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                 PROVINCIA DI VICENZA
                Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA  C. Fisc. P. IVA 00496080243




         Determinazione Dirigenziale N° 609 DEL 07/05/2021

                      AREA TECNICA
                 SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS


DIRIGENTE/RESPONSABILE: Filippo Squarcina

OGGETTO: DITTA LEV SRL - SEDE DI INSTALLAZIONE: VIA SAN PIO X N.25 IN COMUNE
DI         ALTAVILLA           VICENTINA
ATTIVITÀ IPPC: ALLEGATO VIII ALLA PARTE II DEL D. LGS. 152/06 -PUNTO 2.6.
AUTORIZZAZIONE N.06/2021 NUOVA AIA PER INSTALLAZIONE ESISTENTE CON
MODIFICA   SOSTANZIALE   PER   AUMENTO    CAPACITA’    VASCHE
DEFINIZIONE CONDIZIONI DI CUI ALL’ART. 29-SEXIES DEL D.LGS 152/2006 .


            COPIA CONFORME PROVVEDIMENTO

Titolo: Copia Conforme

Note:



                      Documenti Presenti:

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                     PROVINCIA DI VICENZA
                   Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA  C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINA N° 609 DEL 07/05/2021

                         AREA TECNICA
                     SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS



OGGETTO: DITTA LEV SRL - SEDE DI INSTALLAZIONE: VIA SAN PIO X N.25 IN CO-
MUNE      DI      ALTAVILLA       VICENTINA
ATTIVITÀ IPPC: ALLEGATO VIII ALLA PARTE II DEL D. LGS. 152/06 -PUNTO 2.6.
AUTORIZZAZIONE N.06/2021 NUOVA AIA PER INSTALLAZIONE ESISTENTE CON
MODIFICA  SOSTANZIALE   PER  AUMENTO   CAPACITA’   VASCHE
DEFINIZIONE CONDIZIONI DI CUI ALL’ART. 29-SEXIES DEL D.LGS 152/2006 .



                          IL DIRIGENTE

Premesso che la ditta L.E.V. srl è operativa nell’installazione in oggetto con attività di
trattamento di superficie di metalli mediante processi elettrolitici ed è in possesso dell’AUA
n.408/2015 DEL 20/06/2015.
Vista la documentazione presentata in data 22/12/2020, prot n. 54505, da parte della ditta
L.E.V SRL, relativa al progetto di “Sostituzione linea galvanica di zincatura statica manuale
con impianto di zincatura statica automatica con carri a ponte. Sostituzione di alcune vasche
delle linee esistenti con incremento del volume dei bagni”, con cui è stata richiesta l’attivazio­
ne della procedura di valutazione impatto ambientale e contestuale approvazione progetto ai
sensi dell’art. 27 bis D.Lgs. 152/2006 e dell’art.11 della LR 4/2016.
Visto l’elenco delle autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta, e assensi comun­
que denominati, ulteriori rispetto al provvedimento di VIA, necessari alla realizzazione ed all’eser­
cizio dell’intervento in oggetto, trasmesso dal proponente ai sensi del comma 2 dell’art. 27­bis del
D.Lgs. nell’istanza e di seguito riportato:
­ rilascio provvedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale ai sensi dell’art. 29 sexies del
D.lgs 152/06.
Dato atto che la suddetta istanza è relativa ad una tipologia ricompresa nell’Allegato IV alla Parte
II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. ­ “3. Lavorazione dei metalli e dei prodotti minerali lettera f)
Impianti per il trattamento di superficie di metalli e materie plastiche mediante processi elettrolitici
o chimici qualora le vasche destinate al trattamento abbiano un volume superiore a 30 m3”.

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti-
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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Tenuto conto che per l'istanza richiamata, l'avvio del procedimento e l'attività istruttoria in
materia di VIA e di AIA si svolgono in maniera unificata attraverso il coordinamento delle di ­
verse disposizioni in materia, come previsto dall'art.10 c.2 D.Lgs. 152/2006.
Considerato che, ai sensi dell’art.27­bis del D.Lgs. 152/2006, con nota prot. 55692 del
30/12/2020 è stata data comunicazione di avvio procedimento e di avvenuta pubblicazione
della documentazione secondo quanto previsto dalla norma.
Considerato che alla conclusione del richiamato procedimento con determinazione n. 552 del
26/04/2021 è stato disposto quanto segue:
  • di prendere atto, facendolo proprio, del parere espresso dal Comitato Tecnico provinciale
    VIA, n. 11/2021 del 15/04/2021, di cui forma parte integrante e sostanziale;
  • di adottare la determinazione di conclusione positiva della conferenza di servizi effettuata
    nell’ambito del procedimento unico ex art. 27­bis del D.Lgs. 125/2006 a seguito dell’istanza
    presentata della ditta L.E.V SRL, con sede legale ed operativa in via San Pio X n.25 in
    comune di Altavilla Vicentina, relativa al progetto di “ Sostituzione linea galvanica di
    zincatura statica manuale con impianto di zincatura statica automatica con carri a ponte.
    Sostituzione di alcune vasche delle linee esistenti con incremento del volume dei bagni.”;
  • di rilasciare il provvedimento di VIA favorevole relativamente all'istanza di cui al punto 1;
  • di rilasciare l'Autorizzazione Integrata Ambientale, ai sensi dell'art. 29­sexies del D.lgs. n.
    152/2006, per l'esercizio dell'installazione al foglio catastale n. 4 mappale 418 del Comune
    di Altavilla Vicentina per l’attività inpiduata al punto 3­ Lavorazione dei metalli e dei
    prodotti minerali lettera f) dell’Allegato IV alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 secondo
    il progetto presentato in sede di istanza VIA­AIA e successive integrazioni.
Considerato che in ordine all’AIA, con il medesimo provvedimento è stato dato atto che “verranno
specificati con successivo provvedimento i limiti, le prescrizioni ed il piano di monitoraggio
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale”.
Visto il D.Lgs 03.04.2006, n° 152 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la Legge Regionale n.04/2016;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.1 del 25/01/2021 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2021­2023;
Richiamato il PEG ­ Piano esecutivo di gestione ­ 2021/2023 approvato con Decreto presidenziale
n. 11 del 12/02/2021;



                         DETERMINA

di procedere con il presente atto alla definizione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale in
oggetto secondo quanto di seguito riportato:
  1. alla società L.E.V srl è rilasciata l’Autorizzazione Integrata Ambientale secondo le
    modalità rappresentate nella documentazione depositata agli atti e nel rispetto delle
    condizioni di cui al presente provvedimento. L’attività svolta dall’azienda e il suo
    inquadramento è sinteticamente riportata in allegato 1 al presente provvedimento.
    Secondo il registro agli atti l’AIA in questione è identificata con n. 06/2021.
    L’autorizzazione costituisce per quanto previsto dall’Allegato IX alla parte II del D.Lgs
    152/06:
    a) autorizzazione alle emissioni in atmosfera, fermi restando i profili concernenti aspetti
    sanitari (titolo I della parte quinta del presente decreto), sostituendo l’ Autorizzazione
    Unica Ambientale: Prot. 12016 ­ A.U.A. n. 01/2015, ex D.P.R. 13.03.2013 n. 59 .

