determina
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 310 DEL 22/02/2019
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: PROCEDURA PER IL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO INTENSIVO DI
POLLAME
INSTALLAZIONE: STEVANIN STEFANO AZ. AGR. ALL. LA TORRE
UBICAZIONE: SEDE LEGALE E OPERATIVA IN COMUNE DI POJANA MAGGIORE
(VI), VIA PIETRE N. 29
AUTORIZZAZIONE N. 3/2019
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata in data 24/07/2018 prot. 49092 da parte di STEVANIN
STEFANO A. AGR. ALL. LA TORRE, con sede legale ed operativa in via Pietre n.29 in comune di
Pojana Maggiore (VI) e relativa all'attività di allevamento intensivo di pollame a seguito di avvio
riesame per rinnovo autorizzazione integrata ambientale vigente inoltrato con prot. 30458 del 09-
05-2018.
Dato atto che tale attività risulta, per tipologia e attività, compresa nelle categorie di attività
industriali di cui all'allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., con codice
6.6.a.
Rilevato che, ai sensi dell'29-quater c.3 del D.Lgs. 152/2006, è stata data comunicazione
dell'avvenuto avvio procedimento sul sito web della Provincia di Vicenza in data 08-10-2018.
Visto l’esito del sopralluogo effettuato in data 01-02-2019.
Considerato che non sono pervenute osservazioni ai sensi dell'art. 29-quater c.4 del D.Lgs.
152/2006.
Tenuto conto che, a seguito di convocazione di conferenza di servizi in modalità asincrona, ai sensi
dell’art.14 bis della L. 241/2000, non sono pervenuti pareri ostativi nei termini previsti e, pertanto,
il procedimento si conclude con il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, con il numero
3/2019, con le prescrizioni ivi contenute e allegata al presente provvedimento per costituirne parte
integrante e sostanziale.
copia informatica per consultazione
Visto il parere positivo espresso da ARPAV sul Piano di Monitoraggio e controllo, agli atti con nota
prot. 8812 del 13-02-2019.
Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
dell'installazione e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di
eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
l'autorizzazione dell'intervento e che quanto riportato nel presente provvedimento risponde
all'esigenza normativa di rendere disponibile quanto previsto dal comma 13 dell'articolo 29-quater
del D.Lgs. 152/06.
Visti:
- il D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 “norme in materia ambientale”, che alla parte seconda, titolo III
bis, tratta dell'autorizzazione integrata ambientale;
- il D.M. 29 gennaio 2007, recante “Emanazione di linee guida per l’inpiduazione e l’utilizzazione
delle migliori tecniche disponibili, in materia di allevamenti, macelli e trattamento di carcasse, per
le attività elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;
- il D.M. 24 aprile 2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle
istruttorie ed ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”, cui è seguita la
D.G.R.V. n. 1519 del 26 maggio 2009, avente per oggetto “Tariffe da applicare alle istruttorie
finalizzate al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale ex Decreto legislativo 18 febbraio
2005, n. 59”;
- la delibera della Giunta provinciale n. 200 del 19 maggio 2009, atto di indirizzo per l’applicazione
delle tariffe per l’Autorizzazione integrata ambientale (I.P.P.C.);
- la L.R. n. 26 del 16 agosto 2007 “Modifiche alla legge regionale 16 aprile 1985, n. 33, "Norme per
la tutela dell'ambiente" e successive modificazioni, ai fini dell'attuazione del decreto legislativo 18
febbraio 2005, n. 59 "Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e
riduzione integrate dell'inquinamento"”;
- le deliberazioni della Giunta regionale n. 668 del 20 marzo 2007 “D. Lgs 18 febbraio 2005 n. 59 –
Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – Modalità di
presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti soggetti all’autorizzazione integrata
ambientale – Approvazione della modulistica e dei calendari di presentazione delle domande
previsti dall’art. 5 comma 3 del D. Lgs n. 59/2005” e n. 1105 del 28 aprile 2009 “D. lgs 18 febbraio
2005 n. 59 – LR 16 agosto 2007, n. 26. Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione
dell’inquinamento. Approvazione Linee Guida per la valutazione della domanda di Autorizzazione
Integrata Ambientale (AIA) per gli allevamenti zootecnici e del Piano Monitoraggio e Controllo
(PMC)”;
- il D. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (T. U. delle leggi sull’ordinamento degli EE. LL.) e successive
modifiche e integrazioni, con riferimento agli artt. 19 (sulle competenze della Provincia) e 107
(sulle funzioni e responsabilità della dirigenza e sulla riferibilità alla medesima degli atti di carattere
gestionale);
- che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal succitato
D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della Provincia
di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 150 ID PROC 610
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
copia informatica per consultazione
Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.2 del 10/01/2019 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2019-2021;
Richiamato altresì il Decreto Presidenziale n. 11 del 31/01/2019 con cui è stato approvato il Piano
Esecutivo di Gestione 2019/2021 e il Piano Performance 2019/2021;
DETERMINA
1. di rilasciare a STEVANIN STEFANO A. AGR. ALL. LA TORRE, con sede legale ed
operativa in via Pietre n.29 in comune di Pojana Maggiore (VI) e relativa all'attività di
allevamento intensivo di pollame, l’Autorizzazione Integrata Ambientale n. 3/2019 ,con
prescrizioni, allegata alla presente determinazione che ne costituisce parte integrante e
sostanziale, di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L. 241/1990 e s.m.i.;
2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);
3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
provvedimento sul sito di questa Provincia ;
4. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line;
6. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta e allo studio di consulenza, al comune di
Pojana Maggiore, al , ad ARPAV-Vicenza, all’Ulss n.8 Berica
AVVERTE CHE
La presente Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi dell'art. 29-quater del
D.Lgs. 152/2006, ha validità sino al 01-03-2029 e sostituisce le autorizzazioni ambientali
settoriali di cui all'allegato IX, parte seconda del D.Lgs. 152/2006; sei mesi prima della
scadenza il gestore dovrà inviare una domanda di rinnovo, corredata da una relazione
contenente un aggiornamento delle informazioni di cui all'art.29-ter c.1 del D.Lgs.
