determina
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
Determinazione Dirigenziale N° 624 DEL 10/05/2021
AREA TECNICA
SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
DIRIGENTE/RESPONSABILE: Filippo Squarcina
OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO AVICOLO (POLLI DA
CARNE).
INSTALLAZIONE: SOCIETA’ AGRICOLA FRECCIA VERDE S.S.
SEDE LEGALE E OPERATIVA : VIA FONTANA 11 IN COMUNE DI LONIGO (VI).
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N. 7/2021.
COPIA CONFORME PROVVEDIMENTO
Titolo: Copia Conforme
Note:
Documenti Presenti:
Titolo Nome File Formato Data
Impronta
TESTO ATTO DD_2021_624.odt AT - ATTO 10/05/2021
7CE3CFED2FC4FC04838D0DF6BD5C3D1F9E077BB6
NON FIRMATO -
FRECCIA VERDE FRECCIA VERDE INF - DOCUMENTO 10/05/2021
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1A61946BE822C9B2F18C78BCF4B71AB60603851E98F69B5FA7448EC5714AC62D
NON FIRMATO -
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINA N° 624 DEL 10/05/2021
AREA TECNICA
SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO AVICOLO
(POLLI DA CARNE).
INSTALLAZIONE: SOCIETA’ AGRICOLA FRECCIA VERDE S.S.
SEDE LEGALE E OPERATIVA : VIA FONTANA 11 IN COMUNE DI LONIGO (VI).
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N. 7/2021.
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata da parte della società agricola Freccia Verde, con sede
legale e operativa in via Fontana n. 11, in comune di Lonigo, relativa all'attività di allevamento
avicolo (polli da carne), pervenuta agli atti in data 25/06/2020 con prot. n. 27116 e 27117.
Considerato che secondo quanto richiesto dallo scrivente Servizio con nota prot. n. 30310
del 16/07/2020 la documentazione è stata integrata con nota prot. n. 37735 del 10/09/2020, dopo
una proroga richiesta dalla ditta e concessa con nota prot. 35024 del 19/08/2020 da questa
Amministrazione.
Dato atto che tale attività risulta, per tipologia e attività, compresa nelle categorie di attività
industriali di cui all'allegato VIII della parte seconda del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., con codice 6.6.a.
Rilevato che, ai sensi dell'29-quater c. 3 del D.lgs. 152/2006, lo scrivente Servizio ha dato
comunicazione di avvio procedimento con nota agli atti prot. n. 41672 in data 06/10/2020 e
contestualmente ha indetto una conferenza semplificata e in modalità asincrona ai sensi dell’art. 14
bis della L. 241/1990 chiedendo agli Enti coinvolti dal procedimento di esprimere il proprio parere
entro 30 giorni.
Vista la pubblicazione sul sito web della Provincia di Vicenza in data 06/10/2020
dell’annuncio contenente indicazioni sulla localizzazione dell’installazione in oggetto, sul
nominativo del gestore, sulle sedi e modalità di consultazione degli atti inpiduati dall’autorità
competente e sui termini di presentazione di eventuali osservazioni sulla domanda di
Autorizzazione Integrata Ambientale.
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
Dato atto che con nota prot. 50446 del 26/11/2020 sono state richieste alla ditta integrazioni
sostanziali, che sono state trasmesse con nota agli atti con prot. 2678 del 22/01/2021, integrate con
nota agli atti con prot. 7706 del 23/02/2021.
Visto l’esito del sopralluogo effettuato da personale della Provincia e di ARPAV presso
l’installazione in data 05/03/2021.
Tenuto conto che, a seguito di convocazione di Conferenza di Servizi in modalità asincrona,
ai sensi dell’art. 14 bis della L. 241/2000, non sono pervenuti pareri ostativi nei termini previsti, e
pertanto la stessa si è conclusa favorevolmente al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale
con le prescrizioni allegate al presente provvedimento e che ne costituiscono parte integrante e
sostanziale;
Considerata la nota pervenuta da Arpav agli atti con prot. 12077 del 22/03/2021, con cui
esprimeva il parere sul PMC, ritenuto incompleto, a cui è seguita la richiesta di questa
Amministrazione, agli atti con prot. 12941 del 26/03/2021 di ripresentare il PMC entro 30 giorni.
Dato atto che la società ha presentato quanto richiesto con nota agli atti con prot. 13910 del
01/04/2021, e che Arpav con nota prot. 16607 del 20/04/2021 ha espresso parere favorevole sul
PMC presentato dalla ditta nella sua ultima versione.
Considerato che il procedimento si conclude con il rilascio dell’Autorizzazione Integrata
Ambientale, con il numero 7/2021, con le prescrizioni ivi contenute e allegate al presente
provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale.
Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità
urbanistica/edilizia dell'installazione e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti
il rilascio di eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari
per l'autorizzazione dell'intervento e che quanto riportato nel presente provvedimento risponde
all'esigenza normativa di rendere disponibile quanto previsto dal comma 13 dell'articolo 29-quater
del D.lgs. 152/2006.
