determina n. 1853 del 11/12/2019

                  PROVINCIA DI VICENZA
                 Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




               DETERMINAZIONE N° 1853 DEL 11/12/2019

                    Servizio SUOLO RIFIUTI ACQUA

     OGGETTO: DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N. 152
     AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (AIA).
     DITTA : CROCCO SPA
     SEDE DI INSTALLAZIONE: VIA MONTE ORTIGARA 37, CORNEDO VICENTINO (VI)
     CODICE IPPC 6.7 IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO DI SUPERFICIE DI MATERIE,
     OGGETTI O PRODOTTI UTILIZZANDO SOLVENTI ORGANICI, IN PARTICOLARE
     PER APPRETTARE, STAMPARE, SGRASSARE, IMPERMEABILIZZARE, INCOLLARE,
     VERNICIARE, PULIRE O IMPREGNARE, CON UNA CAPACITA’ DI CONSUMO DI
     SOLVENTE SUPERIORE A 150 KG ALL’ORA O A 200 TONNELLATE ALL’ANNO.
     RILASCIO AIA DEFINITIVA CON VALENZA DI RINNOVO N.17/2019.

                           IL DIRIGENTE
     Premesso che la ditta CROCCO SpA è operativa nello stabilimento localizzato in Via Monte
     Ortigara n. 37 in comune di Cornedo Vicentino (VI) con attività di produzione di film
     estensibili, tecnici e stampati.
     Rilevato che alla presentazione di richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale è seguito il
     provvedimento provvisorio e ricognitivo di A.I.A. prot. n. 66243 del 30/10/2007; tale
     provvedimento, ai sensi delle delibere regionali di indirizzo in merito - DGRV n. 668 del
     20/03/2007 e smi - era ed è da intendersi puramente ricognitivo delle autorizzazioni ambientali
     in essere e già riportate nel sopraccitato provvedimento.
     Richiamato che la validità dell'Autorizzazione Integrata Ambientale provvisoria prevista dal
     succitato provvedimento è stata oggetto di proroga con persi provvedimenti; con il
     provvedimento di proroga adottato nel 2018 (provvedimento prot.n. 66115 del 09/10/2018) la
     ditta è stata invitata a trasmettere la documentazione aggiornata e finalizzata al rilascio
     dell’AIA definitiva.
     Considerato che, dopo una proroga richiesta dalla ditta e concessa da questa Amministrazione,
     la ditta con documentazione datata 29/03/2019 agli atti di questa Amministrazione in data
     04/04/2019 con prot. nn. 19467, 19468, 19469 e 19470 ha presentato quanto richiesto con la
     modulistica approvata con Decreto regionale del Direttore dell' Area Tutela e Sviluppo del
     Territorio n. 108 del 29/11/2018.
     Considerato che per la predetta AIA definitiva con nota del 17/05/2019 prot. n.27454 si è
     proceduto, ai sensi della L. 241/90 e ss.mm.ii. e dell'art. 29 - quater del D.Lgs n. 152/2006 e
     ss.mm.ii, a dare comunicazione di avvio di procedimento; successivamente, sempre per quanto
     disposto all'art. 29-quater del D.Lgs 152/2006, questa Amministrazione ha proceduto, a
     pubblicare all’Albo Pretorio il previsto avviso dal 24/05/2019 al 24/06/2019; a seguito dello
     stesso non risulta essere pervenuta alcuna osservazione sulla domanda.
     Visto che il ciclo produttivo dell'azienda, sinteticamente descritto in “allegato 1” al presente



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     provvedimento.
     Considerato che la ditta intende gestire i rifiuti prodotti dalla propria attività secondo le
     disposizioni del deposito temporaneo stabilite dalla normativa vigente in materia di rifiuti e
     che nel complesso non svolge alcuna attività di gestione rifiuti che necessita di autorizzazione.
     Dato atto che, tenuto conto dell'organizzazione aziendale la presente autorizzazione va a
     costituire/sostituire, secondo quanto delineato all'allegato all'allegato IX alla parte II del D.Lgs
     152/06:
     - autorizzazione alle emissioni in atmosfera, fermi restando i profili concernenti aspetti sanitari
     (titolo I della parte quinta del D.Lgs. 152/06);
     - autorizzazione allo scarico : scarico produttivo e scarico acque meteoriche a regolarizzazione
     di una situazione esistente.
     Considerato che con nota prot n. 54125 del 15/10/2019 alla ditta sono state richieste
     integrazioni sia con riferimento alla matrice aria, in particolare per le componenti del piano
     gestione solventi, che per la matrice acqua a fronte della rilevata necessità di autorizzazione
     allo scarico.
     Considerato che la ditta ha riscontrato la richiesta di cui sopra con documentazione agli atti
     con prot.n. 57422 del 4/11/2019.
     Considerato che in data 24/10/2019 è stato condotto in azienda, congiuntamente con ARPAV,
     un incontro/sopralluogo ai fini istruttori.
     Dato atto che nell’ambito del procedimento finalizzato al rilascio del presente provvedimento
     per il giorno 14/11/2019 questa Amministrazione ha convocato la Conferenza di Servizi di cui
     all’art. 29 quater, comma 5 del D.Lgs 152/2006, a cui hanno presenziato Provincia, Comune,
     Arpav e Gestore della fognatura; alla conferenza era presente anche la ditta.
     Rilevato che nel corso della predetta Conferenza, come risulta da documentazione agli atti e
     riportato in allegato A, si è delineata la rilasciabilità dell'autorizzazione in questione, conpisi
     alcuni aspetti e condizioni e valutato positivamente il proposto piano di monitoraggio, rivisto
     congiuntamente con ARPAV, per alcuni aspetti non sostanziali, pervenendo alla sua versione
     definitiva come da documento allegato ( allegato 3 PMC).
     Visto il documento allegato (allegato A) parte integrante del presente provvedimento in cui
     sono riportati i persi momenti istruttori di cui al presente provvedimento, nonché quanto
     emerso in sede di conferenza; si ritiene che tale allegato unitamente al verbale agli atti della
     stessa conferenza risponda all'esigenza normativa di rendere disponibile quanto previsto dal
     comma 13 dell'articolo 29 -quater del D. Lgs. 152/2006.
     Visto il decreto ministeriale 24.04.08 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare
     in relazione alle istruttorie ed ai controlli previsti dal Decreto Legislativo 18 febbraio 2005,
     n.59”, la Deliberazione della Giunta n. 1519 del 26 maggio 2009 che costituisce attualmente
     l'atto di riferimento in materia e la delibera della Giunta Provinciale n. 200/41230 quale atto di
     indirizzo per l’applicazione delle tariffe per l’Autorizzazione Integrata Ambientale. La ditta ha
     provveduto in merito, dandone riscontro con nota agli atti con prot.n.63928 del 6.12.2019.
    Visto il D.Lgs 03.04.2006, n° 152 e successive modifiche ed integrazioni.
    Vista la Legge Regionale n.04/2016.
    Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
    Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.2 del 10/01/2019 con la quale è stato
    approvato il Bilancio di Previsione 2019-2021;
    Richiamato altresì il Decreto Presidenziale n. 11 del 31/01/2019 con cui è stato approvato il Piano
    Esecutivo di Gestione 2019/2021 e il Piano Performance 2019/2021;

                         DETERMINA



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      1. di rilasciare alla società CROCCO SPA l’Autorizzazione Integrata Ambientale per le
        attività condotte nell’installazione in oggetto organizzate e gestite secondo le modalità
        rappresentate nella documentazione depositata agli atti e nel rispetto delle condizioni di
        cui al presente provvedimento.
      2. La richiamata autorizzazione costituisce le autorizzazioni richiamate in premessa,
        sostituendo per quanto attiene le emissioni in atmosfera quelle in essere; i limiti, le
        prescrizioni delle autorizzazioni di cui sopra sono riportati in allegato (Allegato 2), che
        costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. In tale allegato
        risultano altresì riportate altre condizioni non riferibili specificatamente alle
        autorizzazioni sostituite e richiamate.
      3. Al fine di garantire un controllo dell'attività autorizzata la ditta dovrà procedere ad
        attuare un monitoraggio della stessa secondo il piano allegato (Allegato 3) che
        costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
      4. Di informare che
        -per il rinnovo e il riesame dell'autorizzazione vale quanto disposto all’art. 29-octies del
        D.Lgs. n. 152/2006. L'Autorizzazione Integrata Ambientale di cui al presente
        provvedimento è soggetta a riesame secondo le modalità previste dall'art. 29-octies del
        D.Lgs. n. 152/2006, come modificato dai successivi D.Lgs. n. 128/2010 e n. 46/2014; in
        ogni caso il Gestore è tenuto a presentare la documentazione richiesta per il riesame
        dell'AIA entro 10 anni dalla data di rilascio del presente provvedimento ;
        - rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla
        osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività autorizzate;
        si richiama in particolare la necessità di rapportarsi con il gestore della fognatura a definire
        da punto di vista contrattuale l’autorizzazione allo scarico;
        -in caso di inosservanza delle prescrizioni contenute nella presente autorizzazione, si
        procederà secondo quanto previsto dall’art. 29 - decies, comma 9, e dall’art. 29 –
        quattuordecies del D.Lgs. n. 152/2006;
        -in relazione al Piano di Monitoraggio e Controllo ARPAV nel corso di validità della
        presente autorizzazione effettuerà almeno due ispezioni Ambientali Integrate con oneri
        a carico del Gestore e almeno una visita in loco ogni 3 anni, fatto salvo comunque
        quanto previsto nel Piano di Ispezione Ambientale a livello regionale così previsto
        dall'art. 29 decies, comma 11, del D.Lgs. n. 152/2006. Per la tariffa dei controlli in
        questione è riferimento la DGRV 1519 del 26 maggio 2009. Qualora ne ravvedesse la
        necessità, la Provincia potrà disporre controlli aggiuntivi secondo quanto previsto
        dall’art 29 - decies, comma 4, del D.Lgs. n. 152/2006;
      5. Di informare che avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al
        Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni, ovvero in
        alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.
      6. Di trasmettere il presente provvedimento alla Società in oggetto, al comune di Cornedo
        Vicentino, ad ARPAV , all’ULSS 7 Pedemontana (per lo SPISAL si rimette anche la
        verifica delle condizioni di lavoro con riferimento ai solventi. L’impiantistica che ne fa
        uso è aspirata; nella normativa di competenza sono fissati limiti anche con riferimento
        alle emissioni diffuse che attualmente la ditta non rispetta) , al gestore della fognatura
        Acque Vicentine e al Genio Civile .
      7. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
        diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
        sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
      8. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
        all'albo pretorio on line.



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     Vicenza, 11/12/2019

                              Sottoscritta dal Dirigente
                               (MACCHIA ANGELO)
                                con firma digitale



     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 1853 DEL 11/12/2019


     OGGETTO:   DECRETO   LEGISLATIVO  3  APRILE  2006, N.  152.
     AUTORIZZAZIONE     INTEGRATA    AMBIENTALE    (AIA).
     DITTA       :       CROCCO       SPA
     SEDE DI INSTALLAZIONE: VIA MONTE ORTIGARA 37, CORNEDO VICENTINO (VI)
     CODICE IPPC 6.7 IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO DI SUPERFICIE DI MATERIE,
     OGGETTI O PRODOTTI UTILIZZANDO SOLVENTI ORGANICI, IN PARTICOLARE
     PER APPRETTARE, STAMPARE, SGRASSARE, IMPERMEABILIZZARE, INCOLLARE,
     VERNICIARE, PULIRE O IMPREGNARE, CON UNA CAPACITA’ DI CONSUMO DI
     SOLVENTE SUPERIORE A 150 KG ALL’ORA O A 200 TONNELLATE ALL’ANNO.
     RILASCIO AIA DEFINITIVA CON VALENZA DI RINNOVO N.17/2019.




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 11/12/2019.


     Vicenza, 11/12/2019




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                        (BERTACCHE CRISTINA)
                                           con firma digitale




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                       PROVINCIA DI VICENZA
                   AREA TECNICA -          SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS

                             Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                    Domicilio Fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
                    Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net




                     Autorizzazione Integrata Ambientale n.17/2019

                                  ALLEGATO 1

     Il presente allegato - “allegato 1” - costituente parte integrante e sostanziale dell’Autorizzazione In-
     tegrata Ambientale n. 17/2019 riporta l'inquadramento generale e la descrizione dell’attività svolta
     da Crocco SpA, nell’installazione in Via Monte Ortigara n.37 in Comune di Cornedo Vicentino
     (VI).

      Tabella A: “Inquadramento ”
                  Capacità
        Attività      produttiva                           Attività
                 autorizzata
        trattamento           Codice IPPC 6.7. Trattamento di superficie di materie,
      con solventi di           oggetti o prodotti utilizzando solventi organici, in
      film   plastici     500
                        particolare per apprettare, stampare, spalmare, sgrassare,
      per   stampa   tonnellate/anno
      flessografica            impermeabilizzare, incollare, verniciare, pulire o
      con inchiostri
                 di solvente(*) impregnare, con una capacità di consumo di solventi
      a base solvente           organici superiore a 150 kg all’ora o a 200 Mg all’anno..

     (*) La capacità produttiva è fissata dal limite di COV nel consumo di solvente;

     La ditta Crocco SpA opera nel settore della stampa flessografica di plastiche flessibili per
     imballaggio di cui risulta pure produttore.

                            PROCESSO PRODUTTIVO
     Produzione

     La ditta esegue due lavorazioni:
      • estrusione del PE per ottenere film plastici;
      • stampa sui film plastici ottenuti.

     Arrivo e stoccaggio delle materie prime

     La ditta utilizza le seguenti materie prime:
       • additivi, solventi, inchiostri
       • polietilene (PE)
     Gli additivi, solventi e inchiostri sono materie prime liquide ed arrivano in fustini; vengono
     stoccati in aree dedicate e movimentati manualmente fino alle macchine per la stampa.
     Il PE in ingresso arriva in pellet, direttamente in camion-cisterna per circa l’80%, mentre il
     restante 20 % arriva in sacchi. I camion scaricano il PE in 4 batterie di silos (sigle da B, BM, e

     Autorizzazione Integrata Ambientale- Crocco SpA- Allegato 1                            1



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     C) mentre i sacchi vengono stoccati in area dedicata e alimentati manualmente direttamente
     nelle tramogge di carico degli estrusori.

     Estrusione in bolla
     Il reparto bolla dispone di 22 linee di estrusione ( sigla ES), con capacità compresa tra 200 e
     1000 kg/h, in grado di produrre film fino a 5 strati. Questo tipo di macchine sono impiegate per
     ottenere il film termoretraibile, film per skin packaging e film tecnici.
     Dai vari silos di stoccaggio il PE viene portato al serbatoio di carico degli estrusori (uno per
     estrusore) per mezzo di un sistema di trasporto pneumatico (sigla A); ogni serbatoio di carico è
     dotato di uno sfiato che è convogliato ad un sistema di abbattimento a maniche (AU3) che
     genera l’emissione inpiduata con FM.
     L’emissione viene quindi dosata nell’estrusore, dove viene fusa fino a raggiungere una
     temperatura di 240 °C e una pressione di 200 bar, per poi uscire da una filiera di forma
     circolare. Se necessario vengono aggiunti additivi, master, etc..A questo punto il fuso assume
     forma circolare e attraverso l’immissione di aria dal centro del corpo della filiera, prende la
     forma di una tipica bolla. Il cestello serve a dare le dimensioni alla bolla, mentre lo stiro posto
     alla sommità dell’impianto provvede a trainare e appiattire il tubolare del film. All’interno
     della bolla del materiale in estrusione viene operato un ricambio d’aria, con conseguente
     aspirazione ed espulsione; l’espulsione dell’aria della bolla viene convogliata all’esterno. Le
     singole emissioni provenienti dagli estrusori vengono convogliate in due condotte principali,
     da cui vengono poi espulse all’esterno mediante 2 camini (Emissioni 4 e 5). Alcuni degli
     estrusori sono dotati di un sistema per il taglio e la rimozione della cimossa, che viene inviata
     ad un trituratore; il materiale triturato viene poi reintrodotto nella testa degli estrusori per
     essere riutilizzato.Gli estrusori utilizzano acqua per il raffreddamento, che viene riutilizzata in
     circolo e raffreddata attraverso torri evaporative (sigla AU5); gli spurghi vengono convogliati
     in fognatura nera. Il materiale estruso scende dalle sommità dell’estrusore e, per mezzo di un
     banco di raccolta, viene avvolto in bobine, pronte per la vendita.
     Ogni qualvolta la produzione richieda una superficie rugosa per le lavorazioni successive, il
     prodotto viene sottoposto ad un ulteriore “trattamento a corona” (sigla TR); trattasi di
     apparecchiature che, tramite una scarica elettrica, modificano i gruppi funzionali superficiali
     ossidandoli. Tali macchine sono dotate ognuna di un’aspirazione collettata all’esterno
     (Emissioni TR, una per ogni macchina). Il materiale può essere venduto così com’è, oppure
     passare alla successiva fase di stampa.

