copia_dd_2023_196-3.pdf
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
Determinazione Dirigenziale N° 196 DEL 09/02/2023
AREA TECNICA
SERVIZIO AMBIENTE
DIRIGENTE/RESPONSABILE: Filippo Squarcina
OGGETTO: OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE
INTEGRATA AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO
AVICOLO (POLLI DA CARNE)
INSTALLAZIONE: AZIENDA AGRICOLA CASAROTTI ERNESTO
UBICAZIONE: VIA SAN GIOVANNI 25, IN COMUNE DI ORGIANO (vi)
AUTORIZZAZIONE N.01/2023
COPIA CONFORME PROVVEDIMENTO
Titolo: Copia Conforme
Note:
Documenti Presenti:
Titolo Nome File Formato Data
Impronta
TESTO ATTO FIRMATO DD_2023_196.odt.pdf.p7m AT - ATTO 09/02/2023
DIGITALMENTE
EB585014ED13123F80B2C6FF8DF2BB0B75772E518EFE3802C0DF2DED1A0B44EE
FIRMATO - CADES
Filippo Squarcina (TINIT-SQRFPP72H30A001W) - Certificato rilasciato da "InfoCert Firma Qualificata 2"
valido dal 19/07/2021 11:33:31 al 09/08/2024 23:59:59
casarotti prescrizioni + casarotti prescrizioni + INF - DOCUMENTO 31/01/2023
PMC.odt PMC.odt INFORMATICO
C71B43D6BE6F4DB41FDEB648BD0E33ED55BA2E0A631FF1ACCA0AA3C7D378A814
NON FIRMATO -
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINA N° 196 DEL 09/02/2023
AREA TECNICA
SERVIZIO AMBIENTE
OGGETTO: OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE
INTEGRATA AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO
AVICOLO (POLLI DA CARNE)
INSTALLAZIONE: AZIENDA AGRICOLA CASAROTTI ERNESTO
UBICAZIONE: VIA SAN GIOVANNI 25, IN COMUNE DI ORGIANO (vi)
AUTORIZZAZIONE N.01/2023
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione pervenuta agli atti con note prot. 9363, prot. 9365 e prot. 9370 del 03/03/2022, da
parte della Azienda Agricola Casarotti Ernesto con sede in Via San Giovanni 25, in comune di Orgiano e
relativa all'attività di allevamento avicolo (polli da carne).
Considerato che secondo quanto richiesto dallo scrivente Servizio con nota prot. n.21618 del 19/05/2022 la
documentazione è stata integrata con nota prot. n. 22505 del 25/05/2022.
Dato atto che tale attività risulta, per tipologia e attività, compresa nelle categorie di attività industriali di cui
all'allegato VIII della parte seconda del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., con codice 6.6.a.
Rilevato che, ai sensi dell'29-quater c. 3 del D.lgs. 152/2006, lo scrivente Servizio ha dato comunicazione di
avvio procedimento con nota agli atti prot. n.25774 in data 20/06/2022 chiedendo ad Arpav di trasmettere
entro 30 giorni il parere sul Piano di Monitoraggio e Controllo presentato dalla ditta e al Comune di Orgiano
di inviare l’attestazione della regolarità/conformità dei titoli edilizi relativi all’impianto oggetto del
procedimento.
Vista la pubblicazione sul sito web della Provincia di Vicenza in data 29/06/2022 dell’annuncio contenente
indicazioni sulla localizzazione dell’installazione in oggetto, sul nominativo del gestore, sulle sedi e modalità
di consultazione degli atti inpiduati dall’autorità competente e sui termini di presentazione di eventuali
osservazioni sulla domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale.
Visto l’esito del sopralluogo effettuato da personale della Provincia e di ARPAV presso l’installazione in data
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
14/07/2022.
Considerata la nota pervenuta da Arpav agli atti con prot. 40599 del 06/10/2022, con cui si chiedevano
chiarimenti/integrazioni al PMC presentato dalla ditta, e la successiva richiesta di integrazioni di questa
Amministrazione, agli atti con prot. 40973 del 07/10/2022.
Vista la nota, agli atti con prot.50024 del 12/12/2022 con cui la ditta ha trasmesso quanto richiesto.
Dato atto che prima della Conferenza di Servizi, Arpav ha trasmesso una nota, agli atti con prot 3423 del
26/01/2023 con cui esprimeva parere favorevole sul PMC presentato da ultimo dalla ditta.
Vista la Conferenza di Servizi, convocata in data 30/01/2023, a cui hanno partecipato questa
Amministrazione e la ditta, che si è conclusa favorevolmente al rilascio dell’Autorizzazione Integrata
Ambientale con le prescrizioni allegate al presente provvedimento e che ne costituiscono parte integrante e
sostanziale.
Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
dell'installazione e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali pareri,
nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per l'autorizzazione dell'intervento e che
quanto riportato nel presente provvedimento risponde all'esigenza normativa di rendere disponibile quanto
previsto dal comma 13 dell'articolo 29-quater del D.lgs. 152/2006.