Visti:
- il D.lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 “norme in materia ambientale”, che alla parte seconda, titolo III
bis, tratta dell'Autorizzazione Integrata Ambientale;
- il D.M. 29 gennaio 2007, recante “Emanazione di linee guida per l’inpiduazione e l’utilizzazione
delle migliori tecniche disponibili, in materia di allevamenti, macelli e trattamento di carcasse, per
le attività elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;
- il D.M. 24 aprile 2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle
istruttorie ed ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”, cui è seguita la
D.G.R.V. n. 1519 del 26 maggio 2009, avente per oggetto “Tariffe da applicare alle istruttorie
finalizzate al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale ex Decreto legislativo 18 febbraio
2005, n. 59”;
- la Delibera della Giunta provinciale n. 200 del 19 maggio 2009, atto di indirizzo per l’applicazione
delle tariffe per l’Autorizzazione Integrata Ambientale (I.P.P.C.);
- la L.r. n. 26 del 16 agosto 2007 “Modifiche alla legge regionale 16 aprile 1985, n. 33, "Norme per
la tutela dell'ambiente" e successive modificazioni, ai fini dell'attuazione del decreto legislativo 18
febbraio 2005, n. 59 "Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e
riduzione integrate dell'inquinamento"”;
- le Deliberazioni della Giunta regionale n. 668 del 20 marzo 2007 “D. Lgs 18 febbraio 2005 n. 59 –
Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – Modalità di
presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti soggetti all’autorizzazione integrata
ambientale – Approvazione della modulistica e dei calendari di presentazione delle domande previ-
sti dall’art. 5 comma 3 del D. Lgs n. 59/2005”, n. 1105 del 28 aprile 2009 “D. lgs 18 febbraio 2005
n. 59 – LR 16 agosto 2007, n. 26. Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione dell’in-
quinamento. Approvazione Linee Guida per la valutazione della domanda di Autorizzazione Inte-
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
grata Ambientale (AIA) per gli allevamenti zootecnici e del Piano Monitoraggio e Controllo
(PMC)”, n. 1100 del 31 luglio 2018 “Approvazione delle Linee guida per il riesame delle Autoriz-
zazioni Integrate Ambientali (AIA) allevamenti a seguito delle nuove disposizioni comunitarie ap-
provate con Decisione di esecuzione (UE) 2017/302 “BAT Conclusions””;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.1 del 25/01/2021 con la quale è sta-
to approvato il Bilancio di Previsione 2021-2023;
Richiamato il PEG - Piano esecutivo di gestione - 2021/2023 approvato con Decreto presi-
denziale n. 11 del 12/02/2021;
DETERMINA
1. di rilasciare alla Società agricola Freccia Verde s.s., relativa all'attività di allevamento
avicolo (polli da carne), con sede legale e operativa in via Fontana 11 in comune di Lonigo,
l’Autorizzazione Integrata Ambientale n. 7/2021 allegata alla presente Determinazione, con
prescrizioni, che ne costituisce parte integrante e sostanziale, di cui al D.lgs. 152/2006 e alla
L. 241/1990 e s.m.i.;
2. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
provvedimento sul sito di questa Provincia;
3. di trasmettere il presente provvedimento alla Società agricola Freccia Verde s.s., al Sindaco
del Comune di Lonigo, al Direttore del Dipartimento Provinciale ARPAV di Vicenza, al
Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda ULSS n. 8 – Berica, al Comando
Vigili del Fuoco di Vicenza, al consulente della ditta.
4. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art. 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line;
6. il presente provvedimento rispetta il termine previsto dal Regolamento sui procedimenti am-
ministrativi di competenza della Provincia di Vicenza (Determinazione del Segretario Gene-
rale n. 256 del 26/02/2021)
AVVERTE CHE
La presente Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi dell'art. 29-quater del D.Lgs.
152/2006, ha validità sino al 31/05/2031 e sostituisce le autorizzazioni ambientali settoriali di cui
all'allegato IX, parte seconda del D.Lgs. 152/2006:
-Autorizzazione alle emissioni in atmosfera.
Sei mesi prima della scadenza il gestore dovrà inviare una domanda di rinnovo, corredata da una
relazione contenente un aggiornamento delle informazioni di cui all'art.29-ter c.1 del D.Lgs.
152/2006. Fino alla pronuncia dell'autorità competente il gestore potrà continuare l'attività sulla
base della precedente Autorizzazione.
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi e con gli effetti di cui agli artt. 20 e 21 del D.Lgs n.82/2005; sosti
tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
La documentazione oggetto dell'istruttoria è visionabile presso il Servizio Rifiuti VIA VAS –
Ufficio Tutela Ecosistemi Agrari della Provincia di Vicenza, Contrà Gazzolle n. 1 Vicenza.
Rimane in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività di allevamento.
Nell'ipotesi di cessazione dell'attività il gestore dovrà trasmettere alla Provincia di Vicenza un piano
di dismissione dell'installazione e, in caso di necessità, il sito stesso dovrà essere ripristinato ai sensi
della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale; eventuali modifiche
impiantistiche o variazioni nella titolarità dell'installazione dovranno essere preventivamente
comunicate alla Provincia di Vicenza che procederà ai sensi dell'art. 29-nonies D.lgs. 152/2006.
In caso di inosservanza alle prescrizioni riportate nell'allegato A al presente provvedimento, di cui
forma parte integrante e sostanziale, troveranno applicazione l'art. 29-decies c. 9 e l’art. 29-
quattuordecies del D.lgs. 152/2006.
