su_1415_2019_dete.pdf

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




               DETERMINAZIONE N° 1415 DEL 25/09/2019

                          Servizio VIA VINCA

     OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
     AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO AVICOLO DI
     POLLI DA CARNE – RIESAME
     INSTALLAZIONE: SOCIETÀ AGRICOLA AVICOLA TUGURIO S.S.
     UBICAZIONE: SEDE LEGALE E OPERATIVA IN COMUNE DI SANDRIGO, VIA
     TUGURIO N.20
     AUTORIZZAZIONE N. 10/2019

                            IL DIRIGENTE
     Vista la documentazione presentata in data 28/02/2019, prot. 11819 e prot. 11820, integrata con
     documenti del 04/06/2019, prot. 30769, del 01/08/2019, prot. 41868, da parte di SOCIETÀ
     AGRICOLA AVICOLA TUGURIO S.S., con sede legale e operativa in via Tugurio 20 in comune di
     Sandrigo (VI), e relativa all'attività di allevamento avicolo di polli da carne.
     Dato atto che tale attività risulta, per tipologia e attività, compresa nelle categorie di attività
     industriali di cui all'allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., con codice 6.6.a.
     Rilevato che, ai sensi dell'articolo 29-quater c.3 del D.Lgs. 152/2006, è stata data comunicazione
     dell'avvenuto avvio procedimento sul sito web della Provincia di Vicenza in data 02/04/2019.
     Visto l’esito del sopralluogo effettuato in data 21/06/2019.
     Considerato che non sono pervenute osservazioni ai sensi dell’art. 29-quater c.4 del D.Lgs.
     152/2006.
     Tenuto conto che, a seguito di convocazione di conferenza di servizi in modalità asincrona, ai sensi
     dell’art. 14 bis della L. 241/1990, non sono pervenuti pareri ostativi nei termini previsti e, pertanto,
     il procedimento si conclude con il rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale, con il numero
     10/2019, con le prescrizioni allegate al presente provvedimento e che ne costituiscono parte
     integrante e sostanziale.
     Visto il parere positivo espresso da ARPAV sul Piano di Monitoraggio e Controllo, agli atti con nota
     del 12/09/2019, prot. 48167.
     Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
     dell'installazione e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di
     eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
     l'autorizzazione dell'intervento e che quanto riportato nel presente provvedimento risponde
     all'esigenza normativa di rendere disponibile quanto previsto dal comma 13 dell'articolo 29-quater
     del D.Lgs. 152/06.




copia informatica per consultazione
     Visti:
     - il D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, che alla parte seconda, titolo III
     bis, tratta dell'autorizzazione integrata ambientale;
     - il D.M. 29 gennaio 2007, recante “Emanazione di linee guida per l’inpiduazione e l’utilizzazione
     delle migliori tecniche disponibili, in materia di allevamenti, macelli e trattamento di carcasse, per
     le attività elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;
     - il D.M. 24 aprile 2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle
     istruttorie ed ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”, cui è seguita la
     D.G.R.V. n. 1519 del 26 maggio 2009, avente per oggetto “Tariffe da applicare alle istruttorie
     finalizzate al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale ex Decreto legislativo 18 febbraio
     2005, n. 59”;
     - la delibera della Giunta provinciale n. 200 del 19 maggio 2009, atto di indirizzo per l’applicazione
     delle tariffe per l’Autorizzazione integrata ambientale (I.P.P.C.);
     - la L.R. n. 26 del 16 agosto 2007 “Modifiche alla legge regionale 16 aprile 1985, n. 33, "Norme per
     la tutela dell'ambiente" e successive modificazioni, ai fini dell'attuazione del decreto legislativo 18
     febbraio 2005, n. 59 "Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e
     riduzione integrate dell'inquinamento"”;
     - le deliberazioni della Giunta regionale n. 668 del 20 marzo 2007 “D. Lgs 18 febbraio 2005 n. 59 –
     Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – Modalità di
     presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti soggetti all’autorizzazione integrata
     ambientale – Approvazione della modulistica e dei calendari di presentazione delle domande
     previsti dall’art. 5 comma 3 del D. Lgs n. 59/2005” e n. 1105 del 28 aprile 2009 “D. lgs. 18 febbraio
     2005 n. 59 – LR 16 agosto 2007, n. 26. Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione
     dell’inquinamento. Approvazione Linee Guida per la valutazione della domanda di Autorizzazione
     Integrata Ambientale (AIA) per gli allevamenti zootecnici e del Piano Monitoraggio e Controllo
     (PMC)”;
     - il D. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (T. U. delle leggi sull’ordinamento degli EE. LL.) e successive
     modifiche e integrazioni, con riferimento agli artt. 19 (sulle competenze della Provincia) e 107
     (sulle funzioni e responsabilità della dirigenza e sulla riferibilità alla medesima degli atti di carattere
     gestionale);
     - che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal succitato
     D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della Provincia
     di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013), che è di giorni 150 ID PROC 610;
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
     Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.2 del 10/01/2019 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2019-2021;
     Richiamato altresì il Decreto Presidenziale n. 11 del 31/01/2019 con cui è stato approvato il Piano
     Esecutivo di Gestione 2019/2021 e il Piano Performance 2019/2021;