Visti:
- il D.lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 “norme in materia ambientale”, che alla parte seconda, titolo III bis, tratta
dell'Autorizzazione Integrata Ambientale;
- il D.M. 29 gennaio 2007, recante “Emanazione di linee guida per l’inpiduazione e l’utilizzazione delle
migliori tecniche disponibili, in materia di allevamenti, macelli e trattamento di carcasse, per le attività
elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;
- il decreto ministeriale 24/04/2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle
istruttorie ed ai controlli previsti dal Decreto Legislativo 18 febbraio 2005, n.59”, la Deliberazione della
Giunta n. 1519 del 26 maggio 2009 che costituisce attualmente l'atto di riferimento in materia e la delibera
della Giunta Provinciale n. 200/41230 quale atto di indirizzo per l’applicazione delle tariffe per
l’Autorizzazione Integrata Ambientale. La tariffa istruttoria è stabilita in euro 693,00. La ditta ha provveduto
in merito, trasmettendo la relativa documentazione con nota agli atti con prot. 1981 del 18/01/2023.
- la L.r. n. 26 del 16 agosto 2007 “Modifiche alla legge regionale 16 aprile 1985, n. 33, "Norme per la tutela
dell'ambiente" e successive modificazioni, ai fini dell'attuazione del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n.
59 "Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate
dell'inquinamento"”;
- le Deliberazioni della Giunta regionale n. 668 del 20 marzo 2007 “D. Lgs 18 febbraio 2005 n. 59 –
Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – Modalità di
presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti soggetti all’autorizzazione integrata
ambientale – Approvazione della modulistica e dei calendari di presentazione delle domande previsti dall’art.
5 comma 3 del D. Lgs n. 59/2005”, n. 1105 del 28 aprile 2009 “D. lgs 18 febbraio 2005 n. 59 – LR 16 agosto
2007, n. 26. Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione dell’inquinamento. Approvazione
Linee Guida per la valutazione della domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per gli
allevamenti zootecnici e del Piano Monitoraggio e Controllo (PMC)”, n. 1100 del 31 luglio 2018
“Approvazione delle Linee guida per il riesame delle Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA) allevamenti
a seguito delle nuove disposizioni comunitarie approvate con Decisione di esecuzione (UE) 2017/302 “BAT
Conclusions””;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.2 del 07/03/2022 con la quale è stato approvato il
Bilancio di Previsione 2022-2024;
Richiamato il PEG - Piano esecutivo di gestione - 2022/2024 approvato con Decreto presidenziale n. 18 del
14/03/2022;
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
DETERMINA
1. di rilasciare alla Azienda Agricola Casarotti Ernesto, relativa all'attività di allevamento avicolo (polli
da carne), con sede in Via S. Giovanni 25 in comune di Orgiano, l’Autorizzazione Integrata Ambien-
tale n. 01/2023 allegata alla presente Determinazione, con prescrizioni, che ne costituisce parte inte-
grante e sostanziale, di cui al D.lgs. 152/2006 e alla L. 241/1990 e s.m.i.;
2. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente provvedimento sul
sito di questa Provincia;
3. di trasmettere il presente provvedimento alla Azienda Agricola Casarotti Ernesto, al Sindaco del
Comune di Orgiano, al Direttore del Dipartimento Provinciale ARPAV di Vicenza, al Direttore del
Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda ULSS n. 8 – Berica, al Comando Vigili del Fuoco di
Vicenza, al consulente della ditta.
4. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi diretti o
indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai sensi art. 49 del
TUEL come modificato dalla Legge 213/2012);
5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione all'albo
pretorio on line;
6. il presente provvedimento rispetta il termine previsto dal Regolamento sui procedimenti amministra-
tivi di competenza della Provincia di Vicenza (Determinazione del Segretario Generale n. 256 del
26/02/2021)
AVVERTE CHE
La presente Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi dell'art. 29-quater del D.Lgs. 152/2006,
ha validità 10 anni e sostituisce le autorizzazioni ambientali settoriali di cui all'allegato IX, parte seconda
del D.Lgs. 152/2006:
- Autorizzazione alle emissioni in atmosfera.
Sei mesi prima della scadenza il gestore dovrà inviare una domanda di rinnovo, corredata da una relazione
contenente un aggiornamento delle informazioni di cui all'art.29-ter c.1 del D.Lgs. 152/2006. Fino alla
pronuncia dell'autorità competente il gestore potrà continuare l'attività sulla base della precedente
Autorizzazione.
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo Regionale per il
Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto, ovvero in
alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento della
comunicazione del presente atto.
La documentazione oggetto dell'istruttoria è visionabile presso il Servizio Ambiente – della Provincia di
Vicenza, Contrà Gazzolle n. 1 Vicenza.
Rimane in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta, autorizzazioni e
assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività di allevamento.
Nell'ipotesi di cessazione dell'attività il gestore dovrà trasmettere alla Provincia di Vicenza un piano di
dismissione dell'installazione e, in caso di necessità, il sito stesso dovrà essere ripristinato ai sensi della
normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale; eventuali modifiche impiantistiche o
variazioni nella titolarità dell'installazione dovranno essere preventivamente comunicate alla Provincia di
Vicenza che procederà ai sensi dell'art. 29-nonies D.lgs. 152/2006.
In caso di inosservanza alle prescrizioni riportate nell'allegato A al presente provvedimento, di cui forma
parte integrante e sostanziale, troveranno applicazione l'art. 29-decies c. 9 e l’art. 29-quattuordecies del
D.lgs. 152/2006.