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti-
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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  2. In allegato 2), quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, sono
    riportate le condizioni a cui risulta subordinata la stessa autorizzazione.
  3. Al fine di garantire un controllo dell'attività autorizzata la ditta dovrà procedere ad
    attuare un monitoraggio della stessa secondo il piano allegato ­Allegato 3­ che
    costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. Ai sensi dell'art.
    29 decies del D.Lgs 152/06 prima di dare attuazione a quanto previsto
    dall'autorizzazione, la ditta è impegnata a darne comunicazione a questa
    Amministrazione.
  4. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
    diretti o indiretti sulla situazione economico­finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
    sensi art. 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).

  5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
    all'albo pretorio on line;
  6. il presente provvedimento rispetta il termine previsto dal Regolamento sui procedimenti
    amministrativi di competenza della Provincia di Vicenza (Determinazione del Segretario
    Generale n. 256 del 26/02/2021)


                        INFORMA CHE
­ il presente atto in ordine all’AIA procede alla definizione delle condizioni di cui all’art. 29­sexies
del D.lgs 152/06 secondo quanto disposto dalla determinazione n. 552 del 26/04/2021;
­ per il rinnovo e il riesame dell'autorizzazione vale quanto disposto all’art. 29­octies del D.Lgs. n.
152/2006. L'Autorizzazione Integrata Ambientale di cui al presente provvedimento è soggetta a
riesame secondo le modalità previste dall'art. 29­octies del D.Lgs. n. 152/2006, come modificato dai
successivi D.Lgs. n. 128/2010 e n. 46/2014; in ogni caso il Gestore è tenuto a presentare la
documentazione richiesta per il riesame dell'AIA entro 10 anni dalla data di rilascio del presente
provvedimento;
­ rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività autorizzate.
­ in caso di inosservanza delle prescrizioni contenute nella presente autorizzazione, si procederà
secondo quanto previsto dall’art. 29 ­ decies, comma 9, e dall’art. 29 – quattuordecies del D.Lgs. n.
152/2006;
­ in relazione al Piano di Monitoraggio e Controllo ARPAV nel corso di validità della presente
autorizzazione effettuerà almeno due ispezioni Ambientali Integrate con oneri a carico del
Gestore e almeno una visita in loco ogni 3 anni, fatto salvo comunque quanto previsto nel
Piano di Ispezione Ambientale a livello regionale così previsto dall'art. 29 decies, comma 11,
del D.Lgs. n. 152/2006. Per la tariffa dei controlli in questione è riferimento la DGRV 1519 del
26 maggio 2009. Qualora ne ravvedesse la necessità, la Provincia potrà disporre controlli
aggiuntivi secondo quanto previsto dall’art 29 ­ decies, comma 4, del D.Lgs. n. 152/2006.
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo Re ­
gionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni, ovvero in alternativa ricorso straordinario al
Capo dello Stato entro 120 giorni.
Il presente provvedimento viene trasmesso alla Società in oggetto, al comune di Altavilla Vi ­
centina, ad ARPAV, all’ULSS 8 ­Dipartimento di Prevenzione­ SPISAL, al Comando Provin ­
ciale dei Vigili del Fuoco.
                                 Sottoscritta dal Dirigente
                                   Filippo Squarcina
                                   con firma digitale

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Responsabile del Procedimento: ANDREA BALDISSERI




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                Autorizzazione Integrata Ambientale N.06/2021
                               ALLEGATO 1 - rev.00
      Inquadramento generale e la descrizione dell’attività svolta dalla ditta LEV srl


                  Capacità
     Attività                                      Tipologia IPPC
                  produttiva
                               Attività IPPC: Produzione e trasformazione dei metalli
   Zincatura,
  stagnatura e           40 mc          Codice IPPC 2.6 “ Trattamento di superficie di metalli
   ossidazione         (volumetria        o materie plastiche mediante processi elettrolitici o
    anodica           vasche)         chimici qualora le vasche destinate al trattamento
  dell’alluminio                      utilizzate abbiano un volume superiore a 30 mc”.


                             Descrizione del sito
A partire dal 2015, a seguito del trasferimento dal Comune di Caldogno, la ditta L.E.V. S.r.l. eserci-
ta la propria attività nel Comune di Altavilla, in Via San Pio X n.25, a seguito dell’Autorizzazione
Unica Ambientale: Prot. 12016 - A.U.A. n. 01/2015, ex D.P.R. 13.03.2013 n. 59 .
Le linee galvaniche autorizzate con il predetto provvedimento non superano la soglia dei 30 mc di
vasche attive e, più precisamente, 27,9 mc di vasche attive, calcolati attraverso la volumetria dei ba-
gni e 28,6 mc calcolati attraverso il volume geometrico delle vasche. Il progetto di cui al presente
provvedimento consiste nella sostituzione della linea di zincatura “manuale” con Impianto di zinca-
tura elettrolitica automatica con carri a ponte ed incremento dei volumi esistenti e la sostituzione
delle vasche di una linea esistente con incremento del volume dei bagni fino a 40 mc (valore totale
di tutte le vasche attive).
Il progetto non prevede opere edili o urbanistiche nè l’introduzione di sostanze pericolose perse
da quelle attualmente in uso.
                    Nuovo progetto
Il progetto che consiste nella sostituzione della linea di zincatura “manuale” con Impianto di
zincatura elettrolitica automatica con carri a ponte, prevede 33,15 m3 di vasche attive.
Nel progetto rientra anche una variazione nella tipologia di lavorazioni eseguite nella linea di
decapaggio e passivazione ottone-rame-alluminio, che prevede l’utilizzo di Cromo VI come
additivo.
E’ prevista in futuro la sostituzione delle vasche di una linea esistente con incremento del volume
dei bagni fino a 40 mc
Il processo produttivo nella sua forma più generale è articolato in tre macro fasi.
- Preparazione o pretrattamento: composto di fasi di preparazione che non alterano la superficie,
l’utilità della fase di preparazione o pretrattamento è finalizzata a rendere possibile il trattamento
vero e proprio. In genere tali fasi sono: sgrassatura, decapaggio, attivazione/neutralizzazione.
- Trattamento: con questo si intende il trattamento principale, sia esso chimico od elettrolitico teso
ad alterare la superficie conferendo caratteristiche e funzionalità perse. In particolare il bagno di
deposizione.
- Finitura o finissaggio : ulteriore trattamento , che completa il ciclo produttivo ed altera ancora la
superficie. Le finiture dipendono dal tipo di lavorazione, in generale sono fasi di finitura le
passivazioni, sigillature, le asciugature.
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Ad ogni fase di pretrattamento, trattamento e finitura di una linea galvanica segue una fase di
lavaggio, mediante l’immersione dell’articolo in vasca di acqua corrente.
I lavaggi delle linee galvaniche lavorano a ciclo chiuso: l’acqua viene demineralizzata, utilizzata e
reinviata agli impianti di demineralizzazione mediante scambio ionico su resine: demi A, demi B,
demi 1 e demi 2. Ad ogni rigenenerazione delle resine, l’eluato viene avviato ad un evaporatore
dove viene separata l’acqua dalle sostanze inquinanti. L’acqua in forma di vapore viene condensata
e stoccata in cisterna, successivamente utilizzata per controlavaggio carboni, rigenerazione resine,
rabbocco livelli o, se in eccesso, smaltita come rifiuto. I fanghi risultanti dall’evaporazione vengono
avviati allo smaltimento.
Tutte le linee sono inserite in un bacino di contenimento unico; le cisterne di raccolta dell'acqua
sono a vista e posizionate vicino agli impianti per ridurre il percorso delle tubature, a vista
anch’esse.
Le vasche attive di progetto e i loro volumi sono riportate nella tabella seguente:




