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                 PROVINCIA DI VICENZA
               Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA  C. Fisc. P. IVA 00496080243




         Determinazione Dirigenziale N° 68 DEL 18/01/2023

                     AREA TECNICA
                   SERVIZIO AMBIENTE


DIRIGENTE/RESPONSABILE: Filippo Squarcina

OGGETTO: OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE
INTEGRATA AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO
AVICOLO        (POLLI      DA    CARNE)
INSTALLAZIONE:        STRAGLIOTTO    MARIO
UBICAZIONE:    VIA    CAMPAGNOLA  56   ,   ROSA'
AUTORIZZAZIONE N. 07/2022


            COPIA CONFORME PROVVEDIMENTO

Titolo: Copia Conforme

Note:



                      Documenti Presenti:

      Titolo          Nome File         Formato          Data
Impronta
TESTO ATTO FIRMATO DD_2023_68.odt.pdf.p7m          AT - ATTO         18/01/2023
   DIGITALMENTE
D84844263E5E1995BD224CC490949CCC772DE26BAFD5D629743AE71FC821B203
FIRMATO - CADES
Filippo Squarcina (TINIT-SQRFPP72H30A001W) - Certificato rilasciato da "InfoCert Firma Qualificata 2"
valido dal 19/07/2021 11:33:31 al 09/08/2024 23:59:59


stragliotto 56 prescrizioni + stragliotto 56 prescrizioni + INF - DOCUMENTO            17/01/2023
      PMC.odt            PMC.odt        INFORMATICO
51C0AFF4AE9EFF5F189270ABA4853108FF609AEAA2C6D98D6728F774E32BB2DA
NON FIRMATO -
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                   Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA  C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINA N° 68 DEL 18/01/2023

                         AREA TECNICA
                       SERVIZIO AMBIENTE



OGGETTO: OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE
INTEGRATA AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO
AVICOLO      (POLLI     DA      CARNE)
INSTALLAZIONE:      STRAGLIOTTO      MARIO
UBICAZIONE:   VIA    CAMPAGNOLA   56   ,   ROSA'
AUTORIZZAZIONE N. 07/2022



                          IL DIRIGENTE

Vista la domanda di riesame pervenuta agli atti con nota prot.n. 23074 del 28/05/2021, da parte di Stragliotto
Mario. con sede in Via Campagnola 56, in comune di Rosà e relativa all'attività di allevamento avicolo (polli
da carne).
Dato atto che tale attività risulta, per tipologia e attività, compresa nelle categorie di attività industriali di cui
all'allegato VIII della parte seconda del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., con codice 6.6.a.
Rilevato che, ai sensi dell'29-quater c. 3 del D.lgs. 152/2006, lo scrivente Servizio ha dato comunicazione di
avvio procedimento con nota agli atti prot. n.26985 in data 23/06/2021 e contestualmente ha indetto una
conferenza semplificata e in modalità asincrona ai sensi dell’art. 14 bis della L. 241/1990 chiedendo agli Enti
coinvolti dal procedimento di esprimere il proprio parere entro 30 giorni.
Considerato che secondo quanto richiesto dallo scrivente Servizio con nota prot.n. 41365 del 28/09/2021 la
documentazione è stata integrata con nota prot. n.3120 del 27/01/2022.
Visto l’esito del sopralluogo effettuato da personale della Provincia e di ARPAV presso l’installazione in data
07/04/2022.
Considerata la nota pervenuta da Arpav agli atti con prot. 40604 del 06/10/2022, con cui richiedeva alla ditta
chiarimenti/integrazioni sul PMC presentato e la successiva richiesta di integrazioni di questa
Amministrazione, agli atti con prot. 41412del 11/10/2022.
Vista la nota, agli atti con prot.45595 del 10/11/2022 con cui la ditta ha trasmesso quanto richiesto.
Considerato che il parere sul PMC è quindi da intendersi favorevole.


Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti­
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
dell'installazione e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali pareri,
nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per l'autorizzazione dell'intervento e che
quanto riportato nel presente provvedimento risponde all'esigenza normativa di rendere disponibile quanto
previsto dal comma 13 dell'articolo 29-quater del D.lgs. 152/2006.
Visti:
- il D.lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 “norme in materia ambientale”, che alla parte seconda, titolo III bis, tratta
dell'Autorizzazione Integrata Ambientale;
- il D.M. 29 gennaio 2007, recante “Emanazione di linee guida per l’inpiduazione e l’utilizzazione delle
migliori tecniche disponibili, in materia di allevamenti, macelli e trattamento di carcasse, per le attività
elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;
- il decreto ministeriale 24/04/2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle
istruttorie ed ai controlli previsti dal Decreto Legislativo 18 febbraio 2005, n.59”, la Deliberazione della
Giunta n. 1519 del 26 maggio 2009 che costituisce attualmente l'atto di riferimento in materia e la delibera
della Giunta Provinciale n. 200/41230 quale atto di indirizzo per l’applicazione delle tariffe per
l’Autorizzazione Integrata Ambientale. La tariffa istruttoria è stabilita in euro 693,00. La ditta ha provveduto
in merito, trasmettendo la relativa documentazione con nota agli atti con prot. 1639 del 16/01/2023.
- la L.r. n. 26 del 16 agosto 2007 “Modifiche alla legge regionale 16 aprile 1985, n. 33, "Norme per la tutela
dell'ambiente" e successive modificazioni, ai fini dell'attuazione del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n.
59 "Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate
dell'inquinamento"”;
- le Deliberazioni della Giunta regionale n. 668 del 20 marzo 2007 “D. Lgs 18 febbraio 2005 n. 59 –
Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – Modalità di
presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti soggetti all’autorizzazione integrata
ambientale – Approvazione della modulistica e dei calendari di presentazione delle domande previsti dall’art.
5 comma 3 del D. Lgs n. 59/2005”, n. 1105 del 28 aprile 2009 “D. lgs 18 febbraio 2005 n. 59 – LR 16 agosto
2007, n. 26. Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione dell’inquinamento. Approvazione
Linee Guida per la valutazione della domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per gli
allevamenti zootecnici e del Piano Monitoraggio e Controllo (PMC)”, n. 1100 del 31 luglio 2018
“Approvazione delle Linee guida per il riesame delle Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA) allevamenti
a seguito delle nuove disposizioni comunitarie approvate con Decisione di esecuzione (UE) 2017/302 “BAT
Conclusions””;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.2 del 07/03/2022 con la quale è stato appro-
vato il Bilancio di Previsione 2022-2024;
Richiamato il PEG - Piano esecutivo di gestione - 2022/2024 approvato con Decreto presidenziale
n. 18 del 14/03/2022;


                         DETERMINA



  1. di rilasciare a Stragliotto Mario, relativamente all'attività di allevamento avicolo (polli da carne), con
    sede in Via Campagnola 56, in comune di Rosà (VI), l’Autorizzazione Integrata Ambientale n.
    08/2022 allegata alla presente Determinazione con prescrizioni, che ne costituisce parte integrante e
    sostanziale, di cui al D.lgs. 152/2006 e alla L. 241/1990 e s.m.i.;
  2. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente provvedimento sul
    sito di questa Provincia;
  3. di trasmettere il presente provvedimento a Stragliotto Mario, al Sindaco del Comune di Rosà, al

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti­
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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     Direttore del Dipartimento Provinciale ARPAV di Vicenza, al Direttore del Dipartimento di
     Prevenzione dell’Azienda ULSS n. 7, al Comando Vigili del Fuoco di Vicenza, al consulente della
     ditta.
  4. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
    diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
    sensi art. 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012);

  5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
    all'albo pretorio on line;
  6. il presente provvedimento rispetta il termine previsto dal Regolamento sui procedimenti ammi -
    nistrativi di competenza della Provincia di Vicenza (Determinazione del Segretario Generale n.
    256 del 26/02/2021)
                          AVVERTE CHE
La presente Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi dell'art. 29-quater del D.Lgs. 152/2006,
ha validità 10 anni e sostituisce le autorizzazioni ambientali settoriali di cui all'allegato IX, parte seconda
del D.Lgs. 152/2006:
- Autorizzazione alle emissioni in atmosfera.
Sei mesi prima della scadenza il gestore dovrà inviare una domanda di rinnovo, corredata da una relazione
contenente un aggiornamento delle informazioni di cui all'art.29-ter c.1 del D.Lgs. 152/2006. Fino alla
pronuncia dell'autorità competente il gestore potrà continuare l'attività sulla base della precedente
Autorizzazione.
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo Regionale per il
Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto, ovvero in
alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento della
comunicazione del presente atto.
La documentazione oggetto dell'istruttoria è visionabile presso il Servizio Ambiente – della Provincia di
Vicenza, Contrà Gazzolle n. 1 Vicenza.
Rimane in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta, autorizzazioni e
assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività di allevamento.
Nell'ipotesi di cessazione dell'attività il gestore dovrà trasmettere alla Provincia di Vicenza un piano di
dismissione dell'installazione e, in caso di necessità, il sito stesso dovrà essere ripristinato ai sensi della
normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale; eventuali modifiche impiantistiche o
variazioni nella titolarità dell'installazione dovranno essere preventivamente comunicate alla Provincia di
Vicenza che procederà ai sensi dell'art. 29-nonies D.lgs. 152/2006.
In caso di inosservanza alle prescrizioni riportate nell'allegato A al presente provvedimento, di cui forma
parte integrante e sostanziale, troveranno applicazione l'art. 29-decies c. 9 e l’art. 29-quattuordecies del
D.lgs. 152/2006.
In relazione al Piano di Monitoraggio e Controllo l'ARPAV prevede, nell'arco di validità dell'Autorizzazione
Integrata Ambientale, l'esecuzione di un'ispezione ambientale integrata con oneri a carico del gestore;
qualora la Provincia ne rilevasse la necessità potrà comunque disporre controlli aggiuntivi ai sensi dell'art.
29-decies c. 4 del D.lgs. 152/2006.


