su_1580_2019_dete_gps.pdf

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




               DETERMINAZIONE N° 1580 DEL 30/10/2019
                     Servizio SUOLO RIFIUTI ACQUA
     OGGETTO: DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N. 152.AUTORIZZAZIONE
     INTEGRATA AMBIENTALE (AIA).
     DITTA GPS SPA
     SEDE DI INSTALLAZIONE: VIA LAGO DI MISURINA, 82 COMUNE DI SCHIO (VI).
     CODICE IPPC 6.7 IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO DI SUPERFICIE DI MATERIE,
     OGGETTI O PRODOTTI UTILIZZANDO SOLVENTI ORGANICI, IN PARTICOLARE
     PER APPRETTARE, STAMPARE, SGRASSARE, IMPERMEABILIZZARE, INCOLLARE,
     VERNICIARE, PULIRE O IMPREGNARE, CON UNA CAPACITA’ DI CONSUMO DI
     SOLVENTE SUPERIORE A 150 KG ALL’ORA O A 200 TONNELLATE ALL’ANNO.
     RILASCIO AIA DEFINITIVA CON MODIFICA SOSTANZIALE CON VALENZA DI
     RINNOVO N.15/2019.
                            IL DIRIGENTE
     Premesso che:
     la ditta GPS SpA è operativa nello stabilimento localizzato in via Lago di Misurina n. 82 in
     comune di Schio (VI) con attività di stampa – rotocalco e flessografica - in particolare per
     attività di produzione di etichette per il settore alimentare e residuale per attività di produzione
     di shops/borse;
     alla presentazione di richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale è seguito il
     provvedimento provvisorio e ricognitivo di A.I.A. n.35 del 04/09/2007; nelle more della delega
     alle Province tale provvedimento risulta essere stato adottato dalla Regione Veneto; lo stesso
     provvedimento è stato oggetto di successive proroghe da parte di questa Amministrazione.
     Richiamata in particolare la proroga da ultimo concessa con provvedimento prot. 66109 del
     09/10/2018, con il quale la ditta è stata invitata a trasmettere la documentazione aggiornata per
     il rilascio dell’AIA definitiva nel termine del 31/01/2019.
     Considerato che, dopo una proroga concessa con atto prot. 9277 del 15/02/2019, la ditta, con
     documentazione agli atti di questa Amministrazione in data 30/04/2019 con prot. n. 23887, ha
     presentato la documentazione di cui alla modulistica approvata con Decreto del Direttore
     dell'Area Tutela e Sviluppo del Territorio n. 108 del 29/11/2018 (in sostituzione della
     modulistica approvata con deliberazione della Giunta Regionale n. 668 del 20 marzo 2007), per
     il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale definitiva e contestuale modifica
     sostanziale per aumento consumo solvente.
     Considerato che con nota del 17/05/2019 prot. n.27460 si è proceduto, ai sensi della L.241/90
     e ss.mm.ii. e dell'art. 29 - quater del D.Lgs n. 152/2006 e ss.mm.ii a dare comunicazione di
     avvio del relativo procedimento; successivamente, sempre per quanto disposto all'art. 29-
     quater del D.Lgs 152/2006, questa Amministrazione ha proceduto, a pubblicare nell’Albo
     Pretorio il previsto avviso dal 24/05/2019 al 24/06/2019; a seguito dello stesso non risulta
     essere pervenuta alcuna osservazione sulla domanda.




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     Visto il ciclo produttivo dell'azienda, sinteticamente descritto in “allegato 1” al presente
     provvedimento.
     Considerato che la ditta intende gestire i rifiuti prodotti dalla propria attività secondo le
     disposizioni del deposito temporaneo stabilite dalla normativa vigente in materia di rifiuti e
     che nel complesso non svolge alcuna attività di gestione rifiuti che necessiti di autorizzazione.
     Dato atto che, tenuto conto dell'organizzazione aziendale la presente autorizzazione va a
     costituire/sostituire, secondo quanto delineato all'allegato all'allegato IX alla parte II del D.Lgs
     152/06:
     - autorizzazione alle emissioni in atmosfera, fermi restando i profili concernenti aspetti sanitari
     (titolo I della parte quinta del D.Lgs. 152/06).
     Dato atto che nell’ambito del procedimento finalizzato al rilascio del presente provvedimento
     per il giorno 17 ottobre 2019 questa Amministrazione ha convocato la Conferenza di Servizi di
     cui all’art. 29 quater, comma 5 del D.Lgs 152/2006, a cui hanno presenziato Provincia,
     Comune ed Arpav, ; alla conferenza era presente anche la ditta.
     Considerato che il Comune è stato avvisato che la stessa conferenza costituiva il momento di
     acquisizione delle prescrizioni del Sindaco di cui agli articoli 216 e 217 del Regio decreto 27
     luglio 1934, n. 1265; l’Amministrazione comunale presente in conferenza ha rilevato che
     come industria insalubre è opportuno che l’azienda si rapporti con la stessa Amministrazione
     per conferma/aggiornamento della relativa classificazione con riferimento a quella agli atti.
     Rilevato che nel corso della predetta Conferenza, come risulta da documentazione agli atti e
     riportato in allegato A, si è delineata la rilasciabilità dell'autorizzazione in questione, conpisi
     alcuni aspetti e condizioni e valutato positivamente il proposto piano di monitoraggio, rivisto
     congiuntamente con ARPAV, per alcuni aspetti non sostanziali, pervenendo alla sua versione
     definitiva come da documento allegato (allegato 3 PMC).
     Visto il documento allegato (allegato A) parte integrante del presente provvedimento in cui
     sono riportati i persi momenti istruttori di cui al presente provvedimento, nonché quanto
     emerso in sede di conferenza e la successiva integrazione; si ritiene che tale allegato unitamente
     al verbale agli atti della stessa conferenza risponda all'esigenza normativa di rendere
     disponibile quanto previsto dal comma 13 dell'articolo 29 -quater del D. Lgs. 152/2006.
     Visto il decreto ministeriale 24.04.08 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare
     in relazione alle istruttorie ed ai controlli previsti dal Decreto Legislativo 18 febbraio 2005,
     n.59”, la Deliberazione della Giunta n. 1519 del 26 maggio 2009 che costituisce attualmente
     l'atto di riferimento in materia e la delibera della Giunta Provinciale n. 200/41230 quale atto di
     indirizzo per l’applicazione delle tariffe per l’Autorizzazione Integrata Ambientale . La ditta ha
     provveduto in merito, dandone riscontro con nota agli atti con prot.n.56240 del 28/10/2019.
    Visto il D.Lgs 03.04.2006, n° 152 e successive modifiche ed integrazioni.
    Vista la Legge Regionale n.04/2016.
    Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000.
    Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.2 del 10/01/2019 con la quale è stato
    approvato il Bilancio di Previsione 2019-2021.
    Richiamato altresì il Decreto Presidenziale n. 11 del 31/01/2019 con cui è stato approvato il Piano
    Esecutivo di Gestione 2019/2021 e il Piano Performance 2019/2021.




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                         DETERMINA

      1. di rilasciare alla GPS SpA - l’Autorizzazione Integrata Ambientale per le attività
        condotte nell’installazione in oggetto organizzate e gestite secondo le modalità
        rappresentate nella documentazione depositata agli atti e nel rispetto delle condizioni di
        cui al presente provvedimento.
        La ditta nell’ambito della predetta autorizzazione è autorizzata alla modifica per
        aumento quantitativo solventi. La nuova soglia di consumo dei Composti Organici
        Volatili è inpiduata in 1.100 tonnellate/anno. Per l’anno in corso resta confermato il
        consumo dell’attuale autorizzazione (550 tonnellate).
        La richiamata autorizzazione costituisce/sostituisce le autorizzazioni richiamate in
        premessa; i limiti, le prescrizioni delle autorizzazioni di cui sopra sono riportati in
        allegato (Allegato 2), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. In tale
        allegato risultano altresì riportate altre condizioni non riferibili specificatamente alle
        autorizzazioni sostituite e richiamate.
        Al fine di garantire un controllo dell'attività autorizzata la ditta dovrà procedere ad
        attuare il monitoraggio della stessa secondo il piano allegato (Allegato 3) che
        costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. .
      2. Di informare che
        - per il rinnovo e il riesame dell'autorizzazione vale quanto disposto all’art. 29-octies del
        D.Lgs. n. 152/2006. L'Autorizzazione Integrata Ambientale di cui al presente provvedimento
        è soggetta a riesame secondo le modalità previste dall'art. 29-octies del D.Lgs. n. 152/2006,
        come modificato dai successivi DD.Lgs. n. 128/2010 e n. 46/2014; in ogni caso il Gestore è
        tenuto a presentare la documentazione richiesta per il riesame dell'AIA entro 10 anni dalla
        data di rilascio del presente provvedimento ;
        - rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla
        osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività
        autorizzate. Al riguardo si richiama anche quanto rilevato dall’Amministrazione
        comunale in sede di conferenza e richiamato in premessa;
        - in caso di inosservanza delle prescrizioni contenute nella presente autorizzazione, si
        procederà secondo quanto previsto dall’art. 29 - decies, comma 9, e dall’art. 29 –
        quattuordecies del D.Lgs. n. 152/2006;
        - in relazione al Piano di Monitoraggio e Controllo ARPAV nel corso di validità della
        presente autorizzazione effettuerà almeno due ispezioni Ambientali Integrate con oneri
        a carico del Gestore e almeno una visita in loco ogni 3 anni, fatto salvo comunque
        quanto previsto nel Piano di Ispezione Ambientale a livello regionale così previsto
        dall'art. 29 decies, comma 11, del D.Lgs. n. 152/2006. Per la tariffa dei controlli in
        questione è riferimento la DGRV 1519 del 26 maggio 2009. Qualora ne ravvedesse la
        necessità, la Provincia potrà disporre controlli aggiuntivi secondo quanto previsto
        dall’art 29 - decies, comma 4, del D.Lgs. n. 152/2006.
      3. Di informare che avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al
        Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni, ovvero in
        alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.
      4. Di trasmettere il presente provvedimento alla Società in oggetto, al comune di Schio, ad
        ARPAV e all’USS n.7 “Pedemontana”.
      5. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè
        riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della
        Provincia (ai sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).




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        6. Di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad a vvenuta
         pubblicazione all'albo pretorio on line.

     Vicenza, 30/10/2019

                                Sottoscritta dal Dirigente
                                (MACCHIA ANGELO)
                                  con firma digitale



     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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                  PROVINCIA DI VICENZA
                 Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 1580 DEL 30/10/2019


     OGGETTO: DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N. 152.AUTORIZZAZIONE
     INTEGRATA AMBIENTALE (AIA). DITTA GPS SPA SEDE DI INSTALLAZIONE: VIA
     LAGO  DI   MISURINA,  82    COMUNE  DI  SCHIO  (VI).
     CODICE IPPC 6.7 IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO DI SUPERFICIE DI MATERIE,
     OGGETTI O PRODOTTI UTILIZZANDO SOLVENTI ORGANICI, IN PARTICOLARE
     PER APPRETTARE, STAMPARE, SGRASSARE, IMPERMEABILIZZARE, INCOLLARE,
     VERNICIARE, PULIRE O IMPREGNARE, CON UNA CAPACITA’ DI CONSUMO DI
     SOLVENTE SUPERIORE A 150 KG ALL’ORA O A 200 TONNELLATE ALL’ANNO.
     RILASCIO AIA DEFINITIVA CON MODIFICA SOSTANZIALE CON VALENZA DI
     RINNOVO N.15/2019.




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 30/10/2019.


     Vicenza, 30/10/2019




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                       (BERTACCHE CRISTINA)
                                          con firma digitale




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                          PROVINCIA DI VICENZA
                       AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
                                   Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                           Domicilio Fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza




                 Autorizzazione Integrata Ambientale n.15/2019

                            ALLEGATO 1


     Il presente allegato - “allegato 1” - costituente parte integrante e sostanziale dell’Autorizzazione
     Integrata Ambientale n. 15/2019 riporta l'inquadramento generale e la descrizione dell’attività
     svolta da GPS SpA, nell’installazione in Via Lago di Misurina 82, Schio (VI).


     Tabella A: “Inquadramento”
               Capacità
       Attività    produttiva                        Attività
              autorizzata (*)

     Trattamento             Attività IPPC: Produzione e trasformazione dei metalli
     di superficie            Codice IPPC 6.7. Trattamento di superficie di materie,
     di   prodotti           oggetti o prodotti utilizzando solventi organici, in
     utilizzando   1.100 tonn/anno   particolare per apprettare, stampare, spalmare, sgrassare,
     solventi              impermeabilizzare, incollare, verniciare, pulire o
     organici              impregnare, con una capacità di consumo di solventi
     (stampaggio)            organici superiore a 150 kg all’ora o a 200 Mg all’anno.

     (*) La capacità produttiva è fissata dal limite di COV nel consumo di solvente; la ditta risulta
     autorizzata ad un utilizzo di solvente non superiore a 550 tonnellate.
     La variazione oggetto di richiesta consiste in un incremento dei tempi di attività
     dell’installazione IPPC, con il passaggio dagli attuali due turni ai futuri tre turni di lavoro, e il
     conseguente aumento del consumo massimo di Composti Organici Volatili a 1.100 ton/anno.La
     modifica non comporta alcuna variazione rispetto ai processi produttivi e alle dotazioni
     impiantistiche in essere.

                       PROCESSO PRODUTTIVO

     Ricevimento delle materie prime
     Le operazioni di scarico degli automezzi che conferiscono le materie prime presso
     l’installazione vengono poste in essere in apposite aree oggetto di identificazione nella
     documentazione agli atti. La merce viene quindi disimballata, etichettata per essere poi messa a
     stoccaggio presso le aree dell’installazione adibite a magazzino e inpiduate nella
     documentazione agli atti.


                       Autorizzazione Integrata Ambientale - GPS SPA- Allegato 1               Pag. 1 di 7



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     Montaggio
     Le lastre matrici (clichè) rilevografiche, flessibili e morbide sono realizzate in materiale
     fotopolimerico presso un altro stabilimento dell’azienda e di qui inviate al REPARTO
     MONTAGGIO. In questo reparto le lastre vengono fissate su un cilindro (manica) in modo tale
     che possano aderirvi perfettamente ed evitare quindi possibili movimenti in fase di stampa.
     Una volta pronti i cilindri vengono trasferiti nel reparto di stampa per il montaggio sulle
     stampanti flessografiche

     Stampa
     Presso l’installazione vengono effettuate due tipologie di stampa: la stampa rotocalco e la
     stampa flessografica.

