Determina n.1412 del 25/09/2019

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




               DETERMINAZIONE N° 1412 DEL 25/09/2019

                          Servizio VIA VINCA

     OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
     AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO AVICOLO DI
     POLLI DA CARNE – RIESAME
     INSTALLAZIONE: AZIENDA AGRICOLA L’AIA DI PACCHIN SAVINO E CARLO S.S.
     UBICAZIONE: SEDE LEGALE E OPERATIVA IN COMUNE DI AGUGLIARO, VIA G.
     MARCONI N.2
     AUTORIZZAZIONE N. 11/2019

                            IL DIRIGENTE
     Vista la documentazione presentata in data 23/08/2018, prot. 55468, integrata con note del
     30/10/2018, prot. 71365, del 04/01/2019, prot. 481, del 09/07/2019, prot. 37638, del 02/08/2019,
     prot. 42058, da parte di AZIENDA AGRICOLA L’AIA DI PACCHIN SAVINO E CARLO S.S.,
     con sede legale e operativa in via G. Marconi 2 in comune di Agugliaro (VI), e relativa all'attività di
     allevamento avicolo di polli da carne.
     Dato atto che tale attività risulta, per tipologia e attività, compresa nelle categorie di attività
     industriali di cui all'allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., con codice 6.6.a.
     Rilevato che, ai sensi dell'articolo 29-quater c.3 del D.Lgs. 152/2006, è stata data comunicazione
     dell'avvenuto avvio procedimento sul sito web della Provincia di Vicenza in data 15/01/2019.
     Visto l’esito del sopralluogo effettuato in data 19/06/2019.
     Tenuto conto che, a seguito di convocazione di conferenza di servizi in modalità asincrona, ai sensi
     dell’art. 14 bis della L. 241/1990, non sono pervenuti pareri ostativi nei termini previsti, fatto salvo
     quanto espresso dal Comune di Agugliaro ed esplicitato al successivo considerato e, dunque, il
     procedimento si conclude con il rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale, con il numero
     11/2019, con le prescrizioni allegate al presente provvedimento e che ne costituiscono parte
     integrante e sostanziale.
     Considerato che nelle note, con allegati, inviate da parte del Comune di Agugliaro, agli atti con
     prot.n.58665 del 07/09/2018, prot.n. 8526 del 12/02/2019 e prot.n. 32792 del 13/06/2019, sono
     riportate le motivazioni di carattere edilizio/urbanistico, di cui si prende atto, che legittimano di
     autorizzare l’allevamento per accasamenti non superiori a 45000 capi per ciclo di allevamento.
     Considerato, altresì, che alla dichiarazione del rappresentante legale della ditta del 09/07/2019,
     prot. 37638, e alla sua successiva richiesta di accesso agli atti del 04/09/2019, prot. 48494, è stata
     fornita risposta con nota del 25/09/2019, prot. 50469.
     Visto il parere positivo espresso da ARPAV sul Piano di Monitoraggio e Controllo, agli atti con nota




copia informatica per consultazione
     del 20/08/2019, prot. 44478.
     Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità
     urbanistica/edilizia dell'installazione e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti
     il rilascio di eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari
     per l'autorizzazione dell'intervento e che quanto riportato nel presente provvedimento risponde
     all'esigenza normativa di rendere disponibile quanto previsto dal comma 13 dell'articolo 29-quater
     del D.Lgs. 152/06.
     Visti:
     - il D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, che alla parte seconda, titolo III
     bis, tratta dell'autorizzazione integrata ambientale;
     - il D.M. 29 gennaio 2007, recante “Emanazione di linee guida per l’inpiduazione e l’utilizzazione
     delle migliori tecniche disponibili, in materia di allevamenti, macelli e trattamento di carcasse, per
     le attività elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;
     - il D.M. 24 aprile 2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle
     istruttorie ed ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”, cui è seguita la
     D.G.R.V. n. 1519 del 26 maggio 2009, avente per oggetto “Tariffe da applicare alle istruttorie
     finalizzate al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale ex Decreto legislativo 18 febbraio
     2005, n. 59”;
     - la delibera della Giunta provinciale n. 200 del 19 maggio 2009, atto di indirizzo per l’applicazione
     delle tariffe per l’Autorizzazione integrata ambientale (I.P.P.C.);
     - la L.R. n. 26 del 16 agosto 2007 “Modifiche alla legge regionale 16 aprile 1985, n. 33, "Norme per
     la tutela dell'ambiente" e successive modificazioni, ai fini dell'attuazione del decreto legislativo 18
     febbraio 2005, n. 59 "Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e
     riduzione integrate dell'inquinamento"”;
     - le deliberazioni della Giunta regionale n. 668 del 20 marzo 2007 “D. Lgs 18 febbraio 2005 n. 59 –
     Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – Modalità di
     presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti soggetti all’autorizzazione integrata
     ambientale – Approvazione della modulistica e dei calendari di presentazione delle domande
     previsti dall’art. 5 comma 3 del D. Lgs n. 59/2005” e n. 1105 del 28 aprile 2009 “D. lgs. 18 febbraio
     2005 n. 59 – LR 16 agosto 2007, n. 26. Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione
     dell’inquinamento. Approvazione Linee Guida per la valutazione della domanda di Autorizzazione
     Integrata Ambientale (AIA) per gli allevamenti zootecnici e del Piano Monitoraggio e Controllo
     (PMC)”;
     - il D. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (T. U. delle leggi sull’ordinamento degli EE. LL.) e successive
     modifiche e integrazioni, con riferimento agli artt. 19 (sulle competenze della Provincia) e 107
     (sulle funzioni e responsabilità della dirigenza e sulla riferibilità alla medesima degli atti di carattere
     gestionale);
     - che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal succitato
     D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della Provincia
     di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013), che è di giorni 150 ID PROC 610;
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
     Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.2 del 10/01/2019 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2019-2021;
     Richiamato altresì il Decreto Presidenziale n. 11 del 31/01/2019 con cui è stato approvato il Piano
     Esecutivo di Gestione 2019/2021 e il Piano Performance 2019/2021;