                                       Sottoscritta dal Dirigente
                                         Filippo Squarcina
                                         con firma digitale

Responsabile del Procedimento: EDOARDO TOBALDO
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti­
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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          PROVINCIA DI VICENZA
          AREA TECNICA
          SERVIZIO AMBIENTE
          Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
          Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
          Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net




                      STRAGLIOTTO MARIO

                     AUTORIZZAZIONE N. 08/2022
Oggetto: Riesame Autorizzazione integrata ambientale (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. - L.R. 26/2007)
SOGGETTO PROPONENTE: STRAGLIOTTO MARIO
SEDE LEGALE E OPERATIVA: VIA CAMPAGNOLA 56 , IN COMUNE DI ROSA’ (VI)
TIPOLOGIA IMPIANTO: Allevamento avicolo.
MOTIVAZIONE A.I.A.: allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., codice 6.6.a
“Allevamento intensivo di pollame con piu' di 40000 posti pollame”


1 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
La ditta deve gestire l’allevamento intensivo di pollame (polli da carne) – della potenzialità di 140.000 per
ciclo – in conformità alle seguenti prescrizioni:
A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione dovrà essere
effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e integrazioni,
applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche che gestionali, secondo quanto previsto
dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007 del Ministero dell’Ambiente) e regionali
(deliberazione della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile 2009 e DGRV 1100 del 31-07-2018).
B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella documentazione
presentata alla Provincia.
C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà ottemperare
a tutti gli obblighi previsti dal decreto n.5046 del 25/02/2016 del Ministero delle Politiche agricole e
forestali, nonché deliberazione della Giunta regionale n. 1835 del 25/11/2016.
D – Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere
tempestivamente comunicati.
E - La ditta dovrà provvedere alla raccolta delle acque di disinfezione dei mezzi in pozzetto coperto e
chiuso. Tali acque dovranno essere smaltite come rifiuto, una volta l’anno tramite una ditta specializzata.
Anche l’acqua di svuotamento dell’impianto di raffrescamento dovrà essere smaltita come rifiuto tramite una
ditta specializzata.
F – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale nei modi
e tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 2 della presente
Autorizzazione.
Al di fuori del Piano di Monitoraggio e Controllo la ditta dovrà provvedere alla gestione delle coperture in
cemento amianto con le modalità previste dalla DGRV 265/11, al fine di definire/attuare eventuali azioni di
monitoraggio o bonifica.
G – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente operative
entro il 31/12/2017 e il report annuale di cui sotto redatto a partire da gennaio 2023.
H – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non oggetto di
report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per tutta la durata
dell’Autorizzazione integrata ambientale.
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I – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e comunicarli
annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del Piano di monitoraggio e
controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
L – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 aprile di ogni
anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autorizzazione integrata
ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predisposta dalla Regione Veneto e
ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale PIAVE – piave.regione.veneto.it). Per la
compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe del Settore primario della Regione Veneto, la
costituzione e validazione o eventuali aggiornamenti del fascicolo aziendale presso la competente struttura
periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assistenza agricola (CAA) e l'autorizzazione all’accesso ai
servizi del Sistema informativo del Settore primario (SISP).
Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elettronica certificata
(PEC) il file del report per certificare l’avvenuta compilazione. Medesimo report va trasmesso anche
ad ARPAV e ai comuni interessati (ovvero dove ha sede dell'impianto e dove vengono effettuati gli
spargimenti agronomici) ai sensi dell'art.29 sexies c.6 D.Lgs. 152/2006.
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2 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
Si riporta di seguito il Piano di monitoraggio e controllo proposto dalla ditta, integrato con le modifiche di
ARPAV al fine di renderlo conforme a quanto prescritto dall’allegato C alla deliberazione della Giunta
regionale n. 1100 del 31-07-2018.

                      QUADRO SINOTTICO
                                   AUTORITA’ DI    AUTORITA’ DI
                 GESTORE       GESTORE
                                   CONTROLLO      CONTROLLO
          FASI
                                    Ispezioni   Campionamenti/ana
                 Autocontrollo     Reporting
                                   programmate       lisi

  1                    COMPONENTI AM BIENTALI
 1.1                        Materie prime e prodotti
 1.1.1  Materie prime      Alla ricezione    Annuale        X
 1.1.2  Altre materie prime   Alla ricezione    Annuale        X
 1.1.3  Prodotti finiti     A fine ciclo     Annuale        X
 1.1.4  Stoccaggi         Annuale      Annuale        X

 1.2                          Risorse idriche
 1.2.1    Risorse idriche     Annuale      Annuale        X

 1.3                         Consumo energia
 1.3.1  Energia/combustibili    Annuale      Annuale        X

 1.4                        Azoto e Fosforo escreti
 1.4.1    Azoto escreto     Annuale      Annuale        X
 1.4.2    Fosforo escreto     Annuale      Annuale        X

