determina

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 310 DEL 22/02/2019

                          Servizio VIA VINCA




     OGGETTO: PROCEDURA PER IL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
     AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO INTENSIVO DI
     POLLAME
     INSTALLAZIONE: STEVANIN STEFANO AZ. AGR. ALL. LA TORRE
     UBICAZIONE: SEDE LEGALE E OPERATIVA IN COMUNE DI POJANA MAGGIORE
     (VI), VIA PIETRE N. 29
     AUTORIZZAZIONE N. 3/2019

                            IL DIRIGENTE

     Vista la documentazione presentata in data 24/07/2018 prot. 49092 da parte di STEVANIN
     STEFANO A. AGR. ALL. LA TORRE, con sede legale ed operativa in via Pietre n.29 in comune di
     Pojana Maggiore (VI) e relativa all'attività di allevamento intensivo di pollame a seguito di avvio
     riesame per rinnovo autorizzazione integrata ambientale vigente inoltrato con prot. 30458 del 09-
     05-2018.
     Dato atto che tale attività risulta, per tipologia e attività, compresa nelle categorie di attività
     industriali di cui all'allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., con codice
     6.6.a.
     Rilevato che, ai sensi dell'29-quater c.3 del D.Lgs. 152/2006, è stata data comunicazione
     dell'avvenuto avvio procedimento sul sito web della Provincia di Vicenza in data 08-10-2018.
     Visto l’esito del sopralluogo effettuato in data 01-02-2019.
     Considerato che non sono pervenute osservazioni ai sensi dell'art. 29-quater c.4 del D.Lgs.
     152/2006.
     Tenuto conto che, a seguito di convocazione di conferenza di servizi in modalità asincrona, ai sensi
     dell’art.14 bis della L. 241/2000, non sono pervenuti pareri ostativi nei termini previsti e, pertanto,
     il procedimento si conclude con il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, con il numero
     3/2019, con le prescrizioni ivi contenute e allegata al presente provvedimento per costituirne parte
     integrante e sostanziale.




copia informatica per consultazione
     Visto il parere positivo espresso da ARPAV sul Piano di Monitoraggio e controllo, agli atti con nota
     prot. 8812 del 13-02-2019.
     Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
     dell'installazione e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di
     eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
     l'autorizzazione dell'intervento e che quanto riportato nel presente provvedimento risponde
     all'esigenza normativa di rendere disponibile quanto previsto dal comma 13 dell'articolo 29-quater
     del D.Lgs. 152/06.
     Visti:
     - il D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 “norme in materia ambientale”, che alla parte seconda, titolo III
     bis, tratta dell'autorizzazione integrata ambientale;
     - il D.M. 29 gennaio 2007, recante “Emanazione di linee guida per l’inpiduazione e l’utilizzazione
     delle migliori tecniche disponibili, in materia di allevamenti, macelli e trattamento di carcasse, per
     le attività elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;
     - il D.M. 24 aprile 2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle
     istruttorie ed ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”, cui è seguita la
     D.G.R.V. n. 1519 del 26 maggio 2009, avente per oggetto “Tariffe da applicare alle istruttorie
     finalizzate al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale ex Decreto legislativo 18 febbraio
     2005, n. 59”;
     - la delibera della Giunta provinciale n. 200 del 19 maggio 2009, atto di indirizzo per l’applicazione
     delle tariffe per l’Autorizzazione integrata ambientale (I.P.P.C.);
     - la L.R. n. 26 del 16 agosto 2007 “Modifiche alla legge regionale 16 aprile 1985, n. 33, "Norme per
     la tutela dell'ambiente" e successive modificazioni, ai fini dell'attuazione del decreto legislativo 18
     febbraio 2005, n. 59 "Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e
     riduzione integrate dell'inquinamento"”;
     - le deliberazioni della Giunta regionale n. 668 del 20 marzo 2007 “D. Lgs 18 febbraio 2005 n. 59 –
     Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – Modalità di
     presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti soggetti all’autorizzazione integrata
     ambientale – Approvazione della modulistica e dei calendari di presentazione delle domande
     previsti dall’art. 5 comma 3 del D. Lgs n. 59/2005” e n. 1105 del 28 aprile 2009 “D. lgs 18 febbraio
     2005 n. 59 – LR 16 agosto 2007, n. 26. Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione
     dell’inquinamento. Approvazione Linee Guida per la valutazione della domanda di Autorizzazione
     Integrata Ambientale (AIA) per gli allevamenti zootecnici e del Piano Monitoraggio e Controllo
     (PMC)”;
     - il D. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (T. U. delle leggi sull’ordinamento degli EE. LL.) e successive
     modifiche e integrazioni, con riferimento agli artt. 19 (sulle competenze della Provincia) e 107
     (sulle funzioni e responsabilità della dirigenza e sulla riferibilità alla medesima degli atti di carattere
     gestionale);
     - che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal succitato
     D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della Provincia
     di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 150 ID PROC 610
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;




copia informatica per consultazione
     Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.2 del 10/01/2019 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2019-2021;
     Richiamato altresì il Decreto Presidenziale n. 11 del 31/01/2019 con cui è stato approvato il Piano
     Esecutivo di Gestione 2019/2021 e il Piano Performance 2019/2021;

                          DETERMINA

      1. di rilasciare a STEVANIN STEFANO A. AGR. ALL. LA TORRE, con sede legale ed
        operativa in via Pietre n.29 in comune di Pojana Maggiore (VI) e relativa all'attività di
        allevamento intensivo di pollame, l’Autorizzazione Integrata Ambientale n. 3/2019 ,con
        prescrizioni, allegata alla presente determinazione che ne costituisce parte integrante e
        sostanziale, di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L. 241/1990 e s.m.i.;
      2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
        diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
        sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);
      3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
        provvedimento sul sito di questa Provincia ;
      4. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
      5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
        all'albo pretorio on line;
      6. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta e allo studio di consulenza, al comune di
        Pojana Maggiore, al , ad ARPAV-Vicenza, all’Ulss n.8 Berica