copia informatica per consultazione
                             DETERMINA
       1. di rilasciare ad AZIENDA AGRICOLA L’AIA DI PACCHIN SAVINO E CARLO S.S., con
        sede legale e operativa in via G. Marconi n. 2 in comune di Agugliaro (VI), e relativa
        all'attività di allevamento avicolo di polli da carne l’Autorizzazione Integrata Ambientale n.
        11/2019, con prescrizioni, allegata alla presente determinazione che ne costituisce parte
        integrante e sostanziale, di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L. 241/1990 e s.m.i.;
       2. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
        provvedimento sul sito di questa Provincia;
       3. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
       4. di trasmettere il presente provvedimento all’Azienda agricola L’Aia di Pacchin Savino e
        Carlo s.s., al Comune di Agugliaro, al consulente dott. Daniele Bellussi, ad ARPAV-Vicenza,
        all’Ulss n. 8 Berica.
       5. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
        diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
        sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
       6. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
        all'albo pretorio on line.

                            AVVERTE CHE
     La presente Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi dell'art. 29-quater del D.Lgs. 152/2006,
     ha validità sino al 30/09/2029 e sostituisce le autorizzazioni ambientali settoriali di cui all'allegato IX, parte
     seconda del D.Lgs. 152/2006; sei mesi prima della scadenza il gestore dovrà inviare una domanda di
     rinnovo, corredata da una relazione contenente un aggiornamento delle informazioni di cui all'art.29-ter c.1
     del D.Lgs. 152/2006. Fino alla pronuncia dell'autorità competente il gestore potrà continuare l'attività sulla
     base della precedente Autorizzazione.
     Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo Regionale per il
     Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto, ovvero in
     alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento della
     comunicazione del presente atto.
     La documentazione oggetto dell'istruttoria è visionabile presso il Settore Ambiente - Ufficio Tutela
     Ecosistemi Agrari della Provincia di Vicenza, Contra’ Gazzolle n. 1 Vicenza.
     Rimane in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta, autorizzazioni e
     assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività di allevamento.
     Nell'ipotesi di cessazione dell'attività il gestore dovrà trasmettere alla Provincia di Vicenza un piano di
     dismissione dell'installazione e, in caso di necessità, il sito stesso dovrà essere ripristinato ai sensi della
     normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale; eventuali modifiche impiantistiche o
     variazioni nella titolarità dell'installazione dovranno essere preventivamente comunicate alla Provincia di
     Vicenza che procederà ai sensi dell'art. 29-nonies D.Lgs. 152/2006.
     In caso di inosservanza delle prescrizioni riportate nell'allegato A al presente provvedimento, di cui forma
     parte integrante e sostanziale, troverà applicazione l'art. 29-decies c.9 e 29-quattuordecies del D.Lgs.
     152/2006.
     In relazione al Piano di monitoraggio e controllo l'ARPAV prevede, nell'arco di validità dell'Autorizzazione
     integrata ambientale, l'esecuzione di un'ispezione ambientale integrata con oneri a carico del gestore; qualora
     la Provincia ne rilevasse la necessità può comunque disporre controlli aggiuntivi ai sensi dell'art. 29-decies




copia informatica per consultazione
     c.4 del D.lgs. 152/2006.
     La tariffa istruttoria, di cui al DM del 24/04/2008, è stabilita in euro 693,00 come da criteri fissati dalla
     Regione del Veneto con l'emanazione della Delibera di Giunta Regionale n.1519/2009.

     Vicenza, 25/09/2019

                                       Sottoscritta dal Dirigente
                                       (MACCHIA ANGELO)
                                         con firma digitale



     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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                  PROVINCIA DI VICENZA
                 Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 1412 DEL 25/09/2019


     OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
     AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO AVICOLO DI
     POLLI     DA     CARNE      –    RIESAME
     INSTALLAZIONE: AZIENDA AGRICOLA L’AIA DI PACCHIN SAVINO E CARLO S.S.

     UBICAZIONE: SEDE LEGALE E OPERATIVA IN COMUNE DI AGUGLIARO, VIA G.
     MARCONI               2
     AUTORIZZAZIONE N. 11/2019




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 26/09/2019.


     Vicenza, 26/09/2019




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                       (BERTACCHE CRISTINA)
                                          con firma digitale




copia informatica per consultazione
                          PROVINCIA DI VICENZA
                       AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                                 SETTORE AMBIENTE
                               SERVIZIO VIA - VAS - RIFIUTI
                               Ufficio tutela ecosistemi agrari
                              Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                    Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
                      Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net




            AZIENDA AGRICOLA L'AIA DI PACCHIN SAVINO E CARLO S.S.