 1.5                         Emissioni in Aria
       Stima emissioni
1.5.1.1               Annuale      Annuale        X
       ammoniaca totali
       Stima emissioni
1.5.1.2               Annuale      Annuale        X
      ammoniaca per capo
                  Secondo piano
       Emissioni odori,
 1.5.2               gestione od     Annuale        X         X
       polveri e sonore
                  autorizzazione
       Stima emissioni
1.5.2.1               Annuale       Annuale        X
         polveri

 1.5                         Emissioni in Aria
       Stima emissioni
 1.5.3                Annuale                 X
       intero processo
       Stima emissioni
1.5.3.1               Annuale      Annuale        X
         diffuse

 1.6                     Emissioni in acqua
        (Solo in presenza di impianto di depurazione o scarichi autorizzati ai sensi della
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                            normativa vigente)
1.6.1   Punti di scarico     Non pertinente
1.6.2  Inquinanti monitorati   Non pertinente

                           Suolo/sottosuolo
 1.7
                  (Acque di falda monitorate solo per i casi previsti )
1.7.1    Acque di falda     Non pertinente

                            Emissione di Rifiuti
 1.8
                           (Solo per i casi previsti)
      Controllo rifiuti
1.8.1                 Annuale       Annuale        X
       pericolosi

     Controllo rifiuti non
1.8.2                 Annuale       Annuale        X
       pericolosi

  2                        GESTIONE IMPIANTO
 2.1                 Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli
     Sistemi di controllo
2.1.1  delle fasi critiche del     NO          NO         X           X
         processo
       Interventi di
2.1.2    manutenzione        Annuale        NO         X
        ordinaria
2.1.3   Aree di stoccaggio      Annuale        NO         X

  3                      INDICATORI PRESTAZIONE
 3.1                 Monitoraggio degli indicatori di performance
3.1.1  Monitoraggio         Annuale        X          X


1 – COMPONENTI AMBIENTALI

1.1 - Consumo materie prime e prodotti


Tabella 1.1.1 - Materie prime (alimenti)
            Modalità    Fase di    UM    UM    UM      Frequenza
Denominazione                                             Fonte dato
            stoccaggio    utilizzo        (Azoto)  (Fosforo)   autocontrollo

 Alime   Mangi           Alimentazi   t/anno  t/anno  t/anno            Contabilità
              Silos                            Alla ricezione
  nti    me              one      (1)    (2)    (2)             aziendale

(1) Gli alimenti sono indicati come quantità.
(2) Gli alimenti sono indicati come Azoto e Fosforo somministrati ricavando i dati dalle schede
  tecniche, da cartellino o da analisi su campioni rappresentativi.
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Tabella 1.1.2 - Altre materie prime
  Denominazione          Modalità      Fase utilizzo         UM       Frequenza      Fonte dato
                 stoccaggio                            autocontrollo
Detergenti/disinfettanti  Locale chiuso      Pulizia fine      t/anno        Alla ricezione   Contabilità
                           ciclo                              aziendale
Farmaci/medicinali     Nessun          Stabulazione      t/anno        Alla ricezione   Registro
              stoccaggio                                        veterinario
Pulcini           Capannoni        Stabulazione      t/anno        Alla ricezione   Contabilità
                                                           aziendale
Additivi per l’acqua di   Locale chiuso      Pulizia        t/anno        Alla ricezione   Contabilità
abbeveraggio                                                     aziendale
Lettiera          Deposito         Stabulazione      t/anno        Alla ricezione   Contabilità
                                                           aziendale




Tabella 1.1.3 - Prodotti finiti

                      Peso
          Denominazio                             Frequenza
 Processo                unitari          UM                       Fonte del dato
            ne                               autocontrollo
                      o
           Potenzialità
                                            Al rilascio
            massima         Unità      Unità/anno                       Autorizzazione
                                           Autorizzazione
           allevamento

          Numero capi in
                        Unità      Unità/anno       All’accasamento       Contabilità aziendale
           entrata

          Numero capi in                             All’arrivo a       Contabilità aziendale
                        Unità        Unità
Stabulazione     uscita                               destinazione
 Avicoli da
  carne     Capi mediamente
                        Unità      Unità/anno         Annuale         Contabilità aziendale
           presenti

           Peso (vivo                                          Contabilità aziendale
                        kg        kg/anno          Annuale
           venduto)

                                Numero cicli                    Contabilità aziendale
           Numeri cicli                             Annuale
                                 /anno

           Durata ciclo        gg        Giorni          Fine ciclo       Contabilità aziendale

              Capi        Unità      Unità/anno         A fine ciclo       Contabilità aziendale
   Capi
  deceduti
              Peso         kg        Kg/anno          Al ritiro       Contabilità aziendale