In relazione al Piano di Monitoraggio e Controllo l'ARPAV prevede, nell'arco di validità
dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, l'esecuzione di un'ispezione ambientale integrata con
oneri a carico del gestore; qualora la Provincia ne rilevasse la necessità potrà comunque disporre
controlli aggiuntivi ai sensi dell'art. 29-decies c. 4 del D.lgs. 152/2006.
La tariffa istruttoria, di cui al DM del 24/04/2008, è stabilita in euro 693,00 come da criteri fissati
dalla Regione del Veneto con l'emanazione della Delibera di Giunta Regionale n. 1519/2009.
Sottoscritta dal Dirigente
Filippo Squarcina
con firma digitale
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
ALLEGATI - FRECCIA VERDE Prescrizioni + PMC.pdf
(impronta: 1A61946BE822C9B2F18C78BCF4B71AB60603851E98F69B5FA7448EC5714AC62D)
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tuisce il documento cartaceo e la firma autografa.
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA
SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Ufficio tutela ecosistemi agrari
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di Posta Elettronica Certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
SOCIETA' AGRICOLA FRECCIA VERDE S.S.
AUTORIZZAZIONE N. 7/2021
Oggetto: rilascio Autorizzazione integrata ambientale (D.lgs. 152/2006 e s.m.i. - L.r. 26/2007)
SOGGETTO PROPONENTE: Società agricola Freccia Verde s.s.
SEDE LEGALE E OPERATIVA: via Fontana 11 – Lonigo (VI).
MOTIVAZIONE A.I.A.: allegato VIII della parte seconda del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., codice 6.6.a
“Allevamento intensivo di pollame con piu' di 40000 posti pollame”.
1 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
La ditta deve gestire l’allevamento intensivo di pollame (polli da carne), con potenzialità pari a
61.300 capi per ciclo, in conformità alle seguenti prescrizioni:
A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione
dovrà essere effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive
modifiche e integrazioni, applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche che
gestionali, secondo quanto previsto dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007 del
Ministero dell’Ambiente) e regionali (deliberazioni della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile
2009 e n. 1100 del 31 luglio 2018).
B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella
documentazione presentata alla Provincia.
C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà
ottemperare a tutti gli obblighi previsti dal decreto n. 5046 del 25/02/2016 del Ministero delle
Politiche agricole e forestali, nonché dalla deliberazione della Giunta regionale n. 1835 del
25/11/2016.
D –Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere
tempestivamente comunicati.
E – La ditta dovrà provvedere entro 180 giorni dal ricevimento della presente, per le coperture
costituite da lastre in cemento-amianto, alla valutazione dell’indice di degrado, come previsto dalla
DGRV n. 265/11, al fine di definire/attuare eventuali azioni di monitoraggio e/o di bonifica. L’esito
della valutazione, effettuata da ditta specializzata, dovrà essere fatto pervenire alla Provincia.
F – La ditta dovrà provvedere nel termine di un anno dalla data del presente provvedimento alla
rimozione e smaltimento della cisterna di gasolio, non più utilizzata e stoccata nel piazzale
antistante i capannoni.
G – La ditta dovrà provvedere a mantenere puliti i piazzali esterni. In caso di incidenti e/o
imprevisti con impatto per le perse matrici ambientali, in particolar modo per sversamenti di
gasolio o altre sostanze, dovrà adottare immediatamente tutte le misure necessarie per limitarne le
conseguenze. La ditta dovrà dotarsi di apposito materiale assorbente da utilizzare in caso di
necessità. Gli eventi accidentali di cui sopra dovranno essere oggetto di comunicazione di cui al
comma 1 dell’art’art.29-undecies del D.lgs 152/2006 entro le otto ore successive all’evento stesso.
H – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale
nei modi e tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 2 della
presente Autorizzazione.
I – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente
operative entro il 31/08/2021 e il report annuale di cui sotto redatto a partire dal 2022.
L – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non
oggetto di report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per
tutta la durata dell’Autorizzazione integrata ambientale.
M – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e
comunicarli annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del
Piano di monitoraggio e controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
N – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 aprile
di ogni anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autorizzazione
integrata ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predisposta dalla
Regione Veneto e ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale PIAVE –
piave.regione.veneto.it). Per la compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe del Settore
primario della Regione Veneto, la costituzione e validazione o eventuali aggiornamenti del fascicolo
aziendale presso la competente struttura periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assistenza
agricola (CAA) e l'autorizzazione all’accesso ai servizi del Sistema informativo del Settore primario
(SISP).
Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elettronica
certificata (PEC) il file del report per gli adempimenti di competenza. Medesimo report va
trasmesso anche ad ARPAV e ai Comuni interessati (ovvero dove ha sede l'installazione e dove
vengono effettuati gli spargimenti agronomici) ai sensi dell'art. 29–sexies c. 6 del D.lgs.
152/2006.
2 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
Si riporta di seguito il Piano di monitoraggio e controllo proposto dalla ditta, integrato con le modifiche di
ARPAV al fine di renderlo conforme a quanto prescritto dall’allegato C alla deliberazione della Giunta
regionale n. 1100 del 31-07-2018.