In relazione al Piano di Monitoraggio e Controllo l'ARPAV prevede, nell'arco di validità dell'Autorizzazione
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
Integrata Ambientale, l'esecuzione di un'ispezione ambientale integrata con oneri a carico del gestore;
qualora la Provincia ne rilevasse la necessità potrà comunque disporre controlli aggiuntivi ai sensi dell'art.
29-decies c. 4 del D.lgs. 152/2006.
Sottoscritta dal Dirigente
Filippo Squarcina
con firma digitale
Responsabile del Procedimento: EDOARDO TOBALDO
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA
SERVIZIO AMBIENTE
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
AZIENDA AGRICOLA CASAROTTI ERNESTO
AUTORIZZAZIONE N. 01/2023
Oggetto: rilascio Autorizzazione integrata ambientale (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. - L.R. 26/2007)
SOGGETTO PROPONENTE: Azienda Agricola Casarotti Ernesto
SEDE LEGALE E OPERATIVA: Via San Giovanni 25, in comune di Orgiano
TIPOLOGIA IMPIANTO: Allevamento avicolo.
MOTIVAZIONE A.I.A.: allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., codice 6.6.a
“Allevamento intensivo di pollame con piu' di 40000 posti pollame”
1 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
La ditta deve gestire l’allevamento intensivo di pollame (polli da carne) – della potenzialità di 53.230 per
/ciclo – in conformità alle seguenti prescrizioni:
A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione dovrà essere
effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e integrazioni,
applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche che gestionali, secondo quanto previsto
dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007 del Ministero dell’Ambiente) e regionali
(deliberazione della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile 2009 e DGRV 1100 del 31-07-2018).
B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella documentazione
presentata alla Provincia.
C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà ottemperare
a tutti gli obblighi previsti dal decreto n.5046 del 25/02/2016 del Ministero delle Politiche agricole e
forestali, nonché deliberazione della Giunta regionale n. 1835 del 25/11/2016.
D – Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere
tempestivamente comunicati.
E – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale nei modi
e tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 2 della presente
Autorizzazione.
F – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente operative
entro il 31/01/2023 e il report annuale di cui sotto redatto a partire dal febbraio 2023.
G – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non oggetto di
report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per tutta la durata
dell’Autorizzazione integrata ambientale.
H – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e comunicarli
annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del Piano di monitoraggio e
controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
I – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 aprile di ogni
anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autorizzazione integrata
ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predisposta dalla Regione Veneto e
ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale PIAVE – piave.regione.veneto.it). Per la
compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe del Settore primario della Regione Veneto, la
costituzione e validazione o eventuali aggiornamenti del fascicolo aziendale presso la competente struttura
periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assistenza agricola (CAA) e l'autorizzazione all’accesso ai
servizi del Sistema informativo del Settore primario (SISP).
Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elettronica certificata
(PEC) il file del report per certificare l’avvenuta compilazione. Medesimo report va trasmesso anche
ad ARPAV e ai comuni interessati (ovvero dove ha sede dell'impianto e dove vengono effettuati gli
spargimenti agronomici) ai sensi dell'art.29 sexies c.6 D.Lgs. 152/2006.
2 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
Si riporta di seguito il Piano di monitoraggio e controllo proposto dalla ditta, integrato con le modifiche di
ARPAV al fine di renderlo conforme a quanto prescritto dall’allegato C alla deliberazione della Giunta
regionale n. 1100 del 31-07-2018.
QUADRO SINOTTICO
AUTORITA’ DI AUTORITA’ DI
GESTORE GESTORE CONTROLLO CONTROLLO
FASI
Ispezioni
Autocontrollo Reporting programmate Campionamenti/analisi
1 COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 Materie prime e prodotti
Alla
1.1.1 Materie prime ricezione Annuale X
1.1.2 Altre materie prime Alla Annuale X
ricezione
1.1.3 Prodotti finiti A fine ciclo Annuale X
1.1.4 Stoccaggi Annuale Annuale X
Mezzi per lo
1.1.5 spandimento 1
1.2 Risorse idriche
1.2.1 Risorse idriche A fine ciclo Annuale X
1.3 Consumo energia
1.3.1 Energia/combustibili Annuale Annuale X
1.4 Azoto e Fosforo escreti
1.4.1 Azoto escreto Annuale Annuale X
1.4.2 Fosforo escreto Annuale Annuale X
1.5 Emissioni in Aria
1.5.1.1 Stima emissioni Annuale Annuale X
ammoniaca totali
1.5.1.2 Stima emissioni Annuale Annuale X
ammoniaca per capo
1.5.2 Emissioni odori, Secondo piano Annuale X X
polveri e sonore gestione
1.5.2.1 Stima emissioni Annuale Annuale X
polveri
1 NON APPLICABILE non sono presenti mezzi di spandimento in quanto non viene fatto l'utilizzo agronomico dei reflui zootecnici
1.5 Emissioni in Aria
Stima emissioni Prima
1.5.3 applicazione X
intero processo
BAT
Stima emissioni
1.5.3.1 diffuse Annuale Annuale X
Punti emissione (in