Effluenti di                                                   Contabilità aziendale
            Palabili                 m³ / anno         Annuale
allevamento
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Tabella 1.1.4 – Stoccaggi
Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda per i materiali
non palabili
  Ubicazione      Tipologia vasche    Sup      H      Volume    Anno copertura   (Indicare tipologia
                        (mq)     (m)      (m3)                copertura)




Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda per i materiali
palabili
  Ubicazione      Tipologia vasche     Sup      H      Volume    Anno copertura   (Indicare tipologia
                        (mq)     (m)      (m3)                copertura)
Rosà – Via     Lettiera         8064      0,15      1200    1970       Copertura
campagnola 56    permanente                                      rigida




Tabella 1.1.5 – Identificazione mezzi utilizzati per lo spandimento degli effluenti zootecnici
    Tipo attrezzatura              Targa o matricola              Titolo possesso




Non pertinente visto che non si eseguono spandimenti.
Nel caso in cui in futuro vengano previsti spandimenti agronomici, i dati dei mezzi adibiti al
trasporto dei reflui zootecnici verranno inseriti nella Comunicazione per l’utilizzazione agronomica
degli effluenti di allevamento e/o nei DDT ai sensi della normativa vigente.


1.2 - Consumo risorse idriche
Tabella 1.2.1 - Risorse idriche

    Tipologia di                                 Frequenza
                      Fase di utilizzo     UM                   Fonte del dato
  approvvigionamento                               autocontrollo

      Acquedotto            Stabulazione      mc/a        annuale       riepilogo bollette

        Pozzo            Stabulazione      mc/a        annuale         Contatore




1.3 - Consumo energia/combustibili
Tabella 1.3.1 – Energia/combustibili

                                        Frequenza
  Descrizione         Tipologia         UM                      Fonte del dato
                                       autocontrollo
Energia importata da
                Energia elettrica    MWh/a            annuale       Riepilogo bollette
   rete esterna
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    Acquisto           Gasolio         t/a           annuale          Riepilogo fatture

                  Gas petrolio                    annuale          Riepilogo fatture
    Acquisto                       t/a
                 liquefatti (Gpl)



1.4 – Azoto e Fosforo escreti
L’azoto e il fosforo escreti si possono determinare (con frequenza almeno annuale) con una delle
seguenti possibilità:
   a) con calcolo mediante bilancio di massa, sulla base dell’apporto di alimenti, del contenuto di
    proteina grezza della dieta, del fosforo totale e della prestazione degli animali. I contenuti di
    proteina grezza e di fosforo totale degli alimenti possono essere calcolati mediante:
  in caso di fornitura esterna: con la documentazione di accompagnamento.
  in caso di autoproduzione: mediante campionamento dei composti alimentari provenienti da
   silos o dal sistema di alimentazione per analizzare il contenuto totale di fosforo e proteina
   grezza o, in alternativa, nella documentazione di accompagnamento o utilizzando valori
   standard per il contenuto totale di fosforo e proteina grezza nei composti alimentari.
   c) mediante metodologia di calcolo dell’azoto e del fosforo riportati nell’allegato D alla DGR
    n. 2439 del 7 agosto 2007, “Bilancio Aziendale dell’azoto e del fosforo negli allevamenti”
    reso disponibile su apposito supporto informatico dalla Giunta regionale del Veneto.
La quantità di azoto e fosforo escreto/posto animale/anno, dovrà essere ricompreso nell’intervallo
sotto riportato.


Tab.1.4.1 – Azoto totale escreto annuale associato alla BAT.
    Categoria animale              Azoto escreto totale            Kg Azoto escreto/posto
                           (Kg azoto/anno)                animale/anno
Polli da carne

A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di azoto escreto devono essere ricomprese nell’intervallo
sottoriportato
             Categoria animale               Azoto totale escreto (1) (2) associato a BAT (kg azoto-
                                    escreto/posto animale/anno)
Polli da carne                                            0,2 – 0,6
      l’azoto totale escreto associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte le specie di pollame
      il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
      Il limite superiore dell’intervallo è associato all’allevamento di tacchini maschi.




Tab.1.4.2 – Fosforo totale escreto annuale associato alla BAT.
    Categoria animale              Fosforo escreto totale             Fosforo escreto
                           (Kg P2O5/anno)               (Kg P2O5 capo/anno)
Polli da carne

A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di fosforo escreto devono essere ricomprese nell’intervallo
sottoriportato
           Categoria animale            Fosforo totale escreto (1) (2) associato a BAT (kg P2O5
                                escreto/posto animale/anno)
Polli da carne                                      0,05 – 0,25
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  •  il fosforo totale escreto (in forma di ossido) associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte
     le specie di pollame.
  •  Il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.

