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PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
Determinazione Dirigenziale N° 609 DEL 07/05/2021
AREA TECNICA
SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
DIRIGENTE/RESPONSABILE: Filippo Squarcina
OGGETTO: DITTA LEV SRL - SEDE DI INSTALLAZIONE: VIA SAN PIO X N.25 IN COMUNE
DI ALTAVILLA VICENTINA
ATTIVITÀ IPPC: ALLEGATO VIII ALLA PARTE II DEL D. LGS. 152/06 -PUNTO 2.6.
AUTORIZZAZIONE N.06/2021 NUOVA AIA PER INSTALLAZIONE ESISTENTE CON
MODIFICA SOSTANZIALE PER AUMENTO CAPACITA’ VASCHE
DEFINIZIONE CONDIZIONI DI CUI ALL’ART. 29-SEXIES DEL D.LGS 152/2006 .
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Titolo: Copia Conforme
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PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINA N° 609 DEL 07/05/2021
AREA TECNICA
SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
OGGETTO: DITTA LEV SRL - SEDE DI INSTALLAZIONE: VIA SAN PIO X N.25 IN CO-
MUNE DI ALTAVILLA VICENTINA
ATTIVITÀ IPPC: ALLEGATO VIII ALLA PARTE II DEL D. LGS. 152/06 -PUNTO 2.6.
AUTORIZZAZIONE N.06/2021 NUOVA AIA PER INSTALLAZIONE ESISTENTE CON
MODIFICA SOSTANZIALE PER AUMENTO CAPACITA’ VASCHE
DEFINIZIONE CONDIZIONI DI CUI ALL’ART. 29-SEXIES DEL D.LGS 152/2006 .
IL DIRIGENTE
Premesso che la ditta L.E.V. srl è operativa nell’installazione in oggetto con attività di
trattamento di superficie di metalli mediante processi elettrolitici ed è in possesso dell’AUA
n.408/2015 DEL 20/06/2015.
Vista la documentazione presentata in data 22/12/2020, prot n. 54505, da parte della ditta
L.E.V SRL, relativa al progetto di “Sostituzione linea galvanica di zincatura statica manuale
con impianto di zincatura statica automatica con carri a ponte. Sostituzione di alcune vasche
delle linee esistenti con incremento del volume dei bagni”, con cui è stata richiesta l’attivazio
ne della procedura di valutazione impatto ambientale e contestuale approvazione progetto ai
sensi dell’art. 27 bis D.Lgs. 152/2006 e dell’art.11 della LR 4/2016.
Visto l’elenco delle autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta, e assensi comun
que denominati, ulteriori rispetto al provvedimento di VIA, necessari alla realizzazione ed all’eser
cizio dell’intervento in oggetto, trasmesso dal proponente ai sensi del comma 2 dell’art. 27bis del
D.Lgs. nell’istanza e di seguito riportato:
rilascio provvedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale ai sensi dell’art. 29 sexies del
D.lgs 152/06.
Dato atto che la suddetta istanza è relativa ad una tipologia ricompresa nell’Allegato IV alla Parte
II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. “3. Lavorazione dei metalli e dei prodotti minerali lettera f)
Impianti per il trattamento di superficie di metalli e materie plastiche mediante processi elettrolitici
o chimici qualora le vasche destinate al trattamento abbiano un volume superiore a 30 m3”.
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti-
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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Tenuto conto che per l'istanza richiamata, l'avvio del procedimento e l'attività istruttoria in
materia di VIA e di AIA si svolgono in maniera unificata attraverso il coordinamento delle di
verse disposizioni in materia, come previsto dall'art.10 c.2 D.Lgs. 152/2006.
Considerato che, ai sensi dell’art.27bis del D.Lgs. 152/2006, con nota prot. 55692 del
30/12/2020 è stata data comunicazione di avvio procedimento e di avvenuta pubblicazione
della documentazione secondo quanto previsto dalla norma.
Considerato che alla conclusione del richiamato procedimento con determinazione n. 552 del
26/04/2021 è stato disposto quanto segue:
• di prendere atto, facendolo proprio, del parere espresso dal Comitato Tecnico provinciale
VIA, n. 11/2021 del 15/04/2021, di cui forma parte integrante e sostanziale;
• di adottare la determinazione di conclusione positiva della conferenza di servizi effettuata
nell’ambito del procedimento unico ex art. 27bis del D.Lgs. 125/2006 a seguito dell’istanza
presentata della ditta L.E.V SRL, con sede legale ed operativa in via San Pio X n.25 in
comune di Altavilla Vicentina, relativa al progetto di “ Sostituzione linea galvanica di
zincatura statica manuale con impianto di zincatura statica automatica con carri a ponte.
Sostituzione di alcune vasche delle linee esistenti con incremento del volume dei bagni.”;
• di rilasciare il provvedimento di VIA favorevole relativamente all'istanza di cui al punto 1;
• di rilasciare l'Autorizzazione Integrata Ambientale, ai sensi dell'art. 29sexies del D.lgs. n.
152/2006, per l'esercizio dell'installazione al foglio catastale n. 4 mappale 418 del Comune
di Altavilla Vicentina per l’attività inpiduata al punto 3 Lavorazione dei metalli e dei
prodotti minerali lettera f) dell’Allegato IV alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 secondo
il progetto presentato in sede di istanza VIAAIA e successive integrazioni.
Considerato che in ordine all’AIA, con il medesimo provvedimento è stato dato atto che “verranno
specificati con successivo provvedimento i limiti, le prescrizioni ed il piano di monitoraggio
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale”.
Visto il D.Lgs 03.04.2006, n° 152 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la Legge Regionale n.04/2016;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.1 del 25/01/2021 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 20212023;
Richiamato il PEG Piano esecutivo di gestione 2021/2023 approvato con Decreto presidenziale
n. 11 del 12/02/2021;
DETERMINA
di procedere con il presente atto alla definizione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale in
oggetto secondo quanto di seguito riportato:
1. alla società L.E.V srl è rilasciata l’Autorizzazione Integrata Ambientale secondo le
modalità rappresentate nella documentazione depositata agli atti e nel rispetto delle
condizioni di cui al presente provvedimento. L’attività svolta dall’azienda e il suo
inquadramento è sinteticamente riportata in allegato 1 al presente provvedimento.
Secondo il registro agli atti l’AIA in questione è identificata con n. 06/2021.
