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Protocollo p_vi/aooprovi GE/2021/0020849 del 14/05/2021 - Pag. 1 di 29
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
Determinazione Dirigenziale N° 623 DEL 10/05/2021
AREA TECNICA
SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
DIRIGENTE/RESPONSABILE: Filippo Squarcina
OGGETTO: DITTA GESCO S.C.A. SEDE LEGALE -VIA DEL RIO, 400 - SAN VITTORE DI
CESENA - -SEDE INSTALLAZIONE VIA GIOVANNI XXIII N. 1 IN COMUNE DI MONTE DI
MALO (VI).
ATTIVITÀ IPPC: ALLEGATO VIII ALLA PARTE II DEL D. LGS. 152/06 -PUNTO 6.4.LETTERA
B) PUNTO 2). AIA DEFINITIVA N.3/2021.
COPIA CONFORME PROVVEDIMENTO
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PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINA N° 623 DEL 10/05/2021
AREA TECNICA
SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
OGGETTO: DITTA GESCO S.C.A. SEDE LEGALE -VIA DEL RIO, 400 - SAN VITTORE
DI CESENA - -SEDE INSTALLAZIONE VIA GIOVANNI XXIII N. 1 IN COMUNE DI
MONTE DI MALO (VI).
ATTIVITÀ IPPC: ALLEGATO VIII ALLA PARTE II DEL D. LGS. 152/06 -PUNTO
6.4.LETTERA B) PUNTO 2). AIA DEFINITIVA N.3/2021.
IL DIRIGENTE
Premesso che:
- l’attività dell’azienda è inquadrabile al punto 6.4 b) dell’Allegato VIII alla Parte
Seconda del DLgs 152/2006 e s.m.i., in quanto riconducibile ad “Escluso il caso in
cui la materia prima sia esclusivamente il latte, trattamento e trasformazione, persi
dal semplice imballo, delle seguenti materie prime, sia trasformate in precedenza sia
non trasformate destinate alla fabbricazione di prodotti alimentari o mangimi da: 3)
materie prime animali e vegetali, sia in prodotti combinati che separati, quando,
detta "A" la percentuale (%) in peso della materia animale nei prodotti finiti, la
capacità di produzione di prodotti finiti in Mg al giorno è superiore a [300 - (22,5 ×
3,5)]=221,25;
- per l'attività esercitata nello stabilimento di via Giovanni XXIII n. 1 in comune di
Monte di Malo è stata rilasciata Autorizzazione Integrata Ambientale con
provvedimento provvisorio e ricognitivo prot.n. 65534 del 26/10/2007 oggetto di
successive proroghe; tale autorizzazione è stata rilasciata in capo all'Azienda
AGRICOLA BERICA MANGIMI;
- con atto prot. n. 88803 del 19/12/2014 si è disposto che il provvedimento richiama-
to era da intendersi intestato a GESCO CONSORZIO COOPERATIVO Società
Cooperativa Agricola con sede legale in via del Rio n. 400 in comune di S.Vittore
di Cesena (FC);
- l’autorizzazione è stata oggetto di ulteriori e successive proroghe con atti persi e,
tra questi, si richiama l’atto prot.n. 40974 del 17/06/2015 con il quale sono state
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti-
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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inoltre disposte specifiche prescrizioni in materia di emissioni in atmosfera in modi-
fica/integrazione di quelle in essere;
- con nota del marzo 2016 è stata comunicata la nuova denominazione sociale -
GESCO S.C.A. - a far data dal 01/02/2016, ferma la sede legale e i riferimenti di
C.F e P IVA;
- in data 20/11/2017, con prot. n. 73237, questa Amministrazione provvedeva a de-
terminata in maniera compiuta anche l’autorizzazione allo scarico nel rispetto
delle condizioni formulate dal gestore della fognatura;
- con provvedimento prot.n. 34104 del 08/06/2020, infine, la proroga è stata rilascia-
ta fino al 30/06/2021, con contestuale richiesta alla ditta di aggiornare la documen-
tazione già presentata, ai fini del rilascio dell’AIA definitiva;
- con documentazione trasmessa in data 07/10/2020, agli atti con
prot.n.41763,41764,41765, 41827, la ditta ha trasmesso la documentazione ri -
chiesta.
CONSIDERATO CHE
- con nota prot.n. 42738 del 13/10/2020 si è proceduto a dare comunicazione di
avvio procedimento ai sensi della L. 241/90 e dell'art. 29-quater del D.Lgs n.
152/2006 per il rilascio dell’AIA definitiva e questo rilevando che la stessa
comunicazione andava a costituire avviso per quanto disposto all'art. 29-quater
del D.Lgs n. 152/06 e come tale sarebbe stata pubblicata nel termine di 15 giorni
nel sito di questa Amministrazione(www.provincia.vicenza.it); alla pubblicazione si è
proceduto in data 13 ottobre 2020 e a seguito della stessa nessun
rilievo/osservazione risulta essere stato presentato;
- che con nota prot.n. 53083 del 14/12/2020 si rilevava che in fase istruttoria e
nella valutazione sostanziale della documentazione presentata era emerso come
con riferimento alla SCHEDA D non si fosse proceduto alla parte D.4
“Informazioni di tipo climatologico”; alla ditta si chiedeva quindi di procedere
con la richiamata scheda utilizzando anche un modello di ricadute, sospendendo
nel frattempo i tempi di procedimento. La ditta ha riscontrato quanto richiesto
con documentazione agli atti con prot.n. 3073 del 26/01/2021;
- la ditta intende gestire i rifiuti prodotti dalla propria attività secondo le
disposizioni del deposito temporaneo stabilite dalla normativa vigente in materia
di rifiuti e che nel complesso, quindi, non svolge alcuna attività di gestione rifiuti
che necessita di autorizzazione;
RILEVATO CHE
- in data 18/3/2021 è stato condotto in azienda, congiuntamente con ARPAV, un
sopralluogo istruttorio da cui è emersa la necessità di intervenire su ulteriori
aspetti procedimentali, quali lo scarico delle acque meteoriche di dilavamento,
gestionali, collocazione di nuovi bacini di contenimento di prodotti chimici ed
interventi di straordinaria manutenzione sulle pavimentazioni ammalorate, e
strutturali, prevedendo l’accecamento di alcuni pozzetti disperdenti all’interno
del fabbricato;
- nell’ambito dello stesso sopralluogo è emerso che l’impiantistica relativa al
carico integratori identificata come emissione C9 prevede la reimmissione dei
flussi gassosi all’interno dell’ambiente di lavoro.
DATO ATTO che, tenuto conto dell'organizzazione aziendale, la presente autorizzazione va a
costituire/sostituire, secondo quanto delineato all'allegato all'allegato IX alla
parte II del D.Lgs 152/06:
- autorizzazione alle emissioni in atmosfera, fermi restando i profili concernenti
aspetti sanitari (titolo I della parte quinta del D.Lgs. 152/06);
- autorizzazione allo scarico produttivo, esistente, e per le acque meteoriche di
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti-
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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dilavamento come nuova autorizzazione.
CONSIDERATO che a seguito del richiamato sopralluogo alla ditta in data 29/03/2021 è stato
richiesto di produrre la documentazione necessaria per l’autorizzazione alle
acque meteoriche; la ditta ha riscontrato la richiesta con documentazione agli atti
con prot.n. 2021/14561 del 07/04/2021 confermando il recapito nel torrente
Orolo.
VISTO che nell’ambito del procedimento finalizzato al rilascio del presente
provvedimento con nota prot.n.16175 del 16/04/2021 si è proceduto a indire una
conferenza semplificata e in modalità asincrona ai sensi dell’art. 14 bis della
L.241/1990 chiedendo agli Enti coinvolti nel procedimento di esprimere il
proprio parere entro 10 giorni avvisando che la mancata comunicazione entro il
termine equivaleva a parere favorevole, in tale contesto è stato coinvolto anche il
competente SPISAL dell’AULSS competente, in considerazione della presenza
di impiantistica con emissioni gassose non convogliate all’esterno; prefigurando,
nell’ipotesi di mancata espressione di parere, che la ditta sarebbe stata comunque
impegnata a trasmettere specifica documentazione per le verifiche del caso e
procedere in merito secondo le indicazioni che ne potessero derivare.
