strobe-marco-prescrizioni.pdf

                      PROVINCIA DI VICENZA
                   AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                             SETTORE AMBIENTE
                           SERVIZIO VIA-SUOLO-RIFIUTI
                           Ufficio tutela ecosistemi agrari
                          Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
                 Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net




                    STROBE MARCO AZ. AGR.

                   AUTORIZZAZIONE N.01/2022
Oggetto: rilascio Autorizzazione integrata ambientale (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. - L.R. 26/2007
SOGGETTO PROPONENTE: Strobe Marco Azienda Agricola
SEDE LEGALE E OPERATIVA : Via Perara 28– Comune di Orgiano
TIPOLOGIA IMPIANTO: allevamento avicolo intensivo
MOTIVAZIONE A.I.A.: allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., codice 6.6.a
“Allevamento intensivo di pollame o di suini con piu' di 40000 posti pollame”


1 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
La ditta deve gestire l’allevamento avicolo intensivo – della potenzialità di 176000            capi /ciclo – in
conformità alle seguenti prescrizioni:
A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione dovrà essere
effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e integrazioni,
applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche che gestionali, secondo quanto previsto
dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007 del Ministero dell’Ambiente) e regionali
(deliberazione della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile 2009 e DGRV 1100 del 31-07-2018).
B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella documentazione
presentata alla Provincia.
C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà ottemperare
a tutti gli obblighi previsti dal decreto n.5046 del 25/02/2016 del Ministero delle Politiche agricole e
forestali, nonché deliberazione della Giunta regionale n. 1835 del 25/11/2016.
D –Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere tempestivamente
comunicati.
E – Fanno parte integrante e sostanziale del presente provvedimento le prescrizioni riportate nel parere VIA
21/2021 che si riportano di seguito:
1) In sede di a ivazione dell’impianto dovrà essere effe uata una misura della portata di odore al fine di
confermare la stima previsionale della portata di odore utilizzata nello studio previsionale di disagio
olfa ivo al suolo presso i rece ori
Tale “valore obie ivo” viene fissato in 3617 ouE/s, quale misura dichiarata dal gestore per l’insieme
dell’insediamento (n.12 stabili), ed utilizzato per la stima delle ricadute ogge o della valutazione del
presente parere.
2) Si prescrive un monitoraggio dell’impa o odorigeno, da parte del gestore, in corrispondenza dell’avvio
e/o messa a regime degli impianti (aumento della potenzialità), ripetendo l’indagine nell’ambito dei
successivi 12 mesi; le date di campionamento dovranno essere comunicate con preavviso di almeno 15
giorni ad Arpav.
Le informazioni acquisite in tale periodo di monitoraggio potranno comportare, a seguito della
cara erizzazione delle emissioni ed alla verifica sperimentale dei dati utilizzati nelle simulazioni
modellistiche e che sono alla base dei “valori obie ivo” fissati, la fissazione di ulteriori limiti e/o
prescrizioni nell’ambito dell’AIA.
Al termine del periodo di valutazione, il gestore dovrà produrre, entro 60 gg, apposita relazione tecnica
riassuntiva degli esiti dei monitoraggi, correlata al massimo carico possibile autorizzato nell’impianto.
3) Qualora il valore della portata di odore misurata non sia coerente con il valore utilizzato nello studio
previsionale al suolo o in caso di disagi olfa ivi presso i rice ori sensibili inpiduati, il proponente dovrà
dare proporre specifiche misure di contenimento degli odori.
4) Sulla base dei riscontri o enuti e delle eventuali ricadute sul territorio (segnalazioni), tenuto conto
anche degli esiti di eventuali a ività di vigilanza condo e, lʹAutorità Competente potrà:
- confermare o meno, oppure modificare, i “valori obie ivo” definiti;
- confermare o meno, oppure modificare, lʹobbligo di monitoraggio periodico delle emissioni odorigene;
- definire in Autorizzazione, a raverso specifiche prescrizioni, modalità operative, gestionali o tecniche da
porre in essere a seguito del superamento dei “valori obie ivo” durante i monitoraggi periodici del gestore.
5) In sede di a ivazione dell’impianto dovrà essere effe uata una mirata ed accurata indagine acustica di
verifica del rispe o del criterio differenziale e del limite di emissione, da ripetersi poi con frequenza
triennale, e mirata ai rice ori sensibili presenti in prossimità dell’impianto;
- le modalità di effe uazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei
punti di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno
comunicate con congruo preavviso ad Arpav;
- l’indagine dovrà essere condo a da un sogge o qualificato terzo, rispe o all’estensore dello Studio
Previsionale di Impa o Acustico;
- nel caso i valori non siano rispe ati, dovranno essere messi in opera i corre ivi necessari, mediante una
specifica proge azione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel fra empo,
saranno stati comunicati i risultati delle analisi.
F – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale nei modi
e tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 2 della presente
Autorizzazione.
G – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente operative
entro il 15/01/2022 e il report annuale di cui sotto redatto a partire dal 2022.
H – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non oggetto di
report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per tutta la durata
dell’Autorizzazione integrata ambientale.
I – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e comunicarli
annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del Piano di monitoraggio e
controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
L – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 aprile di ogni
anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autorizzazione integrata
ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predisposta dalla Regione Veneto e
ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale PIAVE – piave.regione.veneto.it). Per la
compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe del Settore primario della Regione Veneto, la
costituzione e validazione o eventuali aggiornamenti del fascicolo aziendale presso la competente struttura
periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assistenza agricola (CAA) e l'autorizzazione all’accesso ai
servizi del Sistema informativo del Settore primario (SISP).
Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elettronica certificata
(PEC) il file del report per certificare l’avvenuta compilazione. Medesimo report va trasmesso anche
ad ARPAV e ai comuni interessati (ovvero dove ha sede dell'impianto e dove vengono effettuati gli
spargimenti agronomici) ai sensi dell'art.29 sexies c.6 D.Lgs. 152/2006.
2 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
Si riporta di seguito il Piano di monitoraggio e controllo proposto dalla ditta, integrato con le modifiche di
ARPAV al fine di renderlo conforme a quanto prescritto dall’allegato C alla deliberazione della Giunta
regionale n. 1100 del 31-07-2018.
                        QUADRO SINOTTICO
                                       AUTORITA’ DI         AUTORITA’ DI
                     GESTORE      GESTORE       CONTROLLO           CONTROLLO
           FASI
                                         Ispezioni
                    Autocontrollo    Reporting     programmate      Campionamenti/analisi