L’autorizzazione costituisce per quanto previsto dall’Allegato IX alla parte II del D.Lgs
152/06:
a) autorizzazione alle emissioni in atmosfera, fermi restando i profili concernenti aspetti
sanitari (titolo I della parte quinta del presente decreto), sostituendo l’ Autorizzazione
Unica Ambientale: Prot. 12016 A.U.A. n. 01/2015, ex D.P.R. 13.03.2013 n. 59 .
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti-
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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2. In allegato 2), quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, sono
riportate le condizioni a cui risulta subordinata la stessa autorizzazione.
3. Al fine di garantire un controllo dell'attività autorizzata la ditta dovrà procedere ad
attuare un monitoraggio della stessa secondo il piano allegato Allegato 3 che
costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. Ai sensi dell'art.
29 decies del D.Lgs 152/06 prima di dare attuazione a quanto previsto
dall'autorizzazione, la ditta è impegnata a darne comunicazione a questa
Amministrazione.
4. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economicofinanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art. 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line;
6. il presente provvedimento rispetta il termine previsto dal Regolamento sui procedimenti
amministrativi di competenza della Provincia di Vicenza (Determinazione del Segretario
Generale n. 256 del 26/02/2021)
INFORMA CHE
il presente atto in ordine all’AIA procede alla definizione delle condizioni di cui all’art. 29sexies
del D.lgs 152/06 secondo quanto disposto dalla determinazione n. 552 del 26/04/2021;
per il rinnovo e il riesame dell'autorizzazione vale quanto disposto all’art. 29octies del D.Lgs. n.
152/2006. L'Autorizzazione Integrata Ambientale di cui al presente provvedimento è soggetta a
riesame secondo le modalità previste dall'art. 29octies del D.Lgs. n. 152/2006, come modificato dai
successivi D.Lgs. n. 128/2010 e n. 46/2014; in ogni caso il Gestore è tenuto a presentare la
documentazione richiesta per il riesame dell'AIA entro 10 anni dalla data di rilascio del presente
provvedimento;
rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività autorizzate.
in caso di inosservanza delle prescrizioni contenute nella presente autorizzazione, si procederà
secondo quanto previsto dall’art. 29 decies, comma 9, e dall’art. 29 – quattuordecies del D.Lgs. n.
152/2006;
in relazione al Piano di Monitoraggio e Controllo ARPAV nel corso di validità della presente
autorizzazione effettuerà almeno due ispezioni Ambientali Integrate con oneri a carico del
Gestore e almeno una visita in loco ogni 3 anni, fatto salvo comunque quanto previsto nel
Piano di Ispezione Ambientale a livello regionale così previsto dall'art. 29 decies, comma 11,
del D.Lgs. n. 152/2006. Per la tariffa dei controlli in questione è riferimento la DGRV 1519 del
26 maggio 2009. Qualora ne ravvedesse la necessità, la Provincia potrà disporre controlli
aggiuntivi secondo quanto previsto dall’art 29 decies, comma 4, del D.Lgs. n. 152/2006.
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo Re
gionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni, ovvero in alternativa ricorso straordinario al
Capo dello Stato entro 120 giorni.
Il presente provvedimento viene trasmesso alla Società in oggetto, al comune di Altavilla Vi
centina, ad ARPAV, all’ULSS 8 Dipartimento di Prevenzione SPISAL, al Comando Provin
ciale dei Vigili del Fuoco.
Sottoscritta dal Dirigente
Filippo Squarcina
con firma digitale
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti-
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Responsabile del Procedimento: ANDREA BALDISSERI
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Autorizzazione Integrata Ambientale N.06/2021
ALLEGATO 1 - rev.00
Inquadramento generale e la descrizione dell’attività svolta dalla ditta LEV srl
Capacità
Attività Tipologia IPPC
produttiva
Attività IPPC: Produzione e trasformazione dei metalli
Zincatura,
stagnatura e 40 mc Codice IPPC 2.6 “ Trattamento di superficie di metalli
ossidazione (volumetria o materie plastiche mediante processi elettrolitici o
anodica vasche) chimici qualora le vasche destinate al trattamento
dell’alluminio utilizzate abbiano un volume superiore a 30 mc”.
Descrizione del sito
A partire dal 2015, a seguito del trasferimento dal Comune di Caldogno, la ditta L.E.V. S.r.l. eserci-
ta la propria attività nel Comune di Altavilla, in Via San Pio X n.25, a seguito dell’Autorizzazione
Unica Ambientale: Prot. 12016 - A.U.A. n. 01/2015, ex D.P.R. 13.03.2013 n. 59 .
Le linee galvaniche autorizzate con il predetto provvedimento non superano la soglia dei 30 mc di
vasche attive e, più precisamente, 27,9 mc di vasche attive, calcolati attraverso la volumetria dei ba-
gni e 28,6 mc calcolati attraverso il volume geometrico delle vasche. Il progetto di cui al presente
provvedimento consiste nella sostituzione della linea di zincatura “manuale” con Impianto di zinca-
tura elettrolitica automatica con carri a ponte ed incremento dei volumi esistenti e la sostituzione
delle vasche di una linea esistente con incremento del volume dei bagni fino a 40 mc (valore totale
di tutte le vasche attive).
Il progetto non prevede opere edili o urbanistiche nè l’introduzione di sostanze pericolose perse
da quelle attualmente in uso.
Nuovo progetto
Il progetto che consiste nella sostituzione della linea di zincatura “manuale” con Impianto di
zincatura elettrolitica automatica con carri a ponte, prevede 33,15 m3 di vasche attive.
Nel progetto rientra anche una variazione nella tipologia di lavorazioni eseguite nella linea di
decapaggio e passivazione ottone-rame-alluminio, che prevede l’utilizzo di Cromo VI come
additivo.
E’ prevista in futuro la sostituzione delle vasche di una linea esistente con incremento del volume
dei bagni fino a 40 mc
Il processo produttivo nella sua forma più generale è articolato in tre macro fasi.
- Preparazione o pretrattamento: composto di fasi di preparazione che non alterano la superficie,
l’utilità della fase di preparazione o pretrattamento è finalizzata a rendere possibile il trattamento
vero e proprio. In genere tali fasi sono: sgrassatura, decapaggio, attivazione/neutralizzazione.
- Trattamento: con questo si intende il trattamento principale, sia esso chimico od elettrolitico teso
ad alterare la superficie conferendo caratteristiche e funzionalità perse. In particolare il bagno di
deposizione.