                        AUTORIZZAZIONE N. 11/2019
     Oggetto: rilascio Autorizzazione integrata ambientale (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. - L.R. 26/2007)
     SOGGETTO PROPONENTE: Azienda agricola L’Aia di Pacchin Savino e Carlo s.s.
     SEDE LEGALE: via G. Marconi 2 – Agugliaro (VI)
     SEDE IMPIANTO: via G. Marconi 2 – Agugliaro (VI)
     TIPOLOGIA IMPIANTO: allevamento avicolo polli da carne
     MOTIVAZIONE A.I.A.: allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., codice 6.6.a
     “Allevamento intensivo di pollame con piu' di 40000 posti pollame”


     1 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
     La ditta deve gestire l’allevamento intensivo di pollame (polli da carne) – della potenzialità di 45000 capi
     per ciclo – in conformità alle seguenti prescrizioni:
     A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione dovrà essere
     effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e integrazioni,
     applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche che gestionali, secondo quanto previsto
     dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007 del Ministero dell’Ambiente) e regionali
     (deliberazione della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile 2009 e DGRV n. 1100 del 31-07-2018).
     B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella documentazione
     presentata alla Provincia.
     C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà ottemperare
     a tutti gli obblighi previsti dal decreto n. 5046 del 25/02/2016 del Ministero delle Politiche agri cole e
     forestali, nonché dalla deliberazione della Giunta regionale n. 1835 del 25/11/2016.
     D –Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere tempestivamente
     comunicati.
     E – La ditta dovrà provvedere entro 180 giorni dal ricevimento della presente, per le coperture dei due
     magazzini dell’installazione costituite da lastre in cemento-amianto, alla valutazione dell’indice di degrado,
     come previsto dalla DGRV n. 265/11, al fine di definire/attuare eventuali azioni di monitoraggio e/o di
     bonifica. L’esito della valutazione, effettuata da ditta specializzata, dovrà essere fatto pervenire alla
     Provincia.
     F – La ditta dovrà prevedere e far realizzare un idoneo pozzetto di raccolta e contenimento degli eventuali
     reflui derivanti dalle operazioni di disinfezione degli automezzi in ingresso nell’installazione.
     G – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale nei modi e
     tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 2 della presente Autorizzazione.
     H – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente operative
     entro il 31/12/2019 e il report annuale di cui sotto redatto a partire dal 2020.




copia informatica per consultazione
     I – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non oggetto di
     report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per tutta la durata
     dell’Autorizzazione integrata ambientale.
     L – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e comunicarli
     annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del Piano di monitoraggio e
     controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
     M – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 aprile di ogni
     anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autorizzazione integrata
     ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predisposta dalla Regione Veneto e
     ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale PIAVE – piave.regione.veneto.it). Per la
     compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe del Settore primario della Regione Veneto, la
     costituzione e validazione o eventuali aggiornamenti del fascicolo aziendale presso la competente struttura
     periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assistenza agricola (CAA) e l'autorizzazione all’accesso ai
     servizi del Sistema informativo del Settore primario (SISP).
     Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elettronica certificata
     (PEC) il file del report per certificare l’avvenuta compilazione. Medesimo report va trasmesso anche
     ad ARPAV e ai Comuni interessati (ovvero dove ha sede l'installazione e dove vengono effettuati gli
     spargimenti agronomici) ai sensi dell'art. 29 sexies c. 6 del D.Lgs. 152/2006.


     2 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
     Si riporta di seguito il Piano di monitoraggio e controllo proposto dalla ditta, integrato con le modifiche di
     ARPAV al fine di renderlo conforme a quanto prescritto dall’allegato C alla deliberazione della Giunta
     regionale n. 1100 del 31-07-2018.

     QUADRO SINOTTICO
     In ottemperanza allo schema di cui all’allegato C alla deliberazione della Giunta regionale n. 1100 del 31-07-
     2018, il documento riporta per ogni tematica le sezioni inpiduate come oggetto di monitoraggio.




                         GESTORE     GESTORE        ARPA          ARPA
       nr     FASI
                                          Ispezioni       Campionamenti/
                        Autocontrollo   Reporting
                                         programmate        analisi

       1                    COMPONENTI AMBIENTALI

       1.1                       Materie prime e prodotti

      1.1.1  Materie prime       Alla ricezione   Annuale        X
      1.1.2  Altre materie prime    Alla ricezione   Annuale        X
      1.1.3  Prodotti finiti       All’uscita    Annuale        X
      1.1.4  Stoccaggi           Mensile     Annuale        X
           Mezzi per lo                 Annuale        X
      1.1.5                 All’uscita
           spargimento

       1.2                         Risorse idriche

      1.2.1     Risorse idriche     Annuale     Annuale        X




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       1.3                        Consumo energia

      1.3.1  Energia/combustibili     Annuale     Annuale        X

       1.4                      Azoto e Fosforo escreti

      1.4.1  Azoto escreto       Vedi paragrafo    Annuale       X

      1.4.2  Azoto escreto       Vedi paragrafo    Annuale       X

       1.5                        Emissioni in aria

      1.5.1.1 Stima emissioni      Vedi paragrafo   Annuale        X
          ammoniaca totali

      1.5.1.2 Stima emissioni      Vedi paragrafo   Annuale        X
          ammoniaca per capo

      1.5.2  Emissioni odori, polveri Vedi paragrafo   Annuale        X      Su
          e sonore                                    segnalazione/richiesta

      1.5.2.1 Stima emissioni polveri  Vedi paragrafo   Annuale        X

          Stima emissioni intero
      1.5.3               Vedi paragrafo              X
          processo

      1.5.3.1 Stima emissioni diffuse  Vedi paragrafo   Annuale        X

       1.6                        Emissioni in acqua

          Nessun monitoraggio in quanto non vi sono impianti di depurazione o scarichi autorizzati ai sensi della
      1.6.1
          normativa vigente.