QUADRO SINOTTICO
AUTORITA’ DI AUTORITA’ DI
GESTORE GESTORE CONTROLLO CONTROLLO
FASI
Ispezioni Campionamenti/
Autocontrollo Reporting programmate analisi
1 COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 Materie prime e prodotti
1.1.1 Materie prime Alla ricezione Annuale X
Altre materie
1.1.2 Alla ricezione Annuale X
prime
1.1.3 Prodotti finiti A fine ciclo Annuale X
1.1.4 Stoccaggi Annuale Annuale X
Mezzi per lo
1.1.5 spandimento 1
1
NON APPLICABILE non sono presenti mezzi di spandimento in quanto non viene fatto l'utilizzo agronomico dei reflui zootecnici.
1.2 Risorse idriche
1.2.1 Risorse idriche A fine ciclo Annuale X
1.3 Consumo energia
Energia/
1.3.1 Annuale Annuale X
combustibili
1.4 Azoto e Fosforo escreti
1.4.1 Azoto escreto Annuale Annuale X
1.4.2 Fosforo escreto Annuale Annuale X
1.5 Emissioni in Aria
1.5.1. Stima emissioni Annuale Annuale X
1 ammoniaca totali
Stima
1.5.1. emissioni Annuale Annuale X
2 ammoniaca per
capo
1.5.2 Emissioni odori, Secondo piano Annuale X X
polveri e sonore gestione
1.5.2. Stima emissioni Annuale Annuale X
1 polveri
Stima emissioni Prima
1.5.3 applicazione X
intero processo
BAT
1.5.3. Stima emissioni
diffuse Annuale Annuale X
1
Punti emissione
1.5.4. (in caso
1 emissioni
convogliate)2
Inquinanti
monitorati
1.5.4. (emissioni
2 convogliate
)3
1.6 Emissioni in acqua4
(Solo in presenza di impianto di depurazione o scarichi autorizzati ai sensi della normativa vigente)
1.6.1 Punti di scarico
1.6.2 Inquinanti
monitorati
Suolo/sottosuolo
1.7 (Acque di falda monitorate solo per i casi previsti )
1.7.1 Acque di falda5
1.7.2 Terreni
2
NON APPLICABILE non sono presenti emissioni convogliate.
3
NON APPLICABILE non sono presenti emissioni convogliate.
4
NON APPLICABILE non sono presenti impianti di depurazione o scarichi.
5
NON APPLICABILE, non sono presenti scarichi.
1.8 Emissione di Rifiuti (Solo per i casi previsti)
1.8.1 Controllo rifiuti Annuale X
Annuale
pericolosi
1.8.2 Controllo rifiuti Annuale X
Annuale
non pericolosi
2 GESTIONE IMPIANTO
2.1 Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli
Sistemi di Giornaliero
2.1.1 controllo delle Trimestrale NO6 X X
fasi critiche del Annuale
processo
Interventi di Giornaliero
2.1.
manutenzion Trimestrale NO X
2
e ordinaria Annuale
2.1. Aree di
Annuale NO X
3 stoccaggio
3 INDICATORI PRESTAZIONE
3.1 Monitoraggio degli indicatori di performance
3.1.1 Monitoraggio Annuale Annuale X
1 - COMPONENTI AMBIENTALI
0.1 - Consumo materie prime e prodotti
Tabella 1.1.1 - Materie prime (alimenti)
Modalità
UM UM Frequenza Fonte dato
Denominazione di Fase di utilizzo UM
(Azoto) (Fosforo) autocontrollo
stoccaggio
Mangi
me Silos, Alla Contabilità
Allevamento t/anno(1) t/anno (2) t/anno (2)
Alimenti
specifi sacconi ricezione aziendale
co polli
Silos, Alla Contabilità
Altro Allevamento t/anno t/anno t/anno
sacconi ricezione aziendale
Altro
(1) Gli alimenti sono indicati come quantità.
(2) Gli alimenti sono indicati come Azoto e Fosforo somministrati ricavando i dati dalle schede tecniche, da cartellino o da
analisi su campioni rappresentativi.
Tabella 1.1.2 - Altre materie prime
Denominazione Modalità di Fase di utilizzo UM Frequenza Fonte dato
stoccaggio autocontrollo
Kga Contabilità
Medicinali Locale chiuso Stabulazione Alla ricezione
nno aziendale
Detergenti/ Kg/ Contabilità
Locale chiuso Pulizia fine ciclo Alla ricezione
disinfettanti anno aziendale
tonn/MC/ Contabilità
Lettiera Deposito Stabulazione Alla ricezione
anno aziendale
Altro
6
APPLICABILE solo in caso di problematiche rilevanti.