                            AVVERTE CHE
        La presente Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi dell'art. 29-quater del
        D.Lgs. 152/2006, ha validità sino al 01-03-2029 e sostituisce le autorizzazioni ambientali
        settoriali di cui all'allegato IX, parte seconda del D.Lgs. 152/2006; sei mesi prima della
        scadenza il gestore dovrà inviare una domanda di rinnovo, corredata da una relazione
        contenente un aggiornamento delle informazioni di cui all'art.29-ter c.1 del D.Lgs.
        152/2006. Fino alla pronuncia dell'autorità competente il gestore potrà continuare l'attività
        sulla base della precedente Autorizzazione.
        Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
        Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della
        comunicazione del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello
        Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
        La documentazione oggetto dell'istruttoria è visionabile presso il Settore Ambiente - Ufficio
        Tutela Ecosistemi Agrari della Provincia di Vicenza, Contrà Gazzolle n.1 Vicenza.
        Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
        autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività di allevamento.
        Nell'ipotesi di cessazione dell'attività il gestore dovrà trasmettere alla Provincia di Vicenza
        un piano di dismissione dell'installazione e, in caso di necessità, il sito stesso dovrà essere
        ripristinato ai sensi della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale;
        eventuali modifiche impiantistiche o variazioni nella titolarità dell'installazione dovranno




copia informatica per consultazione
        essere preventivamente comunicate alla Provincia di Vicenza che procederà ai sensi
        dell'art.29-nonies D.Lgs. 152/2006.
        In caso di inosservanza alle prescrizioni riportate nell'allegato A al presente provvedimento
        di cui forma parte integrante e sostanziale, troverà applicazione l'art. 29-decies c.9 e 29-
        quattuordecies del D.Lgs. 152/2006.
        In relazione al Piano di monitoraggio e controllo l'ARPAV prevede, nell'arco di validità
        dell'Autorizzazione integrata ambientale, l'esecuzione di un'ispezione ambientale integrata
        con oneri a carico del gestore; qualora la Provincia ne rilevasse la necessità può comunque
        disporre controlli aggiuntivi ai sensi dell'art. 29-decies c.4 del D.lgs. 152/2006.
        La tariffa istruttoria, di cui al DM del 24/04/2008, è stabilita in euro 693,00 come da criteri
        fissati dalla Regione del Veneto con l'emanazione della Delibera di Giunta Regionale
        n.1519/2009.

     Vicenza, 22/02/2019

                                     Sottoscritta dal Dirigente
                                     (MACCHIA ANGELO)
                                       con firma digitale



     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




copia informatica per consultazione
               PROVINCIA DI VICENZA
               AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
               SETTORE AMBIENTE
               SERVIZIO VIA-SUOLO-RIFIUTI
               Ufficio tutela ecosistemi agrari
               Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
               Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
               Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net




                 STEVANIN STEFANO AZ. AGR. ALL. LA TORRE

                          AUTORIZZAZIONE N.3/2019
     Oggetto: rilascio Autorizzazione integrata ambientale (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. - L.R. 26/2007)
     SOGGETTO PROPONENTE: Stevanin Stefano A. Agr. All. La Torre
     SEDE LEGALE: via Pietre n.29 - Pojana Maggiore
     SEDE IMPIANTO: via Pietre n.29 - Pojana Maggiore
     TIPOLOGIA IMPIANTO: allevamento intensivo pollame
     MOTIVAZIONE A.I.A.: allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., codice 6.6.a
     “Allevamento intensivo di pollame o di suini con piu' di 40000 posti pollame”


     1 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
     La ditta deve gestire l’allevamento intensivo di pollame – della potenzialità di 154.340 per /ciclo – in
     conformità alle seguenti prescrizioni:
     A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione dovrà essere
     effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e integrazioni,
     applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche che gestionali, secondo quanto previsto
     dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007 del Ministero dell’Ambiente) e regionali
     (deliberazione della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile 2009 e DGRV 1100 del 31-07-2018).
     B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella documentazione
     presentata alla Provincia.
     C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà ottem perare
     a tutti gli obblighi previsti dal decreto n.5046 del 25/02/2016 del Ministero delle Politiche agricole e
     forestali, nonché deliberazione della Giunta regionale n. 1835 del 25/11/2016.
     D –Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere tempestivamente
     comunicati.
     E - La ditta dovrà provvedere, per le coperture (lato interno) dei capannoni costituite da lastre in cemento-
     amianto, alla valutazione dell'indice di degrado, come previsto dalla DGRV n.265/11, al fine di
     definire/attuare eventuali azioni di monitoraggio e/o di bonifica.
     F - La ditta dovrà provvedere a far effettuare, con cadenza annuale a partire dal corrente anno, analisi
     chimiche dell’acqua attinta dai due pozzi aziendali, al fine di accertare i valori degli PFAS: i relativi rapporti
     di prova dovranno essere inviati alla Provincia in formato digitale.
     G - La ditta dovrà inserire i dati delle emissioni annue di ammoniaca e metano (superiori alla soglia delle 10
     t/anno) nel registro E-PRTR dell'ISPRA.
     H - La ditta dovrà dare attuazione al piano di gestione degli odori (BAT 12) in caso di conclamato disturbo
     olfattivo presso i recettori sensibili. A seguito dell'attivazione del piano di gestione degli odori, dovrà essere
     compiuta inoltre un'indagine olfattometrica basata su misure effettuate con modalità che trovano riferimento
     in linee guida regionali (es. Lombardia), per valutare l'efficacia degli interventi attuati.




copia informatica per consultazione
     I – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale nei modi
     e tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 2 della presente Autorizzazione
     L – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente ope rative
     entro il 31/05/2019 e il report annuale di cui sotto redatto a partire dal 2020.
     M – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non oggetto di
     report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per tutta la durata
     dell’Autorizzazione integrata ambientale.
     N – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e comu nicarli
     annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del Piano di monitoraggio e
     controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
     O – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 aprile di ogni
     anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autorizzazione integrata
     ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predisposta dalla Regione Veneto e
     ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale PIAVE – piave.regione.veneto.it). Per la
     compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe del Settore primario della Regione Veneto, la
     costituzione e validazione o eventuali aggiornamenti del fascicolo aziendale presso la competente struttura
     periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assistenza agricola (CAA) e l'autorizzazione all’accesso ai
     servizi del Sistema informativo del Settore primario (SISP).
     Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elettronica certificata
     (PEC) il file del report per certificare l’avvenuta compilazione. Medesimo report va trasmesso anche
     ad ARPAV e ai comuni interessati (ovvero dove ha sede dell'impianto e dove vengono effettuati gli
     spargimenti agronomici) ai sensi dell'art.29 sexies c.6 D.Lgs. 152/2006.