       1.7                        Suolo/sottosuolo


      1.7.1  Nessun monitoraggio in quanto non rientra nella casistica prevista.


      1.7.2  Terreni                                     Vedi paragrafo


       1.8                        Emissione di Rifiuti

          Controllo rifiuti
      1.8.1                Annuale      Annuale       X
          pericolosi

          Controllo rifiuti non
      1.8.2                Annuale      Annuale       X
          pericolosi

       2                       GESTIONE IMPIANTO

       2.1                Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli

          Sistemi di controllo
                       Vedi
      2.1.1  delle fasi critiche del            NO         X           X
                       paragrafo
          processo




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           Interventi di         Vedi
       2.1.2                           NO          X
           manutenzione ordinaria     paragrafo


      2.1.3   Aree di stoccaggio       Annuale      NO          X

        3                       INDICATORI PRESTAZIONE

      3.1                  Monitoraggio degli indicatori di performance

      3.1.1   Monitoraggio          Annuale      X           X




     1 – COMPONENTI AMBIENTALI
     1.1 - Consumo materie prime e prodotti

     Prima di immettere i pulcini nelle strutture, si procede in 1 – 2 giorni alla preparazione dei ricoveri, con
     distribuzione della lettiera di trucioli su pavimento in cemento con uno strato di almeno 0,1 m.
     I pulcini arrivano in azienda dall’incubatoio in scatole di plastica che vengono svuotate all’interno dei ricoveri.
     Nei primi giorni di allevamento i pulcini sono allevati in idonee aree delimitate da reti, nelle quali permangono
     per circa 1 settimana; quindi si procede ad aumentare la superficie a disposizione, spostando le reti, fino al
     20° giorno circa di età. Dal 20 giorno in poi le reti vengono rimosse, lasciando a disposizione degli animali
     l’intera superficie del capannone fino a fine ciclo di allevamento. Si può schematizzare una disponibilità di
     superficie pari ad 1/3 nella prima settimana, ampliata a 2/3 fino a 20 giorni.
     Di frequente l’azienda richiedente, su indicazione del soccidante, al fine di sfruttare al meglio gli spazi a
     disposizione, effettua dei cicli di allevamento atipici, accasando maschi (2/3 circa) e femmine (1/3) negli
     stessi capannoni, pur in spazi sudpisi.
     Il ciclo produttivo ha una durata media di circa 56 giorni per i maschi e di 33-35 per le femmine.
     All’arrivo dei pulcini si procede con la verifica delle bolle di accasamento; inoltre si controlla lo stato di salute
     e l’omogeneità di crescita dei pulcini.



     Alimenti
     L’alimentazione dei polli avviene con la distribuzione di mangime secco ad libitum, salvo che nei mesi estivi
     durante i quali è limitata alle ore notturne (circa 12 ore).
     Per quanto riguarda l’alimentazione degli animali, essa è distinta in fasi rispetto ai persi fabbisogni
     alimentari dei polli durante il ciclo di allevamento
     Il mangime viene fornito da una Ditta mangimistica e viene stoccato in silos adiacenti a ciascun capannone,
     e quindi convogliato e distribuito in maniera automatizzata negli alimentatori mediante idoneo impianto di
     distribuzione.
     La Ditta conserva tutti i cartellini e le bolle di fornitura delle materie prime, e provvede ad inviare con
     cadenza annuale, mediante un report elaborato mediante un applicativo informatico della Regione Veneto, i
     dati in forma sintetica.




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       Tabella 1.1.1 - Materie prime


                 Modalità     Fase di         UM    UM   Frequenza
     Denominazione                       UM                          Fonte dato
                 stoccaggio    utilizzo        (Azoto) (Fosforo) autocontrollo


                                                             Bolle
       Polli da carne           allevamento   Unità              Alla ricezione
                                                           accasamento


          Mangime Sfuso in      Alimentazione                             Bolle scarico
    Alimenti                       t/anno1    t/anno2 t/anno3    Alla ricezione
          completo silos         per fasi                               mangimi




       Tabella 1.1.2 – Altre materie prime



                    Modalità       Fase di           Frequenza
         Denominazione                        UM                 Fonte dato
                    stoccaggio      utilizzo          autocontrollo


                     Locale              t/anno                Registro
          Medicinali             allevamento             Alla ricezione
                     chiuso              kg/anno               veterinario

         Detergenti /      Locale      Pulizia fine  t/anno                Bolle carico -
                                             Alla ricezione
         disinfettanti      chiuso        ciclo    kg/anno                contabilità

                                             Alla
                                     t/anno                Bolle carico -
         Lettiera        Deposito    Allevamento           ricezione/inizio
                                     kg/anno                contabilità
                                             ciclo