                          DETERMINA

      1. i rilasciare a SOCIETÀ AGRICOLA AVICOLA TUGURIO S.S., con sede legale e operativa
        in via Tugurio n. 20 in comune di Sandrigo (VI), e relativa all'attività di allevamento avicolo
        di polli da carne, l’Autorizzazione Integrata Ambientale n. 10/2019, con prescrizioni,
        allegata alla presente determinazione e che ne costituisce parte integrante e sostanziale, di




copia informatica per consultazione
         cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L. 241/1990 e s.m.i.;
       2. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
        provvedimento sul sito di questa Provincia;
       3. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
       4. di trasmettere il presente provvedimento alla Società agricola Avicola Tugurio s.s., al
        Comune di Sandrigo, al consulente prof. Stefano Guercini, ad ARPAV-Vicenza, all’Ulss n. 8
        Berica;
       5. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
        diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
        sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012);
       6. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
        all'albo pretorio on line.

                           AVVERTE CHE
     La presente Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi dell'art. 29-quater del D.Lgs.
     152/2006, ha validità sino al 30/09/2029 e sostituisce le autorizzazioni ambientali settoriali di cui
     all'allegato IX, parte seconda del D.Lgs. 152/2006; sei mesi prima della scadenza il gestore dovrà
     inviare una domanda di rinnovo, corredata da una relazione contenente un aggiornamento delle
     informazioni di cui all'art.29-ter c.1 del D.Lgs. 152/2006. Fino alla pronuncia dell'autorità
     competente il gestore potrà continuare l'attività sulla base della precedente Autorizzazione.
     Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
     Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
     presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
     data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
     La documentazione oggetto dell'istruttoria è visionabile presso il Settore Ambiente - Ufficio Tutela
     Ecosistemi Agrari della Provincia di Vicenza, Contra’ Gazzolle n. 1 Vicenza.
     Rimane in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
     autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività di allevamento.
     Nell'ipotesi di cessazione dell'attività il gestore dovrà trasmettere alla Provincia di Vicenza un piano
     di dismissione dell'installazione e, in caso di necessità, il sito stesso dovrà essere ripristinato ai sensi
     della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale; eventuali modifiche
     impiantistiche o variazioni nella titolarità dell'installazione dovranno essere preventivamente
     comunicate alla Provincia di Vicenza che procederà ai sensi dell'art. 29-nonies D.Lgs. 152/2006.
     In caso di inosservanza delle prescrizioni riportate nell'allegato A al presente provvedimento, di cui
     forma parte integrante e sostanziale, troverà applicazione l'art. 29-decies c.9 e 29-quattuordecies del
     D.Lgs. 152/2006.
     In relazione al Piano di monitoraggio e controllo l'ARPAV prevede, nell'arco di validità
     dell'Autorizzazione integrata ambientale, l'esecuzione di un'ispezione ambientale integrata con oneri
     a carico del gestore; qualora la Provincia ne rilevasse la necessità può comunque disporre controlli
     aggiuntivi ai sensi dell'art. 29-decies c.4 del D.lgs. 152/2006.




copia informatica per consultazione
     La tariffa istruttoria, di cui al DM del 24/04/2008, è stabilita in euro 693,00 come da criteri fissati
     dalla Regione del Veneto con l'emanazione della Delibera di Giunta Regionale n.1519/2009.

     Vicenza, 25/09/2019



                                     Sottoscritta dal Dirigente
                                      (MACCHIA ANGELO)
                                       con firma digitale



     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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                  PROVINCIA DI VICENZA
                 Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 1415 DEL 25/09/2019


     OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
     AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO AVICOLO DI
     POLLI     DA     CARNE     –     RIESAME
     INSTALLAZIONE: SOCIETÀ AGRICOLA AVICOLA TUGURIO S.S.
     UBICAZIONE: SEDE LEGALE E OPERATIVA IN COMUNE DI SANDRIGO, VIA
     TUGURIO               20
     AUTORIZZAZIONE N. 10/2019




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 26/09/2019.


     Vicenza, 26/09/2019




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                       (BERTACCHE CRISTINA)
                                          con firma digitale




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                          PROVINCIA DI VICENZA
                       AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                                  SETTORE AMBIENTE
                               SERVIZIO VIA-SUOLO-RIFIUTI
                                Ufficio tutela ecosistemi agrari
                              Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                    Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
                      Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net




                 SOCIETÀ AGRICOLA AVICOLA TUGURIO S.S.