Tabella 1.1.3 - Prodotti finiti
Processo Denominazione UM Frequenza Fonte del dato
Peso unitario
autocontrollo
Potenzialità Al rilascio
massima Unità Unità/anno Autorizzazione
Autorizzazione
allevamento
Numero capi in
Unità Unità/anno All’acquisto Contabilità aziendale
entrata
Numero capi in Alla
Unità Unità Contabilità aziendale
uscita partenza
Stabulazione
Avicoli da Capi mediamente
carne Unità Unità/anno Annuale Contabilità aziendale
presenti
Peso vivo
kg kg/anno Annuale Contabilità aziendale
(venduto)
Numero cicli
Numero cicli Annuale Contabilità aziendale
/anno
Durata ciclo gg Giorni Fine ciclo Contabilità aziendale
Capi Unità Unità/anno Giornaliera Contabilità aziendale
Capi deceduti
Peso kg Kg/anno In uscita Contabilità aziendale
7
Effluenti di Non palabili
allevamento Palabili m3 Annuale Contabilità aziendale
Tabella 1.1.4 – Stoccaggi 8
Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda per i materiali non
palabili
H (Indicare
Sup ( Volume Anno
Ubicazione Tipologia vasche tipologia
(mq) m (m3) copertura
copertura)
)
Vasche fuori
terra
Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda per i materiali
palabili
H (Indicare
Sup ( Volume Anno
Ubicazione Tipologia vasche tipologia
(mq) m (m3) copertura
copertura)
)
Concimaia
Tabella 1.1.5 – Identificazione mezzi utilizzati per lo spandimento degli effluenti zootecnici 9
Tipo attrezzatura Targa o matricola Titolo possesso
1.2 - Consumo risorse idriche
Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
Tipologia di U Frequenza
Fase di utilizzo Fonte del dato
approvvigionamento M autocontrollo
mc Contatore o
Pozzo Stabulazione Annuale
/a contalitri
7
NON PERTINENTE non sono presenti reflui zootecnici non palabili.
8
NON PERTINENTE non sono presenti stoccaggi dei reflui zootecnici.
9
NON PERTINENTE non sono presenti mezzi per lo spandimento dei reflui zootecnici.
1.3 - Consumo energia/combustibili
Tabella 1.3.1 – Energia/combustibili
Descrizione Tipologia UM Frequenza Fonte del dato
autocontrollo
Energia importata da Energia MWh/a o
Annuale contabilità aziendale
rete esterna elettrica TEP
Energia autoprodotta e
MWh/a o
consumata Energia elettrica Annuale contabilità aziendale
TEP
dall’impianto
Mc/a o
Metano Gas Annuale contabilità aziendale
TEP
Kg/a o
Gasolio Gasolio Annuale contabilità aziendale
TEP
1.4 – Azoto e Fosforo escreti
L’azoto e il fosforo escreti si possono determinare (con frequenza almeno annuale) con una
delle seguenti possibilità:
a)con calcolo mediante bilancio di massa, sulla base dell’apporto di alimenti, del
contenuto di proteina grezza della dieta, del fosforo totale e della prestazione degli
animali. I contenuti di proteina grezza e di fosforo totale degli alimenti possono essere
calcolati mediante:
in caso di fornitura esterna: con la documentazione di accompagnamento.
in caso di autoproduzione: mediante campionamento dei composti alimentari
provenienti da silos o dal sistema di alimentazione per analizzare il contenuto totale
di fosforo e proteina grezza o, in alternativa, nella documentazione di
accompagnamento o utilizzando valori standard per il contenuto totale di fosforo e
proteina grezza nei composti alimentari.
b) con stima mediante analisi degli effluenti di allevamento per il contenuto totale di azoto e
fosforo.
c) mediante metodologia di calcolo dell’azoto e del fosforo riportati nell’allegato D alla
DGR n. 2439 del 7 agosto 2007, “Bilancio Aziendale dell’azoto e del fosforo negli
allevamenti” reso disponibile su apposito supporto informatico dalla Giunta regionale
del Veneto.
La quantità di azoto e fosforo escreto/posto animale/anno, dovrà essere ricompreso
nell’intervallo sotto riportato.
Tab.1.4.1 – Azoto totale escreto annuale associato alla BAT.
Categoria animale Azoto escreto totale Kg Azoto escreto/posto
(Kg azoto/anno) animale/anno
Polli da carne
A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di azoto escreto devono essere ricomprese nell’intervallo
sottoriportato
Azoto totale escreto (1)(2) associato a BAT (kg azoto - escreto/posto
Categoria animale
animale/anno)
Polli da carne 0,2 – 0,6
(1)
l’azoto totale escreto associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte le specie di pollame
(2)
il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
(3)
Il limite superiore dell’intervallo è associato all’allevamento di tacchini maschi.
Tab.1.4.2 – Fosforo totale escreto annuale associato alla BAT.
Categoria animale Fosforo escreto totale Fosforo escreto
(Kg P2O5/anno) (Kg P2O5
capo/anno)
Polli da carne
A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di fosforo escreto devono essere ricomprese nell’intervallo sottoriportato
Fosforo totale escreto (1) (2) associato a BAT (kg P2O5 escreto/posto
Categoria animale
animale/anno)
Polli da carne 0,05 – 0,25
(1) il fosforo totale escreto (in forma di ossido) associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte le specie di pollame.
(2) Il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
1.5 – Emissioni in aria
1.5.1 – Emissioni di ammoniaca
Le emissioni in aria di un allevamento sono sempre da considerare di tipo“diffuso”anche se vi
sono camini che convogliano l’aria dalle strutture di stabulazione in quanto, le emissioni
provengono dalle stalle ma anche dalle strutture di stoccaggio e di spandimento dei reflui
zootecnici. L’attuale tecnologia non permette generalmente di quantificare analiticamente
queste emissioni diffuse di conseguenza, è importante stimare almeno le emissioni principali,
quali l’ammoniaca. Questa stima può essere effettuata mediante una delle seguenti possibilità:
attraverso stima mediante il bilancio di massa (una volta l’anno per ciascuna categoria
a)
di animali) sulla base dell’escrezione e dell’azoto totale (o dell’azoto ammoniacale)
presente in ciascuna fase della gestione degli effluenti di allevamento;
b) tramite fattori di emissione;
c) con calcolo (da ripetere ogni volta che ci sono modifiche sostanziali del tipo di bestiame
allevato o del sistema di stabulazione) mediante la misurazione della concentrazione di
ammoniaca e del tasso di ventilazione utilizzando i metodi normalizzati ISO, nazionali o
internazionali o altri metodi atti a garantire dati di qualità scientifica equivalente.