Emissioni in atmosfera.
Le emissioni in atmosfera dell’impianto galvanico della LEV s.r.l. derivano sostanzialmente dal
convogliamento in ambiente esterno delle arie captate dai sistemi aspiranti che presidiano le vasche
e le linee di processo. Sono attualmente presidiate, mediante sistema di cappe laterali - a filo vasca
– e cappe superiori, le seguenti vasche:




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L’aspirazione avviene attraverso un sistema unico, centralizzato; tutte le aspirazioni saranno quindi
convogliate, mediante collettore, ad un ventilatore dotato di inverter per la regolazione della portata
aspirata.
La portata attuale rilevata attraverso le analisi di autocontrollo effettuate è di 12˙836 m3/h.
Secondo il progetto presentato, per il nuovo impianto che andrà a sostituire la linea di zincatura
statica n.1 è prevista l’aspirazione sulle seguenti vasche:




Oltre all’aspirazione a bordo vasca è prevista una cappa aspirante dal carrello di trasporto telai. A
tale scopo verrà installata carenatura nella parte alta del carrello eseguita con pannelli di
policarbonato trasparente.
La cappa così costruita sarà collegata all’impianto di aspirazione principale con tubo di adeguata
sezione; apposite valvole pneumatiche a ghigliottina verranno posizionate in corrispondenza di tutte
le vasche aspirate
Quando il carrello sosta nelle vasche sopra citate la valvola si aprirà automaticamente facendo
defluire il fumo generato dall’estrazione del materiale dalle vasche di lavoro.
È prevista la costruzione di canale principale realizzato in tubo PVC a sezione circolare percorrente
l’intera linea di vasche. Ad esso si andranno collegate, tramite tubi flessibili in PVC, tutte le cappe
aspiranti e le serrande pneumatiche adibite all’aspirazione dei due carrelli. Il collettore verrà
collegato sull’esistente condotto principale posto nella parte alta della struttura metallica esistente.
La superficie libera aspirata subirà un incremento di circa 2 mq, il che presuppone un aumento della
portata complessiva di aspirazione dell’ordine dell’8%. Pertanto dovrà essere assunta
un’aspirazione totale pari a circa 14.000 m3/h, valore che ricade all’interno del range di portata
nominale del ventilatore attuale, che è stato sovradimensionato per essere modulato mediante
inverter.
Il flusso d’aria aspirato viene convogliato ad un abbattitore costituito da una colonna di
assorbimento a corpi di riempimento che utilizza acqua come liquido assorbente (in controcorrente
rispetto al flusso gassoso).
La colonna è dotata di camino di emissione denominato E1.
Lo scrubber è dotato di un sistema di controllo (pHmetro) della qualità dell’acqua di abbattimento.
Gestione aspetti idrici.
Non sono presenti scarichi idrici industriali in quanto i lavaggi delle linee galvaniche lavorano a ci-
clo chiuso: l’acqua viene demineralizzata, utilizzata e reinviata agli impianti. Ad ogni rigenenera-
zione delle resine, l’eluato viene avviato ad un evaporatore dove viene separata l’acqua dalle so-
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stanze inquinanti. L’acqua in forma di vapore viene condensata e stoccata in cisterna, successiva-
mente utilizzata per controlavaggio carboni, rigenerazione resine, rabbocco livelli o, se in eccesso,
smaltita come rifiuto. I fanghi risultanti dall’evaporazione vengono avviati allo smaltimento.
Per quanto riguarda le acque meteoriche si rileva che l’attività non prevede superfici scoperte di
qualsiasi estensione ad uso produttivo a parte la movimentazione mezzi. Infatti le aree in cui si
effettuano lavorazioni nonché quelle di deposito di materie prime, ausiliari di processo e rifiuti sono
tutte coperte e protette dall’azione degli agenti atmosferici, in quanto dislocate all’interno del
fabbricato;
Per quanto riguarda la superficie esterna al capannone ha un’estensione inferiore di quella prevista
al comma 3 dell’art. 39, cioè inferiore ai 5000 m2.
Questa Amministrazione ritiene non necessaria l’autorizzazione allo scarico delle acque meteoriche
nel momento in cui per il complesso, o parte, dei piazzali aziendali:
- l’attività viene condotta esclusivamente all’interno di un edificio (es. capannone);
- nel piazzale esterno non vi è presenza di depositi di rifiuti, materie prime, prodotti;
- il piazzale esterno è inferiore a 5000 mq;
- nel piazzale esterno avviene solo il transito dei mezzi paragonabile alla viabilità stradale;
- le acque dei tetti non sono contaminate da eventuali emissioni in atmosfera originate dall’attività.
Secondo tale indirizzo non sono quindi soggette ad autorizzazione le acque meteoriche.




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              Autorizzazione Integrata Ambientale N.06/2021
                         ALLEGATO 2 - rev.00
     Limiti, le prescrizioni e le condizioni da osservare nell’esercizio dell’attività svolta dalla ditta
       LEV nello stabilimento sito in via San Pio X n. 25, in comune di Altavilla Vicentina