     2 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
     È opportuno evidenziare che, in linea di massima, non si richiede la compilazione di nuovi registri
     appositi per l’Autorizzazione Integrata Ambientale oltre i registri già in possesso dell’azienda per
     obbligo di legge. Ove non sia previsto un registro per la raccolta dei dati, la modalità di registrazione, a
     discrezione del Gestore, deve essere opportunamente indicata nel PMC.
     Al fine di semplificare gli adempimenti a carico dei Gestori delle installazioni e nel contempo consentire
     le attività di monitoraggio di competenza delle amministrazioni provinciali e regionali, è stato
     aggiornato l’apposito supporto informatico “Autorizzazione Integrata Ambientale: Report annuale
     dei dati di autocontrollo”. A riguardo si ritiene opportuno disporre che il Report annuale debba essere
     presentato dal soggetto Gestore dell’installazione esclusivamente mediante l’applicativo informatico
     reso disponibile dalla Giunta regionale del Veneto, entro il 30 aprile di ogni anno.
     Dovrà essere inviata, entro la medesima scadenza, alla Provincia e all’ARPA di competenza nonché al
     Comune, comunicazione dell’avvenuta predisposizione del Piano Monitoraggio e Controllo.
     Allo scopo di agevolare la lettura del PMC e verificarne la correttezza dei contenuti si allega sintetica
     relazione o in alternativa un breve commento da riportarsi nell’apposito spazio sottostante le tabelle del
     Piano Monitoraggio e Controllo, ove necessario, al fine di evidenziare le principali differenze tra i dati
     registrati nell’anno precedente rispetto a quello dell’anno di riferimento.

     QUADRO SINOTTICO

                             AUTORITA’ DI             AUTORITA’ DI
                     GESTORE GESTORE CONTROLLO               CONTROLLO
               FASI
                     Autocontroll           Ispezioni
                            Reporting    programmate     Campionamenti/analisi
                        o
        1                   COMPONENTI AM BIENTALI
       1.1                    Materie prime e prodotti
                      Vedi tab.
       1.1.1   Materie prime    1.1.1     Annuale       X




copia informatica per consultazione
            Altre materie   Vedi tab.
      1.1.2                   Annuale      X
              prime     1.1.2
                     Vedi tab.
      1.1.3   Prodotti finiti  1.1.3    Annuale      X

      1.1.4    Stoccaggi    Annuale   Annuale      X
            Mezzi per lo         Annuale      X
      1.1.5            Annuale
            spandimento
       1.2                     Risorse idriche
      1.2.1   Risorse idriche  Annuale   Annuale      X

       1.3                    Consumo energia
           Energia/combusti
      1.3.1           Annuale    Annuale      X
              bili
       1.4                   Azoto e Fosforo escreti

      1.4.1   Azoto escreto   Annuale   Annuale      X

      1.4.2   Fosforo escreto  Annuale   Annuale      X

       1.5                     Emissioni in Aria

      1.5.1.1  Stima emissioni  Annuale   Annuale      X
           ammoniaca totali
            Stima emissioni
      1.5.1.2  ammoniaca per   Annuale   Annuale      X
              capo
                     Secondo
      1.5.2   Emissioni odori,   piano   Annuale      X            X
           polveri e sonore gestione od
                    autorizzazione
      1.5.2.1  Stima emissioni   Annuale   Annuale      X
             polveri

       1.5                     Emissioni in Aria

           Stima emissioni  Prima
      1.5.3           applicazione           X
           intero processo
                     BAT
           Stima emissioni
      1.5.3.1     diffuse   Annuale    Annuale      X
           Punti emissione
      1.5.4.1    (in caso                Non pertinente
             emissioni
            convogliate)
             Inquinanti
             monitorati
      1.5.4.2                        Non pertinente
             (emissioni
            convogliate)
                            Emissioni in acqua
       1.6     (Solo in presenza di impianto di depurazione o scarichi autorizzati ai sensi della
                            normativa vigente)




copia informatica per consultazione
           Punti di scarico                 Non pertinente
      1.6.1
             Inquinanti
      1.6.2                           Non pertinente
             monitorati
                              Suolo/sottosuolo
       1.7              (Acque di falda monitorate solo per i casi previsti )
      1.7.1   Acque di falda    Annuale   Annuale      X           X

       1.8               Emissione di Rifiuti (Solo per i casi previsti)

      1.8.1  Controllo rifiuti   Annuale   Annuale      X
            pericolosi

      1.8.2   Controllo rifiuti   Annuale   Annuale      X
           non pericolosi
       2                     GESTIONE IMPIANTO

       2.1               Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli
             Sistemi di
      2.1.1    controllo delle    NO      NO       X           X
            fasi critiche del
              processo
             Interventi di
      2.1.2    manutenzione    Annuale     NO       X
              ordinaria
              Aree di
      2.1.3              Annuale     NO       X
             stoccaggio
       3                    INDICATORI PRESTAZIONE