152/2006. Fino alla pronuncia dell'autorità competente il gestore potrà continuare l'attività
sulla base della precedente Autorizzazione.
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della
comunicazione del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello
Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
La documentazione oggetto dell'istruttoria è visionabile presso il Settore Ambiente - Ufficio
Tutela Ecosistemi Agrari della Provincia di Vicenza, Contrà Gazzolle n.1 Vicenza.
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività di allevamento.
Nell'ipotesi di cessazione dell'attività il gestore dovrà trasmettere alla Provincia di Vicenza
un piano di dismissione dell'installazione e, in caso di necessità, il sito stesso dovrà essere
ripristinato ai sensi della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale;
eventuali modifiche impiantistiche o variazioni nella titolarità dell'installazione dovranno
copia informatica per consultazione
essere preventivamente comunicate alla Provincia di Vicenza che procederà ai sensi
dell'art.29-nonies D.Lgs. 152/2006.
In caso di inosservanza alle prescrizioni riportate nell'allegato A al presente provvedimento
di cui forma parte integrante e sostanziale, troverà applicazione l'art. 29-decies c.9 e 29-
quattuordecies del D.Lgs. 152/2006.
In relazione al Piano di monitoraggio e controllo l'ARPAV prevede, nell'arco di validità
dell'Autorizzazione integrata ambientale, l'esecuzione di un'ispezione ambientale integrata
con oneri a carico del gestore; qualora la Provincia ne rilevasse la necessità può comunque
disporre controlli aggiuntivi ai sensi dell'art. 29-decies c.4 del D.lgs. 152/2006.
La tariffa istruttoria, di cui al DM del 24/04/2008, è stabilita in euro 693,00 come da criteri
fissati dalla Regione del Veneto con l'emanazione della Delibera di Giunta Regionale
n.1519/2009.
Vicenza, 22/02/2019
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE
SERVIZIO VIA-SUOLO-RIFIUTI
Ufficio tutela ecosistemi agrari
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
STEVANIN STEFANO AZ. AGR. ALL. LA TORRE
AUTORIZZAZIONE N.3/2019
Oggetto: rilascio Autorizzazione integrata ambientale (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. - L.R. 26/2007)
SOGGETTO PROPONENTE: Stevanin Stefano A. Agr. All. La Torre
SEDE LEGALE: via Pietre n.29 - Pojana Maggiore
SEDE IMPIANTO: via Pietre n.29 - Pojana Maggiore
TIPOLOGIA IMPIANTO: allevamento intensivo pollame
MOTIVAZIONE A.I.A.: allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., codice 6.6.a
“Allevamento intensivo di pollame o di suini con piu' di 40000 posti pollame”
1 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
La ditta deve gestire l’allevamento intensivo di pollame – della potenzialità di 154.340 per /ciclo – in
conformità alle seguenti prescrizioni:
A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione dovrà essere
effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e integrazioni,
applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche che gestionali, secondo quanto previsto
dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007 del Ministero dell’Ambiente) e regionali
(deliberazione della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile 2009 e DGRV 1100 del 31-07-2018).
B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella documentazione
presentata alla Provincia.
C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà ottem perare
a tutti gli obblighi previsti dal decreto n.5046 del 25/02/2016 del Ministero delle Politiche agricole e
forestali, nonché deliberazione della Giunta regionale n. 1835 del 25/11/2016.
D –Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere tempestivamente
comunicati.
E - La ditta dovrà provvedere, per le coperture (lato interno) dei capannoni costituite da lastre in cemento-
amianto, alla valutazione dell'indice di degrado, come previsto dalla DGRV n.265/11, al fine di
definire/attuare eventuali azioni di monitoraggio e/o di bonifica.
F - La ditta dovrà provvedere a far effettuare, con cadenza annuale a partire dal corrente anno, analisi
chimiche dell’acqua attinta dai due pozzi aziendali, al fine di accertare i valori degli PFAS: i relativi rapporti
di prova dovranno essere inviati alla Provincia in formato digitale.
G - La ditta dovrà inserire i dati delle emissioni annue di ammoniaca e metano (superiori alla soglia delle 10
t/anno) nel registro E-PRTR dell'ISPRA.
H - La ditta dovrà dare attuazione al piano di gestione degli odori (BAT 12) in caso di conclamato disturbo
olfattivo presso i recettori sensibili. A seguito dell'attivazione del piano di gestione degli odori, dovrà essere
compiuta inoltre un'indagine olfattometrica basata su misure effettuate con modalità che trovano riferimento
in linee guida regionali (es. Lombardia), per valutare l'efficacia degli interventi attuati.
copia informatica per consultazione
I – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale nei modi
e tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 2 della presente Autorizzazione
L – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente ope rative
entro il 31/05/2019 e il report annuale di cui sotto redatto a partire dal 2020.
M – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non oggetto di
report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per tutta la durata
dell’Autorizzazione integrata ambientale.
N – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e comu nicarli
annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del Piano di monitoraggio e
controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
O – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 aprile di ogni
anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autorizzazione integrata
ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predisposta dalla Regione Veneto e
ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale PIAVE – piave.regione.veneto.it). Per la
compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe del Settore primario della Regione Veneto, la
costituzione e validazione o eventuali aggiornamenti del fascicolo aziendale presso la competente struttura
periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assistenza agricola (CAA) e l'autorizzazione all’accesso ai
servizi del Sistema informativo del Settore primario (SISP).
Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elettronica certificata
(PEC) il file del report per certificare l’avvenuta compilazione. Medesimo report va trasmesso anche
ad ARPAV e ai comuni interessati (ovvero dove ha sede dell'impianto e dove vengono effettuati gli
spargimenti agronomici) ai sensi dell'art.29 sexies c.6 D.Lgs. 152/2006.
2 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
È opportuno evidenziare che, in linea di massima, non si richiede la compilazione di nuovi registri
appositi per l’Autorizzazione Integrata Ambientale oltre i registri già in possesso dell’azienda per
obbligo di legge. Ove non sia previsto un registro per la raccolta dei dati, la modalità di registrazione, a
discrezione del Gestore, deve essere opportunamente indicata nel PMC.
Al fine di semplificare gli adempimenti a carico dei Gestori delle installazioni e nel contempo consentire
le attività di monitoraggio di competenza delle amministrazioni provinciali e regionali, è stato
aggiornato l’apposito supporto informatico “Autorizzazione Integrata Ambientale: Report annuale
dei dati di autocontrollo”. A riguardo si ritiene opportuno disporre che il Report annuale debba essere
presentato dal soggetto Gestore dell’installazione esclusivamente mediante l’applicativo informatico
reso disponibile dalla Giunta regionale del Veneto, entro il 30 aprile di ogni anno.
Dovrà essere inviata, entro la medesima scadenza, alla Provincia e all’ARPA di competenza nonché al
Comune, comunicazione dell’avvenuta predisposizione del Piano Monitoraggio e Controllo.
Allo scopo di agevolare la lettura del PMC e verificarne la correttezza dei contenuti si allega sintetica
relazione o in alternativa un breve commento da riportarsi nell’apposito spazio sottostante le tabelle del
Piano Monitoraggio e Controllo, ove necessario, al fine di evidenziare le principali differenze tra i dati
registrati nell’anno precedente rispetto a quello dell’anno di riferimento.
QUADRO SINOTTICO
AUTORITA’ DI AUTORITA’ DI
GESTORE GESTORE CONTROLLO CONTROLLO
FASI
Autocontroll Ispezioni
Reporting programmate Campionamenti/analisi
o
1 COMPONENTI AM BIENTALI
1.1 Materie prime e prodotti
Vedi tab.
1.1.1 Materie prime 1.1.1 Annuale X
copia informatica per consultazione
Altre materie Vedi tab.
1.1.2 Annuale X
prime 1.1.2
Vedi tab.
1.1.3 Prodotti finiti 1.1.3 Annuale X
1.1.4 Stoccaggi Annuale Annuale X
Mezzi per lo Annuale X
1.1.5 Annuale
spandimento
1.2 Risorse idriche
1.2.1 Risorse idriche Annuale Annuale X
1.3 Consumo energia
Energia/combusti
1.3.1 Annuale Annuale X
bili
1.4 Azoto e Fosforo escreti
1.4.1 Azoto escreto Annuale Annuale X
1.4.2 Fosforo escreto Annuale Annuale X
1.5 Emissioni in Aria
1.5.1.1 Stima emissioni Annuale Annuale X
ammoniaca totali
Stima emissioni
1.5.1.2 ammoniaca per Annuale Annuale X
capo
Secondo
1.5.2 Emissioni odori, piano Annuale X X
polveri e sonore gestione od
autorizzazione
1.5.2.1 Stima emissioni Annuale Annuale X
polveri
1.5 Emissioni in Aria
Stima emissioni Prima
1.5.3 applicazione X
intero processo
BAT
Stima emissioni
1.5.3.1 diffuse Annuale Annuale X
Punti emissione
1.5.4.1 (in caso Non pertinente
emissioni
convogliate)
Inquinanti
monitorati
1.5.4.2 Non pertinente
(emissioni
convogliate)
Emissioni in acqua
1.6 (Solo in presenza di impianto di depurazione o scarichi autorizzati ai sensi della
normativa vigente)
copia informatica per consultazione
Punti di scarico Non pertinente
1.6.1
Inquinanti
1.6.2 Non pertinente
monitorati
Suolo/sottosuolo
1.7 (Acque di falda monitorate solo per i casi previsti )
1.7.1 Acque di falda Annuale Annuale X X
1.8 Emissione di Rifiuti (Solo per i casi previsti)
1.8.1 Controllo rifiuti Annuale Annuale X
pericolosi
1.8.2 Controllo rifiuti Annuale Annuale X
non pericolosi
2 GESTIONE IMPIANTO
2.1 Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli
Sistemi di
2.1.1 controllo delle NO NO X X
fasi critiche del
processo
Interventi di
2.1.2 manutenzione Annuale NO X
ordinaria
Aree di
2.1.3 Annuale NO X
stoccaggio
3 INDICATORI PRESTAZIONE
3.1 Monitoraggio degli indicatori di performance
3.1.1 Monitoraggio Annuale X X
1 – COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 - Consumo materie prime e prodotti
La tabella del paragrafo 1.1 si propone di elencare tutte le materie prime che entrano nel ciclo
produttivo. Nel caso di un allevamento si tratta soprattutto di animali allevati (suini e pollame) e degli
alimenti/mangime che vengono somministrati agli stessi. La composizione del mangime somministrato
ai capi può avere un importante ruolo sull’impatto ambientale soprattutto per il contenuto di fosforo e
azoto. A discrezione dell’azienda proponente e dell’Autorità competente, nei casi in cui vengono
utilizzati mangimi con perse concentrazioni di P e N può essere utile inserire il dato nella tabella
pidendolo in più classi corrispondenti a persi range di concentrazione dei due elementi.
