determina n. 1853 del 11/12/2019
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 1853 DEL 11/12/2019
Servizio SUOLO RIFIUTI ACQUA
OGGETTO: DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N. 152
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (AIA).
DITTA : CROCCO SPA
SEDE DI INSTALLAZIONE: VIA MONTE ORTIGARA 37, CORNEDO VICENTINO (VI)
CODICE IPPC 6.7 IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO DI SUPERFICIE DI MATERIE,
OGGETTI O PRODOTTI UTILIZZANDO SOLVENTI ORGANICI, IN PARTICOLARE
PER APPRETTARE, STAMPARE, SGRASSARE, IMPERMEABILIZZARE, INCOLLARE,
VERNICIARE, PULIRE O IMPREGNARE, CON UNA CAPACITA’ DI CONSUMO DI
SOLVENTE SUPERIORE A 150 KG ALL’ORA O A 200 TONNELLATE ALL’ANNO.
RILASCIO AIA DEFINITIVA CON VALENZA DI RINNOVO N.17/2019.
IL DIRIGENTE
Premesso che la ditta CROCCO SpA è operativa nello stabilimento localizzato in Via Monte
Ortigara n. 37 in comune di Cornedo Vicentino (VI) con attività di produzione di film
estensibili, tecnici e stampati.
Rilevato che alla presentazione di richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale è seguito il
provvedimento provvisorio e ricognitivo di A.I.A. prot. n. 66243 del 30/10/2007; tale
provvedimento, ai sensi delle delibere regionali di indirizzo in merito - DGRV n. 668 del
20/03/2007 e smi - era ed è da intendersi puramente ricognitivo delle autorizzazioni ambientali
in essere e già riportate nel sopraccitato provvedimento.
Richiamato che la validità dell'Autorizzazione Integrata Ambientale provvisoria prevista dal
succitato provvedimento è stata oggetto di proroga con persi provvedimenti; con il
provvedimento di proroga adottato nel 2018 (provvedimento prot.n. 66115 del 09/10/2018) la
ditta è stata invitata a trasmettere la documentazione aggiornata e finalizzata al rilascio
dell’AIA definitiva.
Considerato che, dopo una proroga richiesta dalla ditta e concessa da questa Amministrazione,
la ditta con documentazione datata 29/03/2019 agli atti di questa Amministrazione in data
04/04/2019 con prot. nn. 19467, 19468, 19469 e 19470 ha presentato quanto richiesto con la
modulistica approvata con Decreto regionale del Direttore dell' Area Tutela e Sviluppo del
Territorio n. 108 del 29/11/2018.
Considerato che per la predetta AIA definitiva con nota del 17/05/2019 prot. n.27454 si è
proceduto, ai sensi della L. 241/90 e ss.mm.ii. e dell'art. 29 - quater del D.Lgs n. 152/2006 e
ss.mm.ii, a dare comunicazione di avvio di procedimento; successivamente, sempre per quanto
disposto all'art. 29-quater del D.Lgs 152/2006, questa Amministrazione ha proceduto, a
pubblicare all’Albo Pretorio il previsto avviso dal 24/05/2019 al 24/06/2019; a seguito dello
stesso non risulta essere pervenuta alcuna osservazione sulla domanda.
Visto che il ciclo produttivo dell'azienda, sinteticamente descritto in “allegato 1” al presente
copia informatica per consultazione
provvedimento.
Considerato che la ditta intende gestire i rifiuti prodotti dalla propria attività secondo le
disposizioni del deposito temporaneo stabilite dalla normativa vigente in materia di rifiuti e
che nel complesso non svolge alcuna attività di gestione rifiuti che necessita di autorizzazione.
Dato atto che, tenuto conto dell'organizzazione aziendale la presente autorizzazione va a
costituire/sostituire, secondo quanto delineato all'allegato all'allegato IX alla parte II del D.Lgs
152/06:
- autorizzazione alle emissioni in atmosfera, fermi restando i profili concernenti aspetti sanitari
(titolo I della parte quinta del D.Lgs. 152/06);
- autorizzazione allo scarico : scarico produttivo e scarico acque meteoriche a regolarizzazione
di una situazione esistente.
Considerato che con nota prot n. 54125 del 15/10/2019 alla ditta sono state richieste
integrazioni sia con riferimento alla matrice aria, in particolare per le componenti del piano
gestione solventi, che per la matrice acqua a fronte della rilevata necessità di autorizzazione
allo scarico.
Considerato che la ditta ha riscontrato la richiesta di cui sopra con documentazione agli atti
con prot.n. 57422 del 4/11/2019.
Considerato che in data 24/10/2019 è stato condotto in azienda, congiuntamente con ARPAV,
un incontro/sopralluogo ai fini istruttori.
Dato atto che nell’ambito del procedimento finalizzato al rilascio del presente provvedimento
per il giorno 14/11/2019 questa Amministrazione ha convocato la Conferenza di Servizi di cui
all’art. 29 quater, comma 5 del D.Lgs 152/2006, a cui hanno presenziato Provincia, Comune,
Arpav e Gestore della fognatura; alla conferenza era presente anche la ditta.
Rilevato che nel corso della predetta Conferenza, come risulta da documentazione agli atti e
riportato in allegato A, si è delineata la rilasciabilità dell'autorizzazione in questione, conpisi
alcuni aspetti e condizioni e valutato positivamente il proposto piano di monitoraggio, rivisto
congiuntamente con ARPAV, per alcuni aspetti non sostanziali, pervenendo alla sua versione
definitiva come da documento allegato ( allegato 3 PMC).
Visto il documento allegato (allegato A) parte integrante del presente provvedimento in cui
sono riportati i persi momenti istruttori di cui al presente provvedimento, nonché quanto
emerso in sede di conferenza; si ritiene che tale allegato unitamente al verbale agli atti della
stessa conferenza risponda all'esigenza normativa di rendere disponibile quanto previsto dal
comma 13 dell'articolo 29 -quater del D. Lgs. 152/2006.
Visto il decreto ministeriale 24.04.08 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare
in relazione alle istruttorie ed ai controlli previsti dal Decreto Legislativo 18 febbraio 2005,
n.59”, la Deliberazione della Giunta n. 1519 del 26 maggio 2009 che costituisce attualmente
l'atto di riferimento in materia e la delibera della Giunta Provinciale n. 200/41230 quale atto di
indirizzo per l’applicazione delle tariffe per l’Autorizzazione Integrata Ambientale. La ditta ha
provveduto in merito, dandone riscontro con nota agli atti con prot.n.63928 del 6.12.2019.
Visto il D.Lgs 03.04.2006, n° 152 e successive modifiche ed integrazioni.
Vista la Legge Regionale n.04/2016.
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.2 del 10/01/2019 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2019-2021;
Richiamato altresì il Decreto Presidenziale n. 11 del 31/01/2019 con cui è stato approvato il Piano
Esecutivo di Gestione 2019/2021 e il Piano Performance 2019/2021;
DETERMINA
copia informatica per consultazione
1. di rilasciare alla società CROCCO SPA l’Autorizzazione Integrata Ambientale per le
attività condotte nell’installazione in oggetto organizzate e gestite secondo le modalità
rappresentate nella documentazione depositata agli atti e nel rispetto delle condizioni di
cui al presente provvedimento.
2. La richiamata autorizzazione costituisce le autorizzazioni richiamate in premessa,
sostituendo per quanto attiene le emissioni in atmosfera quelle in essere; i limiti, le
prescrizioni delle autorizzazioni di cui sopra sono riportati in allegato (Allegato 2), che
costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. In tale allegato
risultano altresì riportate altre condizioni non riferibili specificatamente alle
autorizzazioni sostituite e richiamate.
3. Al fine di garantire un controllo dell'attività autorizzata la ditta dovrà procedere ad
attuare un monitoraggio della stessa secondo il piano allegato (Allegato 3) che
costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
4. Di informare che
-per il rinnovo e il riesame dell'autorizzazione vale quanto disposto all’art. 29-octies del
D.Lgs. n. 152/2006. L'Autorizzazione Integrata Ambientale di cui al presente
provvedimento è soggetta a riesame secondo le modalità previste dall'art. 29-octies del
D.Lgs. n. 152/2006, come modificato dai successivi D.Lgs. n. 128/2010 e n. 46/2014; in
ogni caso il Gestore è tenuto a presentare la documentazione richiesta per il riesame
dell'AIA entro 10 anni dalla data di rilascio del presente provvedimento ;
- rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla
osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività autorizzate;
si richiama in particolare la necessità di rapportarsi con il gestore della fognatura a definire
da punto di vista contrattuale l’autorizzazione allo scarico;
-in caso di inosservanza delle prescrizioni contenute nella presente autorizzazione, si
procederà secondo quanto previsto dall’art. 29 - decies, comma 9, e dall’art. 29 –
quattuordecies del D.Lgs. n. 152/2006;
-in relazione al Piano di Monitoraggio e Controllo ARPAV nel corso di validità della
presente autorizzazione effettuerà almeno due ispezioni Ambientali Integrate con oneri
a carico del Gestore e almeno una visita in loco ogni 3 anni, fatto salvo comunque
quanto previsto nel Piano di Ispezione Ambientale a livello regionale così previsto
dall'art. 29 decies, comma 11, del D.Lgs. n. 152/2006. Per la tariffa dei controlli in
questione è riferimento la DGRV 1519 del 26 maggio 2009. Qualora ne ravvedesse la
necessità, la Provincia potrà disporre controlli aggiuntivi secondo quanto previsto
dall’art 29 - decies, comma 4, del D.Lgs. n. 152/2006;
5. Di informare che avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al
Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni, ovvero in
alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.
6. Di trasmettere il presente provvedimento alla Società in oggetto, al comune di Cornedo
Vicentino, ad ARPAV , all’ULSS 7 Pedemontana (per lo SPISAL si rimette anche la
verifica delle condizioni di lavoro con riferimento ai solventi. L’impiantistica che ne fa
uso è aspirata; nella normativa di competenza sono fissati limiti anche con riferimento
alle emissioni diffuse che attualmente la ditta non rispetta) , al gestore della fognatura
Acque Vicentine e al Genio Civile .
7. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
8. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line.
copia informatica per consultazione
Vicenza, 11/12/2019
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 1853 DEL 11/12/2019
OGGETTO: DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N. 152.
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (AIA).
DITTA : CROCCO SPA
SEDE DI INSTALLAZIONE: VIA MONTE ORTIGARA 37, CORNEDO VICENTINO (VI)
CODICE IPPC 6.7 IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO DI SUPERFICIE DI MATERIE,
OGGETTI O PRODOTTI UTILIZZANDO SOLVENTI ORGANICI, IN PARTICOLARE
PER APPRETTARE, STAMPARE, SGRASSARE, IMPERMEABILIZZARE, INCOLLARE,
VERNICIARE, PULIRE O IMPREGNARE, CON UNA CAPACITA’ DI CONSUMO DI
SOLVENTE SUPERIORE A 150 KG ALL’ORA O A 200 TONNELLATE ALL’ANNO.
RILASCIO AIA DEFINITIVA CON VALENZA DI RINNOVO N.17/2019.
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 11/12/2019.
Vicenza, 11/12/2019
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(BERTACCHE CRISTINA)
con firma digitale
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
Autorizzazione Integrata Ambientale n.17/2019
ALLEGATO 1
Il presente allegato - “allegato 1” - costituente parte integrante e sostanziale dell’Autorizzazione In-
tegrata Ambientale n. 17/2019 riporta l'inquadramento generale e la descrizione dell’attività svolta
da Crocco SpA, nell’installazione in Via Monte Ortigara n.37 in Comune di Cornedo Vicentino
(VI).
Tabella A: “Inquadramento ”
Capacità
Attività produttiva Attività
autorizzata
trattamento Codice IPPC 6.7. Trattamento di superficie di materie,
con solventi di oggetti o prodotti utilizzando solventi organici, in
film plastici 500
particolare per apprettare, stampare, spalmare, sgrassare,
per stampa tonnellate/anno
flessografica impermeabilizzare, incollare, verniciare, pulire o
con inchiostri
di solvente(*) impregnare, con una capacità di consumo di solventi
a base solvente organici superiore a 150 kg all’ora o a 200 Mg all’anno..
(*) La capacità produttiva è fissata dal limite di COV nel consumo di solvente;
La ditta Crocco SpA opera nel settore della stampa flessografica di plastiche flessibili per
imballaggio di cui risulta pure produttore.
PROCESSO PRODUTTIVO
Produzione
La ditta esegue due lavorazioni:
• estrusione del PE per ottenere film plastici;
• stampa sui film plastici ottenuti.
Arrivo e stoccaggio delle materie prime
La ditta utilizza le seguenti materie prime:
• additivi, solventi, inchiostri
• polietilene (PE)
Gli additivi, solventi e inchiostri sono materie prime liquide ed arrivano in fustini; vengono
stoccati in aree dedicate e movimentati manualmente fino alle macchine per la stampa.
Il PE in ingresso arriva in pellet, direttamente in camion-cisterna per circa l’80%, mentre il
restante 20 % arriva in sacchi. I camion scaricano il PE in 4 batterie di silos (sigle da B, BM, e
Autorizzazione Integrata Ambientale- Crocco SpA- Allegato 1 1
copia informatica per consultazione
C) mentre i sacchi vengono stoccati in area dedicata e alimentati manualmente direttamente
nelle tramogge di carico degli estrusori.
Estrusione in bolla
Il reparto bolla dispone di 22 linee di estrusione ( sigla ES), con capacità compresa tra 200 e
1000 kg/h, in grado di produrre film fino a 5 strati. Questo tipo di macchine sono impiegate per
ottenere il film termoretraibile, film per skin packaging e film tecnici.
Dai vari silos di stoccaggio il PE viene portato al serbatoio di carico degli estrusori (uno per
estrusore) per mezzo di un sistema di trasporto pneumatico (sigla A); ogni serbatoio di carico è
dotato di uno sfiato che è convogliato ad un sistema di abbattimento a maniche (AU3) che
genera l’emissione inpiduata con FM.
L’emissione viene quindi dosata nell’estrusore, dove viene fusa fino a raggiungere una
temperatura di 240 °C e una pressione di 200 bar, per poi uscire da una filiera di forma
circolare. Se necessario vengono aggiunti additivi, master, etc..A questo punto il fuso assume
forma circolare e attraverso l’immissione di aria dal centro del corpo della filiera, prende la
forma di una tipica bolla. Il cestello serve a dare le dimensioni alla bolla, mentre lo stiro posto
alla sommità dell’impianto provvede a trainare e appiattire il tubolare del film. All’interno
della bolla del materiale in estrusione viene operato un ricambio d’aria, con conseguente
aspirazione ed espulsione; l’espulsione dell’aria della bolla viene convogliata all’esterno. Le
singole emissioni provenienti dagli estrusori vengono convogliate in due condotte principali,
da cui vengono poi espulse all’esterno mediante 2 camini (Emissioni 4 e 5). Alcuni degli
estrusori sono dotati di un sistema per il taglio e la rimozione della cimossa, che viene inviata
ad un trituratore; il materiale triturato viene poi reintrodotto nella testa degli estrusori per
essere riutilizzato.Gli estrusori utilizzano acqua per il raffreddamento, che viene riutilizzata in
circolo e raffreddata attraverso torri evaporative (sigla AU5); gli spurghi vengono convogliati
in fognatura nera. Il materiale estruso scende dalle sommità dell’estrusore e, per mezzo di un
banco di raccolta, viene avvolto in bobine, pronte per la vendita.