     La stampa rotocalco è una stampa diretta rotativa e incavografica in cui i grafismi, ovvero la
     parte che andrà a stampare, è in incavo rispetto ai contrografismi (la parte che non stampa). La
     forma inchiostrata è costituita da un rullo meccanico coperto da un sottile strato di rame su cui
     è inciso il soggetto da stampare; le aree incise vengono inchiostrate da un calamaio dotato di
     rullo inchiostratore e l’eccesso di inchiostro viene rimosso da una lama (racla). Dopo questo
     passaggio il rullo inciso scarica l’inchiostro, per decalcomania, direttamente sul supporto da
     stampare. I rulli metallici che vengono montati sulla macchina rotocalco vengono preparati da
     fornitori esterni e stoccati presso gli scaffali localizzati nell’area magazzino.
     La stampa rotocalco viene realizzata con l’ausilio di una macchina per stampa rotocalco.

     Nella stampa flessografica l’inchiostrazione è applicata da un rullo ceramico (anilox) che si
     carica per mezzo di una camera a racle che tolgono l’eccesso di inchiostro dalla superficie del
     rullo in modo analogo a quanto avviene nella stampa a rotocalco. Il cilindro anilox è inciso con
     perse cellette; un alto numero di cellette per centimetro di superficie favorisce la stampa dei
     dettagli, mentre un basso numero favorisce la stampa dei fondi pieni.
     La stampa flessografica viene realizzata con l’ausilio di undici macchine per stampa
     flessografica

     L’inchiostro e i solventi organici impiegati nelle due tipologie di stampa sopra descritte
     possono essere prelevati dalle macchine per stampa direttamente dalle cisterne interrate oppure
     possono essere portati alle macchine dagli operatori dell’azienda che li prelevan o dalle altre
     aree MP o dall’impianto INK MAKERS. L’impianto INK MAKERS preleva autom aticamente
     delle quantità predefinite di prodotti da alcune cisterne di stoccaggio interrate nelle aree MPA e
     MPB e da recipienti chiusi collocati nel locale dove è posizionato l’impianto stesso; i prodotti
     vengono quindi fatti cadere in un fustino metallico ed omogeneizzati da un mescolatore ad
     elica. Una volta che la miscela è pronta il fustino viene prelevato dall’operatore e portato a
     bordo macchina dove può essere collettato direttamente al sistema di distribuzione
     dell’inchiostro oppure utilizzato per rabboccare un fustino già collettato.
     Sulle macchine per stampa gli addetti caricano le bobine di supporto da stampare, le quali si
     srotolano via via che l’inchiostro viene impresso sul supporto e asciugato; il supporto stampato
     viene avvolto intorno ad anime di cartone per proseguire poi nelle fasi successive del ciclo
     produttivo.

                     Autorizzazione Integrata Ambientale - GPS SPA- Allegato 1               Pag. 2 di 7



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     Per alcune tipologie di prodotto (etichette), a seguito della stampa flessografica o rotocalco, la
     committenza può richiedere che venga impresso sul manufatto un particolare tipo di codice
     utilizzato usualmente per i concorsi a premi. In questo caso la bobina di film stampata viene
     inviata al reparto accoppiatura dove è collocata una macchina adibita esclusivamente a questo
     scopo. Nel reparto accoppiatura trova spazio anche la macchina ACCOPPIATRICE UTECO,
     impiegata anch’essa dopo la fase di stampa per alcune particolari tipologie di prodotto
     (shopper); nell’accoppiatrice il supporto stampato viene abbinato ad un secondo supporto
     mediante spalmatura di un adesivo bicomponente solventless.
     Generalmente i film plastici hanno superfici chimiche inerti e non porose con tensioni
     superficiali basse che li rendono non ricettivi all'ancoraggio di substrati come inchiostri per la
     stampa, adesivi e coating. Tra i persi film plastici, il polietilene ed il polipropilene sono
     quelli che hanno l'energia superficiale più bassa e, per tale motivo, sono i due materiali più
     spesso sottoposti al cosiddetto trattamento corona per migliorare le loro caratteristiche di
     adesione.
     Una stazione per il trattamento corona è costituita essenzialmente da un generatore ad alta
     frequenza, da un trasformatore elevatore di tensione a cui è collegato un elettrodo fisso
     rettilineo e da un rullo elettricamente a terra, rivestito da un materiale isolante. Nello spazio
     d'aria (air-gap) compreso tra il film e l'elettrodo si instaura quel regime di scariche ad effluvio
     chiamato “effetto corona” che porta all'attivazione del film.

     Lavaggio
     La macchina per stampa ROTOCALCO 2607 preleva l’acetato di etile dalla cisterna interrata e
     lo utilizza sia nella fase di stampa che nella fase di lavaggio. L’acetato di etile utilizzato nella
     fase di lavaggio è compatibile con il reimpiego nella fase di stampa senza necessità di
     trattamento alcuno.

     Le macchine per la stampa flessografica, per le operazioni automatiche di lavaggio, prelevano
     il solvente organico rigenerato e, al termine del ciclo di pulizia, lo inviano alla cisterna
     interrata del solvente organico da rigenerare.
     I cilindri anilox, una volta smontati dalle macchine per stampa flessografica, vengono
     trasportati dagli addetti ad una vasca per lavaggio ad ultrasuoni che, per la pulizia impiega un
     prodotto composto da metil-2-metossietossi-propanolo (10-15%), etilendiamminotetraacetato
     di tetrasodio (3-5%), idrossido di sodio (1-3%), alcol C9-11, etossilati (1-3%) ed alcool grasso
     alcossilato (1-3%).
     I clichè, una volta smontati dalle macchine per stampa flessografica, vengono trasportati dagli
     addetti ad una macchina, denominata flexomatic solvent, che per le operazioni di pulizia
     impiega una miscela di metossipropanolo e solvente organico tricomponente. I componenti di
     questa miscela vengono prelevati dagli operatori dalle cisterne interrate per mezzo di appositi
     rubinetti collegati alle cisterne, ed inseriti nel serbatoio della flexomatic solvent. Al termine di
     alcuni cicli di lavaggio la miscela di solvente organico e residui di inchiostro viene conferita
     alla cisterna del solvente da rigenerare.
     La rimanente componentistica proveniente dai reparti di stampa e necessitante di pulizia viene
     portata dagli operatori presso un’area esterna coperta e adiacente all’edificio industriale. In
     questa zona si trova la macchina per lavaggio IST XTR1000, dotata di un serbatoio che viene
     riempito dagli operatori con il solvente organico rigenerato stoccato nell’area MPA. Al termine

                      Autorizzazione Integrata Ambientale - GPS SPA- Allegato 1               Pag. 3 di 7



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     di alcuni cicli di lavaggio la miscela di solvente organico e residui di inchiostro viene conferita
     alla cisterna del solvente da rigenerare.
     L’impianto INK MAKERS è provvisto di una vasca carrellata che viene riempita da un
     operatore con del solvente organico tricomponente stoccato nell’area MPA; al termine di ogni
     ciclo di preparazione dei prodotti per stampa l’impianto INK MAKERS effettua un lavaggio
     della componentistica onde evitare la contaminazione della miscela successiva. Il solvente
     organico tricomponente utilizzato viene pompato direttamente nella cisterna interrata del
     solvente organico da rigenerare nell’area MPA.

     Recupero di solvente
     Questa fase consta nella distillazione. La miscela di solvente organico da rigenerare viene
     trattata da n. 2 distillatori i quali prelevano automaticamente il liquido dalla cisterna e, una
     volta trattato, lo immettono nella cisterna del solvente organico rigenerato. I distillatori sono
     provvisti di un serbatoio per l’olio diatermico il quale, riscaldato da una resistenza elettrica,
     viene immesso in un circuito attraverso cui il calore viene ceduto al liquido da distillare

     Taglio
     Le bobine di film stampato, provenienti dai reparti di stampa o dal reparto accoppiatura,
     possono essere inviate:
      • alle n. 10 taglierine plastica collocate nel REPARTO PLASTICA, se si tratta di shopper
        o confezioni
      • alle n. 8 macchine taglierine etichette collocate sia nel REPARTO TAGLIA
        ETICHETTE (sette) che nel REPARTO ROTOCALCO (una), se si tratta di etichette.
     Nelle taglierine plastica il supporto stampato (o stampato e accoppiato) vien tagliato e saldato
     per ottenere i lati chiusi degli shopper e delle confezioni mentre nelle taglia-etichette il film
     stampato va incontro solamente all’operazione di taglio e di rifilo.

     Confezionamento
     A seguito del taglio il prodotto finito viene ribobinato dalle taglierine plastica e dalle taglierine
     etichette. Le anime delle bobine vengono preparate nel REPARTO TAGLIA ETICHETTE con
     alcuni TAGLIA ANIME in cui i tubi di cartone e plastica, anche provenienti dallo
     sbobinamento dei supporti impiegati come materie prime, vengono tagliati secondo la tipologia
     di prodotto finito che vi si deve avvolgere in fase di confezionamento.




                     EMISSIONI IN ATMOSFERA

     Nella ricognizione dei punti di emissione presenti in azienda la ditta ha presentato l’elenco di
     seguito riportato

     Sigla Camino  Altezza    Impianto                          Sistema di trattamento
     E1       15,25     Macchine per stampa flessografica             Combustore
     E2       15,25     Macchine per stampa flessografica             Combustore
                      Autorizzazione Integrata Ambientale - GPS SPA- Allegato 1               Pag. 4 di 7



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     E3        12,60     Macchine per stampa                    Combustore
     E4A       9,50     Impianto termico 340 kW                  -
     E4B       9,50     Impianto termico 340 kW                  -
     E5        9,50     Miscelazione prodotti inchiostranti
     E6        9,50     Lavaggio anilox e lavaggio clichè
     E7        9,50     Macchina per lavaggio IST XTR 1000
     E8        9,50     Accoppiatrice UTECO
     CT1       10      Impianto termico civile 90 kW               -
     CT2       9       Impianto termico civile 77,9 kW              -
     CT3A       9       Impianto termico civile 698 kW               -
     CT3B       9       Impianto termico civile 698 kW               -
     CT4A       9       Impianto termico civile 500 kW               -
     CT4B       9       Impianto termico civile 500 kW               -
     CT5       9,50     Impianto termico civile 129,6 kW              -
     CT6       9,50     Impianto termico civile 194,4 kW              -
     CT7       10      Impianto termico produttivo 698 kW             -
     ES1 ÷ ES12           camini sicurezza macchine per stampa            -
     EUPS1             Camino gruppo continuità a servizio del -
                     server
     EUPS2             Camino gruppo continuità a servizio -
                     delle luci di emergenza
                     Trattamenti corona di alcune macchine non presente
                     per stampa


     Le macchine per stampa ROTOCALCO 2607 e ONYX 2729 sono servite da un impianto di
     aspirazione, dotato di regolazione automatica dell’aria estratta, che invia il fluido carico di composti
     organici volatili all’impianto di ossidazione termica rigenerativa BROFIND; questo sistema di
     abbattimento emette in atmosfera i prodotti della combustione del metano e dei composti organici
     volatili attraverso il camino E3.
     Le rimanenti macchine per stampa flessografica sono servite da un unico impianto di aspirazione,
     dotato di regolazione automatica dell’aria estratta, che invia il fluido carico di composti organici
     volatili ai due impianti di ossidazione termica rigenerativa CEFLA 1 e CEFLA 2 che emettono in
     atmosfera, rispettivamente, attraverso i camini E1 ed E2.

     Generatore di calore combinato
     Nell’impianto di ossidazione termica rigenerativa BROFIND è installato un generatore di calore in
     grado di riscaldare olio diatermico attraverso un bruciatore ad aria forzata e i fumi provenienti dalla
                      Autorizzazione Integrata Ambientale - GPS SPA- Allegato 1               Pag. 5 di 7



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     camera di combustione dell’ossidatore. Tali fumi sono disponibili solo in condizioni di autotermia
     (consumo bruciatore ossidatore nulla) e consentono di ridurre i consumi di combustibile del
     generatore di calore.

     La zona di miscelazione dei prodotti inchiostranti nell’impianto INK MAKERS è servita da un
     impianto di aspirazione, provvisto di motore da 0,75 kW, che emette in atmosfera attraverso il
     camino E5.
     L’ACCOPPIATRICE UTECO è servita da un impianto di aspirazione che emette in atmosfera,
     attraverso il camino E8, le emissioni provenienti dalla zona del trattamento corona e
     dell’applicazione/ asciugatura dell’adesivo bicomponente. L’impianto è attualmente usato
     saltuariamente circa un giorno ogni due mesi.
     Le zone del trattamento corona nelle macchine per stampa
     - ONYX FLEXO 2003
     - TOPAZ FLEXO 2300
     - ONYX FLEXO 2729
     - ONYX FLEXO 2282
     - ONYX FLEXO 2903
     - ROTOCALCO 2607
     sono servite ognuna da un proprio impianto di aspirazione a sé stante, con emissione diretta in
     atmosfera dell’ozono generatosi durante il trattamento.


     Le operazioni di lavaggio automatico dalle macchine per stampa flessografica e stampa rotocalco
     sono eseguite sotto aspirazione con l’ausilio dei medesimi sistemi di aspirazione della fase stampa.
     La vasca di lavaggio ad ultrasuoni per gli anilox e la flexomatic solvent per il lavaggio dei clichè
     sono servite da un impianto di aspirazione che emette in atmosfera attraverso il camino E6.
     L’impianto IST XTR1000 è provvisto di un camino identificato con la sigla E7.


                        IMPIANTI TERMICI
     IMPIANTI TERMICI CIVILI
     Gli impianti termici destinati esclusivamente al riscaldamento di ambienti e al riscaldamento di
     acque per usi igienici e sanitari sono come da elenco sottoriportato e non necessitano di
     autorizzazione alle emissioni di competenza di questa Amministrazione.
     - CT1 Impianto termico civile 90 kW
     - CT2 Impianto termico civile 77,9 kW
     - CT3A Impianto termico civile 698 kW
     - CT3B Impianto termico civile 698 kW
     - CT4A Impianto termico civile 500 kW
     - CT4B Impianto termico civile 500 kW
     - CT5 Impianto termico civile 129,6 kW
     - CT6 Impianto termico civile 194,4 kW

     IMPIANTI TERMICI PRODUTTIVI


                      Autorizzazione Integrata Ambientale - GPS SPA- Allegato 1               Pag. 6 di 7



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      •  l’impianto termico ICI CALDAIE-7 permette il funzionamento degli scambiatori di calore
        acqua-aria del reparto stampa; il calore fornito dagli scambiatori viene impiegato per
        asciugare gli inchiostri nelle macchine per stampa, prima della ribobinatura del supporto
        stampato
      •  il generatore di calore deputato al riscaldamento dell’olio diatermico dell’impianto
        ICOTEC-BROFIND permette il funzionamento degli scambiatori di calore olio-aria del
        reparto, in particolare il calore fornito dagli scambiatori viene impiegato per asciugare gli
        inchiostri nelle macchine per stampa ROTOCALCO 2607 e ONYX 2729, prima della
        ribobinatura del supporto stampato.


