determina

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 904 DEL 20/06/2019

                          Servizio VIA VINCA

     OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
     AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO AVICOLO DI
     POLLI DA CARNE – RIESAME
     INSTALLAZIONE:AZIENDA AGRICOLA CONTI LUCA
     UBICAZIONE: SEDE LEGALE E OPERATIVA IN COMUNE DI SAREGO, VIA S.
     ANTONIO N.13
     AUTORIZZAZIONE N. 8/2019

                            IL DIRIGENTE

     Vista la documentazione presentata con nota prot. 57257 del 31-08-2018, integrata con nota prot. 83716 del
     19/12/2018 e prot.12313 del 01/03/2019 , da parte di AZIENDA AGRICOLA CONTI LUCA, con
     sede legale ed operativa in via S. Antonio n.13 in comune di Sarego e relativa all'attività di
     allevamento avicolo di polli da carne.
     Dato atto che tale attività risulta, per tipologia e attività, compresa nelle categorie di attività
     industriali di cui all'allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., con codice
     6.6.a.
     Rilevato che, ai sensi dell'29-quater c.3 del D.Lgs. 152/2006, è stata data comunicazione
     dell'avvenuto avvio procedimento sul sito web della Provincia di Vicenza in data 16-04-2019.
     Visto l’esito del sopralluogo effettuato in data 28-05-2019.
     Considerato che non sono pervenute osservazioni ai sensi dell'art. 29-quater c.4 del D.Lgs.
     152/2006.
     Tenuto conto che, a seguito di convocazione di conferenza di servizi in modalità asincrona, ai sensi
     dell’art.14 bis della L. 241/2000, non sono pervenuti pareri ostativi nei termini previsti e, pertanto,
     il procedimento si conclude con il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, con il numero
     8/2019, con le prescrizioni ivi contenute e allegata al presente provvedimento per costituirne parte
     integrante e sostanziale.
     Visto il parere positivo espresso da ARPAV sul Piano di Monitoraggio e controllo, agli atti con nota
     prot. 31943 10/06/2019.
     Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
     dell'installazione e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di
     eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
     l'autorizzazione dell'intervento e che quanto riportato nel presente provvedimento risponde



copia informatica per consultazione
     all'esigenza normativa di rendere disponibile quanto previsto dal comma 13 dell'articolo 29-quater
     del D.Lgs. 152/06.
     Visti:
     - il D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 “norme in materia ambientale”, che alla parte seconda, titolo III
     bis, tratta dell'autorizzazione integrata ambientale;
     - il D.M. 29 gennaio 2007, recante “Emanazione di linee guida per l’inpiduazione e l’utilizzazione
     delle migliori tecniche disponibili, in materia di allevamenti, macelli e trattamento di carcasse, per
     le attività elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;
     - il D.M. 24 aprile 2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle
     istruttorie ed ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”, cui è seguita la
     D.G.R.V. n. 1519 del 26 maggio 2009, avente per oggetto “Tariffe da applicare alle istruttorie
     finalizzate al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale ex Decreto legislativo 18 febbraio
     2005, n. 59”;
     - la delibera della Giunta provinciale n. 200 del 19 maggio 2009, atto di indirizzo per l’applicazione
     delle tariffe per l’Autorizzazione integrata ambientale (I.P.P.C.);
     - la L.R. n. 26 del 16 agosto 2007 “Modifiche alla legge regionale 16 aprile 1985, n. 33, "Norme per
     la tutela dell'ambiente" e successive modificazioni, ai fini dell'attuazione del decreto legislativo 18
     febbraio 2005, n. 59 "Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e
     riduzione integrate dell'inquinamento"”;
     - le deliberazioni della Giunta regionale n. 668 del 20 ma rzo 2007 “D. Lgs 18 febbraio 2005 n. 59 –
     Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – Modalità di
     presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti soggetti all’autorizzazione integrata
     ambientale – Approvazione della modulistica e dei calendari di presentazione delle domande
     previsti dall’art. 5 comma 3 del D. Lgs n. 59/2005” e n. 1105 del 28 aprile 2009 “D. lgs 18 febbraio
     2005 n. 59 – LR 16 agosto 2007, n. 26. Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione
     dell’inquinamento. Approvazione Linee Guida per la valutazione della domanda di Autorizzazione
     Integrata Ambientale (AIA) per gli allevamenti zootecnici e del Piano Monitoraggio e Controllo
     (PMC)”;
     - il D. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (T. U. delle leggi sull’ordinamento degli EE. LL.) e successive
     modifiche e integrazioni, con riferimento agli artt. 19 (sulle competenze della Provincia) e 107
     (sulle funzioni e responsabilità della dirigenza e sulla riferibilità alla medesima degli atti di carattere
     gestionale);
     - che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal succitato
     D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della Provincia
     di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 150 ID PROC 610
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
     Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.2 del 10/01/2019 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2019-2021;
     Richiamato altresì il Decreto Presidenziale n. 11 del 31/01/2019 con cui è stato approvato il Piano
     Esecutivo di Gestione 2019/2021 e il Piano Performance 2019/2021;

                          DETERMINA

       1. di rilasciare a AZIENDA AGRICOLA CONTI LUCA, con sede legale ed operativa in via S.
        Antonio n.13 in comune di Sarego e relativa all'attività di allevamento avicolo di polli da
        carne l’Autorizzazione Integrata Ambientale n.8/2019 ,con prescrizioni, allegata alla
        presente determinazione che ne costituisce parte integrante e sostanziale, di cui al D.Lgs. n.
        152/06 e alla L. 241/1990 e s.m.i.;




copia informatica per consultazione
        2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
         diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
         sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);
        3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
         provvedimento sul sito di questa Provincia ;
        4. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
        5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
         all'albo pretorio on line;
        6. di trasmettere il presente provvedimento alla Ditta, al comune di Sarego, alla Coldiretti
         Verona, ad ARPAV-Vicenza, all’Ulss n.8 Berica.