Prescrizioni e limiti per singole matrici ambientali
  1    Emissioni in atmosfera
  1.1 Prescrizioni
   a)   La ditta dovrà comunicare con almeno 15 giorni di anticipo alla Provincia e all’ARPAV, la data di
      messa in esercizio dei nuovi impianti. Successivamente dovrà seguire un controllo analitico nei
      primi dieci giorni, trasmettendone gli esiti alla Provincia entro i successivi 45 giorni (comunicazione
      esiti primo controllo) e dando comunicazione ad ARPAV con almeno 15 giorni d'anticipo della data
      in cui intende effettuare i prelievi.
   b)   Il controllo periodico delle emissioni dovrà avere cadenza come indicato nel piano di monitoraggio;
      I dati relativi ai controlli devono essere riportati su apposito registro allegando i certificati analitici e
      tenuti a disposizione dell’autorità competente al controllo.
   c)   Durante gli autocontrolli devono essere determinate, nelle più gravose condizioni di esercizio
      dell’impianto produttivo, sia le portate degli effluenti, sia le concentrazioni degli inquinanti per i
      quali sono stabiliti limiti di emissione.
      I dati relativi agli autocontrolli effettuati dovranno essere riportati su apposito registro a cui si
      allegheranno i certificati analitici ed essere tenuti a disposizione dell’autorità competente al
      controllo. Uno schema esemplificativo di tale registro è riportato in appendice 1 allegato VI parte V
      del D.Lgs. 152/06
      Per i referti e le analisi si dovrà far riferimento, con carattere vincolante per i contenuti, allo schema
      riportato in Appendice 1 al presente Allegato.
   d)   La ditta dovrà effettuare ogni controllo dando comunicazione ad ARPAV con almeno 15 giorni
      d'anticipo della data in cui intende effettuare i prelievi.
   e)   Le metodologie di campionamento e analisi dovranno essere quelle utilizzate dal Servizio Laboratori
      A.R.P.A.V., riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-ambientali/ippc/servizi-
      alle-aziende/metodi-di-campionamento-e-analisi. L’azienda può cambiare le metodiche analitiche,
      previa comunicazione ad A.R.P.A.V., la quale può esprimersi in merito Le metodiche utilizzate dal
      Servizio Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso fede in fase di contraddittorio.
   f)   La sezione di campionamento dovrà essere rispettare quanto previsto al punto 3.5 dell’allegato VI
      alla parte V del D.Lgs.152/2006 e ss.mm.ii; 6. I punti di emissione dovranno essere identificati in
      modo univoco e per ogni punto di controllo e prelievo dovrà essere garantita in alternativa, la
      presenza di una bocchetta di prelievo dotata di tronchetto filettato, munito di tappo e saldato al
      camino, o di flangia universale di dimensioni unificate dotata di fori passanti e di controflangia cieca
      per la chiusura, costruiti secondo quanto riportato in Appendice 2 al presente Allegato. In caso di
      impossibilità tecnica l’azienda dovrà procedere a formulare una proposta alternativa secondo i criteri
      espressi con D.G.P. n °173 del 22.05.2012 e riportati nel sito specifico
      www.provincia.vicenza.it/ente/la-struttura-della-provincia/servizi/ambiente-1/emissioni-in-
      atmosfera-controlli-analitici-1.

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    g)  La ditta dovrà sempre provvedere ad una corretta gestione e manutenzione dei propri sistemi di
       abbattimento come da Piano di Monitoraggio e Controllo ed in caso di avarie o carente
       funzionamento degli stessi, darne tempestiva comunicazione alla Provincia ed al Dipartimento
       Provinciale dell’A.R.P.A.V.
    h)  In caso di anomalie o guasti agli impianti il gestore deve darne comunicazione alla Provincia ed al
       dipartimento provinciale dell’A.R.P.A.V. entro le otto ore successive. Qualora le anomalie di
       funzionamento siano tali da non garantire il rispetto dei limiti di emissione fissati, si dovrà procedere
       alla sospensione delle relative lavorazioni per il tempo necessario alla rimessa in efficienza. Le
       difformità accertate nei controlli analitici effettuate dal gestore devono essere comunicate entro 24
       ore dall'accertamento. Ogni interruzione del normale funzionamento degli abbattitori, comprese
       manutenzione ordinaria e straordinaria, dovrà essere annotata in apposito registro 1, da tenere a
       disposizione dell’autorità di controllo.
    i)  La ditta dovrà attivarsi con comunicazione preventiva e relativa documentazione con dettaglio di
       progetto definitivo la sostituzione delle vasche con incremento del volume dei bagni fino a 40 mc,
       questa Amministrazione si riserva di disporre in ordine agli adempimenti in merito all’intervento.
1.2     Limiti
        Quota
                                                                    Limiti
         (dal   Portata *     Fasi e dispositivi tecnici di        Sistemi di
  Camino                                                   Parametro     (concentrazione)
         suolo)   (Nm3/ora)         provenienza            trattamento
                                                                   mg/Nmc
          m
                                                         Acido
                                                                     2
                                                         solforico
                                                        Acido nitrico       5
                                                          Acido
                                                                     5
                                                         cloridrico
                                                        Cobalto**        1
   E1      8     14.000        Aspirazione vasche           Scrubber
                                                         Nichel**        0,1
                                                         Piombo        0,1
                                                          Rame         1
                                                         Stagno         2
                                                          Zinco         1

  * Ammesso con un range di variabilità di ±20%. Qualora in sede di realizzazione dell'impianto per esigenze di
  salubrità degli ambienti di lavoro dovessero realizzarsi condizioni perse di aspirazione e di conseguenza di portata ne
  dovrà essere data notizia con la prevista comunicazione di avvio, con apposita giustificazione. A fronte di riscontri
  analitici con portate riscontrate superiori il limite in emissione dovrà essere modulato proporzionalmente secondo la
  formula indicata nella norma.
  ** La somma di Co e Ni non deve essere superiore a 1 mg/Nm3

2 Emissioni sonore
2.1 Prescrizioni
    a)  Entro 60 giorni dalla realizzazione delle opere dovranno essere effettuate le verifiche sull’impatto
       acustico per la verifica del rispetto del criterio differenziale e del limite di emissione.
       - le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta

1
  Si veda lo schema esemplificativo riportato in appendice 2, Allegato VI, parte V del D.Lgs 152/2006.
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     dei punti di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura),
     saranno comunicate con congruo preavviso ad Arpav;
     - l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio
     Previsionale di Impatto Acustico;
     - nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante
     una specifica progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel
     frattempo, saranno stati comunicati i risultati delle analisi.
   b)  L’azienda dovrà poi verificare, con cadenza triennale e ogni qualvolta vi siano delle modifiche che
     comportano delle variazioni sostanziali del livello di rumore, l’attualità della Valutazione di Impatto
     Acustico, aggiornando lo studio agli atti ed eseguendo i rilievi fonometrici necessari, utilizzando le
     professionalità di un Tecnico Competente in Acustica Ambientale.
     Le misure devono essere eseguite presso la sorgente per la valutazione dell’emissione e presso i
     ricettori più esposti al rumore per l’immissione e il livello differenziale; qualora ciò non fosse
     possibile deve essere inpiduata una posizione di misura (nelle vicinanze del ricettore o in
     prossimità della sorgente) che consenta di stimare il livello presso il ricettore. I parametri da
     misurare sono i livelli acustici per i quali è stata evidenziata la potenziale criticità. Si segnalano, per
     l’elaborazione della documentazione di impatto acustico ai sensi dell’articolo 8 della Legge n.447
     del 1995, le Linee Guida approvate con Deliberazione del Direttore Generale ARPAV (DDG n.3 del
     29.01.2008)    e   consultabili   nel    sito   internet   dell’Agenzia,    all’indirizzo
     http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/agenti-fisici/fle-e-allegati/         linee_Guida-DOC-
     Impatto_Acustico.
   c)  In caso di superamento dei limiti assoluti e/o differenziali, da comunicarsi tempestivamente a questo
     Ente, al Comune ed all’A.R.P.A.V., dovranno essere realizzate opportune mitigazioni acustiche
     concordandole con Comune ed A.R.P.A.V. Tali interventi dovranno essere comunicati a questa
     Amministrazione per gli aspetti di competenza.
   d)  Le campagne di misura dovranno essere effettuate durante lo svolgimento delle attività rumorose,
     con comunicazione preventiva di almeno 15 giorni, al Comune ed ad A.R.P.A.V., che potranno
     presenziare allo stesso.
2.2 Limiti
   Tipologia            Punto di emissione                          Limiti

