ditta_generation_3-0_srl_dd_2022_1795.pdf
Protocollo p_vi/aooprovi GE/2022/0049965 del 12/12/2022 - Pag. 1 di 48
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
Determinazione Dirigenziale N° 1795 DEL 12/12/2022
AREA TECNICA
SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
DIRIGENTE/RESPONSABILE: Filippo Squarcina
OGGETTO: DITTA GENERATION 3.0 SRL INSTALLAZIONE DI VIA TERRENATO, 10/12/18
NEL COMUNE DI CARRÈ.
ATTIVITÀ IPPC: ALLEGATO VIII ALLA PARTE II: PUNTO 5 “GESTIONE RIFIUTI”.
CODICE IPPC 5.3.B.4: “IL RECUPERO, …... RIFIUTI NON PERICOLOSI, CON UNA CAPACITÀ
SUPERIORE A 75 MG AL GIORNO, CHE COMPORTANO IL RICORSO AD UNA O PIÙ DELLE
SEGUENTI ATTIVITÀ [...]: TRATTAMENTO IN FRANTUMATORI DI RIFIUTI METALLICI...”.
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N.6/2022. RIESAME AIA CON MODIFICHE
CON VALENZA DI RINNOVO.
COPIA CONFORME PROVVEDIMENTO
Titolo: Copia Conforme
Note:
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Titolo Nome File Formato Data
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TESTO ATTO FIRMATO DD_2022_1795.odt.pdf.p7m AT - ATTO 12/12/2022
DIGITALMENTE
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FIRMATO - CADES
Filippo Squarcina (TINIT-SQRFPP72H30A001W) - Certificato rilasciato da "InfoCert Firma Qualificata 2"
valido dal 19/07/2021 11:33:31 al 09/08/2024 23:59:59
Generation 3 Allegato 1 Generation 3 Allegato 1 INF - DOCUMENTO 12/12/2022
Attività e cronologia.pdf Attività e cronologia.pdf INFORMATICO
671A76BB920F94F63A60D334463A4C5B1203E10DF8CDA60378E653BDA66C8F72
NON FIRMATO -
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Generation 3 Allegato 2 Generation 3 Allegato 2 INF - DOCUMENTO 12/12/2022
Limiti e prescrizioni.pdf Limiti e prescrizioni.pdf INFORMATICO
E23D34888CB7C7D98DF34D7C2CF3A4B4EEDF96F0A140758C5B31440469CD78B6
NON FIRMATO -
Generation 3 Allegato 3 Generation 3 Allegato 3 INF - DOCUMENTO 12/12/2022
PMC.pdf PMC.pdf INFORMATICO
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NON FIRMATO -
Generation 3 Allegato 4 Generation 3 Allegato 4 INF - DOCUMENTO 12/12/2022
CER.pdf CER.pdf INFORMATICO
652D1F30681A63FC4B21A2E5B5C75702DC742D89A0FFE5A8C5AE9B627A344350
NON FIRMATO -
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PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINA N° 1795 DEL 12/12/2022
AREA TECNICA
SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
OGGETTO: DITTA GENERATION 3.0 SRL INSTALLAZIONE DI VIA TERRENATO,
10/12/18 NEL COMUNE DI CARRÈ.
ATTIVITÀ IPPC: ALLEGATO VIII ALLA PARTE II: PUNTO 5 “GESTIONE RIFIUTI”.
CODICE IPPC 5.3.B.4: “IL RECUPERO, …... RIFIUTI NON PERICOLOSI, CON UNA
CAPACITÀ SUPERIORE A 75 MG AL GIORNO, CHE COMPORTANO IL RICORSO AD
UNA O PIÙ DELLE SEGUENTI ATTIVITÀ [...]: TRATTAMENTO IN FRANTUMATORI
DI RIFIUTI METALLICI...”.
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N.6/2022. RIESAME AIA CON MODI
FICHE CON VALENZA DI RINNOVO.
IL DIRIGENTE
Premesso che.
la Ditta Generation 3.0 S.r.l. per l'attività come identificata in oggetto, condotta
nell’installazione di via Terrenato 10/12/18 in comune di Carrè, è ti tolare di
Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) n. 7/2015 – prot. n. 45632 del
06/07/2015;
successivamente, come risulta da documentazione agli atti e riportato anche in
allegato 1 al presente provvedimento, la ditta si è attivata con perse comunica
zioni di modifica non sostanziale ai sensi dell’art. 29nonies del D.Lgs.
152/2006; per la comunicazione di modifica agli atti con prot.n. 9103 del
03/03/2021 (comunicazione per recuperare in R4 rifiuti metallici non ferrosi
CER 19.12.03 già ritirati in impianto per la sola operazione di messa in riserva
(R13), richiedendo contestualmente per lo stesso codice anche l’operazione R12)
è seguita la nota prot.GE/2021/0012910 del 26/03/2021 con la quale si prefigura
va di procedere con il riesame con riferimento all’intera installazione e si chiede
va alla ditta di presentare la documentazione con tutte le informazioni necessarie
e previste dalla norma per lo stesso riesame, nel frattempo si avvertiva la ditta
che per quanto oggetto di comunicazione non poteva comunque far valere l’isti
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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tuto del silenzio/assenso previsto dall’articolo 29nonies citato;
quanto sopra rilevando la necessità di aggiornamento dell’AIA vigente per la
modifica degli Allegati con elenco rifiuti per CER e del PMC e richiamando con
testualmente il D.Lgs. 46/2014 che in aggiornamento al D.Lgs. n. 152/2006 non
prevede più l’istituto del rinnovo, ma il riesame da disporre tra l’altro “ entro 4
anni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’UE delle decisioni
relative alle conclusioni sulle BAT riferite all’attività principale di un’installa
zione”; per le attività di trattamento rifiuti la decisione di riferimento è la “DE
CISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2018/1147 DELLA COMMISSIONE del 10
agosto 2018;
con documentazione agli atti in data 30/07/2021 (prot.nn. 32867, 32860, 32837),
sulla base di accordata proroga dei termini, la ditta ha presentato quanto
richiesto; con la presentazione di detta documentazione sono state richieste
anche alcune modifiche non sostanziali;
alla presentazione della richiamata documentazione è seguita la nota di prot. n.
34098 del 22/08/2022 con la quale si è proceduto ai sensi della L. 241/90 e del
l'art. 29quater del D.Lgs n. 152/2006 a comunicare l’avvio del procedimento di
riesame con modifica con valenza di rinnovo. In medesima data si è proceduto
alla pubblicazione, sul sito di questa Amministrazione, del previsto avviso;
Visto il ciclo produttivo dell'azienda è sinteticamente descritto in “allegato 1” al
presente provvedimento;
Dato atto che, tenuto conto dell'organizzazione aziendale la presente autorizzazione va a
costituire/sostituire, secondo quanto delineato all'allegato IX alla parte II del
D.Lgs 152/2006:
autorizzazione alla gestione rifiuti;
autorizzazione alle emissioni in atmosfera, fermi restando i profili concernenti
aspetti sanitari (titolo I della parte quinta del D.Lgs. n. 152/2006);
autorizzazione allo scarico;
Dato atto che nell’ambito del procedimento in questione con nota prot. n.41897 del
14/10/2022 si è proceduto a indire una conferenza semplificata e in modalità
asincrona ai sensi dell’art. 14 bis della L.241/1990 chiedendo agli Enti coinvolti
di esprimere il proprio parere entro 20 giorni e avvisando che la mancata
comunicazione entro il termine equivaleva a parere favorevole.
Rilevato che alla richiamata indizione di conferenza hanno dato seguito:
VIACQUA SpA gestore della fognatura con nota agli atti con prot.n. 43372
del 25/10/2022;
l’ULSS7 Pedemontana con nota datata 02/11/2022, agli atti con prot.n. 44487
del 03/11/2022;
in allegato 1 sono riportate le condizioni dei pareri resi;
Visto il documento allegato (allegato 1) parte integrante del presente provvedimento in
cui, oltre la descrizione sintetica dell’attività, sono riportati i persi momenti
istruttori per l’autorizzazione di cui al presente provvedimento, nonché la
situazione dell’azienda nel tempo con le modifiche intervenute a seguire
l’autorizzazione rilasciata nel 2015; si ritiene che tale allegato risponda
all'esigenza normativa di rendere disponibile quanto previsto dal comma 13
dell'articolo 29 quater del D. Lgs. 152/2006;
Rilevato che in sede istruttoria è stata positivamente valutata l’applicazione delle BAT
nell’installazione in relazione alle BAT Conclusions 2018 e che pertanto si
considera ottemperata la previsione di cui al comma 3, lett. a) dell’art. 29octies
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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del d.lgs. 152/2006;
Visto il decreto ministeriale 24/4/08 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da
applicare in relazione alle istruttorie ed ai controlli previsti dal Decreto
Legislativo 18 febbraio 2005, n.59”, la Deliberazione della Giunta n. 1519 del 26
maggio 2009 che costituisce attualmente l'atto di riferimento in materia e la
delibera della Giunta Provinciale n. 200/41230 quale atto di indirizzo per
l’applicazione delle tariffe per l’Autorizzazione Integrata Ambientale. La ditta ha
provveduto in merito, dandone riscontro con nota agli atti con prot.n. 48292 del
29/11/2022;
Vista la nomina del Responsabile tecnico impianto (ai sensi dell’art.
n. 28 della L.R. n. 3/2000) ;
Visto il D.Lgs 03.04.2006, n. 152 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la Legge Regionale n. 4/2016;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.2 del 07/03/2022 con la quale è stato ap
provato il Bilancio di Previsione 20222024;
DETERMINA
1. di rilasciare alla Generation 3.0 srl l’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’ attività
condotta nell’installazione in oggetto organizzata e gestita secondo le modalità
rappresentate nella documentazione depositata agli atti e nel rispetto delle condizioni di
cui al presente provvedimento. L’AIA in questione è identificata con n. 6/2022 del
registro agli atti.
La richiamata autorizzazione
costituisce riesame con valenza di rinnovo dell’AIA in essere e legittima altresì le
modifiche oggetto di richiesta, così come richiamate in allegato 1;
sostituisce le autorizzazioni richiamate in premessa; i limiti, le prescrizioni delle
autorizzazioni di cui sopra sono riportati in allegato (Allegato 2), che costituisce parte
integrante e sostanziale del presente provvedimento. In tale allegato risultano altresì
riportate altre condizioni non riferibili specificatamente alle autorizzazioni sostituite.
Costituisce parte integrante del presente provvedimento anche l’allegato 4 che riporta
“l’elenco dei rifiuti accettabili in impianto, la descrizione secondo catalogo europeo con
eventuali note, le operazioni a cui possono essere sottoposti e i materiali in uscita ” . Al
fine di garantire un controllo dell'attività autorizzata la ditta dovrà procedere ad attuare
un monitoraggio della stessa secondo il piano allegato (Allegato 3) che costituisce parte
integrante e sostanziale del presente provvedimento.
Il piano di monitoraggio nella sua versione modificata e aggiornata come da versione
allegata dovrà essere implementata a far data dal 01/01/2023.
2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè
riflessi diretti o indiretti sulla situazione economicofinanziaria o sul patrimonio della
Provincia (ai sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12).
3. di informare che:
per il rinnovo e il riesame dell'autorizzazione vale quanto disposto all’art. 29octies del
D.Lgs.n. 152/2006. L'Autorizzazione Integrata Ambientale di cui al presente provvedimento
è soggetta a riesame secondo le modalità previste dall'art. 29octies del D.Lgs. n. 152/2006,
come modificato dai successivi D.Lgs. n. 128/2010 e n. 46/2014; in ogni caso il Gestore è
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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tenuto a presentare la documentazione richiesta per il riesame dell' AIA entro 12 anni dalla
data di rilascio del presente provvedimento; in caso di mancato rinnovo e/o di intervenuta
revoca della certificazione ISO 14001, la validità dell’Autorizzazione Integrata Ambientale
deve intendersi di 10 (dieci) anni; il gestore è tenuto a comunicare a questa Amministrazione
e ad ARPAV, l’avvenuto rinnovo della certificazione ISO 14001 attualmente in essere, entro
e non oltre 3 mesi dalla scadenza della stessa; è altresì tenuto a comunicare eventuali
sospensioni e/o revoche di detta certificazione, nonché l’eventuale mancato rinnovo;
qualunque variazione in ordine al Tecnico responsabile dell’impianto deve essere
comunicata a Provincia ed ARPAV, accompagnata da esplicita dichiarazione di accettazione
dell’incarico da parte dell’interessato, il tutto senza soluzione di continuità;
rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla
osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività autorizzate;
al riguardo si evidenzia quanto richiamato dall’ULSS 7 in ordine ai regolamenti REACH
1907/2006 e CLP 1272/2008 rimettendo alla ditta ogni verifica in merito sulla necessità
di adeguamento in merito;
in caso di inosservanza delle prescrizioni contenute nella presente autorizzazione, si
procederà secondo quanto previsto dall’art. 29decies, comma 9, e dall’art. 29 –
quattuordecies del D.Lgs. n. 152/2006;
in relazione al Piano di Monitoraggio e Controllo ARPAV nel corso di validità della
presente autorizzazione effettuerà almeno due ispezioni Ambientali Integrate con oneri
a carico del Gestore e almeno una visita in loco ogni 3 anni, fatto salvo comunque
quanto previsto nel Piano di Ispezione Ambientale a livello regionale così previsto
dall'art. 29 decies, comma 11, del D.Lgs. n. 152/2006. Per la tariffa dei controlli in
questione è di riferimento la DGRV 1519 del 26 maggio 2009. Qualora ne ravvedesse la
necessità, la Provincia potrà disporre controlli aggiuntivi secondo quanto previsto
dall’art 29 decies, comma 4, del D.Lgs. n. 152/2006;
avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale
Amministrativo Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni, ovvero in alternativa
ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.
4. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblica
zione all'Albo Pretorio on line.
5. Il presente provvedimento viene trasmesso alla Società in oggetto, al comune di Carrè,
ad ARPAV Dipartimento Provinciale di Vicenza, all’Ulss n.7 Pedemontana, a Viacqua
SpA e al Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Vicenza .
Il presente provvedimento rispetta il termine previsto dal Regolamento sui procedimenti ammi
nistrativi di competenza della Provincia di Vicenza (Determinazione del Segretario Generale n.
256 del 26/02/2021)
Sottoscritta dal Dirigente
Filippo Squarcina
con firma digitale
Responsabile del Procedimento: Dr.ssa Lucia Zocca
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
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ALLEGATI Generation 3 Allegato 1 Attività e cronologia.pdf
(impronta: 671A76BB920F94F63A60D334463A4C5B1203E10DF8CDA60378E653BDA66C8F72)
Generation 3 Allegato 2 Limiti e prescrizioni.pdf
(impronta: E23D34888CB7C7D98DF34D7C2CF3A4B4EEDF96F0A140758C5B31440469CD78B6)
Generation 3 Allegato 3 PMC.pdf
(impronta: 16224C2CA8915F3AA468D046605FF773AF467758617983D7C1E818D50FB64936)
Generation 3 Allegato 4 CER.pdf
(impronta: 652D1F30681A63FC4B21A2E5B5C75702DC742D89A0FFE5A8C5AE9B627A344350)
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti
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PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale: Palazzo Godi – Nievo, Contrà Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
Autorizzazione Integrata Ambientale n. 6 /2022
ALLEGATO 1
Il presente allegato, definito come “Allegato 1” e costituente parte integrante e sostanziale
dell’autorizzazione Integrata Ambientale n.6/2022 riporta l'inquadramento generale e la descrizione
del processo produttivo svolto dalla ditta Generation 3.0 Srl nell’installazione di via Terrenato,
10/12/18 nel comune di Carrè.
Nel presente documento a seguire quanto sopra è altresì riportata una “Ricostruzione autorizzativa
cronologica” e quanto emerso in fase di istruttoria.
INQUADRAMENTO DELL’ATTIVITA’
La tabella seguente riporta la tipologia di appartenenza, la capacità produttiva e le attività oggetto
dell’autorizzazione.
Tabella A: “Inquadramento dell’attività”
Capacità
Attività Descrizione
produttiva (*)
Messa in riserva, Codice IPPC: 5.3.b.4
selezione e Recupero o combinazione di recupero e smaltimento, di rifiuti non
recupero di rifiuti 80 t/giorno pericolosi con capacità superiore a 75 Mg al giorno, che comportano il
(non pericolosi) di (20.000 t/anno) ricorso ad una o più delle seguenti attività: trattamento in frantumatori di
metalli ferrosi e rifiuti metallici, compresi i rifiuti di apparecchiature elettriche ed
non ferrosi. elettroniche e i veicoli fuori uso e relativi componenti.
(*)la capacità produttiva massima è fissata da limiti legali; le limitazioni alla capacità produttiva sono fissate da
prescrizioni autorizzative.
Per quanto disposto dall’autorizzazione in essere il quantitativo massimo di rifiuti lavorabili/
trattabili nell’impianto è fissato in 80 t/giorno per un totale di 20.000 t/annue, mentre il quantitativo
massimo ammissibile di rifiuti in entrata all’impianto è pari a 100 t/giorno e 22.000 t/anno.
La capacità massima di stoccaggio autorizzata ammonta complessivamente a 2850 tonnellate di
rifiuti, di cui 300 tonnellate prodotte dall’impianto. Nella riorganizzazione degli stoccaggi richiesta
nell’ambito del procedimento di cui al presente atto è stato richiesto – e viene autorizzato-
l’aumento in 600 tonnellate nella quantità stoccata dei rifiuti prodotti, 2250 tonnellate di rifiuti
entranti, mantenendo il totale di 2850 tonnellate.
DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO
L’installazione è localizzata in Comune di Carrè, provincia di Vicenza. Si inserisce nella parte
Ovest del territorio comunale di Carrè, in fregio a Via Pilastri, ai confini con il Comune di Piovene
Rocchette.
Nell’attuale assetto, l’installazione occupa una superficie complessiva di 25.037 m2 all’interno della
quale possono essere distinte le strutture edili, costituite da due capannoni ed una palazzina uffici e
servizi ed il piazzale esterno impermeabilizzato, presidiato da un sistema di captazione e
trattamento delle acque meteoriche.