                             AVVERTE CHE
     La presente Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi dell'art. 29-quater del D.Lgs.
     152/2006, ha validità sino al 30/06/2029 e sostituisce le autorizzazioni ambientali settoriali di cui
     all'allegato IX, parte seconda del D.Lgs. 152/2006; sei mesi prima della scadenza il gestore dovrà
     inviare una domanda di rinnovo, corredata da una relazione contenente un aggiornamento delle
     informazioni di cui all'art.29-ter c.1 del D.Lgs. 152/2006. Fino alla pronuncia dell'autorità
     competente il gestore potrà continuare l'attività sulla base della precedente Autorizzazione.
     Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
     Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
     presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
     data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
     La documentazione oggetto dell'istruttoria è visionabile presso il Settore Ambiente - Ufficio Tutela
     Ecosistemi Agrari della Provincia di Vicenza, Contrà Gazzolle n.1 Vicenza.
     Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
     autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività di allevamento.
     Nell'ipotesi di cessazione dell'attività il gestore dovrà trasmettere alla Provincia di Vicenza un piano
     di dismissione dell'installazione e, in caso di necessità, il sito stesso dovrà essere ripristinato ai sensi
     della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale; eventuali modifiche
     impiantistiche o variazioni nella titolarità dell'installazione dovranno essere preventivamente
     comunicate alla Provincia di Vicenza che procederà ai sensi dell'art.29-nonies D.Lgs. 152/2006.
     In caso di inosservanza alle prescrizioni riportate nell'allegato A al presente provvedimento di cui
     forma parte integrante e sostanziale, troverà applicazione l'art. 29-decies c.9 e 29-quattuordecies del
     D.Lgs. 152/2006.
     In relazione al Piano di monitoraggio e controllo l'ARPAV prevede, nell'arco di validità
     dell'Autorizzazione integrata ambientale, l'esecuzione di un'ispezione ambientale integrata con oneri
     a carico del gestore; qualora la Provincia ne rilevasse la necessità può comunque disporre controlli
     aggiuntivi ai sensi dell'art. 29-decies c.4 del D.lgs. 152/2006.
     La tariffa istruttoria, di cui al DM del 24/04/2008, è stabilita in euro 693,00 come da criteri fissati
     dalla Regione del Veneto con l'emanazione della Delibera di Giunta Regionale n.1519/2009.

     Vicenza, 20/06/2019
                                       Sottoscritta dal Dirigente
                                       (MACCHIA ANGELO)
                                         con firma digitale

     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                 Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 904 DEL 20/06/2019


     OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
     AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO AVICOLO DI
     POLLI DA CARNE – RIESAME
     INSTALLAZIONE:AZIENDA AGRICOLA CONTI LUCA
     UBICAZIONE: SEDE LEGALE E OPERATIVA IN COMUNE DI SAREGO, VIA S.
     ANTONIO               N.13
     AUTORIZZAZIONE        N.        8/2019




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 21/06/2019.


     Vicenza, 21/06/2019




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                       (BERTACCHE CRISTINA)
                                          con firma digitale




copia informatica per consultazione
               PROVINCIA DI VICENZA
               AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
               SETTORE AMBIENTE
               SERVIZIO VIA-SUOLO-RIFIUTI
               Ufficio tutela ecosistemi agrari
               Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
               Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
               Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net




                      AZIENDA AGRICOLA CONTI LUCA

                          AUTORIZZAZIONE N.8/2019
     Oggetto: rilascio Autorizzazione integrata ambientale (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. - L.R. 26/2007)
     SOGGETTO PROPONENTE: Azienda agricola Conti Luca
     SEDE LEGALE: via S. Antonio n.13- comune di Sarego
     SEDE IMPIANTO: via S. Antonio n.13- comune di Sarego
     TIPOLOGIA IMPIANTO: allevamento avicolo polli da carne
     MOTIVAZIONE A.I.A.: allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., codice 6.6.a
     “Allevamento intensivo di pollame o di suini con piu' di 40000 posti pollame”


     1 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
     La ditta deve gestire l’allevamento intensivo di pollame (tacchini) – della potenzialità di 188.320 capi /ciclo
     – in conformità alle seguenti prescrizioni:
     A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione dovrà essere
     effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e integrazioni,
     applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche che gestionali, secondo quanto previsto
     dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007 del Ministero dell’Ambiente) e regionali
     (deliberazione della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile 2009 e DGRV 1100 del 31-07-2018).
     B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella documentazione
     presentata alla Provincia.
     C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà ottem perare
     a tutti gli obblighi previsti dal decreto n.5046 del 25/02/2016 del Ministero delle Politiche agricole e
     forestali, nonché deliberazione della Giunta regionale n. 1835 del 25/11/2016.
     D –Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere tempestivamente
     comunicati.
     E – la ditta dovrà inviare alla Provincia di Vicenza, entro 180 giorni dalla data del presente provvedimento,
     l’atto concessorio rilasciato dal Genio Civile per derivazione di acqua pubblica da falda sotterranea ad uso
     zootecnico
     F - per il manufatto adibito a deposito rifiuti la Ditta dovrà adottare, entro un anno dalla data del presente
     provvedimento, una corretta soluzione per l’impermeabilizzazione del pavimento o comunque per la
     protezione del suolo da eventuali sversamenti
     G – la ditta dovrà provvedere, una volta all’anno, all’analisi dell’acqua da pozzo al fine di tenere monitorata
     la presenza dei PFAS
     H – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale nei modi
     e tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 2 della presente Autorizzazione
     I – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente operative
     entro il 30/09/2019 e il report annuale di cui sotto redatto a partire dal 2020.




copia informatica per consultazione
     L – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non oggetto di
     report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per tutta la durata
     dell’Autorizzazione integrata ambientale.
     M – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e comunicarli
     annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del Piano di monitoraggio e
     controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
     N – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 aprile di ogni
     anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autorizzazione integrata
     ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predisposta dalla Regione Veneto e
     ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale PIAVE – piave.regione.veneto.it). Per la
     compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe del Settore primario della Regione Veneto, la
     costituzione e validazione o eventuali aggiornamenti del fascicolo aziendale presso la competente struttura
     periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assistenza agricola (CAA) e l'autorizzazione all’accesso ai
     servizi del Sistema informativo del Settore primario (SISP).
     Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elettronica certificata
     (PEC) il file del report per certificare l’avvenuta compilazione. Medesimo report va trasmesso anche
     ad ARPAV e ai comuni interessati (ovvero dove ha sede dell'impianto e dove vengono effettuati gli
     spargimenti agronomici) ai sensi dell'art.29 sexies c.6 D.Lgs. 152/2006.


     2 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
     Si riporta di seguito il Piano di monitoraggio e controllo proposto dalla ditta, integrato con le modi fiche di
     ARPAV al fine di renderlo conforme a quanto prescritto dall’allegato C alla deliberazione della Giunta
     regionale n. 1100 del 31-07-2018.

     QUADRO SINOTTICO
     In ottemperanza allo schema di cui all’allegato C alla deliberazione della Giunta regionale n. 1100 del 31-07-
     2018., Il documento riporta per ogni tematica le sezioni inpiduate come oggetto di monitoraggio.

     Premessa
     Il PMC è un documento nato in seguito all’attuazione della Direttiva IPPC (Direttiva 96/61/CE e Direttiva
     2008/1/CE) che ha introdotto il procedimento di rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per
     le principali attività industriali indicate nell’allegato I della Direttiva stessa. La normativa europea ha inteso
     introdurre la necessità di mettere in atto un nuovo atteggiamento nei confronti della tutela dell’ambiente e
     della salute dei cittadini sollecitando un’innovazione nella metodologia e nell’operatività rispetto alle que-
     stioni ambientali, sia per quanto riguarda i processi industriali sia per le modalità di approccio dei controlli
     sull’inquinamento. Il nuovo concetto di controllo integrato, infatti, si pone l’obiettivo di prevenire, ridurre e,
     per quanto possibile, eliminare l’inquinamento intervenendo direttamente sulle fonti delle attività che lo pro-
     ducono.
     Per i dettagli da osservare considerare comunque sempre in primo luogo le prescrizioni autorizzative, fatta
     salva la normativa vigente.