- Finitura o finissaggio : ulteriore trattamento , che completa il ciclo produttivo ed altera ancora la
superficie. Le finiture dipendono dal tipo di lavorazione, in generale sono fasi di finitura le
passivazioni, sigillature, le asciugature.
Autorizzazione Integrata Ambientale – LEV srl - Allegato 1 Pag. 1 di 4
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Ad ogni fase di pretrattamento, trattamento e finitura di una linea galvanica segue una fase di
lavaggio, mediante l’immersione dell’articolo in vasca di acqua corrente.
I lavaggi delle linee galvaniche lavorano a ciclo chiuso: l’acqua viene demineralizzata, utilizzata e
reinviata agli impianti di demineralizzazione mediante scambio ionico su resine: demi A, demi B,
demi 1 e demi 2. Ad ogni rigenenerazione delle resine, l’eluato viene avviato ad un evaporatore
dove viene separata l’acqua dalle sostanze inquinanti. L’acqua in forma di vapore viene condensata
e stoccata in cisterna, successivamente utilizzata per controlavaggio carboni, rigenerazione resine,
rabbocco livelli o, se in eccesso, smaltita come rifiuto. I fanghi risultanti dall’evaporazione vengono
avviati allo smaltimento.
Tutte le linee sono inserite in un bacino di contenimento unico; le cisterne di raccolta dell'acqua
sono a vista e posizionate vicino agli impianti per ridurre il percorso delle tubature, a vista
anch’esse.
Le vasche attive di progetto e i loro volumi sono riportate nella tabella seguente:
Emissioni in atmosfera.
Le emissioni in atmosfera dell’impianto galvanico della LEV s.r.l. derivano sostanzialmente dal
convogliamento in ambiente esterno delle arie captate dai sistemi aspiranti che presidiano le vasche
e le linee di processo. Sono attualmente presidiate, mediante sistema di cappe laterali - a filo vasca
– e cappe superiori, le seguenti vasche:
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L’aspirazione avviene attraverso un sistema unico, centralizzato; tutte le aspirazioni saranno quindi
convogliate, mediante collettore, ad un ventilatore dotato di inverter per la regolazione della portata
aspirata.
La portata attuale rilevata attraverso le analisi di autocontrollo effettuate è di 12˙836 m3/h.
Secondo il progetto presentato, per il nuovo impianto che andrà a sostituire la linea di zincatura
statica n.1 è prevista l’aspirazione sulle seguenti vasche:
Oltre all’aspirazione a bordo vasca è prevista una cappa aspirante dal carrello di trasporto telai. A
tale scopo verrà installata carenatura nella parte alta del carrello eseguita con pannelli di
policarbonato trasparente.
La cappa così costruita sarà collegata all’impianto di aspirazione principale con tubo di adeguata
sezione; apposite valvole pneumatiche a ghigliottina verranno posizionate in corrispondenza di tutte
le vasche aspirate
Quando il carrello sosta nelle vasche sopra citate la valvola si aprirà automaticamente facendo
defluire il fumo generato dall’estrazione del materiale dalle vasche di lavoro.
È prevista la costruzione di canale principale realizzato in tubo PVC a sezione circolare percorrente
l’intera linea di vasche. Ad esso si andranno collegate, tramite tubi flessibili in PVC, tutte le cappe
aspiranti e le serrande pneumatiche adibite all’aspirazione dei due carrelli. Il collettore verrà
collegato sull’esistente condotto principale posto nella parte alta della struttura metallica esistente.
La superficie libera aspirata subirà un incremento di circa 2 mq, il che presuppone un aumento della
portata complessiva di aspirazione dell’ordine dell’8%. Pertanto dovrà essere assunta
un’aspirazione totale pari a circa 14.000 m3/h, valore che ricade all’interno del range di portata
nominale del ventilatore attuale, che è stato sovradimensionato per essere modulato mediante
inverter.
Il flusso d’aria aspirato viene convogliato ad un abbattitore costituito da una colonna di
assorbimento a corpi di riempimento che utilizza acqua come liquido assorbente (in controcorrente
rispetto al flusso gassoso).
La colonna è dotata di camino di emissione denominato E1.
Lo scrubber è dotato di un sistema di controllo (pHmetro) della qualità dell’acqua di abbattimento.
Gestione aspetti idrici.
Non sono presenti scarichi idrici industriali in quanto i lavaggi delle linee galvaniche lavorano a ci-
clo chiuso: l’acqua viene demineralizzata, utilizzata e reinviata agli impianti. Ad ogni rigenenera-
zione delle resine, l’eluato viene avviato ad un evaporatore dove viene separata l’acqua dalle so-
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stanze inquinanti. L’acqua in forma di vapore viene condensata e stoccata in cisterna, successiva-
mente utilizzata per controlavaggio carboni, rigenerazione resine, rabbocco livelli o, se in eccesso,
smaltita come rifiuto. I fanghi risultanti dall’evaporazione vengono avviati allo smaltimento.
Per quanto riguarda le acque meteoriche si rileva che l’attività non prevede superfici scoperte di
qualsiasi estensione ad uso produttivo a parte la movimentazione mezzi. Infatti le aree in cui si
effettuano lavorazioni nonché quelle di deposito di materie prime, ausiliari di processo e rifiuti sono
tutte coperte e protette dall’azione degli agenti atmosferici, in quanto dislocate all’interno del
fabbricato;
Per quanto riguarda la superficie esterna al capannone ha un’estensione inferiore di quella prevista
al comma 3 dell’art. 39, cioè inferiore ai 5000 m2.
Questa Amministrazione ritiene non necessaria l’autorizzazione allo scarico delle acque meteoriche
nel momento in cui per il complesso, o parte, dei piazzali aziendali:
- l’attività viene condotta esclusivamente all’interno di un edificio (es. capannone);
- nel piazzale esterno non vi è presenza di depositi di rifiuti, materie prime, prodotti;
- il piazzale esterno è inferiore a 5000 mq;
- nel piazzale esterno avviene solo il transito dei mezzi paragonabile alla viabilità stradale;
- le acque dei tetti non sono contaminate da eventuali emissioni in atmosfera originate dall’attività.
Secondo tale indirizzo non sono quindi soggette ad autorizzazione le acque meteoriche.