Ogni qualvolta la produzione richieda una superficie rugosa per le lavorazioni successive, il
prodotto viene sottoposto ad un ulteriore “trattamento a corona” (sigla TR); trattasi di
apparecchiature che, tramite una scarica elettrica, modificano i gruppi funzionali superficiali
ossidandoli. Tali macchine sono dotate ognuna di un’aspirazione collettata all’esterno
(Emissioni TR, una per ogni macchina). Il materiale può essere venduto così com’è, oppure
passare alla successiva fase di stampa.
Stampa flessografica
La maggior parte del materiale estruso viene sottoposto ad un’operazione di stampa
flessografica (sigla ST); trattasi di un processo di stampa effettuato con supporti flessibili,
necessari alla riproduzione delle immagini, montati su dei cilindri o maniche. L’azienda
dispone di 11 impianti per la stampa flessografica in linea agli estrusori a bolla e di 6 impianti
per la stampa fuori linea in grado di stampare fino a 10 colori.
Tutti i colori vengono preparati in un’unica stazione di mescolamento (sigla AU10), dotata di
aspirazione convogliata all’esterno (Emissione M).
Il film, svolgendosi dalla bobina madre di semilavorato, passa attraverso varie stazioni colore
poste attorno ad un cilindro di controstampa che fa da supporto al film, tenendolo
costantemente in tensione. Ogni stazione supporta un cliché flessibile che, dopo essersi
inchiostrato in apposti mixer, stampa sul film la parte dell’immagine su esso riportata; la
sovrapposizione delle stampe di tutte le stazioni crea il lay-out finale. Tra un cilindro di stampa
ed il successivo viene posta una cassetta di asciugatura dell’inchiostro appena stampato.
Il film stampato e parzialmente asciugato passa quindi per un tunnel di asciugatura (sigla H),
dove viene quindi raffreddato. L’emissione dell’asciugatura delle stampe non in linea è
convogliata separatamente al sistema di abbattimento a carboni attivi ed è dotata di una
Autorizzazione Integrata Ambientale- Crocco SpA- Allegato 1 2
copia informatica per consultazione
riscaldamento autonomo attraverso una caldaia dedicata (sigla AU1 – la ditta dispone di due
caldaie, di cui una in funzionamento e l’altra di scorta), che genera l’emissione convogliata
-Emissione G1. Tutte le macchine stampa ed i tunnel di asciugatura sono collettati ad un
impianto di trattamento a carboni attivi (sigla AU4); l’impianto è dotato di 3 filtri a carboni
( per il funzionamento si rimanda al capitolo dedicato). L’impianto è anche dotato di una
sezione di recupero solventi, che per il riscaldamento utilizza la caldaia AU1 e per il
raffreddamento una torre evaporativa a scambio diretto aria-acqua (sigla AU5); le acque di
spurgo di tale torre vengono convogliate in fognatura nera. Gli incondensabili vengono
ricircolati al sistema di abbattimento a carboni attivi.
Le vaschette che contengono gli inchiostri di stampa vengono lavate mediante una lavatrice a
solvente (sigla AU2), che ne permette la pulizia; il sistema è dotato di aspirazione convogliata
all’esterno (Emissione L).
Servizi ausiliari
Oltre ai servizi ausiliari già menzionati (caldaia AU1, lavatrice a solvente AU2, filtro a
maniche AU3, filtro a carboni attivi e recupero solvente AU4, torri evaporative AU5 e
miscelazione inchiostri AU10), la ditta dispone dei seguenti servizi ausiliari alla produzione:
• Servizi energetici (sigla AU6)
• Taglio-Saldatura (sigla AU7)
• Manutenzione (sigla AU8)
• Altri servizi, quali cicli frigo a compressione ed assorbimento e compressori per il
trasporto pneumatico (AU9)
Servizi energetici
Il processo di produzione necessita di energia, veicolata da gas metano e energia elettrica; oltre
che della già citata caldaia per gli essiccatori (AU1), la ditta dispone di un tri-generatore (sigla
AU6) che, a partire da gas metano, fornisce energia elettrica, fluido caldo (vapore) e fluido
freddo di raffreddamento. L’impianto genera l’emissione convogliata Emissione G2; inoltre
utilizza una torre evaporativa (sigla AU5), le cui acque di spurgo vengono convogliate in
fognatura nera.
Taglio-Saldatura
L’operazione di taglio/saldatura (sigla AU7) viene effettuata su bobine di tubolare di materiale
semilavorato derivante dal reparto di estrusione in bolla (con o senza stampa in linea). Per
mezzo di opportune attrezzature si tagliano e si saldano i tubolari e si ottengono dei sacchi per
la copertura dei pallet.
Manutenzione
La ditta dispone di un reparto officina-manutenzione, che gestisce tutte le attività di supporto
agli impianti produttivi (manutenzione, modifiche e costruzione), alle attrezzature si servizio
ed alla gestione degli impianti ausiliari come compressori, centrali termiche, cabine elettriche,
stazioni di pompaggio dell’acqua ecc. In reparto la ditta ha previsto l’installazione di
un’attività di lavaggio pezzi, i cui reflui verranno conferiti in fognatura nera.
Altri servizi
Infine la ditta dispone di servizi ausiliari alle attività produttive, quali cicli frigo e a
compressione per i raffreddamenti e compressori dedicati al trasporto pneumatico del PE. In
particolare i compressori generano condense, che devono essere smaltite.
Stoccaggio e vendita
Nel caso in cui durante il ciclo di produzione si abbiamo prodotti fallati o comunque non
conformi, questi vengono venduti a terzi come sottoprodotti (polietilene) per essere rigranulati;
gli stessi poi possono essere riacquistati come sottoprodotti e quindi reintrodotti nel ciclo di
Autorizzazione Integrata Ambientale- Crocco SpA- Allegato 1 3
copia informatica per consultazione
produzione. I rifiuti prodotti vengono stoccati e quindi conferiti a terzi; la ditta è inoltre
autorizzata al trasporto dei propri rifiuti prodotti.
ACQUE/SCARICHI
La ditta utilizza per scopi industriali acqua di pozzo; per le acque civili utilizza invece acqua di
acquedotto.
Gli scarichi della ditta riguardano:
1) Scarichi civili
2) Scarichi industriali
3) Acque di dilavamento (di prima e seconda pioggia e pluviali)
Scarichi civili
La ditta dispone di vari servizi igienici nei vari reparti produttivi e per gli uffici; le acque di
scarico vengono conferite in fognatura nera.
Scarichi industriali
Nel proprio ciclo produttivo la ditta non utilizza direttamente alcuna risorsa idrica. Vari
impianti tecnologici (estrusori, impianto recupero solvente, tri-generatore, …) necessitano di
essere raffreddati mediante fluidi di processo utilizzati a ciclo chiuso, che a loro volta
necessitano di un raffreddamento.
La ditta dispone di 3 tipi di unità di raffreddamento:
• ciclo frigo a compressione
• ciclo frigo ad assorbimento
• 3 torri evaporative
Le torri evaporative necessitano di circa 60 m3/gg in totale (stima), prelevate da pozzo; si sti-
ma che 30 m3/gg vengano persi per evaporazione, mentre i restanti costituiscono lo spurgo. I
compressori per il trasporto pneumatico generano condense.
Gli impianti tecnologici (estrusori) sono dotati di un proprio circuito di raffreddamento a ciclo
chiuso, che utilizza acqua. All’occorrenza tale circuito può essere reintegrato con acqua di poz-
zo (opportunamente pretrattata); in caso di emergenza, che comporti la necessità di smaltire
l’acqua contenuta nel ciclo. Si evidenzia che tale scarico è utilizzato solo al bisogno in caso di
emergenza: in normale funzionamento gli impianti non necessitano di alcuno scarico.
Inoltre la ditta dispone di un’officina meccanica dedicata alla manutenzione dei propri
impianti; è in previsione l’inserimento di una stazione di lavaggio dei pezzi manutentati; tali
acque di lavaggio saranno inviate in fognatura nera, previo trattamento di disoleazione
/sedimentazione.
Per le predette acque è previsto lo scarico con recapito in fognatura nera; alla data di adozione
del provvedimento, fatta eccezione per i reflui civili, lo scarico in fognatura nera non risulta in
essere e il recapito è il Torrente Agno. ( vedasi altri allegati per la regolamentazione).
Scarico acque meteoriche
L’installazione interessa una superficie totale di 31220 mq così sudpisa:
- coperto fabbricati (Sup 1) = 18 770 mq
- piazzali pavimentati ( Sup 2 ) = 12450 mq
I piazzali si sudpidono per rete meteorica di competenza, per recapito finale degli apporti e
per destinazione d’uso nei seguenti 4 settori principali:
• n. 1, sito nella zona nord-ovest dell’insediamento con transito di mezzi limitato e con
stoccaggio di materie prime ( granuli di PET in sacchi e tubi nuovi di materiale
plastico). S1 = 2.160 mq
Autorizzazione Integrata Ambientale- Crocco SpA- Allegato 1 4
copia informatica per consultazione
• n. 2, interessa le fasce ovest ed est, la prima contraddistinta dall’area officine,la seconda
dall’ambito di carico dei silos, oltre al transito di mezzi. S2 = 5630 mq
• n.3, collocato nella zona sud-est e sud, destinato alla movimentazione dei mezzi per il
carico – scarico, allo stoccaggio delle materie prime e dei rifiuti S3 = 2790 mq
• n.4, ubicato nella zona sud-ovest parzialmente interessata da stoccaggi e priva di rete
meteorica propria S4 = 1870 mq
La regolamentazione delle predette acque meteoriche interviene con il presente
provvedimento .
EMISSIONI IN ATMOSFERA
La ditta ha dato conto dei punti di emissione presenti come da tabella sottostante
Numero camino Impiantistica
1, 2, 3 ST stampa -AU2 lav vaschette *-AU4 recupero solvente -
4 Estrusori
5 Estrusori
FM Trasporto pneumatico
TR1 ÷ TR50 Trattamento corona
G1 Caldaia AU1- 1999 kW & 2139 kW – due caldaie che lavorano in alternativa
G2 Trigeneratore AU6 472 kW (recupero raffreddamento motore) + 221 kW (recupero
olio motore + intercooler)
M Miscelazione inchiostri
L Lavatrici solventi
Recupero solventi da emissioni convogliate
Il sistema di recupero solventi dalle emissioni convogliate consta di 3 filtri a carbone attivo
(ognuno provvisto di camino), di un sistema di deadsorbimento del solvente adsorbito e di un
sistema di distillazione dei solventi recuperati. In ciascuna macchina da stampa (sia in linea
che fuori linea) presente nello stabilimento, le emissioni di solvente vengono aspirate tramite
uno o due ventilatori posizionati sopra alla macchina stessa e mandate in un collettore unico
che corre lungo tutto il tetto dello stabilimento. Il collettore è a sua volta mantenuto sotto
vuoto da due grossi ventilatori in parallelo posti a valle del collettore stesso ed a monte degli
adsorbitori. Essi permettono di mantenere un grado di vuoto di 25 mmH2O a monte dei
ventilatori, valore di set-point ottimale per mantenere tutto il collettore in leggera depressione
e consentire di aspirare con continuità i flussi di aria carica di solvente provenienti dalle
macchine e mandarli agli adsorbitori.L’aria carica di solvente proveniente dai reparti viene
mantenuta a circa 25°C da due persi scambiatori (a monte dei grossi ventilatori), uno ad
acqua di torre funzionante d’estate e uno ad olio diatermico per l’inverno. Questa temperatura
è ottimale per la successiva fase di adsorbimento. A valle dei ventilatori l’aria con solvente
può essere mandata su 3 adsorbitori uguali che sono costituiti da tre serbatoi cilindrici
orizzontali aventi al loro interno, nella parte bassa, una rete metallica orizzontale al di sopra
della quale è stato posizionato un letto di carboni attivi. Il carbone attivo è costituito da
piccoli cilindri di carbone di circa 2-3 mm che assorbono selettivamente il solvente presente
nell’aria. L’ingresso dell’aria avviene dal basso del serbatoio mentre l’uscita dalla parte alta
dove è posizionato un camino. L’aria risalendo il serbatoio passa obbligatoriamente attraverso
Autorizzazione Integrata Ambientale- Crocco SpA- Allegato 1 5
copia informatica per consultazione
il letto di carbone per poi fuoriuscire dal camino. Il flusso d’aria viene mandato in 2
adsorbitori mentre il terzo è pronto per intervenire quando uno dei due in funzionamento si
satura e non è quindi in grado di adsorbire efficacemente il solvente andando ad emettere oltre
il limite stabilito. I due adsorbitori lavorano in parallelo. Il sistema è provvisto di un sensore
per il COT su ogni camino, per cui quando la concentrazione media in uscita supera un valore
prefissato, il sistema esclude automaticamente l’adsorbitore che è stato in adsorbimento più a
lungo (dato che è quello avrà una concentrazione in uscita più alta) e lo sostituisce con
l’adsorbitore in attesa. L’adsorbitore scollegato è saturo di solvente e viene quindi sottoposto
a rigenerazione. Essa avviene in circa 3 ore e consente il deadsorbimento e recupero del
solvente. Tutta la rigenerazione è eseguita mediante corrente di azoto, opportunamente
preriscaldato, per mantenere tutto il sistema in condizioni di sicurezza e limitare al minimo il
rischio di incendi e/o esplosioni . L’adsorbitore in rigenerazione, attraverso l’apertura di due
valvole, viene messo in comunicazione con un circuito chiuso dove è presente un ventilatore
(per far girare l’azoto), uno scambiatore di calore (per riscaldare l’azoto) ed un condensatore.
L’azoto caldo permette il de-adsorbimento del solvente che si stacca dai carboni attivi e va in
fase gassosa assieme all’azoto. L’azoto viene fatto passare in continuazione attraverso il letto
di carboni e man mano che questo accade il letto stesso rilascia il solvente fino a scaricarsi. Il
solvente che passa in fase gassosa assieme all’azoto viene poi condensato dal condensatore a
glicole che lavora a -20°C. A questa temperatura l’azoto non condensa e ritorna quindi
all’adsorbitore per estrarre altro solvente. L’azoto puro viene quindi riutilizzato a ricircolo
fino alla fine del processo di deadsorbimento. A questo punto l’adsorbitore scaricato dal
solvente viene raffreddato e lasciato in pausa, pronto per essere riutilizzato. Il processo di
rigenerazione ha un solo input (azoto gassoso) ed un solo output (solvente liquido). L’azoto
presente nell’adsorbitore rigenerato verrà emesso nell’ambiente quando questo entrerà in
funzione. Il solvente condensato, stoccato in un apposito serbatoio chiuso, è costituito da una
miscela di solventi: acetato di etile, alcol etilico, isopropanolo, metossipropanolo ed
etossipropanolo. Esso viene inviato ad una unità di distillazione per la separazione di due
frazioni:-Miscela distillata: acetato di etile, alcol etilico, isopropanolo-Miscela prodotti alto-
bollenti: alcol etilico, metossipropanolo ed etossipropanolo. Il processo di distillazione è
completamente chiuso e non dà alcuna emissione. I persi tagli realizzati vengono stoccati
all’interno di serbatoi dedicati.
Recupero solventi da rifiuti- Impianto Formeco
Durante la pulizia delle macchine di stampa e dei vari materiali per stampa si ottiene del sol-
vente sporco di inchiostro. Tale liquido viene mandato in un serbatoio di accumulo di solvente
sporco e poi recuperato in un distillatore in fase liquida (marca Formeco). Il Formeco è un
classico sistema di distillazione discontinuo leggermente in depressione. Il distillatore non
opera distillazione frazionata, per cui separa la miscela di solventi (distillato) dal residuo alto-
bollente, che viene accumulato sul fondo e smaltito come rifiuto. Il distillato viene recuperato
ed utilizzato come solvente.