     Il Piano di Monitoraggio e Controllo (PMC) deve essere compilato dall’azienda stessa e successivamente
     valutato dall’Autorità competente con lo scopo di chiarire quali sono gli aspetti ambientali che devono essere
     monitorati e controllati dal Gestore dell’impianto.

     Il Piano di Monitoraggio dell’impianto comprende due parti principali:

       −  i controlli a carico del Gestore;
       −  i controlli a carico dell’Autorità pubblica di controllo.

     Il Piano di Monitoraggio proposto, potrà essere integrato sulla base di specifiche normative regionali. Le
     frequenze delle ispezioni programmate e degli eventuali campionamenti e analisi sono effettuati secondo i
     criteri di cui al comma 11-bis dell’art. 29-decies.




copia informatica per consultazione
     Il PMC dell’impianto comprende i controlli a carico del gestore e i controlli a carico di ARPAV, con costi a
     carico del gestore stesso.

     Per i dettagli da osservare considerare comunque sempre in primo luogo le prescrizioni autorizzative, fatta
     salva la normativa vigente. Resta inteso che, nell’ambito dei controlli di competenza, l’ARPAV potrà
     eventualmente eseguire i possibili controlli/campionamenti/analisi ritenuti necessari.


                             GESTORE        GESTORE    ARPA        ARPA
                FASI
                                               Ispezioni   Campionamenti/
                            Autocontrollo      Reporting
                                              programmate     analisi

      1                        COMPONENTI AMBIENTALI

      1.1                        Materie prime e prodotti

     1.1.1      Materie prime      Alla ricezione/fine ciclo  Annuale     X

     1.1.2    Altre materie prime     Alla ricezione/fine ciclo  Annuale     X

                           Alla partenza/fine
     1.1.3      Prodotti finiti                    Annuale     X
                         ciclo/giornaliera/annuale

     1.1.4      Stoccaggi           Inizio ciclo      Annuale     X

     1.1.5   Mezzi per lo spandimento      Semestrale       Annuale     X

      1.2                           Risorse idriche

     1.2.1      Risorse idriche     A fine ciclo o annuale    Annuale     X

      1.3

     1.3.1    Energia/combustibili    A fine ciclo o annuale    Annuale     X

      1.4

     1.4.1      Azoto escreto      A fine ciclo o annuale    Annuale     X

     1.4.2     Fosforo escreto      A fine ciclo o annuale    Annuale     X

      1.5

          Stima emissioni ammoniaca
     1.5.1.1                     Annuale        Annuale     X
               totali

          Stima emissioni ammoniaca
     1.5.1.2                     Annuale        Annuale     X
              per capo

           Emissioni odori, polveri e Secondo piano di gestione od                    Su
     1.5.2                                 Annuale     X
               sonore         autorizzazione                   segnalazione/richiesta

     1.5.2.1   Stima emissioni polveri       Annuale        Annuale     X




copia informatica per consultazione
           Stima emissioni intero
     1.5.3                  Prima applicazione BAT     -        X
              processo

     1.5.3.1  Stima emissioni diffuse       Annuale        Annuale      X

                                 Emissioni in acqua
      1.6
            (solo in presenza di impianto di depurazione o scarichi autorizzati ai sensi della normativa vigente)

                 Nessun monitoraggio in quanto non sono presenti scarichi di tipo produttivo.

                               Emissioni Suolo/sottosuolo
      1.7
             (acque di falda monitorate solo per i casi previsti dall’articolo 8, comma 2 della DGRV 2495/06)

     1.7.1      Acque di falda        Vedi paragrafo      Annuale      x         x

     1.7.2        Terreni         Vedi paragrafo

      1.8                          Emissione di Rifiuti

     1.8.1   Controllo rifiuti pericolosi     Annuale        Annuale      X

            Controllo rifiuti non
     1.8.2                      Annuale        Annuale      X
              pericolosi

      2                          GESTIONE IMPIANTO

      2.1                   Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli

          Sistemi di controllo delle
     2.1.1                     Vedi tabella       No        X
          fasi critiche del processo

              Interventi di
             manutenzione
     2.1.2                     Vedi tabella       No        X
              ordinaria/
             straordinaria

     2.1.3     Aree di stoccaggio        Vedi tabella       No        X

      3                         INDICATORI PRESTAZIONE

      3.1                   Monitoraggio degli indicatori di performance

     3.1.1      Monitoraggio          Annuale        Annuale      X

     1 – COMPONENTI AMBIENTALI

     1.1 - Consumo materie prime e prodotti

     La tabella del paragrafo 1.1 si propone di elencare tutte le materie prime che entrano nel ciclo produttivo.

     Nel caso di un allevamento si tratta soprattutto di animali allevati (suini e pollame) e degli alimenti/mangime
     che vengono somministrati agli stessi. La composizione del mangime somministrato ai capi può avere un
     importante ruolo sull’impatto ambientale soprattutto per il contenuto di fosforo e azoto. A discrezione




copia informatica per consultazione
     dell’azienda proponente e dell’Autorità competente, nei casi in cui vengono utilizzati mangimi con perse
     concentrazioni di P e N può essere utile inserire il dato nella tabella pidendolo in più classi corrispondenti a
     persi range di concentrazione dei due elementi.

     Non sono richiesti, in quanto non pertinenti in questa Sede, il quantitativo di farmaci utilizzati.

     Per quanto riguarda la frequenza di autocontrollo delle materie prime si chiede all’azienda di fare una
     proposta all’Ente competente in base alla propria organizzazione aziendale: se l’azienda ha l’abitudine di
     comprare il mangime mensilmente, proporrà nel PMC una frequenza di autocontrollo “mensile”, se
     l’acquisto non ha tale regolarità sarà indicato “alla ricezione”.

     L’azienda dovrà conservare i dati sul consumo di materie prime e comunicarli unitamente agli altri dati di
     autocontrollo richiesti annualmente attraverso un Report su supporto informatico/cartaceo.

     I dati richiesti per il Report annuale sono già in possesso dell’azienda (fatture, bollette, contatori) e nella
     maggior parte dei casi sono anche già registrati (registri fiscali e/o sanitari).

     Per i dati indicati nelle tabelle 1.1.1. e 1.1.2. (tonnellate all’anno di mangime o capi all’anno allevati) si
     richiede la comunicazione del dato su base annuale indipendentemente dalla frequenza di autocontrollo
     indicata nel PMC. Gli alimenti, valutata la necessità di determinare l’azoto e il fosforo escreto, saranno
     indicati sia come quantità che come Azoto e Fosforo somministrati ricavando i dati dalle schede tecniche, da
     cartellino o da analisi su campioni rappresentativi.