L’area dell’installazione risulta così sudpisa:
- Area a verde: 4.826 m2
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-Area con tetti e coperture: 2.347 m2
- Piazzali pavimentati in calcestruzzo: 17.864 m2
L’ingresso è da via Terrenato e l’attività si svolge sia in esterno a livello del piazzale che all’interno
dei due capannoni affiancati da una palazzina uffici.
Il capannone n.1 è posto in fregio di Via Pilastri risulta aperto ed al suo interno, oltre allo
stoccaggio dei rifiuti, risultano presenti un’area officina ed una macchina pelacavi.
Il piazzale prospiciente al capannone 1, rispetto all’ingresso in azienda, ospita aree di stoccaggio di
EoW ed il distributore di gasolio.
Il capannone 2 ospita l’impianto denominato “Panizzolo” e, in fregio al capannone, è posizionata la
pesa; dopo i due capannoni, verso Est si apre il piazzale pavimentato in calcestruzzo armato,
perimetralmente delimitato da una cordonata continua in c.a., che lo separa dalle contermini aree a
verde, che si sviluppano prevalentemente lungo il perimetro del sito.
Il piazzale ospita l’impianto di recupero dei rifiuti metallici, alcuni stoccaggi di rifiuti e di EoW,
nonché le macchine di selezione e affinazione successive.
L’area scoperta pavimentata è sagomata con pendenze idonee a garantire lo sgrondo delle acque
meteoriche verso una rete di caditoie grigliate, raccordate e confluenti in uno specifico impianto di
raccolta e disoleazione. A Est del piazzale, è situato il bacino di laminazione, impermeabilizzato,
per la raccolta delle acque meteoriche.
Organizzazione generale e impiantistica di recupero
L’impianto è attivo da oltre un ventennio con un ciclo di recupero nel quale i rifiuti in ingresso,
classificati speciali non pericolosi, sono stoccati -messi in riserva- separatamente per tipologia, per
essere successivamente destinati, tal quali, ad altri impianti di recupero autorizzati oppure sottoposti
ad operazioni di selezione/cernita manuali (eventualmente con l’ausilio di macchine operatrici -
caricatore a polipo,...etc.) e recupero (operazioni di macinazione, riduzione volumetrica e
separazione di frazioni metalliche e/o indesiderate), al fine di ottenere materiali che hanno raggiunto
lo stato di “cessazione della qualifica di rifiuto” aventi le caratteristiche determinate dai regolamenti
UE N. 333/2011 (ferro, acciaio e alluminio), UE N. 715/2013 (rame).
L’attività prevede le seguenti operazioni, non necessariamente svolti in successione.
Fase n.1: i rifiuti metallici sono introdotti nell’impianto esterno (impianto 1) dove sono
sottoposti a triturazione con mulino a martelli ( potenzialità 16 t/h per densità materiale = 1 t/m3),
selezione con separatore inerziale, selezione magnetica, vagliatura e selezione per induzione.
Da questo primo trattamento si può ottenere materiale già certificabile oppure materiale da
rilavorare, in relazione alla “purezza” del rifiuto entrante; sul piazzale sono inoltre presenti delle
macchine per operare una separazione ulteriore di metalli ferrosi e di metalli non ferrosi.
Fase n.2: i rifiuti metallici non ferrosi o il materiale da rilavorare, sono avviati all’impianto
“Panizzolo”, collocato nel capannone 2, ove avvengono varie operazioni interconnesse di selezione,
vagliatura e macinazione, in modo da riuscire a recuperare anche le parti più fini dei metalli.
Da questo impianto si ottiene materiale certificato ai sensi dei regolamenti n. 333/2011 e n.
715/2013, oltre a rifiuti di scarto.
Fase n.3: i rifiuti metallici, separati per tipologia e stoccati nel piazzale, sono sottoposti alle
verifiche di cui al regolamento 333/2011 per essere ceduti come EoW.
Fase n.4: i rifiuti metallici non ferrosi possono arrivare direttamente all’impianto come
rifiuto o provenire dal trattamento n. 1.
Fase n.5: I rifiuti classificati con codice CER 170411 (cavi), invece, dopo la messi in riserva
vengono avviati alla macchina pelacavi per ottenere il rame (ex regolamento 715/2013) e la plastica, ad
oggi gestita come rifiuto.
IMPIANTO N. 1
Per le operazioni di recupero (R4) dei rifiuti metallici, l’installazione dispone di una linea di
trattamento meccanico a secco (Impianto n.1), con fasi interconnesse di
macinazione, selezione e separazione di eventuali residui/materiali estranei, non metallici, e di
un’ampia gamma di rottami. L’impianto dispone, inoltre, di macchinari disposti sul piazzale per
affinare la selezione delle frazioni metalliche ferrose e non ferrose su materiale caratterizzato da
Generation 3.0 Srl - Autorizzazione Integrata Ambientale -Riesame Allegato 1
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granulometria inferiore a 30 mm,inoltre l’installazione si è dotata di un impianto, ospitato nel
capannone 2, per la selezione di materiale a granulometria sottile, in modo da recuperare la maggior
quantità possibile di metalli.
Impianto Esterno 1
Le fasi di trattamento, dopo il caricamento dei rottami su nastro, tramite caricatore a polipo o pala,
ed il loro convogliamento verso la tramoggia di carico del trituratore attraverso un sistema a scivolo
di alimentazione a pressa, si articolano come segue.
Triturazione: avviene attraverso un mulino a martelli, con il rifiuto che viene colpito ripetutamente
dai martelli sino ad essere frantumato e ridotto alla pezzatura voluta.
Ingresso in selezione: costituito da una griglia posta sul fondo della camera di macinazione per il
controllo della pezzatura del materiale frantumato; il rifiuto di dimensioni inferiori alla trama della
maglia viene convogliato ad un primo vibro-convogliatore alla fase successiva, mentre il rifiuto di
dimensioni maggiori rimane nella camera del mulino fino a quando, ripetutamente colpito, non
raggiunge la pezzatura voluta.
Selezione: attraverso il primo vibro-convogliatore il macinato prosegue verso la prima fase di
selezione, che avviene attraverso un separatore inerziale “a zig-zag”, dove viene poi separato della
frazione leggera e dei materiali inerti non metallici, che risultano ridotti in forma polverulenta dalla
macinazione.
Selezione magnetica: il macinato selezionato, quindi, attraverso un secondo vibro-convogliatore
transita verso la fase di selezione magnetica, che avviene attraverso un tamburo magnetico che
separa la frazione ferrosa e la deposita su un nastro trasportatore, che la convoglia ad un secondo
nastro brandeggiante; tale frazione metallica ferrosa presenta potenzialmente le caratteristiche per
poter assumere la qualifica di EoW, ma può anche essere stoccata come rifiuto da rilavorare ed
essere sottoposta ad una ulteriore fase di magnetica. Il residuo della separazione magnetica è
composto prevalentemente da frazione metallica non ferrosa e altri materiali (es. plastica), che viene
sottoposto ad una vagliatura.
Vagliatura: viene effettuata tramite persi macchinari (Vaglio Ecostar e Vaglio Mobile
Ladurner).Il materiale vagliato viene successivamente avviato a “selezione ”,
IMPIANTO N. 2
Impianto “Panizzolo” in capannone 2
L’impianto prevede la macinazione del materiale in ingresso e la successiva separazione mediante
processi di aspirazione (per la separazione dei materiali in base alla loro densità), piani vibranti, e
separatori magnetici; alla fine del processo si ottiene la separazione di rame, acciaio, allumino e
ottone, dal resto del materiale di scarto. Nel dettaglio l’impianto è costituito da:
Linea inox: dove il rifiuto da trattare viene scaricato in un cassone di alimentazione e quindi dosato
su un nastro trasportatore, dove avviene un controllo visivo ed eventualmente scartato il materiale
più grossolano.
Il rifiuto viene quindi trasportato a un mulino a martello e, dopo la macinazione, arriva tramite
nastro sistema di aspirazione “zig-zag” che separa il materiale più leggero da quello pesante; la
componente aspirata viene convogliata ad un ciclone (camino n.3), mentre la componente non
aspirata invece passa su un separatore magnetico che separa il ferro dagli altri materiali.
I materiali rimanenti vengono trasportati su un nastro a un sistema di selezione dell’acciaio inox,
costituito da piani vibranti e tamburi magnetici; l’acciao inox 304 viene selezionato e convogliato
tramite scivoli in contenitori posti nella parte inferiore del sistema, con il resto del materiale che
viene caricato su un alimentatore per le fasi successive di selezione.
Linea Rame Alluminio Ottone: dalla prima linea il materiale viene inviato a un dosatore e per
mezzo di un nastro trasportatore il rifiuto arriva poi ad un mulino a martelli che riduce il materiale
in entrata in un rapporto di circa 1:3 – 1:5; tramite un trasporto pneumatico il materiale viene
convogliato ad un ciclone, dove la parte leggera (non metallica) viene trasportata al filtro di cui al
camino n.3 e la parte più pesante, separata dal ciclone, alimenta il sistema a zig-zag dove avviene
un ulteriore separazione del materiale più leggero aspirato da un ulteriore ciclone, con emissioni
sempre convogliate al camino n.3.
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Il materiale non aspirato cade sul nastro trasportatore e viene inviato al mulino successivo, con
presenza intermedia di un selettore magnetico dell’acciaio 304, che viene quindi raccolto a parte; il
rifiuto rimanente arriva a un selettore dimensionale dove il materiale più grosso viene inviato
nuovamente dal dosatore per rientrare a inizio linea, mentre il materiale più piccolo con dimensioni
idonee viene inviato a un mulino tramite un nastro trasportatore A questo punto il materiale inviato
al mulino ha già subito vari processi di selezione, attraverso i quali l’acciaio è già stato quasi tutto
recuperato, mentre i processi successivi procedono alla separazione di rame, alluminio da plastica,
gomma vetro, cemento, etc..
Linea separazione metalli
Il materiale macinato viene trasportato mediante un sistema pneumatico a un ciclone, e arriva a un
vaglio circolare a 3 uscite; il moto vibrante si sviluppa sia in orizzontale che in verticale e può
essere regolato in tutte e due le direzioni ed il vaglio opera la separazione in base alla pezzatura, con
separazione a due nastri distinti: uno per la pezzatura piccola e l’altro per la pezzatura grande; da
qui in poi, tramite tavole densimetriche, si ottiene la separazione finale in rame, ottone, alluminio ed
altro rifiuto di scarto.
IMPIANTO N. 3
Selezione Ghirarduzzi – Nuovo camino A4
L’azienda ha acquistato, qualche tempo fa, una separatrice densimetrica, non ancora installata, per
aumentare le possibilità di selezionare il materiale. L’impianto opera la selezione sui rifiuti entranti
e pide materiali pesanti da materiali leggeri (esempio plastica da alluminio o alluminio da
rame).L’azienda ha chiesto di installare la macchina, come modifica non sostanziale nell’ambito del
procedimento di cui al presente provvedimento e la sua collocazione è prevista nel capannone 1.
La macchina lavora secondo un principio aeraulico ed è dotata di un impianto di abbattimento
polveri con successiva emissione in atmosfera.
La macchina separatrice densimetrica ad aria è in grado di separare due materiali aventi una
persità di densità fino a 0,3 kg/dm3; in pratica svolge un lavoro di flottazione a secco, con il
vantaggio di potere lavorare materiali di dimensioni molto piccole, dagli 8-10 ai 50-60 mm, senza
richiedere l’asciugatura preventiva dei materiali. La separazione che può compiere è in funzione
della taratura della macchina e del risultato che si vuole ottenere; nel caso di materiali misti con più
componenti, è possibile installare, in cascata, più separatrici densimetriche.
Sistemi di aspirazione e trattamento arie
Per prevenire la dispersione di frazioni leggere e polveri nell’ambiente di lavoro, la linea di
trattamento meccanico è presidiata da una serie di dispositivi di aspirazione opportunamente
raccordati a due sistemi di abbattimento, prima del convogliamento all’esterno delle emissione in
atmosfera, mentre tutte le linee di trasporto pneumatico dell’impianto “Panizzolo” vengono
convogliati a dei cicloni le cui emissioni sono canalizzate ad un filtro a maniche.
A modifica attuata con la nuova selezione la situazione è la seguente
Fasi e dispositivi tecnici di
Camino Sistemi di trattamento Parametro
provenienza
Aspirazioni localizzate su salti
nastro, camera di triturazione del Ciclone e torre di
A1 Polveri totali
mulino a martelli, cuffia di lavaggio
aspirazione del separatore inerziale
Cappe aspiranti superiori del
Filtro a maniche
A2 mulino di triturazione e tramoggia Polveri totali
autopulenti
di carico
A3 Aspirazioni da cicloni Filtri a maniche Polveri totali
A4 Aspirazioni da macchina aeraulica Ciclone Polveri totali
Primo sistema di captazione impianto esterno 1 (Camino 1)
Il sistema di trattamento principale , che riceve le arie captate dalle cappe e dai dispositivi di
aspirazione che presidiano i salti di nastro, la camera di triturazione del mulino e la cuffia di
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aspirazione del separatore inerziale (zig-zag) è costituito da un ciclone separatore, seguito da una
torre di lavaggio ad acqua.
Il ciclone provvede ad abbattere il materiale (fluff) sospeso nel flusso d’aria di trasporto, che viene
poi scaricato su un nastro trasportatore e quindi, convogliato in un container, per essere gestito
come rifiuto prodotto e destinato al conferimento all’esterno.
Il flusso d’aria di aspirazione è invece convogliato ad una torre di lavaggio con acqua che completa
l’abbattimento del particolato più fine e può rimuove i vapori e le nebbie oleose che si possono
produrre per sfregamento/attrito all’interno del mulino; l’acqua di lavaggio, scaricata sul fondo
della torre, defluisce in una vasca di decantazione, con fanghi ed olii rimossi in continuo dalla vasca
e raccolti in un container per il successivo conferimento a ditte autorizzate per lo smaltimento come
rifiuti, mentre l’acqua chiarificata è ricircolata in continuo alla torre di lavaggio.
L’emissione viene quindi emessa in atmosfera attraverso un camino, avente diametro di 1200 mm
ed altezza (quota di rilascio dell’emissione) di circa 16 m dal suolo.
Secondo sistema di captazione impianto esterno 1 – (Camino 2)
Il secondo sistema di trattamento riceve le arie captate da due cappe aspiranti superiori, affiancate,
che presidiano il mulino di triturazione e la sua tramoggia di carico, allo scopo di catturare le
minime fuoriuscite di polvere che, quando l’impianto è alimentato con rifiuti contenenti una
importante frazione non metallica, non sono captate dall’aspirazione primaria che presidia la
camera di triturazione. Il flusso d’aria è convogliato ad un sistema di abbattimento dedicato,
costituito da filtri a maniche autopulenti (pulse jet).
Sistema di captazione impianto in capannone 2 – (Camino 3)
Tutte le linee di trasporto pneumatico vengono convogliati a dei cicloni le cui emissioni sono
canalizzate ad un filtro a maniche.
Sistemi di controllo emissioni diffuse: per il controllo delle emissioni diffuse l’azienda utilizza un
cannone nebulizzatore e una macchina spazzatrice per la pulizia dei piazzali; il controllo delle
condizioni dell piazzale è eseguito quotidianamente.
Sistemi di gestione delle acque
All’impianto sono asservite tre distinte reti di scarico:
• la rete acque nere, che colletta i reflui dei servizi igienici (scarico domestico) recapitati nel
collettore acque nere della pubblica fognatura;
• la rete acque meteoriche delle coperture, che raccoglie le acque dei pluviali delle coperture
delle strutture edilizie dell’impianto e le colletta a n. 3 pozzi disperdenti, localizzati in area
scoperta e recapitanti nell’immediato sottosuolo;
• la rete acque meteoriche scolanti dal piazzale impermeabilizzato, con separazione della
prima pioggia, convogliata ad un impianto di raccolta e depurazione e successivamente
scaricata nel collettore acque nere della pubblica fognatura, e della seconda pioggia, che
viene disoleata ed accumulata in un bacino di laminazione; da qui l’acqua di seconda
pioggia è utilizzata prevalentemente per la bagnatura dei cumuli e dei piazzali a parte casi
eccezionali, quando la quantità in eccesso sarà anch’essa scaricata nel collettore acque nere
della pubblica fognatura tramite SF1. Il bacino di accumulo/laminazione è
impermeabilizzato.
La tabella sottostante riassume la situazione degli scarichi:
Punto di emissione Provenienza Trattamento Recapito Durata emissione
preliminare
acque meteoriche di Pubblica fognatura
“prima pioggia” Decantazione e
scolanti dalle (collettore acque
disoleazione
superfici scoperte nere)
pavimentate
acque meteoriche di variabile/discontinuo
Disoleazione e Bagnatura
SF1 “seconda pioggia” laminazione piazzale/Pubblica
scolanti dalle
superfici scoperte fognatura (collettore
pavimentate acque nere)
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Pubblica fognatura
SF2 Servizi igienici (collettore acque variabile/discontinuo
nere)
acque meteoriche dei
SF3 pluviali delle Dispersione sul suolo variabile/discontinuo
coperture dei
fabbricati
L’area scoperta pavimentata, calettata ai muri di recinzione ed alle cordonate perimetrali e quindi
idraulicamente compartimentata, è sagomata con pendenze idonee a favorire lo sgrondo delle acque
meteoriche verso una serie di caditoie grigliate all’uopo raccordate e confluenti in un apposito
impianto di raccolta e disoleazione della prima pioggia; l’adduzione dell’acqua alla vasca di
raccolta della prima pioggia avviene tramite un pozzetto scolmatore, attraverso una tubazione posta
ad una quota inferiore rispetto a quella di un secondo collettore, utilizzato per lo sfioro della “2a
pioggia”. Il comparto di accumulo (prima pioggia) è costituito da due vasche interrate, affiancate,
aventi una capacità utile complessiva pari a 85 m3.