1.5.4.1 caso emissioni
convogliate)2
Inquinanti
monitorati
1.5.4.2 (emissioni
convogliate)3
1.6 Emissioni in acqua4
(Solo in presenza di impianto di depurazione o scarichi autorizzati ai sensi della normativa vigente)
Non presenti
Suolo/sottosuolo
1.7 (Acque di falda monitorate solo per i casi previsti )
Monitoraggio non previsto
1.8 Emissione di Rifiuti (Solo per i casi previsti)
1.8.1 Controllo rifiuti Annuale X
Annuale
pericolosi
1.8.2 Controllo rifiuti non Annuale X
Annuale
pericolosi
2 GESTIONE IMPIANTO
2.1 Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli
Sistemi di controllo Giornaliero
2.1.1 delle fasi critiche del Trimestrale NO X X
processo Annuale
Interventi di Giornaliero
2.1.2 manutenzione Trimestrale NO X
ordinaria Annuale
2.1.3 Aree di stoccaggio Annuale NO X
3 INDICATORI PRESTAZIONE
3.1 Monitoraggio degli indicatori di performance
3.1.1 Monitoraggio Annuale Annuale X
2 NON APPLICABILE non sono presenti emissioni convogliate
3 NON APPLICABILE non sono presenti emissioni convogliate
4 NON APPLICABILE non sono presenti impianti di depurazione o scarichi
1 – COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 - Consumo materie prime e prodotti
Tabella 1.1.1 - Materie prime (alimenti)
Fase
UM
Denominazione Modalità di
UM (Azoto
UM Frequenza Fonte dato
stoccaggio utilizz (Fosforo) autocontrollo
)
o
A Mangime
Silos, Alla
li specifico Allevamento t/anno(1) t/anno (2) t/anno (2) Contabilità aziendale
sacconi ricezione
m polli
e
Silos, Alla
nt Altro Allevamento t/anno t/anno t/anno Contabilità aziendale
sacconi ricezione
i
Altro
1 Gli alimenti sono indicati come quantità.
2 Gli alimenti sono indicati come Azoto e Fosforo somministrati ricavando i dati dalle schede tecniche, da
cartellino o da analisi su campioni rappresentativi.
Tabella 1.1.2 - Altre materie prime
Denominazione Modalità Fase utilizzo UM Frequenza Fonte dato
stoccaggio autocontrollo
t/anno Registro
Medicinali Locale chiuso Stabulazione Alla ricezione
Veterinario
t/anno Contabilità
Detergenti/disinfettanti Locale chiuso Pulizia fine ciclo Alla ricezione
aziendale
Contabilità
Pulcini Capannoni Stabulazione t/anno Alla ricezione
aziendale
t/anno Contabilità
Lettiera Deposito Stabulazione Alla ricezione
aziendale
t/anno
Tabella 1.1.3 - Prodotti finiti
Processo Denominazione Peso UM Frequenza Fonte del dato
unitario autocontrollo
Potenzialità Al rilascio
massima Unità Unità/anno Autorizzazione
Autorizzazione
allevamento
Numero capi in
Unità Unità/anno All'arrivo Contabilità aziendale
entrata
Numero capi in
Unità Unità Alla partenza Contabilità aziendale
Stabulazione uscita
Avicoli da Capi mediamente
carne Unità Unità/anno Annuale Contabilità aziendale
presenti
Peso vivo
kg kg/anno Annuale Contabilità aziendale
(venduto)
Numero cicli
Numero cicli Annuale Contabilità aziendale
/anno
Durata ciclo gg Giorni Fine ciclo Contabilità aziendale
Capi Unità Unità/anno Giornaliera Contabilità aziendale
Capi deceduti Capi kg Kg/anno Giornaliera Contabilità aziendale
Peso kg Kg/anno In uscita Contabilità aziendale
Effluenti di Non palabili5 m3 m3 Annuale Contabilità aziendale
allevamento Palabili m 3
m 3
Annuale Contabilità aziendale
Tabella 1.1.4 – Stoccaggi
Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda per i materiali
non palabili
Sup H Volume (Indicare tipologia
Ubicazione Tipologia vasche Anno copertura
(mq) (m) (m3) copertura)
Vasche fuori
terra6
Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda per i materiali
palabili
Sup H Volume (Indicare tipologia
Ubicazione Tipologia vasche Anno copertura
(mq) (m) (m3) copertura)
Orgiano FG
16 mappale Concimaia 93 4 372 2010 Pannelli Sandwich
326
Orgiano FG
16 mappale Lettiera permanente 829,4 0,15 124 2010 Pannelli Sandwich
326
Orgiano FG Lettiera permanente
16 mappale 794,4 0,15 119 2010 Pannelli Sandwich
326
Orgiano FG Lettiera permanente
16 mappale 795,6 0,15 119 2010 Pannelli Sandwich
326
Tabella 1.1.5 – Identificazione mezzi utilizzati per lo spandimento degli effluenti zootecnici
Tipo attrezzatura Targa o matricola Titolo possesso
(dato da precisarsi con il report (dato da precisarsi con il report
Trattrice agricola
annuale) annuale)
(dato da precisarsi con il report (dato da precisarsi con il report
Carro spandiletame
annuale) annuale)
1.2 - Consumo risorse idriche
Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
Tipologia di Fase di utilizzo UM Frequenza autocontrollo Fonte del dato
approvvigionamento
Pozzo mc/a Contatore o
Stabulazione Annuale
contalitri
Acqua di acquedotto mc/a Contatore o
Stabulazione Annuale
contalitri
1.3 - Consumo energia/combustibili
Tabella 1.3.1 – Energia/combustibili
Descrizione Tipologia UM Frequenza Fonte del dato
autocontrollo
Energia importata da Energia elettrica Contatore
MWh/a Annuale
rete esterna
Energia autoprodotta da
impianto fotovoltaico e Energia elettrica MWh/a Annuale Contatore
consumata dall’impianto
GPL Gas t/a Annuale contabilità aziendale
Gasolio Gasolio t/a Annuale contabilità aziendale
5 NON PERTINENTE non sono presenti reflui zootecnici non palabili
6 NON PERTINENTE non sono presenti stoccaggi in vasche fuori terra
1.4 – Azoto e Fosforo escreti
L’azoto e il fosforo escreti si possono determinare (con frequenza almeno annuale) con una delle seguenti
possibilità:
4.a) con calcolo mediante bilancio di massa, sulla base dell’apporto di alimenti, del contenuto di proteina
grezza della dieta, del fosforo totale e della prestazione degli animali. I contenuti di proteina grezza e
di fosforo totale degli alimenti possono essere calcolati mediante:
in caso di fornitura esterna: con la documentazione di accompagnamento.