RILEVATO che ARPAV ha fatto seguito alla richiamata conferenza e con nota agli atti con
prot.n 17318 del 23/04/2021:
- ha valutato positivamente il PMC nella versione definitiva come da documento
in Allegato 3 al presente provvedimento, nonché sulla Valutazione Impatto
Acustico Studio di diffusione di polveri da emissioni convogliate;
- ha ricordato che le metodologie di campionamento e di analisi adottate dalla
ditta per il monitoraggio dell’attività aziendale dovranno essere quelle usate da
ARPAV, condizione indicata in Allegato 2 al presente provvedimento;
- a seguito della valutazione dello Studio di diffusione odorigena da emissioni
convogliate ha richiesto la presentazione di un progetto che consenta il rispetto
dei limiti obiettivo di concentrazione di odore nei ricettori particolari, definiti
dalle Linee Guida già indicate alla ditta; a seguito della realizzazione
dell’adeguamento dovrà essere presentato un nuovo studio valutativo, in
aggiornamento e per la verifica sulla presenza di eventuali ulteriori fonti di
impatto odorigeno.
DATO ATTO che non risulta pervenuto alcun riscontro ostativo dagli altri Enti coinvolti nel
procedimento.
VISTO il decreto ministeriale 24.04.08 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da
applicare in relazione alle istruttorie ed ai controlli previsti dal Decreto
Legislativo 18 febbraio 2005, n.59”, la Deliberazione della Giunta n. 1519 del 26
maggio 2009 che costituisce attualmente l'atto di riferimento in materia e la
delibera della Giunta Provinciale n. 200/41230 quale atto di indirizzo per
l’applicazione delle tariffe per l’Autorizzazione Integrata Ambientale. La ditta ha
provveduto in merito, dandone riscontro con nota agli atti con prot.n.19491 del
06/05/2021;
Visto il D.Lgs 152/06 e ss. mm. e integrazioni
Vista la Legge Regionale n. 4/2016.
Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.1 del 25/01/2021 con la quale è stato ap
provato il Bilancio di Previsione 2021-2023;
Richiamato il PEG - Piano esecutivo di gestione - 2021/2023 approvato con Decreto presidenzia
le n. 11 del 12/02/2021;
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tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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DETERMINA
1. di rilasciare alla società GESCO CONSORZIO COOPERATIVO Società Cooperativa
Agricola l’Autorizzazione Integrata Ambientale per le attività condotte
nell’installazione in oggetto organizzate e gestite secondo le modalità rappresentate
nella documentazione depositata agli atti e nel rispetto delle condizioni di cui al
presente provvedimento.
La richiamata autorizzazione costituisce le autorizzazioni richiamate in premessa– auto -
rizzazione alle emissioni in atmosfera e autorizzazione allo scarico, sostituendo quelle
in essere; i limiti, le prescrizioni delle autorizzazioni di cui sopra sono riportati in alle -
gato (Allegato 2), che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedi -
mento. In tale allegato risultano altresì riportate altre condizioni non riferibili specifica -
tamente alle autorizzazioni sostituite e richiamate.
Al fine di garantire un controllo dell'attività autorizzata la ditta dovrà procedere ad at -
tuare un monitoraggio della stessa secondo il piano allegato (Allegato 3) che costituisce
parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
2. di informare che:
- per il rinnovo e il riesame dell'autorizzazione vale quanto disposto all’art. 29-octies del
D.Lgs. n. 152/2006. L'Autorizzazione Integrata Ambientale di cui al presente
provvedimento è soggetta a riesame secondo le modalità previste dall'art. 29-octies del
D.Lgs. n. 152/2006, come modificato dai successivi D.Lgs. n. 128/2010 e n. 46/2014; in
ogni caso il Gestore è tenuto a presentare la documentazione richiesta per il riesame
dell'AIA entro 12 anni dalla data di rilascio del presente provvedimento;
- rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla
osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività autorizzate;
- in caso di inosservanza delle prescrizioni contenute nella presente autorizzazione, si
procederà secondo quanto previsto dall’art. 29 - decies, comma 9, e dall’art. 29 –
quattuordecies del D.Lgs. n. 152/2006;
- in relazione al Piano di Monitoraggio e Controllo ARPAV nel corso di validità della
presente autorizzazione effettuerà almeno due ispezioni Ambientali Integrate con oneri
a carico del Gestore e almeno una visita in loco ogni 3 anni, fatto salvo comunque
quanto previsto nel Piano di Ispezione Ambientale a livello regionale così previsto
dall'art. 29 decies, comma 11, del D.Lgs. n. 152/2006. Per la tariffa dei controlli in
questione è riferimento la DGRV 1519 del 26 maggio 2009. Qualora ne ravvedesse la
necessità, la Provincia potrà disporre controlli aggiuntivi secondo quanto previsto
dall’art 29 - decies, comma 4, del D.Lgs. n. 152/2006.
3. di informare che avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribu -
nale Amministrativo Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni, ovvero in alter -
nativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.
4. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè
riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della
Provincia (ai sensi art. 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta
pubblicazione all'albo pretorio on line;
6. di trasmettere il presente provvedimento alla Società in oggetto, al comune di Monte di
Malo, ad ARPAV, al gestore della fognatura VIACQUA spa, all’ULSS 7-Dipartimento
di Prevenzione- SPISAL, al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.
7. Di informare che il presente provvedimento rispetta il termine previsto dal Regolamento sui pro -
cedimenti amministrativi di competenza della Provincia di Vicenza (Determinazione del Segre -
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti-
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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tario Generale n. 256 del 26/02/2021)
Sottoscritta dal Dirigente
Filippo Squarcina
con firma digitale
Responsabile del Procedimento: LUCIA ZOCCA
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti-
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PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale: Palazzo Godi – Nievo, Contrà Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
Autorizzazione Integrata Ambientale n.03/2021
ALLEGATO 1
Il presente allegato, definito come “Allegato 1” e costituente parte integrante e sostanziale
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale n. 03/2021, riporta l'inquadramento generale e la
descrizione del processo produttivo svolto dalla ditta GESCO S.C.A. nell’installazione di Via
Giovanni XXIII n. 1 in comune di Monte di Malo.
Inquadramento attività A.I.A.
Capacità
Attività Riferimenti
produttiva
Allegato VIII alla Parte II del D. Lgs. 152/06 - Punto
6.4.Lettera b) punto 3)
b) Escluso il caso in cui la materia prima sia esclusivamente
Produzione e il latte, trattamento e trasformazione,persi dal semplice
commercio di
mangimi
imballo, delle seguenti materie prime, sia trasformate in
770 tonn/gg precedenza sia non trasformate destinate alla fabbricazione
composti,
(200.000
integrati, di prodotti alimentari o mangimi da:
ton/anno)(*)
complementari,
concentrati, 3) materie prime animali e vegetali, sia in prodotti
medicati e non. combinati che separati,quando, detta "A" la percentuale (%)
in peso della materia animale nei prodotti finiti, la capacità
di produzione di prodotti finiti in Mg al giorno è superiore a
[300 - (22,5 × 3,5)]=221,25.
(*)La massima capacità di produzione è calcolata in base alla potenzialità delle cubettatrici, considerando di lavorare
per due turni /gg ordinari con un possibile prolungamento della produzione per far fronte a urgenze di fornitura. Il
mangime prodotto fino ad oggi è in pellet o sbriciolato, ma potrà essere prodotto anche mangime in farina mediante
semplice miscelazione di prodotti macinati. Il consumo di materie prime e la produzione di mangime nelle perse forme
fisiche e tipologie sono sostanzialmente coincidenti.