    1                      COMPONENTI AMBIENTALI
    1.1                        Materie prime e prodotti
                       Alla
   1.1.1    Materie prime      ricezione     Annuale         X

   1.1.2   Altre materie prime      Alla      Annuale         X
                      ricezione

   1.1.3    Prodotti finiti    A fine ciclo    Annuale         X


   1.1.4     Stoccaggi       Annuale      Annuale         X

          Mezzi per lo
   1.1.5    spandimento 1
    1.2                    Risorse idriche

   1.2.1    Risorse idriche     A fine ciclo    Annuale         X

    1.3                   Consumo energia

   1.3.1  Energia/combustibili    Annuale      Annuale         X

    1.4                 Azoto e Fosforo escreti

   1.4.1    Azoto escreto      Annuale      Annuale         X

   1.4.2    Fosforo escreto     Annuale      Annuale         X


    1.5                   Emissioni in Aria

   1.5.1.1   Stima emissioni       Annuale     Annuale         X
         ammoniaca totali

   1.5.1.2   Stima emissioni       Annuale     Annuale         X
        ammoniaca per capo

   1.5.2   Emissioni odori,    Secondo piano     Annuale         X              X
         polveri e sonore     gestione

   1.5.2.1   Stima emissioni       Annuale     Annuale         X
           polveri




1  NON APPLICABILE non sono presenti mezzi di spandimento in quanto non viene fatto l'utilizzo agronomico dei reflui zootecnici
   1.5                           Emissioni in Aria

         Stima emissioni      Prima
   1.5.3                applicazione                  X
         intero processo
                       BAT
         Stima emissioni
   1.5.3.1     diffuse        Annuale      Annuale          X

        Punti emissione (in
   1.5.4.1   caso emissioni
          convogliate)2
         Inquinanti
         monitorati
   1.5.4.2   (emissioni
         convogliate)3

   1.6                          Emissioni in acqua4
            (Solo in presenza di impianto di depurazione o scarichi autorizzati ai sensi della normativa vigente)


   1.6.1   Punti di scarico



   1.6.2   Inquinanti
         monitorati

                               Suolo/sottosuolo
   1.7                   (Acque di falda monitorate solo per i casi previsti )