           Punti inpiduati nel documento di previsione di    Piano di Zonizzazione Acustica del Comune di Altavilla
Emissioni sonore           impatto acustico                      Vicentina (VI)



3 Gestione rifiuti
   a) Al report sulla produzione dei rifiuti di cui al Piano di Monitoraggio e Controllo che riporta un
     elenco limitato ai rifiuti caratteristici dello specifico comparto produttivo, dovrà essere allegata
     copia del MUD.
   b) I rifiuti prodotti dovranno essere raggruppati in aree dotate di apposita cartellonistica, indicante il
      relativo codice C.E.R. e l’eventuale caratteristica di pericolosità.
   c)  La gestione dei rifiuti prodotti dovrà avvenire nel rispetto di quanto previsto dalla parte IV Titolo I
     D.Lgs. 152/06; in particolare la loro gestione dovrà avvenire nella modalità di deposito temporaneo
     così come definito dall’art. 183 c. 1 lettera bb) del D.Lgs. 152/2006.


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   d)
4 Monitoraggi ambientali
   a)  Entro 60 giorni dalla data del presente provvedimento dovrà essere eseguita la prima verifica
     analitica sui piezometri di controllo della falda sotterranea, su set parametrico completo.I
     referti analitici dovranno essere trasmessi a questa Amministrazione e ad Arpav nel termine di
     30 giorni dal prelievo con una proposta di set analitico per i successivi controlli.
   b)  Successivamente è richiesta un'analisi con frequenza quinquennale per i parametri oggetto di
     proposta, eventualmente integrati sulla base di determinazioni di questa Amministrazione.
   c)  Le date di prelievo dovranno essere comunicate ad ARPAV con anticipo di almeno 15 giorni.
   d)  Qualora dal monitoraggio dovessero emergere delle anomalie dovrà esserne data tempestiva
     comunicazione a questa Amministrazione, al Comune ed ARPAV.
5 Altro
   a) Nei piazzali per le quali le relative acque di dilavamento non risultano oggetto di
    autorizzazione non dovrà essere condotta alcuna attività neppure di deposito e/o operazioni di
    carico/scarico; gli stessi piazzali dovranno essere utilizzati esclusivamente per il transito dei
    mezzi. Diverse destinazioni dovranno essere preventivamente legittimate con autorizzazione
    allo scarico.
   b) La ditta, ad esclusione dei periodi di chiusura per ferie, dovrà comunicare eventuali fermi prolungati
     – oltre 15 gg- di attività e qualora tali periodi superino trenta giorni dovrà essere contestualmente
     presentato un piano con le attività di controllo e monitoraggio da condursi durante gli stessi e perse
     rispetto alla normale attività nonché le azioni da mettere in atto anche dal punto di vista strutturale
     per garantire la sicurezza dell’impianto.
   c)  Dovrà altresì essere comunicata il fine esercizio dell’attività. Con tale comunicazione dovrà essere
     presentato un Piano di ripristino ambientale che descriva gli interventi che verranno attuati al fine
     della restituzione del sito agli usi originari e i relativi accertamenti analitici per verificare l’assenza
     di eventuale contaminazione del sito.
   d)  Le registrazioni dei dati previsti dal Piano monitoraggio e controllo dovranno seguire le seguenti
     indicazioni:
       • tutti i dati ottenuti dall’autocontrollo devono poter essere verificati in sede di sopralluogo
         ispettivo. I dati originali (es. bollette, fatture, documenti di trasporto, Rapporti di prova etc.)
         devono essere conservati almeno per 5 anni in modo da garantire la rintracciabilità del dato
         stesso;
       • eventuali registrazioni e tutti i certificati analitici, compresi quelli effettuate da laboratori
         esterni o direttamente dall’impianto di destino devono essere conservati presso lo
         stabilimento, a disposizione delle Autorità competenti al controllo, almeno per 5 anni.
   e)  Si ricorda che ai sensi dell’art. 29-decies, comma 2, del D.Lgs.n. 152/2006, il gestore dovra'
     trasmettere, alla Provincia di Vicenza, all’ ARPAV, al Comune di Altavilla Vicentina entro il 30
     aprile di ogni anno un documento contenente i dati caratteristici dell’attività dell’anno precedente
     costituito da:
        a) un   report  informatico   sul  modello   fornito  dall’Autorità  competente
        (http://ippc.arpa.veneto.it/) dove inserire i dati previsti dalle tabelle del “PIANO DI
        MONITORAGGIO E CONTROLLO” ossia quelli a cui è stato assegnato “SI’” nella colonna
        'Reporting' dell’Allegato 3; il report dovrà essere trasmesso su supporto informatico;
         b) una relazione esplicativa dell’attività aziendale con il commento dei dati dell’anno in
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         questione e i risultati nel monitoraggio. La relazione, che può essere corredata da grafici
         esemplificativi, deve contenere la descrizione di eventuali metodi di stima/calcolo dei dati
         comunicati. Il superamento dei Valori Limite di Emissioni è da giustificare, ove possibile,
         specificando la causa dell’incidente (es. manutenzione straordinaria, guasto,
         malfunzionamento, avaria o interruzione degli impianti di abbattimento, condizioni meteo-
         climatiche avverse etc.) e gli interventi risolutivi adottati. Variazioni significative tra i persi
         anni di monitoraggio vanno giustificate. La suddetta relazione dovrà essere trasmessa su
         supporto informatico.
   f)  Tenendo conto del periodo in cui è rilasciata l’autorizzazione di cui al presente provvedimento la
     ditta dovrà attuare quanto previsto dal PMC a far data dal 01 giugno 2021 e il primo report e
     relativa relazione dovrà essere presentato entro aprile 2022. Per tale disposizione viene meno
     l’impegno di procedere alla comunicazione di cui all'art. 29 decies.