La quantità di emissioni di ammoniaca (Kg NH 3/posto animale/anno) associate alle migliori
tecniche disponibili provenienti da ciascun ricovero zootecnico per le varie tipologie di
animali, dovrà essere ricompreso nell’intervallo sopra riportato.
Tab. 1.5.1.1 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento
Tipologia animali kg NH3/totale kg NH3/ricovero kg NH3/stoccaggio kg NH3/spandimento
10 11
Polli da carne Kg/anno Annuale
Tab. 1.5.1.2 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento per capo anno
kg
kg kg kg
Tipologia NH3/totale/
NH3/ricovero/posto NH3/stoccaggio/posto NH3/spandimento/posto
animali posto (1)
animale/anno animale/anno animale/anno
animale/anno
12 13
Polli da carne Kg/anno Annuale
Polli da carne con peso finale fino a 2,5 Kg. 0,01 – 0,08(2)
(1) Per gli impianti esistenti che usano un sistema di ventilazione forzata e una rimozione infrequente dell'effluente (in caso di
lettiera profonda con fossa profonda per gli effluenti di allevamento), in combinazione con una misura che consenta di realizzare
un elevato contenuto di materia secca nell'effluente, il limite è 0,25 kg NH3/posto animale/anno.
(2) Può non essere applicabile ai seguenti tipi di pratiche agricole: estensivo al coperto, all'aperto, rurale all'aperto e rurale in
libertà, a norma delle definizioni di cui al regolamento (CE) n. 543/2008 della Commissione, del 16 giugno 2008, recante modalità
di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda le norme di commercializzazione per le carni
di pollame (GU L 157 del 17.6.2008, pag. 46). Il valore più basso dell’intervallo è associato all’utilizzo di un sistema di
trattamento aria.
10
NON PERTINENTE non è presente lo stoccaggio dei reflui zootecnici in allevamento.
11
NON PERTINENTE non è presente lo stoccaggio dei reflui zootecnici in allevamento.
12
NON PERTINENTE non è presente lo stoccaggio dei reflui zootecnici in allevamento.
13
NON PERTINENTE non è presente lo stoccaggio dei reflui zootecnici in allevamento.
1.5.2 – Emissioni di odori, polveri e sonore
a) Emissioni di odori
Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
azioni/misurazioni effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
Considerato che l’applicazione delle Migliori tecniche disponibili hanno come obiettivo anche
la riduzione delle emissioni odorigene alla formazione, tenuto conto inoltre della sostanzialità e
frequenza delle segnalazioni agli Uffici competenti, documentate e comprovabili attraverso
sopraluogo all’impianto, sarà valutata la prescrizione di monitorare le emissioni di odori
utilizzando:
1. norme EN (per esempio mediante olfattometria dinamica secondo la norma EN 13725
per determinare la concentrazione di odori).
2. utilizzare norme nazionali o altre norme internazionali che assicurino la disponibilità di
dati di qualità scientifica equivalente.
b) Emissioni di polveri
Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
azioni/misurazioni effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
Ricordando che le emissioni di polveri provenienti da ciascun ricovero zootecnico sono dei
contaminanti che possono influenzare sia la respirazione degli animali che quella degli
operatori agricoli, il monitoraggio si ottiene applicando con frequenza annuale:
1. calcolo mediante la misurazione delle polveri e del tasso di ventilazione utilizzando i
metodi EN o altri metodi (ISO, nazionali o internazionali) atti a garantire dati di qualità
scientifica equivalente (non applicabile a impianti muniti di un sistema di trattamento
dell’aria).
2. stima mediante i fattori di emissione.
Il ricovero zootecnico non risulta munito di un sistema di trattamento dell’aria.
Tab. 1.5.2.1– Stima emissioni Polveri provenienti dal ricovero zootecnico
Tipologia animali kg PM10/totale kg PM10/posto
animale/anno
Polli da carne Kg/anno Annuale
c) Emissioni sonore
In merito alle emissioni di rumore, ove pertinenti a seguito della BAT 9, dovrà essere prevista
una valutazione previsionale di impatto acustico redatta da un tecnico abilitato e l’attuazione di
un Piano di gestione del rumore, come parte del Sistema di Gestione Ambientale.
Qualora l’inquinamento acustico presso i recettori sensibili sia probabile o comprovato si dovrà
mettere in atto un protocollo per il monitoraggio.