Non sono richiesti, in quanto non pertinenti in questa Sede, il quantitativo di farmaci utilizzati.
Per quanto riguarda la frequenza di autocontrollo delle materie prime si chiede all’azienda di fare una
proposta all’Ente competente in base alla propria organizzazione aziendale: se l’azienda ha l’abitudine di
comprare il mangime mensilmente, proporrà nel PMC una frequenza di autocontrollo “mensile”, se
l’acquisto non ha tale regolarità sarà indicato “alla ricezione”.
L’azienda dovrà conservare i dati sul consumo di materie prime e comunicarli unitamente agli altri dati
di autocontrollo richiesti annualmente attraverso un Report su supporto informatico/cartaceo.
copia informatica per consultazione
I dati richiesti per il Report annuale sono già in possesso dell’azienda (fatture, bollette, contatori) e nella
maggior parte dei casi sono anche già registrati (registri fiscali e/o sanitari).
Per i dati indicati nelle tabelle 1.1.1. e 1.1.2. (tonnellate all’anno di mangime o capi all’anno allevati) si
richiede la comunicazione del dato su base annuale indipendentemente dalla frequenza di autocontrollo
indicata nel PMC. Gli alimenti, valutata la necessità di determinare l’azoto e il fosforo escreto, saranno
indicati sia come quantità che come Azoto e Fosforo somministrati ricavando i dati dalle schede
tecniche, da cartellino o da analisi su campioni rappresentativi.
L’azienda conserverà le fatture d’acquisto e i cartellini allegati ai mangimi con relativa composizione.
Tabella 1.1.2 - Altre materie prime
Modalità Frequenza
Denominazione Fase utilizzo UM Fonte dato
stoccaggio autocontrollo
Registro
Medicinali Locale chiuso Stabulazione t/Kg/anno Alla ricezione
veterinario
Pulizia fine Contabilità
Detergenti/disinfettanti Locale chiuso t/Kg/anno Alla ricezione
ciclo aziendale
Alla
Contabilità
Lettiera Deposito Stabulazione t/Kg/anno ricezione/Inizi
aziendale
o ciclo
Tabella 1.1.1 - Materie prime (alimenti)
Modalità Frequenza
Denominazione stoccaggi Fase di UM UM Fonte dato
UM autocontroll
utilizzo (Azoto) (Fosforo)
o o
Contabilità aziendale /
Alime Mangime Silos, Alimentaziont/annot/anno (2)t/anno (2) Alla registro a scelta del
nti finito sacconi e (1) ricezione gestore/autocertificazion
e
Altro
(1) Gli alimenti sono indicati come quantità.
(2) Gli alimenti sono indicati come Azoto e Fosforo somministrati ricavando i dati dalle schede
tecniche, da cartellino o da analisi su campioni rappresentativi.
Tabella 1.1.3 - Prodotti finiti
Denominazion Peso Frequenza
Processo UM Fonte del dato
e unitario autocontrollo
Stabulazione Potenzialità Al rilascio
massima Unità Unità/anno Autorizzazione
Autorizzazione
allevamento
Avicoli da
Numero capi Contabilità aziendale /
carne Unità Unità/anno All’acquisto registro a scelta del
in entrata
gestore/autocertificazione
Numero capi Contabilità aziendale /
Unità Unità Alla partenza registro a scelta del
in uscita
gestore/autocertificazione
Capi Unità Unità/anno Annuale Contabilità aziendale /
mediamente registro a scelta del
presenti gestore/autocertificazione
copia informatica per consultazione
Peso (vivo Contabilità aziendale /
kg kg/anno Annuale registro a scelta del
venduto)
gestore/autocertificazione
Numero cicli Contabilità aziendale /
Numeri cicli Annuale registro a scelta del
/anno
gestore/autocertificazione
Contabilità aziendale /
Durata ciclo gg Giorni Fine ciclo registro a scelta del
gestore/autocertificazione
Contabilità aziendale /
Capi Unità Unità/anno Giornaliera registro a scelta del
gestore/autocertificazione
Capi deceduti
Contabilità aziendale /
Peso kg Kg/anno In uscita registro a scelta del
gestore/autocertificazione
Effluenti di Contabilità aziendale /
Non palabili m³ Annuale registro a scelta del
allevamento
gestore/autocertificazione
Effluenti di Contabilità aziendale /
Palabili m³ Annuale registro a scelta del
allevamento
gestore/autocertificazione
Tabella 1.1.4 – Stoccaggi
Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda
per i
materiali non palabili
Ubicazione Tipologia Sup H Volume Anno copertura (Indicare tipologia
vasche (mq) (m) (m3) copertura)
Pojana Maggiore n. 7 vasche Dalla
63,00 Soletta cemento
fg. 13 mn. 6 interrate realizzazione
Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda
per i
materiali palabili
Ubicazione Tipologia Sup H Volume Anno copertura (Indicare tipologia
vasche (mq) (m) (m3) copertura)
Pojana Maggiore Dalla Con telo (concimaia
Concimaia 85,00 2,00 170,00
fg. 13 mn. 343 realizzazione solo di emergenza)
Tabella 1.1.5 – Identificazione mezzi utilizzati per lo spandimento degli effluenti zootecnici
Tipo attrezzatura Targa o matricola Titolo possesso
Carrobotte - Proprietà
Autotreni - Ditte acquirenti
1.2 - Consumo risorse idriche
I dati verranno inseriti e inviati all’Autorità competente attraverso il Report annuale riportando tutte le
misurazioni effettuate con la frequenza stabilita dal PMC. Nella fase di controllo verrà effettuata la lettura
del conta litri e valutata la congruità con i dati inviati.
