali da essi derivati dopo trattamento qualora destinati all’utilizzo
agronomico) e bisogna descriverne la gestione all’interno dell’impianto produttivo
indicando le eventuali operazioni di smaltimento o recupero affidato a terzi.
Per quanto riguarda i registri di carico e scarico per i rifiuti speciali pericolosi e per i rifiuti
speciali non pericolosi si applica l’art. 190 del d.lgs. 152/2006.
Nel Report annaule saranno dichiarati tutti i rifiuti prodotti dalla ditta , comprensivi della
quantità conferitra con relativa unità di misura , anche se non indicati nelle tabelle 1.8.1 e
1.8.2.
Nelle tabelle, 1.81 e 1.8.2, sono indicati a titolo esemplificativo alcune tipologie di rifiuti
pericolosi e non pericolosi che possono essere presenti in un allevamento in condizione di
“deposito temporaneo” art. 183, c. 1 lett. bb) del d.lgs. n. 152/2006:
Tabella 1.8.1 – Rifiuti pericolosi
Rifiuti Destinazio
Descrizione Modalità stoccaggio Fonte del dato
(codice CER) ne (R/D)
130206*
Olio esausto da Come da art. 185 bis del
Oli sintetici per motori,
macchinari d.lgs. n. 152/2006 R Formulari
ingranaggi e
agricoli (trattori)
lubrificazione
Batterie esaurite Come da art. 185 bis del
160601*
da macchine d.lgs. n. 152/2006 R Formulari
Batterie al piombo
agricole
150110*
Imballaggi contenenti Imballaggi di
Come da art. 185 bis del
residui di sostanze fitofarmaci
d.lgs. n. 152/2006 R/D Formulari
pericolose o contenenti
contaminati da tali residui
sostanze
Contenitori di
180202*
medicinali ,
Contenitori di Come da art. 185 bis del
farmaci
medicinali , farmaci d.lgs. n. 152/2006 R/D Formulari
veterinari
veterinari scaduti e o
scaduti e o
inutilizzati,
inutilizzati
161001* Acque Come da art. 185 bis del
Acque disinfezione disinfezione d.lgs. n. 152/2006 R/D Formulari
degli automezzi degli automezzi
Tabella 1.8.2 – Rifiuti non pericolosi
Modalità Destinazi Modalità di
Rifiuti Descrizione
stoccaggio one (R/D) registrazione
150102 Sacchi in Come da art. 185 bis del
d.lgs. n. 152/2006 R Formulari
Imballaggi di plastica plastica
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150106 Sacchi – Come da art. 185 bis del
Imballaggi in materiali barattoli – d.lgs. n. 152/2006 R Formulari
misti taniche
150107 Contenitori in Come da art. 185 bis del
d.lgs. n. 152/2006 R Formulari
Imballaggi in vetro vetro
Per quanto riguarda la produzione di carcasse di animali (vedasi Regolamenti sui SOA) è
necessario indicare la mortalità standard, la soluzione adottata per la conservazione delle
carcasse e il referente per il ritiro delle stesse, nonché indicare nella planimetria generale
del centro zootecnico l’ubicazione della cella frigorifero → rimozione giornaliera → cella
frigo ubicata come indicato in planimetria → ditta specializzata (inidicare nominativo nel
Report) a fine ciclo verrà a ritirare le carcasse dei capi morti → smaltimento a norma di
legge.
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2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO
2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi
L'azienda dovrà presentare un documento che descriva le modalità di sorveglianza,
gestione e manutenzione di:
emissioni diffuse nella fase di stabulazione e nella fase di stoccaggio effluenti, modalità
e tempo di allontanamento dei reflui;
impianto abbattimento fumi se presenti camini con emissione convogliata proveniente
da attività connesse autorizzate nella stessa AIA;
impianto depurazione acque se presente.
Le eventuali anomalie e non conformità a tali documenti di gestione dovranno essere
segnalate all’Autorità competente attraverso il Report annuale.