PROCESSO PRODUTTIVO
Nel processo sono inpiduabili le seguenti fasi
a) Arrivo materie prime e deposito
b) Macinazione cereali
c) Produzione miscelazione, cubettatura, sbriciolato
d) Gestione impianti tecnologici
c1) Laboratorio controllo qualità
Arrivo materie prime e deposito , spedizione prodotto finito
I cereali arrivano su camion telonati mentre i liquidi e grassi arrivano con autocisterne o in
cisternette. I mezzi una volta entrati sostano in pesa quindi raggiungono l’area di scarico passando
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sul lato ovest dello stabilimento dove è presente l’arco di disinfezione. I mezzi che trasportano i
cereali sfusi raggiungono il deposito e su indicazione degli addetti scaricano il materiale nell’area
dedicata e quindi escono e proseguendo il giro si dirigono verso l’uscita. Oli e grassi in cisterne fisse,
sono caricati direttamente dalle autocisterne, tramite condotte flangiate: le cisterne di deposito sono
contenute in bacino di contenimento in cemento di adeguato volume. Gli additivi liquidi sono
trasportati in taniche di volume variabile ; il mezzo si posiziona davanti all’ingresso dell’area di
deposito, fusti e taniche sono quindi scaricati mediante carrello elevatore e portati nella postazione
dedicata. Il materiale in cumuli è movimentato con la pala meccanica e avviato alla lavorazione
caricandolo nelle bocche di carico presenti sulla parete dell’area di deposito .Il prodotto finito in
pellet, sbriciolato o in farina è caricato nei sili dedicati: al momento del carico i mezzi si posizionano
sotto la tramoggia e vengono caricati per caduta della quantità prevista. Il trasporto di materie prime e
prodotto finito è fatta sempre da ditte terze. Nell’area sud est dello stabilimento è stato realizzato un
parcheggio dedicato allo stazionamento dei mezzi in transito, al fine di evitare che fermandosi lungo
la strada Via Papa Giovanni XXIII possano creare intralcio al traffico cittadino. Il parcheggio è
utilizzato solo dai trasportatori che arrivano per caricare il prodotto finito e per i quali non vi è
immediata disponibilità di ingresso in stabilimento.
Macinazione e deposito
Il piano di produzione viene definito su base giornaliera in seguito alle richieste dei vari allevamenti;
il sistema di miscelazione dei persi componenti è automatizzato sotto controllo di un apposito
gestionale: I cereali sono macinati nei mulini collegati a filtri a maniche (camini C6 e C7) e le polveri
estratte dalle maniche sono recuperate e reinserite nel silos di deposito L’automazione presente
permette di minimizzare la movimentazione di materie prime all’interno del capannone, con
riduzione delle polveri diffuse.
Produzione ( miscelazione, cubettatura, produzione sbriciolato)
La principale produzione è relativa a mangimi per avicoli, ma potenzialmente può essere prodotto
anche mangime per altre tipologie di capi. I persi componenti (grano, soia, soia tostata, mais, olio di
pollo, grasso suino, minerali, additivi e integratori) sono miscelati con acqua all’interno di appositi
silos fino a ottenere la pastosità desiderata, quindi mediante aggiunta di vapore nelle presse
(cubettatrici) si ottiene il mangime nella forma di cilindretti. Dalle cubettatrici si ottiene un materiale
che necessita di essere raffreddato: il raffreddamento avviene mediante aspirazione di aria in
controcorrente e le polveri generate sono raccolte da appositi cicloni.
Sono presenti 4 cubettatrici ( cubettatrici 1, 2, 3 e 4) collegate alla emissione C3; le 2 cubettarici
( cubettatrici 5, 6) collegate alla emissione C5 sono state, come previsto, eliminate. Le polveri estratte
dai cicloni sono reimmesse in produzione. Il vapore è prodotto da centrale termica della potenzialità
di 2.000.000 kcal. Viene prodotta una parte di mangime sbriciolato, mediante macinatura grossolana
del prodotto in pellet. Può essere prodotto anche mangime in farina, che deriva dalla semplice
miscelazione delle materie prime macinate senza le fasi successive sopra descritte di cubettatura e
sbriciolamento. Il prodotto è quindi caricato nei sili di deposito in attesa del ritiro.
Impianti tecnologici
Presso l’installazione sono presenti i seguenti impianti tecnologici:
- caldaia da 2.000.000 kcal per la produzione di vapore da inviare alle presse;
- impianto osmosi per il trattamento dell’acqua da inviare alla caldaia;
- compressori;
- sistemi di abbattimento delle polveri (filtri a maniche per la macinazione e cicloni per le presse);
- scrubber per l’abbattimento odori a valle delle presse;
- sistema di disinfezione dei mezzi in ingresso.
A piano terra dello stabilimento la ditta dispone di un laboratorio per analisi che riguardano
principalmente :
•materie prime e prodotto finito perossidi, acidità, numero di iodio su grassi e olii; ricerca
micotossine (afla.; don; zea; fumo);
Autorizzazione Integrata Ambientale - GESCO S.C.A - Allegato 1 2 di 4
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• materie prime, analisi di cartellino; peso specifico; granulometria e valutazione presenza parassiti.
Sono presenti una cappa di aspirazione e un armadio per reagenti aspirato
EMISSIONI IN ATMOSFERA
Per le emissioni dello stabilimento si fa riferimento alla tabella di seguito riportata
Fase /impiantistica N.camino Altezza m. Sistema di trattamento
Produzione vapore (caldaia di riserva) C1 \\\ \\\
Produzione vapore C2 \\\ \\\
Cubettatura 1 – 2 – 3 - 4 C3 23 Ciclone + Torre di lavaggio per abbattimento odori
Macinazione cereali Mulino MB1 C6 7 Filtro a maniche
Macinazione cereali Mulino MB2 C7 8 Filtro a maniche
Carico integratori C 9 (*) \\\ Filtro monomanica interno
(*) funziona saltuariamente in occasione del carico di integratori - trattasi di reimmissione in ambiente di lavoro
GESTIONE ACQUE
Il mangimificio utilizza acqua derivante dall’acquedotto per i seguenti usi:
a) Consumi civili;
b) Preparazione soluzione disinfezione mezzi: il sistema consuma circa 20 mc/mese di acqua;
c) Miscelazione materie prime: per la miscelazione delle materie prime viene aggiunta acqua
all’impasto in proporzione 1,25% in peso;
d) Produzione vapore, previa osmosi, di questi una parte va allo scarico dall’osmosi che tratta l’acqua
prima di avviarla alla caldaia;
e) Scrubber per abbattimento polveri e odori.
Gli scarichi autorizzati derivano dalle seguenti fasi:
a) Scarichi servizi;
b) Scarico lava vetreria laboratorio;
c) Scarico spurgo osmosi;
d) Scarico scrubber.
Gli scarichi dei servizi igienici e della lavavetreria sono convogliati ad un pozzetto e non soggetti a
controllo. Gli altri scarichi sono convogliati ad un proprio pozzetto e soggetti a controllo semestrale.
Dai due pozzetti gli scarichi sono convogliati nello stesso punto di allacciamento alla fognatura.
L’azienda tiene sotto controllo i consumi complessivi mediante lettura mensile dei contatori sia dei
prelievi che dello scarico.
Con riferimento alla gestione delle acque meteoriche si rileva che in sede di sopralluogo istruttorio è
emerso come l’utilizzo dei piazzali non rispetti pienamente le condizioni sulla base delle quali questa
Amministrazione ritiene non dovuta l’autorizzazione allo scarico.
Questa Amministrazione ritiene non necessaria l’autorizzazione allo scarico delle acque meteoriche,
considerati i criteri generali di valutazione che prevedono, per il complesso aziendale, quanto segue:
- l’attività viene condotta esclusivamente all’interno di un edificio;
- nel piazzale esterno non vi è presenza di depositi di rifiuti, materie prime, prodotti;
- il piazzale esterno è inferiore a 5000 mq;
- nel piazzale esterno avviene solo il transito dei mezzi paragonabile alla viabilità stradale;
- le acque dei tetti non sono contaminate da eventuali emissioni in atmosfera originate dall’attività.
La ditta all’esterno presenta dei depositi di rifiuti non pericolosi in cassoni; è presente inoltre un
deposito di gasolio in serbatoio dotato di bacino di contenimento e tettoia. Il carico e scarico
inoltre dei mangimi avviene al coperto in tettoia però aperta lateralmente e si ritiene pertanto
necessaria l’autorizzazione.
Autorizzazione Integrata Ambientale - GESCO S.C.A - Allegato 1 3 di 4
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L’unica eccezione riguarda l’area in ingresso allo stabilimento con scarico identificato com e S1,
per il quale non risulta necessaria l’autorizzazione.