     Stampa flessografica
     La maggior parte del materiale estruso viene sottoposto ad un’operazione di stampa
     flessografica (sigla ST); trattasi di un processo di stampa effettuato con supporti flessibili,
     necessari alla riproduzione delle immagini, montati su dei cilindri o maniche. L’azienda
     dispone di 11 impianti per la stampa flessografica in linea agli estrusori a bolla e di 6 impianti
     per la stampa fuori linea in grado di stampare fino a 10 colori.
     Tutti i colori vengono preparati in un’unica stazione di mescolamento (sigla AU10), dotata di
     aspirazione convogliata all’esterno (Emissione M).
     Il film, svolgendosi dalla bobina madre di semilavorato, passa attraverso varie stazioni colore
     poste attorno ad un cilindro di controstampa che fa da supporto al film, tenendolo
     costantemente in tensione. Ogni stazione supporta un cliché flessibile che, dopo essersi
     inchiostrato in apposti mixer, stampa sul film la parte dell’immagine su esso riportata; la
     sovrapposizione delle stampe di tutte le stazioni crea il lay-out finale. Tra un cilindro di stampa
     ed il successivo viene posta una cassetta di asciugatura dell’inchiostro appena stampato.
     Il film stampato e parzialmente asciugato passa quindi per un tunnel di asciugatura (sigla H),
     dove viene quindi raffreddato. L’emissione dell’asciugatura delle stampe non in linea è
     convogliata separatamente al sistema di abbattimento a carboni attivi ed è dotata di una


     Autorizzazione Integrata Ambientale- Crocco SpA- Allegato 1                  2




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     riscaldamento autonomo attraverso una caldaia dedicata (sigla AU1 – la ditta dispone di due
     caldaie, di cui una in funzionamento e l’altra di scorta), che genera l’emissione convogliata
     -Emissione G1. Tutte le macchine stampa ed i tunnel di asciugatura sono collettati ad un
     impianto di trattamento a carboni attivi (sigla AU4); l’impianto è dotato di 3 filtri a carboni
     ( per il funzionamento si rimanda al capitolo dedicato). L’impianto è anche dotato di una
     sezione di recupero solventi, che per il riscaldamento utilizza la caldaia AU1 e per il
     raffreddamento una torre evaporativa a scambio diretto aria-acqua (sigla AU5); le acque di
     spurgo di tale torre vengono convogliate in fognatura nera. Gli incondensabili vengono
     ricircolati al sistema di abbattimento a carboni attivi.
     Le vaschette che contengono gli inchiostri di stampa vengono lavate mediante una lavatrice a
     solvente (sigla AU2), che ne permette la pulizia; il sistema è dotato di aspirazione convogliata
     all’esterno (Emissione L).

     Servizi ausiliari
     Oltre ai servizi ausiliari già menzionati (caldaia AU1, lavatrice a solvente AU2, filtro a
     maniche AU3, filtro a carboni attivi e recupero solvente AU4, torri evaporative AU5 e
     miscelazione inchiostri AU10), la ditta dispone dei seguenti servizi ausiliari alla produzione:
       • Servizi energetici (sigla AU6)
       • Taglio-Saldatura (sigla AU7)
       • Manutenzione (sigla AU8)
       • Altri servizi, quali cicli frigo a compressione ed assorbimento e compressori per il
         trasporto pneumatico (AU9)
     Servizi energetici
     Il processo di produzione necessita di energia, veicolata da gas metano e energia elettrica; oltre
     che della già citata caldaia per gli essiccatori (AU1), la ditta dispone di un tri-generatore (sigla
     AU6) che, a partire da gas metano, fornisce energia elettrica, fluido caldo (vapore) e fluido
     freddo di raffreddamento. L’impianto genera l’emissione convogliata Emissione G2; inoltre
     utilizza una torre evaporativa (sigla AU5), le cui acque di spurgo vengono convogliate in
     fognatura nera.

     Taglio-Saldatura
     L’operazione di taglio/saldatura (sigla AU7) viene effettuata su bobine di tubolare di materiale
     semilavorato derivante dal reparto di estrusione in bolla (con o senza stampa in linea). Per
     mezzo di opportune attrezzature si tagliano e si saldano i tubolari e si ottengono dei sacchi per
     la copertura dei pallet.

     Manutenzione
     La ditta dispone di un reparto officina-manutenzione, che gestisce tutte le attività di supporto
     agli impianti produttivi (manutenzione, modifiche e costruzione), alle attrezzature si servizio
     ed alla gestione degli impianti ausiliari come compressori, centrali termiche, cabine elettriche,
     stazioni di pompaggio dell’acqua ecc. In reparto la ditta ha previsto l’installazione di
     un’attività di lavaggio pezzi, i cui reflui verranno conferiti in fognatura nera.

     Altri servizi
     Infine la ditta dispone di servizi ausiliari alle attività produttive, quali cicli frigo e a
     compressione per i raffreddamenti e compressori dedicati al trasporto pneumatico del PE. In
     particolare i compressori generano condense, che devono essere smaltite.

     Stoccaggio e vendita
     Nel caso in cui durante il ciclo di produzione si abbiamo prodotti fallati o comunque non
     conformi, questi vengono venduti a terzi come sottoprodotti (polietilene) per essere rigranulati;
     gli stessi poi possono essere riacquistati come sottoprodotti e quindi reintrodotti nel ciclo di

     Autorizzazione Integrata Ambientale- Crocco SpA- Allegato 1                   3




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     produzione. I rifiuti prodotti vengono stoccati e quindi conferiti a terzi; la ditta è inoltre
     autorizzata al trasporto dei propri rifiuti prodotti.


                              ACQUE/SCARICHI

     La ditta utilizza per scopi industriali acqua di pozzo; per le acque civili utilizza invece acqua di
     acquedotto.
     Gli scarichi della ditta riguardano:
       1) Scarichi civili
       2) Scarichi industriali
       3) Acque di dilavamento (di prima e seconda pioggia e pluviali)

     Scarichi civili
     La ditta dispone di vari servizi igienici nei vari reparti produttivi e per gli uffici; le acque di
     scarico vengono conferite in fognatura nera.

     Scarichi industriali
     Nel proprio ciclo produttivo la ditta non utilizza direttamente alcuna risorsa idrica. Vari
     impianti tecnologici (estrusori, impianto recupero solvente, tri-generatore, …) necessitano di
     essere raffreddati mediante fluidi di processo utilizzati a ciclo chiuso, che a loro volta
     necessitano di un raffreddamento.
     La ditta dispone di 3 tipi di unità di raffreddamento:
       • ciclo frigo a compressione
       • ciclo frigo ad assorbimento
       • 3 torri evaporative
     Le torri evaporative necessitano di circa 60 m3/gg in totale (stima), prelevate da pozzo; si sti-
     ma che 30 m3/gg vengano persi per evaporazione, mentre i restanti costituiscono lo spurgo. I
     compressori per il trasporto pneumatico generano condense.
     Gli impianti tecnologici (estrusori) sono dotati di un proprio circuito di raffreddamento a ciclo
     chiuso, che utilizza acqua. All’occorrenza tale circuito può essere reintegrato con acqua di poz-
     zo (opportunamente pretrattata); in caso di emergenza, che comporti la necessità di smaltire
     l’acqua contenuta nel ciclo. Si evidenzia che tale scarico è utilizzato solo al bisogno in caso di
     emergenza: in normale funzionamento gli impianti non necessitano di alcuno scarico.
     Inoltre la ditta dispone di un’officina meccanica dedicata alla manutenzione dei propri
     impianti; è in previsione l’inserimento di una stazione di lavaggio dei pezzi manutentati; tali
     acque di lavaggio saranno inviate in fognatura nera, previo trattamento di disoleazione
     /sedimentazione.
     Per le predette acque è previsto lo scarico con recapito in fognatura nera; alla data di adozione
     del provvedimento, fatta eccezione per i reflui civili, lo scarico in fognatura nera non risulta in
     essere e il recapito è il Torrente Agno. ( vedasi altri allegati per la regolamentazione).

     Scarico acque meteoriche
     L’installazione interessa una superficie totale di 31220 mq così sudpisa:
     - coperto fabbricati (Sup 1) = 18 770 mq
     - piazzali pavimentati ( Sup 2 ) = 12450 mq
     I piazzali si sudpidono per rete meteorica di competenza, per recapito finale degli apporti e
     per destinazione d’uso nei seguenti 4 settori principali:
       • n. 1, sito nella zona nord-ovest dell’insediamento con transito di mezzi limitato e con
        stoccaggio di materie prime ( granuli di PET in sacchi e tubi nuovi di materiale
        plastico). S1 = 2.160 mq


     Autorizzazione Integrata Ambientale- Crocco SpA- Allegato 1                   4




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        •  n. 2, interessa le fasce ovest ed est, la prima contraddistinta dall’area officine,la seconda
          dall’ambito di carico dei silos, oltre al transito di mezzi. S2 = 5630 mq
        •  n.3, collocato nella zona sud-est e sud, destinato alla movimentazione dei mezzi per il
          carico – scarico, allo stoccaggio delle materie prime e dei rifiuti S3 = 2790 mq
        •  n.4, ubicato nella zona sud-ovest parzialmente interessata da stoccaggi e priva di rete
          meteorica propria S4 = 1870 mq

     La regolamentazione        delle   predette     acque  meteoriche  interviene  con  il  presente
     provvedimento .
                          EMISSIONI IN ATMOSFERA

     La ditta ha dato conto dei punti di emissione presenti come da tabella sottostante

     Numero camino           Impiantistica
     1, 2, 3              ST stampa -AU2 lav vaschette *-AU4 recupero solvente -
     4                 Estrusori
     5                 Estrusori
     FM                 Trasporto pneumatico
     TR1 ÷ TR50             Trattamento corona
     G1                 Caldaia AU1- 1999 kW & 2139 kW – due caldaie che lavorano in alternativa
     G2                 Trigeneratore AU6 472 kW (recupero raffreddamento motore) + 221 kW (recupero
                       olio motore + intercooler)
     M                 Miscelazione inchiostri
     L                 Lavatrici solventi

     Recupero solventi da emissioni convogliate
     Il sistema di recupero solventi dalle emissioni convogliate consta di 3 filtri a carbone attivo
     (ognuno provvisto di camino), di un sistema di deadsorbimento del solvente adsorbito e di un
     sistema di distillazione dei solventi recuperati. In ciascuna macchina da stampa (sia in linea
     che fuori linea) presente nello stabilimento, le emissioni di solvente vengono aspirate tramite
     uno o due ventilatori posizionati sopra alla macchina stessa e mandate in un collettore unico
     che corre lungo tutto il tetto dello stabilimento. Il collettore è a sua volta mantenuto sotto
     vuoto da due grossi ventilatori in parallelo posti a valle del collettore stesso ed a monte degli
     adsorbitori. Essi permettono di mantenere un grado di vuoto di 25 mmH2O a monte dei
     ventilatori, valore di set-point ottimale per mantenere tutto il collettore in leggera depressione
     e consentire di aspirare con continuità i flussi di aria carica di solvente provenienti dalle
     macchine e mandarli agli adsorbitori.L’aria carica di solvente proveniente dai reparti viene
     mantenuta a circa 25°C da due persi scambiatori (a monte dei grossi ventilatori), uno ad
     acqua di torre funzionante d’estate e uno ad olio diatermico per l’inverno. Questa temperatura
     è ottimale per la successiva fase di adsorbimento. A valle dei ventilatori l’aria con solvente
     può essere mandata su 3 adsorbitori uguali che sono costituiti da tre serbatoi cilindrici
     orizzontali aventi al loro interno, nella parte bassa, una rete metallica orizzontale al di sopra
     della quale è stato posizionato un letto di carboni attivi. Il carbone attivo è costituito da
     piccoli cilindri di carbone di circa 2-3 mm che assorbono selettivamente il solvente presente
     nell’aria. L’ingresso dell’aria avviene dal basso del serbatoio mentre l’uscita dalla parte alta
     dove è posizionato un camino. L’aria risalendo il serbatoio passa obbligatoriamente attraverso

     Autorizzazione Integrata Ambientale- Crocco SpA- Allegato 1                           5




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     il letto di carbone per poi fuoriuscire dal camino. Il flusso d’aria viene mandato in 2
     adsorbitori mentre il terzo è pronto per intervenire quando uno dei due in funzionamento si
     satura e non è quindi in grado di adsorbire efficacemente il solvente andando ad emettere oltre
     il limite stabilito. I due adsorbitori lavorano in parallelo. Il sistema è provvisto di un sensore
     per il COT su ogni camino, per cui quando la concentrazione media in uscita supera un valore
     prefissato, il sistema esclude automaticamente l’adsorbitore che è stato in adsorbimento più a
     lungo (dato che è quello avrà una concentrazione in uscita più alta) e lo sostituisce con
     l’adsorbitore in attesa. L’adsorbitore scollegato è saturo di solvente e viene quindi sottoposto
     a rigenerazione. Essa avviene in circa 3 ore e consente il deadsorbimento e recupero del
     solvente. Tutta la rigenerazione è eseguita mediante corrente di azoto, opportunamente
     preriscaldato, per mantenere tutto il sistema in condizioni di sicurezza e limitare al minimo il
     rischio di incendi e/o esplosioni . L’adsorbitore in rigenerazione, attraverso l’apertura di due
     valvole, viene messo in comunicazione con un circuito chiuso dove è presente un ventilatore
     (per far girare l’azoto), uno scambiatore di calore (per riscaldare l’azoto) ed un condensatore.
     L’azoto caldo permette il de-adsorbimento del solvente che si stacca dai carboni attivi e va in
     fase gassosa assieme all’azoto. L’azoto viene fatto passare in continuazione attraverso il letto
     di carboni e man mano che questo accade il letto stesso rilascia il solvente fino a scaricarsi. Il
     solvente che passa in fase gassosa assieme all’azoto viene poi condensato dal condensatore a
     glicole che lavora a -20°C. A questa temperatura l’azoto non condensa e ritorna quindi
     all’adsorbitore per estrarre altro solvente. L’azoto puro viene quindi riutilizzato a ricircolo
     fino alla fine del processo di deadsorbimento. A questo punto l’adsorbitore scaricato dal
     solvente viene raffreddato e lasciato in pausa, pronto per essere riutilizzato. Il processo di
     rigenerazione ha un solo input (azoto gassoso) ed un solo output (solvente liquido). L’azoto
     presente nell’adsorbitore rigenerato verrà emesso nell’ambiente quando questo entrerà in
     funzione. Il solvente condensato, stoccato in un apposito serbatoio chiuso, è costituito da una
     miscela di solventi: acetato di etile, alcol etilico, isopropanolo, metossipropanolo ed
     etossipropanolo. Esso viene inviato ad una unità di distillazione per la separazione di due
     frazioni:-Miscela distillata: acetato di etile, alcol etilico, isopropanolo-Miscela prodotti alto-
     bollenti: alcol etilico, metossipropanolo ed etossipropanolo. Il processo di distillazione è
     completamente chiuso e non dà alcuna emissione. I persi tagli realizzati vengono stoccati
     all’interno di serbatoi dedicati.
     Recupero solventi da rifiuti- Impianto Formeco
     Durante la pulizia delle macchine di stampa e dei vari materiali per stampa si ottiene del sol-
     vente sporco di inchiostro. Tale liquido viene mandato in un serbatoio di accumulo di solvente
     sporco e poi recuperato in un distillatore in fase liquida (marca Formeco). Il Formeco è un
     classico sistema di distillazione discontinuo leggermente in depressione. Il distillatore non
     opera distillazione frazionata, per cui separa la miscela di solventi (distillato) dal residuo alto-
     bollente, che viene accumulato sul fondo e smaltito come rifiuto. Il distillato viene recuperato
     ed utilizzato come solvente.