       3.1               Monitoraggio degli indicatori di performance

      3.1.1   Monitoraggio     Annuale     X       X


     1 – COMPONENTI AMBIENTALI

     1.1 - Consumo materie prime e prodotti
     La tabella del paragrafo 1.1 si propone di elencare tutte le materie prime che entrano nel ciclo
     produttivo. Nel caso di un allevamento si tratta soprattutto di animali allevati (suini e pollame) e degli
     alimenti/mangime che vengono somministrati agli stessi. La composizione del mangime somministrato
     ai capi può avere un importante ruolo sull’impatto ambientale soprattutto per il contenuto di fosforo e
     azoto. A discrezione dell’azienda proponente e dell’Autorità competente, nei casi in cui vengono
     utilizzati mangimi con perse concentrazioni di P e N può essere utile inserire il dato nella tabella
     pidendolo in più classi corrispondenti a persi range di concentrazione dei due elementi.
     Non sono richiesti, in quanto non pertinenti in questa Sede, il quantitativo di farmaci utilizzati.
     Per quanto riguarda la frequenza di autocontrollo delle materie prime si chiede all’azienda di fare una
     proposta all’Ente competente in base alla propria organizzazione aziendale: se l’azienda ha l’abitudine di
     comprare il mangime mensilmente, proporrà nel PMC una frequenza di autocontrollo “mensile”, se
     l’acquisto non ha tale regolarità sarà indicato “alla ricezione”.
     L’azienda dovrà conservare i dati sul consumo di materie prime e comunicarli unitamente agli altri dati
     di autocontrollo richiesti annualmente attraverso un Report su supporto informatico/cartaceo.




copia informatica per consultazione
     I dati richiesti per il Report annuale sono già in possesso dell’azienda (fatture, bollette, contatori) e nella
     maggior parte dei casi sono anche già registrati (registri fiscali e/o sanitari).
     Per i dati indicati nelle tabelle 1.1.1. e 1.1.2. (tonnellate all’anno di mangime o capi all’anno allevati) si
     richiede la comunicazione del dato su base annuale indipendentemente dalla frequenza di autocontrollo
     indicata nel PMC. Gli alimenti, valutata la necessità di determinare l’azoto e il fosforo escreto, saranno
     indicati sia come quantità che come Azoto e Fosforo somministrati ricavando i dati dalle schede
     tecniche, da cartellino o da analisi su campioni rappresentativi.
     L’azienda conserverà le fatture d’acquisto e i cartellini allegati ai mangimi con relativa composizione.

     Tabella 1.1.2 - Altre materie prime
                   Modalità                      Frequenza
      Denominazione               Fase utilizzo    UM               Fonte dato
                  stoccaggio                     autocontrollo
                                                      Registro
        Medicinali      Locale chiuso Stabulazione     t/Kg/anno   Alla ricezione
                                                      veterinario
                            Pulizia  fine                   Contabilità
     Detergenti/disinfettanti Locale chiuso             t/Kg/anno   Alla ricezione
                              ciclo                      aziendale
                                              Alla
                                                      Contabilità
         Lettiera       Deposito     Stabulazione   t/Kg/anno   ricezione/Inizi
                                                      aziendale
                                              o ciclo

     Tabella 1.1.1 - Materie prime (alimenti)
            Modalità                        Frequenza
     Denominazione stoccaggi      Fase di      UM   UM                 Fonte dato
                             UM          autocontroll
                      utilizzo    (Azoto) (Fosforo)
              o                           o
                                                Contabilità aziendale /
     Alime Mangime Silos, Alimentaziont/annot/anno (2)t/anno (2)          Alla   registro a scelta del
      nti  finito sacconi   e     (1)                  ricezione gestore/autocertificazion
                                                      e
        Altro
     (1) Gli alimenti sono indicati come quantità.
     (2) Gli alimenti sono indicati come Azoto e Fosforo somministrati ricavando i dati dalle schede
       tecniche, da cartellino o da analisi su campioni rappresentativi.

     Tabella 1.1.3 - Prodotti finiti
             Denominazion Peso                 Frequenza
      Processo                     UM                  Fonte del dato
               e   unitario               autocontrollo
     Stabulazione    Potenzialità                  Al rilascio
                massima    Unità    Unità/anno                Autorizzazione
                                     Autorizzazione
               allevamento
      Avicoli da
               Numero capi                            Contabilità aziendale /
       carne              Unità    Unità/anno    All’acquisto     registro a scelta del
               in entrata
                                               gestore/autocertificazione

               Numero capi                            Contabilità aziendale /
                       Unità     Unità     Alla partenza     registro a scelta del
               in uscita
                                               gestore/autocertificazione
                Capi     Unità    Unità/anno     Annuale      Contabilità aziendale /
               mediamente                             registro a scelta del
               presenti                            gestore/autocertificazione




copia informatica per consultazione
              Peso (vivo                            Contabilità aziendale /
                       kg      kg/anno     Annuale      registro a scelta del
              venduto)
                                              gestore/autocertificazione

                            Numero cicli             Contabilità aziendale /
             Numeri cicli                    Annuale      registro a scelta del
                             /anno
                                              gestore/autocertificazione
                                               Contabilità aziendale /
             Durata ciclo    gg       Giorni     Fine ciclo     registro a scelta del
                                              gestore/autocertificazione
                                               Contabilità aziendale /
               Capi      Unità     Unità/anno   Giornaliera     registro a scelta del
                                              gestore/autocertificazione
     Capi deceduti
                                               Contabilità aziendale /
               Peso      kg      Kg/anno     In uscita     registro a scelta del
                                              gestore/autocertificazione

     Effluenti di                                    Contabilità aziendale /
             Non palabili            m³       Annuale      registro a scelta del
     allevamento
                                              gestore/autocertificazione

     Effluenti di                                    Contabilità aziendale /
               Palabili             m³       Annuale      registro a scelta del
     allevamento
                                              gestore/autocertificazione

     Tabella 1.1.4 – Stoccaggi
     Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda
                             per i
                        materiali non palabili
       Ubicazione    Tipologia   Sup    H   Volume Anno copertura   (Indicare tipologia
                vasche    (mq)   (m)   (m3)              copertura)
     Pojana Maggiore   n. 7 vasche                      Dalla
                                    63,00           Soletta cemento
      fg. 13 mn. 6    interrate                    realizzazione

     Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda
                             per i
                          materiali palabili
       Ubicazione    Tipologia    Sup    H   Volume Anno copertura   (Indicare tipologia
                vasche    (mq)   (m)    (m3)             copertura)
     Pojana Maggiore                              Dalla    Con telo (concimaia
                Concimaia      85,00    2,00   170,00
      fg. 13 mn. 343                            realizzazione  solo di emergenza)