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ALLEGATO 2 - rev.00
Limiti, le prescrizioni e le condizioni da osservare nell’esercizio dell’attività svolta dalla ditta
LEV nello stabilimento sito in via San Pio X n. 25, in comune di Altavilla Vicentina
Prescrizioni e limiti per singole matrici ambientali
1 Emissioni in atmosfera
1.1 Prescrizioni
a) La ditta dovrà comunicare con almeno 15 giorni di anticipo alla Provincia e all’ARPAV, la data di
messa in esercizio dei nuovi impianti. Successivamente dovrà seguire un controllo analitico nei
primi dieci giorni, trasmettendone gli esiti alla Provincia entro i successivi 45 giorni (comunicazione
esiti primo controllo) e dando comunicazione ad ARPAV con almeno 15 giorni d'anticipo della data
in cui intende effettuare i prelievi.
b) Il controllo periodico delle emissioni dovrà avere cadenza come indicato nel piano di monitoraggio;
I dati relativi ai controlli devono essere riportati su apposito registro allegando i certificati analitici e
tenuti a disposizione dell’autorità competente al controllo.
c) Durante gli autocontrolli devono essere determinate, nelle più gravose condizioni di esercizio
dell’impianto produttivo, sia le portate degli effluenti, sia le concentrazioni degli inquinanti per i
quali sono stabiliti limiti di emissione.
I dati relativi agli autocontrolli effettuati dovranno essere riportati su apposito registro a cui si
allegheranno i certificati analitici ed essere tenuti a disposizione dell’autorità competente al
controllo. Uno schema esemplificativo di tale registro è riportato in appendice 1 allegato VI parte V
del D.Lgs. 152/06
Per i referti e le analisi si dovrà far riferimento, con carattere vincolante per i contenuti, allo schema
riportato in Appendice 1 al presente Allegato.
d) La ditta dovrà effettuare ogni controllo dando comunicazione ad ARPAV con almeno 15 giorni
d'anticipo della data in cui intende effettuare i prelievi.
e) Le metodologie di campionamento e analisi dovranno essere quelle utilizzate dal Servizio Laboratori
A.R.P.A.V., riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-ambientali/ippc/servizi-
alle-aziende/metodi-di-campionamento-e-analisi. L’azienda può cambiare le metodiche analitiche,
previa comunicazione ad A.R.P.A.V., la quale può esprimersi in merito Le metodiche utilizzate dal
Servizio Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso fede in fase di contraddittorio.
f) La sezione di campionamento dovrà essere rispettare quanto previsto al punto 3.5 dell’allegato VI
alla parte V del D.Lgs.152/2006 e ss.mm.ii; 6. I punti di emissione dovranno essere identificati in
modo univoco e per ogni punto di controllo e prelievo dovrà essere garantita in alternativa, la
presenza di una bocchetta di prelievo dotata di tronchetto filettato, munito di tappo e saldato al
camino, o di flangia universale di dimensioni unificate dotata di fori passanti e di controflangia cieca
per la chiusura, costruiti secondo quanto riportato in Appendice 2 al presente Allegato. In caso di
impossibilità tecnica l’azienda dovrà procedere a formulare una proposta alternativa secondo i criteri
espressi con D.G.P. n °173 del 22.05.2012 e riportati nel sito specifico
www.provincia.vicenza.it/ente/la-struttura-della-provincia/servizi/ambiente-1/emissioni-in-
atmosfera-controlli-analitici-1.
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g) La ditta dovrà sempre provvedere ad una corretta gestione e manutenzione dei propri sistemi di
abbattimento come da Piano di Monitoraggio e Controllo ed in caso di avarie o carente
funzionamento degli stessi, darne tempestiva comunicazione alla Provincia ed al Dipartimento
Provinciale dell’A.R.P.A.V.
h) In caso di anomalie o guasti agli impianti il gestore deve darne comunicazione alla Provincia ed al
dipartimento provinciale dell’A.R.P.A.V. entro le otto ore successive. Qualora le anomalie di
funzionamento siano tali da non garantire il rispetto dei limiti di emissione fissati, si dovrà procedere
alla sospensione delle relative lavorazioni per il tempo necessario alla rimessa in efficienza. Le
difformità accertate nei controlli analitici effettuate dal gestore devono essere comunicate entro 24
ore dall'accertamento. Ogni interruzione del normale funzionamento degli abbattitori, comprese
manutenzione ordinaria e straordinaria, dovrà essere annotata in apposito registro 1, da tenere a
disposizione dell’autorità di controllo.
i) La ditta dovrà attivarsi con comunicazione preventiva e relativa documentazione con dettaglio di
progetto definitivo la sostituzione delle vasche con incremento del volume dei bagni fino a 40 mc,
questa Amministrazione si riserva di disporre in ordine agli adempimenti in merito all’intervento.
1.2 Limiti
Quota
Limiti
(dal Portata * Fasi e dispositivi tecnici di Sistemi di
Camino Parametro (concentrazione)
suolo) (Nm3/ora) provenienza trattamento
mg/Nmc
m
Acido
2
solforico
Acido nitrico 5
Acido
5
cloridrico
Cobalto** 1
E1 8 14.000 Aspirazione vasche Scrubber
Nichel** 0,1
Piombo 0,1
Rame 1
Stagno 2
Zinco 1
* Ammesso con un range di variabilità di ±20%. Qualora in sede di realizzazione dell'impianto per esigenze di
salubrità degli ambienti di lavoro dovessero realizzarsi condizioni perse di aspirazione e di conseguenza di portata ne
dovrà essere data notizia con la prevista comunicazione di avvio, con apposita giustificazione. A fronte di riscontri
analitici con portate riscontrate superiori il limite in emissione dovrà essere modulato proporzionalmente secondo la
formula indicata nella norma.
** La somma di Co e Ni non deve essere superiore a 1 mg/Nm3
2 Emissioni sonore
2.1 Prescrizioni
a) Entro 60 giorni dalla realizzazione delle opere dovranno essere effettuate le verifiche sull’impatto
acustico per la verifica del rispetto del criterio differenziale e del limite di emissione.
- le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta
1
Si veda lo schema esemplificativo riportato in appendice 2, Allegato VI, parte V del D.Lgs 152/2006.
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dei punti di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura),
saranno comunicate con congruo preavviso ad Arpav;
- l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio
Previsionale di Impatto Acustico;
- nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante
una specifica progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel
frattempo, saranno stati comunicati i risultati delle analisi.
b) L’azienda dovrà poi verificare, con cadenza triennale e ogni qualvolta vi siano delle modifiche che
comportano delle variazioni sostanziali del livello di rumore, l’attualità della Valutazione di Impatto
Acustico, aggiornando lo studio agli atti ed eseguendo i rilievi fonometrici necessari, utilizzando le
professionalità di un Tecnico Competente in Acustica Ambientale.