                        AUTORIZZAZIONE N. 10/2019
     Oggetto: rilascio Autorizzazione integrata ambientale (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. - L.R. 26/2007)
     SOGGETTO PROPONENTE: Società agricola Avicola Tugurio s.s.
     SEDE LEGALE: via Tugurio 20 – Sandrigo (VI)
     SEDE IMPIANTO: via Tugurio 20 – Sandrigo (VI)
     TIPOLOGIA IMPIANTO: allevamento avicolo polli da carne
     MOTIVAZIONE A.I.A.: allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., codice 6.6.a
     “Allevamento intensivo di pollame con piu' di 40000 posti pollame”


     1 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
     La ditta deve gestire l’allevamento intensivo di pollame (polli da carne) – della potenzialità di 170.000 capi
     per ciclo – in conformità alle seguenti prescrizioni:
     A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione dovrà essere
     effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e integrazioni,
     applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche che gestionali, secondo quanto previsto
     dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007 del Ministero dell’Ambiente) e regionali
     (deliberazione della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile 2009 e DGRV n. 1100 del 31-07-2018).
     B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella documentazione
     presentata alla Provincia.
     C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà ottemperare
     a tutti gli obblighi previsti dal decreto n. 5046 del 25/02/2016 del Ministero delle Politiche agricole e
     forestali, nonché dalla deliberazione della Giunta regionale n. 1835 del 25/11/2016.
     D –Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere tempestivamente
     comunicati.
     E – La ditta dovrà prevedere e far realizzare un idoneo pozzetto di raccolta e contenimento degli eventuali
     reflui derivanti dalle operazioni di disinfezione degli automezzi in ingresso nell’installazione.
     F – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale nei modi e
     tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 2 della presente Autorizzazione.
     G – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente operative
     entro il 31/12/2019 e il report annuale di cui sotto redatto a partire dal 2020.
     H – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non oggetto di
     report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per tutta la durata
     dell’Autorizzazione integrata ambientale.
     I – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e comunicarli
     annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del Piano di monitoraggio e
     controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
     L – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 aprile di ogni
     anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autorizzazione integrata



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     ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predisposta dalla Regione Veneto e
     ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale PIAVE – piave.regione.veneto.it). Per la
     compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe del Settore primario della Regione Veneto, la
     costituzione e validazione o eventuali aggiornamenti del fascicolo aziendale presso la competente struttura
     periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assistenza agricola (CAA) e l'autorizzazione all’accesso ai
     servizi del Sistema informativo del Settore primario (SISP).
     Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elettronica certificata
     (PEC) il file del report per certificare l’avvenuta compilazione. Medesimo report va trasmesso anche
     ad ARPAV e ai Comuni interessati (ovvero dove ha sede l'installazione e dove vengono effettuati gli
     spargimenti agronomici) ai sensi dell'art. 29 sexies c. 6 del D.Lgs. 152/2006.

                   2 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
     Si riporta di seguito il Piano di monitoraggio e controllo proposto dalla ditta, integrato con le modifiche di
     ARPAV al fine di renderlo conforme a quanto prescritto dall’allegato C alla deliberazione della Giunta
     regionale n. 1100 del 31-07-2018.
                            QUADRO SINOTTICO
     In ottemperanza allo schema di cui all’allegato C alla deliberazione della Giunta regionale n. 1100 del 31-07-
     2018, il documento riporta per ogni tematica le sezioni inpiduate come oggetto di monitoraggio.
                          GESTORE        AUTORITA' DI CONTROLLO

             FASI      Autocontroll           Ispezioni  Campionamenti/
                              Reporting
                        o             programmate   analisi


      1.               COMPONENTI AMBIENTALI
      1.1                 Materie prime e prodotti

     1.1.1     Mangimi      A fine ciclo   Annuale      X


     1.1.2  Altre materie prime  A fine ciclo   Annuale      X


     1.1.3    Prodotti finiti   A fine ciclo   Annuale      X


     1.1.4     Stoccaggi     A fine ciclo   Annuale      X

           Mezzi per lo
     1.1.5                -        -       -       -
           spandimento
      1.2                    Risorse idriche

     1.2.1   Risorse idriche   A fine ciclo   Annuale      X

      1.3                    Consumo energia

     1.3.1  Energia/combustibili  A fine ciclo   Annuale      X

      1.4                   Azoto e Fosforo escreti

     1.4.1    Azoto escreto    Annuale     Annuale      X

     1.4.2   Fosforo escreto    Annuale     Annuale      X

      1.5                    Emissioni in aria

     1.5.1.   Stima emissioni
                      Annuale     Annuale      X
      1    ammoniacali totali




copia informatica per consultazione
     1.5.1.   Stima emissioni
                        Annuale    Annuale      X
      2   ammoniaca per capo


                        Secondo
           Emissioni odori,
     1.5.2                 piano     Annuale      X
           polveri e sonore
                        gestione

     1.5.2.   Stima emissioni
                        Annuale    Annuale      X
      1      polveri

                        Prima
           Stima emissioni
     1.5.3               applicazione            X
           intero processo
                         BAT

     1.5.3.   Stima emissioni
                        Annuale    Annuale      X
      1      diffuse

          Punti emissione (in
     1.5.4.                 non
           caso di emissioni
      1                 applicabile
            convogliate)


          Inquinanti monitorati
     1.5.4.                 non
            (emissioni
      2                 applicabile
            convogliate)