     L’azienda conserverà le fatture d’acquisto e i cartellini allegati ai mangimi con relativa composizione.

     Tabella 1.1.1 - Materie prime (Alimenti)

                    Modalità        Fase di             UM      UM      Frequenza
      Denominazione                              UM                               Fonte dato
                    stoccaggio       utilizzo            azoto    fosforo    autocontrollo

         Mangime                              t/anno   t/anno   t/anno                 Contabilità
                      Silos     Alimentazione                          Alla ricezione
         composto                              (1)     (2)     (2)                  aziendale
     (1)
        Gli alimenti sono indicati come quantità.
     (2)
        Gli alimenti sono indicati come Azoto e Fosforo somministrati ricavando i dati dalle schede tecniche, da cartellino o da analisi su campioni
        rappresentativi.

     Tabella 1.1.2 – Altre materie prime

                            Modalità stoc-       Fase di utiliz-        Frequenza autocon-
           Denominazione                                   UM                    Fonte dato
                             caggio            zo               trollo

      Lettiera (indicare tipologia di      Deposito (in pro-                       Alla ricezione/       Contabilità
                                         Stabulazione    t/anno
           materiale)              getto)                            Inizio ciclo        aziendale

                                         Pulizia fine ci-                        Contabilità
        Detergenti/ disinfettanti        Locale chiuso                t/anno     Alla ricezione
                                            clo                            aziendale

                                                                        Registro veteri-
             Medicinali           Non stoccati       Stabulazione    t/anno     Alla ricezione
                                                                          nario

     Tabella 1.1.3 - Prodotti finiti
                                    Peso                 Frequenza
          Processo        Denominazione                  UM                      Fonte del dato
                                   unitario              autocontrollo
     Stabulazione           Potenzialità                          Al rilascio
                                     Unità    Unità/anno                    Autorizzazione
     avicoli da carne         allevamento                          autorizzazione
                      Numero capi in                                         Contabilità
                                     Unità    Unità/anno      All’acquisto
                        entrata                                        aziendale/soccidante
                      Numero capi in         Unità       Unità      Alla partenza        Contabilità
                        uscita                                        aziendale/soccidante




copia informatica per consultazione
                 Capi mediamente                                   Contabilità
                               Unità     Unità/anno     Annuale
                    presenti                                  aziendale/soccidante
                                                            Contabilità
                 Peso (vivo venduto)     kg      Kg/anno      Annuale
                                                         aziendale/soccidante
                                         n°                  Contabilità
                   Numeri cicli                       Annuale
                                      cicli/anno              aziendale/soccidante
                                                            Contabilità
                   Durata ciclo              Giorni      Fine ciclo
                                                         aziendale/soccidante
                                                            Contabilità
                     Capi         Unità     Unità/anno    Giornaliera
                                                         aziendale/soccidante
      Capi deceduti
                                                            Contabilità
                     Peso         Kg      Kg/anno      In uscita
                                                         aziendale/soccidante
                                                            Contabilità
                   Non palabili               m3        Annuale
       Effluenti di                                            aziendale/soccidante
       allevamento                                                Contabilità
                    Palabili                m3        Annuale
                                                         aziendale/soccidante



     Tabella 1.1.4 – Stoccaggi
     Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura dalle strutture
                            Sup.    H    Volume        Anno       Tipologia
           Ubicazione Tipologia Vasche
                            m2     m.   m3          copertura     copertura
     Materiali non      Vasche fuori terra
     palabili         Vasche interrate
     Materiali palabili    Concimaia

     Tabella 1.1.5 – Identificazione mezzi utilizzati per lo spandimento degli effluenti zootecnici
          Tipo attrezzatura              Targa o matricola              Titolo possesso



     1.2 - Consumo risorse idriche

     I dati verranno inseriti e inviati all’Autorità competente attraverso il Report annuale riportando tutte le
     misurazioni effettuate con la frequenza stabilita dal PMC. Nella fase di controllo verrà effettuata la lettura
     del conta litri e valutata la congruità con i dati inviati.

     Tabella 1.2.1 - Risorse idriche

          Tipologia di                                  Frequenza       Fonte del
                             Fase di utilizzo       UM
        approvvigionamento                                 autocontrollo       dato

          Acquedotto           Stabulazione, alimentazione     m3/a     Annuale        Fatture

        Acqua di falda - pozzo       Stabulazione, alimentazione     m3/a     Annuale       Contatore

         Acqua superficiale        Stabulazione alimentazione     m3/a     Annuale       Contatore

     1.3 - Consumo energia

     Tabella 1.3.1 – Energia

         Descrizione         Tipologia         UM        Frequenza autocontrollo   Fonte del dato

       Energia Elettrica     Energia elettrica      MWh/a          Annuale         Fatture

      Energia autoprodotta e    Energia elettrica      MWh/a          Annuale         Contatore




copia informatica per consultazione
        consumata dall’impianto

           Acquisto/rete            Metano           m3/a            Annuale           Fatture

            Acquisto             Gasolio           t/a            Annuale           Fatture

           Acquisto/rete              Gpl            t/a            Annuale           Fatture

     1.4 – Azoto e Fosforo escreti

     L’azoto e il fosforo escreti si possono determinare (con frequenza almeno annuale) con una delle seguenti
     possibilità:

     a) con calcolo mediante bilancio di massa, sulla base dell’apporto di alimenti, del contenuto di proteina
       grezza della dieta, del fosforo totale e della prestazione degli animali. I contenuti di proteina grezza e di
       fosforo totale degli alimenti possono essere calcolati mediante:
       − in caso di fornitura esterna: con la documentazione di accompagnamento.
       − in caso di autoproduzione: mediante campionamento dei composti alimentari provenienti da silos dal
         sistema di alimentazione per analizzare il contenuto totale di fosforo e proteina grezza o, in
         alternativa, nella documentazione di accompagnamento o utilizzando valori standard per il contenuto
         totale di fosforo e proteina grezza nei composti alimentari.
     b) con stima mediante analisi degli effluenti di allevamento per il contenuto totale di azoto e fosforo.
     c) mediante metodologia di calcolo dell’azoto e del fosforo riportati nell’allegato D alla DGR n. 2439 del 7
       agosto 2007, “Bilancio Aziendale dell’azoto e del fosforo negli allevamenti” reso disponibile su
       apposito supporto informatico dalla Giunta regionale del Veneto.

     La quantità di azoto e fosforo escreto/posto animale/anno, dovrà essere ricompreso nell’intervallo sotto
     riportato.