     Tabella 1.1.5 – Identificazione mezzi utilizzati per lo spandimento degli effluenti zootecnici
         Tipo attrezzatura         Targa o matricola          Titolo possesso
           Carrobotte                -                Proprietà
           Autotreni                  -            Ditte acquirenti

     1.2   - Consumo risorse idriche
     I dati verranno inseriti e inviati all’Autorità competente attraverso il Report annuale riportando tutte le
     misurazioni effettuate con la frequenza stabilita dal PMC. Nella fase di controllo verrà effettuata la lettura
     del conta litri e valutata la congruità con i dati inviati.




copia informatica per consultazione
     Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
           Tipologia di                      Frequenza
                        Fase di utilizzo  UM                 Fonte del dato
         approvvigionamento                     autocontrollo

        Acqua di falda (pozzo)     Stabulazione,   mc/a     Annuale      Contatore o contalitri
                        alimentazione


     1.3     - Consumo energia/combustibili Tabella 1.3.1 – Energia/combustibili

          Descrizione      Tipologia     UM       Frequenza       Fonte del dato
                                      autocontrollo
       Energia importata da Energia elettrica    MWh/a o      Annuale         Contatore
         rete esterna               TEP
     Energia autoprodotta e              MWh/a o
        consumata     Energia elettrica              Annuale         Contatore
                              TEP
       dall’impianto
         Acquisto/rete        GPL      l/a o TEP     Annuale          Fatture

           Acquisto       Gasolio     t/a o TEP     Annuale          Fatture



     2   – Azoto e Fosforo escreti
     L’azoto e il fosforo escreti si possono determinare (con frequenza almeno annuale) con una delle
     seguenti possibilità:
     a)     con calcolo mediante bilancio di massa, sulla base dell’apporto di alimenti, del contenuto di
          proteina grezza della dieta, del fosforo totale e della prestazione degli animali. I contenuti di
          proteina grezza e di fosforo totale degli alimenti possono essere calcolati mediante:
           in caso di fornitura esterna: con la documentazione di accompagnamento.
           in caso di autoproduzione: mediante campionamento dei composti alimentari provenienti da
            silos o dal sistema di alimentazione per analizzare il contenuto totale di fosforo e proteina
            grezza o, in alternativa, nella documentazione di accompagnamento o utilizzando valori
            standard per il contenuto totale di fosforo e proteina grezza nei composti alimentari.
     b)     con stima mediante analisi degli effluenti di allevamento per il contenuto totale di azoto e fosforo.
     c)     mediante metodologia di calcolo dell’azoto e del fosforo riportati nell’allegato D alla DGR n.
          2439 del 7 agosto 2007, “Bilancio Aziendale dell’azoto e del fosforo negli allevamenti” reso
          disponibile su apposito supporto informatico dalla Giunta regionale del Veneto.
     La quantità di azoto e fosforo escreto/posto animale/anno, dovrà essere ricompreso nell’intervallo sotto
     riportato.




copia informatica per consultazione
     Tab.1.4.1 – Azoto totale escreto annuale associato alla BAT.
                         Azoto escreto totale           Kg Azoto escreto/posto
         Categoria animale
                          (Kg azoto/anno)               animale/anno
     Polli da carne              28.001,30 KgN/anno            0,2463 KgN/capo/anno

     A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di azoto escreto devono essere ricomprese
     nell’intervallo sottoriportato
                                  Azoto totale escreto (1)    (2)
                                                    associato a BAT (kg
               Categoria animale           azoto-
                                  escreto/posto animale/anno)
     Polli da carne
     (1)                                       0,2 – 0,6
       l’azoto totale escreto associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte le specie
     (2)
     di pollame
     (3) il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
       Il limite superiore dell’intervallo è associato all’allevamento di tacchini maschi.

     Tab.1.4.2 – Fosforo totale escreto annuale associato alla BAT.
                       Fosforo escreto totale (Kg         Fosforo escreto (Kg P2O5
         Categoria animale
                           P2O5/anno)                 capo/anno)
     Polli da carne              8.157,00 KgP/anno             0,0718 KgP/capo/anno

     A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di fosforo escreto devono essere ricomprese
     nell’intervallo sottoriportato
                                 Fosforo totale escreto (1) (2) associato a BAT (kg
               Categoria animale          P2O5
                                 escreto/posto animale/anno)
     Polli da carne
     (1)                                      0,05 – 0,25
       il fosforo totale escreto (in forma di ossido) associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai
     (2)
     riproduttori, per tutte le specie di pollame.
       Il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.

     2.3   – Emissioni in aria
     1.5.1  – Emissioni di ammoniaca
     Le emissioni in aria di un allevamento sono sempre da considerare di tipo“diffuso”anche se vi sono
     camini che convogliano l’aria dalle strutture di stabulazione in quanto, le emissioni provengono dalle
     stalle ma anche dalle strutture di stoccaggio e di spandimento dei reflui zootecnici. L’attuale tecnologia
     non permette generalmente di quantificare analiticamente queste emissioni diffuse di conseguenza, è
     importante stimare almeno le emissioni principali, quali l’ammoniaca. Questa stima può essere effettuata
     mediante una delle seguenti possibilità:
     a)  attraverso stima mediante il bilancio di massa (una volta l’anno per ciascuna categoria di animali)
        sulla base dell’escrezione e dell’azoto totale (o dell’azoto ammoniacale) presente in ciascuna fase
        della gestione degli effluenti di allevamento ;
     b)  tramite fattori di emissione;
     c)  con calcolo (da ripetere ogni volta che ci sono modifiche sostanziali del tipo di bestiame allevato o
        del sistema di stabulazione) mediante la misurazione della concentrazione di ammoniaca e del tasso
        di ventilazione utilizzando i metodi normalizzati ISO, nazionali o internazionali o altri metodi atti a
        garantire dati di qualità scientifica equivalente.
     La quantità di emissioni di ammoniaca (Kg NH 3/posto animale/anno) associate alle migliori tecniche
     disponibili provenienti da ciascun ricovero zootecnico per le varie tipologie di animali, dovrà essere
     ricompreso nell’intervallo sotto riportato.