Autorizzazione Integrata Ambientale- Crocco SpA- Allegato 1 6
copia informatica per consultazione
copia informatica per consultazione
d) i risultati del primo controllo analitico dovranno essere trasmessi a questa Amministrazione
e ad Arpav nel termine di 45 giorni dal prelievo. I referti dovranno essere accompagnati da
apposita relazione che inpidui le portate di ogni fase che in assenza di perse
determinazioni andranno a costituire le portate di riferimento autorizzativo di cui alla tabella
sotto riportata;
e) per il primo controllo della fase di estrusione oltre al COT dovranno essere verificate le
polveri. Sulla base dei risultati verrà valutata la necessità di porre in monitoraggio anche tale
inquinante per il quale varrà un limite di 15 mg/Nmc.
2. Per le emissioni di cui al punto FM la ditta dovrà procedere alla compartimentazione e alla
predisposizione di apposito camino da attrezzare con punti di prelievo a norma nel termine del
2020 in modo da poter effettuare nel corso dello stesso anno la prima analisi. Con la
trasmissione dei referti del primo controllo analitico la ditta dovrà comunicare le modalità
con cui è intervenuta e la portata di riferimento.
3. Gli inquinanti da controllare e relativi limiti sono come da tabella sotto riportata.
4. I controlli periodici delle emissioni in atmosfera sono richiesti con la frequenza indicata
nel piano di monitoraggio; tali controlli dovranno essere effettuati, nelle condizioni di
esercizio più gravose degli impianti produttivi. Nell’ambito del controllo della fase di
stampa, la ditta dovrà assicurare che almeno uno dei due controlli annuali venga
effettuato in condizione di massimo carico, al fine di verificare il rispetto del limite in
concentrazione. L’altro controllo dovrà rappresentare la situazione “di carico normale”
finalizzato ad una corretta rappresentazione della gestione solventi nella relativa
documentazione. Come da proposta riportata in allegato A la ditta dovrà procedere
riferendosi al rappresentato “camino virtuale” .
5. La ditta dovrà effettuare i controlli di cui al precedente punto dando comunicazione ad
ARPAV con almeno 15 giorni d'anticipo della data in cui intende effettuare i prelievi.
6. I dati relativi agli autocontrolli effettuati dovranno essere riportati su apposito registro a cui si
allegheranno i certificati analitici ed essere tenuti a disposizione dell’autorità competente al
controllo. Uno schema esemplificativo di tale registro è riportato in appendice 1 allegato VI
parte V del D.Lgs. 152/06. Per i certificati analitici si dovrà far riferimento allo schema
riportato in calce.
7. Le metodologie di campionamento e analisi dovranno essere quelle utilizzate dal Servizio
Laboratori di ARPAV, riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-
ambientali/ippc/servizi-alle-aziende/metodiche-analitiche. Le metodiche utilizzate dal
Servizio Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso fede in fase di contraddittorio. L’azienda
può cambiare le metodiche analitiche, previa comunicazione ad ARPAV, la quale può
esprimersi in merito.
8. Ogni interruzione del normale funzionamento degli impianti di abbattimento, compresa la
manutenzione ordinaria e straordinaria, deve essere annotata su un apposito registro da tenersi
a disposizione dell’autorità competente al controllo. Uno schema esemplificativo di tale
registro è riportato in appendice 2 allegato VI parte V del D.Lgs. n. 152/2006.
9. La ditta dovrà sempre provvedere ad una corretta gestione e manutenzione dei propri sistemi
di abbattimento, secondo quanto previsto nel piano di monitoraggio e controllo. In caso di
anomalie o guasti agli impianti il gestore deve darne comunicazione alla Provincia, al
Autorizzazione Integrata Ambientale – ditta Crocco SpA - Allegato 2 2 di 15
copia informatica per consultazione
dipartimento provinciale dell’ARPAV e al Comune entro le otto ore successive. Qualora le
anomalie di funzionamento siano tali da non garantire il rispetto dei limiti di emissione fissati,
si dovrà procedere alla sospensione delle relative lavorazioni per il tempo necessario alla
rimessa in efficienza; le difformità accertate nei controlli analitici effettuate dal gestore
devono essere comunicate entro 24 ore dall'accertamento.
10. In materia di gestione solventi la ditta dovrà rispettare le seguenti condizioni a partire
dall’anno 2022 da rendicontare nel 2023:
a) consumo solvente 500 tonnellate/anno ;
b) valore limite emissione diffusa (% dell’Input totale come I1+I2): 20%
c) valore limite emissione convogliata 100 mgC/Nmc
c) emissione convogliata = 20,5 COV ton/anno.
d) emissioni totale: 232.5 COV ton/anno
-con l’impegno nel frattempo a procedere con gli interventi previsti per il rientro nel limite
delle emissioni diffuse. La ditta deve in ogni caso rispettare il limite di consumo (500
tonnellate/anno) e il limite in emissione convogliata (100 mgC/Nmc).
-Gli esiti delle verifica tenuta nelle condotte di aspirazione dovranno essere comunicati
nel termine del 15 aprile 2020 , con eventuali interventi nel frattempo messi in atto e in
programma.
Nel termine del 15 maggio 2020 dovrà essere dato conto dell'intervento relativo alla
"Linea intercettazione emissioni da bianchi e solventi "
Per la nuova stampatrice dovrà essere comunicato l’avvio con un anticipo di almeno 15
giorni. Nel termine del 31/01/2021 in assenza di interventi alternativi finalizzati al
contenimento delle emissioni diffuse da comunicare nel termine del 30/10/2020 e sui
quali questa Amministrazione si riserva una valutazione dovrà essere dismessa la
macchina di stampa prevista in sostituzione e della circostanza dovrà essere dato
riscontro
La ditta dovrà garantire a partire da gennaio 2020 un sistema verificabile per
contabilizzare la quantità di solvente recuperato. Delle modalità di contabilizzazione
dovrà essere data specifica comunicazione con eventuali caratteristiche della
strumentazione.
Si rileva che per la previsione di convogliamento emissione della lavatrice (emissione L)
e dell’operazione di miscelazione inchiostri (emissione M) al sistema di recupero solventi
DEC entro il 2019 non è richiesto il controllo analitico per le stesse nell’attuale
configurazione
Scarichi idrici/gestione acque meteoriche
11. La ditta è autorizzata allo scarico delle acque produttive, come inpiduate in allegato 1 con
recapito in fognatura.
12. La ditta è altresì autorizzata allo scarico in fognatura delle acque meteoriche di prima pioggia
Autorizzazione Integrata Ambientale – ditta Crocco SpA - Allegato 2 3 di 15
copia informatica per consultazione
dei piazzali previo trattamento, allo scarico in torrente Agno delle acque di seconda pioggia
dei medesimi piazzali e delle acque dilavanti la porzione di tetto su cui insiste l’impianto di
abbattimento/recupero solventi “DEC”,
13. Nelle more dell’operatività dell’autorizzazione di cui sopra, condizionata al completamento
degli interventi di allacciamento alla fognatura stessa e alla regolarizzazione contrattuale di
tale scarico con il gestore, l’autorizzazione allo scarico delle acque produttive e delle acque
meteoriche senza distinzione di prima e seconda pioggia e senza trattamento è con recapito in
Torrente Agno.
14. L’autorizzazione allo scarico in fognatura è subordinata, per quanto di competenza, alla
presentazione del certificato di regolare esecuzione dell’opera, per le nuove strutture di
convogliamento, trattamento e scarico, rilasciato dal direttore dei lavori, così come previsto
all'art. 50 della L.R. 33/85 e smi. Contestualmente a tale certificato la ditta dovrà presentare
un elaborato grafico aggiornato con eventuali modifiche concordate con il gestore della
fognatura con inpiduazione tra l’altro di punti di prelievo per il monitoraggio. La
documentazione va trasmessa anche al gestore della fognatura.
15. Alla conclusione degli interventi in questione e nel termine dei successivi 30 giorni la
ditta deve procedere ad un controllo analitico per la verifica del rispetto dei limiti,
differenziati a seconda del recapito. Qualora la configurazione di progetto non fosse
attiva nel termine del 31 marzo 2020, la ditta dovrà entro tale data ugualmente procedere
ad un controllo nella situazione transitoria.
16. Per l’inserimento di una stazione di lavaggio dei pezzi manutentati nell’ambito
dell’officina meccanica dedicata proprio alla manutenzione dei propri impianti la ditta ha
richiesto uno scarico in fognatura, previo trattamento di disoleazione/sedimentazione. La
ditta è autorizzata anche per tale scarico. Tale scarico non potrà comunque essere attivato
con recapito perso dalla fognatura. L’attivazione dovrà essere oggetto di preventiva
comunicazione a questa Amministrazione e al gestore della fognatura con certificazione
di fine lavori dell’intervento, fatta salva la periodicità che sarà in essere per il
monitoraggio.
17. Per lo scarico della zona DEC -SF6- la ditta è impegnata a valutare la possibilità di
predisporre un sistema automatico di isolamento del bacino di contenimento in ipotesi di
sversamento per rottura delle strutture presenti nel bacino stesso. La valutazione dovrà
essere presentata nel termine di 90 giorni dalla data del presente provvedimento.
All’eventuale sistema automatico dovrà comunque essere comunque affiancato un
controllo visivo quotidiano. Il sistema proposto , in assenza di perse determinazioni,
dovrà essere reso nei successivi 60 giorni.
18. Ogni campionamento dovrà essere effettuato nelle condizioni operative, meteorologiche
ed impiantistiche ritenute dal tecnico responsabile più gravose per la qualità delle acque
scaricate e le stesse dovranno essere specificatamente indicate nel verbale di
campionamento da allegare al rapporto di prova.
19. La ditta deve effettuare i controlli analitici comunicando al Dipartimento provinciale
dell' ARPAV, con almeno 15 giorni di anticipo, la data in cui intende effettuare i prelievi.
Per i controlli di scarichi di acque meteoriche il preavviso il Dipartimento Provinciale
dell’ARPAV deve essere effettuato nei medesimi termini in cui viene contattato il
laboratorio incaricato.
Autorizzazione Integrata Ambientale – ditta Crocco SpA - Allegato 2 4 di 15
copia informatica per consultazione
20. I pozzetti fiscali devono essere del tipo UNICHIM o analogo, in modo da permettere il
prelievo manuale o con l’attrezzatura automatica (autocampionatore), devono essere sempre
accessibili da parte delle Autorità competenti al controllo, idonei per i prelievi e le misure di
portata dei reflui oggetto del presente provvedimento e indipendenti da altri eventuali apporti
di acque reflue.
21. Le analisi e il prelievo dei campioni, realizzati al fine di monitorare nel tempo il rispetto dei
limiti, dovranno essere effettuati da personale qualificato, che redigerà anche un apposito
verbale di prelievo. Quest’ultimo dovrà essere allegato al rapporto di prova che dovrà
indicare, oltre agli esiti delle analisi condotte sui campioni prelevati anche il metodo di
campionamento e le metodiche analitiche adottate. I rapporti di prova con i relativi verbali di
prelievo dovranno essere conservati dalla ditta e messi a disposizione delle autorità
competenti al controllo.
22. Le metodologie di campionamento e analisi devono essere quelle utilizzate dal Servizio
Laboratori di ARPAV, riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-
ambientali/ippc/servizi-alle-aziende/metodi-di-campionamento-e-analisi. L’azienda può
cambiare le metodiche analitiche, previa comunicazione ad ARPAV, la quale può esprimersi
in merito. Le metodiche utilizzate dal Servizio Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso
fede in fase di contraddittorio
23. La ditta dovrà registrare, su apposito quaderno (o dedicato supporto informatico) messo a
disposizione dell’autorità di controllo, le operazioni di manutenzione programmate e
straordinarie effettuate sul sistema di depurazione.
24. La ditta dovrà provvedere all’attenta e costante conduzione del sistema di depurazione e
segnalare tempestivamente alla Provincia, al Dipartimento Provinciale dell’ARPAV e al
gestore della fognatura eventuali inconvenienti che si dovessero verificare.
25. I limiti di accettabilità non potranno in alcun caso essere conseguiti mediante diluizione
con acque prelevate esclusivamente allo scopo.
Emissioni sonore
26. L’azienda deve verificare, con cadenza triennale e ogni qualvolta vi siano delle modifiche
che comportano delle variazioni sostanziali del livello di rumore, l’attualità della Valutazione
di Impatto Acustico, aggiornando lo studio agli atti ed eseguendo i rilievi fonometrici
necessari, utilizzando le professionalità di un Tecnico Competente in Acustica Ambientale. Le
misure devono essere eseguite presso la sorgente per la valutazione dell’emissione e presso i
ricettori più esposti al rumore per l’immissione e il livello differenziale; qualora ciò non fosse
possibile deve essere inpiduata una posizione di misura (nelle vicinanze del ricettore o in
prossimità della sorgente) che consenta di stimare il livello presso il ricettore. I parametri da
misurare sono i livelli acustici per i quali è stata evidenziata la potenziale criticità. Si
segnalano, per l’elaborazione della documentazione di impatto acustico ai sensi dell’articolo 8
della Legge n.447 del 1995, le Linee Guida approvate con Deliberazione del Direttore
Generale ARPAV (DDG n.3 del 29/01/2008) e consultabili nel sito internet dell’Agenzia,
all’indirizzo http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/agenti-fisici/fle-e-allegati/
linee_Guida-DOC-Impatto_Acustico.
27. In caso di superamento, da comunicarsi tempestivamente a questo Ente, al Comune ed
Autorizzazione Integrata Ambientale – ditta Crocco SpA - Allegato 2 5 di 15
copia informatica per consultazione
all’ARPAV, dovranno essere realizzate opportune mitigazioni acustiche concordandole con
Comune ed ARPAV. Tali interventi dovranno essere comunicati a questa Amministrazione per
gli aspetti di competenza.
28. Le campagne di misura dovranno essere effettuate durante lo svolgimento delle attività
rumorose, con comunicazione preventiva di almeno 15 giorni, al Comune ed ad ARPAV, che
potranno presenziare allo stesso.
29. Per il parere reso dalla competente sezione di ARPAV la ditta nel termine di giugno 2020
dovrà procedere ad una nuova valutazione superando i rilevi mossi; i risultati dovranno essere
trasmessi a questa Amministrazione e ad ARPAV entro luglio 2020.
Gestione rifiuti
30. Al report sulla produzione dei rifiuti di cui al Piano di Monitoraggio e Controllo che riporta
un elenco limitato ai rifiuti caratteristici dello specifico comparto produttivo, dovrà essere
allegata copia del MUD.
31. I rifiuti prodotti dovranno essere raggruppati in aree dotate di apposita cartellonistica,
indicante il relativo codice C.E.R. e l’eventuale caratteristica di pericolosità.
32. La gestione dei rifiuti prodotti dovrà avvenire nel rispetto di quanto previsto dalla parte IV
Titolo I D.Lgs.n. 152/2006; in particolare la loro gestione dovrà avvenire nella modalità di
deposito temporaneo così come definito dall’art. 183 c. 1 lettera bb) del D.Lgs. n. 152/2006.
33. Per i materiali gestiti come sottoprodotti la ditta dovrà dimostrare che sono soddisfatte le
condizioni di cui all’articolo 184-bis del Dlgs 152/2006. Delle stesse condizioni dovrà essere
dato conto nella relazione di accompagnamento del Report.