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Allegato 2 - Appendice 1
                       SCHEMA TIPO DI CERTIFICATO ANALITICO
                       (*importante considerare indicazioni sotto riportate)

Ditta:____________________________________________________________________________________________________
Attività produttiva svolta: __________________________________________________________________________________

Camino n.__________________ Relativo all'impianto di: __________________________________________________________

Campione 1 prelevato il_____________________ da ____________________________________________________________
Durata del prelievo dalle ore______________ alle ore ______________
Campione 2 prelevato il_____________________ da _____________________________________________________________
Durata del prelievo dalle ore______________ alle ore _______________
Campione 3 prelevato il____________________ da _____________________________________________________________
Durata del prelievo dalle ore_____________ alle ore ________________

Tipo e quantità di materie prime utilizzate nell'impianto durate il prelievo e che abbiano influenza sulle emissioni
Strumentazione usata per il prelievo ____________________________________________________________________
Metodiche utilizzate per il campionamento ______________________________________________________________
Metodiche utilizzate per l’analisi _______________________________________________________________________

Risultati analitici:
Portata delle emissioni __________________                          Temperatura fumi_____________
Tenore di ossigeno* _________________________                        Umidità ____________________
*(da riportare solo per processi di combustione)
Inquinante 1            Valore di concentrazione medio _______________           Flusso di massa
Inquinante 2            Valore di concentrazione medio _______________           Flusso di massa
Inquinante 3            Valore di concentrazione medio _______________           Flusso di massa

NOTE:
Oltre alla data e alla firma, con timbro di iscrizione all'albo, del tecnico abilitato all'analisi, si dovrà allegare il verbale di campionamento e
prelievo ed esprimere le seguenti determinazioni:
   •   che le condizioni di marcia al momento del prelievo risultavano essere al regime massimo possibile od, eventualmente, motivare una
      situazione difforme;
   •   la presenza, o meno, ed il funzionamento, o meno, di eventuali impianti di abbattimento;
   •   la motivazione sulla scelta degli inquinanti analizzati e giudizio sulla loro rappresentatività rispetto alla globalità dell'emissione ed al ciclo
      produttivo esaminato;
   •   stima dell'errore standard nell’analisi;
   •   motivazione delle eventuali difformità dei parametri tra quanto richiesto in sede di autorizzazione e quanto determinato al momento
      dell’analisi.
(*) Nelle more dei decreti attutivi richiamati al punto 17 dell’ art. 271 del D.lgs 152/2006 per il campionamento manuale delle emissioni
convogliate, tenuto conto di approfondimenti in merito effettuati con ARPAV si dispone quanto segue:
   •   il numero di prelievi o campioni da eseguire nel caso di campionamento manuale è di 3 per ciascuna misura. Ai fini del calcolo del valore
      di emissioni si deve considerare la media ottenuta da questi 3 campioni;
   •   il numero di prelievi o campioni è relativo a ciascun parametro o sostanza che si deve determinare per il confronto con il valore limite;
   •   il tempo di campionamento di norma deve essere di un’ ora, tenuto conto che la concentrazione media è riferita, dal D.lgs 152/2006, ad un’
      ora di funzionamento dell’impianto nelle condizioni di esercizio più gravose.

N.B. tempi di campionamento persi devono essere motivati




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                 Autorizzazione Integrata Ambientale n. 06/2021

                            ALLEGATO 3
Il presente allegato, definito come “Allegato 3” e costituente parte integrante e sostanziale dell’Autoriz -
zazione Integrata Ambientale n.06/2021, riporta il PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO del-
la ditta L.E.V. srl, nell’installazione di via San Pio X n. 25, in comune di Altavilla Vicentina (VI).
                               Quadro sinottico
      FASI          GESTORE           GESTORE        ARPA            ARPA
                 Frequenza          Reporting       Ispezioni       Campionamenti/analisi
                 autocontrollo                  programmate           (*)
  1                         COMPONENTI AMBIENTALI
  1.1                      Materie prime e prodotti in ingresso e in uscita
 1.1.1  Materie prime         mensile        SI           X
 1.1.2  Additivi           mensile          SI           X
 1.1.3  Sottoprodotti e          -           -
      MPS
 1.1.4  Controllo             -           -
      radiometrico
 1.1.5  Prodotti finiti        mensile          SI           X

 1.1.6  Sottoprodotti e          -           -
      MPS
 1.1.7  Controllo             -           -
      radiometrico
  1.2                               Risorse idriche
 1.2.1  Risorse idriche        mensile          SI           X
  1.3                              Risorse energetiche
 1.3.1  Energia            mensile          SI           X
  1.4                             Consumo Combustibili
 1.4.1  Combustibili         mensile          SI           X
  1.5                              Emissioni in Aria

 1.5.1  Punti di emissioni      Annuale          SI           X
      (emissioni
      convogliate)
 1.5.2  Inquinanti          Annuale          SI           X                X
      monitorati
  1.6                              Emissioni in acqua
 1.6.1  Punti di emissione        -           -

 1.6.2  Inquinanti            -           -
      monitorati
  1.7                                 Rumore
 1.7.1  Rumore            Triennale        SI (**)          X           Su segnalazione

  1.8                                 Rifiuti
 1.8.1  Rifiuti in ingresso       -            -
 1.8.2  Rifiuti prodotti       Annuale          SI           X                X
  1.9                              Suolo e sottosuolo
 1.9.1  Acque di falda       Quinquennale         SI           X                X

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  2                             GESTIONE IMPIANTO
  2.1                       Controllo fasi critiche/manutenzione/stoccaggi
 2.1.1   Sistemi di controllo
      delle fasi critiche     Vedi tabella      NO (***)
      del processo
 2.1.2   Interventi di
      manutenzione
                     Vedi tabella      NO (***)
      ordinaria sugli
      impianti
 2.1.3   Sistemi di
      trattamento fumi:
                     Vedi tabella      NO (***)
      controllo del
      processo
 2.1.4   Sistemi di
      depurazione.
                       -            -
      Controllo del
      processo
2.1.5   Aree di stoccaggio      Trimestrale       NO(***)
      Valutazioni
2.1.5
      dell’integrità della
bis
      pavimentazione
2.1.6   Emissioni diffuse                    NO

  3                            INDICATORI PRESTAZIONE
      Monitoraggio degli
  3.1   indicatori di         Annuale
      performance

(*) Le modalità di controllo analitico verranno specificate in dettaglio (sulla base di quanto ritenuto rilevante come impatto
ambientale) nella lettera che verrà trasmessa da ARPAV o entro il 15 gennaio dello stesso anno in cui verrà eseguita l’ispezione
ambientale integrata o preventivamente alla comunicazione di cui all’art. 29-decies, comma 1 del D.Lgs 152/06 e s.m.i..
(**) La Relazione dell’attività di monitoraggio è da inviare all’Autorità competente e al Dipartimento Provinciale ARPAV
competente, una volta conclusa, con la periodicità stabilita, in concomitanza dell’invio del reporting annuale.
(***) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari . Invece i
dati con frequenza di autocontrollo continua, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file tipo .xls o
altro database compatibile, in allegato al report.