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     Tab. 1.5.1.1 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento
      Tipologia animali kg NH3/totale kg NH3/ricovero        kg      kg NH3/spandimento
                                 NH3/stoccaggio
       Polli da carne    9.094,60  9.094,60 Kg/anno 0,00 Kg/anno       0,00 Kg/anno
                  Kg/anno


     Tab. 1.5.1.2 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento per capo anno
      Tipologia     kg        kg         kg           kg
      animali   NH3/totale/posto NH3/ricovero/posto NH3/stoccaggio/posto NH3/spandimento/posto
             animale/anno          (1)  animale/anno        animale/anno
                     animale/anno
               0,08
     Polli da carne          0,08 Kg/capo/anno 0,00 Kg/capo/anno     0,00 Kg/capo/anno
             Kg/capo/anno

     Mentre per le galline ovaiole e i polli da carne deve essere ricompreso:
     Polli da carne con peso finale fino a 2,5
     Kg.                                 0,01 – 0,08(2)
     Per gli impianti esistenti che usano un sistema di ventilazione forzata e una rimozione infrequente
     dell'effluente (in caso di lettiera profonda con fossa profonda per gli effluenti di allevamento), in
     combinazione con una misura che consenta di realizzare un elevato contenuto di materia secca nell'effluente,
     il limite è 0,25 kg NH3/posto animale/anno.
     Può non essere applicabile ai seguenti tipi di pratiche agricole: estensivo al coperto, all'aperto, rurale
     all'aperto e rurale in libertà, a norma delle definizioni di cui al regolamento (CE) n. 543/2008 della
     Commissione, del 16 giugno 2008, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del
     Consiglio per quanto riguarda le norme di commercializzazione per le carni di pollame (GU L 157 del
     17.6.2008, pag. 46). Il valore più basso dell’intervallo è associato all’utilizzo di un sistema di trattamento
     aria.

     1.5.2   – Emissioni di odori, polveri e sonore
     A)  Emissioni di odori
     Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
     azioni/misurazioni effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
     Considerato che l’applicazione delle Migliori tecniche disponibili hanno come obiettivo anche la
     riduzione delle emissioni odorigene alla formazione, tenuto conto inoltre della sostanzialità e frequenza
     delle segnalazioni agli Uffici competenti, documentate e comprovabili attraverso sopraluogo
     all’impianto, sarà valutata la prescrizione di monitorare le emissioni di odori utilizzando:
      norme EN (per esempio mediante olfattometria dinamica secondo la norma EN 13725 per

       determinare la concentrazione di odori).
      utilizzare norme nazionali o altre norme internazionali che assicurino la disponibilità di dati di qualità

       scientifica equivalente.

     B)  Emissioni di polveri
     Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
     azioni/misurazioni effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
     Ricordando che le emissioni di polveri provenienti da ciascun ricovero zootecnico sono dei contaminanti
     che possono influenzare sia la respirazione degli animali che quella degli operatori agricoli, il
     monitoraggio si ottiene applicando con frequenza annuale:
      calcolo mediante la misurazione delle polveri e del tasso di ventilazione utilizzando i metodi EN o




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       altri metodi (ISO, nazionali o internazionali) atti a garantire dati di qualità scientifica equivalente
       (non applicabile a impianti muniti di un sistema di trattamento dell’aria).
      stima mediante i fattori di emissione.
      Qualora il ricovero zootecnico sia munito di un sistema di trattamento dell’aria il monitoraggio delle

       emissioni di ammoniaca, polveri e/o odori provenienti da ciascun ricovero zootecnico può avvenire
       mediante controllo del funzionamento effettivo del sistema di trattamento aria (per esempio mediante
       registrazione continua dei parametri operativi o sistemi di allarme).

     Tab. 1.5.2.1– Stima emissioni Polveri provenienti dal ricovero zootecnico

          Tipologia animali          kg PM10/totale        kg PM10/posto animale/anno
           Polli da carne           1.251 Kg/anno          0,011 Kg/capo/anno



     C)  Emissioni sonore
     In merito alle emissioni di rumore, ove pertinenti a seguito della BAT 9, dovrà essere prevista una
     valutazione previsionale di impatto acustico redatta da un tecnico abilitato e l’attuazione di un Piano di
     gestione del rumore, come parte del Sistema di Gestione Ambientale.
     Qualora l’inquinamento acustico presso i recettori sensibili sia probabile o comprovato si dovrà mettere
     in atto un protocollo per il monitoraggio.

     1.5.3  – Stima emissioni provenienti intero processo
     Considerato inoltre, che l’obiettivo dell’applicazione delle BAT consiste nella riduzione delle emissioni
     nell’aria di ammoniaca provenienti dall’intero processo di allevamento di suini (scrofe incluse) o
     pollame, nella prima applicazione delle BAT si dovranno altresì stimare o calcolare la riduzione delle
     emissioni di ammoniaca provenienti dall’intero processo rispetto alla “situazione in atto”. A tal fine, il
     Gestore determinerà la stima dell’azoto e fosforo escreto con una delle metodologie indicate al punto
     1.4, nonché le emissioni di ammoniaca come riportato al punto 1.5.1 provenienti dall’allevamento.
     Qualora i valori siano superiori a quelli riportati nella BAT pertinente, il Gestore dovrà fornire
     indicazioni sulle tecniche da applicare affinché i valori siano ricompresi nell’intervallo soprariportati.
     Ulteriori stime di emissioni diffuse, richieste nel rilascio dell’Autorizzazione verranno riportate nella
     tabella sottostante. Per la stima si deve fare riferimento alle pubblicazioni scientifiche di livello
     nazionale o internazionale utilizzando i coefficienti di emissione proposti.