in caso di autoproduzione: mediante campionamento dei composti alimentari provenienti da silos
o dal sistema di alimentazione per analizzare il contenuto totale di fosforo e proteina grezza o, in
alternativa, nella documentazione di accompagnamento o utilizzando valori standard per il
contenuto totale di fosforo e proteina grezza nei composti alimentari.
4.b)con stima mediante analisi degli effluenti di allevamento per il contenuto totale di azoto e fosforo.
4.c) mediante metodologia di calcolo dell’azoto e del fosforo riportati nell’allegato D alla DGR n. 2439
del 7 agosto 2007, “Bilancio Aziendale dell’azoto e del fosforo negli allevamenti” reso disponibile su
apposito supporto informatico dalla Giunta regionale del Veneto.
La quantità di azoto e fosforo escreto/posto animale/anno, dovrà essere ricompreso nell’intervallo sotto
riportato.
Tab.1.4.1 – Azoto totale escreto annuale associato alla BAT.
Categoria animale Azoto escreto totale Kg Azoto escreto/posto
(Kg azoto/anno) animale/anno
Polli da carne
A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di azoto escreto devono essere ricomprese nell’intervallo sottoriportato
Categoria animale Azoto totale escreto (1)(2) associato a BAT (kg azoto - escreto/posto animale/anno)
Polli da carne 0,2 – 0,6
(1)
l’azoto totale escreto associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte le specie di pollame
(2)
il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
Tab.1.4.2 – Fosforo totale escreto annuale associato alla BAT.
Categoria animale Fosforo escreto totale Fosforo escreto
(Kg P2O5/anno) (Kg P2O5 capo/anno)
Polli da carne
A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di fosforo escreto devono essere ricomprese nell’intervallo sottoriportato
Categoria animale Fosforo totale escreto (1) (2) associato a BAT (kg P2O5 escreto/posto animale/anno)
Polli da carne 0,05 – 0,25
(1) il fosforo totale escreto (in forma di ossido) associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte le specie di pollame.
(2) Il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
1.5 – Emissioni in aria
• – Emissioni di ammoniaca
Le emissioni in aria di un allevamento sono sempre da considerare di tipo“diffuso”anche se vi sono camini
che convogliano l’aria dalle strutture di stabulazione in quanto, le emissioni provengono dalle stalle ma anche
dalle strutture di stoccaggio e di spandimento dei reflui zootecnici. L’attuale tecnologia non permette
generalmente di quantificare analiticamente queste emissioni diffuse di conseguenza, è importante stimare
almeno le emissioni principali, quali l’ammoniaca. Questa stima può essere effettuata mediante una delle
seguenti possibilità:
•attraverso stima mediante il bilancio di massa (una volta l’anno per ciascuna categoria di animali)
sulla base dell’escrezione e dell’azoto totale (o dell’azoto ammoniacale) presente in ciascuna fase
della gestione degli effluenti di allevamento;
• tramite fattori di emissione;
• con calcolo (da ripetere ogni volta che ci sono modifiche sostanziali del tipo di bestiame allevato o
del sistema di stabulazione) mediante la misurazione della concentrazione di ammoniaca e del tasso
di ventilazione utilizzando i metodi normalizzati ISO, nazionali o internazionali o altri metodi atti a
garantire dati di qualità scientifica equivalente.
La quantità di emissioni di ammoniaca (Kg NH 3/posto animale/anno) associate alle migliori tecniche
disponibili provenienti da ciascun ricovero zootecnico per le varie tipologie di animali, dovrà essere
ricompreso nell’intervallo sotto riportato.
Tab. 1.5.1.1 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento
Tipologia animali kg NH3/totale kg NH3/ricovero kg NH3/stoccaggio kg NH3/spandimento
Polli da carne Kg/anno Annuale
Tab. 1.5.1.2 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento per capo anno
kg kg kg kg
Tipologia NH3/ricovero/posto
NH3/totale/posto NH3/stoccaggio/posto NH3/spandimento/posto
animali (1)
animale/anno animale/anno animale/anno animale/anno
Polli da carne Kg/anno Annuale
Polli da carne con peso finale fino a 2,5 Kg. 0,01 – 0,08(2)
(1) Per gli impianti esistenti che usano un sistema di ventilazione forzata e una rimozione infrequente dell'effluente (in caso di lettiera profonda con fossa profonda per gli
effluenti di allevamento), in combinazione con una misura che consenta di realizzare un elevato contenuto di materia secca nell'effluente, il limite è 0,25 kg NH 3/posto
animale/anno.