           Emissioni in acqua (Solo se in presenza di impianto di depurazione o scarichi
      1.6
                   autorizzati ai sensi della normativa vigente)
                         non
     1.6.1   Punti di scarico
                       applicabile
                         non
     1.6.2  Inquinanti monitorati
                       applicabile
      1.7       Suolo/sottosuolo (Acque di falda monitorate solo per i casi previsti)
                         non
     1.7.1    Acque di falda
                       applicabile
      1.8              Emissione di rifiuti Solo per i casi previsti)
           Controllo rifiuti
     1.8.1               Vedi tabella   Annuale      X
            pericolosi

          Controllo rifiuti non
     1.8.2               Vedi tabella   Annuale      X
            pericolosi

      2.                   GESTIONE IMPIANTO
      2.1              Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli
          Sistemi di controllo
     2.1.1  delle fasi critiche del  Vedi tabella    NO        X
             processo
           Interventi di
     2.1.2    manutenzione       Mensile     NO        X
            ordinaria

     2.1.3   Aree di stoccaggio    A fine ciclo    NO        X

      3.                INDICATORI DI PRESTAZIONE
     3.1.1    Monitoraggio       Annuale      X        X



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     Tabella 1.1.1 - Materie prime (alimenti)
                                            UM      UM
                   Modalità di      Fase di                         Frequenza      Fonte del
       Denominazione                        UM (1)   (Azoto)   (Fosforo)
                   stoccaggio      utilizzo                        autocontrollo      dato
                                            (2)      (2)

                                                                    Bollette di
     Alimenti   mangime     Silos     Alimentazione     t/anno  t/anno     t/anno     giornaliera
                                                                     carico

     TOTALE                               3.833  117,47     18,40

     (1) Gli alimenti indicati come tonnellate/anno
     (2) I quantitativi di Azoto e Fosforo presenti nei mangimi sono espressi in t/anno e sono ricavati dai cartellini allegati a
     ciascuna tipologia di mangime (4 fasi).


     Tabella 1.1.2 - Altre materie prime
                          Modalità di                       Frequenza       Fonte del
           Denominazione                   Fase di utilizzo    UM
                          stoccaggio                       autocontrollo       dato
                                                                  Registro
     Medicinali                Confezioni      Alimentazione             Giornaliera
                                                                 veterinario

                                                                  Registro
     Detergenti/disinfettanti         Confezioni      Alimentazione             Giornaliera
                                                                 veterinario

                            Ricoveri                     Alla ricezione/      Fattura
     Lettiera                            Stabulazione
                            aziendali                     Inizio ciclo       acquisto


     Tabella 1.1.3 - Prodotti finiti
                                                    Frequenza
         Processo       Denominazione        Peso unitario      UM                   Fonte del dato
                                                    autocontrollo
                   Potenzialità massima
                                   850.000     Unità/anno     Giornaliera       Autorizzazione
                     allevamento

                    Numero capi in
                                   866.810     Unità/anno    All'acquisto    Contabilità aziendale
                      entrata

                    Numero capi in
                                   799.332     Unità/anno    Alla partenza    Contabilità aziendale
                      uscita

       Stabulazione       Capi mediamente
                                   184.470       Unità     Giornaliera    Contabilità aziendale
       Avicoli da carne      presenti (1)

                   Peso vivo venduto        2.076,100     t/anno      Giornaliera    Contabilità aziendale

                                            Numero
                     Numero cicli          5                Giornaliera    Contabilità aziendale
                                           cicli/anno

                     Durata ciclo          54,8      Giorni      Giornaliera    Contabilità aziendale


                        Capi          67.748     Unità/anno     Giornaliera    Contabilità aziendale
        Capi deceduti
                        Peso          71.820      kg/anno      In uscita     Contabilità aziendale




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                     Non palabili         -           -         -           -
        Effluenti di
        allevamento
                      Palabili         1.340        t/anno      Annuale      Contabilità aziendale



     Tabella 1.1.4 - Stoccaggi
     Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all'azienda per i materiali
     non palabili
                     Tipologia     Superficie              Volume    Anno     Indicare tipologia
         Ubicazione                            H (m)
                      vasche       (m2)                 (m2)    copertura      copertura

            -            -         -         -        -        -         -


     Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all'azienda per i materiali
     palabili
                     Tipologia     Superficie              Volume    Anno     Indicare tipologia
         Ubicazione                            H (m)
                      vasche       (m2)*                (m3)    copertura      copertura
      Sandrigo - Allevamento
                      Lettiera
          Tugurio                 8385       -      -        -
                     permanente
          ricoveri
     (*) È la superficie di allevamento dato che, una volta terminato ciascun ciclo produttivo, la lettiera esausta viene
     immediatamente ceduta ad una Ditta autorizzata.

     Tabella 1.1.5 - Identificazione mezzi utilizzati per lo spandimento degli effluenti zootecnici

                Tipo di attrezzatura                Targa o matricola           Titolo possesso


          TRATTRICE LAMBORGHINI 723 DT                     AX709J               Proprietà

     Note
     La trattrice viene utilizzata per la movimentazione della lettiera ad inizio e fine ciclo.