Autorizzazione Integrata Ambientale - GESCO S.C.A - Allegato 1 4 di 4
Protocollo p_vi/aooprovi GE/2021/0020849 del 14/05/2021 - Pag. 12 di 29
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale: Palazzo Godi – Nievo, Contrà Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
Autorizzazione Integrata Ambientale n. 03/2021
ALLEGATO 2
Il presente allegato, definito come “Allegato 2” e costituente parte integrante e sostanziale
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale n. 03/2021, riporta le prescrizioni e i limiti alle emissioni
che la ditta GESCO S.C.A deve rispettare nell’installazione di Via Giovanni XXIII n. 1 in comune
di Monte di Malo (VI).
Prescrizioni per singole matrici ambientali
Emissioni in atmosfera
1. Gli inquinanti da controllare e relativi limiti con riferimento alle emissioni significative e di cui è
conpisa la necessità di monitoraggio periodico sono come da tabella sotto riportata.
2. I controlli periodici delle emissioni in atmosfera sono richiesti con la frequenza indicata nel
piano di monitoraggio; tali controlli dovranno essere effettuati, nelle condizioni di esercizio
più gravose degli impianti produttivi.
3. Per ogni punto di controllo e prelievo dovrà essere garantita in alternativa la presenza di una
bocchetta di prelievo dotata di tronchetto filettato di dimensioni unificate, munito di tappo e
saldato al camino o di flangia universale di dimensioni unificate dotata di fori passanti e di
controflangia cieca per la chiusura, costruiti secondo quanto riportato in allegato. I punti di
emissione dovranno essere identificati in modo univoco con la numerazione proposta e riportata
nel presente provvedimento;
4. La ditta dovrà effettuare i controlli dando comunicazione ad ARPAV con almeno 15 giorni
d'anticipo della data in cui intende effettuare i prelievi.
5. I dati relativi agli autocontrolli effettuati dovranno essere riportati su apposito registro a cui si
allegheranno i certificati analitici ed essere tenuti a disposizione dell’autorità competente al
controllo. Uno schema esemplificativo di tale registro è riportato in appendice 1 allegato VI parte
V del D.Lgs. 152/06. Per i certificati analitici si dovrà far riferimento allo schema riportato in
calce.
6. Le metodologie di campionamento e analisi dovranno essere quelle utilizzate dal Servizio
Laboratori di ARPAV, riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-
ambientali/ippc/servizi-alle-aziende/metodiche-analitiche. Le metodiche utilizzate dal Servizio
Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso fede in fase di contraddittorio. L’azienda può cambiare
le metodiche analitiche, previa comunicazione ad ARPAV, la quale può esprimersi in merito.
7. Ogni interruzione del normale funzionamento degli impianti di abbattimento, compresa la
manutenzione ordinaria e straordinaria, deve essere annotata su un apposito registro da tenersi a
disposizione dell’autorità competente al controllo. Uno schema esemplificativo di tale registro è
riportato in appendice 2 allegato VI parte V del D.Lgs. n. 152/2006.
8. La ditta dovrà sempre provvedere ad una corretta gestione e manutenzione dei propri sistemi di
abbattimento, secondo quanto previsto nel piano di monitoraggio e controllo. In caso di anomalie
o guasti agli impianti il gestore deve darne comunicazione alla Provincia, al Dipartimento
provinciale dell’ARPAV e al Comune entro le otto ore successive. Qualora le anomalie di
Autorizzazione Integrata Ambientale - GESCO S.C.A - Allegato 2 1 di 9
Protocollo p_vi/aooprovi GE/2021/0020849 del 14/05/2021 - Pag. 13 di 29
funzionamento siano tali da non garantire il rispetto dei limiti di emissione fissati, si dovrà
procedere alla sospensione delle relative lavorazioni per il tempo necessario alla rimessa in
efficienza; le difformità accertate nei controlli analitici effettuate dal gestore devono essere
comunicate entro 24 ore dall'accertamento.
9. Per la situazione delle emissioni non aspirate -carico integratori-in essere la ditta dovrà
trasmettere, nel termine di 60 giorni dal ricevimento del presente provvedimento , allo
SPISAL dell'ULSS 8 un'apposita relazione, da inviarsi per conoscenza a questo Ente e ad
ARPAV, per verificare la possibilità di mantenerla in essere. Qualora lo SPISAL disponesse
persamente la ditta dovrà procedere in merito nei tempi e modi disposti dallo stesso
Servizio, dandone conto anche a questo Ente che si riserva eventuali provvedimenti di
competenza.
Per quanto riguarda le caldaie si richiamano le disposizioni previste dall’art.273-bis del
D.Lgs.152/06 e smi in materia di medi impianti di combustione, in particolare per le
tempistiche di adeguamento.
Scarichi idrici/gestione acque meteoriche
10. La ditta è autorizzata allo scarico produttivo in fognatura, dovuto ai seguenti apporti:dalla
torre di lavaggio di cui al Camino C3, dall'addolcitore ( scrubber e spurgo osmosi).
11. La ditta con il presente atto è autorizzata allo scarico delle acque meteoriche per i piazzali
con recapito acque superficiali (torrente Orolo).
12. Nei piazzali per le quali le relative acque di dilavamento non risultano oggetto di
autorizzazione non dovrà essere condotta alcuna attività neppure di deposito e/o operazioni
di carico/scarico; gli stessi piazzali dovranno essere utilizzati esclusivamente per il transito
dei mezzi. Diverse destinazioni dovranno essere preventivamente legittimate con
autorizzazione allo scarico.
13. Nel termine di 60 giorni dal presente provvedimento la ditta dovrà predisporre apposito
pozzetto per il campionamento delle acque meteoriche e nel termine dei successivi 30 giorni
dovrà procedere al primo controllo analitico per la verifica del rispetto dei limiti.
14. La ditta dovrà effettuare i controlli analitici con la frequenza indicata nel piano di
monitoraggio e controllo.
15. Ogni campionamento dovrà essere effettuato nelle condizioni operative ritenute dal tecnico
responsabile più gravose per la qualità delle acque scaricate e le stesse dovranno essere
specificatamente indicate nel verbale di campionamento da allegare al rapporto di prova.
16. La ditta deve effettuare i controlli analitici comunicando al Dipartimento provinciale dell'
ARPAV la data in cui intende effettuare i prelievi. La comunicazione deve essere effettuata
con un anticipo di almeno 15 giorni. Per i controlli di scarichi di acque meteoriche il
preavviso il Dipartimento Provinciale dell’ARPAV deve essere effettuato nei medesimi
termini in cui viene contattato il laboratorio incaricato.
17. I pozzetti fiscali devono essere del tipo UNICHIM o analogo, in modo da permettere il prelievo
manuale o con l’attrezzatura automatica (autocampionatore), devono essere sempre accessibili da
parte delle Autorità competenti al controllo, idonei per i prelievi e le misure di portata dei reflui
oggetto del presente provvedimento e indipendenti da altri eventuali apporti di acque reflue.
18. Le analisi e il prelievo dei campioni, realizzati al fine di monitorare nel tempo il rispetto dei
limiti, dovranno essere effettuati da personale qualificato, che redigerà anche un apposito verbale
di prelievo. Quest’ultimo dovrà essere allegato al rapporto di prova che dovrà indicare, oltre agli
esiti delle analisi condotte sui campioni prelevati anche il metodo di campionamento e le
metodiche analitiche adottate. I rapporti di prova con i relativi verbali di prelievo dovranno essere
conservati dalla ditta e messi a disposizione delle autorità competenti al controllo.
Autorizzazione Integrata Ambientale - GESCO S.C.A - Allegato 2 2 di 9
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19. Le metodologie di campionamento e analisi devono essere quelle utilizzate dal Servizio
Laboratori di ARPAV, riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-
ambientali/ippc/servizi-alle-aziende/metodi-di-campionamento-e-analisi. L’azienda può cambiare
le metodiche analitiche, previa comunicazione ad ARPAV, la quale può esprimersi in merito. Le
metodiche utilizzate dal Servizio Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso fede in fase di
contraddittorio.