Altro
34. La ditta dovrà costantemente vigilare sul buono stato di conservazione delle pavimentazioni
impermeabilizzate ed effettuare, in presenza di eventuali fessurazioni, le relative
manutenzioni.
35. Nel termine di 90 giorni dal ricevimento del presente provvedimento la ditta dovrà presentare,
sottoscritta da un professionista abilitato, una proposta per un piano di monitoraggio delle
acque sotterranee proprio dello stabilimento con minimo 3 punti di controllo, posti uno a
monte e due a valle.
36. Sulla proposta di cui al precedente punto questa Amministrazione si riserva una valutazione
nel termine di 60 giorni dalla presentazione, trascorsi i quali la proposta si intende accolta; il
sistema dovrà essere quindi reso operativo nel termine del 31/12/2020.
37. Nel termine dei successivi 90 giorni la ditta, utilizzando il sistema di cui ai precedenti punti,
dovrà procedere ad un'analisi a set esteso. I referti analitici dovranno essere trasmessi a questa
Amministrazione e ad ARPAV nel termine di 30 giorni dal prelievo con una proposta di set
analitico per i successivi controlli.
38. Successivamente è richiesta un'analisi con frequenza quinquennale per i parametri oggetto di
proposta, eventualmente integrati sulla base di determinazioni di questa Amministrazione.
39. Qualora dal monitoraggio dovessero emergere delle anomalie dovrà esserne data tempestiva
comunicazione a questa Amministrazione, al Comune ed ARPAV.
40. Per la situazione delle emissioni non convogliate la ditta dovrà trasmettere, nel termine
Autorizzazione Integrata Ambientale – ditta Crocco SpA - Allegato 2 6 di 15
copia informatica per consultazione
di 60 giorni dal ricevimento del presente provvedimento, allo SPISAL dell'ULSS 8
un'apposita relazione, da inviarsi per conoscenza a questo Ente e ad ARPAV, per
verificare la possibilità di mantenerla in essere. Qualora lo SPISAL disponesse
persamente la ditta dovrà procedere in merito nei tempi e modi disposti dallo stesso
Servizio, dandone conto anche a questo Ente che si riserva eventuali provvedimenti di
competenza.
41. La ditta, ad esclusione dei periodi di chiusura per ferie, dovrà comunicare eventuali fermi
prolungati – oltre 15 gg- di attività e qualora tali periodi superino trenta giorni dovrà essere
contestualmente presentato un piano con le attività di controllo e monitoraggio da condursi
durante gli stessi e perse rispetto alla normale attività nonché le azioni da mettere in atto
anche dal punto di vista strutturale per garantire la sicurezza dell’impianto.
42. Dovrà altresì essere comunicata il fine esercizio dell’attività. Con tale comunicazione dovrà
essere presentato un Piano di ripristino ambientale che descriva gli interventi che verranno
attuati al fine della restituzione del sito agli usi originari e i relativi accertamenti analitici per
verificare l’assenza di eventuale contaminazione del sito.
43. Le registrazioni dei dati previsti dal Piano monitoraggio e controllo dovranno seguire le
seguenti indicazioni:
◦ tutti i dati ottenuti dall’autocontrollo devono poter essere verificati in sede di
sopralluogo ispettivo. I dati originali (es. bollette, fatture, documenti di trasporto,
Rapporti di prova etc.) devono essere conservati almeno per 5 anni in modo da
garantire la rintracciabilità del dato stesso;
◦ eventuali registrazioni e tutti i certificati analitici, compresi quelli effettuate da
laboratori esterni o direttamente dall’impianto di destino devono essere conservati
presso lo stabilimento, a disposizione delle Autorità competenti al controllo, almeno
per 5 anni.
Si ricorda che ai sensi dell’art. 29-decies, comma 2, del D.Lgs.n. 152/2006, il gestore dovra'
trasmettere, alla Provincia di Vicenza, all’ ARPAV, al Comune di Cornedo Vicentino entro il 30
aprile di ogni anno un documento contenente i dati caratteristici dell’attività dell’anno precedente
costituito da:
a) un report informatico sul modello fornito dall’Autorità competente
(http://ippc.arpa.veneto.it/) dove inserire i dati previsti dalle tabelle del “PIANO DI
MONITORAGGIO E CONTROLLO” ossia quelli a cui è stato assegnato “SI’” nella
colonna 'Reporting' dell’Allegato 3; il report dovrà essere trasmesso su supporto
informatico;
b) una relazione esplicativa dell’attività aziendale con il commento dei dati dell’anno in
questione e i risultati nel monitoraggio. La relazione, che può essere corredata da grafici
esemplificativi, deve contenere la descrizione di eventuali metodi di stima/calcolo dei dati
comunicati. Il superamento dei Valori Limite di Emissioni è da giustificare, ove possibile,
specificando la causa dell’incidente (es. manutenzione straordinaria, guasto,
malfunzionamento, avaria o interruzione degli impianti di abbattimento, condizioni
meteo-climatiche avverse etc.) e gli interventi risolutivi adottati. Variazioni significative
tra i persi anni di monitoraggio vanno giustificate. La suddetta relazione dovrà essere
trasmessa su supporto informatico.
Autorizzazione Integrata Ambientale – ditta Crocco SpA - Allegato 2 7 di 15
copia informatica per consultazione
Tenendo conto del periodo in cui è rilasciata l’autorizzazione di cui al presente provvedimento la
ditta dovrà attuare quanto previsto dal PMC a far data dal 1 gennaio 2020 e il primo report e relativa
relazione dovrà essere presentato entro aprile 2021. Per tale disposizione viene meno l’impegno di
procedere alla comunicazione di cui all'art. 29 decies. Nel termine di aprile 2020 la ditta dovrà
trasmettere il piano gestione solventi relativo all’anno 2019. Negli anni successivi il piano gestione
solventi è parte del Report.
Limiti alle emissioni
Aria
La seguente tabella riporta, in relazione al processo produttivo, i limiti per le emissioni in atmosfera
ritenute significative.
Fase Punto di Tecnologie di Quota (m) Portata Limiti
emissione contenimento
[Nmc/h](***)
Inquinanti Valore
concentrazio
ne mg/Nmc
ST stampa Adsorbimento su
AU2 lav vaschette * 1, 2, 3 carboni attivi e 32800 COT 100
AU4 recupero recupero solvente
solvente AU4
Trasporto FM Vedi prescrizione polveri 20
Filtro a maniche
pneumatico
Estrusione 4 - Vedi prescrizione COT 50
Estrusione 5 - Vedi prescrizione COT 50
(***) ammesso con un range di variabilità di ±20%. A fronte di riscontri analitici con portate riscontrate superiori il limite in emissione dovrà
essere modulato proporzionalmente secondo la formula indicata nell’art.271 comma 13.
Per le emissioni trattate ai carboni attivi la ditta ha comunicato che il dato di portata indicato rappresenta la portata progettuale a
supporto della condizione di massimo carico ; le portate nelle condizioni di esercizio “normali” sono 25.000( vedasi descrizione) La ditta
nel PGS dovrà fornire evidenza dell’ assetto emissivo prevalente/medio durante l’anno.
Autorizzazione Integrata Ambientale – ditta Crocco SpA - Allegato 2 8 di 15
copia informatica per consultazione
Scarichi
Recapito Limiti
Punto di
fase Tecnologie di contenimento (fognatura, corpo
campionamento idrico) Parametro Valore SF
Regolamento di Fognatura e
Spurgo e Sedimentazione/disoleazione
SF1 raffreddamento
fognatura Depurazione della acque reflue
(su alcuni scarichi parziali)
industriali del gestore
Regolamento di Fognatura e
Meteoriche prima
SF2 Sedimentazione/disoleazione Fognatura Depurazione della acque reflue
pioggia
industriali del gestore
Regolamento di Fognatura e
Meteoriche prima
SF3 Sedimentazione/disoleazione Fognatura Depurazione della acque reflue
pioggia
industriali del gestore
Regolamento di Fognatura e
Meteoriche prima
SF4 Sedimentazione/disoleazione Fognatura Depurazione della acque reflue
pioggia
industriali del gestore
Regolamento di Fognatura e
Meteoriche prima
SF5 Sedimentazione/disoleazione Fognatura Depurazione della acque reflue
pioggia
industriali del gestore
(Tab 3 colonna scarico in acque
Dilavamento tetto Corpo idrico
SF6 superficiali all. 5 alla parte II del
DEC superficiale D.Lgs 152/06
(Tab 3 colonna scarico in acque
Corpo idrico
A Seconda pioggia / superficiali all. 5 alla parte II del
superficiale D.Lgs 152/06
(Tab 3 colonna scarico in acque
Corpo idrico
B Seconda pioggia / superficiali all. 5 alla parte II del
superficiale D.Lgs 152/06
(Tab 3 colonna scarico in acque
Corpo idrico
C Seconda pioggia / superficiali all. 5 alla parte II del
superficiale D.Lgs 152/06
(Tab 3 colonna scarico in acque
Corpo idrico
D Seconda pioggia / superficiali all. 5 alla parte II del
superficiale D.Lgs 152/06
NB I punti di scarico relativi alle meteoriche di prima pioggia con recapito in fognatura potrebbero essere in
diminuzione sulla base degli esiti della valutazione richiesti dal gestore della fognatura.
Rumore
Punto di Limiti
Tipologia
emissione Paramento Valore
Emissioni sonore Punti inpiduati nel Piano di Zonizzazione Acustica del Comune di Cornedo Vicentino
documento di
previsione di impatto
acustico che sarà
Autorizzazione Integrata Ambientale – ditta Crocco SpA - Allegato 2 9 di 15
copia informatica per consultazione
Limiti
Punto di
Tipologia
emissione
conpiso da ARPAV
Autorizzazione Integrata Ambientale – ditta Crocco SpA - Allegato 2 10 di 15
copia informatica per consultazione
SCHEMA TIPO DI CERTIFICATO ANALITICO PER EMISSIONI IN ATMOSFERA
(*importante considerare indicazioni sotto riportate)
Ditta:
Attività produttiva svolta:
Camino n. Relativo all'impianto di
Campione 1 prelevato il da _____________________________________________________
Durata del prelievo dalle ore alle ore
Campione 2 prelevato il da
Durata del prelievo dalle ore alle ore
Campione 3 prelevato il da
Durata del prelievo dalle ore alle ore
Tipo e quantità di materie prime utilizzate nell'impianto durate il prelievo e che abbiano influenza sulle emissioni
Strumentazione usata per il prelievo
Metodiche utilizzate per il campionamento ____________________________________________________
Metodiche utilizzate per l’analisi ____________________________________________________
Risultati analitici
Portata delle emissioni __________________ Temperatura fumi
Tenore di ossigeno* _________________________ Umidià ____________________
*(da riportare solo per processi di combustione)
Inquinante 1 Valore di concentrazione medio Flusso di massa Inquinante 2 Valore di
concentrazione medio Flusso di massa
Inquinante 3 Valore di concentrazione medio Flusso di massa
NOTE
Oltre alla data e alla firma, con timbro di iscrizione all'albo, del tecnico abilitato all'analisi, si dovrà allegare il verbale di campionamento e prelievo
ed esprimere le seguenti determinazioni:
1) che le condizioni di marcia al momento del prelievo risultavano essere al regime massimo possibile od, eventualmente, motivare
una situazione. difforme;
2) la presenza, o meno, ed il funzionamento, o meno, dl eventuali impianti di abbattimento;
3) la motivazione sulla scelta degli inquinanti analizzati e giudizio sulla loro rappresentatività rispetto alla globalità dell'emissione ed
al ciclo produttivo esaminato;
4) stima dell' errore standard nell’analisi;
5) motivazione delle eventuali difformità dei parametri tra quanto richiesto in sede di autorizzazione e quanto determinato al
momento dell’ analisi.
(*)Nelle more dei decreti attutivi richiamati al punto 17 dell’ art. 271 del D.lgs 152/2006 per il campionamento manuale delle emissioni
convogliate, tenuto conto di approfondimenti in merito effettuati con ARPAV si dispone quanto segue:
a) il numero di prelievi o campioni da eseguire nel caso di campionamento manuale è di 3 per ciascuna misura. Ai fini del
calcolo del valore di emissioni si deve considerare la media ottenuta da questi 3 campioni;
b) il numero di prelievi o campioni è relativo a ciascun parametro o sostanza che si deve determinare per il confronto con il
valore limite;
c) il tempo di campionamento di norma deve essere di un’ ora, tenuto conto che la concentrazione media è riferita, dal D.lgs
152/2006, ad un’ ora di funzionamento dell’ impianto nelle condizioni di esercizio più gravose.N.B. tempi di campionamento
persi devono essere motivati
Autorizzazione Integrata Ambientale – ditta Crocco SpA - Allegato 2 11 di 15
copia informatica per consultazione
Autorizzazione Integrata Ambientale – ditta Crocco SpA - Allegato 2 12 di 15
copia informatica per consultazione
Autorizzazione Integrata Ambientale – ditta Crocco SpA - Allegato 2 13 di 15
copia informatica per consultazione
Autorizzazione Integrata Ambientale – ditta Crocco SpA - Allegato 2 14 di 15
copia informatica per consultazione
Autorizzazione Integrata Ambientale – ditta Crocco SpA - Allegato 2 15 di 15
copia informatica per consultazione
copia informatica per consultazione
______________________________________________________________________________
Interventi di
manutenzione
ordinaria sugli
2.1.2 Vedere tabella NO (***)
impianti di
abbattimento
degli inquinanti
Sistemi di
trattamento
2.1.3 Vedere tabella NO (***)
fumi: controllo
del processo
Sistemi di
depurazione.
2.1.4 Vedere tabella NO (***)
Controllo del
processo
Aree di
2.1.5 Vedere tabella SI (***)
stoccaggio
Emissioni
2.1.6 Annuale NO
diffuse
3 INDICATORI PRESTAZIONE
Monitoraggio
3.1 degli indicatori Annuale SI
di performance
(*) Le modalità di controllo analitico verranno specificate in dettaglio (sulla base di quanto ritenuto rilevante come impatto
ambientale) nella lettera che verrà trasmessa da ARPAV entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello in cui verrà eseguita
l’ispezione ambientale integrata o preventivamente alla comunicazione di cui all’art. 29-decies, comma 1 del D.Lgs 152/06 e s.m.i..
(**) La Relazione dell’attività di monitoraggio è da inviare all’Autorità competente e al Dipartimento Provinciale ARPAV
competente, una volta conclusa, con la periodicità stabilita, in concomitanza dell’invio del reporting annuale.
(***) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari . Invece i
dati con frequenza di autocontrollo continua, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file tipo .xls o
altro database compatibile, in allegato al report.