Le misure devono essere eseguite presso la sorgente per la valutazione dell’emissione e presso i
ricettori più esposti al rumore per l’immissione e il livello differenziale; qualora ciò non fosse
possibile deve essere inpiduata una posizione di misura (nelle vicinanze del ricettore o in
prossimità della sorgente) che consenta di stimare il livello presso il ricettore. I parametri da
misurare sono i livelli acustici per i quali è stata evidenziata la potenziale criticità. Si segnalano, per
l’elaborazione della documentazione di impatto acustico ai sensi dell’articolo 8 della Legge n.447
del 1995, le Linee Guida approvate con Deliberazione del Direttore Generale ARPAV (DDG n.3 del
29.01.2008) e consultabili nel sito internet dell’Agenzia, all’indirizzo
http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/agenti-fisici/fle-e-allegati/ linee_Guida-DOC-
Impatto_Acustico.
c) In caso di superamento dei limiti assoluti e/o differenziali, da comunicarsi tempestivamente a questo
Ente, al Comune ed all’A.R.P.A.V., dovranno essere realizzate opportune mitigazioni acustiche
concordandole con Comune ed A.R.P.A.V. Tali interventi dovranno essere comunicati a questa
Amministrazione per gli aspetti di competenza.
d) Le campagne di misura dovranno essere effettuate durante lo svolgimento delle attività rumorose,
con comunicazione preventiva di almeno 15 giorni, al Comune ed ad A.R.P.A.V., che potranno
presenziare allo stesso.
2.2 Limiti
Tipologia Punto di emissione Limiti
Punti inpiduati nel documento di previsione di Piano di Zonizzazione Acustica del Comune di Altavilla
Emissioni sonore impatto acustico Vicentina (VI)
3 Gestione rifiuti
a) Al report sulla produzione dei rifiuti di cui al Piano di Monitoraggio e Controllo che riporta un
elenco limitato ai rifiuti caratteristici dello specifico comparto produttivo, dovrà essere allegata
copia del MUD.
b) I rifiuti prodotti dovranno essere raggruppati in aree dotate di apposita cartellonistica, indicante il
relativo codice C.E.R. e l’eventuale caratteristica di pericolosità.
c) La gestione dei rifiuti prodotti dovrà avvenire nel rispetto di quanto previsto dalla parte IV Titolo I
D.Lgs. 152/06; in particolare la loro gestione dovrà avvenire nella modalità di deposito temporaneo
così come definito dall’art. 183 c. 1 lettera bb) del D.Lgs. 152/2006.
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d)
4 Monitoraggi ambientali
a) Entro 60 giorni dalla data del presente provvedimento dovrà essere eseguita la prima verifica
analitica sui piezometri di controllo della falda sotterranea, su set parametrico completo.I
referti analitici dovranno essere trasmessi a questa Amministrazione e ad Arpav nel termine di
30 giorni dal prelievo con una proposta di set analitico per i successivi controlli.
b) Successivamente è richiesta un'analisi con frequenza quinquennale per i parametri oggetto di
proposta, eventualmente integrati sulla base di determinazioni di questa Amministrazione.
c) Le date di prelievo dovranno essere comunicate ad ARPAV con anticipo di almeno 15 giorni.
d) Qualora dal monitoraggio dovessero emergere delle anomalie dovrà esserne data tempestiva
comunicazione a questa Amministrazione, al Comune ed ARPAV.
5 Altro
a) Nei piazzali per le quali le relative acque di dilavamento non risultano oggetto di
autorizzazione non dovrà essere condotta alcuna attività neppure di deposito e/o operazioni di
carico/scarico; gli stessi piazzali dovranno essere utilizzati esclusivamente per il transito dei
mezzi. Diverse destinazioni dovranno essere preventivamente legittimate con autorizzazione
allo scarico.
b) La ditta, ad esclusione dei periodi di chiusura per ferie, dovrà comunicare eventuali fermi prolungati
– oltre 15 gg- di attività e qualora tali periodi superino trenta giorni dovrà essere contestualmente
presentato un piano con le attività di controllo e monitoraggio da condursi durante gli stessi e perse
rispetto alla normale attività nonché le azioni da mettere in atto anche dal punto di vista strutturale
per garantire la sicurezza dell’impianto.
c) Dovrà altresì essere comunicata il fine esercizio dell’attività. Con tale comunicazione dovrà essere
presentato un Piano di ripristino ambientale che descriva gli interventi che verranno attuati al fine
della restituzione del sito agli usi originari e i relativi accertamenti analitici per verificare l’assenza
di eventuale contaminazione del sito.
d) Le registrazioni dei dati previsti dal Piano monitoraggio e controllo dovranno seguire le seguenti
indicazioni:
• tutti i dati ottenuti dall’autocontrollo devono poter essere verificati in sede di sopralluogo
ispettivo. I dati originali (es. bollette, fatture, documenti di trasporto, Rapporti di prova etc.)
devono essere conservati almeno per 5 anni in modo da garantire la rintracciabilità del dato
stesso;
• eventuali registrazioni e tutti i certificati analitici, compresi quelli effettuate da laboratori
esterni o direttamente dall’impianto di destino devono essere conservati presso lo
stabilimento, a disposizione delle Autorità competenti al controllo, almeno per 5 anni.
e) Si ricorda che ai sensi dell’art. 29-decies, comma 2, del D.Lgs.n. 152/2006, il gestore dovra'
trasmettere, alla Provincia di Vicenza, all’ ARPAV, al Comune di Altavilla Vicentina entro il 30
aprile di ogni anno un documento contenente i dati caratteristici dell’attività dell’anno precedente
costituito da:
a) un report informatico sul modello fornito dall’Autorità competente
(http://ippc.arpa.veneto.it/) dove inserire i dati previsti dalle tabelle del “PIANO DI
MONITORAGGIO E CONTROLLO” ossia quelli a cui è stato assegnato “SI’” nella colonna
'Reporting' dell’Allegato 3; il report dovrà essere trasmesso su supporto informatico;
b) una relazione esplicativa dell’attività aziendale con il commento dei dati dell’anno in
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questione e i risultati nel monitoraggio. La relazione, che può essere corredata da grafici
esemplificativi, deve contenere la descrizione di eventuali metodi di stima/calcolo dei dati
comunicati. Il superamento dei Valori Limite di Emissioni è da giustificare, ove possibile,
specificando la causa dell’incidente (es. manutenzione straordinaria, guasto,
malfunzionamento, avaria o interruzione degli impianti di abbattimento, condizioni meteo-
climatiche avverse etc.) e gli interventi risolutivi adottati. Variazioni significative tra i persi
anni di monitoraggio vanno giustificate. La suddetta relazione dovrà essere trasmessa su
supporto informatico.
f) Tenendo conto del periodo in cui è rilasciata l’autorizzazione di cui al presente provvedimento la
ditta dovrà attuare quanto previsto dal PMC a far data dal 01 giugno 2021 e il primo report e
relativa relazione dovrà essere presentato entro aprile 2022. Per tale disposizione viene meno
l’impegno di procedere alla comunicazione di cui all'art. 29 decies.