   1.7.1   Acque di falda5


   1.8       Emissione di Rifiuti (Solo per i casi previsti)

   1.8.1   Controllo rifiuti               Annuale          X
                      Annuale
          pericolosi

   1.8.2  Controllo rifiuti non             Annuale          X
                      Annuale
          pericolosi

    2                        GESTIONE IMPIANTO
   2.1                 Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli
        Sistemi di controllo    Giornaliero
   2.1.1  delle fasi critiche del  Trimestrale      NO6           X              X
           processo       Annuale

        Interventi di       Giornaliero
   2.1.2   manutenzione       Trimestrale      NO           X
         ordinaria        Annuale

   2.1.3  Aree di stoccaggio      Annuale       NO           X
    3              INDICATORI PRESTAZIONE
    3.1          Monitoraggio degli indicatori di performance
   3.1.1    Monitoraggio      Annuale      Annuale          X




2  NON APPLICABILE non sono presenti emissioni convogliate
3  NON APPLICABILE non sono presenti emissioni convogliate
4  NON APPLICABILE non sono presenti impianti di depurazione o scarichi
5  NON APPLICABILE non sono presenti scarichi
6  APPLICABILE solo in caso di problematiche rilevanti
        1 – COMPONENTI AMBIENTALI

        1.1- Consumo materie prime e prodotti
        Tabella 1.1.1 - Materie prime (alimenti)
                             Fase
                                           UM
  Denominazione          Modalità       di                  UM       Frequenza         Fonte dato
                                     UM     (Azoto
                  stoccaggio      utilizz                (Fosforo)    autocontrollo
                                           )
                              o
          Mangime
                    Silos,                                    Alla
          specifico            Allevamento     t/anno(1) t/anno (2)  t/anno (2)
  Alimenti




                   sacconi                                  ricezione     Contabilità aziendale
           polli
                    Silos,                                    Alla
          Altro             Allevamento     t/anno   t/anno    t/anno              Contabilità aziendale
                   sacconi                                  ricezione

          Altro
        1   Gli alimenti sono indicati come quantità.
        2   Gli alimenti sono indicati come Azoto e Fosforo somministrati ricavando i dati dalle schede tecniche, da
           cartellino o da analisi su campioni rappresentativi.

        Tabella 1.1.2 - Altre materie prime
          Denominazione          Modalità      Fase utilizzo       UM         Frequenza      Fonte dato
                          stoccaggio                             autocontrollo
                                                                      Contabilità
            Medicinali        Locale chiuso      Stabulazione     Kg/anno         Alla ricezione
                                                                      aziendale
                                                                      Contabilità
        Detergenti/disinfettanti     Locale chiuso     Pulizia fine ciclo   Kg/anno         Alla ricezione
                                                                      aziendale
                                                                      Contabilità
              Lettiera         Deposito      Stabulazione     tonn/MC/anno      Alla ricezione
                                                                      aziendale
              Altro


        Tabella 1.1.3 - Prodotti finiti

        Processo    Denominazione         Peso        UM           Frequenza         Fonte del dato
                              unitario                  autocontrollo

                   Potenzialità                          Al rilascio
                    massima       Unità      Unità/anno                        Autorizzazione
                                                   Autorizzazione
                   allevamento
                 Numero capi in
                               Unità      Unità/anno         All’acquisto       Contabilità aziendale
                   entrata
            Numero capi in
                               Unità        Unità       Alla partenza        Contabilità aziendale
      Stabulazione   uscita
      Avicoli da Capi mediamente
       carne                     Unità      Unità/anno          Annuale        Contabilità aziendale
              presenti
                    Peso vivo
                                kg       kg/anno           Annuale        Contabilità aziendale
                    (venduto)
                                      Numero cicli
                   Numero cicli                            Annuale        Contabilità aziendale
                                       /anno

                   Durata ciclo       gg        Giorni         Fine ciclo       Contabilità aziendale
                     Capi        Unità      Unità/anno         Giornaliera       Contabilità aziendale
     Capi deceduti
                     Peso         kg       Kg/anno           In uscita       Contabilità aziendale
                           7
        Effluenti di      Non palabili
        allevamento       Palabili                 m3           Annuale         Contabilità aziendale