copia informatica per consultazione
Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
Tipologia di Frequenza
Fase di utilizzo UM Fonte del dato
approvvigionamento autocontrollo
Acqua di falda (pozzo) Stabulazione, mc/a Annuale Contatore o contalitri
alimentazione
1.3 - Consumo energia/combustibili Tabella 1.3.1 – Energia/combustibili
Descrizione Tipologia UM Frequenza Fonte del dato
autocontrollo
Energia importata da Energia elettrica MWh/a o Annuale Contatore
rete esterna TEP
Energia autoprodotta e MWh/a o
consumata Energia elettrica Annuale Contatore
TEP
dall’impianto
Acquisto/rete GPL l/a o TEP Annuale Fatture
Acquisto Gasolio t/a o TEP Annuale Fatture
2 – Azoto e Fosforo escreti
L’azoto e il fosforo escreti si possono determinare (con frequenza almeno annuale) con una delle
seguenti possibilità:
a) con calcolo mediante bilancio di massa, sulla base dell’apporto di alimenti, del contenuto di
proteina grezza della dieta, del fosforo totale e della prestazione degli animali. I contenuti di
proteina grezza e di fosforo totale degli alimenti possono essere calcolati mediante:
in caso di fornitura esterna: con la documentazione di accompagnamento.
in caso di autoproduzione: mediante campionamento dei composti alimentari provenienti da
silos o dal sistema di alimentazione per analizzare il contenuto totale di fosforo e proteina
grezza o, in alternativa, nella documentazione di accompagnamento o utilizzando valori
standard per il contenuto totale di fosforo e proteina grezza nei composti alimentari.
b) con stima mediante analisi degli effluenti di allevamento per il contenuto totale di azoto e fosforo.
c) mediante metodologia di calcolo dell’azoto e del fosforo riportati nell’allegato D alla DGR n.
2439 del 7 agosto 2007, “Bilancio Aziendale dell’azoto e del fosforo negli allevamenti” reso
disponibile su apposito supporto informatico dalla Giunta regionale del Veneto.
La quantità di azoto e fosforo escreto/posto animale/anno, dovrà essere ricompreso nell’intervallo sotto
riportato.
copia informatica per consultazione
Tab.1.4.1 – Azoto totale escreto annuale associato alla BAT.
Azoto escreto totale Kg Azoto escreto/posto
Categoria animale
(Kg azoto/anno) animale/anno
Polli da carne 28.001,30 KgN/anno 0,2463 KgN/capo/anno
A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di azoto escreto devono essere ricomprese
nell’intervallo sottoriportato
Azoto totale escreto (1) (2)
associato a BAT (kg
Categoria animale azoto-
escreto/posto animale/anno)
Polli da carne
(1) 0,2 – 0,6
l’azoto totale escreto associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte le specie
(2)
di pollame
(3) il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
Il limite superiore dell’intervallo è associato all’allevamento di tacchini maschi.
Tab.1.4.2 – Fosforo totale escreto annuale associato alla BAT.
Fosforo escreto totale (Kg Fosforo escreto (Kg P2O5
Categoria animale
P2O5/anno) capo/anno)
Polli da carne 8.157,00 KgP/anno 0,0718 KgP/capo/anno
A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di fosforo escreto devono essere ricomprese
nell’intervallo sottoriportato
Fosforo totale escreto (1) (2) associato a BAT (kg
Categoria animale P2O5
escreto/posto animale/anno)
Polli da carne
(1) 0,05 – 0,25
il fosforo totale escreto (in forma di ossido) associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai
(2)
riproduttori, per tutte le specie di pollame.
Il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
2.3 – Emissioni in aria
1.5.1 – Emissioni di ammoniaca
Le emissioni in aria di un allevamento sono sempre da considerare di tipo“diffuso”anche se vi sono
camini che convogliano l’aria dalle strutture di stabulazione in quanto, le emissioni provengono dalle
stalle ma anche dalle strutture di stoccaggio e di spandimento dei reflui zootecnici. L’attuale tecnologia
non permette generalmente di quantificare analiticamente queste emissioni diffuse di conseguenza, è
importante stimare almeno le emissioni principali, quali l’ammoniaca. Questa stima può essere effettuata
mediante una delle seguenti possibilità:
a) attraverso stima mediante il bilancio di massa (una volta l’anno per ciascuna categoria di animali)
sulla base dell’escrezione e dell’azoto totale (o dell’azoto ammoniacale) presente in ciascuna fase
della gestione degli effluenti di allevamento ;
b) tramite fattori di emissione;
c) con calcolo (da ripetere ogni volta che ci sono modifiche sostanziali del tipo di bestiame allevato o
del sistema di stabulazione) mediante la misurazione della concentrazione di ammoniaca e del tasso
di ventilazione utilizzando i metodi normalizzati ISO, nazionali o internazionali o altri metodi atti a
garantire dati di qualità scientifica equivalente.