1.5 – Emissioni in aria
1.5.1 – Emissioni di ammoniaca
Le emissioni in aria di un allevamento sono sempre da considerare di tipo“diffuso”anche se vi sono
camini che convogliano l’aria dalle strutture di stabulazione.
L’attuale tecnologia non permette generalmente di quantificare analiticamente queste emissioni
diffuse di conseguenza, è importante stimare almeno le emissioni principali, quali l’ammoniaca.
Questa stima verrà effettuata mediante:
  b) fattori di emissione (es. BAT Tool/CRPA);
La quantità di emissioni di ammoniaca (Kg NH3/posto animale/anno) associate alle migliori
tecniche disponibili provenienti da ciascun ricovero zootecnico per le varie tipologie di animali,
dovrà essere ricompreso nell’intervallo sotto riportato.
Tab. 1.5.1.1 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento
Tipologia animali      kg NH3/totale         kg             kg               kg
                            NH3/ricovero       NH3/stoccaggio        NH3/spandimento
Polli da carne                                  Non pertinenti        Non pertinenti



Tab. 1.5.1.2 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento per capo anno
Tipologi       kg             kg         kg          kg
  a     NH3/totale/post      NH3/ricovero/post NH3/stoccaggio/post NH3/spandimento/pos
animali    o animale/anno       o animale/anno(1)  o animale/anno   to animale/anno
Polli da                          Non pertinenti   Non pertinenti
carne

Polli da carne con peso finale fino a 2,5 Kg.
                                             0,01 – 0,08(2)

    Per gli impianti esistenti che usano un sistema di ventilazione forzata e una rimozione infrequente dell’effluente (in caso di
     lettiera profonda con fossa profonda per gli effluenti di allevamento), in combinazione con una misura che consenta di
     realizzare un elevato contenuto di materia secca nell’effluente, il limite è 0,25 kg NH 3/posto animale/anno.

    Può non essere applicabile ai seguenti tipi di pratiche agricole: estensivo al coperto, all’aperto, rurale all’aperto e rurale in
     libertà, a norma delle definizioni di cui al regolamento (CE) n. 543/2008 della Commissione, del 16 giugno 2008, recante
     modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda le norme di
     commercializzazione per le carni di pollame (GU L 157 del 17.6.2008, pag. 46). Il valore più basso dell’intervallo è
     associato all’utilizzo di un sistema di trattamento aria.




1.5.2 – Emissioni di odori, polveri e sonore
A) Emissioni di odori
Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
azioni/misurazioni effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
B) Emissioni di polveri
Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
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azioni/misurazioni effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
Ricordando che le emissioni di polveri provenienti da ciascun ricovero zootecnico sono dei
contaminanti che possono influenzare sia la respirazione degli animali che quella degli operatori
agricoli, il monitoraggio si ottiene applicando con frequenza annuale:
  1. stima mediante i fattori di emissione (es. INEMAR).
Tab. 1.5.2.1– Stima emissioni Polveri provenienti dal ricovero zootecnico
    Tipologia animali          kg PM10/totale            kg PM10/posto
                                          animale/anno
Polli da carne




C) Emissioni sonore
In merito alle emissioni di rumore, ove pertinenti a seguito della BAT 9, dovrà essere prevista una
valutazione previsionale di impatto acustico redatta da un tecnico abilitato e l’attuazione di un Piano
di gestione del rumore, come parte del Sistema di Gestione Ambientale.
Qualora l’inquinamento acustico presso i recettori sensibili sia probabile o comprovato si dovrà
mettere in atto un protocollo per il monitoraggio.


1.5.3 – Stima emissioni provenienti intero processo
Tabella 1.5.3.1 – Stima delle emissioni diffuse.
                      Metodo applicato  Frequenza di
  Parametro/ inquinante  Provenienza                    Emissioni totali  Reporting
                      per il calcolo  autocontrollo
Metano – CH4        stabulazione  DM 29/01/2007    Annuale      t/anno     Annuale
Protossido di azoto – N2O  stabulazione  ANPA-CTN-ACE     Annuale      t/anno     Annuale
Rumori              --       --        --         --      --
Odori             Impianto      --       Annuale       --     Annuale
Altri              --        --       --        --       --


Si specifica che il calcolo generato con il software BAT-tool, sviluppato da CRPA su incarico della
Regione Emilia-Romagna nell’ambito del progetto PREPAIR, costituisce un primo modulo di
calcolo delle emissioni di ammoniaca (e, con modalità semplificata, di protossido d’azoto e metano)
dagli allevamenti suini ed avicoli.
Si fa presente che il manuale dei fattori di emissione nazionali del Centro Tematico Nazionale
Atmosfera Clima ed Emissioni in Aria (ANPA-CTN-ACE) di gennaio 2002 indica come Fattore di
Emissione proprio quello indicato dal CRPA nel 2000.
Di conseguenza non si ritiene errato utilizzare proprio il software BAT-Tool anche per la stima di
metano e protossido di azoto oltre che dell’ammoniaca, anche per il fatto che utilizza fattori di
Emissione sempre aggiornati.



Il gestore attuerà indagini relative alla diffusione di odori e rumori in autocontrollo con successivo
reporting soltanto nel caso in cui l’impatto presso i recettori sensibili sia comprovato e comporti
criticità.
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1.5.4 – Emissioni convogliate
Non pertinente vista l’assenza di emissioni convogliate


Tabella 1.5.4.1 – Emissioni in aria. Punti di emissione (in caso di emissioni convogliate)

Emissioni convogliate non pertinenti.