7       NON PERTINENTE non sono presenti reflui zootecnici non palabili
  Tabella 1.1.4 – Stoccaggi 8
  Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda per i materiali
  non palabili
                          Sup      H    Volume              (Indicare tipologia
   Ubicazione   Tipologia vasche                         Anno copertura
                         (mq)     (m)    (m3)                copertura)
          Vasche fuori terra
  Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda per i materiali
  palabili
                          Sup      H    Volume              (Indicare tipologia
   Ubicazione   Tipologia vasche                         Anno copertura
                         (mq)     (m)    (m3)                copertura)
              Concimaia


  Tabella 1.1.5 – Identificazione mezzi utilizzati per lo spandimento degli effluenti zootecnici9
       Tipo attrezzatura             Targa o matricola             Titolo possesso



  1.2- Consumo risorse idriche
  Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
       Tipologia di         Fase di utilizzo    UM   Frequenza autocontrollo     Fonte del dato
     approvvigionamento

          Pozzo                      mc/a                     Contatore o
                        Stabulazione              Annuale
                                                         contalitri


  1.3    Consumo energia/combustibili

  Tabella 1.3.1 – Energia/combustibili

     Descrizione        Tipologia         UM          Frequenza       Fonte del dato
                                          autocontrollo
   Energia importata da    Energia elettrica    MWh/a o                    contabilità aziendale
                                          Annuale
     rete esterna                   TEP
   Energia autoprodotta e
                 Energia elettrica   MWh/a o TEP        Annuale        contabilità aziendale
  consumata dall’impianto

      Metano            Gas       Mc/a o TEP        Annuale        contabilità aziendale

      Gasolio         Gasolio       Kg/a o TEP        Annuale        contabilità aziendale


  1.4– Azoto e Fosforo escreti
  L’azoto e il fosforo escreti si possono determinare (con frequenza almeno annuale) con una
  delle seguenti possibilità:
     4.a con calcolo mediante bilancio di massa, sulla base dell’apporto di alimenti, del
       contenuto di proteina grezza della dieta, del fosforo totale e della prestazione degli
       animali. I contenuti di proteina grezza e di fosforo totale degli alimenti possono essere
       calcolati mediante:
         in caso di fornitura esterna: con la documentazione di accompagnamento.
         in caso di autoproduzione: mediante campionamento dei composti alimentari
         provenienti da silos o dal sistema di alimentazione per analizzare il contenuto totale
         di fosforo e proteina grezza o, in alternativa, nella documentazione di
         accompagnamento o utilizzando valori standard per il contenuto totale di fosforo e
         proteina grezza nei composti alimentari.
     4.b con stima mediante analisi degli effluenti di allevamento per il contenuto totale di azoto e
       fosforo.

8  NON PERTINENTE non sono presenti stoccaggi dei reflui zootecnici
9  NON PERTINENTE non sono presenti mezzi per lo spandimento dei reflui zootecnici
   4.c mediante metodologia di calcolo dell’azoto e del fosforo riportati nell’allegato D alla
     DGR n. 2439 del 7 agosto 2007, “Bilancio Aziendale dell’azoto e del fosforo negli
     allevamenti” reso disponibile su apposito supporto informatico dalla Giunta regionale
     del Veneto.
La quantità di azoto e fosforo escreto/posto animale/anno, dovrà essere ricompreso
nell’intervallo sotto riportato.


Tab.1.4.1 – Azoto totale escreto annuale associato alla BAT.
     Categoria animale              Azoto escreto totale            Kg Azoto escreto/posto
                            (Kg azoto/anno)                animale/anno
Polli da carne
   A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di azoto escreto devono essere ricomprese nell’intervallo
                               sottoriportato
                               Azoto totale escreto (1)(2) associato a BAT (kg azoto - escreto/posto
           Categoria animale
                                             animale/anno)
Polli da carne                                       0,2 – 0,6
(1)
(2) l’azoto totale escreto associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte le specie di pollame
(3) il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
   Il limite superiore dell’intervallo è associato all’allevamento di tacchini maschi.


Tab.1.4.2 – Fosforo totale escreto annuale associato alla BAT.
     Categoria animale             Fosforo escreto totale (Kg           Fosforo escreto (Kg
                            P2O5/anno)                 P2O5 capo/anno)
Polli da carne
  A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di fosforo escreto devono essere ricomprese nell’intervallo
                               sottoriportato
                              Fosforo totale escreto (1) (2) associato a BAT (kg P2O5 escreto/posto
           Categoria animale
                                             animale/anno)
Polli da carne                                0,05 – 0,25
(1) il fosforo totale escreto (in forma di ossido) associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte le
specie di pollame.
(2) Il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.