La quantità di emissioni di ammoniaca (Kg NH 3/posto animale/anno) associate alle migliori tecniche
disponibili provenienti da ciascun ricovero zootecnico per le varie tipologie di animali, dovrà essere
ricompreso nell’intervallo sotto riportato.
copia informatica per consultazione
Tab. 1.5.1.1 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento
Tipologia animali kg NH3/totale kg NH3/ricovero kg kg NH3/spandimento
NH3/stoccaggio
Polli da carne 9.094,60 9.094,60 Kg/anno 0,00 Kg/anno 0,00 Kg/anno
Kg/anno
Tab. 1.5.1.2 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento per capo anno
Tipologia kg kg kg kg
animali NH3/totale/posto NH3/ricovero/posto NH3/stoccaggio/posto NH3/spandimento/posto
animale/anno (1) animale/anno animale/anno
animale/anno
0,08
Polli da carne 0,08 Kg/capo/anno 0,00 Kg/capo/anno 0,00 Kg/capo/anno
Kg/capo/anno
Mentre per le galline ovaiole e i polli da carne deve essere ricompreso:
Polli da carne con peso finale fino a 2,5
Kg. 0,01 – 0,08(2)
Per gli impianti esistenti che usano un sistema di ventilazione forzata e una rimozione infrequente
dell'effluente (in caso di lettiera profonda con fossa profonda per gli effluenti di allevamento), in
combinazione con una misura che consenta di realizzare un elevato contenuto di materia secca nell'effluente,
il limite è 0,25 kg NH3/posto animale/anno.
Può non essere applicabile ai seguenti tipi di pratiche agricole: estensivo al coperto, all'aperto, rurale
all'aperto e rurale in libertà, a norma delle definizioni di cui al regolamento (CE) n. 543/2008 della
Commissione, del 16 giugno 2008, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del
Consiglio per quanto riguarda le norme di commercializzazione per le carni di pollame (GU L 157 del
17.6.2008, pag. 46). Il valore più basso dell’intervallo è associato all’utilizzo di un sistema di trattamento
aria.
1.5.2 – Emissioni di odori, polveri e sonore
A) Emissioni di odori
Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
azioni/misurazioni effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
Considerato che l’applicazione delle Migliori tecniche disponibili hanno come obiettivo anche la
riduzione delle emissioni odorigene alla formazione, tenuto conto inoltre della sostanzialità e frequenza
delle segnalazioni agli Uffici competenti, documentate e comprovabili attraverso sopraluogo
all’impianto, sarà valutata la prescrizione di monitorare le emissioni di odori utilizzando:
norme EN (per esempio mediante olfattometria dinamica secondo la norma EN 13725 per
determinare la concentrazione di odori).
utilizzare norme nazionali o altre norme internazionali che assicurino la disponibilità di dati di qualità
scientifica equivalente.
B) Emissioni di polveri
Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
azioni/misurazioni effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
Ricordando che le emissioni di polveri provenienti da ciascun ricovero zootecnico sono dei contaminanti
che possono influenzare sia la respirazione degli animali che quella degli operatori agricoli, il
monitoraggio si ottiene applicando con frequenza annuale:
calcolo mediante la misurazione delle polveri e del tasso di ventilazione utilizzando i metodi EN o
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altri metodi (ISO, nazionali o internazionali) atti a garantire dati di qualità scientifica equivalente
(non applicabile a impianti muniti di un sistema di trattamento dell’aria).
stima mediante i fattori di emissione.
Qualora il ricovero zootecnico sia munito di un sistema di trattamento dell’aria il monitoraggio delle
emissioni di ammoniaca, polveri e/o odori provenienti da ciascun ricovero zootecnico può avvenire
mediante controllo del funzionamento effettivo del sistema di trattamento aria (per esempio mediante
registrazione continua dei parametri operativi o sistemi di allarme).
Tab. 1.5.2.1– Stima emissioni Polveri provenienti dal ricovero zootecnico
Tipologia animali kg PM10/totale kg PM10/posto animale/anno
Polli da carne 1.251 Kg/anno 0,011 Kg/capo/anno
C) Emissioni sonore
In merito alle emissioni di rumore, ove pertinenti a seguito della BAT 9, dovrà essere prevista una
valutazione previsionale di impatto acustico redatta da un tecnico abilitato e l’attuazione di un Piano di
gestione del rumore, come parte del Sistema di Gestione Ambientale.
Qualora l’inquinamento acustico presso i recettori sensibili sia probabile o comprovato si dovrà mettere
in atto un protocollo per il monitoraggio.
1.5.3 – Stima emissioni provenienti intero processo
Considerato inoltre, che l’obiettivo dell’applicazione delle BAT consiste nella riduzione delle emissioni
nell’aria di ammoniaca provenienti dall’intero processo di allevamento di suini (scrofe incluse) o
pollame, nella prima applicazione delle BAT si dovranno altresì stimare o calcolare la riduzione delle
emissioni di ammoniaca provenienti dall’intero processo rispetto alla “situazione in atto”. A tal fine, il
Gestore determinerà la stima dell’azoto e fosforo escreto con una delle metodologie indicate al punto
1.4, nonché le emissioni di ammoniaca come riportato al punto 1.5.1 provenienti dall’allevamento.
Qualora i valori siano superiori a quelli riportati nella BAT pertinente, il Gestore dovrà fornire
indicazioni sulle tecniche da applicare affinché i valori siano ricompresi nell’intervallo soprariportati.
Ulteriori stime di emissioni diffuse, richieste nel rilascio dell’Autorizzazione verranno riportate nella
tabella sottostante. Per la stima si deve fare riferimento alle pubblicazioni scientifiche di livello
nazionale o internazionale utilizzando i coefficienti di emissione proposti.
Tabella 1.5.3.1 – Stima delle emissioni diffuse.