Si avvisa la ditta che l’autorizzazione allo scarico di cui al presente provvedimento sostituisce quella
di cui capo II del titolo IV della parte terza del D.Lgs. 152/06):per lo scarico in fognatura la ditta
dovrà rapportarsi direttamente con il Gestore della fognatura per la definizione degli aspetti
contrattuali, tariffari, nonché per le prescrizioni tecniche di allacciamento;
Emissioni sonore
20. L’azienda deve verificare, con cadenza triennale e ogni qualvolta vi siano delle modifiche che
comportano delle variazioni sostanziali del livello di rumore, l’attualità della Valutazione di
Impatto Acustico, aggiornando lo studio agli atti ed eseguendo i rilievi fonometrici necessari,
utilizzando le professionalità di un Tecnico Competente in Acustica Ambientale. Le misure
devono essere eseguite presso la sorgente per la valutazione dell’emissione e presso i ricettori più
esposti al rumore per l’immissione e il livello differenziale; qualora ciò non fosse possibile deve
essere inpiduata una posizione di misura (nelle vicinanze del ricettore o in prossimità della
sorgente) che consenta di stimare il livello presso il ricettore. I parametri da misurare sono i livelli
acustici per i quali è stata evidenziata la potenziale criticità. Si segnalano, per l’elaborazione della
documentazione di impatto acustico ai sensi dell’articolo 8 della Legge n.447 del 1995, le Linee
Guida approvate con Deliberazione del Direttore Generale ARPAV (DDG n.3 del 29.01.2008) e
consultabili nel sito internet dell’Agenzia, all’indirizzo http://www.arpa.veneto.it/temi-
ambientali/agenti-fisici/fle-e-allegati/ linee_Guida-DOC-Impatto_Acustico.
21. In caso di superamento, da comunicarsi tempestivamente a questo Ente, ai comuni di Isola
Vicentina e Malo ed all’ARPAV, dovranno essere realizzate opportune mitigazioni acustiche
concordandole con Comune ed ARPAV. Tali interventi dovranno essere comunicati a questa
Amministrazione per gli aspetti di competenza.
22. Le campagne di misura periodiche dovranno essere effettuate durante lo svolgimento delle
attività rumorose, con comunicazione preventiva di almeno 15 giorni ad Arpav e al comune di
Monte di Malo.
Gestione rifiuti
23. Al report sulla produzione dei rifiuti di cui al Piano di Monitoraggio e Controllo che riporta un
elenco limitato ai rifiuti caratteristici dello specifico comparto produttivo, dovrà essere allegata
copia del MUD.
24. I rifiuti prodotti dovranno essere raggruppati in aree dotate di apposita cartellonistica, indicante il
relativo codice C.E.R. e l’eventuale caratteristica di pericolosità.
25. La gestione dei rifiuti prodotti dovrà avvenire nel rispetto di quanto previsto dalla parte IV Titolo
I D.Lgs. 152/06; in particolare la loro gestione dovrà avvenire nella modalità di deposito
temporaneo così come definito dall’art. 183 c. 1 lettera bb) del D.Lgs. 152/2006.
Altro
26. La ditta dovrà costantemente vigilare sul buono stato di conservazione delle pavimentazioni
impermeabilizzate ed effettuare, in presenza di eventuali fessurazioni, le relative manutenzioni.
27. La ditta dovrà procedere nel termine del 30/06/2022 ad un intervento di manutenzione dei
piazzali, riprendendo in ogni caso le zone compromesse. Della conclusione dell’intervento con il
dettaglio delle operazioni effettuate dovrà essere dato conto con apposita documentazione nel
termine del 15 luglio 2022. Nella stessa documentazione dovrà essere dato conto
dell’accecamento dei pozzetti presenti all’interno dello stabilimento.
Autorizzazione Integrata Ambientale - GESCO S.C.A - Allegato 2 3 di 9
Protocollo p_vi/aooprovi GE/2021/0020849 del 14/05/2021 - Pag. 15 di 29
28. Nel termine di 90 giorni dal presente provvedimento la ditta dovrà intervenire nel deposito degli
additivi chimici liquidi attrezzandoli con bacino di contenimento, previo intervento di pulizia.
Della conclusione dell’intervento dovrà essere dato conto nel termine dei successivi 15 giorni.
29. Nel termine di 90 giorni dal presente provvedimento la ditta dovrà presentare, sottoscritta da un
professionista abilitato, una proposta per un piano di monitoraggio delle acque sotterranee proprio
dello stabilimento con minimo 3 punti di controllo, posti uno a monte e due a valle.
30. Sulla proposta di cui al precedente punto questa Amministrazione si riserva una valutazione nel
termine di 60 giorni dalla presentazione, trascorsi i quali la proposta si intende accolta; il sistema
dovrà essere quindi reso operativo nel termine del 31/12/2021. La data di conclusione dei lavori
deve essere oggetto di apposita comunicazione.
31. Nel termine dei successivi 30 giorni dall’operatività la ditta, utilizzando il sistema di cui ai
precedenti punti, dovrà procedere ad un'analisi a set esteso. I referti analitici dovranno essere
trasmessi a questa Amministrazione e ad ARPAV nel termine di 30 giorni dal prelievo con una
proposta di set analitico per i successivi controlli.
32. Successivamente è richiesta un'analisi con frequenza quinquennale per i parametri oggetto di
proposta, eventualmente integrati sulla base di determinazioni di questa Amministrazione.
33. Qualora dal monitoraggio dovessero emergere delle anomalie dovrà esserne data tempestiva
comunicazione a questa Amministrazione, al Comune di Monte di Malo ed ad ARPAV.
34. Le date di prelievo dovranno essere comunicate ad ARPAV con anticipo di almeno 15 giorni.
35. La ditta, ad esclusione dei periodi di chiusura per ferie, dovrà comunicare eventuali fermi
prolungati – oltre 15 gg- di attività e qualora tali periodi superino trenta giorni dovrà essere
contestualmente presentato un piano con le attività di controllo e monitoraggio da condursi
durante gli stessi e perse rispetto alla normale attività nonché le azioni da mettere in atto anche
dal punto di vista strutturale per garantire la sicurezza dell’impianto.
36. In caso di incidenti e/o impresti con impatto per le perse matrici ambientali, dovrà adottare
immediatamente tutte le misure necessarie per limitarne le conseguenze, procedendo con le
comunicazioni di cui al comma 1 dell’art’art.29-undecies del D.lgs 152/06 entro le otto ore
successive all’evento.
37. Dovrà altresì essere comunicata il fine esercizio dell’attività. Con tale comunicazione dovrà
essere presentato un Piano di ripristino ambientale che descriva gli interventi che verranno attuati
al fine della restituzione del sito agli usi originari e i relativi accertamenti analitici per verificare
l’assenza di eventuale contaminazione del sito.
38. Le registrazioni dei dati previsti dal Piano monitoraggio e controllo dovranno seguire le seguenti
indicazioni:
- tutti i dati ottenuti dall’autocontrollo devono poter essere verificati in sede di sopralluogo
ispettivo. I dati originali (es. bollette, fatture, documenti di trasporto, Rapporti di prova etc.)
devono essere conservati almeno per 5 anni in modo da garantire la rintracciabilità del dato
stesso;
- eventuali registrazioni e tutti i certificati analitici, compresi quelli effettuate da laboratori
esterni o direttamente dall’impianto di destino devono essere conservati presso lo
stabilimento, a disposizione delle Autorità competenti al controllo, almeno per 5 anni.
39. Tenuto conto delle conclusioni a cui la ditta è pervenuta, tramite i propri tecnici incaricati, in esito
all’indagine olfattometrica, ossia l’esigenza di intervenire alle emissioni del camino C3 (.. i
valori di concentrazione di odore ottenuti nei recettori sensibili circostanti l’impianto …….
mostrano come per poter raggiungere i valori “obiettivo” identificati dalle Linee Guida seguite
da questa Amministrazione occorre operare una riduzione dell’88% della concentrazione
emessa dal camino C3 rispetto ai valori misurati in situazione di emissione attuale) e per il parere
reso da ARPAV, nel termine di 180 giorni dalla data di rilascio dell’AIA dovrà essere presentata
una proposta operativa di intervento accompagnata da relativo cronoprogramma. Questa
Autorizzazione Integrata Ambientale - GESCO S.C.A - Allegato 2 4 di 9
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Amministrazione congiuntamente con ARPAV si riserva eventuali determinazioni in merito in
assenza delle quali, nel termine di 60 giorni dalla presentazione, la proposta si intenderà accolta e
la ditta dovrà dare seguito a quanto proposto.