1.5– Emissioni in aria
1.5.1 – Emissioni di ammoniaca
Le emissioni in aria di un allevamento sono sempre da considerare di tipo“diffuso”anche se vi
sono camini che convogliano l’aria dalle strutture di stabulazione in quanto, le emissioni
provengono dalle stalle ma anche dalle strutture di stoccaggio e di spandimento dei reflui
zootecnici. L’attuale tecnologia non permette generalmente di quantificare analiticamente
queste emissioni diffuse di conseguenza, è importante stimare almeno le emissioni principali,
quali l’ammoniaca. Questa stima può essere effettuata mediante una delle seguenti possibilità:
   1.a attraverso stima mediante il bilancio di massa (una volta l’anno per ciascuna categoria
    di animali) sulla base dell’escrezione e dell’azoto totale (o dell’azoto ammoniacale)
    presente in ciascuna fase della gestione degli effluenti di allevamento;
  1.b tramite fattori di emissione;
  1.c con calcolo (da ripetere ogni volta che ci sono modifiche sostanziali del tipo di bestiame
    allevato o del sistema di stabulazione) mediante la misurazione della concentrazione di
    ammoniaca e del tasso di ventilazione utilizzando i metodi normalizzati ISO, nazionali o
    internazionali o altri metodi atti a garantire dati di qualità scientifica equivalente.
La quantità di emissioni di ammoniaca (Kg NH3/posto animale/anno) associate alle migliori
tecniche disponibili provenienti da ciascun ricovero zootecnico per le varie tipologie di
animali, dovrà essere ricompreso nell’intervallo sopra riportato.

Tab. 1.5.1.1 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento
 Tipologia animali      kg NH3/totale     kg NH3/ricovero     kg NH3/stoccaggio      kg NH3/spandimento
                                                                10                   11
   Polli da carne                  Kg/anno             Annuale


     Tab. 1.5.1.2 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento per capo anno
                    kg                 kg                   kg                      kg
      Tipologia                       NH3/ricovero/posto
                 NH3/totale/posto                            NH3/stoccaggio/posto            NH3/spandimento/posto
      animali                               (1)
                  animale/anno           animale/anno              animale/anno                 animale/anno
                                                            12                      13
     Polli da carne        Kg/anno            Annuale
      Polli da carne con peso finale fino a 2,5 Kg.                                   0,01 – 0,08(2)
   1     Per gli impianti esistenti che usano un sistema di ventilazione forzata e una rimozione infrequente dell'effluente (in caso di lettiera profonda con fossa profonda per gli
   effluenti di allevamento), in combinazione con una misura che consenta di realizzare un elevato contenuto di materia secca nell'effluente, il limite è 0,25 kg NH 3/posto
   animale/anno.
   2     Può non essere applicabile ai seguenti tipi di pratiche agricole: estensivo al coperto, all'aperto, rurale all'aperto e rurale in libertà, a norma delle definizioni di cui al
   regolamento (CE) n. 543/2008 della Commissione, del 16 giugno 2008, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda le
   norme di commercializzazione per le carni di pollame (GU L 157 del 17.6.2008, pag. 46). Il valore più basso dell’intervallo è associato all’utilizzo di un sistema di trattamento
   aria.


     1.5.2 – Emissioni di odori, polveri e sonore
     A Emissioni di odori
     Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
     azioni/misurazioni effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
     Considerato che l’applicazione delle Migliori tecniche disponibili hanno come obiettivo anche
     la riduzione delle emissioni odorigene alla formazione, tenuto conto inoltre della sostanzialità e
     frequenza delle segnalazioni agli Uffici competenti, documentate e comprovabili attraverso
     sopraluogo all’impianto, sarà valutata la prescrizione di monitorare le emissioni di odori
     utilizzando:
       norme EN (per esempio mediante olfattometria dinamica secondo la norma EN 13725 per
       determinare la concentrazione di odori).
       utilizzare norme nazionali o altre norme internazionali che assicurino la disponibilità di dati
       di qualità scientifica equivalente.
     B Emissioni di polveri
     Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
     azioni/misurazioni effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
     Ricordando che le emissioni di polveri provenienti da ciascun ricovero zootecnico sono dei
     contaminanti che possono influenzare sia la respirazione degli animali che quella degli
     operatori agricoli, il monitoraggio si ottiene applicando con frequenza annuale:
       calcolo mediante la misurazione delle polveri e del tasso di ventilazione utilizzando i metodi
       EN o altri metodi (ISO, nazionali o internazionali) atti a garantire dati di qualità scientifica
       equivalente (non applicabile a impianti muniti di un sistema di trattamento dell’aria).
       stima mediante i fattori di emissione.
     Il ricovero zootecnico non risulta munito di un sistema di trattamento dell’aria.
     Tab. 1.5.2.1– Stima emissioni Polveri provenienti dal ricovero zootecnico
           Tipologia animali                        kg PM10/totale                  kg PM10/posto animale/anno
   Polli da carne                                     Kg/anno                           Annuale