     1.2 - Consumo di risorse idriche

     Tabella 1.2.1 - Risorse idriche

       Tipologia di                          Frequenza
                  Fase di utilizzo    UM                   Fonte del dato
     approvvigionamento                        autocontrollo

       Acqua di pozzo
                   Alimentazione    8.700       Alla fine ciclo     Contatore
        autorizzato

     Note
     metri cubi/anno.




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     1.3 - Consumo energia/combustibili
     Tabella 1.3.1 - Energia/combustibili

                                  UM
                                               Frequenza    Fonte del
       Descrizione      Tipologia
                                              autocontrollo   dato
                           MWh/anno /
                                     TEP/anno
                            Litri *

     Energia importata
                 Energia elettrica   187,881       2.184,68    A fine ciclo  Contatore
     da rete esterna

                  Gas petrolio
     Acquisto                    92.178       6.985,22    A fine ciclo   Fattura
                 liquefatti (Gpl)
     Note
     (*) Energia elettrica in MWh/anno; GPL in Litri.

     L’azoto e il fosforo escreti si possono determinare (con frequenza almeno annuale) con una delle seguenti
     possibilità:
     a) con calcolo mediante bilancio di massa, sulla base dell’apporto di alimenti, del contenuto di proteina
     grezza della dieta, del fosforo totale e della prestazione degli animali. I contenuti di proteina grezza e di
     fosforo totale degli alimenti possono essere calcolati mediante:
     − in caso di fornitura esterna: con la documentazione di accompagnamento.
     − in caso di autoproduzione: mediante campionamento dei composti alimentari provenienti da silos o dal
     sistema di alimentazione per analizzare il contenuto totale di fosforo e proteina grezza o, in alternativa, nella
     documentazione di accompagnamento o utilizzando valori standard per il contenuto totale di fosforo e
     proteina grezza nei composti alimentari.
     b) con stima mediante analisi degli effluenti di allevamento per il contenuto totale di azoto e fosforo.
     c) mediante metodologia di calcolo dell’azoto e del fosforo riportati nell’allegato D alla DGR n. 2439 del 7
     agosto 2007, “Bilancio Aziendale dell’azoto e del fosforo negli allevamenti” reso disponibile su apposito
     supporto informatico dalla Giunta regionale del Veneto.
     La quantità di azoto e fosforo escreto/posto animale/anno, dovrà essere ricompreso nell’intervallo sotto
     riportato.
     Tabella 1.4.1 - Azoto totale escreto annuale associato alla BAT.

                            Azoto escreto totale
           categoria animale                      kg Azoto escreto/posto/anno
                              (kg azoto/anno)
     Polli da carne con peso finale di 2,5
                                52.173             0,283
     kg/capo
     A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di azoto escreto devono essere
     ricomprese nell’intervallo sotto riportato
                               Azoto totale escreto associato a BAT (1) (2)
           Categoria animale
                                (kg azoto escreto/posto animale/anno)
     Polli da carne                             0,2-0,6
     (1) l’azoto totale escreto associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per
     tutte le specie di pollame
     (2) il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
     (3) Il limite superiore dell’intervallo è associato all’allevamento di tacchini maschi.




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     Tabella 1.4.2 - Fosforo totale escreto annuale associato alla BAT.
                             Fosforo escreto totale      Fosforo escreto
     categoria animale
                              (kg P2O5/anno)       (kg P2O5 posto/anno)
     Polli da carne con peso finale di 2,5
                                 17.863             0,222
     kg/capo
     A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di fosforo escreto devono essere
     ricomprese nell’intervallo sotto riportato
                               Fosforo totale escreto associato a BAT (1) (2)
           Categoria animale
                                 (kg P2O5 escreto/posto animale/anno)
     Polli da carne                            0,05-0,25
     (1) il fosforo totale escreto (in forma di ossido) associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o
     ai riproduttori, per tutte le categorie di pollame.
     (2) Il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.


     1.5 - Emissioni in aria
     1.5.1 - Emissioni di ammoniaca
     Le emissioni in aria di un allevamento sono sempre da considerare di tipo “diffuso” anche se vi sono camini che
     convogliano l’aria dalle strutture di stabulazione in quanto le emissioni provengono dalle stalle ma anche dalle
     strutture di stoccaggio e di spandimento dei reflui zootecnici. L’attuale tecnologia non permette generalmente di
     quantificare analiticamente queste emissioni diffuse, di conseguenza è importante stimare almeno le emissioni
     principali, quali l’ammoniaca. Questa stima può essere effettuata mediante una delle seguenti possibilità:
     a) attraverso stima mediante il bilancio di massa (una volta l’anno per ciascuna categoria di animali) sulla base
     dell’escrezione e dell’azoto totale (o dell’azoto ammoniacale) presente in ciascuna fase della gestione degli effluenti
     di allevamento;
     b) tramite fattori di emissione;
     c) con calcolo (da ripetere ogni volta che ci sono modifiche sostanziali del tipo di bestiame allevato o del sistema di
     stabulazione) mediante la misurazione della concentrazione di ammoniaca e del tasso di ventilazione utilizzando i
     metodi normalizzati ISO, nazionali o internazionali o altri metodi atti a garantire dati di qualità scientifica
     equivalente.
     La quantità di emissioni di ammoniaca (Kg NH3/posto animale/anno) associate alle migliori tecniche disponibili
     provenienti da ciascun ricovero zootecnico per le varie tipologie di animali, dovrà essere ricompreso nell’intervallo
     sotto riportato.