In Ingresso
COMPONENTI AMBIENTALI
1.1. Materie prime e prodotti in ingresso e in uscita
1.1.1. Materie prime
Modalità Frequenza
Denominazione Fase di utilizzo UM Fonte del dato Reporting(*)
stoccaggio autocontrollo
Estrusione &
Polietilene Sacchi Kg Gestionale Mensile SI
stampaggio
Estrusione &
Polietilene Silos kg Gestionale Mensile SI
stampaggio
Cisterne
Inchiostri Serbatoi Stampaggio kg Gestionale Mensile SI
Fustini
(*) Reporting annuale con ripartizione mensile della quantità
Autorizzazione Integrata Ambientale – ditta Crocco SpA - Allegato 3
copia informatica per consultazione
______________________________________________________________________________
1.1.2. Additivi
Modalità Frequenza
Denominazione Fase di utilizzo UM Fonte del dato Reporting(*) (**)
stoccaggio autocontrollo
Additivi / Master Sacchi Estrusione kg Gestionale Mensile SI
Preparazione
Cisterne
Diluente inchiostri / kg Gestionale Mensile SI
Serbatoi
stampaggio
Preparazione
Cisterne
Ritardante inchiostri / kg Gestionale Mensile SI
Serbatoi
stampaggio
Preparazione
Cisterne
Miscela alcolica inchiostri / kg Gestionale Mensile SI
Serbatoi
stampaggio
Preparazione
Cisterne
Acetato di etile inchiostri / kg Gestionale Mensile SI
Serbatoi
stampaggio
Solventi Preparazione
recuperati da Cisterne inchiostri / Kg Gestionale Mensile SI
DEC stampaggio
Solventi Preparazione
recuperati da Cisterne inchiostri / kg Gestionale Mensile SI
Formeco stampaggio
(*) Reporting annuale con ripartizione mensile della quantità
(**) Il report annuale per l’A.I.A. comprenderà il Report del Piano di Gestione dei Solventi
In Uscita
1.1.3. Prodotti finiti
Denominazione Modalità di UM Fonte del dato Frequenza Reporting(*)
stoccaggio autocontrollo
Prodotto finito
Bobine kg & m2 Gestionale Mensile SI
stampato
Prodotto finito neutro Bobine kg & m2 Gestionale Mensile SI
(*) Reporting annuale con ripartizione mensile della quantità
1.1.4. Sottoprodotti (secondo art. 184-bis D.Lgs.152/2006 s.m.i.) e Materie Prime secondarie
Denominazione Specificare se Modalità di UM Fonte del dato Frequenza Reporting
sottoprodotto o stoccaggio autocontrollo (*)
MPS
Polietilene
Sottoprodotto Cassoni Metallo Kg & m2 Gestionale Mensile SI
stampato
Polietilene neutro Sottoprodotto Cassoni Metallo Kg & m2 Gestionale Mensile SI
(*) Reporting annuale con ripartizione mensile della quantità
1.2. Risorse idriche
1.2.1. Risorse idriche
Tipologia di Punto Fase di UM Fonte del dato Frequenza Reporting(*)
approvvigionamento misura utilizzo autocontrollo
Acquedotto Ingresso Usi civili m3 Contatore Mensile SI
acque da
acquedotto
Pozzo Locale Produzione m3 Contatore Mensile SI
pompaggio (raffreddame
nto)
(*) Reporting annuale con ripartizione mensile della quantità
copia informatica per consultazione
______________________________________________________________________________
1.3. Risorse energetiche
1.3.1. Energia
Fase di Punto Frequenza Reporting(*
Descrizione Tipologia UM Fonte del dato
utilizzo misura autocontrollo )
Energia Produzione,
Energia
importata da Contatore kWh Registro Mensile SI
elettrica uffici, servizi
rete esterna
Energia Tri-
Tri-
elettrica Produzione kWh Contatore Mensile SI
generatore generatore
prodotta
Totale TEP SI
(*) Reporting annuale con ripartizione mensile della quantità
1.4 Consumo combustibili
1.4.1 Combustibili
Metodo Fonte del Frequenza
Tipologia Fase di utilizzo UM Reporting(*)
misura dato autocontrollo
Tri-generatore Nm3 Contatore Contatore Mensile SI
Metano
Riscaldamento
uffici & locali Nm3 Contatore Contatore Mensile SI
produzione
Totale TEP SI
(*) Reporting annuale con ripartizione mensile della quantità
1.5 Emissioni in aria
1.5.1 Punti di emissione (emissioni convogliate)- * l’azienda specificherà a titolo informativo eventuali
differenze rispetto a quanto riportato in tabella.
Impianto di
abbattimento Durata Durata
Provenienza/fase di Reporting
Punto di emissione (specificare emissione emissione
produzione (*)
tipologia) giorni/anno ore/giorno
Carboni attivi
1, 2, 3
con impianto
Camino “virtuale” Stampaggio 260 24 SI
recupero
unico
solvente
4 Estrusione / 260 24 SI
5 Estrusione / 260 24 SI
Filtro a
FM Trasporto pneumatico 260 24 SI
maniche
copia informatica per consultazione
______________________________________________________________________________
1.5.2 Inquinanti monitorati
Provenienz
a/ Punti di Frequenza
emissione
Parametro UM
autocontrollo Fonte del dato Reporting
fase di
produzione
1, 2, 3 COT mg/Nm3
Camino
Stampaggio Semestrale Analisi SI
“virtuale” 3
unico(**) Portata(*) Nm /h
COT mg/Nm3
Estrusione 4 Annuale Analisi SI
Portata Nm3/h
COT mg/Nm3
Estrusione 5 Annuale Analisi SI
Portata Nm3/h
Polveri mg/Nm3
Trasporto
FM Triennale Analisi SI
pneumatico
Portata Nm3/h
(*) In marcia normale gli impianti (sia stampa che estrusione) hanno una portata pari al 75% della massima. Gli
impianti funzionano alla massima potenzialità solo per un periodo limitato di tempo, stimato in 2 mesi l’anno (giugno e
luglio) (**) I camini 1, 2 e 3 sono relativi all’impianto di recupero solventi DEC; i controlli sono da riferire ad un
camino “virtuale” unico, secondo la metodologia di cui alla documentazione AIA
1.6 Emissioni in acqua
1.6.1 Punti di emissione
Durata Durata
Punto di Recapito Impianto di Reporting
emissione(*)
Provenienza
(fognatura, corpo idrico) Trattamento emissione emissione (*)
giorni/anno ore/giorno
Industriale
Sedimentazione/di
(raffreddamento,
soleazione (su
SF1 condense Fognatura 260 24 SI
alcuni scarichi
compressori,
parziali)
lavaggio)
Meteoriche prima Sedimentazione/di
SF2 Fognatura / / SI
pioggia soleazione
Meteoriche prima Sedimentazione/di
SF3 Fognatura / / SI
pioggia soleazione
Meteoriche prima Sedimentazione/di
SF4 Fognatura / / SI
pioggia soleazione
Meteoriche prima Sedimentazione/di
SF5 Fognatura / / SI
pioggia soleazione
Dilavamento tetto Corpo idrico
SF6 / / / SI
DEC superficiale
Corpo idrico
A Seconda pioggia / / / SI
superficiale
Corpo idrico
B Seconda pioggia / / / SI
superficiale
Corpo idrico
C Seconda pioggia / / / SI
superficiale
Corpo idrico
D Seconda pioggia / / /
superficiale
copia informatica per consultazione
______________________________________________________________________________
(*) L’Azienda specificherà a titolo puramente indicativo una stima delle eventuali variazioni significative rispetto ai dati forniti in
tabella. (**) Fino al ricevimento dell’autorizzazione allo scarico in fognatura da parte del gestore, saranno validi solamente i
pozzetti A, B, C, D (acque di dilavamento piazzali), SF1 e SF6, tutti recapitanti in corpo idrico superficiale-vedi prescrizione
allegato 2
1.6.2 Inquinanti monitorati
Punto
Provenienza/ di Frequenza Fonte del
Parametro UM Reporting
fase di produzione emissio autocontrollo dato
ne
SI
Idrocarburi mg/l Referto
analitico SI
SST mg/l
Raffreddamento, COD mg/l
condense
SF1 Annuale
compressori, Fosforo
mg/l
lavaggio totale
Cloruri mg/l
Fenoli mg/l
Tensioattivi mg/l
pH -
Idrocarburi mg/l
SST mg/l
Meteoriche prima COD mg/l
SF2 Annuale
pioggia Solventi
mg/l
aromatici
pH -
Idrocarburi mg/l
SST mg/l
COD mg/l
Solventi
organici mg/l
Meteoriche prima aromatici
SF3 Annuale
pioggia Solventi
organici mg/l
azotati
Solventi
mg/l
clorurati
pH -
Idrocarburi mg/l
SST mg/l
Meteoriche prima COD mg/l
SF4
pioggia Solventi
organici mg/l
aromatici
Annuale
Solventi
organici mg/l
azotati
Solventi
mg/l
clorurati
pH -
Meteoriche prima SF5 Idrocarburi mg/l Annuale
pioggia SST mg/l
COD mg/l
Solventi mg/l
organici
aromatici
copia informatica per consultazione
______________________________________________________________________________
Punto
Provenienza/ di Frequenza Fonte del
Parametro UM Reporting
fase di produzione emissio autocontrollo dato
ne
Solventi
organici
azotati
Solventi
clorurati
pH -
Idrocarburi mg/l Referto
SST mg/l analitico
COD mg/l
Solventi
organici mg/l
Dilavamento tetto aromatici
SF6 Annuale
DEC Solventi
organici
azotati
Solventi
clorurati
pH -
Idrocarburi mg/l
SST mg/l
COD mg/l
Solventi
organici mg/l
aromatici
Seconda pioggia A Annuale
Solventi
organici mg/l
azotati
Solventi
mg/l
clorurati
pH -
Idrocarburi mg/l
SST mg/l
COD mg/l
Solventi
organici mg/l
aromatici
Seconda pioggia B Annuale
Solventi
organici mg/l
azotati
Solventi
mg/l
clorurati
pH -
Idrocarburi mg/l
SST mg/l
COD mg/l
Solventi
organici mg/l
aromatici
Seconda pioggia C Annuale
Solventi
organici mg/l
azotati
Solventi
mg/l
clorurati
pH -
Seconda pioggia D Idrocarburi mg/l Annuale
SST mg/l
COD mg/l
copia informatica per consultazione
______________________________________________________________________________
Punto
Provenienza/ di Frequenza Fonte del
Parametro UM Reporting
fase di produzione emissio autocontrollo dato
ne
Solventi
organici mg/l
aromatici
Solventi
organici mg/l
azotati
Solventi
mg/l
clorurati
pH -
A-B-C-D – controllo prima della confluenza tetti
1.7 Rumore
1.7.1 Rumore*
Valuta Posizione Altezza del Ricettore Condizioni di
Parametro Frequenza
zione punto di punto di cui è riferita funzionamento Reporting Note (*)
valutato monitoraggio
n. misura misura la misura degli impianti
Secondo quanto indicato dalla valutazione di impatto acustico allegata
Triennale SI
all’istanza AIA
(*) nel caso in cui le misure non siano presso il ricettore indicare l’algoritmo utilizzato per risalire dalla misura al
livello sonoro presso il ricettore.
1.8 Rifiuti
1.8.1 Rifiuti prodotti
Recupe
Modalità Modalità di Frequenza
Descrizione Smaltiment ro Reporting
Rifiuti
Codice CER stoccaggi
o (codice) (codice
controllo e di Fonte del dato autocontrol
(*)
o analisi lo (**)
)
Peso (t/anno) Registro carico e scarico Mensile
Rifiuti Casson
07 02 13 D.. R13 Rapporto di prova SI
plastici e Caratterizzazi
laboratorio esterno / (***)
one
caratterizzazione
Scarti di Peso (t/anno) Registro carico e scarico Mensile
inchiostro,
contenenti 08 03 12* Fustini D.. R13 Rapporto di prova SI
Caratterizzazi
sostanze laboratorio esterno / (***)
one
pericolose caratterizzazione
Fanghi di Peso (t/anno) Registro carico e scarico Mensile SI
inchiostro,
08 03 14*
contenenti Fustini D.. R13 Rapporto di prova
sostanze Caratterizzazi
laboratorio esterno / (***)
pericolose one
caratterizzazione
08 03 18 Casse D.. R13 Peso (t/anno) Registro carico e scarico Mensile SI
copia informatica per consultazione
______________________________________________________________________________
Toner per
stampa
esauriti, Rapporto di prova
Caratterizzazi
persi da laboratorio esterno / (***)
one
quelli di cui caratterizzazione
alla voce 08
03 17
Peso (t/anno) Registro carico e scarico Mensile SI
Oli minerali
per motori,
ingranaggi e
13 02 05* Fustini D.. R13 Rapporto di prova
lubrificazion Caratterizzazi
e, non laboratorio esterno / (***)
one
clorurati caratterizzazione
Altri Peso (t/anno) Registro carico e scarico Mensile SI
solventi e
14 06 03* Fustini D.. R13 Rapporto di prova
miscele di Caratterizzazi
solventi laboratorio esterno / (***)
one
caratterizzazione
Peso (t/anno) Registro carico e scarico Mensile SI
Fanghi o
rifiuti solidi,
14 06 05* Fustini D.. R13 Rapporto di prova
contenenti Caratterizzazi
altri solventi laboratorio esterno / (***)
one
caratterizzazione
Peso (t/anno) Registro carico e scarico Mensile SI
Imballaggi
Casson
di carta e 15 01 01 D.. R13 Rapporto di prova
e Caratterizzazi
cartone laboratorio esterno / (***)
one
caratterizzazione
Peso (t/anno) Registro carico e scarico Mensile SI
Imballaggi Casson Rapporto di prova
15 01 02 D.. R13 Caratterizzazi
di plastica e laboratorio esterno / (***)
one
caratterizzazione
Peso (t/anno) Registro carico e scarico Mensile SI
Imballaggi Casson
15 01 04 D.. R13 Rapporto di prova
metallici e Caratterizzazi
laboratorio esterno / (***)
one
caratterizzazione
Peso (t/anno) Registro carico e scarico Mensile SI
Imballaggi
Casson
in materiali 15 01 06 D.. R13 Rapporto di prova
e Caratterizzazi
misti laboratorio esterno / (***)
one
caratterizzazione
Imballaggi Casson
15 01 07 D.. R13 Peso (t/anno) Registro carico e scarico Mensile SI
di vetro e
Rapporto di prova
Caratterizzazi
laboratorio esterno / (***)
one
caratterizzazione
Imballaggi 15 01 10* Big D.. R13 Peso (t/anno) Registro carico e scarico Mensile SI
contenenti Bag
copia informatica per consultazione
______________________________________________________________________________
residui di
sostanze
Rapporto di prova
pericolose o Caratterizzazi
laboratorio esterno / (***)
contaminati one
caratterizzazione
da tali
sostanze
Peso (t/anno) Registro carico e scarico Mensile SI
Filtri
16 01 07* Casse D.. R13 Rapporto di prova
dell'olio Caratterizzazi
laboratorio esterno / (***)
one
caratterizzazione
Rapporto di prova
Caratterizzazi
laboratorio esterno / (***)
one
caratterizzazione
NOTA: L’elenco dettagliato dei rifiuti prodotti e delle relative destinazioni è potenzialmente soggetto a modifiche ma
viene presentato annualmente per legge dalla ditta attraverso la dichiarazione MUD
(*) Nel report viene riportato il quantitativo dei rifiuti della tabella con allegato il MUD completo; i certificati analitici
sono conservati presso l'azienda (vedi specifiche già riportate in autorizzazione) per tutta la durata dell’A.I.A. e messi
a disposizione dell’Autorità di controllo.
(**) La frequenza di autocontrollo è dettata dalle modalità di compilazione del registro di carico/scarico dei rifiuti.
(***) Per caratterizzazione del rifiuto si intende sia l'approfondimento (tramite analisi chimica e/o studio delle schede
tecniche, di sicurezza e/o del processo produttivo) finalizzato alla classificazione del rifiuto secondo il Regolamento
1357/2014 e la Decisione 955/2014 (elenco codici CER) sia quello necessario per la verifica di accettabilità presso gli
impianti di destino. L'approfondimento finalizzato alla classificazione si rende necessario in presenza di rifiuti con voci
a specchio e per l’attribuzione delle caratteristiche di pericolo dei rifiuti pericolosi assoluti. La frequenza di
caratterizzazione sarà in generale annuale per i rifiuti avviati a smaltimento e biennale per quelli avviati a recupero,
salvo perse specifiche degli impianti di destino, e dovrà essere comunque rinnovata in corrispondenza di ogni
variazione del ciclo produttivo che comporti modifiche al rifiuto prodotto.