(2) Può non essere applicabile ai seguenti tipi di pratiche agricole: estensivo al coperto, all'aperto, rurale all'aperto e rurale in libertà, a norma delle definizioni di cui al
regolamento (CE) n. 543/2008 della Commissione, del 16 giugno 2008, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda le
norme di commercializzazione per le carni di pollame (GU L 157 del 17.6.2008, pag. 46). Il valore più basso dell’intervallo è associato all’utilizzo di un sistema di trattamento
aria.
• – Emissioni di odori, polveri e sonore
A) Emissioni di odori
Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali azioni/misurazioni
effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
Considerato che l’applicazione delle Migliori tecniche disponibili hanno come obiettivo anche la riduzione
delle emissioni odorigene alla formazione, tenuto conto inoltre della sostanzialità e frequenza delle
segnalazioni agli Uffici competenti, documentate e comprovabili attraverso sopraluogo all’impianto, sarà
valutata la prescrizione di monitorare le emissioni di odori utilizzando:
norme EN (per esempio mediante olfattometria dinamica secondo la norma EN 13725 per determinare la
concentrazione di odori).
utilizzare norme nazionali o altre norme internazionali che assicurino la disponibilità di dati di qualità
scientifica equivalente.
B) Emissioni di polveri
Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali azioni/misurazioni
effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
Ricordando che le emissioni di polveri provenienti da ciascun ricovero zootecnico sono dei contaminanti che
possono influenzare sia la respirazione degli animali che quella degli operatori agricoli, il monitoraggio si
ottiene applicando con frequenza annuale:
calcolo mediante la misurazione delle polveri e del tasso di ventilazione utilizzando i metodi EN o altri
metodi (ISO, nazionali o internazionali) atti a garantire dati di qualità scientifica equivalente (non
applicabile a impianti muniti di un sistema di trattamento dell’aria).
stima mediante i fattori di emissione.
Il ricovero zootecnico non risulta munito di un sistema di trattamento dell’aria.
Tab. 1.5.2.1– Stima emissioni Polveri provenienti dal ricovero zootecnico
Tipologia animali kg PM10/totale kg PM10/posto animale/anno
Polli da carne Kg/anno Annuale
C) Emissioni sonore
In merito alle emissioni di rumore, ove pertinenti a seguito della BAT 9, dovrà essere prevista una valutazione
previsionale di impatto acustico redatta da un tecnico abilitato e l’attuazione di un Piano di gestione del
rumore, come parte del Sistema di Gestione Ambientale.
Qualora l’inquinamento acustico presso i recettori sensibili sia probabile o comprovato si dovrà mettere in
atto un protocollo per il monitoraggio.
• – Stima emissioni provenienti intero processo
Considerato inoltre, che l’obiettivo dell’applicazione delle BAT consiste nella riduzione delle emissioni
nell’aria di ammoniaca provenienti dall’intero processo di allevamento pollame, nella prima applicazione
delle BAT si dovranno altresì stimare o calcolare la riduzione delle emissioni di ammoniaca provenienti
dall’intero processo rispetto alla “situazione in atto”. A tal fine, il Gestore determinerà la stima dell’azoto e
fosforo escreto con una delle metodologie indicate al punto 1.4, nonché le emissioni di ammoniaca come
riportato al punto 1.5.1 provenienti dall’allevamento. Qualora i valori siano superiori a quelli riportati nella
BAT pertinente, il Gestore dovrà fornire indicazioni sulle tecniche da applicare affinché i valori siano
ricompresi nell’intervallo soprariportati.
Ulteriori stime di emissioni diffuse, richieste nel rilascio dell’Autorizzazione verranno riportate nella tabella
sottostante. Per la stima si deve fare riferimento alle pubblicazioni scientifiche di livello nazionale o
internazionale utilizzando i coefficienti di emissione proposti.
Tabella 1.5.3.1 – Stima delle emissioni diffuse.
Metodo applicato Frequenza di Emissioni
Parametro/ inquinante Provenienza Reporting
per il calcolo autocontrollo totali
Metano - CH4 Stabulazione DM 29/01/2007 Annuale t/anno Annuale
Protossido di azoto - N2O Stabulazione ANPA-CTN- ACE Annuale IIASA Annuale
Rumori Stabulazione
Odori Stabulazione
• – Emissioni convogliate7
Nel Report annuale si dovranno riportare esclusivamente la comunicazione delle emissioni di tipo
convogliato che sono soggette ad Autorizzazione e le emissioni diffuse in aria dell’ammoniaca provenienti da
ciascun ricovero zootecnico.