Gli eventuali olii, trattenuti sulla superficie dei comparti di disoleazione, vengono periodicamente
espurgati e smaltiti come rifiuti mediante ditte autorizzate.
Le acque di prima pioggia, “depurate”, vengono quindi scaricate nel collettore fognario pubblico
delle acque nere presente in via Terrenato, che serve la zona industriale; a monte del punto di
allacciamento sono stati realizzati il pozzetto di campionamento per il prelievo e l’analisi delle
acque scaricate e quello del contatore per la quantificazione dei volumi scaricati.
Le acque di 2a pioggia sono convogliate, mediante tubazione interrata,ad un bacino di laminazione,
realizzato nell’area scoperta ad est del sito, di capacità utile pari a 1˙500 m3.
A monte del punto di recapito nel bacino è presente un disoleatore in continuo a coalescenza,
sudpiso in tre comparti di volume utile pari a 7 m3 cadauno, così sudpisi:
comparto 1- disoleatore primario;
comparto 2- disoleatore a coalescenza;
comparto 3- vano di stabilizzazione/uscita.
Il terzo vano (comparto) della vasca costituisce anche pozzetto di campionamento in quanto da esso
le acque trattate defluiscono direttamente, tramite un tubo in cls del diametro di 400 mm, nel bacino
di accumulo/laminazione.
Le acque di seconda pioggia, raccolte nel bacino, vengo rilanciate, nelle ore successive gli eventi
piovosi, nel collettore fognario pubblico delle acque nere presente in via Terrenato, mediante una
pompa sommersa alloggiata in un apposito pozzettone interrato interno al bacino.
Il volume di acque scaricato nel collettore fognario è contabilizzato mediante apposito contatore
installato, entro pozzetto, a monte del punto di allacciamento.
Ricostruzione autorizzativa/ cronologica
L’attività e il suo esercizio sono stati autorizzati con Autorizzazione Integrata Ambientale -
AIA- n° 07/2015; l’autorizzazione è stata rilasciata alla ditta “Nuova Europ Metalli di
Menegatti Bruno”;, con provvedimento n°101/2016 del 05.05.2016, è seguita la voltura in
capo alla società “Generation 3.0 Srl”, attuale titolare.
Nel tempo, il gestore si è attivato con perse comunicazioni di modifica non sostanziale, oggetto di
specifici riscontri da parte di questa Amministrazione, conpisa la qualifica di modifica non
sostanziale:
• (prot.n. 46087 del 03/11/2020) per un impianto per la separazione di metalli più performante
dell’esistente, dotato di un sistema di abbattimento con filtro a maniche e un nuovo punto di
emissione in atmosfera denominato “Camino A3” (limite per polveri pari 10 mg/Nm3 e portata
27.000 Nm3/h) e per un impianto per la selezione di metalli ferrosi e non ferrosi con pezzatura
sottile;
• (prot.n. 16487 del 19/04/2021) per l’inserimento di un nuovo vaglio mobile per affinare la
separazione dei metalli già presente nella filiera di recupero e per l’aggiornamento del lay
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out,con la dismissione dell’impianto di premacinazione, le collocazioni definitive del
deposito oli, della cisterna gasolio e dell’impianto di macinazione cavi.
Per la comunicazione (prot.n. 9103 del 03/03/2021) di modifica per poter recuperare in R4
rifiuti metallici non ferrosi con CER 19.12.03 si evidenziava invece (prot.n. 12910 del
26/03/2021) che ricorressero i termini della modifica sostanziale per la necessità di
aggiornamento dell’AIA con modifica degli Allegati con elenco rifiuti per CER e del PMC; si
riteneva quindi di ricondurre la richiesta nell’ambito del riesame complessivo
dell’installazione che si rendeva necessario a seguito della pubblicazione della “Decisione di
esecuzione (UE) 2018/1147 della Commissione del 10 agosto 2018”; in tale contesto si
chiedeva alla ditta di presentare la documentazione con tutte le informazioni previste dalla
norma al riguardo.
La ditta ha proceduto quindi a presentare la documentazione richiesta (agli atti con prot.nn 32837 -
32860 -32867 del 30/07/2021 ); contestualmente sono state richieste alcune modifiche non
sostanziali; ribadendo la richiesta relativa al recupero (R4) dei rifiuti con codice identificativo
EER 19 12 03 (metalli non ferrosi) sono state altresì richieste:
• la riorganizzazione degli stoccaggi, chiedendo 600 t per rifiuti prodotti dall’attività, 2250 t
per i rifiuti entranti e mantenendo il totale di 2850 t, con nuovo lay out;
• l’inserimento, nel capannone 1, di un nuovo impianto che opera la selezione densimetrica fra
due materiali; il nuovo impianto, funzionante secondo un principio aeraulico, comporta la
necessità di un nuovo impianto di abbattimento e un nuovo punto di emissione (camino A4).
Questa Amministrazione, visto quanto sopra, comunicava l’avvio del procedimento di riesame
con modifica con valenza di rinnovo (prot.n. 34098 del 22/08/2022), procedendo contestual-
mente alla pubblicazione sul proprio sito web del relativo avviso, ai sensi della L. 241/90 e
ss.mm.ii. e dell'art.29-quater del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii .
Con prot.n. GE/2022/0035727 del 02/09/2022 risulta agli atti la relazione dell’attività di
controllo svolta da Arpav c/o la ditta al fine di verificare l’applicazione dell’Autorizzazione
Integrata Ambientale che riporta quale esito della stessa ispezione quanto segue
Criticità
Matrice rifiuti. Nulla di rilevante da osservare, impianto regolarmente tenuto, gestione
complessiva attenta e regolarmente attuata, si consiglia una implementazione/miglioramento
dei sistemi di separazione fisica dei vari cumuli nei piazzali di proprietà
Matrice acqua.Come sopra
Matrice rumore. Si rinvia all’attenzione del servizio agenti fisici
Sistema gestionale. Per quanto accertato il complesso della gestione dei registri permette una
ricostruzione agevole delle fasi di lavorazione e successivi smaltimenti dei rifiuti trattati
Conclusioni e osservazioni
Rispetto alle precedenti verifiche di apri oggetto, il complesso dei successivi miglioramenti in-
terni messi in atto dalla ditta fornisce al momento attuale un’impressione/valutazione migliore
di tutto il complesso dell’attività/operatività della Generation 3.0.
Si ritiene necessario evidenziare una possibile dissonanza all’interno dell’organizzazzione del-
la ditta in ordine ad una figura specifica che racchiude in se numerosi incarichi e funzioni.
Nel merito non si entra ne si valuta la capacità tecnica e la professionalità sicuramente presen-
te e provata ma ci si è posti la domanda se un’unica figura possa ricomprendere e/o accentrare
in se stessa incarichi quali:responsabile Tecnico dell’impianto, Responsabile Sistema di Ge-
stione Integrato(qualità e Ambiente), Responsabile IPPC, Responsabile del PMC
La ditta con documentazione agli atti con prot.n.41350 del 11/10/2022, facendo seguito ai di-
versi momenti istruttori e relative indicazioni ha dichiarato che
1) il recupero avviene ai sensi del regolamento 333/2011 e 715/2013;
2) il quantitativo massimo di materiale stoccato in azienda, che ha cessato la qualifica di rifiuto
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ai sensi del regolamento 333/2011, consiste in 14.750 tonnellate;
3) il quantitativo massimo di materiale stoccato in azienda, che ha cessato la qualifica di rifiu-
to ai sensi del regolamento 715/2013, consiste in 250 tonnellate;
4) visti i punti 2 e 3 il quantitativo massimo di materiale che ha cessato la qualifica di rifiuto
stoccato in azienda consiste in 15.000 tonnellate;
5) i rifiuti, accettati in azienda, non recuperabili ai sensi del regolamento 333/2011 e 715/2013
potranno essere sottoposti alle operazioni di R13 e/o R12;
allegando quindi una rivisitazione del PMC e della” tabella rifiuti”
Con nota prot.n.41897 del 14/10/2022 si è proceduto all’indizione di una conferenza
semplificata e in modalità asincrona ai sensi dell’art. 14 bis della L.241/1990, con richiesta
agli Enti coinvolti del parere di competenza.
Nell’indizione di cui sopra si rilevava che nell’ambito dell’istruttoria era emersa la necessità
di ridefinire gli obblighi della previsione di cui all'art.29-sexies, punto 6-bis, del D.Lgs.
152/2006 (sistema di monitoraggio della falda), già oggetto di precedenti valutazioni e
prescrizioni, ma non ancora attivato; si confermava la necessità di effettuare il piano di
monitoraggio proprio dello stabilimento con almeno 3 punti di controllo, posti uno a monte e
due a valle, trattandosi di una previsione normativa che riguarda tutte le attività soggette ad
AIA, indipendentemente dalle caratteristiche del sito.
Per l’aspetto scarichi si rilevava che nel rilascio delle autorizzazioni di competenza che
operano un effetto sostitutivo dell’autorizzazione allo scarico ancorchè con recapito in
fognatura non sono considerati e regolamentati gli scarichi dei servizi igienici.
Per le acque meteoriche dilavanti i tetti veniva confermata la non necessità di autorizzazione e
in tale situazione non si rilevava la necessità di specifici monitoraggi.
Il gestore della fognatura VIACQUA spa, facendo seguito alla predetta indizione di
conferenza, con nota agli atti con prot.n. 43372 del 25/10/2022, ha evidenziato la necessità
che nel provvedimento finale venga espressamente riportato che, per gli scarichi meteorici
recapitati in fognatura, la concentrazione dei parametri allo scarico deve rientrare nei limiti
previsti dalla Tabella 1,Allegato B, colonna “scarico in fognatura” del Piano di Tutela delle
Acque approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 107 del 5 novembre 2009 e che
i limiti indicati non possono in alcun caso essere conseguiti mediante diluizione con acque
impiegate esclusivamente allo scopo. Nella stessa nota ha comunicato che sono ammesse allo
scarico nella fognatura solo le acque meteoriche di prima e seconda pioggia, che dovranno
essere scaricate in fognatura con una portata massima pari a 120 mc/die e 5 mc/ora quando
l’evento meteorico sia terminato da almeno 5 ore; quelle provenienti dalle superfici coperte
devono di conseguenza essere scaricate in recapiti alternativi.
Considerato che per le acque meteoriche dilavanti le coperture, come sopra indicato, è prevista
la dispersione sul suolo, in linea quindi con la richiesta avanzata dal gestore.
L’ULSS7 Pedemontana ha dato seguito alla predetta conferenza con nota datata 02/11/2022,
agli atti con prot.n.44487 del 03/11/2022, esprimendo il proprio parere “ ..favorevole con
prescrizioni”; considerando la vulnerabilità della falda sottostante il sito in cui si colloca
l’installazione viene conpisa la necessità che la ditta predisponga un sistema di monitoraggio
e questo nel minor tempo possibile. A tutela della matrice aria viene richiamata la necessità,in
ipotesi sia previsto uno stoccaggio all’aperto, di prevedere soluzioni a contenimento delle
emissioni diffuse. Infine sono stati ricordati i regolamenti REACH 1907/2006 e CLP
1272/2008 per gli adempimenti previsti per tutti i soggetti della catena di approvvigionamento
di sostanze chimiche contenenti SVHC ( substances of Very Hight Concern) e per gli obblighi
correlati alla notifica SCIP.
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PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale: Palazzo Godi – Nievo, Contrà Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
Autorizzazione Integrata Ambientale n.6/2022
ALLEGATO 2
Il presente allegato, definito come “Allegato 2” e costituente parte integrante e sostanziale
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale n. 6/2022, riporta i limiti, le prescrizioni e le
condizioni da osservare nell’esercizio dell’attività svolta dalla ditta Generation 3.0 S.r.l.
nell'installazione di via Terrenato, 10/12/18 in comune di Carrè.
Prescrizioni per singole matrici ambientali
Rifiuti
1) La società Generation 3.0 S.r.l. è autorizzata al recupero di rifiuti speciali non pericolosi
per le seguenti operazioni previste nell’Allegato C alla Parte Quarta del D.Lgs. 152/2006 e
s.m.i
a) R13 - Messa in riserva senza alcuna operazione di miscelazione, preliminare ad
operazioni di recupero effettuate all'interno dell'impianto o per il successivo avvio ad
impianti che effettuano una delle operazioni indicate ai punti da R1 a R12. I rifiuti
avviati ad altri impianti dovranno mantenere il medesimo codice di ingresso.
b) R13-[R12]“Scambio di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate da R1 a
R11”: - In mancanza di un altro codice R appropriato, può comprendere le operazioni
preliminari precedenti al recupero, incluso il pretrattamento come, tra l'altro, la cernita,
la frammentazione, la compattazione, la pellettizzazione,l'essiccazione, la triturazione,
il condizionamento, il ricondizionamento, la separazione,il raggruppamento prima di
una delle operazioni indicate da R 1 a R 11);
c) R13, R12, R4 - Selezione, cernita, con (eventuale) riduzione volumetrica (intesa come
compattazione o triturazione), finalizzata alla produzione di “End of waste.” per
l’industria metallurgica, in conformità al Regolamento UE n° 333/2011 (Ferro,
Acciaio, Alluminio) e in conformità al Regolamento UE n° n. 715/2013 . Le eventuali
frazioni residue di rifiuti in uscita saranno da codificarsi con il rispettivo codice del
gruppo 19.12.XX. Per quanto riguarda l'attribuzione del codice C.E.R. ai rifiuti esitanti
dalle operazioni R12 di selezione e cernita, si precisa che qualora non sia possibile
inpiduare un codice C.E.R. ricompreso all’interno delle voci 19.12.XX, potrà essere
attribuito un codice C.E.R. perso, ritenuto più appropriato per identificare il rifiuto.
2) I rifiuti conferibili all’impianto, con le relative specifiche operazioni consentite sono
riportate in Allegato 4
3) i quantitativi di rifiuti autorizzati risultano:
- quantitativo massimo (1) stoccabile 2.850 t. di rifiuti, di cui 600 di rifiuti prodotti dall'attività
- quantitativo massimo di rifiuti accettabili all'impianto: 100 t./giorno (22.000 t./anno).
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- quantitativo massimo di rifiuti sottoposti a trattamento [R4/R12]: 80 t./giorno (20.000
t./anno);
(1) Nella riorganizzazione degli stoccaggi richiesta nell’ambito del procedimento di cui al presente atto è stato
richiesto l’aumento in 600 tonnellate nella quantità stoccata dei rifiuti prodotti; la relativa autorizzazione
interviene con il presente atto
4) per gli EoW prodotti non potranno essere superate in stoccaggio le seguenti quantità:
- 14.750 tonnellate - EoW Regolamento UE n. 333/2011;
- 250 tonnellate - EoW Regolamento UE n. 715/2013.
Lo stoccaggio non è sottoposto a limite temporale in quanto non si tratta di prodotto
deteriorabile; il riferimento è pertanto riferito unicamente alla quantità massima stoccabile;
5) lo stoccaggio di rifiuti prodotti non può superare il limite temporale di un anno salvo
deroghe, su istanza della Ditta;
6) i depositi di rifiuti dovranno essere effettuati in modo fisicamente separato tra loro e
identificati in modo univoco, mediante idonea cartellonistica, indicante il codice C.E.R. e
dovranno essere distinti tra:
a) rifiuti in ingresso all’azienda da sottoporre ad operazioni R12 e R4.
b) rifiuti in ingresso all'azienda, da sottoporre alla sola operazione R13.
c) rifiuti prodotti dall’azienda;
7) per i metalli costituiti da ferro/acciaio, alluminio e rame la “cessazione della qualifica di ri-
fiuto” (EoW) è subordinata al rispetto di quanto previsto dai Regolamenti comunitari UE n.
333/2011 e n. 715/2013. La ditta dovrà dare comunicazione alla Provincia del progressivo rin-
novo/aggiornamento delle certificazioni EoW in conformità ai Regolamenti n.333/2011 e
715/2013;
8) i carichi di rifiuti in ingresso che, a seguito della verifica effettuata in fase di accettazione,
fossero giudicati non accettabili e pertanto respinti al mittente devono essere segnalati entro
il giorno successivo alla Provincia dove è sita l’installazione e alla Provincia di provenienza ,
specificando dettagliatamente i motivi ed indicando nome o ragione sociale del produttore o
detentore e del trasportatore, unendo copia del formulario di identificazione per il trasporto dei
rifiuti;
9) la gestione dei rifiuti deve avvenire nelle aree inpiduate nella planimetria agli atti; copia
della planimetria deve essere apposta e ben visibile in prossimità dell’ingresso all’installazione
e a disposizione delle autorità di controllo;
10) in caso di chiusura dell’impianto, tutti i rifiuti presenti presso l’impianto devono essere
inviati a idonei impianti di smaltimento e/o recupero e si deve procedere alle operazioni di
ripristino dell’area in conformità con la destinazione urbanistica del sito, secondo un
cronoprogramma da concordare con ARPAV e Provincia;
11) per la caratterizzazione analitica dei rifiuti si dovrà procedere al campionamento secondo
la metodologia di campionamento UNI 10802 “campionamento, analisi, metodiche standard –
Rifiuti liquidi, granulari, pastosi e fanghi – campionamento manuale e preparazione degli
eluati”;
per ogni altra condizione da rispettare nella gestione dei rifiuti autorizzata si rimanda a quanto
riportato in allegato 3-PMC
Emissioni in atmosfera
12) La ditta è impegnata a comunicare preventivamente, con un anticipo di almeno 15 giorni, la
data di avvio della nuova impiantistica responsabile delle emissioni di cui al camino A4;
13) per le emissioni di cui sopra la ditta deve effettuare nei primi dieci giorni di messa a
regime il prelievo per il primo controllo analitico. La data del prelievo dovrà essere
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comunicata con almeno 15 giorni di anticipo alla Provincia ed all’ ARPAV e gli esiti
trasmessi ai medesimi Enti nel termine di 45 giorni dal prelievo;
14) i limiti alle emissioni sono come da tabella sotto riportata;
15) i controlli periodici delle emissioni in atmosfera sono richiesti con la frequenza prevista nel
piano di monitoraggio e controllo e dovranno essere effettuati nelle condizioni di esercizio più
gravose dell’impianto produttivo; la ditta dovrà effettuare i controlli dando comunicazione ad
ARPAV con almeno 15 giorni d'anticipo della data in cui intende effettuare i prelievi;
16) i dati relativi agli autocontrolli effettuati dovranno essere riportati su apposito registro a cui
si allegheranno i certificati analitici ed essere tenuti a disposizione dell’autorità competente al
controllo. Uno schema esemplificativo di tale registro è riportato in appendice 1 allegato VI
parte V del D.Lgs. 152/06;per i certificati analitici si dovrà far riferimento allo schema riportato
in calce.