     C Emissioni sonore
     In merito alle emissioni di rumore, ove pertinenti a seguito della BAT 9, dovrà essere prevista
     una valutazione previsionale di impatto acustico redatta da un tecnico abilitato e l’attuazione di
     un Piano di gestione del rumore, come parte del Sistema di Gestione Ambientale.
     Qualora l’inquinamento acustico presso i recettori sensibili sia probabile o comprovato si dovrà
     mettere in atto un protocollo per il monitoraggio.


10  NON PERTINENTE non è presente lo stoccaggio dei reflui zootecnici in allevamento
11  NON PERTINENTE non è presente lo stoccaggio dei reflui zootecnici in allevamento
12  NON PERTINENTE non è presente lo stoccaggio dei reflui zootecnici in allevamento
13  NON PERTINENTE non è presente lo stoccaggio dei reflui zootecnici in allevamento
   1.5.3 – Stima emissioni provenienti intero processo
   Considerato inoltre, che l’obiettivo dell’applicazione delle BAT consiste nella riduzione delle
   emissioni nell’aria di ammoniaca provenienti dall’intero processo di allevamento pollame,
   nella prima applicazione delle BAT si dovranno altresì stimare o calcolare la riduzione delle
   emissioni di ammoniaca provenienti dall’intero processo rispetto alla “situazione in atto”. A tal
   fine, il Gestore determinerà la stima dell’azoto e fosforo escreto con una delle metodologie
   indicate al punto 1.4, nonché le emissioni di ammoniaca come riportato al punto 1.5.1
   provenienti dall’allevamento. Qualora i valori siano superiori a quelli riportati nella BAT
   pertinente, il Gestore dovrà fornire indicazioni sulle tecniche da applicare affinché i valori
   siano ricompresi nell’intervallo soprariportati.
   Ulteriori stime di emissioni diffuse, richieste nel rilascio dell’Autorizzazione verranno riportate
   nella tabella sottostante. Per la stima si deve fare riferimento alle pubblicazioni scientifiche di
   livello nazionale o internazionale utilizzando i coefficienti di emissione proposti.

   Tabella 1.5.3.1 – Stima delle emissioni diffuse.
                           Metodo        Frequenza   Emission
     Parametro/ inquinante    Provenienza                           Reporting
                            applicato per    di       i totali
                            il calcolo      autocontroll
                                      o
       Metano - CH4      Stabulazione   DM 29/01/2007      Annuale   t/anno    Annuale

                   Stabulazione   ANPA-CTN-
    Protossido di azoto - N2O             ACE          Annuale   IIASA    Annuale
         Rumori        Stabulazione
         Odori        Stabulazione



   1.5.4 – Emissioni convogliate14
   Nel Report annuale si dovranno riportare esclusivamente la comunicazione delle emissioni di
   tipo convogliato che sono soggette ad Autorizzazione e le emissioni diffuse in aria
   dell’ammoniaca provenienti da ciascun ricovero zootecnico.

   Tabella 1.5.4.2 – Emissioni in aria. Inquinanti monitorati per le emissioni in atmosfera
   (emissioni convogliate) – Parametri indicativi. 15

   1.6– Emissioni in acqua
   Si indicano in questa tabella soltanto gli scarichi autorizzati ai sensi della norma di settore (D.lgs n.
   152/06 e successive modifiche ed integrazioni).16
   Tabella 1.6.1 – Scarichi La tabella non viene completata
   Tabella 1.6.2 - Inquinanti monitorati – Parametri indicativi La tabella non viene completata


   1.7– Suolo e sottosuolo
   In linea generale, il monitoraggio delle acque sotterranee è previsto soltanto nel caso in cui lo
   stoccaggio dei materiali non palabili avvenga in contenitori in terra (lagoni). Secondo la norma,
   tali strutture devono essere opportunamente impermeabilizzate con manto artificiale posto su
   un adeguato strato di argilla di riporto, e devono prevedere attorno al piede esterno dell’argine,
   un fosso di guardia perimetrale adeguatamente dimensionato e idraulicamente isolato dalla
   normale rete scolante (per evitare percolazione o dispersione degli effluenti). In caso di
   monitoraggio i possibili parametri da rilevare sono riportati nella tabella 1.8.1. In base ai
   risultati dei controlli e a valutazioni sito-specifiche le lista degli inquinanti può essere adeguata.