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         d) i risultati del primo controllo analitico dovranno essere trasmessi a questa Amministrazione
         e ad Arpav nel termine di 45 giorni dal prelievo. I referti dovranno essere accompagnati da
         apposita relazione che inpidui le portate di ogni fase che in assenza di perse
         determinazioni andranno a costituire le portate di riferimento autorizzativo di cui alla tabella
         sotto riportata;
         e) per il primo controllo della fase di estrusione oltre al COT dovranno essere verificate le
         polveri. Sulla base dei risultati verrà valutata la necessità di porre in monitoraggio anche tale
         inquinante per il quale varrà un limite di 15 mg/Nmc.
       2. Per le emissioni di cui al punto FM la ditta dovrà procedere alla compartimentazione e alla
         predisposizione di apposito camino da attrezzare con punti di prelievo a norma nel termine del
         2020 in modo da poter effettuare nel corso dello stesso anno la prima analisi. Con la
         trasmissione dei referti del primo controllo analitico la ditta dovrà comunicare le modalità
         con cui è intervenuta e la portata di riferimento.
       3.  Gli inquinanti da controllare e relativi limiti sono come da tabella sotto riportata.
       4.   I controlli periodici delle emissioni in atmosfera sono richiesti con la frequenza indicata
         nel piano di monitoraggio; tali controlli dovranno essere effettuati, nelle condizioni di
         esercizio più gravose degli impianti produttivi. Nell’ambito del controllo della fase di
         stampa, la ditta dovrà assicurare che almeno uno dei due controlli annuali venga
         effettuato in condizione di massimo carico, al fine di verificare il rispetto del limite in
         concentrazione. L’altro controllo dovrà rappresentare la situazione “di carico normale”
         finalizzato ad una corretta rappresentazione della gestione solventi nella relativa
         documentazione. Come da proposta riportata in allegato A la ditta dovrà procedere
         riferendosi al rappresentato “camino virtuale” .
       5. La ditta dovrà effettuare i controlli di cui al precedente punto dando comunicazione ad
         ARPAV con almeno 15 giorni d'anticipo della data in cui intende effettuare i prelievi.
       6. I dati relativi agli autocontrolli effettuati dovranno essere riportati su apposito registro a cui si
         allegheranno i certificati analitici ed essere tenuti a disposizione dell’autorità competente al
         controllo. Uno schema esemplificativo di tale registro è riportato in appendice 1 allegato VI
         parte V del D.Lgs. 152/06. Per i certificati analitici si dovrà far riferimento allo schema
         riportato in calce.
       7. Le metodologie di campionamento e analisi dovranno essere quelle utilizzate dal Servizio
         Laboratori di ARPAV, riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-
         ambientali/ippc/servizi-alle-aziende/metodiche-analitiche. Le metodiche utilizzate dal
         Servizio Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso fede in fase di contraddittorio. L’azienda
         può cambiare le metodiche analitiche, previa comunicazione ad ARPAV, la quale può
         esprimersi in merito.
       8. Ogni interruzione del normale funzionamento degli impianti di abbattimento, compresa la
         manutenzione ordinaria e straordinaria, deve essere annotata su un apposito registro da tenersi
         a disposizione dell’autorità competente al controllo. Uno schema esemplificativo di tale
         registro è riportato in appendice 2 allegato VI parte V del D.Lgs. n. 152/2006.
       9. La ditta dovrà sempre provvedere ad una corretta gestione e manutenzione dei propri sistemi
         di abbattimento, secondo quanto previsto nel piano di monitoraggio e controllo. In caso di
         anomalie o guasti agli impianti il gestore deve darne comunicazione alla Provincia, al


    Autorizzazione Integrata Ambientale – ditta Crocco SpA -  Allegato 2                 2 di 15

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         dipartimento provinciale dell’ARPAV e al Comune entro le otto ore successive. Qualora le
         anomalie di funzionamento siano tali da non garantire il rispetto dei limiti di emissione fissati,
         si dovrà procedere alla sospensione delle relative lavorazioni per il tempo necessario alla
         rimessa in efficienza; le difformità accertate nei controlli analitici effettuate dal gestore
         devono essere comunicate entro 24 ore dall'accertamento.
       10. In materia di gestione solventi la ditta dovrà rispettare le seguenti condizioni a partire
         dall’anno 2022 da rendicontare nel 2023:
         a) consumo solvente 500 tonnellate/anno ;
         b) valore limite emissione diffusa (% dell’Input totale come I1+I2): 20%
         c) valore limite emissione convogliata 100 mgC/Nmc
         c) emissione convogliata = 20,5 COV ton/anno.
         d) emissioni totale: 232.5 COV ton/anno
         -con l’impegno nel frattempo a procedere con gli interventi previsti per il rientro nel limite
         delle emissioni diffuse. La ditta deve in ogni caso rispettare il limite di consumo (500
         tonnellate/anno) e il limite in emissione convogliata (100 mgC/Nmc).
         -Gli esiti delle verifica tenuta nelle condotte di aspirazione dovranno essere comunicati
         nel termine del 15 aprile 2020 , con eventuali interventi nel frattempo messi in atto e in
         programma.
         Nel termine del 15 maggio 2020 dovrà essere dato conto dell'intervento relativo alla
         "Linea intercettazione emissioni da bianchi e solventi "
         Per la nuova stampatrice dovrà essere comunicato l’avvio con un anticipo di almeno 15
         giorni. Nel termine del 31/01/2021 in assenza di interventi alternativi finalizzati al
         contenimento delle emissioni diffuse da comunicare nel termine del 30/10/2020 e sui
         quali questa Amministrazione si riserva una valutazione dovrà essere dismessa la
         macchina di stampa prevista in sostituzione e della circostanza dovrà essere dato
         riscontro
         La ditta dovrà garantire a partire da gennaio 2020 un sistema verificabile per
         contabilizzare la quantità di solvente recuperato. Delle modalità di contabilizzazione
         dovrà essere data specifica comunicazione     con eventuali caratteristiche della
         strumentazione.
         Si rileva che per la previsione di convogliamento emissione della lavatrice (emissione L)
         e dell’operazione di miscelazione inchiostri (emissione M) al sistema di recupero solventi
         DEC entro il 2019 non è richiesto il controllo analitico per le stesse nell’attuale
         configurazione


                        Scarichi idrici/gestione acque meteoriche


       11. La ditta è autorizzata allo scarico delle acque produttive, come inpiduate in allegato 1 con
         recapito in fognatura.
       12. La ditta è altresì autorizzata allo scarico in fognatura delle acque meteoriche di prima pioggia



    Autorizzazione Integrata Ambientale – ditta Crocco SpA -  Allegato 2                3 di 15

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         dei piazzali previo trattamento, allo scarico in torrente Agno delle acque di seconda pioggia
         dei medesimi piazzali e delle acque dilavanti la porzione di tetto su cui insiste l’impianto di
         abbattimento/recupero solventi “DEC”,
       13. Nelle more dell’operatività dell’autorizzazione di cui sopra, condizionata al completamento
         degli interventi di allacciamento alla fognatura stessa e alla regolarizzazione contrattuale di
         tale scarico con il gestore, l’autorizzazione allo scarico delle acque produttive e delle acque
         meteoriche senza distinzione di prima e seconda pioggia e senza trattamento è con recapito in
         Torrente Agno.
       14. L’autorizzazione allo scarico in fognatura è subordinata, per quanto di competenza, alla
         presentazione del certificato di regolare esecuzione dell’opera, per le nuove strutture di
         convogliamento, trattamento e scarico, rilasciato dal direttore dei lavori, così come previsto
         all'art. 50 della L.R. 33/85 e smi. Contestualmente a tale certificato la ditta dovrà presentare
         un elaborato grafico aggiornato con eventuali modifiche concordate con il gestore della
         fognatura con inpiduazione tra l’altro di punti di prelievo per il monitoraggio. La
         documentazione va trasmessa anche al gestore della fognatura.
       15. Alla conclusione degli interventi in questione e nel termine dei successivi 30 giorni la
         ditta deve procedere ad un controllo analitico per la verifica del rispetto dei limiti,
         differenziati a seconda del recapito. Qualora la configurazione di progetto non fosse
         attiva nel termine del 31 marzo 2020, la ditta dovrà entro tale data ugualmente procedere
         ad un controllo nella situazione transitoria.
       16. Per   l’inserimento di una stazione di lavaggio dei pezzi manutentati nell’ambito
         dell’officina meccanica dedicata proprio alla manutenzione dei propri impianti la ditta ha
         richiesto uno scarico in fognatura, previo trattamento di disoleazione/sedimentazione. La
         ditta è autorizzata anche per tale scarico. Tale scarico non potrà comunque essere attivato
         con recapito perso dalla fognatura. L’attivazione dovrà essere oggetto di preventiva
         comunicazione a questa Amministrazione e al gestore della fognatura con certificazione
         di fine lavori dell’intervento, fatta salva la periodicità che sarà in essere per il
         monitoraggio.
       17. Per lo scarico della zona DEC -SF6- la ditta è impegnata a valutare la possibilità di
         predisporre un sistema automatico di isolamento del bacino di contenimento in ipotesi di
         sversamento per rottura delle strutture presenti nel bacino stesso. La valutazione dovrà
         essere presentata nel termine di 90 giorni dalla data del presente provvedimento.
         All’eventuale sistema automatico dovrà comunque essere comunque affiancato un
         controllo visivo quotidiano. Il sistema proposto , in assenza di perse determinazioni,
         dovrà essere reso nei successivi 60 giorni.
       18. Ogni campionamento dovrà essere effettuato nelle condizioni operative, meteorologiche
         ed impiantistiche ritenute dal tecnico responsabile più gravose per la qualità delle acque
         scaricate e le stesse dovranno essere specificatamente indicate nel verbale di
         campionamento da allegare al rapporto di prova.
       19. La ditta deve effettuare i controlli analitici comunicando al Dipartimento provinciale
         dell' ARPAV, con almeno 15 giorni di anticipo, la data in cui intende effettuare i prelievi.
         Per i controlli di scarichi di acque meteoriche il preavviso il Dipartimento Provinciale
         dell’ARPAV deve essere effettuato nei medesimi termini in cui viene contattato il
         laboratorio incaricato.

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       20. I pozzetti fiscali devono essere del tipo UNICHIM o analogo, in modo da permettere il
         prelievo manuale o con l’attrezzatura automatica (autocampionatore), devono essere sempre
         accessibili da parte delle Autorità competenti al controllo, idonei per i prelievi e le misure di
         portata dei reflui oggetto del presente provvedimento e indipendenti da altri eventuali apporti
         di acque reflue.
       21. Le analisi e il prelievo dei campioni, realizzati al fine di monitorare nel tempo il rispetto dei
         limiti, dovranno essere effettuati da personale qualificato, che redigerà anche un apposito
         verbale di prelievo. Quest’ultimo dovrà essere allegato al rapporto di prova che dovrà
         indicare, oltre agli esiti delle analisi condotte sui campioni prelevati anche il metodo di
         campionamento e le metodiche analitiche adottate. I rapporti di prova con i relativi verbali di
         prelievo dovranno essere conservati dalla ditta e messi a disposizione delle autorità
         competenti al controllo.
       22. Le metodologie di campionamento e analisi devono essere quelle utilizzate dal Servizio
         Laboratori di ARPAV, riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-
         ambientali/ippc/servizi-alle-aziende/metodi-di-campionamento-e-analisi. L’azienda  può
         cambiare le metodiche analitiche, previa comunicazione ad ARPAV, la quale può esprimersi
         in merito. Le metodiche utilizzate dal Servizio Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso
         fede in fase di contraddittorio
       23. La ditta dovrà registrare, su apposito quaderno (o dedicato supporto informatico) messo a
         disposizione dell’autorità di controllo, le operazioni di manutenzione programmate e
         straordinarie effettuate sul sistema di depurazione.
       24. La ditta dovrà provvedere all’attenta e costante conduzione del sistema di depurazione e
         segnalare tempestivamente alla Provincia, al Dipartimento Provinciale dell’ARPAV e al
         gestore della fognatura eventuali inconvenienti che si dovessero verificare.
       25. I limiti di accettabilità non potranno in alcun caso essere conseguiti mediante diluizione
         con acque prelevate esclusivamente allo scopo.


                                   Emissioni sonore
       26. L’azienda deve verificare, con cadenza triennale e ogni qualvolta vi siano delle modifiche
         che comportano delle variazioni sostanziali del livello di rumore, l’attualità della Valutazione
         di Impatto Acustico, aggiornando lo studio agli atti ed eseguendo i rilievi fonometrici
         necessari, utilizzando le professionalità di un Tecnico Competente in Acustica Ambientale. Le
         misure devono essere eseguite presso la sorgente per la valutazione dell’emissione e presso i
         ricettori più esposti al rumore per l’immissione e il livello differenziale; qualora ciò non fosse
         possibile deve essere inpiduata una posizione di misura (nelle vicinanze del ricettore o in
         prossimità della sorgente) che consenta di stimare il livello presso il ricettore. I parametri da
         misurare sono i livelli acustici per i quali è stata evidenziata la potenziale criticità. Si
         segnalano, per l’elaborazione della documentazione di impatto acustico ai sensi dell’articolo 8
         della Legge n.447 del 1995, le Linee Guida approvate con Deliberazione del Direttore
         Generale ARPAV (DDG n.3 del 29/01/2008) e consultabili nel sito internet dell’Agenzia,
         all’indirizzo        http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/agenti-fisici/fle-e-allegati/
         linee_Guida-DOC-Impatto_Acustico.
       27. In caso di superamento, da comunicarsi tempestivamente a questo Ente, al Comune ed


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         all’ARPAV, dovranno essere realizzate opportune mitigazioni acustiche concordandole con
         Comune ed ARPAV. Tali interventi dovranno essere comunicati a questa Amministrazione per
         gli aspetti di competenza.
       28. Le campagne di misura dovranno essere effettuate durante lo svolgimento delle attività
         rumorose, con comunicazione preventiva di almeno 15 giorni, al Comune ed ad ARPAV, che
         potranno presenziare allo stesso.
       29. Per il parere reso dalla competente sezione di ARPAV la ditta nel termine di giugno 2020
         dovrà procedere ad una nuova valutazione superando i rilevi mossi; i risultati dovranno essere
         trasmessi a questa Amministrazione e ad ARPAV entro luglio 2020.
                                      Gestione rifiuti
       30. Al report sulla produzione dei rifiuti di cui al Piano di Monitoraggio e Controllo che riporta
         un elenco limitato ai rifiuti caratteristici dello specifico comparto produttivo, dovrà essere
         allegata copia del MUD.
       31. I rifiuti prodotti dovranno essere raggruppati in aree dotate di apposita cartellonistica,
         indicante il relativo codice C.E.R. e l’eventuale caratteristica di pericolosità.
       32. La gestione dei rifiuti prodotti dovrà avvenire nel rispetto di quanto previsto dalla parte IV
         Titolo I D.Lgs.n. 152/2006; in particolare la loro gestione dovrà avvenire nella modalità di
         deposito temporaneo così come definito dall’art. 183 c. 1 lettera bb) del D.Lgs. n. 152/2006.
       33. Per i materiali gestiti come sottoprodotti la ditta dovrà dimostrare che sono soddisfatte le
         condizioni di cui all’articolo 184-bis del Dlgs 152/2006. Delle stesse condizioni dovrà essere
         dato conto nella relazione di accompagnamento del Report.
                                        Altro
       34. La ditta dovrà costantemente vigilare sul buono stato di conservazione delle pavimentazioni
         impermeabilizzate ed effettuare, in presenza di eventuali fessurazioni, le relative
         manutenzioni.
       35. Nel termine di 90 giorni dal ricevimento del presente provvedimento la ditta dovrà presentare,
         sottoscritta da un professionista abilitato, una proposta per un piano di monitoraggio delle
         acque sotterranee proprio dello stabilimento con minimo 3 punti di controllo, posti uno a
         monte e due a valle.
       36. Sulla proposta di cui al precedente punto questa Amministrazione si riserva una valutazione
         nel termine di 60 giorni dalla presentazione, trascorsi i quali la proposta si intende accolta; il
         sistema dovrà essere quindi reso operativo nel termine del 31/12/2020.
       37. Nel termine dei successivi 90 giorni la ditta, utilizzando il sistema di cui ai precedenti punti,
         dovrà procedere ad un'analisi a set esteso. I referti analitici dovranno essere trasmessi a questa
         Amministrazione e ad ARPAV nel termine di 30 giorni dal prelievo con una proposta di set
         analitico per i successivi controlli.
       38. Successivamente è richiesta un'analisi con frequenza quinquennale per i parametri oggetto di
         proposta, eventualmente integrati sulla base di determinazioni di questa Amministrazione.
       39. Qualora dal monitoraggio dovessero emergere delle anomalie dovrà esserne data tempestiva
         comunicazione a questa Amministrazione, al Comune ed ARPAV.
       40. Per la situazione delle emissioni non convogliate la ditta dovrà trasmettere, nel termine