       Tabella 1.1.3 - Prodotti finiti

                          Peso      U      Frequenza
       Processo     Denominazione                                  Fonte del dato
                         unitario     M     autocontrollo

    Stabulazione      Potenzialità
                                         Al rilascio
                 massima      Unità    Unità/anno                  Autorizzazione
                                        autorizzazione
    Avicoli da       allevamento
     carne
               Numero capi in                             Bolle di accasamento /
                          Unità    Unità/anno     All’arrivo
                 entrata                              registro / autocertificazione
               Numero capi in    Unità    Unità/anno    Alla partenza    DDT di scarico/registro /
                 uscita                                autocertificazione




     1
        Gli alimenti son indicati come quantità
     2
        Gli alimenti son indicati come Azoto e Fosforo somministrati ricavando i dati dalle schede tecniche, da cartellino o
        da analisi su campioni rappresentativi
     3
        Vedi 2




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             Capi mediamente
                         Unità  Unità/anno      Annuale   Registro/autocertificazione
               presenti

               Peso (Vivo in                            DDT di scarico /
                          kg    Kg/anno       annuale
                 uscita)                             autocertificazione

                             Numero cicli             DDT di scarico/registro /
               Numero cicli                   annuale
                             /anno                 autocertificazione

                                               Bolle di accasamento e
                Durata ciclo    gg    giorni      Fine ciclo     DDT di scarico /
                                                autocertificazione

                 Capi      Unità  Unità/anno      giornaliera      registro
    Capi deceduti
                 Peso       kg    Kg/anno       In uscita       registro

                                               Comunicazione effluenti
                                               DGR Veneto 2439/2007-
     Effluenti di
                 palabili            mc      annuale    DGR 1835/2016 e PUA
    allevamento
                                                  DDT consegna
                                               Fatture di vendita pollina


     Gestione della Pollina: Una volta svuotati i capannone dai capi, a fine ciclo di allevamento, la pollina viene
     rimossa mediante pala e ammassata all’interno dei locali. Successivamente può essere caricata su mezzi di
     trasporto di ditte autorizzate al ritiro, oppure depositata in stoccaggio temporaneo e successiva distribuzione
     ai terreni, mediante interramento per aratura, sulla base delle necessità delle colture praticate previste.


      Tabella 1.1.4 – Stoccaggi

      Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso
      all’azienda per i materiali non palabili

                  Tipologia   Sup         Volume    Anno
       Ubicazione                 H (m)                 Tipologia di copertura
                  vasche    (mq)         (mc)   copertura

        Tra i
                  Vasche
       capannoni                                       Copertura in
                 interrate in             62      1982
      1 e 2, 4 e 5, e                                     calcestruzzo
                 calcestruzzo
      a sud del 3


      Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso
      all’azienda per i materiali palabili

                  Tipologia   Sup         Volume    Anno
       Ubicazione                 H (m)                 Tipologia di copertura
                  struttura   (mq)         (mc)   copertura

       Stoccaggio
      temporaneo a
                  Interno
        fine ciclo            4.340
                  capannoni
      all’interno dei
       capannoni




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       Tabella 1.1.5 – Identificazione mezzi utilizzati per lo spandimento dei reflui zootecnici

          Tipo attrezzatura4         Targa o matricola             Titolo possesso

       Carica letame trainato                                proprietà

       Pala caricatrice               25302350                proprietà

       Pala caricatrice               VI055216                proprietà

       Trattrice N1R2AA                AN378K                 proprietà

       Trattrice S4C6T1                BB402K                 proprietà

       Trattrice                   PV044419                proprietà

       Trattrice Ford 4600              RO020229                proprietà




       1.2 - Consumo risorse idriche

       Tabella 1.2.1 - Risorse idriche

          Tipologia di
                        Fase di       UM     Frequenza          Fonte del dato
        approvvigionamento
                        utilizzo            autocontrollo

                                                         Contatore o
             acquedotto      alimentazione     mc/a       annuale
                                                          bollette



       1.3 - Consumo energia/combustibili
       Tabella 1.3.1 – Energia/combustibili

         Descrizione          Tipologia      UM       Frequenza          Fonte del dato
                                          autocontrollo

       Energia importata da rete              MWh/a o
                       Energia elettrica            annuale           contatore
           esterna                   TEP

                                 Mc/anno o
          Acquisto / rete        Metano                annuale           contatore
                                  TEP



       1.4 – Azoto e Fosforo escreti
       Tabella 1.4.1 – Azoto escreto annuale associato alla BAT

         Categoria animali         Azoto escreto totale          Kg Azoto escreto/posto
                            (kg Azoto/anno)              animale/anno
                                                 Entro 0,2 – 0,6
           Polli da carne
                                               kg/posto animale/anno




     4
        Dati aggiornati in tempo reale nel Report Annuale che attinge al fascicolo aziendale in AVEPA




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      Tabella 1.4.2 – Fosforo escreto annuale associato alla BAT

        Categoria animali        Fosforo escreto totale        Fosforo escreto
                          (kg P2O5/anno)         (kg P2O5/capo/anno)

                                          Entro 0,05 – 0,25
          Polli da carne
                                         kg/posto animale/anno