     Emissioni diffuse:
     Le n. 8 taglierine etichette sono servite da un impianto di aspirazione dei rifili che convoglia ad un
     compattatore identificato con la sigla R6. Il sistema di aspirazione centralizzato è provvisto di
     un’uscita per i rifili, che cadono all’interno del compattatore, e di un’uscita per l’aria aspirata,
     identificata con la sigla AE1, previo passaggio attraverso filtro a sacco in tessuto.
     Le n. 2 TAGLIA ANIME sono dotate di propri sistemi di aspirazione che captano le polveri
     originate nella zona di taglio delle anime e le immettono in ambiente di lavoro, previo passaggio
     attraverso filtro a sacco in tessuto. Le emissioni sono identificate con le sigle AE2A, AE2B ed AE3.
     Altra emissione non convogliata risulta identificata come AE1 relativa al sistema di trasporto dei
     rifili di plastica.


     SCARICHI
     Oltre allo scarico delle acque reflue civili provenienti dalla sala mensa e dai sanitari e dirette alla
     pubblica fognatura, all’interno del sito sono presenti quattro pozzi che convogliano nei primi strati
     del suolo le acque reflue meteoriche provenienti dai tetti e dai piazzali asfaltati della proprietà.

     L’attività espletata nello stabilimento non comporta la produzione di acque reflue di tipo industriale
     in quanto l’acqua in ingresso nel ciclo produttivo è utilizzata solamente per alimentare gli impianti
     di riscaldamento e i gruppi di raffreddamento a servizio delle macchine per stampa; trattandosi
     quindi di circuiti chiusi non è previsto alcun tipo di scarico.

     Per la gestione delle acque meteoriche si rimanda agli altri allegati.




                       Autorizzazione Integrata Ambientale - GPS SPA- Allegato 1               Pag. 7 di 7



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                              Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net




                      Autorizzazione Integrata Ambientale n.15/2019


                                   ALLEGATO 2

    Il presente allegato, definito come “Allegato 2” e costituente parte integrante e sostanziale
    dell’autorizzazione Integrata Ambientale n.15/2019, riporta i limiti, le prescrizioni e le condizioni da
    osservare nell’esercizio dell’attività svolta dalla ditta GPS SpA, nell’installazione di via Lago di
    Misurina, 82 in comune di Schio (VI).


                      Prescrizioni per singole matrici ambientali
                                Emissioni in atmosfera


    1.   I controlli periodici delle emissioni in atmosfera sono richiesti con frequenza semestrale
    annuale - come indicato nel piano di monitoraggio; tali controlli dovranno essere effettuati, nelle
    condizioni di esercizio più gravose degli impianti produttivi. Nell’ambito del controllo della fase di
    stampa, la ditta dovrà assicurare che almeno uno dei due controlli venga effettuato in condizione di
    massimo carico, al fine di verificare il rispetto del limite in concentrazione. L’altro controllo annuale
    dovrà rappresentare la situazione “di carico normale” finalizzato ad una corretta rappresentazione
    della gestione solventi nella relativa documentazione.

    2.   Il primo controllo analitico delle emissioni di cui alle operazioni di lavaggio (camini E6, E7)
    dovrà essere effettuato entro il 31.03.2020. Per le emissioni della fase di stampa è fatta salva la
    periodicità in essere.

    3.    Per la fase di accoppiamento -accoppiatrice UTECO- il limite in emissione si ritiene
    rispettato in via generale; la ditta per tale fase è limitata nell’utilizzo del prodotto a 20
    kg/giorno; al superamento di tale soglia di consumo la ditta dovrà darne comunicazione e
    procedere con analisi alle emissioni per la verifica del limiti per il parametro COV ( -Parte V del
    D.Lgs 152/06-Tab.D – All. I-Parte II).

    4.   La ditta dovrà effettuare ogni controllo dando comunicazione ad ARPAV con almeno 15
    giorni d'anticipo della data in cui intende effettuare i prelievi.

    5.   I dati relativi agli autocontrolli effettuati dovranno essere riportati su apposito registro a cui si
    allegheranno i certificati analitici ed essere tenuti a disposizione dell’autorità competente al controllo.
    Uno schema esemplificativo di tale registro è riportato in appendice 1 allegato VI parte V del D.Lgs.
    152/06. Per i certificati analitici si dovrà far riferimento allo schema riportato in calce.

    Autorizzazione Integrata Ambientale - ditta GPS SpA, Schio (VI) -  Allegato 2                            1 di 12



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    6.    I punti di emissione dovranno essere identificati in modo univoco e per ogni punto di
    controllo e prelievo dovrà essere garantita in alternativa la presenza di una bocchetta di prelievo
    dotata di tronchetto filettato di dimensioni unificate, munito di tappo e saldato al camino o di flangia
    universale di dimensioni unificate dotata di fori passanti e di controflangia cieca per la chiusura,
    costruiti secondo quanto riportato in calce al presente. Per la sezione di campionamento dovrà essere
    rispettato quanto previsto al punto 3.5. dell’allegato VI alla parte V del D.Lgs. 152/06.

    7.   Le metodologie di campionamento e analisi dovranno essere quelle utilizzate dal Servizio
    Laboratori di ARPAV, riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-
    ambientali/ippc/servizi-alle-aziende/metodiche-analitiche. Le metodiche utilizzate dal Servizio
    Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso fede in fase di contraddittorio. L’azienda può cambiare le
    metodiche analitiche, previa comunicazione ad ARPAV, la quale può esprimersi in merito.

    8.   Ogni interruzione del normale funzionamento degli impianti di abbattimento, compresa la
    manutenzione ordinaria e straordinaria, deve essere annotata su un apposito registro da tenersi a
    disposizione dell’autorità competente al controllo. Uno schema esemplificativo di tale registro è
    riportato in appendice 2 allegato VI parte V del D.Lgs. 152/06.

    9.    La ditta dovrà sempre provvedere ad una corretta gestione e manutenzione dei propri sistemi
    di abbattimento, secondo quanto previsto nel piano di monitoraggio e controllo. In caso di anomalie o
    guasti agli impianti il gestore deve darne comunicazione alla Provincia, al dipartimento provinciale
    dell’ARPAV e al Comune entro le otto ore successive. Qualora le anomalie di funzionamento siano
    tali da non garantire il rispetto dei limiti di emissione fissati, si dovrà procedere alla sospensione delle
    relative lavorazioni per il tempo necessario alla rimessa in efficienza; le difformità accertate nei
    controlli analitici effettuate dal gestore devono essere comunicate entro 24 ore dall'accertamento.

    10.   Nell’esercizio dei postcombustori la temperatura di post-combustione non dovrà essere
    inferiore a 750°C. La camera di postcombustione dovrà essere dotata di misurazione e registrazione
    in continuo della temperatura. Diversamente da quanto previsto dalla precedente autorizzazione
    settoriale, per la conservazione dei dati si fa riferimento al tempo di 5 anni.

    11.   Per le emissioni dei combustori i controlli analitici dovranno essere effettuati con prelievi a
    monte ed a valle, tenuto conto anche dell'esigenza di disporre dello specifico dato dei solventi
    abbattuti per la redazione del piano gestione solventi.

    12.    In materia di gestione solventi la ditta dovrà rispettare le seguenti condizioni:

    consumo solvente (I1)= 1100 tonnellate/anno

    emissioni post-combustore (E1-E2-E3: COT 50 mgC /Nmc

    valore limite emissione diffusa (% dell’Input totale come I1+I2): 20%

    emissione convogliata = 12 tCOV/anno

    emissioni totale: 295 tCOV/anno


    13.  La ditta dovrà garantire a partire da gennaio 2020 un sistema verificabile per contabilizzare la
    quantità di solvente recuperato. Delle modalità di contabilizzazione dovrà essere data specifica
    comunicazione con eventuali caratteristiche della strumentazione.

    14.    E’ vietato l’utilizzo di sostanze e di miscele classificate dal Regolamento CE n. 1272/2008 del
    Autorizzazione Integrata Ambientale - ditta GPS SpA, Schio (VI) -  Allegato 2           2 di 12



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    Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008 come cancerogene, mutagene o tossiche
    per la riproduzione con assegnate, o sulle quali devono essere apposte le indicazioni di pericolo
    H340, H350, H350i, H360D o H360F. Si ricorda l’obbligo generale di sostituire ciò che è pericoloso
    con ciò che non lo è o lo è meno, attraverso una costante ricerca nel mercato Le sostanze o i preparati,
    classificati come cancerogeni, mutageni o tossici per la riproduzione, a causa del loro tenore di COV,
    e ai quali sono state assegnate etichette con le frasi di rischio R45, R46, R49, R60, R61, sono
    sostituiti quanto prima con sostanze o preparati meno nocivi.

    15.   I camini di by-pass delle macchine da stampa devono essere utilizzati solo nelle situazioni di
    guasto o di motivi legati alla sicurezza delle persone e degli impianti. I camini di bypass dovranno
    essere chiusi o comunque non emettere alcun tipo di inquinante durante le normali fasi di lavoro. Nel
    termine del 30.06.2020 deve essere installato un sistema per la registrazione in continuo dell’ora di
    apertura dei Bypass e della durata dell’apertura stessa. La ditta dovrà dare comunicazione della
    conclusione dell’intervento con il dettaglio del sistema installato. Contestualmente dovranno essere
    indicate le operazioni di manutenzione/taratura del sistema stesso con relativa periodicità che in
    assenza di perse determinazioni costituirà implementazione del PMC.

    16.   Per la situazione delle emissioni diffuse in essere la ditta dovrà trasmettere, nel termine di
    60 giorni dal ricevimento del presente provvedimento, allo SPISAL dell'ULSS 7 un'apposita
    relazione, da inviarsi per conoscenza a questo Ente e ad ARPAV, per verificare la possibilità di
    mantenerla in essere. Qualora lo SPISAL disponesse persamente la ditta dovrà procedere in
    merito nei tempi e modi disposti dallo stesso Servizio, dandone conto anche a questo Ente che si
    riserva eventuali provvedimenti di competenza.




                         Scarichi idrici/gestione acque meteoriche


    Per far venir meno la necessità di autorizzazione allo scarico delle acque meteoriche nei piazzali
    a disposizione

    la ditta deve delocalizzare, portando all’interno i depositi di materiali attualmente in essere; la
    ditta deve procedere alla delocalizzazione richiamata nel termine del 31.12.2019. Rimane nella
    responsabilità della ditta ogni adempimento in materia di prevenzioni incendi. Della
    conclusione dell’intervento dovrà essere data specifica comunicazione allegando i relativi
    elaborati grafici aggiornati nel termine del 31.01.2020.

    La ditta per la situazione prospiciente la zona distillatore/lavatrice nel termine del 30.04.2020
    dovrà presentare un progetto che possa essere di garanzia in caso di spandimenti accidentali. In
    assenza di perse determinazioni nel termine di 60 giorni dalla presentazione la proposta si
    riterrà accolta e gli interventi dovranno essere realizzati comunque entro il termine del
    31.08.2020.

    Nell’installazione delle nuove cisterne interrate l’azienda dovrà predisporre un sistema di
    raccolta di eventuali spanti da convogliarsi a vasca interrata a tenuta che può essere operativo
    anche unicamente nelle fasi di carico delle cisterne stesse. In via preliminare e con anticipo di
    almeno 45 giorni dall’inizio dell’intervento la ditta dovrà dettagliare lo stesso anche con appositi
    elaborati grafici delle modalità con cui intende procedere. In assenza di perse determinazioni
    si intenderà conpiso quanto proposto. La conclusione dei lavori dovrà essere oggetto di
    comunicazione.


    Autorizzazione Integrata Ambientale - ditta GPS SpA, Schio (VI) -  Allegato 2         3 di 12



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                                   Emissioni sonore

    17.    L’azienda deve verificare, con cadenza triennale e ogni qualvolta vi siano delle modifiche
    che comportano delle variazioni sostanziali del livello di rumore, l’attualità della Valutazione di
    Impatto Acustico, aggiornando lo studio agli atti ed eseguendo i rilievi fonometrici necessari,
    utilizzando le professionalità di un Tecnico Competente in Acustica Ambientale. Le misure devono
    essere eseguite presso la sorgente per la valutazione dell’emissione e presso i ricettori più esposti al
    rumore per l’immissione e il livello differenziale; qualora ciò non fosse possibile deve essere
    inpiduata una posizione di misura (nelle vicinanze del ricettore o in prossimità della sorgente) che
    consenta di stimare il livello presso il ricettore. I parametri da misurare sono i livelli acustici per i
    quali è stata evidenziata la potenziale criticità. Si segnalano, per l’elaborazione della documentazione
    di impatto acustico ai sensi dell’articolo 8 della Legge n.447 del 1995, le Linee Guida approvate con
    Deliberazione del Direttore Generale ARPAV (DDG n.3 del 29.01.2008) e consultabili nel sito
    internet dell’Agenzia, all’indirizzo http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/agenti-fisici/fle-e-
    allegati/ linee_Guida-DOC-Impatto_Acustico.

    18.   In caso di superamento, da comunicarsi tempestivamente a questo Ente, al Comune ed
    all’ARPAV, dovranno essere realizzate opportune mitigazioni acustiche concordandole con Comune
    ed ARPAV. Tali interventi dovranno essere comunicati a questa Amministrazione per gli aspetti di
    competenza.
    19.   Le campagne di misura dovranno essere effettuate durante lo svolgimento delle attività
    rumorose, con comunicazione preventiva di almeno 15 giorni, al Comune ed ad ARPAV, che potranno
    presenziare allo stesso.
    20.   Per il parere reso da ARPAV e richiamato in allegato A la ditta deve procedere nel termine del
    31.12.2019 all’analisi presso i recettori indicati, aggiornando la relativa valutazione da trasmettere
    aprile 2020 a Provincia, Comune ed ARPAV per le valutazioni di competenza.

                                    Gestione rifiuti

    21.   Al report sulla produzione dei rifiuti di cui al Piano di Monitoraggio e Controllo che riporta
    un elenco limitato ai rifiuti caratteristici dello specifico comparto produttivo, dovrà essere allegata
    copia del MUD;

    22.   I rifiuti prodotti dovranno essere raggruppati in aree dotate di apposita cartellonistica,
    indicante il relativo codice C.E.R. e l’eventuale caratteristica di pericolosità.

    23.   La gestione dei rifiuti prodotti dovrà avvenire nel rispetto di quanto previsto dalla parte IV
    Titolo I D.Lgs. 152/06; in particolare la loro gestione dovrà avvenire nella modalità di deposito
    temporaneo così come definito dall’art. 183 c. 1 lettera bb) del D.Lgs. 152/2006.


                                        Altro

    24.  La ditta dovrà costantemente vigilare sul buono stato di conservazione delle pavimentazioni
    impermeabilizzate ed effettuare, in presenza di eventuali fessurazioni, le relative manutenzioni.