40. Ai sensi dell’art. 29-decies, comma 2, del D.Lgs. 152/2006, il gestore dovra' trasmettere, alla
Provincia di Vicenza, all’ ARPAV, al Comune di Monte di Malo entro il 30 aprile di ogni anno un
documento contenente i dati caratteristici dell’attività dell’anno precedente costituito da:
a) un report informatico sul modello fornito dall’Autorità competente
(http://ippc.arpa.veneto.it/) dove inserire i dati previsti dalle tabelle del “PIANO DI
MONITORAGGIO E CONTROLLO” ossia quelli a cui è stato assegnato “SI’” nella
colonna 'Reporting' dell’Allegato 3; il report dovrà essere trasmesso su supporto
informatico;
b) una relazione esplicativa dell’attività aziendale con il commento dei dati dell’anno in
questione e i risultati nel monitoraggio. La relazione, che può essere corredata da grafici
esemplificativi, deve contenere la descrizione di eventuali metodi di stima/calcolo dei dati
comunicati. Il superamento dei Valori Limite di Emissioni è da giustificare, ove possibile,
specificando la causa dell’incidente (es. manutenzione straordinaria, guasto,
malfunzionamento, avaria o interruzione degli impianti di abbattimento, condizioni
meteo-climatiche avverse etc.) e gli interventi risolutivi adottati. Variazioni significative
tra i persi anni di monitoraggio vanno giustificate. La suddetta relazione dovrà essere
trasmessa su supporto informatico.
Tenendo conto del periodo in cui è rilasciata l’autorizzazione di cui al presente provvedimento la ditta
dovrà attuare quanto previsto dal PMC a far data dal 01 giugno 2021 e il primo report e relativa
relazione dovrà essere presentato entro aprile 2022. Per tale disposizione viene meno l’impegno di
procedere alla comunicazione di cui all'art. 29 decies comma 1.
Limiti alle emissioni
La seguente tabella riporta, in relazione al processo produttivo, i limiti per le emissioni in atmosfera
ritenute significative.
Aria
Limiti
Portata
Fase /impiantistica N.camino H Sistema di trattamento Valore
[Nmc/h](***) Inquinanti concentrazione
mg/Nmc
Cubettatura 1 – 2 – 3 - 4 C3 23 Ciclone + scrubber 36000 Polveri 20
Macinazione cereali Mulino MB1 C6 7 filtro a maniche 7000 Polveri 5
Macinazione cereali Mulino MB2 C7 8 filtro a maniche 6500 Polveri 5
(***) ammesso con un range di variabilità di ±20%. A fronte di riscontri analitici con portate riscontrate superiori il limite in emissione dovrà essere
modulato proporzionalmente secondo la formula indicata nell’art.271 comma 13.
Scarichi
Punto di Impianto di Limiti
Provenienza Recapito
emissione Trattamento Parametro Valori
Regolamento di
Acque da attività produttiva (spurgo
S3 Fognatura - Fognatura e
osmosi e scrubber) Depurazione
S2 Acque meteoriche (comprensive di Corso idrico (T. - D. Lgs 152/06
acque da caditoie e di dilavamento Orolo) ** (Parte terza,
piazzali, inclusa l’area di Allegato 5, Tabella
Autorizzazione Integrata Ambientale - GESCO S.C.A - Allegato 2 5 di 9
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disinfezione automezzi) 3.)
(**) due punti di campionamento P1 e P2
Rumore
Limiti
Tipologia Punto di emissione
Paramento Valore
Punti inpiduati nel
Emissioni sonore documento di previsione di Piano di Zonizzazione Acustica del Comune di Monte di Malo
impatto acustico
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Allegato 2 - Appendice 1
SCHEMA TIPO DI CERTIFICATO ANALITICO
(*importante considerare indicazioni sotto riportate)
Ditta:____________________________________________________________________________________________________
Attività produttiva svolta: __________________________________________________________________________________
Camino n.__________________ Relativo all'impianto di: __________________________________________________________
Campione 1 prelevato il_____________________ da ____________________________________________________________
Durata del prelievo dalle ore______________ alle ore ______________
Campione 2 prelevato il_____________________ da _____________________________________________________________
Durata del prelievo dalle ore______________ alle ore _______________
Campione 3 prelevato il____________________ da _____________________________________________________________
Durata del prelievo dalle ore_____________ alle ore ________________
Tipo e quantità di materie prime utilizzate nell'impianto durate il prelievo e che abbiano influenza sulle emissioni
Strumentazione usata per il prelievo ____________________________________________________________________
Metodiche utilizzate per il campionamento ______________________________________________________________
Metodiche utilizzate per l’analisi _______________________________________________________________________
Risultati analitici:
Portata delle emissioni __________________ Temperatura fumi_____________
Tenore di ossigeno* _________________________ Umidità ____________________
*(da riportare solo per processi di combustione)
Inquinante 1 Valore di concentrazione medio _______________ Flusso di massa
Inquinante 2 Valore di concentrazione medio _______________ Flusso di massa
Inquinante 3 Valore di concentrazione medio _______________ Flusso di massa
NOTE:
Oltre alla data e alla firma, con timbro di iscrizione all'albo, del tecnico abilitato all'analisi, si dovrà allegare il verbale di campionamento e prelievo
ed esprimere le seguenti determinazioni:
• che le condizioni di marcia al momento del prelievo risultavano essere al regime massimo possibile od, eventualmente, motivare una
situazione difforme;
• la presenza, o meno, ed il funzionamento, o meno, di eventuali impianti di abbattimento;
• la motivazione sulla scelta degli inquinanti analizzati e giudizio sulla loro rappresentatività rispetto alla globalità dell'emissione ed al ciclo
produttivo esaminato;
• stima dell'errore standard nell’analisi;
• motivazione delle eventuali difformità dei parametri tra quanto richiesto in sede di autorizzazione e quanto determinato al momento
dell’analisi.
(*) Nelle more dei decreti attutivi richiamati al punto 17 dell’ art. 271 del D.lgs 152/2006 per il campionamento manuale delle emissioni
convogliate, tenuto conto di approfondimenti in merito effettuati con ARPAV si dispone quanto segue:
• il numero di prelievi o campioni da eseguire nel caso di campionamento manuale è di 3 per ciascuna misura. Ai fini del calcolo del valore di
emissioni si deve considerare la media ottenuta da questi 3 campioni;
• il numero di prelievi o campioni è relativo a ciascun parametro o sostanza che si deve determinare per il confronto con il valore limite;
• il tempo di campionamento di norma deve essere di un’ ora, tenuto conto che la concentrazione media è riferita, dal D.lgs 152/2006, ad un’
ora di funzionamento dell’impianto nelle condizioni di esercizio più gravose.
N.B. tempi di campionamento persi devono essere motivati
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PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
Autorizzazione Integrata Ambientale n. 03/2021
ALLEGATO 3
Il presente allegato, definito come Allegato 3 e costituente parte integrante e sostanziale
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale n.03 /2021 riporta il piano di monitoraggio e controllo
che la ditta GESCO S.C.A. deve implementare nell’esercizio dell’attività condotta nell’installazione
di Via Giovanni XXIII n. 1 in comune di Monte di Malo.