      1.5 – Emissioni in aria

      1.5.1 – Emissioni in ammoniaca
      Tabella 1.5.1 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento
     Le emissioni in aria di un allevamento sono sempre da considerare di tipo“diffuso”anche se vi sono
     camini che convogliano l’aria dalle strutture di stabulazione in quanto, le emissioni provengono
     dalle stalle ma anche dalle strutture di stoccaggio e di spandimento dei reflui zootecnici. L’attuale
     tecnologia non permette generalmente di quantificare analiticamente queste emissioni diffuse di
     conseguenza, è importante stimare almeno le emissioni principali, quali l’ammoniaca. Questa stima
     può essere effettuata mediante una delle seguenti possibilità:
       a) attraverso stima mediante il bilancio di massa (una volta l’anno per ciascuna categoria di
         animali) sulla base dell’escrezione e dell’azoto totale (o dell’azoto ammoniacale) presente in
         ciascuna fase della gestione degli effluenti di allevamento ;
       b) tramite fattori di emissione;
       c) con calcolo (da ripetere ogni volta che ci sono modifiche sostanziali del tipo di bestiame
         allevato o del sistema di stabulazione) mediante la misurazione della concentrazione di
         ammoniaca e del tasso di ventilazione utilizzando i metodi normalizzati ISO, nazionali o
         internazionali o altri metodi atti a garantire dati di qualità scientifica equivalente.
     La quantità di emissioni di ammoniaca (Kg NH3/posto animale/anno) associate alle migliori
     tecniche disponibili provenienti da ciascun ricovero zootecnico per le varie tipologie di animali,
     dovrà essere ricompreso nell’intervallo sotto riportato.

      Tabella 1.5.2 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento per capo anno
                            Kg         Kg          Kg
              Kg NH3/totale/posto
      Tipologia              NH3/ricovero/posto NH3/stoccaggio/posto NH3/spandimento/posto
               animale/anno
      animali               animale/anno     animale/anno     animale/anno

     Polli da carne
      con peso
              Entro 0,01 – 0,08
    finale fino a kg
        2,5



      1.5.2 – Emissioni in odori, polvere e sonore

      Tabella 1.5.2.A – Emissioni di odori
     Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
     azioni/misurazioni effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
     Considerato che l’applicazione delle Migliori tecniche disponibili hanno come obiettivo anche la
     riduzione delle emissioni odorigene alla formazione, tenuto conto inoltre della sostanzialità e
     frequenza delle segnalazioni agli Uffici competenti, documentate e comprovabili attraverso
     sopraluogo all’impianto, sarà valutata la prescrizione di monitorare le emissioni di odori
     utilizzando:



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        norme EN (per esempio mediante olfattometria dinamica secondo la norma EN 13725 per
        determinare la concentrazione di odori).
         utilizzare norme nazionali o altre norme internazionali che assicurino la disponibilità di
         dati di qualità scientifica equivalente.




        Eventuali criticità rilevate                 Azioni correttive




      Tabella 1.5.2.B – Emissioni di polveri
     Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
     azioni/misurazioni effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
     Ricordando che le emissioni di polveri provenienti da ciascun ricovero zootecnico sono dei
     contaminanti che possono influenzare sia la respirazione degli animali che quella degli operatori
     agricoli, il monitoraggio si ottiene applicando con frequenza annuale:
      •  calcolo mediante la misurazione delle polveri e del tasso di ventilazione utilizzando i metodi
         EN o altri metodi (ISO, nazionali o internazionali) atti a garantire dati di qualità scientifica
         equivalente (non applicabile a impianti muniti di un sistema di trattamento dell’aria).
      •  stima mediante i fattori di emissione.
     Qualora il ricovero zootecnico sia munito di un sistema di trattamento dell’aria il monitoraggio
     delle emissioni di ammoniaca, polveri e/o odori provenienti da ciascun ricovero zootecnico può
     avvenire mediante controllo del funzionamento effettivo del sistema di trattamento aria (per
     esempio mediante registrazione continua dei parametri operativi o sistemi di allarme).
         Tipologia animali           kg PM10/totale       kg PM10/posto animale/anno
          Polli da carne              -              0,0157 capo/anno



      Tabella 1.5.2.C – Emissioni di rumori

      La matrice rumore è trascurabile nell’allevamento. In caso di richiesta si provvederà alla valutazione
      d’impatto acustico, che avrà cadenza triennale.
      Tale valutazione sarà redatta da tecnico competente e successivamente dovrà essere inviata a
      Provincia ed ARPAV al di fuori del report annuale.

     1.5.3 – Stima emissioni provenienti intero processo
     Considerato inoltre, che l’obiettivo dell’applicazione delle BAT consiste nella riduzione delle
     emissioni nell’aria di ammoniaca provenienti dall’intero processo di allevamento di suini (scrofe
     incluse) o pollame, nella prima applicazione delle BAT si dovranno altresì stimare o calcolare la
     riduzione delle emissioni di ammoniaca provenienti dall’intero processo rispetto alla “situazione in
     atto”. A tal fine, il Gestore determinerà la stima dell’azoto e fosforo escreto con una delle
     metodologie indicate al punto 1.4, nonché le emissioni di ammoniaca come riportato al punto 1.5.1
     provenienti dall’allevamento. Qualora i valori siano superiori a quelli riportati nella BAT
     pertinente, il Gestore dovrà fornire indicazioni sulle tecniche da applicare affinché i valori siano
     ricompresi nell’intervallo soprariportati.