17) i punti di emissione dovranno essere identificati in modo univoco e per ogni punto di
controllo e prelievo dovrà essere garantita in alternativa la presenza di una bocchetta di prelievo
dotata di tronchetto filettato di dimensioni unificate, munito di tappo e saldato al camino o di
flangia universale di dimensioni unificate dotata di fori passanti e di controflangia cieca per la
chiusura, costruiti secondo quanto riportato in calce al presente. Per la sezione di
campionamento dovrà essere rispettato quanto previsto al punto 3.5. dell’allegato VI alla parte
V del D.Lgs. 152/06;
18) per i controlli discontinui le metodologie di campionamento e analisi dovranno essere
quelle utilizzate dal Servizio Laboratori di ARPAV, riportate nel sito specifico
http://www.arpa.veneto.it/servizi-ambientali/ippc/servizi-alle-aziende/metodiche-analitiche. Le
metodiche utilizzate dal Servizio Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso fede in fase di
contraddittorio. L’azienda può cambiare le metodiche analitiche, previa comunicazione ad
ARPAV, la quale può esprimersi in merito;
19) ogni interruzione del normale funzionamento degli impianti di abbattimento, compresa la
manutenzione ordinaria e straordinaria, deve essere annotata su un apposito registro da tenersi a
disposizione dell’autorità competente al controllo. Uno schema esemplificativo di tale registro è
riportato in appendice 2 allegato VI parte V del D.Lgs. 152/06;
20) la ditta dovrà sempre provvedere ad una corretta gestione e manutenzione dei propri sistemi
di abbattimento, secondo quanto previsto nel piano di monitoraggio e controllo. In caso di
anomalie o guasti agli impianti il gestore deve darne comunicazione alla Provincia ed al
dipartimento provinciale dell’ARPAV entro le otto ore successive. Qualora le anomalie di
funzionamento siano tali da non garantire il rispetto dei limiti di emissione fissati, si dovrà
procedere alla sospensione delle relative lavorazioni per il tempo necessario alla rimessa in
efficienza. Le difformità accertate nei controlli analitici effettuate dal gestore devono essere
comunicate entro 24 ore dall'accertamento;
21) per il contenimento delle emissioni diffuse la ditta deve utilizzare e mantenere in efficienza,
come indicato in PMC, il cannone nebulizzatore e una macchina spazzatrice per la puliza dei
piazzali.
Scarichi
L’autorizzazione allo scarico attiene le acque meteoriche scolanti dal piazzale
impermeabilizzato. Le acque di prima pioggia sono separate, convogliate ad un impianto di
raccolta e depurazione e successivamente scaricate in pubblica fognatura. La seconda pioggia
viene disoleata ed accumulata in un bacino di laminazione per successivo utilizzo
prevalentemente per la bagnatura dei cumuli e dei piazzali a parte casi eccezionali quando la
quantità in eccesso sarà anch’essa scaricata nel collettore acque nere della pubblica fognatura
attraverso il medesimo punto di emissione;
22) i limiti allo scarico sono come da tabella di seguito riportata; l’autorizzazione di
competenza non attiene i limiti quantitativi
23) i pozzetti fiscali posti a valle del sistema di trattamento e a monte degli scarichi finali
devono essere del tipo UNICHIM o analogo, in modo da permettere il prelievo manuale o con
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l’attrezzatura automatica (autocampionatore); devono essere sempre accessibili da parte delle
Autorità competenti al controllo e devono essere idonei per i prelievi e le misure di portata dei
reflui oggetto del presente provvedimento e indipendente da altri eventuali apporti di acque
reflue;
24) le analisi e il prelievo dei campioni, realizzati al fine di monitorare nel tempo il rispetto dei
limiti indicati nella tabella di seguito riportata, dovranno essere effettuati da personale
qualificato, che redigerà anche un apposito verbale di prelievo. Quest’ultimo dovrà essere
allegato al rapporto di prova che dovrà indicare, oltre agli esiti delle analisi condotte sui
campioni prelevati, anche il metodo di campionamento e le metodiche analitiche adottate. I
rapporti di prova con i relativi verbali di prelievo dovranno essere conservati dalla ditta e messi
a disposizione delle autorità competenti al controllo;
25) le metodologie di campionamento e analisi devono essere quelle utilizzate dal Servizio
Laboratori di ARPAV, riportate nel sito specifico h p://www.arpa.veneto.it/servizi-
ambientali/ippc/servizi-alle-aziende/metodi-di-campionamento-e-analisi. L’azienda può
cambiare le metodiche analitiche, previa comunicazione ad ARPAV, la quale può esprimersi in
merito. Le metodiche utilizzate dal Servizio Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso fede in
fase di contraddittorio;
26)il controllo degli scarichi finali dovrà avere frequenza annuale; per lo scarico delle acque
meteoriche l'analisi deve intervenire dopo un periodo di secco ragionevolmente lungo e la
distanza di un anno da un'analisi all'altra è da intendersi come indicativa;
27) la ditta deve effettuare i controlli delle acque meteoriche preavvisando il Dipartimento
Provinciale dell’ARPAV nei medesimi termini in cui viene contattato il laboratorio incaricato;
28) la ditta dovrà registrare, su apposito quaderno messo a disposizione dell’autorità di
controllo, le operazioni di manutenzione programmate e straordinarie effettuate sui sistemi
trattamento;
29) la ditta dovrà provvedere all’attenta e costante conduzione del sistema di depurazione,
evitando di provocare un aumento, anche temporaneo, dell’inquinamento e segnalare
tempestivamente all’Amministrazione provinciale e al Dipartimento provinciale dell’ARPAV
eventuali inconvenienti che si dovessero verificare;
30) i limiti di accettabilità non potranno in alcun caso essere conseguiti mediante diluizione con
acque prelevate esclusivamente allo scopo;
Si avvisa la ditta che nello scarico idrico, per quanto non recepita come tale nel presente
provvedimento, dovrà rispettare ogni condizione disposta dal gestore della fognatura
nell'ambito dei relativi rapporti contrattuali.
Emissioni sonore
31) L’azienda deve verificare, con cadenza triennale e ogni qualvolta vi siano delle modifiche
che comportano delle variazioni sostanziali del livello di rumore, la Valutazione di Impatto
Acustico, aggiornando lo studio agli atti ed eseguendo i rilievi fonometrici necessari,
utilizzando le professionalità di un Tecnico Competente in Acustica Ambientale. Le misure
devono essere eseguite presso la sorgente per la valutazione dell’emissione e presso i ricettori
più esposti al rumore per l’immissione e il livello differenziale; qualora ciò non fosse possibile
deve essere inpiduata una posizione di misura (nelle vicinanze del ricettore o in prossimità
della sorgente) che consenta di stimare il livello presso il ricettore. I parametri da misurare sono
i livelli acustici per i quali è stata evidenziata la potenziale criticità. Si segnalano, per
l’elaborazione della documentazione di impatto acustico ai sensi dell’articolo 8 della Legge n.
447 del 1995, le Linee Guida approvate con Deliberazione del Direttore Generale ARPAV
(DDG n.3 del 29.01.2008) e consultabili nel sito internet dell’Agenzia, all’indirizzo
h p://www.arpa.veneto HYPERLINKh p://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/agen$-fisici/file-e-
allega$/Linee_Guida_Doc_Impa o_Acus$co"
32) in caso di superamento, da comunicarsi tempestivamente a questo Ente, al Comune ed
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all’ARPAV, dovranno essere realizzate opportune mitigazioni acustiche concordandole con
Comune ed ARPAV. Tali interventi dovranno essere comunicati a questa Amministrazione per
gli aspetti di competenza;
33) le campagne di misura dovranno essere effettuate durante lo svolgimento delle attività
rumorose, con comunicazione preventiva di almeno 15 giorni ,ad ARPAV ai Comuni
interessati , che potranno presenziare alle stesse;
Si avverte che il rispetto dei limiti dovrà essere riferito al “Piano di Zonizzazione Acustica” del
Comune di Carrè e del Comune di Piovene Rocchette.
Altro
34) Dovrà essere mantenuta un’adeguata impermeabilizzazione delle pavimentazioni, in modo
da evitare possibili inquinamenti al terreno sottostante; l’impermeabilizzazione dovrà altresì
essere mantenuta nel bacino di accumulo/laminazione delle acque di seconda pioggia;
35) le aree non pavimentate e senza regimazione delle acque meteoriche dovranno essere
tenute sgombre e non potranno essere utilizzate per alcuna tipologia di deposito e/o operazione
di carico/scarico ;
36) la ditta dovrà adottare tutti gli accorgimenti utili al fine di evitare inquinamenti ambientali
e adottare apposite procedure per la mitigazione delle conseguenze. In caso di incidenti e/o
imprevisti con impatto per le perse matrici ambientali, la ditta dovrà adottare
immediatamente tutte le misure necessarie per limitarne le conseguenze, procedendo con le
comunicazioni di cui al comma 1 dell’art’art.29-undecies del D.lgs 152/06 entro le otto ore
successive all’evento;
37) nel termine di 60 giorni dal presente provvedimento la ditta dovrà presentare, sottoscritta
da un professionista abilitato, una proposta per un piano di monitoraggio delle acque
sotterranee proprio dello stabilimento con minimo 3 punti di controllo, posti uno a monte e
due a valle;
38) sulla proposta di cui al precedente punto questa Amministrazione si riserva una
valutazione nel termine di 60 giorni dalla presentazione, trascorsi i quali la proposta si intende
accolta; il sistema dovrà essere quindi reso operativo nel termine del 31/07/2023 La data di
conclusione dei lavori deve essere oggetto di apposita comunicazione;
39) nel termine dei successivi 30 giorni dall’operatività la ditta, utilizzando il sistema di cui ai
precedenti punti, dovrà procedere ad un'analisi a set esteso. I referti analitici dovranno essere
trasmessi a questa Amministrazione e ad ARPAV nel termine di 30 giorni dal prelievo con
una proposta di set analitico per i successivi controlli;
40) successivamente è richiesta un'analisi con frequenza quinquennale per i parametri oggetto
di proposta, eventualmente integrati sulla base di determinazioni di questa Amministrazione;
41) qualora dal monitoraggio dovessero emergere delle anomalie dovrà esserne data
tempestiva comunicazione a questa Amministrazione, al Comune di Carrè ed ad ARPAV;
42) le date di prelievo dovranno essere comunicate ad ARPAV con anticipo di almeno 15
giorni;
43) la ditta, ad esclusione dei periodi di chiusura per ferie, dovrà comunicare eventuali fermi
prolungati – oltre 15 gg- di attività e qualora tali periodi superino trenta giorni dovrà essere
contestualmente presentato un piano con le attività di controllo e monitoraggio da condursi
durante gli stessi e perse rispetto alla normale attività nonché le azioni da mettere in atto
anche dal punto di vista strutturale per garantire la sicurezza dell’impianto;
44) dovrà altresì essere comunicato il fine esercizio dell’attività. Con tale comunicazione
dovrà essere presentato un Piano di ripristino ambientale che descriva gli interventi che
verranno attuati al fine della restituzione del sito agli usi originari e i relativi accertamenti
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analitici per verificare l’assenza di eventuale contaminazione del sito;
Le registrazioni dei dati previsti dal Piano monitoraggio e controllo dovranno seguire le
seguenti indicazioni:
- tutti i dati ottenuti dall’autocontrollo devono poter essere verificati in sede di
sopralluogo ispettivo. I dati originali (es. bollette, fatture, documenti di trasporto,
Rapporti di prova etc.) devono essere conservati almeno per 5 anni in modo da garantire
la rintracciabilità del dato stesso;
- eventuali registrazioni e tutti i certificati analitici, compresi quelli effettuati da
laboratori esterni o direttamente dall’impianto di destino devono essere conservati presso
lo stabilimento, a disposizione delle Autorità competenti al controllo, almeno per 5 anni;
la ditta dovrà mantenere aggiornate le garanzie finanziarie quanto secondo previsto dalla
DGRV n. 2721 del 29/12/2014; nel termine di 15 giorni dal ricevimento del provvedimento di
rinnovo di cui il presente costituisce allegato dovrà essere presentata apposita appendice della
polizza fidejussoria in essere affinché sia aggiornata nei riferimenti dell’autorizzazione.
Si ricorda che, come previsto lett. D) “Disposizioni di carattere generale” dell'Allegato A alla
D.G.R.V. n. 2721 del 29/12/2014, la mancata presentazione delle garanzie non consente con
riferimento alla gestione dei rifiuti l'avvio dell'attività o la sua prosecuzione. Le garanzie
finanziarie andranno riviste a seguito di modifica/integrazione del presente provvedimento.
Ai sensi dell’art. 29-decies, comma 2, del D.Lgs. 152/2006, il gestore dovra' trasmettere, a
questa Amministrazione, all’ ARPAV, al Comune di Carrè entro il 30 aprile di ogni anno un
documento contenente i dati caratteristici dell’attività dell’anno precedente costituito da:
a) un report sul modello fornito dall’Autorità competente (h p://ippc.arp HYPERLINK
"h p://ippc.arpa.veneto.it/" HYPERLINK "h p://ippc.arpa.veneto.it/"a.veneto.it/) dove
inserire i dati previsti dalle tabelle del “PIANO DI MONITORAGGIO E
CONTROLLO” ossia quelli a cui è stato assegnato “SI’” nella colonna 'Reporting'
dell’Allegato 3;
b) una relazione esplicativa dell’attività aziendale con il commento dei dati dell’anno
in questione e i risultati nel monitoraggio. La relazione, che può essere corredata da
grafici esemplificativi, deve contenere la descrizione di eventuali metodi di
stima/calcolo dei dati comunicati. Il superamento dei Valori Limite di Emissioni è
da giustificare, ove possibile, specificando la causa dell’incidente (es.
manutenzione straordinaria, guasto, malfunzionamento, avaria o interruzione degli
impianti di abbattimento, condizioni meteo-climatiche avverse etc.) e gli interventi
risolutivi adottati. Variazioni significative tra i persi anni di monitoraggio vanno
giustificate.
Limiti alle emissioni
Atmosfera
La seguente tabella riporta, in relazione al processo produttivo, i limiti per le emissioni in
atmosfera ritenute significative.
Quota
m. Portata * Fasi e dispositivi tecnici Limiti
Camino Sistemi di trattamento Parametro
(dal (Nm3/ora) di provenienza (concentrazione)
suolo)
Aspirazioni localizzate
su salti nastro, camera
di triturazione del Ciclone e torre di Polveri
A1 16,0 52.000 20 mg / Nm3
mulino a martelli, cuffia lavaggio totali
di aspirazione del
separatore inerziale
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Cappe aspiranti
superiori del mulino di Filtro a maniche Polveri
A2 9,0 32.000 20 mg / Nm3
triturazione e tramoggia autopulenti totali
di carico
Polveri
A3 12,5 27000 Aspirazioni da cicloni Filtri a maniche 10 mg / Nm3
totali
Aspirazioni da Polveri
A4 10 17000 Ciclone 10 mg / Nm3
macchina aeraulica totali
(*) Il valore di portata è ammesso con un range di variabilità di ±20%. A fronte di riscontri analitici con
portate riscontrate superiori il limite in emissione dovrà essere modulato proporzionalmente secondo la formula
indicata nell’art.271 comma 13.
Scarichi idrici
La seguente tabella riporta i limiti per gli scarichi dell’azienda oggetto di autorizzazione
Punto di emis- Descrizione Tecnologie di Recapito Limiti(*)
sione contenimento (fognatura, corpo Paramento Valore
idrico)
acque meteoriche
di “prima pioggia”
scolanti dalle
Decantazione e Tabella1,Allegato B,
superfici scoperte
disoleazione colonna “scarico in
pavimentate
fognatura” del Piano di
Tutela delle Acque
Fognatura gestita da approvato con
SF1 acque meteoriche VIACQUA spa
di “seconda Deliberazione del
pioggia” scolanti Consiglio Regionale n.
dalle superfici Disoleazione e 107 del 5 novembre 2009
scoperte laminazione e smi
pavimentate- per la
parte non utilizzata
per la bagnatura
(*) da verificare per entrambe le tipologie di acque
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SCHEMA TIPO DI CERTIFICATO ANALITICO
(importante considerare le indicazioni sotto riportate)
Ditta:
Attività produttiva svolta:
Camino n.__________________Relativo all'impianto di _________________________________________
Portata delle emissioni __________________ Temperatura fumi_______________________________
Portata delle emissioni secca______________ Portata delle emissioni
normalizzata________________
Tenore di ossigeno* _______________________ Umidità **____________________
*(da riportare solo per processi di combustione) **(da esprimere in percentuale
Volume/Volume)
Parametro___________________ Data__________________
1) dalle ore____________________________ alle ore__________
2) dalle ore___________________________ alle ore__________
3) dalle ore___________________________ alle ore__________
Tipo e quantità di materie prime utilizzate nell'impianto durate il prelievo e che abbiano influenza sulle
emissioni
Metodiche utilizzate per il campionamento e/o
analisi________________________________________________
Risultati analitici
Risultato prelievo 1 Valore di concentrazione
Risultato prelievo 2 Valore di concentrazione
Risultato prelievo 3 Valore di concentrazione
Risultato Valore di concentrazione medio
Tutti i dati grezzi, la strumentazione di prelievo e le ulteriori precisazioni analitiche dovranno essere dettagliate
in un documento allegato (verbale di campionamento a firma del tecnico e/o relazione del professionista
incaricato) che dovrà riportare, con preciso riferimento ai rapporti di prova relativi:
1.che le condizioni di marcia al momento del prelievo risultavano essere al regime massimo possibile
(contestualizzato) od, eventualmente, motivare una situazione difforme;
2.la presenza, o meno, ed il funzionamento, o meno, dl eventuali impianti di abbattimento ed eventuali modifiche
fatte;
3.la motivazione sulla scelta degli inquinanti analizzati e giudizio sulla loro rappresentatività rispetto alla
globalità dell'emissione ed al ciclo produttivo esaminato;
4.dati grezzi relativi alle misure e ai campionamenti effettuati;
5.motivazione delle eventuali difformità dei parametri tra quanto richiesto in sede di autorizzazione e quanto
determinato al momento dell’analisi;
6.a precisazione di eventuali scelte, presentare eventualmente dati grezzi, curve delle misure effettuate con
analizzatori in continuo.