(****) Le indicazioni non vanno considerate vincolanti purché le eventuali perse destinazioni future avvengano nel
rispetto della normativa ambientale sui rifiuti.
10
1.9 Suolo e sottosuolo
1.9.1 Acque di falda
Punto di Parametro/ Frequenza
UM Fonte del dato autocontrollo
Reporting
misura/piezometro inquinante
(*) - - - Quinquennale SI
(*) Come da prescrizione – vedere Allegato 2
copia informatica per consultazione
______________________________________________________________________________
2. GESTIONE DELL’IMPIANTO
2.1. Controllo fasi critiche, manutenzioni, stoccaggi
2.1.1. Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
Frequenza Report
Attività controllo Parametri esercizio UM Fonte del dato
Fase di produzione autocontrollo ing (*)
Verifica
Strumentazion
Trasporto pneumatico funzionamento Pressione linee Bar Giornaliera NO
e
compressori
Funzionamento
Controllo
Estrusione in bolla sistemi di / / Giornaliera NO
visivo
aspirazione
Sistema
Concentrazione
3 controllo
solvente su Quantitativo solvente mg/Nm In continuo NO
Limite di
Stampa impianti
infiammabilità
Funzionamento
Controllo
sistemi di / / Giornaliera NO
visivo
aspirazione
Concentrazione
Concentrazione solventi Centrale di
mg/Nm3 Semestrale NO
solvente Rilevazione fiamma e rilevazione
Miscelazione calore
Funzionamento
Controllo
sistemi di / / Giornaliera NO
visivo
aspirazione
Funzionamento
Controllo
Lavaggio vaschette sistemi di / / Giornaliera NO
visivo
aspirazione
Funzionamento
Controllo
Trattamento a corona sistemi di / / Giornaliera NO
visivo
aspirazione
Verifica
Misuratore
Torri evaporative funzionamento Acqua utilizzata m3/h Giornaliero NO
portata
pompe
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi
straordinari. I dati con frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su
supporto informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al report.
(**) I controlli giornalieri non sono da registrare a meno di situazioni anomale, mentre i controlli a maggiore
periodicità (non in continuo) devono essere registrati su supporto cartaceo/informatico
copia informatica per consultazione
______________________________________________________________________________
2.1.2. Interventi di manutenzione ordinaria sugli impianti di abbattimento degli inquinanti (ed eventuali
fasi critiche del processo)
Modalità di Frequenza
Macchinario Tipo di intervento Fonte del dato autocontrollo Reporting (*)
registrazione
Verifica integrità Controllo Supporto
Filtro a maniche Mensile NO
maglie visivo cartaceo/informatico
Ripristino mezzo
Software
adsorbente Supporto
Filtro a carboni attivi gestione Al bisogno(**) NO
(setacciatura e cartaceo/informatico
impianto
reintegro)
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi, che hanno riscontrato criticità ed eventi anche
straordinari.
(**) Viene monitorato il parametro [solvente recuperato/rigenerazione], come da tabella seguente; alla massima
efficienza tale parametro è pari a 380 kg solvente/rigenerazione; quando il parametro scende sotto il 70% di tale
valore (260 kg solvente/rigenerazione), si provvede al ripristino di tutti i filtri.
2.1.3. Sistemi di trattamento fumi: controllo del processo
Sistema di Parametri di controllo del Frequenza Repor
Punto Fonte Modalità di
Fase abbattime processo di abbattimento UM autocontrol ting
emissione del dato registrazione
nto lo (*)
Sistema Supporto
mg/
VOC di cartaceo/infor In continuo NO
Nm3
controllo matico
Ditta Supporto
Carboni
1,2,3 Stampa Taratura FID / Specializ cartaceo/infor Semestrale NO
attivi
zata matico
Sistema Supporto
Solvente/rigenerazione(**) kg di cartaceo/infor Annuale NO
controllo matico
Trasport
Sistema
o Filtro a Solo
FM Delta pressione nel filtro mbar di Giornaliero NO
pneumati maniche anomalie
controllo
co
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi
straordinari. I dati con frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su
supporto informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al report.
(**) Rapporto tra il solvente ottenuto dalle rigenerazioni (annualmente, come da piano di gestione solventi) e il numero
di rigenerazioni (annuali, dato ottenuto dal sistema di controllo)
copia informatica per consultazione
______________________________________________________________________________
2.1.4. Sistemi di depurazione: controllo del processo
Parametri di
controllo del Repor
Punto Sistema di trattamento Fonte del Modalità di Frequenza
emissione (stadio di trattamento)
processo di UM
autocontrollo ting
trattamento dato registrazione
(*)
(**)
Supporto
Controllo
Sedimentazione/disolea / Visivo cartaceo/info Semestrale NO
SF1 riempimento
zione rmatico
vasche
Controllo Supporto
riempimento / Visivo cartaceo/info Semestrale NO
vasche rmatico
Sedimentazione/disolea
SF2 Verifica
zione Supporto
funzionalità Prova avvio
/ cartaceo/info Semestrale NO
pompa manuale
rmatico
rilancio
Controllo Supporto
riempimento / Visivo cartaceo/info Semestrale NO
vasche rmatico
Sedimentazione/disolea
SF3 Verifica
zione Supporto
funzionalità Prova avvio
/ cartaceo/info Semestrale NO
pompa manuale
rmatico
rilancio
Controllo Supporto
riempimento / Visivo cartaceo/info Semestrale NO
vasche rmatico
Sedimentazione/disolea
SF4 Verifica
zione Supporto
funzionalità Prova avvio
/ cartaceo/info Semestrale NO
pompa manuale
rmatico
rilancio
Controllo Supporto
riempimento / Visivo cartaceo/info Semestrale NO
vasche rmatico
Sedimentazione/disolea
SF5 Verifica
zione Supporto
funzionalità Prova avvio
/ cartaceo/info Semestrale NO
pompa manuale
rmatico
rilancio
Controllo
funzionalità Supporto
valvole / Visivo cartaceo/info Semestrale NO
bacini di rmatico
SF6 / contenimento
Controllo
visivo pulizia
Visivo No (***) giornaliero
e integrità del
bacino
Taratura
sensori Supporto
Certificato
solventi ai / cartaceo/info Semestrale NO
ditta esterna
bacini di rmatico
contenimento
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi
straordinari. I dati con frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su
supporto informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile, in allegato al report.
(**) In base all’esito dei controlli si provvederà alla manutenzione specifica (pulizia vasche, sostituzione filtri,
sostituzione pompe, …)
(***) solo le non conformità
copia informatica per consultazione
______________________________________________________________________________
2.1.5. Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
Parametri di Modalità Fonte del Frequenza Reportin
Descrizione
controllo controllo dato autocontrollo g (*)
Visivo
Stoccaggio sol- Accertamento
(contenitori e
venti e materie visivo stato Settimanale NO
bacini di
prime contenitori
contenimento)
Accertamento
Stoccaggio PE visivo stato Visiva Settimanale NO
silos
Serbatoi Controllo Visiva (bacino
Settimanale NO
fuoriterra tenuta contenimento)
Controllo
Serbatoi interrati Visiva(**) Annuale NO
tenuta
Circuito acque di Controllo
Visiva(**) Annuale NO
raffreddamento tenuta
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi
straordinari.
(**) La verifica della tenuta dei serbatoi interrati e del circuito acque di raffreddamento è eseguita nel periodo di
inattività della ditta (chiusura estiva) verificando l’eventuale calo del livello negli accumuli interrati (attraverso misure
di livello manuali a distanza di almeno una settimana)
2.1.6. Emissioni diffuse (*)
Modalità Fonte del Frequenza
Attività Parametro Prevenzione Reporting
controllo dato autocontrollo
SI
(*) Viene adottato il piano gestione solventi, secondo le modalità di cui alla documentazione AIA
copia informatica per consultazione
______________________________________________________________________________
3. INDICATORI DI PRESTAZIONE
3.1. Monitoraggio degli indicatori di performance
Modalità di Frequenza di
Indicatore e sua descrizione
calcolo
U.M.(*)
monitoraggio
Reporting
3
m /t prodotto
Consumo risorse idriche per
Dati registrati & Annuale SI
uso industriale
m3/m2 prodotto
TEP/
Consumo risorse energetiche kg prodotto
Dati registrati Annuale SI
elettriche &
TEP/m2 prodotto
TEP/t prodotto
Consumo combustibili Dati registrati & Annuale SI
TEP/m2 prodotto
t/t prodotto
Consumo materie prime e
Dati registrati & Annuale SI
solventi
t/m2 prodotto
Emissioni totali COV (**) Dati registrati Kg/anno Annuale SI
Kg/t prodotto
Fattore emissione COV (***) Dati registrati & Annuale SI
kg/m2 prodotto
Emissioni diffuse % su
Dati registrati % Annuale SI
quantitativo totale solventi
t/t prodotto
Quantità rifiuti prodotti Dati registrati & Annuale SI
t/m2 prodotto
(*) Gli indici si intendono riferiti alla somma di prodotti e sottoprodotti, stampati e neutri (come da tabella 1.1.3 e
1.1.4), eccetto il fattore di emissione COV
(**) Le emissioni totali di COV sono date dalla somma di emissioni diffuse e convogliate fase di stampa
(***) Il fattore di emissione COV è riferito alle emissioni totali di COV e ai soli prodotti e sottoprodotti stampati (come
da tabella 1.1.3 e 1.1.4)
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
ALLEGATO A
Il presente allegato, definito come “Allegato A” e costituente parte integrante e sostanziale
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale n 17/2019 rilasciata alla ditta Crocco SpA, per l’instal-
lazione in Via Monte Ortigara n.37 in Comune di Cornedo Vicentino (VI) riporta i persi mo-
menti dell’iter istruttoria e quanto emerso in conferenza a supportare le condizioni poste in au-
torizzazione.
Premesso che
la ditta Crocco SpA, è operativa nello stabilimento localizzato in via Monte Orti-
gara n.37 in Comune di Cornedo Vicentino (VI);
alla presentazione di richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale è seguito il
provvedimento provvisorio e ricognitivo -prot. n. 66243 del 30/10/2007; ai sensi
delle delibere regionali di indirizzo in merito - DGRV n. 668 del 20/03/2007 e
smi - l’AIA così rilasciata era ed è da intendersi puramente ricognitiva delle
autorizzazioni ambientali in essere;
la validità dell'Autorizzazione Integrata Ambientale provvisoria prevista dal
richiamato provvedimento è stata oggetto di successive proroghe, da ultimo con
prot. 66115 del 09/10/2018 con proroga fino al 26/10/2019;
con il provvedimento di proroga sopracitato la ditta era invitata a procedere alla
presentazione della documentazione necessaria per il procedimento finalizzato al
rilascio dell’ AIA definitiva; per le proroghe concesse al riguardo il termine per
la presentazione della documentazione richiesta è stato fissato al 31/03/2019;
in relazione alle autorizzazioni sostituite dall’ AIA provvisoria e per la
corrispondenza nel tempo intervenuta si richiama che:
- con il provvedimento di proroga del 2015 si dava come superata ogni richiesta
di modifica nel quantitativo di solventi utilizzabile previsto dalle autorizzazioni
alle emissioni ;
con il medesimo provvedimento, in riferimento alla matrice acqua, tenuto conto
che
-per quanto agli atti non risultava una situazione chiara, sia per gli scarichi
produttivi che per lo scarico delle acque meteoriche;
- AVS SpA – allora gestore della fognatura presente nel territorio in cui si
colloca l'azienda - nell'ambito della proroga 2012 - con nota prot. n. 5769 del
20/11/2012, aveva comunicato che alla ditta non risultavano autorizzati scarichi
di acque produttive e/o meteoriche in fognatura; neppure da parte di questa
Amministrazione risultavano rilasciate autorizzazioni in materia;
Autorizzazione Integrata Ambientale – Crocco SpA - Allegato A Pag. 1 di 16
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
si chiedeva alla ditta di presentare apposita documentazione;
nel termine inpiduato in merito la ditta non ha fornito alcun riscontro;
per la gestione delle acque meteoriche nessuna documentazione risulta presentata
neppure nei termini di cui alla DGRV 1534 del 03/11/2015 (Piano di Tutela delle
Acque, specifico piano di settore in materia di tutela e gestione delle acque, ai
sensi dell’art. 121 del D.Lgs. n. 152/2006);
per i mancati riscontri alle richieste avanzate in merito, con il provvedimento di
proroga del 2016, si riportava quindi che in materia di scarichi era prefigurata
una situazione aziendale con assenza degli stessi e per le acque meteoriche una
condizione sulla base della quale non vi è necessità di autorizzazione;
con il provvedimento di proroga adottato nel 2018 si ribapa pertanto che
nessuna autorizzazione allo scarico era riferibile alla ditta.
Considerato che allo stato attuale, l’AIA costituisce unicamente autorizzazione alle emissioni
in atmosfera.
Considerato che con nota del 21/12/2018 - agli atti con prot.n.84674 del 24/12/2018 si è
attivata a presentare il progetto degli interventi di adeguamento all’art.39 delle
N.T.A ….;
questa Amministrazione con nota prot n. 1637 del 10/01/2019 , dando atto che la
normativa di cui al PTA inpiduava la data del 29/02/2016 per la presentazione
di un piano di adeguamento e la data del 31/12/2018 quale termine per
l’esecuzione degli interventi comunicava che, nella situazione rappresentata e in
presenza di termini di adeguamento scaduti, la ditta, a evitare contestazioni e
contenziosi, doveva trovarsi in una situazione di utilizzo/gestione dei piazzali da
non richiedere la necessità di autorizzazione allo scarico. Si comunicava che
nulla rilevava, neppure come richiesta di proroga, la comunicazione da ultimo
presentata.
Per i presupposti, verificati i quali non risulta necessaria l’autorizzazione, si
richiamava il parere della CTPA - Parere n. 04/0417 disponibile sul sito di questa
Amministrazione.
Considerato che, sulla documentazione presentata dalla ditta e agli atti di questa
Amministrazione in data 04/04/2019 con prot. nn. 19467, 19468, 19469 e
19470, con nota del 17/05/2019 prot. n.27454 si è proceduto, ai sensi della L.
241/90 e ss.mm.ii. e dell'art. 29 - quater del D.Lgs n. 152/2006 e ss.mm.ii a dare
comunicazione di avvio del relativo procedimento; successivamente, sempre per
Autorizzazione Integrata Ambientale – Crocco SpA - Allegato A Pag. 2 di 16
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
quanto disposto all'art. 29-quater del D.Lgs 152/2006, si è proceduto, a
pubblicare nell’Albo Pretorio il previsto avviso dal 24/05/2019 al 24/06/2019; a
seguito dello stesso non risulta essere pervenuta alcuna osservazione sulla
domanda.
Gestione solventi
Considerato che
nel 2005, con provvedimento n. 187 del 22/07/2005, la ditta era stata autorizzata
alle emissioni per la prosecuzione e l’ampliamento dell’attività produttiva e con
riferimento alla stampa flessografica si dava conto per i solventi di una emissione
totale di 460.000 kg/anno, con riserva comunque di fissare i limiti specifici in
materia di COV alla realizzazione del progetto di adeguamento di cui al DM
44/2004 nel termine previsto dalla norma del 2007;
ad adeguamento attuato è stata rilasciata l’ autorizzazione alle emissioni n. 474
del 23/10/2007, ricompresa nel richiamato provvedimento ricognitivo ;
in sede istruttoria di AIA definitiva
un confronto tra le condizioni poste con la richiamata autorizzazione n. 474 del
23/10/2007 per la attività di stampa con riferimento ai solventi che si
richiamano :
“Consumo di solvente annuo : 215.000 kg/anno
Emissione totale annua: 190.000 kg/anno di solvente
Emissioni diffuse: 20% input;
Emissione convogliata: 100 mgC/Nmc;”
e i dati riportati nella documentazione da ultimo presentata, anche in termini di
resoconti di solventi e/o richieste di aumento al riguardo, con l’evidenza di una
non coerenza, hanno reso necessario un approfondimento della “gestione
solventi” a partire dall’anno di adeguamento- 2007-.