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         di 60 giorni dal ricevimento del presente provvedimento, allo SPISAL dell'ULSS 8
         un'apposita relazione, da inviarsi per conoscenza a questo Ente e ad ARPAV, per
         verificare la possibilità di mantenerla in essere. Qualora lo SPISAL disponesse
         persamente la ditta dovrà procedere in merito nei tempi e modi disposti dallo stesso
         Servizio, dandone conto anche a questo Ente che si riserva eventuali provvedimenti di
         competenza.
       41. La ditta, ad esclusione dei periodi di chiusura per ferie, dovrà comunicare eventuali fermi
         prolungati – oltre 15 gg- di attività e qualora tali periodi superino trenta giorni dovrà essere
         contestualmente presentato un piano con le attività di controllo e monitoraggio da condursi
         durante gli stessi e perse rispetto alla normale attività nonché le azioni da mettere in atto
         anche dal punto di vista strutturale per garantire la sicurezza dell’impianto.
       42. Dovrà altresì essere comunicata il fine esercizio dell’attività. Con tale comunicazione dovrà
         essere presentato un Piano di ripristino ambientale che descriva gli interventi che verranno
         attuati al fine della restituzione del sito agli usi originari e i relativi accertamenti analitici per
         verificare l’assenza di eventuale contaminazione del sito.
       43. Le registrazioni dei dati previsti dal Piano monitoraggio e controllo dovranno seguire le
         seguenti indicazioni:
            ◦   tutti i dati ottenuti dall’autocontrollo devono poter essere verificati in sede di
               sopralluogo ispettivo. I dati originali (es. bollette, fatture, documenti di trasporto,
               Rapporti di prova etc.) devono essere conservati almeno per 5 anni in modo da
               garantire la rintracciabilità del dato stesso;
            ◦ eventuali registrazioni e tutti i certificati analitici, compresi quelli effettuate da
             laboratori esterni o direttamente dall’impianto di destino devono essere conservati
             presso lo stabilimento, a disposizione delle Autorità competenti al controllo, almeno
             per 5 anni.


    Si ricorda che ai sensi dell’art. 29-decies, comma 2, del D.Lgs.n. 152/2006, il gestore dovra'
    trasmettere, alla Provincia di Vicenza, all’ ARPAV, al Comune di Cornedo Vicentino entro il 30
    aprile di ogni anno un documento contenente i dati caratteristici dell’attività dell’anno precedente
    costituito da:


         a) un   report  informatico  sul  modello   fornito  dall’Autorità   competente
           (http://ippc.arpa.veneto.it/) dove inserire i dati previsti dalle tabelle del “PIANO DI
           MONITORAGGIO E CONTROLLO” ossia quelli a cui è stato assegnato “SI’” nella
           colonna 'Reporting' dell’Allegato 3; il report dovrà essere trasmesso su supporto
           informatico;
         b) una relazione esplicativa dell’attività aziendale con il commento dei dati dell’anno in
           questione e i risultati nel monitoraggio. La relazione, che può essere corredata da grafici
           esemplificativi, deve contenere la descrizione di eventuali metodi di stima/calcolo dei dati
           comunicati. Il superamento dei Valori Limite di Emissioni è da giustificare, ove possibile,
           specificando la causa dell’incidente (es. manutenzione straordinaria, guasto,
           malfunzionamento, avaria o interruzione degli impianti di abbattimento, condizioni
           meteo-climatiche avverse etc.) e gli interventi risolutivi adottati. Variazioni significative
           tra i persi anni di monitoraggio vanno giustificate. La suddetta relazione dovrà essere
           trasmessa su supporto informatico.




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    Tenendo conto del periodo in cui è rilasciata l’autorizzazione di cui al presente provvedimento la
    ditta dovrà attuare quanto previsto dal PMC a far data dal 1 gennaio 2020 e il primo report e relativa
    relazione dovrà essere presentato entro aprile 2021. Per tale disposizione viene meno l’impegno di
    procedere alla comunicazione di cui all'art. 29 decies. Nel termine di aprile 2020 la ditta dovrà
    trasmettere il piano gestione solventi relativo all’anno 2019. Negli anni successivi il piano gestione
    solventi è parte del Report.




                                Limiti alle emissioni

                                        Aria
    La seguente tabella riporta, in relazione al processo produttivo, i limiti per le emissioni in atmosfera
    ritenute significative.



         Fase        Punto di     Tecnologie di    Quota (m)      Portata              Limiti
                   emissione     contenimento
                                               [Nmc/h](***)
                                                            Inquinanti       Valore
                                                                      concentrazio
                                                                       ne mg/Nmc

     ST stampa                 Adsorbimento su
     AU2 lav vaschette * 1, 2, 3        carboni attivi e            32800         COT              100
     AU4    recupero            recupero solvente
     solvente                  AU4
     Trasporto         FM                           Vedi prescrizione polveri               20
                          Filtro a maniche
     pneumatico

     Estrusione         4        -                    Vedi prescrizione COT                 50


     Estrusione         5        -                    Vedi prescrizione COT                 50


       (***) ammesso con un range di variabilità di ±20%. A fronte di riscontri analitici con portate riscontrate superiori il limite in emissione dovrà
          essere modulato proporzionalmente secondo la formula indicata nell’art.271 comma 13.
          Per le emissioni trattate ai carboni attivi la ditta ha comunicato che il dato di portata indicato rappresenta la portata progettuale a
          supporto della condizione di massimo carico ; le portate nelle condizioni di esercizio “normali” sono 25.000( vedasi descrizione) La ditta
          nel PGS dovrà fornire evidenza dell’ assetto emissivo prevalente/medio durante l’anno.




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                                     Scarichi

                                            Recapito            Limiti
      Punto di
                   fase     Tecnologie di contenimento   (fognatura, corpo
     campionamento                                  idrico)     Parametro      Valore SF


                                                     Regolamento di Fognatura e
                   Spurgo e   Sedimentazione/disoleazione
        SF1       raffreddamento
                                            fognatura    Depurazione della acque reflue
                          (su alcuni scarichi parziali)
                                                      industriali del gestore


                                                     Regolamento di Fognatura e
               Meteoriche prima
        SF2              Sedimentazione/disoleazione       Fognatura     Depurazione della acque reflue
                 pioggia
                                                      industriali del gestore


                                                     Regolamento di Fognatura e
               Meteoriche prima
        SF3              Sedimentazione/disoleazione       Fognatura     Depurazione della acque reflue
                 pioggia
                                                      industriali del gestore


                                                     Regolamento di Fognatura e
               Meteoriche prima
        SF4              Sedimentazione/disoleazione       Fognatura     Depurazione della acque reflue
                 pioggia
                                                      industriali del gestore


                                                     Regolamento di Fognatura e
               Meteoriche prima
        SF5              Sedimentazione/disoleazione       Fognatura     Depurazione della acque reflue
                 pioggia
                                                      industriali del gestore


                                                     (Tab 3 colonna scarico in acque
               Dilavamento tetto                    Corpo idrico
        SF6                                           superficiali all. 5 alla parte II del
                  DEC                        superficiale        D.Lgs 152/06

                                                     (Tab 3 colonna scarico in acque
                                           Corpo idrico
         A      Seconda pioggia            /                  superficiali all. 5 alla parte II del
                                           superficiale        D.Lgs 152/06
                                                     (Tab 3 colonna scarico in acque
                                           Corpo idrico
         B      Seconda pioggia            /                  superficiali all. 5 alla parte II del
                                           superficiale        D.Lgs 152/06
                                                     (Tab 3 colonna scarico in acque
                                           Corpo idrico
         C      Seconda pioggia            /                  superficiali all. 5 alla parte II del
                                           superficiale        D.Lgs 152/06
                                                     (Tab 3 colonna scarico in acque
                                           Corpo idrico
         D      Seconda pioggia            /                  superficiali all. 5 alla parte II del
                                           superficiale        D.Lgs 152/06



    NB I punti di scarico relativi alle meteoriche di prima pioggia con recapito in fognatura potrebbero essere in
    diminuzione sulla base degli esiti della valutazione richiesti dal gestore della fognatura.



                                     Rumore
                      Punto di                        Limiti
           Tipologia
                      emissione          Paramento             Valore
     Emissioni sonore     Punti inpiduati nel     Piano di Zonizzazione Acustica del Comune di Cornedo Vicentino
                    documento di
                  previsione di impatto
                   acustico che sarà




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                                        Limiti
                      Punto di
          Tipologia
                      emissione
                  conpiso da ARPAV




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    SCHEMA TIPO DI CERTIFICATO ANALITICO PER EMISSIONI IN ATMOSFERA
    (*importante considerare indicazioni sotto riportate)

                Ditta:

                Attività produttiva svolta:

                Camino n. Relativo all'impianto di

                Campione 1 prelevato il da _____________________________________________________

                Durata del prelievo dalle ore alle ore

                Campione 2 prelevato il da

                Durata del prelievo dalle ore alle ore

                Campione 3 prelevato il da

                Durata del prelievo dalle ore alle ore

                Tipo e quantità di materie prime utilizzate nell'impianto durate il prelievo e che abbiano influenza sulle emissioni
                Strumentazione usata per il prelievo

                Metodiche utilizzate per il campionamento ____________________________________________________

                Metodiche utilizzate per l’analisi ____________________________________________________


                 Risultati analitici
                Portata delle emissioni __________________       Temperatura fumi

                Tenore di ossigeno* _________________________        Umidià ____________________

           *(da riportare solo per processi di combustione)


            Inquinante 1 Valore di concentrazione medio Flusso di massa Inquinante 2 Valore di
            concentrazione medio Flusso di massa
            Inquinante 3 Valore di concentrazione medio Flusso di massa
           NOTE

    Oltre alla data e alla firma, con timbro di iscrizione all'albo, del tecnico abilitato all'analisi, si dovrà allegare il verbale di campionamento e prelievo
    ed esprimere le seguenti determinazioni:

       1)  che le condizioni di marcia al momento del prelievo risultavano essere al regime massimo possibile od, eventualmente, motivare
          una situazione. difforme;
       2)  la presenza, o meno, ed il funzionamento, o meno, dl eventuali impianti di abbattimento;
       3)  la motivazione sulla scelta degli inquinanti analizzati e giudizio sulla loro rappresentatività rispetto alla globalità dell'emissione ed
           al ciclo produttivo esaminato;
       4)   stima dell' errore standard nell’analisi;
       5) motivazione delle eventuali difformità dei parametri tra quanto richiesto in sede di autorizzazione e quanto determinato al
          momento dell’ analisi.
    (*)Nelle more dei decreti attutivi richiamati al punto 17 dell’ art. 271 del D.lgs 152/2006 per il campionamento manuale delle emissioni
    convogliate, tenuto conto di approfondimenti in merito effettuati con ARPAV si dispone quanto segue:

       a)      il numero di prelievi o campioni da eseguire nel caso di campionamento manuale è di 3 per ciascuna misura. Ai fini del
             calcolo del valore di emissioni si deve considerare la media ottenuta da questi 3 campioni;
       b)     il numero di prelievi o campioni è relativo a ciascun parametro o sostanza che si deve determinare per il confronto con il
             valore limite;
       c)     il tempo di campionamento di norma deve essere di un’ ora, tenuto conto che la concentrazione media è riferita, dal D.lgs
             152/2006, ad un’ ora di funzionamento dell’ impianto nelle condizioni di esercizio più gravose.N.B. tempi di campionamento
             persi devono essere motivati




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     ______________________________________________________________________________
             Interventi di
             manutenzione
            ordinaria sugli
      2.1.2                Vedere tabella      NO (***)
             impianti di
             abbattimento
            degli inquinanti
              Sistemi di
             trattamento
      2.1.3                Vedere tabella      NO (***)
            fumi: controllo
             del processo
              Sistemi di
             depurazione.
      2.1.4                Vedere tabella      NO (***)
             Controllo del
              processo
               Aree di
      2.1.5                Vedere tabella       SI (***)
              stoccaggio
              Emissioni
      2.1.6                 Annuale          NO
               diffuse
       3                            INDICATORI PRESTAZIONE
             Monitoraggio
      3.1     degli indicatori     Annuale          SI
             di performance

     (*) Le modalità di controllo analitico verranno specificate in dettaglio (sulla base di quanto ritenuto rilevante come impatto
     ambientale) nella lettera che verrà trasmessa da ARPAV entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello in cui verrà eseguita
     l’ispezione ambientale integrata o preventivamente alla comunicazione di cui all’art. 29-decies, comma 1 del D.Lgs 152/06 e s.m.i..
     (**) La Relazione dell’attività di monitoraggio è da inviare all’Autorità competente e al Dipartimento Provinciale ARPAV
     competente, una volta conclusa, con la periodicità stabilita, in concomitanza dell’invio del reporting annuale.
     (***) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari . Invece i
     dati con frequenza di autocontrollo continua, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file tipo .xls o
     altro database compatibile, in allegato al report.


     In Ingresso

     COMPONENTI AMBIENTALI
     1.1.  Materie prime e prodotti in ingresso e in uscita
     1.1.1. Materie prime
                 Modalità                                Frequenza
     Denominazione               Fase di utilizzo     UM    Fonte del dato             Reporting(*)
                 stoccaggio                               autocontrollo
                           Estrusione &
      Polietilene      Sacchi                    Kg   Gestionale     Mensile         SI
                           stampaggio
                           Estrusione &
      Polietilene       Silos                    kg   Gestionale     Mensile         SI
                           stampaggio
               Cisterne
      Inchiostri    Serbatoi     Stampaggio      kg          Gestionale     Mensile         SI
               Fustini
     (*) Reporting annuale con ripartizione mensile della quantità




     Autorizzazione Integrata Ambientale – ditta Crocco SpA -  Allegato 3




copia informatica per consultazione
     ______________________________________________________________________________
     1.1.2. Additivi
               Modalità                           Frequenza
     Denominazione          Fase di utilizzo  UM     Fonte del dato             Reporting(*) (**)
              stoccaggio                          autocontrollo
     Additivi / Master   Sacchi    Estrusione    kg     Gestionale     Mensile          SI
                      Preparazione
               Cisterne
       Diluente            inchiostri /   kg     Gestionale     Mensile          SI
               Serbatoi
                      stampaggio
                      Preparazione
               Cisterne
       Ritardante           inchiostri /   kg     Gestionale     Mensile          SI
               Serbatoi
                      stampaggio
                      Preparazione
               Cisterne
     Miscela alcolica          inchiostri /   kg     Gestionale     Mensile          SI
               Serbatoi
                      stampaggio
                      Preparazione
               Cisterne
     Acetato di etile          inchiostri /   kg     Gestionale     Mensile          SI
               Serbatoi
                      stampaggio
       Solventi           Preparazione
      recuperati da   Cisterne    inchiostri /   Kg     Gestionale     Mensile          SI
        DEC             stampaggio
       Solventi           Preparazione
      recuperati da   Cisterne    inchiostri /   kg     Gestionale     Mensile          SI
       Formeco            stampaggio
     (*) Reporting annuale con ripartizione mensile della quantità
     (**) Il report annuale per l’A.I.A. comprenderà il Report del Piano di Gestione dei Solventi

     In Uscita

     1.1.3. Prodotti finiti
      Denominazione      Modalità di       UM       Fonte del dato    Frequenza     Reporting(*)
                  stoccaggio                          autocontrollo
      Prodotto finito
                   Bobine       kg & m2       Gestionale       Mensile        SI
        stampato
     Prodotto finito neutro   Bobine       kg & m2       Gestionale       Mensile        SI
     (*) Reporting annuale con ripartizione mensile della quantità


     1.1.4. Sottoprodotti (secondo art. 184-bis D.Lgs.152/2006 s.m.i.) e Materie Prime secondarie
       Denominazione     Specificare se    Modalità di     UM   Fonte del dato   Frequenza      Reporting
                 sottoprodotto o    stoccaggio                   autocontrollo     (*)
                    MPS
        Polietilene
                 Sottoprodotto   Cassoni Metallo   Kg & m2    Gestionale     Mensile        SI
        stampato
      Polietilene neutro  Sottoprodotto   Cassoni Metallo   Kg & m2    Gestionale     Mensile        SI
     (*) Reporting annuale con ripartizione mensile della quantità