L’azienda potrà presentare delle procedure e registri predisposti per i sistemi di gestione
ambientale (ISO 14001 o EMAS) se certificata.
Nella tabella 2.1.1 sono indicati in via esemplificativa alcuni tra i parametri minimi e le
analisi da effettuare che il gestore deve prevedere per il controllo delle fasi del processo.
Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
Parametro di Frequenza
Fase/attività Criticità UM Fonte del dato
esercizio autocontrollo
Sostanza secca Triennale, su
Solidi totali liquame/pollina
Stabulazione gestione pollina N tot % RdP
allontanata
Metalli pesanti dall’allevamento
(Rame e Zinco)
Dilavamento delle Verifica delle rete
Pioggia su piazzali Visivo giornaliero
acque meteoriche di scolo
concentrazione di Sostanza secca
Alimentazione (*) Proteina grezza (*) % Annuale RdP
azoto e fosfati
Fosforo (*)
(*) tali parametri sono leggibili dalla composizione dichiarata del cartellino del mangime,
se si utilizzano prodotti vegetali coltivati in azienda la composizione può essere dedotta da
bibliografia o in alternativa attraverso analisi appropriata.
Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria / straordinaria
Tipo di Fonte del dato/
Macchinario Frequenza
intervento Modalità di registrazione
Sistemi di asportazione Controllo della
A fine ciclo (*) Registro
deiezioni funzionalità
Abbeveratoi/impianto Controllo
Settimanale (*) Quaderno di manutenzione
alimentazione funzionalità
Termosonde apertura finestre tarature Annuale (*) Rapporto di taratura
Verifica delle
Ugelli di erogazione acqua pressioni di Annuale (*) Quaderno di manutenzione
erogazione
Impianto Controllo
Settimanale (*) Quaderno di manutenzione
riscaldamento/raffrescamento funzionalità
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Controllo
Impianto ventilazione Settimanale (*) Quaderno di manutenzione
funzionalità
Pulizia piazzali Controllo visivo Settimanale (*) Registro
(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità.
Tabella 2.1.3 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
Struttura di contenimento Tipo di controllo Frequenza Modalità di registrazione
Serbatoio GPL Visivo Settimanale(*) Registro
Cisterna gasolio Visivo Settimanale(*) Registro
(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità
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3 – INDICATORI DI PRESTAZIONE
In questo paragrafo vengono definiti degli indicatori di performance ambientale che
possono essere utilizzati come strumento di controllo indiretto tramite grandezze che
misurano l’impatto e grandezze che misurano il consumo delle risorse (ad esempio
consumo di energia in un anno).
E’ importante rapportare i consumi e le emissioni (espressi in valore assoluto) all’unità di
produzione annua attraverso un denominatore. Ad esempio il denominatore può essere la
quantità di prodotto/anno espresso in tonnellate e consumi o le emissioni espresse in kg di
prodotto, in questo caso si indicherà il valore kg/t. In alcuni casi può essere più opportuno
riferirli all’unità di materia prima.
Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance
Metodo
Frequenza di
Indicatore Descrizione UM di
monitoraggio
misura
Quantitativo di rifiuto
Produzione specifica di
prodotto rispetto al Kg/capo Calcolo annuale
rifiuti
numero di capi allevati
Quantitativo di acqua
Consumo specifico
prelevata rispetto al m3/capo Calcolo annuale
risorsa idrica
numero di capi allevati
Consumo energetico Fabbisogno totale di
specifico per ciascun energia/combustibile TEP/ca
Calcolo annuale
combustibile/fonte utilizzata rispetto al po
energetica numero di capi allevati
Quantitativo di reflui
Produzione di reflui
prodotti in relazione ai m3/capo Calcolo annuale
specifica
capi allevati
Quantitativo di azoto
Consumo di azoto
somministrato rispetto al Kg/capo Calcolo annuale
somministrato
numero di capi allevati
Quantitativo di fosforo
Consumo di fosforo
somministrato rispetto al Kg/capo Calcolo annuale
somministrato
numero di capi allevati