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Allegato 2 - Appendice 1
SCHEMA TIPO DI CERTIFICATO ANALITICO
(*importante considerare indicazioni sotto riportate)
Ditta:____________________________________________________________________________________________________
Attività produttiva svolta: __________________________________________________________________________________
Camino n.__________________ Relativo all'impianto di: __________________________________________________________
Campione 1 prelevato il_____________________ da ____________________________________________________________
Durata del prelievo dalle ore______________ alle ore ______________
Campione 2 prelevato il_____________________ da _____________________________________________________________
Durata del prelievo dalle ore______________ alle ore _______________
Campione 3 prelevato il____________________ da _____________________________________________________________
Durata del prelievo dalle ore_____________ alle ore ________________
Tipo e quantità di materie prime utilizzate nell'impianto durate il prelievo e che abbiano influenza sulle emissioni
Strumentazione usata per il prelievo ____________________________________________________________________
Metodiche utilizzate per il campionamento ______________________________________________________________
Metodiche utilizzate per l’analisi _______________________________________________________________________
Risultati analitici:
Portata delle emissioni __________________ Temperatura fumi_____________
Tenore di ossigeno* _________________________ Umidità ____________________
*(da riportare solo per processi di combustione)
Inquinante 1 Valore di concentrazione medio _______________ Flusso di massa
Inquinante 2 Valore di concentrazione medio _______________ Flusso di massa
Inquinante 3 Valore di concentrazione medio _______________ Flusso di massa
NOTE:
Oltre alla data e alla firma, con timbro di iscrizione all'albo, del tecnico abilitato all'analisi, si dovrà allegare il verbale di campionamento e
prelievo ed esprimere le seguenti determinazioni:
• che le condizioni di marcia al momento del prelievo risultavano essere al regime massimo possibile od, eventualmente, motivare una
situazione difforme;
• la presenza, o meno, ed il funzionamento, o meno, di eventuali impianti di abbattimento;
• la motivazione sulla scelta degli inquinanti analizzati e giudizio sulla loro rappresentatività rispetto alla globalità dell'emissione ed al ciclo
produttivo esaminato;
• stima dell'errore standard nell’analisi;
• motivazione delle eventuali difformità dei parametri tra quanto richiesto in sede di autorizzazione e quanto determinato al momento
dell’analisi.
(*) Nelle more dei decreti attutivi richiamati al punto 17 dell’ art. 271 del D.lgs 152/2006 per il campionamento manuale delle emissioni
convogliate, tenuto conto di approfondimenti in merito effettuati con ARPAV si dispone quanto segue:
• il numero di prelievi o campioni da eseguire nel caso di campionamento manuale è di 3 per ciascuna misura. Ai fini del calcolo del valore
di emissioni si deve considerare la media ottenuta da questi 3 campioni;
• il numero di prelievi o campioni è relativo a ciascun parametro o sostanza che si deve determinare per il confronto con il valore limite;
• il tempo di campionamento di norma deve essere di un’ ora, tenuto conto che la concentrazione media è riferita, dal D.lgs 152/2006, ad un’
ora di funzionamento dell’impianto nelle condizioni di esercizio più gravose.
N.B. tempi di campionamento persi devono essere motivati
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Autorizzazione Integrata Ambientale n. 06/2021
ALLEGATO 3
Il presente allegato, definito come “Allegato 3” e costituente parte integrante e sostanziale dell’Autoriz -
zazione Integrata Ambientale n.06/2021, riporta il PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO del-
la ditta L.E.V. srl, nell’installazione di via San Pio X n. 25, in comune di Altavilla Vicentina (VI).
Quadro sinottico
FASI GESTORE GESTORE ARPA ARPA
Frequenza Reporting Ispezioni Campionamenti/analisi
autocontrollo programmate (*)
1 COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 Materie prime e prodotti in ingresso e in uscita
1.1.1 Materie prime mensile SI X
1.1.2 Additivi mensile SI X
1.1.3 Sottoprodotti e - -
MPS
1.1.4 Controllo - -
radiometrico
1.1.5 Prodotti finiti mensile SI X
1.1.6 Sottoprodotti e - -
MPS
1.1.7 Controllo - -
radiometrico
1.2 Risorse idriche
1.2.1 Risorse idriche mensile SI X
1.3 Risorse energetiche
1.3.1 Energia mensile SI X
1.4 Consumo Combustibili
1.4.1 Combustibili mensile SI X
1.5 Emissioni in Aria
1.5.1 Punti di emissioni Annuale SI X
(emissioni
convogliate)
1.5.2 Inquinanti Annuale SI X X
monitorati
1.6 Emissioni in acqua
1.6.1 Punti di emissione - -
1.6.2 Inquinanti - -
monitorati
1.7 Rumore
1.7.1 Rumore Triennale SI (**) X Su segnalazione
1.8 Rifiuti
1.8.1 Rifiuti in ingresso - -
1.8.2 Rifiuti prodotti Annuale SI X X
1.9 Suolo e sottosuolo
1.9.1 Acque di falda Quinquennale SI X X
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2 GESTIONE IMPIANTO
2.1 Controllo fasi critiche/manutenzione/stoccaggi
2.1.1 Sistemi di controllo
delle fasi critiche Vedi tabella NO (***)
del processo
2.1.2 Interventi di
manutenzione
Vedi tabella NO (***)
ordinaria sugli
impianti
2.1.3 Sistemi di
trattamento fumi:
Vedi tabella NO (***)
controllo del
processo
2.1.4 Sistemi di
depurazione.