     1.2.  Risorse idriche
     1.2.1. Risorse idriche
      Tipologia di     Punto     Fase di      UM    Fonte del dato    Frequenza       Reporting(*)
    approvvigionamento   misura     utilizzo                    autocontrollo
      Acquedotto     Ingresso    Usi civili    m3     Contatore      Mensile           SI
                acque da
                acquedotto
        Pozzo       Locale    Produzione    m3     Contatore      Mensile           SI
                pompaggio   (raffreddame
                         nto)
     (*) Reporting annuale con ripartizione mensile della quantità




copia informatica per consultazione
     ______________________________________________________________________________


     1.3.  Risorse energetiche
     1.3.1. Energia
                      Fase di    Punto                     Frequenza     Reporting(*
     Descrizione   Tipologia                   UM     Fonte del dato
                      utilizzo   misura                    autocontrollo     )
       Energia            Produzione,
              Energia
     importata da                  Contatore   kWh      Registro      Mensile        SI
              elettrica   uffici, servizi
      rete esterna
              Energia             Tri-
       Tri-
              elettrica    Produzione          kWh      Contatore      Mensile        SI
      generatore                  generatore
              prodotta

       Totale                           TEP                           SI

     (*) Reporting annuale con ripartizione mensile della quantità


     1.4 Consumo combustibili

     1.4.1 Combustibili
                               Metodo      Fonte del   Frequenza
        Tipologia  Fase di utilizzo    UM                              Reporting(*)
                               misura       dato    autocontrollo

               Tri-generatore    Nm3    Contatore     Contatore     Mensile       SI
        Metano
               Riscaldamento
               uffici & locali    Nm3    Contatore     Contatore     Mensile       SI
               produzione
         Totale                           TEP                   SI
        (*) Reporting annuale con ripartizione mensile della quantità

     1.5 Emissioni in aria
     1.5.1 Punti di emissione (emissioni convogliate)- * l’azienda specificherà a titolo informativo eventuali
     differenze rispetto a quanto riportato in tabella.
                                 Impianto di
                                abbattimento     Durata      Durata
                    Provenienza/fase di                               Reporting
      Punto di emissione                  (specificare    emissione     emissione
                     produzione                                   (*)
                                tipologia)     giorni/anno    ore/giorno
                                Carboni attivi
        1, 2, 3
                                con impianto
      Camino “virtuale”        Stampaggio                 260         24        SI
                                 recupero
        unico
                                 solvente
           4          Estrusione        /         260         24        SI
           5          Estrusione         /        260         24        SI
                                  Filtro a
          FM       Trasporto pneumatico                260         24        SI
                                  maniche




copia informatica per consultazione
     ______________________________________________________________________________
     1.5.2 Inquinanti monitorati
          Provenienz
            a/      Punti di                  Frequenza
                  emissione
                        Parametro    UM
                                       autocontrollo   Fonte del dato    Reporting
           fase di
          produzione
                   1, 2, 3   COT     mg/Nm3
                  Camino
          Stampaggio                         Semestrale      Analisi       SI
                  “virtuale”            3
                  unico(**)  Portata(*)   Nm /h

                         COT     mg/Nm3
          Estrusione     4                    Annuale       Analisi       SI
                         Portata    Nm3/h

                         COT     mg/Nm3
          Estrusione     5                    Annuale       Analisi       SI
                         Portata    Nm3/h

                         Polveri    mg/Nm3
          Trasporto
                   FM                    Triennale      Analisi       SI
          pneumatico
                         Portata    Nm3/h

     (*) In marcia normale gli impianti (sia stampa che estrusione) hanno una portata pari al 75% della massima. Gli
     impianti funzionano alla massima potenzialità solo per un periodo limitato di tempo, stimato in 2 mesi l’anno (giugno e
     luglio) (**) I camini 1, 2 e 3 sono relativi all’impianto di recupero solventi DEC; i controlli sono da riferire ad un
     camino “virtuale” unico, secondo la metodologia di cui alla documentazione AIA


     1.6 Emissioni in acqua
     1.6.1 Punti di emissione
                                                 Durata   Durata
      Punto di                   Recapito        Impianto di                    Reporting
     emissione(*)
                Provenienza
                        (fognatura, corpo idrico)   Trattamento    emissione emissione        (*)
                                                giorni/anno ore/giorno
               Industriale
                                      Sedimentazione/di
              (raffreddamento,
                                       soleazione (su
       SF1        condense        Fognatura                  260      24         SI
                                       alcuni scarichi
               compressori,
                                         parziali)
                lavaggio)
             Meteoriche prima                 Sedimentazione/di
       SF2                   Fognatura                   /      /         SI
               pioggia                     soleazione
             Meteoriche prima                 Sedimentazione/di
       SF3                   Fognatura                   /      /         SI
                pioggia                     soleazione
             Meteoriche prima                 Sedimentazione/di
       SF4                   Fognatura                   /      /         SI
                pioggia                     soleazione
             Meteoriche prima                 Sedimentazione/di
       SF5                   Fognatura                   /      /         SI
                pioggia                     soleazione
             Dilavamento tetto     Corpo idrico
       SF6                                   /        /      /         SI
                DEC         superficiale
                          Corpo idrico
       A      Seconda pioggia                      /        /      /         SI
                          superficiale
                          Corpo idrico
        B      Seconda pioggia                      /        /      /         SI
                          superficiale
                          Corpo idrico
        C      Seconda pioggia                      /        /      /         SI
                          superficiale
                          Corpo idrico
       D      Seconda pioggia                      /        /      /
                          superficiale




copia informatica per consultazione
     ______________________________________________________________________________
     (*) L’Azienda specificherà a titolo puramente indicativo una stima delle eventuali variazioni significative rispetto ai dati forniti in
     tabella. (**) Fino al ricevimento dell’autorizzazione allo scarico in fognatura da parte del gestore, saranno validi solamente i
     pozzetti A, B, C, D (acque di dilavamento piazzali), SF1 e SF6, tutti recapitanti in corpo idrico superficiale-vedi prescrizione
     allegato 2


     1.6.2 Inquinanti monitorati
                    Punto
          Provenienza/     di                       Frequenza      Fonte del
                          Parametro      UM                          Reporting
         fase di produzione  emissio                     autocontrollo     dato
                     ne
                                                                 SI
                         Idrocarburi     mg/l                 Referto
                                                       analitico      SI
                           SST       mg/l

        Raffreddamento,           COD        mg/l
          condense
                    SF1                       Annuale
         compressori,            Fosforo
                                    mg/l
          lavaggio             totale
                          Cloruri      mg/l
                           Fenoli      mg/l
                         Tensioattivi     mg/l
                            pH        -
                         Idrocarburi     mg/l
                           SST       mg/l
        Meteoriche prima           COD       mg/l
                    SF2                       Annuale
          pioggia             Solventi
                                    mg/l
                          aromatici
                            pH        -
                         Idrocarburi     mg/l
                           SST       mg/l
                           COD       mg/l
                          Solventi
                          organici      mg/l
        Meteoriche prima          aromatici
                    SF3                       Annuale
          pioggia             Solventi
                          organici      mg/l
                           azotati
                          Solventi
                                    mg/l
                          clorurati
                            pH        -
                         Idrocarburi     mg/l
                           SST       mg/l
        Meteoriche prima           COD       mg/l
                    SF4
          pioggia             Solventi
                          organici      mg/l
                          aromatici
                                            Annuale
                          Solventi
                          organici      mg/l
                           azotati
                          Solventi
                                    mg/l
                          clorurati
                            pH        -
        Meteoriche prima    SF5    Idrocarburi     mg/l       Annuale
          pioggia              SST       mg/l
                           COD       mg/l
                          Solventi      mg/l
                          organici
                          aromatici




copia informatica per consultazione
     ______________________________________________________________________________
                   Punto
         Provenienza/    di              Frequenza   Fonte del
                       Parametro   UM                 Reporting
        fase di produzione  emissio            autocontrollo   dato
                   ne
                        Solventi
                        organici
                         azotati
                        Solventi
                        clorurati
                          pH    -
                       Idrocarburi  mg/l          Referto
                         SST    mg/l          analitico
                         COD    mg/l
                        Solventi
                        organici  mg/l
       Dilavamento tetto        aromatici
                   SF6              Annuale
          DEC             Solventi
                        organici
                         azotati
                        Solventi
                        clorurati
                          pH    -
                       Idrocarburi  mg/l
                         SST    mg/l
                         COD    mg/l
                        Solventi
                        organici  mg/l
                        aromatici
       Seconda pioggia     A               Annuale
                        Solventi
                        organici  mg/l
                         azotati
                        Solventi
                              mg/l
                        clorurati
                          pH    -
                       Idrocarburi  mg/l
                         SST    mg/l
                         COD    mg/l
                        Solventi
                        organici  mg/l
                        aromatici
       Seconda pioggia     B               Annuale
                        Solventi
                        organici  mg/l
                         azotati
                        Solventi
                              mg/l
                        clorurati
                          pH    -
                       Idrocarburi  mg/l
                         SST    mg/l
                         COD    mg/l
                        Solventi
                        organici  mg/l
                        aromatici
       Seconda pioggia     C               Annuale
                        Solventi
                        organici  mg/l
                         azotati
                        Solventi
                              mg/l
                        clorurati
                          pH    -
       Seconda pioggia     D    Idrocarburi  mg/l  Annuale
                         SST    mg/l
                         COD    mg/l




copia informatica per consultazione
     ______________________________________________________________________________
                      Punto
           Provenienza/     di                          Frequenza       Fonte del
                             Parametro       UM                           Reporting
          fase di produzione   emissio                        autocontrollo      dato
                      ne
                             Solventi
                             organici      mg/l
                             aromatici
                             Solventi
                             organici      mg/l
                              azotati
                             Solventi
                                       mg/l
                             clorurati
                               pH         -


     A-B-C-D – controllo prima della confluenza tetti

     1.7 Rumore

     1.7.1 Rumore*
     Valuta    Posizione    Altezza del    Ricettore    Condizioni di
                                                Parametro     Frequenza
     zione    punto di     punto di    cui è riferita  funzionamento                      Reporting   Note (*)
                                                 valutato     monitoraggio
      n.     misura      misura     la misura    degli impianti
        Secondo quanto indicato dalla valutazione di impatto acustico allegata
                                               Triennale     SI
                       all’istanza AIA
     (*) nel caso in cui le misure non siano presso il ricettore indicare l’algoritmo utilizzato per risalire dalla misura al
     livello sonoro presso il ricettore.




     1.8 Rifiuti

     1.8.1 Rifiuti prodotti
                                     Recupe
                       Modalità                 Modalità di                   Frequenza
      Descrizione                   Smaltiment    ro                                    Reporting
       Rifiuti
              Codice CER    stoccaggi
                              o (codice)  (codice
                                           controllo e di      Fonte del dato     autocontrol
                                                                            (*)
                         o                    analisi                     lo (**)
                                       )

                                           Peso (t/anno)   Registro carico e scarico    Mensile
      Rifiuti              Casson
               07 02 13             D..    R13               Rapporto di prova                SI
      plastici              e                  Caratterizzazi
                                                     laboratorio esterno /     (***)
                                             one
                                                      caratterizzazione

      Scarti di                                Peso (t/anno)   Registro carico e scarico    Mensile
      inchiostro,
      contenenti    08 03 12*    Fustini      D..    R13               Rapporto di prova                SI
                                           Caratterizzazi
      sostanze                                           laboratorio esterno /     (***)
                                             one
      pericolose                                            caratterizzazione

      Fanghi di                                Peso (t/anno)   Registro carico e scarico    Mensile       SI
      inchiostro,
               08 03 14*
      contenenti             Fustini      D..    R13               Rapporto di prova
      sostanze                                 Caratterizzazi
                                                     laboratorio esterno /     (***)
      pericolose                                   one
                                                      caratterizzazione

               08 03 18    Casse       D..    R13    Peso (t/anno)   Registro carico e scarico    Mensile       SI




copia informatica per consultazione
     ______________________________________________________________________________
      Toner per
       stampa
      esauriti,                               Rapporto di prova
                               Caratterizzazi
      persi da                              laboratorio esterno /   (***)
                                  one
     quelli di cui                              caratterizzazione
     alla voce 08
       03 17

                               Peso (t/anno)  Registro carico e scarico  Mensile  SI
     Oli minerali
      per motori,
     ingranaggi e
              13 02 05*  Fustini  D..  R13            Rapporto di prova
     lubrificazion                    Caratterizzazi
       e, non                               laboratorio esterno /   (***)
                                  one
      clorurati                               caratterizzazione



       Altri                      Peso (t/anno)  Registro carico e scarico  Mensile  SI
      solventi e
              14 06 03*  Fustini  D..  R13            Rapporto di prova
      miscele di                     Caratterizzazi
      solventi                               laboratorio esterno /   (***)
                                  one
                                          caratterizzazione

                               Peso (t/anno)  Registro carico e scarico  Mensile  SI
      Fanghi o
     rifiuti solidi,
              14 06 05*  Fustini  D..  R13            Rapporto di prova
      contenenti                     Caratterizzazi
     altri solventi                             laboratorio esterno /   (***)
                                  one
                                          caratterizzazione

                               Peso (t/anno)  Registro carico e scarico  Mensile  SI
      Imballaggi
                    Casson
      di carta e   15 01 01       D..  R13            Rapporto di prova
                     e          Caratterizzazi
       cartone                               laboratorio esterno /   (***)
                                  one
                                          caratterizzazione
                               Peso (t/anno)  Registro carico e scarico  Mensile  SI
      Imballaggi          Casson                  Rapporto di prova
              15 01 02       D..  R13  Caratterizzazi
      di plastica          e                   laboratorio esterno /   (***)
                                  one
                                          caratterizzazione

                               Peso (t/anno)  Registro carico e scarico  Mensile  SI
      Imballaggi          Casson
              15 01 04       D..  R13            Rapporto di prova
      metallici           e          Caratterizzazi
                                         laboratorio esterno /   (***)
                                  one
                                          caratterizzazione

                               Peso (t/anno)  Registro carico e scarico  Mensile  SI
     Imballaggi
                    Casson
     in materiali   15 01 06       D..  R13            Rapporto di prova
                     e          Caratterizzazi
       misti                                laboratorio esterno /   (***)
                                  one
                                          caratterizzazione
      Imballaggi          Casson
              15 01 07       D..  R13  Peso (t/anno)  Registro carico e scarico  Mensile  SI
      di vetro           e
                                         Rapporto di prova
                               Caratterizzazi
                                         laboratorio esterno /   (***)
                                  one
                                          caratterizzazione
      Imballaggi    15 01 10*  Big   D..  R13  Peso (t/anno)  Registro carico e scarico  Mensile  SI
      contenenti          Bag




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     ______________________________________________________________________________

      residui di
      sostanze
                                              Rapporto di prova
     pericolose o                         Caratterizzazi
                                              laboratorio esterno /    (***)
     contaminati                            one
                                               caratterizzazione
       da tali
      sostanze