     Tabella 1.5.1.1 - Stima delle emissioni ammoniacali annuali provenienti dall'allevamento
        Tipologia animali       kg NH3/totale     kg NH3/ricovero     kg NH3/stoccaggio    kg NH3/spandimento
     Polli da carne con peso medio
                          45116         45116             -           -
     1,32 kg/capo

     Tabella 1.5.1.2 - Stima delle emissioni ammoniacali annuali provenienti dall'allevamento per capo anno
                          kg           kg            kg             kg
        Tipologia animali      NH3/totale/posto   NH3/ricovero/posto   NH3/stoccaggio/posto   NH3/spandimento/posto
                       animale/anno     animale/anno (1)     animale/anno        animale/anno
     Polli da carne con peso medio
                          0,050         0,050             -           -
     1,32 kg/capo
     Nota
     Polli da carne con peso finale fino a 2,5 kg                       0,01-0,08 (2)

     (1) Per gli impianti esistenti che usano un sistema di ventilazione forzata e una rimozione infrequente dell'effluente (in caso di
     lettiera profonda con fossa profonda per gli effluenti di allevamento), in combinazione con una misura che consenta di realizzare
     un elevato contenuto di materia secca nell'effluente, il limite è 0,25 kg NH 3/posto animale/anno.




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     (2) Può non essere applicabile ai seguenti tipi di pratiche agricole: estensivo al coperto, all'aperto, rurale all'aperto e rurale in
     libertà, a norma delle definizioni di cui al regolamento (CE) n. 543/2008 della Commissione, del 16 giugno 2008, recante
     modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda le norme di commercializzazione
     per le carni di pollame (GU L 157 del 17.6.2008, pag. 46). Il valore più basso dell’intervallo è associato all’utilizzo di un sistema
     di trattamento aria.


     Tabella 1.5.2 - Emissioni di odori, polveri e sonore
     A) Emissioni di odori
     Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali azioni/misurazioni
     effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
     Considerato che l’applicazione delle Migliori tecniche disponibili hanno come obiettivo anche la riduzione
     delle emissioni odorigene alla formazione, tenuto conto inoltre della sostanzialità e frequenza delle
     segnalazioni agli Uffici competenti, documentate e comprovabili attraverso sopraluogo all’impianto, sarà
     valutata la prescrizione di monitorare le emissioni di odori utilizzando:
     −norme EN (per esempio mediante olfattometria dinamica secondo la norma EN 13725 per determinare la
     concentrazione di odori).
     −u t i l i z z a r e n o r m n a z i o n a l i o a l t r e n o r m i n t e r n a z i o
                          e                            e
     scientifica equivalente.
     B) Emissioni di polveri
     Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali azioni/misurazioni
     effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
     Ricordando che le emissioni di polveri provenienti da ciascun ricovero zootecnico sono dei contaminanti che
     possono influenzare sia la respirazione degli animali che quella degli operatori agricoli, il monitoraggio si
     ottiene applicando con frequenza annuale:
     −calcolo mediante la misurazione delle polveri e del tasso di ventilazione utilizzando i metodi EN o altri
     metodi (ISO, nazionali o internazionali) atti a garantire dati di qualità scientifica equivalente (non applicabile
     a impianti muniti di un sistema di trattamento dell’aria).
     −stima mediante i fattori di emissione.
     Qualora il ricovero zootecnico sia munito di un sistema di trattamento dell’aria il monitoraggio delle
     emissioni di ammoniaca, polveri e/o odori provenienti da ciascun ricovero zootecnico può avvenire mediante
     controllo del funzionamento effettivo del sistema di trattamento aria (per esempio mediante registrazione
     continua dei parametri operativi o sistemi di allarme).

     Tabella 1.5.2.1 - Stima emissioni Polveri provenienti dal ricovero zootecnico
                               kg PM10/posto
       Tipologia animali     kg PM10/totale
                                animale/anno
     Polli da carne con peso
                       1759         0,011
     medio 1,32 kg/capo


     C) Emissioni sonore
     In merito alle emissioni di rumore, ove pertinenti a seguito della BAT 9, dovrà essere prevista una
     valutazione previsionale di impatto acustico redatta da un tecnico abilitato e l’attuazione di un Piano di
     gestione del rumore, come parte del Sistema di Gestione Ambientale.
     Qualora l’inquinamento acustico presso i recettori sensibili sia probabile o comprovato si dovrà mettere in
     atto un protocollo per il monitoraggio.