                     1 – COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 – Materie prime e prodotti in ingresso e in uscita

                                In Ingresso
Tabella 1.1.1 - Materie prime
                                               Fonte del    Frequenza
     Denominazione       Modalità stoccaggio    Fase di utilizzo   UM                     Reporting (*)
                                                dato     autocontrollo


                             Decapaggio, rige-
Acido Cloridrico 30 – 32%       fusti 50 L                  L
                             nerazione resine

                             Decapaggio, ba-          Registro
Acido Solforico 66 Bè         fusti 50 kg     gni attivi ossida-    kg             Mensile       SI
                                               interno
                              zione anodica

                             Decapaggio, pas-
Acido Nitrico 42 Bè          fusti 50 L                  L
                             sivazione zinco


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                               Bagni attivi sta-
Stagno              verghe su bancale                   kg
                                 gno
                 sfere in scatole su     Bagni attivi di
Zinco                                          kg
                    bancale          zinco
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità

Tabella 1.1.2 – Additivi
                                                        Frequenza
    Denominazione       Modalità stoccaggio    Fase di utilizzo   UM    Fonte del dato          Reporting(*)
                                                        autocontrollo

Presol 1161               sacchi        Sgrassature      kg
                              Bagni attivi di
Primion 240 Base             sacchi                   kg
                                zinco
                              Bagni attivi di
Primion 240 purifier 1          sacchi                   kg
                                zinco
                              Bagni attivi di
Primion 240 purifier 2          sacchi                   kg
                                zinco
Primion 240 Replanisher                  Bagni attivi di
bar
                     sacchi                   kg
                                zinco
                              Zincatura, ossi-
Soda caustica a scaglie         sacchi      dazione anodi-      kg     Registro
                                                         Mensile      SI
                                 ca              interno
                    2 cisterne     Rigenerazione
Soda caustica liquida                                l
                   1500 L cad.       resine
                              Passivazione
Finidip 124               taniche                  l
                                zinco
                              Passivazione
Lanthane tr175 A             taniche                  l
                                zinco
                              Passivazione
Lanthane tr175 B             taniche                  l
                                zinco
                              Passivazione
Lanthane tr175 C             taniche                  l
                                zinco
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità

Tabella 1.1.3 - Sottoprodotti (secondo art. 184-bis D.Lgs.152/2006 s.m.i.) – NON APPLICABILE
Tabella 1.1.4 – Controllo radiometrico – NON APPLICABILE
                                  In Uscita
Tabella 1.1.5 - Prodotti finiti
  Denominazione        Modalità di       UM       Metodo di misura   Fonte del dato  Frequenza    Reporting
                 stoccaggio                                  autocontrollo
Alluminio ossidato
Stagno passivato
                            Peso
Ottone-rame-     Casse in ferro su
                           Numero di      Calcolo (1)    Gestionale     Mensile       SI
alluminio passivato    bancale
                            pezzi
Zincato a rotobarile
Zincato statico
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità
(1) (**) L’azienda fornirà comunque una correlazione di stima in m2


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Tabella 1.1.6 - Sottoprodotti (secondo art. 184-bis D.Lgs.152/2006 s.m.i.) – NON APPLICABILE
Tabella 1.1.7 – Controllo radiometrico – NON APPLICABILE

1.2 - Risorse idriche
Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
  Tipologia di     Punto
                     Fase di utilizzo      UM     Fonte del dato     Frequenza autocontrollo     Reporting
approvvigionamento    misura
                                     3
Acquedotto        Contatore    Produzione         m       Contatore          annuale           SI
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità

1.3 - Risorse energetiche
Tabella 1.3.1 – Energia
                               Punto                          Frequenza
  Descrizione    Tipologia   Fase di utilizzo             UM      Fonte del dato                 Reporting
                               misura                         autocontrollo


   Energia            Produzione e                      Contatore
           Energia
  importata da                 Contatore          kWh
           elettrica    uffici                        elettrico
  rete esterna
           Energia    Produzione e     Quadro              Contatore
   Impianto                                                     Mensile        SI
           elettrica                        kWh
  fotovoltaico            uffici      impianto              elettrico
           prodotta

   Totale E
             \\\       \\\      calcolo       TEP         \\\
  consumata

(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità

1.4 - Consumo combustibili
Tabella 1.4.1 – Combustibili
                         UM      Metodo       Fonte del      Frequenza
   Tipologia    Fase di utilizzo                                            Reporting
                                misura        dato       autocontrollo
    Metano      Produzione       Nm3     Contatore      Bolletta       Mensile           SI
                                         fornitore



1.5 – Emissioni in aria
Tabella 1.5.1 - Punti di emissione (emissioni convogliate)
                                  Impianto di
                  Provenienza/fase di      abbattimento    Durata emissione     Durata emissione
  Punto di emissione                                                        Reporting (*)
                   produzione          (specificare     giorni/anno        ore/giorno
                                  tipologia)

      E1         Vasche di produzione         Scrubber        220          8 - 16         SI

(*) L’Azienda specificherà a titolo puramente indicativo una stima delle eventuali variazioni significative




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Tabella 1.5.2 - Inquinanti monitorati
 Provenienza/                                       Frequenza
           Punti di emissione     Parametro         UM                   Fonte del dato    Reporting
 fase di produ-
                                             autocontrollo
    zione
                        Portata        Nm3/h
                      Acido nitrico      mg/Nm3
                      Acido solforico      mg/Nm3
                     Cloruri come HCl      mg/Nm3
  Vasche di                  Cobalto       mg/Nm3
 produzione        E1                               Annuale          RdP         SI
                         Nichel       mg/Nm3
                        Piombo        mg/Nm3
                         Rame        mg/Nm3
                         Stagno       mg/Nm3
                         Zinco        mg/Nm3

1.6 – Emissioni in acqua – NON APPLICABILE
1.7 – Rumore
Tabella 1.7.1 – Rumore
                                            Modalità di registrazione dei
        Punto di misura           Frequenza autocontrollo                          Reporting
                                                controlli

  Secondo valutazione impatto acustico            Triennale              Valutazione           SI

(*) nel caso in cui le misure non siano presso il ricettore indicare l’algoritmo utilizzato per risalire dalla misura al
livello sonoro presso il ricettore.