                                    Peso (t/anno)  Registro carico e scarico   Mensile     SI
       Filtri
             16 01 07*   Casse    D..    R13             Rapporto di prova
      dell'olio                         Caratterizzazi
                                              laboratorio esterno /    (***)
                                      one
                                               caratterizzazione
                                              Rapporto di prova
                                    Caratterizzazi
                                              laboratorio esterno /    (***)
                                      one
                                               caratterizzazione
     NOTA: L’elenco dettagliato dei rifiuti prodotti e delle relative destinazioni è potenzialmente soggetto a modifiche ma
     viene presentato annualmente per legge dalla ditta attraverso la dichiarazione MUD
     (*) Nel report viene riportato il quantitativo dei rifiuti della tabella con allegato il MUD completo; i certificati analitici
     sono conservati presso l'azienda (vedi specifiche già riportate in autorizzazione) per tutta la durata dell’A.I.A. e messi
     a disposizione dell’Autorità di controllo.
     (**) La frequenza di autocontrollo è dettata dalle modalità di compilazione del registro di carico/scarico dei rifiuti.
     (***) Per caratterizzazione del rifiuto si intende sia l'approfondimento (tramite analisi chimica e/o studio delle schede
     tecniche, di sicurezza e/o del processo produttivo) finalizzato alla classificazione del rifiuto secondo il Regolamento
     1357/2014 e la Decisione 955/2014 (elenco codici CER) sia quello necessario per la verifica di accettabilità presso gli
     impianti di destino. L'approfondimento finalizzato alla classificazione si rende necessario in presenza di rifiuti con voci
     a specchio e per l’attribuzione delle caratteristiche di pericolo dei rifiuti pericolosi assoluti. La frequenza di
     caratterizzazione sarà in generale annuale per i rifiuti avviati a smaltimento e biennale per quelli avviati a recupero,
     salvo perse specifiche degli impianti di destino, e dovrà essere comunque rinnovata in corrispondenza di ogni
     variazione del ciclo produttivo che comporti modifiche al rifiuto prodotto.
     (****) Le indicazioni non vanno considerate vincolanti purché le eventuali perse destinazioni future avvengano nel
     rispetto della normativa ambientale sui rifiuti.
                                                                   10
     1.9 Suolo e sottosuolo
     1.9.1 Acque di falda
       Punto di       Parametro/                              Frequenza
                              UM        Fonte del dato      autocontrollo
                                                             Reporting
     misura/piezometro     inquinante
         (*)          -         -            -         Quinquennale       SI
     (*) Come da prescrizione – vedere Allegato 2




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     ______________________________________________________________________________
     2.    GESTIONE DELL’IMPIANTO

     2.1.   Controllo fasi critiche, manutenzioni, stoccaggi

     2.1.1. Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
                                                      Frequenza   Report
                 Attività controllo  Parametri esercizio   UM     Fonte del dato
     Fase di produzione                                        autocontrollo  ing (*)
                   Verifica
                                             Strumentazion
     Trasporto pneumatico  funzionamento      Pressione linee    Bar             Giornaliera   NO
                                                e
                 compressori
                 Funzionamento
                                              Controllo
     Estrusione in bolla    sistemi di         /        /             Giornaliera   NO
                                               visivo
                  aspirazione

                                               Sistema
                 Concentrazione
                                           3   controllo
                 solvente su     Quantitativo solvente  mg/Nm            In continuo   NO
                                               Limite di
        Stampa       impianti
                                             infiammabilità
                 Funzionamento
                                              Controllo
                  sistemi di         /        /             Giornaliera   NO
                                               visivo
                  aspirazione
                             Concentrazione
                 Concentrazione       solventi            Centrale di
                                       mg/Nm3            Semestrale    NO
                  solvente     Rilevazione fiamma e         rilevazione
       Miscelazione                  calore
                 Funzionamento
                                              Controllo
                  sistemi di         /        /             Giornaliera   NO
                                               visivo
                  aspirazione
                  Funzionamento
                                                 Controllo
     Lavaggio vaschette      sistemi di         /          /          Giornaliera   NO
                                                  visivo
                   aspirazione
                  Funzionamento
                                                 Controllo
     Trattamento a corona     sistemi di         /          /          Giornaliera   NO
                                                  visivo
                   aspirazione
                    Verifica
                                                Misuratore
      Torri evaporative   funzionamento      Acqua utilizzata     m3/h         Giornaliero   NO
                                                 portata
                     pompe
      (*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi
     straordinari. I dati con frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su
     supporto informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al report.
     (**) I controlli giornalieri non sono da registrare a meno di situazioni anomale, mentre i controlli a maggiore
     periodicità (non in continuo) devono essere registrati su supporto cartaceo/informatico




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     ______________________________________________________________________________
     2.1.2. Interventi di manutenzione ordinaria sugli impianti di abbattimento degli inquinanti (ed eventuali
     fasi critiche del processo)

                                              Modalità di      Frequenza
          Macchinario      Tipo di intervento   Fonte del dato                 autocontrollo  Reporting (*)
                                             registrazione
                     Verifica integrità     Controllo       Supporto
       Filtro a maniche                                          Mensile       NO
                       maglie         visivo     cartaceo/informatico
                     Ripristino mezzo
                                   Software
                      adsorbente                   Supporto
      Filtro a carboni attivi                  gestione               Al bisogno(**)       NO
                     (setacciatura e               cartaceo/informatico
                                   impianto
                      reintegro)

     (*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi, che hanno riscontrato criticità ed eventi anche
     straordinari.
     (**) Viene monitorato il parametro [solvente recuperato/rigenerazione], come da tabella seguente; alla massima
     efficienza tale parametro è pari a 380 kg solvente/rigenerazione; quando il parametro scende sotto il 70% di tale
     valore (260 kg solvente/rigenerazione), si provvede al ripristino di tutti i filtri.

     2.1.3. Sistemi di trattamento fumi: controllo del processo

                   Sistema di  Parametri di controllo del                      Frequenza   Repor
      Punto                                      Fonte    Modalità di
              Fase   abbattime  processo di abbattimento    UM                   autocontrol   ting
     emissione                                    del dato  registrazione
                     nto                                        lo      (*)
                                              Sistema    Supporto
                                         mg/
                                VOC              di    cartaceo/infor  In continuo    NO
                                         Nm3
                                             controllo    matico
                                              Ditta    Supporto
                   Carboni
      1,2,3     Stampa             Taratura FID       /    Specializ  cartaceo/infor  Semestrale    NO
                    attivi
                                               zata     matico
                                              Sistema    Supporto
                         Solvente/rigenerazione(**)   kg     di    cartaceo/infor   Annuale     NO
                                             controllo    matico
             Trasport
                                              Sistema
               o    Filtro a                               Solo
      FM                   Delta pressione nel filtro  mbar     di            Giornaliero    NO
             pneumati   maniche                              anomalie
                                              controllo
              co

     (*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi
     straordinari. I dati con frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su
     supporto informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al report.
     (**) Rapporto tra il solvente ottenuto dalle rigenerazioni (annualmente, come da piano di gestione solventi) e il numero
     di rigenerazioni (annuali, dato ottenuto dal sistema di controllo)




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     ______________________________________________________________________________



     2.1.4. Sistemi di depurazione: controllo del processo
                          Parametri di
                          controllo del                            Repor
      Punto     Sistema di trattamento              Fonte del   Modalità di   Frequenza
      emissione   (stadio di trattamento)
                           processo di  UM
                                                     autocontrollo  ting
                          trattamento       dato    registrazione
                                                              (*)
                            (**)
                                              Supporto
                           Controllo
            Sedimentazione/disolea           /    Visivo    cartaceo/info  Semestrale   NO
       SF1                  riempimento
                zione                            rmatico
                            vasche
                             Controllo                Supporto
                            riempimento   /     Visivo    cartaceo/info Semestrale NO
                              vasche                 rmatico
             Sedimentazione/disolea
       SF2                     Verifica
                 zione                              Supporto
                            funzionalità     Prova avvio
                                    /            cartaceo/info Semestrale NO
                              pompa         manuale
                                                  rmatico
                             rilancio
                             Controllo                Supporto
                            riempimento   /     Visivo    cartaceo/info Semestrale NO
                              vasche                 rmatico
             Sedimentazione/disolea
       SF3                     Verifica
                 zione                              Supporto
                            funzionalità     Prova avvio
                                    /            cartaceo/info Semestrale NO
                              pompa         manuale
                                                  rmatico
                             rilancio
                             Controllo                Supporto
                            riempimento   /     Visivo    cartaceo/info Semestrale NO
                              vasche                 rmatico
             Sedimentazione/disolea
       SF4                     Verifica
                 zione                              Supporto
                            funzionalità     Prova avvio
                                    /            cartaceo/info Semestrale NO
                              pompa         manuale
                                                  rmatico
                             rilancio
                             Controllo                Supporto
                            riempimento   /     Visivo    cartaceo/info Semestrale NO
                              vasche                 rmatico
             Sedimentazione/disolea
       SF5                     Verifica
                 zione                              Supporto
                            funzionalità     Prova avvio
                                    /            cartaceo/info Semestrale NO
                              pompa         manuale
                                                  rmatico
                             rilancio
                             Controllo
                            funzionalità               Supporto
                              valvole   /     Visivo    cartaceo/info Semestrale NO
                             bacini di                rmatico
       SF6          /         contenimento
                             Controllo
                            visivo pulizia
                                         Visivo     No (***)  giornaliero
                            e integrità del
                              bacino
                             Taratura
                              sensori                Supporto
                                        Certificato
                             solventi ai  /            cartaceo/info Semestrale NO
                                       ditta esterna
                             bacini di                rmatico
                            contenimento
      (*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi
     straordinari. I dati con frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su
     supporto informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al report.
     (**) In base all’esito dei controlli si provvederà alla manutenzione specifica (pulizia vasche, sostituzione filtri,
     sostituzione pompe, …)
     (***) solo le non conformità




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     ______________________________________________________________________________


     2.1.5. Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
                      Parametri di    Modalità        Fonte del     Frequenza     Reportin
            Descrizione
                      controllo     controllo         dato      autocontrollo    g (*)
                                Visivo
          Stoccaggio sol-    Accertamento
                              (contenitori e
          venti e materie    visivo stato                        Settimanale     NO
                               bacini di
            prime       contenitori
                              contenimento)
                     Accertamento
          Stoccaggio PE     visivo stato     Visiva              Settimanale     NO
                       silos
             Serbatoi     Controllo    Visiva (bacino
                                                 Settimanale     NO
            fuoriterra      tenuta    contenimento)
                      Controllo
          Serbatoi interrati            Visiva(**)               Annuale      NO
                       tenuta
          Circuito acque di   Controllo
                               Visiva(**)               Annuale      NO
           raffreddamento     tenuta
     (*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi
     straordinari.
     (**) La verifica della tenuta dei serbatoi interrati e del circuito acque di raffreddamento è eseguita nel periodo di
     inattività della ditta (chiusura estiva) verificando l’eventuale calo del livello negli accumuli interrati (attraverso misure
     di livello manuali a distanza di almeno una settimana)

     2.1.6. Emissioni diffuse (*)
                                     Modalità     Fonte del    Frequenza
        Attività       Parametro    Prevenzione                               Reporting
                                     controllo     dato     autocontrollo


                                                                 SI

     (*) Viene adottato il piano gestione solventi, secondo le modalità di cui alla documentazione AIA




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     ______________________________________________________________________________
     3.    INDICATORI DI PRESTAZIONE

     3.1.   Monitoraggio degli indicatori di performance
                     Modalità di                 Frequenza di
    Indicatore e sua descrizione
                      calcolo
                                   U.M.(*)
                                            monitoraggio
                                                          Reporting
                                 3
                                m /t prodotto
    Consumo risorse idriche per
                     Dati registrati        &         Annuale            SI
       uso industriale
                                m3/m2 prodotto
                                   TEP/
    Consumo risorse energetiche                kg prodotto
                     Dati registrati                 Annuale            SI
       elettriche                        &
                               TEP/m2 prodotto
                                TEP/t prodotto
     Consumo combustibili      Dati registrati        &         Annuale            SI
                               TEP/m2 prodotto
                                 t/t prodotto
     Consumo materie prime e
                     Dati registrati        &         Annuale            SI
        solventi
                                t/m2 prodotto
    Emissioni totali COV (**)    Dati registrati      Kg/anno        Annuale            SI
                                Kg/t prodotto
    Fattore emissione COV (***)    Dati registrati        &         Annuale            SI
                                kg/m2 prodotto
     Emissioni diffuse % su
                     Dati registrati        %        Annuale            SI
    quantitativo totale solventi
                                 t/t prodotto
     Quantità rifiuti prodotti   Dati registrati        &         Annuale            SI
                                t/m2 prodotto

     (*) Gli indici si intendono riferiti alla somma di prodotti e sottoprodotti, stampati e neutri (come da tabella 1.1.3 e
       1.1.4), eccetto il fattore di emissione COV
     (**) Le emissioni totali di COV sono date dalla somma di emissioni diffuse e convogliate fase di stampa
     (***) Il fattore di emissione COV è riferito alle emissioni totali di COV e ai soli prodotti e sottoprodotti stampati (come
       da tabella 1.1.3 e 1.1.4)




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                         ALLEGATO A
     Il presente allegato, definito come “Allegato A” e costituente parte integrante e sostanziale
     dell’Autorizzazione Integrata Ambientale n 17/2019 rilasciata alla ditta Crocco SpA, per l’instal-
     lazione in Via Monte Ortigara n.37 in Comune di Cornedo Vicentino (VI) riporta i persi mo-
     menti dell’iter istruttoria e quanto emerso in conferenza a supportare le condizioni poste in au-
     torizzazione.

     Premesso che
             la ditta Crocco SpA, è operativa nello stabilimento localizzato in via Monte Orti-
             gara n.37 in Comune di Cornedo Vicentino (VI);
             alla presentazione di richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale è seguito il
             provvedimento provvisorio e ricognitivo -prot. n. 66243 del 30/10/2007; ai sensi
             delle delibere regionali di indirizzo in merito - DGRV n. 668 del 20/03/2007 e
             smi - l’AIA così rilasciata era ed è da intendersi puramente ricognitiva delle
             autorizzazioni ambientali in essere;
             la validità dell'Autorizzazione Integrata Ambientale provvisoria prevista dal
             richiamato provvedimento è stata oggetto di successive proroghe, da ultimo con
             prot. 66115 del 09/10/2018 con proroga fino al 26/10/2019;
             con il provvedimento di proroga sopracitato la ditta era invitata a procedere alla
             presentazione della documentazione necessaria per il procedimento finalizzato al
             rilascio dell’ AIA definitiva; per le proroghe concesse al riguardo il termine per
             la presentazione della documentazione richiesta è stato fissato al 31/03/2019;
             in relazione alle autorizzazioni sostituite dall’ AIA provvisoria e per la
             corrispondenza nel tempo intervenuta si richiama che:
             - con il provvedimento di proroga del 2015 si dava come superata ogni richiesta
             di modifica nel quantitativo di solventi utilizzabile previsto dalle autorizzazioni
             alle emissioni ;
             con il medesimo provvedimento, in riferimento alla matrice acqua, tenuto conto
             che
             -per quanto agli atti non risultava una situazione chiara, sia per gli scarichi
             produttivi che per lo scarico delle acque meteoriche;
             - AVS SpA – allora gestore della fognatura presente nel territorio in cui si
             colloca l'azienda - nell'ambito della proroga 2012 - con nota prot. n. 5769 del
             20/11/2012, aveva comunicato che alla ditta non risultavano autorizzati scarichi
             di acque produttive e/o meteoriche in fognatura; neppure da parte di questa
             Amministrazione risultavano rilasciate autorizzazioni in materia;

        Autorizzazione Integrata Ambientale – Crocco SpA -  Allegato A                Pag. 1 di 16


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             si chiedeva alla ditta di presentare apposita documentazione;
             nel termine inpiduato in merito la ditta non ha fornito alcun riscontro;
             per la gestione delle acque meteoriche nessuna documentazione risulta presentata
             neppure nei termini di cui alla DGRV 1534 del 03/11/2015 (Piano di Tutela delle
             Acque, specifico piano di settore in materia di tutela e gestione delle acque, ai
             sensi dell’art. 121 del D.Lgs. n. 152/2006);
             per i mancati riscontri alle richieste avanzate in merito, con il provvedimento di
             proroga del 2016, si riportava quindi che in materia di scarichi era prefigurata
             una situazione aziendale con assenza degli stessi e per le acque meteoriche una
             condizione sulla base della quale non vi è necessità di autorizzazione;
             con il provvedimento di proroga adottato nel 2018 si ribapa pertanto che
             nessuna autorizzazione allo scarico era riferibile alla ditta.
     Considerato che allo stato attuale, l’AIA costituisce unicamente autorizzazione alle emissioni
           in atmosfera.
     Considerato che con nota del 21/12/2018 - agli atti con prot.n.84674 del 24/12/2018 si è
           attivata a presentare il progetto degli interventi di adeguamento all’art.39 delle
           N.T.A ….;
             questa Amministrazione con nota prot n. 1637 del 10/01/2019 , dando atto che la
             normativa di cui al PTA inpiduava la data del 29/02/2016 per la presentazione
             di un piano di adeguamento e la data del 31/12/2018 quale termine per
             l’esecuzione degli interventi comunicava che, nella situazione rappresentata e in
             presenza di termini di adeguamento scaduti, la ditta, a evitare contestazioni e
             contenziosi, doveva trovarsi in una situazione di utilizzo/gestione dei piazzali da
             non richiedere la necessità di autorizzazione allo scarico. Si comunicava che
             nulla rilevava, neppure come richiesta di proroga, la comunicazione da ultimo
             presentata.
             Per i presupposti, verificati i quali non risulta necessaria l’autorizzazione, si
             richiamava il parere della CTPA - Parere n. 04/0417 disponibile sul sito di questa
             Amministrazione.
     Considerato che, sulla  documentazione presentata dalla ditta e agli atti di questa
           Amministrazione in data 04/04/2019 con prot. nn. 19467, 19468, 19469 e
           19470, con nota del 17/05/2019 prot. n.27454 si è proceduto, ai sensi della L.
           241/90 e ss.mm.ii. e dell'art. 29 - quater del D.Lgs n. 152/2006 e ss.mm.ii a dare
           comunicazione di avvio del relativo procedimento; successivamente, sempre per