    25.    La ditta per la situazione prospiciente la zona distillatore/lavatrice nel termine del
    30.04.2020 dovrà presentare un progetto che possa essere di garanzia in caso di spandimenti
    accidentali. In assenza di perse determinazioni gli interventi che saranno proposti dovranno
    Autorizzazione Integrata Ambientale - ditta GPS SpA, Schio (VI) -  Allegato 2          4 di 12



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    essere realizzati nel termine del 30.08.2020

    26.   Nel termine di 90 giorni dal ricevimento del presente provvedimento la ditta dovrà
    presentare, sottoscritta da un professionista abilitato, una proposta per un piano di monitoraggio delle
    acque sotterranee proprio dello stabilimento con minimo 3 punti di controllo, posti uno a monte e due
    a valle.

    27.   Sulla proposta di cui al precedente punto questa Amministrazione si riserva una valutazione
    nel termine di 60 giorni dalla presentazione, trascorsi i quali la proposta si intende accolta; il sistema
    dovrà essere quindi reso operativo nel termine del 31.12.2020

    28.   Nel termine dei successivi 90 giorni la ditta, utilizzando il sistema di cui ai precedenti punti,
    dovrà procedere ad un'analisi a set esteso. I referti analitici dovranno essere trasmessi a questa
    Amministrazione e ad ARPAV nel termine di 30 giorni dal prelievo con una proposta di set analitico
    per i successivi controlli.

    29.   Successivamente è richiesta un'analisi con frequenza quinquennale per i parametri oggetto di
    proposta, eventualmente integrati sulla base di determinazioni di questa Amministrazione.

    30.  Qualora dal monitoraggio dovessero emergere delle anomalie dovrà esserne data tempestiva
    comunicazione a questa Amministrazione, al Comune ed ARPAV.

    31.   La ditta, ad esclusione dei periodi di chiusura per ferie, dovrà comunicare eventuali fermi
    prolungati – oltre 15 gg- di attività e qualora tali periodi superino trenta giorni dovrà essere
    contestualmente presentato un piano con le attività di controllo e monitoraggio da condursi durante
    gli stessi e perse rispetto alla normale attività nonché le azioni da mettere in atto anche dal punto di
    vista strutturale per garantire la sicurezza dell’impianto.

    32.   Dovrà altresì essere comunicata il fine esercizio dell’attività. Con tale comunicazione dovrà
    essere presentato un Piano di ripristino ambientale che descriva gli interventi che verranno attuati al
    fine della restituzione del sito agli usi originari e i relativi accertamenti analitici per verificare
    l’assenza di eventuale contaminazione del sito.

    33.   Nel momento in cui verrà rimosso il bacino di contenimento per installare le nuove
    cisterne interrate come identificate in allegato A l'avvio al recupero e/o allo smaltimento dei
    rifiuti prodotti dall’attività stessa dovrà essere preceduto da apposito accertamento analitico;
    anche sul fondo scavo dovranno essere effettuati opportuni accertamenti analitici; la ditta dovrà
    comunicare preventivamente con anticipo di 15 giorni a questa Amministrazione e ad ARPAV
    come intende procedere per la “caratterizzazione “ richiesta nonchè le date di prelievo con una
    motivata proposta dei parametri da analizzare . Dell'attività condotta e degli esiti la ditta dovrà
    fornire apposita relazione con il report relativo all’anno in cui viene effettuato l’intervento.
    Quanto sopra fatto salvo che le analisi di fondo scavo non evidenzino alcun superamento con
    riferimento ai limiti in materia di bonifica, persamente la ditta dovrà attivare la procedura
    specifica.

    34.   Le registrazioni dei dati previsti dal Piano monitoraggio e controllo dovranno seguire le
    seguenti indicazioni:
    ◦    tutti i dati ottenuti dall’autocontrollo devono poter essere verificati in sede di sopralluogo
    ispettivo. I dati originali (es. bollette, fatture, documenti di trasporto, Rapporti di prova etc.) devono
    essere conservati almeno per 5 anni in modo da garantire la rintracciabilità del dato stesso;

    ◦    eventuali registrazioni e tutti i certificati analitici, compresi quelli effettuate da laboratori
    esterni o direttamente dall’impianto di destino devono essere conservati presso lo stabilimento, a
    disposizione delle Autorità competenti al controllo, almeno per 5 anni.
    Autorizzazione Integrata Ambientale - ditta GPS SpA, Schio (VI) -  Allegato 2          5 di 12



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    Si ricorda che ai sensi dell’art. 29-decies, comma 2, del D.Lgs. 152/2006, il gestore dovra'
    trasmettere, alla Provincia di Vicenza, all’ ARPAV, al Comune di Schio entro il 30 aprile di ogni anno
    un documento contenente i dati caratteristici dell’attività dell’anno precedente costituito da:


         a) un   report  informatico  sul  modello   fornito  dall’Autorità   competente
           (http://ippc.arpa.veneto.it/) dove inserire i dati previsti dalle tabelle del “PIANO DI
           MONITORAGGIO E CONTROLLO” ossia quelli a cui è stato assegnato “SI’” nella
           colonna 'Reporting' dell’Allegato 3; il report dovrà essere trasmesso su supporto
           informatico;
         b) una relazione esplicativa dell’attività aziendale con il commento dei dati dell’anno in
           questione e i risultati nel monitoraggio. La relazione, che può essere corredata da grafici
           esemplificativi, deve contenere la descrizione di eventuali metodi di stima/calcolo dei dati
           comunicati. Il superamento dei Valori Limite di Emissioni è da giustificare, ove possibile,
           specificando la causa dell’incidente (es. manutenzione straordinaria, guasto,
           malfunzionamento, avaria o interruzione degli impianti di abbattimento, condizioni
           meteo-climatiche avverse etc.) e gli interventi risolutivi adottati. Variazioni significative
           tra i persi anni di monitoraggio vanno giustificate. La suddetta relazione dovrà essere
           trasmessa su supporto informatico.



     33 Tenendo conto del periodo in cui è rilasciata l’autorizzazione di cui al presente provvedimento la
     ditta dovrà attuare a quanto previsto dal PMC a far data dal 1 gennaio 2020 e il primo report e
     relativa relazione dovrà essere presentato entro aprile 2021. Per tale disposizione viene meno
     l’impegno di procedere alla comunicazione di cui all'art. 29 decies.




    Autorizzazione Integrata Ambientale - ditta GPS SpA, Schio (VI) -  Allegato 2          6 di 12



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                                Limiti alle emissioni

                                       Aria
    La seguente tabella riporta, in relazione al processo produttivo, i limiti per le emissioni in atmosfera
    ritenute significative.



    Fase          Sigla Altezza Sistema di trattamento
                                                 Portata               Limiti
                Camino
                                               [Nmc/h](***)
                                                            Inquinanti       Valore
                                                                     concentrazione
                                                                       mg/Nmc

    Macchine per        E1    15,25       Combustore            49.000          COT     50 mgC/Nmc
    stampa
    flessografica
    Macchine per        E2    15,25       Combustore            49.000          COT     50 mgC/Nmc
    stampa
    flessografica
    Macchine per        E3    12,60       Combustore            30.000          COT     50 mgC/Nmc
    stampa
    lavaggio          E6    9,50    -                                 COV
    clichè                                                             100 mgC/Nmc
                                                 1.000


    Macchina per        E7    9,50    -                                 COV
    lavaggio IST                                                          100 mgC/Nmc
                                                  200
    XTR 1000

       (***) ammesso con un range di variabilità di ±20%. A fronte di riscontri analitici con portate riscontrate superiori il limite in emissione
         dovrà essere modulato proporzionalmente secondo la formula indicata nell’art.271 comma 13.
         Per le emissioni trattate al combustore la ditta ha comunicato che il dato di portata indicato rappresenta la portata progettuale a
         supporto della condizione di massimo carico ; le portate nelle condizioni di esercizio “normali” sono rispettivamente 17.000, 17.000,
         20.000 Nmc/h. La ditta nel PGS dovrà fornire evidenza dell’ assetto emissivo prevalente/medio durante l’anno.




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                                      Rumore
    La seguente tabella riporta i limiti alle emissioni sonore.
                      Punto di                         Limiti
          Tipologia
                      emissione            Paramento             Valore
                  Punti inpiduati nel
                    documento di
      Emissioni sonore     previsione di impatto          Piano di Zonizzazione Acustica del Comune di Schio
                  acustico - vedasi anche
                    parere ARPAV




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    SCHEMA TIPO DI CERTIFICATO ANALITICO PER EMISSIONI IN ATMOSFERA
    (*importante considerare indicazioni sotto riportate)

              Ditta:

              Attività produttiva svolta:

              Camino n. Relativo all'impianto di

              Campione 1 prelevato il da _____________________________________________________

              Durata del prelievo dalle ore alle ore

              Campione 2 prelevato il da

              Durata del prelievo dalle ore alle ore

              Campione 3 prelevato il da

              Durata del prelievo dalle ore alle ore

              Tipo e quantità di materie prime utilizzate nell'impianto durate il prelievo e che abbiano influenza sulle
              emissioni
              Strumentazione usata per il prelievo

               Metodiche utilizzate per il campionamento ____________________________________________________

               Metodiche utilizzate per l’analisi ____________________________________________________


                Risultati analitici
               Portata delle emissioni __________________         Temperatura fumi

               Tenore di ossigeno* _________________________         Umidià ____________________

          *(da riportare solo per processi di combustione)


           Inquinante 1 Valore di concentrazione medio Flusso di massa
           Inquinante 2 Valore di concentrazione medio Flusso di massa
           Inquinante 3 Valore di concentrazione medio Flusso di massa
          NOTE

    Oltre alla data e alla firma, con timbro di iscrizione all'albo, del tecnico abilitato all'analisi, si dovrà allegare il verbale
    di campionamento e prelievo ed esprimere le seguenti determinazioni:

       1)  che le condizioni di marcia al momento del prelievo risultavano essere al regime massimo possibile od,
         eventualmente, motivare una situazione. difforme;
      2)   la presenza, o meno, ed il funzionamento, o meno, dl eventuali impianti di abbattimento;
      3)   la motivazione sulla scelta degli inquinanti analizzati e giudizio sulla loro rappresentatività rispetto alla
         globalità dell'emissione ed al ciclo produttivo esaminato;
       4)   stima dell' errore standard nell’analisi;
       5)  motivazione delle eventuali difformità dei parametri tra quanto richiesto in sede di autorizzazione e
         quanto determinato al momento dell’ analisi.
    (*)Nelle more dei decreti attutivi richiamati al punto 17 dell’ art. 271 del D.lgs 152/2006 per il campionamento
    manuale delle emissioni convogliate, tenuto conto di approfondimenti in merito effettuati con ARPAV si dispone
    quanto segue:

       a)       il numero di prelievi o campioni da eseguire nel caso di campionamento manuale è di 3 per
            ciascuna misura. Ai fini del calcolo del valore di emissioni si deve considerare la media ottenuta da
            questi 3 campioni;
       b)      il numero di prelievi o campioni è relativo a ciascun parametro o sostanza che si deve determinare
            per il confronto con il valore limite;



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       c)     il tempo di campionamento di norma deve essere di un’ ora, tenuto conto che la concentrazione
            media è riferita, dal D.lgs 152/2006, ad un’ ora di funzionamento dell’ impianto nelle condizioni di
            esercizio più gravose.N.B. tempi di campionamento persi devono essere motivati




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                             Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net




                          Autorizzazione Integrata Ambientale n.15/2019



                                ALLEGATO 3
     Il presente allegato, definito come “Allegato 3” e costituente parte integrante e sostanziale dell’Autorizzazione Integrata Ambientale 
     n.15/2019 , riporta il PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO che la ditta GPS SPA deve implementare nell'esercizio dell'attività 
     condotta nell’installazione di via Lago di Misurina, 82 in comune di Schio (VI).




     Quadro sinottico

                        GESTORE        GESTORE           ARPA               ARPA
               FASI       Frequenza                    Ispezioni
                                    Reporting                     Campionamenti/analisi (*)
                        autocontrollo                  programmate
      1                         COMPONENTI AMBIENTALI
      1.1                     Materie prime e prodotti in ingresso e in uscita
     1.1.1     Materie prime      Mensile       SI           X
     1.1.2      Additivi       Mensile        SI           X
                         NON        NON
     1.1.3   Sottoprodotti e MPS
                       APPLICABILE    APPLICABILE
              Controllo       NON        NON
     1.1.4
             radiometrico     APPLICABILE    APPLICABILE

     1.1.5     Prodotti finiti      Mensile          SI            X
                         NON          NON
     1.1.6   Sottoprodotti e MPS
                       APPLICABILE      APPLICABILE
              Controllo       NON          NON
     1.1.7
             radiometrico     APPLICABILE      APPLICABILE
      1.2                               Risorse idriche
     1.2.1   Risorse idriche        Mensile         SI         X
      1.3                              Risorse energetiche
     1.3.1   Energia            Mensile         SI         X
      1.4                              Consumo Combustibili
     1.4.1   Combustibili          Mensile         SI         X
      1.5                               Emissioni in Aria
          Punti di emissioni
     1.5.1   (emissioni          Vedi tabella        SI            X
          convogliate)
     1.5.2   Inquinanti monitorati    Vedi tabella        SI             X                  X
      1.6                               Emissioni in acqua
                         NON          NON
     1.6.1   Punti di emissione
                       APPLICABILE      APPLICABILE
                         NON          NON
     1.6.2   Inquinanti monitorati
                       APPLICABILE      APPLICABILE
      1.7                                  Rumore
     1.7.1   Rumore            Triennale      Triennale (**)          X             Su segnalazione

      1.8                                   Rifiuti
     1.8.1   Rifiuti in ingresso      NON          NON
                       APPLICABILE      APPLICABILE
     1.8.2   Rifiuti prodotti       Mensile           SI            X
      1.9                               Suolo e sottosuolo

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     1.9.1  Acque di falda       Quinquennale           SI             X                  X
      2                              GESTIONE IMPIANTO
      2.1                        Controllo fasi critiche/manutenzione/stoccaggi
          Sistemi di controllo
     2.1.1   delle fasi critiche del   Vedere tabella       NO (***)           X
              processo
             Interventi di
            manutenzione
            ordinaria sugli
     2.1.2                 Vedere tabella       NO (***)           X
             impianti di
           abbattimento degli
              inquinanti
              Sistemi di
           trattamento fumi:
     2.1.3                 Vedere tabella       NO (***)           X
             controllo del
              processo
              Sistemi di
             depurazione.       NON
     2.1.4                               NO (***)           X
             Controllo del     APPLICABILE
              processo
     2.1.5   Aree di stoccaggio     Vedere tabella       NO (***)           X
                          NON
     2.1.6    Emissioni diffuse                    NO             X
                        APPLICABILE
      3                             INDICATORI PRESTAZIONE
           Monitoraggio degli
      3.1     indicatori di       Vedere tabella         SI            X
            performance


         (*) Le modalità di controllo analitico verranno specificate in dettaglio (sulla base di quanto ritenuto rilevante come 
     impatto ambientale) nella lettera che verrà trasmessa da ARPAV entro il 31 dicembre dell'anno antecedente a quello in cui verrà
     eseguita l’ispezione ambientale integrata o preventivamente alla comunicazione di cui all’art. 29-decies, comma 1 del D.Lgs 152/06 e
     s.m.i..