(*)
Nelle more dei decreti attutivi richiamati al punto 17 dell’art. 271 del D. Lgs 152/2006 per il campionamento e la
misura delle emissioni convogliate, tenuto conto di approfondimenti in merito effettuati con ARPAV si dispone quanto
segue:
•il numero di prelievi o campioni da eseguire nel caso di campionamento manuale è di 3 per ciascuna misura. Ai fini del
calcolo del valore di emissioni si deve considerare la media ottenuta da questi 3 campioni;
•il numero di prelievi o campioni è relativo a ciascun parametro o sostanza che si deve determinare per il confronto con il
valore limite;
•il tempo di campionamento di un singolo prelievo deve essere di un’ora, tenuto conto che la concentrazione media è riferita,
dal D.lgs 152/2006, ad un’ora di funzionamento dell’impianto nelle condizioni di esercizio più gravose. Tempi di
campionamento persi devono essere motivati;
•eventuali difformità emerse in sede di analisi (anche relative ad un singolo campionamento) devono essere comunicate
entro 24 ore dall’accertamento.
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PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale: Palazzo Godi – Nievo, Contrà Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
Autorizzazione Integrata Ambientale n. 6/2022
ALLEGATO 3
Il presente allegato, definito come “Allegato 3” e costituente parte integrante e sostanziale dell’auto-
rizzazione Integrata Ambientale n. 6/2022 rappresenta il PIANO DI MONITORAGGIO E CON-
TROLLO che la ditta Generation 3.0 S.r.l. deve implementare nell’esercizio dell’attività condotta
nell'installazione di via Terrenato, 10/12/18 nel comune di Carrè.
QUADRO SINOTTICO
GESTORE ARPAV
FASI
Ispezioni Campionamenti/
Autocontrollo Reporting
programmate analisi (*)
1 COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 Rifiuti in ingresso e uscita
1.1.1 Rifiuti in ingresso Vedi tabelle Vedi tabelle X X
Controllo / Caratterizzazione /
1.1.2
Analisi rifiuti in ingresso
Vedi tabelle NO X
1.1.3 Rifiuti prodotti in impianto Vedi tabelle SI X
1.1.5 Controllo radiometrico Ogni carico SI (in caso di anomalie) X
1.2 Consumo di risorse idriche
1.2.1 Risorse idriche Semestrale SI X
1.3 Energia
1.3.1 Energia consumata Annuale SI X
1.4 Consumo Combustibili
1.4.1 Combustibili Annuale SI X
1.5 Materie Prime
1.5.1 Consumo di materie e ausiliarie Semestrale SI X
Materiale che ha cessato la
1.5.2 Semestrale SI X
qualifica di rifiuto
Caratterizzazione sul materiale
1.5.3 che ha cessato la qualifica di Vedi tabelle NO X
rifiuto
1.6 Matrice aria
Punti di emissione (emissioni
1.6.1 Annuale SI X
convogliate)
1.6.2 Inquinanti monitorati Annuale SI X X
1.6.3 Emissioni diffuse Vedi tabella NO X
1.7 Emissioni in acqua
1.7.1 Scarichi idrici SI X
1.7.2 Inquinanti monitorati Semestrale SI X X
1.8 Suolo e sottosuolo
1.8.1 Acque di falda Quinquennale
1.9 Emissioni rumore
1.9.1 Valutazione impatto acustico triennale SI (**) X Su segnalazione
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2 Piano di Gestione
2.1 Controlli e manutenzioni Vedi Tabella NO(***) X
3 INDICATORI PRESTAZIONE
Monitoraggio degli indicatori
3.1 Annuale SI X
di performance
(*) Le modalità di controllo analitico verranno specificate in dettaglio (sulla base di quanto ritenuto rilevante come impatto
ambientale) nella lettera che verrà trasmessa da ARPAV entro il 31 dicembre dell'anno antecedente a quello in cui verrà eseguita l’ispe-
zione ambientale integrata o preventivamente alla comunicazione di cui all’art. 29-decies, comma 1 del D.Lgs 152/06 e s.m.i..
(**) La Relazione dell’attività di monitoraggio è da inviare all’Autorità competente e al Dipartimento Provinciale ARPAV
competente, una volta conclusa, con la periodicità stabilita, in concomitanza dell’invio del reporting annuale.
(***) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. In-
vece i dati con frequenza di autocontrollo continua, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file
tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al report.
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1 – COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 – Rifiuti in ingresso e uscita
Rifiuti in Ingresso
Procedura di accettazione dei rifiuti in impianto
La procedura di accettazione dei rifiuti prevede:
Operazioni preliminari al conferimento;
Operazioni al conferimento.
Operazioni preliminari al conferimento
Il conferimento in impianto dei rifiuti è subordinato all’ottenimento della seguente documentazione:
Documentazione Tipologia rifiuti in Tempistica Archivio
ingresso
Scheda produttore rifiuto e Tutti i rifiuti Primo conferimento/ A cadenza annuale/ ad ogni cambiamento Archivio informatico /
dichiarazione ai sensi recuperabili ai sensi dei del ciclo produttivo e delle materie prime utilizzate cartaceo
regolamenti 333/2011 e regolamenti 333/2011 e (dichiarazione del produttore).
715/2013 715/2013
Classificazione per non Rifiuti con codice a Primo conferimento/ A cadenza annuale/ Ad ogni cambiamento Archivio informatico /
pericolosità specchio del ciclo produttivo e delle materie prime utilizzate. cartaceo
Scheda produttore rifiuto e Rifiuti costituiti da Primo conferimento/ A cadenza biennale / Ad ogni Archivio informatico /
Caratterizzazione ai sensi metalli non ferrosi non cambiamento del ciclo produttivo e delle materie prime cartaceo
del DM 05/02/1998 recuperabili ai sensi dei utilizzate (dichiarazione del produttore).
regolamenti 333/2011 e
715/2013
Scheda produttore rifiuto:
Nella scheda rifiuto ogni produttore riporta i dati anagrafici di sede legale e l’unità locale dove è
prodotto il rifiuto. Successivamente è descritto il processo produttivo di provenienza del rifiuto, la
regolarità della produzione, le materie prime impiegate nella produzione, il rifiuto a cui viene
assegnato un codice CER. Inoltre il produttore del rifiuto dichiara la corretta attribuzione del CER, la
non pericolosità del rifiuto, legata all’assenza di materie pericolose e all’assenza di etichette di
pericolo.
La Scheda rifiuto è valida un anno dal primo conferimento.
Classificazione non pericolosità nel caso di rifiuti con codice a specchio:
Per i rifiuti non pericolosi contraddistinti da codici “a specchio” vengono richieste analisi di
classificazione, attestanti inequivocabilmente la non pericolosità del rifiuto, riferite a campioni
rappresentativi dei rifiuti stessi e sottoscritte da un Chimico abilitato. Tali analisi vengono richieste al
primo conferimento, successivamente con cadenza annuale e ad ogni mutamento del processo
produttivo che genera il rifiuto stesso.
Caratterizzazione
I rifiuti costituiti prevalentemente da metalli ferrosi (ferro e acciaio) e non ferrosi (alluminio e sue
leghe), recuperabili ai sensi del regolamento 333/2011, sono caratterizzati dal produttore da Scheda
Rifiuto, un’ispezione visiva (prima della partenza) e dalle seguenti dichiarazioni :
che il codice EER è stato correttamente attribuito al rifiuto (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i art. 184,
c. 5);
che il rifiuto è CLASSIFICATO SPECIALE NON PERICOLOSO;
l’assenza di rifiuti liquidi, gocciolanti e/o che rilasciano polveri;
l’assenza di odori anomali (pungenti e fastidiosi);
che le sostanze pericolose sono assenti o hanno concentrazioni sotto ai limiti consentiti;
l’assenza di fusti e contenitori non completamente svuotati e non puliti;
l’assenza di fusti e contenitori che abbiano etichette di pericolo;
che non è etichettato con etichettatura di pericolo
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I rifiuti costituiti prevalentemente da metalli non ferrosi (nello specifico rame e sue leghe),
recuperabili ai sensi del regolamento 715/2013, sono caratterizzati dal produttore da Scheda Rifiuto,
da un’ispezione visiva (prima della partenza) e dalle seguenti dichiarazioni:
che il codice EER è stato correttamente attribuito al rifiuto (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i art. 184,
c. 5);
che il rifiuto è CLASSIFICATO SPECIALE NON PERICOLOSO;
l’assenza di rifiuti liquidi, gocciolanti e/o che rilasciano polveri;
l’assenza di odori anomali (pungenti e fastidiosi);
che le sostanze pericolose sono assenti o hanno concentrazioni sotto ai limiti consentiti;
l’assenza di fusti e contenitori non completamente svuotati e non puliti;
l’assenza di fusti e contenitori che abbiano etichette di pericolo;
che non è etichettato con etichettatura di pericolo
Per leghe di rame si intendono: ottone, bronzo, alpacche e cuproleghe.
Per i rifiuti di metalli non ferrosi, non recuperabili ai sensi del 333/2011 e del 715/2013, la
caratterizzazione in ingresso avverrà con Scheda Rifiuto e ai sensi delle “caratteristiche del rifiuto”
riportate nel DM 05/02/1998.
Di seguito si riporta la caratterizzazione ai sensi del DM 05/02/1998:
Tipologia 3.2
Codici [150104] [200140] [191203] [120103] [120104] [170401] [170402] [170407]
Rifiuti di metalli non ferrosi o loro leghe (ai sensi del D.M. 5/02/1998 e s.m.i.) sono anche costituiti da rottami e cascami di
barre, profili, lamiere, rottami e cascami di nichel, cupronichel, zinco, piombo e alpacca, imballaggi, fusti, latte, vuoti e
lattine di non ferrosi e acciaio anche stagnato;
PCB e PCT < 25 ppb ed eventualmente (*)
contenenti inerti, plastiche, ecc. < 20%
in peso, oli < 10% in peso (**);
non radioattivo ai sensi del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230
(*) tali parametri saranno approfonditi qualora il produttore dichiarasse la loro possibile esistenza
(**) tali parametri saranno approfonditi qualora il rifiuto presentasse gocciolamenti di oli
Per i rifiuti, identificati dai codici EER, presenti in Allegato 4, non rinvenibili nella tipologia 3.2 e
non recuperabili ai sensi dei regolamenti 333/2011 e 715/2013, la caratterizzazione avviene ai sensi
del DM 05/02/1998, tipologie 5.1 e 5.2
Tipologia 5.1 e 5.2
Codici CER [160106] [160118] [160122]
5.1.2 Caratteristiche del rifiuto: parti bonificate di autoveicoli, veicoli a motore, rimorchi e simili
private di batterie, di fluidi, di altri componenti e materiali pericolosi, nonché di pneumatici e delle
componenti plastiche recuperabili
5.2.2 Caratteristiche del rifiuto: parti di mezzi mobili per trasporti terrestri su gomma e rotaia e mezzi
per trasporti marini, privi di amianto e di altre componenti pericolose come presenti all’origine quali
accumulatori, oli, fluidi refrigeranti.
La scheda rifiuto e lo schema di dichiarazione sono in Allegato al PMC.
Operazioni al conferimento
o Verifica documentale
o Verifica radiometrica (solo per rifiuti metallici ferrosi)
o Ispezione visiva del carico
o Pesatura
o Accettazione del carico
Verifica documentale
All’arrivo del mezzo all’impianto l’autista deposita, presso l’ufficio accettazione dell’impianto, il
formulario e tutta la documentazione che accompagna il carico trasportato; i dati contenuti (nel FIR e
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nella documentazione) vengono tempestivamente valutati e confrontati con la documentazione
presentata preliminarmente al conferimento.
In tale sede è necessario verificare che il trasportatore sia iscritto all’Albo Nazionale Gestori
Ambientali.
Verifica radiometrica : vedere Tabella 1.1.5
Ispezione visiva del carico per
- la congruenza del codice C.E.R. con il rifiuto all’interno del mezzo;
- l’assenza di rifiuti liquidi, gocciolanti e/o che rilasciano polveri;
- la non contaminazione evidente da sostanze pericolose;
- l’assenza di odori anomali (pungenti e fastidiosi);
- l’assenza di fusti e contenitori non completamente svuotati e non puliti;
- l’assenza di fusti e contenitori che abbiano etichette di pericolo;
Pesatura
Ad esito favorevole della verifica documentale e dell’ispezione visiva del carico, si provvede alla
pesatura, al completamento del formulario ed all’accettazione del carico. Gli esiti di tutte le
operazioni di verifica vengono annotati su apposita documentazione che viene registrata ed
archiviata.
Accettazione del carico
Dopo la pesatura il vettore di trasporto sarà quindi indirizzato nell’area di prevista messa in riserva,
dove il carico (di rifiuti) sarà scaricato e stoccato in funzione della sua tipologia; durante lo scarico si
procede ad un ulteriore controllo visivo. Ultimata questa operazione il rifiuto è considerato accettato
e il vettore può abbandonare l’impianto soltanto ad esito favorevole di tutti i controlli previsti in fase
di accettazione e dopo che il trasportatore abbia ricevuto le due copie del Formulario completate in
tutte le sue parti (in particolare, qualora richiesto nel formulario, si provvederà ad annotare,
nell’apposito spazio, il “peso verificato a destino”).
Si provvede quindi all’archiviazione del Formulario e all’annotazione, nel registro di carico/scarico,
del quantitativo (verificato) del rifiuto “messo in riserva”.
Viene verificato il costante aggiornamento dell'archivio dei Formulari.
Tabella 1.1.1 – Rifiuti in Ingresso
Descrizi Frequenza
Codice Operazione Reportin
one Modalità di controllo UM autocontroll Fonte del dato
CER e descrizione g
Rifiuti o
Documentazione
Verifica Scheda Validità ad
- fornita dal
produttore rifiuto ogni carico
produttore
FIR ed eventuale
altra
Verifica corretta ad ogni
- documentazione di
compilazione del FIR carico
accompagnamento
del carico SI (1) (*)
Verifica radiometrica
Vedi elenco allegato 4
con portale- per i rifiuti Registro
µSv ad ogni
metallici ferrosi controlli/database
/h carico
conferibili in impianto- informatizzato
vedi proceduta tab 1.1.5
Ispezione visiva del ad ogni
- Registro anomalie
carico carico
Registro di carico-
Peso rifiuti messi in
t semestrale scarico/ database SI (**)
riserva (R13)
informatizzato
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(1)
vedi prescrizione allegato 2 per carichi respinti
SI(*) l’azienda nella relazione di accompagnamento del report riporterà in riepilogo le situazioni di respingimento
verificatesi e oggetto di comunicazione
(**) Il reporting sarà annuale con indicate le quantità semestrali
NB fatte salve le previste periodicità di compilazione registro di carico/scarico
Tabella 1.1.2 – Controllo/ Caratterizzazione / Analisi dei rifiuti in ingresso
Frequenza
Descrizione Rifiuti Codice CER Parametro UM Fonte del dato Reporting
autocontrollo
Rifiuti contenenti Tutti i codici C.E.R. conferibili Registro
Recuperabili ai sensi del Ad ogni carico
rottami di ferro e acciaio in impianto che contengono / controlli/database
333/2011 (2)
(1) ferro e acciaio informatizzato
Rifiuti contenenti Tutti i codici C.E.R. conferibili Registro
Recuperabili ai sensi del Ad ogni carico
rottami di alluminio o in impianto che contengono / controlli/database
333/2011 (2)
leghe di alluminio (1) alluminio o leghe di alluminio informatizzato
Rifiuti contenenti Tutti i codici C.E.R. conferibili Registro
Recuperabili ai sensi del Ad ogni carico
rottami di rame o leghe in impianto che contengono / controlli/database
715/2013 (2)
di rame (1) rame o leghe di rame informatizzato
NO
R.d.P. e
Tutti i rifiuti conferibili Tutti i codici C.E.R. conferibili
documentazione
in impianto aventi codici in impianto aventi codici a Analisi di classificazione / Annuale
fornita dal
a specchio specchio
produttore
Rifiuti conferibili in
Tutti i codici C.E.R. conferibili Caratterizzazione del R.d.P. e
impianto non
in impianto di metalli non ferrosi rifiuto documentazione
recuperabili ai sensi dei / biennale
(escluso l’alluminio e sue leghe ai sensi del D.M. fornita dal
regolamenti 333/2011 e
e rame e sue leghe) 5/02/1998 e s.m.i. (3) produttore
715/2013
1) i rifiuti seguenti non sono utilizzati in questo tipo di operazione:
a. limatura, scaglie e polveri contenenti fluidi quali oli o emulsioni oleose
b. fusti e contenitori, tranne le apparecchiature provenienti da veicoli fuori uso, che contengono o
hanno contenuto oli o vernici
1) I controlli di accettazione (eseguiti a vista) di tutti i rifiuti pervenuti e dei documenti che li accompagnano sono
effettuati da personale qualificato, che è formato a riconoscere i rifiuti non conformi ai criteri indicati nel
presente punto
2) Caratterizzazione vedi sopra
Tabella 1.1.3 – Rifiuti prodotti in impianto-Accorpata Tabella 1.1.4. - Analisi sui rifiuti prodotti
Destinazioni
Smaltimento
Codice CER/ Modalità di controllo Fonte del Frequenza Reporti
Descrizione Rifiuti (codice)(****)
Tipologia e di analisi dato autocontrollo ng
Recupero
(codice)(****)
Rifiuti prodotti da
operazioni di Registro di
19 12 00/ carico/scarico -
selezione/cernita Peso (Mg)
database SEMESTRALE SI (*)
(R12) oppure da rifiuti prodotti dal informatizzato
Recupero ( R) /
operazioni di trattamento meccanico dei Smaltimento ( D )
selezione/cernita rifiuti non specificati
altrimenti Caratterizzazione /
con recupero Classificazione / analisi per
Documenti richie-
(R12/R4) sti dal destinatario
recupero o smaltimento
Rifiuti prodotti da Registro di
Recupero (R)/ carico/scarico -
operazioni di .. .. .. (1) ……… (1) Smaltimento (D)..