Quadro sinottico
GESTORE ARPA
FASI GESTORE Ispezioni ARPA
Campionamenti
Autocontrollo Reporting
programmate e analisi (*)
1 COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 Materie prime e prodotti in ingresso e in uscita
1.1.1 Materie prime Mensile SI X -
1.1.2 Additivi Mensile SI X -
1.1.3 Sottoprodotti e MPS Non pertinente - - -
1.1.4 Controllo radiometrico Non pertinente - - -
1.1.5 Prodotti finiti Mensile SI X -
1.2 Risorse idriche
1.2.1 Risorse idriche Mensile SI X -
1.3 Risorse energetiche
1.3.1 Energia Mensile SI X -
1.4 Consumo combustibili
1.4.1 Combustibili Mensile SI X -
1.5 Emissioni in aria
Punti di emissioni
1.5.1 Mensile SI X X
(emissioni convogliate)
1.5.2 Inquinanti monitorati Annuale SI X X
1.6 Emissioni in acqua
1.6.1 Punti di emissione Mensile SI X X
1.6.2 Inquinanti monitorati Semestrale SI X X
1.7 Rumore
1.7.1 Rumore Triennale SI (**) X X
1.8 Rifiuti
1.8.1 Rifiuti in ingresso Non pertinente - - -
1.8.2 Rifiuti prodotti Mensile SI X -
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1.9 Suolo e sottosuolo
1.9.1 Acque di falda Quinquennale SI X X
2 GESTIONE IMPIANTO
2.1 Controllo fasi critiche/manutenzione/stoccaggi
Sistemi di controllo delle fasi
2.1.1 Vedi tabella relativa SI (***) X -
critiche del processo
Interventi di manutenzione
2.1.2 ordinaria agli impianti di Vedi tabella relativa SI (***) X -
abbattimento degli inquinanti
Sistemi di trattamento fumi:
2.1.3 Vedi tabella relativa SI(***) X -
controllo del processo
Sistemi di depurazione:
2.1.4 Non pertinente - - -
controllo del processo
2.1.5 Aree di stoccaggio Vedi tabella relativa SI(***) X -
2.1.6 Emissioni diffuse Vedi tabella relativa SI(***) X -
3 INDICATORI PRESTAZIONE
Monitoraggio degli indicatori di
3.1 Annuale SI X -
performance
Il Report annuale deve essere inviato entro il 30 aprile di ogni anno alla Provincia di Vicenza, al Comune e all’ARPAV,
riportando le voci richieste nella colonna Reporting con il dettaglio specificato nella colonna Autocontrollo del quadro
sinottico.
(*) Le modalità di controllo analitico verranno specificate in dettaglio (sulla base di quanto ritenuto rilevante come
impatto ambientale) nella lettera che verrà trasmessa da ARPAV o entro il 15 gennaio dello stesso anno in cui verrà
eseguita l’ispezione ambientale integrata o preventivamente alla comunicazione di cui all’art. 29-decies, comma 1 del
D.Lgs 152/06 e s.m.i..
(**) La Relazione dell’attività di monitoraggio è da inviare all’Autorità competente e al Dipartimento ARPAV
competente, una volta conclusa, con la periodicità stabilita, in concomitanza dell’invio del reporting annuale.
(***) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi
straordinari. I dati con frequenza di autocontrollo continua, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto
informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al report.
1 – COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 – Materie prime e prodotti in ingresso e in uscita
Tabella 1.1.1 – Materie prime in ingresso
Modalità
Denominazione Fase di utilizzo U.M. Fonte del dato Autocontrollo Reporting (*)
stoccaggio
Cereali Sfusi Macinazione
Miscelazione / Registro
Grassi animali Cisternette
produzione interno
kg o t Mensile SI
Miscelazione / cartaceo e/o
Minerali Sacchi informatizzato
produzione
Miscelazione /
Integratori Sacchi
produzione
(*) Il reporting sarà annuale con indicate le quantità mensili accettate in impianto.
Tabella 1.1.2 – Additivi in ingresso
Modalità
Denominazione Fase di utilizzo U.M. Fonte del dato Autocontrollo Reporting (*)
stoccaggio
Miscelazione / Registro
Additivi liquidi Cisternette
produzione interno
kg o t Mensile SI
Miscelazione / cartaceo e/o
Additivi solidi Sacchi informatizzato
produzione
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(*) Il reporting sarà annuale con indicate le quantità mensili accettate in impianto.
Tabella 1.1.3 – Sottoprodotti e MPS – NON PERTINENTE
Tabella 1.1.4 – Controllo radiometrico – NON PERTINENTE
Tabella 1.1.5 – Prodotti finiti in uscita
Denominazione Modalità di stoccaggio U.M. Fonte del dato Autocontrollo Reporting (*)
Registro interno
Mangime per avicoli Silos kg o t cartaceo e/o Mensile SI
informatizzato
(*) Il reporting sarà annuale con indicate le quantità mensili in uscita dall’impianto
1.2 – Risorse idriche
Tabella 1.2.1 – Risorse idriche
Tipologia di Fase di Fonte del Modalità di
U.M. Autocontrollo Reporting (*)
approvvigionamento utilizzo dato registrazione
Attività Registro interno
Acquedotto m3 Contatore
produttive cartaceo e/o Mensile SI
Acquedotto Servizi m3 Contatore informatizzato
(*) Il reporting sarà annuale con indicate le misurazioni mensili dei consumi.
1.3 – Risorse energetiche
Tabella 1.3.1 – Energia
Fase di Fonte del Modalità Reporting
Descrizione Tipologia U.M. Autocontrollo
utilizzo dato registrazione (*)
Energia kWh e Registro interno
Energia
importata da Tutte Contatore cartaceo e/o Mensile SI
elettrica TEP
rete esterna informatizzato
(*) Il reporting sarà annuale con indicate le misurazioni mensili dei consumi.
1.4 – Consumo combustibili
Tabella 1.4.1 – Combustibili
Fonte del Modalità Reporting
Tipologia Fase di utilizzo U.M. Autocontrollo
dato registrazione (*)
Metano Produzione vapore m3 e TEP Contatore Registro interno
Indicatori cartaceo e/o Mensile SI
Gasolio Alimentazione carrelli litri e TEP informatizzato
di carico
(*) Il reporting sarà annuale con indicate le misurazioni mensili dei consumi.
1.5 – Emissioni in aria
Tabella 1.5.1 – Punti di emissione (emissioni convogliate)
Durata
Punto di Provenienza/fase di Impianto di Durata emissione Reporting
emissione
emissione produzione abbattimento giorni/anno (*)
ore/giorno
C3 Cubettatura (1, 2, 3, 4) Ciclone + Scrubber 260 8
C6 Mulino MB1 Filtro a maniche 260 8 SI
C7 Mulino MB2 Filtro a maniche 260 8
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(*) Il reporting sarà annuale. L’azienda specificherà a titolo puramente indicativo una stima delle eventuali variazioni
significative rispetto ai dati forniti in tabella.
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Tabella 1.5.2 – Inquinanti monitorati
Provenienza/ Punti di
Parametro U.M. Fonte del dato Autocontrollo Reporting (*)
fase di produzione emissione
Cubettatura C3
Rapporto
Mulino MB1 C6 Polveri mg/Nmc Annuale SI
di prova
Mulino MB2 C7
(*) Il reporting sarà annuale con indicati i risultati delle analisi nei punti di emissione. Riportare anche il dato di
portata in Nmc/h.
1.6 – Emissioni in acqua
Tabella 1.6.1 – Punti di emissione
Punto di Impianto di Durata
Provenienza Recapito Reporting (*)
emissione trattamento emissione
Acque da attività produttiva
S3 Fognatura Assente ore/mese SI
(spurgo osmosi e scrubber)
Acque meteoriche (comprensive
di acque da caditoie e di Corso idrico
S2 Assente Variabile SI
dilavamento piazzali, inclusa T. Orolo (**)
l’area di disinfezione automezzi)
(*) Il reporting sarà annuale con indicato le ore mensili di emissione.
(**) Due punti di campionamento P1 e P2
Tabella 1.6.2 – Inquinanti monitorati
Provenienza/
Punto di Fonte del Reporting
fase di Parametro U.M. Autocontrollo
emissione dato (*)
produzione
pH, T, SST, COD, BOD,
Ferro, Manganese, Azoto
Acque da attività
ammoniacale, Azoto Rapporto
produttiva (spurgo S3 mg/l Semestrale SI
nitroso, Azoto nitrico, di prova
osmosi e scrubber)
Fosforo totale, Cloruri,
Solfati
Acque meteoriche
pH, T, SST, COD, BOD,
(comprensive di
Ferro, Manganese, Azoto
acque da caditoie e
ammoniacale, Azoto
di dilavamento Rapporto
S2 nitroso, Azoto nitrico, mg/l Annuale SI
piazzali, inclusa di prova
Fosforo totale, Cloruri,
l’area di
Solfati, Idrocarburi,
disinfezione
Tensioattivi
automezzi)
(*) Il reporting sarà annuale con indicati i risultati delle analisi nei punti di emissione. I valori indicati sono
rappresentativi per il monitoraggio dell’attività dell’azienda che deve in ogni caso rispettare i limiti e le prescrizioni
allo scarico riportate nel presente provvedimento.