        (**) La Relazione dell’attività di monitoraggio è da inviare all’Autorità competente e al Dipartimento Provinciale 
     ARPAV competente, una volta conclusa, con la periodicità stabilita, in concomitanza dell’invio del reporting annuale.  

         (***)   Indicare  nel   report   annuale   i   controlli   con   esiti   negativi   ovvero   che   hanno   riscontrato  criticità   ed  eventi 
     straordinari. Invece i dati con frequenza di autocontrollo continua, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto 
     informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al report.




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     1 - COMPONENTI AMBIENTALI

     1.1 - Materie prime e prodotti in ingresso e in uscita

                                     In Ingresso


     Tabella 1.1.1 - Materie prime
                  Modalità                                  Frequenza
     Denominazione              Fase di utilizzo     UM     Fonte del dato                Reporting(*)(**)
                 stoccaggio                                 autocontrollo
                                               Sistema
      supporti per                          Kg/m2
                  Bobine       3 Stampa               gestionale       mensile          SI
       stampa                            (***)
                                              aziendale
                                               Sistema
      1-metossi-2-      Cisterne
                            3 Stampa        kg      gestionale       mensile          SI
       propanolo       interrate
                                              aziendale
     miscela di etanolo,
                                               Sistema
     acetato di etile e 2-   Cisterne
                            3 Stampa        kg      gestionale       mensile          SI
     propanolo (detta     interrate
                                              aziendale
     “tricomponente”)
                                               Sistema
                  Cisterne
      acetato di etile              3 Stampa        kg      gestionale       mensile          SI
                  interrate
                                              aziendale
       V.CE                                      Sistema
                  Cisterna
     SOVRASTAMPA                  3 Stampa        kg      gestionale       mensile          SI
                  fuori terra
     18056 LABEL                                    aziendale

                                               Sistema
     SOLVAPLAST T        Cisterna
                            3 Stampa        kg      gestionale       mensile          SI
      AP WHITE        fuori terra
                                              aziendale

                                               Sistema
      Prodotti per                                           Mensile/giorna
                  Fustini    accoppiamento       Kg      gestionale                    SI
     accoppiamento                                              liero
                                              aziendale
                                               Sistema
                  Cisterna
     Solventi recuperati            3.1 Lavaggio        t      gestionale       mensile          SI
                  interrata
                                              aziendale
       
     (*) il reporting sarà annuale con ripartizione mensile della quantità
     (**) Il report annuale per l’A.I.A. comprenderà il Report del Piano di Gestione dei Solventi .
     (***) l’azienda fornirà per conversione il dato in m2

     Tabella 1.1.2 - Additivi
                 Modalità                                 Frequenza
     Denominazione           Fase di utilizzo     UM      Fonte del dato                   Reporting(*)
                 stoccaggio                                autocontrollo
     FW Anilox + Cleaner    Fustino    3.1 Lavaggio     kg        Sistema       mensile            SI
                                            gestionale
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                                             aziendale
     (*) il reporting sarà annuale con ripartizione mensile della quantità




     Tabella 1.1.3 - Sottoprodotti (secondo art. 184-bis D.Lgs.152/2006 s.m.i.) e Materie Prime secondarie
            Specificare se
                          Modalità di                     Fonte del     Frequenza      Reporting
     Denominazione sottoprodotto                 Fase di utilizzo UM
                          stoccaggio                       dato      autocontrollo
              o MPS
                                                                          NON
       NON         NON        NON          NON              NON         NON
                                               N.A.                        APPLICABIL
      APPLICABILE     APPLICABILE    APPLICABILE      APPLICABILE          APPLICABILE     APPLICABILE
                                                                           E


     Tabella 1.1.4 - Controllo radiometrico
                                                            Frequenza
        Denominazione        Modalità stoccaggio         UM       Fonte del dato     autocontrollo      Reporting

                                       NON          NON          NON          NON
        NON APPLICABILE        NON APPLICABILE
                                     APPLICABILE      APPLICABILE      APPLICABILE      APPLICABILE




                                       In Uscita


     Tabella 1.1.5 - Prodotti finiti
                                                                        Reporting
                      Modalità di                                 Frequenza
       Denominazione                     UM (1)         Fonte del dato                    (*)
                      stoccaggio                                 autocontrollo
                                 metri quadrati      Sistema gestionale
         Etichette          Bobine
                                  stampati
                                                             mensile         SI
                                                aziendale
                                 metri quadrati      Sistema gestionale
          Borse           Bobine
                                  stampati
                                                             mensile         SI
                                                aziendale
     (*) il reporting sarà annuale con ripartizione mensile della quantità



     Tabella 1.1.6 - Sottoprodotti (secondo art. 184-bis D.Lgs.152/2006 s.m.i.) e Materie Prime secondarie
      Denominazione     Specificare se    Modalità di     UM     Fonte del dato     Frequenza         Reporting
                 sottoprodotto o    stoccaggio                      autocontrollo
                   MPS
        NON          NON         NON                NON         NON
                                      N.A.                          NON APPLICABILE
       APPLICABILE      APPLICABILE     APPLICABILE            APPLICABILE     APPLICABILE


     Tabella 1.1.7 - Controllo radiometrico
                                                            Frequenza
        Denominazione        Modalità stoccaggio        UM       Fonte del dato     autocontrollo Reporting (*)

                                       NON                     NON          NON
        NON APPLICABILE        NON APPLICABILE                NON APPLICABILE
                                     APPLICABILE                 APPLICABILE      APPLICABILE


     (*)   Indicare   nel   report   annuale   da   inviare   all’ente   competente   solo   gli   eventi   che   hanno   presentato   anomalie   e/o 
     superamenti



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     1.2 - Risorse idriche

     Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
      Tipologia di     Punto    Fase di utilizzo    UM     Fonte del dato       Frequenza         Reporting(**)
    approvvigionament    misura                                   autocontrollo
        o
                       3 Stampa (*)
                       impianti termici
                       (*)          Registro letture
       acquedotto   contatore            m3            mensile       SI
                       uso igienico      contatore
                       sanitario e
                       irriguo
       (*) reintegro impianti di raffreddamento macchine per stampa  e circuito acqua surriscaldata è comunque  
     marginale

     (**) il reporting sarà annuale con ripartizione mensile della quantità


     1.3 - Risorse energetiche
      
     Tabella 1.3.1 - Energia
             Tipologi   Fase di   Punto                                Frequenza  Reporting
     Descrizione                         UM          Fonte del dato
              a     utilizzo  misura                               autocontrollo  (*)

      Energia          Intero                       Registro letture
             Energia         contator
     importata da
             elettrica
                    ciclo
                           e
                                   MWh        contatore/sistema di       Mensile       SI
     rete esterna        produttivo                     gestione aziendale


      Totale                          TEP                                  SI

       (*) il reporting sarà annuale con ripartizione mensile della quantità

     1.4 - Consumo combustibili
     Tabella 1.4.1 - Combustibili

                                                      Frequenza
       Tipologi
            Fase di utilizzo UM     Metodo misura        Fonte del dato       autocontroll Reporting (*)
         a
                                                        o
               3 Stampa       letture contatore      Registro letture
        Metano      e     Nm3   codice POD       contatore/sistema di       Mensile          SI
             riscaldamento      15530000009853       gestione aziendale
               3 Stampa       letture contatore      Registro letture
        Metano      e     Nm3   codice POD       contatore/sistema di       Mensile          SI
             riscaldamento      15530001000054       gestione aziendale
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                              letture contatore       Registro letture
        Metano    riscaldamento     Nm3    codice POD        contatore/sistema di       Mensile         SI
                              15530001000057        gestione aziendale
        Totale               TEP                                              SI


     (*) il reporting sarà annuale con ripartizione mensile della quantità




     1.5 - Emissioni in aria

     Tabella 1.5.1 - Punti di emissione (emissioni convogliate)
                                       Impianto di
                                       abbattimento       Durata         Durata
                     Provenienza/fase di
      Punto di emissione                        (specificare      emissione       emissione      Reporting (*)
                       produzione
                                       tipologia)      giorni/anno       ore/giorno
                                       post combustore
          E1              3. Stampa           CEFLA 1         220           24           SI
                                       post combustore
          E2              3. Stampa           CEFLA 2         220           24           SI
                                       post combustore
          E3              3. Stampa           BROFIND          220           24           SI
          E6          lavaggio clichè              -          220           24           SI
                    Lavaggio attrezzature
          E7                               -          220           24           SI
                    IST XTR 1000
       (*) L’Azienda specificherà a titolo puramente indicativo una stima delle eventuali variazioni significative rispetto ai dati forniti in tabella.

     Vedasi prescrizione allegato 2 per camini by-pass della fase di stampa.



     Tabella 1.5.2 - Inquinanti monitorati
     Provenienza/      Punti
                 di                           Frequenza
       fase di      emissio
                      Parametro       UM
                                            autocontrollo           Fonte del dato         Reporting
     produzione       ne
                       portata      Nmc/h
       Stampa        E1                          semestrale           Rapporti di prova            SI
                       COT      mg/Nmc  
                       portata      Nmc/h
       Stampa        E2                          semestrale           Rapporti di prova            SI
                       COT      mg/Nmc  
                       portata      Nmc/h
       Stampa        E3                          semestrale           Rapporti di prova            SI
                       COT      mg/Nmc  
                       portata      Nmc/h
     Lavaggio clichè     E6                           annuale            Rapporti di prova            SI
                       COV      mgC/Nmc 
     Lavaggio              portata      Nmc/h
     attrezzature IST     E7                           annuale            Rapporti di prova            SI
     XTR 1000               COV      mgC/Nmc 


     1.6 ­ Emissioni in acqua:


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      Tabella 1.6.1 - Punti di emissione
                                                                  Durata   Durata
                                    Recapito              Impianto di
     Punto di emissione        Provenienza
                                (fognatura, corpo idrico)         Trattamento      emissione emissione            Reporting
                                                                 giorni/anno ore/giorno
                                                                   NON        NON         NON
      NON APPLICABILE       NON APPLICABILE       NON APPLICABILE          NON APPLICABILE
                                                                  APPLICABILE    APPLICABILE     APPLICABILE



      Tabella 1.6.2 - Inquinanti monitorati
        Provenienza/                                                 Metodo di
         fase di      Punto di                           Frequenza                    Fonte del
                           Parametro       UM                        misura                    Reporting
                  emissione                           autocontrollo                   dato
        produzione
         NON        NON        NON         NON                                               NON 
                                                NON APPLICABILE       NON APPLICABILE   NON APPLICABILE
        APPLICABILE    APPLICABILE    APPLICABILE     APPLICABILE                                           APPLICABILE


       

      1.7 ­ Rumore

      Tabella 1.7.1 - Rumore
        Valuta    Posizione    Altezza del   Ricettore cui    Condizioni di
                                                       Parametro     Frequenza
        zione     punto di     punto di    è riferita la   funzionamento                           Reporting      Note (*)
                                                       valutato     monitoraggio
         n.      misura      misura      misura      degli impianti
       Come da relazione di valutazione di impatto acustico allegata all’istanza di triennale     SI
                         AIA
      (*) nel caso in cui le misure non siano presso il ricettore indicare l’algoritmo utilizzato per risalire dalla misura 
      al livello sonoro presso il ricettore.


      1.8 ­ Rifiuti
      Tabella 1.8.1 ­ Rifiuti in ingresso
                                                                       Font
    Descrizione      Codice     Modalità    Smaltimento Recupero         Fase di    Modalità di controllo e             Frequenza    Reporting
                                                                       e del
        Rifiuti     CER     stoccaggio     (codice)    (codice)     utilizzo       di analisi              autocontrollo     (*)
                                                                       dato
                                                                                NON
                                                          Peso (t/anno)       N.A.     APPLICABILE
                NON                       NON       NON
      NON                NON        NON
     APPLICABILE
               APPLICABI
                      APPLICABILE    APPLICABILE
                                       APPLICABIL    APPLICABI
                                                                                NON        SI
                LE                        E        LE     Caratterizzazione/analisi    N.A.     APPLICABILE




      Tabella 1.8.2 ­ Rifiuti prodotti
                                  Smaltime
                                         Recupero                                   Frequenza
    Descrizione       Codice       Modalità        nto              Modalità di controllo       Fonte del                Reporting
                                         (codice)                                  autocontroll
      Rifiuti       CER      stoccaggio      (codice)                 e di analisi        dato                   (*)
                                            (***)                                   o
                                   (***)
                                                                  Registro di carico e 
                                                      Peso (t/anno)
                                                                   scarico rifiuti
                                                                               mensile
                      CONTAINER/ECOTA
                         NK/                                         Rapporto di Prova
     rifiuti plastici  07 02 13    MAGAZZINO                 R13                       laboratorio                  SI
                       COPERTO                        Caratterizzazione/analisi      accreditato       (**)
                                                                    / scheda di 
                                                                   caratterizzazione

               08 01 20      FUSTO                                       Registro di carico e 
                                                                               mensile
     sospensioni                         D15                  Peso (t/anno)                               SI
    acquose contenenti
                                                                   scarico rifiuti




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                                                            Rapporto di Prova
    pitture e vernici,                                                laboratorio 
                                                                          (**)
    perse da quelle di
    cui alla voce 08 01         METALLICO 200 L                Caratterizzazione/analisi    accreditato
        19                                                    / scheda di 
                                                            caratterizzazione

                                                            Registro di carico e 
                                                Peso (t/anno)
                                                             scarico rifiuti    mensile
                                                            Rapporto di Prova
    scarti di inchiostro,          FUSTO
    contenenti sostanze   08 03 12*                    R13                    laboratorio               SI
                      METALLICO 200 L
                                                                          (**)
      pericolose
                                             Caratterizzazione/analisi    accreditato
                                                             / scheda di 
                                                            caratterizzazione

                                                            Registro di carico e 
                                                Peso (t/anno)
                                                             scarico rifiuti    mensile
                      CONTAINER 35 MQ
                                                            Rapporto di Prova
     imballaggi in              E
                15 01 02                    R13                    laboratorio               SI
      plastica             MAGAZZINO 
                       COPERTO
                                             Caratterizzazione/analisi    accreditato       (**)
                                                             / scheda di 
                                                            caratterizzazione

                                                            Registro di carico e 
                                                Peso (t/anno)
                                                             scarico rifiuti    mensile
                                                            Rapporto di Prova
    imballaggi in legno   15 01 03  CONTAINER 35 MQ           R13                    laboratorio               SI
                                             Caratterizzazione/analisi    accreditato       (**)
                                                             / scheda di 
                                                            caratterizzazione