Uguale sopra ANNUALE SI (*)
database
manutenzione informatizzato
(1): altri rifiuti, eventualmente anche pericolosi (qualificati volta per volta in funzione della loro tipologia e caratteristiche).
(*) I dati quantitativi relativi ai rifiuti prodotti dall’impianto saranno inseriti nel Report annuale.
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Tabella 1.1.5 – Controllo radiometrico
Frequenza
Reporting
Descrizione Rifiuti Codice CER UM autocontroll Fonte del dato
(*)
o
Tutti i codici
C.E.R. di rifiuti Ad ogni Registro SI
Tutti i rifiuti metallici ferrosi
metallici ferrosi µSv/h carico in controlli/database (in caso di
accettabili in impianto
accettabili in ingresso informatizzato anomalie)
impianto
Per la rilevazione della radioattività, l’impianto dispone di un portale fisso a due colonne, installato nell’area
di pesa, con il quale sono verificati tutti i carichi di rifiuti in ingresso (prima della loro accettazione); quando
attivo, il portale (mediante 2 rilevatori da 25 litri, uno per colonna) rileva in continuo i valori della radiazione
di fondo e li invia ad un sistema di gestione/controllo che calcola in automatico il valore medio e deviazione
standard.
In sede di conferimento, la procedura di controllo prevede l’effettuazione di una prima rilevazione del carico
in ingresso, che, nel caso evidenziasse un valore di irraggiamento superiore ai 0,50 Sv/h, verrà ripetuta almeno
altre due volte (di cui una di verso opposto alle altre).
Se l’esito degli ulteriori controlli fosse negativo (mancato superamento dei limiti previsti) si procederà
all’accettazione del carico; invece, se l’esito dovesse essere positivo (superamento dei limiti), si fa intervenire
il personale formato all’uso del monitore portatile, il quale si avvicinerà gradualmente all’autocarro carico e
non oltrepassando la distanza che determina un eventuale rateo di dose superiore a 2 microSv/ora, effettuerà
delle misurazioni manuali.
Se l’esito è negativo (falso allarme) procedere all’accettazione/uscita del carico;
Se l’esito è positivo procedere secondo le istruzioni riportate:
- Il personale designato e formato guida l’autista del mezzo nell’area destinata al temporaneo isolamento
del mezzo contenente il carico non conforme ed avverte immediatamente il Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione (RSPP) e la Direzione aziendale.
- La direzione aziendale contatta l’Esperto Qualificato ed effettua la comunicazione agli organi
competenti (Prefetto, ARPAV, Dipartimento di prevenzione ULSS, Vigili del Fuoco, Provincia) e alle
autorità di pubblica sicurezza (Questura e Sindaco), secondo quando previsto agli articoli 25 e 157 del
D.Lgs n. 230/95.
L’esperto qualificato, anche tramite misurazioni/controlli e caratterizzazione del materiale radioattivo, calcola
la dose cui sono stati eventualmente esposti i lavoratori dell’azienda. Il Prefetto adotta i provvedimenti
opportuni secondo quanto previsto all’art. 157 del D.Lgs 230/95.
L’allontanamento definitivo del materiale radioattivo contaminato avverrà nel rispetto della legislazione
vigente.
1.2 - Consumo risorse idriche
Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
Tipologia di Frequenza Fonte del
Punto misura Fase di utilizzo UM Reporting
approvvigionamento autocontrollo dato
igienico sanitario
pulizia piazzali esterni
rabbocco dell’acqua di lavaggio
della torre di abbattimento a Contatore/
Acquedotto contatore m3 semestrale
bollette
SI (annuale)
umido
manutenzione del verde
reintegro riserva idrica impianto
antincendio
abbattimento emissioni diffuse
Acque meteoriche da
/ pulizia piazzali esterni m3 / / si
vasca di laminazione
manutenzione del verde
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1.3 - Energia
Tabella 1.3.1 – Energia consumata
Punto Frequenza
Descrizione Tipologia Fase d’utilizzo UM Fonte del dato Reporting
misura autocontrollo
Energia elettrica MWh
Energia elettrica Contatore/
approvvigionata dalla Tutto l’impianto Contatore Annuale SI (annuale)
(1) bollette
rete TEP
(1): Consumo energetico complessivo per l’intera attività svolta nel sito
Tabella 1.3.2 – Energia prodotta NON APPLICABILE: L’impianto non è dotato di sistemi di produzione di
energia.
1.4 - Consumo combustibili
Tabella 1.4.1 – Combustibili
Frequenza
Tipologia Fase di utilizzo UM Fonte del dato Reporting
autocontrollo
Contatore/
Metano Riscaldamento m3 annuale Si (annuale)
bollette
Movimentazione Contatore/
Gasolio litri annuale Si (annuale)
materiali bollette
1.5 - Materie prime
Tabella 1.5.1 – Consumo di materie prime e ausiliari
Frequenza
Tipologia Fase di utilizzo Modalità di stoccaggio UM autocontroll Fonte del dato Reporting
o
Manutenzione
Fusti alloggiati su
Oli lubrificanti idraulici apparecchiature e
superficie pavimentata
Kg semestrale Documenti fiscali SI (annuale)
macchinari d’impianto
Riduzione delle emissioni
di NOx dei veicoli Contenitori alloggiati su
Additivo per mezzi aziendali equipaggiati con superficie pavimentata
Kg semestrale Documenti fiscali SI (annuale)
sistema SCR
Tabella 1.5.2 – Materiale che ha cessato la qualifica di rifiuto –
Frequenza
Descrizione Modalità stoccaggio UM Destinazione Fonte del dato Reporting
autocontrollo
Materiale che ha
Industria
cessato la qualifica di In cumuli e/o Database SI
t SEMESTRALE metallurgica
rifiuto di Ferro e container
(impianti fusori)
informatizzato; d.d.t. (annuale)
Acciaio
Materiale che ha
Industria
cessato la qualifica di In cumuli e/o Database SI
t SEMESTRALE metallurgica
rifiuto di Alluminio e container
(impianti fusori)
informatizzato; d.d.t. (annuale)
leghe di Alluminio
Materiale che ha
Industria
cessato la qualifica di In cumuli e/o Database SI
t SEMESTRALE metallurgica
rifiuto di Rame e leghe container
(impianti fusori)
informatizzato; d.d.t. (annuale)
di Rame
Tabella 1.5.3 – Caratterizzazione sul Materiale che ha cessato la qualifica di rifiuto
Frequenza Fonte
Descrizione MPS Norma tecnica di riferimento Parametro UM Reporting
autocontrollo del dato
Materiale che ha
controlli previsti dal Come da Registro
cessato la Regolamento Europeo n.
regolamento / regolamento controlli No
qualifica di rifiuto 333/2011
europeo 333/2011 333/2011 e R.d.P.
di Ferro e Acciaio
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Materiale che ha
cessato la
controlli previsti dal Come da Registro
qualifica di rifiuto Regolamento Europeo n.
regolamento / regolamento controlli No
di Alluminio e 333/2011
europeo 333/2011 333/2011 e R.d.P.
leghe di
Alluminio
Materiale che ha
cessato la controlli previsti dal Come da Registro
Regolamento Europeo n.
qualifica di rifiuto 715/2013
regolamento / regolamento controlli No
di Rame e leghe europeo 715/2013 715/2013 e R.d.P.
di Rame
1.6 – Matrice aria
Tabella 1.6.1 – Punti di emissione (emissioni convogliate)
Punto di Durata Durata Reporting
Provenienza Impianto di
emission emissione emissione
(impianto/reparto) abbattimento (*)
e giorni/anno ore/giorno
Linea di trattamento meccanico a
secco – Aspirazioni localizzate che
Camino presidiano i salti nastro, la camera Ciclone e torre di SI
220(1) 12(1)
A1 di triturazione del mulino a martelli lavaggio (annuale)
e la cuffia di aspirazione del
separatore inerziale (a zig-zag)
Linea di trattamento meccanico a
Camino secco – cappe aspiranti superiori Filtro a maniche SI
che presidiano il mulino di 220(1) 12(1)
A2 autopulente (annuale)
triturazione e la sua tramoggia di
carico
Camino Impianto separazione metalli SI
Filtro a maniche 220(1) 12(1)
A3 (annuale)
Camino SI
Aspirazioni da macchina aeraulica Ciclone 220(1) 12(1)
A4 (annuale)
(1) Dato indicativo, dipendente dalla quantità e qualità dei rifiuti recuperati annualmente.
(*) L’azienda specificherà a titolo puramente indicativo una stima delle eventuali variazioni significative rispetto ai dati
forniti in tabella.
Tabella 1.6.2 - Inquinanti monitorati
Impianto di
Processo Camino Parametro UM Frequenza Reporting
abbattimento
Linea di trattamento meccanico a secco –
Aspirazioni localizzate che presidiano i portata Nm3/h
salti nastro, la camera di triturazione del Camino Ciclone e torre di
annuale SI (annuale)
mulino a martelli e la cuffia di A1 lavaggio
aspirazione del separatore inerziale (a polveri mg/Nm3
zig-zag)
Linea di trattamento meccanico a secco –
cappe aspiranti superiori che presidiano il Camino Filtro a maniche portata Nm3/h
annuale SI (annuale)
mulino di triturazione e la sua tramoggia A2 autopulenti
di carico polveri mg/Nm3
portata Nm3/h
Camino Filtro a maniche
Impianto separazione metalli annuale SI (annuale)
A3 autopulenti
polveri mg/Nm3
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Tabella 1.6.3 – Emissioni diffuse
Attività Modalità Frequenza
RESPONSABILE
Prevenzione
controllo Fonte del dato autocontrollo
Reporting
Registro interno di
Movimentazione Cannone Nei giorni di
Visiva utilizzo NO
materiale nebulizzatore non utilizzo
macchinario/i
Passaggio mezzi sul Registro interno
Cartacea Nei giorni di
piazzale/risollevamento Spazzatrice mezzi entrata / NO
/informatica non utilizzo
polveri uscita
Tabella 1.6.4 – Parametri meteoclimatici
NON APPLICABILE: non viene previsto il monitoraggio dei parametri meteoclimatici.
1.7 – Emissioni in acqua
Tabella 1.7.1 – Scarichi idrici
Recapito
Durata
(fognatura, Frequenza Fonte
Punto di Trattamento emission Parametr U
Provenienza corpo idrico, autocontroll del Reporting
emissione preliminare e o M
sistema o dato
gg/anno
depurazione)
acque
meteoriche di
“prima pioggia”
Decantazione e
scolanti dalle
disoleazione
superfici
scoperte
pubblica
pavimentate Quantitati
fognatura Discontin Contato SI
SF1 acque vo acque mc Semestrale
(collettore acque uo re (annuale)
meteoriche di scaricato
nere)
“seconda
pioggia” Disoleazione e
scolanti dalle laminazione
superfici
scoperte
pavimentate
Tabella 1.7.2 - Inquinanti monitorati
Fonte
Punto di Frequenza Metodo di
Provenienza Parametro UM Metodiche Analitiche del Reporting
emissione autocontrollo campionamento
dato
pH -
Solidi sospesi totali mg/l
C.O.D. mg/l
Alluminio mg/l
Arsenico mg/l
Berillio mg/l
Dilavamento Boro mg/l
meteorico Cadmio mg/l
superfici Cromo totale mg/l
scoperte Cromo esavalente mg/l
pavimentate Ferro mg/l
ACQUE DI Mercurio mg/l 2 volte all’anno
“PRIMA Nichel mg/l per ogni campionamento
PIOGGIA” Piombo mg/l tipologia di medio composito
Metodiche :
acque nell’arco di 3 ore o
Rame mg/l APAT CNR IRSA, UNI EN ISO, SI
SF1 meteoriche fino ad R.d.P.
Stagno mg/l EPA (annuale)
(compatibilment esaurimento dello
Selenio mg/l scarico
Dilavamento e con il
Zinco mg/l verificarsi degli
meteorico
Solfuri mg/l eventi meteorici)
superfici
Solfati mg/l
scoperte
Cloruri mg/l
pavimentate
Fluoruri mg/l
ACQUE DI
Fosforo totale mg/l
“SECONDA
Ammoniaca mg/l
PIOGGIA”
Idrocarburi totali mg/l
Solventi clorurati mg/l
Tensioattivi non ionici mg/l
Tensioattivi anionici mg/l
Tensioattivi cationici mg/l
Tensioattivi totali mg/l Calcolo
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1.8 – Suolo e sottosuolo
Tabella 1.8.1 – Acque di falda
Punto di misura/piezo- Parametro/ UM Fonte del dato Frequenza Reporting
metro inquinante autocontrollo
Vedi prescrizione - Certificato analitico quinquennale SI
vedi prescrizione allegato 2
1.9 – Emissioni Rumore
Tabella 1.9.1 – Valutazione Impatto Acustico
Valu- Posizione Altezza del Ricettore Condizioni di Parametro Frequenza monito- Reporting Note
tazio- punto di mi- punto di mi- cui è riferita funzionamento valutato raggio(1) (*)
ne n. sura sura la misura degli impianti
Secondo valutazione impatto acustico (*) Triennale SI
(*) nel caso in cui le misure non siano presso il ricettore indicare l’algoritmo utilizzato per risalire dalla misura al livello
sonoro presso il ricettore.
(1) per il primo controllo dopo il rilascio del riesame di cui al presente provvedimento vedasi prescrizioni Allegato
2
2 - GESTIONE
2.1 – CONTROLLI E MANUTENZIONI
Tabella 2.1.1 - La tabella che segue riporta i principali interventi di controllo e manutenzione ordinaria previsti in
impianto.
Frequenza
Parte Modalità di
Tipologia di intervento/controllo intervento/con Reporting
dell’impianto registrazione
trollo
Abbattimento Verifica funzionalità parti meccaniche (motori/cinghie/ventole aspiratori) semestrale
emissioni - Ciclone Verifica torbidità acqua torre di lavaggio settimanale
e torre di lavaggio
camino n.1 Verifica stato di riempimento big-bag di raccolta delle frazioni fini
settimanale
separate dal ciclone
Abbattimento Verifica e manutenzione/sostituzione filtri Annuale Schede
emissioni - (filtro a interne e
maniche registro
Verifica e Controllo motori/cinghie/ventole aspiratori Semestrale
autopulente) controlli/
camino n.2 NO (*)
manutenzioni
Abbattimento Verifica e manutenzione/sostituzione filtri Annuale impianti di
emissioni - (filtro a trattamento
maniche arie
Verifica e Controllo motori/cinghie/ventole aspiratori Semestrale
autopulente)
camino n.3
Abbattimento emis- Verifica funzionalità parti meccaniche (motori/cinghie/ventole aspiratori) semestrale
sioni - (Ciclone) ca- Verifica stato di riempimento big-bag di raccolta delle frazioni fini
mino n.4 settimanale
separate dal ciclone
Pesa Taratura triennale Rapporto NO (*)
Portale di misura Rapporto NO (*)
Taratura interna annuale
della radioattività esperto
Controllo visivo assenza di intasamenti/ostruzioni nelle caditoie e nei
pozzetti della rete di raccolta e colletta mento acque meteoriche ed Trimestrale
eventuale loro pulizia Schede
interne e
Controllo livello olio ed eventuale espurgo dai comparti di raccolta delle registro
Trimestrale
vasche di disoleazione controlli/
Rete di captazione e Controllo livello olio ed eventuale espurgo dal comparto di raccolta del manutenzioni
sistemi di raccolta e disoleatore a coalescenza utilizzato per il trattamento delle acque di Trimestrale rete di
NO (*)
trattamento acque seconda pioggia captazione e
meteoriche Verifica funzionalità parti meccaniche (pompe, indicatori di livello, sistemi di
Semestrale raccolta e
temporizzatori, sensori) impianti prima e seconda pioggia
Lettura contatore di scarico Semestrale trattamento
acque
Controllo ed eventuale espurgo di sabbie/ fanghi e olii dalle meteoriche
vasche/pozzetti/pozzettoni di raccolta/decantazione e disoleazione Annuale
dedicate agli impianti di prima e seconda pioggia
Aree di stoccaggio Presenza, congruenza e integrità̀ della segnaletica apposta in settimanale Schede NO (*)
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Frequenza
Parte Modalità di
Tipologia di intervento/controllo intervento/con Reporting
dell’impianto registrazione
trollo
corrispondenza di ciascuna area di stoccaggio
interne e
Verifica quantitativi di rifiuti in stoccaggio e confronto con i dati del
mensile registro
Registro di carico/scarico
controlli aree
Esecuzione dei controlli e degli interventi di manutenzione ordinaria e di stoccaggio
mensile
straordinaria previsti
Verifica dello stato della pavimentazione interna ed esterna (assenza di
Annuale
Pavimentazioni crepe e/o fessure passanti)
Pulizia del piazzale esterno e delle pavimentazioni interne Mensile Registro
Ispezione visiva stato recinzione e cancelli di accesso con eventuale controlli,
Recinzione e Annuale verifiche e
ripristino
strutture edilizie interventi di
Verifica integrità strutture edilizie Annuale pulizia
NO (*)
Sistemi di pavimentazio
Verifica assenza di ostruzioni/intasamenti nei sistemi di captazione, ni e presidi,
captazione e Trimestrale
collettamento e raccolta dei colaticci delle pavimentazioni dei capannoni strutture
raccolta dei
colaticci dalle edilizie e
superfici recinzione
Verifica assenza di fanghi e/o liquidi nei pozzetti di raccolta Trimestrale
pavimentate dei
capannoni
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari
Gli eventuali interventi di manutenzione straordinaria saranno comunque registrati nei rispettivi manuali
3- INDICATORI DI PRESTAZIONE
Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance
Frequenza di
Indicatore e sua descrizione Denominazione U.M. Reporting
monitoraggio
t di rifiuti messi in riserva e avviati a recupero
Percentuale di rifiuti messi in
presso altri impianti (1) /t di rifiuti accettati in riserva e conferiti ad altri impianti
% annuale SI
impianto (x 100)
t di M.P.S. prodotte (2) / t di rifiuti avviati a Percentuale di M.P.S. prodotte da
% annuale SI
trattamento (R4) in impianto (x 100) operazioni di trattamento
t di rifiuti prodotti con i trattamenti effettuati in
Produzione specifica di rifiuti da
impianto (3) / t di rifiuti avviati a trattamento in operazioni di trattamento (in %)
% annuale SI
impianto (x 100)
Consumo idrico specifico
Consumo idrico (4) / t di rifiuti accettati in impianto complessivo
m3/t annuale SI
Consumo idrico / t di rifiuti avviati a trattamento in Consumo idrico specifico da
m3/t annuale SI
impianto operazioni di trattamento
t di polveri emesse in atmosfera (5) / t di rifiuti Fattore di emissione specifico
t/t annuale SI
accettati in impianto complessivo
t di polveri emesse in atmosfera / t di rifiuti avviati a Fattore di emissione specifico da
t/t annuale SI
trattamento in impianto attività di trattamento
MWh elettrici consumati (6) / t di rifiuti avviati a Efficienza elettrica specifica delle
MWh/t annuale SI
trattamento in impianto attività di trattamento
(1) da tabella 1.1.1.