Metodo
Frequenza di Emissioni
Parametro/ inquinante Provenienza applicato per il Reporting
autocontrollo totali
calcolo
Metano - CH4 stabulazione
Protossido di azoto - N2O stabulazione
Rumori
Odori Impianto
Altri
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1.5.4 – Emissioni convogliate
Nel Report annuale si dovranno riportare esclusivamente la comunicazione delle emissioni di tipo
convogliato che sono soggette ad Autorizzazione e le emissioni diffuse in aria dell’ammoniaca
provenienti da ciascun ricovero zootecnico.
Per quanto riguarda le emissioni di tipo convogliato la tabella 1.5.4.1 inpidua i punti di emissione,
mentre la tabella 1.5.4.2 identifica per ciascun punto di emissione convogliata, in corrispondenza dei
parametri elencati, la frequenza del monitoraggio ed il metodo utilizzato.
I punti di emissioni possono derivare ad esempio da:
a) impianti produzione energia;
b) impianti essiccazione/molitura cereali;
c) impianti di trattamento E.A. (ad esempio strippaggio, essiccazione,…).
Tabella 1.5.4.1 – Emissioni in aria. Punti di emissione (in caso di emissioni convogliate)
Non sono presenti emissioni convogliate.
Tabella 1.5.4.2 – Emissioni in aria. Inquinanti monitorati per le emissioni in atmosfera (emissioni
convogliate) – Parametri indicativi.
Non sono presenti emissioni convogliate.
1.6 – Emissioni in acqua
Si indicano in questa tabella soltanto gli scarichi autorizzati ai sensi della norma di settore (D.lgs n.
152/06 e successive modifiche ed integrazioni).
Tabella 1.6.1 – Scarichi
Non sono presenti scarichi in acqua
Tabella 1.6.2 - Inquinanti monitorati – Parametri indicativi
Non sono presenti scarichi in acqua
1.7 – Suolo e sottosuolo
In linea generale, il monitoraggio delle acque sotterranee è previsto soltanto nel caso in cui lo stoccaggio
dei materiali non palabili avvenga in contenitori in terra (lagoni). Secondo la norma, tali strutture
devono essere opportunamente impermeabilizzate con manto artificiale posto su un adeguato strato di
argilla di riporto, e devono prevedere attorno al piede esterno dell’argine, un fosso di guardia perimetrale
adeguatamente dimensionato e idraulicamente isolato dalla normale rete scolante (per evitare
percolazione o dispersione degli effluenti). In caso di monitoraggio i possibili parametri da rilevare sono
riportati nella tabella 1.8.1. In base ai risultati dei controlli e a valutazioni sito-specifiche le lista degli
inquinanti può essere adeguata.
Tabella 1.7.1 – Suolo e sottosuolo. Monitoraggio acque di falda
Il centro zootecnico non è dotato di lagoni
1.7.2 – Terreni
Tutti gli allevamenti soggetti all’Autorizzazione Integrata Ambientale hanno l’obbligo di presentare
all’Autorità competente, la Comunicazione, in quanto produttori e/o utilizzatori di azoto, con l’eventuale
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Piano di Utilizzazione Agronomica degli effluenti di allevamento se c’è l’uso agronomico, a valenza
annuale o quinquennale, a seconda della specifica disciplina regionale.
Nell’ambito del procedimento autorizzatorio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale si prende atto
della Comunicazione, corredata o meno dal PUA in base alle disposizioni regionali, presentata
dall’allevamento; nel caso di nuovo impianto l’invio della Comunicazione dovrà essere effettuato prima
dell’inizio della produzione.
Nell’ambito del controllo integrato ARPAV esegue sempre un controllo analitico dei terreni nel caso di
utilizzo agronomico degli effluenti.
Se in azienda sono presenti serbatoi interrati contenenti gasolio, dovranno essere svolti i controlli per
ogni serbatoio.
1.8 – Rifiuti
I rifiuti prodotti in allevamento si configurano come rifiuti speciali (esclusi gli effluenti di allevamento e
tutti i materiali da essi derivati dopo trattamento qualora destinati all’utilizzo agronomico) e bisogna
descriverne la gestione all’interno dell’impianto produttivo indicando le eventuali operazioni di
smaltimento o recupero affidato a terzi.
Per quanto riguarda i registri di carico e scarico per i rifiuti speciali pericolosi e per i rifiuti speciali non
pericolosi si applica l’art. 190 del d.lgs. 152/2006.
Nelle tabelle, 1.9.1 e 1.9.2, sono indicati a titolo esemplificativo alcune tipologie di rifiuti pericolosi e
non pericolosi che possono essere presenti in un allevamento in condizione di “deposito temporaneo”
art. 183, c. 1 lett. bb) del d.lgs. n. 152/2006:
Tabella 1.8.1 – Rifiuti pericolosi
Destinazione
Rifiuti (codice CER) Descrizione Modalità stoccaggio Fonte del dato
(R/D)
130206* Olio esausto da Come da art. 183, c. 1,
Oli sintetici per motori, macchinari lett.
R Registro c/s
ingranaggi e agricoli bb) del d.lgs. n.
lubrificazione (trattori) 152/2006
Batterie Come da art. 183, c. 1,
160601* esaurite da lett.
R Registro c/s
Batterie al piombo macchine bb) del d.lgs. n.
agricole 152/2006
150110*
Imballaggi contenenti Imballaggi di Come da art. 183, c. 1,
residui di sostanze fitofarmaci lett.
R/D Registro c/s
pericolose o contenenti bb) del d.lgs. n.
contaminati da tali residui 152/2006
sostanze
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Tabella 1.8.2 – Rifiuti non pericolosi
Destinazion
Rifiuti Descrizione Modalità stoccaggio Modalità di registrazione
e (R/D)
Come da art. 183, c. 1,
150102 Sacchi in lett.
R Formulari
Imballaggi di plastica plastica bb) del d.lgs. n.