                                                            Registro di carico e 
                      SACCO BIG BAG/ 
                                                Peso (t/anno)
                                                             scarico rifiuti
                                                                        mensile
      imballaggi
    contenenti residui           FUSTO                                  Rapporto di Prova
     di sostanze
     pericolose o     15 01 10*  METALLICO 200 L/           R13                    laboratorio               SI
    contaminati da tali          MAGAZZINO                  Caratterizzazione/analisi    accreditato       (**)
      sostanze
                                                             / scheda di 
                                                            caratterizzazione
                                                            Registro di carico e 
       assorbenti,                                    Peso (t/anno)
                                                             scarico rifiuti
                                                                        mensile
     materiali filtranti
      (inclusi filtri
      dell'olio non           FUSTO                                  Rapporto di Prova
       specificati
    altrimenti), stracci  15 02 02*  METALLICO 200 L           R13                    laboratorio               SI
      e indumenti
       protettivi,
                                             Caratterizzazione/analisi    accreditato       (**)
                                                             / scheda di 
     contaminati da
    sostanze pericolose                                               caratterizzazione


                                                            Registro di carico e         SI
                                                Peso (t/anno)
                                                             scarico rifiuti    mensile
     rifiuti liquidi          MAGAZZINO                                 Rapporto di Prova
    acquosi, contenenti   16 10 01*   COPERTO      D15                           laboratorio 
                                                                          (**)
    sostanze pericolose
                                             Caratterizzazione/analisi    accreditato
                                                             / scheda di 
                                                            caratterizzazione
                                                            Registro di carico e         SI
                                                Peso (t/anno)
                                                             scarico rifiuti
                                                                        mensile
                                                            Rapporto di Prova
     carta e cartone    20 01 01  CONTAINER 35 MQ           R3                     laboratorio 
                                             Caratterizzazione/analisi    accreditato       (**)
                                                             / scheda di 
                                                            caratterizzazione



      NOTA: L’elenco dettagliato dei rifiuti prodotti e delle relative destinazioni è potenzialmente soggetto a modifiche ma viene 
      presentato annualmente per legge dalla ditta attraverso la dichiarazione MUD
      (*) Nel report viene riportato il quantitativo dei rifiuti della tabella con allegato il MUD completo; i certificati analitici sono  
      conservati   presso   l'azienda   (vedi   specifiche   già   riportate   in   autorizzazione)   per   tutta   la   durata   dell’A.I.A.   e   messi   a 
      disposizione dell’Autorità di controllo.
      (**)   Per   caratterizzazione   del   rifiuto   si   intende   sia   l'approfondimento   (tramite   analisi   chimica   e/o   studio   delle   schede 
      tecniche,   di   sicurezza   e/o   del   processo   produttivo)   finalizzato   alla   classificazione   del   rifiuto   secondo   il   Regolamento 
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     1357/2014 e la Decisione 955/2014 (elenco codici CER) sia quello necessario per la verifica di accettabilità presso gli 
     impianti di destino. L'approfondimento finalizzato alla classificazione si rende necessario in presenza di rifiuti con voci a 
     specchio e per l’attribuzione delle caratteristiche di pericolo dei rifiuti pericolosi assoluti. La frequenza di caratterizzazione 
     sarà in generale annuale per i rifiuti avviati a smaltimento e biennale per quelli avviati a recupero, salvo perse specifiche 
     degli impianti di destino, e dovrà essere comunque rinnovata in corrispondenza di ogni variazione del ciclo produttivo che 
     comporti modifiche al rifiuto prodotto.
     (***) Le indicazioni non vanno considerate vincolanti purchè le eventuali perse destinazioni future avvengano nel rispetto 
     della normativa ambientale sui rifiuti.




     1.9 ­ Suolo e sottosuolo


     Tabella 1.9.1 ­ Acque di falda
         Punto di      Parametro/                                     Frequenza
                                UM           Fonte del dato                      Reporting
       misura/piezometro    inquinante                                    autocontrollo

          (*)          -           -               -          QUINQUENNALE         SI

     (*) come da prescrizione – vedi allegato 2
      




     2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO
     2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, stoccaggi

     Tabella 2.1.1 ­ Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo

                                                               Frequenza     Reporting
       Fase di produzione    Attività controllo    Parametri esercizio    UM     Fonte del dato
                                                               autocontrollo     (*)

                   Automatico con      Automatico con
         Stampa         PLC           PLC
                                              -        PLC         continua      NO

            (*)  Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed  
     eventi straordinari.  I dati con frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su  
     supporto informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al report.



     Tabella 2.1.2 ­ Interventi di manutenzione ordinaria sugli impianti di abbattimento degli inquinanti (ed  
     eventuali fasi critiche del processo)



                                                         Frequenza
           Macchinario          Tipo di intervento      Fonte del dato         autocontrollo        Reporting (*)
       post combustore CEFLA 1     Cambio filtro del quadro      Registro           trimestrale           NO
                           elettrico         manutenzione

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                                 PROVINCIA DI VICENZ A
                                         Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                                Domicilio fiscale: Palazzo Godi – Nievo, Contrà Gazzolle 1 – 36100 VICENZA-
                                Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
                          Ingrassaggio valvole a
                                                             annuale
                              farfalla
                          Verifica tenuta valvole e
                          stato conservativo celle
                                                             biennale
                           ceramiche e altro in
                              generale
                          Cambio filtro del quadro
                                                            trimestrale
                              elettrico
                          Ingrassaggio valvole a
                                                             annuale
                              farfalla           Registro
      post combustore CEFLA 2                                                           NO
                          Verifica tenuta valvole e      manutenzione
                          stato conservativo celle
                                                             biennale
                           ceramiche e altro in
                              generale
                          Cambio filtro del quadro
                                                            trimestrale
                              elettrico
                          Ingrassaggio valvole a
                                                             annuale
                              farfalla           Registro
      post combustore BROFIND                                                           NO
                          Verifica tenuta valvole e      manutenzione
                          stato conservativo celle
                                                             biennale
                           ceramiche e altro in
                              generale


     (*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi, che hanno riscontrato criticità ed eventi anche straordinari.




     Tabella 2.1.3 - Sistemi di trattamento fumi: controllo del processo
                               Parametri di
                               controllo del                              Frequenza
      Punto            Sistema di                       Metodo       Fonte del              Reportin
              Fase                processo di      UM                        autocontro
     emissione          abbattimento                       misura        dato                g (*)
                               abbattimento                                 llo

                     post                                     Nastro
               3. 
      E1             combustore      Temperatura       °C   Termocoppie     carta/supporto     continuo      NO
             Stampa
                    CEFLA 1                                  informatico
                     post                                     Nastro
               3. 
      E2             combustore      Temperatura       °C   Termocoppie     carta/supporto     continuo      NO
             Stampa
                    CEFLA 2                                  informatico
                     post                                     Nastro
               3. 
      E3             combustore      Temperatura       °C   Termocoppie     carta/supporto     continuo      NO
             Stampa
                    BROFIND                                  informatico
           (*)  Indicare   nel   report   annuale   i   controlli   con   esiti   negativi   ovvero   che   hanno   riscontrato   criticità   ed   eventi  
     straordinari.  I dati con frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto  
     informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al report.

     Tabella 2.1.4 ­ Sistemi di depurazione: controllo del processo
     GPS SPA - Autorizzazione Integrata Ambientale – Allegato 3                             Pagina 10 di 12




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                               Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
                  Sistema di trattamento    Parametri di controllo del                      Frequenza     Reportin
     Punto emissione                                    UM    Fonte del dato
                  (stadio di trattamento)    processo di trattamento                      autocontrollo     g (*)
     NON APPLICABILE      NON APPLICABILE        NON APPLICABILE       N.A.   NON APPLICABILE        N.A.      N.A.
            (*)  Indicare   nel   report   annuale   i   controlli   con   esiti   negativi   ovvero   che   hanno   riscontrato   criticità   ed   eventi  
     straordinari. I dati con frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto  
     informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al report.

     Tabella 2.1.5 ­ Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)

                      Parametri di         Modalità                        Frequenza      Reporting
        Descrizione
                      controllo          controllo        Fonte del dato         autocontrollo      (*)
                                 visivo da chiusino
     cisterna fuori terra                  di ispezione del
                                                  Registro
     SOLVAPLAST T AP          Integrità         bacino di                        settimanale        NO
                                               cartaceo/informatico
        WHITE                       contenimento
                                   interrato
                                 visivo da chiusino
     cisterna fuori terra
                                 di ispezione del
         V.CE                                       Registro
                      Integrità         bacino di                        settimanale        NO
     SOVRASTAMPA                                    cartaceo/informatico
                                  contenimento
      18056 LABEL
                                   interrato
                                 visivo da chiusino
     cisterna fuori terra                  di ispezione del
                                                  Registro
      stoccaggio olio         Integrità         bacino di                        settimanale        NO
                                               cartaceo/informatico
       diatermico                      contenimento
                                   interrato
     contenitori di rifiuti
      liquidi o fangosi e                                   Registro
                      Integrità          Visivo                         settimanale        NO
      relativi bacini di                                cartaceo/informatico
       contenimento
                                    Sistema
     Cisterne interrate per                 intercapedine con
                                                  Registro
      solventi di primo        Integrità        liquido con                         continuo         NO
                                               cartaceo/informatico
     utilizzo e recuperati                    rilevazione
                                   pressione

     (*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari.




     Tabella 2.1.6 ­ Emissioni diffuse­ fuggitive

     Emissioni diffuse: per quanto di competenza da verificare con Piano gestione solventi

     Emissioni fuggitive:le valvole di sicurezza installate sui due distillatori vengono sostituite con cadenza
     annuale dalla ditta costruttrice incaricata della manutenzione. Questi sono gli impianti in cui il solvente può
     trovarsi in forma gassosa, nelle rimanenti tubazioni i prodotti sono in forma liquida.


     3 - INDICATORI DI PRESTAZIONE



     GPS SPA - Autorizzazione Integrata Ambientale – Allegato 3                            Pagina 11 di 12




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     Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance
     Indicatore e sua descrizione
                       Modalità di
                                  U.M.
                                            Frequenza di              Reporting
                       calcolo                 monitoraggio


      Rapporto totale C.O.V. 
                          ­       kg/m2          annuale                   SI
     consumati su metri quadrati 
      di supporto stampati




     GPS SPA - Autorizzazione Integrata Ambientale – Allegato 3                       Pagina 12 di 12




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                      Autorizzazione Integrata Ambientale n.15/2019


                                    ALLEGATO A

     Il presente allegato, definito come “Allegato A” e costituente parte integrante e sostanziale
     dell’autorizzazione Integrata Ambientale n. 15/2019 rilasciata alla ditta GPS SPA per
     l'installazione di via Lago di Misurina 82, in comune di Schio (VI) riporta i persi momenti
     dell’iter istruttoria e quanto emerso in conferenza a supportare le condizioni poste in
     autorizzazione.
     Si richiama quanto segue:

     la ditta GPS SpA è operativa nello stabilimento localizzato in via Lago di Misurina n. 82 in
     comune di Schio (VI) con attività di stampa;
     alla presentazione di richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale è seguito il
     provvedimento provvisorio e ricognitivo di A.I.A. n. 35 del 04/09/2007; nelle more della delega
     alle Province tale provvedimento risulta essere stato adottato dalla Regione Veneto;
     l'autorizzazione di cui al provvedimento richiamato, ai sensi delle delibere regionali di
     indirizzo in merito - DGRV n. 668 del 20/03/2007 e smi - era ed è da intendersi puramente
     ricognitiva delle autorizzazioni ambientali e settoriali in essere e già riportate nel sopraccitato
     provvedimento;
     le autorizzazioni riportate risultavano:
     - in materia di emissioni in atmosfera: provvedimento provinciale n. 1413 del 08/07/2003, prot. n.
     33611/AMB;
     e nessuna autorizzazione in materia di scarichi idrici;
     in materia di emissioni in atmosfera è stato successivamente adottato il provvedimento
     provinciale n. 497 del 26/10/2007, prot. n. 66326/AMB; l’aggiornamento dell’autorizzazione si
     è reso necessario in quanto la ditta ricadeva in ambito di applicazione della specifica normativa
     in materia di gestione solventi di cui al DM 44/2004 con obbligo di adeguamento nel termine
     del 30/10/2007; il provvedimento citato autorizzava la ditta alla prosecuzione dell' esercizio
     degli impianti per una durata di anni 15, con avviso comunque che lo stesso provvedimento
     manteneva la propria efficacia fino alla definizione dell' Autorizzazione Integrata Ambientale
     definitiva. Per l’attività di stampa e con riferimento ai solventi sono riportate le seguenti
     condizioni:
     Consumo di solvente: 500 t/anno
     Emissione totale annua: 110 t/anno di solvente
     Emissioni diffuse: 20% input;
     Emissione convogliata: 50 mgC/Nmc;
    con evidenziato che nell'AIA provvisoria ogni riferimento al provvedimento n. 1413 del
    08/07/2003, prot. n. 33611/AMB doveva intendersi superato e sostituito con il riferimento al
    provvedimento n. 497 del 26/10/2007, prot. n. 66326/AMB.
    Si richiama che il limite all’emissione convogliata era disposto genericamente senza il dettaglio
     Autorizzazione Integrata Ambientale - GPS SPA- Allegato A                Pag. 1 di 12