(2) somma delle t di EoW. prodotte riportate in tabella 1.5.2.
(3) somma delle t di rifiuti complessivamente prodotte in impianto riportate in tabella 1.1.3
(4) volume annuo di acqua prelevato da acquedotto riportato in tabella 1.2.1.
(5) quantitativo di polveri emesse calcolato in base ai flussi di massa orari da analisi ai camini (rif. tabella 1.6.2) e alla durata delle emissioni
(h/giorno x giorni/anno rif. tabella 1.6.1.).
(6) consumo di energia elettrica annuo totale dell’impianto (da tabella 1.3.1)
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SCHEDA PRODUTTORE RIFIUTO
Ragione Sociale: _______________________________________________
Via:________________________________________________N°________
Comune:____________________________________________Prov.______
Tel.:_____________________________
C.F._________________________ P.IVA ______________________
e-mail:
_____________________________________________________________
PRODUTTORE/
DETENTORE Attività svolta:_________________________________________________
Legale Rappresentante:
_____________________________________________________________
Delegato alla gestione rifiuti (eventuale):
_____________________________________________________________
Persona di riferimento:
_____________________________________________________________
SEDE PRODUTTIVA DI
ORIGINE DEL RIFIUTO Via:________________________________________________ N°_______
( Se persa dalla Sede Comune: ___________________________________________ Prov. _____
Legale )
INTERMEDIARIO
DATI RELATIVI AL RIFIUTO PRODOTTO
CODICE
C.E.R./Descrizione
DESCRIZIONE
QUALITATIVA DEL
RIFIUTO
PROCESSO CHE
ORIGINA IL RIFIUTO
MATERIE PRIME
IMPIEGATE NEL
PROCESSO
PRODUTTIVO
PRODUZIONE □ Rifiuto prodotto regolarmente □ Rifiuto prodotto occasionalmente
ANALISI ALLEGATE □ SI □ NO Rapporto di prova n. del
MODALITÀ DI
TRASPORTO DEL □ Motrice □ Bilico □ Furgone
RIFIUTO
VALIDITA’ UN ANNO DALLA DATA SOTTORIPORTATA
Luogo e data ______________________
firma
_________________________________
Generation 3.0 Srl - Autorizzazione Integrata Ambientale -Riesame- Allegato 3 -Piano di Monitoraggio e Controllo
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SCHEDA RIFIUTO DICHIARAZIONE
Il Sottoscritto _______________________, in qualità di legale rappresentante o delegato alla gestione rifiuti
della ditta_______________________ (PRODUTTORE/DETENTORE)
Dichiara
(ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R. n. 445 del 28/12/2000)
che il codice EER è stato correttamente attribuito al rifiuto (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i art. 184, c. 5);
che il rifiuto è CLASSIFICATO SPECIALE NON PERICOLOSO;
l’assenza di rifiuti liquidi, gocciolanti e/o che rilasciano polveri;
l’assenza di odori anomali (pungenti e fastidiosi);
che le sostanze pericolose sono assenti o hanno concentrazioni sotto ai limiti consentiti;
l’assenza di fusti e contenitori non completamente svuotati e non puliti;
l’assenza di fusti e contenitori che abbiano etichette di pericolo;
che non è etichettato con etichettatura di pericolo
che corrisponde a quanto riportato nella presente scheda e
che le informazioni fornite sono veritiere e reali.
Si impegna inoltre a fornire eventuali aggiornamenti in caso di variazione del ciclo produttivo.
VALIDITA’ UN ANNO DALLA DATA SOTTORIPORTATA
Luogo e data ______________________
firma
_________________________________
Generation 3.0 Srl - Autorizzazione Integrata Ambientale -Riesame- Allegato 3 -Piano di Monitoraggio e Controllo
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PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale: Palazzo Godi – Nievo, Contrà Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
Autorizzazione Integrata Ambientale n. 6/2022
ALLEGATO 4
Il presente allegato, definito come “Allegato 4 ” e costituente parte integrante e sostanziale dell’auto-
rizzazione Integrata Ambientale n.6/2022 riporta l’”Elenco dei rifiuti accettabili in impianto, la de-
scrizione secondo catalogo europeo con eventuali note, le operazioni a cui possono essere sotto-
posti e i materiali in uscita” .
Codice Descrizione
Operazioni Note CODIFICA E GESTIONE DEL
C.E.R. (eventuale)
MATERIALE IN USCITA
Scaglie di laminazione
R13 Messa in riserva
(CER 10 02 10)
Scaglie di laminazione
Messa in riserva con rifiuti aventi lo
(CER 10 02 10)
stesso codice selezione per
(raggruppamento di rifiuti aventi il
eliminazione impurezze e riduzione
medesimo CER in ingresso)
volumetrica
Metalli ferrosi
R13/R12
Messa in riserva con rifiuti della (C.E.R. 19.12.02)
medesima tipologia (3.1 - D.M 5.2.98 (raggruppamento di rifiuti affini ma
10 02 10 e s.m.i.) e selezione per eliminazione aventi differenti CER in ingresso)
Scaglie di \\\ impurezze e riduzione volumetrica
laminazione Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(CER 19 12 XX)
Messa in riserva con rifiuti della
Materiale che ha cessato la qualifica
medesima tipologia (3.1 - D.M 5.2.98
di rifiuto conforme a Reg. UE
e s.m.i.) e selezione per eliminazione
333/2011 (Ferro e Acciaio)
impurezze e riduzione volumetrica
R13/R12/R4
Recupero attraverso fasi interconnesse
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
di macinazione, selezione, vagliatura
(CER 19 12 XX)
(R4)
Limatura e trucioli di materiali ferrosi
R13 Messa in riserva
(CER 12 01 01)
Limatura e trucioli di materiali ferrosi
Messa in riserva con rifiuti aventi lo (CER 12 01 01)
stesso codice selezione per (raggruppamento di rifiuti aventi il
eliminazione impurezze e riduzione medesimo CER in ingresso)
volumetrica
Metalli ferrosi
R13/R12
(C.E.R. 19 12 02)
Messa in riserva con rifiuti della
(raggruppamento di rifiuti affini ma
12 01 01 medesima tipologia (3.1 - D.M 5.2.98 e
aventi differenti CER in ingresso)
\\\ s.m.i.) e selezione per eliminazione
Limatura e
trucioli di impurezze e riduzione volumetrica Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
materiali ferrosi (CER 19 12 XX)
Messa in riserva con rifiuti della
medesima tipologia (3.1 - D.M 5.2.98 Materiale che ha cessato la qualifica
e s.m.i.) e selezione per eliminazione di rifiuto conforme a Reg. UE
impurezze e riduzione volumetrica 333/2011 (Ferro e Acciaio)
R13/R12/R4
Recupero attraverso fasi interconnesse Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
di macinazione, selezione, vagliatura (CER 19 12 XX)
(R4)
Generation 3.0 Srl - Autorizzazione Integrata Ambientale -Riesame – Allegato 4
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Codice Descrizione
Operazioni Note CODIFICA E GESTIONE DEL
C.E.R. (eventuale)
MATERIALE IN USCITA
Polveri e particolato di materiali ferrosi
R13 Messa in riserva
(CER 12 01 02)
Polveri e particolato di materiali ferrosi
(CER 12 01 02)
Messa in riserva con rifiuti aventi lo (raggruppamento di rifiuti aventi il
stesso codice selezione per
medesimo CER in ingresso)
eliminazione impurezze e riduzione
volumetrica Metalli ferrosi
R13/R12 (C.E.R. 19.12.02)
Messa in riserva con rifiuti della (raggruppamento di rifiuti affini ma
medesima tipologia (3.1 - D.M 5.2.98 e aventi differenti CER in ingresso)
12 01 02 Polveri s.m.i.) e selezione per eliminazione
e particolato di \\\ Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
impurezze e riduzione volumetrica
materiali ferrosi (CER 19 12 XX)
Messa in riserva con rifiuti della
medesima tipologia (3.1 - D.M 5.2.98 Materiale che ha cessato la qualifica
e s.m.i.) e selezione per eliminazione di rifiuto conforme a Reg. UE
impurezze e riduzione volumetrica. 333/2011 (Ferro e Acciaio)
R13/R12/R4
Recupero attraverso fasi interconnesse Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
di macinazione, selezione, vagliatura (CER 19 12 XX)
(R4)
Limatura e trucioli di materiali non
R13 Messa in riserva ferrosi
(CER 12 01 03)
Limatura e trucioli di materiali non
ferrosi
Messa in riserva con rifiuti aventi lo (CER 12 01 03)
stesso codice selezione per (raggruppamento di rifiuti aventi il
eliminazione impurezze e riduzione medesimo CER in ingresso)
volumetrica
R13/R12 Metalli non ferrosi
Messa in riserva con rifiuti della (C.E.R. 19.12.03)
12 01 03 medesima tipologia (3.2 - D.M 5.2.98 (raggruppamento di rifiuti affini ma
Limatura e e s.m.i.) e selezione per eliminazione aventi differenti CER in ingresso)
trucioli di \\\
impurezze e riduzione volumetrica
materiali non Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
ferrosi (CER 19 12 XX)
Materiale che ha cessato la qualifica
Messa in riserva con rifiuti della
di rifiuto conforme a Reg. UE
medesima tipologia (3.2 - D.M 5.2.98 333/2011 (Alluminio)
e s.m.i.) e selezione per eliminazione
impurezze e riduzione volumetrica. Materiale che ha cessato la qualifica
R13/R12/R4
di rifiuto conforme a Reg. UE
Recupero attraverso fasi interconnesse 715/2013 (rame e leghe di rame)
di macinazione, selezione, vagliatura
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(R4)
(CER 19 12 XX)
12 01 04 \\\ Polveri e particolato di materiali non
Polveri e R13 Messa in riserva ferrosi
particolato di (CER 12 01 04)
materiali non
ferrosi R13/R12 Messa in riserva con rifiuti aventi lo Polveri e particolato di materiali non
stesso codice selezione per ferrosi
eliminazione impurezze e riduzione (CER 12 01 04))
volumetrica (raggruppamento di rifiuti aventi il
medesimo CER in ingresso)
Messa in riserva con rifiuti della
medesima tipologia (3.2 D.M 5.2.98 e Metalli non ferrosi
s.m.i.) e selezione per eliminazione (C.E.R. 19.12.03)
(raggruppamento di rifiuti affini ma
impurezze e riduzione volumetrica
aventi differenti CER in ingresso)
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(CER 19 12 XX)
Generation 3.0 Srl - Autorizzazione Integrata Ambientale -Riesame – Allegato 4
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Codice Descrizione
Operazioni Note CODIFICA E GESTIONE DEL
C.E.R. (eventuale)
MATERIALE IN USCITA
Materiale che ha cessato la qualifica
Messa in riserva con rifiuti della di rifiuto conforme a Reg. UE
medesima tipologia (3.2 - D.M 5.2.98
333/2011 (Alluminio)
e s.m.i.) e selezione per eliminazione
impurezze e riduzione volumetrica Materiale che ha cessato la qualifica
R13/R12/R4
di rifiuto conforme a Reg. UE
Recupero attraverso fasi interconnesse 715/2013 (rame e leghe di rame)
di macinazione, selezione, vagliatura
(R4) Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(CER 19 12 XX)
Rifiuti non specificati altrimenti
R13 Messa in riserva
(CER 12 01 99)
Limatura e trucioli di materiali plastici
(CER 12 01 99)
Messa in riserva con rifiuti aventi lo (raggruppamento di rifiuti aventi il
stesso codice selezione per medesimo CER in ingresso)
eliminazione impurezze e riduzione
volumetrica Metalli ferrosi
(CER 19 12 02)
R13/R12 Metalli non ferrosi
Messa in riserva con rifiuti della
medesima tipologia (3.1 / 3.2 D.M (C.E.R. 19 12 03)
Sfridi di lamierino di (raggruppamento di rifiuti affini ma
12 01 99 5.2.98 e s.m.i.) e selezione per
metalli ferrosi e non aventi differenti CER in ingresso)
Rifiuti non eliminazione impurezze e riduzione
ferrosi residuati da attività
specificati volumetrica
di tranciatura, taglio e Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
altrimenti
carpenteria (CER 19 12 XX)
Materiale che ha cessato la qualifica
Messa in riserva con rifiuti della
di rifiuto conforme a Reg. UE
medesima tipologia (3.1 / 3.2 D.M 333/2011 (Ferro, Acciaio e
5.2.98 e s.m.i.) e selezione per Alluminio)
eliminazione impurezze e riduzione
R13/R12/R4 volumetrica Materiale che ha cessato la qualifica
di rifiuto conforme a Reg. UE
Recupero attraverso fasi interconnesse 715/2013 (rame e leghe di rame)
di macinazione, selezione, vagliatura
(R4) Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(CER 19 12 XX)
Imballaggi in metallo
R13 Messa in riserva
(CER 15 01 04)
Imballaggi in metallo
(CER 15 01 04)
Messa in riserva con rifiuti aventi lo (raggruppamento di rifiuti aventi il
stesso codice selezione per medesimo CER in ingresso)
eliminazione impurezze e riduzione
volumetrica Metalli ferrosi
(CER 19 12 02)
R13/R12
Messa in riserva con rifiuti della Metalli non ferrosi
medesima tipologia (3.1 / 3.2 D.M (C.E.R. 19 12 03)
5.2.98 e s.m.i.) e selezione per (raggruppamento di rifiuti affini ma
15 01 04
eliminazione impurezze e riduzione aventi differenti CER in ingresso)
Imballaggi \\\
volumetrica
metallici
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(CER 19 12 XX)
Materiale che ha cessato la qualifica
Messa in riserva con rifiuti della di rifiuto conforme a Reg. UE
medesima tipologia (3.1 / 3.2 D.M
333/2011 (Ferro, Acciaio e
5.2.98 e s.m.i.) e selezione per Alluminio)
eliminazione impurezze e riduzione
R13/R12/R4 volumetrica Materiale che ha cessato la qualifica
di rifiuto conforme a Reg. UE
Recupero attraverso fasi interconnesse 715/2013 (rame e leghe di rame)
di macinazione, selezione, vagliatura
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(R4)
(CER 19 12 XX)
Generation 3.0 Srl - Autorizzazione Integrata Ambientale -Riesame – Allegato 4
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Codice Descrizione
Operazioni Note CODIFICA E GESTIONE DEL
C.E.R. (eventuale)
MATERIALE IN USCITA
Veicoli fuori uso, non contenenti liquidi
R13 Messa in riserva né altri componenti pericolosi
(CER 16 01 06)
Imballaggi in metallo
(CER 15 01 04)
Messa in riserva con rifiuti aventi lo (raggruppamento di rifiuti aventi il
stesso codice selezione per medesimo CER in ingresso)
Veicoli fuori uso, anche eliminazione impurezze e riduzione
volumetrica Metalli ferrosi
pressati in balle, ai quali
(CER 19 12 02)
siano stati rimossi: R13/R12
Messa in riserva con rifiuti della Metalli non ferrosi
motore, cambio,
16 01 06 medesima tipologia (5.1 - 5.2 D.M (C.E.R. 19 12 03)
trasmissione, differenziale,
Veicoli fuori 5.2.98 e s.m.i.) e selezione per (raggruppamento di rifiuti affini ma
dispositivo idroguida e
uso, non eliminazione impurezze e riduzione aventi differenti CER in ingresso)
frenante, ammortizzatori,
contenenti volumetrica
radiatore, centraline
liquidi né altri Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
elettroniche, paraurti,
componenti (CER 19 12 XX)
serbatoio carburante e altri
pericolosi
contenitori per liquidi in Materiale che ha cessato la qualifica
plastica, vetri, pneumatici Messa in riserva con rifiuti della di rifiuto conforme a Reg. UE
compreso quello di scorta medesima tipologia (5.1 - 5.2 D.M 333/2011 (Ferro, Acciaio e
e tutti gli air bag 5.2.98 e s.m.i.) e selezione per Alluminio)
eliminazione impurezze e riduzione
Materiale che ha cessato la qualifica
R13/R12/R4 volumetrica
di rifiuto conforme a Reg. UE
715/2013 (rame e leghe di rame)
Recupero attraverso fasi interconnesse
di macinazione, selezione, vagliatura Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(R4) (CER 19 12 XX)
Pastiglie per freni perse da quelle di
R13 Messa in riserva cui alla voce 16 01 11*
(CER 16 01 12)
Pastiglie per freni perse da quelle di
cui alla voce 16 01 11*
Messa in riserva con rifiuti aventi lo (CER 16 01 12)
stesso codice selezione per (raggruppamento di rifiuti aventi il
eliminazione impurezze e riduzione medesimo CER in ingresso)
16 01 12 volumetrica Metalli ferrosi
R13/R12
Pastiglie per (CER 19 12 02)