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     1.5.3 – Stima emissioni provenienti intero processo
     Considerato inoltre, che l’obiettivo dell’applicazione delle BAT consiste nella riduzione delle emissioni
     nell’aria di ammoniaca provenienti dall’intero processo di allevamento di suini (scrofe incluse) o pollame,
     nella prima applicazione delle BAT si dovranno altresì stimare o calcolare la riduzione delle emissioni di
     ammoniaca provenienti dall’intero processo rispetto alla “situazione in atto”. A tal fine, il Gestore
     determinerà la stima dell’azoto e fosforo escreto con una delle metodologie indicate al punto 1.4, nonché
     le emissioni di ammoniaca come riportato al punto 1.5.1 provenienti dall’allevamento. Qualora i valori
     siano superiori a quelli riportati nella BAT pertinente, il Gestore dovrà fornire indicazioni sulle tecniche da
     applicare affinché i valori siano ricompresi nell’intervallo soprariportati.
     Ulteriori stime di emissioni diffuse, richieste nel rilascio dell’Autorizzazione verranno riportate nella
     tabella sottostante. Per la stima si deve fare riferimento alle pubblicazioni scientifiche di livello nazionale
     o internazionale utilizzando i coefficienti di emissione proposti.

     Tab. 1.5.3.1 - Stima delle emissioni diffuse.
                             Metodo applicato   Frequenza di    Emissioni
     Parametro/ inquinante    Provenienza                                Reporting
                             per il calcolo   autocontrollo    totali *

        Metano - CH4      stabulazione    DM 29/01/2007     Annuale      15,987     Annuale
      Protossido di azoto -
                    stabulazione   ANPA-CTN-ACE      Annuale      IIASA     Annuale
          N2O
          Rumori       stabulazione               Annuale

          Odori        stabulazione               Annuale              Annuale

          Altri


     1.5.4 – Emissioni convogliate - NON APPLICABILE

     Tabella 1.5.4.2 - Emissioni in aria. Inquinanti monitorati per le emissioni in atmosfera (emissioni
     convogliate) – Parametri indicativi. NON APPLICABILE
     1.6 - Emissioni in acqua - NON APPLICABILE
     Tabella 1.6.1 – Scarichi - NON APPLICABILE
     Tabella 1.6.2 - Inquinanti monitorati - NON APPLICABILE
     1.7.2 – Terreni - NON APPLICABILE

     1.8 - Rifiuti
     I rifiuti prodotti in allevamento si configurano come rifiuti speciali (esclusi gli effluenti di allevamento e
     tutti i materiali da essi derivati dopo trattamento qualora destinati all’utilizzo agronomico) e bisogna
     descriverne la gestione all’interno dell’impianto produttivo indicando le eventuali operazioni di
     smaltimento o recupero affidato a terzi.
     Per quanto riguarda i registri di carico e scarico per i rifiuti speciali pericolosi e per i rifiuti speciali non
     pericolosi si applica l’art. 190 del d.lgs. 152/2006.
     Nelle tabelle, 1.9.1 e 1.9.2, sono indicati a titolo esemplificativo alcune tipologie di rifiuti pericolosi e
     non pericolosi che possono essere presenti in un allevamento in condizione di “deposito temporaneo”
     art. 183, c. 1 lett. bb) del d.lgs. n. 152/2006:
     Tabella 1.8.1 - Rifiuti pericolosi
                                Modalità
     Rifiuti (codice C.E.R.)   Descrizione               Destinazione (R/D)    Fonte del dato
                               stoccaggio
                                                    Documentazione
                   Contenitori vuoti
         15 01 10                   Sacconi                  prevista dalla
                    fitosanitari
                                                    normativa vigente




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     Tabella 1.8.2 - Rifiuti non pericolosi
                                  Modalità
     Rifiuti (codice C.E.R.)     Descrizione                Destinazione (R/D)     Fonte del dato
                                 stoccaggio
                                                       Documentazione
                                            cessione a ditta
       Carcasse animali     mortalità standard    cella frigorifera               prevista dalla
                                             Solar srl
                                                       normativa vigente
     Per quanto riguarda la produzione di carcasse di animali (vedasi Regolamenti sui SOA) è necessario indicare la
     mortalità standard, la soluzione adottata per la conservazione delle carcasse e il referente per il ritiro delle stesse,
     nonché indicare nella planimetria generale del centro zootecnico l’ubicazione della cella frigorifero.


                            2 - GESTIONE DELL'IMPIANTO
     2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi
     L'azienda dovrà presentare un documento che descriva le modalità di sorveglianza, gestione e
     manutenzione di:
     −emissioni diffuse nella fase di stabulazione e nella fase di stoccaggio effluenti, modalità e tempo di
     allontanamento dei reflui;
     −impianto abbattimento fumi se presenti camini con emissione convogliata proveniente da attività
     connesse autorizzate nella stessa AIA;
     −impianto depurazione acque se presente.
     Le eventuali anomalie e non conformità a tali documenti di gestione dovranno essere segnalate
     all’Autorità competente attraverso il Report annuale.
     L’azienda potrà presentare delle procedure e registri predisposti per i sistemi di gestione ambientale (ISO
     14001 o EMAS) se certificata.
     Nella tabella 2.1.1 sono indicati in via esemplificativa alcuni tra i parametri minimi e le analisi da
     effettuare che il gestore deve prevedere per il controllo delle fasi del processo.


     Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo

                                Parametro di                    Frequenza di    Fonte
       Fase/attività        Criticità                 UM
                                 esercizio                    autocontrollo   del dato


       Stabulazione     gestione lettiera esausta  Sostanza secca     %               Annuale     RdP


       Stabulazione     gestione lettiera esausta  Solidi volatili    %               Annuale     RdP


       Stabulazione     gestione lettiera esausta   N totale      %               Annuale     RdP


       Stabulazione     gestione lettiera esausta    Rame        %               Annuale     RdP


       Stabulazione     gestione lettiera esausta    Zinco       %               Annuale     RdP

                  concentrazione di azoto                                     Cartellin
       Alimentazione                   sostanza secca     %               Annuale
                      e fosfati                                          o

                  concentrazione di azoto                                     Cartellin
       Alimentazione                   proteina grezza    %               Annuale
                      e fosfati                                          o

                  concentrazione di azoto                                     Cartellin
       Alimentazione                     Fosforo       %               Annuale
                      e fosfati                                          o




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     Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria / straordinaria
                                         Fonte del dato /
        Macchinario       Tipo di intervento    Frequenza     Modalità di
                                          registrazione
     Asportazione della lettiera  Controllo della
                                Settimanale (*)    Registro
         a fine ciclo       funzionalità

      Abbeveratoi / impianto    Controllo della              Quaderno di
                                Settimanale (*)
       alimentazione        funzionalità               manutenzione

      Termosonde apertura
                       tarature      Annuale (*)   Rapporto di taratura
         finestre

                     Verifica delle
       Ugelli di erogazione                          Quaderno di
                      pressioni di     Annuale (*)
          acqua                              manutenzione
                      erogazione

     Impianto di riscaldamento   Controllo della              Quaderno di
                                Settimanale (*)
       / raffrescamento      funzionalità               manutenzione

                     Controllo della              Quaderno di
      Impianto ventilazione               Settimanale (*)
                     funzionalità               manutenzione


        Pulizia piazzali     Controllo visivo   Settimanale (*)    Settimanale

     (*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità.



     Tabella 2.1.3 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento, ecc.)

         Struttura di                            Modalità di
                    Tipo di controllo    Frequenza
        contenimento                            registrazione


     Serbatoi carburanti (GPL)     Visivo      Settimanale (*)    Registro

       Serbatoi carburanti
                       Visivo      Settimanale (*)    Registro
         (gasolio)

       Vasche trattamento
                        -            -         -
         liquami

         Concimaie           -            -         -


      Bacini accumulo reflui        -            -         -

     (*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità.




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                    3 - INDICATORI DI PRESTAZIONE
     In questo paragrafo vengono definiti degli indicatori di performance ambientale che possono essere
     utilizzati come strumento di controllo indiretto tramite grandezze che misurano l’impatto e
     grandezze che misurano il consumo delle risorse (ad esempio consumo di energia in un anno).
     È importante rapportare i consumi e le emissioni (espressi in valore assoluto) all’unità di produzione
     annua attraverso un denominatore. Ad esempio il denominatore può essere la quantità di
     prodotto/anno espresso in tonnellate e consumi o le emissioni espresse in kg di prodotto, in questo
     caso si indicherà il valore kg/t. In alcuni casi può essere più opportuno riferirli all’unità di materia
     prima.

     Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance
                                                      Frequenza di
                                                Metodo di
        Indicatore            Descrizione            UM           monitoraggi
                                                misura
                                                        o


     Produzione specifica di Quantitativo di rifiuto prodotto rispetto  t/t peso vivo
                                                0,000012   Annuale
         rifiuti        al numero di capi allevati        prodotto



      Consumo specifico   Quantitativo di acqua prelevata rispetto  mc/t peso
                                                 4,19    Annuale
       risorsa idrica       al numero di capi allevati     vivo prodotto


      Consumo energetico
                       Fabbisogno totale di
      specifico per ciascun                        tep/t peso
                  energia/combustibile utilizzata rispetto           4.417    Annuale
      combustibile/fonte                           vivo
                     al numero di capi allevati
        energetica


      Produzione di reflui    Quantitativo di reflui prodotti in
                                        t/t peso vivo   645,4    Annuale
        specifica         relazione ai capi allevati



      Consumo di azoto     Quantitativo di azoto somministrato    t N/t peso
                                                 0,057    Annuale
       somministrato      rispetto al numero di capi allevati     vivo



      Consumo di fosforo    Quantitativo di fosforo somministrato    t P/t peso
                                                0,0089    Annuale
       somministrato      rispetto al numero di capi allevati      vivo




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