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    dei camini le cui emissioni dovevano rispettare il limite stesso.
    La validità dell'Autorizzazione Integrata Ambientale provvisoria prevista dal richiamato
    provvedimento regionale è stata oggetto di successive proroghe (vedasi provvedimenti
    provinciali prot. n. 80631 del 26/10/2012, prot. n. 77650 del 25/10/2013, prot. n. 71678 del
    15/10/2014, prot. n. 66785 del 06/10/2015, prot. n. 66662 del 05/10/2016, prot. n. 69449 del
    11/10/2017 e prot.n. prot. n. 66109 del 09/10/2018) con provvedimenti adottati da questa
    Amministrazione, per la delega in materia nel frattempo intervenuta;
     con il provvedimento di proroga dell’ottobre 2018 si dava conto che questa Amministrazione
     riteneva di intervenire con il rilascio di AIA “definitiva” per tutte le aziende esistenti e
     ricadenti nella categoria di attività - Codice IPPC 6.7 Impianti per il trattamento di superficie
     di materie, oggetti o prodotti utilizzando solventi organici, in particolare per apprettare,
     stampare, spalmare, sgrassare, impermeabilizzare, incollare, verniciare, pulire o impregnare,
     con una capacità di consumo di solvente superiore a 150 kg all’ora o a 200 tonnellate all’ anno
     – e questo in un’ottica di uniformità, tenuto conto che a seguito anche di richieste di modifiche
     era stata rilasciata l’AIA definitiva per altre aziende inquadrate nella medesima attività IPPC;
     con il provvedimento sopracitato la ditta era quindi invitata a procedere alla presentazione della
     documentazione necessaria per il procedimento finalizzato al rilascio della predetta AIA
     definitiva; per le proroghe concesse il termine per la presentazione della documentazione
     richiesta è stato fissato al 30.04.2019.
     Considerato che in vigenza dell'autorizzazione provvisoria citata la ditta GPS SpA si è attivata
           con comunicazioni di modifica non sostanziale ai sensi dell'art. 29-nonies del D.
           Lgs. n. 152/2006
                -con nota agli atti con prot. n. 3253 del 15/01/2009 per la sostituzione di una
               macchina da stampa già tributaria del camino n. 7 con due analoghi macchinari
               con emissioni da convogliarsi all'impianto di post-combustione; la
               comunicazione è stata riscontrata con nota prot. n. 12044 del 17/02/2009
               conpidendo la qualifica della modifica proposta e con nulla osta alla
               realizzazione dell'intervento;
               -con nota agli atti con data 05/10/2011 con prot. n. 68694 per l’installazione di
               un’ulteriore macchina per la stampa delle etichette; la comunicazione è stata
               riscontrata con nota prot. n. 72694 del 19/10/2011 conpidendo la qualifica di
               modifica non sostanziale e con nulla osta alla realizzazione dell'intervento;
               -con nota agli atti con prot. n. 36644 del 22/05/2014 per l'allestimento di un
               nuovo reparto destinato alla produzione di etichette ad uso alimentare con
               installazione di una nuova macchina da stampa con emissione convogliata al
               post-combustore in essere e di una macchina “plastificatrice” con camino di
               sfiato per aria calda e una “ribobinatrice” per le quali è dichiarata l'assenza di
               emissioni; contestualmente è stata dichiarata la dismissione di due macchine
               destinate allo stampaggio di shopper in plastica, mantenute comunque in azienda
               in attesa di potenziali acquirenti; la comunicazione è stata riscontrata con nota
               prot.n.9408 del 04/06/2014 conpidendo la qualifica di modifica non sostanziale
     Autorizzazione Integrata Ambientale - GPS SPA- Allegato A                Pag. 2 di 12



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               e con nulla osta alla realizzazione dell'intervento;
               -con nota agli atti con prot. n. 24314 del 08/04/2016 per l'inserimento di una
               nuova macchina da stampa con portata di 14.000 mc/h associata ad un impianto
               di ossidazione termica rigenerativa. Per l'inserimento di tale impiantistica è stato
               previsto un incremento del consumo di solvente del 10% rispetto alle 500 t/anno
               autorizzate; la comunicazione è stata riscontrata con nota prot. n. 33657 del
               17/05/2016 conpidendo la qualifica della modifica proposta e con nulla osta
               alla realizzazione dell'intervento;
    Considerato      che la ditta, con documentazione agli atti di questa Amministrazione in data
               30/04/2019 con prot. n. 23887, ha presentato la documentazione di cui alla
               modulistica approvata con Decreto del Direttore dell'Area Tutela e Sviluppo del
               Territorio n. 108 del 29/11/2018 per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata
               Ambientale definitiva e contestuale modifica sostanziale per aumento di consumo
               solvente;
    Considerato      che con nota del 17/05/2019 prot. n.27460 si è proceduto, ai sensi della L. 241/90
               e ss.mm.ii. e dell'art. 29 - quater del D.Lgs n. 152/2006 e ss.mm.ii a dare
               comunicazione di avvio del relativo procedimento; successivamente, sempre per
               quanto disposto all'art. 29-quater del D.Lgs 152/2006, questa Amministrazione ha
               proceduto, a pubblicare nell’Albo Pretorio il previsto avviso dal 24/05/2019 al
               24/06/2019; a seguito dello stesso non risulta essere pervenuta alcuna
               osservazione sulla domanda;
               con la stessa nota per la ditta si disponeva l’impegno, nel termine di 90 giorni
               dalla data di avvio, di procedere con gli adempimenti in ordine alla relazione di
               riferimento;
    Considerato      che con documentazione agli atti con prot n. 30945 del 04/06/2019 la ditta ha
               “reinoltra la documentazione relativa alla domanda di autorizzazione integrata
               ambientale per la modifica dell'installazione IPPC di Schio completa di alcuni
               documenti revisionati a seguito di un ricontrollo degli stessi “;
    Considerato      che la richiesta di modifica richiesta dall’azienda consiste nell’aumento della capacità
               produttiva dello stabilimento attraverso l’incremento del numero dei turni di lavoro,
               passando dagli attuali due turni ai futuri tre turni, della durata di otto ore ciascuno. In
               seguito all’avvio dei tre turni di lavoro, la nuova soglia di consumo dei Composti
               Organici Volatili che l’azienda richiede è pari a 1.100 tonnellate/anno;
    Considerato      che con documentazione agli atti con prot.n.40547 del 25.07.2019 la ditta, sulla
               base di quanto richiesto con la richiamata comunicazione di avvio procedimento,
               ha inviato l’esito della verifica della sussistenza dell’obbligo di presentazione
               della relazione di riferimento pervenendo alla conclusione che non risulta
               necessaria;
    Considerato      che in data 3 settembre 2019, congiuntamente con ARPAV, è stato condotto ai fini
               istruttori un incontro/sopralluogo in azienda; nel corso dello stesso
               a) la ditta, tramite i propri tecnici incaricati, ha riferito che il progetto di
               modifiche presentato ai Vigili del Fuoco, già richiamato nella documentazione di
     Autorizzazione Integrata Ambientale - GPS SPA- Allegato A                Pag. 3 di 12



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               cui alla relazione di riferimento, è stato di recente approvato e questo comporterà
               la modifica del deposito dove attualmente sono collocate le cisterne contenenti
               l’1-metossi-2-propanolo, la miscela detta “tricomponente” composta da etanolo,
               acetato di etile e 2-propanolo, il solvente organico da rigenerare, il solvente
               organico rigenerato e il prodotto V.CE SOVRASTAMPA 18056 LABEL che, a
               valle delle modifiche, verrà sostituito con una cisterna di acetato di etile con
               rimozione del bacino di contenimento in calcestruzzo; le attuali cinque cisterne
               verrebbero sostituite da cisterne interrate a doppio fondo con dispositivo in classe
               II (EN 13160-1 2003) del tipo a sicurezza intrinseca per il rilevamento di perdite.
               La realizzazione del progetto approvato permetterà di localizzare in aree dotate di
               copertura fissa ed idraulicamente compartimentate all’interno le strutture adibite
               al deposito di rifiuti costituiti da morchie di verniciatura, legno, imballaggi misti
               e relativo compattatore; permetterà inoltre di effettuare all’interno ogni
               operazione di carico e scarico. Nell’ultima documentazione presentata è riportato
               “Le operazioni di scarico degli automezzi che conferiscono le materie prime allo
               stabilimento vengono effettuate presso tre perse aree, di cui due esterne ed una
               interna; in caso di maltempo viene utilizzata esclusivamente l’area interna.”
               b) per la presenza in piazzale accertata anche in sede di sopralluogo delle
               richiamate strutture (strutture adibite al deposito di rifiuti costituiti da morchie di
               verniciatura, legno, imballaggi misti e relativo compattatore) e le relative
               implicazioni con la autorizzazione allo scarico si richiama che
               con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 107 del 5/11/2009 è stato
               approvato il Piano di Tutela delle Acque, specifico piano di settore in materia di
               tutela e gestione delle acque, ai sensi dell’art. 121 del D. Lgs. n. 152/2006 e che
               l'art. 39 delle Norme Tecniche di Attuazione, del suddetto Piano, disciplina le
               acque meteoriche di dilavamento, acque di prima pioggia ed acque di lavaggio ed
               i tempi di adeguamento a tale normativa degli stabilimenti industriali nuovi ed
               esistenti; modifiche a tale strumento sono intervenute con DGRV n. 842 del
               15/05/2012 e con DGRV n. 1534 del 03/11/2015 con proroga dei termini di
               adeguamento al 31/12/2018;

               l'attività dell'azienda rientra fra le tipologie di insediamenti di cui all'allegato F
               delle N.T.A. del Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto citato. Per tali
               tipologie di attività il comma 1) dell’articolo 39 della medesima norma prevede
               per le acque meteoriche di dilavamento il rilascio dell’autorizzazione allo scarico
               ed il rispetto dei limiti di emissione “... nei corpi idrici superficiali o sul suolo o
               in fognatura, a seconda dei casi”, sia per le acque di “prima” che di “seconda”
               pioggia;

               alla luce degli approfondimenti, nel tempo intervenuti, della norma e per le
               modiche apportate alla stessa - DGRV 842 del 15.05.2012 - questa
               Amministrazione ritiene necessaria autorizzazione allo scarico delle acque
               meteoriche nel momento in cui non vi è il rispetto di tutte le seguenti condizioni:
     Autorizzazione Integrata Ambientale - GPS SPA- Allegato A                Pag. 4 di 12



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               “- l’attività viene condotta esclusivamente all’interno di un edificio (es. capannone);
               - nel piazzale esterno non vi è presenza di depositi di rifiuti, materie prime, prodotti;
               - il piazzale esterno è inferiore a 5000 mq;
               - nel piazzale esterno avviene solo il transito dei mezzi paragonabile alla viabilità
               stradale;

               - le acque dei tetti non sono contaminate da eventuali emissioni in atmosfera
               originate dall’attività”;
               con i provvedimenti di proroga già citati richiamando
               - la documentazione presentata in adempimento al predetto piano di tutela;
               - la previsione aziendale di trasferire al coperto i rifiuti e gli altri materiali già in
               deposito esterno, portando la relativa porzione di piazzale ad area di transito;
               - la dichiarazione che il parcheggio risulta di estensione inferiore a 5000 mq, ;
               - il parere della Commissione Tecnica Provinciale per l’Ambiente, prot. n. 85048 del
               06/12/2011, a carattere di indirizzo per l'applicazione delle norme di settore e in
               particolare del Piano sopracitato;

               si era dato conto che. nella conferma delle condizioni prospettate, per la ditta non
               fosse necessaria l'autorizzazione allo scarico delle acque meteoriche, fermo restando
               che maggiori approfondimenti potevano essere condotti in sede di istruttoria per
               l'A.I.A. definitiva, non escludendo anche perse determinazioni.
               Una situazione di piazzali tale da non richiedere autorizzazione allo scarico era
               ed è comunque una situazione “apprezzata/auspicata” anche in considerazione
               della circostanza che il recapito delle acque meteoriche risulta il suolo tramite
               pozzi perdenti (all’interno del sito sono presenti quattro pozzi che convogliano
               nei primi strati del suolo le acque reflue meteoriche provenienti dai tetti e dai
               piazzali asfaltati della proprietà).
               La presenza delle strutture richiamate, pur dando atto che trattasi di strutture
               “coperte” i cui contenuti non possono subire dilavamenti, non permette di
               confermare la non necessità di autorizzazione allo scarico come prefigurato.
               La ditta in ogni caso ha rilevato che solo gli interventi previsti nel progetto
               presentato ai VVFF permetteranno di delocalizzare all’interno i depositi in
               questione. Il tutto nella conferma che nel programma aziendale è di gestire i
               piazzali in condizioni tali da non richiedere autorizzazione;


               c) nel corso della visione dello stato dei luoghi l’attenzione, come situazione che ha
               delle connessioni con la gestione delle acque meteoriche e possibili rischi di
               contaminazione delle stesse e di conseguenza del corpo recettore, si è soffermata
               sull’area prospiciente la zona distillatore/lavatrice in cui sono presenti caditoie
               afferenti al pozzo perdente. A compartimentare il capannone è una parete mobile non
               sigillata all’estremità inferiore che non da quindi garanzia di protezione in ipotesi di
               spandimenti interni. All’interno sono presenti contenitori a servizio dell’impianto di
               distillazione non inseriti in bacini di contenimento;

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               d) è stato confermato che l'azienda presenta una situazione con emissioni non
               convogliate direttamente all'esterno e che, secondo un indirizzo di questo Ente,
               delineato con l'entrata in vigore del D.Lgs. 152/06 – parte V in materia di
               emissioni - a fronte di tali situazioni viene interessato lo SPISAL dell'ULSS
               competente al fine di verificare la possibilità di mantenerle in essere ovvero la
               necessità di convogliamento all'esterno; le lavorazioni/fasi attualmente in essere
               con emissioni non convogliate risultano connesse alle taglierine e al sistema di
               trasporto pneumatico dei rifiuti consistenti nei rifili di etichette che, in prossimità del
               cassone di scarico del materiale raccolto, è dotato di un filtro a sacco identificato
               come emissione AE1 attraverso cui esce l’aria del circuito di trasporto;
               e) con l’ausilio di immagini riprese da un drone e messe a disposizione nel corso
               del sopralluogo, è stato verificato che ciascuna delle macchine da stampa
               dispone di un punto di emissione/ camino di emergenza. Al riguardo nel corso
               dell’incontro stesso si è avuta conferma che in condizioni di lavoro normali le
               emissioni delle macchine di stampa sono sempre convogliate all’esterno previo
               abbattimento a postcombustore.
               f) è stato confermato che nella documentazione presentata manca il documento
               che confronta lo stato dell’azienda con i Bref di riferimento per la categoria di
               attività propria dell’azienda; al riguardo si evidenzia che la situazione dei
               contenitori a bordo macchina necessita di un intervento di adeguamento stante la
               riscontrata mancanza di coperchi di chiusura a contenere le emissioni diffuse di
               COV;

    Considerato      che nell’ambito del procedimento finalizzato al rilascio del presente
               provvedimento per il giorno 17 ottobre 2019 questa Amministrazione ha
               convocato la Conferenza di Servizi di cui all’art. 29 quater, comma 5 del D.Lgs
               152/2006;
               con la medesima nota di convocazione
               alla ditta si chiedeva “In tempi utili per la richiamata conferenza la ditta dovrà
               produrre il documento riportante il confronto dello stato di applicazione delle
               Migliori Tecniche Disponibili all’interno dell’installazione.”
               Per lo SPISAL si scriveva “ Per lo SPISAL si rileva come l’Azienda ULSS sia
               coinvolta in conferenza per una accertata presenza in sede di istruttoria di
               impiantistica con emissioni non convogliate all’esterno. La necessità di
               coinvolgimento si ricorda essere per la valutazione proprio della necessità di
               convogliamento all’esterno. Le lavorazioni/fasi attualmente in essere con
               emissioni non convogliate risultano connesse alle taglierine e al sistema di
               trasporto pneumatico dei rifiuti consistenti nei rifili di etichette che, in prossimità
               del cassone di scarico del materiale raccolto, è dotato di un filtro a sacco
               attraverso cui esce l’aria del circuito di trasporto.”
              sempre per la ditta

               prefigurando non possibile la conclusione del procedimento avviato e il rilascio
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               dell’AIA definitiva nel termine della durata dell’autorizzazione in essere si disponeva
               di prorogare la validità dell'Autorizzazione n. 35 del 04/09/2007 e smi fino alla
               predetta conclusione e rilascio e comunque non oltre il 15.12.2019;
    Considerato      che con documentazione agli atti con prot.n.53080 del 09/10/2019 la ditta ha
               presentato quanto richiesto in integrazione.
               Nella documentazione presentata risulta confermato quanto emerso in
               sopralluogo sulla chiusura dei contenitori. La relativa BAT risulta data come
               NON APPLICATA specificando che per la completa applicazione di questa tecnica i
               contenitori di inchiostro pronti all’uso dovranno essere sempre mantenuti chiusi, ed in
               particolare
               a) nel tragitto che va dalla stazione di miscelazione automatica alla macchina per
               stampa
               b) nei pressi della macchina per stampa
              Al riguardo la ditta inpidua quale termine di adeguamento il 31/12/2020.
    In Conferenza
     Alla convocata Conferenza di Servizi di cui all'art. 29 quater, comma 5 del D.Lgs. 152/2006
     hanno presenziato Provincia, Comune, ARPAV, alla conferenza era presente anche la ditta.