1.8 - Rifiuti
Tabella 1.8.1 - Rifiuti in ingresso – NON APPLICABILE
Tabella 1.8.2 - Rifiuti prodotti
                                        Modalità di con-
                         Smaltimento   Recupero                         Frequenza
 Descrizione            Modalità                    trollo                         Repor-
           Codice CER                                     Fonte del dato
  Rifiuti            stoccaggio                                        autocon-   ting (*)
                         (codice)***    (codice)     e di analisi
                                                               trollo
Fanghi e residui
di filtrazione,                                 Peso (t/anno)       MUD       Annuale
persi da quelli   110110    cisterna   D9 - D15
di cui alla voce                                Caratterizzazione/a   RdP lab. Ester-
                                                               Annuale
  11 01 09                                     nalisi (**)        no
 Soluzioni ac-
quose di lavag-                                  Peso (t/anno)       MUD       Annuale
gio, contenenti   110111*    cisterna    D9                                            SI
sostanze perico-                                Caratterizzazione/a   RdP lab. Ester-
                                                               Annuale
    lose                                     nalisi(**)        no
Imballaggi con-
  tenenti residui                                Peso (t/anno)       MUD       Annuale
 di sostanze pe-                         R3 – R11 -
           150110*    cumuli
 ricolose o con-                          R13
                                        Caratterizzazione/a   RdP lab. Ester-
 taminati da tali                                                      Annuale
                                          nalisi(**)        no
   sostanze
NOTA: L’elenco dettagliato dei rifiuti prodotti e delle relative destinazioni è potenzialmente soggetto a modifiche ma viene
presentato annualmente per legge dalla ditta attraverso la dichiarazione MUD.


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(**) Per caratterizzazione del rifiuto si intende sia l'approfondimento (tramite analisi chimica e/o studio delle schede tecniche, di si-
curezza e/o del processo produttivo) finalizzato alla classificazione del rifiuto secondo il Regolamento 1357/2014 e la Decisione
955/2014 (elenco codici CER) sia quello necessario per la verifica di accettabilità presso gli impianti di destino. L'approfondimento
finalizzato alla classificazione si rende necessario in presenza di rifiuti con voci a specchio e per l’attribuzione delle caratteristiche
di pericolo dei rifiuti pericolosi assoluti. La frequenza di caratterizzazione sarà in generale annuale per i rifiuti avviati a smaltimen -
to e biennale per quelli avviati a recupero, salvo perse specifiche degli impianti di destino, e dovrà essere comunque rinnovata in
corrispondenza di ogni variazione del ciclo produttivo che comporti modifiche al rifiuto prodotto.
(***) Le indicazioni non vanno considerate vincolanti purchè le eventuali perse destinazioni future avvengano nel rispetto della
  normativa ambientale sui rifiuti

Tabella 1.9.1 – Acque di falda
 Punto misura / Piezometro       Parametri         UM       Fonde del dato    Frequenza autocontrollo     Reporting

                 Come da proposta ap-             Certificato di anali-
 Come da proposta presen-                     /                    Quinquennale          SI
                 provata con parere Ar-                 si
      tata
                     pav



                    2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO
2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, stoccaggi
Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
                   Attività                                      Frequenza      Reporting
   Fase di produzione                Parametri esercizio      UM      Fonte del dato
                  controllo                                     autocontrollo      (*)
                            Concentrazione metalli
                                           g/L,
                  Analisi dei     nei bagni di riferimento
 Bagni di processo         bagni         (Zinco) , pH,,
                                           unità
                                           pH, °C
                             temperatura Bè,
                 Verifica allarmi
 Concentratore           a quadro
                            Temperatura, pressione

 Demineralizzatore A          \                           Registro impianto      Settimanale      SI

 Demineralizzatore B          \
                             Pressione di lavoro      bar
 Demineralizzatore 1          \

 Demineralizzatore 2          \

(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. I dati con
frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file tipo .xls o
altro database compatibile, in allegato al report.
Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria sugli impianti (ed eventuali fasi critiche del processo)
                                                      Frequenza
      Macchinario            Tipo di intervento      Fonte del dato         autocontrollo      Reporting (*)
Barre di conduzione                 Pulizia             -           Giornaliera
Bagno di zinco                   Pulizia           Registro          Annuale
                                        manutenzioni
Concentratore              Cambio olio e filtri          Registro          Annuale
                                        manutenzioni
Scrubber                   Pulizia ugelli           Registro          Annuale
                                        manutenzioni                         SI
Scrubber                  Controllo pHmetro          Registro          Mensile
                                        manutenzioni
Scrubber               Sostituzione soluzione di          Registro       Da procedura interna
                      abbattimento            manutenzioni
Demineralizzatori           Rigenerazione resine           Registro         Settimanale
                                        manutenzioni

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(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi, che hanno riscontrato criticità ed eventi anche
straordinari.

Tabella 2.1.3 - Sistemi di trattamento fumi: controllo del processo
                         Parametri di controllo
  Punto            Sistema di     del processo di            Fonte del    Frequenza
            Fase                          UM                       Reporting (*)
  emissione          abbattimento     abbattimento              dato     autocontrollo


          Bagni di                          unità
   E1             Scrubber          PH              pHmetro      continuo        SI
          processo                          pH


      (*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. I
dati con frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file
tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al report.

Tabella 2.1.4- Sistemi di depurazione: controllo del processo – NON APPLICABILE
Tabella 2.1.5 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
                                 Modalità                 Frequenza
    Descrizione       Parametri di controllo                Fonte del dato              Reporting (*)
                                 controllo                autocontrollo
                Quantità
                Compatibilità
Stoccaggio materie
                collocazione            Visivo      Registro interno    Mensile
prime e additivi
                Integrità imballaggi ed
                etichettatura
                Livello riempimento
Vasche di processo                        Visivo      Registro interno    Continuo
                Presenza di perdite
                                                                  SI
Bacino di
                Tracce di perdite         Visivo      Registro interno    Continuo
contenimento

             Quantità
             Compatibilità
Stoccaggio rifiuti    collocazione           Visivo     Registro rifiuti  Settimanale
             Integrità imballaggi ed
             etichettatura
(*)Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari.

Tabella 2.1.5 bis- Valutazioni dell’integrità della pavimentazione
      Tipologia               Metodo                Fonte del dato      Frequenza     Reporting
                                                        autocontrollo
           Valutazione stato:
           1. Fondo dei bacini di contenimento
           2. Pavimentazione interne in prossimità
           delle vasche di lavorazione                Osservazione ed
Valutazioni
           3. Pavimentazione interne in prossimità
dell’integrità della                              emissione di report       Annuale       SI*
           dei luoghi di stoccaggio delle sostanze
pavimentazione                                 scritto e fotografico
           pericolose
           4. Pavimentazione interne in prossimità
           dei luoghi di stoccaggio dei rifiuti
           pericolosi
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi         ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi
straordinari.



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Tabella 2.1.6 – Emissioni diffuse – NON APPLICABILE

                   3 – INDICATORI DI PRESTAZIONE
Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance
                       Modalità di                                  Reporting
  Indicatore e sua descrizione                 U.M.     Frequenza di monitoraggio
                       calcolo
 Rapporto tra rifiuti prodotti e                  %
     Zn acquistato
Rapporto tra energia acquistata                 kWh/kg
                     Da raccolta dati
    e Zn acquistato                                  Annuale               SI
                      di processo
 Rapporto tra consumo metano                  Nm3/kg
    e Zn acquistato




Autorizzazione Integrata Ambientale – LEV srl - Allegato 3                                    Pagina 8 di 8