        Autorizzazione Integrata Ambientale – Crocco SpA -  Allegato A                Pag. 2 di 16


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             quanto disposto all'art. 29-quater del D.Lgs 152/2006, si è proceduto, a
             pubblicare nell’Albo Pretorio il previsto avviso dal 24/05/2019 al 24/06/2019; a
             seguito dello stesso non risulta essere pervenuta alcuna osservazione sulla
             domanda.
     Gestione solventi
     Considerato che
             nel 2005, con provvedimento n. 187 del 22/07/2005, la ditta era stata autorizzata
             alle emissioni per la prosecuzione e l’ampliamento dell’attività produttiva e con
             riferimento alla stampa flessografica si dava conto per i solventi di una emissione
             totale di 460.000 kg/anno, con riserva comunque di fissare i limiti specifici in
             materia di COV alla realizzazione del progetto di adeguamento di cui al DM
             44/2004 nel termine previsto dalla norma del 2007;
             ad adeguamento attuato è stata rilasciata l’ autorizzazione alle emissioni n. 474
             del 23/10/2007, ricompresa nel richiamato provvedimento ricognitivo ;
             in sede istruttoria di AIA definitiva
             un confronto tra le condizioni poste con la richiamata autorizzazione n. 474 del
             23/10/2007 per la attività di stampa con riferimento ai solventi che si
             richiamano :
             “Consumo di solvente annuo : 215.000 kg/anno
             Emissione totale annua: 190.000 kg/anno di solvente
             Emissioni diffuse: 20% input;
             Emissione convogliata: 100 mgC/Nmc;”
             e i dati riportati nella documentazione da ultimo presentata, anche in termini di
             resoconti di solventi e/o richieste di aumento al riguardo, con l’evidenza di una
             non coerenza, hanno reso necessario un approfondimento della “gestione
             solventi” a partire dall’anno di adeguamento- 2007-.
             Dal richiamato approfondimento, viste le pertinenti definizioni normative, è
             emerso quanto segue:
             l’attività di stampa flessografica rientrava nella normativa di cui al richiamato
             DM44 in quanto attività con soglia di consumo > 25 t/anno. Al fine di rientrare
             nei limiti della stessa norma la ditta ha implementato un progetto che prevedeva
             l’adsorbimento del flusso gassoso contenenti i COV su carboni attivi e
             successiva rigenerazione in corrente di gas inerte. La ditta operava anche un
             recupero di solventi da residui liquidi/solidi con una fase di distillazione e i cui
             solventi recuperati sono utilizzati nei lavaggi.
        Autorizzazione Integrata Ambientale – Crocco SpA -  Allegato A                Pag. 3 di 16


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             Dai dati agli atti, il “consumo”, dichiarato nel rispetto della quantità posta in
             autorizzazione, difetta della componente “rifiuto recuperato” nella fase di
             lavaggio e inpiduato come O8.
             Il consumo dichiarato risulta calcolato come C= I1 – O8
             dove
             I1 La quantità di solventi organici o la loro quantità nelle miscele acquistati che
             sono immessi nel processo nell'arco di tempo in cui viene calcolato il bilancio di
             massa ...di fatto il solvente acquistato...
             O8 la quantità di solventi organici contenuti nei preparati recuperati per riuso,
             ma non per riutilizzo nel processo (O8) se non....
             La formula del consumo risulta corretta considerando l’attività di lavaggio
             attrezzature non parte integrante della stampa.
             Al riguardo si richiama l’art.275 del D.lgs 152/06 per confermare che la quota di
             solvente recuperato nei lavaggi non può essere sottratta a “I1” e nel contempo
             che al pari del solvente recuperato nella stampa va a integrare il valore di
             I2...quantità di solventi organici o la loro quantità nei preparati recuperati e
             reimmessi come solvente nel processo….
             Nella verifica del piano gestione solventi è da verificare l’emissione diffusa.
             Calcolata per differenza tra input e output va poi messa messa a confronto con il
             limite che nel caso specifico corrisponde al 20% dell’input inteso come I=I1+I2
             Nelle assunzioni fatte dalla ditta la predetta emissione diffusa risulta verificata.
             In un corretto utilizzo dei dati previsti dalla norma, la ditta, per quanto agli atti,
             non risulterebbe tuttavia rispettare il limite.
             Con riferimento agli ultimi tre anni si rileva come il consumo dichiarato di
             solvente ( solvente acquistato..) risulti:
             anno 2016: 363.080 kg/anno
             anno 2017: 327.430 kg/anno
             anno 2018: 429.254 kg/anno
             Per quanto sopra, rilevando che nella situazione aziendale sopra rappresentata
             emergeva per questa Amministrazione la necessita di ridefinire in autorizzazione,
             come previsto dalla norma e nella corretta accezione, il consumo di solvente con
             nota prot n. 54125 del 15/10/2019 sono state richieste integrazioni
             “Alla ditta…... è richiesto di inpiduare il “consumo di solvente” che
             ragionevolmente va a qualificare l’attività e di conseguenza l’autorizzazione.
        Autorizzazione Integrata Ambientale – Crocco SpA -  Allegato A                Pag. 4 di 16


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             Con l’utilizzo delle formule corrette la ditta deve riverificare i limiti delle
             emissioni diffuse e, nell’ipotesi verosimile sia confermato il mancato rispetto dei
             limiti, dar conto di un programma per il rientro degli stessi…..”
             la ditta ha riscontrato la richiesta di cui sopra con documentazione trasmessa
             tramite SUAP - agli atti prot.n.57422 del 4/11/2019, valutati i consumi degli
             anni 2008-2018, anche in considerazione di possibili aumenti di produzione, ha
             inpiduato il “consumo di solvente” in 500 ton/anno. La ditta ha quindi
             confermato , come prefigurato nella comunicazione prot. 54125 del 15/10/2019,
             il mancato rispetto dei limiti in emissione diffusa. Al fine di rispettare i limiti
             previsti (20% dell’input), ha proposto i seguenti interventi:
             1.Convogliamento emissione della lavatrice (emissione L) e dell’operazione di
             miscelazione inchiostri (emissione M) al sistema di recupero solventi DEC.
             2.Verifica tenuta del sistema di intercettazione e collettamento delle emissioni al
             sistema DEC.
             3.Miglioramento delle modalità di lavorazione, in particolare dei recipienti
             inchiostri in uso; essi verranno minimizzati allo stretto necessario, per
             prediligere l’invio attraverso il sistema di distribuzione automatico. Inoltre per i
             recipienti necessariamente stoccati nelle immediate vicinanze delle macchine
             utilizzatrici è previsto di procedere con lo stoccaggio in fusti chiusi; si prevede
             inoltre la chiusura di eventuali recipienti agitati di inchiostri.
             4.Sostituzione della stampatrice obsoleta con nuovo sistema di stampa
             flessografica di pari potenzialità. La nuova stampatrice sarà più efficiente
             dell’attuale ed inoltre è provvista di una migliore carenatura per l’intercettazione
             delle emissioni diffuse.
                          Descrizione intervento              Termine
             1              Convogliamento emissione L 31/12/2019
                           ed emissione M al sistema di
                           recupero solventi DEC
             2             Verifica tenuta nelle condotte 31/03/2020
                           di aspirazione
             3             Linea          intercettazione 30/04/2020
                          emissioni      da   bianchi e
                          solventi
             4             nuova stampatrice                31/01/2021

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     Considerato che sempre con riferimento alle emissioni in atmosfera per le autorizzazioni nel
           tempo rilasciate sono stati definiti limiti unicamente per la fase di stampa; per
           l’estrusione ed altra impiantistica non sono stati definiti limiti e obblighi in
           ordine al monitoraggio periodico.
     Considerato che per l’installazione risultano significative oltre la stampa
             - le emissioni dell’estrusione - camini 4 e 5- ;
             - le emissioni del “Trasporto pneumatico”- per tali emissioni trattate con filtro a
             maniche e punto di emissione identificato con FM è emerso che trattasi di
             emissione convogliata che dopo trattamento con filtro a maniche posto
             all’esterno locali manca di camino, il rilascio è direttamente all’esterno;
             confermando una significatività anche per tali emissioni emerge la necessità che
             la ditta per un corretto monitoraggio attrezzi la struttura con apposito camino con
             punti di prelievo a norma
             - Miscelazione inchiostri
             - Lavatrici solventi.
     Considerato che per le emissioni della fase di stampa con le integrazioni di ottobre 2019 la
           ditta ha precisato che la portata totale massima del sistema è pari a 32800
           Nm3/h; come da rappresentazione riportata in allegato 1 sono attivi in parallelo
           sempre due camini su 3, ciascuno con una portata massima pari a 16400 Nm3/h.
           In tale contesto la ditta ha proposto per l’emissione del sistema un camino
           “virtuale”, somma dei due camini attivi. Ai fini del controllo periodico delle
           emissioni ai camini 1, 2 e 3 ha quindi richiesto che sia considerato un camino
           unico “virtuale”, cioè che i limiti di riferimento (COT e portata) si intendano
           riferiti alla somma dei due camini attivi (somma matematica per la portata e
           pesata sulla portata per la concentrazione di COT), e non sul singolo camino. Il
           controllo analitico verrà eseguito operativamente sui 2 camini attivi al momento
           dell’analisi e poi verrà eseguito calcolo per riferire l’emissione ad un unico
           camino “virtuale”, secondo le seguenti proposte procedure.
             Misura della portata
             La portata al camino “virtuale” sarebbe semplicemente la somma delle portate
             misurate ai due camini attivi.
             Modalità analisi emissioni, camino “virtuale

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             ”In riferimento alla modalità di analisi, la ditta ha precisato che il sistema
             lavora alla potenzialità massima (32800 Nm3/h) solo stagionalmente. Infatti la
             ditta dispone di più macchine/stampa, sia in linea che fuori linea, e solo in
             alcuni e limitati periodi dell’anno le macchine funzionano tutte
             contemporaneamente; solitamente tale periodo corrisponde ai mesi di giugno e
             luglio, mentre per il resto dell’anno alcune macchine non vengono utilizzate. Di
             conseguenza anche le emissioni per la maggior parte dell’anno sono inferiori
             alla massima potenzialità trattabile dall’impianto. Al fine di stimare la portata
             normale dell’impianto, sono stati presi in esame i controlli analitici degli anni
             2010-2019, concludendo che la portata media dell’impianto è pari a circa 25000
             Nm3/h, pari a circa il 75%della portata massima
              Misura COT : la composizione di COT al camino “virtuale” è la somma delle
              composizioni di COT misurate ai due camini attivi, ponderata sulle portate
              Misura COT La composizione di COT al camino “virtuale” è la somma delle
              composizioni di COT misurate ai due camini attivi, ponderata sulle portate
              Al fine di verificare nel tempo l’efficienza di tutti e 3 i filtri, si propone che
              l’analisi periodica venga eseguita sempre con coppie di filtri perse; cioè nel
              tempo si susseguiranno:
           -Camini 1+2: I analisi periodica-
           Camini 2+3: II analisi periodica-
           Camini 3+1: III analisi periodica-
           Camini 1+2: IV analisi periodica-
           Camini 2+3: V analisi periodica
     Considerato che non risultano significative e non sono da autorizzare:
              - le emissioni degli impianti termici per potenzialità termica sotto soglia (punto
              dd) dell'allegato IV alla parte V del D.Lgs. 152/2006 “ Impianti di combustione
              alimentati a metano o a GPL, di potenza termica nominale inferiore a 1 MW”);
              - le emissioni del trattamento corona - TR1 ÷ TR50 caratterizzate da ozono-
              inquinante non parametrato.

    Matrice acqua e scarichi
     Considerato che
             per quanto presentato per l’AIA definitiva emerge, persamente da quanto
             previsto dall’autorizzazione in essere, che la ditta ha l’esigenza di essere
             autorizzata per uno scarico produttivo ( spurgo torri di raffreddamento, condense
             compressori, scarico emergenza circuito di raffreddamento estrusori) ed è nelle
             condizioni, per la gestione dei piazzali, di necessità di autorizzazione allo
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             scarico delle acque meteoriche relativamente al complesso dei piazzali;
             come da richiesta, a regime, per lo scarico produttivo come recapito è prevista la
             fognatura; in fognatura è previsto anche lo scarico della prima pioggia; per il
             recapito della seconda pioggia è invece inpiduato il T.Agno;
             con riferimento alla gestione delle acque meteoriche, la ditta ha presentato con
             nota agli atti con prot. 19467 del 04/04/2019 la “relazione tecnico descrittiva” e
             un successivo aggiornamento della stessa con nota prot. 42033 del 02/08/2019;
             nella richiamata documentazione viene evidenziato come nella fattispecie non
             siano soddisfatte la seconda e la terza delle condizioni previste dal parere CTPA
             04/0417; la ditta quindi ha ritenuto necessaria la definizione di alcuni interventi
             di adeguamento, inpiduando le zone da trattare e autorizzare come richiamato
             in allegato 1;


    Considerato   che in data 24/10/2019 è stato condotto un sopralluogo in azienda ai fini
             istruttori ; nel corso dello stesso è emerso quanto di seguito riportato
             per le acque meteoriche e industriali
              •   nei piazzali sono presenti depositi di materie prime e rifiuti, che
              confermano la previsione aziendale di necessità di autorizzazione allo scarico e
              questo pur non avendo rilevato situazioni di particolare criticità;
              •   la ditta ha dichiarato che sono già state predisposte le strutture per il
              trattamento della prima pioggia nelle quattro porzioni di piazzale previste nella
              documentazione presentata;
              •   in fognatura non risulta, anche per quanto visionato attivo alcuno scarico,
              né industriale né di acque meteoriche ;
              •   rispetto ad una previsione/conpisione di non necessità di autorizzazione
              allo scarico per le acque dilavanti i tetti, non essendo interessati da deposizioni
              in considerazione della tipologia delle emissioni, si è rilevato che questo non
              può valere per la porzione di tetto che ospita l’impianto “DEC” per la presenza
              di strutture che contengono solventi liquidi, ancorché posizionati in bacini di
              contenimento;
              •   la ditta ha confermato di aver in corso degli approfondimenti istruttori con
              il gestore della fognatura, soprattutto a fronte di una richiesta di concentrare i
              punti di scarico, che così come progettualmente previsti sarebbero 4;
              •    in una prospettata ipotesi di un’autorizzazione allo scarico con recapito in
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              Torrente Agno nelle more del completamento degli allacciamenti alla fognatura
              e relativa autorizzazione definitiva, la ditta ha dichiarato la possibilità di
              procedere al campionamento degli stessi scarichi per la presenza di appositi
              pozzetti. In questa situazione transitoria la ditta ha dichiarato l’impossibilità di
              procedere al trattamento della prima pioggia e confermando quindi che lo
              scarico in Agno riguarderebbe prima e seconda pioggia senza alcun trattamento.
              Per le emissioni in atmosfera , fatto salvo quanto già formalmente richiesto in
              materia di emissioni di solventi
           •  la ditta ha confermato la necessità di procedere con la verifica della
              predisposizione di punti di prelievo a norma e contestualmente ha rilevato la
              necessità di procedere con un primo controllo per l’identificazione della portata
              di riferimento nella fase di estrusione. Alla ditta, per la regolarizzazione dei
              punti di emissione è stata confermata la necessità di attrezzare la struttura di
              filtrazione per le arie del trasporto pneumatico, già identificata con FM, con
              apposito camino e punto di prelievo a norma;
           •  per le operazioni di miscelazione inchiostri (emissioni a camino M) e lavatrice
              solventi (emissione a camino L) la ditta ha dichiarato il programma aziendale a
              breve termine di un collettamento delle relative emissioni agli impianti di
              recupero a carboni (camini 1-2-3);
           •  in reparto è stata notata la presenza di una postazione in cui viene effettuato il
              taglio dell’anima delle bobine in cartone con produzione di polveri convogliate
              e abbattute tramite un filtro con reimmissione in ambiente di lavoro, soluzione
              per cui si è rilevata la necessità di coinvolgere lo Spisal;
           •  a piede macchina di stampa è stata notata la presenza di contenitori colori aperti
              in una situazione ambientale con notevole percezione di odore di solvente;
           •   in materia di gestione solventi, fermo restando le integrazioni già formalmente
              richieste, è stata puntualizzata la necessità di contabilizzare e registrare in modo
              puntuale il solvente recuperato, soprattutto in ordine all’impianto
              “FORMECO”, che secondo dichiarazione della ditta oggi difetta di tale
              controllo.
    Considerato    che
             nell’ambito del procedimento finalizzato al rilascio del presente provvedimento
             per il giorno 14 novembre 2019 questa Amministrazione ha convocato la Confe-
             renza di Servizi di cui all’art. 29 quater, comma 5 del D.Lgs 152/2006; alla con-
             vocata Conferenza di Servizi di cui all'art. 29 quater, comma 5 del D.Lgs.
             152/2006 hanno presenziato Provincia, Comune, ARPAV, Gestore della fognatu-
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             ra; in conferenza era presente anche la ditta;
             in conferenza
             l’Amministrazione comunale per le specifiche competenze non ha avanzato rilie-
             vi particolari, ha evidenziato che nell’ambito del procedimento ha acquisito la
             verifica VINCA sulla base della vicinanza – 4 km - di un sito SIC (“Le Poscole”)
             -conclusasi con non necessità VINCA. Al riguardo è stato ribadito che l’autoriz-
             zazione in rilascio non legittima alcuna modifica rispetto all’attuale assetto
             dell’azienda, ma va solo a regolamentare gli impatti sulle perse matrici con fis-
             sazione di limiti di emissione previsti dalla norma attuale e con l’impegno per
             l’azienda di procedere all’implementazione di un puntuale monitoraggio e con-
             trollo dell’attività.