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     Ulteriori stime di emissioni diffuse, richieste nel rilascio dell’Autorizzazione verranno riportate
     nella tabella sottostante. Per la stima si deve fare riferimento alle pubblicazioni scientifiche di
     livello nazionale o internazionale utilizzando i coefficienti di emissione proposti.


      1.5.3.1 – Stima emissioni diffuse
                       Metodo di
     Parametro /                   Frequenza di
              provenienza    calcolo           Emissioni totali  Reporting
     inquinante                    autocontrollo
                       applicato
     Metano – CH4    Stabulazione DM 29/01/2007    annuale      t/anno      annuale

     Protossido di           ANPA – CTN -
              Stabulazione           annuale      IIASA      Annuale
     Azoto – N2O             ACE

      Rumori

       Odori      impianto            annuale              annuale

       Altri



      1.5.4 – Emissioni convogliate
      Non presenti


      1.6 – Emissioni in acqua
      Non presenti


      1.7 – Suolo e sottosuolo

      1.7.1 Monitoraggio acqua di falda
      Non applicato

      1.7.2 Terreni

     Vedasi Comunicazione completa per l’utilizzazione agronomica di effluenti zootecnici e Piano di
     Utilizzazione Agronomica annuale
     Tutti gli allevamenti soggetti all’Autorizzazione Integrata Ambientale hanno l’obbligo di presentare
     all’Autorità competente, la Comunicazione, in quanto produttori e/o utilizzatori di azoto, con
     l’eventuale Piano di Utilizzazione Agronomica degli effluenti di allevamento se c’è l’uso
     agronomico, a valenza annuale o quinquennale, a seconda della specifica disciplina regionale.
     Nell’ambito del procedimento autorizzatorio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale si prende
     atto della Comunicazione, corredata o meno dal PUA in base alle disposizioni regionali, presentata
     dall’allevamento; nel caso di nuovo impianto l’invio della Comunicazione dovrà essere effettuato
     prima dell’inizio della produzione.
     Nell’ambito del controllo integrato ARPAV esegue sempre un controllo analitico dei terreni nel caso
     di utilizzo agronomico degli effluenti.
     Se in azienda sono presenti serbatoi interrati contenenti gasolio, dovranno essere svolti i controlli
     per ogni serbatoio.




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      1.8 – Rifiuti
      Il deposito temporaneo avviene con separazione netta tra le perse tipologie, in uno spazio riparato dal
      dilavamento meteorico, e con particolare attenzione alla promiscuità eventuale tra rifiuti speciali non
      pericolosi e rifiuti speciali pericolosi.
      Con cadenza minima annuale il gestore provvederà allo smaltimento dei rifiuti per mezzo di Ditta
      autorizzata, compilando apposito registro di scarico come previsto dalla Normativa vigente.



      Tabella 1.8.1 – Rifiuti pericolosi

        Rifiuti                   Modalità     Destinazione
      (codice CER)        Descrizione     stoccaggio      (R/D)      Fonte del dato

         150110*
                    Imballaggi di
     Imballaggi contenenti
                    fitofarmaci   Sfusa in appositi          Documenti previsti dalla
     residui di sostanze                           R
                    contenenti     contenitori             normativa vigente
    pericolose o contaminati
                      residui
       da tali sostanze
         130206*                 Come da art.
                   Olio esausto da
     Oli sintetici per motori,            183, c. 1, lett.          Documenti previsti dalla
                    macchinari                 R
        ingranaggi e               bb) del d.lgs. n.           normativa vigente
                   agricoli (trattori)
       lubrificazione                152/2006
                            Come da art.
                   Batterie esaurite
        160601*                 183, c. 1, lett.           Documenti previsti dalla
                   da macchine                 R
      Batterie al piombo             bb) del d.lgs. n.            normativa vigente
                     agricole
                             152/2006




      Tabella 1.8.2– Rifiuti non pericolosi

        Rifiuti                   Modalità     Destinazione
      (codice CER)        Descrizione     stoccaggio      (R/D)      Fonte del dato


                             Come da art.
        150102                 183, c. 1, lett.bb)         Documenti previsti dalla
                   Sacchi in plastica              R
     Imballaggi di plastica              del d.lgs. n.            normativa vigente
                              152/2006

                           Come da art.
        150106
                 Sacchi – barattoli 183, c. 1, lett.bb)           Documenti previsti dalla
     Imballaggi in materiali                          R
                  – taniche     del d.lgs. n.              normativa vigente
         misti
                            152/2006
                             Come da art.
        150107         Contenitori in  183, c. 1, lett.bb)         Documenti previsti dalla
                                          R
      Imballaggi in vetro      vetro      del d.lgs. n.            normativa vigente
                              152/2006



     Carcasse di animali
     Raccolta morti in cella frigo, evidenziata in planimetria aziendale, e ritiro periodico da parte di Ditta
     autorizzata




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      2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO


      2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi

      Modalità di gestione dell’impianto: il gestore attua il monitoraggio del ciclo produttivo attraverso la
      verifica del mantenimento delle buone condizioni operative, con una attenzione alle migliori tecniche
      disponibili adottate, in relazione all’impatto diretto o indiretto sull’ambiente.
      Per effettuare tale monitoraggio il gestore si può avvalere di consulenti e professionisti, e di
      suggerimenti e/o strumenti forniti dal soccidario.



      Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo

                           Parametro di           Frequenza
      Fase/attività      Criticità                UM              Fonte del dato
                           esercizio           autocontrollo

                          Sostanza secca
                                         Annuale, su un
                           Solidi totali
                                         5% della pollina
      Stabulazione    Gestione pollina      N tot       %                 RdP
                                          allontanata
                           Metalli pesanti       dall’allevamento
                          (Rame e Zinco)

                Dilavamento
                          Verifica delle rete
    Pioggia su piazzali   delle acque                       Annuale
                             di scolo
                meteoriche

                          Sostanza secca
               concentrazione
     Alimentazione (*)             Proteina grezza     %     Annuale        RdP
               di azoto e fosfati
                           (*) Fosforo (*)
      (*) tali parametri sono leggibili dalla composizione dichiarata del cartellino del mangime, eventua-
      lmente integrati da analisi dei mangimi stessi utilizzati nelle perse fasi di accrescimento dei capi.



      Tabella 2.1.2 – Interventi di manutenzione ordinaria/straordinaria
                                                 Fonte del dato /
       Macchinario        Tipo di intervento        Frequenza         modalità di
                                                  registrazione
     Avvio allarme telefonico
                                              Schede di registrazione
     interruzione energia     Prove di interruzione
                                     Mensile *       ed eventuali
     elettrica ed apertura    dell’energia elettrica
                                              schede di non conformità
        finestrature

      Gruppo elettrogeno       Prove di avvio         mensile      Schede di registrazione

      Cella frigo animali
                   Controllo temperatura       giornaliero    Schede di non conformità
          morti

     Abbeveratoi/impianto                                   Quaderno di
                    Controllo funzionalità      Settimanale*
       alimentazione                                     manutenzione
     Termosonde apertura
                        tarature          Annuale*      Rapporto di tarartura
        finestre
                      Verifica delle
      Ugelli di erogazione                                   Quaderno di
                      pressioni di         Annuale*
         acqua                                       manutenzione
                      erogazione




copia informatica per consultazione
        Impianto
                                                Quaderno di
       Riscaldamento/     Controllo funzionalità      Settimanale*
                                                manutenzione
       raffrescamento
                                                Quaderno di
     Impianto di ventilazione  Controllo funzionalità      Settimanale*
                                                manutenzione

       Pulizia piazzali      Controllo visivo       Settimanale*        Settimanale

       * Da segnalare nel report annuale solo le non conformità


       Tabella 2.1.3 – Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)

        Struttura di                                   Modalità di
                   Tipo di controllo        Frequenza
       contenimento                                   registrazione


     Serbatoio carburanti        visivo         Settimanale*         Registro


     Bacini accumulo reflui       Visivo         Settimanale*         Registro

     * Da segnalare nel report annuale solo le non conformità


     Durante tutto il ciclo di allevamento dei polli, il gestore effettua almeno una ispezione delle strutture di
     allevamento, per controllare i seguenti parametri:
       - Temperatura, umidità e luminosità dei locali di stabulazione
       -  Corretto funzionamento del sistema di alimentazione
       -  Stato di salute dei capi in allevamento, con particolare attenzione ad eventuali fenomeni di
         competitività in fase di nutrizione;
       -  Presenza di eventuali perdite di acqua dagli abbeveratoi
     Qualora riscontrasse un’anomalia durante la fase di ispezione, il gestore mette in atto l’azione correttiva e
     compila apposita scheda di non conformità.


     Alla fine di ciascun ciclo di allevamento, una volta svuotato il capannone dai capi, e rimossa la pollina, si
     procede quindi con la pulizia dei locali e delle attrezzature (mangiatoie, abbeveratoi, lampade ecc) e
     successivo vuoto sanitario della durata di 20 giorni.
     Le operazioni di pulizia e disinfezione sono effettuate dai titolari, con impiego d’acqua e disinfettante.
     Il consumo di acqua è mediamente pari a mc 42 (2 l/mq x 4.130 mq x 5 cicli/anno)
     I reflui prodotti vengono raccolti in idonee vasche (tav. 6) di capacità adeguata.




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      3 – INDICATORI DI PRESTAZIONE

      Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance

                                          Metodo di  Frequenza di
        Indicatore          Descrizione          UM
                                           misura   monitoraggio


                   Quantitativo di mangime
     Consumo specifico di   consumato rispetto al numero di    Kg/capo   Calcolo    annuale
       mangimi           capi allevati


    Consumo specifico risorsa  Quantitativo di acqua prelevata
                                     mc/capo   Calcolo    annuale
        idrica       rispetto al numero di capi allevati


                  Quantitativo di rifiuto prodotto
    Produzione specifica di
                   rispetto al numero di capi     kg/capo   Calcolo    annuale
        rifiuti
                        allevati

     Consumo energetico
                     Fabbisogno totale di
     specifico per ciascun                      kWh o
                   energia/combustibile utilizzata         Calcolo    annuale
     combustibile/fonte                       TEP/capo
                  rispetto al numero di capi allevati
       energetica


     Produzione di reflui   Quantitativo di reflui prodotti in  mc /capo  Calcolo    annuale
       specifica       relazione ai capi allevati


                    Quantitativo di azoto
     Consumo di azoto                        Kg/capo
                   somministrato rispetto al           Calcolo    annuale
      somministrato
                    numero di capi allevati

                    Quantitativo di fosforo
     Consumo di fosforo                       Kg/capo
                   somministrato rispetto al           Calcolo    annuale
      somministrato
                    numero di capi allevati




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