     L’ Amministrazione comunale per le specifiche competenze ha rilevato che come industria
     insalubre è opportuno che l’azienda si rapporti con la stessa Amministrazione comunale per
     conferma/aggiornamento della relativa classificazione con riferimento a quella agli atti .

     Lo Spisal ha comunicato l'impossibilità di partecipare alla conferenza, sottolineando la
     necessità che la ditta si attivi per l'ammissibilità delle emissioni non convogliate all'esterno; è
     stata quindi conpisa la seguente condizione :

          “Per la situazione delle emissioni diffuse in essere la ditta dovrà trasmettere, nel
          termine di 60 giorni dal ricevimento del presente provvedimento, allo SPISAL
          dell'ULSS 7 un'apposita relazione, da inviarsi per conoscenza a questo Ente e ad
          ARPAV, per verificare la possibilità di mantenerla in essere. Qualora lo SPISAL
          disponesse persamente la ditta dovrà procedere in merito nei tempi e modi disposti
          dallo stesso Servizio, dandone conto anche a questo Ente che si riserva eventuali
          provvedimenti di competenza.”

     Per quanto emerso in sopralluogo sono state conpise le seguenti prescrizioni

     - Per le acque meteoriche ­

               Per far venir meno la necessità di autorizzazione allo scarico delle acque
               meteoriche nei piazzali a disposizione la ditta deve delocalizzare, portando
               all’interno i depositi di materiali attualmente in essere; la ditta deve procedere
               alla delocalizzazione richiamata nel termine del 31.12.2019. Rimane nella
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               responsabilità della ditta ogni adempimento in materia di prevenzioni incendi.
               Della conclusione dell’intervento dovrà essere data specifica comunicazione
               allegando i relativi elaborati grafici aggiornati nel termine del 31.01.2020.
               La ditta per la situazione prospiciente la zona distillatore/lavatrice nel termine
               del 30.04.2020 dovrà presentare un progetto che possa essere di garanzia in caso
               di spandimenti accidentali. In assenza di perse determinazioni nel termine di
               60 giorni dalla presentazione la proposta si riterrà accolta e gli interventi
               dovranno essere realizzati comunque entro il termine del 31.08.2020.

               Nell’installazione delle nuove cisterne interrate l’azienda dovrà predisporre un
               sistema di raccolta di eventuali spanti da convogliarsi a vasca interrata a tenuta
               che può essere operativo anche unicamente nelle fasi di carico delle cisterne
               stesse. In via preliminare e con anticipo di almeno 45 giorni dall’inizio
               dell’intervento la ditta dovrà dettagliare lo stesso anche con appositi elaborati
               grafici delle modalità con cui intende procedere. In assenza di perse
               determinazioni si intenderà conpiso quanto proposto. La conclusione dei lavori
               dovrà essere oggetto di comunicazione con un’ integrazione di PMC da
               implementare, così come proposta, a meno di perse indicazioni in merito.

     Con riferimento alle emissioni in atmosfera della fase di stampa:

               I camini di by-pass delle macchine da stampa devono essere utilizzati solo nelle
               situazioni di guasto o di motivi legati alla sicurezza delle persone e degli
               impianti. I camini di bypass dovranno essere chiusi o comunque non emettere
               alcun tipo di inquinante durante le normali fasi di lavoro. Nel termine del
               30.06.2020 deve essere installato un sistema per la registrazione in continuo
               dell’ora di apertura dei bypass e della durata dell’apertura stessa. La ditta dovrà
               dare comunicazione della conclusione dell’intervento con il dettaglio del sistema
               installato.Contestualmente dovranno essere indicate le operazioni di
               manutenzione/taratura del sistema stesso con relativa periodicità che in assenza di
               perse determinazioni costituiranno implementazione del PMC.

     Con riferimento alla matrice suolo
           nel momento in cui verrà rimosso il bacino di contenimento per installare le
           nuove cisterne interrate sopra descritte l'avvio al recupero e/o allo smaltimento
           dei rifiuti prodotti dall’attività stessa dovrà essere preceduto da apposito
           accertamento analitico; anche sul fondo scavo dovranno essere effettuati
           opportuni accertamenti analitici; la ditta dovrà comunicare preventivamente con
           anticipo di 15 giorni a questa Amministrazione e ad ARPAV come intende
           procedere per la “caratterizzazione “ richiesta nonchè le date di prelievo con una
           motivata proposta dei parametri da analizzare . Dell'attività condotta e degli esiti
           la ditta dovrà fornire apposita relazione con il report relativo all’anno in cui
           viene effettuato l’intervento. Quanto sopra fatto salvo che le analisi di fondo


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               scavo non evidenzino alcun superamento con riferimento ai limiti in materia di
               bonifica, persamente la ditta dovrà attivare la procedura specifica.
     Per l’adeguamento alle BAT
          Per ridurre la superficie oggetto di emissione di SOV la ditta dovrà procedere alla
          copertura dei contenitori di inchiostro in uso (attualmente aperti);la conclusione
          dell'intervento dovrà essere nel termine del 31.12.2020 .La stessa conclusione dovrà
          essere oggetto di specifica comunicazione con dettaglio dell'intervento stesso nel
          termine del 15.01.2021.



     EMISSIONI IN ATMOSFERA
     Rilevato che in ordine alla quota dei punti di emissione questa Amministrazione, facendo
     riferimento a precisi bersagli - edifici circostanti, sentita in merito anche la Commissione Tecnica
     Provinciale per l'Ambiente (parere n. 9/2010), ritiene garantita in via generale la condizione
     richiesta dalla norma di efficace dispersione nel momento in cui “le quote dei camini risultano più
     alte di almeno un metro rispetto al colmo dei tetti, ai parapetti ed a qualunque altro ostacolo o
     struttura distante meno di 10 metri. Le bocche dei camini situati a distanza compresa fra 10 e 50
     metri da aperture di locali abitati sono a quota non inferiore a quella del filo superiore dell'apertura
     più alta” fermo restando che anche altezze inferiori possono essere legittimate a fronte di specifiche
     valutazioni e in linea generale è richiesto il rispetto della condizione ancorchè i modelli di ricaduta
     prefigurino situazioni di non criticità;
     Considerato che l'azienda presenta una situazione in linea con quanto sopra;
     Rilevato che per l’installazione risultano significative

     - le emissioni delle macchine per stampa rotocalco e macchine per stampa flessografica, afferenti ai
     camini E1, E2 e E3, previo trattamento in impianti di ossidazione termica rigenerativa ;
     -le emissioni dell’accoppiatrice Uteco di cui al camino E8 -
     -le emissioni della miscelazione di prodotti inchiostranti di cui al camino E5 -
     - le emissioni del lavaggio clichè -di cui al camino E6-( NB al medesimo camino confluiscono
     le emissioni del lavaggio anilox per il quale si utilizzano detergenti non responsabili di
     emissioni significative la ditta disporrà il punto di prelievo in modo da intercettare unicamente
     le emissioni del lavaggio clichè)
     - le emissioni della Macchina per lavaggio IST XTR 1000 di cui al camino E7 -.


     Sono da sottoporre al rispetto di limiti in concentrazione con relativo monitoraggio periodico
     le emissioni di cui ai camini E1, E2 e E3 della fase di stampa.
     Sono inoltre da sottoporre a limiti e monitoraggio le emissioni del lavaggio e questo per i
     COV

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     Per le emissioni comunque significative della fase di accoppiamento e della miscelazione
     prodotti si rileva quanto segue:
     per l’accoppiatrice UTECO la ditta ha rilevato un utilizzo sporadico attualmente è utilizzata
     per 3 ore al mese in modo non continuativo e impiega una quantità di prodotto a base solvente
     pari a 35 kg/mese; in tale condizioni il limite si ritiene rispettato in via generale; il limite di
     utilizzo del prodotto è di 20 kg/giorno al superamento del quale la ditta dovrà dare
     comunicazione e procedere con analisi emissioni.
     per la miscelazione di prodotti inchiostranti la ditta ipotizzando la condizione di massimo
     carico di esercizio ha dato conto che le operazioni di miscelazione dei prodotti inchiostranti
     vengono condotte per un periodo di tempo pari a circa 4 ore/giorno distribuite su 16 ore/giorno
     (corrispondenti ai 2 turni di lavoro); l’operazione di miscelazione dei prodotti all’interno di un
     singolo fusto da 20 litri può impiegare fino ad un massimo di 2 minuti nei casi di formazione
     delle miscele più complesse. Nelle condizioni dichiarate si ritiene non necessaria l’analisi
     periodica.
     Considerato che non risultano significative e non sono da autorizzare:
       •   le emissioni dei sottoriportati impianti temici per potenzialità termica sotto soglia (punto
          dd) dell'allegato IV alla parte V del D.Lgs. 152/2006 “Impianti di combustione
          alimentati a metano o a GPL, di potenza termica nominale inferiore a 1 MW”);
         - E4A Impianto termico 340 kW
         - E4B Impianto termico 340 kW
         - CT7 Impianto termico produttivo 698 kW
         - CT1 Impianto termico civile 90 kW
         - CT2 Impianto termico civile 77,9 kW
         - CT3A Impianto termico civile 698 kW
         - CT3B Impianto termico civile 698 kW
         - CT4A Impianto termico civile 500 kW
         - CT4B Impianto termico civile 500 kW
         - CT5 Impianto termico civile 129,6 kW
         - CT6 Impianto termico civile 194,4 kW

       •   i camini di sicurezza delle macchine per stampa da ES1 a ES12
       •   il camino gruppo continuità a servizio del server EUPS1
       •   il camino gruppo continuità a servizio delle luci di emergenza EUPS2
       •   il trattamento corona di alcune macchine per stampa


      RUMORE
       Considerato che nella propria documentazione la ditta ha presentato un documento di
       valutazione dell’impatto acustico che risale al mese di febbraio 2019 e conferma il rispetto dei
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       limiti imposti dal piano di zonizzazione acustica comunale in vigore al momento della
       rilevazione delle emissioni sonore.

       Il documento è stato sottoposto alla valutazione della competente sezione di ARPAV la quale
       presa visione della relazione richiamata ha riportato “ La valutazione è stata così attuata:
       inpiduazione delle principali sorgenti di rumore; inpiduazione dei principali ricettori
       sensibili; misura dei livelli di pressione sonora al perimetro dell’area di pertinenza aziendale; i
       livelli di rumore ottenuti sono stati confrontati con i limiti previsti dalle tabelle B e C allegate al
       D.P.C.M. 14/11/1997, sulla base della classificazione acustica dell’area di pertinenza
       dell’azienda e di quelle dei ricettori inpiduati; i risultati ottenuti, come riportato nelle
       conclusioni della Valutazione, evidenziano il rispetto dei valori previsti dal D.P.C.M. 14/11/1997
       (emissione ed immissione) per il periodo di riferimento diurno. Valore limite differenziale
       assoluto non applicabile in quanto i ricettori ricadono in zona VI (fonte planimetria
       classificazione acustica del comune di Schio). Da una verifica effettuata analizzando il “Piano
       comunale di classificazione acustica” (p. 43 e 44, Norma per complessi residenziali e/o ex-
       agricoli inclusi in zona produttiva (D)) del Comune di Schio risulta che i ricettori inpiduati
       nella VIA, denominati R1 ed R2, ricadono in classe acustica IV per la quale il criterio
       differenziale è applicabile. Si richiede pertanto alla Ditta GPS S.p.A. di integrare la VIA con una
       nuova analisi dell’impatto acustico presso i ricettori R1 ed R2 sulla base della loro reale
       classificazione acustica. …...omissis….

       In conferenza, per il richiamato parere di ARPAV, è stato conpiso che la ditta deve procedere
       nel termine del 31.12.2019 all’analisi presso i recettori indicati, aggiornando la relativa
       valutazione da trasmettere entro aprile 2020.

      SUOLO E SOTTOSUOLO
       Per la previsione di cui all'art. 29 sexies del D.Lgs. 152/06, punto 6-bis, ”fatto salvo quanto
       specificato nelle conclusioni sulle BAT applicabili, l'autorizzazione integrata ambientale
       programma specifici controlli almeno una volta ogni cinque anni per le acque sotterranee e
       almeno una volta ogni dieci anni per il suolo, a meno che sulla base di una valutazione
       sistematica del rischio di contaminazione non siano state fissate perse modalità o più
       ampie frequenze per tali controlli” alle ditte è richiesto di presentare, per il tramite di un
       professionista abilitato, una proposta per un piano di monitoraggio delle acque sotterranee
       con piezometri a monte e a valle dell'azienda - piezometri di nuova installazione o
       sfruttando punti di prelievo già in essere, di profondità adeguata ad intercettare la prima
       circolazione idrica sotterranea;

       Dato atto che la ditta ha proceduto alla verifica dell’obbligo di presentazione della
       “relazione di riferimento” secondo quanto previsto dall'All. 1 al DM 272/2014 rilevando la
       non necessità. Il gestore non è quindi tenuto ad alcun obbligo.


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    Considerato      che a seguire la conferenza e per quanto nella stessa prefigurato in ordine alla
               necessità di rivedere il calcolo dell’emissione totale la ditta ha presentato
               apposita comunicazione ( nota datata agli atti con prot.n. 55780 del 24/10/2019).
               In tale comunicazione la ditta ha dato conto della quantità di solvente che
               prevede di recuperare a seguito delle modifiche dopo gli interventi possibili a
               seguito dell’ottenimento del certificato di prevenzione incendi, nonché il valore
               di emissione convogliata che permettono l’inpiduazione dei dati della gestione
               solventi da porre in autorizzazione.




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