1.7 – Rumore
Tabella 1.7.1 – Rumore
Punto di misura Autocontrollo Reporting (*)
Secondo valutazione impatto acustico (**) Triennale SI
(*) La Relazione dell’attività di monitoraggio è da inviare all’Autorità competente e al Dipartimento ARPAV
competente, una volta conclusa, con la periodicità stabilita, in concomitanza dell’invio del reporting annuale.
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(**) Nel caso in cui le misure non siano presso il ricettore indicare l’algoritmo utilizzato per risalire dalla misura al
livello sonoro presso il ricettore.
1.8 – Rifiuti
Tabella 1.8.1 – Rifiuti in ingresso – NON PERTINENTE
Tabella 1.8.2 – Rifiuti prodotti
Modalità Modalità di Autocontroll
Descrizione Rifiuti CER Fonte del dato Reporting (*)
stoccaggio controllo o
Quantità prodotta Registro carico- Mensile
Scarti inutilizzabili (kg/mese o t/mese) scarico (**)
per il consumo o la 020304 Cassone
Caratterizzazione/ Rapporto di
trasformazione Annuale
analisi (***) prova
Quantità prodotta Registro carico- Mensile
Imballaggi in (kg/mese o t/mese) scarico (**)
150106 Cassone SI
materiali misti Caratterizzazione/ Rapporto di
Annuale
analisi (***) prova
Quantità/ prodotta Registro carico- Mensile
(kg/mese o t/mese) scarico (**)
Ferro e acciaio 170405 Cassone
Caratterizzazione/ Rapporto di
analisi (***) Annuale
prova
/
NOTA: L’elenco dettagliato ed esaustivo dei rifiuti prodotti e delle relative destinazioni deve essere presentato
annualmente per legge dalla ditta attraverso la dichiarazione MUD.
(*) Nel report viene riportato il quantitativo dei rifiuti della tabella con allegato il MUD completo. I certificati analitici
sono conservati presso l'azienda (vedi specifiche già riportate in autorizzazione) per tutta la durata dell’A.I.A. e messi
a disposizione dell’Autorità di controllo.
(**) Si richiede di riportare nella Relazione la quantità mensile di rifiuti prodotti in impianto. La frequenza di
autocontrollo ordinaria è dettata dalle modalità di compilazione del registro di carico/scarico dei rifiuti.
(***) Per caratterizzazione del rifiuto si intende sia l'approfondimento (tramite analisi chimica e/o studio delle schede
tecniche, di sicurezza e/o del processo produttivo) finalizzato alla classificazione del rifiuto secondo il Regolamento
1357/2014 e la Decisione 955/2014 (elenco codici CER) sia quello necessario per la verifica di accettabilità presso gli
impianti di destino. L'approfondimento finalizzato alla classificazione si rende necessario in presenza di rifiuti con voci
a specchio e per l’attribuzione delle caratteristiche di pericolo dei rifiuti pericolosi assoluti. La frequenza di
caratterizzazione sarà in generale annuale per i rifiuti avviati a smaltimento e biennale per quelli avviati a recupero,
salvo perse specifiche degli impianti di destino, e dovrà essere comunque rinnovata in corrispondenza di ogni
variazione del ciclo produttivo che comporti modifiche al rifiuto prodotto.
1.9 – Suolo e sottosuolo
Tabella 1.9.1 – Acque di falda
Parametri di monitoraggio da definire secondo modalità e tempistiche riportate nella presente
autorizzazione all’Allegato 2.
2 – GESTIONE DELL’IMPIANTO
2.1 – Controllo fasi critiche, manutenzioni, stoccaggi
Tabella 2.1.1 – Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
Descrizione Tipologia di controllo/intervento Fonte del dato Autocontrollo Reporting (*)
Impianti termici Controllo interno e buon Registro SI
Ogni 2 anni
funzionamento interno cartaceo
Verifica integrità e/o Ogni 10 anni
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Pulizia e controllo parti All’occorrenza,
Cubettatrici
meccaniche almeno semestrale
Pulizia e controllo parti All’occorrenza,
Mulini
meccaniche almeno semestrale
Compressori Controllo eseguito da ditta terza Ogni 3000 ore
Sistemi di informatizzato All’occorrenza,
Pulizia e verifica meccanica
aspirazione almeno semestrale
Impianto ad Funzionalità generale e condizione All’occorrenza,
osmosi membrane almeno semestrale
Caditoie e pozzetti Controllo ed eventuale pulizia All’occorrenza,
piazzali mediante spurgo almeno semestrale
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi
straordinari. I dati con frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su
supporto informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al report.
Tabella 2.1.2 – Interventi di manutenzione ordinaria sugli impianti di abbattimento degli inquinanti
Macchinario Tipo di intervento Fonte del dato Autocontrollo Reporting (*)
All’occorrenza,
Scrubber Controllo integrità e pulizia ugelli
almeno semestrale
Controllo integrità calze ed eventuale All’occorrenza,
Filtri a maniche Registro interno
sostituzione almeno annuale
cartaceo e/o SI
Controllo integrità calze ed eventuale All’occorrenza,
Filtro monomanica informatizzato
sostituzione almeno annuale
All’occorrenza,
Cicloni Controllo integrità e pulizia
almeno semestrale
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi
straordinari. I dati con frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su
supporto informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al report.
Tabella 2.1.3 – Sistemi di trattamento fumi: controllo del processo – Vedere indicazioni in Tabella 2.1.2.
Tabella 2.1.4 – Sistemi di depurazione – NON PERTINENTE
Tabella 2.1.5 – Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento, etc.)
Reporting
Descrizione Tipo di intervento Fonte del dato Autocontrollo
(*)
Deposito materie prime e - Verifica integrità contenitori e
additivi bacini di contenimento
Deposito gasolio - Pulizia aree di stoccaggio e
Registro interno All’occorrenz
bacini di contenimento
Deposito oli e grassi per cartaceo e/o a ovvero SI
- Verifica corretta identificazione
manutenzione informatizzato settimanale
materiali/rifiuti (es. CER)
Deposito rifiuti - Verifica rispetto delle aree di
stoccaggio dichiarate nel layout
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi
straordinari. I dati con frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su
supporto informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al report.
Tabella 2.1.6 – Emissioni diffuse
Reporting
Descrizione Tipo di intervento Fonte del dato Autocontrollo
(*)
Tetto edificio Pulizia e verifica buono stato Registro All’occorrenza SI
(presenza filtri a maniche) interno cartaceo ovvero annuale
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- Pulizia aree transito e carico-
All’occorrenza
Piazzali e aree di carico- scarico degli automezzi e/o
ovvero
scarico automezzi - Verifica buono stato piazzali informatizzato
settimanale
(assenza fessurazioni)
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi
straordinari. I dati con frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su
supporto informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al report.
Protocollo p_vi/aooprovi GE/2021/0020849 del 14/05/2021 - Pag. 29 di 29
3 – INDICATORI DI PRESTAZIONE
Tabella 3.1 – Monitoraggio degli indicatori di performance
Modalità di Reportin
Indicatore e sua descrizione U.M. Autocontrollo
calcolo g
Rapporto tra
Consumo di energia elettrica TEP/t mangime prodotto Annuale SI
dati misurati
Rapporto tra
Consumo combustibili TEP/t mangime prodotto Annuale SI
dati misurati
Rapporto tra
Consumo acqua mc/t mangime prodotto Annuale SI
dati misurati
Rapporto tra
Generazione rifiuti t rifiuti prodotti/t materie prime Annuale SI
dati misurati
Rapporto tra
Produzione mangime t mangime prodotto/t materie prime Annuale SI
dati misurati