Tabella 1.5.4.2 – Emissioni in aria. Inquinanti monitorati per le emissioni in atmosfera (emissioni
convogliate) – Parametri indicativi. 8
1.6 – Emissioni in acqua
Si indicano in questa tabella soltanto gli scarichi autorizzati ai sensi della norma di settore (D.lgs n. 152/06 e
successive modifiche ed integrazioni).9
Tabella 1.6.1 – Scarichi La tabella non viene completata
Tabella 1.6.2 - Inquinanti monitorati – Parametri indicativi La tabella non viene completata
1.7 – Suolo e sottosuolo
In linea generale, il monitoraggio delle acque sotterranee è previsto soltanto nel caso in cui lo stoccaggio dei
materiali non palabili avvenga in contenitori in terra (lagoni). Secondo la norma, tali strutture devono essere
opportunamente impermeabilizzate con manto artificiale posto su un adeguato strato di argilla di riporto, e
devono prevedere attorno al piede esterno dell’argine, un fosso di guardia perimetrale adeguatamente
dimensionato e idraulicamente isolato dalla normale rete scolante (per evitare percolazione o dispersione
degli effluenti). In caso di monitoraggio i possibili parametri da rilevare sono riportati nella tabella 1.8.1. In
base ai risultati dei controlli e a valutazioni sito-specifiche le lista degli inquinanti può essere adeguata.
Tabella 1.7.1 – Suolo e sottosuolo. Monitoraggio acque di falda 10 La tabella non viene completata
1.7.2 – Terreni
Tutti gli allevamenti soggetti all’Autorizzazione Integrata Ambientale hanno l’obbligo di presentare
all’Autorità competente, la Comunicazione, in quanto produttori e/o utilizzatori di azoto, con l’eventuale
Piano di Utilizzazione Agronomica degli effluenti di allevamento se c’è l’uso agronomico, a valenza annuale
o quinquennale, a seconda della specifica disciplina regionale.
Nell’ambito del procedimento autorizzatorio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale si prende atto della
Comunicazione, corredata o meno dal PUA in base alle disposizioni regionali, presentata dall’allevamento;
nel caso di nuovo impianto l’invio della Comunicazione dovrà essere effettuato prima dell’inizio della
produzione.
Nell’ambito del controllo integrato ARPAV esegue sempre un controllo analitico dei terreni nel caso di
7 NON PERTINENTE non sono presenti emissioni convogliate
8 NON PERTINENTE non sono presenti emissioni convogliate
9 NON PERTINENTE non sono presenti scarichi in acque superficiali o profonde
10 NON PERTINENTE non sono presenti stoccaggi di materiale non palabile in contenitori in terra (lagoni)
utilizzo agronomico degli effluenti.
La ditta dovrà effettuare un controllo analitico dei terreni soggetti a utilizzo agronomico degli effluenti nel
corso della validità dell'autorizzazione.
Se in azienda sono presenti serbatoi interrati contenenti gasolio, dovranno essere svolti i controlli per ogni
serbatoio.
1.8 – Rifiuti
I rifiuti prodotti in allevamento si configurano come rifiuti speciali (esclusi gli effluenti di allevamento e tutti
i materiali da essi derivati dopo trattamento qualora destinati all’utilizzo agronomico) e bisogna descriverne
la gestione all’interno dell’impianto produttivo indicando le eventuali operazioni di smaltimento o recupero
affidato a terzi.
Per quanto riguarda i registri di carico e scarico per i rifiuti speciali pericolosi e per i rifiuti speciali non
pericolosi si applica l’art. 190 del d.lgs. 152/2006.
Nel Report annaule saranno dichiarati tutti i rifiuti prodotti dalla ditta , comprensivi della quantità conferitra
con relativa unità di misura , anche se non indicati nelle tabelle 1.8.1 e 1.8.2
Nelle tabelle, 1.8.1 e 1.8.2, sono indicati a titolo esemplificativo alcune tipologie di rifiuti pericolosi e non
pericolosi che possono essere presenti in un allevamento in condizione di “deposito temporaneo” art 185-bis
del d.lgs. n. 152/2006:
Tabella 1.8.1 – Rifiuti pericolosi
Destinazione Fonte del
Rifiuti (codice CER) Descrizione Modalità stoccaggio (R/D) dato
130206* Olio esausto da
Come da art. 185 bis del d.lgs.
Oli sintetici per motori, macchinari n. 152/2006 R Formulari
ingranaggi e lubrificazione agricoli (trattori)
150110*
Imballaggi di Come da art. 185 bis del
Imballaggi contenenti residui di
fitofarmaci d.lgs. n. 152/2006 R/D Formulari
sostanze pericolose o contaminati
contenenti residui
da tali sostanze
Contenitori di
180202* Come da art. 185 bis del
medicinali , farmaci
Contenitori di medicinali , farmaci d.lgs. n. 152/2006 R/D Formulari
veterinari scaduti e o
veterinari scaduti e o inutilizzati,
inutilizzati
161001* Come da art. 185 bis del
Acque disinfezione
Acque disinfezione degli d.lgs. n. 152/2006 R/D Formulari
degli automezzi
automezzi
Tabella 1.8.2 – Rifiuti non pericolosi
Destinazione Modalità di
Rifiuti Descrizione Modalità stoccaggio (R/D) registrazione
Come da art. 185 bis del d.lgs.
150102 Imballaggi di plastica Sacchi in plastica n. 152/2006 R Formulari
150106 Imballaggi in materiali Sacchi – barattoli – Come da art. 185 bis del d.lgs.
Formulari
n. 152/2006 R
misti taniche
Come da art. 185 bis del d.lgs.