     Tab.1.4.1 – Azoto totale escreto associato alla BAT.
                                                                Kg Azoto escreto/posto
         Categoria animale             Azoto escreto totale (Kg/azoto)
                                                                  animale/anno


     A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di azoto escreto devono essere ricomprese
     nell’intervallo sotto riportato
                                Azoto totale escreto (1) (2) associato a BAT (kg azoto escreto/posto
     Categoria animale
                                animale/anno)
     Suinetti                                        1,5 – 4,0
     Suini all’ingrasso                                   7,0 – 13,0
     Scrofe partorienti (inclusi i suinetti)                        17,0 – 30,0
     Galline ovaiole                                    0,4 – 0,8
     Polli da carne                                     0,2 – 0,6
     Anatre                                         0,4 – 0,8
     Tacchini                                       1,0 – 2,3 (3)
     (1)
        l’azoto totale escreto associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte le specie di pollame
     (2)
        il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
     (3)
        Il limite superiore dell’intervallo è associato all’allevamento di tacchini maschi.

     Tab.1.4.2 – Fosforo totale escreto associato alla BAT.
                                                                   Fosforo escreto
         Categoria animale               Fosforo escreto totale (Kg P2O5)
                                                                  (Kg P2O5 capo/anno)


     A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di fosforo escreto devono essere ricomprese
     nell’intervallo sotto riportato




copia informatica per consultazione
                                          Fosforo totale escreto (1) (2) associato a BAT (kg P2O5
     Categoria animale
                                          escreto/posto animale/anno)
     Suinetti                                                  1,2 - 2,2
     Suini all’ingrasso                                             3,5 - 5,4
     Scrofe partorienti (inclusi maialini da latte)                               9,0 - 15,0
     Galline ovaiole                                              0,10 - 0,45
     Polli da carne                                              0,05 - 0,25
     Tacchini                                                  0,15 - 1,0
     (1)
        il fosforo totale escreto (in forma di ossido) associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte le specie di pollame.
     (2)
        Il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.

     1.5 – Emissioni in aria

     1.5.1 – Emissioni di ammoniaca
     Le emissioni in aria di un allevamento sono sempre da considerare di tipo “diffuso” anche se vi sono camini
     che convogliano l’aria dalle strutture di stabulazione in quanto, le emissioni provengono dalle stalle ma
     anche dalle strutture di stoccaggio e di spandimento dei reflui zootecnici. L’attuale tecnologia non permette
     generalmente di quantificare analiticamente queste emissioni diffuse di conseguenza, è importante stimare
     almeno le emissioni principali, quali l’ammoniaca. Questa stima può essere effettuata mediante una delle
     seguenti possibilità:
     a) attraverso stima mediante il bilancio di massa (una volta l’anno per ciascuna categoria di animali) sulla
       base dell’escrezione e dell’azoto totale (o dell’azoto ammoniacale) presente in ciascuna fase della
       gestione degli effluenti di allevamento ;
     b) tramite fattori di emissione;
     c) con calcolo (da ripetere ogni volta che ci sono modifiche sostanziali del tipo di bestiame allevato o del
       sistema di stabulazione) mediante la misurazione della concentrazione di ammoniaca e del tasso di
       ventilazione utilizzando i metodi normalizzati ISO, nazionali o internazionali o altri metodi atti a
       garantire dati di qualità scientifica equivalente.
     La quantità di emissioni di ammoniaca (Kg NH3/posto animale/anno) associate alle migliori tecniche
     disponibili provenienti da ciascun ricovero zootecnico per le varie tipologie di animali, dovrà essere
     ricompreso nell’intervallo sotto riportato.

     Tab. 1.5.1.1 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento
                                                                          kg
        Tipologia animali         kg NH3/totale         kg NH3/ricovero          kg NH3/stoccaggio
                                                                       NH3/spandimento



     Tab. 1.5.1.2 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento per capo anno
                   kg               kg
     Tipologia                                      kg NH3/stoccaggio/posto      kg NH3/spandimento/posto
                NH3/totale/posto        NH3/ricovero/posto
      animali                                         animale/anno            animale/anno
                animale/anno          animale/anno(1)


     (1)
      Per quanto riguarda la stima delle emissioni nell’aria di ammoniaca provenienti da ciascun ricovero zootecnico per i
     suini, queste ultime devono essere ricomprese nell’intervallo sotto riportato.
     Scrofe in attesa di calore e in gestazione                         0,2 - 2,7 (2) (3)
     Scrofe allattanti (compresi suinetti) in gabbie parto                    0,4 - 5,6 (4)
     Suinetti svezzati                                     0,03 - 0,53 (5) (6)
     Suini da ingrasso                                      0,1 - 2,6 (7) (8)
     (1)
        Il valore più basso dell’intervallo è associato all’utilizzo di un sistema di trattamento aria.
     (2)
        Per gli impianti esistenti che utilizzano una fossa profonda in combinazione con tecniche di gestione nutrizionale, il limite è 4,0 kg NH 3/posto
        stalla/anno.
     (3)
        Per gli impianti che applicano BAT 30.a6, 30.a7 o 30.a11, il limite è 5,2 kg NH3/posto stalla/anno.
     (4)
        Per gli impianti esistenti che applicano per la BAT 30 una fossa profonda in combinazione con tecniche di gestione nutrizionale, il limite è 7,5 kg




copia informatica per consultazione
        NH3/posto stalla/anno.
     (5)
        Per gli impianti esistenti che utilizzano una fossa profonda in combinazione con tecniche di gestione nutrizionale, il limite è 0,7 kg NH 3/posto
        stalla/anno.
     (6)
        Per gli impianti che applicano BAT 30.a6, 30.a7 o 30.a8, il limite è 0,7 kg NH3/posto stalla/anno.
     (7)
        Per gli impianti esistenti che utilizzano una fossa profonda in combinazione con tecniche di gestione nutrizionale, il limite è 3,6 kg NH 3/posto
        stalla/anno.
     (8)
        Per gli impianti che applicano BAT 30.a6, 30.a7,.a8 o 30.a16 il limite è 5,65 kg NH3/posto stalla/ anno.
     Mentre per le galline ovaiole non devono eccedere:
     Galline ovaiole – Sistema di gabbie                                           0,02 – 0,08
     Galline ovaiole – Sistema alternativo alle gabbia                                   0,02 – 0,13 (1)
     Polli da carne con peso finale fino a 2,5 Kg.                                     0,01 – 0,08(2)
     (1)
        Per gli impianti esistenti che usano un sistema di ventilazione forzata e una rimozione infrequente dell'effluente (in caso di lettiera profonda con
        fossa profonda per gli effluenti di allevamento), in combinazione con una misura che consenta di realizzare un elevato contenuto di materia
        secca nell'effluente, il limite è 0,25 kg NH3/posto stalla/anno.
     (2)
        Non è applicabile ai seguenti tipi di pratiche agricole: estensivo al coperto, all'aperto, rurale all'aperto e rurale in libertà, a norma delle
        definizioni di cui al regolamento (CE) n. 543/2008 della Commissione, del 16 giugno 2008, recante modalità di applicazione del regolamento (CE)
        n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda le norme di commercializzazione per le carni di pollame (GU L 157 del 17.6.2008, pag. 46). Il
        valore più basso dell’intervallo è associato all’utilizzo di trattamento dell’aria