1.5.3 – Stima emissioni provenienti intero processo
Considerato inoltre, che l’obiettivo dell’applicazione delle BAT consiste nella riduzione delle
emissioni nell’aria di ammoniaca provenienti dall’intero processo di allevamento pollame,
nella prima applicazione delle BAT si dovranno altresì stimare o calcolare la riduzione delle
emissioni di ammoniaca provenienti dall’intero processo rispetto alla “situazione in atto”. A tal
fine, il Gestore determinerà la stima dell’azoto e fosforo escreto con una delle metodologie
indicate al punto 1.4, nonché le emissioni di ammoniaca come riportato al punto 1.5.1
provenienti dall’allevamento. Qualora i valori siano superiori a quelli riportati nella BAT
pertinente, il Gestore dovrà fornire indicazioni sulle tecniche da applicare affinché i valori
siano ricompresi nell’intervallo soprariportati.
Ulteriori stime di emissioni diffuse, richieste nel rilascio dell’Autorizzazione verranno riportate
nella tabella sottostante. Per la stima si deve fare riferimento alle pubblicazioni scientifiche di
livello nazionale o internazionale utilizzando i coefficienti di emissione proposti.
Tabella 1.5.3.1 – Stima delle emissioni diffuse.
Metodo Frequenz Emissi
Parametro/ inquinante Provenien Reporting
applicato a di oni
za
per il autocontr total
calcolo ollo i
t/
Stabulazi DM Annu
Metano - CH4 ann Annuale
one 29/01/2007 ale
o
Stabulazione ANPA-CTN- Annu IIA
Protossido di azoto - N2O ACE Annuale
ale SA
Rumori Stabulazione
Odori Stabulazione
1.5.4 – Emissioni convogliate 14
Nel Report annuale si dovranno riportare esclusivamente la comunicazione delle emissioni di
tipo convogliato che sono soggette ad Autorizzazione e le emissioni diffuse in aria
dell’ammoniaca provenienti da ciascun ricovero zootecnico.
Tabella 1.5.4.2 – Emissioni in aria. Inquinanti monitorati per le emissioni in atmosfera
(emissioni convogliate) – Parametri indicativi. 15
1.6 Emissioni in acqua
Si indicano in questa tabella soltanto gli scarichi autorizzati ai sensi della norma di settore
(D.lgs n. 152/06 e successive modifiche ed integrazioni).1
Tabella 1.6.1 – Scarichi
La tabella non viene completata.
Tabella 1.6.2 - Inquinanti monitorati – Parametri indicativi
La tabella non viene completata.
1.7 – Suolo e sottosuolo
In linea generale, il monitoraggio delle acque sotterranee è previsto soltanto nel caso in cui lo
stoccaggio dei materiali non palabili avvenga in contenitori in terra (lagoni). Secondo la norma,
tali strutture devono essere opportunamente impermeabilizzate con manto artificiale posto su
un adeguato strato di argilla di riporto, e devono prevedere attorno al piede esterno dell’argine,
un fosso di guardia perimetrale adeguatamente dimensionato e idraulicamente isolato dalla
normale rete scolante (per evitare percolazione o dispersione degli effluenti). In caso di
monitoraggio i possibili parametri da rilevare sono riportati nella tabella 1.8.1. In base ai
risultati dei controlli e a valutazioni sito-specifiche le lista degli inquinanti può essere adeguata.
Tabella 1.7.1 – Suolo e sottosuolo. Monitoraggio acque di falda 16
La tabella non viene completata.
1.7.2 – Terreni 17
Tutti gli allevamenti soggetti all’Autorizzazione Integrata Ambientale hanno l’obbligo di
presentare all’Autorità competente, la Comunicazione, in quanto produttori e/o utilizzatori di
azoto, con l’eventuale Piano di Utilizzazione Agronomica degli effluenti di allevamento se c’è
l’uso agronomico, a valenza annuale o quinquennale, a seconda della specifica disciplina
regionale.
14
NON PERTINENTE non sono presenti emissioni convogliate.
15
NON PERTINENTE non sono presenti emissioni convogliate.
16
NON PERTINENTE non sono presenti stoccaggi di materiale non palabile in contenitori in terra (lagoni).
17
NON PERTINENTE in quanto la Ditta non fa uso agronomico degli effluenti di allevamento.
Nell’ambito del procedimento autorizzatorio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale si
prende atto della Comunicazione, corredata o meno dal PUA in base alle disposizioni regionali,
presentata dall’allevamento; nel caso di nuovo impianto l’invio della Comunicazione dovrà
essere effettuato prima dell’inizio della produzione.
Nell’ambito del controllo integrato ARPAV esegue sempre un controllo analitico dei terreni nel
caso di utilizzo agronomico degli effluenti.
Se in azienda sono presenti serbatoi interrati contenenti gasolio, dovranno essere svolti i
controlli per ogni serbatoio.
1.8 – Rifiuti
I rifiuti prodotti in allevamento si configurano come rifiuti speciali (esclusi gli effluenti di
allevamento e tutti i materiali da essi derivati dopo trattamento qualora destinati all’utilizzo
agronomico) e bisogna descriverne la gestione all’interno dell’impianto produttivo indicando le
eventuali operazioni di smaltimento o recupero affidato a terzi.
Per quanto riguarda i registri di carico e scarico per i rifiuti speciali pericolosi e per i rifiuti
speciali non pericolosi si applica l’art. 190 del d.lgs. 152/2006.
Nelle tabelle, 1.8.1 e 1.8.2, sono indicati a titolo esemplificativo alcune tipologie di rifiuti
pericolosi e non pericolosi che possono essere presenti in un allevamento in condizione di
“deposito temporaneo” art. 183, c. 1 lett. bb) del d.lgs. n. 152/2006.