150107 Imballaggi in vetro Contenitori in vetro n. 152/2006 R Formulari
Per quanto riguarda la produzione di carcasse di animali (vedasi Regolamenti sui SOA) è necessario
indicare la mortalità standard, la soluzione adottata per la conservazione delle carcasse e il referente per il
ritiro delle stesse, nonché indicare nella planimetria generale del centro zootecnico l’ubicazione della cella
frigorifero.
Con riferimento alla mortalità standard dell’allevamento avicolo di polli da carne della Ditta Casarotti Ernesto
viene utilizzato il valore del 5%.
Le carcasse vengono rimosse giornalmente dall’ambiente di stabulazione e temporaneamente stoccate in cella
frigo aziendale per il successivo ritiro da ditte autorizzate che alla data di presentazione della presente
documentazione è la ditta Pasetto F.lli s.r.l. di San Giovanni Lupatoto (VR).
Normalmente il ritiro avviene all’occorrenza. Il retiro è tracciato dalla obbligatoria documentazione.
2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO
2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi
L'azienda dovrà presentare un documento che descriva le modalità di sorveglianza, gestione e manutenzione
delle emissioni diffuse nella fase di stabulazione e nella fase di stoccaggio effluenti, modalità e tempo di
allontanamento dei reflui.
Le eventuali anomalie e non conformità a tali documenti di gestione dovranno essere segnalate all’Autorità
competente attraverso il Report annuale.
Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
Parametro di Frequenza
Fase/attività Criticità esercizio UM autocontrollo Fonte del dato
Sostanza secca
Solidi totali Triennale, su
N tot liquame/pollina Registro
Stabulazione Gestione pollina % allontanata
Metalli pesanti aziendale
dall’allevamento
(Rame e Zinco)
Dilavamento delle verifica delle rete di
Pioggia su piazzali acque meteoriche scolo Annuale
Verifica della pulizia
Dilavamento delle
Pioggia su piazzali dei piazzali Giornaliero
acque meteoriche
(controllo visivo)
Sostanza secca
concentrazione di Proteina grezza (*) Cartellini del
Alimentazione (*) % Annuale
azoto e fosfati mangimi
Fosforo (*)
(*) tali parametri sono leggibili dalla composizione dichiarata del cartellino del mangime, se si utilizzano prodotti vegetali
coltivati in azienda la composizione può essere dedotta da bibliografia o in alternativa attraverso analisi appropriata.
Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria / straordinaria
Fonte del dato/Modalità
Macchinario Tipo di intervento Frequenza di registrazione
Abbeveratoi/impianto
alimentazione Controllo funzionalità Giornaliero (*) Quaderno di manutenzione
Termosonde Controllo funzionalità Giornaliero (*) Quaderno di manutenzione
Verifica delle
Ugelli di erogazione acqua pressioni di Annuale (*) Quaderno di manutenzione
erogazione
Impianto
riscaldamento/raffrescamento Controllo funzionalità Settimanale (*) Quaderno di manutenzione
Impianto di ventilazione Controllo funzionalità Settimanale (*) Quaderno di manutenzione
Pulizia piazzali Controllo visivo Settimanale (*) Operazione settimanale
(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità.
Tabella 2.1.3 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
Fonte del dato/Modalità
Macchinario Tipo di intervento Frequenza di registrazione
Concimaia visivo Settimanale (*) Registro
Stoccaggi GPL visivo Settimanale (*) Registro
Serbatoio Gasolio visivo Settimanale (*) Registro
(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità.
3 – INDICATORI DI PRESTAZIONE
In questo paragrafo vengono definiti degli indicatori di performance ambientale che possono essere utilizzati
come strumento di controllo indiretto tramite grandezze che misurano l’impatto e grandezze che misurano il
consumo delle risorse (ad esempio consumo di energia in un anno).
E’ importante rapportare i consumi e le emissioni (espressi in valore assoluto) all’unità di produzione annua
attraverso un denominatore. Ad esempio il denominatore può essere la quantità di prodotto/anno espresso in
tonnellate e consumi o le emissioni espresse in kg di prodotto, in questo caso si indicherà il valore kg/t. In
alcuni casi può essere più opportuno riferirli all’unità di materia prima.
Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance
Indicatore Descrizione UM Metodo Frequenza di
di misura monitoraggio
Produzione specifica di Quantitativo di rifiuto prodotto
rispetto al numero di capi Kg/capo Calcolo annuale
rifiuti
allevati
Quantitativo di acqua prelevata
Consumo specifico risorsa
rispetto al numero di capi m3/capo Calcolo annuale
idrica
allevati
Consumo energetico Fabbisogno totale di
specifico per ciascun energia/combustibile utilizzata TEP/capo Calcolo annuale
combustibile/fonte rispetto al numero di capi
energetica allevati
Produzione di reflui Quantitativo di reflui prodotti m3/capo Calcolo annuale
specifica in relazione ai capi allevati
Consumo di azoto Quantitativo di azoto
somministrato rispetto al Kg/capo Calcolo annuale
somministrato
numero di capi allevati
Consumo di fosforo Quantitativo di fosforo
somministrato rispetto al Kg/capo Calcolo annuale
somministrato
numero di capi allevati