     Tabella 1.5.3.1 – Stima delle emissioni diffuse.
                            Metodo
                                   Frequenza di Emissioni
      Parametro/ inquinante Provenienza    applicato per il                  Reporting
                                   autocontrollo totali
                             calcolo
        Metano - CH4     stabulazione
     Protossido di azoto - N2O stabulazione
           Rumori
           Odori        Impianto
           Altri




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     1.5.4 – Emissioni convogliate
     Nel Report annuale si dovranno riportare esclusivamente la comunicazione delle emissioni di tipo
     convogliato che sono soggette ad Autorizzazione e le emissioni diffuse in aria dell’ammoniaca
     provenienti da ciascun ricovero zootecnico.
     Per quanto riguarda le emissioni di tipo convogliato la tabella 1.5.4.1 inpidua i punti di emissione,
     mentre la tabella 1.5.4.2 identifica per ciascun punto di emissione convogliata, in corrispondenza dei
     parametri elencati, la frequenza del monitoraggio ed il metodo utilizzato.
     I punti di emissioni possono derivare ad esempio da:
     a)  impianti produzione energia;
     b)  impianti essiccazione/molitura cereali;
     c)  impianti di trattamento E.A. (ad esempio strippaggio, essiccazione,…).

     Tabella 1.5.4.1 – Emissioni in aria. Punti di emissione (in caso di emissioni convogliate)
     Non sono presenti emissioni convogliate.

     Tabella 1.5.4.2 – Emissioni in aria. Inquinanti monitorati per le emissioni in atmosfera (emissioni
     convogliate) – Parametri indicativi.
     Non sono presenti emissioni convogliate.

     1.6   – Emissioni in acqua
     Si indicano in questa tabella soltanto gli scarichi autorizzati ai sensi della norma di settore (D.lgs n.
     152/06 e successive modifiche ed integrazioni).

     Tabella 1.6.1 – Scarichi
     Non sono presenti scarichi in acqua

     Tabella 1.6.2 - Inquinanti monitorati – Parametri indicativi
     Non sono presenti scarichi in acqua

     1.7 – Suolo e sottosuolo
     In linea generale, il monitoraggio delle acque sotterranee è previsto soltanto nel caso in cui lo stoccaggio
     dei materiali non palabili avvenga in contenitori in terra (lagoni). Secondo la norma, tali strutture
     devono essere opportunamente impermeabilizzate con manto artificiale posto su un adeguato strato di
     argilla di riporto, e devono prevedere attorno al piede esterno dell’argine, un fosso di guardia perimetrale
     adeguatamente dimensionato e idraulicamente isolato dalla normale rete scolante (per evitare
     percolazione o dispersione degli effluenti). In caso di monitoraggio i possibili parametri da rilevare sono
     riportati nella tabella 1.8.1. In base ai risultati dei controlli e a valutazioni sito-specifiche le lista degli
     inquinanti può essere adeguata.


     Tabella 1.7.1 – Suolo e sottosuolo. Monitoraggio acque di falda
     Il centro zootecnico non è dotato di lagoni


     1.7.2 – Terreni
     Tutti gli allevamenti soggetti all’Autorizzazione Integrata Ambientale hanno l’obbligo di presentare
     all’Autorità competente, la Comunicazione, in quanto produttori e/o utilizzatori di azoto, con l’eventuale




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     Piano di Utilizzazione Agronomica degli effluenti di allevamento se c’è l’uso agronomico, a valenza
     annuale o quinquennale, a seconda della specifica disciplina regionale.
     Nell’ambito del procedimento autorizzatorio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale si prende atto
     della Comunicazione, corredata o meno dal PUA in base alle disposizioni regionali, presentata
     dall’allevamento; nel caso di nuovo impianto l’invio della Comunicazione dovrà essere effettuato prima
     dell’inizio della produzione.
     Nell’ambito del controllo integrato ARPAV esegue sempre un controllo analitico dei terreni nel caso di
     utilizzo agronomico degli effluenti.
     Se in azienda sono presenti serbatoi interrati contenenti gasolio, dovranno essere svolti i controlli per
     ogni serbatoio.


     1.8 – Rifiuti
     I rifiuti prodotti in allevamento si configurano come rifiuti speciali (esclusi gli effluenti di allevamento e
     tutti i materiali da essi derivati dopo trattamento qualora destinati all’utilizzo agronomico) e bisogna
     descriverne la gestione all’interno dell’impianto produttivo indicando le eventuali operazioni di
     smaltimento o recupero affidato a terzi.
     Per quanto riguarda i registri di carico e scarico per i rifiuti speciali pericolosi e per i rifiuti speciali non
     pericolosi si applica l’art. 190 del d.lgs. 152/2006.


     Nelle tabelle, 1.9.1 e 1.9.2, sono indicati a titolo esemplificativo alcune tipologie di rifiuti pericolosi e
     non pericolosi che possono essere presenti in un allevamento in condizione di “deposito temporaneo”
     art. 183, c. 1 lett. bb) del d.lgs. n. 152/2006:

     Tabella 1.8.1 – Rifiuti pericolosi
                                        Destinazione
      Rifiuti (codice CER)    Descrizione   Modalità stoccaggio             Fonte del dato
                                          (R/D)
         130206*     Olio esausto da Come da art. 183, c. 1,
     Oli sintetici per motori, macchinari       lett.
                                           R        Registro c/s
        ingranaggi e      agricoli   bb) del d.lgs. n.
        lubrificazione     (trattori)    152/2006

                    Batterie   Come da art. 183, c. 1,
         160601*       esaurite da      lett.
                                           R        Registro c/s
       Batterie al piombo     macchine    bb) del d.lgs. n.
                    agricole      152/2006
         150110*
      Imballaggi contenenti   Imballaggi di Come da art. 183, c. 1,
      residui di sostanze    fitofarmaci     lett.
                                          R/D       Registro c/s
        pericolose o      contenenti   bb) del d.lgs. n.
      contaminati da tali     residui    152/2006
         sostanze




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     Tabella 1.8.2 – Rifiuti non pericolosi

                                         Destinazion
           Rifiuti       Descrizione   Modalità stoccaggio         Modalità di registrazione
                                          e (R/D)
                            Come da art. 183, c. 1,
          150102        Sacchi in       lett.
                                            R       Formulari
       Imballaggi di plastica    plastica    bb) del d.lgs. n.
                               152/2006

          150106         Sacchi –   Come da art. 183, c. 1,
       Imballaggi in materiali    barattoli      lett.         R       Formulari
           misti         – taniche   bb) del d.lgs. n.
                               152/2006
                            Come da art. 183, c. 1,
          150107     Contenitori in        lett.
                                            R       Formulari
       Imballaggi in vetro   vetro       bb) del d.lgs. n.
                               152/2006

     Per quanto riguarda la produzione di carcasse di animali (vedasi Regolamenti sui SOA) è necessario
     indicare la mortalità standard, la soluzione adottata per la conservazione delle carcasse e il referente per
     il ritiro delle stesse, nonché indicare nella planimetria generale del centro zootecnico l’ubicazione della
     cella frigorifero.