Dal richiamato approfondimento, viste le pertinenti definizioni normative, è
emerso quanto segue:
l’attività di stampa flessografica rientrava nella normativa di cui al richiamato
DM44 in quanto attività con soglia di consumo > 25 t/anno. Al fine di rientrare
nei limiti della stessa norma la ditta ha implementato un progetto che prevedeva
l’adsorbimento del flusso gassoso contenenti i COV su carboni attivi e
successiva rigenerazione in corrente di gas inerte. La ditta operava anche un
recupero di solventi da residui liquidi/solidi con una fase di distillazione e i cui
solventi recuperati sono utilizzati nei lavaggi.
Autorizzazione Integrata Ambientale – Crocco SpA - Allegato A Pag. 3 di 16
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
Dai dati agli atti, il “consumo”, dichiarato nel rispetto della quantità posta in
autorizzazione, difetta della componente “rifiuto recuperato” nella fase di
lavaggio e inpiduato come O8.
Il consumo dichiarato risulta calcolato come C= I1 – O8
dove
I1 La quantità di solventi organici o la loro quantità nelle miscele acquistati che
sono immessi nel processo nell'arco di tempo in cui viene calcolato il bilancio di
massa ...di fatto il solvente acquistato...
O8 la quantità di solventi organici contenuti nei preparati recuperati per riuso,
ma non per riutilizzo nel processo (O8) se non....
La formula del consumo risulta corretta considerando l’attività di lavaggio
attrezzature non parte integrante della stampa.
Al riguardo si richiama l’art.275 del D.lgs 152/06 per confermare che la quota di
solvente recuperato nei lavaggi non può essere sottratta a “I1” e nel contempo
che al pari del solvente recuperato nella stampa va a integrare il valore di
I2...quantità di solventi organici o la loro quantità nei preparati recuperati e
reimmessi come solvente nel processo….
Nella verifica del piano gestione solventi è da verificare l’emissione diffusa.
Calcolata per differenza tra input e output va poi messa messa a confronto con il
limite che nel caso specifico corrisponde al 20% dell’input inteso come I=I1+I2
Nelle assunzioni fatte dalla ditta la predetta emissione diffusa risulta verificata.
In un corretto utilizzo dei dati previsti dalla norma, la ditta, per quanto agli atti,
non risulterebbe tuttavia rispettare il limite.
Con riferimento agli ultimi tre anni si rileva come il consumo dichiarato di
solvente ( solvente acquistato..) risulti:
anno 2016: 363.080 kg/anno
anno 2017: 327.430 kg/anno
anno 2018: 429.254 kg/anno
Per quanto sopra, rilevando che nella situazione aziendale sopra rappresentata
emergeva per questa Amministrazione la necessita di ridefinire in autorizzazione,
come previsto dalla norma e nella corretta accezione, il consumo di solvente con
nota prot n. 54125 del 15/10/2019 sono state richieste integrazioni
“Alla ditta…... è richiesto di inpiduare il “consumo di solvente” che
ragionevolmente va a qualificare l’attività e di conseguenza l’autorizzazione.
Autorizzazione Integrata Ambientale – Crocco SpA - Allegato A Pag. 4 di 16
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
Con l’utilizzo delle formule corrette la ditta deve riverificare i limiti delle
emissioni diffuse e, nell’ipotesi verosimile sia confermato il mancato rispetto dei
limiti, dar conto di un programma per il rientro degli stessi…..”
la ditta ha riscontrato la richiesta di cui sopra con documentazione trasmessa
tramite SUAP - agli atti prot.n.57422 del 4/11/2019, valutati i consumi degli
anni 2008-2018, anche in considerazione di possibili aumenti di produzione, ha
inpiduato il “consumo di solvente” in 500 ton/anno. La ditta ha quindi
confermato , come prefigurato nella comunicazione prot. 54125 del 15/10/2019,
il mancato rispetto dei limiti in emissione diffusa. Al fine di rispettare i limiti
previsti (20% dell’input), ha proposto i seguenti interventi:
1.Convogliamento emissione della lavatrice (emissione L) e dell’operazione di
miscelazione inchiostri (emissione M) al sistema di recupero solventi DEC.
2.Verifica tenuta del sistema di intercettazione e collettamento delle emissioni al
sistema DEC.
3.Miglioramento delle modalità di lavorazione, in particolare dei recipienti
inchiostri in uso; essi verranno minimizzati allo stretto necessario, per
prediligere l’invio attraverso il sistema di distribuzione automatico. Inoltre per i
recipienti necessariamente stoccati nelle immediate vicinanze delle macchine
utilizzatrici è previsto di procedere con lo stoccaggio in fusti chiusi; si prevede
inoltre la chiusura di eventuali recipienti agitati di inchiostri.
4.Sostituzione della stampatrice obsoleta con nuovo sistema di stampa
flessografica di pari potenzialità. La nuova stampatrice sarà più efficiente
dell’attuale ed inoltre è provvista di una migliore carenatura per l’intercettazione
delle emissioni diffuse.
Descrizione intervento Termine
1 Convogliamento emissione L 31/12/2019
ed emissione M al sistema di
recupero solventi DEC
2 Verifica tenuta nelle condotte 31/03/2020
di aspirazione
3 Linea intercettazione 30/04/2020
emissioni da bianchi e
solventi
4 nuova stampatrice 31/01/2021
Autorizzazione Integrata Ambientale – Crocco SpA - Allegato A Pag. 5 di 16
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
Considerato che sempre con riferimento alle emissioni in atmosfera per le autorizzazioni nel
tempo rilasciate sono stati definiti limiti unicamente per la fase di stampa; per
l’estrusione ed altra impiantistica non sono stati definiti limiti e obblighi in
ordine al monitoraggio periodico.
Considerato che per l’installazione risultano significative oltre la stampa
- le emissioni dell’estrusione - camini 4 e 5- ;
- le emissioni del “Trasporto pneumatico”- per tali emissioni trattate con filtro a
maniche e punto di emissione identificato con FM è emerso che trattasi di
emissione convogliata che dopo trattamento con filtro a maniche posto
all’esterno locali manca di camino, il rilascio è direttamente all’esterno;
confermando una significatività anche per tali emissioni emerge la necessità che
la ditta per un corretto monitoraggio attrezzi la struttura con apposito camino con
punti di prelievo a norma
- Miscelazione inchiostri
- Lavatrici solventi.
Considerato che per le emissioni della fase di stampa con le integrazioni di ottobre 2019 la
ditta ha precisato che la portata totale massima del sistema è pari a 32800
Nm3/h; come da rappresentazione riportata in allegato 1 sono attivi in parallelo
sempre due camini su 3, ciascuno con una portata massima pari a 16400 Nm3/h.
In tale contesto la ditta ha proposto per l’emissione del sistema un camino
“virtuale”, somma dei due camini attivi. Ai fini del controllo periodico delle
emissioni ai camini 1, 2 e 3 ha quindi richiesto che sia considerato un camino
unico “virtuale”, cioè che i limiti di riferimento (COT e portata) si intendano
riferiti alla somma dei due camini attivi (somma matematica per la portata e
pesata sulla portata per la concentrazione di COT), e non sul singolo camino. Il
controllo analitico verrà eseguito operativamente sui 2 camini attivi al momento
dell’analisi e poi verrà eseguito calcolo per riferire l’emissione ad un unico
camino “virtuale”, secondo le seguenti proposte procedure.
Misura della portata
La portata al camino “virtuale” sarebbe semplicemente la somma delle portate
misurate ai due camini attivi.
Modalità analisi emissioni, camino “virtuale
Autorizzazione Integrata Ambientale – Crocco SpA - Allegato A Pag. 6 di 16
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
”In riferimento alla modalità di analisi, la ditta ha precisato che il sistema
lavora alla potenzialità massima (32800 Nm3/h) solo stagionalmente. Infatti la
ditta dispone di più macchine/stampa, sia in linea che fuori linea, e solo in
alcuni e limitati periodi dell’anno le macchine funzionano tutte
contemporaneamente; solitamente tale periodo corrisponde ai mesi di giugno e
luglio, mentre per il resto dell’anno alcune macchine non vengono utilizzate. Di
conseguenza anche le emissioni per la maggior parte dell’anno sono inferiori
alla massima potenzialità trattabile dall’impianto. Al fine di stimare la portata
normale dell’impianto, sono stati presi in esame i controlli analitici degli anni
2010-2019, concludendo che la portata media dell’impianto è pari a circa 25000
Nm3/h, pari a circa il 75%della portata massima
Misura COT : la composizione di COT al camino “virtuale” è la somma delle
composizioni di COT misurate ai due camini attivi, ponderata sulle portate
Misura COT La composizione di COT al camino “virtuale” è la somma delle
composizioni di COT misurate ai due camini attivi, ponderata sulle portate
Al fine di verificare nel tempo l’efficienza di tutti e 3 i filtri, si propone che
l’analisi periodica venga eseguita sempre con coppie di filtri perse; cioè nel
tempo si susseguiranno:
-Camini 1+2: I analisi periodica-
Camini 2+3: II analisi periodica-
Camini 3+1: III analisi periodica-
Camini 1+2: IV analisi periodica-
Camini 2+3: V analisi periodica
Considerato che non risultano significative e non sono da autorizzare:
- le emissioni degli impianti termici per potenzialità termica sotto soglia (punto
dd) dell'allegato IV alla parte V del D.Lgs. 152/2006 “ Impianti di combustione
alimentati a metano o a GPL, di potenza termica nominale inferiore a 1 MW”);
- le emissioni del trattamento corona - TR1 ÷ TR50 caratterizzate da ozono-
inquinante non parametrato.
Matrice acqua e scarichi
Considerato che
per quanto presentato per l’AIA definitiva emerge, persamente da quanto
previsto dall’autorizzazione in essere, che la ditta ha l’esigenza di essere
autorizzata per uno scarico produttivo ( spurgo torri di raffreddamento, condense
compressori, scarico emergenza circuito di raffreddamento estrusori) ed è nelle
condizioni, per la gestione dei piazzali, di necessità di autorizzazione allo
Autorizzazione Integrata Ambientale – Crocco SpA - Allegato A Pag. 7 di 16
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
scarico delle acque meteoriche relativamente al complesso dei piazzali;
come da richiesta, a regime, per lo scarico produttivo come recapito è prevista la
fognatura; in fognatura è previsto anche lo scarico della prima pioggia; per il
recapito della seconda pioggia è invece inpiduato il T.Agno;
con riferimento alla gestione delle acque meteoriche, la ditta ha presentato con
nota agli atti con prot. 19467 del 04/04/2019 la “relazione tecnico descrittiva” e
un successivo aggiornamento della stessa con nota prot. 42033 del 02/08/2019;
nella richiamata documentazione viene evidenziato come nella fattispecie non
siano soddisfatte la seconda e la terza delle condizioni previste dal parere CTPA
04/0417; la ditta quindi ha ritenuto necessaria la definizione di alcuni interventi
di adeguamento, inpiduando le zone da trattare e autorizzare come richiamato
in allegato 1;
Considerato che in data 24/10/2019 è stato condotto un sopralluogo in azienda ai fini
istruttori ; nel corso dello stesso è emerso quanto di seguito riportato
per le acque meteoriche e industriali
• nei piazzali sono presenti depositi di materie prime e rifiuti, che
confermano la previsione aziendale di necessità di autorizzazione allo scarico e
questo pur non avendo rilevato situazioni di particolare criticità;
• la ditta ha dichiarato che sono già state predisposte le strutture per il
trattamento della prima pioggia nelle quattro porzioni di piazzale previste nella
documentazione presentata;
• in fognatura non risulta, anche per quanto visionato attivo alcuno scarico,
né industriale né di acque meteoriche ;
• rispetto ad una previsione/conpisione di non necessità di autorizzazione
allo scarico per le acque dilavanti i tetti, non essendo interessati da deposizioni
in considerazione della tipologia delle emissioni, si è rilevato che questo non
può valere per la porzione di tetto che ospita l’impianto “DEC” per la presenza
di strutture che contengono solventi liquidi, ancorché posizionati in bacini di
contenimento;
• la ditta ha confermato di aver in corso degli approfondimenti istruttori con
il gestore della fognatura, soprattutto a fronte di una richiesta di concentrare i
punti di scarico, che così come progettualmente previsti sarebbero 4;
• in una prospettata ipotesi di un’autorizzazione allo scarico con recapito in
Autorizzazione Integrata Ambientale – Crocco SpA - Allegato A Pag. 8 di 16
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
Torrente Agno nelle more del completamento degli allacciamenti alla fognatura
e relativa autorizzazione definitiva, la ditta ha dichiarato la possibilità di
procedere al campionamento degli stessi scarichi per la presenza di appositi
pozzetti. In questa situazione transitoria la ditta ha dichiarato l’impossibilità di
procedere al trattamento della prima pioggia e confermando quindi che lo
scarico in Agno riguarderebbe prima e seconda pioggia senza alcun trattamento.
Per le emissioni in atmosfera , fatto salvo quanto già formalmente richiesto in
materia di emissioni di solventi
• la ditta ha confermato la necessità di procedere con la verifica della
predisposizione di punti di prelievo a norma e contestualmente ha rilevato la
necessità di procedere con un primo controllo per l’identificazione della portata
di riferimento nella fase di estrusione. Alla ditta, per la regolarizzazione dei
punti di emissione è stata confermata la necessità di attrezzare la struttura di
filtrazione per le arie del trasporto pneumatico, già identificata con FM, con
apposito camino e punto di prelievo a norma;
• per le operazioni di miscelazione inchiostri (emissioni a camino M) e lavatrice
solventi (emissione a camino L) la ditta ha dichiarato il programma aziendale a
breve termine di un collettamento delle relative emissioni agli impianti di
recupero a carboni (camini 1-2-3);
• in reparto è stata notata la presenza di una postazione in cui viene effettuato il
taglio dell’anima delle bobine in cartone con produzione di polveri convogliate
e abbattute tramite un filtro con reimmissione in ambiente di lavoro, soluzione
per cui si è rilevata la necessità di coinvolgere lo Spisal;
• a piede macchina di stampa è stata notata la presenza di contenitori colori aperti
in una situazione ambientale con notevole percezione di odore di solvente;
• in materia di gestione solventi, fermo restando le integrazioni già formalmente
richieste, è stata puntualizzata la necessità di contabilizzare e registrare in modo
puntuale il solvente recuperato, soprattutto in ordine all’impianto
“FORMECO”, che secondo dichiarazione della ditta oggi difetta di tale
controllo.
Considerato che
nell’ambito del procedimento finalizzato al rilascio del presente provvedimento
per il giorno 14 novembre 2019 questa Amministrazione ha convocato la Confe-
renza di Servizi di cui all’art. 29 quater, comma 5 del D.Lgs 152/2006; alla con-
vocata Conferenza di Servizi di cui all'art. 29 quater, comma 5 del D.Lgs.