- -
Controllo del
processo
2.1.5 Aree di stoccaggio Trimestrale NO(***)
Valutazioni
2.1.5
dell’integrità della
bis
pavimentazione
2.1.6 Emissioni diffuse NO
3 INDICATORI PRESTAZIONE
Monitoraggio degli
3.1 indicatori di Annuale
performance
(*) Le modalità di controllo analitico verranno specificate in dettaglio (sulla base di quanto ritenuto rilevante come impatto
ambientale) nella lettera che verrà trasmessa da ARPAV o entro il 15 gennaio dello stesso anno in cui verrà eseguita l’ispezione
ambientale integrata o preventivamente alla comunicazione di cui all’art. 29-decies, comma 1 del D.Lgs 152/06 e s.m.i..
(**) La Relazione dell’attività di monitoraggio è da inviare all’Autorità competente e al Dipartimento Provinciale ARPAV
competente, una volta conclusa, con la periodicità stabilita, in concomitanza dell’invio del reporting annuale.
(***) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari . Invece i
dati con frequenza di autocontrollo continua, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file tipo .xls o
altro database compatibile, in allegato al report.
1 – COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 – Materie prime e prodotti in ingresso e in uscita
In Ingresso
Tabella 1.1.1 - Materie prime
Fonte del Frequenza
Denominazione Modalità stoccaggio Fase di utilizzo UM Reporting (*)
dato autocontrollo
Decapaggio, rige-
Acido Cloridrico 30 – 32% fusti 50 L L
nerazione resine
Decapaggio, ba- Registro
Acido Solforico 66 Bè fusti 50 kg gni attivi ossida- kg Mensile SI
interno
zione anodica
Decapaggio, pas-
Acido Nitrico 42 Bè fusti 50 L L
sivazione zinco
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Bagni attivi sta-
Stagno verghe su bancale kg
gno
sfere in scatole su Bagni attivi di
Zinco kg
bancale zinco
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità
Tabella 1.1.2 – Additivi
Frequenza
Denominazione Modalità stoccaggio Fase di utilizzo UM Fonte del dato Reporting(*)
autocontrollo
Presol 1161 sacchi Sgrassature kg
Bagni attivi di
Primion 240 Base sacchi kg
zinco
Bagni attivi di
Primion 240 purifier 1 sacchi kg
zinco
Bagni attivi di
Primion 240 purifier 2 sacchi kg
zinco
Primion 240 Replanisher Bagni attivi di
bar
sacchi kg
zinco
Zincatura, ossi-
Soda caustica a scaglie sacchi dazione anodi- kg Registro
Mensile SI
ca interno
2 cisterne Rigenerazione
Soda caustica liquida l
1500 L cad. resine
Passivazione
Finidip 124 taniche l
zinco
Passivazione
Lanthane tr175 A taniche l
zinco
Passivazione
Lanthane tr175 B taniche l
zinco
Passivazione
Lanthane tr175 C taniche l
zinco
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità
Tabella 1.1.3 - Sottoprodotti (secondo art. 184-bis D.Lgs.152/2006 s.m.i.) – NON APPLICABILE
Tabella 1.1.4 – Controllo radiometrico – NON APPLICABILE
In Uscita
Tabella 1.1.5 - Prodotti finiti
Denominazione Modalità di UM Metodo di misura Fonte del dato Frequenza Reporting
stoccaggio autocontrollo
Alluminio ossidato
Stagno passivato
Peso
Ottone-rame- Casse in ferro su
Numero di Calcolo (1) Gestionale Mensile SI
alluminio passivato bancale
pezzi
Zincato a rotobarile
Zincato statico
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità
(1) (**) L’azienda fornirà comunque una correlazione di stima in m2
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Tabella 1.1.6 - Sottoprodotti (secondo art. 184-bis D.Lgs.152/2006 s.m.i.) – NON APPLICABILE
Tabella 1.1.7 – Controllo radiometrico – NON APPLICABILE
1.2 - Risorse idriche
Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
Tipologia di Punto
Fase di utilizzo UM Fonte del dato Frequenza autocontrollo Reporting
approvvigionamento misura
3
Acquedotto Contatore Produzione m Contatore annuale SI
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità
1.3 - Risorse energetiche
Tabella 1.3.1 – Energia
Punto Frequenza
Descrizione Tipologia Fase di utilizzo UM Fonte del dato Reporting
misura autocontrollo
Energia Produzione e Contatore
Energia
importata da Contatore kWh
elettrica uffici elettrico
rete esterna
Energia Produzione e Quadro Contatore
Impianto Mensile SI
elettrica kWh
fotovoltaico uffici impianto elettrico
prodotta
Totale E
\\\ \\\ calcolo TEP \\\
consumata
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità
1.4 - Consumo combustibili
Tabella 1.4.1 – Combustibili
UM Metodo Fonte del Frequenza
Tipologia Fase di utilizzo Reporting
misura dato autocontrollo
Metano Produzione Nm3 Contatore Bolletta Mensile SI
fornitore
1.5 – Emissioni in aria
Tabella 1.5.1 - Punti di emissione (emissioni convogliate)
Impianto di
Provenienza/fase di abbattimento Durata emissione Durata emissione
Punto di emissione Reporting (*)
produzione (specificare giorni/anno ore/giorno
tipologia)
E1 Vasche di produzione Scrubber 220 8 - 16 SI
(*) L’Azienda specificherà a titolo puramente indicativo una stima delle eventuali variazioni significative
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Tabella 1.5.2 - Inquinanti monitorati
Provenienza/ Frequenza
Punti di emissione Parametro UM Fonte del dato Reporting
fase di produ-
autocontrollo
zione
Portata Nm3/h
Acido nitrico mg/Nm3
Acido solforico mg/Nm3
Cloruri come HCl mg/Nm3
Vasche di Cobalto mg/Nm3
produzione E1 Annuale RdP SI
Nichel mg/Nm3
Piombo mg/Nm3
Rame mg/Nm3
Stagno mg/Nm3
Zinco mg/Nm3
1.6 – Emissioni in acqua – NON APPLICABILE
1.7 – Rumore
Tabella 1.7.1 – Rumore
Modalità di registrazione dei
Punto di misura Frequenza autocontrollo Reporting
controlli
Secondo valutazione impatto acustico Triennale Valutazione SI
(*) nel caso in cui le misure non siano presso il ricettore indicare l’algoritmo utilizzato per risalire dalla misura al
livello sonoro presso il ricettore.