14 NON PERTINENTE non sono presenti emissioni convogliate
15 NON PERTINENTE non sono presenti emissioni convogliate
16 NON PERTINENTE non sono presenti scarichi in acque superficiali o profonde
   Tabella 1.7.1 – Suolo e sottosuolo. Monitoraggio acque di falda 17 La tabella non viene completata


   1.7.2 – Terreni 18
   Tutti gli allevamenti soggetti all’Autorizzazione Integrata Ambientale hanno l’obbligo di
   presentare all’Autorità competente, la Comunicazione, in quanto produttori e/o utilizzatori di
   azoto, con l’eventuale Piano di Utilizzazione Agronomica degli effluenti di allevamento se c’è
   l’uso agronomico, a valenza annuale o quinquennale, a seconda della specifica disciplina
   regionale.
   Nell’ambito del procedimento autorizzatorio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale si
   prende atto della Comunicazione, corredata o meno dal PUA in base alle disposizioni regionali,
   presentata dall’allevamento; nel caso di nuovo impianto l’invio della Comunicazione dovrà
   essere effettuato prima dell’inizio della produzione.
   Nell’ambito del controllo integrato ARPAV esegue sempre un controllo analitico dei terreni nel
   caso di utilizzo agronomico degli effluenti.
   Se in azienda sono presenti serbatoi interrati contenenti gasolio, dovranno essere svolti i
   controlli per ogni serbatoio.


   1.8– Rifiuti
   I rifiuti prodotti in allevamento si configurano come rifiuti speciali (esclusi gli effluenti di
   allevamento e tutti i materiali da essi derivati dopo trattamento qualora destinati all’utilizzo
   agronomico) e bisogna descriverne la gestione all’interno dell’impianto produttivo indicando le
   eventuali operazioni di smaltimento o recupero affidato a terzi.
   Per quanto riguarda i registri di carico e scarico per i rifiuti speciali pericolosi e per i rifiuti
   speciali non pericolosi si applica l’art. 190 del d.lgs. 152/2006.
   Nelle tabelle, 1.8.1 e 1.8.2, sono indicati a titolo esemplificativo alcune tipologie di rifiuti
   pericolosi e non pericolosi che possono essere presenti in un allevamento in condizione di
   “deposito temporaneo” art. 183, c. 1 lett. bb) del d.lgs. n. 152/2006:


   Tabella 1.8.1 – Rifiuti pericolosi
                                                   Destinazione   Fonte del
      Rifiuti (codice CER)        Descrizione      Modalità stoccaggio         (R/D)     dato
          130206*         Olio esausto da
                                  Come da art. 183, c. 1, lett.
      Oli sintetici per motori,   macchinari agricoli    bb) del d.lgs. n. 152/2006
                                                     R       Formulari
     ingranaggi e lubrificazione     (trattori)
           Altro


   Tabella 1.8.2 – Rifiuti non pericolosi
                                                   Destinazione   Modalità di
          Rifiuti          Descrizione       Modalità stoccaggio         (R/D)     registrazione
                                 Come da art. 183, c. 1, lett. bb)
    150102 Imballaggi di plastica   Sacchi in plastica    del d.lgs. n. 152/2006
                                                     R     Formulari

    150106 Imballaggi in materiali Sacchi – barattoli –    Come da art. 183, c. 1, lett. bb)
                                   del d.lgs. n. 152/2006        R     Formulari
         misti          taniche
                                  Come da art. 183, c. 1, lett.
     150107 Imballaggi in vetro    Contenitori in vetro   bb) del d.lgs. n. 152/2006
                                                     R     Formulari

          Altro



   Per quanto riguarda la produzione di carcasse di animali (vedasi Regolamenti sui SOA) è
   necessario indicare la mortalità standard, la soluzione adottata per la conservazione delle

17 NON PERTINENTE non sono presenti stoccaggi di materiale non palabile in contenitori in terra (lagoni)
18 NON PERTINENTE in quanto la Ditta non fa uso agronomico degli effluenti di allevamento
   carcasse e il referente per il ritiro delle stesse, nonché indicare nella planimetria generale del
   centro zootecnico l’ubicazione della cella frigorifero.