152/2006 hanno presenziato Provincia, Comune, ARPAV, Gestore della fognatu-
Autorizzazione Integrata Ambientale – Crocco SpA - Allegato A Pag. 9 di 16
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
ra; in conferenza era presente anche la ditta;
in conferenza
l’Amministrazione comunale per le specifiche competenze non ha avanzato rilie-
vi particolari, ha evidenziato che nell’ambito del procedimento ha acquisito la
verifica VINCA sulla base della vicinanza – 4 km - di un sito SIC (“Le Poscole”)
-conclusasi con non necessità VINCA. Al riguardo è stato ribadito che l’autoriz-
zazione in rilascio non legittima alcuna modifica rispetto all’attuale assetto
dell’azienda, ma va solo a regolamentare gli impatti sulle perse matrici con fis-
sazione di limiti di emissione previsti dalla norma attuale e con l’impegno per
l’azienda di procedere all’implementazione di un puntuale monitoraggio e con-
trollo dell’attività.
L’Azienda ULSS 8 ha comunicato che non poteva essere presente è stata quindi
conpisa la seguente condizione:
“Per la situazione delle emissioni non convogliate la ditta dovrà trasmettere, nel
termine di 60 giorni dal ricevimento del presente provvedimento, allo SPISAL
dell'ULSS 8 un'apposita relazione, da inviarsi per conoscenza a questo Ente e ad
ARPAV, per verificare la possibilità di mantenerla in essere. Qualora lo SPISAL
disponesse persamente la ditta dovrà procedere in merito nei tempi e modi
disposti dallo stesso Servizio, dandone conto anche a questo Ente che si riserva
eventuali provvedimenti di competenza.”
E’ stato quindi ribadito che rimane nelle competenze dello SPISAL anche la
verifica delle condizioni di lavoro con riferimento ai solventi. L’impiantistica che
ne fa uso è aspirata; nella normativa di competenza sono fissati limiti anche con
riferimento alle emissioni diffuse che attualmente la ditta non rispetta.
Emissioni in atmosfera
Per quanto presentato, approfondito nel corso del sopralluogo, viste le
integrazioni presentate, sempre in conferenza, sono state conpise le seguenti
condizioni
1. Tenendo conto che i parametri inquinanti oggetto di limiti del presente
provvedimento di A.I.A., non sono stati tutti ad oggi oggetto di specifica
regolamentazione la ditta dovrà:
a) nel termine del 31.08.2020 (il termine viene così inpiduato per avere la
possibilità di campionare a condizioni di massimo carico) la ditta dovrà
procedere al prelievo per un controllo analitico delle emissioni già identificate
come significative (escluse le emissioni di cui ai camini 1,2,3, per le quale è fatta
salva la periodicità in essere);
Autorizzazione Integrata Ambientale – Crocco SpA - Allegato A Pag. 10 di 16
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
b)in via preliminare al controllo di cui sopra , la ditta dovrà attrezzare i camini
con punti di prelievo a norma. Per i camini per i quali è richiesto l'isocinetismo e
non sarà possibile il pieno rispetto delle norme relative al posizionamento dei
punti di prelievo per indisponibilità di tratti rettilinei di idonea lunghezza, la ditta
dovrà intervenire garantendo condizioni di isocinetismo installando i dispositivi
previsti per ottenere una ripartizione uniforme del flusso ovvero concordando
con ARPAV modalità di prelievo alternativo;
c) per ogni punto di controllo e prelievo dovrà essere garantita in alternativa la
presenza di una bocchetta di prelievo dotata di tronchetto filettato di dimensioni
unificate, munito di tappo e saldato al camino o di flangia universale di
dimensioni unificate dotata di fori passanti e di controflangia cieca per la
chiusura, costruiti secondo quanto riportato in allegato. I punti di emissione
dovranno essere identificati in modo univoco con la numerazione proposta e
riportata nel presente provvedimento.
Gli inquinanti da controllare e relativi limiti sono come da tabella riportata in
bozza di allegato 2.
I risultati del primo controllo analitico dovranno essere trasmessi a questa
Amministrazione e ad Arpav nel termine di 45 giorni dal prelievo. I referti
dovranno essere accompagnati da apposita relazione che inpidui le portate di
ogni fase che in assenza di perse determinazioni andranno a costituire le portate
di riferimento autorizzativo di cui alla tabella sotto riportata.
Per il primo controllo della fase di estrusione oltre al COT dovranno essere
verificate le polveri. Sulla base dei risultati verrà valutata la necessità di porre in
monitoraggio anche tale inquinante per il quale varrà un limite di 15 mg/Nmc.
2. Per le emissioni di cui al punto FM la ditta dovrà procedere alla
compartimentazione e alla predisposizione di apposito camino da attrezzare con
punti di prelievo a norma nel termine del 2020 in modo da poter effettuare nel
corso dello stesso anno la prima analisi. Con la trasmissione dei referti del primo
controllo analitico la ditta dovrà comunicare le modalità con cui è intervenuta e
la portata di riferimento.
3. I controlli periodici delle emissioni in atmosfera sono richiesti con la
frequenza indicata nel piano di monitoraggio; tali controlli dovranno essere
effettuati, nelle condizioni di esercizio più gravose degli impianti produttivi.
Nell’ambito del controllo della fase di stampa, la ditta dovrà assicurare che
almeno uno dei due controlli annuali venga effettuato in condizione di
Autorizzazione Integrata Ambientale – Crocco SpA - Allegato A Pag. 11 di 16
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
massimo carico, al fine di verificare il rispetto del limite in concentrazione.
L’altro controllo dovrà rappresentare la situazione “di carico normale”
finalizzato ad una corretta rappresentazione della gestione solventi nella
relativa documentazione. Come da proposta la ditta dovrà procedere
riferendosi al rappresentato “camino virtuale”
In materia di gestione solventi la ditta dovrà rispettare le seguenti condizioni a
partire dall’anno 2022 da rendicontare nel 2023:
a) consumo solvente 500 tonnellate/anno ;
b) valore limite emissione diffusa (% dell’Input totale come I1+I2): 20%
c) valore limite emissione convogliata 100 mgC/Nmc
d) emissione convogliata = 20,5 COV ton/anno.
e) emissioni totale: 232.5 COV ton/anno
con l’impegno nel frattempo a procedere con gli interventi previsti per il rientro nel
limite delle emissioni diffuse. La ditta deve in ogni caso rispettare il limite di
consumo ( 500 tonnellate/anno) e il limite in emissione convogliata (100
mgC/Nmc).
Gli esiti delle verifica tenuta nelle condotte di aspirazione dovranno essere
comunicati nel termine del 15 aprile 2020, con eventuali interventi nel frattempo
messi in atto e in programma.
La Provincia si riserva di valutare la necessità di valutare eventuali condizioni per
disporre in ordine al ’implementazione di un programma LDAR.
Nel termine del 15 maggio 2020 dovrà essere dato conto dell'intervento relativo
alla "Linea intercettazione emissioni da bianchi e solventi "
Per la nuova stampatrice dovrà essere comunicato l’avvio con un anticipo di
almeno 15 giorni. Nel termine del 31/01/2021 in assenza di interventi alternativi
finalizzati al contenimento delle emissioni diffuse da comunicare nel termine del
30.10.2020 e sui quali questa Amministrazione si riserva una valutazione dovrà
essere dismessa la macchina di stampa prevista in sostituzione e della circostanza
dovrà essere dato riscontro
La ditta dovrà garantire a partire da gennaio 2020 un sistema verificabile per
contabilizzare la quantità di solvente recuperato. Delle modalità di
contabilizzazione dovrà essere data specifica comunicazione con eventuali
caratteristiche della strumentazione.
Per la previsione di convogliamento emissione della lavatrice (emissione L) e
dell’operazione di miscelazione inchiostri (emissione M) al sistema di recupero
solventi DEC entro il 2019 non è richiesto il controllo analitico per le stesse
Autorizzazione Integrata Ambientale – Crocco SpA - Allegato A Pag. 12 di 16
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
nell’attuale configurazione
La ditta dovrà garantire a partire da gennaio 2020 un sistema verificabile per
contabilizzare la quantità di solvente recuperato. Delle modalità di
contabilizzazione dovrà essere data specifica comunicazione con eventuali
caratteristiche della strumentazione."
Rilevato che in ordine alla quota dei punti di emissione questa Amministrazione, facendo
riferimento a precisi bersagli - edifici circostanti, sentita in merito anche la Com-
missione Tecnica Provinciale per l'Ambiente (parere n. 9/2010), ritiene garantita
in via generale la condizione richiesta dalla norma di efficace dispersione nel mo-
mento in cui “le quote dei camini risultano più alte di almeno un metro rispetto al
colmo dei tetti, ai parapetti ed a qualunque altro ostacolo o struttura distante
meno di 10 metri. Le bocche dei camini situati a distanza compresa fra 10 e 50
metri da aperture di locali abitati sono a quota non inferiore a quella del filo supe-
riore dell'apertura più alta” fermo restando che anche altezze inferiori possono es-
sere legittimate a fronte di specifiche valutazioni e in linea generale è richiesto il
rispetto della condizione ancorchè i modelli di ricaduta prefigurino situazioni di
non criticità;
Considerato che l'azienda presenta una situazione in linea con quanto sopra;
Scarichi idrici
Considerato che in conferenza, in relazione agli scarichi
si è richiamato quanto emerso in istruttoria sulla necessità di autorizzazione allo
scarico e soprariportato;
il Gestore della fognatura - Viacqua ha rilevato che la ditta ha già proceduto agli
interventi di cui al progetto presentato; sulla documentazione presentata per
l’autorizzazione di competenza sono state richieste delle integrazioni e l’aspetto
problematico sarebbero i volumi di scarico oggetto di richiesta non compatibili
con il sistema fognario della zona. Sulle obiezioni avanzate in termini di volumi
di scarico la ditta ha precisato i dati, dando conto di volumi sensibilmente
inferiori rispetto alle richieste;
Lo stesso gestore ha ribadito la necessità per la ditta di valutare la possibilità di
unificare i punti di scarico al fine di una loro riduzione che è auspicata.
Al termine della discussione sono state conpise le seguenti condizioni
La ditta è autorizzata allo scarico delle acque produttive, come inpiduate in allegato
1 con recapito in fognatura.
La ditta è altresì autorizzata allo scarico in fognatura delle acque meteoriche di prima
pioggia dei piazzali previo trattamento e della porzione di tetto su cui insiste
Autorizzazione Integrata Ambientale – Crocco SpA - Allegato A Pag. 13 di 16
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
l’impianto di abbattimento/recupero solventi “DEC”, e allo scarico in torrente Agno
delle acque di seconda pioggia dei medesimi piazzali.
Nelle more dell’operatività dell’autorizzazione di cui sopra, condizionata al
completamento degli interventi di allacciamento alla fognatura stessa e alla
regolarizzazione contrattuale di tale scarico con il gestore, l’autorizzazione allo
scarico delle acque produttive e delle acque meteoriche senza distinzione di prima e
seconda pioggia e senza trattamento è con recapito in Torrente Agno.
L’autorizzazione allo scarico in fognatura è subordinata, per quanto di competenza,
alla presentazione del certificato di regolare esecuzione dell’opera, per le nuove
strutture di convogliamento, trattamento e scarico, rilasciato dal direttore dei lavori,
così come previsto all'art. 50 della L.R. 33/85 e smi. Contestualmente a tale
certificato la ditta dovrà presentare un elaborato grafico aggiornato con eventuali
modifiche concordate con il gestore della fognatura con inpiduazione tra l’altro di
punti di prelievo per il monitoraggio. La documentazione va trasmessa anche al
gestore della fognatura.
Alla conclusione degli interventi in questione e nel termine dei successivi 30
giorni la ditta deve procedere ad un controllo analitico per la verifica del rispetto
dei limiti, differenziati a seconda del recapito. Qualora la configurazione di
progetto non fosse attiva nel termine del 31 marzo 2020, la ditta dovrà entro tale
data ugualmente procedere ad un controllo nella situazione transitoria.
Per l’inserimento di una stazione di lavaggio dei pezzi manutentati nell’ambito
dell’officina meccanica dedicata proprio alla manutenzione dei propri impianti
la ditta ha richiesto uno scarico in fognatura, previo trattamento di
disoleazione/sedimentazione. Al riguardo è stato conpiso che tale scarico non
potrà essere attivato con recapito perso dalla fognatura. L’attivazione dovrà
essere oggetto di preventiva comunicazione con fine lavori, fatta salva la
periodicità che sarà in essere per il monitoraggio.
Per lo scarico della zona DEC -SF6- la ditta si è impegnata a valutare la
possibilità di predisporre un sistema automatico di isolamento del bacino di
contenimento in ipotesi di sversamento per rottura delle strutture presenti nel
bacino stesso. La valutazione è richiesta nel termine di 90 giorni. Al sistema
automatico dovrà comunque essere affiancato un controllo visivo quotidiano.
Rumore
Autorizzazione Integrata Ambientale – Crocco SpA - Allegato A Pag. 14 di 16
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
Considerato che
nella propria documentazione la ditta ha presentato un documento di valutazione
dell’impatto acustico e una previsione dell’impatto acustico che è stato
sottoposto alla valutazione della competente sezione di ARPAV.
In conferenza si è visto il parere reso in cui si riportano le seguenti
considerazioni:
"•le misurazioni eseguite sono state di breve durata (da 3 a 5 minuti ciascuna) ed
in alcuni punti si è dichiarato che: “...L’esercizio degli impianti durante i rilievi
fonometrici è rappresentativo delle normali condizioni di funzionamento
dell'attività produttiva. ...” e che “...Il traffico automobilistico condiziona in
modo significativo i livelli della misura”. Poiché le due affermazioni sono in
contrasto tra di loro e mancando peraltro la time history dei singoli rilievi non è
possibile stimare l’influenza del traffico veicolare sui risultati riportati.
•Nelle conclusioni viene riferito che : “...in entrambi i periodi di riferimento
(diurno e notturno), vi è il rispetto dei valori limite di immissione previsti dalla
legislazione vigente.” Mentre nella tabella 1 di pag.5 dove sono riassunti i livelli
di pressione sonora rilevati vengono riportati 3 valori eccedenti il limite di
immissione notturno. Peraltro le zone immediatamente adiacenti la fabbrica si
trovano in classe IV e nessuna valutazione sul rispetto dei limiti in tale zona è
stata fatta.
•Le misurazioni per il rispetto del criterio differenziale sono state eseguite
all’interno dell’abitazione del custode, senza specificare dove si trovi tale
abitazione. "
Poiché nelle vicinanze dello stabilimento sono presenti più abitazioni la stessa
sezione di ARPAV ritiene sia da richiedere di estendere la valutazione anche a
tali edifici, mediante calcoli o misurazioni. Ritiene che la valutazione di
impatto acustico sia da integrare tenendo conto delle considerazioni su espresse,
includendo la valutazione del criterio differenziale e chiarendo in maniera più
precisa il rispetto o meno dei limiti di zona, anche nelle classi contermini
all’azienda, valutando eventualmente la necessità di eseguire misurazioni di
durata maggiore in modo tale da migliorare la stima del livello misurato rispetto
all’intero periodo di riferimento diurno e notturno.
Per quanto sopra, conpiso di far proprie le richieste di ARPAV, si è delineato di
richiedere una nuova valutazione nel termine del giugno 2020.
Autorizzazione Integrata Ambientale – Crocco SpA - Allegato A Pag. 15 di 16
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA TECNICA - SERVIZIO RIFIUTI VIA VAS
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
Autorizzazione Integrata Ambientale – Crocco SpA - Allegato A Pag. 16 di 16
copia informatica per consultazione