     2    - GESTIONE DELL’IMPIANTO

     2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi
     L'azienda dovrà presentare un documento che descriva le modalità di sorveglianza, gestione e
     manutenzione di:
         emissioni diffuse nella fase di stabulazione e nella fase di stoccaggio effluenti, modalità e tempo
         di allontanamento dei reflui;
         impianto abbattimento fumi se presenti camini con emissione convogliata proveniente da attività
         connesse autorizzate nella stessa AIA;
         impianto depurazione acque se presente.
     Le eventuali anomalie e non conformità a tali documenti di gestione dovranno essere segnalate
     all’Autorità competente attraverso il Report annuale. L’azienda potrà presentare delle procedure e
     registri predisposti per i sistemi di gestione ambientale (ISO 14001 o EMAS) se certificata.
     Nella tabella 2.1.1 sono indicati in via esemplificativa alcuni tra i parametri minimi e le analisi da
     effettuare che il gestore deve prevedere per il controllo delle fasi del processo.

     Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo

                            Parametro di   Frequenza
        Fase/attività      Criticità          UM               Fonte del dato
                             esercizio   autocontrollo
        Stabulazione      gestione Sostanza secca % Annuale, su un             RdP
                 liquame/letame  Solidi totali    5% del
                   /pollina    N tot    liquame/pollina
                        Metalli pesanti   allontanata
                        (Rame e Zinco)  dall’allevament




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                                         o

                 Dilavamento
                          Verifica della
     Pioggia su piazzali   delle acque                Annuale
                          rete di scolo
                 meteoriche
                          Sostanza secca
               concentrazione di
      Alimentazione (*)            Proteina grezza %    Annuale        RdP
                azoto e fosfati
                          (*) Fosforo (*)
     (*) tali parametri sono leggibili dalla composizione dichiarata del cartellino del mangime, se si
     utilizzano prodotti vegetali coltivati in azienda la composizione può essere dedotta da bibliografia o in
     alternativa attraverso analisi appropriata.

     Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria / straordinaria

                                              Fonte del dato/
                        Tipo di
         Macchinario                    Frequenza     Modalità di registrazione
                       intervento
       Sistemi di asportazione    Controllo della
                       funzionalità    Settimanale (*)        Registro
           deiezioni
       Abbeveratoi/impianto       Controllo
         alimentazione                 Settimanale (*)    Quaderno di manutenzione
                       funzionalità
      Termosonde apertura finestre     tarature      Annuale (*)      Rapporto di taratura
                       Verifica delle
      Ugelli di erogazione acqua    pressioni di     Annuale (*)    Quaderno di manutenzione
                       erogazione
          Impianto          Controllo
      riscaldamento/raffrescamento             Settimanale (*)    Quaderno di manutenzione
                       funzionalità
                        Controllo
       Impianto ventilazione               Settimanale (*)    Quaderno di manutenzione
                       funzionalità
         Pulizia piazzali      Controllo visivo  Settimanale (*)    Quaderno di manutenzione
     (*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità.

     Tabella 2.1.3 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
      Struttura di contenimento     Tipo di controllo    Frequenza   Modalità di registrazione

       Bacini accumulo reflui        Visivo      Settimanale       Registro
                                       (*)
           Concimaie           Visivo      Settimanale       Registro
                                       (*)
        Serbatoi carburanti         Visivo      Settimanale       Registro
                                       (*)
      Frigo conservazione medicinali      Visivo      Settimanale       Registro
                                       (*)
       Cella frigo animali morti       Visivo    Settimanale         Registro
                                     (*)
     (*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità




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     3   – INDICATORI DI PRESTAZIONE
     In questo paragrafo vengono definiti degli indicatori di performance ambientale che possono essere
     utilizzati come strumento di controllo indiretto tramite grandezze che misurano l’impatto e grandezze
     che misurano il consumo delle risorse (ad esempio consumo di energia in un anno).
     E’ importante rapportare i consumi e le emissioni (espressi in valore assoluto) all’unità di produzione
     annua attraverso un denominatore. Ad esempio il denominatore può essere la quantità di prodotto/anno
     espresso in tonnellate e consumi o le emissioni espresse in kg di prodotto, in questo caso si indicherà il
     valore kg/t. In alcuni casi può essere più opportuno riferirli all’unità di materia prima.

     Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance

          Indicatore          Descrizione       UM   Metodo di      Frequenza di
                                          misura       monitoraggio
                      Quantitativo di rifiuto
     Produzione specifica di rifiuti prodotto rispetto al numero Kg/capo    Calcolo       annuale
                        di capi allevati
                      Quantitativo di acqua
       Consumo specifico risorsa
                     prelevata rispetto al numero m3/capo   Calcolo       annuale
           idrica
                        di capi allevati
                      Fabbisogno totale di
      Consumo energetico
                    energia/combustibile utilizzata TEP/capo Calcolo         annuale
      specifico per ciascun
                     rispetto al numero di capi
     combustibile/fonte energetica
                          allevati
                      Quantitativo di reflui
                                    3
     Produzione di reflui specifica prodotti in relazione ai capi m /capo   Calcolo       annuale
                          allevati

        Consumo di azoto      Quantitativo di azoto
                     somministrato rispetto al   Kg/capo  Calcolo       annuale
         somministrato
                      numero di capi allevati

        Consumo di fosforo     Quantitativo di fosforo
                     somministrato rispetto al   Kg/capo  Calcolo       annuale
         somministrato
                      numero di capi allevati




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