   2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO
   2.1- Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi
   L'azienda dovrà presentare un documento che descriva le modalità di sorveglianza, gestione e
   manutenzione delle emissioni diffuse nella fase di stabulazione e nella fase di stoccaggio
   effluenti, modalità e tempo di allontanamento dei reflui.
   Le eventuali anomalie e non conformità a tali documenti di gestione dovranno essere segnalate
   all’Autorità competente attraverso il Report annuale.

   Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
                           Parametro di          Frequenza
    Fase/attività       Criticità       esercizio     UM    autocontrollo     Fonte del dato
                            Umidità della
                Gestione pollina    pollina (verifica       Giornaliera       Registro
     Stabulazione                            %
                              visiva)                      aziendale
               Dilavamento delle Verifica delle rete di
   Pioggia su piazzali   acque meteoriche     scolo             Annuale
                           Sostanza secca
               concentrazione di                               Cartellini del
   Alimentazione (*)               Proteina grezza (*)   %     Annuale
                azoto e fosfati                                mangime
                            Fosforo (*)
   (*) tali parametri sono leggibili dalla composizione dichiarata del cartellino del mangime, se si utilizzano prodotti vegetali
   coltivati in azienda la composizione può essere dedotta da bibliografia o in alternativa attraverso analisi appropriata.


   Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria / straordinaria
                                                  Fonte del dato/Modalità
        Macchinario         Tipo di intervento        Frequenza         di registrazione

       Abbeveratoi/impianto
        alimentazione        Controllo funzionalità     Giornaliero (*)     Quaderno di manutenzione

         Termosonde        Controllo funzionalità     Giornaliero (*)     Quaderno di manutenzione

                        Verifica delle
     Ugelli di erogazione acqua       pressioni di        Annuale (*)       Quaderno di manutenzione
                         erogazione
         Impianto
     riscaldamento/raffrescamento   Controllo funzionalità     Settimanale (*)     Quaderno di manutenzione

        Pulizia piazzali        Controllo visivo       Settimanale (*)      Operazione settimanale
   (*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità.

   Tabella 2.1.3 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.) 19 La tabella non
   viene completata

   3 – INDICATORI DI PRESTAZIONE
   In questo paragrafo vengono definiti degli indicatori di performance ambientale che possono
   essere utilizzati come strumento di controllo indiretto tramite grandezze che misurano
   l’impatto e grandezze che misurano il consumo delle risorse (ad esempio consumo di energia in
   un anno).
   E’ importante rapportare i consumi e le emissioni (espressi in valore assoluto) all’unità di
   produzione annua attraverso un denominatore. Ad esempio il denominatore può essere la
   quantità di prodotto/anno espresso in tonnellate e consumi o le emissioni espresse in kg di
   prodotto, in questo caso si indicherà il valore kg/t. In alcuni casi può essere più opportuno
   riferirli all’unità di materia prima.



19 NON PERTINENTE non sono presenti aree di stoccaggio
Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance

     Indicatore              Descrizione          UM    Metodo di  Frequenza di
                                           misura   monitoraggio


Produzione specifica di rifiuti   Quantitativo di rifiuto prodotto   Kg/capo  Calcolo   annuale
                  rispetto al numero di capi allevati

Consumo specifico risorsa     Quantitativo di acqua prelevata
                                     m3/capo  Calcolo   annuale
     idrica          rispetto al numero di capi allevati

 Consumo energetico
                     Fabbisogno totale di
 specifico per ciascun                          TEP/capo  Calcolo   annuale
                   energia/combustibile utilizzata
  combustibile/fonte
                  rispetto al numero di capi allevati
    energetica

                   Quantitativo di reflui prodotti in  m3/capo  Calcolo   annuale
Produzione di reflui specifica
                    relazione ai capi allevati

   Consumo di azoto      Quantitativo di azoto somministrato   Kg/capo  Calcolo   annuale
    somministrato        rispetto al numero di capi allevati


   Consumo di fosforo        Quantitativo di fosforo
                 somministrato rispetto al numero di   Kg/capo  Calcolo   annuale
    somministrato
                      capi allevati