freni perse da Messa in riserva con rifiuti di tipologie (raggruppamento di rifiuti affini ma
quelle di cui simili selezione per eliminazione aventi differenti CER in ingresso)
\\\
alla voce 16 01 impurezze e riduzione volumetrica
11* (previa Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
verifica di non (CER 19 12 XX)
pericolosità)
Messa in riserva con rifiuti di tipologie Materiale che ha cessato la qualifica
simili e selezione per eliminazione di rifiuto conforme a Reg. UE
impurezze e riduzione volumetrica 333/2011 (Ferro, Acciaio)
R13/R12/R4
Recupero attraverso fasi interconnesse Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
di macinazione, selezione, vagliatura (CER 19 12 XX)
(R4)
16 01 17 \\\ Metalli ferrosi
R13 Messa in riserva
Metalli ferrosi (CER 16 01 17)
R13/R12 Messa in riserva con rifiuti aventi lo Metalli ferrosi
stesso codice selezione per (CER 16 01 17)
eliminazione impurezze e riduzione (raggruppamento di rifiuti aventi il
volumetrica medesimo CER in ingresso)
Metalli ferrosi
Messa in riserva con rifiuti della
medesima tipologia (3.1 - D.M 5.2.98 e (CER 19 12 02)
s.m.i.) e selezione per eliminazione (raggruppamento di rifiuti affini ma
aventi differenti CER in ingresso)
impurezze e riduzione volumetrica
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(CER 19 12 XX)
Generation 3.0 Srl - Autorizzazione Integrata Ambientale -Riesame – Allegato 4
Protocollo p_vi/aooprovi GE/2022/0049965 del 12/12/2022 - Pag. 44 di 48
Codice Descrizione
Operazioni Note CODIFICA E GESTIONE DEL
C.E.R. (eventuale)
MATERIALE IN USCITA
R13/R12/R4 Messa in riserva con rifiuti della Materiale che ha cessato la qualifica
medesima tipologia (3.1 - D.M 5.2.98 di rifiuto conforme a Reg. UE
e s.m.i.) e selezione per eliminazione 333/2011 (Ferro, Acciaio)
impurezze e riduzione volumetrica
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
Recupero attraverso fasi interconnesse (CER 19 12 XX)
di macinazione, selezione, vagliatura
(R4)
Metalli non ferrosi
R13 Messa in riserva
(CER 16 01 18)
Metalli non ferrosi
Messa in riserva con rifiuti aventi lo (CER 16 01 18)
stesso codice selezione per (raggruppamento di rifiuti aventi il
eliminazione impurezze e riduzione medesimo CER in ingresso)
volumetrica
Metalli non ferrosi
R13/R12
(C.E.R. 19 12 03)
Messa in riserva con rifiuti della
(raggruppamento di rifiuti affini ma
medesima tipologia (3.2 - D.M 5.2.98 e
16 01 18 aventi differenti CER in ingresso)
s.m.i.) e selezione per eliminazione
Metalli non \\\ impurezze e riduzione volumetrica Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
ferrosi
(CER 19 12 XX)
Materiale che ha cessato la qualifica
Messa in riserva con rifiuti della di rifiuto conforme a Reg. UE
medesima tipologia (3.2 - D.M 5.2.98
333/2011 (Alluminio)
e s.m.i.) e selezione per eliminazione
impurezze e riduzione volumetrica Materiale che ha cessato la qualifica
R13/R12/R4
di rifiuto conforme a Reg. UE
Recupero attraverso fasi interconnesse 715/2013 (rame e leghe di rame)
di macinazione, selezione, vagliatura
(R4) Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(CER 19 12 XX)
Componenti non specificati altrimenti
R13 Messa in riserva
(CER 16 01 22)
Componenti non specificati altrimenti
(CER 16 01 22)
Messa in riserva con rifiuti aventi lo (raggruppamento di rifiuti aventi il
stesso codice selezione per medesimo CER in ingresso)
eliminazione impurezze e riduzione
volumetrica Metalli ferrosi
(CER 19 12 02)
R13/R12 Metalli non ferrosi
Messa in riserva con rifiuti della
16 01 22 medesima tipologia (5.1 – 5.2 D.M (C.E.R. 19 12 03)
Componenti 5.2.98 e s.m.i.) e selezione per (raggruppamento di rifiuti affini ma
non specificati eliminazione impurezze e riduzione aventi differenti CER in ingresso)
altrimenti: parti \\\ volumetrica
meccaniche di Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
autoveicoli (CER 19 12 XX)
demoliti
Materiale che ha cessato la qualifica
Messa in riserva con rifiuti della di rifiuto conforme a Reg. UE
medesima tipologia (5.1 – 5.2 D.M 333/2011 (Ferro, Acciaio e
5.2.98 e s.m.i.) e selezione per Alluminio)
eliminazione impurezze e riduzione
Materiale che ha cessato la qualifica
R13/R12/R4 volumetrica
di rifiuto conforme a Reg. UE
715/2013 (rame e leghe di rame)
Recupero attraverso fasi interconnesse
di macinazione, selezione, vagliatura Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(R4) (CER 19 12 XX)
Generation 3.0 Srl - Autorizzazione Integrata Ambientale -Riesame – Allegato 4
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Codice Descrizione
Operazioni Note CODIFICA E GESTIONE DEL
C.E.R. (eventuale)
MATERIALE IN USCITA
Rame, bronzo, ottone
R13 Messa in riserva
(CER 17 04 01)
Rame, bronzo, ottone
Messa in riserva con rifiuti aventi lo (CER 17 04 01)
stesso codice selezione per (raggruppamento di rifiuti aventi il
eliminazione impurezze e riduzione medesimo CER in ingresso)
volumetrica Metalli non ferrosi
R13/R12 (C.E.R. 19 12 03)
Messa in riserva con rifiuti della (raggruppamento di rifiuti affini ma
17 04 01 medesima tipologia (3.2- D.M 5.2.98 e aventi differenti CER in ingresso)
Rame, bronzo, \\\\\ s.m.i.) e selezione per eliminazione
ottone impurezze e riduzione volumetrica Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(CER 19 12 XX)
Messa in riserva con rifiuti della
Materiale che ha cessato la qualifica
medesima tipologia (3.2 - D.M 5.2.98
di rifiuto conforme a Reg. UE
e s.m.i.) e selezione per eliminazione
715/2013 (rame e leghe di rame)
R13/R12/R4 impurezze e riduzione volumetrica
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
Recupero attraverso fasi interconnesse (CER 19 12 XX)
di macinazione, selezione, vagliatura
Alluminio
R13 Messa in riserva
(CER 17 04 02)
Alluminio
Messa in riserva con rifiuti aventi lo (CER 17 04 02)
stesso codice selezione per (raggruppamento di rifiuti aventi il
eliminazione impurezze e riduzione medesimo CER in ingresso)
volumetrica Metalli non ferrosi
R13/R12 (C.E.R. 19 12 03)
Messa in riserva con rifiuti della (raggruppamento di rifiuti affini ma
medesima tipologia (3.2 - D.M 5.2.98 e aventi differenti CER in ingresso)
17 04 02 s.m.i.) e selezione per eliminazione
\\\
Alluminio impurezze e riduzione volumetrica Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(CER 19 12 XX)
Messa in riserva con rifiuti della Materiale che ha cessato la qualifica
medesima tipologia (3.2 - D.M 5.2.98 di rifiuto conforme a Reg. UE
e s.m.i.) e selezione per eliminazione 333/2011 (Alluminio)
R13/R12/R4 impurezze e riduzione volumetrica
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
Recupero attraverso fasi interconnesse (CER 19 12 XX)
di macinazione, selezione, vagliatura
17 04 05 \\\ Ferro e acciaio
R13 Messa in riserva
Ferro e acciaio (CER 17 04 05)
R13/R12 Messa in riserva con rifiuti aventi lo Ferro e acciaio
stesso codice selezione per (CER 17 04 05)
eliminazione impurezze e riduzione (raggruppamento di rifiuti aventi il
volumetrica medesimo CER in ingresso)
Messa in riserva con rifiuti della Metalli ferrosi
medesima tipologia (3.1 - D.M 5.2.98 e (C.E.R. 19 12 02)
(raggruppamento di rifiuti affini ma
s.m.i.) e selezione per eliminazione
impurezze e riduzione volumetrica aventi differenti CER in ingresso)
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(CER 19 12 XX)
Generation 3.0 Srl - Autorizzazione Integrata Ambientale -Riesame – Allegato 4
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Codice Descrizione
Operazioni Note CODIFICA E GESTIONE DEL
C.E.R. (eventuale)
MATERIALE IN USCITA
Messa in riserva con rifiuti della
medesima tipologia (3.1 - D.M 5.2.98 Materiale che ha cessato la qualifica
e s.m.i.) e selezione per eliminazione di rifiuto conforme a Reg. UE
impurezze e riduzione volumetrica 333/2011 (Ferro e Acciaio)
R13/R12/R4
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
Recupero attraverso fasi interconnesse (CER 19 12 XX)
di macinazione, selezione, vagliatura
(R4)
Metalli Misti
R13 Messa in riserva
(CER 17 04 07)
Metalli Misti
(CER 17 04 07)
Messa in riserva con rifiuti aventi lo (raggruppamento di rifiuti aventi il
stesso codice selezione per medesimo CER in ingresso)
eliminazione impurezze e riduzione
Metalli ferrosi
volumetrica
(C.E.R. 19 12 02)
R13/R12
Messa in riserva con rifiuti della Metalli non ferrosi
medesima tipologia (3.1-3.2 D.M (C.E.R. 19 12 03)
5.2.98 e s.m.i.) e selezione per (raggruppamento di rifiuti affini ma
17 04 07 eliminazione impurezze e riduzione aventi differenti CER in ingresso)
\\\
Metalli Misti volumetrica
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(CER 19 12 XX)
Materiale che ha cessato la qualifica
Messa in riserva con rifiuti della di rifiuto conforme a Reg. UE
medesima tipologia (3.1-3.2 D.M 333/2011 (Ferro, Acciaio e
5.2.98 e s.m.i.) e selezione per Alluminio)
eliminazione impurezze e riduzione
Materiale che ha cessato la qualifica
R13/R12/R4 volumetrica
di rifiuto conforme a Reg. UE
715/2013 (rame e leghe di rame)
Recupero attraverso fasi interconnesse
di macinazione, selezione, vagliatura Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(R4) (CER 19 12 XX)
Cavi, persi da quelli di cui alla voce
R13 Messa in riserva
17 04 10* (CER 17 04 11)
Cavi, persi da quelli di cui alla voce
Messa in riserva con rifiuti aventi lo 17 04 10*
stesso codice selezione per (CER 17 04 11)
eliminazione impurezze e riduzione (raggruppamento di rifiuti aventi il
volumetrica medesimo CER in ingresso)
17 04 11 R13/R12 Metalli non ferrosi
Messa in riserva con rifiuti della (C.E.R. 19 12 03)
Cavi, persi da medesima tipologia (3.2 D.M 5.2.98 e
quelli di cui (raggruppamento di rifiuti affini ma
s.m.i.) e selezione per eliminazione aventi differenti CER in ingresso)
alla voce 17 04 \\\ impurezze e riduzione volumetrica
10* (previa
verifica di non Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
pericolosità) (CER 19 12 XX)
Messa in riserva con rifiuti della
medesima tipologia (3.2 D.M 5.2.98 e Materiale che ha cessato la qualifica
s.m.i.) e selezione per eliminazione di rifiuto conforme a Reg. UE
impurezze e riduzione volumetrica 715/2013 (rame e leghe di rame)
R13/R12/R4
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
Recupero attraverso fasi interconnesse
di macinazione, selezione, vagliatura (CER 19 12 XX)
(R4)
Generation 3.0 Srl - Autorizzazione Integrata Ambientale -Riesame – Allegato 4
Protocollo p_vi/aooprovi GE/2022/0049965 del 12/12/2022 - Pag. 47 di 48
Codice Descrizione
Operazioni Note CODIFICA E GESTIONE DEL
C.E.R. (eventuale)
MATERIALE IN USCITA
Metalli ferrosi estratti da ceneri pesanti
R13 Messa in riserva
(CER 19 01 02)
Metalli ferrosi estratti da ceneri pesanti
Messa in riserva con rifiuti aventi lo (CER 19 01 02)
stesso codice selezione per (raggruppamento di rifiuti aventi il
eliminazione impurezze e riduzione medesimo CER in ingresso)
volumetrica Metalli ferrosi
R13/R12 (C.E.R. 19 12 02)
Messa in riserva con rifiuti della (raggruppamento di rifiuti affini ma
19 01 02 medesima tipologia (3.1 D.M 5.2.98 e aventi differenti CER in ingresso)
Metalli ferrosi s.m.i.) e selezione per eliminazione
\\\
estratti da impurezze e riduzione volumetrica Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
ceneri pesanti
(CER 19 12 XX)
Messa in riserva con rifiuti della
medesima tipologia (3.1 D.M 5.2.98 e Materiale che ha cessato la qualifica
s.m.i.) e selezione per eliminazione di rifiuto conforme a Reg. UE
impurezze e riduzione volumetrica 333/2011 (Ferro, Acciaio)
R13/R12/R4
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
Recupero attraverso fasi interconnesse (CER 19 12 XX)
di macinazione, selezione, vagliatura
(R4)
Metalli ferrosi
R13 Messa in riserva
(CER 19 12 02)
Metalli ferrosi
(CER 19 12 02)
Messa in riserva con rifiuti della
(raggruppamento di rifiuti aventi il
medesima tipologia (3.1 D.M 5.2.98 e
R13/R12 medesimo CER in ingresso)
s.m.i.) e selezione per eliminazione
impurezze e riduzione volumetrica
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
19 12 02
\\\ (CER 19 12 XX)
Metalli ferrosi
Messa in riserva con rifiuti della
medesima tipologia (3.1 D.M 5.2.98 e Materiale che ha cessato la qualifica
s.m.i.) e selezione per eliminazione di rifiuto conforme a Reg. UE
impurezze e riduzione volumetrica 333/2011 (Ferro, Acciaio)
R13/R12/R4
Recupero attraverso fasi interconnesse Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
di macinazione, selezione, vagliatura (CER 19 12 XX)
(R4)
Metalli non ferrosi
R13 Messa in riserva
(CER 19 12 03)
Metalli non ferrosi
(CER 19 12 03)
Messa in riserva con rifiuti della
(raggruppamento di rifiuti aventi il
medesima tipologia (3.2 D.M 5.2.98 e
R13/R12 medesimo CER in ingresso
s.m.i.) e selezione per eliminazione
impurezze e riduzione volumetrica
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
19 12 03 (CER 19 12 XX)
Metalli non \\\
ferrosi Materiale che ha cessato la qualifica
Messa in riserva con rifiuti della di rifiuto conforme a Reg. UE
medesima tipologia (3.2 D.M 5.2.98 e 333/2011 (Alluminio)
s.m.i.) e selezione per eliminazione
impurezze e riduzione volumetrica Materiale che ha cessato la qualifica
R13/R12/R4 di rifiuto conforme a Reg. UE
Recupero attraverso fasi interconnesse 715/2013 (rame e leghe di rame)
di macinazione, selezione, vagliatura
(R4) Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(CER 19 12 XX)
Generation 3.0 Srl - Autorizzazione Integrata Ambientale -Riesame – Allegato 4
Protocollo p_vi/aooprovi GE/2022/0049965 del 12/12/2022 - Pag. 48 di 48
Codice Descrizione
Operazioni Note CODIFICA E GESTIONE DEL
C.E.R. (eventuale)
MATERIALE IN USCITA
Metallo
R13 Messa in riserva
(CER 20 01 40)
Metallo
(CER 20 01 40)
Messa in riserva con rifiuti aventi lo Raggruppamento di rifiuti aventi il
stesso codice selezione per medesimo CER in ingresso
eliminazione impurezze e riduzione
Metalli ferrosi
volumetrica
(C.E.R. 19 12 02)
R13/R12
Messa in riserva con rifiuti della Metalli non ferrosi
medesima tipologia (3.1 – 3.2 D.M (C.E.R. 19 12 03)
5.2.98 e s.m.i.) e selezione per (raggruppamento di rifiuti affini ma
eliminazione impurezze e riduzione aventi differenti CER in ingresso)
20 01 40 volumetrica
\\\
Metallo Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(CER 19 12 XX)
Materiale che ha cessato la qualifica
di rifiuto conforme a Reg. UE
Messa in riserva con rifiuti della 333/2011 (Ferro, Acciaio e
medesima tipologia (ex. D.M 5.2.98 e Alluminio)
s.m.i.) e selezione per eliminazione
impurezze e riduzione volumetrica Materiale che ha cessato la qualifica
R13/R12/R4
di rifiuto conforme a Reg. UE
Recupero attraverso fasi interconnesse 715/2013 (rame e leghe di rame)
di macinazione, selezione, vagliatura
(R4) Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(CER 19 12 XX)
Con l’indicazione “Altri rifiuti – CER 19.12.XX” si intendono i rifiuti residui prodotti dalle operazioni di
trattamento meccanico di rifiuti in ingresso all’impianto in oggetto, da destinare a recupero o a smaltimento.
Qualora non sia possibile inpiduare un codice C.E.R. ricompreso all’interno delle voci 19.12.xx, potrà essere
attribuito un codice C.E.R. perso, ritenuto più appropriato per identificare il rifiuto.
Generation 3.0 Srl - Autorizzazione Integrata Ambientale -Riesame – Allegato 4