1.8 - Rifiuti
Tabella 1.8.1 - Rifiuti in ingresso – NON APPLICABILE
Tabella 1.8.2 - Rifiuti prodotti
Modalità di con-
Smaltimento Recupero Frequenza
Descrizione Modalità trollo Repor-
Codice CER Fonte del dato
Rifiuti stoccaggio autocon- ting (*)
(codice)*** (codice) e di analisi
trollo
Fanghi e residui
di filtrazione, Peso (t/anno) MUD Annuale
persi da quelli 110110 cisterna D9 - D15
di cui alla voce Caratterizzazione/a RdP lab. Ester-
Annuale
11 01 09 nalisi (**) no
Soluzioni ac-
quose di lavag- Peso (t/anno) MUD Annuale
gio, contenenti 110111* cisterna D9 SI
sostanze perico- Caratterizzazione/a RdP lab. Ester-
Annuale
lose nalisi(**) no
Imballaggi con-
tenenti residui Peso (t/anno) MUD Annuale
di sostanze pe- R3 – R11 -
150110* cumuli
ricolose o con- R13
Caratterizzazione/a RdP lab. Ester-
taminati da tali Annuale
nalisi(**) no
sostanze
NOTA: L’elenco dettagliato dei rifiuti prodotti e delle relative destinazioni è potenzialmente soggetto a modifiche ma viene
presentato annualmente per legge dalla ditta attraverso la dichiarazione MUD.
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Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
(**) Per caratterizzazione del rifiuto si intende sia l'approfondimento (tramite analisi chimica e/o studio delle schede tecniche, di si-
curezza e/o del processo produttivo) finalizzato alla classificazione del rifiuto secondo il Regolamento 1357/2014 e la Decisione
955/2014 (elenco codici CER) sia quello necessario per la verifica di accettabilità presso gli impianti di destino. L'approfondimento
finalizzato alla classificazione si rende necessario in presenza di rifiuti con voci a specchio e per l’attribuzione delle caratteristiche
di pericolo dei rifiuti pericolosi assoluti. La frequenza di caratterizzazione sarà in generale annuale per i rifiuti avviati a smaltimen -
to e biennale per quelli avviati a recupero, salvo perse specifiche degli impianti di destino, e dovrà essere comunque rinnovata in
corrispondenza di ogni variazione del ciclo produttivo che comporti modifiche al rifiuto prodotto.
(***) Le indicazioni non vanno considerate vincolanti purchè le eventuali perse destinazioni future avvengano nel rispetto della
normativa ambientale sui rifiuti
Tabella 1.9.1 – Acque di falda
Punto misura / Piezometro Parametri UM Fonde del dato Frequenza autocontrollo Reporting
Come da proposta ap- Certificato di anali-
Come da proposta presen- / Quinquennale SI
provata con parere Ar- si
tata
pav
2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO
2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, stoccaggi
Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
Attività Frequenza Reporting
Fase di produzione Parametri esercizio UM Fonte del dato
controllo autocontrollo (*)
Concentrazione metalli
g/L,
Analisi dei nei bagni di riferimento
Bagni di processo bagni (Zinco) , pH,,
unità
pH, °C
temperatura Bè,
Verifica allarmi
Concentratore a quadro
Temperatura, pressione
Demineralizzatore A \ Registro impianto Settimanale SI
Demineralizzatore B \
Pressione di lavoro bar
Demineralizzatore 1 \
Demineralizzatore 2 \
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. I dati con
frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file tipo .xls o
altro database compatibile, in allegato al report.
Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria sugli impianti (ed eventuali fasi critiche del processo)
Frequenza
Macchinario Tipo di intervento Fonte del dato autocontrollo Reporting (*)
Barre di conduzione Pulizia - Giornaliera
Bagno di zinco Pulizia Registro Annuale
manutenzioni
Concentratore Cambio olio e filtri Registro Annuale
manutenzioni
Scrubber Pulizia ugelli Registro Annuale
manutenzioni SI
Scrubber Controllo pHmetro Registro Mensile
manutenzioni
Scrubber Sostituzione soluzione di Registro Da procedura interna
abbattimento manutenzioni
Demineralizzatori Rigenerazione resine Registro Settimanale
manutenzioni
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(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi, che hanno riscontrato criticità ed eventi anche
straordinari.
Tabella 2.1.3 - Sistemi di trattamento fumi: controllo del processo
Parametri di controllo
Punto Sistema di del processo di Fonte del Frequenza
Fase UM Reporting (*)
emissione abbattimento abbattimento dato autocontrollo
Bagni di unità
E1 Scrubber PH pHmetro continuo SI
processo pH
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. I
dati con frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file
tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al report.
Tabella 2.1.4- Sistemi di depurazione: controllo del processo – NON APPLICABILE
Tabella 2.1.5 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
Modalità Frequenza
Descrizione Parametri di controllo Fonte del dato Reporting (*)
controllo autocontrollo
Quantità
Compatibilità
Stoccaggio materie
collocazione Visivo Registro interno Mensile
prime e additivi
Integrità imballaggi ed
etichettatura
Livello riempimento
Vasche di processo Visivo Registro interno Continuo
Presenza di perdite
SI
Bacino di
Tracce di perdite Visivo Registro interno Continuo
contenimento
Quantità
Compatibilità
Stoccaggio rifiuti collocazione Visivo Registro rifiuti Settimanale
Integrità imballaggi ed
etichettatura
(*)Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari.
Tabella 2.1.5 bis- Valutazioni dell’integrità della pavimentazione
Tipologia Metodo Fonte del dato Frequenza Reporting
autocontrollo
Valutazione stato:
1. Fondo dei bacini di contenimento
2. Pavimentazione interne in prossimità
delle vasche di lavorazione Osservazione ed
Valutazioni
3. Pavimentazione interne in prossimità
dell’integrità della emissione di report Annuale SI*
dei luoghi di stoccaggio delle sostanze
pavimentazione scritto e fotografico
pericolose
4. Pavimentazione interne in prossimità
dei luoghi di stoccaggio dei rifiuti
pericolosi
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi
straordinari.
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Tabella 2.1.6 – Emissioni diffuse – NON APPLICABILE
3 – INDICATORI DI PRESTAZIONE
Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance
Modalità di Reporting
Indicatore e sua descrizione U.M. Frequenza di monitoraggio
calcolo
Rapporto tra rifiuti prodotti e %
Zn acquistato
Rapporto tra energia acquistata kWh/kg
Da raccolta dati
e Zn acquistato Annuale SI
di processo
Rapporto tra consumo metano Nm3/kg
e Zn acquistato
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