Tabella 1.8.1 – Rifiuti pericolosi
Destinazion
Rifiuti (codice CER) Fonte del
Descrizione Modalità stoccaggio
(R/D) dato
130206*
Olio esausto da Come da art. 183, c. 1,
Oli sintetici per motori,
macchinari agricoli lett. R Formulari
ingranaggi e bb) del d.lgs. n. 152/2006
(trattori)
lubrificazione
Altro
Tabella 1.8.2 – Rifiuti non pericolosi
Destinazio Modalità di
Rifiuti Descrizione Modalità stoccaggio ne (R/D) registrazione
150102 Imballaggi di Sacchi in Come da art. 183, c. 1, lett.
bb) del d.lgs. n. 152/2006 R Formulari
plastica plastica
Sacchi –
150106 Imballaggi in Come da art. 183, c. 1, lett.
Formulari
barattoli – bb) del d.lgs. n. 152/2006 R
materiali misti
taniche
Contenitori in Come da art. 183, c. 1, lett.
150107 Imballaggi in vetro bb) del d.lgs. n. 152/2006 R Formulari
vetro
Altro
Per quanto riguarda la produzione di carcasse di animali (vedasi Regolamenti sui SOA) è
necessario indicare la mortalità standard, la soluzione adottata per la conservazione delle
carcasse e il referente per il ritiro delle stesse, nonché indicare nella planimetria generale del
centro zootecnico l’ubicazione della cella frigorifero.
2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO
2.1- Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi
L'azienda dovrà presentare un documento che descriva le modalità di sorveglianza, gestione e
manutenzione delle emissioni diffuse nella fase di stabulazione e nella fase di stoccaggio
effluenti, modalità e tempo di allontanamento dei reflui.
Le eventuali anomalie e non conformità a tali documenti di gestione dovranno essere segnalate
all’Autorità competente attraverso il Report annuale.
Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
Parametro di U Frequenza
Fase/attività Criticità esercizio autocontrollo Fonte del dato
M
Umidità della
Gestione pollina pollina (verifica Giornaliera Registro
Stabulazione %
visiva) aziendale
Pioggia su Dilavamento delle Verifica delle rete
acque meteoriche di scolo Annuale
piazzali
Sostanza secca
Alimentazione concentrazione di Cartellini del
Proteina grezza % Annuale
(*) azoto e fosfati mangime
(*) Fosforo (*)
(*) tali parametri sono leggibili dalla composizione dichiarata del cartellino del mangime, se si utilizzano prodotti vegetali
coltivati in azienda la composizione può essere dedotta da bibliografia o in alternativa attraverso analisi appropriata.
Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria / straordinaria
Fonte del
Macchinario Tipo di Frequenza dato/Modalità di
intervento registrazione
Abbeveratoi/impianto Controllo
alimentazione Giornaliero (*) Quaderno di manutenzione
funzionalità
Controllo
Termosonde Giornaliero (*) Quaderno di manutenzione
funzionalità
Verifica delle
Ugelli di erogazione acqua pressioni di Annuale (*) Quaderno di manutenzione
erogazione
Impianto Controllo
riscaldamento/raffrescamento Settimanale (*) Quaderno di manutenzione
funzionalità
Pulizia piazzali Controllo visivo Settimanale (*) Operazione settimanale
(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità.
Tabella 2.1.3 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.) 18
La tabella non viene completata.
3 – INDICATORI DI PRESTAZIONE
In questo paragrafo vengono definiti degli indicatori di performance ambientale che possono
essere utilizzati come strumento di controllo indiretto tramite grandezze che misurano
l’impatto e grandezze che misurano il consumo delle risorse (ad esempio consumo di energia in
un anno).
E’ importante rapportare i consumi e le emissioni (espressi in valore assoluto) all’unità di
produzione annua attraverso un denominatore. Ad esempio il denominatore può essere la
quantità di prodotto/anno espresso in tonnellate e consumi o le emissioni espresse in kg di
prodotto, in questo caso si indicherà il valore kg/t. In alcuni casi può essere più opportuno
riferirli all’unità di materia prima.
18
NON PERTINENTE non sono presenti aree di stoccaggio.
Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance
Indicatore Descrizione UM Metodo di Frequenza di
misura monitoraggio
Produzione specifica di Quantitativo di rifiuto prodotto
rispetto al numero di capi Kg/capo Calcolo Annuale
rifiuti
allevati
Quantitativo di acqua prelevata
Consumo specifico
rispetto al numero di capi m3/capo Calcolo Annuale
risorsa idrica
allevati
Consumo energetico Fabbisogno totale di
specifico per ciascun energia/combustibile utilizzata TEP/
Calcolo Annuale
combustibile/fonte rispetto al numero di capi capo
energetica allevati
Produzione di reflui Quantitativo di reflui prodotti m3/capo Calcolo Annuale
specifica in relazione ai capi allevati
Consumo di azoto Quantitativo di azoto
somministrato rispetto al Kg/capo Calcolo Annuale
somministrato
numero di capi allevati
Consumo di fosforo Quantitativo di fosforo
somministrato rispetto al Kg/capo Calcolo Annuale
somministrato
numero di capi allevati