Tabella 1.5.4.2 – Emissioni in aria. Inquinanti monitorati per le emissioni in atmosfera (emissioni convo-
gliate) – Parametri indicativi.

Emissioni convogliate non pertinenti


1.6 – Emissioni in acqua
Tabella 1.6.1 – Scarichi
Scarichi non presenti.


Tabella 1.6.2 – Inquinanti monitorati – Parametri indicativi
Scarichi non presenti.


1.7 – Suolo e sottosuolo
Lagoni non presenti.


Tabella 1.7.1 – Suolo e sottosuolo. Monitoraggio acque di falda
Emissioni nel suolo non pertinenti.


1.7.2 – Terreni
Tutti gli allevamenti soggetti all’Autorizzazione Integrata Ambientale hanno l’obbligo di presentare
all’Autorità competente, la Comunicazione, in quanto produttori e/o utilizzatori di azoto, con
l’eventuale Piano di Utilizzazione Agronomica degli effluenti di allevamento se c’è l’uso
agronomico, a valenza annuale o quinquennale, a seconda della specifica disciplina regionale.
Nell’ambito del procedimento autorizzatorio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale si prende
atto della Comunicazione, corredata o meno dal PUA in base alle disposizioni regionali, presentata
dall’allevamento; nel caso di nuovo impianto l’invio della Comunicazione dovrà essere effettuato
prima dell’inizio della produzione.
Nell’ambito del controllo integrato ARPAV esegue sempre un controllo analitico dei terreni nel caso
di utilizzo agronomico degli effluenti.
La ditta dovrà effettuare un controllo analitico dei terreni soggetti a utilizzo agronomico degli
effluenti nel corso della validità dell'autorizzazione.
Se in azienda sono presenti serbatoi interrati contenenti gasolio, dovranno essere svolti i controlli
per ogni serbatoio.
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1.8 – Rifiuti
I rifiuti prodotti in allevamento si configurano come rifiuti speciali (esclusi gli effluenti di
allevamento e tutti i materiali da essi derivati dopo trattamento qualora destinati all’utilizzo
agronomico) e bisogna descriverne la gestione all’interno dell’impianto produttivo indicando le
eventuali operazioni di smaltimento o recupero affidato a terzi.
Per quanto riguarda i registri di carico e scarico per i rifiuti speciali pericolosi e per i rifiuti speciali
non pericolosi si applica l’art. 190 del d.lgs. 152/2006.
Nel Report annaule saranno dichiarati tutti i rifiuti prodotti dalla ditta , comprensivi della quantità
conferitra con relativa unità di misura , anche se non indicati nelle tabelle 1.8.1 e 1.8.2.
Nelle tabelle, 1.81 e 1.8.2, sono indicati a titolo esemplificativo alcune tipologie di rifiuti pericolosi
e non pericolosi che possono essere presenti in un allevamento in condizione di “deposito
temporaneo” art. 183, c. 1 lett. bb) del d.lgs. n. 152/2006:
Tabella 1.8.1 – Rifiuti pericolosi

   Rifiuti                                Destinazion
               Descrizione     Modalità stoccaggio           Fonte del dato
  (codice CER)                                e (R/D)

    130206*
               Olio esausto da
Oli sintetici per motori,             Come da art.185-bis del
                macchinari                    R      Formulari
   ingranaggi e                 d.lgs. n. 152/2006
              agricoli (trattori)
   lubrificazione

              Batterie esaurite
    160601*                  Come da art.185-bis del
               da macchine                     R      Formulari
  Batterie al piombo                d.lgs. n. 152/2006
                agricole
    150110*
Imballaggi contenenti    Imballaggi di
                         Come da art.185-bis del
  residui di sostanze     fitofarmaci                   R/D     Formulari
                          d.lgs. n. 152/2006
pericolose o contaminati  contenenti residui
   da tali sostanze
     180202*
Rifiuti che devono essere
              Imballaggi di
  raccolti e smaltiti              Come da art.185-bis del
               medicinali                     R/D     Formulari
applicando precauzioni               d.lgs. n. 152/2006
             contenenti residui
 particolari per evitare
     infezioni


Tabella 1.8.2 – Rifiuti non pericolosi

                                      Destinazio   Modalità di
    Rifiuti        Descrizione     Modalità stoccaggio
                                       ne (R/D)   registrazione

    150102
              Sacchi in plastica  Come da art.185-bis del    R      Formulari
Imballaggi di plastica               d.lgs. n. 152/2006

    150106
              Sacchi – barattoli  Come da art.185-bis del
Imballaggi in materiali                            R      Formulari
                – taniche      d.lgs. n. 152/2006
     misti

    150107        Contenitori in   Come da art.185-bis del    R      Formulari
      Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0002640 del 23/01/2023 - Pag. 16 di 18




 Imballaggi in vetro       vetro         d.lgs. n. 152/2006

     161002        Acque reflue di
 soluzioni acquose di     disinfezione
  scarto, perse da      derivanti dai     Come da art.185-bis del      R      Formulari
                            d.lgs. n. 152/2006
quelle di cui alla voce 16   pozzetti delle
     10 01       acque di lavaggio

     170405
                Ferro e acciaio    Come da art.185-bis del      R      Formulari
   Ferro e acciaio                  d.lgs. n. 152/2006



Non si esclude la possibilità di produrre altre tipologie di rifiuti non elencati nelle precedenti
tabelle.