     1.5.2 – Emissioni di odori, polveri e sonore

     A) Emissioni di odori

     Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali azioni/misurazioni
     effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
     Considerato che l’applicazione delle Migliori tecniche disponibili hanno come obiettivo anche la riduzione
     delle emissioni odorigene alla formazione, tenuto conto inoltre della sostanzialità e frequenza delle
     segnalazioni agli Uffici competenti, documentate e comprovabili attraverso sopraluogo all’impianto, sarà
     valutata la prescrizione di monitorare le emissioni di odori utilizzando:
     − norme EN (per esempio mediante olfattometria dinamica secondo la norma EN 13725 per determinare
       la concentrazione di odori).
     − utilizzare norme nazionali o altre norme internazionali che assicurino la disponibilità di dati di qualità
       scientifica equivalente.
     B) Emissioni di polveri

     Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali azioni/misurazioni
     effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
     Ricordando che le emissioni di polveri provenienti da ciascun ricovero zootecnico sono dei contaminanti che
     possono influenzare sia la respirazione degli animali che quella degli operatori agricoli, il monitoraggio si
     ottiene applicando con frequenza annuale:
     − calcolo mediante la misurazione delle polveri e del tasso di ventilazione utilizzando i metodi EN o altri
       metodi (ISO, nazionali o internazionali) atti a garantire dati di qualità scientifica equivalente (non
       applicabile a impianti muniti di un sistema di trattamento dell’aria).
     − stima mediante i fattori di emissione.
     Qualora il ricovero zootecnico sia munito di un sistema di trattamento dell’aria il monitoraggio delle
     emissioni di ammoniaca, polveri e/o odori provenienti da ciascun ricovero zootecnico può avvenire mediante
     controllo del funzionamento effettivo del sistema di trattamento aria (per esempio mediante registrazione
     continua dei parametri operativi o sistemi di allarme).

     Tab. 1.5.2.1– Stima emissioni Polveri provenienti dal ricovero zootecnico
          Tipologia animali             kg PM10/totale                kg PM10/posto animale/anno



     C) Emissioni sonore




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     In merito alle emissioni di rumore, ove pertinenti a seguito della BAT 9, dovrà essere prevista una
     valutazione previsionale di impatto acustico redatta da un tecnico abilitato e l’attuazione di un Piano di
     gestione del rumore, come parte del Sistema di Gestione Ambientale.

     Qualora l’inquinamento acustico presso i recettori sensibili sia probabile o comprovato si dovrà mettere in
     atto un protocollo per il monitoraggio.

     1.5.3 – Stima emissioni provenienti intero processo

     Considerato inoltre, che l’obiettivo dell’applicazione delle BAT consiste nella riduzione delle emissioni
     nell’aria di ammoniaca provenienti dall’intero processo di allevamento di suini (scrofe incluse) o pollame,
     nella prima applicazione delle BAT si dovranno altresì stimare o calcolare la riduzione delle emissioni di
     ammoniaca provenienti dall’intero processo rispetto alla “situazione in atto”. A tal fine, il Gestore
     determinerà la stima dell’azoto e fosforo escreto con una delle metodologie indicate al punto 1.4, nonché le
     emissioni di ammoniaca come riportato al punto 1.5.1 provenienti dall’allevamento. Qualora i valori siano
     superiori a quelli riportati nella BAT pertinente, il Gestore dovrà fornire indicazioni sulle tecniche da
     applicare affinché i valori siano ricompresi nell’intervallo soprariportati.

     Ulteriori stime di emissioni diffuse, richieste nel rilascio dell’Autorizzazione verranno riportate nella tabella
     sottostante. Per la stima si deve fare riferimento alle pubblicazioni scientifiche di livello nazionale o
     internazionale utilizzando i coefficienti di emissione proposti.

     Tabella 1.5.3.1 – Stima delle emissioni diffuse.
                                           Frequenza di  Emissioni
     Parametro/ inquinante   Provenienza  Metodo applicato per il calcolo                Reporting
                                           autocontrollo   totali
     Metano - CH4        stabulazione  DM 29/01/2007           Annuale     t/anno   Annuale
     Protossido di azoto - N2O  stabulazione  ANPA-CTN-ACE           Annuale     IIASA    Annuale
     Rumori
     Odori            Impianto                     Annuale           Annuale
     Altri


     1.5.4 – Emissioni convogliate

     Nel Report annuale si dovranno riportare esclusivamente la comunicazione delle emissioni di tipo
     convogliato che sono soggette ad Autorizzazione e le emissioni diffuse in aria dell’ammoniaca provenienti
     da ciascun ricovero zootecnico.

     Per quanto riguarda le emissioni di tipo convogliato la tabella 1.5.4.1 inpidua i punti di emissione, mentre
     la tabella 1.5.4.2 identifica per ciascun punto di emissione convogliata, in corrispondenza dei parametri
     elencati, la frequenza del monitoraggio ed il metodo utilizzato.
     I punti di emissioni possono derivare ad esempio da:
     a) impianti produzione energia;
     b) impianti essiccazione/molitura cereali;
     c) impianti di trattamento E.A. (ad esempio strippaggio, essiccazione,…).
     Tabella 1.5.4.1 – Emissioni in aria. Punti di emissione (in caso di emissioni convogliate)
      Punto di                             Durata emissione
                Provenienza (impianto/reparto)                    Durata emissione
      emissione                               h/giorno
                        Non sono presenti emissioni convogliate


     1.6 – Emissioni in acqua

     Si indicano in questa tabella soltanto gli scarichi autorizzati ai sensi della norma di settore (D.lgs n. 152/06 e
     successive modifiche ed integrazioni).




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     Tabella 1.6.1 – Scarichi
      Punto di    Provenienza   Recapito (fognatura, corpo idrico,  Durata emissione    Durata emissione
      emissione               sistema depurazione)        (h/giorno)       (gg/anno)
                         Non sono presenti emissioni in acqua

     1.7 – Suolo e sottosuolo

     In linea generale, il monitoraggio delle acque sotterranee è previsto soltanto nel caso in cui lo stoccaggio dei
     materiali non palabili avvenga in contenitori in terra (lagoni). Secondo la norma, tali strutture devono essere
     opportunamente impermeabilizzate con manto artificiale posto su un adeguato strato di argilla di riporto, e
     devono prevedere attorno al piede esterno dell’argine, un fosso di guardia perimetrale adeguatamente
     dimensionato e idraulicamente isolato dalla normale rete scolante (per evitare percolazione o dispersione
     degli effluenti). In caso di monitoraggio i possibili parametri da rilevare sono riportati nella tabella 1.8.1. In
     base ai risultati dei controlli e a valutazioni sito-specifiche le lista degli inquinanti può essere adeguata.