152/2006
150106 Sacchi – Come da art. 183, c. 1,
Imballaggi in materiali barattoli lett. R Formulari
misti – taniche bb) del d.lgs. n.
152/2006
Come da art. 183, c. 1,
150107 Contenitori in lett.
R Formulari
Imballaggi in vetro vetro bb) del d.lgs. n.
152/2006
Per quanto riguarda la produzione di carcasse di animali (vedasi Regolamenti sui SOA) è necessario
indicare la mortalità standard, la soluzione adottata per la conservazione delle carcasse e il referente per
il ritiro delle stesse, nonché indicare nella planimetria generale del centro zootecnico l’ubicazione della
cella frigorifero.
2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO
2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi
L'azienda dovrà presentare un documento che descriva le modalità di sorveglianza, gestione e
manutenzione di:
emissioni diffuse nella fase di stabulazione e nella fase di stoccaggio effluenti, modalità e tempo
di allontanamento dei reflui;
impianto abbattimento fumi se presenti camini con emissione convogliata proveniente da attività
connesse autorizzate nella stessa AIA;
impianto depurazione acque se presente.
Le eventuali anomalie e non conformità a tali documenti di gestione dovranno essere segnalate
all’Autorità competente attraverso il Report annuale. L’azienda potrà presentare delle procedure e
registri predisposti per i sistemi di gestione ambientale (ISO 14001 o EMAS) se certificata.
Nella tabella 2.1.1 sono indicati in via esemplificativa alcuni tra i parametri minimi e le analisi da
effettuare che il gestore deve prevedere per il controllo delle fasi del processo.
Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
Parametro di Frequenza
Fase/attività Criticità UM Fonte del dato
esercizio autocontrollo
Stabulazione gestione Sostanza secca % Annuale, su un RdP
liquame/letame Solidi totali 5% del
/pollina N tot liquame/pollina
Metalli pesanti allontanata
(Rame e Zinco) dall’allevament
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o
Dilavamento
Verifica della
Pioggia su piazzali delle acque Annuale
rete di scolo
meteoriche
Sostanza secca
concentrazione di
Alimentazione (*) Proteina grezza % Annuale RdP
azoto e fosfati
(*) Fosforo (*)
(*) tali parametri sono leggibili dalla composizione dichiarata del cartellino del mangime, se si
utilizzano prodotti vegetali coltivati in azienda la composizione può essere dedotta da bibliografia o in
alternativa attraverso analisi appropriata.
Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria / straordinaria
Fonte del dato/
Tipo di
Macchinario Frequenza Modalità di registrazione
intervento
Sistemi di asportazione Controllo della
funzionalità Settimanale (*) Registro
deiezioni
Abbeveratoi/impianto Controllo
alimentazione Settimanale (*) Quaderno di manutenzione
funzionalità
Termosonde apertura finestre tarature Annuale (*) Rapporto di taratura
Verifica delle
Ugelli di erogazione acqua pressioni di Annuale (*) Quaderno di manutenzione
erogazione
Impianto Controllo
riscaldamento/raffrescamento Settimanale (*) Quaderno di manutenzione
funzionalità
Controllo
Impianto ventilazione Settimanale (*) Quaderno di manutenzione
funzionalità
Pulizia piazzali Controllo visivo Settimanale (*) Quaderno di manutenzione
(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità.
Tabella 2.1.3 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
Struttura di contenimento Tipo di controllo Frequenza Modalità di registrazione
Bacini accumulo reflui Visivo Settimanale Registro
(*)
Concimaie Visivo Settimanale Registro
(*)
Serbatoi carburanti Visivo Settimanale Registro
(*)
Frigo conservazione medicinali Visivo Settimanale Registro
(*)
Cella frigo animali morti Visivo Settimanale Registro
(*)
(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità
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3 – INDICATORI DI PRESTAZIONE
In questo paragrafo vengono definiti degli indicatori di performance ambientale che possono essere
utilizzati come strumento di controllo indiretto tramite grandezze che misurano l’impatto e grandezze
che misurano il consumo delle risorse (ad esempio consumo di energia in un anno).
E’ importante rapportare i consumi e le emissioni (espressi in valore assoluto) all’unità di produzione
annua attraverso un denominatore. Ad esempio il denominatore può essere la quantità di prodotto/anno
espresso in tonnellate e consumi o le emissioni espresse in kg di prodotto, in questo caso si indicherà il
valore kg/t. In alcuni casi può essere più opportuno riferirli all’unità di materia prima.
Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance
Indicatore Descrizione UM Metodo di Frequenza di
misura monitoraggio
Quantitativo di rifiuto
Produzione specifica di rifiuti prodotto rispetto al numero Kg/capo Calcolo annuale
di capi allevati
Quantitativo di acqua
Consumo specifico risorsa
prelevata rispetto al numero m3/capo Calcolo annuale
idrica
di capi allevati
Fabbisogno totale di
Consumo energetico
energia/combustibile utilizzata TEP/capo Calcolo annuale
specifico per ciascun
rispetto al numero di capi
combustibile/fonte energetica
allevati
Quantitativo di reflui
3
Produzione di reflui specifica prodotti in relazione ai capi m /capo Calcolo annuale
allevati
Consumo di azoto Quantitativo di azoto
somministrato rispetto al Kg/capo Calcolo annuale
somministrato
numero di capi allevati
Consumo di fosforo Quantitativo di fosforo
somministrato rispetto al Kg/capo Calcolo annuale
somministrato
numero di capi allevati
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