Per quanto riguarda la produzione di carcasse di animali (vedasi Regolamenti sui SOA) si indica
che:
    la mortalità standard è solitamente del 5%;
    gli animali morti vengono raccolti quotidianamente nei capannoni e le carcasse vengono
     stoccate nell’apposita cella frigo ubicata all’interno dell’area di allevamento (vedi
     planimetria generale);
    solitamente una ditta specializzata (in questo momento la SOLAR SRL, ma può cambiare
     nel corso del tempo) si occupa del ritiro, del trasporto e dello smaltimento delle carcasse,
     asportando direttamente la cella frigo piena e sostituendola con una pulita e disinfettata. Il
     ritiro avviene solitamente a fine ciclo, ma può essere effettuato anche con frequenze più
     ristrette nel caso ci siano emergenze oppure eccessi di mortalità.



L’azienda si avvale di convenzione con ditta esterna per il ritiro dei rifiuti agricoli.


2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO
2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi


Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo

                         Parametro di          Frequenza
 Fase/attività       Criticità                  UM            Fonte del dato
                          esercizio          autocontrollo
                         Sostanza secca         Triennale, su
                            N tot          liquame/pollina
  Stabulazione     gestione pollina                %               RdP
                         Metalli pesanti         allontanata
                         (Rame e Zinco)        dall’allevamento
             Dilavamento delle   Verifica della rete di
Pioggia su piazzali                               Giornaliera
             acque meteoriche        scolo
Alimentazione (*)    concentrazione di     Sostanza secca    %    Alla ricezione    Cartellini
              azoto e fosfati    Proteina grezza (*)
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                       Fosforo (*)
(*) tali parametri sono leggibili dalla composizione dichiarata del cartellino del mangime, se si
utilizzano prodotti vegetali coltivati in azienda la composizione può essere dedotta da bibliografia
o in alternativa attraverso analisi appropriata.
Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria / straordinaria


                    Tipo di                   Fonte del dato/
    Macchinario                    Frequenza
                   intervento                Modalità di registrazione
   Abbeveratoi/impianto
                 Controllo funzionalità  Settimanale (*)    Quaderno di manutenzione
    alimentazione
 Termosonde apertura finestre     tarature      Annuale (*)     Quaderno di manutenzione

                   Verifica delle
  Ugelli di erogazione acqua     pressioni di     Annuale (*)     Quaderno di manutenzione
                   erogazione
      Impianto
                 Controllo funzionalità  Settimanale (*)    Quaderno di manutenzione
 riscaldamento/raffrescamento
   Impianto ventilazione    Controllo funzionalità  Settimanale (*)    Quaderno di manutenzione

    Pulizia piazzali      Controllo visivo    Settimanale (*)    Quaderno di manutenzione

(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità.


Tabella 2.1.3 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)

 Struttura di contenimento      Tipo di controllo    Frequenza    Modalità di registrazione

    Serbatoi combustibili         Visivo     Settimanale (*)       Registro

(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità


3 – INDICATORI DI PRESTAZIONE
Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance

                                        Metodo
                                              Frequenza di
    Indicatore            Descrizione         UM     di
                                              monitoraggio
                                        misura

                  Quantitativo di rifiuto
 Produzione specifica di
                 prodotto rispetto al numero   Kg/capo   Calcolo     annuale
     rifiuti
                    di capi allevati

                  Quantitativo di acqua
  Consumo specifico
                 prelevata rispetto al numero   m3/capo   Calcolo     annuale
   risorsa idrica
                    di capi allevati

  Consumo energetico         Fabbisogno totale di    TEP/cap   Calcolo     annuale
  specifico per ciascun       energia/combustibile      o
  combustibile/fonte      utilizzata rispetto al numero
   Protocollo p_vi/aooprovi GE/2023/0002640 del 23/01/2023 - Pag. 18 di 18




  energetica         di capi allevati

              Quantitativo di reflui
Produzione di reflui
            prodotti in relazione ai capi  m3/capo  Calcolo    annuale
   specifica
                  allevati

              Quantitativo di azoto
Consumo di azoto
             somministrato rispetto al   Kg/capo  Calcolo    annuale
somministrato
              numero di capi allevati

              Quantitativo di fosforo
Consumo di fosforo
             somministrato rispetto al   Kg/capo  Calcolo    annuale
 somministrato
              numero di capi allevati