             L’Azienda ULSS 8 ha comunicato che non poteva essere presente è stata quindi
             conpisa la seguente condizione:
             “Per la situazione delle emissioni non convogliate la ditta dovrà trasmettere, nel
             termine di 60 giorni dal ricevimento del presente provvedimento, allo SPISAL
             dell'ULSS 8 un'apposita relazione, da inviarsi per conoscenza a questo Ente e ad
             ARPAV, per verificare la possibilità di mantenerla in essere. Qualora lo SPISAL
             disponesse persamente la ditta dovrà procedere in merito nei tempi e modi
             disposti dallo stesso Servizio, dandone conto anche a questo Ente che si riserva
             eventuali provvedimenti di competenza.”
             E’ stato quindi ribadito che rimane nelle competenze dello SPISAL anche la
             verifica delle condizioni di lavoro con riferimento ai solventi. L’impiantistica che
             ne fa uso è aspirata; nella normativa di competenza sono fissati limiti anche con
             riferimento alle emissioni diffuse che attualmente la ditta non rispetta.
             Emissioni in atmosfera
             Per quanto presentato, approfondito nel corso del sopralluogo, viste le
             integrazioni presentate, sempre in conferenza, sono state conpise le seguenti
             condizioni

             1. Tenendo conto che i parametri inquinanti oggetto di limiti del presente
                provvedimento di A.I.A., non sono stati tutti ad oggi oggetto di specifica
                regolamentazione la ditta dovrà:

                a) nel termine del 31.08.2020 (il termine viene così inpiduato per avere la
                possibilità di campionare a condizioni di massimo carico) la ditta dovrà
                procedere al prelievo per un controllo analitico delle emissioni già identificate
                come significative (escluse le emissioni di cui ai camini 1,2,3, per le quale è fatta
                salva la periodicità in essere);

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                b)in via preliminare al controllo di cui sopra , la ditta dovrà attrezzare i camini
                con punti di prelievo a norma. Per i camini per i quali è richiesto l'isocinetismo e
                non sarà possibile il pieno rispetto delle norme relative al posizionamento dei
                punti di prelievo per indisponibilità di tratti rettilinei di idonea lunghezza, la ditta
                dovrà intervenire garantendo condizioni di isocinetismo installando i dispositivi
                previsti per ottenere una ripartizione uniforme del flusso ovvero concordando
                con ARPAV modalità di prelievo alternativo;

                c) per ogni punto di controllo e prelievo dovrà essere garantita in alternativa la
                presenza di una bocchetta di prelievo dotata di tronchetto filettato di dimensioni
                unificate, munito di tappo e saldato al camino o di flangia universale di
                dimensioni unificate dotata di fori passanti e di controflangia cieca per la
                chiusura, costruiti secondo quanto riportato in allegato. I punti di emissione
                dovranno essere identificati in modo univoco con la numerazione proposta e
                riportata nel presente provvedimento.

                Gli inquinanti da controllare e relativi limiti sono come da tabella riportata in
                bozza di allegato 2.

                I risultati del primo controllo analitico dovranno essere trasmessi a questa
                Amministrazione e ad Arpav nel termine di 45 giorni dal prelievo. I referti
                dovranno essere accompagnati da apposita relazione che inpidui le portate di
                ogni fase che in assenza di perse determinazioni andranno a costituire le portate
                di riferimento autorizzativo di cui alla tabella sotto riportata.

                Per il primo controllo della fase di estrusione oltre al COT dovranno essere
                verificate le polveri. Sulla base dei risultati verrà valutata la necessità di porre in
                monitoraggio anche tale inquinante per il quale varrà un limite di 15 mg/Nmc.

             2. Per le emissioni di cui al punto FM la ditta dovrà procedere alla
                compartimentazione e alla predisposizione di apposito camino da attrezzare con
                punti di prelievo a norma nel termine del 2020 in modo da poter effettuare nel
                corso dello stesso anno la prima analisi. Con la trasmissione dei referti del primo
                controllo analitico la ditta dovrà comunicare le modalità con cui è intervenuta e
                la portata di riferimento.

             3.   I controlli periodici delle emissioni in atmosfera sono richiesti con la
                frequenza indicata nel piano di monitoraggio; tali controlli dovranno essere
                effettuati, nelle condizioni di esercizio più gravose degli impianti produttivi.
                Nell’ambito del controllo della fase di stampa, la ditta dovrà assicurare che
                almeno uno dei due controlli annuali venga effettuato in condizione di
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                massimo carico, al fine di verificare il rispetto del limite in concentrazione.
                L’altro controllo dovrà rappresentare la situazione “di carico normale”
                finalizzato ad una corretta rappresentazione della gestione solventi nella
                relativa documentazione. Come da proposta la ditta dovrà procedere
                riferendosi al rappresentato “camino virtuale”

                In materia di gestione solventi la ditta dovrà rispettare le seguenti condizioni a
                partire dall’anno 2022 da rendicontare nel 2023:
                a) consumo solvente 500 tonnellate/anno ;
                b) valore limite emissione diffusa (% dell’Input totale come I1+I2): 20%
                c) valore limite emissione convogliata 100 mgC/Nmc
                d) emissione convogliata = 20,5 COV ton/anno.
                e) emissioni totale: 232.5 COV ton/anno
             con l’impegno nel frattempo a procedere con gli interventi previsti per il rientro nel
             limite delle emissioni diffuse. La ditta deve in ogni caso rispettare il limite di
             consumo ( 500 tonnellate/anno) e il limite in emissione convogliata (100
             mgC/Nmc).
             Gli esiti delle verifica tenuta nelle condotte di aspirazione dovranno essere
             comunicati nel termine del 15 aprile 2020, con eventuali interventi nel frattempo
             messi in atto e in programma.
             La Provincia si riserva di valutare la necessità di valutare eventuali condizioni per
             disporre in ordine al ’implementazione di un programma LDAR.

            Nel termine del 15 maggio 2020 dovrà essere dato conto dell'intervento relativo
            alla "Linea intercettazione emissioni da bianchi e solventi "
            Per la nuova stampatrice dovrà essere comunicato l’avvio con un anticipo di
            almeno 15 giorni. Nel termine del 31/01/2021 in assenza di interventi alternativi
            finalizzati al contenimento delle emissioni diffuse da comunicare nel termine del
            30.10.2020 e sui quali questa Amministrazione si riserva una valutazione dovrà
            essere dismessa la macchina di stampa prevista in sostituzione e della circostanza
            dovrà essere dato riscontro
             La ditta dovrà garantire a partire da gennaio 2020 un sistema verificabile per
             contabilizzare la quantità di solvente recuperato. Delle modalità di
             contabilizzazione dovrà essere data specifica comunicazione con eventuali
             caratteristiche della strumentazione.

            Per la previsione di convogliamento emissione della lavatrice (emissione L) e
            dell’operazione di miscelazione inchiostri (emissione M) al sistema di recupero
            solventi DEC entro il 2019 non è richiesto il controllo analitico per le stesse
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             nell’attuale configurazione
             La ditta dovrà garantire a partire da gennaio 2020 un sistema verificabile per
             contabilizzare la quantità di solvente recuperato. Delle modalità di
             contabilizzazione dovrà essere data specifica comunicazione con eventuali
             caratteristiche della strumentazione."
    Rilevato      che in ordine alla quota dei punti di emissione questa Amministrazione, facendo
              riferimento a precisi bersagli - edifici circostanti, sentita in merito anche la Com-
              missione Tecnica Provinciale per l'Ambiente (parere n. 9/2010), ritiene garantita
              in via generale la condizione richiesta dalla norma di efficace dispersione nel mo-
              mento in cui “le quote dei camini risultano più alte di almeno un metro rispetto al
              colmo dei tetti, ai parapetti ed a qualunque altro ostacolo o struttura distante
              meno di 10 metri. Le bocche dei camini situati a distanza compresa fra 10 e 50
              metri da aperture di locali abitati sono a quota non inferiore a quella del filo supe-
              riore dell'apertura più alta” fermo restando che anche altezze inferiori possono es-
              sere legittimate a fronte di specifiche valutazioni e in linea generale è richiesto il
              rispetto della condizione ancorchè i modelli di ricaduta prefigurino situazioni di
              non criticità;
    Considerato     che l'azienda presenta una situazione in linea con quanto sopra;
              Scarichi idrici
    Considerato     che in conferenza, in relazione agli scarichi
              si è richiamato quanto emerso in istruttoria sulla necessità di autorizzazione allo
              scarico e soprariportato;
              il Gestore della fognatura - Viacqua ha rilevato che la ditta ha già proceduto agli
              interventi di cui al progetto presentato; sulla documentazione presentata per
              l’autorizzazione di competenza sono state richieste delle integrazioni e l’aspetto
              problematico sarebbero i volumi di scarico oggetto di richiesta non compatibili
              con il sistema fognario della zona. Sulle obiezioni avanzate in termini di volumi
              di scarico la ditta ha precisato i dati, dando conto di volumi sensibilmente
              inferiori rispetto alle richieste;

              Lo stesso gestore ha ribadito la necessità per la ditta di valutare la possibilità di
              unificare i punti di scarico al fine di una loro riduzione che è auspicata.
              Al termine della discussione sono state conpise le seguenti condizioni

              La ditta è autorizzata allo scarico delle acque produttive, come inpiduate in allegato
              1 con recapito in fognatura.

              La ditta è altresì autorizzata allo scarico in fognatura delle acque meteoriche di prima
              pioggia dei piazzali previo trattamento e della porzione di tetto su cui insiste
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             l’impianto di abbattimento/recupero solventi “DEC”, e allo scarico in torrente Agno
             delle acque di seconda pioggia dei medesimi piazzali.

             Nelle more dell’operatività dell’autorizzazione di cui sopra, condizionata al
             completamento degli interventi di allacciamento alla fognatura stessa e alla
             regolarizzazione contrattuale di tale scarico con il gestore, l’autorizzazione allo
             scarico delle acque produttive e delle acque meteoriche senza distinzione di prima e
             seconda pioggia e senza trattamento è con recapito in Torrente Agno.

             L’autorizzazione allo scarico in fognatura è subordinata, per quanto di competenza,
             alla presentazione del certificato di regolare esecuzione dell’opera, per le nuove
             strutture di convogliamento, trattamento e scarico, rilasciato dal direttore dei lavori,
             così come previsto all'art. 50 della L.R. 33/85 e smi. Contestualmente a tale
             certificato la ditta dovrà presentare un elaborato grafico aggiornato con eventuali
             modifiche concordate con il gestore della fognatura con inpiduazione tra l’altro di
             punti di prelievo per il monitoraggio. La documentazione va trasmessa anche al
             gestore della fognatura.

             Alla conclusione degli interventi in questione e nel termine dei successivi 30
             giorni la ditta deve procedere ad un controllo analitico per la verifica del rispetto
             dei limiti, differenziati a seconda del recapito. Qualora la configurazione di
             progetto non fosse attiva nel termine del 31 marzo 2020, la ditta dovrà entro tale
             data ugualmente procedere ad un controllo nella situazione transitoria.

             Per l’inserimento di una stazione di lavaggio dei pezzi manutentati nell’ambito
             dell’officina meccanica dedicata proprio alla manutenzione dei propri impianti
             la ditta ha richiesto uno scarico in fognatura, previo trattamento di
             disoleazione/sedimentazione. Al riguardo è stato conpiso che tale scarico non
             potrà essere attivato con recapito perso dalla fognatura. L’attivazione dovrà
             essere oggetto di preventiva comunicazione con fine lavori, fatta salva la
             periodicità che sarà in essere per il monitoraggio.

             Per lo scarico della zona DEC -SF6- la ditta si è impegnata a valutare la
             possibilità di predisporre un sistema automatico di isolamento del bacino di
             contenimento in ipotesi di sversamento per rottura delle strutture presenti nel
             bacino stesso. La valutazione è richiesta nel termine di 90 giorni. Al sistema
             automatico dovrà comunque essere affiancato un controllo visivo quotidiano.




            Rumore

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    Considerato    che
             nella propria documentazione la ditta ha presentato un documento di valutazione
             dell’impatto acustico e una previsione dell’impatto acustico che è stato
             sottoposto alla valutazione della competente sezione di ARPAV.
             In conferenza si         è visto il parere reso in cui si riportano le seguenti
             considerazioni:

             "•le misurazioni eseguite sono state di breve durata (da 3 a 5 minuti ciascuna) ed
             in alcuni punti si è dichiarato che: “...L’esercizio degli impianti durante i rilievi
             fonometrici è rappresentativo delle normali condizioni di funzionamento
             dell'attività produttiva. ...” e che “...Il traffico automobilistico condiziona in
             modo significativo i livelli della misura”. Poiché le due affermazioni sono in
             contrasto tra di loro e mancando peraltro la time history dei singoli rilievi non è
             possibile stimare l’influenza del traffico veicolare sui risultati riportati.
             •Nelle conclusioni viene riferito che : “...in entrambi i periodi di riferimento
             (diurno e notturno), vi è il rispetto dei valori limite di immissione previsti dalla
             legislazione vigente.” Mentre nella tabella 1 di pag.5 dove sono riassunti i livelli
             di pressione sonora rilevati vengono riportati 3 valori eccedenti il limite di
             immissione notturno. Peraltro le zone immediatamente adiacenti la fabbrica si
             trovano in classe IV e nessuna valutazione sul rispetto dei limiti in tale zona è
             stata fatta.
              •Le misurazioni per il rispetto del criterio differenziale sono state eseguite
             all’interno dell’abitazione del custode, senza specificare dove si trovi tale
             abitazione. "
             Poiché nelle vicinanze dello stabilimento sono presenti più abitazioni la stessa
             sezione di ARPAV ritiene sia da richiedere di estendere la valutazione anche a
             tali edifici, mediante calcoli o misurazioni. Ritiene che la valutazione di
             impatto acustico sia da integrare tenendo conto delle considerazioni su espresse,
             includendo la valutazione del criterio differenziale e chiarendo in maniera più
             precisa il rispetto o meno dei limiti di zona, anche nelle classi contermini
             all’azienda, valutando eventualmente la necessità di eseguire misurazioni di
             durata maggiore in modo tale da migliorare la stima del livello misurato rispetto
             all’intero periodo di riferimento diurno e notturno.
             Per quanto sopra, conpiso di far proprie le richieste di ARPAV, si è delineato di
             richiedere una nuova valutazione nel termine del giugno 2020.



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