     1.7.2 – Terreni

     Tutti gli allevamenti soggetti all’Autorizzazione Integrata Ambientale hanno l’obbligo di presentare
     all’Autorità competente, la Comunicazione, in quanto produttori e/o utilizzatori di azoto, con l’eventuale
     Piano di Utilizzazione Agronomica degli effluenti di allevamento se c’è l’uso agronomico, a valenza annuale
     o quinquennale, a seconda della specifica disciplina regionale.

     Nell’ambito del procedimento autorizzatorio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale si prende atto della
     Comunicazione, corredata o meno dal PUA in base alle disposizioni regionali, presentata dall’allevamento;
     nel caso di nuovo impianto l’invio della Comunicazione dovrà essere effettuato prima dell’inizio della
     produzione.

     Nell’ambito del controllo integrato ARPAV esegue sempre un controllo analitico dei terreni nel caso di
     utilizzo agronomico degli effluenti.

     Se in azienda sono presenti serbatoi interrati contenenti gasolio, dovranno essere svolti i controlli per ogni

     serbatoio.

     1.8 – Rifiuti

     I rifiuti prodotti in allevamento si configurano come rifiuti speciali (esclusi gli effluenti di allevamento e tutti
     i materiali da essi derivati dopo trattamento qualora destinati all’utilizzo agronomico) e bisogna descriverne
     la gestione all’interno dell’impianto produttivo indicando le eventuali operazioni di smaltimento o recupero
     affidato a terzi.

     Per quanto riguarda i registri di carico e scarico per i rifiuti speciali pericolosi e per i rifiuti speciali non
     pericolosi si applica l’art. 190 del d.lgs. 152/2006.

     Nelle tabelle, 1.9.1 e 1.9.2, sono indicati a titolo esemplificativo alcune tipologie di rifiuti pericolosi e non
     pericolosi che possono essere presenti in un allevamento in condizione di “deposito temporaneo” art. 183, c.
     1 lett. bb) del d.lgs. n. 152/2006:

     Tabella 1.8.1 – Rifiuti pericolosi

      Rifiuti
                                        Destinazione
      (codice      Descrizione       Modalità stoccaggio                Fonte del dato
                                          (R/D)
       CER)

             Imballaggi contenenti   Deposito temporaneo in           Documentazione richiesta dalla
     150110*                                  R/D
             sostanze pericolose   spazio coperto e delimitato           normativa sui rifiuti

     180202*   Contenitori di medicinali  Deposito temporaneo in      R/D    Documentazione richiesta dalla




copia informatica per consultazione
                           spazio coperto e delimitato              normativa sui rifiuti

           Lampade al neon o raggi     Deposito temporaneo in             Documentazione richiesta dalla
     200121*                                    R/D
             IR per zootecnia      spazio coperto e delimitato             normativa sui rifiuti

     Tabella 1.8.2 – Rifiuti non pericolosi

                                          Destinazione
     Rifiuti     Descrizione        Modalità stoccaggio                Modalità di registrazione
                                           (R/D)

                        Deposito temporaneo in spazio             Documentazione richiesta dalla
     150101 Imballaggi in cartone                         R
                          coperto e delimitato                 normativa sui rifiuti

                        Deposito temporaneo in spazio             Documentazione richiesta dalla
     150102 Imballaggi in plastica                         R
                          coperto e delimitato                 normativa sui rifiuti

             Imballaggi in     Deposito temporaneo in spazio             Documentazione richiesta dalla
     150106                                    R
             materiali misti      coperto e delimitato                 normativa sui rifiuti

                        Deposito temporaneo in spazio             Documentazione richiesta dalla
     150107   Imballaggi in vetro                        R
                          coperto e delimitato                 normativa sui rifiuti

          Acque di disinfezione    Pozzetto a tenuta della zona di            Documentazione richiesta dalla
     161002                                    D
            automezzi         disinfezione automezzi                 normativa sui rifiuti

     Per quanto riguarda la produzione di carcasse di animali (vedasi Regolamenti sui SOA) è necessario indicare
     la mortalità standard, la soluzione adottata per la conservazione delle carcasse e il referente per il ritiro delle
     stesse, nonché indicare nella planimetria generale del centro zootecnico l’ubicazione della cella frigorifero.

     2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO

     2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi
     L'azienda dovrà presentare un documento che descriva le modalità di sorveglianza, gestione e manutenzione
     di:
     − emissioni diffuse nella fase di stabulazione e nella fase di stoccaggio effluenti, modalità e tempo di
       allontanamento dei reflui;
     − impianto abbattimento fumi se presenti camini con emissione convogliata proveniente da attività
       connesse autorizzate nella stessa AIA;
     − impianto depurazione acque se presente.
     Le eventuali anomalie e non conformità a tali documenti di gestione dovranno essere segnalate all’Autorità
     competente attraverso il Report annuale.

     L’azienda potrà presentare delle procedure e registri predisposti per i sistemi di gestione ambientale (ISO
     14001 o EMAS) se certificata.

     Nella tabella 2.1.1 sono indicati in via esemplificativa alcuni tra i parametri minimi e le analisi da effettuare
     che il gestore deve prevedere per il controllo delle fasi del processo.

     Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
                           Parametro di       Frequenza
     Fase/ attività      Criticità            UM                    Fonte del dato
                            esercizio       autocontrollo
                           Verifica della
                                                    Registrazione di eventuali
      Pioggia sui    Dilavamento delle   rete di scolo
                                      Dopo piogge intense     anomalie e dell’azione
       piazzali     acque meteoriche    (integrità ed
                                                     correttiva intrapresa
                            efficienza)
     Stabulazione       gestione     Sostanza secca %   Annuale, su un 5% del          RdP
                liquame/letame     Solidi totali  liquame/pollina allontanata
                  /pollina       N tot       dall’allevamento




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                             Metalli pesanti
                             (Rame e Zinco)
                             Sostanza secca
                Concentrazione di      Proteina
     Alimentazione(*)                                   Annuale                 RdP
                 azoto e fosfati       grezza
                               Fosforo
                Controllo sistemi di
                          Verifica pulizia                           Registrazione su supporto
                 contenimento            --        Al termine di ogni ciclo
      Allevamento                fine ciclo                              cartaceo/informatico
                  emissioni
               Controllo dei decessi  Verifica   n°         Almeno Giornaliera          Registro capi morti
     (*)
      tali parametri sono leggibili dalla composizione dichiarata del cartellino del mangime, se si utilizzano prodotti vegetali coltivati in azienda la
     composizione può essere dedotta da bibliografia o in alternativa attraverso analisi appropriata.

     Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria / straordinaria
                                                                Fonte del dato/
                                             Tipo di
                   Macchinario                               Frequenza     Modalità di
                                            intervento
                                                                 registrazione
     Manutenzione                                                     Registrazione su
                                           Controllo della
      ordinaria        Sistemi di asportazione deiezioni                    Mensile(*)        supporto
                                            funzionalità
                                                               cartaceo/informatico
                                                                Registrazione su
                                             Controllo
                        Abbeveratoi                        Mensile(*)        supporto
                                            funzionalità
                                                               cartaceo/informatico
                                                                Registrazione su
                                          Verifica pressione
                    Ugelli di erogazione acqua                    Inizio ciclo(*)      supporto
                                           di erogazione
                                                               cartaceo/informatico
                                                                Registrazione di
                                                    Giornaliera (nei
                                          Verifica del buon            eventuali anomalie e
                         Ventilatori                        periodi di
                                           funzionamento              dell’azione correttiva
                                                      utilizzo) (*)
                                                                  intrapresa
                                                                Registrazione su
                                            Verifica del
                       Pavimentazione                       Inizio ciclo(*)      supporto
                                            buono stato
                                                               cartaceo/informatico
                                             Verifica
                                                                Registrazione su
                                           funzionamento
                        Temperatura                        Fine ciclo(*)       supporto
                                            centralina di
                                                               cartaceo/informatico
                                             controllo
                                             Corretta
                                           esecuzione e Fine ciclo/inizio      Registrazione su
                  Pulizia e disinfezione a fine ciclo        rispetto del      ciclo         supporto
                                          periodo di vuoto successivo(*)      cartaceo/informatico
                                             sanitario
                                           Manutenzione                Registrazione di
                                            del verde e             eventuali anomalie e
                   Pulizia aree esterne capannoni                  All’occorrenza  (*)

                                            pulizia aree             dell’azione correttiva
                                             esterne                 intrapresa
                                                                Registrazione di
                                                               eventuali anomalie e
                   Termosonde apertura finestre            Tarature     Annuale(*)
                                                               dell’azione correttiva
                                                                  intrapresa
                                                                Registrazione di
                                             Controllo              eventuali anomalie e
                       Derattizzazione                     All'occorrenza(*)
                                          presenza roditori            dell’azione correttiva
                                                                  intrapresa
                      Generatore elettrico             Controllo     Mensile  (*)
                                                                Registrazione di
                                            funzionalità             eventuali anomalie e




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                                                                dell’azione correttiva
                                                                   intrapresa
                                                                 Registrazione di
                                           Interventi con
                                                                eventuali anomalie e
                        Controllo mosche           insetticidi o    All'occorrenza(*)
                                                                dell’azione correttiva
                                            larvicidi
                                                                   intrapresa
                                             Ripristino
                        Impianto elettrico            condizioni    All'occorrenza(*)   Rapporto del tecnico
                                             regolari
                                             Ripristino
                         Impianto idrico            condizioni    All'occorrenza(*)   Rapporto del tecnico
     Manutenzione                                   regolari
     straordinaria                                  Ripristino
                         Impianto di
                                             condizioni    All'occorrenza(*)   Rapporto del tecnico
                ventilazione/riscaldamento/raffrescamento
                                             regolari
                                             Ripristino
                 Ripristino impermeabilità pavimentazioni        condizioni    All'occorrenza(*)   Rapporto del tecnico
                                             regolari
     (*)
        da segnalare nel report annuale solo le non conformità.

     Tabella 2.1.3 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)

        Struttura di contenimento             Tipo di controllo           Frequenza       Modalità di registrazione

                           Controllo visivo del buono stato di                   Registrazione di eventuali
                                                   Inizio ciclo/
        Silos di stoccaggio alimenti       conservazione e rispetto delle                     anomalie e dell’azione
                                                   Giornaliero(*)
                              condizioni di sicurezza                       correttiva intrapresa

                                                               Registrazione di eventuali
        Cella frigo per capi morti        Verificare che sia in funzione       Giornaliera(*)      anomalie e dell’azione
                                                                correttiva intrapresa

                                                               Registrazione di eventuali
        Corretta gestione sostanze
                            Verifica condizioni di stoccaggio       Giornaliera(*)      anomalie e dell’azione
        pericolose (disinfettanti)
                                                                correttiva intrapresa

                                                               Registrazione di eventuali
         Corretta gestione rifiuti       Verifica condizioni di stoccaggio       Giornaliera(*)      anomalie e dell’azione
                                                                correttiva intrapresa

                           Controllo visivo del buono stato di
                            conservazione e rispetto delle        Giornaliera(*)
                                                               Registrazione di eventuali
                              condizioni di sicurezza
      Contenitori combustibili (GPL                                            anomalie e dell’azione
          e Gasolio)                                                 correttiva intrapresa
                                                  Semestrale e
                             Verifica dispositivi antincendio      secondo la
                                                normativa vigente(*)

                                                             Registrazione di eventuali
           Strutture di              Controllo visivo grado di
                                                   Giornaliera(*)   anomalie e dell’azione
        accumulo/trattamento reflui          riempimento/tenuta
                                                             correttiva intrapresa
     (*)
        da segnalare nel report annuale solo le non conformità

     3 – INDICATORI DI PRESTAZIONE

     In questo paragrafo vengono definiti degli indicatori di performance ambientale che possono essere utilizzati
     come strumento di controllo indiretto tramite grandezze che misurano l’impatto e grandezze che misurano il
     consumo delle risorse (ad esempio consumo di energia in un anno).




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     E’ importante rapportare i consumi e le emissioni (espressi in valore assoluto) all’unità di produzione annua
     attraverso un denominatore. Ad esempio il denominatore può essere la quantità di prodotto/anno espresso in
     tonnellate e consumi o le emissioni espresse in kg di prodotto, in questo caso si indicherà il valore kg/t. In
     alcuni casi può essere più opportuno riferirli all’unità di materia prima.

     Tabella 3.1 – Monitoraggio degli indicatori di performance
           Indicatore               Descrizione          UM    Metodo di  Frequenza
                                                    misura     di
                                                         monitoraggio
       Produzione specifica di rifiuti  Quantitativo di rifiuto prodotto rispetto al Kg/capo  Calcolo   Annuale
                             numero di capi allevato
      Consumo specifico risorsa idrica  Quantitativo di acqua prelevata rispetto al
                              numero di capi allevati
      Consumo energetico specifico per  Fabbisogno totale di energia/combustibile TEP/capo
       ciascun combustibile/fonte    utilizzata rispetto al numero di capi allevati
           energetica
       Produzione di rifiuti specifica  Quantitativo di reflui prodotto in relazione m3/capo
                               ai capi allevati
      Consumo di azoto somministrato    Quantitativo di azoto somministrato    Kg/capo
                         rispetto al numero di capi allevati
     Consumo di fosforo somministrato    Quantitativo di fosforo somministrato   Kg/capo
                         rispetto al numero di capi allevati




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